REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI FIORANO MODENESE (MO) VALUTAZIONE CLIMA ACUSTICO Ai sensi del D.G.R.E.R. 673/2004
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1 ISO-STUDIO STUDIO STUDIO S.r.l. Igiene - ambiente - sicurezza del lavoro REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI FIORANO MODENESE (MO) VALUTAZIONE CLIMA ACUSTICO Ai sensi del D.G.R.E.R. 673/2004 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO MARAZZI GROUP A cura: Dott.ssa Agnese Costi Tecnico competente in acustica ambientale n /3.3.5 Prov. MO FEBBRAIO 2012 L originale firmato e protocollato è depositato presso il Comune di Fiorano Modenese (MO) ISO-STUDIO S.r.l.: Via Madrid, Sassuolo (MO) num. R.E.A C.F./P. I.V.A Tel / Fax 0536 / info@iso-studio.it
2 I N D I C E PREMESSA... 3 RIFERIMENTI NORMATIVI E DEFINIZIONI... 4 DESCRIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO... 7 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO... 9 RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI RUMORE ESISTENTI VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO CONCLUSIONI
3 PREMESSA In seguito all approvazione della scheda POC con delibera del Consiglio Comunale n. 63 del verranno messi in atto i seguenti interventi: acquisizione da parte della Marazzi Group S.p.a. a socio unico di via Ferrari Carazzoli (Fg 15 Mappali 324, 151 e 154); cessione al Comune di Fiorano Modenese dell area destinata a verde pubblico (COLL- U.c) di mq , comprensiva sia della cessione di dotazione minima prevista dal RUE, sia della quota parte di superficie in eccedenza; realizzazione e successiva cessione al Comune di Fiorano Modenese di due parcheggi pubblici con accesso uno da Via Cameazzo e l altro dalla Circondariale San Giovanni Evangelista II Tronco (detti parcheggi saranno sviluppati entro l area individuata in cartografia come COLL-U.c); modifica e realizzazione degli svincoli di accesso all ambito e della viabilità di accesso ai parcheggi pubblici, e successiva cessione al Comune di Fiorano Modenese; realizzazione di un nuovo ingresso allo stabilimento della Marazzi Group S.p.a. da via Cameazzo (ingresso principale), con portineria e pese; realizzazione di un nuovo ingresso allo stabilimento della Marazzi Group S.p.a. dalla Circondariale San Giovanni Evangelista II Tronco (accesso carraio secondario per entrata e uscita di eventuali mezzi di emergenza e pedonale per ingresso delle maesranze); realizzazione ampliamento stabilimento della Marazzi Group S.p.a. (SC massima prevista per la prima fase = mq ) per la razionalizzazione degli impianti esistenti. Mediante la presente relazione tecnica, in ottemperanza a quanto disposto dalla L.R. 15 del 09/05/01 e seguendo le indicazioni della Direttiva regionale 2004/673 del 14/04/2004, si procede alla verifica di compatibilità acustica della nuova zona destinata a verde pubblico con gli interventi sopra indicati. 3
4 RIFERIMENTI NORMATIVI E DEFINIZIONI I principali riferimenti normativi sono i seguenti: La normativa nazionale sull inquinamento acustico a cui si fa riferimento è costituita dal D.P.C.M. del 1 marzo del 1991, dalla legge del 26 ottobre 1995 n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico e dai relativi decreti attuativi: D.P.C.M. del 14/11/1997 relativo alla Determinazione dei valori limite d emissione delle sorgenti sonore D.P.C.M. del 16/03/1998 relativo alle Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico DM 11/12/96 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo con DGR 45/02 Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività DGR 673/04 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione del clima acustico. Relativamente alla normativa regionale si fa riferimento ai seguenti: Delibera di giunta. n. 2001/2053 del 09/10/2001 Criteri e condizioni per la classificazione acustica del territorio ai sensi del comma 3 dell art.2 della L.R. 9 maggio 2001 n. 15 recante disposizione in materia di inquinamento acustico. Legge regionale n. 15 del 9 maggio 2001 disposizioni in materia di inquinamento acustico. Le principali definizioni utilizzate sono le seguenti : 1. Sorgente sonora -S Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente idoneo a produrre emissioni sonore. 2. Sorgente specifica: -SS sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico. 3 Livello di rumore ambientale (LA ): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato «A», prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. È il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione: 1) nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM ; 2) nel caso di limiti assoluti è riferito a T R. 4 Livello di rumore residuo (LR ): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato «A», che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve 4
