CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO

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Martina Capelli
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1 Workshop, Venerdì 27 Novembre,, Angolo Terme (BS) Climalptour: : un progetto europeo per guardare al futuro CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO Andrea Macchiavelli CeSTIT - Università di Bergamo

2 PREMESSA: TEMA DELICATO Implicazioni su: Due rischi: sviluppo territoriale occupazione abbandono dei territori reddito delle popolazioni posizioni ideologiche (contrapposte) subire l influenza del momento

3 PERCORSO 1. I dati attendibili delle analisi 2. Cosa ci dobbiamo aspettare 3. Le conseguenze sul territorio alpino 4. Rischi e opportunità per il turismo 5. Come far fronte ai cambiamenti climatici (Cenno)

4 LE ANALISI Ce ne sono ormai moltissime, anche se quasi tutte hanno in comune l origine. Riferimenti OECD, Climate change in the European Alps,2007 E.E.A., Regional climate change and adaptation. The Alps facing the challenge of changing water resources, 2009 P.A.T., Previsioni e conseguenze dei cambiamenti climatici in Trentino, 2008

5 LE ANALISI La temperatura _ Andamento recente Fonte: Bellucci Centro EuroMediterraneo per i Cambiamenti Climatici

6 PREVISIONI La temperatura nelle Alpi al

7 LE ANALISI Le precipitazioni - Andamento Nell arco dell ultimo secolo nelle Alpi Meridionali: - 10% delle precipitazioni Confermato in Trentino: mm/secolo (-10%) Inoltre fenomeni recenti estremizzazione eventi mensili (feb-mar/ott-nov) diminuzione stagione invernale, aumento autunnale aumento precipitazioni estreme

8 LE ANALISI La neve - Andamento Calo generalizzato dell altezza neve di 1-2% sulle Alpi (periodo ) Giorni nevosi: - 0,2 gg. a stagione Trentino Altezza neve : - 5 cm. per anno (periodo ) A quote inf m.: -1-2,5 gg.di innevamento a stagione

9 PREVISIONI Le precipitazioni nel Mediterraneo

10 PREVISIONI Le precipitazioni nelle Alpi al Il calo è previsto in estate. Aumento in inverno!

11 PREVISIONI Precipitazioni stagionali estreme Spostamento da estate a altre stagioni

12 IN SINTESI l aumento della temperatura è un fatto, soprattutto nelle Alpi negli ultimi anni. E ragionevole ritenere che continui. l aumento maggiore è atteso d estate (+4,5 nel ) le precipitazioni nelle Alpi dovrebbero diminuire, ma non in inverno. Con l aumento della temperatura le precipitazioni sono prevalentemente piovose a quote medio-basse estremizzazione dei fenomeni

13 EFFETTI ATTESI fusione ghiacciai riduzione stagione nevosa a medie e basse quote possibile tenuta ad alte quote (per aumento precipitazioni) deflusso invernale in aumento (in calo nelle altre stagioni) convivenza con i fenomeni estremi variazioni ecosistemi: conseguenze su fauna, struttura comunità, salute umana e animale. Effetti sulla vegetazione

14 Il CONTRIBUTO DEL TURISMO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO Contributo del turismo alle emissioni di CO2: 4,95% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% altre ettività Accomodation Altri trasporti Auto Trasporto aereo

15 LA SENSIBILITA DELLA DESTINAZIONE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO IL CLIMA. Definisce la lunghezza e la qualità della stagione Altera le risorse naturali Influenza condizioni naturali ruolo decisivo nella scelta della località neve natura livello acque infezioni malattie incendi insetti eventi A.Macchiavelli

16 IMPATTI SUL TURISMO IL C.C. PUO DETERMINARE VARIAZIONI SIGNIFICATIVE NEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL TURISMO ALPINO Interrogarsi ma sulla base di due principi: precauzione non linearità conseguenze (gli effetti non sono solo negativi!)

