PROCEDURA TECNICA. PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI Edizione n 2

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1 Pagina 1 di 28 PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI Procedura Tecnica IAFR_Edizione2_Rev01.doc

2 Pagina 2 di 28 INDICE 1 OGGETTO QUALIFICAZIONE IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI Categorie di intervento e requisiti per la qualificazione IAFR Richiesta del riconoscimento della qualifica IAFR Modalità di richiesta del riconoscimento della qualifica IAFR Impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D già in esercizio alla data di presentazione della domanda Indicazioni tecniche aggiuntive per le diverse categorie di intervento Impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D non ancora in esercizio alla data di presentazione della domanda (progetti) Categoria E: Impianti Termoelettrici che operano in Co-combustione ESITO DELLA QUALIFICAZIONE Comunicazione dell esito della qualificazione Esito positivo della qualificazione Esito negativo della qualificazione Non accoglimento della domanda di qualifica IAFR Sospensione dell istruttoria di qualifica IAFR Elenco Impianti Qualificati (Art.4 comma 1 e 2 del Decreto MICA 11/11/1999) 24 4 IDENTIFICAZIONE IMPIANTI PER LA CERTIFICAZIONE DI PROVENIENZA DA FONTI RINNOVABILI DELL ENERGIA PRODOTTA COMMISSIONE DI QUALIFICAZIONE SOPRALLUOGHI PER VERIFICHE TECNICHE ALLEGATO RIFERIMENTI PRINCIPALI... 28

3 Pagina 3 di 28 1 OGGETTO Il Decreto del Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato (MICA) dell 11/11/1999 recante Direttive per l attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui ai commi 1, 2 e 3 dell articolo 11 del Decreto Legislativo 16/03/1999 n 79 assegna al Gestore della rete di trasmissione nazionale una serie di compiti di gestione, regolamentazione e controllo della produzione da fonti rinnovabili e del sistema dei certificati verdi ad essa associato, di seguito CV. Il Decreto MICA del 11/11/1999 ed il successivo Decreto integrativo 1 del Ministero dell Attività Produttive (MAP) del 18/03/2002 Modifiche ed integrazioni al Decreto MICA 11/11/1999 assegnano, in particolare, al Gestore della rete di trasmissione nazionale il compito di riconoscere la relativa qualifica agli impianti alimentati da fonti rinnovabili, di seguito IAFR. In base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell 11 maggio 2004, dal 1 novembre 2005 il Gestore della rete di trasmissione nazionale ha ceduto a Terna le attività di dispacciamento, trasmissione e sviluppo della rete di trasmissione nazionale, mantenendo il compito di promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili. La società ha assunto la denominazione Gestore del sistema elettrico GRTN S.p.A. (di seguito GRTN). Il presente documento ha lo scopo di individuare, schematicamente, le modalità procedurali e tecniche adottate dal GRTN per il riconoscimento della suddetta qualifica IAFR. Per fonti energetiche rinnovabili 2 s intendono: il sole; il vento; le risorse idriche; le risorse geotermiche; le maree; il moto ondoso; la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici ed inorganici. Ai fini del presente documento e del suo Allegato (schema di domanda e schede dati) valgono le definizioni di cui all art. 2 del Decreto MICA 11/11/1999, nonché tutte quelle contenute nel Decreto MAP 18/03/2002. Il presente documento rappresenta la revisione della seconda edizione della procedura tecnica di qualificazione IAFR, implementata tenendo conto delle integrazioni e delle modifiche apportate dal Decreto MAP del 18/03/2002, 1 Vedi anche l errata-corrige al decreto MAP 18/03/2002 riportata nella GU del 16/04/ Ai sensi dell art. 2 comma 15 del decreto legislativo 16/03/1999 n 79. Procedura Tecnica IAFR_Edizione2_Rev01.doc

4 Pagina 4 di 28 dell esperienza applicativa maturata dal GRTN nel primo periodo di applicazione della normativa di riferimento e delle trasformazioni intervenute a seguito del summenzionato DPCM 11 maggio In particolare il documento riporta in modo più articolato le modalità tecniche per individuare la producibilità Ecv, energia espressa in GWh, che ha diritto al rilascio dei CV, per gli 8 anni successivi all entrata in esercizio dell impianto IAFR, insieme ad altre indicazioni per la verifica di specifici interventi progettuali. Il presente documento ed il suo Allegato, che riporta il fac simile di presentazione della domanda per il riconoscimento della qualifica IAFR insieme alle schede dei dati sintetici e degli elaborati da fornire al GRTN per la qualifica, sono disponibili sul sito

5 Pagina 5 di 28 2 QUALIFICAZIONE IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI 2.1 Categorie di intervento e requisiti per la qualificazione IAFR Premesso che: Il Decreto Legislativo 16/03/1999 n 79 ha istituito all articolo 11 un nuovo sistema di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; il Decreto MICA 11/11/1999 ha individuato dettagliatamente tempi, modalità e responsabilità affidate al GRTN per la qualificazione IAFR e la successiva emissione dei Certificati Verdi, previsti come nuovo sistema di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; la Direttiva 21/01/2000 del MICA ha ribadito le competenze poste in capo al GRTN in materia di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e della relativa certificazione, precisando le modalità inerenti alla procedura di cessione; e che: in particolare il Decreto MICA 11/11/1999 all articolo 4 definisce i requisiti che deve possedere il singolo Impianto di produzione dell energia elettrica per ottenere dal GRTN il riconoscimento della qualifica IAFR; il Decreto MAP 18/03/2002 Modifiche ed integrazioni al Decreto MICA 11/11/1999 ha apportato modifiche ed integrazioni per quanto riguarda in particolare le modalità di riconoscimento dei rifacimenti parziali degli impianti idroelettrici e geotermoelettrici e degli impianti alimentati con cocombustione; gli impianti che possono ottenere la qualifica IAFR, secondo l art.4 del Decreto MICA 11/11/1999 integrato dal successivo Decreto MAP 18/03/2002, sono quelli che entrano in esercizio, in data successiva al 1 aprile 1999, a seguito di: A. Potenziamento / ripotenziamento; B. Rifacimento; BP. Rifacimento parziale di impianti idroelettrici e geotermoelettrici; C. Riattivazione; D. Nuova costruzione;

