Comune di Casalgrande RUE Norme di Attuazione NORME DI ATTUAZIONE. pag. I. Consorzio CAIRE

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1 NORME DI ATTUAZIONE Consorzio CAIRE pag. I

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3 TITOLO 1. RIFERIMENTI GENERALI 1 Art Riferimenti legislativi del RUE 1 Art Contenuti del RUE 1 Art Elaborati costitutivi del RUE 1 Art Contenuti degli elaborati cartografici del RUE 2 Art Struttura delle norme del RUE 2 Art Misure di salvaguardia del RUE 2 Art. 1.6bis - Facoltà di deroga 2 Art. 1.7 Continuità dei titoli abilitativi efficaci o in corso di assunzione di efficacia alla data di adozione del RUE. Norme transitorie. 3 Art Condizioni necessarie all ammissibilità delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie 4 Art Partizione del territorio comunale in territorio urbano, territorio urbanizzabile, territorio rurale e zone di recupero 4 Art Entrata in vigore del RUE 5 PARTE 1 - NORME URBANISTICHE 1 TITOLO 2. SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA' 3 Art Viabilità 3 Art Impianti esistenti per la distribuzione di carburanti 3 Art Rete pedonale e ciclabile 3 Art Disciplina degli interventi edilizi all interno delle aree occupate dalle attrezzature e infrastrutture ferroviarie 4 Art Polo funzionale dello scalo merci Dinazzano 4 TITOLO 3. SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI 5 Art Aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale 5 Art Aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere sovracomunale 5 Art Standard di dotazioni territoriali negli strumenti attuativi 6 Art. 3.4 Aree per attrezzature tecniche 6 Art Aree riservate ad esigenze di protezione civile 6 TITOLO 4. SISTEMA DELLE TUTELE AMBIENTALI 8 Art Disposizioni inerenti gli spazi di discontinuità del sistema insediativo 8 Art Disposizioni inerenti i margini urbani da assoggettare a mitigazione paesaggistica 8 Art Fascia di ambientazione della viabilità primaria e delle aree ferroviarie 8 Art Obblighi di realizzazione di elementi di dotazione ecologica e di manutenzione ambientale negli interventi edilizi nel territorio rurale 9 Art Disposizioni a tutela dall inquinamento luminoso 9 Art Disposizioni inerenti il contenimento e la riduzione dei consumi energetici 9 Art Misure per la tutela quantitativa della risorsa idrica 10 Art Misure per la tutela qualitativa delle acque 11 Art Prescrizioni per la efficienza idraulica: interventi diretti per la funzione agricola 11 Art Prescrizioni per la efficienza idraulica: strumenti urbanistici attuativi 12 Art Disposizioni inerenti la riduzione del rischio sismico 13 Art Disposizioni inerenti la tutela delle alberature 14 Art Disposizioni inerenti la tutela dall inquinamento acustico 15 TITOLO 5. SISTEMA INSEDIATIVO STORICO 16 Art Disciplina dei nuclei storici 16 Art Complessi edilizi ed edifici di interesse storico-culturale esterni ai nuclei storici 18 Art Disciplina delle categorie di intervento sugli edifici di interesse storico 19 Art Pertinenze degli insediamenti storici esterni ai nuclei storici 23 TITOLO 6. TERRITORIO URBANO 25 Consorzio CAIRE pag. I

4 Art Disciplina urbanistica edilizia all interno degli ambiti urbani consolidati 25 Art. 6.2 Sub-ambiti urbani di conservazione paesaggistica 25 Art Sub-ambiti urbani di manutenzione urbanistica 26 Art Sub-ambiti urbani a manutenzione qualitativa 30 Art Sub-ambiti urbani di impianto recente ad attuazione programmata 31 Art Sub-ambiti urbani a destinazione commerciale 32 Art Sub-ambiti urbani a destinazione artigianale, commerciale e di terziario misto 32 Art Ambiti urbani da riqualificare (R) 33 Art Ambiti urbani di trasformazione (AT e ATR) 33 Art Aree per nuove dotazioni territoriali 34 Art Ambiti produttivi specializzati 34 Art Ambiti specializzati per attività produttive consolidati 34 Art Ambiti per attività commerciali esistenti 36 Art Ambiti produttivi di trasformazione programmata perfezionati 37 Art Ambiti produttivi di completamento 38 Art Ambiti produttivi di riqualificazione 38 Art Ambiti produttivi di ampliamento 38 Art Verde di protezione ambientale 39 TITOLO 7. TERRITORIO RURALE 40 Art Partizione del territorio rurale 40 Art Disciplina degli interventi edilizi funzionali alle attività produttive agricole 40 Art Interventi edilizi consentiti in assenza di Programma di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA) per funzioni direttamente connesse alla conduzione del fondo 43 Art Interventi edilizi consentiti in assenza di Programma di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA) per funzioni non direttamente connesse alla conduzione del fondo 44 Art Classificazione tipologica funzionale degli edifici rurali esistenti e relativa disciplina edilizia 44 Art Edificio con tipologia a prevalente funzione abitativa 46 Art Edificio con tipologia produttiva agricola di interesse storico 48 Art Servizi agricoli 49 Art Servizi alla residenza 50 Art Precari 50 Art Edificio produttivo agricolo moderno 50 Art Edificio per il culto 51 Art Edificio ad uso produttivo non agricolo 51 Art Edificio adibito ad attività extragricole compatibili 51 Art Rudere 52 Art Serre fisse 52 Art Impianti tecnici e tecnologici impoianti per le telecomunicazioni 52 Art Aree per attività produttive in territorio rurale 52 Art Aree di riqualificazione in territorio rurale 52 Art Aree assogettate al Piano delle attività estrattive (PAE) 53 Art Aree per attività sportive ricreative all aperto per utenza pubblica 53 Art Orti periurbani a gestione collettiva 53 Art Impianti di energia elettrica da fonte rinnovabile ammissibili nel territorio agricolo ai sensi del D.Lgs. n.387/ Art Guida agli interventi e alla valutazione dei progetti degli insediamenti rurali 54 Art Stabilimento a rischio di incidente rilevante in ambito rurale 55 TITOLO 8. SISTEMA DEI VINCOLI TERRITORIALI DEL PSC 57 Art Norme relative al sistema dei vincoli territoriali del PSC 57 Art. 8.1bis Tutela delle potenzialità archeologiche del territorio 57 Art. 8.1ter Procedura per l attuazione della Tutela delle potenzialità archeologiche del territorio 58 II

