L'Attività Fisica Adattata come priorità di intervento per il contrasto alla cronicità nelle strategie regionali

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1 L'Attività Fisica Adattata come priorità di intervento per il contrasto alla cronicità nelle strategie regionali Sabina Nuti Scuola Superiore Sant Anna di Pisa

2 Obiettivi 1. Il sistema di valutazione della performance della sanità Toscana: caratteristiche 2. L AFA all interno del sistema di valutazione quale strategia regionale 3. Gli indicatori per la valutazione dell AFA e il trend 4. Gli obiettivi ed il sistema di incentivazione per l AFA 5. Altri indicatori relativi all attività fisica e alla cronicità 6. Lesson learned

3 Storia del sistema di valutazione in Toscana e nascita del network 2004: il Laboratorio MeS sviluppa per la Regione Toscana un sistema di valutazione della performance delle Aziende Sanitarie Toscane - fase di sperimentazione 2005: implementazione del sistema in tutte le Aziende Usl Toscane 2006: implementazione nelle Aziende Ospedaliero- Universitarie Toscane 2008: Attivazione del network delle regioni a confronto. Adesione di Liguria, Umbria e Piemonte 2012: Attualmente il network è composto da Liguria,Umbria Valle d Aosta e P.A. Trento, Bolzano, Marche e Basilicata 3

4 La struttura del sistema Capacità perseguimento orientamenti regionali Le sei Valutazione dimensioni di socio-sanitaria valutazione Valutazione esterna Livello di salute della popolazione Valutazione interna Valutazione di efficienza operativa e dinamica economicofinanziaria

5 Le fasce di valutazione Colori e punteggi del bersaglio come rappresentazioni dei livelli di performance: VERDE VERDINO Performance ottima (Punto di forza) Performance buona GIALLO 2-3 Performance media ARANCIONE 1-2 Performance scarsa ROSSO 0-1 Performance molto scarsa (Punto di debolezza) 5

6 I criteri per la classificazione dei risultati nelle diverse fasce di valutazione: 1. Se esistente, riferimento ad uno standard internazionale riconosciuto (esempio: fratture di femore operate in due giorni) 2. Individuazione di uno standard fissato da delibera regionale o dal sistema di programmazione e controllo regionale. 3. Riferimento alla media regionale, eliminando l influenza di alcune variabili (età, sesso) per rendere possibile il benchmarking. 6

7 Sistema di valutazione delle Aziende Sanitarie Toscane Il sistema di valutazione è implementato a livello di: Azienda sanitaria territoriale; Azienda Ospedaliero Universitaria; Società della Salute e zona-distretto; Presidi ospedalieri (dal 2012). Gli indicatori di valutazione del sistema fanno parte del sistema di incentivazione delle Direzione Generali delle Aziende Sanitarie e del sistema di obiettivi regionali dei Direttori delle Società della Salute. Gli indicatori ed i relativi obiettivi sono quindi inseriti ogni anno nelle delibere regionali di incentivazione. 7

8 Sistema di valutazione delle Aziende Sanitarie Toscane Ogni anno il Laboratorio MeS predispone un report con la performance annuale delle Aziende Sanitarie Toscane che viene pubblicato e consegnato ai Consiglieri Regionali, alla Giunta Regionale, al management aziendale, ai sindaci e a tutti i cittadini interessati. Dal dicembre 2007 il sistema di valutazione è disponibile su portale web, con accesso riservato alla Regione e alle Aziende Sanitarie Toscane. Ogni aggiornamento o nuovo inserimento è immediatamente disponibile a tutti gli utenti del sistema. Da luglio 2008 il sistema di valutazione è visibile dai cittadini su portale web: 8

