PROGRAMMA ATTIVITÀ 2011

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1 PROGRAMMA ATTIVITÀ

2 Il piano locale della Prevenzione dell ASL CN2 (Programma delle attività 2011), redatto secondo le indicazioni pervenute dalla Direzione Sanitaria della Regione Piemonte, costituisce un buon strumento di governo e di integrazione delle attività riguardanti la prevenzione che vengono svolte nell ambito aziendale. Con tale piano si intendono perseguire i seguenti obiettivi: indirizzare le attività delle strutture e/o servizi aziendali nella direzione della prevenzione primaria potenziare le attività di prevenzione intensificare il lavoro in rete fra i servizi aziendali e le strutture regionali di riferimento e supporto. Coinvolgere altri enti istituzionali e la popolazione Evitare duplicazioni di interventi al fine di ottimizzare l utilizzo delle risorse ed aumentare l efficacia e l appropriatezza del sistema della prevenzione. Individuare le priorità nelle scelte degli interventi Migliorare in modo continuo la qualità degli interventi della prevenzione (secondo i principi della clinical governance) Valutare quantitativamente e qualitativamente i risultati raggiunti IL COMMISSARIO (Dott. Giovanni MONCHIERO) 2

3 Contesto demografico ASL CN2 La popolazione residente nel territorio dell' ASL CN2, al 31 dicembre 2009, è di abitanti (dati ISTAT), pari al 3,83% della popolazione residente nella Regione Piemonte. Il territorio dell ASL CN2 comprende 76 Comuni ed è ripartito funzionalmente in due distretti: - Il Distretto 1 di Alba costituito da 65 Comuni e con una popolazione, al , di abitanti. - Il Distretto 2 di Bra, costituito da 11 Comuni e con una popolazione, al , di abitanti. I Comuni di Alba e Bra sono i centri con il maggior numero di abitanti, rispettivamente e , cui seguono Cherasco (8.428), Sommariva del Bosco (6.363), Canale (5.745) (Tab. 1) (3). 3

4 Tab. 1 Popolazione residente e densità della popolazione nei Comuni dell'asl CN2 - Anno 2009 (3, 5). Comuni Popolazione totale Densità della Area kmq Maschi Femmine Totale popolazione Alba ,94 569,20 Albaretto della Torre ,30 47,75 Arguello ,72 40,68 Baldissero d'alba ,67 73,02 Barbaresco ,51 91,61 Barolo ,78 128,44 Benevello ,21 90,65 Bergolo ,29 21,57 Borgomale ,86 44,83 Bosia ,44 34,76 Bossolasco ,32 49,15 Bra* ,49 500,84 Camo ,71 57,09 Canale ,26 314,60 Castagnito ,69 318,21 Castelletto Uzzone ,64 25,61 Castellinaldo ,98 114,35 Castiglione Falletto ,64 152,70 Castiglione Tinella ,87 73,30 Castino ,84 32,83 Ceresole Alba* ,87 58,91 Cerretto Langhe ,84 46,76 Cherasco* ,71 104,43 Cissone ,90 13,89 Corneliano d'alba ,04 206,17 Cortemilia ,21 102,76 Cossano Belbo ,13 49,40 Cravanzana ,85 50,21 Diano d'alba ,70 190,25 Feisoglio ,58 46,42 Gorzegno ,84 24,64 Govone ,09 110,51 Grinzane Cavour ,99 469,73 Guarene ,13 259,56 La Morra* ,02 115,13 Lequio Berria ,75 43,82 Levice ,52 14,59 Magliano Alfieri ,30 207,95 Mango ,31 65,86 Monchiero ,12 114,93 Comuni Popolazione totale Densità della Area kmq Maschi Femmine Totale popolazione Monforte d'alba ,46 81,49 Montà ,35 176,13 Montaldo Roero ,19 71,93 Montelupo Albese ,51 79,84 Monteu Roero ,12 69,29 Monticello d'alba ,67 206,30 Narzole* ,01 136,32 Neive ,21 158,26 Neviglie ,03 53,30 Niella Belbo ,03 22,68 4

5 Novello ,47 91,00 Perletto ,23 29,62 Pezzolo Valle Uzzone ,93 13,22 Piobesi d'alba ,06 315,24 Pocapaglia* ,73 191,80 Priocca ,80 222,62 Rocchetta Belbo ,43 40,68 Roddi ,55 161,65 Roddino ,52 37,27 Rodello ,72 114,87 San Benedetto Belbo ,73 41,02 San Giorgio Scarampi ,56 22,66 Sanfrè* ,75 181,69 Santa Vittoria d'alba* ,89 277,64 Santo Stefano Belbo ,69 173,64 Santo Stefano Roero ,20 107,99 Serralunga d'alba ,51 61,90 Serravalle Langhe ,67 39,00 Sinio ,72 59,55 Sommariva del Bosco* ,03 181,63 Sommariva Perno* ,18 164,35 Torre Bormida ,64 29,05 Treiso ,31 86,32 Trezzo Tinella ,76 32,35 Verduno* ,32 73,47 Vezza d'alba ,05 157,49 TOTALE ASL ,13 151,90 *Comuni appartenenti al Distretto 2 Bra La densità della popolazione residente nell ASL CN2 nell anno 2009 è di 151,90 abitanti per chilometro quadrato. Quella del 2000 è di 141,25. Quella del Piemonte nel 2009 è di 175,13 (Tab. 2) (5). Tab. 2 Densità della popolazione Anno 2009 Densità della Popolazione al Area kmq popolazione residente ASL CN ,13 151,90 Distretto 1 Alba ,12 132,64 Distretto 2 Bra ,01 198,32 Provincia Cuneo ,97 85,52 Regione Piemonte ,40 175,13 La popolazione di sesso femminile è complessivamente più numerosa di quella maschile (51,02% contro il 48,98%). In particolare, con l aumentare dell età, il numero di uomini decresce; a novanta anni ed oltre le donne rappresentano il 75,61% della popolazione (Tab. 3) (2). Tab. 3 - Popolazione residente ASL CN2 per sesso, aggregata per classi di età, al (2) Maschi % Femmine % TOTALE , , , , , , , , , , , ,

6 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , e oltre , , TOTALE , , La struttura della popolazione residente, per sesso e classi quinquennali di età, è rappresentata graficamente dalla piramide dell età (Graf. 1). Graf. 1 - Popolazione per età e sesso nell'asl CN2 - Anno 2009 Maschi 90 e oltre Femmine La speranza di vita alla nascita, a 35 e a 65 anni, si attesta, nel triennio , a 77,7, 43,8 e 17,1 anni per gli uomini e a 83,0, 48,8 e 20,7 anni per le donne con un incremento del numero medio di anni da vivere alla nascita di 1,1 e 1,2 anni rispettivamente per gli uomini e per le donne rispetto al periodo Rispetto al Piemonte, la speranza di vita alla nascita nel triennio risulta superiore di 0,7 e di 0,3 rispettivamente per gli uomini e per le donne (6). L età media della popolazione nell anno 2009 è di 43,76 anni con un incremento di 0,88 anni rispetto al In Piemonte nel 2009 l età media si attesta a 44,67 anni (2). Gli stranieri residenti al nell ASL CN2 sono , pari al 10,28% del totale dei residenti con un incremento del 267,52% rispetto all anno In Piemonte gli stranieri residenti a fine anno 2009 sono , pari all 8,48% del totale dei residenti (Tab. 4, 5) (3). 6

7 Tab. 4 - Stranieri per 100 residenti Anno 2009 ASL CN2 10,28 Distretto 1 Alba 10,32 Distretto 2 Bra 10,21 Provincia Cuneo 8,95 Regione Piemonte 8,48 Tra i Comuni dell ASL CN2 i centri con il maggior numero di stranieri ogni 100 abitanti sono Monchiero e Sinio (18,71% e 18,30%), mentre Pocapaglia, Arguello e Trezzo Tinella si caratterizzano per la percentuale minore (rispettivamente 2,65%, 2,6% e 2,3%) (Tab. 5). Tab. 5 Popolazione residente e popolazione straniera residente nei Comuni dell'asl CN2 - Anno 2009 (3) COMUNI Popolazione straniera residente Stranieri per 100 Maschi Femmine Totale residenti Alba ,71 Albaretto della Torre ,51 Arguello ,60 Baldissero d'alba ,39 Barbaresco ,41 Barolo ,69 Benevello ,69 Bergolo ,27 Borgomale ,28 Bosia ,11 Bossolasco ,22 Bra* ,93 Camo ,83 Canale ,84 Castagnito ,73 Castelletto Uzzone ,53 Castellinaldo ,21 Castiglione Falletto ,87 Castiglione Tinella ,31 Castino ,73 Ceresole Alba* ,40 Cerretto Langhe ,65 Cherasco* ,21 Cissone ,76 Corneliano d'alba ,03 Cortemilia ,25 Cossano Belbo ,02 Cravanzana ,09 Diano d'alba ,94 Feisoglio ,13 Gorzegno ,16 Govone ,54 Grinzane Cavour ,26 Guarene ,18 La Morra* ,38 COMUNI Popolazione straniera residente Stranieri per 100 Maschi Femmine Totale residenti Lequio Berria ,99 Levice ,79 7

8 Magliano Alfieri ,02 Mango ,71 Monchiero ,71 Monforte d'alba ,43 Montà ,52 Montaldo Roero ,82 Montelupo Albese ,77 Monteu Roero ,51 Monticello d'alba ,54 Narzole* ,15 Neive ,98 Neviglie ,67 Niella Belbo ,11 Novello ,54 Perletto ,61 Pezzolo Valle Uzzone ,83 Piobesi d'alba ,44 Pocapaglia* ,65 Priocca ,74 Rocchetta Belbo ,33 Roddi ,43 Roddino ,44 Rodello ,28 San Benedetto Belbo ,22 San Giorgio Scarampi ,49 Sanfrè* ,27 Santa Vittoria d'alba* ,31 Santo Stefano Belbo ,67 Santo Stefano Roero ,00 Serralunga d'alba ,51 Serravalle Langhe ,03 Sinio ,30 Sommariva del Bosco* ,98 Sommariva Perno* ,05 Torre Bormida ,66 Treiso ,08 Trezzo Tinella ,30 Verduno* ,62 Vezza d'alba ,55 Totale ASL CN ,28 * Comuni appartenenti al Distretto 2 Bra Il numero medio di componenti della famiglia si attesta nell anno 2009 a 2,36. Quello del Piemonte è di 2,23 (Tab. 6) (3). Tab. 6 - N. medio di componenti della famiglia - Anno 2009 ASL CN2 2,36 Distretto 1 Alba 2,33 Distretto 2 Bra 2,41 Provincia Cuneo 2,33 Regione Piemonte 2,23 La quota di famiglie unipersonali nel 2001, calcolata in occasione del 14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, è pari a 27,42%. Quella della Regione Piemonte è del 29,84% (5). 8

9 Andamento demografico In conseguenza dei comportamenti demografici rilevati per il 2009 nell ASL CN2, il saldo naturale (nascite - decessi) registra ancora una volta un dato negativo (-257), confermando una tendenza ormai da tempo stabile; il saldo migratorio (iscritti cancellati) positivo (1.666) contrasta gli effetti della dinamica naturale facendo così registrare una variazione demografica positiva (1.409) (Fig. 1, Tab. 7, Graf.3). Fig.1 Dinamica demografica nell ASL CN2 nel 2009 (Fonte ISTAT) (3) Popolazione al 1 gennaio MOVIMENTO NATURALE MOVIMENTO MIGRATORIO Nati Morti Iscritti Cancellati da altri comuni dall'estero altri iscritti per altri comuni per l'estero altri cancellati SALDO NATURALE -257 SALDO MIGRATORIO Popolazione al 31 dicembre L andamento della struttura della popolazione dell ASL CN2 nell ultimo decennio è caratterizzato da una serie di elementi: il totale generale è progressivamente aumentato negli anni: dal 2000 al 2009 si è registrato un incremento del 7,54% ( unità) (Graf. 2); Graf. 2 - Andamento della popolazione dell'asl CN2. Anni negli anni il numero dei nati ha un andamento crescente, seppur con delle oscillazioni, mentre nell ultimo triennio si è stabilizzato (Tab. 7); il numero dei morti è caratterizzato da ripetute oscillazioni: nel 2003 e nel 2008 si sono registrati due picchi (rispettivamente e 1.879); nel 2009 il numero assoluto dei decessi (1.820) è diminuito rispetto al 2008 (Tab. 7); 9

10 Tab. 7 - Saldo della popolazione, movimento naturale e migratorio della popolazione ASL CN2 ASL CN2 - Anni (2) Saldo Popolazione Nati Morti naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio rio Graf. 3 - Andamento dei saldi demografici della popolazione ASL CN2 - Anni Saldo naturale Saldo migratorio Saldo generale nel 2009 i tassi strutturali della popolazione sono diminuiti rispetto al 2008; la riduzione maggiore si registra per il tasso d iscrizione il quale è passato da 45 per 1000 del 2008 a 39,9 per (Tab. 8, Graf. 4) (3). Tab. 8 - Tassi strutturali della popolazione per 1000 dell'asl CN2 - Anni Tasso di natalità Tasso di mortalità Tasso d'iscrizione Tasso di cancellazione ,9 11,5 33,6 27, ,0 11,3 29,8 24, ,7 11,0 34,3 25, ,7 11,6 42,0 28, ,7 10,7 40,1 29, ,2 10,8 37,0 30, ,7 11,0 39,1 32, ,4 10,7 50,0 32, ,3 11,1 45,0 31, ,2 10,7 39,9 30,1 10

