REGOLAMENTO INTERNO SUI RISTORNI

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1 REGOLAMENTO INTERNO SUI RISTORNI Ai sensi dell art sexies del Codice Civile e dell art. 24 dello Statuto Sociale Approvato dall Assemblea 36 del 26 aprile Premessa Dall art. 3 dello Statuto della Cooperativa Sociale Terr.A.: La Cooperativa non ha scopo di lucro; suo fine è il perseguimento dell interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini attraverso l ideazione e la gestione di servizi sociali, socio sanitari ed educativi ai sensi dell art. 1 lett. a) della legge 381/1991, nonché di servizi formativi. La finalità dei Soci lavoratori o in prova di Cooperativa non è quella di dividere gli utili derivanti dall attività ma quella di ottenere una remunerazione della prestazione a condizioni migliori di quelle che si potrebbero ottenere ricorrendo al libero mercato. I ristorni nascono allo scopo di integrare i compensi dei Soci lavoratori o in prova attraverso l assegnazione di una parte del risultato mutualistico conseguito. 2. Definizione di ristorni I ristorni sono definiti dalla giurisprudenza come quegli strumenti che attribuiscono ai Soci il vantaggio mutualistico derivante dai rapporti di scambio intrattenuti dagli stessi con la Cooperativa. Da un punto di vista economico i ristorni rappresentano, per la Cooperativa, un maggior costo dell esercizio e, per i Soci lavoratori o in prova, un maggiore compenso. 3. Attribuzione dei ristorni Ai sensi dell articolo 2545-sexies, comma 1 del Codice Civile, i ristorni vengono attribuiti ai Soci in base all attività Sociale da questi apportata alla Cooperativa, proporzionalmente alla quantità e qualità degli scambi mutualistici. I ristorni possono essere corrisposti mediante: 1. integrazione dei compensi (erogazione diretta); 2. aumento gratuito del capitale; oppure in forma mista, parte come compenso e parte come aumento di capitale. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

2 La proposta in merito all erogazione e alle modalità di determinazione dei ristorni, basata sul presente regolamento e sulle disposizioni di legge vigenti, è presentata dal Consiglio di Amministrazione all Assemblea, la quale delibera in occasione dell approvazione del bilancio d esercizio. 3.1 Ristorni come aumento dei compensi Nel caso di ristorni deliberati come erogazione diretta, gli stessi si sostanziano come una integrazione dei compensi data ai Soci lavoratori o in prova sulla base del lavoro dagli stessi conferito alla Cooperativa. 3.2 Ristorni come aumento gratuito del capitale Nel caso di ristorni come aumento del capitale sociale, gli stessi possono venire erogati sotto forma di aumento gratuito determinando un aumento delle azioni possedute da ciascun Socio lavoratore o in prova, o mediante l emissione a titolo gratuito di strumenti finanziari di cui al Titolo IV dello Statuto Sociale. La misura del ristorno destinato ai singoli Soci lavoratori o in prova dipende, anche in questo caso, dal lavoro dagli stessi conferito. Ciò è in linea con l obiettivo perseguito dal legislatore di realizzare la capitalizzazione dell impresa. 4. Presupposti Presupposto principale per l attribuzione ai Soci lavoratori o in prova dei ristorni è il conseguimento di un margine (o, impropriamente, utile) relativo alla gestione delle attività svolte con l impiego del lavoro dagli stessi conferito. Una perdita di bilancio relativa a tali attività, infatti, non può giustificare un ristorno ai Soci lavoratori o in prova in quanto non vi è alcun vantaggio economico generato dai Soci stessi dal quale attingere. Altri elementi che vengono considerati per l attribuzione dei ristorni sono le condizioni finanziarie e le prospettive della Cooperativa nonché le aspettative e le condizioni dei Soci lavoratori o in prova. Il presupposto viene verificato di anno in anno sulla base di una situazione contabile a consuntivo al 31 dicembre dalla quale emerga il margine relativo ad attività o servizi specificamente riferibili ai Soci lavoratori o in prova. 5. Destinatari dei ristorni I ristorni spettano ai Soci lavoratori ed ai soci appartenenti alla categoria speciale di cui all art. 2527, comma 3 del Codice Civile ( soci in prova ), indipendentemente dalla tipologia di C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

