REGOLAMENTO INTERNO SUI RISTORNI
|
|
- Timoteo Armando Manzi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO INTERNO SUI RISTORNI Ai sensi dell art sexies del Codice Civile e dell art. 24 dello Statuto Sociale Approvato dall Assemblea 36 del 26 aprile Premessa Dall art. 3 dello Statuto della Cooperativa Sociale Terr.A.: La Cooperativa non ha scopo di lucro; suo fine è il perseguimento dell interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini attraverso l ideazione e la gestione di servizi sociali, socio sanitari ed educativi ai sensi dell art. 1 lett. a) della legge 381/1991, nonché di servizi formativi. La finalità dei Soci lavoratori o in prova di Cooperativa non è quella di dividere gli utili derivanti dall attività ma quella di ottenere una remunerazione della prestazione a condizioni migliori di quelle che si potrebbero ottenere ricorrendo al libero mercato. I ristorni nascono allo scopo di integrare i compensi dei Soci lavoratori o in prova attraverso l assegnazione di una parte del risultato mutualistico conseguito. 2. Definizione di ristorni I ristorni sono definiti dalla giurisprudenza come quegli strumenti che attribuiscono ai Soci il vantaggio mutualistico derivante dai rapporti di scambio intrattenuti dagli stessi con la Cooperativa. Da un punto di vista economico i ristorni rappresentano, per la Cooperativa, un maggior costo dell esercizio e, per i Soci lavoratori o in prova, un maggiore compenso. 3. Attribuzione dei ristorni Ai sensi dell articolo 2545-sexies, comma 1 del Codice Civile, i ristorni vengono attribuiti ai Soci in base all attività Sociale da questi apportata alla Cooperativa, proporzionalmente alla quantità e qualità degli scambi mutualistici. I ristorni possono essere corrisposti mediante: 1. integrazione dei compensi (erogazione diretta); 2. aumento gratuito del capitale; oppure in forma mista, parte come compenso e parte come aumento di capitale. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
2 La proposta in merito all erogazione e alle modalità di determinazione dei ristorni, basata sul presente regolamento e sulle disposizioni di legge vigenti, è presentata dal Consiglio di Amministrazione all Assemblea, la quale delibera in occasione dell approvazione del bilancio d esercizio. 3.1 Ristorni come aumento dei compensi Nel caso di ristorni deliberati come erogazione diretta, gli stessi si sostanziano come una integrazione dei compensi data ai Soci lavoratori o in prova sulla base del lavoro dagli stessi conferito alla Cooperativa. 3.2 Ristorni come aumento gratuito del capitale Nel caso di ristorni come aumento del capitale sociale, gli stessi possono venire erogati sotto forma di aumento gratuito determinando un aumento delle azioni possedute da ciascun Socio lavoratore o in prova, o mediante l emissione a titolo gratuito di strumenti finanziari di cui al Titolo IV dello Statuto Sociale. La misura del ristorno destinato ai singoli Soci lavoratori o in prova dipende, anche in questo caso, dal lavoro dagli stessi conferito. Ciò è in linea con l obiettivo perseguito dal legislatore di realizzare la capitalizzazione dell impresa. 4. Presupposti Presupposto principale per l attribuzione ai Soci lavoratori o in prova dei ristorni è il conseguimento di un margine (o, impropriamente, utile) relativo alla gestione delle attività svolte con l impiego del lavoro dagli stessi conferito. Una perdita di bilancio relativa a tali attività, infatti, non può giustificare un ristorno ai Soci lavoratori o in prova in quanto non vi è alcun vantaggio economico generato dai Soci stessi dal quale attingere. Altri elementi che vengono considerati per l attribuzione dei ristorni sono le condizioni finanziarie e le prospettive della Cooperativa nonché le aspettative e le condizioni dei Soci lavoratori o in prova. Il presupposto viene verificato di anno in anno sulla base di una situazione contabile a consuntivo al 31 dicembre dalla quale emerga il margine relativo ad attività o servizi specificamente riferibili ai Soci lavoratori o in prova. 5. Destinatari dei ristorni I ristorni spettano ai Soci lavoratori ed ai soci appartenenti alla categoria speciale di cui all art. 2527, comma 3 del Codice Civile ( soci in prova ), indipendentemente dalla tipologia di C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
3 contratto di lavoro, che sono stati Soci lavoratori o in prova per almeno 4 mesi (il conteggio va effettuato dal giorno in cui è avvenuta l iscrizione a libro soci, considerandolo come mese intero indipendentemente dalla data di iscrizione) nel corso dell anno di riferimento e che risultano ancora iscritti a libro Soci al momento della delibera assembleare di attribuzione del ristorno. Ai sensi dell ultimo comma dell articolo 2545 sexies del Codice Civile la quota di ristorno spettante a ciascun Socio lavoratore o in prova va calcolata singolarmente per ognuno di questi. 6. Criteri per l attribuzione L attribuzione dei ristorni ai Soci lavoratori o in prova viene effettuata sulla base degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci stessi. Il Consiglio di Amministrazione, ogni anno, sulla base delle risultanze del bilancio ed in particolare dell andamento delle attività riferibili ai Soci lavoratori ed in prova, definisce una proposta di ristorno che indica l ammontare complessivo ristornabile. Con riferimento a questo ammontare ed in base a quanto previsto nel presente regolamento, si individuano poi gli importi da destinare ai singoli Soci lavoratori o in prova. Per la determinazione degli importi da ristornare ai singoli Soci lavoratori o in prova vengono prese in considerazione le variabili quantità e qualità degli scambi mutualistici; a tal fine sono stati individuati alcuni indicatori che fanno riferimento alle variabili sopra citate e che vengono considerati, nella determinazione del ristorno, se e in quanto siano concretamente applicabili nell anno: 1) il tempo di lavoro, anche definito in via presuntiva, retribuito nell anno; 2) le retribuzioni e/o i compensi a qualunque titolo erogati per prestazioni effettivamente rese nell anno; 3) la qualifica, professionalità e responsabilità del Socio lavoratore o in prova; 4) la durata del rapporto societario con la Cooperativa; 5) eventuali prestiti o garanzie per prestiti concessi alla Cooperativa; 6) la produttività della struttura di assegnazione del Socio lavoratore o in prova; 7) il numero di periodi di assenza dal lavoro nell anno al di fuori dei periodi di ferie programmate previsti per la struttura in cui il Socio lavoratore o in prova opera; 8) eventuali rilievi rivolti al Socio dal Consiglio di Amministrazione per inadempimento dei doveri che nascono dal rapporto di collaborazione, qualunque esso sia, e/o per violazione delle regole associative nell anno. La proposta di ristorno da parte del Consiglio di Amministrazione determina anche quali indicatori siano applicabili rispetto alla situazione della Cooperativa nell anno cui si riferisce il ristorno stesso, motivando le ragioni oggettive dell eventuale esclusione di alcuni indicatori. