Programmazione Piano Locale della Prevenzione di Torino. Redatto a cura del Dipartimento Integrato della Prevenzione dell'asl TO1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Programmazione Piano Locale della Prevenzione di Torino. Redatto a cura del Dipartimento Integrato della Prevenzione dell'asl TO1"

Transcript

1 SEDE LEGALE: Via San Secondo, TORINO C.F. - P.I Tel posta certificata: aslto1@postecert.it SEDE LEGALE: C.so Svizzera TORINO C.F. - P.I Tel Programmazione 2016 Piano Locale della Prevenzione di Torino Redatto a cura del Dipartimento Integrato della Prevenzione dell'asl TO1

2 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Situazione Le ASL TO1 e TO2 che lavorano sul territorio cittadino, hanno costituito da alcuni anni un tavolo congiunto che si riunisce periodicamente per: la programmazione delle attività nelle scuole la stesura del catalogo dell offerta formativa la valutazione delle azioni messe in campo. Almeno 2 rappresentanti del tavolo interaziendale partecipano regolarmente alle giornate di formazione congiunta Scuola/Sanità nell ambito del programma SHE (Scuole che Promuovono Salute). Almeno 2 rappresentanti del tavolo interaziendale partecipano al Tavolo di Lavoro Regionale Scuola per la programmazione del PRP. Nell anno scolastico 2015/16 anche grazie alla sinergia promossa tra le due ASL è stato possibile offrire alle scuole un ventaglio di proposte per tutti i livelli scolastici per rispondere, come indicato dal GTR, alle problematiche legate all adozione di stili di vita sani, allo sviluppo delle life skill, alla prevenzione dell incidentalità domestica e stradale. Inoltre, sono stati offerti agli insegnanti percorsi per il miglioramento delle capacità relazionali e per un maggiore benessere personale; aspetti di cui viene sottolineata l importanza nel programma SHE. I risultati, riportati nella Rendicontazione 2015, e che qui mostriamo, testimoniano di un impegno costante nel rapporto con le scuole e di una crescente fiducia e capacità di collaborazione. Nel territorio cittadino sono presenti: Tipologia di scuola n. scuole n. scuole che hanno aderito ad almeno un progetto Direzioni Didattiche Istituti comprensivi Istituto Istruzione Superiore Scuole medie statali % di scuole che hanno aderito ad almeno un progetto Nome indicatore Standard per l anno 2015 Valore al 31/12/2015 Realizzazione del Catalogo Presenza del Catalogo Presenza del Catalogo N. di scuole che hanno adottato almeno un progetto di buona pratica/numero di suole a cui è stato inviato il Catalogo Almeno il 10% 55%

3 Azioni previste nel Sintesi complessiva Nel 2016 sarà necessario mantenere attivo il tavolo di lavoro interaziendale, aggiornare il Catalogo dell offerta formativa e continuare il lavoro con le scuole, ampliando, per quanto lo consentono le risorse disponibili, il numero di insegnanti e allievi raggiunti. Azione Consolidamento dell alleanza scuola/sanità per le Scuole che Promuovono Salute Obiettivi dell Azione Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.3; OC 3.1; OC 4.1 e all Obiettivo specifico regionale 1.1 (Consolidare, attivare e valorizzare le alleanze a livello centrale e territoriale utili alla programmazione congiunta e alla coprogettazione) Governance del PLP Le attività di questo programma saranno sottoposte alla valutazione delle Direzioni delle ASL TO1 e TO2 Livello Locale Attività previste nell anno Almeno 4 riunioni del Tavolo di lavoro interaziendale al fine di analizzare le proposte del GTR per poter mettere a punto programmi dedicati alle scuole in linea con le linee guida licenziate Mantenere attivi i rapporti con ITER e con la rete delle Biblioteche Comunali al fine di condividere i progetti e sostenerli reciprocamente Ufficializzare ed intensificare i rapporti con la Consulta degli Studenti Prendere contatti con le Associazioni Genitori Operatori sanitari dei Servizi Territoriali Operatori della scuola ( Dirigenti e Personale Docente) Operatori Iter e Biblioteche Comunali Enti formali ed informali interessati ad alleanze (Consulta, Associazioni) Presenza di contatti formali con Enti e Associazioni identificate Standard Contatti formali per lo studio di fattibilità di un organo consultivo a livello locale: almeno 2 incontri dei gruppi congiunti costituiti a livello locale

4 Azione Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una formazione congiunta Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.3; OC 3.1; OC 3.2; OC 4.1; OC 5.3; OC 6.3 e Agli Obiettivi specifici regionali 1.2 (Progettare e strutturare percorsi formativi congiunti sui diversi temi di salute che sostengano le competenze di operatori sanitari, dirigenti scolastici e insegnanti per costruire una Scuola che Promuove Salute) e 1.5 (Informare e sensibilizzare la popolazione scolastica rispetto al tema dell espressione del disagio psicosociale) Governance del PLP Le attività di questo programma saranno sottoposte alla valutazione delle Direzioni delle ASL TO1 e TO2 Livello Locale Attività previste nell anno Partecipazione dei Repes delle 2 ASL cittadine alle giornate di formazione congiunta scuola/sanità organizzate dal GTR finalizzate alla stesura dei Profili di Salute delle Scuole e delle Policy integrate Partecipazione di almeno 1 operatore della SSD di Epidemiologia ed Educazione Sanitaria alle giornate di formazione organizzate da Steadycam sulla media education Diffusione all interno dei Servizi ASL e nelle scuole dei materiali di autoapprendimento che il GTR segnalerà Percorsi di formazione per gli insegnanti sui temi della promozione della salute, con tecniche di didattica attiva Repes delle due ASL cittadine Operatori sanitari dei Servizi Territoriali Operatori della scuola ( Dirigenti e Personale Docente) Numero giornate di formazione Standard Almeno due giornate nell anno

5 Azione Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche Le scuole adottano Buone Pratiche, per la promozione di stili di vita sani, proposte nel catalogo e messe a disposizione di tutte le scuole interessate. Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.3; OC 3.1; OC 4.1; OC 5.3; OC 6.3 e Agli Obiettivi specifici regionali 1.3 (Inserire nel Catalogo dell offerta educativa e formativa almeno un progetto sul tema di: sana alimentazione, attività fisica/capacità motorie, fumo, alcol, benessere delle relazioni, media education, gambling, cultura della sicurezza, dipendenze, sicurezza stradale e/o della promozione dei comportamenti di guida responsabile, incidenti domestici) e 1.3A (Informare e sensibilizzare la popolazione scolastica sul corretto rapporto uomo/animale anche ai fini della prevenzione del fenomeno del randagismo) Governance del PLP Le attività di questo programma saranno sottoposte alla valutazione delle Direzioni delle ASL TO1 e TO2 Livello Locale Attività previste nell anno Riunioni del Tavolo Interaziendale finalizzate alla revisione e aggiornamento delle attività proposte dal Catalogo Redazione e stampa della versione aggiornata del Catalogo Pubblicazione del Catalogo sul sito delle 2 ASL cittadine Pubblicazione del Catalogo sul sito dell Ufficio Scolastico Territoriale Invio on line e in forma cartacea del Catalogo a tutte le scuole di ogni ordine e grado della città di Torino Realizzazione degli interventi richiesti dalle scuole Target intermedio: Operatori della scuola ( Dirigenti, Personale Docente, Personale ATA) Target finale : Allievi, Genitori Attori coinvolti: Coordinatori PLP, Repes, Operatori servizi territoriali ASL, Uffici Territoriali del MIUR 1. Diffusione del Catalogo 2. Scuole che hanno adottato almeno un progetto di buona pratica/scuole a cui è stato inviato,presentato il Catalogo Standard 1. In almeno il 90% delle scuole 2. Almeno il 20% delle scuole

6 Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Situazione Agire sulla Comunità significa favorire azioni con uno sguardo di equità per proporre interventi appropriati e adeguati alle diverse età e a persone di diversa condizione sociale. In una società maggiori sono le diseguaglianze, maggiori sono gli effetti distruttivi sulla salute dei cittadini, poiché diminuisce la coesione sociale e si generano invidia, ostilità e sfiducia, cioè si corrodono i legami tra le persone. Queste condizioni portano ad un aumento della mortalità, della depressione, dell ansia, della violenza, della criminalità, dell alcolismo, della tossicodipendenza, dell obesità, dell insuccesso scolastico, delle gravidanze tra adolescenti. Cosa fare E necessario superare l idea che le persone devono essere trattate in modo uguale (non c è nulla di più diseguale che fare parti uguali tra diseguali) Il nuovo concetto di eguaglianza implica il principio di equità nel rispetto delle diversità Equità come parità di opportunità di salute e di trattamento, riducendo le differenze nell accesso, nell utilizzo e nella qualità delle cure Cosa chiedersi quando si lavora con una comunità (Health Equity Audit) Quali sono le diseguaglianze di salute per un particolare gruppo di popolazione o area? Come sono distribuite le risorse per la salute in relazione ai bisogni dei differenti gruppi di popolazione? Quali problemi di disequità sono da affrontare prioritariamente? Quali programmi già attivi possono contribuire a contrastare le disequità? Quali altre azioni possono essere attivate da servizi pubblici e altri attori sociali? Equità nell assistenza sanitaria non può essere il raggiungimento dello stesso livello di salute per tutti poiché il Servizio Sanitario è solo uno dei determinanti Equità nell assistenza sanitaria significa quindi 1. Equità nell accesso alle cure disponibile per gli stessi bisogni assistenziali 2. Equità nell utilizzo dei servizi di cura per gli stessi bisogni assistenziali 3. Equità nella qualità delle cure (OMS: concetti e principi di equità e salute) Le differenze nella salute generate da differenze di reddito/posizione sociale possono essere definite a buona ragione diseguaglianze, perché evitabili, e in molti casi inique e ingiuste (M. Whitehead, The concepts and principles of equity and health) Azioni previste nel periodo-sintesi complessiva Le azioni da svolgere nella Comunità sono molteplici e, lavorando sulle diverse fasce di popolazione, si articolano sugli stili di vita di bimbi molto piccoli (allattamento al seno), di adolescenti (fumo, alcol), di persone fragili (save the date) di anziani (sicurezza in casa, attività fisica). Questo comporta che più servizi sono chiamati a relazionarsi tra loro per rispondere a domande diverse, mettendo a disposizione competenze ed esperienze.

