GADALDI ADRIANO tecnico A.F.A.V.B

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1 GADALDI ADRIANO tecnico A.F.A.V.B

2 IMPIANTO Operazione che richiede particolare attenzione e cura: COMPRIMERE BENE LA TERRA INTORNO ALLE RADICI

3 IMPIANTO Le distanze d impianto sono in funzioni di vigore della cultivar del tipo di portainnesto della forma di allevamento Nella moderna frutticoltura la tendenza è di adottare impianti ad alta intensità ( alberi/ha) Vigoria cultivar Distanze (m) Scarsa vigoria 2,8-3,2 x 0,6-1,0 Alberi /ha Media vigoria 3,0-3,2 x 0,9-1, Alta vigoria vostro caso terreni vergini 3,0-3,2 1,1-1,

4 IMPIANTO IL NOSTRO PRIMO OBIETTIVO E : FARE PIANTA. L UTILIZZO DI LETAME MATURO MIGLIORA STRUTTURA E FERTILITA DEL TERRENO. AL REIMPIANTO ABBIAMO L UNICA POSSIBILITA DI INTERRARE IL LETAME DURANTE TUTTA LA DURATA DEL FRUTTETO, NULLA VIETA DI DISTRIBUIRLO ANCHE IN COPERTURA SOPRA I FILARI,MA IN QUESTO CASO RACCOMANDIAMO DI PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE AL FATTO CHE SIA MATURO E DI EVITARE SOMMINISTRAZIONI ECCESSIVE. POLLINE OPP AMMENDANTI ORGANICI E RACCOMANDABILE SFALSARE LE FILE NEI REIMPIANTI RISPETTO ALLE PRECEDENTI E PULIRE I RESIDUI DEL VECCHIO IMPIANTO.. TENERE LE PIANTE ALMENO 48 ORE NELL ACQUA PRIMA DEL TRAPIANTO, POSSIAMO ARRIVARE A 3-4 GIORNI, TRATTARE CON OLIO BIANCO IMMEDIATAMENTE DOPO LA MESSA A DIMORA PERCHE RIDUCE LA TRASPIRAZIONE. SUCCESSIVAMENTE VA PORTATA COSTANTEMENTE ACQUA (4-5 LT/PIANTA) IN CASO DI ASSENZA DI PRECIPITAZION

5 IMPIANTO LE OPERAZIONI DI POTATURA E DI LEGATURA DELLE PIANTE AI SOSTEGNI VANNO EFFETTUATE SUBITO. NELLE ZONE SOGGETTE RACCOMANDIAMO DI PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE A TOPI E/O MAGGIOLINI. NON DIMENTICHIAMO DI PRESTARE ATTENZIONE A TICCHIOLATURA,OIDIO,AFIDI,CECIDOMIA ED ERIOFIDI.

6 IMPIANTO BUONA EFFICACIA L UTILIZZO DI GIBBERELLINE (PROMALIN O SIMILI) PER MIGLIORARE EFFICIENZA APPARATO FOGLIARE E SVILUPPO DELLA PIANTA. UTILIZZO OCULATO DEI CONCIMI FOGLIARI (NON ESISTONO PRODOTTI MIRACOLOSI) L UTILIZZO DI CONCIME MINERALE E DA EFFETTUARE DOPO CHE LE PIANTE HANNO EMESSO LE RADICI, NON IL GIORNO SUCCESSIVO ALL IMPIANTO, E SEMPRE CON DOSI CONTENUTE 100 gr. pianta max. LA FERTIRRIGAZIONE PERMETTE DI PORTARE CONCIME CON L IRRIGAZIONE DI SOCCORSO E IN CASO DI SICCITA PROLUNGATA DI EFFETTUARE COMUNQUE UNA CONCIMAZIONE MINERALE. MANICHETTA

7 CONCIMAZIONE FOGLIARE

8 STRUTTURE DI SOSTEGNO: la struttura di sostegno con i porta innesti deboli tipo M9 risulta fondamentale per la coltivazione GALA M x piante x ettaro

9 IMPIANTO Il metodo di sostegno più diffuso per i nuovi impianti di melo è il sistema a fili e pali precompressi in cemento armato: sulle testate si utilizzano pali di 3,5m di lunghezza e sezione di 9x9 cm lungo i filari, pali intermedi (circa 8m di distanza l uno dall altro) sempre di 3,5 m di lunghezza e di sezione più piccola 7 x 7 cm ancore per il fissaggio dei pali di testata filo di ferro di sezione variabile (n con tripla zincatura) canne di bambù per il sostegno degli astoni Il primo filo di ferro va posizionato a circa 80 cm da terra, i successivi a distanza di cm dal precedente. Utilizzare all impianto materiale vivaistico certificato e virusesente.