6 Pagina 6 di 28 e gli impianti termoelettrici, entrati in esercizio prima del 1 Aprile 1999, che operino in co-combustione successivamente a tale data: E. Impianti termoelettrici che operano in co-combustione. Le definizioni che individuano le suddette sei categorie di intervento sono riprese integralmente dai testi normativi e di seguito riportate in corsivo: A. Potenziamento / ripotenziamento di impianto (Decreto MICA 11/11/1999 art.2, comma 1d) Per potenziamento, o ripotenziamento, si intende l intervento tecnologico su un Impianto, esistente da almeno cinque anni, tale da consentire un aumento della producibilità dell Impianto medesimo. B. Rifacimento di Impianto (Decreto MICA 11/11/1999 art.2, comma 1e) Per rifacimento si intende l intervento impiantisco tecnologico su un Impianto, esistente da almeno dieci anni, che comporti un adeguato miglioramento delle prestazioni energetiche ed ambientali attraverso la sostituzione o la totale ricostruzione delle principali parti dell Impianto tra le quali, ove presenti, almeno le seguenti: 1. per impianti idroelettrici: le opere idrauliche ed il gruppo turbina alternatore; 2. per impianti eolici: l alternatore, il moltiplicatore e la girante eolica; 3. per impianti geotermici: i pozzi di produzione e reiniezione, l alternatore, la turbina ed il condensatore; 4. per impianti fotovoltaici: tutte le cellule fotovoltaiche e l inverter; 5. per impianti utilizzanti rifiuti o biomasse anche in co-combustione: l alternatore, la turbina ed il generatore di vapore ed il gassificatore; 6. per impianti utilizzanti biogas: le opere di captazione ed il gruppo motore alternatore. Si precisa che in merito ai rifacimenti di cui ai punti 1 e 3, ovvero in merito agli impianti idroelettrici e geotermoelettrici, come specificato nel Decreto MAP 18/03/ allegato A, gli interventi che risultano rifacimenti parziali verranno esaminati e qualificati direttamente dal GRTN sulla base delle norme riportate al punto seguente. BP. Rifacimento parziale di impianti idroelettrici e geotermoelettrici Impianti idroelettrici (Decreto MAP 18/03/2002: allegato A punto 1) L intervento su un impianto idroelettrico esistente è definito un rifacimento parziale quando si verificano almeno le seguenti condizioni:

7 Pagina 7 di 28 a) l impianto è entrato in esercizio da almeno 30 anni; b) prevede la completa sostituzione con nuovo macchinario dei gruppi turbina - alternatori esistenti. Per quanto riguarda il punto b) si precisa che le parti murate (inghisate) delle turbine nelle strutture civili della centrale, come ad esempio spirali e diffusori delle turbine Francis, potranno essere lasciate in opera e riutilizzate nella prevista sostituzione delle stesse. Il rifacimento parziale dell impianto può inoltre comprendere interventi di varia natura, di diversa entità e complessità sulle opere idrauliche dello stesso, quali: la costruzione ex novo di parti delle opere idrauliche, la sostituzione delle condotte forzate, il rifacimento dei rivestimenti di canali e gallerie, il rifacimento dei paramenti degli sbarramenti, la stabilizzazione delle fondazioni delle opere idrauliche, la stabilizzazione di versanti dei bacini, il risanamento strutturale delle murature delle opere idrauliche, la realizzazione di opere di miglioramento dell inserimento ambientale dell impianto, la sostituzione degli organi elettromeccanici di regolazione e manovra, ecc. Si precisa che nel caso di impianti gravemente danneggiati o distrutti da eventi alluvionali di eccezionale gravità, riconosciuti dalle competenti autorità, la condizione di cui al punto a) sugli anni funzionamento dell impianto non viene considerata. Impianti geotermoelettrici (Decreto MAP 18/03/2002: allegato A punto 2 ) L intervento su un impianto geotermoelettrico esistente è definito un rifacimento parziale quando si verificano almeno le seguenti condizioni: a) l impianto è entrato in esercizio da almeno 15 anni; b) prevede la completa sostituzione con nuovo macchinario dei gruppi turbina - alternatori esistenti. Il rifacimento parziale dell impianto può inoltre comprendere interventi di varia natura di diversa entità e complessità sulla centrale, sui pozzi, sulle reti di trasporto fluido e sull impiantistica di superficie, quali: la costruzione ex novo di parti di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) elencati al punto del Decreto MAP 18/03/2002 allegato A, oppure il ricondizionamento dei pozzi, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento ed interventi volti all ottimizzazione delle prestazioni ambientali dello stesso. C. Riattivazione di Impianto (Decreto MICA 11/11/1999 art.2, comma 1f) Per riattivazione si intende la messa in servizio di un Impianto dismesso da oltre cinque anni, come risulta dalla documentazione presentata all Ufficio tecnico di finanza (chiusura dell officina elettrica o dichiarazione di produzione nulla per cinque anni consecutivi).

8 Pagina 8 di 28 D. Nuova costruzione di Impianto Rientrano in tale categoria gli impianti di nuova costruzione, alimentati da fonti rinnovabili che entrano in esercizio in data successiva al 1 aprile E. Impianti termoelettrici che operano in co-combustione entrati in esercizio prima del 1 Aprile 1999 (Decreto MAP 18/03/ Articolo 4) L energia di cui all art.4 del comma 1 del Decreto MICA 11/11/1999 può essere prodotta anche da impianti termoelettrici entrati in esercizio prima del 1 aprile 1999 che, successivamente a tale data, operino in co-combustione. In tal caso, la produzione di energia elettrica imputabile a fonti rinnovabili è pari al 50% della differenza ottenuta applicando le modalità di calcolo di cui allo stesso art.4, comma 1, lettera c), al netto della produzione media di elettricità imputabile a fonti rinnovabili nel triennio antecedente il 01/04/1999. In caso di impiego di farine animali oggetto di smaltimento ai sensi del Decreto legge 11/01/2001, n 1, convertito con modificazioni nella legge 09/03/2001, n 49, per il solo anno 2002, la produzione di energia elettrica imputabile a fonte rinnovabile è pari al 100% della differenza ottenuta applicando le modalità di calcolo cui al comma 1, lettera c), con riferimento esclusivo all energia elettrica imputabile alle farine animali e al netto della produzione media di elettricità imputabile a fonti rinnovabili nel triennio antecedente il 01/04/1999. Si precisa che la co-combustione è la combustione contemporanea di combustibili non rinnovabili e di combustibili, solidi liquidi o gassosi, ottenuti da fonti rinnovabili (Decreto MAP 18/03/ art.1, comma 1).