5 PARTE 2 - NORME REGOLAMENTARI EDILIZIE 59 TITOLO 9 - DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI E DEGLI USI DEI SUOLI 61 CAPO I. DISPOSIZIONI GENERALI SULLE MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PSC 61 Art Interventi disciplinati dal RUE 61 Art Modalità di attuazione 61 Art Piano Urbanistico Attuativo (PUA) 61 Art Elaborati del PUA 61 Art Procedura di presentazione ed approvazione del PUA di iniziativa pubblica e privata. 64 Art Intervento Edilizio Unitario (IEU) 65 Art Programma di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA) 67 Art Attuazione edilizia diretta 69 Art Attività edilizia libera 70 Art Verifica di sostenibilità 70 CAPO II - USI URBANISTICI DEL TERRITORIO 72 Art Indice degli usi 72 Art Uso A1: Abitazione agricola 73 Art Uso A2: Servizi agricoli 74 Art Uso A3: Allevamento aziendale 74 Art Uso A4: Attività di conservazione, trasformazione, commercializzazione di prodotti agricoli direttamente connessi alla conduzione del fondo dell azienda agricola 75 Art Uso A5: Serre fisse 75 Art Uso A6: Attività agrituristiche 76 Art Uso A7: Ricovero attrezzi, materiali, prodotti, animali in aziende agricole prive dei requisiti di Imprenditore agricolo, come definito dall'articolo 2135 codice civile e dell'articolo 1 comma 2 del D.Lgs. 228/ Art Uso C1: Struttura commerciale di vicinato 77 Art Uso C2: Media o grande struttura di vendita 77 Art Uso C3: Centro commerciale 78 Art Uso C4: Esercizio pubblico 79 Art Uso C5: Artigianato di servizio e di produzione con vendita diretta 79 Art Uso C6: Commercio all'ingrosso e commercio non compatibile con la residenza 80 Art Uso C7: Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 80 Art Uso C8: Distribuzione di carburanti per autoveicoli 81 Art Uso D1: Intermediazione monetaria e finanziaria 82 Art Uso D2: Attività professionali e imprenditoriali 82 Art Uso D3: Attività direzionali 82 Art Uso N1: Allevamento industriale 83 Art Uso N2: Attività di conservazione, trasformazione, commercializzazione di prodotti agricoli svolta in forma industriale 83 Art Uso N3: Attività di lavorazione agricola per conto terzi 84 Art Uso N4: Attività di riparazione di macchine agricole 84 Art Uso N5: Ricovero e gestione di animali non a scopo di produzione zootecnica 84 Art Uso N6: Servizi offerti alle aziende agricole o ad attività svolte nel territorio rurale 85 Art Uso N7: Attività vivaistiche 85 Art Uso P1: Artigianato produttivo 85 Art Uso P2: Artigianato di servizio non congruente con la residenza 86 Art Uso P3: Industria manifatturiera 87 Art Uso P4: Attività di rottamazione e di smaltimento o recupero dei rifiuti 87 Art Uso R1: Residenza 88 Art Uso R2: Residenza collettiva 88 Consorzio CAIRE pag. III

6 Art Uso R3: Residenza turistica 89 Art Uso R4: Accessori alla residenza e usi compatibili 90 Art Uso S1: Pubblica amministrazione 90 Art Uso S2: Istruzione 90 Art Uso S3: Sanità e altri servizi sociali 91 Art Uso S4: Organizzazioni associative 91 Art Uso S5: Organizzazione del culto religioso 92 Art Uso S6: Attività ricreative e culturali 92 Art Uso S7: Attività sportive 92 Art. 9.51bis - Uso S7a: Attività ludico-ricreative con problematiche di impatto 93 Art Uso S8: Difesa e protezione civile 93 Art Uso S9: Servizi tecnici e tecnologici 94 Art Uso S10: Impianti per le telecomunicazioni 94 Art Uso S11: Attrezzature cimiteriali 94 Art Uso S12: Attrezzature per la mobilità 94 Art Uso S13: Fruizione del verde 95 Art Uso S14: Spettacoli e manifestazioni all aperto 95 Art Uso S15: Parcheggio pubblico 95 Art Uso T1: Albergo 96 Art Uso T2: Residenza turistica alberghiera 97 Art Uso T3: Ostello 97 Art Uso T4: Campeggio 97 Art Uso T5: Villaggio turistico 98 Art Uso T6: Case per ferie 99 Art Uso T7: Rifugi escursionistici 99 Art Uso T8: Strutture ricettive all'aria aperta non aperte al pubblico 99 Art Uso T9: Aree attrezzate di sosta temporanea 100 Art Uso T10: Attività ludiche a carattere privato 100 Art Uso T11: Attività sportive ricreative all aperto 100 Art Uso Z1: Usi in atto 101 Art Uso Z2: Infrastrutture e impianti di organizzazione del territorio rurale 101 Art Uso Z3: Attrezzature private di pertinenza 101 Art Uso Z4: Autorimesse non pertinenziali 102 CAPO III - DOTAZIONI TERRITORIALI 106 Art Definizione di dotazioni territoriali 106 Art Concorso nella realizzazione delle dotazioni territoriali 106 Art Prestazioni e standard di qualità urbana ed ecologico ambientale delle infrastrutture stradali all interno degli ambiti soggetti a PUA 107 Art Caratteristiche fisiche della rete pedonale e ciclabile 107 Art Articolazione, requisiti tipologici e dotazioni minime dei parcheggi 108 Art Cessione di aree per opere di urbanizzazione (standard urbanistici) 110 Art Monetizzazione delle dotazioni territoriali e dei parcheggi pertinenziali 110 CAPO IV - REGOLAMENTAZIONE DELL AMBIENTE COSTRUITO 112 Art Manutenzione e sicurezza delle costruzioni 112 Art Conservazione degli elementi di pregio 112 Art Opere finalizzate all eliminazione delle barriere architettoniche 112 Art Elementi aggettanti delle facciate 113 Art Allineamenti 113 Art Coperture, canali di gronda, pluviali 114 Art Aperture dei vani seminterrati su spazi pubblici o ad uso pubblico 114 IV