3 contratto di lavoro, che sono stati Soci lavoratori o in prova per almeno 4 mesi (il conteggio va effettuato dal giorno in cui è avvenuta l iscrizione a libro soci, considerandolo come mese intero indipendentemente dalla data di iscrizione) nel corso dell anno di riferimento e che risultano ancora iscritti a libro Soci al momento della delibera assembleare di attribuzione del ristorno. Ai sensi dell ultimo comma dell articolo 2545 sexies del Codice Civile la quota di ristorno spettante a ciascun Socio lavoratore o in prova va calcolata singolarmente per ognuno di questi. 6. Criteri per l attribuzione L attribuzione dei ristorni ai Soci lavoratori o in prova viene effettuata sulla base degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci stessi. Il Consiglio di Amministrazione, ogni anno, sulla base delle risultanze del bilancio ed in particolare dell andamento delle attività riferibili ai Soci lavoratori ed in prova, definisce una proposta di ristorno che indica l ammontare complessivo ristornabile. Con riferimento a questo ammontare ed in base a quanto previsto nel presente regolamento, si individuano poi gli importi da destinare ai singoli Soci lavoratori o in prova. Per la determinazione degli importi da ristornare ai singoli Soci lavoratori o in prova vengono prese in considerazione le variabili quantità e qualità degli scambi mutualistici; a tal fine sono stati individuati alcuni indicatori che fanno riferimento alle variabili sopra citate e che vengono considerati, nella determinazione del ristorno, se e in quanto siano concretamente applicabili nell anno: 1) il tempo di lavoro, anche definito in via presuntiva, retribuito nell anno; 2) le retribuzioni e/o i compensi a qualunque titolo erogati per prestazioni effettivamente rese nell anno; 3) la qualifica, professionalità e responsabilità del Socio lavoratore o in prova; 4) la durata del rapporto societario con la Cooperativa; 5) eventuali prestiti o garanzie per prestiti concessi alla Cooperativa; 6) la produttività della struttura di assegnazione del Socio lavoratore o in prova; 7) il numero di periodi di assenza dal lavoro nell anno al di fuori dei periodi di ferie programmate previsti per la struttura in cui il Socio lavoratore o in prova opera; 8) eventuali rilievi rivolti al Socio dal Consiglio di Amministrazione per inadempimento dei doveri che nascono dal rapporto di collaborazione, qualunque esso sia, e/o per violazione delle regole associative nell anno. La proposta di ristorno da parte del Consiglio di Amministrazione determina anche quali indicatori siano applicabili rispetto alla situazione della Cooperativa nell anno cui si riferisce il ristorno stesso, motivando le ragioni oggettive dell eventuale esclusione di alcuni indicatori. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

