Linda Marcacci Laboratorio Management e Sanità
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1 Per un nuovo progetto di salute Dalla centralità dell ospedale alla centralità della persona La salute del nostro territorio, dentro un più ampio progetto di area vasta Linda Marcacci Laboratorio Management e Sanità Livorno, 23 maggio 2012
2 Come misurare e valutare l appropriatezza ma anche la qualità, l efficienza e l outcome? Le parole chiave della valutazione dei servizi socio sanitari MULTIDIMENSIONALITA per cogliere la complessità e agire sulle determinanti dei costi Diversi dimensioni di analisi Efficienza Outcome Clima organizzativo Qualità Soddisfazione dell utente
3 MISURABILITA DEI RISULTATI per valutare la perfomance Assunzione di responsabilità nei confronti della collettività Dalla misurazione I numeri per analizzare e capire. alla valutazione. I numeri per giudicare e responsabilizzare sui risultati.
4 TRASPARENZA per rispondere alla missione del sistema pubblico con una gestione responsabile Render conto ai cittadini: non si possono utilizzare risorse oltre quelle che la collettività consegna al sistema pubblico le risorse devono essere allocate non in base alla sensibilità del singolo operatore, ma tenendo conto delle evidenze rese pubbliche dal sistema di valutazione
5 CONFRONTO SISTEMATICO per superare l autoreferenzialità e per imparare Privato Mercato Pubblica Amministrazione Benchmarking Competizione Capacità di cambiamento ed innovazione al fine di migliorare la qualità Reputazione
6 CONDIVISIONE sistemi con gerarchie duali innovano solo se tutte le componenti sono chiamate a dare il loro contributo I dipendenti devono condividere gli indicatori su cui viene misurata la loro perfomance Condivisione dei criteri Valutazione dei risultati Apprendimento Cambiamento dei comportamenti Un sistema di valutazione funziona se modifica i comportamenti e se incide sui meccanismi di governo.
7 L esperienza del MeS nei Sistemi di Valutazione: LIVELLO NAZIONALE Ministero della Salute Progetto SIVeAS Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Trasparenza e accountability per garantire i LEA a livello nazionale Ad oggi sono calcolati i primi 34 indicatori di cui 23 di valutazione, scaricabili via web sul portale del Ministero della salute nella sezione dedicata al Siveas LIVELLO REGIONALE Regione Toscana e Network delle regioni : Piemonte, Umbria, Liguria, Aosta, P.A. Trento, Bolzano, Marche, Basilicata Il sistema di valutazione della performance regionale Supporto al sistema di governance regionale Per Toscana sono calcolati circa 200 indicatori e per il Network Regioni circa 70 indicatori
8 Le dimensioni del sistema Capacità perseguimento orientamenti regionali Livello di salute della popolazione Valutazione socio-sanitaria Le sei dimensioni di valutazione Valutazione di efficienza operativa e dinamica economicofinanziaria Valutazione esterna Valutazione interna
9 Le fasce di valutazione Colori e punteggi come rappresentazioni dei livelli di performance: VERDE VERDINO Performance ottima (Punto di forza) Performance buona GIALLO 2-3 Performance media ARANCIONE 1-2 Performance scarsa ROSSO 0-1 Performance molto scarsa (Punto di debolezza)
10 I criteri per la classificazione dei risultati nelle diverse fasce di valutazione: 1. Se esistente, riferimento ad uno standard internazionale riconosciuto (esempio: il tasso di cesarei max auspicato dall OMS). 2. Individuazione di uno standard fissato da delibera regionale o dal sistema di programmazione e controllo regionale. 3. Riferimento alla media regionale, eliminando l influenza di alcune variabili (età, sesso) per rendere possibile il benchmarking.
