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1 Inquadramento generale e preliminare della componente entomologica, in particolare dei Lepidotteri Ropaloceri, della Riserva naturale integrale Valsolda ZPS IT Valsolda (CO) di Gianluca Ferretti Parnassius apollo - Novembre 2010

2 Indice 1. Introduzione 3 2. Scopo della ricerca 3 3. Area di studio 4 4. Metodi di indagine e materiali impiegati 6 5. Risultati del censimento 7 Ordine Lepidoptera Rhopalocera 8 - Le specie di Lepidotteri protette e quelle di pregio - Altre specie di Lepidotteri comuni dell area protetta - Falene Altri Insetti 63 Ordine Odonata 64 Ordine Coleoptera 66 - Famiglia Cicindelidae - Famiglia Carabidae - Famiglia Staphylinidae - Famiglia Cerambycidae - Famiglia Curculionidae - Famiglia Scolytidae - Famiglia Geotrupidae Ordine Hymenoptera 82 - Famiglia Formicidae 6. Conclusioni e indicazioni gestionali 84 - Lepidotteri e insetti dei prati - Odonati - Coleotteri Cerambicidi - Strategie di gestione del territorio per la specie Rosalia Alpina - La Processionaria del pino 7. Ulteriori indicazioni di gestione e controllo dell entomofauna 92 - Proposta di monitoraggio sugli Insetti - Controllo del prelievo e tutela delle popolazioni - Informazione e sensibilizzazione 8. Conclusione Bibliografia 103 2

3 Introduzione In alcune specie o famiglie di insetti i parametri quali densità di popolazione, presenza o assenza e tasso di sopravvivenza degli stadi giovanili possono essere una buona misura delle condizioni di salute di un ecosistema; per questo motivo sono utilizzati per identificare sul territorio i cambiamenti fisici, chimici o biologici sia naturali che antropici. Questi insetti sono definiti bioindicatori. La presenza o l assenza di determinate specie in un determinato habitat può quindi essere indicativa del fatto che alcuni cambiamenti sono in atto e possono minacciare la sopravvivenza di un intero ecosistema. I Lepidotteri Ropaloceri (Arthropoda, Insecta), in particolare, rappresentano un importante componente degli ecosistemi per ricchezza di specie e di individui e di essi si hanno buone conoscenze inerenti la tassonomia e l ecologia grazie ai numerosi studi che sono stati pubblicati. Gli individui appartenenti a questo taxa hanno la capacità di rispondere velocemente ai cambiamenti negli ecosistemi. La loro presenza/assenza rappresenta quindi un importante segnale sulla salute dell ambiente, essendone infatti essi completamente dipendenti nei vari stadi del loro sviluppo (uovo, larva, crisalide e adulto). Analizzando le risposte sia a livello di popolazione che di individuo è possibile perciò avere indicazioni importanti sulle condizioni ecologiche, microclimatiche e vegetazionali dell ecosistema analizzato. Scopo della ricerca Scopo di questo primo censimento mirato a valutare la componente entomologica presente nella Riserva naturale integrale Valsolda è quello di realizzare una check-list preliminare dei Lepidotteri Ropaloceri alla luce anche della totale assenza di indagini pregresse. Durante le uscite sul campo sono state raccolte osservazioni anche su altri gruppi di insetti, in modo da poter fornire un primo elenco di specie presenti e dare una valutazione generale sull entomofauna. A questo scopo risulta molto importante la segnalazione di alcune specie di grande interesse, di pregio o protette, presenti quindi in direttive di protezione, censite nel territorio in oggetto. 3

4 Area di studio L area di studio che ha una superficie di 228 ettari, ha i seguenti confini altitudinali: altitudine minima 825 metri s.l.m., altitudine massima 1785 metri s.l.m. Habitat presenti nella Riserva naturale integrale Valsolda: Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Formazioni erbose secche seminaturali Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Faggeti calcicoli dell Europa centrale del Cephalanthero-Fagion In questi importanti habitat tipici dell'ambiente alpino continentale di media montagna sono state selezionate delle aree campione ritenute più idonee alla presenza della fauna entomologica che permettessero un ispezione esaustiva soprattutto nelle ore centrali della giornata, momento in cui gli insetti ed in particolare i Lepidotteri Ropaloceri sono particolarmente attivi. Si è ritenuto utile alla ricerca censire anche il territorio subito adiacente alla Riserva naturale Valsolda, in quanto data l estrema mobilità dell entomofauna censita è possibile considerare importanti, ai fini conservazionistici e naturalistici, anche le osservazioni effettuate in queste aree. Così sono stati indagate anche le seguenti aree: - la parte di Riserva orientata della Zona di Protezione Speciale Valsolda, percorsa dal Sentiero Via dei Canti e Sentiero Faunistico; - il sentiero per l Alpe Mapel, l Alpe Mapel (1148 m) e il sentiero che porta attraverso un bosco di faggi alla Grotta dell Orso (Buca del noga) posta ai piedi di una imponente parete rocciosa; 4

5 - il tratto di sentiero 3 sbarrato che comprende il Passo Stretto e si congiunge al sentiero per l Alpe Fiorina (1340 m), a ridosso della Riserva integrale. Alpe Fiorina Alpe Mapel 5

6 Metodi di indagine e materiali impiegati La ricerca si è svolta in due tempi. Nel primo è stata effettuata una ricerca bibliografica per valutare lo stato di conoscenza della letteratura attuale nell area di studio. Nella seconda invece è stata svolta attività di campo, della durata di una sola stagione (anno 2010), volta alla ricerca delle specie di insetti, in particolare di Lepidotteri Ropaloceri, presenti negli habitat rappresentativi dell area. Le metodologie di censimento e monitoraggio per il Lepidotteri Ropaloceri hanno previsto uscite di campo, ogni giorni, nei mesi da aprile a settembre: sono state effettuate 6 uscite in totale. La raccolta dei dati è avvenuta all interno di determinate aree di indagine, precedentemente selezionate in base alle varie tipologie ambientali e territoriali presenti nel luogo da analizzare. Le aree di indagine sono state percorse durante le ore centrali della giornata, dalle 10 alle 15 circa, le ore cioè di massima attività per questi insetti; i dati così raccolti hanno consentito di valutare le composizioni quali-quantitative del popolamento di Lepidotteri Ropaloceri e di altri insetti nell area protetta. Per le specie inconfondibili la determinazione è avvenuta a vista senza la cattura degli esemplari, applicando una tecnica che consente un approccio rispettoso nei confronti dei Lepidotteri stessi. Come supporto sono stati inoltre utilizzati un binocolo e una macchina fotografica munita di zoom (320 mm) e di un obiettivo macro. Una copia di Melitaea athalia 6