17 I RISCHI Perdita paesaggio alpino invernale

18 I RISCHI Riduzione stagione invernale Contrazione stagione Riduzione dell accumulazione di capitale minori capacità di investimento

19 I RISCHI Riduzione fruibilità sciistica stazioni a media- bassa quota Per ogni grado di aumento la LAN (linea affidabilità neve) sale di 150 m. LAN = copertura di 30 cm. Per almeno 100 gg./anno Oggi a 1500 mt. arco alpino (ma manca una interpretazione territoriale)

20 I RISCHI Riduzione fruibilità sciistica. Uno sguardo europeo

21 I RISCHI Riduzione fruibilità sciistica stazioni a media- bassa quota La situazione in Italia: Fonte: Cetara x OECD

22 I RISCHI Aumento costi di gestione stazioni sciistiche Costi infrastrutturazione e gestione per innevamento artificiale Condizioni di crescente competizione Continui investimenti Esige redditività a breve

23 LA SITUAZIONE DELLA NEVE ARTIFICIALE

24 I RISCHI Uso risorse idriche Contrazione regimi pluviometrici Fabbisogno idrico Innevamento artificiale

25 I RISCHI Indotto sci Perdita di continuità nella fedeltà allo sci come uso del tempo libero. Saltuarietà A rischio professioni alpine e indotto sci

26 I RISCHI NELLA STAGIONE ESTIVA Maggiori costi di climatizzazione a basse quote Limitazioni fruibilità corsi d acqua per attività sportive (rafting, pesca, balneabilità) Alterazione percorsi alpinistici

27 I RISCHI TUTTO L ANNOL Possibile perdita di produzioni agricole d alta quota per difficoltà di alpeggio (siccità primaverile) Perdita attrattività montagna per fenomeni meteo violenti Modificazione del paesaggio e perdita di attrattività di alcuni luoghi (ambienti glaciali, zone umide, laghetti alpini) Perdita specie animali e vegetali

28 LE IMPLICAZIONI DEI RISCHI SUI MERCATI TURISTICI Minore domanda turismo montano invernale. Ricerca di nuovi target Concorrenza mete alternative alla montagna Rafforzamento dei competitors al nord delle Alpi ( Tirolo, Grigioni, Salisburghese: minori temperature e maggiori risorse idriche)

29 LA MONTAGNA IN INVERNO Prospettive non è in discussione l industria dello sci il rischio è per le stazioni a quota più bassa sono anche le meno attrezzate in termini di servizi si amplia la forbice tra forti e deboli la neve artificiale è una soluzione ma. costo acqua clima

30 OPPORTUNITA Sciare al sole in inverno ( lunghi periodi di sole in inverno) Minori costi di riscaldamento nelle strutture ricettive Maggiore durata stagione estiva e possibilità di frequentazione piacevole nelle stazioni intermedie Maggiore possibilità di balneazione per i laghi

31 LE IMPLICAZIONI DELLE OPPORTUNITA SUI MERCATI TURISTICI Crescita prodotti diversi dallo sci (relax, benessere, enogastronomia ) Non è più un contesto monotematico. Integrare i servizi!

32 LE IMPLICAZIONI DELLE OPPORTUNITA SUI MERCATI TURISTICI Incremento domanda turistica estiva (caldo fuga dalle città) Condizioni favorevoli: Pianura Padana Turismo di prossimità Una montagna per tutti. Articolare i servizi!

33 LE IMPLICAZIONI DELLE OPPORTUNITA SUI MERCATI TURISTICI Maggiore fruibilità dei luoghi (non solo d estate) Identità della cultura alpina: risorsa delle Alpi italiane La cultura non è solo per le città

34 COME FAR FRONTE AI C.C. Sullo sfondo due obiettivi ADATTAMENTO CONTENIMENTO DEI FENOMENI Attivare misure che consentano di continuare ad operare Ridurre le condizioni che creano i fenomeni negativi

35 Conclusioni Di fronte ai grandi cambiamenti far finta di niente è perdente. Maturare una consapevolezza con pragmaticità Attenzione agli altri grandi cambiamenti della società e del mercato Non restare ancorati alle proprie certezze. Diversificare senza rinunciare. Governare i fenomeni insieme

36 Workshop, Venerdì 27 Novembre,, Angolo Terme (BS) Climalptour: : un progetto europeo per guardare al futuro CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO Andrea Macchiavelli CeSTIT - Università di Bergamo

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