9 Come rappresentare la performance? la scelta del bersaglio!

10 4 maggio

11 4 maggio

12 4 maggio

13 4 maggio

14 QUALITA DI PROCESSO C5.2 Percentuale di fratture del femore operate entro 2 giorni dall'ammissione Anno maggio

15 QUALITA DI PROCESSO C5.2 Percentuale di fratture del femore operate entro 2 giorni dall'ammissione Trend maggio

16 Segnala al management dove intervenire e come si potrebbe fare 5 4 Valutazione D15.2 D15.3 E6.2 D3.3 E6.1 D4.1 D2.1 D4.2 D15.1 D3.4 E7.2 E6.3 D16 D17 B7.1 D3.2 B4.2 D3.1 E4.1 E9 E4.2 D2.2 B3 E7.3 F7 E7.1 E4.3 E8 F8 B13 E5.1 E5.3 E5.2 C5.2 F15 B8 C4.2 D10a C4.3 E2 B14 D8a E1 F12a.5 B9.1.1 F14.1 B4.1 E3 C7.1 D9 C9.2 C9.3 C11.2 F13 C7.2 C4.1 C11.3 C3 F12a.6 C2a B6.2 F12a.2 C9.4 B6.1 F10 C11.1 C5.1 F12a.1 C4.4 C9.1 C7.5 C5.3 C7.3 C11.4 B7.2 F12a.4 F12a.3 L analisi basata sul confronto delle performance aziendali permette di individuare gli spazi possibili di azione con differenti gradi di complessità. Priorità di intervento di ciascuna azienda Stima delle risorse che nel medio-lungo periodo possono essere riallocate in altri servizi 4 maggio 16

17 B22 Attività Fisica Adattata L indicatore B23 misura la diffusione dei programmi di Attività Fisica Adattata (AFA), promossi dalla Regione Toscana tramite la Delibera n 459 del 3 giugno 2009 nell ambito della sanità di iniziativa e come strategia per il controllo delle malattie croniche. L indicatore è costituito da due sottoindicatori, che misurano rispettivamente la diffusione dei programmi a bassa ed alta disabilità. Anno 2011

18

19 B22 Attività Fisica Adattata L'indicatore misura la diffusione sul territorio regionale dei programmi di attività fisica "a bassa disabilità", diretti cioè alle sindromi algiche da ipomobilità e/o con rischio di fratture da fragilità ossea ed osteoporosi (DGR 459/2009). Anno 2011

20 B22 Attività Fisica Adattata Trend

21 B22 Attività Fisica Adattata L'indicatore B22.2 misura la diffusione sul territorio regionale dei programmi di attività fisica per persone con "alta disabilità", diretti alle sindromi croniche stabilizzate con limitazione della capacità motoria e disabilità stabilizzata (DGR 459/2009). Anno 2011

22 B22 Attività Fisica Adattata Trend

23 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia PASSI Metodologia Sistema di monitoraggio e sorveglianza dedicato a stimare la frequenza e l andamento nel tempo dei fattori comportamentali di rischio per la salute la diffusione delle conseguenti strategie di prevenzione. Il campione di persone intervistate è costituito da persone tra anni selezionate in modo casuale, stratificando per età e sesso, dalle liste delle anagrafi sanitarie della Regione. Rispetto alle indagini svolte negli anni passati nel 2008 il campione è stato sovracampionato per avere una rappresentatività dei risultati a livello di zona distretto. Azienda Sanitaria locale N. interviste Ausl 1 Massa Carrara 297 Ausl 2 Lucca 438 Ausl 3 Pistoia 439 Ausl 4 Prato 400 Ausl 5 Pisa 519 Ausl 6 Livorno 823 Ausl 7 Siena 749 Ausl 8 Arezzo 729 Ausl 9 Grosseto 718 Ausl 10 Firenze 732 Ausl 11 Empoli 561 Ausl 12 Viareggio 120 Regione Toscana 6525

24 Gli indicatori B17 Attività fisica B18 Situazione nutrizionale B19 Consumo di alcol Situazione su certa caratteristica Gli operatori sanitari promuovono la prevenzione? Domanda sulla caratteristica Domande di processo B20 Abitudine al fumo Nella valutazione delle zone gli indicatori faranno parte della dimensione relativa al conseguimento delle strategie regionali, mentre nei bersagli aziendali nella dimensione relativa allo stato di salute della popolazione.