7 Risultati del censimento La Riserva naturale integrale Valsolda si presenta come un area molto interessante per quanto riguarda la componente entomologica. La mancanza di dati e studi pregressi non ha permesso di ottenere al momento confronti utili per comprendere meglio lo stato attuale di salute di quest area. D altro canto grazie a questa prima indagine esplorativa è stato possibile ottenere una prima check-list delle specie di Lepidotteri Ropaloceri osservate e per gli altri insetti di ottenere indicazioni di presenza utili per eventuali studi futuri. La Valsolda 7

8 Ordine Lepidoptera Rhopalocera (Arthropoda, Insecta) I Lepidotteri Ropaloceri, comunemente chiamati Farfalle o Lepidotteri diurni, sono Insetti olometaboli, cioè posseggono una metamorfosi completa, subaerei con bruco generalmente fitofago e adulto volatore che si alimenta principalmente del nettare dei fiori, ma può nutrirsi anche di secrezioni liquido-zuccherine di frutti e piante e assumere sali minerali, in particolare il sodio. Al momento sono stati classificate 277 specie di Lepidotteri Ropaloceri per la fauna italiana; questo gruppo è perciò da considerare ormai conosciuto in modo piuttosto esauriente, sia dal punto di vista tassonomico che per quanto riguarda la sua distribuzione sul territorio nazionale. La grande importanza che questo gruppo riveste nel campo della conservazione biologica può essere ricondotta principalmente ai seguenti motivi: sono insetti impollinatori di fiori spontanei e coltivati e per questa ragione particolarmente importanti a livello di ecosistemi e di catene alimentari; sono una componente fondamentale della rete trofica, in tutti gli stadi del loro sviluppo; possiedono le caratteristiche necessarie per essere definiti indicatori di comunità e/o di qualità ambientale; alcune specie particolarmente esigenti dal punto di vista ecologico possono giocare il ruolo di specie-ombrello, cioè entità dalla cui protezione potrebbe derivare la salvaguardia di numerosi altri organismi viventi nei medesimi ambienti; per la loro valenza estetica e simbolica, stimolano nel pubblico interesse per la natura e particolari specie definite carismatiche vengono utilizzate come emblema (flagship taxa) di progetti di conservazione. In Europa le farfalle hanno subito nel corso degli ultimi anni un drastico calo di presenza causato principalmente dall impatto dannoso delle attività antropiche 8

9 sull ambiente naturale. Un esempio che può far riflettere sulla portata di questo problema è dato dall Olanda, un paese quasi interamente antropizzato e privo di ambienti montani, dove già 15 anni fa le specie originariamente presenti figuravano come estinte per il 21% e per il 51% erano in evidente rarefazione. L Italia, rispetto a molti paesi dell Europa centrale e settentrionale, ha risentito meno di tale fenomeno grazie alle sue caratteristiche geofisiche, in particolare grazie alla presenza di due importanti sistemi montuosi come le Alpi e gli Appennini, alla presenza di numerose aree protette, alla promozione di alcune forme di turismo rispettose dell ambiente e alle campagne di sensibilizzazione sulle problematiche inerenti la protezione della natura. Tutti questi aspetti hanno impedito che si permettesse una eccessiva urbanizzazione del territorio nazionale, un aumento dell industrializzazione e delle moderne pratiche agricole. In Lombardia sopravvivono ancora aree naturali che si sono conservate integre e che rappresentano l ultima testimonianza di un patrimonio naturalistico da conservare e proteggere attraverso la conoscenza diretta delle loro varie ricchezze faunistiche e floristiche presenti e attraverso piani di gestioni mirati alla salvaguardia dell ambiante naturale. La Valsolda rappresenta ancora uno di questi ultimi avamposti della natura selvatica e in parte incontaminata, in particolar modo il territorio della Riserva naturale integrale assume il significato di un patrimonio naturalistico fondamentale per la sopravvivenza di molte specie di farfalle diurne di particolare pregio che qui trovano l ambiente ideale per compiere il loro ciclo vitale e sopravvivere, insieme naturalmente a tutte le altre forme di vita animali e vegetali presenti. Indagini che mirino ad approfondire le conoscenze su questi Insetti all interno della Riserva naturale integrale Valsolda costituiscono perciò uno strumento importante per poter ottenere indicazioni utili per la conservazione e la protezione dell area in oggetto. In particolare possono fornire il puro dato di presenza che può anche essere più preciso se evidenziato fisicamente sulle cartine del Parco attraverso l utilizzo del GIS (Geographic Information Systems). Per questo studio si è scelto di segnalare il dato di presenza anche con le coordinate georeferenziate del punto in cui una specie è 9

