Diodi e transistor sono spesso utilizzati in circuiti ad elementi discreti, insieme a R, C, L. Il diodo è spesso utilizzato nei circuiti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Diodi e transistor sono spesso utilizzati in circuiti ad elementi discreti, insieme a R, C, L. Il diodo è spesso utilizzato nei circuiti"

Transcript

1 Diodi e transistor sono spesso utilizzati in circuiti ad elementi discreti, insieme a R, C, L. Il diodo è spesso utilizzato nei circuiti raddrizzatori per convertire la corrente alternata, fornita dalla rete di distribuzione a frequenza di 50 Hz, in corrente continua, su cui è invece basata la gran parte della eletronica per piccoli segnali. Il circuito raddrizzatore più utilizzato è il ponte a diodi:

2 Consideriamo il seguente circuito: Dopo il secondario del trasformatore, ho una tensione alternata (a 50 Hz) di ampiezza voluta. Il diodo fa passare corrente nel carico R solo quando la polarizzazione ai suoi capi è diretta (Rdiodo ~ 0 Ohm) mentre quando la polarizzazione è inversa (Rdiodo ~ Ohm) non circola corrente e quindi la caduta di tensione su R è nulla.

3 Per una maggiore efficienza è meglio utilizzare questo circuito: In questo modo, si raddrizza anche la seconda parte dell onda.

4 Per ovviare alla oscillazione, si utilizzano 2 C di alta capacità (più eventualmente 2 diodi zener)

5 Sul funzionamento del diodo funzionano i LED (e quindi tutte le loro applicazioni) e le celle solari. Il transistor è invece utilizzato come elemento amplificatore o come interruttore. Tipico circuito amplificatore: notate la rete di polarizzazione e il segnale di ingresso (con il condensatore di isolamento) applicato alla base. Cerchiamo di capire perché un transistor può funzionare da amplificatore:

6 Nel caso più semplice, il mio circuito sarà del tipo: Trascuriamo per ora il generatore v i, che ci servirà in seguito per simulare il segnale di ingresso. V BB rappresenta la tensione di polarizzazione della giunzione BE, mentre V CC la tensione di polarizzazione della giunzione CE. Questi 2 generatori, insieme alle resistenze R B e R C fissano il punto di lavoro del transistor, cioè il valore delle correnti di base e collettore e la caduta di tensione sulle giunzioni.

7 Per stabilire il valore di I B e V BE devo utilizzare il grafico che riporta la relazione tra queste 2 quantità (è fornito dal costruttore nei cosiddetti data sheet) Punto di lavoro

8 Vado quindi a vedere sul grafico I C vs. V CE a quale curva di corrente di base devo fare riferimento In questo grafico, fornito anch esso dal produttore, ho una famiglia di curve, parametrizzate dal valore della corrente di base. Scelgo la curva corrispondente al valore di I B fissato in precedenza, e fisso V CC e R C per trovare il punto di lavoro Q che mi interessa

9 A questo punto, ho fissato la polarizzazione del mio transistor, cioè le condizioni in cui voglio che il transistor lavori. Cosa succede se ora aggiungo un piccolo segnale v i? Ovviamente, questo segnale farà variare (di poco!) la tensione alla giunzione V BE e quindi anche il valore di I B (indichiamo questa piccola variazione di corrente con il termine i B)

10 La piccola variazione della corrente di base fa variare il punto di lavoro della giunzione CE. Di conseguenza, si avrà una variazione della corrente di collettore i C e della tensione v CE E per questo motivo che ottengo l amplificazione del segnale!

11 In conclusione, in un circuito amplificatore con transistors devo svolgere i seguenti passi: 1) Scelgo una configurazione 2) Scelgo un punto di lavoro statico, polarizzando opportunamente le 2 giunzioni con opportune reti passive (generatori, resistenze ) 3) Verifico in approssimazione di piccoli segnale se l uscita che ottengo è una buona copia (amplificata) del mio segnale di ingresso

12 Per tenere conto delle caratteristiche non lineari di diodi e transistor si utilizzano modelli di tali componenti. Questi modelli possono essere rappresentati come combinazioni di R,C,L + generatori di tensione o corrente pilotati da grandezze (tensioni,correnti) in particolari punti del circuito. Modello di Ebers-Moll

13 Diodi e transistor come elementi circuitali singoli vengono oggigiorno utilizzati in circuiti particolari, specialmente nel campo dei circuiti di potenza. Invece nel campo dei piccoli segnali (audio,video) si preferiscono utilizzare circuiti integrati, per motivi di praticità, economicità, velocità e facilità di progettazione.