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11 EROVAN M x piante x ettaro

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13 ALCUNE REGOLE PER LA POTATURA all IMPIANTO SI SCIELGONO 3-4 RAMI DI BASE A UN DISTANZA DA TERRA DI ALMENO 80 CM USANDO I RAMI DI MEDIO VIGORE CON UN ANGOLO DI INSERZIONE APERTO PER LA MESSA A FRUTTO RAMI CON ANGOLO CHIUSO E POSIZIONATI NELLA PARTE MEDIO-ALTA DELLA PIANTA VANNO TOLTI SI PREPARANO I RAMI PIU O MENO PENDENTI PER LA MESSA A FRUTTO SI RACCORCIANO PER IL RINNOVO O SE TROPPO LUNGHI SU LEGNO DI ALMENO DUE ANNI NON SI PIEGANO MAI I RAMI CONCORRENTI DELLA CIMA I RAMI GROSSI VANNO SEMPRE TOLTI I RAMI INSERITI NELLA PARTE ALTA DELLA PIANTA VENGONO PIEGATI DI PIU VERSO IL BASSO RISULTATO FINALE EQUILIBRIO VEGETATIVO DISTRIBUITO SU TUTTA LA PIANTA LE CIME VENGONO FERMATE DEVIANDO SU LEGNO VECCHIO ALMENO DUE ANNI

14 PIANTE DISPONIBILI 3-4 rami 8-9 rami

15 PIANTE DISPONIBILI Astone 1 anno Pianta Knip

16 FORMA D ALLEVAMENTO Criteri per la scelta della forma La forma d allevamento non deve rispondere a canoni estetici e spesso innaturali per la pianta, ma sottostare invece a criteri che favoriscano la massima intercettazione luminosa, la precoce entrata in produzione e la funzionalità nelle operazioni di diradamento, raccolta, diserbo e taglio dell erba. Le forme che meglio rispondono a queste esigenze si riducono alle seguenti: SPINDEL utilizzato sulle varietà standard (Golden, Stark, Gala, Erovan) FUSETTO utilizzato sulle varietà spur (Red Chief)

17 97/98 3 anno 98/99 4 anno 99/00 5 anno La costruzione deve essere molto semplice, snella e lineare

18 CIME : POTATURA

19 CONCIMAZIONE fabbisogno melo in nutrienti Kg/ha Azoto (N) Fosforo (P) Potassio (K) Kg/1000mq 50 5,0 20 1, ,7

20 1 trattamento Ticchiolatura, Cancri Rameali, Forme Svernanti RAME (200 g) + OLIO BIANCO (2.5 l)

21 AFIDI Actara, Confidor, Kohinor, Epik, Pirimor,Teppeki

22 I N AFIDI S OLIO BIANCO + TEPPEKI E NOTTUE-GEOMETRIDI FASTER RELDAN AFIDI KOHINOR, Actara, Pirimor, Dantop LEPIDOTTERI RCI (Calipso) RRM (Coragen) Est. fosforici (Pyrinex, Reldan) disorientamento SESSUALE T T I C I D I

23 STRATEGIE DI DIFESA CARPOCAPSA E TOTRICIDI CORAGEN a inizio volo (ripetere dopo 15 gg) Controlli visivi a campione sulle mele (50 frutti ogni 1000 mq.) a FINE GIUGNO (larve di I generazione) a FINE LUGLIO-INIZIO AGOSTO (larve di II generazione) In presenza di catture elevate nelle trappole o di danni segnalati verrà posizionato un insetticida a fine stagione

24 FUNGHI Ticchiolatura difesa preventiva dithianon e ditiocarbammati interventi curativi IBS, Scala, Chorus, Agrithion coperture estive (Flint, Bellis) in pre-raccolta Dodina, Grado, Captano Oidio Nimrod, zolfo bagnabile o IBS

25 FISIOPATIE Butteratura amara Alical (cloruro di Ca) o simili Rugginosità Gibberelline (Progerbalin, Gerlagib, Plis, Nectar, Profile, ecc.)