10 stata osservata esclusivamente per quelle presenti in direttive di protezione, e quindi particolarmente protette e a rischio di estinzione, mentre per tutte le altre specie oltre ad accertarne la presenza, il dato è stato completato da indicazioni generali sul luogo e l habitat in cui sono state contattate. Risulta pertanto evidente l utilità e il significato applicativo del presente lavoro, che ha lo scopo di riunire e analizzare i dati acquisiti, nell unica stagione di censimento finora realizzata (2010), sulla composizione in specie dei Lepidotteri Ropaloceri e la loro relativa distribuzione all interno dell intera area naturale Valsolda. Per la completezza dei dati e per la possibilità di fornire utili e più precise indicazioni di intervento e di gestione dell area in oggetto è auspicabile la possibilità di attivare in futuro un monitoraggio costante per almeno 2-3 anni consecutivi come verrà meglio spiegato nei capitoli successivi di questa relazione. Nella tabella seguente viene riportata la checklist preliminare di tutte le specie di Lepidotteri Ropaloceri censite nella stagione 2010, la loro corologia e le loro preferenze ecologiche. Tabella 1. Corotipi e preferenze ecologiche dei Lepidotteri Ropaloceri nella Riserva naturale integrale Valsolda. LEGENDA. Corotipo: si veda Tab. 2; Habitat: 1 = pietraie, pendii sassosi, ecc., 2 = formazioni erbacee aperte, 3 = subnemorale, 4 = nemorale. Luminosità: 1 = sciafila, 2 = eliofila. Temperatura: 1 = mesofila, 2 = termofila, 3 = microterma, 4 = euriterma. Umidità del terreno: 1 = mesoigra, 2 = xerofila, 3 = igrofila, 4 = euriigra. Vagilità (valori arbitrari): 1 = sedentaria o poco mobile, 2 = migratrice o parzialmente migratrice. Specie Corotipo Hab. Lum. Temp. Um. ter. Vag. Fam. Hesperiidae Pyrgus alveus Pyrgus malvoides Pyrgus serratulae Spialia sertorius Erynnis tages Carterocephalus palaemon Thymelicus lineola Thymelicus sylvestris Hesperia comma Fam. Papilionidae Iphiclides podalirius Papilio machaon Parnassius apollo Parnassius mnemosyne

11 Fam. Pieridae Aporia crataegi Pieris brassicae Pieris callidice Pieris napi Pieris rapae Anthocharis cardamines Colias crocea Colias phicomone Gonepteryx rhamni Leptidea sinapis Fam. Lycaenidae Satyrium ilicis Satyrium spini Lycaena alciphron Lycaena phlaeas Lycaena tityrus Callophrys rubi Cupido minimus Celastrina argiolus Maculinea arion Pseudophilotes baton Scolitantides orion Plebejus argus Lycaeides idas Aricia agestis Cyaniris semiargus Lysandra bellargus Polyommatus icarus Fam. Libytheidae Libythea celtis Fam. Riodinidae Hamearis lucina Fam. Nymphalidae Nymphalis antiopa Inachis io Vanessa atalanta B Vanessa cardui B Aglais urticae Polygonia c-album Argynnis adippe Argynnis aglaja Argynnis niobe Argynnis paphia Issoria lathonia Boloria euphrosyne Boloria napaea Boloria selene Boloria titania Melitaea athalia Melitaea didyma Melitaea phoebe Apatura iris

12 Fam. Satyridae Hipparchia fagi Erebia aethiops Erebia alberganus Erebia euryale Erebia medusa Erebia melampus C Erebia montana C Erebia styx C Erebia triaria Erebia tyndarus C Melanargia galathea Minois dryas Maniola jurtina Coenonympha arcania Coenonympha darwiniana C Coenonympha gardetta C Coenonympha pamphilus Pararge aegeria Lasiommata maera Lasiommata megera Lopinga achine Tabella 2. Corotipi dei Lepidotteri Ropaloceri nella Riserva naturale integrale Valsolda. Gruppi Corotipi Codice 1. Corotipi di specie ad ampia distribuzione nella regione olartica Olartico 1.01 Asiatico-Europeo 1.04 Sibirico-Europeo 1.05 Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo 1.06 Centroasiatico-Europeo 1.07 Centroasiatico-Mediterraneo 1.08 Europeo-Mediterraneo Corotipi di specie ad ampia distribuzione in Europa Europeo 2.01 S-Europeo 2.04 W-Europeo 2.05 E-Europeo Corotipi di specie ad ampia distribuzione nel bacino mediterraneo W-Mediterraneo Elementi cosmopoliti Cosmopolita o subcosmopolita B 5. Areali di distribuzione delle specie endemiche o subendemiche dell Italia geografica Alpino C.01 Alpino-Appenninico C.02 12

13 Sono state osservate in totale 82 specie di Lepidotteri Ropaloceri ripartite nelle seguenti famiglie: Hesperiidae 9 Papilionidae 4 Pieridae 10 Lycaenidae 17 Libytheidae 1 Riodinidae 1 Nymphalidae 19 Satyridae 21 Particolarmente significativa la presenza di Lopinga achine, di Parnassius apollo, P. mnemosyne e di Maculinea arion specie inserite nell Allegato IV della Direttiva Habitat 92/43/CEE, come specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa; nell Appendice II sulle specie strettamente protette della Convenzione di Berna per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa; nella Lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) dei Lepidotteri europei come specie Vulnerabile (VU) o Endangered (EN) e quindi ad alto rischio di estinzione; nel Libro Rosso delle Specie Italiane. Inoltre tutte e quattro le specie sono inserite anche nell Elenco Preliminare delle Specie Prioritarie della Fauna Invertebrata nel DGR 7/4345 del 20/04/2001 Approvazione del Programma Regionale per gli Interventi di Conservazione e Gestione della Fauna Selvatica nelle Aree Protette e del Protocollo di Attività per gli Interventi di reintroduzione di specie faunistiche nelle Aree Protette della Regione Lombardia. Altre specie rinvenute nell area indagata, sono comunque da tenere in considerazione in quanto presenti in alcune direttive di protezione come specie vicino alla soglia di rischio di attenzione e rientranti nelle categorie Near Threatened (NT) oppure Least Concern (LC); è il caso di alcune specie presenti sempre nella Lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) dei Lepidotteri europei, nel Red 13

