Piombino Dese 09 Maggio T.d.P. Dr. Mauro Busolin

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1 Piombino Dese 09 Maggio T.d.P. Dr. Mauro Busolin

2 A cura di: Tecnico della Prevenzione Busolin dott. Mauro Coordinatore dei tecnici del Servizio Igiene e Sanità Pubblica mbusolin@ulss15.pd.it Tel Tecnico della Prevenzione Pierobon dott.ssa Elisabetta epierobon@ulss15.pd.it Tel Tecnico della Prevenzione Michieletto dott. Franco fmichieletto@ulss15.pd.it Tel

3 Il Dipartimento di Prevenzione dell Az.ULSS 15 costituisce un importante strumento per la promozione di stili di vita salutari e per il controllo dei fattori di rischio che incidono sulla salute della popolazione, indicato come struttura tecnico funzionale aziendale, assieme ai Distretti e all Ospedale. Il Dipartimento èorganizzato nei seguenti servizi: servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione SIAN; servizio di Igiene e Sanità Pubblica SISP; servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro SPISAL; servizi veterinari SVET;

4 IL SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA garantisce la tutela della salute collettiva attraverso la prevenzione delle malattie, la promozione della salute ed il miglioramento della qualità della vita. Le attività proprie del SISP sono dirette a tutte le componenti della popolazione (infantile, adulta ed anziana) e si compiono attraverso interventi di assistenza, sostegno, controllo, vigilanza, formazione ed informazione.

5 I Dipartimenti di Prevenzione, devono esercitare un efficace attività di promozione alla salute anche attraverso la vigilanza ed il controllo sull esercizio delle attività. vigilanza ed il controllo Il Tecnico della Prevenzione nell'ambiente e nei Luoghi di Lavoro è l'operatore sanitario che, in possesso della Laurea triennale abilitante, è responsabile, nell'ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia d'igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene. Il profilo professionale del Tecnico della Prevenzione nell'ambiente e nei Luoghi di Lavoro è disciplinato dal Decreto Ministeriale 17 gennaio 1997 n. 58.

6 Obiettivo principale: la tutela della salute pubblica RISCHIO BIOLOGICO Infezioni anche gravi RISCHIO FISICO Taglio RISCHIO CHIMICO Intossicazioni da sostanze chimiche del CONSUMATORE del LAVORATORE utilizzo di adeguate attrezzature utilizzo di adeguati pigmenti corretta prassi di sanificazione e sterilizzazione delle attrezzature utilizzo adeguati D.P.I. Schede tecniche e di sicurezza documento di valutazione dei rischi D.V.R. dal 1 gennaio 2013 (obbligatorio con più di un operatore) REQUISITI IGIENICO SANITARI DEI LOCALI

7 DEFINIZIONI e normativa di riferimento ESTETISTA trattasi di attività, comprendente tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umanoil cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di: mantenerlo in perfette condizioni, migliorarne e proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso l'eliminazione o l'attenuazione degli inestetismi presenti. Rientrano nella definizione di attività di estetica anche: i centri abbronzatura o solarium l attività di onicotecnico TATUAGGIO l attività di tatuaggio comprende un insieme di trattamenti e tecniche manuali che consistono nella colorazione permanente di parti del corpo ottenuta con l introduzione o penetrazione nel derma umano di pigmenti di uno o più colori che, una volta stabilizzatisi, danno forma al cosiddetto tatuaggio ornamentale. PIERCING l attività di piercing consiste in un trattamento cruento finalizzato all inserimento di anelli e metalli di diversa forma e fattura in varie zone del corpo.

8 TRUCCO SEMIPERMANENTE il trucco semipermanente o disegno epidermico consiste nella colorazione della cute, mediante l introduzione l di pigmenti a livello superficiale, al fine di creare figure o disegni non permanenti, che si autoeliminano senza ricorrere a interventi esterni. Il trucco semipermanente è SUBORDINATO ai medesimi requisiti soggettivi ed oggettivi previsti per l attività di tatuaggio (Circolare del Presidente della Regione Veneto n. 9 del 2001). ONICOTECNICA trattasi dell attività di costruzione, ricostruzione, applicazione e decorazione di unghie artificiali. L onicotecnico applica sull unghia naturale dei prodotti specifici, a seconda della tecnica scelta (gel UV o acrilico) e li lavora, li modella e li decora fino a formare l unghia artificiale. Lo scopo del trattamento è quello di ricoprire e proteggere l unghia naturale e/o conferire un risultato estetico di allungamento e/o di decoro; esso viene effettuato sia per ovviare alla presenza di unghie rovinate o deboli, sia in rapporto ad esigenze puramente voluttuarie o estetiche. L attività di decorazione e ricostruzione unghie può essere svolta esclusivamente da soggetti in possesso della qualificazione professionale di estetista (Legge Regione Veneto n 27 del 1991 art. 2 comma 2 bis)