14 Nel campo della trattazione analogica di (piccoli) segnali, oggigiorno sono molto spesso utilizzati i cosiddetti amplificatori operazionali: con questo termine indichiamo circuiti complessi, costituiti da decine di componenti attivi e passivi, racchiusi ed integrati in un unico circuito. Per l utilizzatore, tali dispositivi si presentano come dei circuiti integrati IC che completati con pochi altri componenti attivi o passivi sono in grado di svolgere diverse funzioni.

15 Questo è il circuito di un tipico IC che utilizzeremo (amplificatore operazionale 741)

16 Dal punto di vista funzionale, un Amp Op può essere visto come un dispositivo a due porte (concetto già introdotto nelle precedenti lezioni), dove il segnale di ingresso viene modificato in maniera opportuna per ottenere un determinato segnale di uscita. Possiamo quindi introdurre il concetto di Amp Op ideale, che rappresenta l idealizzazione di un circuito non realizzabile tecnologicamente ma comodo da usare nella descrizione di un circuito. Nel seguito, trascureremo la polarizzazione (cioè la necessaria rete di alimentazione per portare il circuito in condizioni operative) dell AmpOp: infatti, la rete di polarizzazione è già integrata nell IC e sarà in genere sufficiente fornire al dispositivo la corretta alimentazione per portarlo al punto di lavoro.

17 Un AmpOp ideale può essere rappresentato in questo modo: La tensione di uscita Vout è proporzionale, tramite Ao, alla differenza tra le tensioni in ingresso (V2-V1)

18 Quindi la funzione di base di un Amp Op è molto semplice moltiplicazione Introduciamo il concetto di amplificatore ideale: Ao infinito resistenza di ingresso Rin infinita resistenza di uscita Rout nulla banda passante infinita

19 La prima domanda che ci possiamo porre è quale sia il significato di un AmpOp ideale. Se il guadagno è infinito, qualsiasi differenza di tensione all ingresso provoca in uscita una tensione infinita!! Ovviamente questo non ha senso la tensione di uscita è limitata dalla tensione di polarizzazione, generalmente pari a +15V e 15V. Consideriamo il circuito seguente:

20 V Se il guadagno fosse infinito, il segnale di uscita sarebbe eguale a V+ o V-, se V2 > 0 oppure V2 < 0 Ovviamente non vero ma questa dipendenza può essere utile in alcuni circuiti (oscillatori)

21 Confronto tra un AmpOp ideale ed uno reale

22 1) -OFFSET NULL 2) -Vin 3) +Vin 4) V- 8) NC 7) V+ 6) OUT 5) +OFFSET NULL

23 Nella maggior parte dei casi, l AmpOp è inserito in un circuito più complesso, che ha il duplice scopo di stabilizzarne il comportamento e di fargli compiere operazioni più complesse della semplice amplificazione. Il circuito più semplice può essere considerato il seguente: Amplificatore invertente N.B. in tutti i circuiti che vedremo, non sarà riportata la tensione di polarizzazione (Microcap fa la stessa cosa)

24 Dimostreremo che il guadagno del circuito è dato dalla semplice formula: A V = - R F / R I Questa espressione è vera nel caso di amplificatore ideale ma funziona anche per amplificatori reali, almeno con una precisione più che sufficiente per qualsiasi scopo. Se guardate il circuito, potete notare una particolarità: la tensione di uscita è rimandata indietro all ingresso semplice esempio di controreazione (feedback)

25 Il modello circuitale di un amplificatore ideale è il seguente: In questa approx, la resistenza di ingresso è infinita, quella di uscita è nulla, il guadagno è infinito o comunque molto grande.

26 Ne segue che le correnti di ingresso sono nulle 1 regola d ora: i p = i n = 0 Inoltre, il guadagno infinito comporta che la differenza tra le tensioni applicate ai due ingressi deve essere nulla, altrimenti il valore della tensione di uscita sarebbe infinito 2 regola d oro: Vp = Vn Applicando tali regole, è possibile calcolare il guadagno del circuito in cui è inserito l amplificatore. Se si vuole invece effettuare un calcolo più preciso, occorre passare ad un modello più realistico dell amplificatore (modello lineare):

27 In tale modello, la resistenza di ingresso è finita, quindi c è assorbimento di corrente. Inoltre, la resistenza di uscita ha un valore finito che può influenzare il comportamento di tutto il circuito a valle. Le regole d oro non sono più applicabili, e per calcolare le grandezze di interesse devo risolvere il problema mediante una analisi più dettagliata.