7 Art Tabelle stradali 114 Art Insegne, cartelli pubblicitari, vetrine, mostre, tende, erogatori automatici di prodotti o servizi 114 Art Passi carrai, uscita dalle autorimesse e accessi pedonali 115 Art Cavedi, pozzi luce, chiostrine e intercapedini 115 Art Recinzioni e cancelli 115 Art Occupazione di suolo pubblico 116 Art Organizzazione del verde privato 116 Art Apparati di ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e/o telematiche satellitari 117 Art Installazione di condizionatori e di apparecchiature tecnologiche 117 Art Aree condominiali 118 Art Spazi di passaggio pedonale di uso comune 118 Art Recupero dei sottotetti 118 Art Depositi di materiali a cielo aperto 118 Art Numeri civici 119 Art Strutture provvisorie di pubblici esercizi e attività ricettive su spazi pubblici 119 Art Recupero dei materiali di demolizione e dei rifiuti solidi di cantiere 119 Art Spazi attrezzati per la raccolta dei rifiuti 120 Art Esecuzione, manutenzione e caratteristiche delle strade private 120 Art Rete e impianti per le telecomunicazioni 121 Art Distanze minime 122 Art Indice di visuale libera (V.L.) 123 Art Modalità di trasformazione fisica del suolo 123 Art Colore delle facciate 123 Art Manufatti di pubblica utilità applicati agli edifici 123 Art Elementi di arredo o di servizio nelle aree a verde privato 124 Art Manufatti temporanei stagionali 124 TITOLO 10 - EDIFICI AD USO CIVILE, INDUSTRIALE, COLLETTIVO E SPECIALE: REQUISITI EDILIZI E NORME DI ESERCIZIO 127 CAPO I - NORME GENERALI PER LE COSTRUZIONI 127 Art Pareri igienico-sanitari sui progetti di insediamenti caratterizzati da significativi impatti sull ambiente e sulla salute 127 Art Pareri igienico sanitari sugli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica 127 Art Inizio dell'attività per gli insediamenti produttivi, pareri in materia di sanità, ambiente, sicurezza 127 Art Alloggio antigienico Dichiarazione di non locabilità 127 Art Dichiarazione di alloggio o fabbricato inabitabile 128 Art Valutazioni di affollamento delle abitazioni 128 Art Misure igieniche nei cantieri edili 128 Art Demolizione di opere edili, impianti e altri manufatti 129 CAPO II - PRESCRIZIONI IGIENICHE E REQUISITI PRESTAZIONALI D'ORDINE GENERALE PER LE COSTRUZIONI 130 Art Igiene e manutenzione degli edifici e delle aree esterne private 130 Art Ringhiere e parapetti 130 Art Canali di gronda e pluviali 130 Art Approvvigionamento di acqua potabile 131 Art Sorveglianza e controllo della Legionellosi 131 Art Condutture di scarico di w.c., cucine e lavatoi 131 Art Obbligo dell'allacciamento alla fognatura comunale 131 Art Umidità interna 132 Art Misure contro la intrusione e diffusione di insetti, animali nocivi e dei volatili negli edifici 132 Art Requisiti igienico-prestazionali delle opere edilizie 132 Consorzio CAIRE pag. V

8 Art Requisiti acustici passivi degli edifici 133 Art Aree inedificate e/o edifici in disuso 134 TITOLO 11 PROCEDIMENTI EDILIZI 135 CAPO I - ORGANI E LORO FUNZIONI 135 Art Competenze, procedure e adempimenti 135 Art Ufficio tecnico competente (competenze dello Sportello unico per l edilizia e dello Sportello unico per le attività produttive) 135 Art Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio 135 Art Documento guida 135 Art Composizione e nomina della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio 136 Art Funzionamento e pubblicità della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio 137 CAPO II VALUTAZIONE PREVENTIVA 138 Art Valutazione preventiva 138 Art Documentazione da allegare alla richiesta di valutazione preventiva 138 CAPO III - TITOLI ABILITATIVI E PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 138 SEZIONE I DISPOSIZIONI GENERALI Art Titoli abilitativi 138 Art Soggetti aventi titolo 138 Art Opere pubbliche di competenza comunale 139 Art Opere pubbliche di competenza statale, regionale e provinciale e opere conseguenti ad accordi di programma 139 Art Certificato di Destinazione Urbanistica 140 Art Documentazione da allegare alla presentazione o richiesta del titolo abilitativo 140 Art Esame preventivo dei progetti di insediamenti produttivi e di servizio caratterizzati da significativi impatti sull ambiente e sulla salute 140 Art Rilascio o diniego 140 Art Permesso di costruire convenzionato 140 Art Interventi in difformità o assenza del titolo abilitativo 141 Art Pubblicità e accesso 141 SEZIONE II Volture e riesami Art Volturazione 141 Art Riesame del titolo abilitativo 141 SEZIONE III Contributi ed oneri Art Contributo di costruzione, costo di costruzione, oneri e monetizzazioni 142 CAPO IV ESECUZIONE E FINE DEI LAVORI 143 Art Comunicazione di inizio lavori con permesso di costruire 143 Art Vigilanza durante l esecuzione delle opere 143 Art Conduzione del cantiere in sicurezza 143 Art Ritrovamenti archeologici e ritrovamenti bellici 144 Art Varianti in corso d opera 144 Art Comunicazione di fine lavori 144 Art Certificato di conformità edilizia e agibilità 144 Art Controllo sull opera eseguita 144 Art Elenco dei tecnici verificatori 144 Art Tolleranza esecutiva nelle misurazioni 145 TITOLO 12 - SANZIONI E DISPOSIZIONI TRANSITORIE 147 Art Sanzioni 147 Art Modelli di riferimento e fac-simili 147 Art Proroghe di titoli abilitativi in essere 147 VI

