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2 SOMMARIO 1. IMPIANTI IN POSSESSO DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ATTIVITA DELLA SEZIONE PROVINCIALE ATTIVITA ISTRUTTORIA Convenzione Provincia - Arpa Aggiornamento Sezione D dell Autorizzazione Integrata Ambientale ATTIVITA DI CONTROLLO Programmazione delle ispezioni Tariffazione dell attività di controllo Arpa Il modello organizzativo La modulistica La visita ispettiva programmata La visita ispettiva straordinaria Risultati dell attività ispettiva la visita ispettiva l attività di campionamento Le violazioni ATTIVITA DI COMUNICAZIONE Implementazione sito internet di Arpa Sezione Provinciale Bologna Partecipazione a seminari dedicati al tema dell Autorizzazione Integrata Ambientale Osservatorio sull attuazione della Direttiva IPPC

3 1. IMPIANTI IN POSSESSO DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Sul territorio della Provincia di Bologna gli impianti in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Provincia di Bologna quale Autorità Competente, in esercizio alla data del , sono risultati essere complessivamente 89. In figura 1 si riporta la distribuzione degli impianti autorizzati in funzione della categoria di attività industriale svolta dagli stessi, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 152/06 parte II allegato VIII, così come modificato dal D.Lgs 128/10. Figura 1 Provincia di Bologna - Impianti con A.I.A. - anno 2010 Attività energetiche 2 Industria chimica 6 Altre attività 7 Industria dei prodotti minerari 10 Allevamenti 14 Gestione dei rifiuti 19 Produzione e trasformazione dei metalli Come si può osservare la Provincia di Bologna è caratterizzata dalla significativa presenza di insediamenti industriali che svolgono attività di produzione e trasformazione dei metalli; si tratta in particolare di galvaniche (n.24) e fonderie (n.7), realtà industriali assai spesso diversificate per dimensioni, tipologia di lavorazione e prodotto finito. Numerose sono anche le aziende che operano nelle diverse attività facenti riferimento alla gestione dei rifiuti (n.6 discariche, n.1 inceneritore, n.12 impianti di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi), gli allevamenti intensivi di pollame e suini (n.14) e le industrie dei prodotti minerari (n.7 ceramiche e n.3 produzione laterizi). Sono inoltre presenti n.6 industrie chimiche (fabbricazione di prodotti chimici organici ed inorganici di base, produzione di fertilizzanti), realtà produttive caratterizzate da elevata complessità e significativi impatti ambientali, n.2 attività energetiche (n.1 centrale di cogenerazione, n.1 impianto di compressione e trattamento gas naturale) e n.7 attività varie (n.3 3

4 alimentari, n.1 produzione di cavi e fili isolati, n.1 produzione nastri adesivi, n.1 trattamento di superfici con solventi organici, n.1 cartiera). Rispetto al 2009 si segnala la dismissione di n.1 cartiera, n.1 energetica e n.1 galvanica. 4