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
4 Per ognuno degli indicatori è definita una suddivisione in fasce di attribuzione di punteggio, positivo per i primi 6 indicatori e negativo i restanti 2, in base alla situazione di ogni Socio lavoratore o in prova rispetto agli indicatori stessi (Allegato Tabella di attribuzione punteggi rispetto agli indicatori di quantità e qualità degli scambi mutualistici dei Soci lavoratori o in prova). Il punteggio di ogni Socio lavoratore o in prova è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti in ciascuno degli indicatori. La somma dei punteggi totali raggiunti dai singoli Soci lavoratori o in prova viene rapportata all importo del ristorno complessivo che dalla proposta del Consiglio di Amministrazione risulta destinato ai Soci stessi, per determinare il valore economico del singolo punto: valore punto = ristorno totale per soci / somma punteggi singoli soci Il ristorno attribuito al singolo Socio lavoratore o in prova sarà costituito dal prodotto tra il suo punteggio totale e il valore economico del singolo punto: ristorno socio lavoratore o in prova = punteggio socio lavoratore o in prova X valore punto purché tale importo non risulti superiore al 30% dei trattamenti economici dallo stesso percepiti nel corso dell anno di riferimento; in caso contrario il ristorno da assegnare al Socio lavoratore o in prova sarà del 30% della retribuzione dallo stesso percepita nel corso dell anno di riferimento. Si stabilisce che il valore del ristorno da erogare come aumento dei compensi sia arrotondato per difetto al multiplo di 1,00 (un euro) e che il valore del ristorno da erogare come aumento gratuito di capitale sia arrotondato per difetto al multiplo di 25,00 (venticinque euro). 6.1 Variabile quantità La quantità degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci lavoratori o in prova viene valutata prendendo in considerazione le seguenti categorie: a) il tempo di lavoro, anche definito in via presuntiva, retribuito nell anno; tale parametro, per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato è costituito dal totale delle ore lavorate risultanti dal libro presenze, mentre per i Soci lavoratori o in prova con contratto differente da quello subordinato è costituito da un indicatore che la direzione della Cooperativa, nell incaricare il Socio lavoratore o in prova, indicherà quale stima dell impegno lavorativo del Socio lavoratore o in prova stesso, da utilizzare ai fini del computo del ristorno; b) le retribuzioni e/o i compensi lordi a qualunque titolo erogati dalla Cooperativa per prestazioni effettivamente rese nell anno; a tal fine si considerano le retribuzioni relative ai C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
5 mesi di effettiva prestazione lavorativa. Per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato che abbiano avuto nel corso del mese periodi di assenza, si considerano mesi di prestazione lavorativa, ai fini del ristorno, quelli nei quali il Socio lavoratore o in prova abbia svolto almeno la metà delle giornate lavorative previste; nel caso di assunzione nel corso del mese, il primo mese lavorativo viene comunque computato come mese intero, a meno che il Socio lavoratore o in prova non sia rimasto assente per più di metà delle giornate lavorative che avrebbe dovuto prestare; c) la durata del rapporto societario; tale durata viene misurata in mesi e computata a partire dal mese in cui ha avuto inizio il rapporto societario in essere alla data dell Assemblea di approvazione del bilancio e fino al 31/12 dell anno di riferimento per il ristorno. Gli indicatori costituiti dai compensi erogati nell anno e dalla durata del rapporto societario vengono considerati direttamente correlati, oltre che con la quantità, anche con la qualità dello scambio mutualistico intercorso tra Socio lavoratore o in prova e Cooperativa. 6.2 Variabile qualità La qualità degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci lavoratori o in prova viene quantificata prendendo in considerazione: a) la qualifica, professionalità e responsabilità del Socio lavoratore o in prova, espresse dal livello di inquadramento per i lavoratori dipendenti, o da un indicatore equivalente, attribuito dalla direzione al momento del conferimento dell incarico ad ogni Socio lavoratore o in prova con contratto differente da quello subordinato; b) la durata del rapporto societario; la durata del rapporto societario viene misurata in mesi e computata a partire dal mese in cui ha avuto inizio il rapporto societario in essere alla data dell Assemblea di approvazione del bilancio e fino al 31/12 dell anno di riferimento per il ristorno; c) le retribuzioni e/o i compensi lordi a qualunque titolo erogati dalla Cooperativa per prestazioni effettivamente rese nell anno; a tal fine si considerano le retribuzioni relative ai mesi di effettiva prestazione lavorativa. Per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato che abbiano avuto nel corso del mese periodi di assenza, si considerano mesi di prestazione lavorativa, ai fini del ristorno, quelli in cui il Socio lavoratore o in prova abbia svolto almeno la metà delle giornate lavorative previste; nel caso di assunzione nel corso del mese, il primo mese lavorativo viene comunque computato come mese intero, a meno che il Socio lavoratore o in prova non sia rimasto assente per più di metà delle giornate lavorative che avrebbe dovuto prestare; d) eventuali prestiti o garanzie su prestiti concessi alla Cooperativa, considerando come indicatore la somma di tale dato per ogni mese dell anno di riferimento, calcolata moltiplicando gli importi prestati per il coefficiente 0,5 e gli importi garantiti per il coefficiente 1; e) la produttività della struttura di assegnazione del Socio lavoratore o in prova; nel caso il Socio sia impiegato all interno di più di una struttura si considererà il dato medio relativo alle diverse strutture, pesando l indicatore relativo alla singola struttura con il tempo di C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