9 ALLEGATI Allegato A - Programma di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA). Consorzio CAIRE pag. VII

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11 TITOLO 1. RIFERIMENTI GENERALI Art Riferimenti legislativi del RUE 1. Il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) è redatto ai sensi della L.R. n.20/2000 e successive modifiche e integrazioni. 2. Il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) è lo strumento urbanistico di specificazione e attuazione del PSC ed è predisposto in conformità con le previsioni del medesimo. 3. Nel presente RUE trova applicazione il principio di non duplicazione della normativa sovraordinata, in coerenza con gli artt. 16 e 18-bis comma 4 della L.R. n.20/2000 e in attuazione dell Atto di Coordinamento Tecnico Regionale approvato con D.G.R n.994 del 7/7/2014, con particolare riferimento alle disposizioni a diretta applicazione descritte nella specifica tabella all interno della Parte Terza del citato Atto di Coordinamento. Art Contenuti del RUE 1. Il RUE è lo strumento che disciplina, in conformità alle previsioni del PSC, le trasformazioni negli ambiti urbani consolidati, negli ambiti specializzati per attività produttive esistenti e nel territorio rurale, gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio esistente sia nei centri storici sia negli ambiti da riqualificare. 2. Il RUE contiene la disciplina generale delle tipologie e delle modalità attuative degli interventi di trasformazione nonché delle destinazioni d uso, le norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio, nonché la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici e degli altri elementi che caratterizzano l ambiente costruito. 3. (stralciato) 4. Sulla cartografia del RUE è riportata la perimetrazione delle Aree entro le quali sussistono problemi di tenuta della rete commerciale tradizionale e di valorizzazione dell'attività commerciale e di servizio, nonché le attività commerciali esistenti e programmate, in coerenza con l art del PSC. Le disposizioni del presente RUE potranno essere integrate dalle norme di piani e di altri regolamenti di successiva emanazione e specificazione, tra i quali: - il Piano del colore, che disciplina l assetto cromatico dei fronti degli edifici nei nuclei storici e nei beni culturali isolati; - il Regolamento del verde, che disciplina l impianto e la gestione del verde pubblico e privato; - il Regolamento dell arredo urbano, che disciplina gli interventi di arredo degli spazi pubblici e degli spazi privati antistanti gli spazi pubblici. Art Elaborati costitutivi del RUE 1. Sono elaborati costitutivi del RUE i seguenti: - Tavole 1.a, 1.b, 1.c, 1.d in scala 1/ Disciplina particolareggiata dei nuclei storici in scala 1/ Norme - Relazione illustrativa - Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (VALSAT) Costituiscono inoltre elaborati costitutivi del RUE le carte dei vincoli di cui all art. 8.1 successivo. 2. Le norme del RUE sono composte dalle seguenti parti: - Parte 1- Norme urbanistiche, - Parte 2- Norme regolamentari edilizie, 3. Fanno parte integrante del RUE il seguente Allegato: - Allegato A - Programmi di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA) (stralciato) 3. (stralciato) Consorzio CAIRE 1

12 Art Contenuti degli elaborati cartografici del RUE 1. La cartografia del RUE ospita le delimitazioni dei sistemi, degli ambiti, dei luoghi definite dal PSC e contiene la individuazione delle aree sottoposte alla disciplina specifica di propria competenza. 2. La cartografia del RUE costituisce unitamente alle tavole del PSC e unitamente al POC, il riferimento unico per gli atti di certificazione inerenti la pianificazione urbanistica comunale. 3. Il RUE può contenere differenze grafiche rispetto alle geometrie del PSC, funzionali a portarle a coincidere con suddivisioni reali rilevabili sul terreno ovvero su elaborati cartografici in scala maggiore ovvero su basi cartografiche di diversa natura (ad es. carta catastale). 4. In caso di differenze grafiche tra diversi elaborati del RUE ha prevalenza l elaborato grafico a scala maggiore. 5. Le indicazioni grafiche relative agli edifici e le altre indicazioni riportate nelle basi cartografiche (catastali o aerofotogrammetriche) non costituiscono certificazione della loro esatta corrispondenza con la realtà, quanto a forma e posizione, né della legittima esistenza degli oggetti rappresentati. 6. Nei casi ed entro i limiti previsti dalle norme del PSC il POC può assumere determinazioni in merito ad ambiti, aree od elementi anche non specificamente individuati dal PSC come soggetti a POC e ricadenti nella disciplina del RUE, senza che ciò comporti variante al RUE medesimo. Art Struttura delle norme del RUE 1. Le norme del RUE integrano le norme del PSC formando con esse un testo unitario, che costituisce il riferimento unico, unitamente al POC, della disciplina degli strumenti urbanistici comunali. 2. Le norme del RUE si articolano in due parti: la parte 1 a contenuto prettamente urbanistico, la parte 2 a contenuto edilizio regolamentare. Art Misure di salvaguardia del RUE 1. Ai sensi dell'articolo 12 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n. 20 nel testo tempo per tempo vigente, a decorrere dalla data di adozione del RUE, fino alla data di entrata in vigore del Regolamento, per effetto della pubblicazione ai sensi di legge della delibera di approvazione, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dalla data di adozione ovvero non superiore a cinque anni dalla medesima data nel caso in cui il Regolamento, entro un anno dall'adozione, sia trasmesso alla Provincia ai fini della formulazione delle riserve o delle osservazioni, trovano applicazione le misure di salvaguardia. 2. Per effetto di quanto disposto al comma 1 è sospesa ogni determinazione in merito al rilascio di titoli abilitativi per interventi di trasformazione del territorio che siano in contrasto con elementi prescrittivi del RUE e del PSC adottati. Della sospensione si darà comunicazione al richiedente. Nel caso in cui il titolo abilitativo per interventi di trasformazione del territorio si formi in conseguenza di segnalazione o denuncia, lo Sportello Unico Edilizia provvederà a comunicare al presentatore ordine motivato di sospensione del procedimento e di non effettuazione dell'intervento segnalato o denunciato. 3. Sono fatte salve, in quanto disposizioni speciali costituenti parte integrante ed elemento prescrittivo del RUE adottato, le disposizioni transitorie di cui al successivo articolo 1.7, per effetto delle quali i procedimenti ivi esplicitamente indicati non sono assoggettati alle sospensioni di cui ai comma precedenti del presente articolo Trovano comunque applicazione le disposizioni transitorie e in materia di salvaguardia contenute nel PSC e le disposizioni di cui all'articolo 41 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n.20. Fino alla data di entrata in vigore del primo POC, resta vigente il Programma Pluriennale di Attuazione del PRG Art. 1.6bis - Facoltà di deroga 1 Sono consentite deroghe alle prescrizioni agli strumenti urbanistici nei limiti e nei termini previsti dalla legislazione vigente (in particolare ai sensi dell art.14 del DPR n.380/2001 smi e art.20 della LR n.15/2013 smi). 2

