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1 (IRCCRO_00923) Il lavoro a turni e il benessere dei lavoratori Crediti assegnati: 10.5 Durata: 7 ore Tipo attività formativa: Formazione Residenziale Tipologia: Corso di formazione Organizzato da: I.R.C.C.S. Centro di Riferimento Oncologico - Istituto Nazionale Tumori (Aviano) L'attività formativa residenziale è aperta anche a personale non dipendente o convenzionato dell'ente/enti fornitore/i + elenco edizioni - Nascondi elenco edizioni Quote di iscrizione: partecipazione gratuita Segreteria organizzativa Referente: Nicoletta Suter Telefono: Fax: nsuter@cro.it Informazioni sull'attività formativa Responsabili Scientifici: BIANCAT ROBERTO Breve descrizione dell'attività formativa residenziale nel suo complesso Fornire una griglia di insegnamenti, che consenta di interpretare le diverse dimensioni giuridico, sociale, gestionale, organizzativo, relazionale e salutistico che si devono affrontare nella gestione delle risorse umane per garantire la continuità del servizio delle Professioni operanti in Sanità nelle 24 ore e nel lungo periodo fino all'età pensionabile cercando di ridurre limitazioni e malattie favorite da una non conoscenza dei criteri corretti per la gestione dei turni di lavoro. L'Italia si è già adeguata con colpevole ritardo alla Direttiva Europea 88/2003 e nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 161 del 30 ottobre 2014, l'applicazione è prevista per la fine del E' indispensabile garantire a tutte le Professioni operanti in Sanità, così come a qualsiasi operaio turnista, la possibilità di svolgere nelle condizioni idonee la loro attività. A fronte di ciò, il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi e metodologici per la gestione dei turni e per l'uso intelligente delle risorse formali ed informali a disposizione. Negli ultimi vent'anni ha assunto grande importanza la riscoperta della risorsa umana per le aziende, soprattutto per quelle che erogano servizi, mentre prima l'attenzione dell'uomo era principalmente rivolta a macchine, impianti e pareggi di bilancio. Oggi pertanto il fattore lavoro non solo è centrale, ma addirittura ha assunto una configurazione strategica, essenziale; obiettivo è ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane, nell'ambito dei vincoli, delle opportunità legislative e contrattuali, bilanciando gli obiettivi generali e prioritari dell'azienda con i bisogni e le aspettative dell'individuo. Pertanto ogni azienda deve avere il proprio rapporto con i dipendenti. Obiettivo è rendere determinante l'azione dei dirigenti e dei quadri per quanto attiene la gestione del singolo individuo e dei gruppi professionali, ovvero l'applicazione personalizzata in ciascun collaboratore delle norme, procedure e tecniche cercando di mantenere sano il proprio
2 personale nel lungo periodo di lavoro e in quello successivo Il tutto guidati dalla filosofia gestionale: "Direzione per obiettivi". Breve descrizione delle relazioni più significative Il lavoro notturno è una peculiarità dell'attività sanitarie per garantire la continuità assistenziale, ma anche di un elevatissimo numero di altri lavoratori. Il lavoro a turni determina oggettive condizioni di disagio che hanno stimolato legislatori ed esperti del lavoro ad affrontare il fenomeno osservandolo con tre ottiche diverse: a. Giuridico contrattuale e sociale b. Organizzativa c. Gestionale Il lavoro notturno, continuativo o saltuario, è una tipologia di lavoro che comporta indubbiamente un maggior affaticamento psicofisico, sacrifici alla vita affettiva, di relazione familiare e sociale, ma anche alterazioni alla salute. La disciplina di questa tipologia di lavoro è contenuta nel D.lgs. 66/2003 e successive integrazioni e modifiche (a seguito del recepimento di Direttive Europee) il quale stabilisce i criteri per individuare quando e in favore di chi debba essere applicata la norma stessa, ma anche dalla prossima applicazione della Direttiva Europea 88/2003. I lavoratori che prestano la propria attività lavorativa nelle ore notturne, a seconda della frequenza annua dei loro turni, possono rientrare nella categoria dei lavoratori a turni o notturni. Si riconosce il turno notturno quando l'attività è svolta, nel corso del regolare turno di lavoro, per almeno tre ore tra la mezzanotte e le ore cinque del mattino. E' un turno notturno, quindi, colui che durante tale periodo svolge, in via non eccezionale, almeno tre ore del tempo giornaliero o comunque, una parte del suo orario normale di lavoro. E' considerato lavoratore notturno chi svolge un lavoro notturno per almeno 80 giorni lavorativi annui altrimenti è un lavoratore turnista. La disciplina di questa tipologia di lavoro deve essere predisposta dalla contrattazione collettiva e perfezionata nella contrattazione decentrata rispettando quanto previsto dal D.lgs.66/03, soprattutto per quanto riguarda la durata massima della prestazione lavorativa. L'orario di lavoro, infatti, non può superare le 8 ore in media nelle 24 ore, salva l'individuazione da parte dei contratti collettivi, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare in media il suddetto limite (art.13 co.1). Qualora il datore di lavoro volesse introdurre il lavoro notturno dovrà: Provvedere ad una consultazione preventiva delle rappresentanze sindacali aziendali, o in mancanza, delle organizzazioni territoriali dei lavoratori e da concludersi entro sette giorni; Provvedere ad una comunicazione annuale scritta, ai servizi ispettivi del lavoro territorialmente competenti e alle organizzazioni sindacali, avente ad oggetto l'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici, in caso in cui esso non sia previsto dal contratto collettivo. Il lavoro notturno determina importanti conseguenze fisiche, psichiche, sulla salute, anche negli anni successivi alla fine di tale tipologia di lavoro, e sociali, le quali spesso sono affrontate dai medici competenti durante le visite periodiche previste dalla L.81/2008. Lingua: Italiano Professioni partecipanti Infermiere Docenti
3 BIANCAT ROBERTO Obiettivo Formativo Management sanitario. innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali. Appartenente agli Obiettivi Nazionali Materiale didattico Sintesi e/o testo delle relazioni presentate Verifica dell'apprendimento Prova scritta
4 Programma Base Evento Residenziale Il lavoro a turni e il benessere dei lavoratori (IRCCRO_00923) 17/11/ :30-09:00 Lavorare in turno: esperienze 09:00-09:30 Lavorare in turno 09:30-10:00 La dimensione giuridico contrattuale 10:00-10:15 La dimensione organizzativa 10:15-10:30 La dimensione gestionale 10:30-10:45 Il lavoro a turni e le problematiche bio-psico-sociali Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli gruppi) 10:45-11:00 I fattori che influenzano l'organizzazione e la gestione dei turni Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli gruppi) Pagina 1 di 3
5 17/11/ :30-12:00 Consigli importanti per una migliore gestione dei turni 12:00-12:30 Il conteggio delle ore lavorative 12:30-13:00 Dove timbrano i lavoratori? 14:00-15:00 Calcolo del debito orario 15:00-15:30 Il tasso di assenteismo 15:30-16:00 Facciamo due conti 16:00-16:30 La rappresentazione grafica dei turni 16:30-17:00 Il calcolo del fabbisogno del personale 17:00-17:15 Domande: l'esperto risponde Pagina 2 di 3
6 17/11/ :15-17:30 Verifica dell'apprendimento Verifica dell'apprendimento (verifiche orali, prove simulate, risoluzione di casi, etc.) Pagina 3 di 3
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