La pompa sodio- potassio ed il potenziale di membrana a riposo LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La pompa sodio- potassio ed il potenziale di membrana a riposo LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA"

Transcript

1 La pompa sodiopotassio ed il potenziale di membrana a riposo LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA

2 La pompa sodio-potassio Le pompe ioniche, al contrario dei canali ionici, mobilizzano gli ioni attraverso la membrana plasmatica contro il loro gradiente elettrochimico, e quindi con un trasporto di tipo attivo effettuato grazie ad una continua spesa energetica. Le pompe ioniche sono molteplici, ma per il neurone la più importante fra queste è senza dubbio la pompa Na+/K+, detta anche ATPasi Na+/K+ -dipendente.

3 La pompa sodio-potassio La notevole importanza di questa pompa è resa evidente dal fatto che il suo funzionamento richiede circa il 25% del fabbisogno totale di ATP cellulare dell intero organismo in fabbisogno di riposo, e nei neuroni questa percentuale sale a circa il 70%. La funzione principale di tale pompa è il mantenimento dell omeostasi cellulare attraverso la regolazione del bilancio osmotico e la costruzione del gradiente transmembrana degli ioni Na+.

4 La pompa sodio-potassio Dal punto di vista strutturale la pompa Na+/K+ è composta da 2 sub-unità alpha e beta. La subunità alpha lega l ATP, gli ioni Na+ e K+ e inoltre contiene i siti di fosforilazione che regolano il funzionamento della pompa stessa. La subunità beta è responsabile della localizzazione della pompa sulla membrana plasmatica e dell attivazione dell unità alpha.

5 La pompa sodio-potassio Il funzionamento della pompa può essere schematizzato secondo un modello basato sull acquisizione sequenziale di modificazioni conformazionali, ciascuna delle quali è conseguenza della precedente e causa della successiva. Queste modificazioni, indotte da una serie di fosforilazioni e defosforilazioni la pompa si apre in modo alterno verso l interno e verso l esterno per poi tornare alla configurazione iniziale, pronta per eseguire un nuovo ciclo di funzionamento. Durante ciascun ciclo, la pompa estrude dall interno della cellula 3 ioni Na+ e vi fa entrare 2 ioni K+, ricavando l energia per entrambi i trasporti contro-gradiente, attraverso la degradazione di una molecola di ATP in ADP.

6 La pompa sodio-potassio 1) Nella configurazione iniziale aperta verso l interno, la pompa lega 3 ioni Na+ 2) Il legame con i 3 ioni, attiva la capacità enzimatica di legare 1 ATP ed autofosforilarsi rilasciando un ADP. 3) La condizione di fosforilazione, induce un cambiamento conformazionale che consiste nella chiusura della pompa sul versante intra-cellulare e la contemporanea apertura sul versante opposto. Allo stesso tempo i legami e l affinità della pompa con gli ioni Na+ si riduce e questi vengono rilasciati all esterno del citoplasma. Fig ) Il rilascio dei 3 ioni Na+, permette ai 2 ioni K+ di legarsi al versante esterno della pompa facendo si che il fosfato sul versante interno si stacchi sotto forma di fosfato inorganico (defosforilazione). Questo evento induce un secondo cambiamento conformazionale che chiude la pompa all esterno riaprendola all interno e rilasciando i due ioni K+.

7 La pompa sodio-potassio Riassumendo: ad ogni ciclo la pompa, consumando 1 ATP, causa la fuoriuscita di 3 ioni Na+ ed immette 2 ioni K+. Quindi, se consideriamo solo le cariche elettriche, il risultato complessivo si può riassumere nella perdita netta di una carica elettrica positiva nell ambiente intracellulare OPPURE nell aumento nel citoplasma di una carica elettrica negativa. Per tale ragione, la pompa Na+/K+ è definita elettrogenica, cioè generatrice di una differenza di potenziale tra cariche elettriche intra- ed extra-cellulari. Tuttavia il contributo della pompa alla differenza di potenziale fra i due comportamenti è pari solo al 10%

8 Le pompe protoniche Le pompe protoniche effettuano lo spostamento di ioni H+ contro il loro gradiente di concentrazione, utilizzando l energia fornita dall idrolisi dell ATP. Importanti pompe protoniche sono poste nello spessore della membrana mitocondriale e consentono l accumulo di H+ nella camera mitocondriale esterna Relativamente al SN, pompe protoniche di interesse sono quelle delle vescicole sinaptiche. Tali pompe accumulano H+ dentro delle vescicole creando un gradiente di concentrazione che sarà poi utilizzato in un antiporto per inserire il neurotrasmettitore nelle vescicole.

9 Trasporto di membrana Trasporto passivo Trasporto attivo Trasporto vescicolare Diffusione semplice Diffusione facilitata Primario (ATP) Secondario (Gradiente elettrochimico) Endocitosi Esocitosi UNIPORTO Proteine Carrier (interazione diretta con il materiale di trasporto) Canali ionici Regolati da voltaggio (alta specificità Na+, K+, Ca2+, etc ) Recettori ionotropi Nicotinici o Pentamerici Glutammato camp e cgmp Ca2+ Altre modalità di attivazione Trasportatori ABC Pompa Na+/K+ Altre pompe ioniche Pompe protoniche Antiporto - Simporto Co-Trasporto Proteine Carrier Antiporto - Simporto RECETTORI METABOTROPI NON MEDIANO IL TRASPORTO DIRETTAMENTE, SEBBENE FRA I RISULTATI DELLA TRASDUZIONE DEL SEGNALE POSSA ESSERCI L ATTIVAZIONE DI TRASPORTATORI DI MEMBRANA Recettori metabotropi legati ad attività enzimatica (ligandi = fattori di crescita/ormoni) Tirosin Chinasi Istidina Chinasi Serina/Treonina Chinasi Recettori metabotropi legati alla proteina G Famiglia A, recettori per le monoamine (dopamina, norepinefrina, epinefrina, serotonina) ed i neuropeptidi Famiglia B, recettori per secretina, glucagone e calcitonina Famiglia C, recettori per glutammato e per il Ca2+

10 UNIPORTO Proteine Carrier (interazione diretta con il materiale di trasporto) Trasportatori ABC Canali ionici Regolati da voltaggio (alta specificità Na+, K+, Ca2+, etc ) Recettori ionotropi Nicotinici o Pentamerici Glutammato camp e cgmp Ca2+ Altre modalità di attivazione Pompa Na+/K+ Altre pompe ioniche Pompe protoniche Antiporto - Simporto Co-Trasporto Proteine Carrier Antiporto - Simporto

