GRADI DI PROTEZIONE DEGLI EDIFICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GRADI DI PROTEZIONE DEGLI EDIFICI"

Transcript

1 ALLEGATO 2 GRADI DI PROTEZIONE DEGLI EDIFICI PARTE 1 INDAGINE SULLE TIPOLOGIE DI INTERESSE AMBIENTALE

2 INDAGINE SULLE CATEGORIE TIPOLOGICHE L'indagine, finalizzata alla definizione delle categorie tipologiche degli edifici di interesse storico e/o ambientale presenti all'interno del territorio comunale, è stata effettuata a varie riprese nel corso dell'anno 1996; sono stati rilevati direttamente sul luogo col metodo fotografico e, in alcuni casi. grafico circa 650 edifici o aggregazioni di edifici. L'ordinamento e la rielaborazione di questo cospicuo materiale ci ha consentito di raggruppare gli edifici in sette categorie tipologiche secondo definizioni che comprendono sia le specifiche destinazioni d'uso che gli aspetti volumetrici e formali. Va innanzi tutto chiarito che l'eterogeneità della struttura edilizia ha reso in molti casi oltremodo difficile la codificazione in un rigido inquadramento tipologico, anche a causa delle continue variazioni e modifiche che si sono susseguite nel tempo. Ogni definizione tipologica è stata corredata da schemi grafici di facciata: questi hanno puro carattere indicativo per le categorie tipologiche che raggruppano edifici estremamente eterogenei (cat. A, cat. B, cat. E, cat. G) essendovi rappresentati edifici unici, mentre possono costituire criteri di tipizzazione per le categorie più diffuse nel territorio (cat. C, cat. D., cat. E). La pur schematica rappresentazione delle facciate consente di ottenere informazioni sui singoli elementi: forma e andamento delle falde. partitura dei fori. presenza o meno di parti in aggetto; elementi che trovano poi ulteriore specificazione nell'abaco degli elementi compositivi; di notevole rilevanza risulta essere la constatazione che all'interno del territorio comunale, fatta eccezione per pochissimi casi, sono, assenti i porticati sia all'interno dei nuclei storici che nelle case sparse. L'edilizia ha principalmente una origine di carattere rurale che in molti casi si è sviluppata nel tempo sotto forma di aggregazioni in linea; spesso coesistono nella stessa aggregazione le parti a destinazione abitativa con le parti ad annesso rustico. Abbiamo ritenuto estremamente interessante visualizzare con alcuni grafici, inseriti nelle pagine seguenti, gli aspetti fondamentali che emergono dall'indagine svolta. Grafico 1 - Grado di permanenza per classe tipologica Da questo grafico risulta evidente come sia gli edifici di rilevante valore architettonico (cat. A) che costituiscono il 2,8% dell'intero patrimonio edilizio storico pari a 15 unità edilizie, che quelli con caratteristiche di pregio (cat. B) con 24 unità (4,6%) siano presenti in quantità modeste, mentre la maggior parte degli edifici (54,5%) ha caratteristiche derivanti dalla edilizia rurale abitativa (cat. C), di semplice e lineare conformazione. Grafico 2 - Suddivisione degli edifici per raggruppamenti di classi tipologiche Raggruppando gli edifici con preminenti caratteri rurali (cat. C + D + E + F) risulta evidente come la grande maggioranza degli edifici (87%) sia riconducibile ad una origine legata all'utilizzo delle risorse agricole con precise connotazioni tipologiche e formali. Grafico 3 - Grado di permanenza per classe tipologica Dalla lettura di questo grafico risulta evidente come gli edifici analizzati abbiano subito manomissioni e alterazioni rispetto ai caratteri tipologici originari. Ha grande rilevanza riscontrare ad esempio come gli edifici di cat. C (che rappresentano il 54,5% del totale) siano per il 35% riconducibili ad un grado di permanenza 3 = pessimo, per il 52% ad un grado di permanenza 2 = mediocre e solo per il 13% ad un grado di permanenza 1 = buono.

3 La quasi totalità degli interventi a cui sono stati sottoposti gli edifici negli ultimi decenni sono stati effettuati in spregio delle caratteristiche originarie portando in molti casi ad organismi non più riconoscibili e difficilmente ripristinatili. Grafico 4 - Suddivisione degli edifici per grado di permanenza Raggruppando gli edifici per grado di permanenza emerge in modo drammatico la situazione di degrado esistente nel tessuto edilizio: solo il 21% degli edifici di interesse storico e/o ambientale può essere classificato con grado di permanenza 1 = buono, il 48% ha grado di permanenza 2 = discreto, il 23% ha grado di permanenza s = pessimo, il restante 8 'ó non viene classificato in quanto è costituito da edifici che, pur schedati e segnalati dalla cartografia di indagine del P.R.G. vigente, hanno subito manomissioni tali da risultare impossibile ogni riferimento alle tipologie storiche.

4 CATEGORIA TIPOLOGICA A CATEGORIA TIPOLOGICA B Edifici o complessi edilizi, vincolati ai sensi della L. 1089/39 e della L. 1497/39 e non, di notevole interesse storico e di rilevante valore architettonico e ambientale. Edifici isolati o all interno di aggregazioni in linea, ad uso prevalentemente residenziale, con caratteristiche di pregio, che per consistenza volumetrica, elementi organizzativi e/o formali si presentano con caratteristiche di unicità. Appartengono a questa categoria sia edifici di vecchio impianto che ispirati alla architettura di inizio secolo. Edifici a destinazione non residenziale (es. archeologia industriale) con caratteristiche particolari.

5 CATEGORIA TIPOLOGICA C Edifici isolati o all interno di aggregazioni in linea, ad uso prevalentemente residenziale. Gli elementi compositivi e formali risultano estremamente semplici: pianta di forma regolare, due o tre piani fuori terra, tetto a due falde con colmo parallelo alla facciata principale, disposizione regolare dei fori di facciata, presenza talvolta di portico passante (nel caso di aggregazioni in linea prospicienti vie pubbliche). In alcuni edifici isolati o di più recente impianto si riscontra la presenza di tetto a padiglione.

6 CATEGORIA TIPOLOGICA D CATEGORIA TIPOLOGICA E Edifici isolati o all'interno di insediamenti in linea che si configurano come aggregazione di unità ad uso abitativo, e di parte ad annesso rustico, di minori dimensioni e altezza, in allineamento planimetrico. Se inseriti all'interno di un edificato in linea, generalmente si trovano all'estremità dello stesso. Gli elementi compositivi risultano estremamente semplici: pianta di forma regolare, tre piani fuori terra per la parte abitativa, tetto a due falde con colmo parallelo alla facciata principale, disposizione regolare dei fori di facciata della parte abitativa, aperture di grandi dimensioni nell'annesso rustico. In alcuni edifici isolati o di più recente impianto si riscontra la presenza di tetto a padiglione. Edifici rurali di grandi dimensioni con forte carattere di unitarietà, generalmente isolati, nei quali coesistono le parti a destinazione abitativa e le parti ad annesso rustico. Come nel tipi C e D l'edificio è a tre piani, la pianta è di forma regolare, il tetto a due falde con colmo parallelo al prospetto principale, la porzione abitativa ad annesso rustico è caratterizzata da aperture disposte con regolarità, di grandi dimensioni.

