FOGLIO GS. Formati standard, spessore e peso. MARMI DIMENSIONE LASTRE SPESSORE PESO
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- Graziana Carlucci
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1 FOGLIO GS CARATTERISTICHE GENERALI Lastra di lapideo sottile rinforzata con lamiera stirata di acciaio e resina epossidica mediante il processo brevettato TP3 Vacuum. Formati standard, spessore e peso. MARMI DIMENSIONE LASTRE SPESSORE PESO FOLIOgs7 cm 122 x cm mm 7±0.5 Kg/m² 22±2 (circa 4 x8 9 ) (~ 19/64 ) (~ 4.5 psf) FOLIOgs5 * cm 122 x cm mm 5±0.5 Kg/m² 15±2 (circa 4 x8 9 ) (~ 13/64 ) (~ 3.1 psf) GRANITI DIMENSIONE LASTRE SPESSORE PESO FOLIOgs9 cm x mm 9.5±1 Kg/m² 27±2 (~ 4 5 x8 9 ) (~ 3/8 ±1) (~5psf) FOLIOgs7 cm x mm 7.7±0.7 Kg/m² 22±2 (~ 4 5 x8 9 ) (~19/64 ±1 (~ 4.1 psf) FOLIOgs5 * cm x mm 5±0.7 Kg/m² 15±2 (~ 4 5 x8 9 ) (~ 13/64 ) (~ 2.5 psf) Altri spessori e formati sono disponibili su richiesta. * NOTA: Le lastre FOLIO fg5 sia in marmo che granito sono prodotti speciali con alcune limitazioni sulla lunghezza della lastra, sulla planarità e sulle possibili applicazion
2 LITOTIPI Possono essere scelti all interno di un ampia varietà di marmi o di pietre. La lista dei materiali lapidei più frequentemente usati da Taltos è disponibile su richiesta. Le variazioni di venatura e di colore del prodotto sono pregevoli caratteristiche intrinseche del materiale lapideo. FINITURA SUPERFICIALE Le lastre FOLIO gs sono generalmente fornite con spessore calibrato e superficie lucida. Su richiesta è possibile avere la finitura levigata, finiture bocciardate e fiammate non sono ottenibili. CARATTERISTICHE DI PRESTAZIONE DEL PRODOTTO Resistenza all abrasione ed agli agenti chimici: Sono riferibili al tipo di lapideo utilizzato. Caratteristiche meccaniche: Test n 1: Resistenza a flessione MARMO (Cristallino di Prali) in compressione o in tensione su campioni con due carichi applicati ad un terzo dagli appoggi (in accordo alla ASTM C-393) prima e dopo cicli termici (in accordo alla ASTM C481) ed esposizione in nebbia salina (in accordo alla ASTM B-117). Prove eseguite il 27 ottobre 1990 c/o Politecnico di Torino. MARMO (Cristallino di Prali) in compressione o in tensione su campioni con carico applicato in mezzeria (in accordo alla NF B ) Prove eseguite il 10 ottobre 1990 c/o Politecnico di Torino. GRANITO in compressione o in tensione su campioni con due carichi applicati ad un terzo dagli appoggi (in accordo alla ASTM C-880) prima e dopo cicli termici. Prove eseguite il 20 maggio 1991 c/o United States Testing Company, Fairfield, New Jersey (USA). I risultati sono stati dedotti per comparazione con la resistenza caratteristica del granito. (Il calcolo della forza di rottura è stato fatto nell ipotesi convenzionale di materiale omogeneo isotropico con uno spessore totale pari a quello del campione provato e con comportamento elastico sino alla rottura). TIPO DI IN TENSIONE Cristallino di Prali (marmo) σr = 58.5 N/mm² σr = 11.2 N/mm² σr = 8484 psi σr = 1624 psi Granito σr = 65 N/mm² σr = 17.3 N/mm² σr = 9427 psi σr = 2709 psi Note: in entrambi i casi i cicli di invecchiamento non hanno avuto effetti significativi. Test n 2: Resistenza a flessione a) Prove di flessione eseguite in conformità con la Norma UNI 9724/5 presso il Politecnico di Torino il 13 novembre b) Prova di resistenza a flessione dopo i cicli di gelività: 60 cicli di gelo e disgelo( immersione in acqua alla temperatura di C (59 68 F) per 4 ore, refrigerazione per 4 ore, temperatura fra i 15 ed i 20 C (tra 5 e 4 F). c) Prova di resistenza a flessione dopo esposizione alle atmosfere aggressive: esposizione per 150 ore ad una nebbia acida, ottenuta vaporizzando, mediante aria compressa, acqua deionizzata a 20±5 C (68±9 F) contenente 20 p.p.m. di acido solforico (ph 2).