9 Pagina 9 di Richiesta del riconoscimento della qualifica IAFR Modalità di richiesta del riconoscimento della qualifica IAFR Il produttore 3 per ottenere il riconoscimento della qualifica IAFR per il proprio impianto, deve presentare al GRTN apposita domanda, completa di tutta la documentazione prevista dal Decreto MICA 11/11/1999, integrato dal Decreto MAP 18/03/2002 e dalla presente procedura tecnica. Il GRTN esamina e valuta la domanda presentata dal produttore, per il riconoscimento della qualifica IAFR, sulla base dei requisiti previsti nel Decreto MICA 11/11/1999, nel Decreto MAP 18/03/2002 e nella documentazione progettuale e autorizzativa allegata alla domanda. Per ogni singolo impianto 4 da qualificare il produttore deve presentare specifica domanda. Il fac simile di presentazione della domanda per il riconoscimento della qualifica IAFR e le schede riportanti dati sintetici e gli elaborati, da fornire al GRTN, distinti a seconda della categoria di intervento indicata al punto precedente 2.1 con le lettere A, B, BP, C, D ed E, sono riportati nell Allegato al presente documento e disponibili sul sito Le domande devono essere inviate, insieme ai previsti allegati, al seguente indirizzo: Gestore del sistema elettrico GRTN S.P.A. Commissione Qualificazione Impianti AIimentati da Fonti Rinnovabili Viale Maresciallo Pilsudski, Roma Ogni domanda di qualifica sarà identificata dal GRTN con un numero progressivo (N IAFR ) a cui si potrà far riferimento per tutta la durata dell istruttoria di valutazione e anche per la richiesta del successivo rilascio dei certificati verdi. 3 Riferimento alla definizione dell art.2 comma 18 del decreto legislativo n 79/99. 4 L impianto eolico si considera costituito da uno o più aerogeneratori (parco eolico) ricadenti in una stessa zona.

10 Pagina 10 di 28 Ai fini del riconoscimento della qualifica IAFR gli impianti sono stati suddivisi in tre gruppi: 1) impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D, già in esercizio alla data di presentazione della domanda; 2) impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D, non ancora in esercizio alla data di presentazione della domanda; 3) impianti termoelettrici di cui alla categoria E entrati in esercizio prima del 1 Aprile 1999 e che successivamente a tale data operino in cocombustione. Si precisa che per data di entrata in esercizio di un impianto si intende la data in cui si effettua il primo funzionamento dell impianto in parallelo con il sistema elettrico a seguito di nuova costruzione, potenziamento, rifacimento, rifacimento parziale o riattivazione e l inizio del funzionamento in co-combustione nel caso di impianti termoelettrici esistenti prima del 1 aprile Si specifica inoltre che, per il successivo rilascio dei Certificati Verdi, il produttore che abbia ricevuto la qualifica IAFR deve comunicare al GRTN (Direzione Operativa - Unità Commerciale), tenuto conto del periodo di collaudo e avviamento dell impianto a seguito dell intervento, la data di decorrenza degli otto anni di incentivazione con Certificati Verdi Impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D già in esercizio alla data di presentazione della domanda Per gli impianti di categoria A, B, BP, C, D, la domanda deve riportare i dati sintetici, generali e specifici, previsti nelle apposite schede e, allo scopo di consentire al GRTN di effettuare le opportune verifiche per valutare e riconoscere la singola tipologia di intervento il produttore deve allegare alla domanda anche una Relazione Tecnica finalizzata al Riconoscimento (di seguito RTR) della qualifica IAFR. La RTR, corredata dai necessari elaborati grafici, deve chiaramente illustrare e dimostrare al GRTN che l impianto proposto ha i requisiti necessari al riconoscimento IAFR.

11 Pagina 11 di 28 A questo scopo la RTR deve contenere almeno: 1. la descrizione sintetica generale dell impianto e della tipologia dell intervento effettuato; 2. la relazione tecnica specifica dell impianto, corredata dai necessari elaborati grafici, che deve individuare e illustrare i dati 5 caratteristici necessari al rilascio della qualifica; in particolare la relazione deve riportare in modo esplicito e coerente, con la tipologia di intervento proposta, la potenza nominale dell impianto 6 ; la producibilità netta 7 attesa annua che ha diritto al successivo rilascio dei CV; devono essere allegati almeno i seguenti elaborati grafici: la corografia, la planimetria generale, lo schema funzionale d impianto, lo schema elettrico unifilare per l identificazione dei punti di consegna dell energia; 3. nel caso di impianti termoelettrici operanti in co-combustione deve essere riportato il calcolo dell energia netta imputabile alla fonte rinnovabile che dà diritto al successivo rilascio dei CV secondo le indicazioni del Decreto MICA 11/11/1999 art.4, comma 1c; 4. il produttore deve dichiarare nella RTR se il proprio impianto usufruisce, proquota, di incentivo ai sensi del Provv. CIP 6/92. Ai fini del rilascio dei certificati verdi sarà considerata solo l energia prodotta al netto di quella incentivata Cip 6; 5. nel caso di impianti nuovi 8 la relazione deve indicare sinteticamente le caratteristiche del collegamento dell impianto alla Rete di Trasmissione Nazionale od ad altre reti elettriche AT oppure MT locali mentre il tracciato indicativo dovrà essere riportato nella corografia generale di ubicazione dell impianto; 6. la relazione deve indicare e riportare in allegato le principali autorizzazioni ottenute, a secondo della categoria d intervento A, B, BP, C e D, a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, per la realizzazione dell intervento di cui si chiede la qualifica IAFR. 5 I dati tecnici caratteristici minimi da riportare sono indicati nelle specifiche schede A, B, BP, C, D ed E riportate nell Allegato al presente documento. 6 La potenza nominale dell impianto deve essere intesa coma somma aritmetica delle potenze nominali di targa delle turbine (turbine idrauliche, turbine a gas, turbine a vapore, oppure dei motori primi). 7 Produzione di energia al netto dei servizi ausiliari e delle perdite dell impianto, immessa nel sistema elettrico e/o utilizzata in tutto o in parte come autoproduzione. 8 Tali informazioni dovranno essere allegate qualora la tipologia dell intervento prevista richieda un nuovo collegamento alla rete elettrica ( RTN o reti locali).