14 Data Book of European Butterflies (Rhopalocera) e nel Libro Rosso delle Specie Italiane come Scolitantides orion, Boloria titania, Apatura iris, Mynois drias, Erebia medusa e Coenonympha arcania. Dal punto di vista conservazionistico, risulta anche molto apprezzabile la presenza di alcune specie considerate di pregio in quanto presenti solo in determinati habitat e con popolazioni spesso esigue e rarefatte, è il caso delle numerose specie del genere Erebia, legate esclusivamente all ambiente alpino e di media montagna, e di altre specie invece difficili da osservare e le cui popolazioni hanno subito un drastico ridimensionamento negli ultimi anni dovuto principalmente alla scomparsa e alla rarefazione dell habitat in cui vivono, è il caso di Carterocephalus palaemon, Pieris callidice, Colias phicomone, Satyrium ilicis, Satyrium spini, Pseudophilotes baton, Libythea celtis, Hamearis lucina, Nymphalis antiopa, Hipparchia fagi e Coenonympha darwiniana. Dai dati riportati in tabella si evidenzia una netta predominanza del corotipo Asiatico- Europeo, con specie ad ampia distribuzione nella regione oloartica (69,6%); seguono le specie ad ampia distribuzione europea (20,7%), quelle endemiche e sub endemiche (7,3%) ed infine due specie cosmopolite (2,4%). Da un punto di vista ecologico, prevalgono le specie subnemorali (53,6%) su quelle legate alle formazioni erbacee aperte (30,5%); le specie nemorali rappresentano l 11% e quelle legate a macereti e pietraie il 4,9%. Vi è poi una netta prevalenza di specie sciafile (57,9%) su quelle eliofile (42,1%). Riguardo alle temperature, l analisi mostra una netta prevalenza di specie mesofile (68,3%), seguite dalle termofile (19,5%), dalle euriterme (9,8%) ed infine dalle microterme (2,4%). Anche per quanto riguarda l umidità del terreno vi è un gruppo che prevale nettamente: infatti, le specie mesoigre rappresentano il 74,4% del totale, contro il 18,3% delle xerofile, il 4,9% delle euriigre e il 2,4% delle igrofile. Le specie sedentarie o poco mobili sono risultate più abbondanti (74,4%) rispetto a quelle migratrici o parzialmente migratrici (25,6%). 14

15 I dati relativi ai parametri ecologici evidenziano la presenza di specie adattate agli ambienti prevalentemente boscati presenti nella Riserva naturale Valsolda, così prevalgono le specie subnemorali, cioè legate ad aree prative in vicinanza o all interno di aree boscate, su quelle nemorali o di ambiente aperto; quelle sciafile, legate ad aree di chiaro-scuro, prevalgono rispetto a quelle eliofile che prediligo aree aperte e luminose; esiste inoltre una netta prevalenza delle specie mesoigre e mesofile, ovvero di quelle che abitano biotopi da moderatamente umidi a moderatamente aridi e non troppo caldi o freddi. Infine le specie stanziali o scarsamente mobili prevalgono su quelle vagili, un dato quest ultimo che potrebbe risultare molto significativo, se si considera che l abbondanza di specie sedentarie indica in genere un ambiente stabile nel tempo, dove gli eventuali disturbi esterni non hanno avuto una particolare rilevanza. In questo senso sarebbe però utile poter confrontare dati pregressi in modo da poter avere una tendenza significativa nel tempo delle specie presenti, data la mancanza di dati passati al momento non è però possibile fare supposizioni. In generale la ricchezza in specie e la relativa distribuzione accertate fino a oggi sono certamente sottostimate e pertanto saranno indispensabili nuovi censimenti in futuro per avere un quadro più esaustivo e realistico della presenza dei Lepidotteri Ropaloceri all interno della Riserva naturale integrale Valsolda. Alcuni individui del genere Erebia fotografati all Alpe Fiorina 15

16 Le specie di Lepidotteri protette e quelle di pregio Di seguito si presentano alcune schede dei Lepidotteri Ropaloceri inseriti in direttive di protezione e di altre specie rinvenute nell area in oggetto ritenute interessanti o comunque di pregio. La scheda presenta alcuni dati sul ciclo vitale, sulle abitudini alimentari e sulla diffusione altitudinale. Le abbreviazioni utilizzate hanno i seguenti significati: Alt: Altitudine SF: (sfarfallamento) periodo di volo degli adulti riferito ai mesi dell anno (es. V-VII = maggio-luglio); numero generazioni annue U: (uova) periodo di deposizione delle uova riferito ai mesi dell anno; indicazioni su come e dove vengono deposte L: (larva) periodo di presenza delle larve riferito ai mesi dell anno P: (pupa) periodo di presenza delle pupe riferito ai mesi dell anno; indicazioni su come e dove vengono deposte SV: (svernamento) indicazione dello stadio in cui trascorrono l inverno PN: pianta nutrice o alimentare della larva Sono inoltre fornite indicazioni sulla diffusione e sulla presenza e quindi sulla rarità o meno delle specie, desunte dai dati disponibili e soprattutto sulle osservazioni personali. In base a queste informazioni le specie sono state definite con le seguenti abbreviazioni: Rarità CC = Molto comune C = Comune R = Rara RR = Molto rara 16

17 Sono inoltre fornite informazioni relative allo stato di protezione o meno delle varie specie e cioè se alcune di loro sono inserite o meno nelle liste di protezione di alcune associazioni nazionali e internazionali. Le abbreviazioni utilizzate per indicare se una specie è protetta e in che lista di protezione si trovi sono le seguenti: Status o Protezione: NP = Specie non protetta LR = Specie presente nel Libro Rosso delle Specie Italiane IUCN = Specie presente nella Lista Rossa IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) DH = Specie inserita nella Direttiva Habitat 92/43/CEE (allegato II o IV), come specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa All interno delle schede viene data infine una descrizione dell aspetto delle varie specie (apertura alare, dimensioni, colori delle ali, ecc.), dell habitat in cui è stata osservata la specie durante le uscite sul campo, del comportamento e della distribuzione in Italia e nella Riserva naturale integrale Valsolda, utile per capire anche lo stato attuale di conoscenza delle varie specie. 17