13 Art. 1.7 Continuità dei titoli abilitativi efficaci o in corso di assunzione di efficacia alla data di adozione del RUE. Norme transitorie. 1. I titoli abilitativi alla realizzazione di interventi edilizi rilasciati in data anteriore alla adozione del RUE, ivi compresi i titoli abilitativi rilasciati per interventi diretti convenzionati sulla base di convenzioni o atti unilaterali d'obbligo approvati dalla Amministrazione Comunale a seguito della approvazione di un progetto di inquadramento urbanistico, conservano efficacia e possono essere attuati entro i termini per l'inizio e la ultimazione dei lavori previsti per essi dalla vigente disciplina normativa, ivi compreso il periodo di proroga, ove concessa ai sensi di legge. L'attuazione avviene dando applicazione e nel rispetto della disciplina del Piano Regolatore Generale vigente alla data del loro rilascio, del Programma Pluriennale di Attuazione di cui al comma 4 del precedente articolo 1.6, se ed in quanto applicabile, delle eventuali varianti al medesimo PRG approvate ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n.20. Nel caso in cui le convenzioni o gli atti d'obbligo di cui al presente comma 1 prevedano un termine per la ultimazione dei lavori più lungo rispetto a quello previsto per l'efficacia dei titoli abilitativi dalla vigente disciplina normativa, gli interventi previsti da dette convenzioni e atti d'obbligo possono essere attuati, mediante rilascio dei relativi titoli abilitativi, entro il termine dai medesimi convenzioni e atti d'obbligo previsti per la ultimazione della attuazione, ovvero, in mancanza di specifica previsione di un termine, entro il termine di anni 10 (dieci) decorrente dalla loro sottoscrizione. Nel periodo di validità delle convenzioni o degli atti unilaterali d'obbligo approvati, potranno essere introdotte varianti, ivi comprese le modifiche delle aree di sedime dei fabbricati, al progetto di inquadramento urbanistico, fatto salvo il rispetto degli indici edificatori fissati negli atti predetti. L'attuazione avviene dando applicazione e nel rispetto della disciplina del Piano Regolatore Generale vigente alla data del loro rilascio, del Programma Pluriennale di Attuazione di cui al comma 4 del precedente articolo 1.6, se ed in quanto applicabile, delle eventuali varianti al medesimo PRG approvate ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n I procedimenti avviati in relazione a richieste di rilascio di titolo abilitativo (ivi compresi i titoli abilitativi da rilasciarsi per interventi diretti convenzionati) depositate in data anteriore alla adozione del RUE ovvero in relazione a denunce o segnalazioni funzionali alla formazione di titolo abilitativo depositate in data anteriore alla adozione del RUE vengono istruiti e conclusi dando applicazione alla disciplina del Piano Regolatore Generale vigente alla data del loro deposito ovvero alla disciplina delle eventuali varianti al medesimo PRG approvate ai sensi dell'articolo 41 della legge regionale 24 marzo 2000 n. 20. Nel caso in cui i titoli abilitativi acquisiscano efficacia, per la loro attuazione trova applicazione la disciplina di cui al precedente comma Il rilascio o comunque l'acquisizione di efficacia di titoli abilitativi inerenti interventi di attuazione dei PUA di cui all'articolo 1.8 del PSC, al pari della loro successiva attuazione, è disciplinata dal medesimo articolo 1.8 del PSC. 4. Le richieste di approvazione di progetti planivolumetrici convenzionati o soggetti ad atto unilaterale d'obbligo, o progetti unitari di intervento o urbanizzazioni convenzionate che siano stati presentati prima della data di adozione del RUE complete di tutti i documenti necessari per l'esame istruttorio e conformi al Piano Regolatore Generale possono essere istruiti e approvati nel rispetto del medesimo PRG ovvero di sue eventuali varianti approvate ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n.20. Nel caso in cui vengano approvati e i titoli abilitativi acquisiscano efficacia, per la loro attuazione trova applicazione la disciplina di cui al precedente comma Nel caso dei progetti planivolumetrici convenzionati o soggetti ad atto unilaterale d'obbligo, o progetti unitari di intervento convenzionati, o urbanizzazioni convenzionate, già approvati alla data di adozione del RUE o che vengano approvati ai sensi dei precedenti commi, i successivi titoli abilitativi sono rilasciabili, fino alla data di scadenza delle relative convenzioni, e comunque non oltre 10 anni dalla data di approvazione dell'atto o della convenzione nel rispetto del Piano Regolatore Generale ovvero di sue eventuali varianti approvate ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale 24 marzo 2000 n Decorsi i termini di cui ai precedenti comma le parti dei progetti eventualmente inattuate saranno assoggettate alle previsioni del PSC e del RUE, venendo meno la disciplina transitoria di cui al presente articolo. In parziale deroga a quanto previsto dal presente comma 6, nel caso in cui le convenzioni o gli atti unilaterali d'obbligo predetti di cui al precedente articolo abbiano ad oggetto aree ricadenti in zona territoriale omogenea D del Piano Regolatore Generale e in relazione ad essi siano stati rilasciati o Consorzio CAIRE 3