11 RECETTORI METABOTROPI NON MEDIANO IL TRASPORTO DIRETTAMENTE, SEBBENE FRA I RISULTATI DELLA TRASDUZIONE DEL SEGNALE POSSA ESSERCI L ATTIVAZIONE DI TRASPORTATORI DI MEMBRANA Recettori metabotropi legati ad attività enzimatica (ligandi = fattori di crescita/ormoni) Tirosin Chinasi Istidina Chinasi Serina/Treonina Chinasi Recettori metabotropi legati alla proteina G Famiglia A, recettori per le monoamine (dopamina, norepinefrina, epinefrina, serotonina) ed i neuropeptidi Famiglia B, recettori per secretina, glucagone e calcitonina Famiglia C, recettori per glutammato e per il Ca2+

12 I neuroni sono in grado di sfruttare i gradienti di concentrazione e quindi le cariche elettrostatiche degli ioni a valle e a monte della loro membrana plasmatica per generare e trasmettere lungo la membrana stessa e tra cellule diverse gli stimoli nervosi

13 I neuroni sono in grado di sfruttare i gradienti di concentrazione e quindi le cariche elettrostatiche degli ioni a valle e a monte della loro membrana plasmatica per generare e trasmettere lungo la membrana stessa e tra cellule diverse gli stimoli nervosi

14 Cosa accade alla membrana quando è permeabile ad un solo ione? Nessuna differenza di potenziale

15 Cosa accade alla membrana quando è permeabile ad un solo ione? Nessuna differenza di potenziale

16 Cosa accade alla membrana quando è permeabile ad un solo ione?

17 Cosa accade alla membrana quando è permeabile ad un solo ione?

18 Cosa accade alla membrana quando è permeabile ad un solo ione? Si raggiunge l equilibrio elettrochimico: La forza dovuta al gradiente di concentrazione eguaglia la forza dovuta al gradiente elettrico. FLUSSO NETTO NULLO.

19 Due forze agiscono su una particella carica: La FORZA DI DIFFUSIONE, generata dal gradiente di concentrazione La FORZA ELETTRICA, generata dal gradiente elettrico La concomitanza di queste due forze spinge il flusso ionico all interno o all esterno della cellula.

20 Le diverse concentrazioni degli ioni liberi all interno della cellula Tab. 6.2

21 La natura delle cariche negative intracellulari corrisponde per la maggior parte ai gruppi fosfato elettronegativi delle principali macromolecole che compongono la cellula: Acidi nucleici Proteine fosforilate ATP Nucleotidi mono-, di- e tri-fosfati Tutte queste strutture conferiscono larga parte dell elettronegatività stabile della cellula, in quanto per natura non possono abbandonare il citoplasma, essendo associate a costituenti strutturali ed obbligati. Per tale ragione vengono definiti come anioni fissi (A-). In contrapposizione agli ioni liberi (Na+, K+, Cl-, Mg2+, Ca2+ etc ) che invece possono muoversi velocemente attraverso la membrana plasmatica qualora venga loro fornito un passaggio (canale ionico). L elettronegatività causata dagli anioni fissi all interno della cellula, rende quest ultimo fortemente attrattivo per i cationi liberi e fortemente repulsivo per gli anioni liberi

22 Potassio + Gli ioni potassio rappresentano un buon esempio di equilibrio rispetto alle concentrazioni interne ed esterne della cellula (ioni che entrano = ioni che escono). Questo è possibile grazie all azione sia della pompa Na+/K+ che fa entrare il potassio, sia della presenza di molteplici canali leak o resting per il potassio, perennemente aperti. che ne consentono l uscita per diffusione facilitata secondo gradiente di concentrazione. In altre parole si può definire la membrana plasmatica come altamente permeabile agli ioni K+. Nonostante questo, la concentrazione del potassio è più alta all interno della cellula perché la maggior parte degli ioni potassio rimane attratta dalla forte carica negativa dell ambiente intracellulare. In altri termini, solo gli ioni K+ in eccesso sui cui la forza di attrazione elettrostatica operata dall ambiente citoplasmatico non ha effetto, riescono ad uscire dalla cellula secondo gradiente.

23 Sodio + Nel caso degli ioni Na+, la loro esclusione dall ambiente intra-cellulare ad opera della pompa Na+/K+ non è controbilanciata dalla presenza di canali costantemente aperti, e l unico sodio che riesce ad entrare lo fa grazie ad alcuni trasportatori di membrana che operano co-trasporto attivo secondario, utilizzando il gradiente di Na+ come forma di energia. In altri termini, la membrana plasmatica è altamente impermeabile agli ioni Na+. Il risultato di questa impermeabilità è la generazione di due diverse concentrazioni di Na+ altamente sbilanciate fra interno ed esterno (circa 10 volte).

24 Cloro - Per quanto concerne gli ioni Cl-, le concentrazioni e quindi l equilibrio relativo fra interno ed esterno è paragonabile alla situazione descritta per il K+, sebbene a valori invertiti. Infatti anche il Cl- può attraversare facilmente la membrana grazie alla presenza di canali resting sempre aperti. Tuttavia rispetto al K+, l ingresso secondo gradiente è ostacolato dalla carica generale negativa dell ambiente intracellulare. In condizioni normali questo ione si distribuisce quindi attorno alla membrana.

25 Calcio + Come già visto, il calcio è un importante secondo messaggero cellulare (canali metabotropi) per tali ragioni la sua concentrazione all interno della cellula è mantenuta molto bassa grazie all azione di pompe per il Ca2+ che eliminano questi ioni appena la loro concentrazione sale oltre un determinato livello, così da poter utilizzare l aumento di calcio come segnale per una serie di processi:

26 Magnesio + Gli ioni Mg2+, sono invece essenziali per numerosi fenomeni connessi con l attività enzimatica e con il metabolismo degli acidi nucleici. Per esempio la presenza del Mg2+ è necessaria all assemblaggio della sub-unità minore e maggiore dei ribosomi, nonché per l attività dei vari enzimi ed è come già visto, implicata nell attività dei recettori NMDA.

27 Riassumendo: L interazione degli ioni liberi più abbondanti (Na+, K+ e Cl-) con gli anioni fissi, contribuisce nel costituire un ambiente intracellulare più elettronegativo dell ambiente extracellulare Mentre gli anioni fissi sono non diffusibili, la membrana è altamente permeabile al K+ e al Cl- che si trovano in condizioni pressoché di equilibrio, e scarsamente permeabile al Na+ facendo si che questo sia in un forte stato di disequilibrio elettrochimico, attivamente mantenuto grazie alla pompa Na+/K+. Un improvvisa apertura dei canali ionici per il Na+ può causare una immediata ed imponente alterazione delle distribuzioni transmembrana degli ioni e quindi del bilancio complessivo extra- intracellulare.