11 Natalità Nel 2009, l indice di natalità dell ASL CN2, inteso come rapporto tra il numero di nati vivi e la popolazione totale per 1000, è di 9,2, superiore al dato Regionale (8,8) e quasi sovrapponibile al dato provinciale cuneese (Tab. 9). Tab. 9 Indici di natalità Anno 2009 Indice di natalità ASL CN2 9,2 Distretto 1 Alba 8,7 Distretto 2 Bra 9,9 Provincia Cuneo 9,5 Regione Piemonte 8,8 Dalla valutazione degli indici di natalità calcolati per entrambi i Distretti dell ASL, si conferma che il Distretto 2 di Bra ha una natalità più elevata rispetto al Distretto 1 di Alba ma anche rispetto alla Provincia di Cuneo e all intera Regione. La Tab. 10 mostra i tassi di natalità calcolati nel 2009 per i 76 Comuni del territorio ASL CN2. Tab Tassi di natalità per 1000 dei Comuni dell'asl CN2 - Anno 2009 (3) COMUNI TASSI DI NATALITA' Alba 8,6 Albaretto Torre 4,0 Arguello 0,0 Baldissero D'alba 11,2 Barbaresco 11,6 Barolo 13,5 Benevello 6,4 Bergolo 28,2 Borgomale 12,6 Bosia 10,6 Bossolasco 8,5 Bra 9,7 Camo 4,7 Canale 8,9 Castagnito 12,2 Casteletto Uzzone 5,3 Castellinaldo 7,7 Castiglione Falletto 4,2 Castiglione Tinella 4,6 Castino 5,8 Ceresole D alba 8,3 Cerretto Langhe 8,7 Cherasco 10,1 Cissone 24,4 Corneliano D'alba 7,2 Cortemilia 4,4 Cossano Belbo 5,7 Cravanzana 2,5 Diano D'alba 8,0 Feisoglio 2,8 11

12 Gorzegno 0,0 Govone 6,2 Grinzane Cavour 6,9 Guarene 11,7 La Morra 6,9 COMUNI TASSI DI NATALITA' Lequio Berria 9,7 Levice 8,3 Magliano Alfieri 11,4 Mango 8,2 Monchiero 5,1 Monforte D'alba 4,3 Monta' 9,3 Montaldo Roero 6,8 Montelupo Albese 11,5 Monteu Roero 11,4 Monticello D'alba 15,0 Narzole 14,1 Neive 9,2 Neviglie 7,0 Niella Belbo 2,4 Novello 13,4 Perletto 3,3 Pezzolo Valle Uzzone 8,4 Piobesi D'alba 6,3 Pocapaglia 9,0 Priocca 5,6 Rocchetta Belbo 22,2 Roddi 12,3 Roddino 7,7 Rodello 9,0 San Benedetto Belbo 5,2 San Giorgio Scarampi (At) 15,9 Sanfre 12,9 Santa Vittoria D alba 10,6 Santo Stefano Belbo 6,6 Santo Stefano Roero 7,7 Serralunga D'alba 13,3 Serravalle Langhe 3,0 Sinio 9,6 Sommariva Del Bosco 9,9 Sommariva Perno 9,6 Torre Bormida 4,5 Treiso 10,0 Trezzo Tinella 20,1 Verduno 7,4 Vezza D'alba 13,6 L indice di carico di figli per donna in età feconda (rapporto tra il numero di bambini di età inferiore a 5 anni e il numero di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni) nell anno 2009 è di 20,25. Quello del 2000 è di 19,24 e quello del Piemonte nel 2009 è di 19,86 (2). Questo indicatore ha un significato di tipo socioeconomico in quanto stima il carico di figli in età prescolare per donna in età fertile, cioè in un età in cui, soprattutto nei paesi economicamente più sviluppati, è più elevata la frequenza di donne lavoratrici impegnate anche nella cura dei bambini (5). 12

13 Mortalità Il tasso grezzo di mortalità della popolazione ASL CN2 (numero morti/popolazione totale) nel 2009 è di 10,7 ogni abitanti residenti. Rispetto al precedente anno, il numero assoluto di decessi è diminuito (Tab. 8). Il tasso grezzo di mortalità per entrambi i Distretti 1 di Alba e 2 di Bra è inferiore al dato della Provincia di Cuneo (11,6) (Tab. 11). Tab Indici di mortalità - Anno 2009 Indici di mortalità ASL CN2 10,7 Distretto 1 Alba 11,5 Distretto 2 Bra 9,4 Provincia Cuneo 11,6 Regione Piemonte 11,2 La Tab. 12 mostra i tassi di mortalità calcolati nel 2009 per i 76 Comuni del territorio ASL CN2. Tab Tassi di mortalità per 1000 dei Comuni dell'asl CN2 - Anno 2009 (3) COMUNI TASSI DI MORTALITA' Alba 9,8 Albaretto Torre 11,9 Arguello 5,2 Baldissero D'alba 17,7 Barbaresco 14,5 Barolo 12,1 Benevello 6,4 Bergolo 14,1 Borgomale 17,6 Bosia 15,9 Bossolasco 9,9 Bra 9,4 Camo 9,4 Canale 13,6 Castagnito 8,5 Casteletto Uzzone 13,3 Castellinaldo 11,0 Castiglione Falletto 9,9 Castiglione Tinella 12,6 Castino 13,5 Ceresole D alba 8,7 Cerretto Langhe 19,6 Cherasco 7,9 Cissone 48,8 Corneliano D'alba 11,1 Cortemilia 14,9 Cossano Belbo 13,4 Cravanzana 25,4 Diano D'alba 8,3 Feisoglio 17,0 Gorzegno 23,5 Govone 8,5 Grinzane Cavour 7,5 Guarene 7,9 La Morra 9,4 13

14 Lequio Berria 19,4 Levice 29,0 Magliano Alfieri 16,0 Mango 9,0 Monchiero 5,1 Monforte D'alba 13,0 Monta' 11,2 Montaldo Roero 18,2 Montelupo Albese 11,5 Monteu Roero 8,4 COMUNI TASSI DI MORTALITA' Monticello D'alba 10,0 Narzole 12,1 Neive 11,6 Neviglie 11,7 Niella Belbo 19,6 Novello 6,7 Perletto 19,8 Pezzolo Valle Uzzone 5,6 Piobesi D'alba 3,9 Pocapaglia 7,8 Priocca 15,8 Rocchetta Belbo 38,9 Roddi 8,4 Roddino 17,9 Rodello 15,0 San Benedetto Belbo 5,2 San Giorgio Scarampi (At) 7,9 Sanfre 9,8 Santa Vittoria D alba 6,9 Santo Stefano Belbo 10,2 Santo Stefano Roero 19,6 Serralunga D'alba 19,0 Serravalle Langhe 41,4 Sinio 11,6 Sommariva Del Bosco 9,6 Sommariva Perno 14,9 Torre Bormida 22,5 Treiso 10,0 Trezzo Tinella 20,1 Verduno 9,3 Vezza D'alba 14,5 Il tasso standardizzato di mortalità per età, calcolato col metodo diretto utilizzando come standard la popolazione europea, è nel 2006 (ultimo anno disponibile) di 522,80 per Quello del 2000 è di 585,31 e quello della Regione Piemonte è di 519,58 (Tab. 13) (7). 14

15 Tab Tasso standardizzato di mortalità nell ASL CN2 Anni Tasso standardizzato morti pop. eu. Limite inf. i.c. TS morti pop. eu. Limite sup. i.c. TS morti pop. eu ,31 556,93 615, ,52 556,93 615, ,28 523,14 578, ,83 554,10 610, ,90 506,33 560, ,58 504,09 558, ,80 496,88 550,07 Gli anziani Nell ASL CN2 al 31 dicembre 2009, si stimano ultrasessantacinquenni ossia il 21,9% della popolazione totale (43,7% maschi; 56,3% femmine), mentre i minori di 15 anni rappresentano il 13,61%. Dall analisi della distribuzione della popolazione anziana nell A.S.L. CN2, facendo riferimento ad una classificazione per classi di età che distingue tre sottocategorie e cioè i cosiddetti giovani-vecchi di età compresa tra 65 e 74 anni, i veri vecchi da 75 a 84 anni, e i grandi vecchi di 85 anni e oltre, emerge che i giovani-vecchi sono 10,75%, quelli di età compresa tra i anni 8,21% e gli ultraottancinquenni 2,92% (Graf. 4). Graf. 4 - Popolazione A.S.L. CN2 di 65 anni e oltre per fasce di età Anni Valori % ,76 2,77 2,78 2,42 2,36 2,41 2,52 2,69 2,76 2,92 6,48 6,48 6,97 7,45 7,78 8,02 8,22 8,21 8,21 8,21 11,74 11,72 11,75 11,76 11,8 11,75 11,58 11,31 11,02 10, Giovani Anziani (65-74 anni) Veri Anziani (75-84 anni) Grandi Anziani (Oltre 85 anni) Ulteriori indicazioni relative alle tendenze di sviluppo demografico della popolazione possono essere desunte dallo studio di taluni indicatori demografici cosiddetti strutturali quali l indice di vecchiaia = popolazione in età 65 anni e più x 100 abitanti in età 0 14 anni, l indice di invecchiamento = popolazione in età 65 anni e più x 100 abitanti, l indice di dipendenza o carico sociale = popolazione in età 0 14 anni + popolazione in età 65 anni e più x 100 abitanti in età anni (4), l indice di struttura = popolazione in età anni x 100 abitanti in età anni (5). Nel 2009 nell A.S.L. CN2 l indice di vecchiaia risulta di 160,73. Quello del 2000 è di 159,22 e quello del Piemonte è di 178,36. Esso rappresenta un indicatore dinamico che stima il grado di invecchiamento della popolazione; valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di anziani rispetto ai giovanissimi. E comunque un indicatore di invecchiamento grossolano poiché nell invecchiamento di una popolazione si ha generalmente 15

16 un aumento del numero di anziani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei soggetti più giovani cosicché il numeratore e il denominatore variano in senso opposto esaltandone l effetto. Il grafico 5 mostra l andamento dell indice di vecchiaia calcolato per la popolazione dell ASLCN2 dal 2000 al Graf. 5 - Indice di vecchiaia popolazione A.S.L. CN2 Anni L indice di invecchiamento nell A.S.L. CN2 nel 2009 è di 21,87. Esso riflette il peso relativo della popolazione anziana. Il grafico 6 mostra l andamento dell indice di invecchiamento calcolato per la popolazione dell ASLCN2 dal 2000 al Graf. 6 - Indice di invecchiamento popolazione A.S.L. CN2 - Anni I seguenti indicatori forniscono informazioni rispetto alla struttura economica, produttiva e sociale della popolazione. Nel 2009 l indice di dipendenza o carico sociale nell ASL CN2 è di 54,98. Quello del 2000 è di 51,95 e quello del Piemonte nel 2009 è di 55,28. Esso mette a confronto le fasce di età non attive con quelle produttive. E un indicatore che risente della struttura economica della popolazione: ad esempio, in società con una importante componente agricola i soggetti molto giovani o anziani non possono essere considerati economicamente o socialmente dipendenti dagli adulti; al contrario, nelle strutture più avanzate, una parte degli individui considerati nell indice, al denominatore, sono in realtà dipendenti in quanto studenti o disoccupati. L indice di dipendenza nei Paesi in via di sviluppo assume valori maggiori rispetto alle 16

17 popolazioni più avanzate economicamente; ciò è in gran parte dovuto alla maggiore presenza di individui giovani a causa della loro più elevata fecondità (5). L indice di struttura nell anno 2009 è di 118,57. Quello del 2000 è di 97,71 e quello del Piemonte nel 2009 è di 125,91. Questo indicatore stima il grado di invecchiamento della popolazione attiva. Un indicatore inferiore a 100 indica una popolazione in cui la fascia in età lavorativa è giovane; ciò è un vantaggio in termini di dinamismo e capacità di adattamento e sviluppo della popolazione, ma può essere anche considerato in modo negativo per la mancanza di esperienza lavorativa e per il pericolo rappresentato dalla ridotta disponibilità di posti di lavoro lasciati liberi dagli anziani che divengono pensionati (5). La Tab. 14 riporta i valori degli indici prima citati calcolati per ciascuno dei 76 Comuni del territorio dell A.S.L. CN2. Il territorio con gli indici di vecchiaia più elevati è quello della Valle Bormida. Tab Indice di vecchiaia, invecchiamento, carico sociale e di struttura nei 76 comuni dell'a.s.l. CN2 - Anno 2009 Comuni Indice carico Indice di Indice di Indice di sociale o vecchiaia invecchiamento ento struttura dipendenza Alba 182,65 23,22 56,09 123,20 Albaretto Torre 317,39 28,85 61,15 106,58 Arguello 204,76 22,40 50,00 124,56 Baldissero D'alba 163,19 21,94 54,77 130,67 Barbaresco 170,10 23,98 61,50 102,86 Barolo 165,66 22,07 54,79 126,42 Benevello 211,76 22,88 50,80 130,15 Bergolo 580,00 40,85 91,89 164,29 Borgomale 187,93 27,46 72,61 170,59 Bosia 438,46 30,16 58,82 205,13 Comuni Indice carico Indice di Indice di Indice di sociale o vecchiaia invecchiamento struttura dipendenza Bossolasco 296,97 27,84 59,28 132,63 Bra 146,89 20,77 53,65 116,65 Camo 195,83 22,17 50,35 151,79 Canale 142,38 20,64 54,19 111,58 Castagnito 90,32 14,47 43,88 100,14 Casteletto Uzzone 264,10 27,47 60,94 142,71 Castellinaldo 171,76 24,64 63,91 115,89 Castiglione Falletto 104,31 17,07 50,21 126,92 Castiglione Tinella 286,02 30,57 70,25 130,18 Castino 298,08 29,81 66,13 174,56 Ceresole D alba 139,56 20,30 53,50 114,07 Cerretto Langhe 207,02 25,65 61,40 154,46 Cherasco 122,25 18,71 51,56 107,27 Cissone 186,67 34,15 110,26 254,55 Corneliano D'alba 183,27 23,82 58,26 122,83 Cortemilia 276,45 28,78 64,44 132,77 Cossano Belbo 262,16 27,87 62,62 136,03 Cravanzana 343,59 34,01 78,28 160,00 Diano D'alba 139,66 19,45 50,09 129,21 Feisoglio 591,30 38,64 82,38 171,83 Gorzegno 486,36 31,38 60,85 138,20 Govone 215,35 24,60 56,30 123,51 17