14 presentati titoli abilitativi edilizi il cui termine di efficacia, eventualmente prorogato ai sensi di legge, sia venuto a scadere in periodo successivo al 30 giugno 2012, i titolari della convenzione ovvero il presentatore dell'atto unilaterale d'obbligo ovvero ancora i rispettivi aventi causa, nel caso in cui le opere previste dalle medesime convenzioni o atti unilaterali d'obbligo non siano state interamente realizzate alla scadenza del termine di efficacia del titolo abilitativo, sono legittimati alla presentazione di nuova istanza per il rilascio di permesso di costruire (ai sensi della Legge Regionale n.15/2013 smi), ovvero nuova segnalazione certificata di inizio attività SCIA (ai sensi della Legge Regionale n. 15/2013 smi), per il completamento e comunque l'ultimazione degli interventi resi possibili dalle convenzioni o atti unilaterali d'obbligo di cui al presente comma 6, fermo restando che detti interventi dovranno essere ultimati, perentoriamente, entro e non oltre il 31 dicembre 2018, termine decorso il quale i titoli abilitativi rilasciati o presentati in forza della disposizione di cui al presente comma 6 decadranno di diritto per la parte non eseguita. Art Condizioni necessarie all ammissibilità delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie 1. Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia sono ammissibili se risultano rispettate tutte le seguenti condizioni: - l intervento sia previsto dal POC, oppure sia compreso nella casistica di interventi edilizi attuabili sulla base del RUE al di fuori della programmazione del POC; - il progetto sia redatto in conformità alle disposizioni, prescrizioni e vincoli contenuti nel PSC e nel RUE e, ove previsto, nel POC; - l area oggetto di intervento sia servita dalle infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti nella consistenza e tipologia atte a garantire la sostenibilità dell intervento. Qualora tali opere non siano presenti o siano presenti solo in parte, il titolo abilitativo deve prevedere, a carico dell'attuatore, l'obbligo di provvedere alla loro esecuzione contestualmente alla realizzazione dell intervento edilizio; l impegno è formalmente sancito in una convenzione o atto d obbligo. In alternativa deve sussistere l impegno del Comune ad eseguirle o completarle sulla base di un progetto già approvato e finanziato. 2. Per gli edifici esistenti aventi destinazione d uso in contrasto con quelle previste dal presente RUE sono ammesse trasformazioni soltanto per adeguarsi al presente RUE ovvero interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, salvo diverse specifiche norme d ambito. 3. Non è consentito il rilascio o la formazione di alcun ulteriore titolo abilitativo per la realizzazione di interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia che abbiano ad oggetto immobili non legittimati, in tutto o in parte, da un titolo abilitativo precedente o comunque che abbiano ad oggetto immobili non conformi al titolo abilitativo che ne ha consentito la realizzazione o la modifica. Nei casi di cui al presente comma 3., la formazione o il rilascio di un ulteriore titolo abilitativo sono subordinati all'ottenimento o alla presentazione di accertamento di conformità, ai sensi dell'articolo 17 della L.R. n. 23/2004. Art Partizione del territorio comunale in territorio urbano, territorio urbanizzabile, territorio rurale e zone di recupero 1. Il RUE recepisce la delimitazione del territorio urbanizzato, urbanizzabile e rurale operata dal PSC. 2. Il territorio urbanizzato comprende tutte le aree effettivamente edificate o in costruzione e i lotti interclusi oltre alle aree non edificate pertinenti a servizi e ad attrezzature urbane esistenti. 3. Il territorio urbanizzabile comprende: - gli ambiti per nuovi insediamenti (art. 6.9); - gli ambiti per le nuove dotazioni territoriali (art. 6.10) esterne al perimetro del territorio urbanizzato; - gli ambiti produttivi di ampliamento (art. 6.17). 4. Ai fini della applicazione della Legge n.457/78 sono confermate, salvo successive modificazioni, le perimetrazioni relative alle zone di recupero ed ai piani di recupero già deliberati dal Consiglio Comunale. Sono inoltre zone di recupero ai sensi della L. n.457/1978 i nuclei storici di cui all art. 5.1 successivo. I PUA, ai sensi dell'articolo 31 comma 2 lettera b) della L.R. 20/2000, possono assumere il valore e gli effetti dei piani di recupero. 4

15 Art Entrata in vigore del RUE 1. Il Regolamento Urbanistico Edilizio entra in vigore alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione dell'avviso della sua avvenuta approvazione. 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente RUE sono abrogate tutte le disposizioni regolamentari emanate dal Comune che contrastino o risultino incompatibili con le norme in esso contenute. 3. In particolare, il presente RUE sostituisce integralmente il previgente Regolamento Edilizio approvato dal Consiglio comunale nel 1982 nonchè alcune norme igieniche di interesse edilizio contenute nel vigente Regolamento comunale di Igiene deliberato dal Consiglio Comunale (DCC n.41 del 25/07/2013) attinenti materia disciplinata dal presente RUE. Consorzio CAIRE 5

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17 PARTE 1 - NORME URBANISTICHE Consorzio CAIRE 1

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19 TITOLO 2. SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA' Art Viabilità 1. Il RUE individua le strade esistenti. 2. Gli interventi sulle strade pubbliche esistenti entro il territorio urbano sono disciplinati, in rapporto anche alla loro classificazione, dal Piano generale del traffico urbano (PGTU) e dal relativo Regolamento viario. 3. Le prestazioni delle infrastrutture stradali all interno del territorio urbano sono stabilite nel Regolamento Viario del PGTU. I criteri per assicurare prestazioni e standard di qualità urbana ed ecologico ambientale alle infrastrutture stradali all interno degli ambiti soggetti a PUA possono essere più precisamente stabiliti dal POC in coerenza con quanto disposto all art della parte seconda del RUE Norme regolamentari edilizie. 4. Il RUE recepisce dal PSC i tracciati di progetto della nuova viabilità extraurbana ed individua in relazione ad essi i corridoi di salvaguardia per la realizzazione di nuovi tracciati infrastrutturali, all interno dei quali, sino al recepimento negli strumenti di pianificazione comunale del progetto esecutivo delle opere, con la conseguente assegnazione delle fasce di rispetto, sono consentiti fuori del perimetro del territorio urbanizzato solo gli interventi sui fabbricati esistenti che non comportino mutamento d uso e le opere di infrastrutturazione che non compromettano la realizzazione della nuova viabilità. Eventuali ampliamenti, ove consentiti dalle specifiche norme di ambito, non possono essere effettuati sul fronte antistante il tracciato della nuova viabilità. Art Impianti esistenti per la distribuzione di carburanti 1. Il RUE individua gli impianti esistenti per la distribuzione di carburanti. Gli interventi relativi agli impianti e alle attrezzature per la distribuzione del carburante sono regolati dalla L.R. n.33/1994, dal D.Lgs. n.32/1998 e dalle Norme regionali di indirizzo programmatico per la razionalizzazione e l'ammodernamento della rete distributiva dei carburanti per autotrazione approvate con D.C.R. n. 355 del 08/05/ Si osservano inoltre le disposizioni relative all uso C8 che sono definite all art della parte seconda del RUE Norme regolamentari edilizie. 3. Gli impianti di distribuzione preesistenti considerati compatibili dal punto di vista urbanistico e igienicosanitario sono individuati nella cartografia del RUE e per essi possono attuarsi tutti i tipi di intervento edilizio nel rispetto delle norme di cui al comma seguente, a prescindere dalle norme della zona in cui ricadono. Per quelli non individuati sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione. 4. Parametri edilizi - UF max = 0,1 mq/mq (con esclusione delle pensiline); - H max = 5 m ad eccezione delle pensiline; - distanza minima degli edifici (con esclusione delle pensiline) dalla sede stradale: - nel territorio rurale pari all ampiezza della fascia di rispetto stradale, con un minimo di 20 m; - nel territorio urbano: 10 m, ovvero pari alla distanza degli edifici preesistenti dell impianto, se inferiore a 10 m; - distanza minima delle pensiline dalla carreggiata stradale: 3 m; - distanza minima di edifici e impianti dai confini di proprietà: 5 m. Art Rete pedonale e ciclabile 1. Il RUE individua, coerentemente al Piano generale del traffico urbano (PGTU), la maglia dei percorsi pedonali e ciclabili in sede propria esistenti nel territorio comunale con diritto di pubblico passaggio ed attrezzati allo scopo. Consorzio CAIRE 3