7 Azione Linee guida per l adozione della Carta di Toronto per la promozione dell attività fisica Favorire l adozione della Carta di Toronto attraverso l elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali Obiettivo specifico Obiettivo centrale Indicatore per OSR Standard regionale OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta OC 1.9. Aumentare l attività fisica delle Persone OC 6.1. Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero OC 6.2. Aumentare il livello di attività fisica negli ultra 64enni OSR 2.1 Trasferire le migliori prove di efficacia disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche Indicatore OSR 2.1 N. di azioni o di politiche che tengono conto delle raccomandazioni Standard OSR 2.1 Almeno 1 azione o 1 politica livello regionale locale Descrizione puntuale delle attività previste nell anno Le attività di ricerca e scrittura delle Linee guida saranno realizzate da un gruppo di lavoro regionale formato da rappresentanti della Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e dal gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). La ricerca e l analisi di materiali e documenti per l elaborazione delle Linee Guida è stata avviata nel 2015 e sarà completata nel Parallelamente si stabiliscono contatti con le Amministrazioni più sensibili per l adozione sperimentale delle stesse. Integrazione dei lavoro dei tavoli sopra citati con i referenti della Rete di Psicologia dell adolescenza circa le azioni e i prodotti (Carta Be Healthy) realizzati attraverso il progetto europeo Be Healthy-mente e corpo in salute in adolescenza. Livello regionale - condivisione dei criteri per valutare la trasferibilità delle esperienze locali, nazionali ed europee - elaborazione delle linee guida. - Validazione e accreditamento delle azioni Be Healthy. Livello locale ( metropolitano) Questa azione si propone di promuovere e diffondere la Carta Be Healthy nella comunità torinese, determinando opportunità di salute per i giovani e offrendo ulteriori strumenti per la formazione dei facilitatori in merito al benessere psico-fisico, sulla scorta dell esperienza del progetto europeo Be Healthy condotto nel territorio piemontese e recentemente concluso. Costruzione di tavoli per una ricognizione delle risorse aziendali disponibili all azione e per una ricognizione di risorse esterne coinvolgibili nell azione. - Decisori tecnici e politici (destinatari finali). - Facilitatori di promozione di attività fisica (operatori dell associazionismo sportivo e del privato sociale, insegnanti educazione fisica ) - Adolescenti e popolazione giovanile fascia età di Torino. Apprendimento non formale costituito da setting flessibili e integrati tra corpo e mente a o

8 a- fascia dell ASLTO2: pazienti che svolgono attività sportive attraverso il privato sociale (a cadenza settimanale). Inoltre saranno svolti due incontri tra la REPES aziendale e la Referente per l Adolescenza del servizio di Neuropsichiatria Infantile; b- fascia dell ASLTO1: realizzazione di incontri a cadenza quindicinale (da Settembre a Dicembre 2016) con il Gruppo Giovani attraverso l integrazione di attività fisica e di rappresentazione verbale (gruppo psicoterapeutico). - Soggetti coinvolti: ASL (Psicologo della Salute Mentale Referente per l Adolescenza e psicologi Tirocinanti del CSM e del Centro Adolescenti, Responsabile Medico dello Sport) e confronti con gli stakeholder locali (Comune e Circoscrizioni). Rete Attività fisica Piemonte (RAP), Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), Rete di Psicologia dell Adolescenza. Nome dell indicatore Standard per l anno 2016 Indicatore per il livello locale N. riunioni gruppo di lavoro di ricognizione sì Almeno 2 riunioni aziendali N. riunioni gruppo di lavoro di ricognizione sì Almeno 2 riunioni regionali Linee di progettazione per l adozione della sì Elaborazione Carta Be Healthy a livello locale Linee guida per l adozione della Carta di No Elaborazione Toronto

9 Azione Primi 1000 giorni di vita Obiettivi dell Azione Redigere un profilo di salute dei Primi mille giorni di vita in collaborazione con i Servizi dell ASL e con operatori sociali che si occupano di questa fascia di popolazione. Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.2; OC 1.3 e Agli Obiettivi specifici regionali 2.1 (Trasferire le migliori prove di efficacia, disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute, agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche; 2.2 (Trasferire le migliori prove di efficacia, disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute, alla popolazione per orientare le scelte); 2.4 (Sviluppare iniziative e progetti di empowerment) Governance del PLP Le attività di questo programma saranno sottoposte alla valutazione delle Direzioni delle ASL TO1 e TO2 Azioni previste Riunione di confronto tra i Servizi delle ASLTO1 e ASLTO2 interessati alla redazione del Profilo (coordinamento Dipartimento di Prevenzione) Raccolta dati utilizzando sistemi informativi già presenti e dati di servizio Analisi preliminare dei dati Discussione e condivisione con i servizi interessati Target intermedio: Operatori dei Dipartimenti Materno-infantili, operatori degli asili nido, Servizi Sociali Target finale : Famiglie Operatori sanitari e sociali per la raccolta ed elaborazione dati finalizzati alla stesura del profilo di salute. Costruzione sperimentale di un profilo di salute primi 1000 giorni Standard : Bozza Profilo Azione Primi giorni: quali azioni, quali politiche Creare un percorso formativo per tutto il personale che opera nei nidi privati convenzionati compresi i micronidi, nidi aziendali e sezioni primavera privati convenzionati (educatori, titolari, coordinatori pedagogici e cuochi dei nidi) e le e famiglie dei bambini iscritti Descrizione puntuale delle attività previste nell anno Corsi di formazione progettati congiuntamente con l Area dei Servizi Educativi dei Nidi Privati Convenzionati del Comune di Torino sui temi della Sicurezza Alimentare e dell alimentazione compresa quella complementare. Target intermedio: educatori, titolari, coordinatori pedagogici e cuochi dei nidi Target finale: popolazione pediatrica (0-3) Servizi Educativi dei Nidi Privati Convenzionati del Comune di Torino, SIAN, Nidi Privati convenzionati

10 Corso di formazione Opuscolo informativo sulla gestione dell alimentazione e della sicurezza alimentare nella fascia di età 0-3 anni Standard Almeno 1 corso di formazione Diffusione a tutti i partecipanti ai corsi di formazione Attività di iniziativa locale La SSD di Epidemiologia ed Educazione Sanitaria coordina il progetto sperimentale, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, su un percorso di sostegno alla genitorialità rivolto ai genitori dei bambini che frequentano il nido e la scuola dell infanzia nella zona di Porta Palazzo, occupandosi nello specifico degli stili di vita sani. Operatori degli asili nido e scuole dell infanzia, famiglie. SSD di Ep. Ed Educ. Sanit., educativa scolastica, cooperative sociali, Compagnia di San Paolo Realizzazione di un percorso di sostegno ai genitori delle scuole di porta palazzo Standard Almeno 8 gruppi

11 Azione Ambienti sicuri Obiettivo: creare una rete di tecnici sensibili ai problemi della prevenzione che, operando nelle case (ristrutturazioni e manutenzioni) e nei luoghi del tempo libero (parchi gioco e palestre) sfruttino l occasione per informare gli utenti sul corretto utilizzo degli impianti e delle attrezzature. Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 6.1 (Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero) e all obiettivo specifico regionale 2.1 (Trasferire le migliori prove di efficacia, disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute, agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche) Descrizione puntuale delle attività previste nell anno 1. Il tavolo regionale dei referenti Incidenti Domestici coordinato dal Dipartimento di Prevenzione dell ASL TO 1 ha individuato quali interlocutori prioritari: Per le installazioni nelle case di civile abitazione, l associazione C.N.A. e l associazione ANIM che contano tra i loro associati impiantisti e installatori. Per le aree gioco, gli uffici comunali che si occupano del verde pubblico 2. Il Tavolo regionale lavora per individuare i messaggi che nelle occasioni opportune il personale tecnico potrà dare agli utenti 3. Questa ASL organizzerà, con le associazioni cittadine degli impiantisti e con i tecnici Comunali, almeno 2 incontri nell anno per condividere le informazioni da dare e definire le modalità dell azione 4. Si porranno le basi per stipulare un accordo tra i diversi soggetti interessati 5. Si valuterà la possibilità di una formazione congiunta tra i tecnici della sanità, i tecnici impiantisti e i tecnici comunali. Popolazione Target Target intermedio: tecnici impiantisti e tecnici comunali Target finale: la popolazione che nelle occasioni opportune (lavori di manutenzione e ristrutturazione; frequenza nelle aree gioco) avrà contatti con gli stessi tecnici Livello locale: Referente ASL/Associazioni locali Riunioni con associazioni e tecnici comunali Standard 2 riunioni