28 L elettrofisiologia intra-cellulare Un campo di studio che nasce dalle ricerche di Young, Hodgkin & Huxley. Si basa sull idea che l ambiente esterno ed interno della cellula siano due compartimenti distinti caratterizzati da un elevata conduttività elettrica, separati da una membrana con una elevata resistenza elettrica. E pertanto possibile misurare la differenza di potenziale elettrico (differenza di voltaggio) proprio come si fa nei circuiti elettrici, grazie al Voltmetro. Volt = unità di misura della differenza di potenziale Ampere = intensità della corrente elettrica

29 La misurazione del potenziale di membrana Potenziale di membrana a riposo

30 La misurazione del potenziale di membrana Grazie alla tecnica del patch (regione cellulare contenuta nel diametro della micropipetta) clamp è possibile studiare ed analizzare il flusso di ioni attraverso pochi od addirittura un singolo canale ionico.

31 La misurazione del potenziale di membrana Tutte le cellule (non solo le cellule eccitabili) hanno un potenziale di riposo (resting): una carica elettrica attraverso la membrana plasmatica, con l interno della cellula negativo rispetto all esterno. Il valore del potenziale di riposo varia, ma nelle cellule eccitabili si aggira tra -90 e -70 mv.

32 La misurazione del potenziale di membrana L equazione di Goldman Consente di calcolare il valore del potenziale di membrana a riposo in funzione delle variabili che ne determinano il valore, quali la concentrazione e la resistenza della membrana. R = costante dei Gas T= temperatura in gradi Kelvin F = costante di Faraday (96500 coulomb/grammo equivalente di carica) Ln = logaritmo naturale Pna, PK, PCl = permeabilità della membrana agli ioni in questione [ ] = concentrazioni interne ed esterne

33 La misurazione del potenziale di membrana L equazione di Nernst La relazione che esiste all equilibrio tra gradiente chimico e gradiente elettrico fu stabilita dal chimico-fisico tedesco Walter Nernst, grazie alla sua formula che consente di calcolare il potenziale di equilibrio del singolo ione, ovvero il valore del potenziale di membrana nella condizione di massima permeabilità della membrana per quello ione RT Ex zf ln [X] [ X] E I R= costante dei gas T= temperatura assoluta (Kelvin) z= valenza dello ione F= costante di Faraday (96500 coulomb/grammo equivalente di carica) [X] i = Concentrazione intracellulare dello ione X [X] E = Concentrazione extracellulare dello ione X

34 La misurazione del potenziale di membrana L equazione di Nernst consente di calcolare il valore di equilibrio elettrochimico del singolo ione. Nel caso del neurone è possibile osservare un forte disequilibrio a carico del Sodio e del Calcio. Fig Tab. 6.3 Disequilibrio elettrochimico Equilibrio elettrochimico Equilibrio elettrochimico Disequilibrio elettrochimico

35 Il potenziale a riposo In conclusione, la condizione di elettronegatività dell ambiente intra-cellulare rispetto all esterno ha importanti conseguenze per quanto concerne la distribuzione delle cariche elettriche negli immediati dintorni dei due versanti della membrana plasmatica. Tale condizione causa un addensamento di cariche elettriche positive sulla facciata esterna della membrana e questo addensamento richiama cariche elettriche negative all interno. Fig Pertanto le due facce della membrana sono ricoperte di cariche opposte che si attraggono ma che non possono annullarsi per via della separazione della membrana. Se analizziamo la natura di queste cariche, appare chiaro che le cariche positive sulla faccia esterna non possano essere altro che ioni Na+, che dei tre ioni principali (Na, K e Cl) sono gli unici in forte disequilibrio elettrochimico ed una forte concentrazione nell ambiente extra-cellulare.

36 Il potenziale d azione e le sinapsi LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA

37

38 Le fasi del potenziale d azione Il potenziale d azione consiste in una brusca e transitoria modificazione del potenziale di membrana neuronale che può essere suddiviso in 3 fasi ben distinte fra loro: Fase di salita (forte depolarizzazione) Fase di discesa (forte iperpolarizzazione) Fase di recupero (lieve depolarizzazione) Il potenziale d azione è innescato dal raggiungimento da parte della membrana, del valore soglia (-55 mv) d apertura dei canali voltaggiodipendenti del Na+

39 + 56 mv - 89 mv

40 Durata e ampiezza del potenziale d azione In aggiunta alle 3 fasi descritte in precedenza, Il potenziale è caratterizzato anche da due importanti parametri: Durata. Nella maggior parte dei casi, corrisponde a circa 4-6 msec e dipende in modo diretto dalle cinetiche di apertura e successiva obliterazione dei canali voltaggio dipendenti del Na+ e K+, e quindi dagli specifici sottotipi di canali (isoforme) espressi sulle membrane neuronali. Ampiezza. Corrisponde invece alla variazione del potenziale fra il picco di massima depolarizzazione ed il picco di massima iperpolarizzazione. Non dipende direttamente dai canali, ma dalla concentrazione degli ioni liberi presenti nell ambiente intra- ed extra-cellulare. La conseguenza di questo è che tutti i potenziali generati nello stesso neurone hanno sempre un ampiezza simile e che per il neurone, l unica alternativa possibile è l emissione o la non-emissione di un potenziale d azione (fenomeno tutto-o-nulla).

41 Riassumendo

42 Auto-rigenerazione del potenziale d azione Il potenziale d azione si svolge in una regione specifica della regione di membrana, di estensione molto limitata, e pertanto rappresenta un fenomeno locale. Tuttavia il potenziale d azione influenza fortemente anche la distribuzione delle cariche elettriche nei suoi immediati dintorni generando un gradiente di depolarizzazione che porterà i canali voltaggio-dipendenti, negli immediati dintorni a raggiungere il loro valore soglia, consentendo la propagazione del potenziale.