18 Grinzane Cavour 137,84 19,06 49,01 117,10 Guarene 122,54 18,66 51,24 123,17 La Morra 149,21 20,61 52,51 113,55 Lequio Berria 335,56 29,32 61,44 145,38 Levice 447,37 35,27 75,91 153,70 Magliano Alfieri 150,93 21,00 53,66 100,96 Mango 263,40 30,12 71,10 115,43 Monchiero 117,31 20,75 62,43 94,62 Monforte D'alba 193,84 25,78 64,16 116,44 Monta' 138,51 20,38 54,08 106,87 Montaldo Roero 334,12 32,38 72,64 127,80 Montelupo Albese 168,75 20,77 49,43 114,81 Monteu Roero 239,56 26,09 58,69 109,34 Monticello D'alba 110,03 17,95 52,11 106,42 Narzole 122,80 20,50 59,23 96,56 Neive 161,52 22,13 55,85 108,12 Neviglie 235,42 26,40 60,30 122,50 Niella Belbo 363,16 33,74 75,54 170,93 Novello 132,12 20,88 57,94 113,92 Perletto 300,00 30,69 69,27 214,04 Pezzolo Valle Uzzone 390,32 33,99 74,51 145,78 Piobesi D'alba 92,54 14,54 43,39 111,37 Pocapaglia 114,84 17,61 49,12 114,56 Priocca 175,31 21,73 51,82 122,20 Rocchetta Belbo 294,44 29,44 65,14 147,73 Roddi 82,59 14,44 46,91 136,18 Roddino 285,00 29,08 64,71 135,64 Rodello 194,02 22,65 52,28 110,90 San Benedetto Belbo 388,24 34,02 74,77 164,29 San Giorgio Scarampi (AT) 257,14 28,57 65,79 162,07 Sanfre 127,05 18,38 48,91 116,93 Santa Vittoria D alba 130,00 18,46 48,51 109,64 Santo Stefano Belbo 190,04 23,19 54,78 124,87 Santo Stefano Roero 178,68 24,70 62,67 122,90 Comuni Indice carico Indice di Indice di Indice di sociale o vecchiaia invecchiamento struttura dipendenza Serralunga D'alba 112,94 18,22 52,31 109,70 Serravalle Langhe 316,13 28,99 61,72 198,57 Sinio 178,13 21,97 52,20 141,84 Sommariva Del Bosco 134,31 19,50 51,57 116,84 Sommariva Perno 168,67 22,88 57,33 131,02 Torre Bormida 636,36 31,53 57,45 138,98 Treiso 163,89 22,01 54,91 134,84 Trezzo Tinella 184,62 27,59 74,00 150,00 Verduno 206,90 22,30 49,44 133,77 Vezza D'alba 185,86 24,36 59,90 115,91 ASL CN2 160,73 21,87 54,98 118,57 18

19 Il cruscotto della vivacità ità demografica (5) La Tab. 15 riassume l andamento dei principali indicatori demografici dell ASL CN2 nel decennio e il loro scostamento (in positivo o in negativo), nell anno 2009, dai dati regionali. Tab. 15 Andamento dei principali indicatori demografici dell ASL CN2 Variazione Vivacità Indicatore temporale temporale Popolazione residente Aumenta Variazione territoriale Vivacità territoriale Densità di popolazione Aumenta Più bassa Saldo naturale Aumenta Saldo migratorio Aumenta Tasso di natalità Stabile Tasso standardizzato di mortalità* Numero medio di componenti della famiglia Diminuisce Più alto Più alto Quota di famiglie uni personali** Più basso Stranieri per 100 residenti Aumenta Più alto Indice di vecchiaia Aumenta Più basso Speranza di vita*** Aumenta Più alto Età media Aumenta Più basso Indice di carico di figli per donna in età feconda Aumenta Più alto Indice di dipendenza Aumenta Più basso Indice di struttura Aumenta Più basso *Il periodo di riferimento per il confronto temporale è: anni *Anno di riferimento 2001 (ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni). ***Il confronto temporale è effettuato tra i dati dei trienni e L analisi sintetica degli indicatori consente di quantificare la vivacità demografica dell ASL CN2 con un punteggio di 14,5, evidenziando una situazione complessiva di allineamento ai valori medi regionali. 19

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21 Obiettivo di salute : incidenti identi stradali Linee di intervento generali Incidenti stradali Codice della scheda Titolo del programma/progetto i moltiplicatori dell azione preventiva nella prevenzione degli incidenti stradali : interventi di tipo preventivo-educativo, comunicativo- formativo sui rischi connessi alla guida sotto l effetto di alcol e sostanze o al mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Prosecuzione attività programmata in anni precedenti Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES-SERT-SCUOLE-SISP- PASSI MMG- PLS Attività da svolgere Interventi per la sicurezza dei bambini (sensibilizzazione all uso dei dispositivi di protezione per il trasporto in auto dei minori), durante le sedute vaccinali, rivolti ai genitori e distribuzione di materiale illustrativo Attivazione di interventi nelle scuole del progetto pronti partenza via. Partecipazione al tavolo provinciale sul monitoraggio degli incidenti stradali. Indicatori di risultato effettuazione di almeno 40 interventi del progetto pronti. Partecipazione almeno 80% delle sedute provinciali. 21

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23 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di lavoro Linee di intervento generali prevenzione dei rischi in ambiente di lavoro Codice della scheda Titolo del programma/progetto Sicurezza in agricoltura:definizione ed attuazione di programmi di informazione, assistenza, formazione e controllo indirizzati alle attività lavorative del comparto agricolo a maggior rischio. Il progetto è dettagliatamente descritto nella scheda successiva Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale e locale Regionale e locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Spresal Distretti Comuni Associazioni di categoria (Coldiretti, Confederazione Italiana agricoltura, Confagricoltura, Confcoperative) Rappresentanti sindacali CNR ENAMA Attività da svolgere - Ispezioni in aziende agricole - Piano di comunicazione nei confronti degli operatori agricoli - Monitoraggio dei fattori di rischio e delle dinamiche di infortunio Indicatori di processo/risultato 1. Numero aziende agricole ispezionate/ numero aziende agricole programmate (25) - Standard 100% 2. Progetto Io coltivo in sicurezza Numero incontri con gli operatori agricoli effettuati /numero incontri con gli operatori agricoli programmati (17) - Standard 100%. 23

24 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di lavoro Linee di intervento generali Prevenzione dei rischi in ambiente di lavoro Codice della scheda - Titolo del programma/progetto Applicazione delle linee di indirizzo per la pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza degli Spresal per l anno 2011 Coerenza con il Piano Regionale, R i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto locale locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Spresal Dipartimento di Prevenzione Servizi Ospedalieri S.O.C. Psicologia Servizio di Epidemiologia occupazionale Associazioni di categoria Sindacati Distretti Comuni Ordini professionali Attività da svolgere Per il 2011 il Servizio si impegna a raggiungere gli obiettivi individuati dalla Regione Piemonte nei modi e nei termini indicati nel documento Programmazione delle attività dello SPreSAL dell ASL CN2, in allegato Indicatori di processo/risultato 1. Numero aziende ispezionate/ Numero aziende programmate (311) - Standard: 100% 2. Numero cantieri ispezionati/ Numero cantieri programmati (100) Standard: 100% 3. Numero aziende agricole ispezionate/ Numero aziende agricole programmate (25) - Standard: 100% 4. Numero inchieste infortunio effettuate/ Numero inchieste infortunio programmate (50) - Standard: 100% 5. Numero inchieste M.P. effettuate/ Numero inchieste M.P. programmate (30) - Standard: 100% 6. Progetto Io coltivo in sicurezza : Numero incontri con gli operatori agricoli effettuati/ numero incontri con gli operatori agricoli programmati (17) - Standard: ard: 100% 24

25 Programmazione delle Attività SPreSAL per l anno 2011 Il Piano di programmazione dell attività dello SPRESAL dell ASL CN2 di Alba e Bra, si pone in continuità con il percorso di innovazione già iniziato negli anni precedenti. Le attività di controllo in ambito di tutela della salute dei lavoratori si ispirano ai principi scientifici dell efficacia, dell appropriatezza professionale ed organizzativa, concentrando la vigilanza negli ambiti lavorativi a maggior rischio per la salute. Alla base di tale percorso si pone l analisi del contesto produttivo e delle problematiche di salute ad esso correlate, ovvero gli infortuni e le malattie professionali, già trasmessa all attenzione della Regione Piemonte, a corredo del Piano di programmazione delle attività SPRESAL per l anno L aggiornamento dei dati non ha evidenziato variazioni sostanziali nei bisogni di salute individuati. La programmazione per l anno 2011 si basa sulle indicazioni fornite dal documento Linee di indirizzo per la pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza, anno 2011 SPreSAL, trasmesso dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte con nota prot. n /DB2000 dell , tenuto conto del vincolo rappresentato dalla carenza di risorse umane del Servizio, evidenziata, tra l altro, dallo stesso documento regionale, che rende impossibile il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati dalla regione. Premesso che, in previsione degli accorpamenti previsti dal nuovo Piano Sanitario Regionale, la Direzione Aziendale dell ASL CN2 non ritiene opportuno assumere nel 2011 nuovo personale allo SPRESAL, il piano di programmazione delle attività del Servizio prevede le seguenti azioni: 1. ATTIVITA DI VIGILANZA Alla luce delle considerazioni sopra riportate, ed in particolare, della carenza di personale in dotazione al Servizio, associata all efficienza dimostrata nel 2010 che risulta una delle più alte della regione (66,17 aziende ispezionate per UPG) non si ritiene vi siano ampi margini per aumentare il numero di aziende ispezionate per operatore. 25

26 Si ritiene, pertanto, di mantenere come obiettivo di attività di vigilanza lo stesso numero di aziende del 2010 pari a 311 aziende ispezionate. Si cercherà tuttavia, di razionalizzare ulteriormente l attività per raggiungere le 334 aziende ispezionate, che consentono di coprire il 4% delle aziende del territorio. Tale attività di vigilanza sarà mirata principalmente a ridurre l arretrato delle inchieste per infortunio e malattia professionale, nel rispondere agli esposti e nel tutelare i lavoratori dei comparti più rischiosi quali, in primis, l agricoltura e l edilizia. Indicatore di processo: Numero aziende ispezionate/ Numero aziende programmate (311) Standard: 100% 2. PIANO LOCALE DI PREVENZIONE IN EDILIZIA 2011 In questo settore di attività, lo SPreSAL dell ASL CN2 prevede di rispettare tutte le previsioni regionali. In particolare, anche per l anno 2011, l obiettivo minimo primario rimane quello di sottoporre toporre a vigilanza n. 100 cantieri. Tale numero risulterà comprensivo degli interventi effettuati sulla base della programmazione autonoma dello S.Pre.S.A.L. e degli interventi attivati a seguito di esposti e di richieste di soggetti esterni o a seguito di inchiesta infortuni, laddove si reputerà necessario non limitare il controllo alla sola situazione che ha determinato l evento infortunistico, ma estenderlo a tutto il cantiere. Le modalità relative alla scelta dei cantieri da ispezionare nonché le procedure di controllo e i relativi provvedimenti da adottare sono quelli definiti all interno del Piano Regionale di Prevenzione in Edilizia per gli anni , integrato con l adozione della scheda sugli Aspetti minimi di controllo finalizzato al contenimento del rischio di caduta dall alto nei lavori in quota. 26

27 Per quanto concerne gli obiettivi secondari definiti dal Piano Regionale in materia di vigilanza, si prevede: - il controllo di almeno il 15% di cantieri di committenza pubblica, sul totale dei cantieri controllati. In tale ambito, lo S.Pre.S.A.L. dell ASL CN2 si è fatto promotore, dall anno 2006, di un Protocollo di Intesa relativamente alla realizzazione del Nuovo Ospedale di Alba-Bra. L accordo prevede un Piano di Vigilanza Coordinata dedicato a questa opera, al cui interno è previsto un intervento di vigilanza al mese. Pertanto per l anno 2011 verranno conteggiati anche gli interventi di vigilanza su questo cantiere, nel novero degli interventi in cantieri di pubblica committenza. Sempre in questa tipologia di committenza, rientrano i cantieri controllati nell ambito del Gruppo Interforze coordinato dalla Prefettura di Cuneo ai sensi del D.M , nonché i controlli effettuati nell ambito della vigilanza incrociata di cui alla D.G.R. n del ; - l effettuazione tendenzialmente del 20% dei cantieri controllati in attività di vigilanza congiunta con altri Enti, come definito dal protocollo di intesa adottato dall Ufficio Operativo di Vigilanza ex art. 2 DPCM ; - il mantenimento del 50% della positività per caduta dall alto e tendere al raggiungimento del 70% di positività in generale. Lo S.Pre.S.A.L. dell ASL CN2 in materia di vigilanza anche per l anno 2011 mantiene il coordinamento delle attività relative alla realizzazione dell autostrada Asti-Cuneo, individuata tra le grandi opere pubbliche dalla D.G.R del Oltre all attività di vigilanza, in ossequio alle previsioni del Piano Regionale di Prevenzione in Edilizia per gli anni , lo S.Pre.S.A.L. realizzerà le seguenti attività di informazione ed assistenza: - un incontro/seminario a partecipazione gratuita di almeno 4 ore rivolto ai coordinatori per la sicurezza che nell anno precedente abbiano ricevuto almeno una sanzione. 27