6 lavoro, anche definito in via presuntiva, del Socio lavoratore o in prova presso tale struttura; quale indicatore di produttività si utilizzerà la valutazione annuale espressa dal Consiglio di Amministrazione in merito all andamento delle attività nelle diverse strutture della Cooperativa; f) il numero di periodi di assenza dal lavoro al di fuori delle ferie programmate; nel computo, le assenze in occasione di malattia e infortunio e i periodi di astensione obbligatoria per maternità vengono moltiplicate per il coefficiente 0,5; g) eventuali rilievi rivolti al Socio dal Consiglio di Amministrazione per inadempimento dei doveri che nascono dal rapporto di collaborazione, qualunque esso sia, e/o per violazione delle regole associative nell anno; per il computo si considerano 5 fasce di punteggio, per gravità crescente di rilievo sollevato, e il punteggio rilevante per il Socio lavoratore o in prova è quello del rilievo più grave subito nel corso dell anno; alla fascia di gravità più elevata, relativa a rilievi tali da comportare l interruzione del rapporto di lavoro, corrisponde un punteggio negativo tale da azzerare il punteggio totale del Socio lavoratore o in prova. Gli indicatori costituiti dalle retribuzioni lorde erogate nell anno e dalla durata del rapporto societario vengono considerati direttamente correlati, oltre che con la qualità, anche con la quantità dello scambio mutualistico intercorso tra Socio lavoratore o in prova e Cooperativa. 7. Rinvio alla normativa vigente Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alla normativa vigente di riferimento. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6
7 TABELLA PUNTEGGI AI FINI DEI RISTORNI (art. 24 dello Statuto) Tabella di attribuzione punteggi rispetto agli indicatori di qualità e quantità degli scambi mutualistici dei Soci Lavoratori qualifica 25 rapporto societario 20 retribuzione lorda 10 rilievi del CdA 100 indice punteggio mesi punteggio intervalli retribuzione punteggio gravità del rilievo punteggio 1 e 2 5 da 4 a 11 4 retribuzione < e 4 10 da 12 a <= retribuzione < e 6 15 da 24 a <= retribuzione < e 8 20 da 42 a <= retribuzione < e oltre <= retribuzione tempo lavoro 20 assenze al mese 20 prestiti e garanzie 15 produttività 10 tempo lavoro punteggio intervalli assenze/mese punteggio esposizione punteggio percentuale di raggiungimento obiettivo punteggio 1 <= ore < ,0416 <= assenze < 0,3 4 esposizione < < 20% <= ore < ,3 <= assenze < 0, <= esposizione < % - 39% <= ore < ,6 <= assenze < 0, <= esposizione < % - 59% <= ore < ,8 <= assenze < <= esposizione < % - 79% <= ore 20 1 <= assenze <= esposizione 15 > 80% 10 approvata il 26 aprile 2007
REGOLAMENTO PER IL RISTORNO AI SOCI LAVORATORI
REGOLAMENTO PER IL RISTORNO AI SOCI LAVORATORI Approvato dall'assemblea generale dei soci in data 27 giugno 2008 Art. 1 - NATURA DEL RISTORNO Il ristorno cooperativo ha la funzione di prevedere una forma
DettagliREGOLAMENTO PER IL RISTORNO AI SOCI LAVORATORI
REGOLAMENTO PER IL RISTORNO AI SOCI LAVORATORI Approvato con delibera di Assemblea in seduta ordinaria in data 10.04.2009 Il regolamento è composto da -8- articoli. REGOLAMENTO PER IL RISTORNO AI SOCI
DettagliRegolamento interno per l assegnazione del ristorno in Cooperativa Sociale Società Dolce Società Cooperativa*
Regolamento interno per l assegnazione del ristorno in Cooperativa Sociale Società Dolce Società Cooperativa* Premessa... 4 Art 1 Scopo e oggetto del regolamento... 4 Art 2 Natura del ristorno... 5 Art
DettagliRegolamento interno per l assegnazione del Ristorno in Cooperativa Sociale Società Dolce Società Cooperativa
Regolamento interno per l assegnazione del Ristorno in Cooperativa Sociale Società Dolce Società Cooperativa Testo con modifiche ed integrazioni approvate dall'assemblea Ordinaria dei Soci del 19/07/2018
DettagliTESTO APPROVATO DALL ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 28 APRILE 2016
REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEI CONSIGLIERI, DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI L'Assemblea dei soci della "COOPERATIVA PROVINCIALE GARANZIA FIDI Società Cooperativa" con sede
DettagliREGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES
REGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI AGEVOLAZIONI FISCALI DELLE CO- OPERATIVE DEDUCIBILITÀ DELLE SOMME DE- STINATE ALLE RISERVE INDIVISIBILI NORME DI ESENZIONE
DettagliCOMUNE DI ONANO. Provincia di Viterbo. Regolamento sulla disciplina delle posizioni organizzative
COMUNE DI ONANO Provincia di Viterbo Regolamento sulla disciplina delle posizioni organizzative CRITERI PER IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA ISTITUZIONE DELLE POSIZIONI
DettagliREGOLAMENTO ASSEMBLEARE SUL RISTORNO BCC DI CALCIO E DI COVO
BCC DI CALCIO E DI COVO 2 0 0 3 REGOLAMENTO ASSEMBLEARE SUL RISTORNO Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo Società Cooperativa a Responsabilità Limitata Fondata nel 1993 dalla fusione tra ex
DettagliLABORATORIO OPERATIVO PREDISPOSIZIONE DELLA GARA NEL CASO DELL AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI- ASSISTENZIALI ORISTANO, 15 FEBBRAIO 2019
LABORATORIO OPERATIVO PREDISPOSIZIONE DELLA GARA NEL CASO DELL AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI- ASSISTENZIALI ORISTANO, 15 FEBBRAIO 2019 Dove eravamo rimasti ottobre 2017 D.Lgs 3 luglio 2017, n.
