Quattordicesima lezione:

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1 Corso di bilancio e principi contabili Quattordicesima lezione: Il patrimonio netto Prof. Alessandro Zattoni - Università Parthenope di Napoli

2 A) Patrimonio netto I. Capitale (valore versato più aumenti gratuiti); II. Riserva da sovrapprezzo azioni; III. Riserve di rivalutazione; IV. Riserva legale; V. Riserva per azioni proprie in portafoglio; VI. Riserve statutarie; VII. Altre riserve distintamente indicate; VIII. Utili (perdite) portati a nuovo; IX. Utile (perdita) dell esercizio.

3 Il patrimonio netto (capitale netto o mezzi propri) consiste nella differenza tra attività e passività patrimoniali che si risolve nella parte di ricchezza riconducibile ai proprietari e che da questi può essere disposta. Al suo interno possono essere distinti idealmente due grandi gruppi: la parte dei mezzi propri apportata dai soci sotto forma di capitale sociale ed altre riserve (capitale di apporto); la parte che deriva dai risultati economici della gestione, sotto forma di reddito dell esercizio e di accumuli di redditi di precedenti esercizi (capitale autogenerato).

4 L art 2427 prescrive che nella NI si indichino: le variazioni intervenute nella consistenza delle voci dell attivo e del passivo (tra cui il CN); la composizione della voce altre riserve; il numero e il valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società e di quelle sottoscritte durante l esercizio; le azioni di godimento e le obbligazioni convertibili in azioni. Nella relazione sulla gestione si devono fornire informazioni sulla parte di capitale sociale corrispondente sia alle azioni proprie, sia alle azioni o quote di società controllanti possedute dalla società.

5 Il d.lgs. N.6/2003 ha introdotto il punto 7 bis della NI secondo cui: le voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonchè della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. Con tale norma anche il codice civile, così come già indicato dai principi contabili nazionali e internazionali: - sancisce l obbligatoria esposizione del prospetto delle variazioni dei conti del patrimonio netto; - richiede l indicazione circa la possibilità di utilizzazione e di distribuzione ai soci dei vari elementi del netto.

6 I. Il capitale sociale IL PATRIMONIO NETTO Corrisponde al valore nominale dei conferimenti sottoscritti dai soci e delle riserve girate a capitale nel corso del tempo. I valori minimi sono pari a euro per le S.p.a. e S.a.p.a. e euro per le S.r.l. Il valore minimo delle azioni e delle quote è pari a 1 euro. Ogni aumento di capitale sociale rappresenta una modifica dell atto costitutivo e quindi richiede l approvazione da parte dell assemblea straordinaria.

7 II. Riserva sovrapprezzo azioni Include la differenza tra il valore di emissione delle azioni ed il loro valore nominale, oltre alle differenze positive che sorgono in occasione di alcune operazioni particolari (ad es. conversione di prestiti obbligazionari). Non possono essere distribuite fino a quando la riserva legale non ha raggiunto un quinto del capitale sociale. III. Riserva di rivalutazione IL PATRIMONIO NETTO Accoglie le riserve per rivalutazioni eseguite in accordo ad apposite leggi (ad es. n.342 del 2000).

8 IV. Riserva legale Devono confluire in essa almeno il 5% degli utili netti finché il suo saldo non ha raggiunto il 20% del capitale sociale. Fino al raggiungimento di tale limite può essere utilizzata solo per la copertura di perdite e dopo che sono state utilizzate tutte le altre riserve. Oltre tale limite diventa, per la parte eccedente, una riserva disponibile anche per altri scopi.

9 V. Riserva per azioni proprie in portafoglio Deve essere costituita utilizzando altre riserve disponibili o utili distribuibili per l importo esattamente pari al costo sostenuto per l acquisto di azioni proprie. Deve essere mantenuta in bilancio finché tali azioni sono presenti. VI. Riserve statutarie Sono disciplinate dallo statuto che ne specifica gli scopi e le modalità di formazione.

10 VII. Altre riserve IL PATRIMONIO NETTO In questa voce possono confluire numerosi conti come: riserva straordinaria; riserva per acquisto azioni della società controllante; riserva da conversione in euro; riserva da riduzione del capitale sociale; riserve da deroghe alle norme sulla redazione del bilancio ex art (ad es. per rivalutazione volontaria dei beni); riserva non distribuibile per rivalutazione delle partecipazioni (in controllate e collegate); riserve per versamenti soci (ad es. in vista di futuri aumenti di capitale); riserva per utili da conversione cambi.

11 VIII. Utili o perdite portate a nuovo Raccoglie i redditi formatisi in esercizi precedenti che l assemblea non ha ancora deciso come destinare in via definitiva. IX. Utile o perdita dell esercizio E il reddito che emerge dal CE dell esercizio, da riportare nello SP. Se durante l esercizio è stato distribuito un acconto o è già stata coperta anticipatamente una parte della perdita in corso di formazione, tali importi vanno portati distintamente a detrazione del risultato di esercizio.

12 Il documento 28 del CNDC-CNR impone di inserire nella NI: la classificazione delle riserve secondo la disponibilità per la distribuzione, enucleando le seguenti classi: riserve vincolate dalla legge (riserva legale, riserva acquisto di azioni proprie, ecc.); riserve vincolate dallo statuto; libera disponibilità; la composizione della voce riserve da rivalutazione; la composizione della voce riserve statutarie; l indicazione dell utile per azione (earnings per share).

13 LE REGOLE IASB Le regole IASB si distinguono per alcune particolarità derivanti dall applicazione di alcuni criteri di valutazione che comportano la creazione di specifiche voci tra le riserve o le diverse modalità di utilizzo di certe poste contabili. Si pensi ad esempio alle riserve da rivalutazione delle immobilizzazioni valutate con il revaluation model. Secondo l art.6 del d.lgs. riguardante l adozione degli IASB, le società che redigono il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali non possono distribuire: 1) utili d esercizio in misura corrispondente alle plusvalenze iscritte nel CE, diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all operatività in cambi e di copertura, che discendono dall applicazione del criterio del fair value o del patrimonio netto; 2) le riserve del patrimonio netto costituite e alimentate in contropartita diretta della valutazione al fair value di attività e strumenti finanziari.