Programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2016/2017/2018

Transcript

1 Programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2016/2017/2018 Limiti alle assunzioni - Normativa di riferimento: La normativa in tema di contenimento della spesa pubblica per il personale, nonché in materia di facoltà assunzionale, è rappresentata dalle seguenti principali disposizioni di legge: Art. 1, commi quater della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007) Art. 76, comma 4, del d.l. 112/2008 convertito in legge n. 133/2008 Art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010 convertito in legge 122/2010 Art. 3, comma 5, del d.l. 90/2014, convertito in legge 114/2014, come modificato dal d.l. 78/2015, convertito in legge 125/2015 Art. 1, comma 424, della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) Decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione del 14 settembre 2015 recante Criteri per la mobilità del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale Art. 1, comma 234 della legge 208/2015 (legge di Art. 1, comma 236 della legge 208/2015 (legge di Contenimento generale delle spese di personale e, a decorrere dal 2014, contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio Contenimento della incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente entro il valore medio del triennio Rispetto del patto di stabilità interno nell anno precedente Assunzione di personale con lavoro flessibile ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 100% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell anno (Si veda anche deliberazione n. 2/2015 della Sezione Autonomie della Corte dei conti) Il limite per le assunzioni di personale a tempo indeterminato negli anni 2016 e 2017 è fissato nell 80% della spesa di personale cessato nell anno precedente. La predetta facoltà ad assumere è fissata nella misura del 100% dal Dal 2014 è altresì consentito l utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente. Secondo la Sezione Autonomie della Corte dei Conti, il triennio precedente è dinamico rispetto all anno in cui si prevede l assunzione (Deliberazione n. 28/2015). Per il 2015 e il 2016 le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, sono destinate all immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti e, fino al 100% della spesa dei cessati alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità (personale degli enti di area vasta). In tema si sono espressi il Dipartimento della Funzione Pubblica con la circolare n. 1/2015 e la Corte dei Conti Sezione delle Autonomie con deliberazioni n. 19/2015, n. 26/2015 e n. 28/2015. Il decreto stabilisce i criteri e la tempistica per l attuazione delle procedure di mobilità riservate, ai sensi dell art. 1, commi 423, 424 e 425, della legge n. 190/2014 al personale dichiarato in soprannumero, ai sensi dei commi 421 e 422 del medesimo articolo, compreso il personale appartenente ai corpi e servizi di polizia provinciale, nonché al personale della Croce Rossa Italiana. I processi di mobilità previsti dagli articoli 424 e seguenti della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) possono intendersi conclusi e quindi possono essere ripristinate le ordinarie facoltà assunzionali nel momento in cui nel corrispondente ambito regionale è stato ricollocato il personale soprannumerario. La comunicazione è resa nota e pubblicata nel portale mobilita.gov. Fino all'adozione dei decreti legislativi attuativi della riforma della P.A. (Legge 124/2015) a decorrere dal 01/01/2016 le risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale compreso quello destinate alla dirigenza (da comprendersi anche il trattamento accessorio delle P.O. - posiizoni organizzative) non può superare l'importo determinato per l'anno 2015 ed è ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente,

2 Comunicato della Funzione Pubblica del 29/02/2016 DFP P Art. 1, comma 228 della legge 208/2015 (legge di Con tale comunicato la Funzione Pubblica ha notiziato gli Enti Locali che nella Regione Veneto sono ripristinate le ordinarie facoltà assunzionali di polizia municipale comprese anche le assunzioni a tempo determinato e le relative mobilità fermi restando i limiti delle capacità assunzionali e le limitazioni finanziarie previste dalla normativa. Le amministrazioni negli anni e 2018 possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente per ciascuno degli anni ad una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente. La facoltà assunzionale è quindi strettamente correlata: a) alla disponibilità di risorse economiche a bilancio; b) alla sostenibilità finanziaria a regime della relativa spesa; c) al rispetto dei parametri in materia di contenimento della relativa spesa previsti dalla legislazione vigente, riassunti alla precedente sezione Limiti alle assunzioni ; d) al rispetto del patto di stabilità interno (pareggio di bilancio) e) al rispetto dei tempi medi dei pagamenti (non più applicabile e norma dichiarata incostituzionale per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2015) f) piano triennale delle azioni positive g) piano delle performance Gli obiettivi della programmazione triennale del fabbisogno di personale L'attuazione di una politica di gestione del personale direttamente funzionale alla imprescindibile salvaguardia del corretto svolgimento delle funzioni istituzionali e dei correlati livelli di prestazione dei servizi alla cittadinanza costituisce obiettivo strategico dell'amministrazione comunale. Dall'inizio del mandato, l'amministrazione si è trovata a operare in un contesto di crescente incertezza e di continuo cambiamento del quadro normativo. Da un lato, il blocco della contrattazione nazionale e decentrata, la riduzione del turn over, il divieto di superare il trattamento economico ordinariamente spettante per l anno 2010, previsti dalle norme con il chiaro obiettivo di ridurre la spesa di personale, hanno effettivamente contribuito a ridurre tale spesa a carico dei bilanci. In fase di predisposizione del bilancio l obbligo, previsto dalla norma, di contenere la spesa di personale è di particolare impatto per la programmazione del fabbisogno perché tale obbligo deve necessariamente coniugarsi con la disponibilità di una dotazione di risorse e competenze in grado di svolgere le attività e le funzioni istituzionali e di perseguire i progetti e programmi prioritari e con il mantenimento, nei limiti del possibile, dell insieme degli istituti attivati a seguito dei contratti decentrati sottoscritti oltre a garantire gli standard occupazionali attualmente presenti onde evitare disservizi complessivi alla funzionalità ed alla erogabilità dei servizi al cittadino sempre più rivolto ad una Pubblica Amministrazione efficiente ed efficace. Paradossalmente, proprio in questo quadro di vincoli di spesa e limitazioni alle assunzioni, sono le persone, le loro competenze e la loro motivazione che possono fare la differenza.