3 A) PROVA DI RESISTENZA A FLESSIONE ALLO STATO NATURALE σr = 93.2 N/mm² σr = psi σr = 47.9 N/mm² σr = 6947 psi B) PROVA DI RESISTENZA A FLESSIONE DOPO CICLI DI GELIVITÀ σr = 80.5 N/mm² σr = psi σr = 47.4 N/mm² σr = 6874 psi C) PROVA DI RESISTENZA A FLESSIONE DOPO ESPOSIZIONE AD ATMOSFERE AGGRESSIVE σr = N/mm² σr = psi σr = 57.2 N/mm² σr = 8296 psi B+C) PROVA DI RESISTENZA A FLESSIONE DOPO CICLI DI GELIVITÀ ED ESPOSIZIONE AD ATMOSFERE AGGRESSIVE σr = 95.4 N/mm² σr = psi σr = 57.1 N/mm² σr = 8281 psi TEST n 3: Azione del vento Prove eseguite l 11 gennaio 1991 presso CFEM Laboratoires, Parigi (Francia). Serie di cicli pressione/depressione simulante l azione del vento su un campione di mm 1500x580 (circa 4 9 x 1 8 ) di marmo Bianco Carrara, incollato perimetralmente su un telaio continuo di alluminio. Nel pannello sono state osservate delle rotture diagonali dopo 10 minuti di pressione dinamica negativa (marmo in tensione) variante tra 72 lbs/ft² e 89 lbs/ft². Dopo 15 minuti di pressione positiva (marmo in compressione) variante tra 90 lbs/ft² e 102 lbs/ft² (limite dello strumento di misura) non si sono osservati decadimenti. Sino a 2300 Pa di pressione positiva e negativa (limite di sicurezza inferiore per ottenere la classe VE in Francia) non si sono osservate deformazioni permanenti.
4 TEST n 4: Resistenza al punzonamento. MARMO (Cristallino di Prali) in compressione (prima e dopo le prove di invecchiamento termico) o in tensione su campioni appoggiati su un telaio ad anello caricato nel centro. Prove svolte il 27 ottobre 1990 c/o Politecnico di Torino. TIPO DI IN TENSIONE Cristallino di Prali (marmo) τ = 7.05 N/mm² τ = 0.99 N/mm² τ = 1022 psi τ = 143 psi TEST n 5: Resistenza a taglio MARMO (Cristallino di Prali) in compressione o in tensione (in accordo alla ASTM C 393) prima e dopo i cicli di invecchiamento termico ed esposizione in nebbia salina. Prove svolte il 27 ottobre 1990 c/o Politecnico di Torino. TIPO DI IN TENSIONE Cristallino di Prali (marmo) τ = 0.78 N/mm² τ = 3.80 N/mm² τ = 113 psi τ = 551 psi TEST n 6: Resistenza all urto (corpo duro) MARMO (Bianco Carrara) mm 1550x580 incollati perimetralmente su un telaio continuo disposto orizzontalmente, una sfera d acciaio di peso N 5.0 (1.1 lbs) libera di cadere da un altezza di m 0.75 (energia d impatto J 3.75), in accordo alla NF P Prove svolte il 19 settembre del 1991 c/o CFEM laboratoires, Paris, Francia. Le prove sono considerate con esito positivo in quanto l impatto non causa danni visibili oppure rotture. TEST n 7: Resistenza all urto (corpo molle) MARMO (Bianco Carrara) mm 1550x580 incollato perimetralmente su un telaio continuo disposto verticalmente, un sacco pesante Kg 50 (110 lbs), vincolato ad un sistema di pendolo in grado di sviluppare un energia d impatto J 600, in accordo alla NF P Prove svolte nel gennaio 1991 c/o CFEM laboratoires, Paris, Francia. Le prove sono considerate con esito positivo in quanto l impatto non causa rotture. TEST n 8: Resistenza a fatica MARMO (Bianco Carrara) mm 1550x580 incollato perimetralmente su un telaio continuo disposto orizzontalmente. Le prove consistono in cicli di pressione/depressione (pressione negativa e positiva) come segue: cicli pressione / depressione ± 300 Pa (± 60 lbs/ft²), cicli pressione / depressione ± 490 Pa (± 98 lbs/ft²), cicli pressione / depressione ± 650 Pa (±130 lbs/ft²). secondo specifiche di laboratorio. Prove svolte nel settembre del 1991 c/o CFEM laboratoires, Paris, Francia. Le prove sono considerate con esito positivo senza alcun tipo di deformazione permanente o decadimento. TEST n 9: Resistenza a shock termico. MARMO (Bianco Carrara) mm 1550x580 incollato perimetralmente su un telaio continuo. La prova consiste in sei cicli come segue: - riscaldamento a 70 C per tre ore, - raffreddamento in acqua a 15 C per 10 minuti, - un ora di riposo. in accordo allo standard U.E.A.t.c. (Title IV: paragraphs and 1.134). Prove svolte nel settembre 1991 c/o CFEM laboratoires, Paris, Francia. Le prove sono considerate con esito positivo senza rotture.