28 Alla luce di quanto detto, analizziamo ora qualche tipico circuito: - Amplificatore invertente: è la configurazione base per tutti gli schemi in cui il segnale è applicata all ingresso invertente Sostituiamo all amplificatore il suo modello ideale:

29 Poiché i n = 0, la corrente di ingresso deve essere annullata dalla corrente che passa attraverso R2

30 Se Ao è molto grande (infinito) si ha che

31 Allo stesso risultato si poteva arrivare più velocemente utilizzando la seconda regola d oro: In conclusione: Utilizzando la configurazione base dell amplificatore invertente, abbiamo ottenuto un blocco amplificatore il cui guadagno dipende solo dai componenti aggiunti.

32 Configurazione base dell amplificatore non-invertente In tale circuito, il segnale è applicato all ingresso + ed il feedback entra all ingresso Applicando le regole d oro

33 Un caso patologico di questa configurazione si ottiene quando R2 = 0 e R1 = inf voltage follower V 0 1 V = i Si può dimostrare che in questa configurazione si ottiene una elevata Rin e una piccolissima Rout (utilizzo come buffer)

34 Riprendiamo i due amplificatori di base: 1) In ambo i casi, si puo osservare che se il segnale di ingresso è nullo, il segnale di uscita è tuttavia diverso da zero segnali di offset. In sintesi, questa caratteristica dipende dal fatto che stiamo trattando componenti reali e non ideali. Per minimizzare tale effetto, che può essere fastidioso in apparati molto precisi, si utilizzano i pin 1 e 5 dell AmpOp 741 (offset null).

35 2) Una seconda sorgente di errore deriva dalla corrente, piccola ma non nulla, che entra nell AmpOp dai morsetti di ingresso. Questo effetto puo essere minimizzato aggiungendo al morsetto libero una resistenza pari al parallelo delle 2 resistenze di feedback: Amplificatore non invertente

36 Amplificatore invertente 3) Anche le variazioni di tensione dei generatori di polarizzazione possono introdurre rumore indesiderato nel circuito. Per minimizzare tale effetto, spesso si usa introdurre un filtro opportuno in prossimità dei morsetti di collegamento.

37 Il costruttore dell AmpOp fornisce sempre il data sheet del dispositivo: una lettura attenta di tali caratteristiche aiuta nella scelta del corretto device per l applicazione voluta: nelle tabelle come quella riportata nella pagina seguente sono indicati i valori minimi, massimi e tipici dei parametri dell IC, insieme alle condizioni con cui sono stati misurati. Inoltre, il data sheet è spesso una miniera di informazioni utili per una progettazione veloce di un circuito.

38

39

40

41

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 2-56025 PONTEDERA (PI) 0587 53566/55390 - Fax: 0587 57411 - : iti@marconipontedera.it - Sito WEB: www.marconipontedera.it ANNO SCOLASTICO

Dettagli

Sapere analizzare e risolvere reti elettriche semplici in regime. Sapere trattare i componenti elettronici di base

Sapere analizzare e risolvere reti elettriche semplici in regime. Sapere trattare i componenti elettronici di base Dipartimento Elettronica Materia Elettronica ed Elettrotecnica Classe 4 AUT Ore/anno 165 A.S. 2018-2019 MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO Sapere analizzare e risolvere reti elettriche semplici in

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

DIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente.

DIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente. DIODO Si dice diodo un componente a due morsetti al cui interno vi è una giunzione P-N. Il terminale del diodo collegato alla zona P si dice anodo; il terminale collegato alla zona N si dice catodo. Il

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Il termine di amplificatore operazionale deriva dal fatto che, originariamente, tale dispositivo veniva usato nei calcolatori analogici per svolgere operazioni matematiche (come

Dettagli

GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Prof. Michele Burgarelli 0 Grazie agli studenti della 5 AM a.s. 2013/2014 dell'itis Rossi di Vicenza Grazie a chi ha dato un essenziale supporto per la stesura di tali dispense.