3 È del tutto evidente che l'ulteriore proroga del blocco della contrattazione nazionale e degli stipendi dei dipendenti pubblici fino alla fine del 2015, prevista dalla Legge di Stabilità 2015, senza possibilità di dar corso a recuperi futuri, rischia di trasformare ogni tentativo di politica di valorizzazione e sviluppo del capitale umano in un obiettivo a dir poco sfidante o forse velleitario. Eppure, nell'attuale difficilissima contingenza economico-finanziaria del Paese, mettere in campo ogni azione ed intervento idoneo a massimizzare i benefici derivanti da un produttivo impiego delle risorse umane e degli strumenti a disposizione dell'ente è non solo necessario ma obbligatorio. Tra le principali leve disponibili è necessario anche un ripensamento della mobilità interna, funzionale ad una più efficace e flessibile allocazione delle risorse, per garantire da un lato il miglior funzionamento dell'organizzazione e, quindi, la realizzazione tempestiva di attività ed interventi e, dall'altro, lo sviluppo professionale, l'apprendimento e la crescita delle persone. Priorità e criticità La programmazione e le politiche di gestione del personale, devono essere coerenti e funzionali agli obiettivi e alle scelte amministrative. Questo Ente non ha eccedenza di personale e/o personale in esubero ai sensi dell art. 33 del d.lgs. 165/2001. La programmazione del triennio tiene conto della normativa della Legge di stabilità per l'anno 2015 (L. 190/2015 successivamente integrata dal DL 78/2015 convertito in L. 125/2015) e delle integrazioni intervenute con la Legge di stabilità per l'anno Ad oggi come si evince dalla nota del Responsabile di Area in data 08/02/2016 prot. n pur avendo adempiuto agli obblighi prescritti dalla L. 190/2014 e successivo DPCM 14/09/2015 inserendo il proprio fabbisogno di personale all'interno del portale non sussistono nell'ambito del portale Mobilita.gov.it figure in possesso del profilo professionale e della categoria stabilite nel proprio fabbisogno iniziale propedeutico al DUP ed approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 152 del 22/10/2015, esecutiva, pur considerando anche il personale soprannumerario non solo della Provincia ma anche del personale soprannumeraio della Croce Rossa Italiana nel frattempo inserito nel portale. Occorre rilevare pertanto che la Regione Veneto ed altre Regioni hanno ricollocato nei propri organici parte del personale soprannumerario degli Enti di Area Vasta, e che il personale ancora inserito nel portale, pur non essendo rispondente al nostro fabbisogno troverà disponibilità in altri Enti della Regione Veneto, come disposto nelle modifiche stabilite dalla Legge di stabilità per l'anno 2016, eccezion fatta per il personale della polizia municipale per il quale ora a seguito della comunicazione della Funzione Pubblica del 29/02/2016 possono essere ripristinate le ordinarie facoltà assunzionali fermo restando le disposizioni che regolano le assunzioni negli Enti Locali comprese le assunzioni a tempo determinato e meglio citate nei quadri iniziali.