DettagliASSEMBLEA BCC TURRIACO 2019 (ESERCIZIO 2018)
ASSEMBLEA BCC TURRIACO 2019 (ESERCIZIO 2018) INFORMATIVA OBBLIGATORIA IN MERITO ALL ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI AZIENDALI, DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI
DettagliAttuazione delle politiche di remunerazione
Attuazione delle politiche di remunerazione 2018 della Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d Ampezzo e delle Dolomiti Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 21/05/2019 Sommario 1. Attuazione delle
DettagliLe cooperative di produzione e lavoro e la figura del socio lavoratore
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le cooperative di produzione e lavoro e la figura del socio lavoratore dal diritto societario ai principali aspetti contabili e giuslavoristici PECULIARITA
DettagliArticolo 8 Criteri generali relativi al sistema di incentivazione delle prestazioni lavorative dei Dirigenti e delle Posizioni Organizzative.
ESTRATTO del vigente Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale (SVP) dei dirigenti, delle posizioni organizzative (P.O.) e dei dipendenti, approvato con delibera G.C. n. 49 del
DettagliCOOPERATIVA MURATORI REGGIOLO S.C.R.L. REGOLAMENTO SOCIO LAVORATORE
COOPERATIVA MURATORI REGGIOLO S.C.R.L. Via G. Di Vittorio 2 - Angolo Via Grandi 1 42046 Reggiolo (RE)- C.F. 00124610353 REGOLAMENTO SOCIO LAVORATORE AI SENSI DELL ART.6 DELLA LEGGE 3 APRILE 2001, N.142
DettagliOggetto: salario variabile aziende ceramica 3 fuoco industria accordo regione Emilia Romagna 5 aprile 2005
Documento redatto per il sito www.fondazioneforense.it Non è consentita la distribuzione e la pubblicazione di questo documento, anche parzialmente modificato, senza l esplicita approvazione di CNA Interpreta
DettagliLibero Consorzio Comunale di Agrigento (L.R.15/2015) ex Provincia Regionale di Agrigento REGOLAMENTO AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Libero Consorzio Comunale di Agrigento (L.R.15/2015) ex Provincia Regionale di Agrigento REGOLAMENTO AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Adeguato alle disposizioni previste dal C.C.N.L. Funzioni Locali
DettagliStudio Tributario e Societario. Bonus Renzi. Avv. Alessio Vagnarelli
Studio Tributario e Societario Bonus Renzi Avv. Alessio Vagnarelli Fonti Art. 1 del D.L. 24 Aprile 2014, n. 66; Circolare Agenzia delle Entrate n. 8 del 28 Aprile 2014; Risoluzione Agenzia delle Entrate
DettagliAnalisi sistema generale di incentivazione e di retribuzione di risultato Personale del Comparto
Analisi sistema generale di incentivazione e di retribuzione di risultato Personale del Comparto EX AUSL 3 Pistoia (CCIA del 18/04/2005 ed integrazione del 16/05/2005) Partecipa tutto il personale assunto
DettagliCOMUNE DI GENOLA PROVINCIA DI CUNEO CONTRATTO DECENTRATO ANNO 2017 TRA
COMUNE DI GENOLA PROVINCIA DI CUNEO CONTRATTO DECENTRATO ANNO 2017 L anno duemiladiciassette il giorno 12/09/2017 Via Roma 25, nella sede municipale del Comune di Genola in TRA La delegazione di parte
DettagliRelazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 1 all ordine del giorno dell Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria, convocata
Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 1 all ordine del giorno dell Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria, convocata per il 19 dicembre 2017 in unica convocazione Piano
DettagliA cura di Debhorah Di Rosa Compenso amministratore Srl: aspetti fiscali e previdenziali
A cura di Debhorah Di Rosa Compenso amministratore Srl: aspetti fiscali e previdenziali Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Inps L'Amministratore deve essere iscritto alla gestione separata
DettagliINFORMATIVA PER L ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 27 MAGGIO 2016 (ESERCIZIO 2015)
INFORMATIVA PER L ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 27 MAGGIO 2016 (ESERCIZIO 2015) POLITICHE DI REMUNERAZIONE: DELIBERAZIONI CONSEGUENTI 1. Riferimenti normativi In conformità a quanto dalla Parte Prima, Titolo
DettagliComune di Viggiano REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO E LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Comune di Viggiano REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO E LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 3 dell 8/01/2019 Il presente regolamento è finalizzato ad
DettagliCue di Vaperga Citt etrpitaa di Tri
Decreto n. 5 del 4/07/2019 Cue di Vaperga Citt etrpitaa di Tri OGGETTO: CONFERIMENTO DELL INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA A DIPENDENTE DI CATEGORIA D AI SENSI DELL ART. 13, CO. 2, CCNL 21.05.2018 DEL
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Comune di Campagnano di Roma Città metropolitana di Roma Capitale http://www.comunecampagnano.it - protocollo@comunecampagnano.it - protocollo@pec.comunecampagnano.it Piazza Cesare Leonelli, 15-00063 Campagnano
DettagliLA GOMENA ONLUS SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE
LA GOMENA ONLUS SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE Sede legale: Via Silona,20-62100 MACERATA (MC) Iscritta al Registro Imprese di MACERATA C.F., P.IVA e numero iscrizione 01815410434 Iscritta al R.E.A. di MACERATA
DettagliInformazioni storiche inerenti piani sottoposti alla decisione dell organo competente della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ( BMPS ).