18 HESPERIIDAE Carterocephalus palaemon (Pallas, 1771) Alt: da l.m. fino a 1800m SF: V-VII; 1 generazione annuale U: VI-VII; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: VI-IV; riunite e avvolte in una foglia P: IV-VI; in bozzoli composti da foglie SV: larve ibernanti completamente sviluppate avvolte in un bozzolo di foglie PN: varie Graminacee; in particolare Bromus e Molinia Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. Il maschio e in genere più piccolo della femmina. Entrambi hanno le ali superiori di color marrone scuro con numerose macchie gialle di differenti dimensioni che nella femmina possono essere più sfumate. Le ali inferiori sono per entrambi di color marrone sfumato di giallo, con diverse macchie paglierine. Nella femmina sono presenti numerose squame gialle che segnano la parte bassa delle ali posteriori. Habitat e comportamento: Come tutte le Esperidi ha un volo veloce e nervoso. Predilige soprattutto foreste e boschi radi, ma anche prati con presenza di cespugli. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa su tutto l arco alpino. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: La specie non è risultata particolarmente abbondante, solo pochi singoli individui sono stati osservati in alcune aree cespugliate a ridosso di aree boscate, soprattutto lungo il Sentiero Faunistico a ridosso della Riserva naturale integrata. 18

19 PAPILIONIDAE Parnassius apollo (Linnaeus, 1758) Apollo Alt: da 500m fino a 2800m SF: VI-IX; 1 generazione annuale U: VII-IX; uova deposte isolate o in piccoli gruppetti L: VIII-IV P: V-VII; in bozzolo liberi posizionati sotto rocce o strati vegetali SV: larve ibernanti o completamente sviluppate nell uovo PN: piante del genere Sedum e Sempervivum Rarità: R Status: LR, IUCN, DH Descrizione: Apertura alare: mm. Le ali di color crema trasparente, hanno nella femmina una colorazione di fondo più grigia. La parte superiore delle ali anteriori possiede caratteristiche macchie nere e una sottile squamatura; nelle ali posteriori sono presenti evidenti ocelli di color giallo-arancione che digradano fino al rosso, contornati da una striscia nera. Nel maschio gli ocelli sono di solito più piccoli e scuri che nella femmina. Le antenne sono di color grigio chiaro con anelli più scuri. Habitat e comportamento: Questa farfalla possiede un volo piuttosto lento e continuo; per questa ragione è stata facile preda dei collezionisti. Vive sui pendii prativi montani molto soleggiati ed esposti, in vicinanza di ghiaioni e di radure boschive. È facile osservarla sui fiori dei cardi mentre si nutre di nettare. Distribuzione in Italia: La specie è presente sulle Alpi, sugli Appennini e in Sicilia a quote in prevalenza comprese tra i 600m e i 1800m. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: L apollo è una specie protetta ed è presente in diverse direttive di protezione come specie a rischio di estinzione. È particolarmente minacciata dall inquinamento atmosferico e soprattutto dalla graduale scomparsa del suo habitat. All interno dell area protetta sono stati osservati almeno quattro individui su pendii prativi a ridosso di aree boscate ad altitudini superiori ai 1000 metri. La sua presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda è un segno molto importante dal punto di vista conservazionistico, aiutando così ad aumentarne anche il valore naturalistico e ambientale. 19

20 Coordinate georeferenziate delle osservazioni di Parnassius apollo nella Riserva naturale integrale Valsolda: 1. Alpe Fiorina: Longitudine: , Latitudine: , Alpe Mapel : Longitudine: , Latitudine: ,

21 PAPILIONIDAE Parnassius mnemosyne (Linnaeus, 1758) Mnemosine Alt: da 500m fino a 2200m SF: V-VII; 1 generazione annuale U: I-XII; uova deposte isolate sulla pianta nutrice L: VI-VII P: IV-V; bozzoli di color giallo spento, posizionati fra i detriti del terreno SV: larve completamente sviluppate nell uovo PN: Piante del genere Corydalis, Sedum e Prenanthes Rarità: R Status: LR, IUCN, DH Descrizione: Apertura alare: mm. Le ali di color crema presentano superiormente, sia in quelle anteriori che in quelle posteriori, macchie nere leggermente sfumate. Non presentano alcuna macchia rossa e le ali sono leggermente sporcate da piccolissime squame nere che in alcuni casi le rendono grigiastre. Anche le venule che attraversano le ali sono leggermente nerastre. Habitat e comportamento: Frequenta pendii aperti di collina e media montagna; predilige i versanti freschi e ombreggiati, dove sono presenti faggete e prati umidi. Ha un volo piuttosto battente e veloce. Distribuzione in Italia: La specie è presente sulle Alpi, sugli Appennini e sui monti della Sicilia. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Questa farfalla ha subito una forte riduzione di presenza in diverse aree del suo areale di distribuzione, soprattutto a causa della graduale scomparsa del suo habitat; per questo motivo è una specie a rischio di estinzione e perciò inserita in diverse direttive di protezione. Nella Riserva naturale integrale Valsolda è stato osservato un solo individuo in una radura sul sentiero per l Alpe Fiorina a circa 1210 m di altitudine. La sua presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda è un segno molto importante dal punto di vista conservazionistico, aiutando così ad aumentarne anche il valore naturalistico e ambientale. 21

22 Coordinate georeferenziate delle osservazioni di Parnassius mnemosyne nella Riserva naturale integrale Valsolda: 1. Sentiero per l Alpe Fiorina: Longitudine: , Latitudine: ,

23 PIERIDAE Pieris (Pontia) callidice (Hübner, [1800]) Alt: da 1500m fino a 3000m SF: VI-VIII; 1 generazione annuale U: VI-VIII L: VII-IX P: IX-IV; fissate sulle piante nutrici SV: pupa PN: Reseda, Erysium e altre Cruciferae Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La parte superiore delle ali anteriori è bianca con una macchia centrale evidente; l apice dell ala presenta dei disegni scuri che sono più evidenti e marcati nella femmina. Nella parte inferiore delle ali anteriori è presente un apice verde con strisce bianche, mentre in quelle posteriori si trova una macchia centrale a forma di lancia. In genere il maschio ha meno disegni della femmina; a volte le ali superiori sono quasi bianche. Habitat e comportamento: Frequenta le montagne e i pendii erbosi delle valli alpine, fino ai 3000 metri di altitudine; è comunque osservabile con maggior frequenza tra i 2000 e i 2500 metri. È una buona volatrice e possiede un volo potente che le permette di affrontare i forti venti di alta quota. Distribuzione in Italia: La specie è presente in Italia solo sulla catena alpina. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Nell area protetta è stato osservato un solo individuo in una pietraia lungo il sentiero per l Alpe Mapel. 23