5 2. ATTIVITA DELLA SEZIONE PROVINCIALE Nell ambito delle tematica AIA, le attività svolte da Arpa si articolano sui seguenti punti: a) Attività istruttoria a supporto della Provincia per il rilascio di nuove autorizzazioni integrate o modifiche all atto di autorizzazione già rilasciato; b) Attività di controllo e vigilanza previste, secondo le disposizioni del D.lgs 152/2006 e smi c) Attività di informazione nei confronti delle Aziende e comunicazione dei dati ambientali a cittadini e /o portatori di interesse 2.1 ATTIVITA ISTRUTTORIA Convenzione Provincia - Arpa Sulla base di quanto previsto dalla vigente normativa nazionale e regionale in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (D.Lgs 152 /06 così come modificato dal D.Lgs. 29 giugno 2010 n.128, Legge Regionale Emilia Romagna 11 ottobre 2004 n.21), viene individuata la Provincia come Autorità Competente per l esercizio delle funzioni amministrative derivanti dalle leggi suddette. In particolare è la Provincia che provvede al rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale dopo aver acquisito il parere di Arpa per quanto concerne il piano di monitoraggio ed il controllo degli impianti e delle emissioni nell ambiente, oltre al parere del Comune territorialmente competente per gli aspetti più propriamente legati all impatto dell impianto sul sistema insediativo locale. Per lo svolgimento dell attività istruttoria finalizzata all esame della documentazione trasmessa dalle aziende ed al successivo rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale la Provincia può avvalersi anche del supporto di Arpa (art. 3 comma 3 LR 21/04). In ragione di quanto sopra fra Provincia di Bologna e Arpa Sezione Provinciale di Bologna è stata stipulata un apposita convenzione per il supporto all elaborazione di istruttorie tecnico ambientali ai fini del rilascio di autorizzazioni in materia ambientale, compresa l Autorizzazione Integrata Ambientale. Tra i diversi procedimenti oggetto della citata convenzione nel corso del 2010 si segnalano i seguenti: istruttorie per l esercizio di nuovi impianti istruttorie per modifiche sostanziali di impianti esistenti istruttorie per modifiche non sostanziali di impianti esistenti E da considerarsi modifica sostanziale di un impianto la variazione delle caratteristiche o del funzionamento, ovvero un potenziamento dello stesso, che, secondo l'autorità competente, produca 5

6 effetti negativi e significativi sull'ambiente. In particolare, con riferimento alla disciplina dell'autorizzazione integrata ambientale, per ciascuna attività per la quale l'allegato VIII della parte II del D.Lg.s. 152/06 indica valori di soglia, è sostanziale una modifica che dia luogo ad un incremento del valore di una delle grandezze, oggetto della soglia, pari o superiore al valore della soglia stessa (D.L.g.s. 152/06, art. 5 comma 1, lettera l-bis) Nel caso di modifica sostanziale l attività istruttoria porta di fatto all apertura di un procedimento per il rilascio di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale in sostituzione di quella precedentemente rilasciata. E da considerarsi modifica non sostanziale di un impianto la variazione delle caratteristiche o del funzionamento, ovvero un potenziamento dello stesso, che non rientra nella casistica di cui all art. 5 comma 1 lettera l-bis del D.Lgs. 152/06. In questo caso l attività istruttoria porta all apertura di un procedimento di parziale modifica dell Autorizzazione Integrata Ambientale già rilasciata. Nella sottostante tabella si riporta l elenco dei procedimenti avviati e conclusi nel corso del ATTIVITA' ISTRUTTORIA 2010 PROCEDIMENTI AVVIATI PROCEDIMENTI CHIUSI AL 31/12/2010 Nuovi impianti 2 0 Modifiche sostanziali 3 0 Modifiche non sostanziali TOTALE Complessivamente l attività ha riguardato l esame di procedimenti riguardanti 42 diverse aziende. Come si può osservare la maggior parte dell attività istruttoria svolta in convenzione per conto della Provincia ha riguardato procedimenti di modifiche non sostanziali, mentre limitati sono risultati i procedimenti relativi a nuovi impianti o modifiche sostanziali di impianti esistenti. Occorre comunque sottolineare che questi ultimi due procedimenti, seppur numericamente contenuti, comportano un rilevante impegno da parte degli operatori coinvolti, trattandosi di attività istruttoria complessa che si conclude con il rilascio di una nuova autorizzazione. Per tutti i procedimenti in questione, al netto di eventuali richieste di integrazione, sono stati rispettati i tempi previsti nella convenzione Provincia Arpa. 6