43 Riassumendo

44 Propagazione negli assoni non mielinizzati

45 Propagazione negli assoni non mielinizzati (saltatoria)

46 Modulazione dello stimolo nervoso Come detto, il potenziale d azione è definito come un fenomeno tutto o nulla pertanto non è possibile modularne la sua intensità così come avviene ad esempio con il volume della nostra voce. Si pone a questo punto il problema di come i neuroni possano modulare l intensità degli stimoli nervosi. La soluzione adottata è nella variazione della frequenza di emissione (treni di potenziali)

47 Modulazione dello stimolo nervoso

48 Le sinapsi Le giunzioni sinaptiche chimiche hanno il compito di trasformare l informazione elettrica in informazione chimica e sono composte da: Giunzione pre-sinaptica Spazio inter-sinaptico Giunzione post-sinaptica

49 Fig Asso-dendritica, Asso-assonica, Asso-somatica, Autapsi

50 I neurotrasmettitori Sono molecole che mediano la trasmissione uni-direzionale dello stimolo nervoso a livello delle sinapsi chimiche. Vengono convenzionalmente divisi in: Neurotrasmettitori classici (piccole dimensioni, reazioni elettriche o metaboliche rapide) Neuropeptidi (grandi dimensioni, funzioni più complesse, dinamica lenta e continua) I neurotrasmettitori a basso peso molecolare vengono sintetizzati nel citosol della terminazione presinaptica e, successivamente, mediante trasporto attivo, sono assorbiti all'interno delle numerose vescicole presenti nel terminale sinaptico. Quando un segnale giunge al terminale sinaptico, poche vescicole alla volta liberano il loro neurotrasmettitore nella fessura sinaptica. Tale processo avviene in genere nell'arco di un millisecondo. I neuropeptidi, invece, vengono sintetizzati come parti di grosse molecole proteiche dai ribosomi del soma neuronale. Tali proteine sono subito trasportate all'interno del reticolo endoplasmatico e quindi all'interno dell'apparato del Golgi, dove avvengono due cambiamenti. Dapprima, la proteina da cui originerà il neuropeptide viene scissa enzimaticamente in frammenti più piccoli, alcuni dei quali costituiscono il neuropeptide come tale oppure un suo precursore; successivamente, l'apparato di Golgi impacchetta il neuropeptide in piccole vescicole che gemmano da esso. Grazie al flusso assonale le vescicole sono trasportate alle estremità delle terminazioni nervose, pronte per essere liberate nel terminale nervoso all'arrivo di un potenziale d'azione. In genere i neuropeptidi vengono liberati in quantità molto minori rispetto ai neurotrasmettitori a basso peso molecolare, ma ciò è compensato dal fatto che i neuropeptidi sono assai più potenti.

51 Il terminale pre-sinaptico Fig. 6.23, 6.24, 6.25 Colina-Acetil-Transferasi (ChAT) Acetilcolina = Colina + Gruppo acetato (AcetilCoA) Aceticolina inserita nelle vescicole e pronta ad essere rilasciato in modo quantico nello spazio intersinaptico, dopo l arrivo del Ca2+ Trasportatore vescicolare Acetilcolina (VAChT) + pompa vescicolare a protoni

52 Il terminale post-sinaptico Il terminale post-sinaptico si contraddistingue per l assenza delle vescicole, e per la presenza della membrana post-sinaptica, sulla quale sono posti i recettori ionotropi o metabotropi sensibili al neurotrasmettitore che trasformeranno l impulso chimico nuovamente in un impulso elettrico. Nello spazio sottostante la membrana post-sinaptica è presente la densità post-sinaptica, un aggregato di proteine, enzimi etc Quando il ligando apre i canali presenti sul versante postsinaptico si genera il cosi detto potenziale post-sinaptico eccitatorio o inibitorio (PPSE, PPSI).

53 La sommazione spaziale o temporale dei PPSE Fig. 6.26

54 L eliminazione del neurotrasmettitore dallo spazio inter-sinaptico Il corretto funzionamento di una sinapsi chimica, si basa sulla relazione costante tra potenziali d azione in arrivo e quantità di neurotrasmettitore rilasciato nello spazio intersinaptico. Ciò presuppone l esistenza di meccanismi di smaltimento del neurotrasmettitore nello spazio intersinaptico. Tali meccanismi devono essere molto precisi perché è evidente che una eccessiva o una insufficiente rimozione di quest ultimo causerebbe una ipo- o una iper-attivazione della sinapsi. Questi meccanismi di rimozione sono di tre tipi: Degradazione enzimatica (degradato da enzimi posti sulla faccia esterna della membrana post-sinaptica, i.e. acetilcolinesterasi, COMT, sulfotransferasi; poi riportato nella membrana pre-sinaptica da appositi trasportatori) Ricaptazione retrograda (ricaptazione ad opera di uno specifico trasportatore retrogrado, i.e. DAT, NET, SERT. Una volta riportati nel bottone pre-sinaptico possono essere reinseriti nelle vescicole, oppure degradate da un altro enzima denominato monoamminossidasi - MAO) Diffusione extrasinaptica (meccanismo utilizzato per il GABA e per il Glutammato, consiste nella diffusione al di fuori dello spazio intersinaptico, e nella successiva ricaptazione a carico sia dei trasportatori retrogradi che degli astrociti)

55

56 Le sinapsi elettriche Chiamate anche giunzioni gap, consentono il trasferimento veloce e bidirezionale delle informazioni nervose, connettendo due cellule come se fossero un unica cellula, chiamata sincizio metabolico.

Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce.

Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. La trasmissione sinaptica Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. 1 Microfotografia a scansione elettronica del corpo cellulare di un

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI La membrana plasmatica delle cellule è POLARIZZATA (esiste una differenza nella

Dettagli

Membrane Biologiche. Caratteristiche delle membrane biologiche

Membrane Biologiche. Caratteristiche delle membrane biologiche Membrane Biologiche Caratteristiche delle membrane biologiche 1. Le membrane sono strutture a foglio che formano setti di separazione tra compartimenti con composizione diversa tra loro. 2. Sono costituite

Dettagli

Trasporti attraverso. Proteine di trasporto

Trasporti attraverso. Proteine di trasporto Trasporti attraverso la membrana Proteine di trasporto Diffusione Facilitata Caratteristiche dei trasporti mediati I carriers sono dotati di specificità Sono soggetti a saturazione Possono essere bloccati

Dettagli

Ioni fosfato e proteine (anioni) sono prevalenti nella cellula

Ioni fosfato e proteine (anioni) sono prevalenti nella cellula Equilibrio osmotico tra liquido intracellulare e liquido extracellulare (e plasma) mm Na + K + Cl - HCO 3 - grandi anioni proteine Liquido intracellulare Liquido extracellulare 10 140 140 5 5 35 10 35

Dettagli

Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa

Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa distribuzione ionica ai due lati della membrana. Nelle

Dettagli

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi.

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Il neurone I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Trasmissione sinaptica Ingresso: segnali sinaptici Integrazione: segnali

Dettagli

Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore solo Ach. Le sinapsi centrali utilizzano

Dettagli

Che ruolo ha la membrana plasmatica nei potenziali di diffusione?