28 - un incontro/seminario a partecipazione gratuita di almeno 4 ore rivolto alle imprese edili che nell anno precedente abbiano ricevuto più sanzioni su caduta dall alto anche su cantieri differenti, nonché alle imprese con indice infortunistico maggiore di quello regionale del settore costruzioni ricavando l elenco dai nuovi flussi. L incontro tratterà delle principali criticità riscontrate dal Servizio, nello svolgimento della propria attività di vigilanza, individuate a partire dalle violazioni più frequenti contestate alle imprese. Da ultimo, le attività di vigilanza effettuate nell anno 2011, verranno registrate su nuovo applicativo appositamente realizzato, i cui contenuti sono congruenti con il nuovo Sistema Informativo Regionale previsto per gli SPreSAL. Indicatore di processo: Numero cantieri programmati (100) ispezionate/ Numero cantieri Standard: 100% 3. PIANO LOCALE DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA E SELVICOLTURA 2011 Come per l anno 2010, anche per il 2011 verranno perseguiti gli obiettivi previsti dal Piano regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura , che colloca l ASL CN2 tra quelle agricole. Anche in questo settore di attività, lo SPreSAL dell ASL CN2 prevede di rispettare tutte le previsioni regionali, mettendo in campo i seguenti filoni di intervento: ISPEZIONI IN AZIENDE AGRICOLE Si prevede (a parità di risorse umane disponibili attualmente disponibili) di compiere n. 25 interventi ispettivi presso le aziende agricole al fine di verificare la sicurezza delle macchine agricole applicando la scheda di raccolta dati prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura

29 Le aziende saranno controllate principalmente nell ambito di accertamenti per infortuni che coinvolgono macchine ed attrezzature agricole o a seguito di esposti. Le aziende saranno individuate tenendo conto della tipologia (orientamento economico prevalente, giornate lavorate), perseguendo l obiettivo di controllare in modo diffuso il territorio e tendendo conto di specifiche priorità di rischio quali la vetustà del parco macchine, gli indici infortunistici aziendali, la presenza di lavoratori irregolari. PIANO DI COMUNICAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI OPERATORI AGRICOLI Nel 2010 e primi mesi del 2011 lo Spresal ha condotto una serie di incontri rivolti agli operatori del settore nell ambito dell allegato progetto Io Coltivo in Sicurezza, descritto anche nel n.1/2011 della Newsletter regionale Io scelgo la sicurezza. Gli incontri hanno coinvolto 750 operatori agricoli e da questi incontri il Servizio ha avuto una notevole ricaduta di richieste d informazioni e materiale tecnico. Parallelamente al progetto sono state coinvolte le associazioni di categoria della rete di commercializzazione (Associazione Artigiani, Associazione Commercianti Albesi ISCOB Bra) al fine di incentivare le informazioni tecniche utili al fine di condurre in modo appropriato gli adeguamenti delle attrezzature agricole. Lo SPreSAL intende perseguire per tutto il 2011 gli obiettivi di informazione, formazione e assistenza alle aziende agricole continuando ad offrire le informazioni agli utenti interessati, l implementazione e l aggiornamento del sito Web dell ASL dedicato all argomento, dove poter reperire il materiale informativo e tecnico necessario, la disponibilità a partecipare ad incontri richiesti dalle associazioni di categoria. MONITORAGGIO DEI FATTORI DI RISCHIO E DELLE DINAMICHE DI INFORTUNIO ATTUATO MEDIANTE: - inserimento ed elaborazione dati attraverso la raccolta dei certificati medici. 29

30 - elaborazione dati finalizzata all identificazione degli infortuni più gravi e frequenti connessi a macchine e strutture per la scelta del campione da verificare. - partecipazione al progetto Infortuni Mortali e Gravi Regione Piemonte. - collaborazione alla sperimentazione del progetto ISPESL UNACOMA relativo all analisi dei casi d infortunio che coinvolgono la trattrice agricola e forestale e alla trinciatrice. - Indagini su infortuni gravi e mortali. - Compilazione ed inserimento scheda di raccolta dati prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura nel sito Web previsto. - Registrazioni intossicazioni da fitofarmaci. Indicatore di processo: Numero aziende agricole ispezionate/ Numero aziende agricole programmate (25) Standard: 100% 4. ATTIVITA PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Da diversi anni lo SPreSAL dell ASL CN2 opera applicando pienamente il Protocollo della Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio, in un ottica di fattiva collaborazione e di sinergia con la locale Autorità Giudiziaria che ha portato anche all elaborazione di procedure concordate che, seppur rigorose, hanno reso più snella ed efficace l attività correlata alle inchieste per infortunio. Vari controlli incrociati hanno dimostrato, inoltre, che il sistema informativo attualmente in dotazione al Servizio consente una quasi totale conoscenza degli eventi infortunistici accaduti sul territorio. Lo SPreSAL dell ASL CN2 collabora, inoltre, con il Sistema di Sorveglianza sugli infortuni gravi e mortali dell ASL AL ed alla sperimentazione del progetto ISPESL 30

31 UNACOMA relativo all analisi dei casi d infortunio che coinvolgono la trattrice agricola e forestale e alla trinciatrice. Si prevede, per l anno 2011, di mantenere questo filone di attività almeno ai livelli del 2010, cercando di ridurre l arretrato. Indicatore di processo: Numero inchieste infortunio effettuate/ Numero inchieste infortunio programmate (50) Standard: d: 100% 5. ATTIVITA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI Si prevede, per l anno 2011, di mantenere i seguenti ambiti di attività almeno ai livelli del 2010: - Gestione delle denunce e dei referti che pervengono al Servizio. - Accertamenti ed inchieste sia di iniziativa che su richiesta dell Autorità Giudiziaria. - Attività dell Osservatorio mesoteliomi dello SPreSAL dell ASL CN2. Tale osservatorio è attivo dal 2000 e raccoglie tutti i casi registrati sul territorio di competenza tramite referti medici, SDO e schede di morte ISTAT. In tutti i casi viene fatta l inchiesta, in collaborazione con il Registro Mesoteliomi del Piemonte, e somministrato l apposito l questionario. - Collaborazione con il Centro Operativo Regionale Tumori Naso Sinusali istituito presso l ASL CN1. - Prevenzione secondaria del tumore della vescica negli ex esposti ad amine aromatiche. 31

32 Lo SPreSAL effettua lo screening per la diagnosi precoce del tumore della vescica, tra gli altri, anche agli ex lavoratori dell ACNA di Cengio esposti a benzidina. Indicatore di processo: Numero inchieste M.P. effettuate/ Numero inchieste M.P. programmate (30) Standard: 100% 6. L INFORMAZIONE, LA FORMAZIONE E L ASSISTENZA Nell anno 2011 si intendono mantenere le azioni finalizzate alla promozione della cultura della sicurezza esistenti, accanto a nuove iniziative tra cui: - Mantenimento dello Sportello informativo aperto al pubblico, che consente a chiunque necessiti di informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro di poter contattare gli operatori del Servizio sia personalmente che telefonicamente o per via informatica; - Iniziative specifiche mirate al comparto Edilizia e descritte nell apposito paragrafo; - Iniziative specifiche mirate al comparto Agricoltura e descritte nell apposito paragrafo; - Organizzazione di corsi di formazione per gli Operatori SPreSAL. - Implementazione del sito web; - Collaborazione con la stampa locale; - Partecipazione a seminari e convegni in qualità di relatori. 32

33 Indicatore di processo: Progetto Io coltivo in sicurezza n. incontri con gli operatori agricoli effettuati/ numero incontri con gli operatori agricoli programmati (17) Standard: 100% 33

34 PROGETTO IO COLTIVO IN SICUREZZA PREMESSA Gli infortuni nel settore agricolo costituiscono, per il nostro territorio, un vero e proprio problema di salute sia per la frequenza che per la gravità, con una media di due casi mortali ogni anno, legati spesso al ribaltamento delle trattrici. Purtroppo questo non è solo un fenomeno locale ma interessa tutto il territorio nazionale al punto che il "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro" (DPCM ), indicava la priorità e l'urgenza di programmare azioni su tutto il territorio nazionale e intervenire nel settore onde ridurre il gravissimo rischio infortunistico. In ottemperanza a quanto richiesto dal DPCM il Comitato Tecnico Interregionale "Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro" - Gruppo di lavoro "Sicurezza e salute in agricoltura e selvicoltura" ha predisposto il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura (PNPAS) per il periodo Inoltre, la Regione Piemonte ha istituito un Gruppo di Lavoro Agricoltura con il fine di produrre una Piano Mirato Regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura, che con la D.G.R. n del 7 ottobre 2010 è stato approvato e pubblicato. Nel contempo, il medesimo obiettivo di prevenzione in agricoltura, è stato perseguito anche dal legislatore che ha recentemente modificato il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08), estendendo il campo di applicazione di parte della normativa anche ai componenti dell impresa familiare di cui all articolo 230-bis del codice civile, ai lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell articolo 2222 del codice civile, ai coltivatori diretti del fondo, ai soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, agli artigiani e ai piccoli commercianti. Alla luce di quanto descritto, ritenendo che la prima azione necessaria per il raggiungimento degli obiettivi prefissati consista nella diffusione delle informazioni e nella formazione degli operatori agricoli sulle tematiche sopra descritte, l ASL CN2 di Alba e Bra, nell ambito della realizzazione dei Piani di Salute programmati e nell ambito della programmazione sanitaria locale individuata dai Profili e Piani di Salute (PePS) di cui alla Legge Regionale n 18/2007.

35 Titolo del progetto Problema di salute individuato Obiettivo strategico Scheda sintetica di Progetto Io coltivo in sicurezza Infortuni mortali e gravi causati da macchine agricole nel territorio di competenza dell ASL CN 2. Riduzione degli infortuni mortali e gravi causati da macchine agricole nel territorio di competenza dell ASL CN 2. Obiettivo specifico n.1 Aumento della cultura della sicurezza negli operatori agricoli del territorio di competenza dell ASL CN 2. Obiettivo specifico n. 2 Servizi dell ASL CN 2 coinvolti Referente del progetto Tipologia dell intervento Cambiamento dei comportamenti scorretti inerenti il lavoro con macchine agricole da parte degli operatori agricoli del territorio di competenza dell ASL CN 2. Distretti di Alba e di Bra Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) Marisa SALTETTI - Tecnico della Prevenzione S.Pre.S.A.L. Educativo Formativo. 17 incontri tra l equipe SPRESAL dell ASL CN2 e gli operatori agricoli Destinatari Coltivatori Diretti ed Operatori agricoli in genere Setting Al fine di agevolare la massima partecipazione dei destinatari dell iniziativa, gli incontri avranno luogo in orario serale, nei locali messi a disposizione dalle varie Amministrazioni Comunali. Integrazione con azioni locali Tale progetto è stato inserito, nell ambito della programmazione sanitaria locale, tra gli obiettivi individuati dai Profili e Piani di Salute (PePS) di cui alla Legge Regionale n 18/2007. Alleanze Programma delle attività Istituzioni: Amministrazioni Comunali Parti sociali: Rappresentanti datoriali (Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltura, Confagricoltura, Confcoperative. Rappresentanti sindacali (CGIL CISL UIL) Contattati i Sindaci dei 76 Comuni dell ASL CN2. Programmati 17 incontri accorpando comuni limitrofi. Redatta una locandina contenente il programma degli incontri ed il relativo calendario (allegata in calce). Si è provveduto, inoltre, a contattare le associazioni agricole e sindacali e ad attuare il Piano di comunicazione

36 Titolo del progetto Io coltivo in sicurezza Tempi di realizzazione Fase preparatoria iniziata nel mese di agosto Fase di realizzazione dal 12 ottobre 2010 al 28 febbraio Operatori coinvolti Personale amministrativo e sanitario e tecnico dello SPRESAL (che parteciperà al progetto sulla base delle indicazioni del Direttore del Servizio, il quale presenterà una relazione a consuntivo ) Personale amministrativo dei Distretti di Alba e di Bra (che parteciperà al progetto sulla base delle indicazioni dei Direttori di Distretto, i quali presenteranno una relazione a consuntivo) Ore previste per l implementazione 250 (da effettuarsi al di fuori dell orario di del progetto servizio) Piano di comunicazione Diffusione del progetto tramite: Comunicato stampa ai giornali locali; Comunicato alle Associazioni Agricole al fine della pubblicazione sulla stampa di settore Area dedicata al progetto sul sito internet dell ASL CN2 con calendario degli incontri, materiale informativo, collegamento a siti d interesse. Intervista all emittente Telecupole nell ambito della Rievocazione storica La vendemmia del tempo che fu di Albugnano (At); Invio a tutti i comuni interessati di materiali relativi al progetto. Piano per la valutazione di processo Indicatore: N. interventi effettuati/n. interventi formativi programmati Standard: 100% Piano per la valutazione di risultato Valutazione di risultato n. 1 Studio di effetto sulla riduzione dell esposizione a rischio. Dopo la conclusione del progetto, nell ambito dell attività di vigilanza, verifica e confronto (tramite check list sulla sicurezza delle macchine) su un campione di aziende che hanno partecipato al progetto vs. uno di aziende che non hanno partecipato al progetto. Valutazione di risultato n. 2 Studio di effetto sulla salute. Dopo la conclusione del progetto, confronto dell incidenza di infortuni mortali e gravi causati da macchine agricole nelle ditte che hanno partecipato al progetto vs. un gruppo di controllo di ditte che non hanno partecipato al progetto. Budget (da utilizzare per copertura costo personale coinvolto al di fuori dell orario di servizio) di cui: personale SPRESAL personale del Distretto Alba e Bra