Dettagli

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a 5. Amplificatori Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a. 2010-2011 Amplificazione Amplificare un segnale significa produrre un segnale in uscita (output) con la stessa forma d onda del segnale

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE 4 I Disciplina: Elettrotecnica ed Elettronica PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Elaborata dai docenti: Linguanti Vincenzo,

Dettagli

3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n

3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n 1 3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene

Dettagli

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL LAZIO I.I.S. Via Silvestri, 301 - Roma ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA DISCIPLINA: TECNOLOGIA DEI SISTEMI

Dettagli

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA UNITA DI APPRENDIMENTO 1: RETI ELETTRICHE IN DC E AC Essere capace di applicare i metodi di analisi e di risoluzione riferiti alle grandezze

Dettagli

9.Generatori di tensione

9.Generatori di tensione 9.Generatori di tensione In molte applicazioni analogiche, specialmente per i processi di conversione D/A e A/D, è necessario disporre di tensioni di riferimento precise. Mostriamo alcuni metodi per ottenere

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2018-2019 Indirizzo: Trasporti e Logistica Classe: 4 A t Ore settimanali previste:3 (di cui 2 di laboratorio) Libro di testo: ELETTROTECNICA, ELETTRONICA e AUTOMAZIONE ed.

Dettagli

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I)

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Elettronica = Elaborazione e trasmissione di Segnale Potenza Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Informazione contenuta nella variazione rispetto ad un livello di riferimento Segnali

Dettagli

Manuale per la progettazione dei circuiti elettronici analogici di bassa frequenza

Manuale per la progettazione dei circuiti elettronici analogici di bassa frequenza Manuale per la progettazione dei circuiti elettronici analogici di bassa frequenza C. Del Turco 2007 Indice : Cap. 1 I componenti di base (12) 1.1 Quali sono i componenti di base (12) 1.2 I resistori (12)

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

FILTRI in lavorazione. 1

FILTRI in lavorazione. 1 FILTRI 1 in lavorazione. Introduzione Cosa sono i filtri? C o II filtri sono dei quadripoli particolari, che presentano attenuazione differenziata in funzione della frequenza del segnale applicato in ingresso.

Dettagli

ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI R 1 =1 K

ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI R 1 =1 K ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI PARTE A: Tracciamento della curava caratteristica del diodo Scopo dell'esperienza è studiare la caratterisica tensione-corrente dei diodi. Schema del circuito base utilizzato:

Dettagli

Componenti in corrente continua

Componenti in corrente continua Ogni componente reale utilizzato in un circuito è la realizzazione approssimata di un elemento circuitale ideale. Nello studio dei sistemi in cc gli elementi più importanti sono : esistore Generatori campione

Dettagli

Generatori di tensione

Generatori di tensione Generatori di tensione Laboratorio di Elettronica B Anno accademico 2007-2008 In molte applicazioni analogiche, specialmente per i processi di conversione D/A e A/D, è necessario disporre di tensioni di

Dettagli

CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO

CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO 1 CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene indicato

Dettagli

CARICA SCARICA DI UN CONDENSATORE

CARICA SCARICA DI UN CONDENSATORE CARICA SCARICA DI UN CONDENSATORE tau = RC è il tempo necessario a raggiungere il 63,2% della tensione del generatore. Dopo 5 volte tau si raggiunge il 99%. RADDRIZZATORE A DOPPIA SEMIONDA IDEALE Analizziamo

Dettagli

Elaborazione analogica (1)

Elaborazione analogica (1) Elaborazione analogica (1) Alimentatore bilanciato Amplificatore operazionale Configurazioni di base Amplificatori differenziali Amplificatori differenziali per strumentazione Misura di differenza di potenziale

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.4

Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Lunedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2018-2019

Dettagli

ITIS H. HERTZ A.S. 2009/2010 Classe IV Corso Serale - Progetto Sirio Programmazione preventiva del Corso di ELETTRONICA

ITIS H. HERTZ A.S. 2009/2010 Classe IV Corso Serale - Progetto Sirio Programmazione preventiva del Corso di ELETTRONICA ITIS H. HERTZ A.S. 2009/2010 Classe IV Corso Serale - Progetto Sirio Programmazione preventiva del Corso di ELETTRONICA OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA L allievo deve essere in grado di:

Dettagli

Politecnico di Torino DU Ingegneria Elettronica - AA Elettronica Applicata II - Workbook / Note per appunti - Gruppo argomenti 1

Politecnico di Torino DU Ingegneria Elettronica - AA Elettronica Applicata II - Workbook / Note per appunti - Gruppo argomenti 1 E2.1. ALIMENTATORI Tutti i circuiti e sistemi elettronici richiedono energia per funzionare; tale energia viene fornita tramite una o più alimentazioni, generalmente in forma di tensione continua di valore

Dettagli

Michele Scarpiniti. L'Amplificatore Operazionale

Michele Scarpiniti. L'Amplificatore Operazionale Michele Scarpiniti L'Amplificatore Operazionale MICHELE SCARPINITI L Amplificatore Operazionale Versione 1.0 Dipartimento DIET Università di Roma La Sapienza via Eudossiana 18, 00184 Roma L AMPLIFICATORE

Dettagli

Generatori di segnali sinusoidali

Generatori di segnali sinusoidali Generatori di segnali sinusoidali A cura di Alì Hajj Indice dei contenuti 1. Definizione..... 2 2. La reazione positiva....... 2 3. La condizione di Barkhausen 2 4. Oscillatore a ponte di Wien.... 3 5.

Dettagli

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore

Dettagli

Indice generale. Prefazione. Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1. Capitolo 2. Analisi in frequenza e reti STC 39

Indice generale. Prefazione. Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1. Capitolo 2. Analisi in frequenza e reti STC 39 Indice generale Prefazione xi Capitolo 1. Richiami di analisi dei circuiti 1 1.1. Bipoli lineari 1 1.1.1. Bipoli lineari passivi 2 1.1.2. Bipoli lineari attivi 5 1.2. Metodi di risoluzione delle reti 6

Dettagli

6. Generatori di corrente controllati

6. Generatori di corrente controllati 6. Generatori di corrente controllati 6.1 Generatori con un solo operazionale In molte applicazioni è utile poter disporre di generatori di corrente controllati in tensione. Un modo semplice, ad esempio,

Dettagli

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it In molte applicazioni, risulta conveniente ricorrere ad un sistema di conversione composto da più stadi di conversione posti in

Dettagli

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica Macro unità n 1 Classe IV specializzazione elettronica Elettrotecnica ed elettronica Reti elettriche, segnali e diodi Leggi fondamentali: legge di Ohm, principi di Kirchhoff, teorema della sovrapposizione

Dettagli

L Amplificatore Operazionale G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO

L Amplificatore Operazionale G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO L Amplificatore Operazionale G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO ü INTRODUZIONE ü A.O INVERTENTE ü A.O NON INVERTENTE ü SLEW RATE ü A.O DIFFERENZIALE ü ESEMPI Introduzione L amplificatore operazionale (AO)

Dettagli

ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17

ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17 ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17 Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docenti: Erbaggio Maria Pia (teoria) e Vaccaro Valter (laboratorio) Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

Dettagli

L amplificatore operazionale

L amplificatore operazionale L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile

Dettagli

ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 PROGRAMMA

ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 PROGRAMMA MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL LAZIO I.I.S. Via Silvestri, 301 - Roma ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 PROGRAMMA DISCIPLINA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

Dettagli

DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO MACRO-COMPETENZA A Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e apparecchiature

Dettagli

Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT

Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT Sommario argomenti trattati Schemi e caratteristiche dei principali amplificatori a BJT... 1 Amplificatore emettitore comune o EC... 1 Amplificatore

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 4 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 3-5-07) Amplificatori operazionali non ideali Il comportamento degli amplificatori operazionali reali si

Dettagli

ALTRI CIRCUITI CON OPERAZIONALI 1 Sommatore invertente 1 Sommatore non invertente 3 Amplificatore differenziale 7 Buffer 11

ALTRI CIRCUITI CON OPERAZIONALI 1 Sommatore invertente 1 Sommatore non invertente 3 Amplificatore differenziale 7 Buffer 11 Altri circuiti con operazionali rev. del /06/008 pagina / ALT CCUT CON OPEAZONAL Sommatore invertente Sommatore non invertente Amplificatore differenziale 7 Buffer Altri circuiti con operazionali Sommatore