Che ruolo ha la membrana plasmatica nei potenziali di diffusione? Le cellule nervose e muscolari generano segnali elettrici principalmente mediante cambiamenti della permeabilità di membrana verso gli ioni sodio e potassio. Gli aumenti di permeabilità sono dovuti alla

Dettagli

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA)

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Classi di proteine di trasporto presenti nella membrana plasmatica (o CARRIER) Porta girevole Porta aperta I canali ionici Sezione trasversale

Dettagli

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali La sinapsi Sinapsi elettriche giunzioni comunicanti ioni attraversano il canale centrale detto connessone presenti tra cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali

Dettagli

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Trasmissione

Dettagli

SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Lezione 5_sinapsi 1 SINAPSI ELETTRICA E SINAPSI CHIMICA Eric P. Widmaier, Hershel Raff, Kevin T. Strang Vander Fisiologia seconda ed. italiana Lezione 5_sinapsi 2

Dettagli

si distinguono le sinapsi anche in: chimiche: funzionano con l impiego di mediatori, sostanze chimiche,

si distinguono le sinapsi anche in: chimiche: funzionano con l impiego di mediatori, sostanze chimiche, Il compito della sinapsi è quello di trasmettere l'impulso da una cellula ad un altra, rappresenta quindi il punto in cui la cellula stabilisce rapporti di contiguità con un altra struttura cellulare che

Dettagli

La pompa sodio-potassio

La pompa sodio-potassio a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La pompa sodio-potassio 14/3/2006 Efficienza del cuore Dipende dall ordinata sequenza di eccitazione e di contrazione che procede

Dettagli

POTENZIALE DI EQUILIBRIO DEL K + la differenza di potenziale ai due lati della membrana utile alla formazione dell equilibrio elettrochimico del K +

POTENZIALE DI EQUILIBRIO DEL K + la differenza di potenziale ai due lati della membrana utile alla formazione dell equilibrio elettrochimico del K + POTENZIALE DI EQUILIBRIO DEL K + la differenza di potenziale ai due lati della membrana utile alla formazione dell equilibrio elettrochimico del K + P - K + P - P - P - P - P - Na + Cl - -80 mv Voltometro

Dettagli

1. STRUTTURA DELLA MEMBRANA

1. STRUTTURA DELLA MEMBRANA 1. STRUTTURA DELLA MEMBRANA 1. Funzioni principali della membrana 2. Modelli proposti e validità del modello di S&N 3. Modalità con cui sono ancorate le proteine al doppio strato 4. Principali funzioni

Dettagli

l Trasporto attraverso le membrane

l Trasporto attraverso le membrane l Trasporto attraverso le membrane MOVIMENTO DI SOSTANZE ATTRAVERSO LA MEMBRANA GARANTISCE UNA SELETTIVITA ED AVVIENE PASSIVAMENTE: DIFFUSIONE ATTIVAMENTE: RICHIEDE ENERGIA SEMPLICE DELL ACQUA FACILITATA

Dettagli

Necessità neurotrasmettitore chimico Mono -direzionali Mostrano fatica Amplificazione del segnale Modulazione

Necessità neurotrasmettitore chimico Mono -direzionali Mostrano fatica Amplificazione del segnale Modulazione Assenza neurotrasmettitore chimico Mono e Bi-direzionali Non mostrano fatica Scarsamente modulabili Necessità neurotrasmettitore chimico Mono -direzionali Mostrano fatica Amplificazione del segnale Modulazione

Dettagli

Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore Ach Le sinapsi centrali utilizzano

Dettagli

1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici

1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici MECCANISMI DI TRASMISSIONE DEI MESSAGGI LA COMUNICAZIONE CELLULARE 1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici CONDUZIONE SALTATORIA PROPAGAZIONE DI UN PdA LUNGO

Dettagli

Corso di Fisica Medica 1

Corso di Fisica Medica 1 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Conduzione nervosa 30/3/2006 Terminazioni pre-sinaptiche Mitocondri Sintesi dei neuro trasmettitori (NT) Attività enzimatica Trasporto

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA

POTENZIALE DI MEMBRANA POTENZIALE DI MEMBRANA 1 POTENZIALE DI RIPOSO Tutte le cellule (non solo le cellule eccitabili) hanno un potenziale di riposo (resting): una carica elettrica attraverso la membrana plasmatica, con l interno

Dettagli

Trasporto di membrana

Trasporto di membrana Trasporto di membrana CdL Tecnici di Lab Biomedico AA. 2011/12 Prof.ssa Frabetti Trasporto di membrana molecole piccole molecole grosse trasporto passivo trasporto attivo (con pompe o cotrasportatori)

Dettagli

Permeabilità Di Membrana Cellulare

Permeabilità Di Membrana Cellulare Permeabilità Di Membrana Cellulare Le membrane biologiche rappresentano una barriera per le molecole polari La membrana cellulare controlla il volume, la componente ionica e molecolare della cellula Una

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA FGE AA

POTENZIALE DI MEMBRANA FGE AA POTENZIALE DI MEMBRANA FGE AA.2016-17 OBIETTIVI GENESI E MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO POTENZIALE DI EQUILIBRIO ED EQUAZIONE DI NERNST EQUAZIONE DI GOLDMAN E PMR DEL NEURONE CANALI IONICI

Dettagli

SINAPSI CHIMICA CENTRALE

SINAPSI CHIMICA CENTRALE Sinapsi Elettrica Sinapsi Chimica SINAPSI CHIMICA CENTRALE La trasmissione sinaptica avviene in tre fasi: 1) il potenziale d azione attiva i canali al Ca ++ voltaggio-dipendente e lo ione entra nel terminale

Dettagli

Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari

Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea in Biotecnologie UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia possibili sistemi di trasporto della cellula TRASPORTO TRANS-MEMBRANA

Dettagli

FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA

FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA Il potenziale di membrana a riposo Per poter comprendere il potenziale di membrana a riposo dobbiamo considerare: i fluidi ricchi di sali presenti

Dettagli

Proprietà di permeabilità della membrana

Proprietà di permeabilità della membrana Proprietà di permeabilità della membrana Il Trasporto attraverso le membrane La fase lipidica delle membrane le rende impermeabili alla maggior parte degli ioni e delle sostanze polari. Questi composti

Dettagli

Permeabilità Di Membrana Cellulare

Permeabilità Di Membrana Cellulare Permeabilità Di Membrana Cellulare Le membrane biologiche rappresentano una barriera per le molecole polari La membrana cellulare controlla il volume, la componente ionica e molecolare della cellula Una

Dettagli

TRASPORTO CELLULARE. Movimento di molecole e ioni attraverso la membrana plasmatica

TRASPORTO CELLULARE. Movimento di molecole e ioni attraverso la membrana plasmatica TRASPORTO CELLULARE Movimento di molecole e ioni attraverso la membrana plasmatica Il trasporto attraverso le membrane è governato da Fattori cinetici Fattori termodinamici MEMBRANE BIOLOGICHE gradienti

Dettagli

Il potenziale di membrana a riposo

Il potenziale di membrana a riposo Il potenziale di membrana a riposo Per poter comprendere il potenziale di membrana a riposo dobbiamo considerare: i fluidi ricchi di sali presenti su entambe le facce della membrana; la membrana stessa;

Dettagli

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico.