5 TEST n 10: Resistenza al distacco tra strati MARMO (Bianco Carrara) mm 50x50 prima e dopo cicli d invecchiamento secondo ASTM C-297. Prove svolte il 19 settembre 1991 c/o CFEM laboratoires, Paris, Francia - σ = 1.81 N/mm² (262 psi) - σ = N/mm² ( psi) avendo una rottura coesiva nel marmo. La variabilità di questi risultati dipende dal tipo di marmo sebbene non ci sia un evidente decadimento dopo l invecchiamento accelerato. GRANITO mm 50x50 (2 x2 x¼ ) in accordo alla ASTM C-297. Prove svolte il 13 novembre 1991 c/o United States Testing Company, Fairfield, New Jersey (USA). σr = 3.88 N/mm² (562 psi) avendo una rottura coesiva nel granito. TEST n 11: Resistenza allo strappo (clips) MARMO (Cristallino di Prali) prima e dopo cicli d invecchiamento termico ed esposizione in nebbia salina in accordo a specifiche di laboratorio. Prove svolte il 12 novembre 1990 c/o Politecnico di Torino. - valore di resistenza: Zp= N ( lbs) GRANITO prima, dopo 15 e dopo 30 cicli d invecchiamento termico, in accordo con ICBO Acceptance Criteria. Prove svolte il 17 maggio 1991 c/o United States Testing Company, Fairfield, New Jersey (USA). - valore di resistenza: Zp= 2500 N (562 lbs) TEST n 12: Resistenza a taglio (clips) MARMO (Cristallino di Prali) prima e dopo cicli d invecchiamento termico ed esposizione in nebbia salina in accordo a specifiche di laboratorio. Prove svolte il 10 ottobre 1991 c/o Politecnico di Torino. - valore di resistenza: Zz= 3959 N (888 lbs) TEST n 13: Deformabilità a flessione Momento d inerzia sperimentale per una sezione tipica omogeneizzata al materiale lapideo con ipotetico modulo di elasticità E= N/mm² (E= psi) per pannelli di dimensione unitaria: - J= mm4/mm Stabilità nel tempo I risultati dei cicli di invecchiamento accelerato eseguiti sino ad oggi indicano che può esserci un decadimento massimo pari al 20% del valore iniziale (invecchiamento accelerato secondo NF T76-109). In molti casi non si è riscontrato alcun decadimento. a) Invecchiamento accelerato (ASTM C-481) Prove svolte il 27 ottobre 1990 c/o Politecnico di Torino, su campioni di Cristallino di Prali (MARMO) sottoposti, dopo l invecchiamento, a prove di resistenza meccanica (flessione/taglio). I sei cicli termici si sono svolti come segue: - immersione in acqua a 49 C per un ora, - riscaldamento in acqua a 71 C per 3 ore, - raffreddamento in criostato a -25 C per 20 ore, - riscaldamento in forno a 71 C per 3 ore, - immersione in acqua a 71 C per 3 ore, - riscaldamento in forno a 71 C per 18 ore.
6 Le prove sono state passate con esito positivo sia con le clips inserite sia senza. b) Invecchiamento accelerato (NF T , condizione 4) Prove svolte l 11 gennaio 1991 c/o CEBTP, Nantes, Francia, su provini di Bianco Carrara (MARMO) che sono poi stati sottoposti a prove di distacco tra strati, svoltesi come segue: - riscaldamento a 70 C (in 30 min.) con mantenimento della temperature per 5 ore, - raffreddamento a -40 C (in un ora) con mantenimento della temperatura per 5 ore, Questi cicli sono stati ripetuti per 28 giorni senza osservare rotture. c) Resistenza alla nebbia salina (ASTM B-117) Prove svolte il 29 ottobre 1990 c/o Camera di Commercio - laboratorio chimico, Torino. I provini di Bianco Carrara (MARMO) sono rimasti esposti alla nebbia salina per 1200 ore a temperatura ambiente. La prova è considerata passata con esito positivo ed ha evidenziato l importanza di una corretta protezione dei bordi. d) Prove di gelività superficiale. Prove svolte il 19 settembre 1991 c/o Bureau Veritas, Levallois-Perret, Francia, su Bianco Carrara (MARMO) ed eseguite come segue: - 25 cicli gelo/disgelo (quattro ore di gelo e quattro di disgelo) dopo 48 ore di immersione in acqua. Questi cicli sono stati ripetuti per 25 volte senza rotture, senza microfratture e disaggregazioni. Dopo tutti i cicli si è riscontrato un calo di peso dell 1%. Comportamento al fuoco Il comportamento al fuoco di un pannello dipende dalla costruzione nella quale è inserito. Fire protection Construction Requirements. Art. 1/ Prove svolte il 2 ottobre 1991 c/o Dept. Buildings, New York, USA Il materiale è accettato per utilizzi in edifici non combustibili. Caratteristiche acustiche Isolamento acustico Le prove si sono svolte in accordo alla ISO 717/1 con il