7 Da sottolineare come molti procedimenti si sono conclusi oltre il 31 dicembre 2010 per motivi legati all attesa della documentazione integrativa richiesta o perché avviati in prossimità della fine dell anno solare Aggiornamento Sezione D dell Autorizzazione Integrata Ambientale Come già riportano nel documento Impianti I.P.P.C. Attività di controllo programmata anno 2009 pubblicato sul sito web di Arpa Sezione di Bologna, all indirizzo nel 2010 è continuata, in accordo con l Autorità Competente, la rivisitazione delle Autorizzazioni Integrate Ambientali già rilasciate, con una loro parziale riscrittura della Sezione D volta a chiarire aspetti, anche prescrittivi, che hanno dato luogo ad interpretazioni contrastanti tra Ente di controllo e Gestore, eliminare prescrizioni di carattere generale laddove non necessarie, inserire nuovi allegati (es. D.4 Criteri per il campionamento delle emissioni in atmosfera convogliate, D.5 Elenco metodi manuali di campionamento ed analisi per emissioni convogliate). Al 31 dicembre 2010 sono risultate 25 le Autorizzazioni oggetto di riscrittura della Sezione D ATTIVITA DI CONTROLLO L atto autorizzativo rilasciato dall Autorità Competente, nella sezione denominata D.3 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO, oltre a prevedere la tipologia e la frequenza degli autocontrolli da parte del Gestore, riporta anche il piano di controlli (visite ispettive e campionamenti) in capo ad Arpa. Come già evidenziato nel documento Impianti I.P.P.C. Attività di controllo programmata anno 2009 pubblicato sul sito web di Arpa Sezione di Bologna, in accordo con la Provincia la frequenza di controllo da parte di Arpa è stata progressivamente definita da annuale a biennale. Solamente per le industrie chimiche, le discariche e l inceneritore si è mantenuta la frequenza di controllo annuale stante il significativo impatto ambientale rappresentato da queste attività Programmazione delle ispezioni Per l anno 2010 si è prevista l esecuzione della visita ispettiva programmata su tutti gli impianti non oggetto di tale verifica nel corso del 2009, oltre a ripetere il controllo presso le industrie chimiche, le discariche e l inceneritore. 7

8 Sulla base di tali considerazioni il programma di controllo per l anno 2010 ha interessato complessivamente 44 impianti: In figura 2 si riporta la distribuzione degli impianti in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale oggetto di visita ispettiva programmata per l anno Figura 2 Provincia di Bologna - Impianti con A.I.A. ispezionati - anno 2010 Attività energetiche 1 Allevamenti 2 Industria dei prodotti minerari 4 Altre attività 5 Industria chimica 5 Gestione dei rifiuti 8 Produzione e trasformazione dei metalli L attività programmata sugli impianti sopra citati, oltre alle visite ispettive in azienda, comporta, in ottemperanza ai controlli previsti in capo ad Arpa dai piani di monitoraggio delle rispettive Autorizzazioni Integrate Ambientali, l esecuzione di un intensa campagna di campionamento sulle diverse matrici ambientali. Nello specifico (Figura 3) è stata programmata l esecuzione di n. 192 campioni complessivi, suddivisi in acque reflue industriali, acque superficiali, acque sotterranee, percolato di discarica, emissioni in atmosfera, rifiuti in arrivo in discarica 8