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. N1 N2 Punto di discontinuità Elettriche Chimiche: Eccitatorie Inibitorie La sinapsi I neuroni comunicano

Dettagli

Diffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori

Diffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori Diffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori I trasportatori somigliano agli enzimi: catalizzano la traslocazione dei substrati da una parte all altra della membrana

Dettagli

Intracellulare Extracellulare Na K Mg Ca Cl Anioni non permeabili abbondanti scarsi

Intracellulare Extracellulare Na K Mg Ca Cl Anioni non permeabili abbondanti scarsi Tessuto nervoso 12.8 Un esempio di neurone Concentrazioni ioniche all interno e all esterno di una tipica cellula di mammifero Concentrazioni espresse in mmoli/litro Intracellulare Extracellulare Na +

Dettagli

Comunicazione tra cellule

Comunicazione tra cellule Comunicazione tra cellule I segnali-messaggi possono essere: elettrici o chimici Il messaggio deve avere le seguenti caratteristiche: 1. Contenere informazione 2. Essere indirizzato 3. Essere trasmesso

Dettagli

Comunicazione cellulare

Comunicazione cellulare Sinapsi Comunicazione cellulare tutta la materia vivente è in grado di mantenere un alto livello di organizzazione (tessuti, organi, apparati e sistemi) TUTTE LE CELLULE COMUNICANO TRA DI LORO Esistono

Dettagli

Richiami di Fisiologia Cellulare

Richiami di Fisiologia Cellulare Richiami di Fisiologia Cellulare Alcuni dati fondamentali In tutte le cellule 1) vi è una membrana, di natura lipidica, che separa l ambiente interno da quello esterno; nella o sulla membrana sono abbondanti

Dettagli

2

2 1 2 3 4 5 Recettori per i neurotrasmettitori Recettori per GABA e glicina presentano significative omologie con quello nicotinico dell'acetilcolina pur avendo funzioni inibitorie, mediando l'ingresso di

Dettagli

L informazione nervosa si basa sulla capacità dei neuroni di generare correnti elettriche, in seguito a modificazioni del potenziale di riposo che

L informazione nervosa si basa sulla capacità dei neuroni di generare correnti elettriche, in seguito a modificazioni del potenziale di riposo che L informazione nervosa si basa sulla capacità dei neuroni di generare correnti elettriche, in seguito a modificazioni del potenziale di riposo che risultano dall apertura o chiusura di canali ionici. I

Dettagli

Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2.

Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2. Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2.3log [K]i / [K]o Registrazione del potenziale di membrana Potenziale di

Dettagli

I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico

I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico Concentrazione dei principali ioni I compartimenti del nostro corpo non sono in equilibrio elettrico ELETTRICITA Atomi: entità elettricamente

Dettagli

Genesi del Potenziale di Membrana. In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma

Genesi del Potenziale di Membrana. In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma Genesi del Potenziale di Membrana In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma Forze agenti sugli ioni Gradiente di Concentrazione Campo Elettrico Energia

Dettagli

sinapsi punto in cui il neurone entra in contatto con la sua cellula bersaglio in senso lato sinapsi neurone effettori elettriche chimiche

sinapsi punto in cui il neurone entra in contatto con la sua cellula bersaglio in senso lato sinapsi neurone effettori elettriche chimiche sinapsi 1 sinapsi punto in cui il neurone entra in contatto con la sua cellula bersaglio neurone in senso lato effettori cellule muscolari, gh. esocrine, gh. endocrine sinapsi elettriche chimiche 2 sinapsi

Dettagli

nm di spessore

nm di spessore 7.5-10 nm di spessore Modello a mosaico fluido Secondo il modello a mosaico fluido la membrana è discontinua, fluida e asimmetrica Nella struttura a mosaico gli strati lipidici formano una matrice fluida

Dettagli

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO NEURONI Il corpo umano contiene circa 100 miliardi di neuroni. Sono cellule specializzate nel trasmettere e ricevere informazioni. Possono variare forma e dimensione

Dettagli

Sinapsi neuromuscolare

Sinapsi neuromuscolare Sinapsi neuromuscolare La sinapsi tra cellule nervose e cellule muscolari scheletriche è detta anche sinapsi neuromuscolare o placca motrice. A livello del muscolo l assone della cellula nervosa si suddivide

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA

POTENZIALE DI MEMBRANA Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2016-17 POTENZIALE DI MEMBRANA Prof. Clara Iannuzzi Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia Generale clara.iannuzzi@unina2.it

Dettagli

11/10/16. Il concetto di MOSAICO FLUIDO. Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi

11/10/16. Il concetto di MOSAICO FLUIDO. Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi Il concetto di MOSAICO FLUIDO Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi 1 DIFFUSIONE SEMPLICE 2 Pressione osmotica Il problema della pressione osmotica 3 Diverse soluzioni al problema della pressione osmotica

Dettagli

5. Trasporto di membrana

5. Trasporto di membrana 5. Trasporto di membrana contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; 1 non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Le membrane biologiche hanno una permeabilità

Dettagli

SINAPSI. avviene senza l intervento. di mediatori chimici.

SINAPSI. avviene senza l intervento. di mediatori chimici. SINAPSI Specializzazioni strutturali tipiche che consentono la trasmissione unidirezionale di impulsi elettrici da un neurone ad altri neuroni od a cellule effettrici periferiche. Sinapsi elettriche :

Dettagli

Diffusione Equazione di Nernst e Potenziale di Membrana. scaricatoda

Diffusione Equazione di Nernst e Potenziale di Membrana. scaricatoda Diffusione Equazione di Nernst e Potenziale di Membrana Perché parlare del concetto di diffusione? E una proprietà fisica fondamentale di tutti i processi biologici e costituisce il motore tramite il quale

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Trasporto attivo

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Trasporto attivo Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Trasporto attivo TRASPORTO ATTIVO È richiesta energia metabolica (ATP) I soluti si muovono CONTRO un gradiente di potenziale

Dettagli

Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata.

Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata. Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata. Costante e stabile Negativa all interno Peculiare di ogni tipo di cellula Il Potenziale di

Dettagli

Uno stimolo esterno (es. aumento della temperatura) o interno (es. variazione della osmolarità) viene recepito da recettori e integrato con altri stimoli. In seguito all integrazione viene attivato un

Dettagli

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA Lezione_6 1 STUTTURA MOTONEURONE FIBRA MUSCOLARE GIUNZIONE NMUSCOLARE Lezione_6 2 Sintesi e degradazione di acetilcolina ACh è rilasciata da

Dettagli

3. Fisiologia Cellulare Potenziale transmembranario, potenziale d azione

3. Fisiologia Cellulare Potenziale transmembranario, potenziale d azione 3. Fisiologia Cellulare Potenziale transmembranario, potenziale d azione Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Genesi e mantenimento

Dettagli

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 1. Ghiandole endocrine e ormoni 2. Il tessuto bersaglio 3. Rilascio degli ormoni 4. Il concetto della regolazione retroattiva negativa 5. Un esempio di regolazione ormonale:

Dettagli

Elettricità cellulare

Elettricità cellulare a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettricità cellulare 30/3/2006 Sistemi biologici Essenzialmente costituiti da acqua (solvente) e da differenti soluti (molti dei

Dettagli

PROF. ALESSANDRO MALFATTI. Corso di Fisiologia e Benessere degli animali in produzione. STRUTTURA e FUNZIONE

PROF. ALESSANDRO MALFATTI. Corso di Fisiologia e Benessere degli animali in produzione. STRUTTURA e FUNZIONE STRUTTURA e FUNZIONE Ogni neurone presenta 4 zone: DENDRITI: ricezione dell'impulso proveniente da altri neuroni SOMA (PIRENOFORO): integrazione delle numerose afferenze, spesso contrastanti sintesi del

Dettagli

Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari

Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari Plasticità sinaptica: Sinaptogenesi Rimodellamento sinaptico Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari

Dettagli

La membrana cellulare

La membrana cellulare La membrana cellulare Membrane artificiali Modello di membrana cellulare Criodecappaggio e congelamento-incisione Le membrane sono fluide I lipidi si muovono lateralmente Presenza di code idrocarburiche

Dettagli

La diffusione di ioni attraverso canali ionici ed il potenziale di membrana

La diffusione di ioni attraverso canali ionici ed il potenziale di membrana La diffusione di ioni attraverso canali ionici ed il potenziale di membrana Cl Ca Gluc Pi Cl Ca macromolecole (es. proteine, acidi nucleici) SPECIE IONICHE leakage channels (K ) Iigand gated channel (Na,K,Ca,Cl)

Dettagli

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA Funzioni: isolamento regola gli scambi con l ambiente (passaggio di ioni, molecole) comunicazione tra cellula ed ambiente (recettori) supporto strutturale Lezione_1_I trasporti

Dettagli

Neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie:

Neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie: Neurotrasmettitori e recettori sinaptici Neurotrasmettitori I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie: Neurotrasmettitori classici: molecole a basso peso molecolare: Acetilcolina Monoamine

Dettagli

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA 1 2 I TRASPORTI DI MEMBRANA Diffusione semplice Diffusione facilitata Trasporto attivo 3 La diffusione semplice Lezione_1_trasporti 4 La diffusione semplice Relazione tra

Dettagli

Scambi di sostanze tra cellule e ambiente

Scambi di sostanze tra cellule e ambiente Scambi di sostanze tra cellule e ambiente Il trasporto attraverso la membrana Diffusione attraverso una membrana semipermeabile Le membrane cellulari si lasciano attraversare da alcune sostanze in maniera

Dettagli

Caratteristiche delle membrane biologiche

Caratteristiche delle membrane biologiche Membrane Biologiche Caratteristiche delle membrane biologiche 1. Le membrane sono strutture a foglio che formano setti di separazione tra compartimenti con composizione diversa tra loro. 2. Sono costituite

Dettagli

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco Elettrofisiologia APPLICAZIONI studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili neuroni, muscolo striato e cardiaco POTENZIALE DI MEMBRANA tutte le cellule hanno un potenziale di membrana il

Dettagli

Attivi (non equilibranti) Passivi (equilibranti) Migrazione attraverso canali membran. Diffusione semplice. Tasporto attivo secondario

Attivi (non equilibranti) Passivi (equilibranti) Migrazione attraverso canali membran. Diffusione semplice. Tasporto attivo secondario TRASPORTI Trasporti in forma libera Trasporti mediati Diffusione semplice Migrazione attraverso canali membran. Diffusione facilitata Trasporto attivo primario Tasporto attivo secondario Passivi (equilibranti)

Dettagli

La trasmissione dell Impulso Nervoso

La trasmissione dell Impulso Nervoso La trasmissione dell Impulso Nervoso Il Neurone Neuroni: cellule specializzate per la trasmissione degli impulsi. Dendriti prolungamenti riccamente ramificati e un lungo Assone fibroso. La parte terminale

Dettagli

! Concetto di membrana. ! Struttura delle membrane biologiche. Importanza biologica Definizione: Pellicola oleosa sottilissima

! Concetto di membrana. ! Struttura delle membrane biologiche. Importanza biologica Definizione: Pellicola oleosa sottilissima ! Concetto di membrana! Struttura delle membrane biologiche Importanza biologica Definizione: Pellicola oleosa sottilissima Struttura sovramolecolare oligosaccaride Membrana plasmatica Membrane interne

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I A.A ESERCITAZIONE. Prof. Clara Iannuzzi

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I A.A ESERCITAZIONE. Prof. Clara Iannuzzi Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2016-17 ESERCITAZIONE Prof. Clara Iannuzzi Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia Generale clara.iannuzzi@unina2.it

Dettagli

Trasporto/ diffusione/osmosi

Trasporto/ diffusione/osmosi Trasporto/ diffusione/osmosi 1 La membrana plasmatica è una struttura dinamica Si tratta di un doppio strato fosfolipidico con proteine integrate. La consistenza oleosa del doppio strato consente i movimenti

Dettagli

+... La resistenza interna (R int ) dipende dalla resistività (ρ), da l e dalla sezione secondo la relazione: int. memb

+... La resistenza interna (R int ) dipende dalla resistività (ρ), da l e dalla sezione secondo la relazione: int. memb 0.05 mm λ 10 mm 1 La costante di spazio aumenta con le dimensioni cellulari Ogni assone può essere pensato come formato da N tasselli di membrana dotati della stessa resistenza unitaria R u. Dal punto