4 Per ognuno degli indicatori è definita una suddivisione in fasce di attribuzione di punteggio, positivo per i primi 6 indicatori e negativo i restanti 2, in base alla situazione di ogni Socio lavoratore o in prova rispetto agli indicatori stessi (Allegato Tabella di attribuzione punteggi rispetto agli indicatori di quantità e qualità degli scambi mutualistici dei Soci lavoratori o in prova). Il punteggio di ogni Socio lavoratore o in prova è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti in ciascuno degli indicatori. La somma dei punteggi totali raggiunti dai singoli Soci lavoratori o in prova viene rapportata all importo del ristorno complessivo che dalla proposta del Consiglio di Amministrazione risulta destinato ai Soci stessi, per determinare il valore economico del singolo punto: valore punto = ristorno totale per soci / somma punteggi singoli soci Il ristorno attribuito al singolo Socio lavoratore o in prova sarà costituito dal prodotto tra il suo punteggio totale e il valore economico del singolo punto: ristorno socio lavoratore o in prova = punteggio socio lavoratore o in prova X valore punto purché tale importo non risulti superiore al 30% dei trattamenti economici dallo stesso percepiti nel corso dell anno di riferimento; in caso contrario il ristorno da assegnare al Socio lavoratore o in prova sarà del 30% della retribuzione dallo stesso percepita nel corso dell anno di riferimento. Si stabilisce che il valore del ristorno da erogare come aumento dei compensi sia arrotondato per difetto al multiplo di 1,00 (un euro) e che il valore del ristorno da erogare come aumento gratuito di capitale sia arrotondato per difetto al multiplo di 25,00 (venticinque euro). 6.1 Variabile quantità La quantità degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci lavoratori o in prova viene valutata prendendo in considerazione le seguenti categorie: a) il tempo di lavoro, anche definito in via presuntiva, retribuito nell anno; tale parametro, per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato è costituito dal totale delle ore lavorate risultanti dal libro presenze, mentre per i Soci lavoratori o in prova con contratto differente da quello subordinato è costituito da un indicatore che la direzione della Cooperativa, nell incaricare il Socio lavoratore o in prova, indicherà quale stima dell impegno lavorativo del Socio lavoratore o in prova stesso, da utilizzare ai fini del computo del ristorno; b) le retribuzioni e/o i compensi lordi a qualunque titolo erogati dalla Cooperativa per prestazioni effettivamente rese nell anno; a tal fine si considerano le retribuzioni relative ai C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

5 mesi di effettiva prestazione lavorativa. Per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato che abbiano avuto nel corso del mese periodi di assenza, si considerano mesi di prestazione lavorativa, ai fini del ristorno, quelli nei quali il Socio lavoratore o in prova abbia svolto almeno la metà delle giornate lavorative previste; nel caso di assunzione nel corso del mese, il primo mese lavorativo viene comunque computato come mese intero, a meno che il Socio lavoratore o in prova non sia rimasto assente per più di metà delle giornate lavorative che avrebbe dovuto prestare; c) la durata del rapporto societario; tale durata viene misurata in mesi e computata a partire dal mese in cui ha avuto inizio il rapporto societario in essere alla data dell Assemblea di approvazione del bilancio e fino al 31/12 dell anno di riferimento per il ristorno. Gli indicatori costituiti dai compensi erogati nell anno e dalla durata del rapporto societario vengono considerati direttamente correlati, oltre che con la quantità, anche con la qualità dello scambio mutualistico intercorso tra Socio lavoratore o in prova e Cooperativa. 6.2 Variabile qualità La qualità degli scambi mutualistici intercorsi fra la Cooperativa e i singoli Soci lavoratori o in prova viene quantificata prendendo in considerazione: a) la qualifica, professionalità e responsabilità del Socio lavoratore o in prova, espresse dal livello di inquadramento per i lavoratori dipendenti, o da un indicatore equivalente, attribuito dalla direzione al momento del conferimento dell incarico ad ogni Socio lavoratore o in prova con contratto differente da quello subordinato; b) la durata del rapporto societario; la durata del rapporto societario viene misurata in mesi e computata a partire dal mese in cui ha avuto inizio il rapporto societario in essere alla data dell Assemblea di approvazione del bilancio e fino al 31/12 dell anno di riferimento per il ristorno; c) le retribuzioni e/o i compensi lordi a qualunque titolo erogati dalla Cooperativa per prestazioni effettivamente rese nell anno; a tal fine si considerano le retribuzioni relative ai mesi di effettiva prestazione lavorativa. Per i Soci lavoratori o in prova con contratto di lavoro subordinato che abbiano avuto nel corso del mese periodi di assenza, si considerano mesi di prestazione lavorativa, ai fini del ristorno, quelli in cui il Socio lavoratore o in prova abbia svolto almeno la metà delle giornate lavorative previste; nel caso di assunzione nel corso del mese, il primo mese lavorativo viene comunque computato come mese intero, a meno che il Socio lavoratore o in prova non sia rimasto assente per più di metà delle giornate lavorative che avrebbe dovuto prestare; d) eventuali prestiti o garanzie su prestiti concessi alla Cooperativa, considerando come indicatore la somma di tale dato per ogni mese dell anno di riferimento, calcolata moltiplicando gli importi prestati per il coefficiente 0,5 e gli importi garantiti per il coefficiente 1; e) la produttività della struttura di assegnazione del Socio lavoratore o in prova; nel caso il Socio sia impiegato all interno di più di una struttura si considererà il dato medio relativo alle diverse strutture, pesando l indicatore relativo alla singola struttura con il tempo di C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