Dettagli

figura 4.20 La formula generale del rivelatore, valida per segnali d ingresso sinusoidali, è data dall espressione:

figura 4.20 La formula generale del rivelatore, valida per segnali d ingresso sinusoidali, è data dall espressione: 4.12 Il circuito rivelatore La funzione svolta da un circuito rivelatore è simile al processo di raddrizamento svolto da un diodo così come illustrato nel paragrafo 2.3; la differenza sostanziale tra un

Dettagli

Alimentatore stabilizzato

Alimentatore stabilizzato Alimentatore stabilizzato Valerio Toso 1 Introduzione Spesso può sorgere la necessità di trasformare una tensione alternata sinusoidale (Vca) come quella proveniente dalla rete di distribuzione elettrica

Dettagli

APPUNTI DI ELETTRONICA AMPLIFICATORE OPERAZIONALE L amplificatore operazionale ideale

APPUNTI DI ELETTRONICA AMPLIFICATORE OPERAZIONALE L amplificatore operazionale ideale APPUNTI DI ELETTONICA AMPLIFICATOE OPEAZIONALE L amplificatore operazionale ideale Lo schema seguente è lo schema circuitale dell amplificatore operazionale (A.O.): vd v v A ( v v ) dove: è la tensione

Dettagli

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012 Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/2011 3 Appello 09 Febbraio 2012 Indicare chiaramente la domanda a cui si sta rispondendo. Ad esempio 1a) Esercizio 1. R 1 = 20 kω, R 2

Dettagli

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I)

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Elettronica = Elaborazione e trasmissione di Segnale Potenza Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Informazione contenuta nella variazione rispetto ad un livello di riferimento Segnali

Dettagli

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RIC ERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL LAZIO I.I.S. Via Silvestri, 301 - Roma ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 PROGRAMMA DISCIPLINA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

Dettagli

Amplificatore Operazionale

Amplificatore Operazionale mplificatore Operazionale ,1, V V Vout d V V c Resistenza di ingresso Resistenza di uscita Ri Ro 0 mplificazione di modo comune c 0 V CC mplificazione di modo differenziale d V= d R= in R =0 out = V out

Dettagli

Lezione A2 - DDC

Lezione A2 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.2 Filtri Specifica funzionale e parametri uso di strumenti CAD esempi di realizzazioni con AO tecniche SC 1 Contenuto

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. VERONESE - G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. VERONESE - G. MARCONI SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. VERONESE - G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI Via T. Serafin, 15-30014 CAVARZERE (VE) Tel. 0426/51151 - Fax 0426/310911 E-mail: ipsiamarconi@ipsiamarconi.it -

Dettagli

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 5 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA DATI: VIn = 20mV

Dettagli

valore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2

valore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2 I Filtri Il filtro è un circuito che ricevendo in ingresso segnali di frequenze diverse è in grado di trasferire in uscita solo i segnali delle frequenze volute, in pratica seleziona le frequenze che si

Dettagli

Le tensioni di alimentazione +Va e Va devono essere applicate rispetto alla zona di massa.

Le tensioni di alimentazione +Va e Va devono essere applicate rispetto alla zona di massa. 4.2 Sul calcolo del guadagno di un microamplificatore Uno schema elettrico che mostra il più semplice impiego di un circuito integrato è tracciato in figura 4.4, in essa è riportato un microamplificatore

Dettagli

I.I.S.S. G. GALILEI A. SANI -ELETTRONICA Classe:5 - A\EN Data : 19\09\15 Elettronica - Gruppo n 4 : Salzillo_Pinna- Luogo: IISS GalileiSani -LT

I.I.S.S. G. GALILEI A. SANI -ELETTRONICA Classe:5 - A\EN Data : 19\09\15 Elettronica - Gruppo n 4 : Salzillo_Pinna- Luogo: IISS GalileiSani -LT NOME: Marco COGNOME: Salzillo TITOLO: AMPLIFICATORE OPERAZIONALE NON INVERTENTE OBBIETTIVO: REALIZZARE UN CIRCUITO OPERAZIONALE NON INVERTENTE CHE AMPLIFICA DI 11,7dB CIRCUITO TEORICO: CIRCUITO APPLICATIVO:

Dettagli

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Semiconduttori. Carlo Vignali, I4VIL

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Semiconduttori. Carlo Vignali, I4VIL A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2017 Semiconduttori Carlo Vignali, I4VIL SEMICONDUTTORI Un semiconduttore è un materiale che ha un apprezzabile conducibilità