24 PIERIDAE Colias phicomone (Esper, 1780) Alt: da 1200m fino a oltre 1800m SF: VI-VIII; 1 generazione annuale U: VII-VIII; deposte singole sulle foglie della pianta nutrice L: VIII-V P: V-VII; fissate su vegetazione bassa SV: larva PN: varie Leguminose come quelle appartenenti ai generi Vicia, Coronilla e Hippocrepis Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. Esiste dimorfismo sessuale. Il maschio ha le ali superiori di color giallo-verde pallido con numerose squame grigie diffuse; la femmina invece si presenta di color bianco-grigio pallido con il grigio distribuito in maniera variabile. In entrambi i sessi sono presenti una serie di macchie pallide su fondo scuro nelle ali anteriori e una macchia giallo-arancione centrale in quella posteriore. Le ali inferiori sono di color giallo con evidente macchia bianca centrale, quella posteriore; quella anteriore si presenta invece bianca con bordatura esterna galla e macchia nera caratteristica. ; Habitat e comportamento: È una potente volatrice. Predilige i prati e pendii erbosi alpini e si può spingere fino al limite delle nevi perenni. Distribuzione in Italia: La specie è presente su tutta la catena alpina. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie rara da osservare; avvistati due individui nei prati bassi prima di entrare nella Riserva Orientata e un individuo in una radura boscata lungo il sentiero per l Alpe Fiorina. 24

25 LYCAENIDAE Satyrium ilicis (Esper, 1779) Alt: da l.m. fino a 1600m SF: VI-VIII; 1 generazione annuale U: VII-V; deposte singolarmente sui rami della pianta nutrice L: IV-VI; accudite da formiche del genere Camponotus e Crematogaster P: V-VI; molto mimetiche, simili ad escrementi di uccello, sono fissate in genere su ramoscelli o foglie morte SV: larva PN: Quercus Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La faccia superiore delle ali è di color marrone, con la femmina che presenta però una evidente macchia arancione di grandezza variabile sull ala anteriore; presentano due codini terminali sulle ali posteriori. La parte inferiore si presenta di color marrone, leggermente più chiaro nella femmina, con lunule rosse-arancione sulla fascia marginale dell ala posteriore. Habitat e comportamento: Farfalla molto localizzata e dal volo scattante. Abita foreste rade e boscaglie dove sono presenti le querce; fondamentale è la presenza di formicai all interno dei quali svolgono una parte del loro ciclo vitale.. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta la penisola, ad eccezione della Sardegna. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie rara e molto localizzata, un solo esemplare è stato osservato nelle aree cespugliate presenti all ingresso della Riserva naturale orientata. 25

26 LYCAENIDAE Satyrium spini (Fabricius, 1787) Alt: da l.m. fino a 1800m SF: VI-VII; 1 generazione annuale U: VII-V; deposte singolarmente sui rami della pianta nutrice L: IV-VI; accudite in genere da formiche P: V-VII; fissate in genere su foglie o ramoscelli SV: uova PN: Rhamnus, Prunus e altri arbusti Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La faccia superiore delle ali è di color marrone scuro, con la femmina che presenta però una evidente macchia giallo-arancione di grandezza variabile in genere solo sull ala anteriore; presentano due codini terminali sulle ali posteriori. La parte inferiore si presenta di color marrone più chiaro, con una evidente linea bianca ondulate e una serie di lunule arancioni sulla fascia marginale dell ala posteriore; caratteristica la macchia blu presente sotto il codino. Habitat e comportamento: Farfalla molto localizzata e dal volo scattante. Abita pendii collinari, foreste rade e boscaglie; fondamentale è la presenza di formicai all interno dei quali svolgono una parte del loro ciclo vitale. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutto l arco alpino e nella fascia appenninica. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie rara e molto localizzata, in Valsolda sono stati osservati diversi esemplari nutrirsi sui fiori presenti in radure in vicinanza di aree cespugliate, ad altitudini comprese tra i 1000 e i 1300m, all Alpe Mapel e all Alpe Fiorina. 26

27 LYCAENIDAE Maculinea arion (Linnaeus, 1758) Alt: da 100m fino a 2200m SF: VI-VII; 1 generazione annuale U: VI-VII; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: V-VII P: V-VI; nei formicai SV: larve nei formicai PN: Thymus; in seguito le larve vengono nutrite dalle formiche del genere Myrmica Rarità: R Status: LR, IUCN, DH Descrizione: Apertura alare: mm. Le ali sono di un colore blu brillante nella parte superiore con una serie di macchie nere allungate nelle ali anteriori, che si presentano più larghe nella femmina. La parte inferiore delle ali si presenta invece di color grigio-marrone con sfumature blu alla base. Habitat e comportamento: Predilige gli ambienti erbosi e le brughiere fiorite, ma anche ambiente accidentati; fondamentale è la presenza di formicai. Questa farfalla ha infatti un ciclo biologico molto particolare: inizialmente le uova vengono deposto sulle piante di timo, dove le larve che nascono vivono e si nutrono nelle prime settimane di vita. Dopodichè le larve iniziano a vagare finchè vengono individuate dalle formiche del genere Myrmica, attratte queste ultime dalle secrezioni dolciastre emesse dalle larve stesse. A questo punto le formiche trasportano le larve all interno dei formicai e le nutrono con le loro stesse larve, trascorrendovi l inverno. In primavera i bruchi si impupano e dopo poco sfarfallano uscendo dal formicaio completamente ignorate dalle formiche. A causa di questo particolare ciclo biologico, della sua totale dipendenza dalle formiche del genere Myrmica e dei cambiamenti delle condizioni ambientali questa specie ha subito un forte declino negli ultimi anni. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta l Italia continentale, escluse le isole. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie rara e molto localizzata, presente in diverse direttive di protezione come specie a rischio di estinzione. Nell area oggetto della ricerca sono stati rinvenuti due esemplari in un area prativa lungo il Sentiero Faunistico, al confine con la Riserva integrale ad un altitudine di poco più di 1000 m. La sua presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda è un segno molto importante dal punto di vista conservazionistico, aiutando così ad aumentarne anche il valore naturalistico e ambientale. 27