11 Come rappresentare la performance? la scelta del bersaglio!
12 Bersaglio Ausl 6 Livorno Nell anno 2010 la AUSL 6 Livorno è migliorata rispetto all anno precedente sul 64% degli indicatori
13 13 Uno sguardo sulle performance dell anno 2010
14 GOVERNO DELLA DOMANDA C1.1 Tasso di ospedalizzazione std per residenti
15 EFFICIENZA C2a Indice di performance degenza media P.O. Riuniti Livorno: 0,44
16 APPROPRIATEZZA CHIRURGICA C4.4 Colecistectomie laparoscopiche in day surgery e ricovero ordinario 0-1 giorno P.O. Riuniti Livorno: 44,74
17 APPROPRIATEZZA CHIRURGICA C4a.1 % DRG medici dimessi da reparti chirurgici P.O. Riuniti Livorno: 13,79
18 APPROPRIATEZZA MEDICA C14.2 % ricoveri in DH medico con finalità diagnostica P.O. Riuniti Livorno: 32,19
19 QUALITA DI ESITO C5.1 % ricoveri ripetuti entro 30 giorni P.O. Riuniti Livorno: 5,55
20 QUALITA DI PROCESSO C5.2 Percentuale di fratture del femore operate entro 2 giorni dall'ammissione P.O. Riuniti Livorno: 29,91
21 D18 Percentuale di dimissioni ospedaliere volontarie P.O. Riuniti Livorno: 1,13
22 PERCORSO MATERNO INFANTILE C7.1 % parti cesarei depurato (NTSV) P.O. Riuniti Livorno: 26,18
23 PERCORSO MATERNO INFANTILE D Corso di preparazione alla nascita
24 PRONTO SOCCORSO C16.4 % pazienti inviati al ricovero dal Pronto Soccorso con tempo di permanenza entro 8 ore Sono esclusi i pazienti in Osservazione Breve
25 PRONTO SOCCORSO D9 % Abbandoni dal Pronto Soccorso
26 Pensa che il personale del Pronto Soccorso abbia fatto quanto possibile per controllare/attenuare il dolore? Anno 2009 Toscana AOUM AOUS AOUP AOUC AUSL 12 VI Ottimo 4 Buono 3 Sufficiente AUSL 11 EM AUSL 10 FI AUSL 9 GR Scarso 1 Pessimo AUSL 8 AR AUSL 7 SI AUSL 6 LI AUSL 5 PI AUSL 4 PO AUSL 3 PT AUSL 2 LU AUSL 1 MC % 20% 40% 60% 80% 100% 26
27 Da 1 a 5, qual è il suo giudizio sulla qualità dell assistenza ricevuta nel Pronto Soccorso? Toscana AOUM AOUS AOUP Ottimo AOUC AUSL 12 VI AUSL 11 EM AUSL 10 FI Buono 3 Sufficiente 2 Scarso 1 Pessimo AUSL 9 GR AUSL 8 AR AUSL 7 SI AUSL 6 LI AUSL 5 PI AUSL 4 PO AUSL 3 PT AUSL 2 LU AUSL 1 MC % 20% 40% 60% 80% 100% 27
28 Bersaglio territorio
29 SCOMPENSO C 12T.1 Tasso di ricovero per scompenso (50-74 anni)
30 SCOMPENSO C12T.4 Residenti con Scompenso Cardiaco in terapia, con terapia con beta-bloccante
31 BPCO C15T.1 Tasso di ospedalizzazione per BPCO per residenti (50-74 anni)
32 APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA FARMACEUTICA C9.2 % di abbandono di pazienti in terapia con statine
33 GOVERNO DELLA SPESA FARMACEUTICA F10 Spesa farmaceutica pro capite
34 Da 1 a 5, come valuta complessivamente i servizi ricevuti in Distretto? Ausl1 Ausl2 Ausl3 Ausl4 Ausl5 Ausl6 Ausl7 Ausl8 Ausl9 Ausl10 Ausl11 Ausl12 Toscana VE VD EM MU FI SE NO AB CM AM GR VC VT VD CS AR VC AM VE SI PB CE EL LI PO VO PI PO PE PT VS LU AP LU % 20% 40% 60% 80% 100%
35 Da 1 a 5, quanto si ritiene informato sui servizi offerti dalla sua AUSL (ovvero su come e dove accedere ai servizi)? Ausl1 Ausl2 Ausl3 Ausl4 Ausl5 Ausl6 Ausl7 Ausl8 Ausl9 Ausl10 Ausl11 Ausl12 Toscana VE VD EM MU FI SE NO AB CM AM GR VC VT VD CS AR VC AM VE SI PB CE EL LI PO VO PI PO PE PT VS LU AP LU % 20% 40% 60% 80% 100%
36 Sa cosa è l'ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della sua AUSL? Toscana Toscana 30,05 69,95 AUSL 12 VI AUSL 11 EM AUSL 10 FI AUSL 12 VI AUSL 11 EM AUSL 10 FI 36,86 42,15 72,51 63,14 57,85 AUSL 9 GR AUSL 9 GR 28,6 71,40 AUSL 8 AR AUSL 8 AR 27,21 72,79 AUSL 7 SI AUSL 7 SI 30,35 69,65 AUSL 6 LI AUSL 6 LI 28,29 71,71 AUSL 5 PI AUSL 5 PI 26,38 73,62 AUSL 4 PO AUSL 4 PO 34,48 65,52 AUSL 3 PT AUSL 3 PT 25,26 74,74 AUSL 2 LU AUSL 2 LU 27,95 72,05 AUSL 1 MS AUSL 1 MS 27,3 72,70 0% 20% 40% 60% 80% 100% Si No 0% 20% 40% 60% 80% 100% Si No
37 Alcuni commenti dei cittadini Secondo me il medico di famiglia dà poche informazioni ai pazienti, circa i servizi sanitari Ho notato che spesso né il medico di famiglia, né gli impiegati della Ausl sono in grado di fornire informazioni giuste, né sono a conoscenza dei servizi cui il cittadino ha diritto Ritengo che la Ausl dovrebbe informare in maniera adeguata i cittadini sui servizi offerti: molti di questi sono infatti servizi/uffici fantasma, di cui i cittadini non conoscono l esistenza..