12 Azione Come leggere l etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all uso Favorire una lettura consapevole delle etichette. Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.3, 1.7, 1.8 e all obiettivo specifico regionale OSR 2.2 (Trasferire le migliori prove di efficacia disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute alla popolazione per orientare le scelte) Descrizione delle attività previste nell anno Raccolta etichette in occasione dell edizione 2016 di OKKIO alla Salute e invio secondo le procedure previste. Partecipazione ai percorsi informativi organizzati a livello regionale. Target intermedio: Operatori del SIAN ASL TO1 che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare. Target finale: scuole (insegnanti e studenti), genitori e popolazione generale. A livello locale: operatori sanitari del SIAN ASL TO1 che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare; scuole coinvolte nella raccolta etichette. Invio delle etichette secondo le procedure previste Standard Raccolta delle etichette durante l edizione 2016 di Okkio alla Salute

13 Azione Incidenti domestici: quali informazioni Obiettivo: Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero, ad esempio i centri ricreativi, o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 6.1 (Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero) All Obiettivo specifico regionale 2.2 (Trasferire le migliori prove di efficacia, disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute, alla popolazione per orientarne le scelte) Descrizione puntuale delle attività previste nell anno 1. Individuazione e contatti con le strutture del territorio potenzialmente interessate a percorsi informativi per gli anziani 2. Organizzazione e realizzazione di 2/3 incontri per gruppo di anziani sul tema degli stili di vita sani e della sicurezza in casa 3. Dove possibile sarà attivato un gruppo di cammino Popolazione Target Target intermedio: Le strutture che sul territorio si occupano di anziani Target finale: la popolazione anziana afferente ai centri anziani presenti sul territorio o residente in strutture Referente ASL/ Strutture territoriali per anziani Percorsi attivati Standard Almeno 5

14 Azione Con meno sale la salute sale Aumentare la disponibilità di alimenti a ridotto contenuto di sale e l informazione al consumatore. Nel 2015 è stato definito l accordo Regione Piemonte-Associazione Panificatori per l attuazione del progetto Con meno sale la salute sale. Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC 1.3; 1.8 All Obiettivo specifico regionale OSR 2.3.( Aumentare la disponibilità di alimenti a ridotto contenuto di sale e l informazione al consumatore (Progetto regionale Con meno sale la salute sale ) Descrizione delle attività previste nell anno Proseguire con le iniziative di informazione rivolte ai panificatori garantendo almeno un corso per i nuovi aderenti e/o incontri per una valutazione dell andamento dell iniziativa con i panificatori già coinvolti. Implementazione /monitoraggio Implementare iniziative di informazione/formazione rivolte a panificatori, MMG o altri stakeholders (insegnanti, responsabili gestione mense, operatori ristorazione collettiva e pubblica). Attuare le azioni di monitoraggio previste dal progetto Con meno sale la salute sale (produzione elenco dei panificatori aderenti, compilazione scheda di monitoraggio, esecuzione di campionamenti ove richiesti). Target intermedio: Operatori Sanitari e Medici del SIAN ASL TO1, MMG, operatori alimentari. Target finale: popolazione generale, scuole (insegnanti e studenti), operatori alimentari. A livello locale: Operatori Sanitari e Medici del SIAN ASL TO1in ambito alimentare Incontri di informazione/formazione indirizzati a panificatori Attività di implementazione/ monitoraggio Standard Almeno uno Almeno un azione

15 Azione Progetto Itinerante Notturno Situazione Prevenzione del consumo dannoso di alcolici nel contesto del divertimento e Promozione della guida responsabile: Rete Regionale e Progetti multicomponente Il progetto PIN ha iniziato la sua attività nell estate del L operatività del progetto si caratterizza per la presenza costante di operatori (educatori professionali, operatori esperti, psicologi, insieme a volontari e tirocinanti) nei luoghi del divertimento cittadino, in alcuni giorni infrasettimanali e durante il weekend, soprattutto in orario serale e notturno. La vita notturna rappresenta infatti un fenomeno della modernità legato al divertimento e nello stesso tempo una delle principali sfide per la salute pubblica. Le ricerche e le osservazioni evidenziano l'alto consumo di alcol e di altre sostanze nei diversi luoghi del loisir cittadino : piazze in cui si concentra la movida cittadina, locali notturni, festival, grandi eventi. Occorre quindi promuovere la salute, rendendo la notte un tempo ed un luogo sufficientemente sicuri, da vivere con piacere. Gli operatori promuovono, all interno della relazione con le persone incontrate, la consapevolezza dei rischi e dei possibili danni legati al consumo di sostanze, sia quelle legali (alcool e tabacco) sia quelle illegali (cannabis, cocaina, ketamina, ecstasy, ecc..). La finalità del progetto consiste nell essere una presenza simbolica ed educativa al tempo stesso, di stimolo alla riflessione sui comportamenti e di promozione di empowerment nelle situazioni di divertimento e tra la popolazione cittadina. Durante le uscite si entra in contatto principalmente con consumatori socialmente integrati, di età diversa, che nelle serate e nei fine settimana frequentano i locali di tendenza della città e le piazze dedicate al loisir e clubbing notturno. Il progetto si collega con il quadro strategico del PRP in quanto intende incidere sul fenomeno della guida sotto effetto alcol e sostanze stupefacenti e partecipa alle azioni individuate dal crono programma del PRP setting Comunità e ambienti di vita OSR 2.4, azione 2.4.1: - riunioni della Rete per la condivisione di strategie per la costruzione di alleanze locali, obiettivi, conoscenze, metodologie e strumenti - sperimentazione dell utilizzo di Social Network e APP specifiche - attivazione progetti multicomponente L offerta del servizio consiste nella misurazione del tasso alcolemico attraverso l etilometro e del relativo counseling, in particolar modo in relazione alla prevenzione degli incidenti stradali. Viene distribuito materiale informativo relativo alle diverse sostanze psicoattive presenti sul mercato, profilattici e informazioni sulla sessualità, generi di conforto, alcoltest monouso, informazioni ed eventuali invii ai servizi di salute pubblica presenti in città. Nei grandi eventi si attivano stanze di chill out per i soggetti che ne necessitano e si realizzano interventi tesi alla ricerca e all analisi delle nuove NSP (nuove sostanze psicoattive) Lo strumento educativo principale è la relazione, che si gioca con flessibilità e competenza nei diversi contesto di azione del progetto.

16 Obiettivi e descrizione dell azione - Sviluppare una rete regionale che coordini e indirizzi programmi di empowerment di comunità locale per contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti del divertimento e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica. - Promuovere alleanze a livello locale tra gestori dei locali pubblici, prefettura, associazionismo, decisori e operatori della sanità al fine di sviluppare empowerment di comunità sul problema. - Migliorare nei destinatari finali la percezione del proprio stato psicofisico dopo assunzione di alcol e modificare l intenzione di guidare anche se in stato di ebbrezza a seguito degli interventi di counselling e informativi realizzati nei contesti del divertimento. Attività a livello locale: - costruzione di alleanze locali tra associazioni del privato sociale, del volontariato, del mondo giovanile (Peer Educator), Gestori del divertimento, amministrazioni locali. - sensibilizzazione dei gestori del divertimento giovanile notturno; - counseling individuali svolti da parte degli operatori delle postazioni mobili con l ausilio di etilometri, simulatori di guida, occhiali alcolemici, materiali informativi - attivazione di zone chill out nei grandi eventi per i soggetti che necessitano di interventi specifici. - realizzazione di interventi, in contesti particolari, tesi alla ricerca e all analisi delle nuove NSP (nuove sostanze psicoattive) : consumatori socialmente integrati, di età diversa, che nelle serate e nei fine settimana frequentano i locali di tendenza della città e le piazze dedicate al loisir e clubbing notturno. Soggetti coinvolti : - Attuatore del progetto: Dipartimento di Patologia delle Dipendenze C.Olievenstein Aslto2 - Partners: Associazione Ago nel Pagliaio, Dipartimento 1 patologie delle Dipendenze Aslto2 - : - Numero uscite annuali - Numero contatti annuali - Numero materiale distribuito - Numero etilometri effettuati - Numero questionari effettuati - Numero peer educator coinvolti - Numero di pill testing realizzati - Programma Governance, organizzazione e monitoraggio Il monitoraggio viene effettuato attraverso schede di rilevazione dei dati e questionari sui comportamenti della popolazione incontrata