26 Quantità di miscela con volumi normali portinnesto altezza piante hl/1000 Mq DEBOLE ,4-1,5 MEDIO ,0-2,2 FORTE ,5-3,0 5 hl di miscela per ettaro per ogni metro di altezza delle piante

27 fattori che influiscono sul risultato Tempestività dell intervento Efficacia del prodotto Distribuzione della miscela Condizioni climatiche Efficienza dell atomizzatore Corretta regolazione (velocità, pressione, sviluppo aria, ugelli aperti) Con volume normale solo il 40-50% di prodotto resta in pianta

28 Procedure di miscelazione 1. Bagnanti 2. Formulati in granuli idrodisperdibili (WDGWG-DF) 3. Polveri bagnabili (PB) 4. Sospensioni concentrate (SC) 5. Emulsioni acquose (EW) 6. Liquidi emulsionabili (EC) 7. Olio minerale

29 DIRADO Il dirado è essenziale per ottenere produzioni di qualità elevata, abbondanti e costanti negli anni

30 DIRADO CHIMICO produzione di qualità elevata abbondante e costante negli anni un frutteto alternante produce meno di un frutteto ben diradato

31 QUANDO POSSIAMO REGOLARE LA PRODUZIONE POTATURA DIRADO CHIMICO DIRADO MANUALE

32 Prima di diradare occorre valutare le caratteristiche complessive del nostro frutteto Controllare il numero di semi per frutto, pratica importante in quanto ci permette di capire quale sarà lo sviluppo dei frutti ( mele senza semi difficilmente raggiungono caratteristiche commerciali sufficienti) Valutare lo stato vegetativo dell impianto ( se le piante sono deboli e con poca vegetazione il numero di frutti da lasciare sarà inferiore rispetto a piante vigorose e con foglia ben sviluppata) Requisiti commerciali propri della varietà( Fuji, Gala, ecc) dopo queste considerazioni si procede alla stima del potenziale produttivo.

33 Rispetto dell epoca di ogni diradante NAD diventa un allegante e blocca lo sviluppo dei frutticini se applicato tardivamente, all epoca di mm! La sensibilità del frutticino ai principi attivi diradanti tende a diminuire progressivamente con l aumento del suo diametro fino a quasi annullarsi quando raggiunge i 25 mm a circa 30 giorni dalla piena fioritura

34 Obiettivi del diradamento ottenere produzioni di qualità elevata garantire buon stabilità produttiva negli anni ritorno a fiore

35 Stima del potenziale produttivo La potenziale produzione viene determinata da: frutti/pianta Requisiti qualitativi della varietà Con queste informazioni è possibile calcolare il n ottimale di mele per pianta con caratteristiche commerciali idonee.

36 Caratteristiche delle piante Favorisce il diradamento Ostacola il diradamento Piante giovani Piante adulte Piante vigorose Piante deboli Gemme ombreggiate Gemme ben esposte Clima al momento del trattamento Favorisce il diradamento Ostacola il diradamento Bagnatura abbondante Concentrazione della miscela Umidità alta Tempo asciutto Temperatura adatta al prodotto Temperature basse Leggere precipitazioni Piogge intense

37 I PRODOTTI DISPONIBILI 2012 prodotto Nome commerciale Varietà Epoca Ethephon ETHREL Fuji Red Delicious Inizio fioritura caduta petali Amide GERAMID NEU Golden, Gala Inizio-fine caduta petali Acido DIRAGER Golden, Gala Red Delicious frutti mm Benziladenina BRANCHER, EXILIS, MAXCEL Golden, Gala, Fuji frutti mm Ammonio tiosolfato AZOS, GER ATS Golden, Gala, Fuji Piena fioritura Red Delicious

38 I DOSAGGI NOME ETHREL GEREPHON GERAMID NEU DIRAGER DOSE/HL 25 cc cc cc AZIONE MINIMA a FORTE MODERATA MEDIO-FORTE BRANCHER EXILIS, MAXCEL 100 cc 500 cc MODERATA ATS 1000 gr MEDIA

39 DIRADO GOLDEN Amide BA (Brancher) + ACIDO (Dirager) a mm di diametro;

40 DIRADO STARK Red Delicious STANDARD No amide ATS dopo allegagione del fiore centrale; ACIDO (Dirager) a 8 mm di diametro.