38 ESTENSIONE ED ADESIONE AGLI SCREENING ONCOLOGICI B5.1.2 Adesione allo screening mammografico
39 ESTENSIONE ED ADESIONE AGLI SCREENING ONCOLOGICI B Adesione allo screening colorettale
40 STILI DI VITA B20.1 e B20.2 ABITUDINE AL FUMO DA INDAGINE PASSI
41 L Area Vasta nel nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Appropriatezza degli interventi, integrazione dei servizi assistenziali in rete e ottimizzazione delle risorse Gestione della variabilità strutturale a livello di Area Vasta e regionale tramite la individuazione dei criteri di allocazione delle risorse umane e tecnologiche Attivazione di dipartimenti interaziendali per favorire l interscambio dei professionisti e l ottimale utilizzo di strutture e attrezzature Revisione delle strutture organizzative complesse delle aziende ospedaliero universitarie sulla base delle soglie minime di attività Revisione dell offerta complessiva dei percorsi assistenziali, determinando soglie, volumi e parametri di qualità e sicurezza Innovazione, riorganizzazione e semplificazioni dei servizi 41
42 L Area Vasta nel nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Appropriatezza degli interventi, integrazione dei servizi assistenziali in rete e ottimizzazione delle risorse Gestione della variabilità sanitaria a livello di Area Vasta e Regionale tramite l individuazione di alcune prestazioni target di chirurgia elettiva Coinvolgimento dei professionisti Potenziamento delle capacità di scelta del paziente: messa a punto di linee guida per il paziente che lo aiutino ad orientarsi 42
43 Val Tiberina Mugello Firenze Pistoiese Fiorentina Nord-Ovest Fiorentina Sud-Est Amiata Grossetana Valdarno Inferiore Bassa Val di Cecina Val di Nievole Pratese Empolese Val di Chiana Senese Elba Amiata Senese Alta Val di Cecina Lunigiana Casentino Piana di Lucca Senese Val di Cornia Alta Val d'elsa Valle del Serchio Livornese Pisana Val d'era Apuane Colline Metallifere Versilia Aretina Colline dell'albegna Valdarno Grossetana Val di Chiana Aretina Un esempio: Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione per interventi programmati di tonsillectomia, Tasso standardizzato di ospedalizzazione per tonsillectomia per ab H/L ratio ASL residenza Usl 2 di Lucca Usl 1 di Massa e Carrara Usl 11 di Empoli Usl 5 di Pisa Usl 7 di Siena Usl 10 di Firenze Usl 6 di Livorno Usl 3 di Pistoia Usl 9 di Grosseto Usl 8 di Arezzo Usl 4 di Prato - Usl 12 di Viareggio -
44 La sicurezza dei pazienti Associazione positiva tra i volumi e gli outcome (mortalità) Alcuni Esempi importanti di procedure: Angioplastica coronarica Bypass aortocoronarico Artroplastica del ginocchio 200 casi/anno 200 casi/anno 100 casi/anno Soglie operative minime Chirurgia Oncologica (pubblicazione Quaderno 3/2010 del Ministero della Salute) Chirurgia del colon retto Chirurgia della mammella 100 casi/anno 150 casi/anno Soglie operative minime 44
45 L Equità Fin dal 2008 la Regione Toscana ha introdotto nella SDO l informazione relativa al titolo di studio del paziente Pazienti con titolo di studio più basso si rivolgono più frequentemente a presidi con minori volumi di attività per gli interventi chirurgici alla mammella e al colon retto. I dati mostrano che il cittadino, in una logica di programmazione, è disponibile a spostarsi entro un raggio ragionevole di spazio e di tempo e che, soprattutto per la chirurgia elettiva, non rinuncia al diritto di scelta del presidio a cui affidarsi Nel 2010 livello regionale la mobilità per scelta relativa ai DRG chirurgici programmati è stata pari al 42%, ossia Il 42% di pazienti fa effettivamente la scelta di operarsi in un PO diverso da quello della Zona di Residenza 45
46 meslab.sssup.it/
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