Dettagli

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI AMPLIFICATI PEAZINALI Configurazione invertente Configurazione non invertente 6 AMPLIFICATI PEAZINALI Un amplificatore operazionale è un dispositivo integrato il cui simbolo circuitale è il seguente U

Dettagli

Il diodo come raddrizzatore (1)

Il diodo come raddrizzatore (1) Il diodo come raddrizzatore () 220 V rms 50 Hz Come trasformare una tensione alternata in una continua? Il diodo come raddrizzatore (2) 0 Vγ La rettificazione a semionda Il diodo come raddrizzatore (3)

Dettagli

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta Elettronica Analogica Luxx Luca Carabetta Diodi Raddrizzatori Alimentatori Diodi Il nome sta a ricordare la struttura di questo componente, che è formato da due morsetti, anodo e katodo. La versione che

Dettagli

Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità

Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

Componenti a Semiconduttore

Componenti a Semiconduttore Componenti a Semiconduttore I principali componenti elettronici si basano su semiconduttori (silicio o germani) che hanno subito il trattamento del drogaggio. In tal caso si parla di semiconduttori di

Dettagli

Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Tipi di amplificatori e loro parametri. Amplificatori Operazionali e reazione negativa

Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Tipi di amplificatori e loro parametri. Amplificatori Operazionali e reazione negativa Amplificatori e doppi bipoli Amplificatori e doppi bipoli ntroduzione e richiami Simulatore PSPCE Tipi di amplificatori e loro parametri Amplificatori AC e differenziali Amplificatori Operazionali reali

Dettagli

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT Interruttori allo stato solido 1 Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: con MOS con BJT Velocità di commutazione MOS Velocità di commutazione BJT 2 2003 Politecnico

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 19 - E - 1: Comparatori di soglia Comparatori con isteresi Circuiti misti analogici

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata 1. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

Piano di lavoro preventivo

Piano di lavoro preventivo I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G u g l i e l m o M a r c o n i V e r o n a Piano di lavoro preventivo Anno Scolastico 2015/16 1 Materia Classe Docenti Materiali didattici

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA

PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA PROGRAMMAZIONE DI TECNICA PROFESSIONALE ELETTRONICA CLASSE IIAP Docenti: Rossana Gualtieri, Angelo Zanfini CONTENUTI(Moduli) MODULO 1 GRANDEZZE ALTERNATE E SEGNALI Definizione di segnale. Classificazione

Dettagli

Ricerca ed organizzazione appunti: Prof. ing. Angelo Bisceglia

Ricerca ed organizzazione appunti: Prof. ing. Angelo Bisceglia PRINCIPALI PARAMETRI DEGLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Ricerca ed organizzazione appunti: Prof. ing. Angelo Bisceglia Per capire le numerose caratteristiche di un Amp. Op. è opportuno prendere in esame

Dettagli

Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Genera i segnali di

Dettagli

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici.

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata: dal tipo di sorgente primaria di alimentazione;

Dettagli

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati amplificatori

Dettagli

RELAZIONE DI LABORATORIO

RELAZIONE DI LABORATORIO RELAZIONE DI LABORATORIO Esercitazione di laboratorio di Elettrotecnica N 3 Svolta in data 30/11/2010 Corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale Docente del corso ZICH RICCARDO Squadra (A,B,C) B Tavolo

Dettagli

Circuiti Integrati : Regolatore di tensione lineare

Circuiti Integrati : Regolatore di tensione lineare Circuiti Integrati : Regolatore di tensione lineare Regolatore di tensione lineare In generale i circuiti ed i sistemi elettronici per funzionare correttamente devono essere alimentati con una determinata

Dettagli

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati Studio di circuiti contenenti diodi.doc rev. del 4/6/8 pagina di 9 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati Supponiamo di voler risolvere il seguente circuito con una tensione di

Dettagli

I.I.S.S. G. CIGNA MONDOVI

I.I.S.S. G. CIGNA MONDOVI I.I.S.S. G. CIGNA MONDOVI PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 CLASSE QUARTA A TRIENNIO TECNICO-ELETTRICO MATERIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DOCENTE BONGIOVANNI DARIO MATTEO LIBRI DI

Dettagli

Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale:

Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale: Raddrizzatore a doppia semionda: caso ideale Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale: Questa particolare struttura di collegamento di quattro diodi