7 CATEGORIA TIPOLOGICA F CATEGORIA TIPOLOGICA G Edifici isolati o aggregati in linea ad edifici residenziali, ad uso esclusivo di annesso agricolo caratterizzati da : pianta di forma rettangolare, tetto a due falde, generalmente al piano terra i fori sono di ridotte dimensioni e al primo piano le aperture sono di grandi dimensioni. Edifici, isolati o all interno di insediamenti in linea, a destinazione prevalentemente residenziale che pur improntati su schemi organizzativi riferibili ai tipi rurali ( C ) presentano caratteri formali e stilistici riscontrabili in architettura più prettamente urbani. Sono quindi presenti particolari conformazioni di coperture, di forature, (poggioli, terrazzini, fori di vetrina), di elementi decorativi (comici e marcapiani) e di finitura. Edifici a destinazione produttiva, di vecchio impianto, con caratteristiche particolari.

8 AGGREGAZIONI DI EDIFICI SCHEMA PLANIMETRICO CARATTERISTICHE Aggregazioni rurali semplici caratterizzate dall unione di due o più unità che per configurazione dimensionale e formale sono riconducibili a tipi elementari isolati (C+C+F, B+C+G,...). Generalmente l aggregazione avviene mediante l accostamento delle parti destinate alla residenza, con gli annessi all estremità della stessa. Sono presenti sia nella zona collinare che in quella di pianura e raggiungono il maggior sviluppo in lunghezza all interno dei centri storici, come fronte edificato su strada e non. Aggregazioni rurali in cui i volumi edificati si fronteggiano formando una corte interna. Generalmente uno degli edifici è adibito a residenza (più unità abitative) con eventuale annesso rustico mentre il secondo, di minor consistenza, ad uso esclusivo di annesso agricolo. Sono presenti principalmente nella zona di pianura, sia all interno dei centri storici che tra gli edifici sparsi. Aggregazioni rurali in cui i volumi edificati sono disposti in posizione ortogonale tra loro, formando una corte interna. Le destinazioni d uso e le caratteristiche generali sono le stesse del tipo precedente.

9

10

11 PARTE 2 DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI PER GRADO DI PROTEZIONE

12 DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI PER GRADO DI PROTEZIONE Nella cartografia di progetto di P.R.G. (tavole alle scale 1/5000-1/2000-1/1000) sono stati individuati gli edifici meritevoli di protezione; agli stessi è stata assegnata la categoria tipologica di appartenenza ed il grado di protezione. La categoria tipologica ha lo scopo di riferire gli edifici ad una delle tipologle di interesse ambientale individuate nel territorio comunale ed ha riscontro normativo esclusivamente nelle distinzioni che vengono effettuate all'interno dell'abaco degli elementi architettonici. Previa presentazione di dettagliata documentazione grafica e fotografica, può essere richiesta la modifica o la diversa articolazione della categoria tipologica; la commissione edilizia si esprimerà in merito. Il grado di protezione definisce gli interventi ammessi ed ha riscontro normativo oltre che nella L. n 457/78, nelle Norme Tecniche di Attuazione e nel presente capitolo dell'allegato A. E necessario comunque puntualizzare che nel caso di edifici complessi e/o risultanti da aggregazioni o aggiunte di più volumi disomogenel. la categoria tipologica e il grado di protezione sono riferiti al corpo principale in quanto parte preminente riconoscibile come originario o riconducibile a un tipo edilizio; per le parti aggiunte per le quali è assentibile il mantenimento valgono le disposizioni specifiche previste per ogni grado di protezione

13 GRADO DI PROTEZIONE 1 Edifici vincolati ai sensi della L. 1089/39 o della L. 1497/39 nonchè non vincolati di rilevante importanza storica, artistica e ambientale. Interventi ammessi : - manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. - manutenzione straordinaria (MS) - lett. b art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. - restauro e risanamento conservativo (RS/1) - lett. c art. 31 L. 457/78 e art. 9.6 N.d.A. Oltre ai criteri generali di intervento enunciati all Art. 9 delle N.d.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate anche le seguenti Prescrizioni particolari : Impianto tipologico tutti gli interventi ammessi hanno come obiettivi la conservazione ed il ripristino dell impianto tipologico e degli elementi strutturali e distributivi originari ; è ammessa la riorganizzazione degli spazi interni purchè non vengano alterati i moduli costruttivi e strutturali originari ed il sistema dei collegamenti orizzontali e/o verticali ; è prescritta l eliminazione delle superfetazioni e degli elementi aggiunti estranei ai caratteri architettonici originari dell edificio (corpi aggiunti, sopraelevazioni) ; per gli edifici con grado di protezione 1 non è ammesso l ampliamento di volume fuori terra; non è altresì ammessa la formazione di rampe carrabili a servizio di locali interrati ; Elementi strutturali è prescritta la conservazione delle murature perimetrali originarie ed il ripristino di parti lesionate con materiali e tecniche uguali a quelli originari. L uso di materiali e tecnologie diverse dovrà essere tale da non alterare l aspetto esteriore degli elementi originari e le eventuali decorazioni ; è ammessa la sostituzione delle sole strutture lignee orizzontali deteriorate, se non in presenza di elementi decorativi di valore, mediante l impiego dello stesso materiale e con le stesse finiture ; sono ammessi interventi di consolidamento dei solai in legno con inserimento di elementi metallici solo se inseriti a scomparsa nelle strutture ; è consentito l inserimento di elementi secondari (tramezze, controsoffitti, ecc.) che non comportino compromissioni strutturali o degrado dei caratteri propri dell edificio ; è ammessa la sostituzione della copertura nel mantenimento e/o ripristino dei materiali, delle forme e delle pendenze originari. Facciate è prescritta la conservazione delle facciate originarie, della loro composizione, delle forature di porte e finestre appartenenti all assetto originario, delle opere in sporgenza (cornici di gronda, sporti, balconi, riquadri di fori di finestra, marcapiani, lesene, ecc.) e di eventuali affreschi e decorazioni. Il restauro ed il ripristino degli elementi sopra considerati deve avvenire mediante uso di materiali uguali a quelli originari o con essi compatibili ; è consentita la ricomposizione di forature di facciata manomesse nel rispetto assoluto dello schema strutturale e compositivo originario ; è vietata la costruzione di nuovi elementi di facciata (balconi, pensiline, frangisole) e l aggiunta di decorazioni e finiture ; è prescritto il mantenimento e ripristino delle torrette di camini originarie. Finiture esterne è prescritta la conservazione delle finiture, dei materiali e dei colori originari esistenti. Gli interventi di restauro e di ripristino delle finiture esterne dovranno essere attuati con materiali uguali o conformi a quelli

14 originari preesistenti ; per i serramenti esterni è prescritto l uso del legno sia per i telai vetrati che per gli scuri. Impianti è consentito l inserimento degli impianti tecnologici richiesti dalle esigenze d uso purchè non alterino l impiego tipologico e strutturale complessivo, non compromettano elementi di pregio e non comportino alterazione di sagoma e di volume degli edifici. Eventuali canne fumarie dovranno essere contenute nel volume dell edificio stesso. Riferimenti all Abaco : vista la particolarità dei caratteri compositivi degli edifici assoggettati al grado di protezione 1 il riferimento all Abaco degli elementi architettonici sarà da prendere in considerazione esclusivamente per gli interventi su quelle parti di edificio nelle quali siano presenti elementi assimilabili a quelli rappresentati.