12 Pagina 12 di 28 In particolare per quanto riguarda il punto 6, relativo agli impianti già in esercizio, il richiedente deve allegare alla domanda di qualifica almeno la seguente documentazione autorizzativa: Impianti idroelettrici Concessione d uso per scopi idroelettrici delle acque; denuncia UTF di apertura dell officina elettrica; licenza edilizia; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B, BP e C); Impianti eolici Denuncia UTF* di apertura dell officina elettrica; licenza edilizia; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B e C); Impianti solari Denuncia UTF* di apertura dell officina elettrica; licenza edilizia; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B e C); Impianti geotermoelettrici Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; denuncia UTF* di apertura dell officina elettrica; licenza edilizia; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B, BP e C); Impianti termoelettrici (alimentati da rifiuti organici ed inorganici e da prodotti vegetali) Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; denuncia UTF* di apertura dell officina elettrica; licenza edilizia; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B e C); Impianti a biogas Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; licenza edilizia oppure la denuncia di inizio attività (DIA); riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità (solo per le categorie d intervento B e C). Solo per impianti di potenza superiore a 20 kw.

13 Pagina 13 di Indicazioni tecniche aggiuntive per le diverse categorie di intervento Categoria A: Potenziamento / ripotenziamento La RTR deve riportare il calcolo della producibilità aggiuntiva netta attesa Ecv, per la quale si chiede il rilascio della quota di certificati verdi, calcolata come differenza tra la producibilità attesa e la media dell energia prodotta nei cinque anni precedenti l intervento di potenziamento secondo la formula sotto indicata: Ecv pi = E Ai - E p (1) Nella formula (1) i simboli hanno il seguente significato: Ecv pi = quota di produzione aggiuntiva netta avente diritto ai certificati verdi a seguito dell intervento di potenziamento al generico anno i (i=1,,8); E Ai = producibilità netta attesa dopo l intervento di potenziamento al generico anno i (i=1,,8); E p = media aritmetica della produzione netta di energia effettivamente realizzata negli ultimi cinque anni solari precedenti l intervento di potenziamento. In particolare nella RTR deve essere riportata e documentata con dati UTF la produzione netta di energia effettivamente realizzata negli ultimi cinque anni solari precedenti l intervento di potenziamento, tenendo conto sia di eventuali periodi di fermata programmata dell impianto eccedenti le ordinarie esigenze manutentive sia, limitatamente alle centrali idroelettriche, delle eventuali modifiche al deflusso minimo vitale. Conseguentemente si precisa che, il diritto ai certificati verdi si conseguirà, negli 8 anni successivi e continuativi all entrata in esercizio a seguito dell intervento di potenziamento, solamente quando la produzione E Ai risulterà maggiore di E p nell anno generico i. Nel caso di impianti termoelettrici che operano in co-combustione, quando la parte di energia attribuibile alla fonte di combustibile non rinnovabile supera il 5 % della produzione di energia netta totale, i valori di E Ai e di E p devono essere valutati, con riferimento all energia imputabile alla sola fonte rinnovabile, applicando opportunamente la stessa formula (1).

14 Pagina 14 di 28 Categoria B: Rifacimento (art.2 comma 1e) punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 del Decreto MICA 11/11/1999) La RTR deve riportare la valutazione della producibilità netta attesa avente diritto ai certificati verdi e la quota di certificati verdi spettante risulterà pari all intera producibilità attesa. Categoria BP: Rifacimento Parziale idroelettrico (Decreto MAP 18/03/2002 allegato A punto 1) La RTR deve riportare esplicitamente la valutazione della quota di producibilità netta annua qualificata allo specifico intervento di rifacimento parziale dell impianto idroelettrico. La quota di produzione annua netta qualificata, espressa in GWh, al generico anno i (i=1,,8) dopo il rifacimento parziale dell impianto, è data dalla seguente formula: E CVi = (E Ai - E S ) + K (f + g) x E S (2) Per le modalità di calcolo, le definizioni e i coefficienti da utilizzare nella formula (2) si rimanda integralmente a quelli appositamente indicati nell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002. In particolare la produzione storica E S di riferimento, indicata al punto dell allegato A al Decreto MAP 18/03/2002, deve essere calcolata sulla base delle produzioni annue nette deducibili dalle dichiarazioni di produzione elettrica presentate all Ufficio Tecnico di Finanza (da allegare alla RTR). Si ricorda inoltre che, ai sensi dell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002, l intervento su un impianto idroelettrico esistente è definito un rifacimento parziale quando si verificano almeno le seguenti condizioni: a) l impianto è entrato in esercizio da almeno 30 anni; b) prevede la completa sostituzione con nuovo macchinario del gruppi turbina - alternatori esistenti; Per quanto riguarda il punto b) si precisa che le parti murate (inghisate) delle turbine nelle strutture civili della centrale, come ad esempio spirali e diffusori delle turbine Francis, potranno essere lasciate in opera e riutilizzate nella prevista sostituzione delle stesse.