17 Azione Save the date Situazione Il Dipartimento di Prevenzione della Città di Torino, attraverso la SSD Programmi e Risorse della Prevenzione, è particolarmente impegnato a promuovere il Macro-obiettivo MO3 del Piano Nazionale della Prevenzione Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e adulti. Tale Macro-obiettivo è declinato nell OBV centrale: Rafforzare le capacità di resilienza a promozione dei processi di empowerment personali e sociali. Obiettivo specifico regionale è sviluppare iniziative e progetti di empowerment a livello locale. Per quanto riguarda l attività del Dipartimento di Torino, già negli anni scorsi sono stati avviate diverse iniziative nella direzione tracciata dal Piano, ricercando e promuovendo la collaborazione di Strutture interne all Azienda stessa (DSM, DMI,Distretti, SERD, Comitato Unico di Garanzia, Servizio Prevenzione e Protezione), Strutture dell ASL TO2, del Comune di Torino, di Enti pubblici e del privato sociale, da tempo coinvolti sui temi della Salute mentale. È costantemente ricercato, l utilizzo di un modello partecipativo: si cerca cioè di costruire insieme alle diverse realtà locali, di promuovere il confronto tra tutti per arrivare ad offrire il miglior prodotto possibile. È fortemente sentita l esigenza di poter approfondire, studiare e quindi disporre delle migliori conoscenze scientifiche disponibili e aggiornate. Inoltre sta crescendo l interesse di condividere esperienze maturate da altri operatori, anche in ambito europeo, per promuovere una trasferibilità di idee e azioni che permetta la conoscenza e la diffusione dei saperi, faccia crescere e moltiplicare il capitale sociale sia degli operatori sia dei decisori locali e convinca questi ultimi a facilitare e dare supporto alla disseminazione di buone pratiche. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva A partire, quindi, dalle azioni realizzate nel 2015, c è la volontà di moltiplicare i risultati raggiunti, di diffondere una cultura della salute mentale nelle comunità, attraverso i seguenti obiettivi e le relative attività: attivare e/o consolidare collaborazioni: o con le associazioni operano nell ambito del disagio mentale per promuovere una cultura diversa, contro lo stigma e l idea di inguaribilità legata al disagio mentale; sviluppare empowerment attraverso: o azioni di sensibilizzazione (eventi, pubblicazioni di materiale informativo divulgativo, ) in occasione della giornata tematica celebrata dall OMS; Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio Promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione della giornata tematica celebrata dall OMS, il 10 ottobre, Giornata della Salute Mentale, che a livello locale si articola nella Settimana della salute mentale Robe da Matti L evento si propone di sviluppare l empowerment e mantenere viva l attenzione della popolazione, e non solo degli addetti ai lavori, su: - gli sviluppi della ricerca;

18 - l importanza e la promozione di uno stile di vita salutare; - l importanza e la promozione del benessere mentale oltre a quello fisico, con particolare attenzione a contrastare lo stigma e l idea di inguaribilità che da sempre accompagna la sofferenza mentale. Obiettivo centrale 3.1. Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali 4.1. Aumentare la percezione del rischio e l empowerment degli individui Obiettivo regionale specifico OSR 2.4 Sviluppare iniziative e progetti di empowerment Indicatore per OSR Indicatore per OSR 2.4. N. di iniziative o progetti realizzati a livello regionale o locale Standard Standard per OSR 2.4. Robe da Matti 2016 Descrizione puntuale delle attività previste nell anno Nell anno 2016 verrà realizzata l iniziativa Robe da matti (7--13 ottobre) organizzata dall ASL TO1 in concomitanza con la Giornata Mondiale per la Salute Mentale, con la collaborazione dell ASL TO2, del Comune di Torino, di Enti pubblici e del privato sociale da tempo coinvolti sui temi della Salute mentale. La kermesse inizierà con un Convegno scientifico il 7/10/2016 e proseguirà fino al 13/10 con appuntamenti di vario genere: workshop di riflessione, approfondimento di temi relativi alla salute mentale, laboratori esperienziali, attività fisica nel Parco del Valentino, momenti di relax e svago con performance teatrali e musicali, presentati anche da operatori, utenti e familiari. Indicatore Realizzazione della Kermesse Standard almeno 3 eventi. Popolazione generale (destinatario finale).operatori dei servizi, utenti e familiari. Operatori del Dipartimento Integrato della Prevenzione SSD Programmi e Risorse della Prevenzione esperti nella promozione della salute mentale, operatori DSM, Medicina dello Sport, DMI, Comune di Torino, Cooperative e associazioni del privato sociale. Nome indicatore Standard per l anno 2016 Indicatore per il livello locale - Almeno 1 evento sul territorio regionale Azioni di sensibilizzazione Programma del Convegno - Pubblicazione di almeno 1 (eventi e/o materiali su siti Programma della Settimana della documento divulgativo di istituzionali) Salute Mentale approfondimento/ aggiornamento

19 Azione Walking programs Situazione Da diversi anni, precisamente dal , una delle azioni di promozione dell attività fisica negli ambienti di vita è stata svolta nell ambiente di lavoro aziendale, un luogo considerato strategico dalla letteratura per questa tipologia di azione, attraverso periodici corsi di fitwalking per dipendenti aziendali condotti da Fitwalking Leaders aziendali specificamente formati nell ambito del più vasto Progetto Fitwalking ASL TO1 divenuto poi dal 2011 inter-aziendale AASSLL TO1-TO2. L attività si ripropone per il 2016 nell intento di dare continuità d azione ed evitare logiche da interventospot. Azioni previste nel periodo E prevista l organizzazione di corsi di fitwalking per dipendenti aziendali sia nell ASL TO1 che nell ASL TO2 con l obiettivo di fornire una tecnica di cammino efficace per praticare attività fisica con dispendi energetici significativi e di far prendere coscienza circa i significati e i benefici di un regolare pratica di attività fisica al fine di incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori aziendali nella promozione di uno stile di vita attivo. Sostenere la pratica dell attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età attraverso i walking programs fitwalking o nordic walking etc. Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard OC 1.9. Aumentare l attività Indicatore OSR 2.5. N. di Standard OSR 2.5. OSR 2.5. Incoraggiare la fisica delle persone walking programs che Almeno 1 walking pratica dell attività fisica nella OC 6.2. Aumentare il livello di valutano l aumento dei program nel 40% popolazione adulta e anziana attività fisica negli ultra 64enni livelli di attività fisica delle ASL I walking programs sono la tipologia di intervento più diffusa per la promozione dell attività fisica a livello locale. Con quest azione si vuole mettere a disposizione dei professionisti, sanitari e non, strumenti di progettazione e di valutazione per la realizzazione di walking programs destinati alla popolazione adulta. Descrizione puntuale delle attività previste nell anno 2016 Corsi di fitwalking per dipendenti aziendali che verranno organizzati e svolti sia dall ASL TO1 sia dall ASL TO2, nel corso del 2016, nell ambito dell organizzazione del Progetto Fitwalking inter-aziendale. Dipendenti aziendali. Popolazione adulta. Struttura sovra-zonale Medicina dello Sport/Centro di Esercizio-Terapia ASL TO1 responsabile Progetto Fitwalking e corso ASL TO1, partecipante corso ASL TO2 SoSD Sistema Qualità e Gestione del Rischio ASL TO2 - responsabile corso ASL TO2 SC Prevenzione Protezione Partecipante corso ASL TO2 Fitwalking Leaders aziendali, formati con appositi corsi negli anni precedenti. Nome indicatore Standard per l anno 2016 Indicatore per il livello locale n.ro 1 edizione di corso per ASL con N. di gruppi di cammino attivati Almeno 1 edizione del corso per ogni ASL organizzazione di relativi gruppi di cammino

20 AZIONE Rapporto uomo-animale: strategie d informazione e attività di controllo Educare, informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo, al corretto rapporto uomo/animale e alle zoonosi. Armonizzare a livello regionale l utilizzo dell anagrafe canina per migliorarne le performance. Attuare l attività programmata di controllo sulle strutture che accolgono cani senza proprietario (canili e rifugi). Questa azione risponde agli obiettivi centrali OC Agli Obiettivi specifici regionali OSR 2.6. (Prevenire il randagismo, attraverso strategie d informazione e comunicazione per la popolazione e attività di controllo su canili e rifugi ) Governance del PLP Le attività di questo programma saranno sottoposte alla valutazione delle Direzioni delle ASL TO1 e TO2 Descrizione puntuale delle attività previste nell anno Sul grado di identificazione e registrazione dei cani, raggiunto in anticipo lo standard di riferimento per il quadriennio, è importante che ogni ASL consolidi il risultato ottenuto nel 2015, in modo da garantire un ulteriore miglioramento complessivo. I controlli sulle strutture proseguiranno secondo quella che è già la programmazione prevista sulla base della legislazione regionale. Programmazione ed esecuzione di eventi formativi/educativi inerenti il rapporto uomo/animale, anche nell ottica di un corretto comportamento fisico-alimentare. Proprietari di animali da affezione, veterinari LL.PP., gestori di strutture di ricovero per animali da affezione. Ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il target ottimale sono i ragazzi delle classi 4-5 elementare e 1-2 media (conseguentemente a ricaduta sui genitori dei ragazzi che partecipano alle lezioni, secondo un meccanismo a cascata inverso). Proprietari di cani inseriti nella vita urbana con bisogni di educazione dietetico alimentare. Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione, Servizi Veterinari delle ASL, SSD Informatica Area di Prevenzione dell ASL CN1, Ordini provinciali dei Medici Veterinari, Strutture e Settori dell alimentazione e nutrizione del Dipartimento Integrato della Prevenzione dell ASL TO1. Insegnanti delle classi contattate. Proprietari di cani ed il loro animale. Proporzione cani identificati ed iscritti all anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto ai cani catturati Corso per i proprietari dei cani Corso per addetti ai canili e volontari Standard 53,5% Almeno 2