Art. 84 bis del Regolamento CONSOB n. 11971/99 Informazioni sull attribuzione di finanziari a esponenti aziendali, dipendenti o collaboratori Informazioni storiche inerenti piani sottoposti alla decisione
DettagliCOMUNE DI MALNATE. Provincia di Varese DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. N. 132/2016 Registro Deliberazioni ADUNANZA DEL 21/11/2016
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 132/2016 Registro Deliberazioni ADUNANZA DEL 21/11/2016 Oggetto: MODIFICA AL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI MALNATE L anno 2016 addì 21 del mese
DettagliRegolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi
Regolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi ADEGUATO ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAL CCNL FUNZIONI LOCALI 2016/2018 DEL 21.05.2018 Pagina
DettagliRegolamento per la disciplina delle posizioni organizzative
Regolamento per la disciplina delle posizioni organizzative Art. 1 Finalità 1. Il presente regolamento contiene la disciplina relativa ai criteri per il conferimento degli incarichi, alla graduazione della
DettagliCOMUNE DI PALMA CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI
COMUNE DI PALMA CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI REGOLAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E PER IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DEI RELATIVI INCARICHI E NUOVA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE Approvato
DettagliBanca di Credito Cooperativo Sangro Teatina di Atessa
Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina di Atessa Attuazione delle politiche di remunerazione 2018 Approvato dal CdA Data 18/04/2019 Sommario 1. Attuazione delle politiche in materia di remunerazione
DettagliDI DIPENDENTI O DI COLLABORATORI NON LEGATI ALLA SOCIETÀ DA RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO
1 BOZZA DI PROPOSTA Pag. 1 di 5 A FAVORE DEI CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIPENDENTI O DI COLLABORATORI NON LEGATI ALLA SOCIETÀ DA RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO Le Disposizioni di vigilanza in materia
DettagliREGOLAMENTO DELLA COOPERATIVA SOCIALE CERCATE
REGOLAMENTO DELLA COOPERATIVA SOCIALE CERCATE Premessa 1. Il presente regolamento interno - è stato approvato dall assemblea della Cooperativa in data 23 aprile 2018 e precedentemente in data 9 febbraio
DettagliRegolamento per il conferimento delle Specifiche Responsabilità e dell Indennità di funzione
Regolamento per il conferimento delle Specifiche Responsabilità e dell Indennità di funzione ADEGUATO ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAL CCNL FUNZIONI LOCALI 2016/2018 DEL 21.05.2018 Approvato con.d.p. n.
DettagliCOMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) * * * * * REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA (art. 10 del CCNL del 22.01.2004 come disciplinato dall art. 8, comma 1, lett B e C del CCNL del 31.03.1999
DettagliBOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE
BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE L art. 91, comma 1, del CCNL 2006/2009, stabilisce che le Amministrazioni,
DettagliSISTEMA INCENTIVANTE DEL COMUNE DI RHO
SISTEMA INCENTIVANTE DEL COMUNE DI RHO 1. PREMESSA Ai sensi dell art. 7 del D. lgs. n. 150/2009, il Comune di Rho ha adottato, con deliberazione di Giunta comunale n. 305 del 16.12.2014, un Sistema di
DettagliVERBALE ASSEMBLEA.