37 PROGRAMMA DELLE ATTIVITA

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39 Obiettivo di salute : prevenzione degli eventi infortunistici in ambiente domestico Linee di intervento generali Prevenzione degli eventi infortunistici in ambiente domestico Codice della scheda Titolo del programma/progetto Realizzazione di un pacchetto didattico per la scuola del infanzia di supporto agli insegnanti nell introdurre i temi della sicurezza. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Progetto sperimentale-locale. Regionale- locale( sperimentale). Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SCUOLE-REPES. Attività da svolgere Sensibilizzazione delle scuole dell infanzia sul tema della sicurezza domestica. Indicatori di risultato Realizzazione di un progetto sperimentale. 39

40 Obiettivo di salute : PREVENZIONE INCIDENTI DOMESTICI Linee di intervento generali PREVENZIONE INCIDENTI DOMESTICI Codice della scheda - Titolo del programma/progetto Apri le porte della tua casa alla sicurezza Casa a prova di bimbo Casa dolce casa Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o e esterne coinvolte nelle attività programmate Regionale e locale Regionale e locale Repes SISP D.M.I PLS MMG scuole Attività da svolgere Distribuzione e pubblicazione sul sito aziendale di materiale informativo Indicatori di risultato Pubblicazione del materiale informativo sul sito web aziendale 40

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42 Dati epidemiologici inerenti le malattie infettive escrizione delle caratteristiche epidemiologiche fondamentali di talune malattie infettive nel territorio dell A.S.L. CN2 durante il La fonte dei dati è rappresentata dalle notifiche effettuate ai sensi del DM (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive). 1. Malattie di classe I Nel corso del 2009 risulta un caso di tetano conseguente ad una ferita in un anziana signora non vaccinata. La paziente è stata ricoverata nel reparto di rianimazione di un ospedale dell ASL CN1. Dopo la dimissione ospedaliera, la paziente è stata regolarmente vaccinata giacché, com è noto, il soggetto che ha superato il tetano non è in grado di sviluppare un immunità efficace e duratura contro tale malattia. 2. Malattie di classe II 2.1 Pertosse Notifiche anno 2009 Numero di casi notificati nel 2009: 4 Età: 15 mesi, 34 mesi, 3 anni, 4 anni Tasso d incidenza: 2,3/ Stato vaccinale: 3 soggetti non vaccinati, per rifiuto; un soggetto vaccinato regolarmente. Andamento nel periodo La distribuzione per anno dei casi notificati di pertosse nell ASL CN2, periodo , è riportata nel grafico che segue. ASLCN2. Distribuzione dei casi di pertosse per anno di notifica Morbillo Notifiche anno 2009 Numero di casi notificati nel 2009: 2 (entrambi confermati in laboratorio) Tasso d incidenza: 1,2/ Età: 9 e 11 anni Stato vaccinale: nel primo caso non è stata somministrata alcuna vaccinazione per rifiuto dei genitori; l infezione è stata verosimilmente contratta durante un soggiorno in Francia. Nel secondo caso, non correlato epidemiologicamente con il primo, erano state somministrate due dosi di vaccino MMR, come da calendario vaccinale. Andamento nel periodo Il grafico seguente illustra la distribuzione per anno dei casi notificati di morbillo nel periodo

43 ASL CN2. Distribuzione dei casi di morbillo per anno di notifica Parotite epidemica Notifiche anno 2009 Numero di casi notificati nel 2009: 0 Andamento nel periodo Il grafico seguente illustra la distribuzione per anno dei casi notificati di parotite nel periodo ASL CN2. Distribuzione dei casi di parotite epidemica per anno di notifica Rosolia Notifiche anno 2009 Numero di casi notificati nel 2009: 0 Andamento nel periodo

44 La distribuzione per anno dei casi notificati di rosolia nel periodo è riportata di ASL CN2. Distribuzione dei casi di rosolia per anno di notifica seguito Varicella Notifiche anno 2009 Numero di casi notificati nel 2009: 274 Tasso d incidenza: 161,2 / Età media: 6,67 3. Altre malattie notificate Patologia EPATITE A 7 EPATITE B 3 Numero casi residenti nel territorio dell ASL CN2 MALATTIA INVASIVA DA MENINGOCOCCO 1 (sepsi da Sierogruppo B) 19 (di seguito è riportata una tabella di MALATTIA INVASIVA DA PNEUMOCOCCO approfondimento) MALATTIA INVASIVA DA HAEMOPHILUS b 1 SALMONELLOSI NON TIFOIDEA DIARREA INFETTIVA 40 SCARLATTINA 80 LEGIONELLOSI 7 SIFILIDE 0 BLENORRAGIA 1 RICKETTSIOSI 0 LEPTOSPIROSI 1 Malattia invasiva da pneumococco: approfondimento 32 (di cui 24 da Campylobacter jejuni) Di seguito sono riportati alcuni dati relativi ai casi notificati di malattia invasiva da S. pneumoniae 44

45 (fonti: dr. Giuseppe Molinari, Lab. Patologia Clinica, Ospedale S. Lazzaro Alba; Servizio Regionale di Epidemiologia Malattie Infettive SEREMI, Alessandria). Casi adulti Età (anni) 4 3 Precedente vaccinazione pneumococco no Sierotipo non tipizzabile Il sierotipo è contenuto nel vaccino coniugato? no 14 sì sepsi 2 no 4 sì Presentazione clinica polmonite 20 polmonite sepsi; inoltre: crisi convulsiva febbrile; otite 51 sepsi+polmonite 60 sepsi+polmonite 60 Tipizzazione non prevista routinariamente sepsi 70 in tali fasce d età dall attuale protocollo di sorveglianza regionale (*) sepsi+polmonite 72 sepsi+colangite 74 sepsi 74 polmonite 74 polmonite 77 polmonite 79 sepsi 85 sepsi polmonite Sito d isolamento di S. neumoniae Sangue 85 polmonite (*) L attuale protocollo di sorveglianza in Piemonte prevede la sierotipizzazione di routine solo nella fascia d età 0 14 anni. 4. Patologie insolite Meningoencefalite da Toscana Virus Nel mese di agosto 2009 un soggetto di 69 anni è stato ricoverato con un quadro clinico di meningoencefalite. Gli accertamenti di laboratorio hanno individuato il Toscana Virus quale agente etiologico. Nelle settimane precedenti il paziente era stato in vacanza in provincia di Cagliari. Il successivo decorso della malattia è stato favorevole. Il Toscana Virus (TOSV) appartiene al genere Phlebovirus, famiglia Bunyaviridae, trasmesso all uomo da insetti vettori, in particolare Phlebotomus perniciosus, Phlebotomus perfiliewi e Phlebotomus pappatasi. Oltre all uomo, il virus può infettare varie specie di animali. Nelle regioni temperate la massima attività del vettore si verifica in estate. L infezione da TOSV si può manifestare con sintomi di tipo influenzale quali febbre, mialgia e cefalea oppure sotto forma di meningite asettica e meningoencefalite. La maggior parte dei casi di infezione è stata descritta in residenti o turisti nell Italia centro-meridionale e in altri Paesi del Mediterraneo (Francia, Cipro, Turchia e Grecia). Raramente sono state riportate sequele quali idrocefalo, orchi-epididimite e manifestazioni ischemiche. Sangue 5. Malaria E stato notificato un caso di malaria in un immigrato di 15 anni appena giunto in Italia dal Senegal per ricongiungimento famigliare. Il paziente è guarito dopo idonea terapia. 6. Influenza da virus pandemico A(H1N1)v Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi ai residenti nel territorio dell ASL CN2 che, durante la pandemia influenzale da virus A(H1N1)v, sono risultati positivi alla PCR. 45

46 Età (anni) data diagnosi Quadro clinico Fattori di rischio Precedente vaccinazione A(H1N1)v 16 28/07/2009 Sindrome influenzale senza complicanze Nessuno 14 03/08/2009 Focolaio broncopolmonare Nessuno No 6 30/10/2009 Focolaio broncopolmonare Nessuno No 6 02/11/2009 Polmonite Nessuno No 9 02/11/2009 Focolaio broncopolmonare Nessuno No 13 05/11/2009 Bronchite Nessuno No 10 05/11/2009 Polmonite Nessuno No 4 16/11/2009 Polmonite - Insufficienza respiratoria acuta Nessuno 8 27/11/2009 Encefalite Immunodepressione iatrogena 2 07/12/2009 Pleuropolmonite Nessuno No No No Vaccinato con 1 dose 11/11/2009 Non vi sono stati decessi. Tutti i casi tranne il primo (che non presentava complicanze) sono stati ricoverati. I primi due casi hanno acquisito l infezione in Gran Bretagna durante un soggiorno di studio. Tutti gli altri appartengono invece all ondata epidemica che ha interessato il nostro Paese in autunnoinverno e che ha avuto il suo picco durante il mese di novembre 2009, come è illustrato nel grafico che segue (Fonte: Epicentro ). 7. Coperture vaccinali a 24 mesi di età e percentuale dei casi di rifiuto vaccinale Nella tabella seguente sono riportate le coperture vaccinali rilevate a 24 mesi di età nel corso del 2009 tra i bambini residenti nell ASL CN2. Si tratta quindi dei nati nel DTaP IPV Hib HBV MPR La tabella che segue (riferita alle ASL CN2 97.9% 97.9% 96.6% 97.7% 96.2% coorti di nascita dal 2002 al 2007) riporta la percentuale dei bambini di 2 anni di vita, residenti nel territorio dell ASL CN2, non vaccinati a causa del rifiuto dei genitori, ossia tutti i casi in cui è stato negato il consenso per tutte le vaccinazioni di routine. 46

47 Coorte di nascita Percentuale rifiuti totali 1.5% 1.1% 1.8% 0.8% 1.8% 1.2% 47

48 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Recepimento ed avvio dell attività del nuovo piano nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita:consolidamento delle coperture vaccinali, ricerca dei suscettibili sorveglianza epidemiologica e conferma di laboratorio dei casi. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Programmazione di settore. Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Risorse: SISP, Laboratorio Analisi, PASSI Alleanze: Unita Ospedaliere di Ostetricia e Pediatria; Consultori Familiari; Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia Attività da svolgere - Ricerca e raggiungimento dei soggetti suscettibili, effettuazione delle indagini epidemiologiche e conferma di laboratorio dei casi, nel rispetto delle indicazioni regionali. - Miglioramento e consolidamento delle coperture vaccinali MPR. Indicatori di risultato Coperture vaccinali MPR: almeno 95% per la prima dose. Mantenimento dell offerta attiva del vaccino MPR, nel post-partum e nelle altre occasioni opportune, alle donne in età fertile suscettibili alla rosolia. Monitoraggio dei dati relativi allo stato immunitario per la rosolia nelle donne in età fertile ottenuti attraverso il sistema di sorveglianza PASSI. 48

49 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Monitoraggio delle coperture vaccinali attraverso l uniformazioneinformatizzazione delle anagrafi vaccinali. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Attività istituzionale prevista nel programma SISP. Regionale-locale. Risorse ed e alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere SISP- CED-PASSI L attività di uniformazione-informatizzazione delle anagrafi vaccinali è stata completata nel 2009 con l implementazione di un nuovo software, attualmente utilizzato dal 100% degli ambulatori vaccinali territoriali. Indicatori di risultato Risultato già raggiunto, con il 100% degli ambulatori vaccinali territoriali informatizzati. 49

50 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili ili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Conferma di laboratorio delle malattie prevenibili con vaccinazione (morbillo, rosolia, infezioni batteriche invasive) allo scopo di valutare i fallimenti vaccinali e sorvegliare l epidemiologia delle malattie prevenibili con le nuove vaccinazioni introdotte. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale presente nella programmazione SISP. Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Risorse: SISP, Laboratorio Analisi Alleanze: clinici ospedalieri, in particolare i DEA e le Unita di Ostetricia e Pediatria; Consultori Familiari; Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia Attività da svolgere Morbillo e rosolia: la conferma di laboratorio fa seguito alla segnalazione di caso sospetto o probabile e costituisce parte integrante dell indagine epidemiologica effettuata dal SISP. Malattie batteriche invasive: la conferma di laboratorio è richiesta dal clinico e si svolge secondo le modalità previste dal programma di sorveglianza regionale. Indicatori di risultato Mantenimento della conferma di laboratorio dei casi sospetti o probabili di morbillo o rosolia. Mantenimento della conferma di laboratorio dei casi di malattia batterica invasiva, con le modalità previste dal programma di sorveglianza regionale. 50