15 Pagina 15 di 28 In merito al punto b) si specifica in dettaglio, rispetto ai diversi tipi di turbina, che: per quanto riguarda le turbine Francis e Kaplan la cassa spirale nonché il diffusore sono ritenute parti integranti delle strutture murate; per quanto riguarda le turbine Pelton la cassa esterna è ritenuta parte integrante della cassa murata. Qualora il produttore chieda il riconoscimento della parte graduale dell intervento di rifacimento parziale proposto 9, la RTR deve essere inoltre integrata dalla relazione tecnica economica indicata al punto dell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002 Documentazione specifica da allegare alla domanda di riconoscimento di rifacimento parziale dell intervento. Si precisa che il costo complessivo del rifacimento parziale, indicato al punto dell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002, è quello consuntivato alla fine dei lavori di rifacimento al netto dell IVA ed include anche gli oneri di progettazione. Inoltre, come specificato al punto 1.1.7, i costi esposti dovranno risultare da idonea documentazione contabile ed esibiti a richiesta del GRTN. Nel caso di verifica finale in sito degli interventi di rifacimento effettuati dal proponente il GRTN comunicherà, con idoneo preavviso, le modalità di effettuazione della verifica. In particolare sarà verificata la congruenza dei costi esposti, la consistenza e le caratteristiche degli interventi impiantistici effettivamente realizzati rispetto a quelli dichiarati nel progetto e/o in fase di qualifica. Infine, allo scopo di poter verificare la durata temporale massima di tre anni prevista per la realizzazione dei lavori di rifacimento parziale (Decreto MAP 18/03/2002 allegato A punto 1.1.7), si precisa che la data di fine dei lavori di rifacimento parziale corrisponde alla data di entrata in esercizio dell impianto a seguito dello stesso intervento di rifacimento parziale. Categoria BP: Rifacimento Parziale geotermoelettrico (Allegato A del Decreto MAP 18/03/ punto 2) La RTR deve riportare esplicitamente la valutazione della quota di producibilità annua riconducibile al rifacimento parziale dell impianto geotermoelettrico e deve essere integrata dalla documentazione di cui al punto 2.1.7, dell allegato A al Decreto MAP 18/03/2002. La quota di produzione netta annua qualificata a seguito del rifacimento parziale degli impianti geotermoelettrici, espressa in GWh, riferita al generico anno i (i=1,,8), è ricavabile dalla seguente formula: 9 Conseguentemente i produttori che richiedono solo il riconoscimento a forfait non devono nemmeno dichiarare la durata temporale dell intervento.

16 Pagina 16 di 28 E CVi = (E Ai - E S ) + V x E S (3) Per le modalità di calcolo, le definizioni e i coefficienti da utilizzare nella formula (3) si rimanda integralmente a quanto appositamente indicato nell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002. In particolare la produzione storica E S di riferimento, indicata al punto dell allegato A al Decreto MAP 18/03/2002, deve essere calcolata sulla base delle produzioni annue nette deducibili dalle dichiarazioni di produzione elettrica presentate all Ufficio Tecnico di Finanza (da allegare alla RTR). La RTR deve essere inoltre integrata dalla relazione tecnica economica indicata al punto dell allegato A del Decreto MAP 18/03/2002. Per quanto riguarda le verifiche sul costo complessivo dell intervento di rifacimento e sui tempi di realizzazione dello stesso valgono le stesse indicazioni riportate per i rifacimenti idroelettrici. Integrazioni al rifacimento totale (Categoria B) e parziale (Categoria BP) Nei casi sia di rifacimento totale B sia di rifacimento parziale BP la RTR deve essere integrata con la Relazione sulle Prestazioni Energetiche ed Ambientali (RPEA 10 ). In particolare tale relazione, per comprovare l adeguato miglioramento delle prestazioni energetiche ed ambientali (art.2, comma 1e del Decreto MICA 11/11/1999), deve riportare il confronto energetico ed ambientale tra le condizioni precedenti e quelle successive all intervento effettuato. Inoltre nella RPEA, in un apposito paragrafo, devono essere dichiarati e descritti gli interventi realizzati per poter valutare l adeguato miglioramento delle prestazioni ambientali. Nel caso che il progetto di rifacimento abbia richiesto lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), la RPEA dovrà essere congruente con quanto in esso riportato. Indicazioni aggiuntive per le categorie di intervento B, BP e C Per gli impianti di categoria B, BP e C la domanda deve essere integrata, come indicato al precedente punto punto 6 della RTR, anche dalle autorizzazioni ambientali riesaminate ai sensi della vigente normativa (art.4, comma 1d del Decreto MICA 11/11/1999). 10 Le componenti e i fattori ambientali da considerare nella relazione RPEA sono quelli elencati nell allegato 1 del DPCM del 27/12/1988 Norme Tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale.

17 Pagina 17 di 28 Per gli interventi di categoria B, BP e C, qualora non risulti necessario procedere al riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa, ad esempio perché ottenute all interno della autorizzazione alla costruzione e all esercizio dell impianto o per altri specifici motivi dovuti al tipo d intervento effettuato e alla tipologia dell impianto, il richiedente dovrà esplicitarne i motivi nella RTR e dichiararlo nella RTR nella parte dedicata alle autorizzazioni 11. In particolare per il caso dei rifacimenti parziali BP, solo quando l intervento di rifacimento parziale sia subordinato al rilascio di specifiche autorizzazioni, si richiede la verifica di quanto stabilito all articolo 4, comma 1, lettera d del Decreto MICA 11/11/1999. Si precisa quindi che, se a causa della tipologia degli interventi 12 di rifacimento parziale quanto sopra non dovesse risultare necessario, il richiedente dovrà opportunamente dichiararlo e documentarlo nella RTR. Categoria C: Riattivazione La quota di certificati verdi spettante alla produzione di energia elettrica conseguente alla riattivazione di un impianto è pari all intera produzione annua netta effettivamente realizzata. Nel caso di impianti operanti in co-combustione valgono le indicazioni di calcolo riportate per gli impianti D di nuova costruzione. Inoltre per gli impianti di categoria C il produttore deve allegare alla domanda la documentazione presentata all Ufficio Tecnico di Finanza comprovante la chiusura dell officina elettrica o la produzione nulla per 5 anni consecutivi. Categoria D: Nuova costruzione La quota di certificati verdi spettante alla produzione di energia elettrica conseguente alla costruzione di un nuovo impianto è pari all intera produzione annua netta attesa. Nel caso di impianti termoelettrici di co-combustione nella RTR deve essere riportata esplicitamente la valutazione della quota di producibilità annua netta qualificata sviluppata secondo le indicazioni di cui al Decreto MICA 11/11/1999 art.4, comma 1c. In particolare la quota di produzione netta annua qualificata agli impianti termoelettrici, espressa in GWh, al generico anno i (i=1,,8), a seguito dell intervento effettuato, è ricavabile dalla seguente formula: Ecv i = E Ti - E Non-Rinn-i (4) 11 Resta stabilito che in ogni caso il rifacimento e la riattivazione degli impianti termoelettrici deve risultare comunque autorizzata per il nuovo esercizio dell impianto a seguito dell intervento. 12 Per esempio ciò potrà accadere nei casi di sostituzione dei soli gruppi turbina alternatore.

