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6 Parametro NO 2 m e d ie se ttim a n a li (µ g /m 3 ) valori lim ite di riferim ento su base annua valore lim ite attuale (2004): 52 valore lim ite obiettivo al 2010: 40 dal 11/06/01 dal 18/06/01 dal 03/02/03 dal 10/02/03 dal 25/02/04 dal 03/03/04 Zona Ecocity al 18/06/01 al 25/06/01 al 10/02/03 al 17/02/03 al 03/03/04 al 10/03/04 Cantiere/autostrada lato ovest Cantiere/autostrada lato est Cam po privato/autostrada Cantiere/ferrovia lato est Cantiere/ferrovia lato ovest Rotonda (zona B) V ia Bonani (giardino) V ia del Carso (stazione) V ia d e l C a rs o (g ia rd in o ) V ia Sabotino lato est V ia Sabotino lato ovest Meridiana di fronte Therm om atic Giardino residenza Meridiana dal 11/06/01 dal 18/06/01 dal 03/02/03 dal 10/02/03 dal 25/02/04 dal 03/03/04 A ltre zone territ. bolognese al 18/06/01 al 25/06/01 al 10/02/03 al 17/02/03 al 03/03/04 al 10/03/04 SALUTE ZANARDI MARGHERITA S.FELICE M ALPIG HI FIERA M.CUCCOLINO S. LAZZARO CASTENASO GRANAROLO CASTEL M AG G IO RE CASALECCHIO S.PIETRO CAPOFIUME IMOLA - CAVOUR IM O L A - D E A M IC IS IM O LA - PIRANDELLO Pagina 33 di 47
7 4. STIME MODELLISTICHE; CONFRONTO FRA SCENARI Come ulteriore indagine ambientale si è utlizzato un modello di dispersione degli inquinanti in atmosfera (ADMS-URBAN) per studiare le differenze in termini di ricaduta degli inquinanti fra diversi scenari. Il primo confronto è stato effettuato utilizzando tre differenti altezze dei camini dell impianto di cogenerazione: 13, 16 e 20 metri. Il secondo confronto analizza la situazione che si avrebbe qualora le utenze servite da teleriscaldamento fossero dotate di caldaia murale autonoma di riscaldamento. In tutti e due i casi si sono considerate unicamente la emissioni delle sorgenti oggetto dello studio (impianto di cogenerazione o caldaie murali), ovvero non si è tenuto conto delle altri fonti di emissione che caratterizzano la zona oggetto dello studio. I risultati delle simulazioni non sono quindi da considerarsi quali valori reali delle emissioni, bensi essi vanno visti unicamente nell ottica di un confronto. 4.1 CONFRONTO FRA CAMINI A DIVERSE ALTEZZE Si sono ipotizzate tre differenti altezze dei camini: 13, 16 e 20 metri. Come concentrazioni in emissione dei camini dei cogeneratori e delle centrali termiche tradizionali sono stati utilizzati i valori di autorizzazione riportati nel paragrafo 2.1, le altre caratteristiche di emissione dei singoli camini, utilizzate come input del modello, vengono riportate nella seguente tabella Concentrazioni Temperatura Portata Sezione di Sezione massime in Inquinante di emissione fumi secchi emissione impiantistica emissione dei fumi ( C) ( Nm 3 /s) (m 2 ) (mg/nm 3 ) Cogenerazione CO - NOx Centrali Termiche CO - NOx Si è inoltre tenuto conto dell andamento temporale dell emissione in base all effettivo tempo di funzionamento dell impianto di cogenerazione. I dati relativi alla Pagina 34 di 47
8 caratterizzazione temporale vengono riportati nella seguente tabella, dove per ore cogeneratore (caldaia) si intendono le ore di funzionamento al giorno del cogeneratore (caldaia) nella sua totalità. Mese Ore cogeneratore Ore caldaia Gennaio Febbraio Marzo Aprile 33 7 Maggio 18 0 Giugno 18 0 Luglio 18 0 Agosto 18 0 Settembre 18 0 Ottobre Novembre Dicembre I dati meteorologici necessari al modello sono stati forniti dal Servizio Idro- Meteorologico di Arpa e sono relativi all anno La rosa dei venti dell anno 2002 (figura 2), in accordo con le analisi climatologiche, evidenzia come la componente predominante dei venti spiri da Sud-Sud-0vest, in direzione opposta al quartiere Ceretolo. Pagina 35 di 47