9 Figura 3 Campioni programmati - anno Acque sotterranee Acque reflue industriali Emissioni in atmosfera Rifiuti Percolato discarica Acque superficiali Serie Tariffazione dell attività di controllo Arpa Come previsto dal D.Lgs. 152/06, dal D.M. 24 aprile 2008 e da successive delibere regionali, i costi delle visite ispettive programmate e dei campionamenti previsti dall Autorizzazione Integrata Ambientale in capo all ente di controllo (Arpa) sono a carico del Gestore dell impianto. E stato inoltre stabilito che quest ultimo, entro il 30 gennaio, debba provvedere a versare ad Arpa l importo dovuto per i controlli programmati nel corso del medesimo anno. Si viene pertanto a delineare una situazione in cui il Gestore deve effettuare il pagamento della quota economica prevista in anticipo rispetto all esecuzione dell attività da parte dell ente di controllo. Questo comporta che il Gestore, preventivamente informato delle attività di controllo previste presso quel dato impianto nell anno in corso, provveda a determinare la quota economica relativa a tale attività, versando l importo dovuto, entro il termine previsto del 30 gennaio, su un conto corrente Arpa appositamente istituito. Al fine di agevolare la determinazione della tariffa per gli impianti IPCC è stato predisposto un applicativo (modulo di calcolo tariffe AIA) che consente il calcolo delle tariffe per l attività di controllo Arpa e permette la traduzione contabile del dettato normativo; l applicativo, corredato delle relative istruzioni, è reperibile sul sito web di Arpa - Sezione Provinciale di Bologna all indirizzo In previsione della scadenza prevista del 30 gennaio si è provveduto a migliorare l applicativo in questione con alcune piccole correzioni necessarie a risolvere problemi riscontrati nel corso 9

10 dell anno precedente; in particolare si è cercato di meglio specificare alcune modalità di compilazione al fine di agevolare l operato degli utilizzatori. Per l anno 2010 si segnala che solamente due della 44 aziende programmate non hanno provveduto ad effettuare il versamento della quota prevista per i controlli Arpa. Come previsto dalla normativa vigente in materia si è provveduto a segnalarne i nominativi all Autorità Competente Il modello organizzativo La positiva esperienza del modello organizzativo predisposto nel 2009 per lo svolgimento dell attività di controllo prevista per gli impianti in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale, già descritto nel documento Impianti I.P.P.C. Attività di controllo programmata anno 2009 e successivamente confermato dai contenuti della Circolare della Direzione Tecnica dell Agenzia avente per oggetto Gestione delle ispezioni programmate per la verifica dell Autorizzazione Integrale Ambientale, ha comportato la riproposizione di Gruppi interdistrettuali di operatori ad ognuno dei quali è stato assegnato il compito di svolgere l attività di controllo su un determinato numero di impianti appartenenti alla medesima categoria IPPC. Rispetto al 2009 è stato ridotto il numero di operatori appartenente ad ogni Gruppo (max 3 operatori) consentendo un recupero di risorse da destinare sulle restanti attività non A.I.A. Per ogni squadra è stato individuato un referente con il compito di coordinare l azione del gruppo, garantire l esecuzione dei controlli nei tempi previsti e con le modalità stabilite in sede di programmazione delle attività. Altri compiti assegnati al referente della squadra ispettiva consistono nel coordinare le attività preparatorie per l ispezione, ovvero l analisi dell autorizzazione e della documentazione prodotta dall azienda, curare l organizzazione dell ispezione e fungere da interlocutore primario con l azienda stessa durante le fasi dell attività di controllo. Complessivamente sono state costituite n.15 squadre interdistrettuali così suddivise: ATTIVITA N SQUADRE GALVANICHE 3 FONDERIE 2 CERAMICHE 1 ENERGETICHE 1 LATERIZI 1 10

11 DISCARICHE 1 RIFIUTI 2 ALLEVAMENTI 1 CHIMICHE 1 ALIMENTARI 1 SOLVENTI La modulistica Anche per l anno 2010 è stata utilizzata la modulistica già predisposta per i controlli effettuati nel corso dell anno Sono state apportate alcune modifiche al modello relativo al Rapporto Tecnico Ambientale (modulistica utilizzata per la stesura del rapporto conclusivo sull intervento, comprensivo dei risultati della visita ispettiva e dell esito dei campionamenti effettuati) al fine di rendere più esplicite eventuali situazioni di criticità riscontrate nel corso dell attività di controllo La visita ispettiva programmata Come già indicato al precedente punto 2.2.1, per ispezione programmata si intende l attività di controllo (visite all impianto e campionamenti) prevista in capo ad Arpa dal Piano di Monitoraggio e Controllo dell Autorizzazione Integrata Ambientale. La visita ispettiva è di norma suddivisa nelle seguenti fasi: 1) preparazione dell ispezione predisposizione della ceck list 2) esecuzione dell ispezione presso l impianto 3) stesura del rapporto tecnico ambientale da trasmettere ad Autorità Competente e Azienda Per una più puntuale descrizione delle fasi sopra riportate si rimanda al già citato documento Impianti I.P.P.C. Attività di controllo programmata anno La visita ispettiva straordinaria Trattasi di visita ispettiva che può essere richiesta dall Autorità Competente a seguito di problemi emersi nel corso delle ispezioni programmate o in caso di rinnovo o riesame dell autorizzazione; non sono previsti oneri economici a carico del Gestore dell impianto. Nel corso del 2010 non è pervenuta ad Arpa alcuna richiesta di visita ispettiva straordinaria da parte della Provincia di Bologna. 11