20 2. Le prestazioni delle infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile nel territorio urbano sono stabilite nel Regolamento Viario del PGTU e per il territorio extraurbano all art della parte seconda del RUE Norme regolamentari edilizie. Art Disciplina degli interventi edilizi all interno delle aree occupate dalle attrezzature e infrastrutture ferroviarie 1. Le pertinenze della linea ferroviaria sono aree destinate alla linea ferroviaria esistente, al suo potenziamento e alle infrastrutture connesse. Vi si interviene secondo le leggi e le norme di settore. 2. Nelle aree interessate dalle pertinenze della linea ferroviaria e dalla presenza della stazione e delle fermate ferroviarie sono ammessi tutti gli interventi funzionali ai servizi legati alla mobilità ferroviaria (gli usi ammessi sono definiti all art della parte seconda del RUE Norme regolamentari edilizie ) e gli interventi manutentori relativi ad altri usi eventualmente esistenti. Art Polo funzionale dello scalo merci Dinazzano 1. In assenza dell Accordo territoriale di cui all art. 2.5 del PSC ed entro i termini stabiliti dagli atti amministrativi e convenzionali in vigore sono consentiti gli interventi nei medesimi previsti. Sono altresì ammessi interventi di ristrutturazione edilizia convenzionata purché coerenti con gli obiettivi del Polo funzionale di cui all art. 13 del PTCP. 4

21 TITOLO 3. SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI Art Aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale 1. Fatto salvo quanto previsto da specifiche norme del presente articolato, nelle aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale sono consentiti tutti i tipi di intervento edilizio. Gli interventi edilizi che prevedano ampliamenti o nuove costruzioni, nel rispetto degli usi sotto indicati, dovranno tendere al contenimento delle densità edilizie e delle altezze entro i seguenti parametri e al raggiungimento di una dotazione di parcheggi pubblici e pertinenziali come indicata per ciascun uso dalle norme della parte regolamentare del RUE: TAB. 1 - Aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale Sigla Tipologia Usi H max m. UF mq/mq GA Attrezzature scolastiche S2 12 0,6 GB Attrezzature di interesse comune S1, S3, S4, S6 S8 12 0,6 GB1 Attrezzature religiose S5 12 0,6 GC Attrezzature sportive S7, S13, S ,6 GC Verde pubblico S7, S13, S14-0,01 GE6 Aree pedonali e piazze GE3 Parcheggi pubblici S GD1 Aree cimiteriali S I progetti edilizi pubblici relativi a interventi su attrezzature esistenti che non rispettino i parametri esposti in tabella e gli standard di parcheggio richiesti per i singoli usi possono essere approvati solo previa dimostrazione dell impossibilità tecnica di osservarli ed in particolare: di poter contenere l altezza dei volumi necessari all espletamento del servizio entro valori accettabili verificandone la compatibilità paesaggistica; di non poter reperire ulteriori aree idonee nel caso di superamento del parametro UF; di poter soddisfare l incremento della domanda di sosta che presumibilmente potrà essere generata dall intervento edilizio in aree attrezzate esterne esistenti o previste. 3. (stralciato) 4. Le aree di cui al presente articolo, individuate sulla cartografia del RUE, non appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile comunale, ma gestite da Enti e soggetti privati per finalità di uso pubblico, mantengono tale finalità, non essendo comunque preordinate all acquisizione tramite esproprio da parte del Comune. 5. Si richiama inoltre quanto previsto all art. 2.3 delle Norme tecniche di attuazione del Piano di zonizzazione acustica comunale relativamente alle aree interessate alla realizzazione di scuole e asili nido, ospedali, case di cura e riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani. Art Aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere sovracomunale 1. Fatto salvo quanto previsto da specifiche norme del presente articolato, nelle aree per attrezzature e spazi collettivi di carattere sovracomunale gli interventi edilizi non soggetti alle procedure di accordo previste dal PSC sono approvati direttamente dal Comune nel rispetto degli usi sotto indicati e dovranno tendere al raggiungimento di una dotazione di parcheggi pubblici e pertinenziali come indicata per ciascun uso dalle norme della parte regolamentare del RUE. 2. Sugli edifici esistenti, sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e ristrutturazione edilizia senza aumento di carico urbanistico. Consorzio CAIRE 5