marmo Cristallino di Prali avendo: - indice di valutazione acustica: Rw : db 31 Prove svolte nell ottobre del 1990 c/o Istituto Elettrotecnico Galileo Ferraris, Torino. Caratteristiche termiche a) Conducibilità termica Le prove si sono svolte in accordo alla ASTM C518 (UNI 7891) con il marmo Cristallino di Prali avendo: - 1/k = W/mK alla temperatura media 20 C Prove svolte nel 1990 c/o C.S.I., Bollate (MI). b) Deformabilità termica La deformabilità termica può essere dedotta dagli elementi costituenti il composito e dal loro rispettivo modulo elastico. α ( C-¹) N/mm² psi Materiale lapideo * Resina epossidica * Acciaio 12* Caratteristiche chimiche (sullo strato di resina epossidica). Adesività con silicone strutturale DC 983 e DC 795. Le prove si sono svolte in accordo alle NF P e NF P (dopo immersione in acqua ed essiccazione a 100 C) e sono state passate positivamente con rottura coesiva. Prove svolte nell ottobre del 1990 c/o Dow Corning, Seneffe, Belgium.
7 Prova di peeling con silicone strutturale DC 983 e DC 795. Le prove si sono svolte in accordo alla ASTM C-794 e sono state positive per facciate strutturali incollate con silicone DC 983 e DC 795, avendo una rotture di tipo coesivo. Prove svolte nell ottobre del 1990 c/o Dow Corning, Seneffe, Belgium. APPLICAZIONI Movimentazione Le lastre vanno sempre movimentate di coltello (come per i vetri). Taglio La lastra intera FOLIO gs marmo o granito può essere tagliata, forata o lavorata con attrezzature tradizionali in un qualsiasi laboratorio da marmista ed anche in cantiere utilizzando semplici attrezzi manuali. Incollaggio (adesivi) FOLIO gs può essere posato per mezzo di idonei collanti approvati da Taltos, come: - adesivi bicomponenti poliuretanici, - siliconi L.A.S.H. (accessorio di posa) Sviluppato per l utilizzo con i moduli di grande formato FOLIO, l accessorio di posa brevettato LASH è di aiuto sostanziale per l installazione di una qualsiasi grande superficie di lastra FOLIO gs. L accessorio LASH automaticamente livella e spazia pezzi adiacenti producendo una superficie pressoché perfetta, senza risalti sia su piani verticali che orizzontali. Fissaggi meccanici CLIPS: sono delle radici d ancoraggio realizzate in acciaio zincato oppure inossidabile inserite in tasche pre-tagliate sul retro del pannello e sigillate con resina poliuretanica bicomponente. Tasselli ad espansione geometrica: possono essere usati come fissaggi meccanici tasselli ad espansione geometrica (tipo KEIL). Applicazioni per rivestimenti esterni Molti graniti e pochi marmi, come il Bianco Carrara, il Botticino ed il Travertino possono resistere all esterno e possono essere utilizzati come rivestimenti esterni per edifici. FOLIO gs marmo oppure granito sono i prodotti ideali per rivestimenti esterni ventilati utilizzando il sistema RS300 oppure altri sistemi di facciate continue. Possono essere utilizzati in pezzi di dimensione sino a 3 m², in accordo alle richieste del progetto. Possono essere incollati con silicone strutturale su sottostrutture continue e devono essere fissati per sicurezza con le clips o altri fissaggi meccanici approvati (tipo Keil). Quale alternativa alle facciate ventilate, i pannelli FOLIO gs possono essere incollati con adesivi approvati da Taltos su pareti esistenti ed assicurati alla retrostante muratura in mattoni o cemento armato a mezzo di perni o viti che sono invisibili a partire dal secondo piano (al piano terra non sono necessari). Applicazioni per rivestimenti interni I pannelli FOLIO gs sono autoportanti in molte applicazioni: ante di cucine o altri mobili, tavoli e ripiani, inseriti in profili metallici e o incollati su legno compensato supportato da un telaio metallico. Macchia aperta Su richiesta i pannelli FOLIO gs possono essere forniti in lastre numerate in sequenza e lucidate a coppie per esecuzioni a macchia aperta. La vicinanza dei tagli insita nel sistema produttivo, grazie al ridotto spessore delle lastre permette un miglior accoppiamento tra queste rispetto a lastre di spessore cm 2 o 3. Questa caratteristica consente un risultato finale più sofisticato ed accurato. NOTA: Tutti i testi eseguiti da Taltos sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.
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