VERBALE ASSEMBLEA www.energia-positiva.it Sede in TORINO - VIA BEATO SEBASTIANO VALFRE, 16 Capitale Sociale versato Euro 499.500,00 Iscritta alla C.C.I.A.A. di TORINO Codice Fiscale e N. iscrizione Registro
DettagliARTICOLO IV (PIANO PERFORMANCE)
ARTICOLO IV (PIANO PERFORMANCE) 1 - L Amministrazione redige annualmente un documento programmatico triennale denominato piano della performance (assimilabile alla relazione di previsione programmatica
DettagliLe Società Cooperative. di Mario Frascarelli
Le Società Cooperative di Mario Frascarelli Capitolo 1 - L essenza delle cooperative 1.1 Lo scopo mutualistico... 17 1.2 La mutualità esterna... 23 1.3 I segni distintivi... 24 1.4 La carta dei valori
DettagliAVVISO INTERNO DI SELEZIONE INTERNA PER L ATTRIBUZIONE DELLE PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI AL PERSONALE DEL COMPARTO ARPA VALLE D AOSTA
Regione Autonoma Valle d'aosta Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente Région Autonome Vallée d'aoste Agence Régionale pour la Protection de l'environnement AVVISO INTERNO DI SELEZIONE INTERNA
DettagliRELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ai sensi degli artt ter TUF e 84 quater del Regolamento emittenti
RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ai sensi degli artt. 123 - ter TUF e 84 quater del Regolamento emittenti Data di approvazione della Relazione: 14 marzo 2018 Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2017
DettagliRoma,09 aprile Oggetto: Disciplina IRES dei ristorni assegnati ai soci di società cooperative
CIRCOLARE N. 35/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,09 aprile 2008 Oggetto: Disciplina IRES dei ristorni assegnati ai soci di società cooperative La presente circolare fornisce chiarimenti
DettagliC O M U N E D I C A P R I E
C O M U N E D I C A P R I E c.a.p. 10040 Città Metropolitana di Torino Decreto n. 64 del 20.05.2019 Tel. 011.9632333 - Fax 011.9632917 - C.F. 01468480015 comune.caprie.to@legalmail.it caprie@comune.caprie.to.it
DettagliASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2013 REGOLAMENTO SUL RISTORNO
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2013 REGOLAMENTO SUL RISTORNO REGOLAMENTO ASSEMBLEARE SUL RISTORNO Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Soci del 5 maggio 2013 BANCA MALATESTIANA CREDITO COOPERATIVO - SOCIETA
DettagliP oce c du d r u e p e p r ass s u s n u z n ione n e g e g st s ione n de d l personale
Procedure per assunzione e gestione del Procedure per assunzione e gestione del personale La struttura organizzativa della Biennale di Venezia è fondata sul principio dell autonomia funzionale dell istituzione.
DettagliCOMUNE DI SAN TAMMARO PROVINCIA DI CASERTA
COMUNE DI SAN TAMMARO PROVINCIA DI CASERTA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E DEL SISTEMA PREMIALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 32 del 26/03/2013
DettagliREMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE A FAVORE DEGLI ESPONENTI AZIENDALI E DEL PERSONALE NEL CORSO DELL ESERCIZIO
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO ICCREA ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 30 APRILE 10 MAGGIO 2019 INFORMATIVA SULL ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE
DettagliAdottato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 08 del 10 luglio 2018
REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE In attuazione degli art. 13, 14 e 15 del CCNL Comparto Funzioni Locali del 21 maggio 2018 Adottato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione
DettagliPUBBLICAZIONE AMMONTARE COMPLESSIVO DEI PREMI anno 2013
PUBBLICAZIONE AMMONTARE COMPLESSIVO DEI PREMI anno 2013 AMMONTARE COMPLESSIVO DEI PREMI COLLEGATI ALLA PERFORMANCE STANZIATI PERSONALE DI RUOLO NON DIR.ANNO 2013 185.560,00 AMMONTARE COMPLESSIVO DEI PREMI
DettagliSistema di misurazione e valutazione della Performance Anno 2017
Sistema di misurazione e valutazione della Performance Anno 2017 Dati relativi ai premi (art. 20 D.lgs. 33/2013, comma 2) Art. 20 Decreto legislativo 33/2013, comma 2 Obblighi di pubblicazione dei dati
DettagliSLC-CGIL Sindacato Lavoratori della Comunicazione di Napoli. Unione degli Industriali di Roma
Unione degli Industriali di Roma CONFINDUSTRIA Addì 3 giugno 2002, in Roma, presso la Sede dell Unione degli Industriali di Roma TRA - la Società TELECOM ITALIA S.p.A, assistita dall Unione degli Industriali
DettagliGenova, 16 marzo 2017 a cura di Marcello Pollio ODCEC Genova
Genova, 16 marzo 2017 a cura di Marcello Pollio ODCEC Genova Quaderno CNDCEC - aprile 2016 Quaderno CNDCEC - Inquadramento Parti correlate Profili gestionali Mutualità Aspetti societari Ristorni AREE DI
DettagliR E G O L A M E N T O P E R I L C O N F E R I M E N T O, R E V O C A G R A D U A Z I O N E E V A L U T A Z I O N E D E L L E P O S I Z I O N I
R E G O L A M E N T O P E R I L C O N F E R I M E N T O, R E V O C A G R A D U A Z I O N E E V A L U T A Z I O N E D E L L E P O S I Z I O N I O R G A N I Z Z A T I V E Art.1 Campo di applicazione 1. II
DettagliI ristorni e le Perdite nelle societàcooperative
I ristorni e le Perdite nelle societàcooperative Andrea Sergiacomo Dottore Revisore dei Conti ASPETTI GENERALI Il ristorno è un istituto tipico del mondo cooperativo che permette di concedere ai soci un