28 Coordinate georeferenziate delle osservazioni di Maculinea arion nella Riserva naturale integrale Valsolda: 1. Sentiero Faunistico al confine con la Riserva integrale: Longitudine: , Latitudine: ,

29 LYCAENIDAE Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779) Alt: da 200m fino a 2000m SF: IV-IX; 1-2 generazione annuali U: V-X; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: I-XII; accudite da formiche del genere Mirmica e Lasius P: IV-VIII; in genere sul terreno alla base della pianta nutrice SV: larve o pupe PN: Thymus Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. Le ali nella parte superiore sono di colore blu chiaro nel maschio, mentre presentano una spruzzata di color porpora marginale nelle femmine. La parte inferiore delle ali si presenta invece di color grigio-marrone con mezzelune arancioni marginali. Habitat e comportamento: Predilige gli ambienti erbosi e le brughiere fiorite; fondamentale è la presenza di formicai all interno dei quali svolgono una parte del loro ciclo vitale.. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta l Italia continentale, esclusa la Sardegna. Distribuzione nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie rara e molto localizzata. Nell area oggetto della ricerca è stato rinvenuto un solo esemplare all Alpe Mapel. 29

30 LYCAENIDAE Scolitantides orion (Pallas, 1771) Alt: da l.m. fino a 1400m SF: IV-VIII; 1-2 generazioni annuali U: IV-VIII; deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulla pianta nutrice L: VI-IX; accudite da formiche soprattutto del genere Camponotus P: IX-VII; fissate alla base della pianta nutrice SV: pupa PN: soprattutto piante del genere Sedum Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La parte superiore delle ali è di color nera con sfumatura basale blu nel maschio, nella femmina invece la parte blu è poco visibile; i margini delle ali superiori sono quadrettati. La faccia inferiore delle ali è invece biancastra con numerose macchie nere caratteristiche; sull ala posteriore è presente marginalmente una striscia arancione. Habitat e comportamento: Farfalla dal volo abbastanza nervoso; frequenta aree collinari aride e rocciose. Vive per alcuni momenti del suo ciclo biologico in simbiosi con le formiche. La sottospecie che è diffusa nell Europa meridionale si chiama Scolitantides orion lariana, proprio perché è stata per la prima volta identificata nella zona del Lago di Como. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa sull arco alpino. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Alcuni esemplari di questa specie sono stati osservati in aree aperte adiacenti a cespugli lungo i sentieri della Riserva orientata, mai oltre i 1000m di altitudine. 30

31 LIBYTHEIDAE Libythea celtis (Laicharting, 1782) Alt: da l.m. fino a 1800m SF: VI-IX; 1 generazione annuale U: III-IV; deposte in piccoli gruppi sulla pianta nutrice L: IV-VIII P: V-IX SV: adulto PN: Celtis australis Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La faccia superiore delle ali anteriori è di color marrone con disegni arancioni e macchie bianche vicino all apice dell ala anteriore. L ala inferiore posteriore si presenta di color marronegrigio con una sottile linea bianca centrale, mentre quella anteriore presenta disegni arancioni e macchia bianca come le ali superiori. Habitat e comportamento: Questa farfalla vola in genere sempre nei pressi delle piante nutrici, prediligendo aree cespugliate e boschi radi. La si può osservare anche nei giardini delle città. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta la penisola. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: L unico esemplare è stato osservato sul sentiero per l Alpe Serte, prima della biforcazione con il sentiero per l Alpe Pessina, all interno della Riserva naturale orientata. 31

32 RIODINIDAE Hamearis lucina (Linnaeus, 1758) Alt: da l.m. fino a 1500m SF: V-IX; 1-3 generazioni annuali U: V-VI; in piccoli gruppi sulla pagina inferiore delle foglie L: VI-VIII P: VII-V SV: pupa PN: Primula Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La faccia superiore delle ali è di color marrone scuro con diverse file di macchie di color arancione. L ala inferiore posteriore presenta due file caratteristiche di macchie bianche. La femmina ha le ali leggermente più arrotondate rispetto al maschio e le macchie arancioni sono più estese. Habitat e comportamento: Questa farfalla vola velocemente sopra la vegetazione bassa; è comune osservarla al sole soprattutto posata sulle foglie che sui fiori. Predilige i boschi radi e le aree cespugliate. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta la penisola. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Numerosi esemplari sono stati osservati, soprattutto nelle radure all interno di aree boscate presenti lungo i sentieri sia della Riserva integrale che di quella orientata. 32

33 NYMPHALIDAE Nymphalis antiopa (Linnaeus, 1758) Antiopa Alt: da l.m. fino a 2500m SF: VI-VII; 1 sola generazione annuale U: III-IV; deposte a grappoli sui rami delle pianti nutrici L: IV-VII P: V-VIII; sospese sui rami della pianta nutrice e di color marrone con disegni neri e arancione SV: adulto PN: diverse piante quali Salix, Betula, Populus e Ulmus Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La parte superiore della ali è di color bordeaux-marrone; il bordo delle ali è di color giallo cremoso con a ridosso una fila di macchie blu-violetto. La parte inferiore delle ali è invece di color marrone scuro con il bordo quasi bianco. Subito dopo l inverno gli individui svernanti hanno i margini esterni quasi bianchi. Habitat e comportamento: Vive nei boschi radi, negli arbusteti, nei prati e lungo i torrenti. Ha un volo potente ed energico; gli adulti migrano o svernano nascosti tra la vegetazione sempreverde, negli incavi dei tronchi o tra le rocce; ricompaiono in primavera per riprodursi. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta la penisola ad eccezione della Sicilia e della Sardegna. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Tre esemplari sono stati osservati in vicinanza dei torrenti che confluiscono nel torrente Soldo, in vicinanza di aree boscate, all interno della Riserva orientata. 33