51 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Sorveglianza e controllo delle antibiotico resistenze: sperimentazione di antimicrobial, stewardship per un controllo condiviso della prescrizione di antibiotici in ospedale. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Attività sperimentale in alcune realtà Regionale- locale Farmacia Ospedaliera e Direzione Sanitaria Ospedaliera (UPRI e ICI) Applicazione dell Indicatore Regionale per il controllo delle ICA n 14 da nota deve essere implementato nelle aziende in cui è presente l Unità di Malattie Infettive o è presente in consulenza un infettivo logo. Nella ASLCN2 Alba Bra le condizioni suddette non sono soddisfatte. In accordo con il Direttore ff della Farmacia Ospedaliera si cercherà di soddisfare parzialmente quanto descritto nell indicatore valutando l adesione alle disposizioni interne sull utilizzo degli antibiotici attraverso una analisi della scheda di richiesta motivata appena revisionata ed il monitoraggio dei consumi di antibiotici; compatibilmente con la disponibilità delle risorse umane coinvolte si intende programmare una attività di audit con i clinici e la farmacia utilizzando l esame di alcune cartelle cliniche. Indicatori di risultato Report su analisi delle richieste motivate Report consumi di antibiotici monitorati Programmazione di attività di audit 51

52 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Controllo delle infezione correlate all assistenza: sperimentazione di indicatori regionali per il monitoraggio dell attuazione delle precauzioni da trasmissione( contatto, aerea, droplet). Coerenza con il Piano Regionale, i Attività sperimentale in alcune realtà piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o DIREZIONE SANITARIA OSPEDALIERA (UPRI e ICI) esterne coinvolte nelle attività tà programmate Attività da svolgere Applicazione dell Indicatore Regionale per il controllo delle ICA n 16 riferito alla valutazione dell applicazione delle misure di isolamento da contatto da C.difficile sulla base di una check list. In occasione di presenza di pz con malattia infettiva aerotrasmessa o trasmessa attraverso dropplet valutazione dell adesione alle misure di isolamento mediante intervista agli operatori coinvolti nell assistenza tenendo conto che tali patologie vengono trattate a livello di DEA/PS e trasferite ai reparti specialistici di altri ospedali Indicatori di risultato sono eseguite almeno 20 osservazioni in occasione dell applicazione delle misure di isolamento da contatto e gli esiti sono conformi all atteso per almeno 80% dei casi osservati in almeno 75% delle occasioni verifica della conoscenza del Protocollo Aziendale e valutazione dell utilizzo dei DPI indicati nella scheda specifica 52

53 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Condivisione nelle aziende ospedaliere dei principali protocolli assistenziali(cateterizzazione urinaria, cateterizzazione vascolare, preparazione del paziente chirurgica, assistenza nella ventilazione assistita) e valutazione dell implementazione mediante tecniche di audit. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Attività sperimentale in alcune realtà Regionale- locale DIREZIONE SANITARIA OSPEDALIERA- S.S.P. RISCK MANAGEMENT. Revisione protocolli Indicatori di risultato Revisione protocolli 53

54 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del l programma/progetto Sviluppo dei sistemi di prevenzione delle zoonosi favorendo l integrazione della sorveglianza dei sistemi informativi e delle procedure di prevenzione mediche e veterinarie. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale già presente. Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP- SERVIZIO VETERINARIO AREA A. Attività da svolgere Revisione delle procedure. Indicatori di risultato Elaborazione della procedura prevista. 54

55 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Aggiornamento del piano regionale TB: sviluppo di un percorso integrato di prevenzione, diagnosi e cura. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Regionale e coinvolgimento locale. Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Dispensario funzionale. Attività da svolgere Partecipazione al processo di aggiornamento e applicazione dei protocolli (percorso integrato prevenzione e diagnosi TB). Indicatori di risultato Partecipazione al programma regionale. 55

56 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda Titolo del programma/progetto Piano per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie da importazione trasmesse da insetti vettori. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale. Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP- COMUNI Attività da svolgere - Ambulatorio di Medicina dei Viaggi: educazione del viaggiatore internazionale alle misure di profilassi antivettoriale. - Emissione ordinanze Indicatori di risultato 56

57 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda - Titolo del programma/progetto Garantire le performance previste dal piano piemontese di promozione delle vaccinazioni. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di d i settore Attività istituzionale- programmazione di settore. Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Risorse: SISP. Alleanze: medici di medicina generale, pediatri di famiglia, unità ospedaliere di pediatria Attività da svolgere Offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie e delle vaccinazioni nei soggetti a rischio, sulla base del PPPV. Corretta applicazione delle procedure di informazione, acquisizione del consenso e gestione del dissenso informato alle vaccinazioni prioritarie. Sorveglianza degli eventi avversi. Indicatori di risultato Coperture vaccinali superiori al 90% per tutte le vaccinazioni prioritarie dell età pediatrica. Mantenimento delle procedure previste dal PPPV relative alle attività di informazione, acquisizione del consenso e gestione del dissenso informato alle vaccinazioni prioritarie. Mantenimento della sorveglianza degli eventi avversi. 57

58 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda - Titolo del programma/progetto Gestire le attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale- programmazione di settore. Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Locale-Regionale. Risorse: SISP, SIAN, Servizi Veterinari. Alleanze: medici di medicina generale, pediatri di famiglia, Direzione Sanitaria Ospedaliera, clinici ospedalieri, Laboratorio Analisi. Attività da svolgere Mantenimento dell attuale livello di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive. Indicatori di risultato Mantenimento dell attuale livello di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive. 58

59 Obiettivo di salute : prevenzione delle malattie trasmissibili Linee di intervento generali Prevenzione delle malattie trasmissibili Codice della scheda - Titolo del programma/progetto Garantire la gestione delle urgenze ed emergenze per malattie infettive. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale- programmazione di settore. Livello di attinenza del progetto Locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Risorse: SISP, SIAN, Direzione di Presidio Ospedaliero, Laboratorio Analisi, Servizi Veterinari. Alleanze: Clinici ospedalieri; Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia; SEREMI. Attività da svolgere Revisione del Piano locale per le emergenze infettive. Indicatori di risultato Revisione del Piano locale per le emergenze infettive. 59

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61 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di vita Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Prevenzione dei rischi in ambiente di vita Programma di settore Piano di vigilanza di istituto come da programmazione. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale- programmazione locale. Livello di attinenza del progetto Locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP. Attività da svolgere Vedere allegato. Indicatori di risultato 61

62 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di vita Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Prevenzione dei rischi in ambiente di vita Programma di settore Pratiche edilizie (espressione pareri) Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Azione istituzionale, programmata localmente. Livello di attinenza del progetto Locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP. Attività da svolgere Vedere allegato. Indicatori di risultato 62

63 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di vita Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Prevenzione dei rischi in ambiente di vita Programma di settore Partecipazione a commissioni. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Attività istituzionale. Livello di attinenza del progetto Locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate ate SISP- SIAN- SPRESAL. Attività da svolgere Vedere allegato. Indicatori di risultato 63

64 Obiettivo di salute : prevenzione dei rischi in ambiente di vita Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Coerenza con il Piano Regionale, e, i piani locali e con la programmazione di settore Prevenzione dei rischi in ambiente di vita Programma di settore Adeguamento delle attività o adozione di nuove attività sulla base di indicazioni o direttive nazionali e delle istruzioni operative -organizzative regionali. Attività istituzionale. Livello di attinenza del progetto Locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP. Attività da svolgere Come da allegato. Indicatori di risultato 64

65 SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ SETTORIALE SISP - ANNO 2011 La presente scheda integra le indicazioni regionali per la programmazione della prevenzione (allegato 1) e sostituisce la modulistica utilizzata negli anni scorsi per la programmazione di settore dei SISP, fatte salve eventuali indicazioni specifiche elaborate da gruppi di lavoro regionali costituiti ad hoc. 1. LE RISORSE ANNO 2010 STIMA ANNO 2011 Qualifica N. unità N. mesi lavorati Qualifica N. unità N. mesi lavorati Dirigenti medici 7 78 Dirigenti medici 7 78 Dirigenti non medici - - Dirigenti non medici - - Operatori infermieristici Operatori infermieristici Tecnici della Prevenzione 3 36 Tecnici della Prevenzione 3 36 Operatori Amministrativi 6 65 Operatori Amministrativi 6 65 Altri Operatori - - Altri Operatori - - TOTALE TOTALE COMMENTO ED EVIDENZIAZIONE EVENTUALI CRITICITÀ: 65

66 2. PIANO VIGILANZA ATTIVA Tipologia di struttura oggetto di vigilanza N strutture censite N Interventi di controllo effettuati nel 2010 Programmazione anno 2011 Contenuto dell azione di controllo (1) Volumi attività 2011 Controllo Documentale Controllo Adeguatezza Sruttura/attrezzature Verifica autocontrollo Controllo rischi per la sicurezza Controllo igiene presente Numero Interventi di controllo programmati (2) Numero Campioni Programmati (3) Strutture scolastiche x x - x x Numero Accertamenti Strumentali Programmati (4) Strutture natatorie x x x x x Strutture ricettivo- alberghiere x x - x x Esercizi di estetica/solarium (5) x x - x x Alloggi di civile abitazione 33 x x - x x 25-5 Attività di tatuaggio e piercing (5) 7 7 x x - x x Ditte cosmetici 12 3 x x x x x Attività trasporto infermi 9 19 x x - x x Apparecchi generatori Rx Strutture carcerarie x - x x TOTALE ) Per ogni tipologia di strutture crocettare la voce relativa al contenuto dell azione di controllo che caratterizza la programmazione 2011 all interno delle Azioni del PLP; 2) Per la definizione di Intervento di controllo si rimanda a quella data sul documento relativo al Sistema Informativo dei SISP; 3) Indicare, almeno per piscine e cosmetici, il numero di campioni programmati, tenuto conto della disponibilità del Laboratorio ARPA di riferimento; 4) Per la definizione di accertamento strumentale si rimanda a quella data sul documento relativo al Sistema Informativo dei SISP; 5) Per quanto riguarda questa tipologia di attività si vedano anche le schede successive predisposte dal Gruppo Regionale appositamente costituito. COMMENTO ED EVIDENZIAZIONE EVENTUALI CRITICITÀ: 66

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68 Obiettivo di salute : sicurezza alimentare Linee di intervento generali Sicurezza alimentare Codice della scheda Titolo del programma/progetto Miglioramento del PRISA. Consolidamento del processo di programmazione integrata regionale in sicurezza alimentare con miglioramento della capacità di graduazione delle priorità in funzione del rischio Coerenza con il Piano Regionale, i Attività istituzionale- piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SIAN- VETERINARI. Attività da svolgere Vedere allegato attività Prisa Indicatori di risultato 68

69 Obiettivo di salute : sicurezza alimentare Linee di intervento generali Sicurezza alimentare Codice della scheda Titolo del programma/progetto Semplificazione e sostegno alla sicurezza alimentare nella piccola impresa mediante sperimentazione e applicazione di appropriati modelli di gestione della sicurezza alimentare. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività istituzionale- programmazione di settore. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SIAN- SERVIZZI VETERINARI- ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA. Attività da svolgere - Adozione a livello locale degli indirizzi regionali per la semplificazione delle procedure nell ambito dell attività di controllo ufficiale e della valutazione del sistema di autocontrollo - Interventi di verifica dell autocontrollo. Indicatori di risultato/ processo Adozione delle linee guida regionali 69

70 Obiettivo di salute : sicurezza alimentare Linee di intervento generali Sicurezza alimentare Codice della scheda Titolo del programma/progetto Miglioramento del sistema di sorveglianza delle malattie trasmesse da alimenti finalizzato alla valutazione del rischio e alla definizione di appropriate misure di prevenzione. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività istituzionale- programmazione di settore. piani locali e con la programmazione rammazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate - Sian - Servizio epidemiologia - Sisp - Servizio Veterinario - MMG - PLS - Regione Piemonte Attività da svolgere Formazione gruppi di lavoro interdisciplinare ASL per il monitoraggio delle MTA da Campylobacter Segnalazione tempestiva da parte dei Laboratori analisi ospedalieri e da parte dei MMG e dei PLS dei casi di MTA Indicatori di risultato Effettuazione tempestiva indagine epidemiologica sia dei casi singoli che delle tossinfezioni da Campylobacter con particolare riguardo all identificazione delle matrici alimentari in causa Inserimento tempestivo dei dati nel Sistema informativo regionale 70

71 Obiettivo di salute : sicurezza alimentare Linee di intervento generali Sicurezza alimentare Codice della scheda Titolo del programma/progetto Valutazione della qualità e appropriatezza dei servizi di sicurezza alimentare : prima applicazione dei modelli di AUDIT sui servizi di controllo ufficiali. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la Attività istituzionale- programmazione di settore. programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Regione -SIAN- SIPS- SERVIZIO VETERINARI. Attività da svolgere - realizzazione di audit su Servizi di controllo ufficiale Indicatori di risultato Effettuazione di Audit 71

72 Schema di programmazione aziendale anno 2011 SIAN Risorse umane Personale assegnato al Piano Sicurezza alimentare (sono indicate esclusivamente le risorse umane impegnate nelle attività relative alla sicurezza alimentare) Figura professionale Direttore Dirigenti Medici/biologi Tecnici della Prevenzione Responsabilità organizzative e gestionali (funzioni e compiti) -Igiene alimenti -Igiene nutrizione -MTA -Acque potabili -Fitofarmaci - Coordinamento -Acque potabili -Fitofarmaci -Micologia -Imprese alimenti N. totale Personale dipendente (1) Personale dipendente dedicato al Piano sicurezza alimentare N. e % (sul totale in servizio)* 3 medici 1,6 4 3 per il 100% 1 per il 70% 1 per il 30% Personale a progetto (personale equivalente) dedicato alla sicurezza alimentare N e %(sul totale personale dedicato alla sicurezza alimentare ) Amministrativi Segreteria 2,2 1,1 per 57,8% Risorse finanziarie specifiche assegnate per il personale con incarichi a progetto ** Altro personale (Personale infermieristico, Assistenti sanitarie) Nutrizione MTA 1 infermiera 1 per il 100% nutrizione MTA 1 dietista consulente 20 0re settimanali - 100% nutrizione Regione Piemonte Euro n.s. *Indicare quota corrispondente alla % di risorse individuate ** Indicare Fonti di finanziamento e quota (1) viene indicato il numero di personale facendo riferimento al personale equivalente Programma attività 2011 In relazione alle frequenze minime richieste per il controllo ufficiale di ogni tipologia di attività, al numero di imprese presenti sul territorio di questa ASL, alle risorse disponibili da impiegare per la realizzazione del Piano di Sicurezza alimentare, all attività che storicamente ha espletato questo SIAN, si ritiene orientativamente che il PRISA 2011 possa essere sintetizzato come di seguito dettagliato: 72