18 Pagina 18 di 28 Le definizioni per l utilizzo della formula (4) sono indicate di seguito. E Ti = producibilità netta attesa totale anno i (i=1,,8); E Non-Rinn-i = producibilità netta attesa imputabile alla fonte non rinnovabile anno i (i=1,,8). Nella formula (4) il termine E Non-Rinn-i viene detratto solo quando l energia attribuibile alla fonte combustibile non rinnovabile supera il 5 % della produzione di energia netta totale. Conseguentemente il produttore dovrà comunicare al GRTN, per gli otto anni di incentivo con CV, i valori di E Ti ed E Non-Rinn-i in quanto questi risulteranno in generale variabili di anno in anno. Precisazioni generali per la valutazione delle qualifiche degli impianti termoelettrici che operano in co-combustione Ai fini dell'applicazione della presente procedura, sono considerati impianti termoelettrici che operano in co-combustione anche quelli con integrazione dei cicli produttivi che utilizzano contemporaneamente fonti rinnovabili e non rinnovabili, a prescindere dal fatto che la combustione dei combustibili non rinnovabili e di quelli ottenuti da fonti rinnovabili avvenga nello stesso spazio fisico (fornace o combustore) 13. E' comunque indispensabile che il calore generato dalle diverse fonti venga sfruttato con lo stesso ciclo termico. Le valutazioni tecniche delle producibilità (produzioni) da utilizzare nella formula (4) suddetta devono essere basate sul bilancio energetico complessivo riferito allo specifico impianto termoelettrico che consenta la determinazione tecnica ed univoca della produzione di energia attribuibile alla fonte rinnovabile e alla fonte non rinnovabile. In tale valutazione, gli eventuali consumi elettrici interni sono di norma attribuiti al combustibile di pertinenza o, qualora ciò non sia possibile in maniera inequivocabile, ripartiti proporzionalmente tra le producibilità (produzioni) da fonti rinnovabili e non rinnovabili. Devono inoltre essere opportunamente illustrate le modalità di misura previste per l energia elettrica e del calore quando necessario per consentire l eventuale verifica dei dati riportati nella RTR. 13 Possono quindi rientrare in questa tipologia ad esempio gli impianti di generazione operanti con combustibili da fonti rinnovabili, dotati di post-combustione effettuata con combustibili non rinnovabili.

19 Pagina 19 di Impianti di cui alle categorie A, B, BP, C, D non ancora in esercizio alla data di presentazione della domanda (progetti) Per gli impianti di categoria A, B, BP, C, D, la domanda di riconoscimento della qualifica IAFR deve essere corredata dal progetto definitivo 14 dell impianto e deve riportare i dati sintetici, generali e specifici, indicati nelle rispettive schede. Si precisa che il progetto definitivo potrà essere valutato dal GRTN solo dopo che lo stesso sia già stato in ogni caso presentato alle competenti autorità per ottenere le autorizzazioni necessarie alla costruzione e all esercizio dell impianto. Per gli impianti di categoria A,B, BP, C,D, non ancora in esercizio, devono essere forniti gli elaborati e i documenti richiesti e specificati al precedente punto Relativamente alla relazione Tecnica per il riconoscimento e alla Relazione sulle Prestazioni Energetiche ed Ambientali, si precisa che: le relazioni RTR e RPEA dovranno riferirsi all intervento proposto a progetto; nel caso che il progetto definitivo preveda lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), la RPEA dovrà essere congruente con quanto in esso riportato. I punti 5 e 6 della RTR, definita al precedente paragrafo 2.2.2, vengono sostituiti dai seguenti: 5p) alla domanda di qualifica deve essere allegata, qualora già presentata, la richiesta di allacciamento alla rete elettrica del nuovo impianto; 6p) la relazione deve indicare e riportare in allegato l elenco delle principali autorizzazione richieste unitamente alle copie delle principali autorizzazioni già ottenute, a secondo della categoria d intervento A, B, BP, C e D, a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, per la realizzazione dell intervento progettuale di cui si chiede la qualifica IAFR. Nel caso in cui le autorizzazioni non siano state ancora rilasciate, il proponente deve presentare un autodichiarazione attestante l avvenuta richiesta delle stesse indicando le amministrazioni a cui tale richiesta sia stata presentata. In particolare per quanto riguarda il punto 6p il richiedente deve allegare alla domanda di qualifica almeno la seguente documentazione: 14 Vale a dire il progetto definitivo presentato alle preposte autorità per l ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione e all esercizio dell impianto comprese quelle ambientali ed il particolare per la Valutazione d Impatto Ambientale nei casi previsti dalla vigente normativa nazionale, regionale e provinciale.