22 TAB. 2 - Attrezzature e spazi collettivi di carattere sovracomunale Tipologia Casa Protetta Teatro Fabrizio De Andrè Area attrezzata del Parco del Secchia Usi R2 S6 S7, S13, S14, S15 Art Standard di dotazioni territoriali negli strumenti attuativi 1. Fatto salvo quanto previsto da specifiche norme del presente articolato, negli strumenti attuativi si osservano i seguenti standard: - Standard di infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti (art A-23 L.R. n.20/2000): a) nei PUA, qualora non diversamente previsto dal PSC nelle specifiche norme di ambito e/o dal POC ad esso relativo: spazi per infrastrutture tecniche e tecnologiche come da progetto e spazi per parcheggi pubblici in misura definita dalle norme sugli usi della parte 2 del RUE; b) negli interventi di attuazione edilizia diretta, qualora non diversamente previsto nelle specifiche norme di ambito: allacciamenti alle opere di infrastrutturazione esistenti e spazi per parcheggi pubblici in misura definita dalle norme sugli usi della parte regolamentare del RUE. - Standard di attrezzature e spazi collettivi (art A-24 L.R. n.20/2000): a) nei PUA: qualora non diversamente previsto dal PSC e/o dal POC nelle specifiche norme di ambito: 30 mq/30 mq di Su. - Standard di dotazione ecologica ambientale (art A-25 L.R. n.20/2000): a) nei PUA: secondo quanto previsto dalle norme d ambito del PSC precisate nel POC; b) negli IEU: secondo quanto specificato dalle norme di zona; c) negli interventi in territorio rurale: secondo quanto disposto all art. 4.4 successivo. Art. 3.4 Aree per attrezzature tecniche 1. Nelle aree per attrezzature tecniche sono consentiti gli usi sotto indicati e tutti i tipi di intervento edilizio. Gli interventi edilizi che prevedano ampliamenti o nuove costruzioni dovranno tendere al raggiungimento di una dotazione di parcheggi pertinenziali come e se indicata per ciascun uso dalle norme della parte regolamentare del RUE. TAB. 3 - Attrezzature tecniche di rilievo comunale Tipologia Usi Sedi per la gestione dei servizi tecnici del Comune e di altri enti pubblici Impianti per la depurazione acque reflue urbane - Impianti per il prelievo, trattamento e distribuzione dell'acqua per usi - idropotabili Aree di raccolta, selezione e smaltimento dei rifiuti solidi - Impianti per la trasformazione e distribuzione dell'energia - Impianti di trasmissione via etere - S9 Art Aree riservate ad esigenze di protezione civile 1. Il RUE individua sulle tavole 1 con apposita simbologia le aree riservate ai sensi dell art. A24 dell Allegato alla L.R. n. 20/2000 ad ospitare insediamenti di emergenza secondo quanto previsto dal Piano Comunale di Protezione Civile. 6

23 2. Qualora l Amministrazione Comunale intenda apportare modifiche d uso ovvero realizzare attrezzature o impianti che rendano non utilizzabili le aree agli scopi indicati, tali determinazioni devono essere accompagnate da contestuale individuazione di aree alternative, mediante variante al suddetto Piano di Protezione Civile approvato con D.G.C n.67 del 12/07/2012. Consorzio CAIRE 7

24 TITOLO 4. SISTEMA DELLE TUTELE AMBIENTALI Art Disposizioni inerenti gli spazi di discontinuità del sistema insediativo 1. Negli spazi di discontinuità del sistema insediativo ricadenti nel territorio rurale vanno evitate: - le nuove edificazioni non funzionali ad aziende agricole preesistenti alla data di adozione del RUE; - le opere che, nel caso di strade di rilevanza primaria, possano disturbare il rapporto visivo fra chi percorre l arteria e il paesaggio agricolo e/o collinare, ivi compresi i distributori di carburanti, la cartellonistica pubblicitaria, i tralicci, le siepi di recinzione di aree private di altezza superiore a 1,50 m. e opere simili che inibiscano la visibilità; - l impermeabilizzazione dei suoli, se non in quanto strettamente funzionale a progetti di valorizzazione ambientale, alla sicurezza del territorio e alle esigenze delle attività e insediamenti esistenti e alla rete infrastrutturale. 2. L autorizzazione degli interventi edilizi attinenti le aziende agricole è subordinata all impegno alla realizzazione di impianti vegetali ed opere tendenti all integrazione nel paesaggio agrario di elementi coerenti con il Progetto di rete ecologica locale ed atti contemporaneamente a favorire la percezione di un paesaggio agrario ordinato. Art Disposizioni inerenti i margini urbani da assoggettare a mitigazione paesaggistica 1. Nei margini urbani da assoggettare a mitigazione paesaggistica come individuati nella cartografia del RUE gli interventi pubblici e privati sono finalizzati a riequilibrare il rapporto percettivo tra sistema insediato e territorio rurale e sono soggetti alle disposizioni seguenti. 2. Le piantumazioni di verde arboreo con essenze autoctone operate secondo progetti concordati con l Amministrazione sono computate ad esaudimento degli obblighi di realizzazione di elementi di dotazione ecologica e di manutenzione ambientale previsti al successivo art. 4.4; se effettuate nell ambito di un Programma di riconversione o ammodernamento dell attività agricola (PRAA) costituiscono elemento favorevole di valutazione della sostenibilità ambientale. 3. Gli insediamenti esistenti in territorio urbano risultanti incongrui sotto il profilo formale e tipologico devono essere assoggettati, in caso di intervento, a riqualificazione formale e/o mitigazione dell impatto percettivo. 4. Le eventuali opere infrastrutturali devono rispondere a criteri di corretto inserimento paesistico. Art Fascia di ambientazione della viabilità primaria e delle aree ferroviarie 1. All interno degli ambiti rurali periurbani di cui al successivo art. 7.1 il RUE individua con apposita grafia le fasce di ambientazione della viabilità primaria e delle aree ferroviarie, da interessare con interventi di mitigazione ambientale rispetto agli impatti indotti dal sistema infrastrutturale primario. Tali interventi prevedono la realizzazione di barriere naturali e la messa a dimora di piante di varie essenze autoctone, in accordo con il Progetto di rete ecologica locale di cui all art. 4.4 successivo; si prevede inoltre percorsi di fruizione ambientale in una vasta porzione di territorio periurbana nella quale prioritariamente promuovere l offerta dell azienda agricola multifunzionale e la realizzazione programmata di aree per attività sportive ricreative all aperto per utenza pubblica (art. 7.21) e di orti periurbani a gestione collettiva (art. 7.22). 2. All interno degli ambiti rurali periurbani di cui al successivo art. 7.1 il RUE individua con apposita grafia l Area di salvaguardia e ambientazione del polo funzionale di Dinazzano e delle relative connessioni infrastrutturali, nella quale valgono le disposizioni di cui al titolo 7 delle presenti norme con le ulteriori prescrizioni disciplinate all art. 4.9, comma 2 del PSC. 8

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