73 1. Produzione primaria: vds tabella Piano interventi 2. MOCA: vds tabelle Piano interventi e Piano campionamento 3. Integratori e prodotti per alimentazione particolare: verrà espletata l attività prevista con specifico atto dalla Regione Piemonte 4. Additivi, aromi ed enzimi: verranno effettuati i campionamenti previsti dal piano regionale 5. Audit: vds piano interventi 6. Attività integrata SIAN - SVET: si sintetizza di seguito il piano di interventi condiviso con il Svet di questa ASL: AUDIT tipologia presenti % n. Piattaforme della media e grande distribuzione organizzata ipermercati Attività di produzione all ingrosso Centri di cottura di dimensioni e rischio maggiori Depositi frigoriferi (competenza mista) di dimensioni maggiori in termini di quantitativo di alimenti commercializzati Totale interventi n. 7 ******* Produzione e confezionatore al dettaglio Ristorazione pubblica Piano interventi - PRISA 2011 Imprese da controllare Suddivisione dei controlli per categorie nel Pasticceria fresca: n. 32 produzione gelati: n. 11 Gastronomie, pastifici: n Bar tip.1: n. 20 agriturismi: n. 37 Bar tip.3: n. 43 Bar tip.2 : 30 Rist. tip.4: n Ristorazione collettiva: n. 69 Ristorazione collettiva Depositi ingrosso 10 Depositi ingrosso - trasporti: n. 10 Distribuzione 42 Distribuzione dettaglio: n. 42 dettaglio Produzione primaria 10 Produzione primaria: n. 10 Vigilanza ristorazione ASL AT 1 1 mensa ospedale ASTI 73

74 Altre attività previste dalla programmazione locale Tale attività verrà eseguita al di fuori del programma assegnato vds di seguito schema dettaglio Audit 10 Distribuiti tra produzione ingrosso e conserve. Attività aggiuntiva a programmazione locale. Attività di controllo ufficiale presso le seguente tipologie di attività: - Conserve vegetali n.30 - Produttori ingrosso n.20 - Cantine vinicole n.10 - Rivendite fitofarmaci n.20 - Erboristerie - farmacie n.10 ************** PIANO CAMPIONAMENTO 2011 Tipologia campioni farina frumento alla produzione farina mais alla produzione/confezion. Note RICERCA AFLATOSSINE 1 alla produzione 2 alla produzione OGM+AFLATOSSINE farina castagne 2 pistacchi 1 arachidi 2 fichi 1 nocciole 5 noci 2 castagne secche 3 prima inf. a base cereali 1 spezie 1 Materie prime e intermedi Prodotti finiti CAMPIONI OGM 2 Alla produzione 2 Alla produzione IV GAMMA insalata 2 Microbiologico verdure mono ing 2 Microbiologico verdure miste 2 Microbiologico Semi germogliati pronti 1 Microbiologico ALIMENTAZIONE PARTICOLARE Latte di proseguimento ricerca glutine (ARPA) 1 ricerca IPA 2 secondo programma regionale 74

75 Senza l-lattoglobuline(izs) 2 secondo programma regionale Senza lattosio (IZS) 1 secondo programma regionale integratori alimentari 5 rispetto etichetta e analisi chimica Integratori vitamina C 1 ADDITIVI AROMI additivo o aroma 2 ACRILAMMIDE Cereali prima colazione 2 Alimenti per bambini senza cereali 1 Carbammato di etile in acquaviti di frutta con nocciolo 4 MATERIALI DESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI Ceramica 3 Plastica 2 Banda stagnata 2 vetro 1 acciaio 2 cartone 1 5 Produzione conserve a rischio ALIMENTI PER LATTANTI IN POLVERE Alimenti per lattanti in polvere 1 Ricerca Enterobacter sakazakii CONTROLLO IMPIEGO E VENDITA PRODOTTI FITOSANITARI controllo etichette T+ e T 16 RISTORAZIONE PUBBLICA E COLLETTIVA piatti pronti 10 piatti etnici 10 Ricerca Listeria 10 Alimenti infanzia base cereali 1 Latte in polvere 1 IPA ERBE E SPEZIE prezzemolo fresco conf. 1 microbiologico chiodi di garofano un micro (IZS) + 1 chimico(arpa) Té secco un micro (IZS) + 1 chimico(arpa) Prodotti Extra UE 3 CONSERVE ALIMENTARI Conserve alimentari 5 ALLERGENI NON DICHIARATI anidride solforosa 2 Nocciole 2 lattoglobuline 2 arachide 2 glutine 2 Prodotti generici 1 ORTOFRUTTA (residui antiparassitari) CARDI regionali 1 carote CEE 1 Fragole campo 1 Fragole regionali 1 75

76 lattuga e simili regionali 3 nocciole regionali 1 uva da vino campo 1 uva da vino regionale 1 vino regionale 3 Ortofrutta biologica 3 CONTROLLO ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO: - controllo ed analisi su acque erogate da acquedotti pubblici n controllo sull idoneità all impiego delle acque negli impianti produttori di alimenti (impianti di macellazione) n.20 - Avvio di una indagine per la ricerca di eventuali imprese alimentari non censite che si approvvigionano da pozzi privati. MALATTIE TRASMISSIBILI ATTRAVERSO ALIMENTI In relazione alla sorveglianza e gestione delle MTA è intendimento del Servizio mantenere quel genere di approccio che si è consolidato negli anni, mediante: l applicazione scrupolosa dei protocolli regionali; l affinamento ed il miglioramento della rete di scambio di informazioni, instaurata con gli altri Servizi Dipartimentali, con i reparti ospedalieri, i MMG ed i laboratori analisi dell ASL; una accurata sorveglianza sugli episodi tossinfettivi riconducibili al consumo di alimenti ed un attenta indagine sui casi apparentemente isolati. Verrà inoltre implementato l utilizzo del sistema informatico già in uso a questo Servizio. ATTIVITÀ MICOLOGICA Compatibilmente con le risorse disponibili (un micologo) verrà garantita la consulenza ai raccoglitori, ai DEA per l identificazione della specie e verrà assicurata la certificazione richiesta per la commercializzazione. Nei limiti sopra evidenziati sarà assicurata l applicazione delle linee guida di cui a nota prot. n DB.2001 del GESTIONE STATI DI ALLERTA L Allerta rappresenta uno dei nodi critici dell attività del Servizio, l imprevedibilità dell evento, la celerità richiesta nei tempi di risposta, l incremento dei nuovi casi che crescono in complessità e difficoltà di gestione, comportano un impiego di tempo/risorse e un coinvolgimento di personale che negli ultimi anni è diventato sempre più oneroso. Lo standard qualitativo cui si è teso nel passato e che si intende mantenere nel futuro, mira alla rapidità nella risposta d intervento ed all applicazione scrupolosa delle procedure di gestione delle allerta emanate dal Ministero. SISTEMA INFORMATIVO Il sistema informativo SIANPIEMONTE già in uso da anni da questo Servizio verrà implementato ed aggiornato regolarmente. AREA FUNZIONALE NUTRIZIONE Le attività relative all area funzionale nutrizione di questo SIAN per il 2011 potrebbero essere decisamente condizionate dalla possibilità che venga confermata o meno la figura professionale di dietista, attualmente finanziata con progetto regionale. Nel caso in cui tale profilo professionale fosse disponibile, per l anno in corso potrà essere garantita la seguente attività: 76

77 ATTIVITÀ NUTRIZIONALI Verifica dei menù nella ristorazione scolastica ed assistenziale Ristorazione scolastica Attivazione di 1 corso di formazione rivolto ai responsabili/referenti dei Servizi di ristorazione scolastica.ed agli addetti alla distribuzione sull importanza e sulle modalità per garantire una corretta porzionatura di primi e contorni utilizzando i materiali proposti durante i corsi di formazione effettuati a gennaio 2011; Residenze per Anziani Attivazione di 1 corso di formazione per responsabili delle residenze per anziani utilizzando il materiale proposto dalla Regione in occasione del corso di formazione attuato nel Attivazione di un corso di formazione per operatori delle case di riposo avente come argomento la sorveglianza e la prevenzione della malnutrizione negli anziani (adozione di procedure e strumenti per il monitoraggio del peso e dell altezza, cartella nutrizionale, promozione di pratiche per una corretta alimentazione ed attività fisica negli anziani ecc.) SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE Completamento del Report aziendale relativo alla indagine OKkio 2010 e attuazione delle azioni di comunicazione nel proprio territorio. VIGILANZA NUTRIZIONALE Effettuazione di almeno 20 sopralluoghi di vigilanza nutrizionale nelle mense scolastiche e assistenziali,. con valutazione del rispetto delle indicazioni presenti nei menù approvati e della qualità (nutrizionale, merceologica, organolettica, ecc.) degli alimenti e preparazioni servite. INTERVENTI DI PREVENZIONE IN SOGGETTI A RISCHIO Mantenimento, per quanto possibile, delle attività di prevenzione implementate negli scorsi anni (sportelli nutrizionali nelle scuole, ambulatori di counselling, attività educazionali di gruppo). SORVEGLIANZA SUI PRODOTTI CONFEZIONATI CONSUMATI IN ETA EVOLUTIVA DURANTE GLI SPUNTINI Effettuazione delle attività previste dal programma di sorveglianza sui prodotti confezionati consumati in età evolutiva durante gli spuntini. Qualora nel corso dell anno non fosse più disponibile la figura professionale della dietista, le attività di pertinenza dell area funzionale nutrizione verrebbero proporzionalmente diminuite. 77

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79 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Gestione e valorizzazione integrata delle informazioni derivanti dai sistemi di sorveglianza correnti o da sistemi ad hoc per gli stili di vita, per la costruzione dei profili di salute, la definizione di priorità e la valutazione di impatto. Coerenza con il Piano Regionale, i Presente nella programmazione di settore. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale e locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate SISP- SERVIZI SOCIALI- SIAN-REPES- DISTRETTI- MMG- PLS- OKKIO- PASSI - HBSC Attività da svolgere Gestione e utilizzo dei dati emersi dai sistemi di sorveglianza ( studio passi, passi d argento, okkio, hbsc, etc ) per la pianificazione locale. Indicatori di risultato Elaborazione report. 79

80 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Genitori più: otto azioni per promuovere la salute del bambino nei primi anni di vita attraverso il sostegno della genitorialità consapevole,il miglioramento della comunicazione professionale e lo sviluppo di un sistema operativo integrato e multidisciplinare. Coerenza con il Piano Regionale, i Regionale-locale piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto ASL coinvolta. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate PSICOLOGIA E DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE Attività da svolgere Incontri con le gestanti (coppie). Corsi post partum. Incontri a sostegno della genitorialità. Massaggio infantile. Indicatori di risultato Almeno due incontri mensili per tipo di attività. 80

81 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Collaborazione interistituzionale scuola che promuove salute e diffusione delle buone pratiche identificate nel progetto scuole e salute. Coerenza con il Piano Regionale, i Prevista nella programmazione di settore piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES (CN1 E CN2 )- UFFICIO SCOLASTICO CN. Attività da svolgere Partecipazione al tavolo di lavoro provinciale al quale partecipano REPES e rappresentanti del mondo scolastico. Indicatori di risultato/processo Partecipazione al tavolo di lavoro del 80% delle sedute. 81

82 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto guadagnare salute negli adolescenti adesione a sei interventi strutturati di promozione della salute tra gli adolescenti in ambito scolastico ed extra scolastico in coordinamento con tutte le regioni italiane. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività sperimentata nell ASL CN2 per l azione benessere psicofisico. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale -locale per l azione benessere psicofisico. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate PSICOLOGIA- DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE- STUDIO HBSC Attività da svolgere Coordinamento nazionale dell intervento Benessere Psicofisico Indicatori di risultato Programmazione e partecipazione ai corsi di formazione in tutte le regioni italiane. 82

83 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Accordi quadro interistituzionali per il miglioramento dell offerta alimentare nella ristorazione collettiva e della disponibilità e accessibilità a cibi sani nella popolazione infantile e nei gruppi svantaggiati. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Nessuna attività per carenza di risorse Indicatori di risultato 83

84 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Definizione e valutazione di percorsi orientati alla individuazione e modificazione dei comportamenti a rischio e all assunzione di stili di vita salutari. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività presente nella programmazione di settore. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale-locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES- SERT- SCUOLE. Attività da svolgere Attivazione di percorsi nelle scuole dei progetti: io mi voglio bene - più la butti giù più ti - pronti partenza via. Indicatori di risultato Attivazione e realizzazione di almeno 100 interventi. 84

85 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Allattamento al seno e prevenzione dell obesità. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con c la programmazione di settore Regionale/locale Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Regionale/locale DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE PLS. Attività da svolgere Promozione dell allattamento al seno durante i corsi di preparazione al parto, durante la degenza della neomamma in reparto, durante gli spazi infermieristici destinati all allattamento materno nel post partum, e nel cantuccio delle mamme Indicatori di risultato Allattamento materno alla dimissione del neonato almeno nel 70% dei casi. 85