21 Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro Situazione Il presente programma si collega all omonimo avviato nel 2007 dalle s.s. Promozione della Salute e Medicina dello Sport (Progetto WHP - Workplace Health Promotion Lavoratori Sani in Aziende Sane), rivolto ai lavoratori aziendali onde migliorarne le abitudini alimentari e contrastare l inattività fisica. A tutt oggi proseguono le attività di promozione dell attività fisica (fitwalking), iniziate con il vecchio progetto WHP, mentre l attuale percorso intende sviluppare altre iniziative rivolte a contrastare la sedentarietà e riprendere alcune proposte legate ad una sana alimentazione aggiornandole e adeguandole all attuale contesto organizzativo. Il programma prevede il coinvolgimento a livello di ASL delle strutture/organismi che si occupano di benessere dei lavoratori, in particolare Promozione della Salute, CUG (Comitato Unico di Garanzia), SPreSAL, SIAN, Medicina dello Sport, Medici Competenti, che saranno coinvolti nelle diverse azioni, sulla base delle specificità e delle esperienze già svolte. Le azioni sono finalizzate principalmente a rafforzare le conoscenze e le competenze degli operatori e a favorire l attivazione e la messa a sistema di interventi e progetti di WHP, in particolare per l Azione Realizzare nei luoghi di lavoro un Progetto WHP multicomponente e multi-fattoriale per la promozione di stili vita salutari, in materia di Alimentazione e di Attività fisica: Alimentazione: migliorare le abitudini alimentari, sia in mensa (adozione di codice colore) che negli esercizi convenzionati (bar, ristoranti), aumentando la consapevolezza nelle scelte; Attività fisica: promuovere l attività fisica attraverso l avviamento dei dipendenti aziendali alla pratica del cammino sportivo ( fitwalking ) e la costituzione dei gruppi di cammino;

22 Azione Progetti WHP : Realizzare nei luoghi di lavoro progetti multi-componente e multi-fattoriale per la promozione di stili vita salutari, Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l adozione di comportamenti sani in materia di Alimentazione e di Attività fisica Descrizione attività previste nell anno 2016 a livello locale: o Alimentazione: o o Attività fisica: proseguimento attività del Gruppo interservizi che si occupa di coordinare le diverse iniziative in materia di alimentazione (composto da operatori SIAN, DOP Martini e Oftalmico, Logistica, Promozione della Salute) Attivazione Codice Colore nelle due mense aziendali, in modo da consentire abbinamenti alimentari consapevoli e compatibili con le scelte dietetiche del dipendente Predisposizione di materiale informativo cartaceo o informatico atto a veicolare le corrette informazioni educative e preventive Collaborazione con la s.s. Medicina dello Sport e la s.c. RRF per la predisposizione congiunta del programma di iniziative rivolte ai dipendenti per favorire l attività fisica e la prevenzione delle tecnopatie e dei disturbi lavoro correlati Partecipazione alla Comunità di pratica, attivata dalla Regione per accompagnare l ideazione di progetti WHP multi-componente e multi-fattoriale degli interventi: Tutti gli operatori SSR dell ASL TO 1 : Indicatore per il livello locale Standard per l anno 2016 Alimentazione: N. Verbali riunioni attività gruppo coordinamento Almeno 4 riunioni nell anno Alimentazione: Presenza di Codice Colore nelle mense Adozione di Codice Colore nel menù Adozione Codice Colore Osp. Martini e Osp. Oftalmico settimanale Attività fisica: collaborazione con strutture n. Verbali riunioni Almeno 1 riunione nell anno interessate o Soggetti coinvolti: Per le attività inerenti l Alimentazione: SIAN, DOP Martini e Oftalmico, Logistica, Promozione della Salute,, Ditta appaltatrice mense Per l Attività fisica: Medicina dello Sport, RRF, Promozione della Salute Per il progetto WHP generale, oltre ai precedenti: URP, Medici Competenti, CUG, SPRESAL, Epidemiologia, Dip. Integrato Prevenzione

23 Programma 4 Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel Setting Sanitario Situazione Il Setting Sanitario raccoglie al suo interno una molteplicità di azioni indirizzate a persone che già si sono rivolte al Servizio Sanitario perché presentano problemi di salute o che hanno importanti fattori di rischio. Poiché le problematiche sono molte e importanti, così come sottolineato nel Piano Regionale, le azioni risultano frammentate; inoltre, su alcuni temi come l uso/abuso di alcol, l abitudine al fumo di tabacco e l incidentalità stradale, i Tavoli Regionali di indirizzo non sono stati attivati, pertanto non sono previsti obiettivi Locali per l anno Vi sono però programmi consolidati di cui questa ASL è capofila per la Regione Piemonte e programmi innovativi che, dopo una fase di sperimentazione e valutazione, vengono esportati in altre ASL del Piemonte o in altre Regioni. Del resto, il setting sanitario è quello nel quale le ASL impegnano il maggior numero di risorse e dove esprimono le migliori competenze ed eccellenze, tanto in ambito ospedaliero che territoriale. Azioni previste nel Sintesi complessiva Come già detto, non essendovi nuove indicazioni sul tabagismo, proseguirà il lavoro dei centri gestiti nelle due ASL cittadine dai SERT, a tale scopo sarà importante formalizzare un gruppo di lavoro interaziendale per poter ragionare su strategie comuni e tenere i contatti con chi in Regione lavorerà su questa problematica. Un discorso analogo può essere fatto per il consumo rischioso dell alcol; anche in questo caso la presenza di un centro di alcologia in ciascuna delle due ASL cittadine può permettere, anche in carenza di indicazioni regionali, di iniziare un lavoro per verificare la fattibilità di percorsi da intraprendere con i diversi target individuati. Per quel che riguarda l attività fisica in persone con patologie, la Medicina dello Sport dell ASL TO1, che opera su tutto il territorio della città, sta conducendo, in collaborazione con i reparti ospedalieri che trattano patologie movimento sensibili, un progetto di ampio respiro con l obiettivo di dare dignità terapeutica all attività fisica. Sul tema della sicurezza in casa prosegue l analisi dei dati dei PS della Regione ed è iniziata una analisi qualitativa sulla quale ci sarà un confronto con i responsabili dei PS finalizzato al miglioramento della qualità dei dati. Inoltre, sono previsti corsi di formazione per gli operatori sanitari che incontrano gli anziani in diversi punti del sistema, perché possano offrire ai loro utenti brevi consulenze su come rendere più sicura la casa. Prosegue il lavoro sull allattamento al seno per assicurare la presenza di personale qualificato in tutte le strutture che accolgono le mamme, al fine di incrementare quella che può essere considerata la prima abitudine di vita sana. Il counseling nutrizionale viene mantenuto e consolidato, dando un grande valore aggiunto all attività dell ambulatorio di dietologia indirizzato a soggetti a rischio.

24 Azione Sostegno all allattamento al seno Situazione Rispetto alle azioni che riguardano il sostegno della genitorialità, per l anno 2015 erano previste attività di formazione per gli operatori dei DMI per la promozione dell allattamento al seno che la nostra asl ha effettuato. Si è svolto un corso 20 ore a cui hanno partecipato i nuovi assunti del DMI, prevalentemente ostetriche ed è stata fatta una Formazione sul Campo, sugli allattamenti difficili, che ha visto coinvolti 20 operatori, di cui 10 dei consultori pediatrici. A livello regionale erano previste attività propedeutiche al monitoraggio sistematico dell allattamento al seno, non avviate e pertanto da recuperare nel L AslTo1 ha comunque avviato una raccolta dati inerenti all allattamento in collaborazione con il punto nascita del Sant Anna. Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all allattamento al seno. Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard OC 1.3. Promuovere il OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità potenziamento dei fattori di e motivazione degli operatori sanitari nella Indicatore OSR 4.1 protezione (life skills, promozione di comportamenti sani nella % operatori sanitari dei Standard empowerment) e l adozione popolazione generale, nelle neomamme e servizi coinvolti formati OSR 4.1 di comportamenti sani nei soggetti a rischio attraverso specifiche alle metodologie 30% (alimentazione, attività fisica, metodologie (counselling breve, tecniche individuate fumo, alcol) nella popolazione di identificazione precoce, dialogo aperto, giovanile e adulta MET ecc.) Azioni Per il 2016 la S.C. Formazione e Svluppo Professionale ha autorizzato un corso 20 ore. Non è stata autorizzata la Formazione sul Campo. Per quanto riguarda la partecipazione al corso regionale sugli allattamenti difficili la nostra asl partecipare nell edizione prevista per il 2017 Continua l offerta attiva del percorso Allattare?!? Sì grazie!, 4 ore suddivise in due incontro rivolte alle gestanti, ai futuri papà e nonni per pruomedere l allattamento materno. Il percorso è distribuito in su tutti i distretti dell Asl. Continua la collaborazione con i punti nascita afferenti ai nostri territori per poter offrire e garantire una tempestiva e veloce presa in carico di eventuali problemi di avvio dell allattamento. Le popolazioni target sono: gli operatori del DMI, in un ottica multi professionale le donne che desiderano essere sostenute e aiutate nell allattamento le famiglie in attesa di un bambino : Nome indicatore Standard per l anno 2016 Indicatore per il livello locale Numero di nuovi operatori formati Numero di nuovi operatori formati entro 6 Almeno 50% dei nuovi assunti entro 6 mesi dalla assunzione (anche mesi dalla assunzione (anche in dedicati in collaborazione tra DMI) collaborazione tra DMI) Indicatore sentinella: N. punti di sostegno in cui è stata N. punti di sostegno in cui è stata realizzata Almeno 50% realizzata la formazione per gli la formazione per gli allattamenti difficili allattamenti difficili sul totale punti Indicatori per le attività non previste dal PRP:report sulle attività effettuate.

PLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali

PLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali PLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali Guadagnare Salute Piemonte. Scuole che Promuovono Salute Alessandria 16 novembre 2017 Dott. Mauro Brusa S.S. Promozione della Salute e Medicina

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Situazione Sono numerose le ASL che hanno avviato virtuosi processi partecipativi con attori del territorio di riferimento, sui diversi

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Situazione. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva Nel luglio 2016 è stato costituito il gruppo di lavoro regionale tematico, previsto per il 2015, denominato

Dettagli

Dall attività motoria alla prescrizione dell esercizio fisico per la salute ASL TO 4

Dall attività motoria alla prescrizione dell esercizio fisico per la salute ASL TO 4 Dall attività motoria alla prescrizione dell esercizio fisico per la salute ASL TO 4 Catalogo di Progetti di Promozione della Salute dell ASL TO 4 Inviato nel 2014 e nel 2015 ai Dirigenti Scolastici e

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Situazione Una stabile e produttiva politica di promozione della salute nel setting scolastico è certamente un elemento basilare per

Dettagli

Incidenti Domestici: il PLP come quadro di riferimento normativo. d a dott.ssa Rosa D Ambrosio MAGGIO 2016

Incidenti Domestici: il PLP come quadro di riferimento normativo. d a dott.ssa Rosa D Ambrosio MAGGIO 2016 Incidenti Domestici: il PLP come quadro di riferimento normativo d a dott.ssa Rosa D Ambrosio MAGGIO 2016 L articolazione del Piano Piano Nazionale della Prevenzione Centro Controllo Malattie del MS Piano

Dettagli

(omissis) IL DIRETTORE (omissis) determina

(omissis) IL DIRETTORE (omissis) determina REGIONE PIEMONTE BU27 07/07/2016 Codice A1409A D.D. 1 giugno 2016, n. 309 Piano regionale di prevenzione 2016: approvazione della programmazione annuale (DGR n. 25-1513 del 3/06/2015 e s.m.i.). (omissis)

Dettagli

PRP nel LAZIO. ... Lazio libero dal fumo... In Salute in Azienda

PRP nel LAZIO. ... Lazio libero dal fumo... In Salute in Azienda PROGRAMMA PRP nel LAZIO Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per guadagnare salute nel Lazio Prevenzione e controllo delle MCNT a maggior rilevanza...... Promozione della salute

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte: Comunità e ambienti di lavoro.

Guadagnare Salute Piemonte: Comunità e ambienti di lavoro. PLP ASL AL Piano Locale della Prevenzione ASL AL Guadagnare Salute Piemonte: Comunità e ambienti di lavoro. CORRADO RENDO Alessandria, 23 Novembre 2016 Programmazione annuale regionale 2016 Programma 3:

Dettagli

RENDICONTAZIONE 2016

RENDICONTAZIONE 2016 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale Città di Torino Costituita con D.P.G.R. 13/12/2016 n. 94 Codice Fiscale/Partita Iva 11632570013 Sede legale provvisoria: Corso Svizzera,

Dettagli

Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro

Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro Sorveglianza e prevenzione dell obesità Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro Sandro Palese Regione Piemonte - Direzione Sanità Grugliasco, 15 novembre 2007 Progettare

Dettagli

Linee di indirizzo per la pianificazione locale: STILI DI VITA

Linee di indirizzo per la pianificazione locale: STILI DI VITA Linee di indirizzo per la pianificazione locale: STILI DI VITA Obiettivo generale di salute Prevenzione delle patologie e delle condizioni determinate da comportamenti e abitudini non salutari. Azione

Dettagli

Piano regionale di prevenzione 2017: approvazione della programmazione annuale (DGR n del 3/06/2015 e s.m.i.)

Piano regionale di prevenzione 2017: approvazione della programmazione annuale (DGR n del 3/06/2015 e s.m.i.) REGIONE PIEMONTE BU21S1 25/05/2017 Codice A1409A D.D. 18 aprile 2017, n. 268 Piano regionale di prevenzione 2017: approvazione della programmazione annuale (DGR n. 25-1513 del 3/06/2015 e s.m.i.) La Giunta

Dettagli

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2018

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2018 PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014 2018 PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2018 La presente programmazione, approvata con DD n. 265 del 23/04/2018, è integrata con le modifiche derivanti dalla rimodulazione

Dettagli

Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro

Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro Sorveglianza e prevenzione dell obesità Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro Sandro Palese Regione Piemonte - Direzione Sanità Torino, 16 ottobre 2007 Incoraggiare

Dettagli

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2019 ALLEGATO A

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2019 ALLEGATO A PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014 2019 PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO 2019 ALLEGATO A Piano regionale di prevenzione Programmazione 2019 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che promuovono salute

Dettagli

Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico

Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico 2018-2019 (in attuazione del Piano regionale della Prevenzione 2014-2018) OBIETTIVI Informare i dirigenti scolastici

Dettagli

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE ASL CITTA DI TORINO

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE ASL CITTA DI TORINO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale Città di Torino Costituita con D.P.G.R. 13/12/2016 n. 94 Codice Fiscale/Partita Iva 11632570013 Sede legale provvisoria: c.so Svizzera,

Dettagli

Guadagnare Salute con LILT-MIUR

Guadagnare Salute con LILT-MIUR Guadagnare Salute con LILT-MIUR Programma di Promozione della Salute nelle scuole La Sezione Provinciale di Milano è certificata ISO 9001:2008 (Cert. n IT250518) «GUADAGNARE SALUTE» Protocollo d intesa

Dettagli

Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita

Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Piano regionale di prevenzione Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva I principi

Dettagli

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE ASL CITTA DI TORINO

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE ASL CITTA DI TORINO ASLTO Citta' Torino Protocollo n. 2018/0062401 del 09/05/2018 (Allegato) Pagina 1 di 101 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale Città di Torino Costituita con D.P.G.R. 13/12/2016

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

GLI INDIRIZZI DEI PIANI DELLA

GLI INDIRIZZI DEI PIANI DELLA 2 Convegno Interregionale CARD Triveneto La prevenzione nel Distretto GLI INDIRIZZI DEI PIANI DELLA PREVENZIONE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Marino Migazzi Udine, 30 ottobre 2015 PIANO NAZIONALE PREVENZIONE:

Dettagli

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Dott.ssa Daniela Galeone Ministero del Lavoro, della Salute e dellepolitiche Sociali Torino,

Dettagli

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione

Dettagli

Le strategie di comunicazione per il Programma Guadagnare Salute

Le strategie di comunicazione per il Programma Guadagnare Salute Seminario di monitoraggio del Programma per un Ministero libero dal fumo Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali Via Giorgio Ribotta, 5 Roma Le strategie di comunicazione per il Programma

Dettagli

Piano Locale della Prevenzione ASL AL: strumento al servizio del Territorio, terreno fertile per la costruzione del Piano.

Piano Locale della Prevenzione ASL AL: strumento al servizio del Territorio, terreno fertile per la costruzione del Piano. Piano Locale della Prevenzione ASL AL: strumento al servizio del Territorio, terreno fertile per la costruzione del Piano. Programma 1 - Guadagnare Salute Piemonte. Scuole che Promuovono Salute Alessandria

Dettagli

I progetti per guadagnare salute

I progetti per guadagnare salute I progetti per guadagnare salute Ovvero misurare e agire secondo le evidenze Terni, 23 maggio 2013 Marco Cristofori U.O. Epidemiologia Promozione della salute I Temi di guadagnare salute Principali fattori

Dettagli

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE Risultati conseguiti nel 2017

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE Risultati conseguiti nel 2017 PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014 2019 Risultati conseguiti nel 2017 Il documento illustra le attività svolte a livello regionale e locale nell ambito delle azioni del Piano regionale di prevenzione,

Dettagli

La strategia italiana

La strategia italiana La strategia italiana Obiettivi Conoscere, monitorare, valutare fenomeni e processi Promuovere stili di vita salutari a partire dai primi anni di vita e ancor prima della gravidanza Promuovere ambienti

Dettagli

PROGETTO Radar attività extra-ambulatoriali (in Catalogo)

PROGETTO Radar attività extra-ambulatoriali (in Catalogo) PROGETTO Radar attività extra-ambulatoriali (in Catalogo) Regione Piemonte gruppo ASL Torino 4 Progetto avviato nell'anno 2006 - Ultimo anno di attività : 2017 Abstract Obiettivo generale Obiettivo generale

Dettagli

Il percorso delle SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE nelle Marche

Il percorso delle SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE nelle Marche Il percorso delle SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE nelle Marche Da dove siamo partiti? Protocollo d Intesa siglato nel maggio 2011 tra Regione Marche e Ufficio Scolastico Regionale per Educazione alla Salute

Dettagli

Allegato n. 5 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL

Allegato n. 5 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL Sede legale: via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Allegato n. 5 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL - 2016 Igea, la Dea della Salute Progr. 2 - Guadagnare

Dettagli

CONSENSUS CONFERENCE 15 GIUGNO 2016 UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO

CONSENSUS CONFERENCE 15 GIUGNO 2016 UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Promuovere il Patient Engagement nei processi di cura grazie a prove di efficacia e misure di impatto - CONSENSUS CONFERENCE 15 GIUGNO 2016 UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dr.ssa Valeria Mastrilli

Dettagli

Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti

Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti Daniela Galeone Presentazione dei risultati del progetto Sistema di indagine

Dettagli

COMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE

COMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE Le sfide della promozione della salute dalla sorveglianza agli interventi sul territorio Campus di San Giobbe dell Università Ca Foscari - Venezia, 21-22 giugno 2012 COMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE Venezia,

Dettagli

Sperimentazione HPS 2010

Sperimentazione HPS 2010 Sperimentazione HPS Valle Brembana 29-6-2010 2010 Scuola che promuove salute Health Promoting School (HPS) E una Scuola che favorisce la salute attraverso politiche, servizi, condizioni fisiche e sociali

Dettagli

Dalla prevenzione alla promozione della salute

Dalla prevenzione alla promozione della salute Dalla prevenzione alla promozione della salute La promozione della Salute in Lombardia: il Piano Regionale Prevenzione 2015 2018 ed i Piani Integrati Locali degli interventi di promozione della salute

Dettagli

Il Programma Guadagnare Salute

Il Programma Guadagnare Salute IV Convegno Prevenire le complicanze del Diabete: Dalla ricerca di base all assistenza Progetto IGEA Istituto Superiore di Sanità - 18- Il Programma Guadagnare Salute Barbara De Mei Centro Nazionale di

Dettagli

salute la rete della Pluridisciplinarietà, intersettorialità coinvolgimento attivo degli attori.

salute la rete della Pluridisciplinarietà, intersettorialità coinvolgimento attivo degli attori. della Regione Emilia-Romagna la rete della salute Pluridisciplinarietà, intersettorialità coinvolgimento attivo degli attori. ER_Pannelli 700x1000 (foto).indd 1 bere salute Prevenzione dell abuso di alcol

Dettagli

Piano Nazionale della Prevenzione Progetto regionale Sorveglianza e prevenzione dell obesità.