25 B17 ATTIVITA FISICA B17 Attività fisica B17.1 % sedentari (non fa lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero) B17.2 % persone consigliate dal medico di fare attività fisica Domanda sulla caratteristica Domande di processo

26 Valutazione attività fisica: perfomance Anno 2010

27 Percentuale sedentari: zone-distretto in Toscana Media italiana 2008: 29.4% Anno 2010 Sedentario: non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero

28 Percentuale sedentari: confronto tra regioni Anno 2010 Sedentario: non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero

29 Percentuale persone sedentarie consigliate dal medico di fare attività fisica Media italiana 2008: 31% Anno 2010 Sedentario: non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero

30 Percentuale persone sedentarie consigliate dal medico di fare attività fisica Anno 2010

31 L INDAGINE sulla MEDICINA DI BASE Le interviste anno 2009 Sono stati intervistati cittadini, di cui: in Toscana in Liguria in Umbria in Piemonte. Pisa, 18 giugno

32 100% Generalmente il medico di famiglia le dà suggerimenti sull'alimentazione, attività fisica, ecc.? 80% 60% 40% 20% 0% AUSL 1 (MC) AUSL 2 (LU) AUSL 3 (PT) AUSL 4 (PO) AUSL 5 (PI) AUSL 6 (LI) AUSL 7 (SI) AUSL 8 (AR) AUSL 9 (GR) AUSL 10 (FI) AUSL 11 (EM) AUSL 12 (VI) ASL 1 Imperiese ASL 2 Savonese ASL 3 Genovese ASL 4 Chiavarese ASL 5 Spezzino ASL 1 Città di Castello ASL 2 Perugia ASL 3 Foligno ASL 4 Terni ASL Alessandria ASL Asti ASL Biella ASL Cuneo 1 ASL Cuneo 2 ASL Novara ASL Torino 1 ASL Torino 2 ASL Torino 3 ASL Torino 4 ASL Torino 5 ASL Vercelli ASL Verb.-Cusio-Oss. Regione Toscana Regione Liguria Regione Umbria Regione Piemonte Sì, decisamente Sì, ma fino ad un certo punto No Anno 2009 Il medico dà consigli sull alimentazione e l attività fisica in maniera soddisfacente nel 55% circa dei casi in tutte le Regioni, mentre nel 30% circa dei casi non fornisce alcun consiglio. In particolare, il Piemonte evidenzia il maggior numero di casi in cui il medico non dà alcun consiglio (37% contro il 31% dell Umbria, best performer). Pisa, 18 giugno 2010

33 Generalmente il medico di famiglia le dà suggerimenti sull'alimentazione, attività fisica, ecc.? N. Intervistati Sì, decisamente Sì, ma fino ad un certo punto No (non pesato) AUSL 1 (MC) AUSL 2 (LU) AUSL 3 (PT) AUSL 4 (PO) AUSL 5 (PI) AUSL 6 (LI) AUSL 7 (SI) AUSL 8 (AR) AUSL 9 (GR) AUSL 10 (FI) AUSL 11 (EM) AUSL 12 (VI) ASL 1 Imperiese ASL 2 Savonese ASL 3 Genovese ASL 4 Chiavarese ASL 5 Spezzino ASL 1 Città di Castello ASL 2 Perugia ASL 3 Foligno ASL 4 Terni ASL Alessandria ASL Asti ASL Biella ASL Cuneo ASL Cuneo ASL Novara ASL Torino ASL Torino ASL Torino ASL Torino ASL Torino ASL Vercelli ASL Verb.-Cusio-Oss Regione Toscana Regione Liguria Regione Umbria Regione Piemonte Pisa, 18 giugno 2010

34 Se ha più di 65 anni, il suo medico le ha mai parlato dell Attività Fisica Adattata (AFA)? AUSL 1 (MC) AUSL 2 (LU) AUSL 3 (PT) AUSL 4 (PO) AUSL 5 (PI) AUSL 6 (LI) AUSL 7 (SI) AUSL 8 (AR) Si No AUSL 9 (GR) AUSL 10 (FI) AUSL 11 (EM) AUSL 12 (VI) Regione Toscana % 20% 40% 60% 80% 100% Anno 2009 Pisa, 18 giugno 2010

35 Anno 2009 Se ha più di 65 anni, il suo medico le ha mai parlato dell Attività Fisica Adattata (AFA)? N. Intervistati No Si (non pesato) AUSL 1 (MC) AUSL 2 (LU) AUSL 3 (PT) AUSL 4 (PO) AUSL 5 (PI) AUSL 6 (LI) AUSL 7 (SI) AUSL 8 (AR) AUSL 9 (GR) AUSL 10 (FI) AUSL 11 (EM) AUSL 12 (VI) Regione Toscana Pisa, 18 giugno 2010