9 Figura 2: rosa dei venti anno 2002 c:\maurizio\casale~1\meteoc~1\arpabo~1.met (knots) Wind speed 0 1,5 3,1 5,1 8,2 (m/s) FIG. 22 I risultati del modello stimano le concentrazioni medie annue (long term) degli inquinanti considerati, in particolare : NO X : valore medio su tutto l anno dei valori medi orari NO 2 : valore medio su tutto l anno dei valori medi orari. CO : media trascinata sulle 8 ore dei valori medi orari. In figura 23 vengono fornite le curve di isoconcentrazione relative ad NO 2 differenti altezze dei camini ipotizzate (13, 16 e 20 metri) per le tre Pagina 36 di 47
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11 FIG.23 Le curve di isoconcentrazione di NO 2 evidenziano come, per tutti e tre gli scenari rappresentati, l inquinante si diffonde maggiormente in direzione opposta al quartiere Ceretolo, in accordo con la situazione dei venti media del Per effettuare un confronto fra i tre scenari proposti si sono stimate le concentrazione medie annue di CO ed NO 2 in quattro punti recettori posizionati come evidenziato in figura 24 nella quale viene riportata anche l ubicazione del impianto di cogenerazione. Pagina 38 di 47
12 FIG.24 I risultati vengono riportati nella seguente tabella: recettore H camini [m] CO [mg/m3] NO2 [µg/m3] NOx [µg/m3] Pagina 39 di 47
13 4.2 CONFRONTO FRA TELERISCALDAMENTO E CALDAIE MURALI La seconda indagine modellistica è stata effettuata per confrontare la situazione che si avrebbe qualora le utenze servite da teleriscaldamento fossero dotate di caldaia murale autonoma di riscaldamento. La meteorologia utilizzata, fornita dal Servizio Idro-Meteorologico di Arpa Emilia Romagna, va da novembre 2003 a ottobre La rosa dei venti ( figura 25 pagina seguente) ancora una volta evidenzia come la componente predominante dei venti spiri da Sud-Sud-0vest. La stima delle emissioni delle caldaie murali è stata eseguita in base alla volumetria degli edifici serviti dalla rete di teleriscaldamento (zona A e zona B) fornita dal Comune di Casalecchio e riportata in figura 26 nella pagina seguente, nella quale sono evidenziati le ubicazioni dei punti di emissione, e nella tabella seguente. Pagina 40 di 47
14 Rosa dei venti ott. 03 nov. 04 d:\casale~1\confro~1\cogene~1\no03ot04.met (knots) Wind speed (m/s) Fig. 25 FIG.26 Pagina 41 di 47
15 Zona Edifici Sup Cop h piano piani Volume n mq m n mc B 1 Ikea 12, ,536 2 Castorama 8, ,240 3 Carrefour 12, ,000 4 Palasport 15, , , , , , , , , , , , , ,130 A 12 Cassa Risparmio 15, , Cassa Risparmio , , , torri meridiana 4, , torri meridiana 1, , torri meridiana , schiere+bifamiliari 5, , servizi comunali , Salvemini 6, , , , , , , , , , , , , Esselunga 10, , , , , , , , , , , , , Asilo 1, , , , , , caserma carabinieri ,800 Il calcolo delle volumetrie servite ha riportato i seguenti risultati: Volumetria zona A: m 3 Volumetria zona B: m 3 Volumetria totale: m 3 Pagina 42 di 47
16 Il consumo di annuo di metano stimato per un appartamento riscaldato da una tipica caldaia murale di 240 m 3 ( 80 m 2 di superficie x 3 m di altezza) è di 1800 m 3 /y, pertanto il consumo annuo di gas metano per le zone A e B si ricava dividendo le volumetrie per 240 e moltiplicando per Le stime dei consumi di gas metano risultano essere le seguenti: Consumi zona A: m 3 Consumi zona B: m 3 Consumi totali: m 3 Il passo finale per il calcolo delle emissioni consiste nell applicare il fattore di emissioni ricavato da CORINAIR macrosettore 1 per centrali elettriche pubbliche e caldaie con potenza termica < 50 MW a tecnologia non specificata/non controllata: F.E. 250 g/gj per combustibile gas metano relativo all inquinante NO X. Le emissioni di NOx stimate risultano, in conclusione, le seguenti: Emissioni NO X zona A: Kg Emissioni NO X zona B: Kg Emissioni NO X totali: 8880 Kg Le emissioni dovute alla caldaie domestiche sono state caratterizzate temporalmente, infatti esse sono state ritenute accese dal 15 ottobre al 15 aprile per 14 ore al giorno. Per quanto riguarda l impianto di cogenerazione sono stati utilizzati i dati reali di consumo di gas metano forniti da HERA s.pa. e riportati nella seguente tabella. Il totale di gas metano consumato dall intero impianto risulta pertanto essere. Consumo metano impianto cogenerazione : m3 Applicando lo stesso fattore di emissione utilizzato per le caldaie domestiche si ottiene la quantità di ossidi di azoto emessa in atmosfera. Emissioni NO X impianto cogenerazione: kg Pagina 43 di 47