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO PER LA DISCIPLINA DI INCENTIVAZIONE DELLE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E DELLA PRODUTTIVITA
- 1 - CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO PER LA DISCIPLINA DI INCENTIVAZIONE DELLE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E DELLA PRODUTTIVITA QUADRIENNIO NORMATIVO 2006/2009 PER LA PARTE ECONOMICA ANNO
DettagliPROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA (ai sensi degli artt. 8, 9 e 10 del CCNL del 31.03.1999 e dell art. 10 del CCNL del 22.01.2004) Regolamento approvato
DettagliCOMUNE DI COLLERETTO GIACOSA Città Metropolitana di Torino
COMUNE DI COLLERETTO GIACOSA Città Metropolitana di Torino C.A.P. 10010 TEL.0125.76125 FAX 0125.76282 E-MAIL colleretto.giacosa@canavese.to.it Prot. 2472 Decreto Sindacale n. 2/2019 OGGETTO: Conferimento
DettagliArt. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità
Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di
DettagliRINNOVO CCNL
ALLEGATO (14 novembre 2007) RINNOVO CCNL 22.5.2003 CAPITOLO III - FORME DEL RAPPORTO DI LAVORO Le modifiche sono le seguenti: ART. 10 CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE Al comma 14 il preavviso dovuto
DettagliREDDITO COMPLESSIVO SUPERIORE AD 2 13, 1, 8.000,00 FINO AD
La Legge di stabilità 2014 ha modificato l art. 13 del Testo unico delle imposte sui redditi nella parte relativa alle detrazioni di lavoro dipendente e ai redditi assimilati individuati all art. 50, comma
DettagliBozza ACCORDO SINDACALE SPERIMENTALE Azienda Speciale Servizi Sanitari Vergiate (di seguito anche Azienda o
Bozza ACCORDO SINDACALE SPERIMENTALE 2019 Tra le parti: Azienda Speciale Servizi Sanitari Vergiate (di seguito anche Azienda o ASSSV ), con sede in Vergiate via G.Di Vittorio 2 c.f. 02021020124, in persona
DettagliREGIONE PIEMONTE BU2 10/01/2013
REGIONE PIEMONTE BU2 10/01/2013 Deliberazione dell Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale 14 dicembre 2012, n. 137/2012 Approvazione avvisi per il conferimento di tre incarichi di Direttore regionale
DettagliACCORDO SINDACALE. La realizzazione dei suddetti obiettivi determinerà a consuntivo l entità dell erogazione.
ACCORDO SINDACALE In data 11 FEBBRAIO 2015 TRA AOB 2 Srl rappresentata dal Presidente Angelo Zinelli, con l assistenza del Responsabile del Personale & organizzazione Dr. Giovanni Gardini RSU AOB 2 Srl,
DettagliA cura dell U.O. Lavoro e Previdenza Milano 20 novembre 2008
Il contratto collettivo nazionale A cura dell U.O. Lavoro e Previdenza Milano 20 novembre 2008 1 Articoli 8 e 9 Soste di lavoro e sospensioni L operaio, a richiesta del datore di lavoro, è tenuto a trattenersi
DettagliDelega per aumento di capitale al servizio del Sistema Incentivante di Gruppo 2019
Delega per aumento di capitale al servizio del Sistema Incentivante di Gruppo 2019 2. Delega al Consiglio di Amministrazione della facoltà di deliberare un aumento gratuito del capitale sociale di massimi
DettagliMETODOLOGIA PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEI DIPENDENTI E DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA
METODOLOGIA PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEI DIPENDENTI E DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA Approvata con determinazione R.G. n 1041 del 20/10/2011 Modificata con determinazione
DettagliUIR Unione degli Industriali di Roma
UIR Unione degli Industriali di Roma Addì 10 giugno 2003, in Roma, presso la Sede dell Unione degli Industriali di Roma TRA TELECOM ITALIA S.p.A, assistita dall Unione degli Industriali di Roma e SLC CGIL,
Dettagli1. Processo decisionale relativo alla politiche e prassi di remunerazione
Soc. Coop. INFORMATIVA EX POST SULL ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE A FAVORE DEGLI ESPONENTI AZIENDALI E DEL PERSONALE NEL CORSO DELL ESERCIZIO 2018. Le disposizioni
DettagliPOSIZIONI ORGANIZZATIVE
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ATIVE Allegato A al Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei servizi nella versione modificata con deliberazione della
DettagliAGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE U
Divisione Risorse Direzione Centrale Risorse umane e organizzazione Settore Sviluppo Ufficio Selezione del Personale Procedura selettiva di sviluppo economico del personale dell Agenzia delle Entrate IL
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL PRIMO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI, CONVOCATA PER IL
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL PRIMO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI, CONVOCATA PER IL 25 NOVEMBRE 2013, IN UNICA CONVOCAZIONE 1. Piano di Stock
DettagliSETTORE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE RISORSE UMANE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
COMUNE DI SASSARI SETTORE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE RISORSE UMANE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA
DettagliIL VALORE. La ricchezza creata Complessivamente il valore aggiunto di Edit. Coop. cresce, tra il aggiunto
La ricchezza creata Complessivamente il valore aggiunto di Edit. Coop. cresce, tra il 1994 e il 2002, del 53,71% Nel 2002 il 95% di questa quota viene distribuito ai lavoratori Tra il 1994 e il 2002 il
DettagliNuovo servizio Inps che permette di conoscere l importo della Naspi mese per mese: come calcolare l indennità di disoccupazione.