15 GRADO DI PROTEZIONE 2 Edifici di pregio con carattere di unicità che conservano senza sostanziali manomissioni le caratteristiche originarie e che costituiscono significativi esempi architettonici e/o ambientali. Interventi ammessi : - manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. - manutenzione straordinaria (MS) - lett. b art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. - restauro e risanamento conservativo (RS/2) - lett. c art. 31 L. 457/78 e art. 9.6 N.d.A. - ristrutturazione edilizia parziale (RTE/I) - lett. d art. 31 L. 457/78 e art. 9.7 N.d.A. Oltre ai criteri generali di intervento enunciati all Art. 9 delle N.d.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate anche le seguenti Prescrizioni particolari : Impianto tipologico tutti gli interventi ammessi devono tendere al mantenimento ed al ripristino dell impianto tipologico originario in particolar modo per quanto riguarda l aspetto esterno ; è ammessa la ridistribuzione verticale ed orizzontale al fine di una più adeguata organizzazione funzionale e comunque nel rispetto dell impianto tipologico originario ; in tutti gli interventi deve essere perseguito l obiettivo della eliminazione degli elementi estranei all organismo principale (corpi aggiunti e sopraelevazioni di recente impianto) e della conservazione degli elementi significativi di pregio ; per le parti di edificio non strettamente riconducibili alla tipologia di riferimento e per i quali è assentibile il mantenimento, gli interventi dovranno essere condotti in modo da ottenere l integrazione volumetrica e formale con l organismo principale, in osservaqnza delle indicazioni previste per il presente grado di protezione ; per gli edifici con grado di protezione 2 non è ammesso l ampliamento di volume fuori terra; non è altresì ammessa la formazione di rampe carrabili a servizio di locali interrati. Elementi strutturali è prescritto il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi strutturali, è ammessa la sostituzione delle murature e delle tramezze interne ; è ammessa la sostituzione delle strutture orizzontali deteriorate con l utilizzo di materiali costruttivi originari ; è comunque prescritto il mantenimento dei soffitti decorati e/o con strutture a vista di pregio ; è ammessa la sostituzione della copertura nel mantenimento e/o ripristino dei materiali, delle forme e delle pendenze originari. Facciate è prescritto il mantenimento delle facciate originarie sia nella loro composizione che nei materiali con particolare considerazione per le opere in sporgenza (cornici di gronda, sporti, poggioli, riquadri di fori, marcapiani, lesene, ecc.) che, in quanto partecipi dei caratteri stilistici dell edificio, dovranno essere ripristinati ; è prescritta la ricomposizione delle forature delle facciate che hanno subito manomissioni nel rispetto delle caratteristiche originarie dell edificio e/o tipologiche ; è vietata la costruzione di nuovi poggioli, balconi e porticati in genere ; è prescritto il mantenimento e ripristino delle torrette di camini originarie. Finiture esterne è prescritto il mantenimento ed il ripristino degli elementi decorativi originari ;

16 le tinteggiature dovranno rispecchiare le tonalità originarie evitando pitture non traspiranti secondo le indicazioni dell Abaco ; per i serramenti esterni è prescritto l uso del legno sia per i telai vetrati che per gli scuri. Eventuali serramenti di vetrina potranno essere in metallo o in metallo accoppiato al legno con esclusione dell alluminio. Impianti è consentito l inserimento degli impianti tecnologici richiesti dalle esigenze d uso purchè non comportino compromissioni negli elementi di pregio e degrado stilistico. L inserimento di impianti, servizi igienici e tecnologici dovrà avvenire senza alterazioni volumetriche degli edifici. Eventuali canne fumarie dovranno essere contenute nel volume dell edificio stesso. Riferimenti all Abaco : vista la particolarità dei caratteri compositivi degli edifici assoggettati al grado di protezione 2 il riferimento all Abaco degli elementi architettonici sarà da prendere in considerazione esclusivamente per gli interventi su quelle parti di edificio nelle quali siano presenti elementi assimilabili a quelli rappresentati.

17 GRADO DI PROTEZIONE 3 Edifici presenti all interno dei centri storici e non che, essendo riconducibili alle tipologie storiche di architettura rurale o di edilizia minore, mantengono senza sostanziali manomissioni le caratteristiche specifiche della categoria tipologica di appartenenza, costituendo una importante testimonianza culturale ed ambientale. Interventi ammessi : - manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. - manutenzione straordinaria (MS) - lett. b art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. - restauro e risanamento conservativo (RS/2) - lett. c art. 31 L. 457/78 e art. 9.6 N.d.A. - ristrutturazione edilizia parziale (RTE/I) - lett. d art. 31 L. 457/78 e art. 9.7 N.d.A. Oltre ai criteri generali di intervento enunciati all Art. 9 delle N.d.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate anche le seguenti Prescrizioni particolari : Impianto tipologico tutti gli interventi ammessi devono tendere al mantenimento ed al ripristino dell impianto tipologico originario in particolar modo per quanto riguarda l aspetto esterno ; è ammessa la ridistribuzione verticale ed orizzontale al fine di una più adeguata organizzazione funzionale e comunque nel rispetto dell impianto tipologico originario; in tutti gli interventi deve essere perseguito l obiettivo della eliminazione degli elementi estranei all organismo principale (corpi aggiunti e sopraelevazioni di recente impianto) e della conservazione degli elementi significativi di pregio ; per le parti di edificio non strettamente riconducibili alla tipologia di riferimento e per i quali è assentibile il mantenimento, gli interventi dovranno essere condotti in modo da ottenere l integrazione volumetrica e formale con l organismo principale, in osservaqnza delle indicazioni dettate dal presente grado di protezione ; per gli edifici con grado di protezione 3 non è ammesso l ampliamento di volume fuori terra se non diversamente indicato dalla cartografia di P.R.G.; non è altresì ammessa la formazione di rampe carrabili a servizio di locali interrati. Elementi strutturali è prescritto il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi strutturali significativi, è ammessa la sostituzione delle murature e delle tramezze interne ; è ammessa la sostituzione ed il riposizionamento delle strutture orizzontali per adeguare le altezze interne alle nuove e diverse esigenze, nel mantenimento dei materiali costruttivi originari; è comunque prescritto il mantenimento dei soffitti decorati e/o con strutture a vista di pregio ; è ammessa la sostituzione della copertura nel mantenimento e/o ripristino dei materiali, delle forme e delle pendenze originari e nel mantenimento della quota della linea di gronda. Facciate è prescritto il mantenimento delle facciate originarie sia nella loro composizione che nei materiali con particolare considerazione per le opere in sporgenza (cornici di gronda, sporti, riquadri di fori, zoccolature, ecc.) che, in quanto partecipi dei caratteri dell edificio, dovranno essere ripristinati ; sono consentiti spostamenti di quota delle forature a condizione che ciò sia esteso all intera facciata dell unità edilizia (intesa come elemento architettonicamente unitario), che non comporti la rimozione di stipiti e davanzali in pietra di pregio, che siano contenuti nella misura massima di cm. 30, che non modifichino le dimensioni originarie e che sia mantenuta la quota della linea di gronda ; è prescritta la ricomposizione delle forature delle facciate che hanno subito manomissioni nel rispetto delle caratteristiche originarie dell edificio e/o tipologiche ; è consentita l apertura di nuovi fori secondo le indicazioni specifiche dell Abaco ;