17 Data Gas consumato m 3 Gas consumato m 3 Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Totali L andamento temporale delle emissioni dell impianto di cogenerazione è stato ricavato in base alla tabella dei consumi normalizzando ad 1 il valore più elevato. I risultati del modello stimano le concentrazioni medie annue (long term) degli inquinanti considerati, in particolare : NO X : valore medio su tutto l anno dei valori medi orari NO 2 : valore medio su tutto l anno dei valori medi orari. CO : media trascinata sulle 8 ore dei valori medi orari. In figura 27 vengono fornite le curve di isoconcentrazione relative ad NO 2 situazioni considerate. per le due Pagina 44 di 47
18 Fig. 27 a : emissioni NO 2 dovute all impianto di cogenerazione Fig. 27 b : emissioni NO 2 dovute alle caldaie domestiche Pagina 45 di 47
19 La figura 27 evidenzia come concentrazioni maggiori di biossido di azoto si hanno nello scenario che prevede l utilizzo delle caldaie domestiche quali fonti energetiche, in tale scenari inoltre viene rilevata una maggior dispersione spaziale degli inquinanti. Per effettuare un confronto fra i tre scenari proposti si sono stimate le concentrazione medie annue di CO ed NO 2 nei quattro punti recettori considerati nel precedente confronto ed evidenziati in figura 24. recettore Scenario CO [mg/m3] NO2 [µg/m3] NOx [µg/m3] 1 case cogeneratore case cogeneratore case cogeneratore case cogeneratore Pagina 46 di 47
20 5. CONCLUSIONI Il monitoraggio post operam ha evidenziato dei valori di biossido di azoto inferiore al limite previsto dalla normativa vigente in tutti i siti monitorati. E bene tuttavia ricordare che la durata delle campagne di monitoraggio è stata di 2 settimane ciascuna mentre i valori richiesti dal D.M. 60/2002 sono riferiti alla media annua (52 µg/m 3 per il 2004 e 40 µg/m 3 per il 2010). Lo studio modellistico ha inoltre evidenziato come l innalzamento dei camini dell impianto di cogenerazione non influisca in maniera significativa sui valori di concentrazione media annua di CO ed NO 2 valutati in particolare sul quartiere Ceretolo. Infatti, relativamente alla zona di Ceretolo, l innalzamento dei camini porta ad una piccola riduzione dei valori degli inquinanti in termini di concentrazioni al suolo, (per quanto riguarda il biossido di azoto innalzando i camini da 13 a 20 metri si riduce la concentrazione media annua di circa 0.4 µg/m 3 ), tale variazione, riportata alle concentrazioni di inquinanti già presenti risulta comunque poco significativa. Considerando infatti come valore di fondo per la zona in esame la concentrazione media annua di NO 2 rilevata nel 2001 dalla stazione fissa di Casalecchio (48 µg/m 3 ) l innalzamento di 7metri dei camini porterebbe ad una riduzione percentuale inferiore al 1%. La maggior riduzione percentuale di concentrazione di NO 2 associata all innalzamento dei camini viene stimata in prossimità del punto recettore 3 (in prossimità della Meridiana) di figura 24 dove, considerando il valore di fondo di 48 µg/m 3, è stimabile intorno al 2%. Il confronto fra l utilizzo del sistema di teleriscaldamento e l utilizzo di riscaldamenti autonomi ha evidenziato come nel primo caso la dispersione spaziale degli inquinanti sia molto più contenuta e le loro concentrazioni minori. L effetto di minor concentrazione degli inquinanti si registra soprattutto nei punti recettori 3 e 4, ubicati nelle zone A e B. Anche nel recettore 1 (quartiere Ceratolo) si registra una minor concentrazione degli inquinanti con l uso del teleriscaldamento. Pagina 47 di 47
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