9 BARBIERE trattasi di attività esercitata esclusivamente su persona maschile consistente nel taglio della barba e dei capelli, in prestazioni semplici di manicure e pedicure estetica e in servizi tradizionalmente complementari. ACCONCIATORE trattasi di attività comprendente tutti i trattamenti e i servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l'aspetto estetico dei capelli, ivi compresi i trattamenti tricologici complementari, che non implichino prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonché il taglio e il trattamento estetico della barba e ogni altro servizio inerente o complementare, oltre a prestazioni semplici di manicure e pedicure estetica;

10 Normativa Contenuti linee guida emesse dal Ministero della Sanità Legge 04 Gennaio 1990 n 1 Circolare n.2.9/156 del D.M. 21 marzo 1994, n. 352 Legge Regionale 27 novembre 2007, n. 29 Norma CEI :2009 varianti A1 e A2 DGR n. 440 del 23/02/2010 Regolamenti Comunali (in fase di revisione) linee guida emesse dal Ministero della Sanità Circolare del Ministero n 9 del 2001 Legge 17 agosto 2005, n. 174 Legge Regionale 23 ottobre 2009, n. 28 Dgr n del 06 settembre 2011 allegato A-B DECRETO 15 ottobre 2015, n /633 del 16/07/1989 Disciplina dell'attività di estetica; Linee guida del Ministero della Sanita per l esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza Regolamento recante i contenuti tecnico-culturali dei programmi, dei corsi e delle prove di esame al fine del conseguimento della qualifica professionale di estetista. Disciplina dell'attività di estetica; Sicurezza degli apparecchi elettrici d uso domestico e similare, Parte 2: Norme particolari per apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti ed infrarossi per uso domestico e similare Approvazione dello schema tipo di regolamento comunale per la disciplina delle attività di barbiere, acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing. Regolamento Comunale per la disciplina delle attività di acconciatore ed estetista note n.2.8/156 n.9 del 2001 Disciplina dell'attività di acconciatore; Disciplina dell'attività di acconciatore; Aggiornamento delle Prescrizioni Tecniche atte a garantire la fruizione degli edifici residenziali privati, degli edifici residenziali pubblici e degli edifici e spazi privati aperti al pubblico, redatte ai sensi dell art. 6, comma 1, della LR 12/07/2007 n. 16 approvate con DGR n. 509 del 02/03/2010 Regolamento recante modiche al decreto 12 maggio 2011, n. 110, concernente il regolamento di attuazione dell articolo 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l attivitàdi estetista.

11 Competenze del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) ASSISTENZA: nella fase di allestimento/realizzazione dell attività di.. Personale Tecnico della Prevenzione è a disposizione per la valutazione dei progetti sotto il profilo igienico sanitario. CONTROLLO E VIGILANZA: durante l esercizio dell attività, in ogni momento e senza preavviso personale Tecnico della Prevenzione può eseguire sopralluoghi ai fini di verificare i requisiti dei locali, delle attrezzature, dei materiali impiegati e sulla conduzione dell esercizio, sotto il profilo igienico sanitario e dall entrata in vigore della SCIA la veridicità delle dichiarazioni sottoscritte dall esercente o dal tecnico professionista. FORMAZIONE ed INFORMAZIONE : FORMAZIONE ed INFORMAZIONE : attraverso corsi ed incontri formativi relativi ai rischi Biologici, Fisici e Chimici ai fini della tutela dei lavoratori e dei consumatori/utenti. Il personale preposto a tale attività può essere Medico, Assistente Sanitario o Tecnico della Prevenzione.