34 NYMPHALIDAE Boloria (Clossiana) titania (Esper, 1793) Alt: da 1000m fino a 2500m SF: VI-VII; 1 generazione annuale U: VI-VII L: VII-V P: IV-VI; appese alle pianti nutrici SV: larva PN: Polygonum e Viola Rarità: R Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. La parte superiore delle ali è di colore arancione con righe e macchie scure a formare disegni caratteristici; nell ala posteriore sono presenti disegni triangolari. Sull ala posteriore della faccia inferiore sono presenti diverse macchie colorate di vede, rosa, marrone e giallo. Habitat e comportamento: Farfalla di altura con volo forte e veloce. Predilige i prati e i pascoli umidi con nelle vicinanze boschi di abete e peccete. Distribuzione in Italia: La specie è presente su tutta la catena alpina. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie osservata presso l Alpe Fiorina. 34

35 NYMPHALIDAE Apatura iris (Linnaeus, 1758) Apatura iride Alt: da l.m. fino a 1500m SF: VII-VIII; 1 generazione annuale U: V-VI; deposte singole sulle superficie superiore delle foglie L: VIII-VI P: VI-VII appese sulla pianta nutrice e di aspetto simile ad una foglia SV: larva PN: Salix caprea e S. cinerea Rarità: R Status: LR Descrizione: Apertura alare: mm. Esiste dimorfismo sessuale per quanto riguarda il colore delle ali. Le ali superiori anteriori del maschio presentano infatti uno sfondo marrone scuro e una irridescenza purpurea o bluastra che risulta visibile solo da certe angolazioni; inoltre sono presenti disegni bianchi caratteristici, sull ala anteriore una macchia nera vicino a metà del margine e sull ala posteriore una macchia nera ornata di arancione in posizione terminale. Nella femmina lo sfondo delle ali è di color marrone più chiaro e non presenta fenomeni di irridescenza; le macchie sono simili a quelle del maschio e i disegni bianchi possono risultare più grandi. La parte inferiore delle ali sono di color marrone chiaro con sfumature grigio-verdi; i disegni bianchi e le macchie sono sempre presenti e ben definiti. Habitat e comportamento: Ha un volo potente e veloce. È molto difficle incontrarla perchè tende a restare per la maggior parte del tempo sulle cime degli alberi e scende solo per nutrirsi o, nel caso della femmina, per deporre le uova su piante giovani di salice. Predilige i boschi fitti e vetusti. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa esclusivamente nella regione alpina. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Osservati due esemplari volare sulle cime degli alberi che sono presenti al di sotto del sentiero che porta all Alpe Serte, dopo essere entrati nella Riserva orientata e un esemplare posarsi a terra sempre sullo stesso sentiero. 35

36 SATYRIDAE Hipparchia fagi (Scopoli, 1763) Alt: da l.m. fino a 1800m SF: VI-VIII; 1 generazione annuale U: VII-IX; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: IX-VII P: VI-VII; deposte nel terreno alla base della pianta nutrice SV: larva PN: varie graminacee tra le quali quelle del genere Holcus e Festuca Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. Ali superiori con colore di fondo marrone, circondate da fasce chiare sfumate di marrone-grigio e tendenti al giallo nella parte superiore; sono presenti due ocelli nell ala anteriore e uno in quella posteriore, più evidenti nella femmina. Inferiormente l ala anteriore è simile a quella anteriore superiore, mentre quella posteriore presenta diverse macchie e striature nere. Habitat e comportamento: Farfalla di grande dimensioni, con volo forte e potente. Frequenta i boschi aperti e spesso la si può osservare posata sui tronchi ad ali chiuse; la si può osservare anche nei frutteti dove si nutre di frutti marcescenti. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in tutta la penisola ad eccezione della Sardegna. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie molto comune in tutto il territorio dell area oggetto della ricerca. 36

37 SATYRIDAE Erebia medusa ([Denis & Schiffermüller], 1775) Alt: da 500m fino a 2400m SF: V-VII; 1 generazione annuale U: VI-VIII; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: I-XII P: V-VI; deposte nei detriti del terreno SV: larva PN: varie Graminacee tra le quali quelle del genere Panicum, Poa e Festuca Rarità: C Status: NP Descrizione: Apertura alare: mm. Le ali superiori sono di color marrone e presentano 4-5 ocelli con centro bianco, sia sull ala anteriore che in quella posteriore. Inferiormente le ali sono di colore marrone scuro uniforme, con ocelli simili a quelli della faccia superiore. Hanno l estremità delle antenne di color marrone. Habitat e comportamento: Farfalla dal volo lento e aggraziato. Frequenta di preferenza le brughiere, le praterie umide e i boschi aperti. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa sull arco alpino e sull Appennino settentrionale. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Specie osservata presso l Alpe Fiorina. 37

38 SATYRIDAE Minois dryias (Scopoli, 1763) Alt: da l.m. fino a 1500m SF: VII-IX; 1 generazione annuale U: VII-X; deposte singolarmente sulla pianta nutrice L: IX-VI P: VI-VII; tra i detriti del suolo SV: larva PN: diverse specie erbacee Rarità: R Status: IUCN Descrizione: Apertura alare: mm. La faccia superiore delle ali è di color marrone scuro nel maschio, più chiaro nella femmina, con 2 ocelli di dimensione variabile e con centro blu nell ala anteriore; un solo ocello con centro blu in quella inferiore. Inferiormente le ali sono di colore marrone chiaro con due ocelli con centro blu nell ala superiore e margine dentellato in quelle inferiori. Habitat e comportamento: Farfalla dal volo lento e fluttuante, di solito radente il suolo o la vegetazione. Predilige le aree ombreggiate come gli arbusteti e le radure boschive. Distribuzione in Italia: La specie è diffusa in Italia settentrionale. Presenza nella Riserva naturale integrale Valsolda: Numerosi esemplari sono stati osservati lungo il sentiero che porta all Alpe Serte e fino all Alpe Pessina, nei pressi del punto panoramico. 38

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