6 lavoro, anche definito in via presuntiva, del Socio lavoratore o in prova presso tale struttura; quale indicatore di produttività si utilizzerà la valutazione annuale espressa dal Consiglio di Amministrazione in merito all andamento delle attività nelle diverse strutture della Cooperativa; f) il numero di periodi di assenza dal lavoro al di fuori delle ferie programmate; nel computo, le assenze in occasione di malattia e infortunio e i periodi di astensione obbligatoria per maternità vengono moltiplicate per il coefficiente 0,5; g) eventuali rilievi rivolti al Socio dal Consiglio di Amministrazione per inadempimento dei doveri che nascono dal rapporto di collaborazione, qualunque esso sia, e/o per violazione delle regole associative nell anno; per il computo si considerano 5 fasce di punteggio, per gravità crescente di rilievo sollevato, e il punteggio rilevante per il Socio lavoratore o in prova è quello del rilievo più grave subito nel corso dell anno; alla fascia di gravità più elevata, relativa a rilievi tali da comportare l interruzione del rapporto di lavoro, corrisponde un punteggio negativo tale da azzerare il punteggio totale del Socio lavoratore o in prova. Gli indicatori costituiti dalle retribuzioni lorde erogate nell anno e dalla durata del rapporto societario vengono considerati direttamente correlati, oltre che con la qualità, anche con la quantità dello scambio mutualistico intercorso tra Socio lavoratore o in prova e Cooperativa. 7. Rinvio alla normativa vigente Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alla normativa vigente di riferimento. C.F. e P.IVA CCIAA Albo Soc. Coop. A /6

7 TABELLA PUNTEGGI AI FINI DEI RISTORNI (art. 24 dello Statuto) Tabella di attribuzione punteggi rispetto agli indicatori di qualità e quantità degli scambi mutualistici dei Soci Lavoratori qualifica 25 rapporto societario 20 retribuzione lorda 10 rilievi del CdA 100 indice punteggio mesi punteggio intervalli retribuzione punteggio gravità del rilievo punteggio 1 e 2 5 da 4 a 11 4 retribuzione < e 4 10 da 12 a <= retribuzione < e 6 15 da 24 a <= retribuzione < e 8 20 da 42 a <= retribuzione < e oltre <= retribuzione tempo lavoro 20 assenze al mese 20 prestiti e garanzie 15 produttività 10 tempo lavoro punteggio intervalli assenze/mese punteggio esposizione punteggio percentuale di raggiungimento obiettivo punteggio 1 <= ore < ,0416 <= assenze < 0,3 4 esposizione < < 20% <= ore < ,3 <= assenze < 0, <= esposizione < % - 39% <= ore < ,6 <= assenze < 0, <= esposizione < % - 59% <= ore < ,8 <= assenze < <= esposizione < % - 79% <= ore 20 1 <= assenze <= esposizione 15 > 80% 10 approvata il 26 aprile 2007

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