12 Quali verifiche sono effettuate nel corso di un sopralluogo Condizioni igienico sanitarie dei locali, delle attrezzature Requisiti strutturali igienico sanitari dei locali Conformità delle attrezzature Tipologia di materiali utilizzati Requisiti soggettivi degli addetti La corrispondenza delle dichiarazioni effettuate nella Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)

13 DOCUMENTAZIONE Corrispondenza dei locali alla planimetria allegata alla SCIA Presenza elenco aggiornato delle apparecchiature (utile anche ai fini delle manutenzioni) Rispetto delle destinazioni di utilizzo dei locali Esibizione idonei attestati formativi di specializzazione in relazione alle attività svolte (laser piercing) Attuazione autocontrollo per la legionella in caso di idromassaggio e b.turco PERSONALE Presenza del direttore tecnico cosi come designato nella SCIA Dipendenti/Collaboratori Formazione del personale addetto in relazione ai rischi specifici insiti nei trattamenti (Rischio chimico fisico biologico, mediante condivisione DVR)

14 ASPETTI GESTIONALI: Rispetto delle cautele d uso/modalità di esercizio per l utilizzo delle apparecchiature Informazione al cliente sui rischi connessi ai vari trattamenti Aghi e taglienti del tipo monouso Pigmenti dichiarati atossici/sterili con autocertificazione del produttore Modalità di sterilizzazione per le attrezzature Disponibilità contenitori per rifiuti resistenti alla puntura CONDIZIONI DI MANUTENZIONE E IGIENE DEI LOCALI/ APPARECCHIATURE Servizi igienici spogliatoio, altri locali Presenza di marchiatura CE per le apparecchiature in dotazione Rispetto delle manutenzioni previste dal manuale d uso Rispetto delle scadenze per la verifica per gli impianti (elettrico idrotermosanitario aeraulico estintori) EVENTUALI RILIEVI STRUMENTALI/MISURAZIONI

15 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 15 ottobre 2015, n. 206 Regolamento recante modifiche al decreto 12 maggio 2011, n. 110, concernente il regolamento di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l attività di estetista. 23 SCHEDE TECNICHE INFORMATIVE CONTENENTI: 1 CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE /DESCRIZIONE DELL APPARECCHIO 2 MECCANISMO DIAZIONE APPLICAZIONE 3 MODALITà DIESERCIZIO DI APPLICAZIONE E CAUTELE D USO 4 NORME TECNICHE DA APPLICARE

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18 Consigli pratici Tenere una valigetta con : Scia planimetria manualid uso certificazione CE elenco apparecchiature con relative scadenze di manutenzione, (pulizia, cambio filtri, verifiche periodiche come previsto nei rispettivi manuali) Leggere il manuale d uso e le relative schede tecniche relative alle apparecchiature in vostro possesso (es. nn applicare creme protettive o acceleratori di abbronzature) Condividere le modalità operative con i vostri collaboratori (firma del DVR e relative procedure che attestano cosi anche la formazione/informazione sui rischi )

19 Normativa D.lvo206/2005 ( Il codice del consumo ) prescrive che il cliente deve essere informato dei possibili rischi di effetti collaterali e delle controindicazioni D.lvo 145/2007 art. 6 (pubblicità di prodotti pericolosi per la salute e la sicurezza) è considerata ingannevole la pubblicità che riguardando prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei soggetti, omette di darne notizie in modo da indurre tali soggetti a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza

20 RESPONSABILITA art del codice civile Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Nel nostro caso vi è una lesione del diritto alla salute, tutelato costituzionalmente dall art. 32 Cost. il reato tipico dell attività dell estetista èquello di cui all art. 590 del codice penale (lesioni personali colpose) atteso che un trattamento estetico non correttamente eseguito può,oltre a non portare al risultato sperato, e cagionare delle lesioni. Quando sono ravvisabili profili di colpa: Mancata informazione, mancata manutenzione, utilizzo attrezzature non conformi Rimozione ritardata di un trattamento che provoca delle ustioni Oltre all estetista che ha materialmente eseguito il trattamento, la responsabilità potrà estendersi in solido anche per la titolare/datore di lavoro, che ha l obbligo di controllo sull attività posta in essere all interno del proprio centro. La sua responsabilità potrà sussistere tutte le volte in cui si accerti che non ha adeguatamente vigilato/informato sulle attività poste in essere dai propri dipendenti (Cassazione Penale, sez. IV, n. 52/2010).

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