12 2.2.7 Risultati dell attività ispettiva Le modalità di controllo previste per gli impianti in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale, la necessità di garantire l esecuzione delle attività previste in quanto già tariffate alle Aziende interessate, l obbligo di dover giustificare l eventuale mancata realizzazione di ispezioni o campionamenti sia all Autorità Competente che alle Aziende stesse (con rimborso dei relativi importi economici fatturati), ha reso indispensabile una programmazione di dettaglio dell attività con certezza dei tempi di esecuzione dei controlli, anche attraverso una continua verifica dello stato di avanzamento lavori. Nel corso dell anno si è quindi provveduto ad effettuare periodici incontri con le squadre incaricate dell esecuzione dei controlli sugli impianti IPPC, verificando lo stato di avanzamento dei lavori ed adottando, qualora necessario, opportune azioni correttive la visita ispettiva Sulla base di quanto sopra nel corso del 2010 sono state effettuate visite ispettive programmate su 43 dei 44 impianti previsti (figura 4) pari al 97,7% dell attività prevista. Figura 4 Impianti IPPC - Visite ispettive anno Programma Attività svolta Aziende Non è stato possibile procedere all esecuzione di tutte le 44 ispezioni programmate a seguito della cessazione dell attività da parte di un azienda galvanica. In considerazione di quanto sopra si può pertanto affermare che tutte le visite ispettive sono state realizzate nei tempi e modi previsti dal piano delle attività. 12

13 l attività di campionamento In figura 5 si riporta il risultato dell attività di campionamento effettuato nel corso dell anno. Figura 5 Impianti IPPC - Campioni - Anno Acque sotterranee Acque reflue industriali Emissioni in atmosfera Rifiuti Percolato discarica Acque superficiali TOTALE Programmati Eseguiti Complessivamente è stato effettuata il 93,8 % dell attività di campionamento programmata, così suddivisa: Acque superficiali 100,0 % Percolato discarica 100,0 % Rifiuti 100,0 % Emissioni in atmosfera 100,0 % Acque sotterranee: 97,0 % Acque reflue industriali: 72,7 % I campionamenti non effettuati sono così suddivisi: Acque sotterranee (n. 3 campioni mancanti) - n. 3 campioni (presso la stessa azienda) non sono stati eseguiti in quanto i piezometri sono stati riscontrati più volte privi di acqua; 13