36 e per i malatici cronici??? Lei soffre di una malattia cronica? Non so No Si % 20% 40% 60% 80% 100% Se ha più di 65 anni, il suo medico le ha mai parlato dell Attività Fisica Adattata (AFA)? No Si Anno 2009 Pisa, 18 giugno 2010

37 Gli indicatori per la valutazione dell attività fisica e dell AFA 1. Indicatori relativi agli stili di vita derivanti dall indagine PASSI 1.1 Percentuale sedentari 1.2 Percentuale sedentari consigliati dal medico di fare attività fisica 2. Indicatori relativi al progetto regionale sull Attività Fisica Adatta 2.1 N. corsi AFA su Popolazione >=65 bassa disabilità 2.2 N. corsi AFA su Popolazione >=65 alta disabilità 3.Indicatori dall indagine di soddisfazione sulla medicina generale 3.1 il suo medico le da consigli su comportamenti da tenere (alimentazione, attività fisica..)? 3.2 se ha più di 65 anni il suo medico le ha parlato del AFA( solo Toscana)? Fonte Anno Livello di analisi Il sistema di Indagine valutazione campionaria Asl e Zonadistretto (+ prevede specifici PASSI obiettivi per i confronto Direttori Generali regioni delle Asl e per i network) Direttori delle Regione Società della Toscana Salute 2011 nell incentivazione 2010 e Indagine alla popolazione 2009 Asl e Zona distretto Asl e Zona distretto (+ confronto regioni network) Pisa, 18 giugno 2010

38 Sistema di incentivazione: storia indicatori su AFA Anno 2010 Asl su 100 punti 3 sono dedicati all AFA così suddivisi: 1.Pubblicazione documenti AFA sul sito web aziendale (1 punto) 2.Estensione dei programmi AFA a bassa disabilità (1 punto) 3.Attivazione programmi AFA ad alta disabilità (1 punto) (per SdS nel 2010 non èstato possibile inserire il dato nell incentivazione perché non ancora declinato a livello di zona-distretto) Anno 2011 Inserito nel bersaglio con incentivazione come altri indicatori sia per Asl che per SdS N. corsi AFA su Popolazione >=65 bassa disabilità N. corsi AFA su Popolazione >=65 alta disabilità Anno 2012 Inserito nel bersaglio con incentivazione come altri indicatori per le Asl Per le SdS su 100 punti di incentivazione 5 sono dedicati all AFA così suddivisi: N. corsi AFA su Popolazione >=65 bassa disabilità (2.5 punti) N. corsi AFA su Popolazione >=65 alta disabilità (2.5 punti) Pisa, 18 giugno 2010

39 Il miglioramento non basta un sistema pubblico deve garantire la riduzione della variabilità che non è risposta a bisogni differenziati degli utenti Il sistema di valutazione della performance e le strategie ad esso correlato hanno permesso nel corso del tempo: Un miglioramento costante Una riduzione della variabilità Percentuale di indicatori migliorati nelle aziende sanitarie toscane Percentuale di indicatori che hanno ridotto la deviazione standard 66% 64% 62% 60% 58% 57.98% 63.36% 100% 80% 60% 78% 50% 56% 56% 54% 53.80% 40% 52% 20% 50% 48% 2007vs vs vs2008 0% 2007vs vs vs2008 Pisa, 18 giugno 2010

40 Per poter essere efficaci gli strumenti di valutazione devono essere inseriti in un sistema coordinato di strategie Le strategie della Regione Toscana 2006/2007 Odds ratio degli indicatori di performance oggetto di incentivazione è 2.7 vs indicatori non incentivati 2008/2010 Odds ratio degli indicatori di performance oggetto di incentivazione con obiettivo personalizzato è 1.5 vs indicatori incentivati con obiettivi non differenziati Coinvolgimento dei professionisti costante La semplicità comunicativa del bersaglio La pubblicazione dei risultati Il suo utilizzo da parte della Regione in vari contesti (Piano socio sanitario, riunioni di coordinamento ) Pisa, 18 giugno 2010

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