18 è vietata la costruzione di nuovi poggioli, balconi e porticati in genere ; è prescritto il mantenimento e ripristino delle torrette di camini originarie. Finiture esterne è prescritto il mantenimento ed il ripristino di eventuali elementi decorativi originari ; le tinteggiature dovranno rispecchiare le tonalità originarie evitando pitture non traspiranti secondo le indicazioni specifiche dell Abaco ; per i serramenti esterni è prescritto l uso del legno sia per i telai vetrati che per gli scuri. Eventuali serramenti di vetrina potranno essere in metallo o in metallo accoppiato al legno con esclusione dell alluminio. Impianti L inserimento di impianti, servizi igienici e tecnologici dovrà avvenire senza alterazioni volumetriche degli edifici. Eventuali canne fumarie dovranno essere contenute nel volume dell edificio stesso, le torrette dovranno essere realizzate secondo le indicazioni dell Abaco. Riferimenti all Abaco : In tutti gli interventi ammessi per gli edifici con questo grado di protezione, per quanto attiene i singoli elementi architettonici si dovrà fare riferimento, a seconda della classe tipologica di appartenenza, alle indicazioni specifiche dell Abaco degli elementi architettonici.

19 GRADO DI PROTEZIONE 4 Edifici con caratteristiche analoghe a quelli con grado di protezione 3 ma che hanno subito interventi ed alterazioni non gravi e comunque tali da consentirne il ripristino secondo le caratteristiche specifiche della categoria tipologica di appartenenza; edifici di recente impianto che riprendono i caratteri tipologici storici. Interventi ammessi : - manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. - manutenzione straordinaria (MS) - lett. b art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. - restauro e risanamento conservativo (RS/2) - lett. c art. 31 L. 457/78 e art. 9.6 N.d.A. - ristrutturazione edilizia con ripristino tipologico (RTE/2) - lett. e art. 31 L. 457/78 e art. 9.7 N.d.A. Oltre ai criteri generali di intervento enunciati all Art. 9 delle N.d.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate anche le seguenti Prescrizioni particolari : Impianto tipologico tutti gli interventi ammessi devono tendere al mantenimento dell impianto tipologico originario ed al ripristino secondo i criteri originari di tutti gli elementi che abbiano subito manomissioni, in particolar modo per quanto riguarda l aspetto esterno ; è ammessa la ridistribuzione verticale ed orizzontale al fine di una più adeguata organizzazione funzionale ; in tutti gli interventi deve essere perseguito l obiettivo della eliminazione degli elementi estranei all organismo principale (corpi aggiunti e sopraelevazioni di recente impianto) ; per le parti di edificio non strettamente riconducibili alla tipologia di riferimento e per i quali è assentibile il mantenimento, gli interventi dovranno essere condotti in modo da ottenere l integrazione volumetrica e formale con l organismo principale, in osservanza delle indicazioni dettate dal presente grado di protezione ; per gli edifici con grado di protezione 4 non è ammesso l ampliamento di volume fuori terra se non diversamente indicato dalla cartografia di P.R.G.; non è altresì ammessa la formazione di rampe carrabili a servizio di locali interrati. Elementi strutturali è prescritto il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi strutturali, è ammessa la sostituzione delle murature e delle tramezze interne ; è ammessa la sostituzione ed il riposizionamento delle strutture orizzontali per adeguare le altezze interne alle nuove e diverse esigenze, anche mediante uso di materiali costruttivi diversi; è comunque prescritto il mantenimento dei soffitti decorati e/o con strutture a vista di pregio ; è ammessa la sostituzione della copertura nel mantenimento e/o ripristino delle forme e delle pendenze originarie di carattere storico o con riferimento all Abaco nel caso abbiano subito manomissioni e nel mantenimento della quota della linea di gronda. Facciate è prescritto il mantenimento delle facciate originarie sia nella loro composizione che nei materiali con particolare considerazione per le opere in sporgenza (cornici di gronda, sporti, riquadri di zoccolature, lesene, ecc.) che, in quanto partecipi dei caratteri stilistici dell edificio, dovranno essere ripristinati ; è prescritta la eliminazione di tutti gli elementi estranei e deturpanti quali: scale esterne, poggioli, sporgenze di copertura di forme e dimensioni errate, fori estranei per forma, dimensione e disposizione, porticati di recente impianto, canne fumarie esterne al fabbricato; è altresì previsto il rifacimento degli elementi manomessi secondo le prescrizioni particolari dell Abaco ; sono consentiti spostamenti di quota delle forature a condizione che ciò sia esteso all intera facciata dell unità edilizia (intesa come elemento architettonicamente unitario), che non comporti la rimozione di stipiti e davanzali

20 in pietra di pregio, che siano contenuti nella misura massima di cm. 50 e che non modifichino le dimensioni originarie ; è prescritta la ricomposizione delle forature delle facciate che hanno subito manomissioni nel rispetto delle caratteristiche originarie dell edificio e/o tipologiche ; è consentita l apertura di nuovi fori secondo le indicazioni specifiche dell Abaco ; è vietata la costruzione di nuovi poggioli, balconi e porticati in genere ; è prescritto il mantenimento e ripristino delle torrette di camini originarie. Finiture esterne è prescritto il mantenimento ed il ripristino di eventuali elementi decorativi originari ; le tinteggiature dovranno rispecchiare le tonalità originarie evitando pitture non traspiranti secondo le indicazioni dell Abaco ; per i serramenti esterni è prescritto l uso del legno sia per i telai vetrati che per gli scuri. Eventuali serramenti di vetrina potranno essere in metallo o in metallo accoppiato al legno con esclusione dell alluminio. Impianti L inserimento di impianti, servizi igienici e tecnologici dovrà avvenire senza alterazioni volumetriche degli edifici. Eventuali canne fumarie dovranno essere contenute nel volume dell edificio stesso, le torrette dovranno essere realizzate secondo le indicazioni dell Abaco. Riferimenti all Abaco : In tutti gli interventi ammessi per gli edifici con questo grado di protezione, per quanto attiene i singoli elementi architettonici si dovrà fare riferimento, a seconda della classe tipologica di appartenenza, alle indicazioni specifiche dell Abaco degli elementi architettonici.