14 Acque reflue industriali (n. 9 campioni mancanti) - n. 7 campioni non sono stati eseguiti in quanto gli scarichi sono risultati più volte non attivi; - n. 1 campione non è stato eseguito a seguito di modifica dell autorizzazione con revisione del piano di monitoraggio; - n. 1 campione non è stato eseguito a causa di problemi strutturali riscontrati sul pozzetto di ispezione, con conseguente impossibilità di procedere al prelievo; Anche per quanto riguarda l attività di campionamento si può pertanto affermare che il programma annuale 2010 è stato pienamente rispettato in quanto l attività non svolta trova motivazioni ( sopra specificate) che prescindono dalla volontà degli operatori Arpa. Gli importi economici relativi alle attività non svolte sono stati restituiti alle ditte o, in alternativa e in accordo con le stesse, sono stati stornati dalle tariffe relative ai controlli previsti per l anno All attività di campionamento sopra descritta devono essere aggiunte anche 118 misure manuali (temperatura, ph, ossigeno disciolto, rilevazioni con strumentazione PID, ecc ) effettuate direttamente dagli operatori Arpa nel corso delle visite ispettive Le violazioni Fermo restando le considerazioni già espresse nel citato documento Impianti I.P.P.C. Attività di controllo programmata anno 2009, relativamente alla complessità dell Autorizzazione Integrata Ambientale e della conseguente necessità che i Gestori degli impianti soggetti a tale disciplina abbiano una conoscenza approfondita delle prescrizioni ivi contenute, per quanto concerne l anno 2010 l attività ispettiva programmata ha messo in evidenza un numero di violazioni significativamente inferiore a quanto registrato nel corso dell anno A fronte infatti del 54,5 % di violazioni registrate nel 2009 (con conseguente inoltro di notizia di reato all Autorità Giudiziaria) nel 2010 sono state riscontrate irregolarità nel 30,2 % delle aziende ispezionate (13 su 43). 14

15 Figura 6 Impianti IPPC - Esito controlli ,5 45, ,2 69, % Impianti con violazioni Impianti a norma Per i 13 impianti inadempienti si è provveduto a proporre all Autorità Competente l adozione di specifici provvedimenti amministrativi (diffide) finalizzati a regolarizzare le violazioni riscontrate. Inoltre in n. 20 casi l attività ispettiva, pur non evidenziando inadempienze da parte del Gestore dell impianto, ha permesso di riscontrare situazioni meritevoli di azioni di miglioramenti gestionali, impiantistici, amministrativi, ecc.. Si è pertanto provveduto a proporre all Autorità Competente l emissione di un apposito atto finalizzato a prescrivere alle aziende interessate l adozione delle azioni di miglioramento individuate dalle squadre ispettive Arpa. In totale gli impianti interessati da provvedimenti di diffida o proposte di miglioramento sono risultati essere 28 dei 43 ispezionati. Complessivamente sono risultati 4 (2,2 % del totale) i campionamenti in cui si sono registrati superamenti dei valori limite autorizzati; trattasi di n.2 campioni di acque reflue industriali (pertanto per tale tipologia di scarico i rapporti di prova non conformi sono risultati pari al 8,3%) e n.2 campioni di emissioni in atmosfera (11,1% dei campioni effettuati ai camini). Analizzando nello specifico le singole categorie IPPC (Figura 7) si osserva l elevato numero di inottemperanze riscontrate per gli impianti di produzione e trasformazione dei metalli; più contenute le violazioni relative all industria dei prodotti minerari, altre attività e gestione dei rifiuti. 15

16 Il dato sugli allevamenti non è da ritenersi significativo stante il limitato numero di attività ispezionate. Non sono state riscontrate violazioni per quanto concerne le attività energetiche e le industrie chimiche. Figura 7 Impianti IPPC - Violazioni anno 2010 Allevamenti Produzione e trasformazione dei metalli Industria dei prodotti minerari Altre attività Gestione dei rifiuti Industria chimica Attività energetiche 50,0 47,4 25,0 20,0 12,5 0,0 0, ATTIVITA DI COMUNICAZIONE Implementazione sito internet di Arpa Sezione Provinciale Bologna Nel corso del 2010 si è provveduto ad implementare la sezione AIA IPPC visitabile sul sito internet di Arpa Sezione Provinciale di Bologna: La sezione AIA IPPC risulta ora composta dai seguenti capitoli: Che cos è l AIA : breve descrizione sull Autorizzazione Integrata Ambientale, la normativa di settore, le tipologie di impianti ad essa assoggettati, il ruolo di Arpa nell attività istruttoria e di controllo Elenco Aziende AIA. : elenco, periodicamente aggiornato delle aziende della Provincia di Bologna in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale Modulo calcolo tariffe AIA: contiene il modulo di calcolo, e relative istruzioni, per la determinazione delle spese riguardanti le attività di ispezione programmata effettuate da Arpa 16