5 essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. 5 Livello differenziale di rumore (LD 1 ): differenza tra il livello di rumore ambientale. (LA ) e quello di rumore residuo (LR): LD = (LA - LR) 6 Valori limite di emissione Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. 7 Valori limite di immissione Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. 8. Tempo di riferimento (TR): rappresenta il periodo della giornata all'interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6,00 e le h 22,00 e quello notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6, Tempo di osservazione (TO): è un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare. 10. Tempo di misura (TM): all'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. 11. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A»: valore del livello di pressione sonora ponderata «A» di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo: dove LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A» considerato in un intervallo di tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2 ; pa(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata «A» del segnale acustico in Pascal (Pa); p0 = 20 µ Pa è la pressione sonora di riferimento. 12 Livello di pressione sonora Esprime il valore della pressione acustica di un fenomeno sonoro mediante la scala logaritmica dei decibel (db) ed è dato dalla seguente relazione: Lp= 10 Log (p/p 0 )² db 1 Il criterio differenziale non si applica: 1)alle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali,marittime né alle attività non connesse con esigenze produttive, commerciali e professionali;2) alle aree classificate nella classe VI ; 3) se il rumore misurato a finestre aperte è <50 db(a) durante il periodo diurno <40 db(a) durante il periodo notturno; 4) se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse è <35 db(a) durante il periodo diurno e <25 d(ba) durante il periodo notturno.; 5
6 Dove P è il valore efficace della pressione sonora misurata in Pascal (Pa) e p0 è la pressione di riferimento che si assume uguale a 20 micropascal in condizioni standard. 13 Rumore con componente impulsiva Emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili eventi sonori di durata inferiore a un secondo. A tal fine si effettua la misura del livello massimo del rumore rispettivamente con costante di tempo <<slow>> ed <<Impulse>>. Qualora l evento sia ripetitivo, abbia durata inferiore a 1 sec. E la differenza dei valori massimi delle misure suddette sia superiore a 6 db(a), viene riconosciuta la presenza di componenti impulsive penalizzabili nel rumore. In tal caso il valore del rumore misurato il Leq(A) dev essere maggiorato di un Kì= 3 db(a). 14 Rumore con componente tonale Emissioni sonore all interno delle quali siano evidenziabili suoni corrispondenti ad un tono puro o contenuti entro 1/3 ottava e che siano chiaramente udibili e strumentalmente rilavabili. A tal fine si effettua un analisi spettrale del rumore per bande di 1/3 di ottava. Quando all interno di una banda di 1/3 di ottava, il livello di pressione sonora supera di almeno 5 db i livelli di pressione sonora di ambedue le bande adiacenti nel rumore, il valore del rumore misurato in Leq (A) dev essere maggiorato di un Kt = 3 db(a). 6
7 DESCRIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO La zona dell intervento e di interesse ai fini della valutazione del clima acustico ha destinazione in parte a verde pubblico e in parte ad uso parcheggio ed è collocata nel seguente contesto urbano: il lato Est confina con l area in cui si svilupperà l area di stoccaggio prodotto finito e spedizione della Marazzi Group S.p.A.; i lati Nord e Sud confinano con via Cameazzo e la Circondariale San Giovanni Eangelista II Tronco oltre le quali sono insediate attività produttive; il lato ovest è un area a verde di proprietà dell Amministrazione Comunale sulla quale sono ubicati un laghetto per la pesca sportiva, gli immobili utilizzati dall associazione A.V.F. e gli orti per gli anziani. Per un migliore inquadramento della zona si riporta una foto aerea, in cui viene evidenziata l area che verrà ceduta al comune di Fiorano Modenese. Area di intervento Nella tavola che segue viene presentato lo stato di progetto 7