21 GRADO DI PROTEZIONE 5 Edifici che hanno subito gravi manomissioni e mantengono solo labili riferimenti tipologici; edifici di recente impianto che si configurano come elementi tipologicamente estranei al contesto di carattere storico. Interventi ammessi : - manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. - manutenzione straordinaria (MS) - lett. b art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. - ristrutturazione edilizia totale (RTE/3) - lett. d art. 31 L. 457/78 e art. 9.7 N.d.A. - demolizione con riproposizione tipologica (DR/I) - art. 9.9 N.d.A. Oltre ai criteri generali di intervento enunciati all Art. 9 delle N.d.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate anche le seguenti Prescrizioni particolari : per gli edifici che hanno subito gravi manomissioni e mantengono solo labili riferimenti tiplogici, gli interventi manutentivi dovranno essere realizzati in coerenza con i caratteri dell edificio stesso; gli interventi di ristrutturazione dovranno invece tendere all eliminazione degli elementi estranei ed al ripristino dei caratteri tipologici e stilistici secondo le prescrizioni dell Abaco ; per gli edifici di recente impianto che si configurano come elementi tipologicamente estranei al contesto di carattere storico, gli interventi dovranno tendere coerentemente al mantenimento delle caratteristiche formali specifiche dell edificio stesso, evitando comunque di accentuare i caratteri di dissonanza ; per gli interventi di demolizione con riproposizione tipologica le ricostruzioni dovranno riferirsi alle tipologie storiche documentate ed attenersi alle relative indicazioni contenute nell'abaco degli elementi architettonici. Riferimenti all Abaco : E prescritta la osservanza delle indicazioni dell Abaco nel caso di interventi che interessino la globalità dell edificio, nel corso dei quali sia possibile la ricomposizione sia nei caratteri generali che negli elementi compositivi ad una delle tipologie documentate.

22 GRADO DI PROTEZIONE 6 Edifici o parti di edificio che si configurano come elementi estranei o turbativi del contesto di carattere storico. Interventi ammessi : manutenzione ordinaria (MO) - lett. a art. 31 L. 457/78 e art. 9.4 N.d.A. manutenzione straordinaria Lett. B art. 31 L. 457/78 e art. 9.5 N.d.A. demolizione senza ricostruzione (DR/4) - art. 9.9 N.d.A. Oltre ai criteri di intervento enunciati all art. 9 delle N.t.A., in relazione alla categoria di intervento adottata dovranno essere osservate le seguenti Prescrizioni particolari : appartengono a questa categoria sia gli edifici contrassegnati con questo grado di protezione sia gli edifici identificati con apposito retino sedimi edificati soggetti a demolizione obbligatoria preventiva nella cartografia di progetto. Per gli edifici con grado di protezione 6 è prevista la demolizione senza ricostruzione.

23 PARTE 3 ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI

24 ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITE.TTONICI L abaco degli elementi architettonici, redatto sulla base delle indagini puntuali effettuate sugli edifici di pregio architettonico e/o ambientale presenti sul territorio comunale ha lo scopo di a) fornire indicazioni sulle forme e sulle caratteristiche dei diversi elementi che costituiscono gli edifici di valore storico in relazione alla tipologia di appartenenza ; b) fornire esemplificazioni sui criteri di intervento nei casi di recupero e/o ripristino. Costituisce inoltre riferimento per le ristrutturazioni, le ricostruzioni e le nuove costruzioni secondo le indicazioni del grado di protezione e delle N.d.A. Gli schemi di riferimento e le relative descrizioni riportate nelle 12 schede che compongono l'abaco costituiscono la rappresentazione dei tipi più ricorrenti e diffusi con preciso riferimento alla classe tipologica; sono comunque presenti nel territorio edifici con elementi originari con caratteristiche diverse da quelle riportate. Tali elementi, che devono essere dettagliatamente documentati in sede di presentazione di richiesta di autorizzazione o concessione, meritano le stesse attenzioni e protezioni di quelli descritti.

Borgo Santa Caterina - SCHEDA

Borgo Santa Caterina - SCHEDA Borgo Santa Caterina - SCHEDA 695021028 Inventario dei Beni Culturali e Ambientali Scheda n 150116 DATI GENERALI Data rilievo: 19/06/2008 Località: Indirizzo: Indirizzo: Indirizzo: Foto aerea Borgo Santa

Dettagli

RELAZIONE FILOLOGICA

RELAZIONE FILOLOGICA RELAZIONE FILOLOGICA Il Piano di Recupero proposto ha per oggetto la ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d uso di un fabbricato sito in località Fornello ed inserito all interno del Bene

Dettagli

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Villa Vergani - Bonora Localizzazione via Pordenone 60-64, angolo via S. Vito Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto edificio residenziale unifamiliare Proprietà privata

Dettagli

HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS

HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS U Scheda N : COMUNE DI ETROUBLES 1 Epoca di costruzione: antecedente il 1900 Stato di conservazione: discreto Stato del fabbricato:

Dettagli

MONTORSO P.R.C. - P.I.

MONTORSO P.R.C. - P.I. MONTORSO P.R.C. - P.I. Piano degli Interventi VICENTINO seconda fase (art. 17, L.r. 11/2004) 15 7 A 2012 SCHEDE ZONA A UFFICIO TECNICO IL SINDACO IL SEGRETARIO ADOTTATO IN DATA CON DELIBERA N IL PROGETTISTA

Dettagli

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici Dati generali Denominazione Villino Localizzazione via Gorizia 5 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale bifamiliare privata Proprietari Grado di Utilizzo utilizzato

Dettagli

Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica

Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica Linee guida per gli interventi edilizi nelle more della formazione del Piano particolareggiato per il Centro Matrice ed in attuazione

Dettagli

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI A.3 MANTI DI COPERTURA E LATTONERIE, FINESTRE IN FALDA ABBAINI E COMIGNOLI Tipologia 1 ELEMENTI RICORRENTI Strutture del tetto in legno uso fiume lavorato a mano di norma a due falde orientate secondo

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE Oggetto: Piano di recupero in zona B0-CU* per interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione urbanistica ed ampliamenti, di un nucleo storico-residenziale

Dettagli

Recupero, modifiche, integrazioni, ricostruzioni oni del patrimonio edilizio esistente e nuove edificazioni.