Piano Nazionale della Prevenzione Progetto regionale Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Direzione Sanità Pubblica Settore Igiene e Sanità Pubblica sanita.pubblica@regione.piemonte.it Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007. Progetto regionale Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Gruppo

Dettagli

Corso di Formazione. Dott. Mauro Croce

Corso di Formazione. Dott. Mauro Croce Corso di LA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE GIOVANILI: l intervento con l adolescente e i suoi sistemi Dott. Mauro Croce La presente proposta di corso di formazione si inserisce nella programmazione delle

Dettagli

Gruppo n. - Luoghi di lavoro

Gruppo n. - Luoghi di lavoro Gruppo n. - Luoghi di lavoro Incoraggiare i datori di lavoro a offrire nelle mense aziendali scelte alimentari salutari facilitare la pratica di un attività fisica regolare da parte dei dipendenti 1- gli

Dettagli

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Locale di Prevenzione ASL AL. Claudio Rabagliati

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Locale di Prevenzione ASL AL. Claudio Rabagliati Alessandria, 23 Novembre 2016 Corso ECM PLP ASL AL - Piano Locale della Prevenzione ASL AL: strumento al servizio del Territorio, terreno fertile per la costruzione del Piano Governance, organizzazione

Dettagli

REPORT Progetti di Prevenzione Ser.T Programma 2 (Guadagnare salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita)

REPORT Progetti di Prevenzione Ser.T Programma 2 (Guadagnare salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita) Sede legale: via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: Dipartimento Patologia delle Dipendenze Direttore: Dr. Luigi Bartoletti Dipartimento Patologia delle Dipendenze

Dettagli

Il PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE: esempio di programmazione partecipata tra servizi intra ed extra aziendali.

Il PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE: esempio di programmazione partecipata tra servizi intra ed extra aziendali. Il PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE: esempio di programmazione partecipata tra servizi intra ed extra aziendali. Dott.ssa Laura Marinaro Coordinatore PLP ASL CN2 Alba, 18 novembre 2016 www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2559

Dettagli

Guadagnare Salute: i progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia Convegno nazionale - Napoli, settembre 2009

Guadagnare Salute: i progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia Convegno nazionale - Napoli, settembre 2009 Guadagnare Salute: i progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia Convegno nazionale - Napoli, 24-25 settembre 2009 Prevenzione degli incidenti stradali: Il Progetto Multicentrico Promozione

Dettagli

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Percorso di Acquisizione conoscenze sulle relazioni tra fattori nutrizionali e m.n (fattori di rischio e fattori di protezione)

Dettagli

Il piano di prevenzione della Provincia Autonoma di Bolzano. Dr. Livia Borsoi, MPH

Il piano di prevenzione della Provincia Autonoma di Bolzano. Dr. Livia Borsoi, MPH Il piano di prevenzione della Provincia Autonoma di Bolzano Dr. Livia Borsoi, MPH Piano nazionale di prevenzione Piano provinciale di prevenzione Programma 0, Tavolo interdipartimentale di salute in tutte

Dettagli

Il Piano Regionale della Prevenzione in Valle d'aosta

Il Piano Regionale della Prevenzione in Valle d'aosta Comportamenti correlati alla salute in ragazzi in età scolare: l indagine HBSC in Valle d Aosta Il Piano Regionale della Prevenzione 2016 2020 in Valle d'aosta Rossella Cristaudo Dipartimento di Prevenzione

Dettagli

Caratteristiche della rete efficace nel monitoraggio e nella valutazione degli interventi

Caratteristiche della rete efficace nel monitoraggio e nella valutazione degli interventi Caratteristiche della rete efficace nel monitoraggio e nella valutazione degli interventi Antonio Chiarenza Staff Ricerca e Innovazione Azienda Usl di Reggio Emilia Progetto CCM RETE Seminario formativo

Dettagli

Intersettorialità, multisettorialità e valutazione nel Piano Nazionale Prevenzione PNP

Intersettorialità, multisettorialità e valutazione nel Piano Nazionale Prevenzione PNP Intersettorialità, multisettorialità e valutazione nel Piano Nazionale Prevenzione PNP Francesca Russo, Federica Michieletto, Annarosa Pettenò Sezione Attuazione e Programmazione Sanitaria Settore Promozione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE 2009 PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO

PROGRAMMAZIONE 2009 PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO PROGRAMMAZIONE 2009 PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO TITOLO: Interventi par la Prevenzione dell Obesità nella Regione Lazio Il PPA contrasto all obesità è articolato in due sottoprogetti (DGR

Dettagli

ABSTRACT: IL PROGETTO

ABSTRACT: IL PROGETTO Progetto di Prevenzione, Cura e Riabilitazione della Ludopatia nel Territorio dell'asl 4 Il-ludopatia ABSTRACT: IL PROGETTO Il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'asl 4 ha una équipe di professionisti

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLA COMUNITA. Tra AUSL UMBRIA 2 ed il COMUNE DI FOLIGNO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLA COMUNITA. Tra AUSL UMBRIA 2 ed il COMUNE DI FOLIGNO PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLA COMUNITA Tra AUSL UMBRIA 2 ed il COMUNE DI FOLIGNO Premesso che la Promozione della Salute " non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 Protocollo d intesa nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione TRA La Regione del Veneto C.F rappresentata dall

Dettagli

«Scuole che Promuovono Salute per Guadagnare salute nelle scuole secondarie di 1 e 2 e Infanzia a colori per le scuole primarie e materne»

«Scuole che Promuovono Salute per Guadagnare salute nelle scuole secondarie di 1 e 2 e Infanzia a colori per le scuole primarie e materne» «Scuole che Promuovono Salute per Guadagnare salute nelle scuole secondarie di 1 e 2 e Infanzia a colori per le scuole primarie e materne» Studenti sani imparano meglio. L interesse maggiore di una scuola

Dettagli

PROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute

PROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute PROGETTO Rete provinciale WHP Workplace Health Promotion Costruire una rete di aziende che promuovono salute 1 Pagina 2 Introduzione Da diversi anni, grazie anche all evoluzione della normativa in materia

Dettagli

PROCESSO ALLE VISITE DOMICILIARI PER MAMME E NEONATI

PROCESSO ALLE VISITE DOMICILIARI PER MAMME E NEONATI PROCESSO ALLE VISITE DOMICILIARI PER MAMME E NEONATI Rivolte a tutti? O rivolte a soggetti a rischio? 26 maggio 2016 9.00-16.00 Sala Consiliare Comune di Chivasso, P.zza Carlo Alberto Dalla Chiesa, 5 CHIVASSO

Dettagli

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro

Dettagli

Prof.ssa Angela Ginestri Sovraintendenza agli Studi. Roma, 22 giugno 2010

Prof.ssa Angela Ginestri Sovraintendenza agli Studi. Roma, 22 giugno 2010 Prof.ssa Angela Ginestri Sovraintendenza agli Studi Roma, 22 giugno 2010 RISORSE DI RETE Gruppo interistituzionale salute (GIS) Gruppo tabagismo G.I.S. - COMPONENTI Tre rappresentanti dell'assessorato

Dettagli

SETTORE PREVENZIONE e SPAZIO FAMIGLIA

SETTORE PREVENZIONE e SPAZIO FAMIGLIA SETTORE PREVENZIONE e SPAZIO FAMIGLIA SETTORE PREVENZIONE e FAMIGLIA Il Settore Prevenzione è stato attivato nel 1998 per offrire una risposta specifica e continuativa al bisogno di contrastare le crescenti

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

PROTOCOLLO REGIONE SCUOLA

PROTOCOLLO REGIONE SCUOLA PROTOCOLLO REGIONE SCUOLA W O R K S H O P : S T AT O D E L L A R T E E S V I LU P P O F U T U R O D E I P I A N I R E G I O N A L I D I P R E V E N Z I O N E : I L S E T T I N G S C U O L A 2 8 M A G G

Dettagli

Struttura Semplice PROMOZIONE DELLA SALUTE

Struttura Semplice PROMOZIONE DELLA SALUTE 2018 Struttura Semplice PROMOZIONE DELLA SALUTE promozione.salute@aslto3.piemonte.it Si tratta di un insieme di proposte e progetti per la promozione di stili di vita salutari in fase di realizzazione