8 ISO-STUDIO STUDIO STUDIO S.r.l. Igiene - ambiente - sicurezza del lavoro ISO-STUDIO S.r.l.: Via Madrid, Sassuolo (MO) num. R.E.A C.F./P. I.V.A Tel / Fax 0536 / info@iso-studio.it
9 ISO-STUDIO STUDIO STUDIO S.r.l. Igiene - ambiente - sicurezza del lavoro CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Il comune di Fiorano Modenese ha approvato la classificazione acustica del territorio. I valori limite assoluti di immissione sono fissati suddividendo il territorio in sei classi, i cui limiti in db(a) sono riportati nella tabella seguente: Classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. ISO-STUDIO S.r.l.: Via Madrid, Sassuolo (MO) num. R.E.A C.F./P. I.V.A Tel / Fax 0536 / info@iso-studio.it
10 CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Deve inoltre essere considerato il criterio differenziale: Ai sensi dell art. 8 punto 2 comma C della Direttiva regionale 2004/673 si applica il criterio differenziale, previsto dall art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97, che in questo caso riguarda l incremento di rumore determinato dall attività di movimentazione e trasporto merci che si svilupperà nel nuovo piazzale di pertinenza della Marazzi Group S.p.A. esclusivamente in periodo diurno, con un limite differenziale di 5 db(a). Nella tavola grafica seguente viene riportato lo stralcio della classificazione acustica comunale che riguarda l area di interesse. Area ceduta al comune L area che verrà ceduta al comune risulta inserita in classe III con limiti di immissione di 50 dba nel periodo notturno e 60 dba in quello diurno. 10
11 RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI RUMORE ESISTENTI Al fine della valutazione è stata rilevata la situazione acustica nella zona d intervento. La posizione delle misure fonometriche viene indicata nella sottostante immagine aerea. Punto di misura I rilevamenti fonometrici sono stati effettuati il in periodo diurno e notturno con fonometro integratore di precisione CESVA SC310 (strumentazione conforme ai requisiti di classe 1 norme I.E.C. (International Elettrotechnical Commission) n. EN 60651/1994 e n /1994), in attuazione di quanto previsto dal al D.M. 16/03/98 per le misurazioni di acustica ambientale. La strumentazione è stata sottoposta a controlli di taratura nel mese di settembre 2009 presso il centro SIT L.C.E. n. 68/E di cui si allegano i certificati. Il fonometro è stato calibrato all inizio e al termine del ciclo di misure: con la verifica di calibrazione la differenza è risultata dell ordine di 0,3 db. Come indicato dal D.M. 16/03/98, le misurazioni sono state eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia, di neve e in assenza di vento. Il microfono era comunque munito di cuffia antivento. La catena di misura era compatibile con le condizioni meteorologiche del periodo in cui si sono effettuate le misurazioni e in accordo con le norme CEI ed EN 60804/1994. Di seguito si riportano le schede tecniche di rilevamento. 11
12 Numerico modo analizzatore -C:\Programmi\CESVA Capture Studio\Files\Fiornao\ _RTA.ccf Dati complessivi Durata: 0000:40:26 Inizio: 19/04/ Fine: 19/04/ Hz 12,5Hz 16Hz 20Hz 25Hz 31,5Hz 40Hz 50Hz 63Hz 80Hz 100Hz 125Hz 160Hz 200Hz 250Hz 315Hz 400Hz 500Hz 630Hz 800Hz 1kHz 1,25kHz 1,6kHz 2kHz 2,5kHz 3,15kHz 4kHz 5kHz 6,3kHz 8kHz 10kHz 12,5kHz 16kHz 20kHz LT ,1 12,1 15,6 19,0 28,2 31,3 28,8 31,8 31,5 31,4 33,3 37,6 39,4 40,0 43,4 47,8 44,9 44,1 43,0 40,4 38,6 36,7 33,1 30,2 27,8 26,9 21,9 15,2 10,6 6,6 2,7 LAT: 53,2 dba LCT: 63,3 dbc LZT: 65,5 dbz LAIT: 61,1 dba LAFmax: 69,2 dba LAImax: 71,8 dba LASmax: 63,2 dba LAIT-LAT: 7,9 dba LAFmax-LAT: 16,0 dba LAImax-LAFmax: 2,6 dba LAImax-LASmax: 8,6 dba Grafico frequenziale 12
13 Numerico modo analizzatore -C:\Programmi\CESVA Capture Studio\Files\Fiornao\ _RTA.ccf Dati complessivi Durata: 0000:30:16 Inizio: 19/04/ Fine: 19/04/ Hz 12,5Hz 16Hz 20Hz 25Hz 31,5Hz 40Hz 50Hz 63Hz 80Hz 100Hz 125Hz 160Hz 200Hz 250Hz 315Hz 400Hz 500Hz 630Hz 800Hz 1kHz 1,25kHz 1,6kHz 2kHz 2,5kHz 3,15kHz 4kHz 5kHz 6,3kHz 8kHz 10kHz 12,5kHz 16kHz 20kHz LT ,9 13,6 18,6 17,8 14,5 30,3 26,0 23,5 27,4 33,9 35,4 28,9 27,9 33,0 31,1 32,8 34,5 36,1 36,1 36,2 37,3 36,5 36,3 32,3 32,8 33,6 37,4 24,5 21,8 19,2 16,1 10,5 LAT: 47,3 dba LCT: 64,8 dbc LZT: 69,3 dbz LAIT: 58,3 dba LAFmax: 63,7 dba LAImax: 68,6 dba LASmax: 56,6 dba LAIT-LAT: 11,0 dba LAFmax-LAT: 16,4 dba LAImax-LAFmax: 4,9 dba LAImax-LASmax: 12,0 dba Grafico frequenziale 13