Recupero, modifiche, integrazioni, ricostruzioni oni del patrimonio edilizio esistente e nuove edificazioni. Delibera della Giunta Regionale Lombardia 25 settembre 1998, n. 6/38573 REGIONE LOMBARDIA - Assessorato all Urbanistica Criteri ed indirizzi generali per la predisposizione dei regolamenti edilizi comunali

Dettagli

P.R.G. del comune di BOCENAGO PIANO INSEDIAMENTI STORICI Unita Edilizia Nr.: 101

P.R.G. del comune di BOCENAGO PIANO INSEDIAMENTI STORICI Unita Edilizia Nr.: 101 P.R.G. del comune di BOCENAGO PIANO INSEDIAMENTI STORICI Unita Edilizia Nr.: 101 Comprensorio C8 - Giudicarie N. particella ed. o fond..601, 1022, 1023/1, 1024 Comune Amministrativo Bocenago Data rilievo

Dettagli

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ S Scheda N : 1 COMUNE DI ETROUBLES Epoca di costruzione: antecedente il 1900 Stato di conservazione: discreto Stato del fabbricato: originario

Dettagli

ABACO EDIFICI RURALI FATTORIA. Sezioni da n.7 a n.10. SEZIONE 7 : Analisi Tipologica. SEZIONE 8 : Esempi Operativi

ABACO EDIFICI RURALI FATTORIA. Sezioni da n.7 a n.10. SEZIONE 7 : Analisi Tipologica. SEZIONE 8 : Esempi Operativi ABACO EDIFICI RURALI Classe Tipologica: FATTORIA Sezioni da n.7 a n.10 SEZIONE 7 : Analisi Tipologica SEZIONE 8 : Esempi Operativi SEZIONE 9 : Componenti Architettoniche SEZIONE 10: Composizione del lotto

Dettagli

COMUNE DI GREZZANA Provincia di Verona

COMUNE DI GREZZANA Provincia di Verona COMUNE DI GREZZANA Provincia di Verona SCHEDA E N. PIANO INTERVENTI Fabbricati non più funzionali all attività agricola Località Via Lastabella n. 81 Dati Catastali Comune Grezzana NCEU Fg 44 mappale 375

Dettagli

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA PSC 2004 LR 24 marzo 2000 n. 20 art. 28 PROVINCIA DI FORLI -CESENA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA Lr 24 marzo 2000, n. 20 artt. A-8 e A-16;

Dettagli

Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I.

Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I. PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI GREZZANA Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I. Elaborati adeguati alle determinazioni della Deliberazione

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CORTONA - AREZZO PIANO DI RECUPERO DI FABBRICATO e PORZIONE DI FABBRICATO Località Case Sparse Terontola Piano di Recupero ai sensi della Legge Regionale n. 1 del 2005 e del Regolamento Urbanistico

Dettagli

Specifiche Operative

Specifiche Operative Comune di Padova Settore Edilizia Privata Settore Pianificazione Urbanistica Piano Regolatore Generale Nuovo Regolamento Edilizio Comunale (Approvato con Deliberazione del C.C. n. 41 del 05/06/2006) Specifiche

Dettagli

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO SCHEDE DI RILIEVO COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO CENSITO AL N UBICAZIONE Località: Via: n INQUADRAMENTO URBANISTICO Proprietà: Rilevatore:

Dettagli

Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio

Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio TAVOLO DELLE PROFESSIONI TECNICHE PIETRASANTA 18 SETTEMBRE 2014 DISTANZE ART. 4 NTA Distanze tra edifici: 10 mt pareti finestrate (DM 1444/68) Distanze tra

Dettagli

RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4

RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4 RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4 120 CENTRO ABITATO DI CINTO EUGANEO PRESCRIZIONI Conserv azione caratterizzazioni architettoniche

Dettagli

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA OGGETTO: Integrazione Relazione Tecnica Edilizia Libera Cusago (MI), Via Cisliano 4-10. Piano di Recupero Ristrutturazione e Risanamento Conservativo

Dettagli

VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1

VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1 VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1 - Prescrizioni particolari: Eliminare superfetazioni, armonizzare gli interventi con gli edifici confinanti. Le altezze nelle diverse parti dell edificio sono

Dettagli

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO Premessa Lo studio sistematico degli edifici del tessuto storico ha permesso l elaborazione di un Abaco degli Elementi Architettonici Caratterizzanti il centro più antico di Villa San Pietro. L abaco è

Dettagli

IL PROCESSO TIPOLOGICO DI FORMAZIONE DEI TIPI EDILIZI

IL PROCESSO TIPOLOGICO DI FORMAZIONE DEI TIPI EDILIZI I IL PROCESSO TIPOLOGICO DI FORMAZIONE DEI TIPI EDILIZI TIPI 1 - EDILIZIA RESIDENZIALE 1 - Tipi mono - bicellulari origine del processo tipologico scala interna alla cellula scala in vano proprio monocellula

Dettagli

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU LA COLLÈRE

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU LA COLLÈRE SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU LA COLLÈRE M Scheda N : COMUNE DI ETROUBLES 1 Epoca di costruzione: antecedente il 1900 Stato di conservazione: buono Stato del fabbricato: ristrutturato

Dettagli

Comune di Motta Visconti (MI) Scheda di rilievo urbanistico-edilizio del tessuto storico

Comune di Motta Visconti (MI) Scheda di rilievo urbanistico-edilizio del tessuto storico Località Modalità di intervento consentita Codice Via Cavour n Restauro Isolato n 6 Unità e. n 1 Corte formata per aggregazione Residenziale Edifici di pregio storico architettonico CHIESA S. ANNA Indicazioni

Dettagli

PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE PRESIDIO AMBIENTALE. 1 DESCRIZIONE assetto insediativo

PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE PRESIDIO AMBIENTALE. 1 DESCRIZIONE assetto insediativo Ambito PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE Ambito indirizzo: PRESIDIO AMBIENTALE 1 DESCRIZIONE assetto insediativo Il versante è caratterizzato dalla sistemazione a terrazze con presenza di piccoli manufatti

Dettagli

Approvazione di variante normativa al RUE. Variante al Regolamento Urbanistico Edilizio ai sensi dell art. 33 L.R. n. 20/2000 e ss.mm.