20 Pagina 20 di 28 Impianti idroelettrici Concessione d uso per scopi idroelettrici delle acque; licenza edilizia oppure sua richiesta; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B, BP e C); Impianti eolici Licenza edilizia oppure sua richiesta accompagnata da un documento ufficiale di consenso del Comune/i interessato/i all installazione dell impianto (licenza edilizia condizionata, delibera comunale, convenzione del comune con il richiedente, ecc); riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B e C); Impianti solari Licenza edilizia oppure sua richiesta accompagnata da un documento ufficiale di consenso del Comune/i interessato/i all installazione dell impianto (licenza edilizia condizionata, delibera comunale, convenzione del comune con il richiedente, ecc.); riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B e C); Impianti geotermoelettrici Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; licenza edilizia oppure sua richiesta; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B, BP e C); Impianti termoelettrici (alimentati da rifiuti organici ed inorganici e da prodotti vegetali) Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; licenza edilizia oppure sua richiesta; riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B, e C); Impianti a biogas Autorizzazione alla costruzione e all esercizio della Centrale; licenza edilizia oppure la denuncia di inizio attività (DIA); riesame delle autorizzazioni ambientali ai sensi della vigente normativa ottenuto dalle competenti autorità oppure la loro richiesta (solo per le categorie d intervento B, e C).

21 Pagina 21 di 28 Come sopra evidenziato quindi per gli impianti di categoria B, BP e C la domanda deve essere integrata dalle autorizzazioni ambientali riesaminate ai sensi della vigente normativa oppure, in mancanza, dalla documentazione di richiesta del riesame delle stesse (art.4, comma 1d del Decreto MICA 11/11/1999). Si precisa che, in merito al riesame delle citate normative ambientali, valgono le stesse indicazioni aggiuntive riportate per le categorie di intervento B, BP e C al precedente punto Si evidenzia altresì che per tutti gli impianti la successiva emissione dei certificati verdi è subordinata alla verifica di tutti i dati forniti compreso, per gli impianti di categoria B, BP e C, il riesame delle autorizzazioni in materia ambientale nel caso che queste siano state solo richieste in fase di qualifica (come specificato all articolo 4, comma 1, lettera d del Decreto MICA 11/11/1999). Per il caso dei rifacimenti parziali BP il riesame delle autorizzazioni in materia ambientale ai sensi della vigente normativa è richiesto solo qualora necessario in relazione alle caratteristiche dell intervento effettuato 15. Inoltre, sempre e solo nel caso dei rifacimenti parziali BP, e solo quando il produttore abbia richiesto il riconoscimento graduale per gli impianti idroelettrici, deve essere presentata la versione definitiva della relazione tecnica economica di cui al punto allegato A del Decreto MAP 18/03/2002, subito dopo l entrata in esercizio dell impianto a seguito del rifacimento parziale. In questo modo risulterà possibile stabilire la quota di incentivo definitivo da assegnare all intervento esaminato che è proporzionale al costo complessivo effettivamente sostenuto e consuntivato per la realizzazione dell intervento Categoria E: Impianti Termoelettrici che operano in Co-combustione In questo caso la RTR deve sviluppare quanto specificato al precedente punto e deve riportare in particolare la valutazione della quota di producibilità attesa annua netta qualificata calcolata secondo le indicazioni di cui all articolo 4 del Decreto MAP 18/03/2002. In particolare la quota di producibilità netta annua qualificata agli impianti termoelettrici, entrati in esercizio prima del 1 Aprile 1999, espressa in GWh, al generico anno i (i=1,,8), a seguito dell intervento effettuato, è ricavabile dalla seguente formula: Ecv i = K x [(E Ti - E Non-Rinn-i ) - E Rinn-3 ] (5) Le definizioni e i coefficienti da utilizzare nella formula (5) sono indicate di seguito. E Ti = producibilità netta attesa totale dell anno i (i=1,,8); 15 Per esempio ciò potrà accadere nei casi di sostituzione dei gruppi turbina - alternatore.

22 Pagina 22 di 28 E Non-Rinn-i = producibilità netta attesa imputabile alla fonte non rinnovabile dell anno i (i=1,,8); E Rinn-3 = produzione media netta del triennio precedente al 1 Aprile 1999 imputabile alla fonte rinnovabile; K = 0,5 (K = 1 fino al 31/12/2007 in caso di impiego di farine animali 16 oggetto di smaltimento.) Fino al 31/12/2007, nel caso di utilizzo contemporaneo di farine animali 16 oggetto di smaltimento con altri combustibili rinnovabili, il valore di K dovrà essere valutato con una media ponderata valutata sugli apporti calorifici dei vari combustibili. Per l applicazione della formula (5) valgono tutte le indicazioni riportate precedentemente per le valutazioni degli impianti termoelettrici nuovi che operano in co-combustione. Le autorizzazioni da allegare alla domanda di qualifica sono le stesse indicate per gli impianti termoelettrici in esercizio oppure, se del caso, non ancora in esercizio a seguito dell intervento. 16 Legge 23 agosto 2004 n. 239, articolo1, comma 109.

23 Pagina 23 di 28 3 ESITO DELLA QUALIFICAZIONE 3.1 Comunicazione dell esito della qualificazione In base all art.4, comma 3 del Decreto MICA 11/11/1999 e del successivo Decreto MAP 18/03/2002, la domanda di qualificazione IAFR si ritiene accolta in mancanza di pronunciamento del GRTN entro 90 giorni dalla data di ricevimento della stessa 17. A seguito dell istruttoria di valutazione effettuata dal GRTN sulla base dei suddetti decreti e tenendo conto della presente procedura tecnica, il GRTN comunicherà al produttore l esito dell istruttoria. In relazione a quanto sopra possono verificarsi i casi sotto indicati. 3.2 Esito positivo della qualificazione Il GRTN comunica al Produttore, entro 90 giorni dalla data di ricevimento della domanda di qualifica, che l impianto (oppure che il tipo d intervento proposto) è stato riconosciuto e qualificato IAFR. 3.3 Esito negativo della qualificazione Il GRTN comunica al Produttore, entro 90 giorni dalla data di ricevimento della domanda di qualifica, che l impianto (oppure che il tipo d intervento proposto) non possiede i requisiti necessari per il riconoscimento della qualifica IAFR. Qualora il produttore intenda presentare una nuova domanda di riconoscimento per lo stesso impianto, la nuova domanda deve essere corredata da tutta la documentazione richiesta. 3.4 Non accoglimento della domanda di qualifica IAFR Nei casi in cui la documentazione presentata dal produttore non consenta di verificare i requisiti previsti dal Decreto MICA 11/11/1999, dal Decreto integrativo del MAP 18/03/2002 e dalla presente procedura tecnica, ai fini del rilascio della qualifica IAFR, il GRTN, entro 90 giorni dalla data di ricevimento della domanda, comunica che la domanda non è accolta per incompletezza indicando i sostanziali elaborati e/o documenti mancanti. I documenti inviati resteranno a disposizione presso gli Uffici del GRTN per il ritiro da parte del produttore. 17 Farà fede la data di protocollo in ingresso del Gestore.