Dettagli

Potenziale di diffusione

Potenziale di diffusione Potenziale di diffusione La diffusione di più specie ioniche attraverso la membrana secondo il loro gradiente di concentrazione può creare essa stessa differenze di potenziale elettrico a cavallo di una

Dettagli

Le sinapsi elettriche

Le sinapsi elettriche Caratteristica peculiare delle cellule nervose è quella di condurre e comunicare informazioni. Le zone specializzate a livello delle quali le cellule entrano in comunicazione sono definite sinapsi La trasmissione

Dettagli

POTENZIALE D AZIONE FGE AA

POTENZIALE D AZIONE FGE AA POTENZIALE D AZIONE FGE AA.2016-17 OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE GENERALE SN POTENZIALE DI AZIONE: DESCRIZIONE DELLE FASI E DETERMINANTI FISICO-CHIMICI ANDAMENTO DELLE CONDUTTANZE DEL SODIO E DEL POTASSIO NEL

Dettagli

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia,

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia, TIPI DI FIBRE NERVOSE NEI MAMMIFERI Durata P. A.: durata del potenziale d azione; periodo R. A.: periodo refrattario assoluto; nrd: nervi delle radici dorsali; ns: nervi simpatici Fibra Diametro Velocità

Dettagli

scaricato da Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica

scaricato da  Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica Se un solvente è più concentrato in un punto della soluzione esso tenderà a diffondersi lungo il gradiente di concentrazione, dalla parte più concentrata

Dettagli

Testi consigliati. Fondamenti di Anatomia e Fisiologia di F. H. Martini Casa editrice: EdiSES. Modalità di valutazione dell'apprendimento

Testi consigliati. Fondamenti di Anatomia e Fisiologia di F. H. Martini Casa editrice: EdiSES. Modalità di valutazione dell'apprendimento Anno Accademico 2011-2012 Infermieristica: Modulo di Fisiologia Umana (2 CFU) Fisioterapia: Modulo di Fisiologia (3 CFU) Testi consigliati Fondamenti di Anatomia e Fisiologia di F. H. Martini Casa editrice:

Dettagli

Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice)

Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice) Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice) Comunicazione intercellulare (recettori e proteine trasduttrici) Attività enzimatica Determinazione

Dettagli

Il trasporto attraverso la membrana plasmatica LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA

Il trasporto attraverso la membrana plasmatica LEZIONE NR PSICOBIOLOGIA Il trasporto attraverso la membrana plasmatica LEZIONE NR. 10 - PSICOBIOLOGIA DIFFUSIONE, OSMOSI ED EQUILIBRIO ELETTROCHIMICO L unione di un soluto in una soluzione avviene attraverso un processo denominato

Dettagli

FISIOLOGIA Generale e Oculare File # 3 UniSalento Ottica e Optometria Fisiologia Generale e Oculare A.A S. Marsigliante

FISIOLOGIA Generale e Oculare File # 3 UniSalento Ottica e Optometria Fisiologia Generale e Oculare A.A S. Marsigliante FISIOLOGIA Generale e Oculare File # 3 POTENZIALE ELETTRICO DELLE MEMBRANE CELLULARI Ogni membrana cellulare ha un caratteristico potenziale elettrico che va da -10 mv sino a -100 mv; per esempio: cellule

Dettagli

Prof. Clara Iannuzzi

Prof. Clara Iannuzzi Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Fisiologia e Biofisica I A.A. 2015/2016 Prof. Clara Iannuzzi Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia Generale Via L. De Crecchio 7, Napoli Seconda

Dettagli

La cellula nervosa. r. fesce. i meccanismi della eccitabilità dal paradigma stimolo-reazione alla elaborazione dell informazione

La cellula nervosa. r. fesce. i meccanismi della eccitabilità dal paradigma stimolo-reazione alla elaborazione dell informazione La cellula nervosa i meccanismi della eccitabilità dal paradigma stimolo-reazione alla elaborazione dell informazione r. fesce centro di ricerca in neuroscienze università dell insubria - varese s. i.

Dettagli

Anatomia e Fisiologia della giunzione neuromuscolare

Anatomia e Fisiologia della giunzione neuromuscolare Anatomia e Fisiologia della giunzione neuromuscolare La giunzione neuromuscolare La placca neuromuscolare è il contatto tra il terminale della fibra nervosa e la fibra muscolare. Normalmente per ogni fibra

Dettagli

Potenziale di membrana (I)

Potenziale di membrana (I) Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Potenziale di membrana (I) Misura della differenza di potenziale tra i due lati della membrana Scaricato da www.sunhope.it 1

Dettagli

FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO. Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga

FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO. Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga Le basi anatomiche del sistema nervoso autonomo Reazioni connesse alla digestione

Dettagli

2. permettere un continuo scambio di ioni e molecole fra i due compartimenti

2. permettere un continuo scambio di ioni e molecole fra i due compartimenti La membrana plasmatica ha il compito di 1. isolare il citoplasma dall ambiente extracellulare 2. permettere un continuo scambio di ioni e molecole fra i due compartimenti Trasporto passivo: passaggio di

Dettagli

Anatomia Umana: Il tessuto nervoso

Anatomia Umana: Il tessuto nervoso Anatomia Umana: Il tessuto nervoso CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA NERVOSO FUNZIONI: monitoraggio dell ambiente mediante ricezione di stimoli integrazione delle informazioni risposta agli stimoli

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli

Principali funzioni del sistema nervoso

Principali funzioni del sistema nervoso Principali funzioni del sistema nervoso Il Sistema nervoso è suddiviso in due sezioni: - Sistema Nervoso Centrale (SNC), che comprende cervello e midollo spinale. - Sistema Nervoso Periferico, costituito

Dettagli

FUNZIONE, REGOLAZIONE, NATURA CHIMICA, TIPO DI RECETTORE

FUNZIONE, REGOLAZIONE, NATURA CHIMICA, TIPO DI RECETTORE Elena, Serena, Francesca, Valentina, Elisa, Lucrezia, Elisa Lezione 7 1. Asse Ipotalamo-ipofisi-surrene: CRH ACTH - Cortisolo 2. Asse Ipotalamo-ipofisi-ghiandole sessuali: GdRH e gonadotropine ipofisarie:

Dettagli

Genesi del Potenziale di Membrana. In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma

Genesi del Potenziale di Membrana. In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma Genesi del Potenziale di Membrana In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma Forze agenti sugli ioni Gradiente di Concentrazione Campo Elettrico Energia

Dettagli

http://www.dbbpg.unina2.it/it/ildipartimento1/personale/docenti/item/58-ivanasirangelo ivana.sirangelo@unina2.it Membrana citoplasmatica è sede di scambio di materia, energia e informazione con l ambiente

Dettagli