Approvazione di variante normativa al RUE. Variante al Regolamento Urbanistico Edilizio ai sensi dell art. 33 L.R. n. 20/2000 e ss.mm. Comune di Parma Servizio Urbanistica S.O. Pianificazione Generale Allegato B Approvazione di variante normativa al RUE Variante al Regolamento Urbanistico Edilizio ai sensi dell art. 33 L.R. n. 20/2000

Dettagli

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Edificio residenziale Fischetto Localizzazione via Pordenone 15-17 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale e direzionale privata Proprietari

Dettagli

4.1 I.P. COMUNE di SAN VITO DI LEGUZZANO Provincia di Vicenza. Nuclei rurali di antica origine P.R.C. P.I. Allegato indicazioni puntuali

4.1 I.P. COMUNE di SAN VITO DI LEGUZZANO Provincia di Vicenza. Nuclei rurali di antica origine P.R.C. P.I. Allegato indicazioni puntuali COMUNE di SAN VITO DI LEGUZZANO Provincia di Vicenza 2014 P.R.C. P.I. Piano degli Interventi (art. 17, L.r. 11/2004) Elab. 4.1 I.P. Allegato indicazioni puntuali Nuclei rurali di antica origine Adozione

Dettagli

Schede di rilevamento

Schede di rilevamento QUADRO DEL SISTEMA INSEDIATIVO ANALISI TIPOLOGICA A CAMPIONE DEI NUCLEI URBANIZZATI ARDORE MARINA Schede di rilevamento CRITERI UTILIZZATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI RILIEVO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAMENTO DELLE UNITA' EDILIZIE

SCHEDA DI RILEVAMENTO DELLE UNITA' EDILIZIE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO ENTI LOCALI FINANZE E URBANISTICA UFFICIO DEL PIANO - ASSETTO STORICO CULTURALE COMUNE DI SARROCH Provincia di Cagliari ISOLATO N 16 UNITA' EDILIZIA N 16.1 Comune

Dettagli

Fa parte di un complesso immobiliare. PRESENZA DI CORPI ACCESSORI NO SI se SI, n.

Fa parte di un complesso immobiliare. PRESENZA DI CORPI ACCESSORI NO SI se SI, n. UBICAZIONE COMUNE di BALLABIO LOCALITA' (frazione, borgata, ecc.) VIA n civico RIFERIMENTI CATASTALI COMUNE CENSUARIO INTESTAZIONE DITTA C.T. Foglio n. Particella n. Sup. C.E.U. Foglio n. Particella n.

Dettagli

Schedatura degli edifici di particolare valore culturale e ambientale nelle zone agricole

Schedatura degli edifici di particolare valore culturale e ambientale nelle zone agricole Schedatura degli edifici di particolare valore culturale e ambientale nelle zone agricole Scheda N. AG2_UP7 Caratteri ed Emergenze Architettoniche Spazi esterni e pertinenze Esterni: Caratteri morfologici:

Dettagli

COMUNE DI THIENE - PROVINCIA DI VICENZA EDIFICI NON PIU' FUNZIONALI ALLE ESIGENZE DEL FONDO AGRICOLO 46 CODICE EDIFICIO 01-004-002 TAVOLA PRG DATI CATASTALI 63 foglio 1 mapp.li 197, 293 località/ frazione

Dettagli

Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici

Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici Studio di dettaglio Composizione Approvazione delibera Obblighi L appartenenza delle singole unità edilizie alle tipologie

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D'AOSTE ETROUBLES. NORMATIVA DI ATTUAZIONE Sottozona Ae13 Chez-les-Millet

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D'AOSTE ETROUBLES. NORMATIVA DI ATTUAZIONE Sottozona Ae13 Chez-les-Millet REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D'AOSTE COMUNE DI COMMUNE DE ETROUBLES NORMATIVA DI ATTUAZIONE Sottozona Ae13 Chez-les-Millet 6 SCHEDE DEI FABBRICATI: Rilievo ed intervento

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAMENTO

SCHEDA DI RILEVAMENTO SCHEDA DI RILEVAMENTO Comune di Calcio Provincia di Bergamo Patrimonio edilizio di antica formazione SCHEDA DI RILEVAMENTO Data 29/08/2003 1 2 3 3 LOCALITA : N. UNITA DI ISOLATO 14 Via SCHIEPPATI N. PIANI

Dettagli

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE. PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE. PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1 COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1 Rilevazione del patrimonio edilizio esistente di valore testimoniale Toponimo Attuale Podere Giuncheto Toponimo

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO. Comune di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza

Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO. Comune di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Provincia di Piacenza Comune di Castel San Giovanni (PC) Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO Indice 1. Tipo: Ville e palazzi - Tipologia A... pag. 5 Casa padronale

Dettagli

Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO doc A PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA ai sensi degli art. 3 della L.R. 14/09 come modificata dalla L.R. 13/11. ROVIGO_Via Olmo 5, Fenil del Turco oggetto: DOCUMENTAZIONE

Dettagli

07 Unità Urbanistica 01. Isolato COMUNE DI VILLA VERDE (OR) DOCUMENTAZIONE GRAFICA. Indirizzo Via Indipendenza 27

07 Unità Urbanistica 01. Isolato COMUNE DI VILLA VERDE (OR) DOCUMENTAZIONE GRAFICA. Indirizzo Via Indipendenza 27 DOCUMENTAZIONE GRAFICA 07 Unità Urbanistica 01 Indirizzo Via Indipendenza 27 Dati Catastali Fg. 9 Part. 336 Individuazione unità urbanistica Corpo di fabbrica Area cortilizia Foto pictometrica STATO ATTUALE

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAMENTO

SCHEDA DI RILEVAMENTO SCHEDA DI RILEVAMENTO Comune di Calcio Provincia di Bergamo Patrimonio edilizio di antica formazione SCHEDA DI RILEVAMENTO Data 02/09/2003 1 2 3 3 LOCALITA : N. UNITA DI ISOLATO 18 Vie C. ZANONCELLO GIUSEPPE

Dettagli

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO ARTICOLO VIGENTE ART. 2 AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO L ambito di applicazione delle presenti norme è costituito dai nuclei di antica formazione di Dazio Centro e Sant Anna,

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAMENTO

SCHEDA DI RILEVAMENTO SCHEDA DI RILEVAMENTO Comune di Calcio Provincia di Bergamo Patrimonio edilizio di antica formazione SCHEDA DI RILEVAMENTO Data 14/08/2003 1 2 3 3 LOCALITA : N. UNITA DI ISOLATO 7 Via UMBERTO I - COVO

Dettagli

Comune di Diano Marina

Comune di Diano Marina Comune di Diano Marina Provincia di Imperia Riviera dei Fiori Settore 7 Edilizia Privata - Urbanistica VARIANTE ART. 7 LEGGE REGIONALE N. 24/2001 COME MODIFICATA CON LEGGE REGIONALE N. 30/2014 RELAZIONE

Dettagli

ABACO TIPOLOGIE EDILIZIE TAV. Ac 3 TIPOLOGIA A1 VARIANTE GENERALE DEL CENTRO STORICO COMUNE DI CATANIA

ABACO TIPOLOGIE EDILIZIE TAV. Ac 3 TIPOLOGIA A1 VARIANTE GENERALE DEL CENTRO STORICO COMUNE DI CATANIA ANALISI IPOLOGICA - SRALCIO IPOLOGIA "A.1" Edifici specialistici monumentali, chiese, edifici religiosi organizzati, palazzi e ville nobiliari o borghesi di pregio Edifici storici di grande pregio architettonico

Dettagli

COMUNE DI GRIGNO PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO ATTUATIVO FOLOGNI NUMERAZIONE EDIFICI

COMUNE DI GRIGNO PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO ATTUATIVO FOLOGNI NUMERAZIONE EDIFICI NUMERAZIONE EDIFICI 2 1 7 6 5 3 4 Indirizzo via Pertega P.ed. 1329 Località Grigno Data rilievo 2008 SCHEDA n 1 CARTA TECNICA P.A.T. scala 1:10000 ESTRATTO MAPPA scala 1:1000 ridotta A B DOCUMENTAZIONE

Dettagli

ANALISI STRUTTURE AGRICOLE.