14 Non sono presenti toni puri o rumori impulsivi. Il rumore ambientale attuale rappresentativo di quest area risulta 53,2 dba in periodo diurno e 47,3 dba in periodo notturno. VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO Le sorgenti sonore prese in esame, al fine della valutazione di clima acustico, sono il rumore ambientale che comprende tutte le attività attualmente presenti a cui viene aggiunta la movimentazione merci tramite carrelli elevatori e il transito di autocarri, previsti nel periodo diurno (dalle ore 6 alle 22) della ditta Marazzi Group S.p.A. legati all evoluzione dell attività in seguito agli interventi previsti. La valutazione del clima acustico sarà riferita alla compatibilità dei livelli di rumore ambientale misurato nel periodo notturno, poiché non subirà variazioni rispetto allo stato attuale, mentre per il periodo diurno la compatibilità verrà verificata sommando la rumorosità dei carrelli elevatori e degli autocarri ai livelli di rumore ambientale diurno misurato in riferimento ai limiti assoluti di immissione di zona e differenziali. Per quanto riguarda i carrelli elevatori fare una stima della rumorosità è piuttosto complesso, in quanto se ne prevedono 10 che non seguono percorsi predeterminati, ma, nell ambito del piazzale di carico, si muovono in autonomia senza seguire un ordine controllabile. Per questa valutazione pertanto si considera la rumorosità media di un carrello elevatore (80 dba a 1 metro di distanza - da dati di letteratura), si moltiplica per 10 e si considera il risultato come una sorgente puntiforme che opera al centro del piazzale di carico. Sommando 10 volte 80 dba di rumorosità dei carrelli risulta 90,0 dba (Leq). Per quanto riguarda gli autocarri diretti o provenienti dalla zona di carico, collocata in prossimità dell ingresso, è stata prevista un affluenza media di circa 50 autocarri al giorno in periodo diurno, che vanno dall ingresso al punto di carico e viceversa, per un totale di 100 transiti giornalieri. Ipotizzando una rumorosità media di ogni autocarro pari a 100 dba (SEL) a 1 m, con un tempo di transito di 40 secondi, si possono calcolare le ripercussioni sulla rumorosità della zona. 14
15 Il livello diurno previsto, per il contributo dei veicoli in transito, viene calcolato con la seguente formula: L EQ = SEL 10log T EQ /T SEL dove: LEQ è il Livello Equivalente; TEQ è il tempo del Livello Equivalente; TSEL è il tempo del Sel Applicando questa formula la rumorosità prodotta dalla circolazione degli autocarri risulta pari a 88,4 dba nella zona di carico. CALCOLO DEL RUMORE IMMESSO Per il calcolo di immissione sonora è stato individuato un punto centrale del confine della nuova area verde da cui è stata misurata la distanza dalle sorgenti di rumore che risulta: 80 metri dalla zona di carico autocarri, 60 metri dalla posizione media al centro del piazzale dove operano i carrelli elevatori. Il calcolo dell immissione acustica Lp viene effettuato mediante la seguente formula. Lp = Lp1 20 log d2/d1 Dove: Lp1 è il livello di pressione sonora nella posizione in cui viene generato d2: distanza ricettore sorgente d1: distanza sorgente - punto di misura. Il risultato è il seguente: Distanza LPS origine Attenuazione Contributo m dba dba dba Carrelli 60 90,0 35,6 54,4 Autocarri 80 88,4 38,1 50,4 Contributo totale 55,9 Rumore ambientale misurato 53,2 Rumore immesso 57,7 CALCOLO DEL DIFFERENZIALE Per il calcolo del differenziale viene sottratto al livello di rumore immesso previsto il livello residuo rappresentato dal rumore ambientale misurato Livello previsto dba 57.7 Livello residuo dba 53.2 Differenziale dba 4,5 15
16 CONCLUSIONI I risultati delle misure e dei calcoli vengono riportati nella seguente tabella riepilogativa: Livello riscontrato dba Limite dba Immissione notturna 47,3 50,0 Immissione diurna 57,7 60,0 Differenziale diurno 4,5 5,0 La valutazione di clima acustico effettuata evidenzia la compatibilità del clima acustico con i limiti assoluti di immissione della classe III e con il criterio differenziale. Tecnico Competente Dott.ssa Agnese Costi Allegati : Certificati di taratura della strumentazione utilizzata; Attestato di tecnico competente in acustica. 16
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