86 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Promozione dell attività motoria nel setting scuola: coordinamento e diffusione di azioni efficaci nelle scuole (percorsi casa- scuola, attività di scuola curricolare e nelle comunità in collegamento con i PEPS. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la Regionale e locale programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale e locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività distretti programmate comuni scuole famiglie Attività da svolgere Sperimentazione in alcune realtà locali (pedibus) Indicatori di risultato 86

87 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Promozione dell attività motoria in ambiente di lavoro, valutazione e disseminazione di buone pratiche. Coerenza con il Piano Regionale, i Regionale e locale piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale e locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle le attività programmate Repes Medicina dello sport aziende Attività da svolgere Predisposizione cartellonistica di sensibilizzazione all attività motoria negli ambienti di lavoro Indicatori di risultato Realizzazione della cartellonistica 87

88 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Coordinamento delle attività di prevenzione dell abuso di alcol nel territorio: interventi pianificati all interno del programma nazionale guadagnare salute in adolescenza (unplugged moltiplichiamo la sicurezza), ordinanza comunali sulla vendita di alcolici, interventi famigliari,azioni di controllo delle forze di polizia. Coerenza con il Piano Regionale, i Prevista nella programmazione di settore piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES_ SERT_SCUOLE_COMUNI_FORZE DELL ORDINE. Attività da svolgere Attivazione del percorso formativo unplugged ( sette- otto settembre 2011 più una giornata in ottobre) rivolto al corpo docente. Sensibilizzazione delle autorità sanitarie al fine di emettere ordinanze ad hoc. Attivazione del progetto pronti partenza via nelle scuole. Prosecuzione del Progetto B.A.R.( Bevi Alcool Responsabilmente) attività di prevenzione selettiva nei luoghi del consumo. Indicatori di risultato Esecuzione giornate di formazione e attivazione del progetto pronti partenza via. Esecuzione di focus group tra operatori,gestori locali, forze dell ordine,consumatori Stesura di un Codice Etico coinvolgendo i gestori Numero serate organizzate 88

89 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Attuazione del piano regionale anti- tabacco nei suoi programmi specifici: (uno) assistenza e supporto alla disassuefazione e controllo del fumo passivo nei luoghi di lavoro e negli ambienti sanitari. (due) prevenzione dell iniziazione al fumo negli adolescenti. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività già presente nella programmazione dei servizi. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Ser.T.; L.I.L.T Attività da svolgere Attivazione di percorsi locali per la disassuefazione dal fumo di tabacco ( settembre 2011) Attivazione e gestione percorsi modulari ( ¾ incontri) con preadolescenti,adolescenti e loro famiglie su i rischi e i danni del consumo.( maggio 2011) Indicatori di risultato Esecuzione incontri e numero partecipanti 89

90 Obiettivo di salute : stili di vita Linee di d i intervento generali Stili di vita Codice della scheda Titolo del programma/progetto Coordinamento delle attività di prevenzione nell uso di droghe nel territorio: interventi pianificati all interno del programma nazionale guadagnare salute in adolescenza ( unplugged fuori posto ) interventi famigliari(strenghthening families program). Coerenza con il Piano Regionale, i Attività innovativa o sperimentata solo in alcune realtà. piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza a del progetto Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES; SER.T; Consorzi di zona;comuni;scuole;cooperative del privato sociale. Attività da svolgere Prosecuzione lavori Tavolo di Coordinamento per la programmazione e l integrazione delle attività degli Operatori di strada del territorio. Formazione e supervisione mensile degli stessi ( gruppo ed individuale) Attivazione e gestione percorsi modulari (3/4 incontri ) con studenti delle scuole superiori sui rischi degli stili di vita e dei consumi. Preparazione e gestione con rappresentanti di Istituti Superiori delle Assemblee di Istituto. Attivazione e gestione di serate informative rivolte ai genitori di preadolescenti e adolescenti.( 4 percorsi) Indicatori di risultato Incontri di coordinamento Operatori coinvolti Esecuzione incontri con ragazzi Esecuzione serate con genitori 90

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92 Programmazione prevenzione 2011 Tumori e screening Azioni previste Raccordi integrazioni Monitoraggio e È necessario garantire il mantenimento della piena copertura della popolazione del dipartimento di screening cuneese (n. 7) circa i tumori di mammella, collo dell utero e colon-retto. Il dipartimento n. 7 ha raggiunto e mantenuto, unico in Piemonte, la copertura completa della è popolazione eleggibile agli screening mammografico e citologico cervicovaginale fin dall inizio dell anno Gli screening rettosigmoidoscopico e di ricerca del sangue occulto fecale sono partiti nel 2010 e fin dall esordio, sulla scorta dell esperienza, sono stati pianificati in modo da avere la piena copertura delle popolazione. Pertanto, ad oggi, la provincia di Cuneo risulta l unica realtà regionale in cui lo screening oncologico è garantito a tutta la popolazione. Ciò è stato ottenuto e continua ad essere garantito a fronte di uno sforzo quotidiano rilevantissimo a carico dell Unità di Valutazione ed Organizzazione degli Screening, che agisce con una costante azione di monitoraggio e intervento sulle Strutture coinvolte nel sistema dipartimentale. Tali strutture risultanoo essere 23, appartenenti a tre diverse Aziende provinciali. La mancata creazione del Dipartimento di Screening ha determinato e continua a generare una maggior difficoltà dell Unità di Screening, sulla base del permanere di un area grigia di interesse prevalente, aziendale e/o di servizio, quasi mai dipartimentale di screening. L attuazione dei Piani di riconversione è, oggi, subordinata alla rivisitazione degli stessi. Troppe cose sono mutate in questi anni e dei suddetti piani resta valida, a mio avviso, solo la filosofia di intento. Le strutture coinvolte nel dipartimento ed indicate nell allegato alla presente. SCREENING MAMMOGRAFICO: COPERTURA Indicatore: Invitate/Popolazione eleggibile. Standard: 90% (sulla base delle richieste storiche regionali e della concreta fattibilità di uno screening che, in passato, non ha avuto andamento rigidamente corrispondente al gold standard). SCREENING MAMMOGRAFICO: ADESIONE Indicatore: Aderenti/Invitate. Standard: 60% (sulla base del trend storico locale). SCREENING CITOLOGICO: COPERTURA Indicatore: Invitate/Popolazione eleggibile. Standard: 90% (sulla base delle richieste storiche regionali e della concreta fattibilità di uno screening che, in passato, non ha avuto andamento rigidamente corrispondente al gold standard). SCREENING CITOLOGICO: ADESIONE Indicatore: Aderenti/Invitate. Standard: 50% (sulla base del trend storico locale). SCREENING RETTOSIGMOIDOSCOPICO: COPERTURA Indicatore: Invitati/Popolazione eleggibile. Standard: 90%. SCREENING RETTOSIGMOIDOSCOPICO: ADESIONE Indicatore: Aderenti/Invitati. Standard: uno standard realistico locale potrà essere individuato a fine primo round. SCREENING RICERCA SANGUE OCCULTO FECI: COPERTURA Indicatore: Invitati/Popolazione eleggibile. Standard: 90% SCREENING RICERCA SANGUE OCCULTO FECI: ADESIONE Indicatore: Aderenti/Invitati. Standard: uno standard realistico locale potrà essere individuato a fine primo round. 92

93 93 U.V.O.S. Regione C.P.O. Senologia Savigliano Laboratorio Analisi Alba Senologia Mondovì Ceva Senologia Bra Endoscopia Cuneo Endoscopia Mondovì Endoscopia Saluzzo Endoscopia Alba Endoscopia Bra Senologia Cuneo Laboratorio Mondovì Anatomia Patologica Cuneo Anatomia Patologica Mondovì Anatomia Patologica Savigliano Anatomia Patologica Alba D.M.I. Cuneo Ginecologia Savigliano Ginecologia Mondovì Ceva Ginecologia Alba Bra Ginecologia Cuneo D.M.I. Mondovì-Savigliano Chirurgia generale Ceva

94 94

95 Obiettivo di salute : diabete Linee di intervento generali diabete Codice della scheda Titolo del programma/progetto Attivazione di programmi di screening del diabete nelle persone a rischio: -formazione MMG per l utilizzo delle occasioni opportune ai fini dell individuazione precoce dei soggetti a rischio, anche in relazione alla frequente co-morbosità -definizione di percorsi diagnostici costo/efficaci per la diagnosi precoce e protocolli per la gestione integrata della malattia. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività sperimentale in alcune realtà Regionale- locale distretti diabetologia MMG Attività da svolgere Corsi di formazione ai MMG Indicatori di risultato EFFETTUAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE 95

96 Obiettivo di salute : diabete Linee di intervento generali diabete Codice della scheda Titolo del programma/progetto Implementazione, monitoraggio e valutazione della appropriatezza dell assistenza diabetologia regionale (gestione integrata e rete diabetologia). Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello lo di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività già presente nella programmazione locale Regionale- locale Diabetologia Distretti MMG Attività da svolgere Avvio cooperazione con la ASLVCO per la trasmissione dei dati della gestione integrata del diabete al portale web dell ASL VCO Indicatori di risultato 96

97 Obiettivo di salute : diabete Linee di intervento generali diabete Codice della scheda Titolo del programma/progetto Attivazione/implementazione di sistemi formativi per migliorare la programmazione regionale dell assistenza diabetologia. Coerenza con il Piano Regionale, i Attività già presente nella programmazione locale piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Regionale- locale Risorse ed alleanze interne e/o DISTRETTI- DIABETOLOGIA-MMG-CED esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Aggiornamento costante del registro regionale diabete Indicatori di risultato 97

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99 Obiettivo di salute : prevenzione patologie orali Linee di intervento generali Prevenzione patologie orali Codice della scheda Titolo del programma/progetto identikit: promozione della salute orale nelle scuole piemontesi. Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Attività sperimentale- innovativa. Regionale- locale. Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate REPES- SCUOLE. Attività da svolgere Sensibilizzazione e formazione al corpo docente scuole primarie di primo grado al progetto identikit Indicatori di risultato Inizio sperimentazione progetto. 99

100 100

101 Obiettivo di salute : disturbi psichiatrici Linee di intervento generali Disturbi psichiatrici Codice della scheda Titolo del programma/progetto Prevenzione della depressione e del suicidio: programma di intervento integrato Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività sperimentale. Regionale- locale Tavolo di lavoro coordinato dal Responsabile Aziendale della Qualità per la prevenzione del suicidio in ospedale SERVIZI SOCIALI (PASSI D ARGENTO) Attività da svolgere Stesura di Procedura interna sulla base delle raccomandazioni Ministeriali in materia Indicatori di risultato Stesura della Procedura 101

102 102

103 Obiettivo di salute : malattie neurologiche Linee di intervento generali Malattie neurologiche Codice della scheda Titolo del programma/progetto Diagnosi precoce della patologia di Alzheimer e delle altre demenze attraverso la valutazione neuropsicologica e psicodiagnostica Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Attività sperimentale in alcune realtà. Regionale- locale SOC NEUROLOGIA- MMG Studio di routine in pazienti selezionati con potenziali evocati cognitivi e mappaggio attività bioelettrica cerebrale associato a test neuropsicologici (batteria per le demenze) Indicatori di risultato 103

104 104

105 Obiettivo di salute : Medicina della complessità e relativi percorsi di presa in carica Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Valutazione dell efficacia di forme associative innovative nella Medicina di Famiglia nella riduzione di eventi avversi e nel contenimento dei costi Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Attività da svolgere Attività sperimentale Programmazione locale / Piano attività distrettuale Medici di Medicina Generale dei 2 distretti Potenziamento attività dei due gruppi di cure primarie già operativi sui 2 distretti Indicatori di risultato Popolazione servita GCP sulla popolazione residente 105

106 Obiettivo di salute : Medicina della complessità e relativi percorsi di presa in carica Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Diagnosi precoce delle early artriti e definizione dei corretti percorsi assistenziali - interventi di formazione per M.M.G. per la diagnosi precoce e per l attuazione di un corretto percorso assistenziale Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Attività sperimentale Programmazione locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Progetto da definire con Medici di Medicina Generale a partire dal percorso Diagnostico Terapeutico sulla Lombalgia già definito con Medici di Medicina Generale e specialisti ospedalieri (ortopedici, fisiatri e reumatologi) Attività da svolgere Utilizzo riunioni di équipe Indicatori di d i risultato Presenza di un protocollo formale sul tema in questione 106

107 Obiettivo di salute : Medicina della complessità e relativi percorsi di presa in carica Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Psicoeducazione e counselling per genitori di pazienti con anoressia o bulimia in riabilitazione residenziale prima del ritorno in famiglia Coerenza con il Piano Regionale, i Attività sperimentale piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Programmazione locale Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività NPI programmate PLS MMG Attività da svolgere Counselling nei casi segnalati Indicatori di risultato Effettuazione delle consulenze 107

108 108

109 Obiettivo di salute : Prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza Linee di intervento generali Codice della scheda Titolo del programma/progetto Coerenza con il Piano Regionale, i piani locali e con la programmazione di settore Livello di attinenza del progetto Risorse ed alleanze interne e/o esterne coinvolte nelle attività programmate Mettere a regime un sistema di sorveglianza della popolazione anziana, in particolare con disabilità regionale e locale Commissione Valutazione Geriatrica Servizi sociali (passi d argento) Attività da svolgere Sviluppo registro anziani non autosufficienti a partire dalla Banca dati già esistente. Indicatori di risultato Anziani inseriti nel registro sulla popolazione superiore 65 anni 109

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