41 DIRADO STARK Red Delicious SPUR No amide ATS dopo allegagione del fiore centrale; Ethrel a caduta petali ACIDO (Dirager) a 5-8 mm di diametro;

42 DIRADO GALA Amide BA (Brancher) + ACIDO (Dirager) a mm di diametro

43 DIRADO FUJI Ethrel (solo in caso di fioriture abbondanti) ATS ACIDO (Dirager) + BA (benziladenina) amide non consigliata frutti pigmei

44 CHIMICO o MANUALE? Il costo di quello chimico è sicuramente inferiore al dirado manuale un corretto diradamento chimico costa /1000 Mq mentre affidarsi al solo diradamento manuale comporta in genere un fabbisogno di manodopera di 8-15 h/1000mq (da 80 a 150 euro)

45 Dirado manuale Dopo 40 gg dalla fioritura si può intervenire manualmente sul numero dei frutti Più sono i frutti da diradare più occorre essere precoci Anche se eseguito precocemente non è in grado di influenzare il ritorno a fiore È un intervento di correzione Lasciare una mela per mazzetto, e tra una mela e l altra fare in modo che ci siano almeno 10 cm Su piante giovani 2 anno lasciare 2-3 mele per branchetta ben sviluppata (n correlato allo sviluppo vegetativo)

46 Obiettivi del diradamento manuale ottenere produzioni di qualità elevata cercando di avere su tutta la pianta frutta con dimensioni più uniformi possibile eliminare frutti malformati, danneggiati, o poco sviluppati a causa di allegagione difettosa, con principio di botrite nella cavità carpellare( culo del frutto rosso) eliminare i frutti interni con scarsa esposizione alla luce

47 Rapporto foglie frutti Servono almeno cm2 di superficie fogliare per ogni frutto ( una foglia normalmente sviluppata è circa cm2, se però la foglia è poco sviluppata può essere solo cm2, da questo si evince che servono almeno 30 foglie grandi e attive ( escluse quelle della rosetta a frutto) oppure 60 foglie piccole per frutto(pianta debole). Esiste anche una differenza varietale e ne dobbiamo tenere conto. Requisiti qualitativi della varietà Con queste informazioni è possibile calcolare il n ottimale di mele per pianta con caratteristiche commerciali idonee.

48 Quante mele x pianta?? Produzione pianta: = 20 kg 20 Kg X 5.1 frutti = 102 mele per pianta calibro Peso mele gr N mele/kg

49 CORRETTO CARICO PRODUTTIVO con piante/ha anno GOLDE GALA FUJI RED N ST RED SP PP

50 FINESTRA DI RACCOLTA Con le attuali tecniche di coltivazione (portinnesti deboli, impianti fitti, diradi accurati) si ottiene frutta più uniforme dal punto di vista della maturazione,con una conseguente riduzione dei giorni utili di raccolta. Una buona finestra di raccolta prevede 2 settimane per varietà e fascia altimetrica.

51 CONCLUSIONI SULLA FINESTRA DI RACCOLTA I due o più stacchi per le vostre realtà permettono di allungare di molto il tempo utile per la raccolta e la conseguente conservazione dei frutti

52 QUALITA DEI FRUTTI La pezzatura minima commerciale è di 65 mm di diametro Assenza totale di difetti sulla buccia (rugginosita, grandine, ticchiolatura, butteratura, danni da insetti o altre lesioni. Assenza totale di difetti di forma, il frutto deve essere perfettamente simmetrico, senza schiacciature da rami o alto.

53 CONCLUDENDO BUONA CAMPAGNA A TUTTI bravi e meno

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