17 Schema di presentazione del report annuale: proposta di uno schema di report annuale per le tipologia di impianti per le quali non è ancora stato definito, dalla Regione, un format specifico di settore Informazioni e contatti: modalità con le quali è possibile contattare Arpa Sezione Provinciale di Bologna per informazioni e chiarimenti. In particolare si è proceduto all attivazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato ( ippcbo@arpa.emr.it ) che può essere utilizzato per contattare direttamente l Unità Operativa IPPC di Arpa. L indirizzo mail risulta particolarmente attivo nel mese di gennaio, per tutte le comunicazioni inerenti le spese riguardanti le attività di ispezione programmata (il versamento delle quali deve avvenire da parte delle aziende entro e non oltre il 30 gennaio); si osserva tuttavia un utilizzo sempre più frequente anche negli altri mesi dell anno. Normativa di riferimento: elenco, periodicamente aggiornato della principale normativa nazionale e regionale in materia di IPPC Reportistica: contiene report su attività di controllo (es. Report attività di controllo IPPC Sezione provinciale di Bologna anno 2009) e report tecnici (es. Campionamento delle emissioni convogliate in atmosfera - aspetti operativi) Portale Regionale IPPC: link al Portale predisposto dalla Regione Emilia Romagna nel quale è possibile prendere visione di tutti gli impianti autorizzati sul territorio regionale e, per i gestori degli stessi, inserire on line i dati del report annuale Partecipazione a seminari dedicati al tema dell Autorizzazione Integrata Ambientale Nel corso dell anno personale Arpa Sezione Provinciale di Bologna ha partecipato, in qualità di relatore, a due seminari organizzati da Unindustria Bologna e riservati alle imprese associate all organizzazione. In particolare in data , nell ambito del seminario Focus sullo stato di applicazione della normativa IPPC Le procedure ed i controlli programmati l intervento Arpa ha avuto come tema Il piano di monitoraggio ed i controlli programmati, mentre in data nell ambito del seminario Presentazione report annuale e adeguamento punti di campionamento camini, Arpa ha presentato una proposta di schema di report annuale per le tipologia di impianti per le quali non è ancora stato definito, dalla Regione, un format specifico di settore, oltre al documento sul campionamento delle emissioni convogliate in atmosfera. 17

18 Il materiale relativo alle presentazioni effettuate in data è reperibile anche sul sito internet di Arpa Sezione Provinciale di Bologna come già esplicitato al punto Osservatorio sull attuazione della Direttiva IPPC In considerazione della complessità dell Autorizzazione Integrata Ambientale e la conseguente necessità di garantire l uniformità dell interpretazione ed applicazione della normativa vigente, diffondendo nel contempo il massimo grado di consapevolezza e conoscenza presso le imprese in merito alle relative implicazioni di legge la Provincia di Bologna, Arpa Sezione Provinciale di Bologna e Unindustria Bologna hanno avviato un percorso finalizzato all istituzione di un Osservatorio sull attuazione della Direttiva IPPC. Principali obiettivi dell Osservatorio riguarderanno: - la valutazione del livello di conoscenza raggiunto dalle imprese relativamente agli aspetti applicativi della normativa IPPC - l analisi della modulistica e delle procedure autorizzative, con particolare riferimento ad azioni di semplificazione e razionalizzazione - il superamento di dubbi interpretativi o di ordine applicativo della norma - la promozione di attività di informazione e supporto alle imprese. La stesura di uno specifico protocollo d intesa e l avvio dell Osservatorio sull attuazione della Direttiva IPPC è prevista per il

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