Dettagli

AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER

AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER Caratteristiche Sono amplificatori di elevata precisione che offrono una elevatissimo isolamento galvanico fra i circuiti di ingresso e quelli di uscita

Dettagli

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano Lezione 2: Amplificatori operazionali Prof. Mario Angelo Giordano L'amplificatore operazionale come circuito integrato è uno dei circuiti lineari maggiormente usati. L'amplificatore operazionale è un amplificatore

Dettagli

CIRCUITI RADDRIZZATORI

CIRCUITI RADDRIZZATORI CIRCUITI RADDRIZZATORI.doc rev. 1 del 4/6/8 pagina 1 di 16 CIRCUITI RADDRIZZATORI Un primo esempio di utilizzo dei diodi è costituito dai circuiti raddrizzatori. Un circuito raddrizzatore è un componente

Dettagli

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta

Elettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta Elettronica Analogica Luxx Luca Carabetta Transistor BJT Un transistor è un componente elettronico, di modelli di transistor ve ne sono a migliaia, noi studieremo il più comune, il BJT. BJT sta per Bipolar

Dettagli

ESEMPIO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE A PARTIRE DALLE LINEE GUIDA (PECUP DI UNA DISCIPLINA)

ESEMPIO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE A PARTIRE DALLE LINEE GUIDA (PECUP DI UNA DISCIPLINA) ESEMPIO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE A PARTIRE DALLE LINEE GUIDA (PECUP DI UNA DISCIPLINA) DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Amplificatore Operazionale

Amplificatore Operazionale Amplificatore Operazionale ,, Ad Ac esistenza di ingresso esistenza di uscita i o 0 Amplificazione di modo comune Ac 0 CC Amplificazione di modo differenziale Ad = d 0 = in =0 A= CC CC NC 8 CC 3 4 7 6

Dettagli

Elettronica analogica: cenni

Elettronica analogica: cenni Elettronica analogica: cenni VERSIONE 23.5.01 valle del componente di acquisizione dati nella struttura funzionale di un sistema di misura: misurando x y y z sens elab pres ambiente w abbiamo già considerato

Dettagli

Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI

Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI Un filtro passivo in elettronica ha il compito di elaborare un determinato segnale in ingresso. Ad esempio una sua funzione può

Dettagli

Amplificatori. Gli amplificatori. Enzo Gandolfi. Laboratorio di Fisica dei dispositivi elettronici III modulo 1

Amplificatori. Gli amplificatori. Enzo Gandolfi. Laboratorio di Fisica dei dispositivi elettronici III modulo 1 Gli amplificatori Enzo Gandolfi Laboratorio di Fisica dei dispositivi elettronici III modulo 1 Amplificatore Un amplificatore può essere visto come una scatola nera collegata ad un alimentatore che riceve

Dettagli

Curva caratteristica del transistor

Curva caratteristica del transistor Curva caratteristica del transistor 1 AMPLIFICATORI Si dice amplificatore un circuito in grado di aumentare l'ampiezza del segnale di ingresso. Un buon amplificatore deve essere lineare, nel senso che

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

Elettronica. Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio. Andrea Mola

Elettronica. Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio. Andrea Mola Elettronica Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio Andrea Mola 3 maggio 2014 Indice 1 Generatori di forme d onda 3 1.1 Generatori di onde quadre o rettangolari................ 3 1.1.1 Multivibratore

Dettagli

Circuiti Elettrici Capitolo 6 Circuiti con amplificatori operazionali

Circuiti Elettrici Capitolo 6 Circuiti con amplificatori operazionali Circuiti Elettrici Capitolo 6 Circuiti con amplificatori operazionali Prof. Cesare Svelto (traduzione e adattamento) Copyright McGraw-Hill Education. Permission required for reproduction or display. Alexander,

Dettagli

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la

Dettagli

Appunti di Elettronica per Fisici

Appunti di Elettronica per Fisici Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Fisica Marcello Carlà Appunti di Elettronica per Fisici A.A. 2010-2011 Copyright c 2005-2010 Marcello Carlà Ogni riproduzione completa o parziale di questo

Dettagli

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati STUDIO DI CIRCUITI CONTENENTI DIODI USO DI MODELLI SEMPLIFICATI 1 Primo modello 2 Secondo modello 4 Terzo modello 6 La caratteristica e la retta di carico 8 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli

Dettagli