Dettagli

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA RETE SHE PIEMONTE Rete Regionale delle Scuole che promuovono Salute PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA Istituto di Istruzione Superiore Q. Sella Biella LA RETE EUROPEA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (SHE)

Dettagli

Indicazioni operative per la progettazione del PRP : programmi e gruppi di lavoro. Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna

Indicazioni operative per la progettazione del PRP : programmi e gruppi di lavoro. Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna Indicazioni operative per la progettazione del PRP : programmi e gruppi di lavoro Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna Intesa 13 novembre 2014 Conferenza permanente per i rapporti

Dettagli

Screening di popolazione

Screening di popolazione Piano regionale di prevenzione Programma 5 Screening di popolazione Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Screening oncologici: - Copertura della

Dettagli

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali PROMOZIONE DELLA SALUTE E INTERVENTI DI PREVENZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA PARCO DELLA SALUTE E DELL ALIMENTAZIONE L alimentazione come determinante della salute Promuovere una sana alimentazione: una

Dettagli

SCREENING DI POPOLAZIONE

SCREENING DI POPOLAZIONE SCREENING DI POPOLAZIONE SCREENING CARDIOVASCOLARE Federica Michieletto Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Padova, 18 maggio 2017 COME FUNZIONA

Dettagli

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015)

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) Gruppi di lavoro (marzo maggio 2015) I 3 GRUPPI DI LAVORO 1. Gruppo «Struttura»: analizza gli ostacoli ti tipo strutturale che riguardano

Dettagli

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna Paola Angelini Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna Paola Angelini Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna 2015-2018 Paola Angelini Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna il percorso fatto DGR 152 del 23.02.2015 Recepimento del PNP 2014-2018,

Dettagli

Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti. Analisi e proposte

Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti. Analisi e proposte Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti Analisi e proposte Premessa A partire da un ascolto attento dei cittadini e degli esperti di settore, abbiamo deciso di dedicare un attenzione di primo

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA tra Comune di Barletta ASLBT Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di primo grado De

Dettagli

BEN ESSERE A SCUOLA VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO CARATTERISTICHE QUALIFICANTI

BEN ESSERE A SCUOLA VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO CARATTERISTICHE QUALIFICANTI LICEO REGINA MARGHERITA BEN ESSERE A SCUOLA PROGETTO DI SISTEMA PROMOZIONE DELL AGIO E DI STILI DI VITA SANI VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA Il coordinamento degli interventi ha reso possibile: Diffusione

Dettagli

PROPOSTA PROGETTO. Affettività, sessualità, malattie sessualmente trasmissibili: un percorso di educazione tra pari

PROPOSTA PROGETTO. Affettività, sessualità, malattie sessualmente trasmissibili: un percorso di educazione tra pari PROPOSTA PROGETTO Affettività, sessualità, malattie sessualmente trasmissibili: un percorso di educazione tra pari OBIETTIVI Generali Favorire lo sviluppo della partecipazione attiva dei giovani (cittadinanza

Dettagli

La Promozione della Attività Fisica

La Promozione della Attività Fisica Sanità Pubblica nella Regione Emilia-Romagna La Promozione della Attività Fisica Rendiconto attività 2012 e programmazione attività 2013 Modena, 16 Maggio 2013 Nella Regione europea dell Oms, le Ncd sono

Dettagli

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Locale di Prevenzione ASL AL: Azione «Audit del Piano di Prevenzione» Claudio Rabagliati

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Locale di Prevenzione ASL AL: Azione «Audit del Piano di Prevenzione» Claudio Rabagliati Alessandria, 16 Novembre 2017 Corso ECM PLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Locale di Prevenzione ASL AL: Azione 10.3.2

Dettagli

Sistema di indagini sui Rischi comportamentali in età 6-17 anni (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol)

Sistema di indagini sui Rischi comportamentali in età 6-17 anni (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) Sistema di indagini sui Rischi comportamentali in età 6-17 anni (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) Angela Spinelli CNESPS Istituto Superiore di Sanità Secondo i dati dell Organizzazione Mondiale

Dettagli

Progetto SAFE: ricaduta nel territorio, to o, evoluzione scientifica, progettualità

Progetto SAFE: ricaduta nel territorio, to o, evoluzione scientifica, progettualità ricaduta nel territorio, to o, evoluzione scientifica, progettualità Gallieno Marri, Italo Guido Ricagni Scuola Nazionale di Medicina degli Stili di Vita Progetto Altomonte 2000 Partecipazione al Bando

Dettagli

L ambiente scolastico e il suo ruolo nella promozione di una sana alimentazione e dell attività fisica

L ambiente scolastico e il suo ruolo nella promozione di una sana alimentazione e dell attività fisica L ambiente scolastico e il suo ruolo nella promozione di una sana alimentazione e dell attività fisica E dimostrato che la scuola può giocare un ruolo fondamentale nel migliorare lo stato ponderale dei

Dettagli

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 1 Premessa Partendo dall analisi dell esperienza fatta con 5 edizioni del progetto di Alfabetizzazione Motoria

Dettagli

PROGETTO LA RETE DEL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO- PRIVATO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEL COMUNE DI VENEZIA. Piano delle attività

PROGETTO LA RETE DEL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO- PRIVATO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEL COMUNE DI VENEZIA. Piano delle attività Direzione Sviluppo Organizzativo e Strumentale Settore Servizi Educativi ing. Silvia Grandese Progettazione Educativa dott.ssa Daniela Galvani Viale S. Marco, 154 30173 Mestre Tel. 041-2749537 Fax 041-2749528

Dettagli

PAESAGGI DI PREVENZIONE

PAESAGGI DI PREVENZIONE PAESAGGI DI PREVENZIONE Il progetto ha lo scopo di promuovere, negli allievi delle Scuole secondarie di 1 e 2 grado, comportamenti salutari rispetto al benessere psicofisico e ai 4 stili di vita (alcol,

Dettagli

Le azioni aziendali per Guadagnare Salute

Le azioni aziendali per Guadagnare Salute Dipartimento di Prevenzione Le azioni aziendali per Guadagnare Salute Fausta Ortu medico SISP Dipartimento di Prevenzione Azienda Ulss 15 Carta di Ottawa La carta di Ottawa (1986) è il documento ispirativo

Dettagli

Convegno regionale Passi per la Prevenzione. PASSI nel PRP. ma non solo

Convegno regionale Passi per la Prevenzione. PASSI nel PRP. ma non solo Convegno regionale Passi per la Prevenzione PASSI nel PRP. ma non solo Silvia Iacovacci-Andreina Lancia Roma 16 febbraio 2015 Regione Lazio di cosa parleremo 1. Passi e gli operatori sanitari del Dipartimento

Dettagli

Giornata di lavoro per la presentazione, consultazione e sostegno del Progetto Multicentrico di Prevenzione Incidenti stradali

Giornata di lavoro per la presentazione, consultazione e sostegno del Progetto Multicentrico di Prevenzione Incidenti stradali Assessorato Tutela della salute e sanità Giornata di lavoro per la presentazione, consultazione e sostegno del Progetto Multicentrico di Prevenzione Incidenti stradali Piano Regionale Prevenzione Incidenti

Dettagli

Stili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione. Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011

Stili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione. Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011 Stili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011 La promozione della salute è lo strumento più efficace

Dettagli

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale Le attività formative offerte al mondo della scuola della Liguria sulla prevenzione delle problematiche legate all alimentazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta

Dettagli

La strategia del Dipartimento di. degli stili di vita sani

La strategia del Dipartimento di. degli stili di vita sani La strategia del Dipartimento di Prevenzione per la promozione degli stili di vita sani Genova 15 Dicembre 2011 Silvana Puppo ASL3 Genovese Direttore del Dipartimento Prevenzione S.C. Igiene Alimenti e

Dettagli

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado 12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità

Dettagli

Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) e il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) Mirella Gherardi Dipartimento di Prevenzione

Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) e il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) Mirella Gherardi Dipartimento di Prevenzione Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) e il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) Mirella Gherardi Dipartimento di Prevenzione Tutti, nel mondo, desiderano una lunga vita in piena salute! Salute

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE FVG (proroga al )

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE FVG (proroga al ) PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE FVG 2010-2012 (proroga al 31.12.2013) Dott. Nora Coppola Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali Area della Prevenzione e promozione

Dettagli

REGIONE MOLISE. 7-8 marzo Auditorium Biagio D Alba - Via Ribotta, 5

REGIONE MOLISE. 7-8 marzo Auditorium Biagio D Alba - Via Ribotta, 5 REGIONE MOLISE Michele Colitti Coordinatore del Piano Regionale della Prevenzione Ermanno Paolitto Responsabile dell Ufficio Piano Regionale della Prevenzione 7-8 marzo 2017 - Auditorium Biagio D Alba

Dettagli

MO 9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie. Analisi di contesto:

MO 9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie. Analisi di contesto: REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 16 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili e abitudini di vita A) Percorso nascita, prima infanzia, età scolare (scuola

Dettagli

Alimenta il movimento. I Programmi per promuovere stili di vita favorevoli alla salute

Alimenta il movimento. I Programmi per promuovere stili di vita favorevoli alla salute Alimenta il movimento I Programmi per promuovere stili di vita favorevoli alla salute Alberto Arlotti Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute Parma 10 Marzo 2011 Piano Regionale della

Dettagli