24 Pagina 24 di 28 Qualora il produttore intenda presentare una nuova domanda di riconoscimento per lo stesso impianto, la nuova domanda deve essere corredata da tutta la documentazione richiesta. 3.5 Sospensione dell istruttoria di qualifica IAFR Qualora la documentazione presentata dal produttore non risulti sufficiente per poter verificare i requisiti previsti dal Decreto MICA 11/11/1999, dal Decreto integrativo del MAP 18/03/2002 e dalla presente procedura tecnica, per il rilascio della qualifica IAFR, il GRTN comunica allo stesso, entro 90 giorni dalla data di ricevimento della domanda, che la documentazione deve essere integrata. In questo caso il GRTN comunica al produttore che le informazioni fornite sono insufficienti ai fini della valutazione della domanda di riconoscimento IAFR ed indica quali dati e quali documenti siano necessari per poter procedere alla qualifica. Sino a quando le ulteriori informazioni richieste non saranno pervenute al GRTN, l istruttoria per il riconoscimento della qualifica IAFR è sospesa. Il computo dei 90 giorni, assegnati al GRTN per pronunciarsi in merito all accoglimento della domanda di qualifica, riprenderà a decorrere dalla data di ricevimento delle informazioni integrative. Nel caso che le informazioni integrative non pervengano al GRTN entro 60 giorni dalla richiesta, la domanda di qualifica è considerata non accolta. I documenti inviati resteranno a disposizione, presso gli Uffici del GRTN, per il ritiro da parte del produttore. Qualora il produttore intenda presentare una nuova domanda di riconoscimento per lo stesso impianto, la nuova domanda deve essere corredata da tutta la documentazione richiesta. Il GRTN può sospendere l istruttoria di qualifica IAFR, dandone tempestiva comunicazione ai richiedenti, per chiedere verifiche interpretative ai Ministeri competenti in merito ai decreti MICA 11/11/1999 e MAP 18/03/ Elenco Impianti Qualificati (Art.4 comma 1 e 2 del Decreto MICA 11/11/1999) Il GRTN pubblica l elenco degli impianti qualificati nell apposito bollettino annuale di cui all art.10 del Decreto MICA 11/11/1999 nel proprio sito.

25 Pagina 25 di 28 4 IDENTIFICAZIONE IMPIANTI PER LA CERTIFICAZIONE DI PROVENIENZA DA FONTI RINNOVABILI DELL ENERGIA PRODOTTA. La Certificazione di Provenienza da fonti Rinnovabili dell energia prodotta è stata sostituita dalla Garanzia di Origine (GO) di cui all art. 11 del Decreto Legislativo del 29 dicembre 2003 n Pertanto, l Operatore che intenda presentare la richiesta di Identificazione degli impianti alimentati da fonti Rinnovabili ai fini del rilascio della Garanzia di Origine dell elettricità prodotta (IRGO) deve seguire l apposita procedura disponibile sul sito web 5 COMMISSIONE DI QUALIFICAZIONE Il GRTN provvede all esame e al riconoscimento della qualifica IAFR attraverso un apposita Commissione di Qualificazione. La Commissione di Qualificazione impianti alimentati da fonti rinnovabili è costituita dai Responsabili della Direzione Operativa, della Direzione Legale, delle Unità Ingegneria e Commerciale della Direzione Operativa ed è presieduta dal Responsabile della Direzione Operativa. Il GRTN per espletare la procedura di qualificazione individua al proprio interno, per ciascun impianto da qualificare, un Referente Tecnico (RT). Il RT rappresenta l interfaccia operativo del GRTN nei riguardi del Produttore che ha presentato la domanda di riconoscimento IAFR. Il RT può chiedere eventuali chiarimenti e fornire, su richiesta, informazioni al Produttore. Il nominativo ed i recapiti del RT saranno comunicati dal GRTN al produttore contestualmente al numero identificativo della domanda di riconoscimento IAFR assegnato all impianto. Le comunicazioni riguardanti le sottoelencate fasi della procedura IAFR sono inviate al Produttore a firma del Responsabile della Direzione Operativa, Presidente della Commissione di Qualificazione: comunicazione del nominativo del Referente Tecnico per la qualificazione IAFR; comunicazione dell esito positivo o negativo della qualificazione IAFR; eventuale comunicazione della sospensione dell istruttoria di qualificazione IAFR per insufficienza delle informazioni fornite dal Produttore. Alla Commissione di Qualificazione è assegnato anche il compito dell Identificazione degli impianti alimentati da fonti Rinnovabili ai fini del rilascio della Garanzia d Origine (IRGO).

26 Pagina 26 di 28 6 SOPRALLUOGHI PER VERIFICHE TECNICHE Il GRTN, qualora lo ritenga necessario, può effettuare visite tecniche sul sito dell impianto dandone idoneo preavviso al produttore ai fini della verifica dei requisiti per il riconoscimento della qualifica IAFR. Inoltre, anche a valle del riconoscimento della qualifica IAFR e per tutta la durata dell incentivazione con Certificati Verdi, il GRTN si riserva di effettuare ispezioni presso gli impianti per l accertamento dei requisiti richiesti e verifiche, anche a campione, su quanto dichiarato dall Operatore. Qualora dall esito delle verifiche disposte risultasse la non veridicità delle dichiarazioni rilasciate da Operatori che abbiano già ottenuto la qualifica IAFR, i medesimi, ai sensi dell art. 75 del DPR 445/2000 decadranno automaticamente dai benefici ottenuti attraverso la dichiarazione mendace, fatte sempre salve le più gravi sanzioni penali.

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