Calcolo Naspi: come conoscere l'importo esatto dell'assegno Autore : Noemi Secci Data: 11/10/2018 Nuovo servizio Inps che permette di conoscere l importo della Naspi mese per mese: come calcolare l indennità
DettagliDIREZIONE CENTRALE POLITICHE DEL LAVORO E WELFARE
DIREZIONE CENTRALE POLITICHE DEL LAVORO E WELFARE Settore Lavoro Contrattazione e Relazioni Sindacali Roma, 08/11/2017 Prot. 0010015 Com n. 70 Oggetto: elemento economico di garanzia Come previsto dal
DettagliPER LA GRADUAZIONE, CONFERIMENTO E REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, CONFERIMENTO E REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Art. 1 - Campo di applicazione Art.2 - Strutture organizzative e posizioni organizzative Art.3 - Retribuzione di posizione
DettagliRelazione illustrativa
Relazione illustrativa Allegata all ipotesi di Contratto Integrativo Regionale dell Area V della Dirigenza Scolastica della regione Emilia-Romagna (1/09/2012-31/08/2013) Modulo 1 - Scheda 1.1 (Illustrazione
DettagliRELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ai sensi degli artt ter TUF e 84 quater del Regolamento emittenti
RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ai sensi degli artt. 123 - ter TUF e 84 quater del Regolamento emittenti Data di approvazione della Relazione: 15 marzo 2017 Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2016
DettagliIncentivazione Commerciale Business 2011 SISTEMA BASE
GIPA SISTEMA BASE Febbraio 2011 2 Destinatari e Applicabilità del Sistema Il Sistema di Responsabile/Account Vendita Pubblica Amministrazione Centrale, applicabile nell'ambito delle politiche dei prodotti
Dettagli1. Processo decisionale (art. 450 CRR, c. 1, lett. a)
INFORMATIVA SULL ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE A FAVORE DEGLI ESPONENTI AZIENDALI E DEL PERSONALE NEL CORSO DELL ESERCIZIO 2015 1. Processo decisionale (art. 450
DettagliREGOLAMENTO SOCI SOVVENTORI E EMISSIONE CAPITALE SOVVENTORI
REGOLAMENTO SOCI SOVVENTORI E EMISSIONE CAPITALE SOVVENTORI Modifiche al Regolamento soci sovventori ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI FIRENZE 15/06/2019 Art. 1 - Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento
DettagliPROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE
PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE SCHEDE DI VALUTAZIONE Informazioni sul Valutato Dirigente: Posizione: Struttura: Periodo di : Informazioni sul Valutatore (ove distinto dal Direttore
DettagliIL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE dell'ente. Parte B La valutazione del Personale dei Livelli. Marzo 2012
IL SISTEMA DI DELLA PERFORMANCE dell'ente Parte B La valutazione del Personale dei Livelli Marzo 2012 1) valutazione del comportamento organizzativo INDIVIDUAZIONE ITEMS DI COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO
DettagliCOMUNE DI ACQUAPENDENTE (Provincia di Viterbo)
COMUNE DI ACQUAPENDENTE (Provincia di Viterbo) REGOLAMENTO RELATIVO A PRESTAZIONI DI LAVORO ACCESSORIO DI NATURA MERAMENTE OCCASIONALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 83 del 27/05/2015 I N
DettagliLe parti, come sopra rappresentate, ai sensi dell art. 7 del CCRL vigente, in data 9 aprile 2008 sottoscrivono il seguente accordo:
CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DI LAVORO DI TUTTI I DIPENDENTI, ESCLUSI QUELLI CON QUALIFICA DIRIGENZIALE, DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE La delegazione dell'amministrazione regionale rappresentata da:
DettagliContratto a tempo parziale
Contratto a tempo parziale Disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015, vigente dal 25 giugno 2015. Il testo va ad abrogare il D.Lgs. n. 61/2000 Gli articoli del contratto a tempo parziale sono contenuti nel D.Lgs.
DettagliDECRETO DEL SINDACO N.1-13 DEL 3 GIUGNO 2013
Comune di SANT'ANTONIO DI GALLURA Provincia di Olbia-Tempio DECRETO DEL SINDACO N.1-13 DEL 3 GIUGNO 2013 OGGETTO: ASSEGNAZIONE OBIETTIVI ANNO 2013 - SEGRETARIO COMUNALE Soggetti destinatari: SEGRETARIO
DettagliREGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
REGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA (ex art. 8, 9 del CCNL Enti Locali del 31.3.1999, ex art. 17 comma 2 del CCNL Enti Locali del 1.4.1999 ed ex art. 10 del CCNL Enti
DettagliCOMUNE DI ONANO (Provincia di Viterbo)
COMUNE DI ONANO (Provincia di Viterbo) REGOLAMENTO RELATIVO A PRESTAZIONI DI LAVORO ACCESSORIO DI NATURA MERAMENTE OCCASIONALE Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 36 del 31.05.2016 I N D I
DettagliRegolamento per la disciplina dell istituto delle specifiche responsabilità
COMUNE DI MONTE SAN SAVINO (Provincia di Arezzo) Regolamento per la disciplina dell istituto delle specifiche responsabilità Allegato alla delibera di G.C. n. del 1 Indice Art. 1 Finalità Pag. 3 Art. 2
DettagliIPOTESI DI ACCORDO INTEGRATIVO SULLE MODALITA DI EROGAZIONE DELLA PRODUTTIVITA PER L ANNO 2018
IPOTESI DI ACCORDO INTEGRATIVO SULLE MODALITA DI EROGAZIONE DELLA PRODUTTIVITA PER L ANNO 2018 Il giorno 7 marzo 2019 presso la sede di via de Burrò della Camera di Commercio di Roma si è tenuto un incontro
DettagliLe parti stipulanti nel comune intento di realizzare la massima rapidità delle assunzioni di giovani concordano la seguente procedura:
La CONFINDUSTRIA, la CGIL, la CISL e la UIL ravvisano nel contratto di formazione e lavoro (CFL) uno strumento che può contribuire all incremento dell occupazione giovanile, favorendo la preparazione dei
DettagliIl Sistema della produttività e i fattori di rilevazione degli apporti
Il Sistema della produttività e i fattori di rilevazione degli apporti 1. Produttività di struttura (performance organizzativa) e produttività individuale (performance individuale) Il sistema della produttività
Dettagli