4 Pur davanti ad un quadro programmatico di fabbisogno di personale dell'area di vigilanza, derogatorio rispetto ai vincoli previsti, che avrebbe consentito al Comune di Valeggio Sul Mincio un maggior impiego di risorse umane dedicate alla predetta area, riqualificando anche il personale interno, questa previsione è oggi superata essendo tutto il personale dell'area della vigilanza provinciale riassorbito dalla Regione Veneto, come si evince dal comunicato della Funzione Pubblica che fa ripristinare ai Comuni del Veneto di procedere attraverso le proprie ordinarie facoltà assunzionali. A questa apertura derivante dal comunicato della Funzione Pubblica del 29/02/2016, l'ente da tempo necessita di riqualificare l'area della Vigilanza anche perché la cronicità degli interventi che si rendono necessari in tale area non possono essere fronteggiati con il solo personale stagionale, in considerazione del fatto che per le assunzioni con contratto a termine pur avendo dei limiti di spesa (pari al 100% della spesa del 2009 art. 9 c. 2 bis del DL 78/2010 L. 122/2010 e s.m.i.) non è ad oggi agevole la relativa assunzione in quanto l'ente deve far riferimento a graduatorie approvate per assunzioni a tempo indeterminato, non solo vigenti presso il Comune di Valeggio sul Mincio, ma anche utilizzando altre graduatorie a tempo indeterminato di altri Enti (c. 2 dell'art. 36 del DLGS n. 165/2001). Anche l'eventuale graduatoria specifica per assunzioni con contratto a termine, ha comunque anch'essa il limite del relativo scorrimento degli idonei restando vincolata la graduatoria solo ai vincitori. (Circolare del Dipartimento Funzione Pubblica 5/2013 e parere del Ministero dell'interno in data 28/03/2014). Pertanto nei limiti del fabbisogno di personale e delle limitazioni assunzionali questo Ente stabilirà in un successivo provvedimento attuativo del presente documento la priorità nell'assunzione di una unità lavorativa a tempo indeterminato presso l'area della Vigilanza. Per quanto riguarda la vacanza del posto di Funzionario Amministrativo Contabile Categoria D3 e derivante dalla cessazione di un dipendente intervenuta nell'anno 2015 creando capacità assunzionale a decorrere dal 01/01/2016, la relativa copertura è per il momento da effettuare attraverso la ricollocazione del personale soprannumerario degli Enti di Area Vasta e che all'interno del relativo portale non sono presenti i relativi profili professionali richiesti dal nostro fabbisogno, come si evince dalla nota del Responsabile dell'area Personale in data 08/02/2016 prot. n In questa situazione di difficoltà, l'ente sin dal momento della cessazione della dipendente ha inteso attribuire, nelle more della copertura del posto secondo quanto qui sopra indicato, le mansioni superiori ad un dipendente interno di Categoria C affidandone la relativa titolarità della posizione organizzativa dell'area Finanziaria che è da considerarsi Area altamente strategica per l'ente. Nella situazione de qua ed in considerazione delle previsioni normative in tema di affidamento di mansioni superiori dettate dall'art. 52 del DLGS n. 165/2001 e s.m.i., nonché delle disposizioni contrattuali ed al fine di non trovarsi in situazioni che non consentono di certo trovare soluzioni interne anche attraverso il conferimento al restante personale della Categoria D della responsabilità dell'area Finanziaria, questo Ente procederà all'individuazione di un soggetto esterno da selezionare ai sensi dell'art. 110 c. 1 del DLGS n. 267/2000 e secondo la disciplina regolamentare vigente in materia, fermo

5 restando che tale situazione inciderà anche nella programmazione del personale con contratto a termine e nella spesa che deve comunque rientrare nei limiti del 100% della spesa dell'anno 2009 ai sensi dell'art. 9 c. 2 bis del DL 78/2010 convertito in L. 122/2010. Ad oggi si ritiene di non effettuare nessuna ipotesi di programmazione per gli anni che sarà comunque fatta in funzione della prossima legge di stabilità ed in funzione dei collocamenti a riposo previsti nel corso del 2017 che sono pari a due unità. In ogni caso nei limiti della normativa vigente in tema di spesa del personale si valuterà la possibilità di procedere alla sostituzione di personale cessato o che cesserà dal servizio nel periodo 2016/2018 per dimissioni o pensionamento o per qualsiasi altro motivo, senza che ciò implichi modifica o integrazione del piano occupazionale e purché la copertura del relativo posto non risulti incrementativa dell organico complessivo dell Ente e che la stessa copertura sia effettuata attraverso mobilità tra Enti senza incidere negativamente sulle capacità assunzionali. Tra le priorità vi è anche quella di garantire gli standard occupazionali attualmente presenti, onde evitare disservizi complessivi sulla funzionalità ed alla erogabilità dei servizi al cittadino il quale è sempre più rivolto verso una Pubblica Amministrazione efficiente ed efficace e che risponda in modo celere ai bisogni sempre più crescenti. Pertanto nel rispetto della normativa che impone ai Comuni il rispetto del limite di spesa dell'anno 2009 finalizzato alle assunzioni con contratto a termine, questo Ente procederà alla continuità di quei rapporti instaurati nel corso dell'anno 2015 e già deliberati che vanno a coprire necessità urgenti ed indifferibili in quanto garantiscono l'erogabilità di alcuni servizi al cittadino evitando così disservizi generalizzati a scapito talvolta alle entrate dell'ente. Nelle priorità sulle forme flessibili dei contratti di lavoro, emerge anche la necessità di continuare sul percorso già avviato con Comuni del nostro territorio circa le utilizzazioni dei rapporti di lavoro disciplinati dall'art. 14 del CCNL 22/01/2004 (sia in entrata che in uscita) che rendono flessibile la gestione del rapporto di lavoro di un dipendente, articolandola su due Enti. Questa forme flessibile del rapporto di lavoro garantisce un risparmio sulla spesa complessiva del costo del personale ed è collegata ad una maggiore flessibilità in termini di performance organizzativa con la presenza di figure professionali non certo rinvenibili all'interno dell'organico ovvero dove esistono carenze di personale.