ANALISI STRUTTURE AGRICOLE. ANALISI STRUTTURE AGRICOLE. Numerosi studi (Barbieri 1923; Biasutti, 1932; Pagano et al., 1936; Franciosa, 1942; Samonà, 1954; Saibene 1955) hanno evidenziato la diffusione dell edilizia rurale sull intero

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

Incontro con i professionisti

Incontro con i professionisti Incontro con i professionisti ONERI E ZONA AGRICOLA: COSTI ED OPPORTUNITA' NELLA NUOVA DISCIPLINA COMUNALE 30 Maggio 2012 - ore 16 Jesi - Sala del Consiglio Comunale ONERI URBANIZZAZIONE: REGOLAMENTO E

Dettagli

Via della Spiga 5, Milano (intero fabbricato cielo-terra)

Via della Spiga 5, Milano (intero fabbricato cielo-terra) Via della Spiga 5, Milano (intero fabbricato cielo-terra) Inquadramento territoriale L'immobile è ubicato nel centro di Milano, in Via della Spiga n.5, al centro del quadrilatero della moda, l area più

Dettagli

Il/La sottoscritto/a nato/a a il tel. e- mail residente a in DICHIARA SEZIONE FOGLIO MAPP./PART. SUB. CATEGORIA RENDITA

Il/La sottoscritto/a nato/a a il tel. e- mail residente a in DICHIARA SEZIONE FOGLIO MAPP./PART. SUB. CATEGORIA RENDITA Al Comune di Brugnera Ufficio Tributi AUTOCERTIFICAZIONI FABBRICATI INAGIBILI ED INABITABILI PER RIDUZIONE AI FINI I.M.U. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA Ai sensi dell art. 47 del D.P.R.

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

PIANO PER LA TUTELA DEGLI INSEDIAMENTI STORICI

PIANO PER LA TUTELA DEGLI INSEDIAMENTI STORICI Località Comune catastale: Particelle edificiali: Indirizzo: Selva 190 - LEVICO p.ed. 1175 Numero scheda: Data: Rilevatore: 77 19/08/2009 Chiani - Moltrer Estratto catastale 1 2 3 4 Fotografia 1 Fotografia

Dettagli

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INDAGINE CONOSCITIVA SUL PATRIMONIO EDILIZIO NEL CENTRO STORICO DI SAN PIERO SCHEDA DI ANALISI E DISCIPLINA ATTUATIVA L.R. n. 20/2000, Art. A-7 Nome: Via: G. Marconi n. 5, 7,

Dettagli

SASSARI Piazza Mazzotti

SASSARI Piazza Mazzotti REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 2461/D.G. del 24/10/2008

Dettagli

Prot. n Del 16/12/2015

Prot. n Del 16/12/2015 COMUNE DI Cavallino - Treporti (Provincia di Venezia) Servizio Urbanistica Prot. n. 50804 Del 16/12/2015 OGGETTO: Variante non sostanziale al Piano degli Interventi ai sensi dell art. 107 delle NTO. Modifica

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME

Dettagli

Interventi di recupero edilizio per cui è già a regime l Iva del 10%

Interventi di recupero edilizio per cui è già a regime l Iva del 10% Speciale Iva Agevolata al PROROGA A REGIME DELL IVA AGEVOLATA AL PER LE MANUTENZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE L art. 7, c. 1, lett. b) e 2, della Legge 23.12.1999 n. 488 ha previsto l applicabilità dell

Dettagli

Scheda n. 04 I Renacci

Scheda n. 04 I Renacci Scheda n. 04 I Renacci Ubicazione: I fabbricati sono inseriti, dal Piano Strutturale vigente del Comune di Collesalvetti nel Sottosistema Rurale con funzione rurale di protezione ambientale, U.T.O.E. n.

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: BELLAVISTA Via: VIA LIVORNESE n.c. Via: n.c. Dati catastali

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 14 del 28.04.2010 ARTICOLO 1. FINALITÀ Il presente Regolamento ha lo scopo di normare, incentivare e favorire

Dettagli

TITOLO III TRASFORMAZIONI EDILIZIE

TITOLO III TRASFORMAZIONI EDILIZIE TITOLO III TRASFORMAZIONI EDILIZIE 50 Art. 32 - Trasformazioni dell'edilizia esistente 1. Le trasformazioni dell'edilizia esistente sono regolate in funzione dei contenuti storici, delle finalità di miglioramento

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: STIGNANO Via: VIA CILIEGIOLA n.c. Via: n.c. Dati catastali

Dettagli

CENSIMENTO BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI

CENSIMENTO BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI CENSIMENTO BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI A) RILEVAMENTO E PRESCRIZIONE Località: Vicigliano - C.da Vicigliano n. 11 1. VISIBILITA DALLE STRADE nazionali provinciali comunali vicinali 2. IDENTIFICAZIONE

Dettagli

DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1)

DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) (approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 2023 di data 3 settembre 2010) Art. 1 Disposizioni

Dettagli

Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana

Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana COMUNE DI BORGO VALSUGANA - PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO CENSIMENTO AI FINI DEL RECUPERO E DELLA VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE Comunità di valle Bassa Valsugana

Dettagli

COMUNE DI MARCELLINA (Prov. di Roma)

COMUNE DI MARCELLINA (Prov. di Roma) COMUNE DI MARCELLINA (Prov. di Roma) Piazza C. Battisti, 14-00010 Marcellina Rm tel. 0774/427037 fax 0774/426075 Cod. Fisc. 86002050580 Partita IVA 02146041005 COSTO DI COSTRUZIONE ONERI CONCESSORI Diritti

Dettagli

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA 00304260409 DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE Settore Pianificazione Attuativa ed Edilizia Residenziale Pubblica U.O. Piani Attuativi Privati NORME TECNICHE DI

Dettagli

Piano di governo del territorio

Piano di governo del territorio Comune di Nembro Provincia di Bergamo Claudio Cancelli Salvatore Alletto Candida Mignani - sindaco - segretario comunale - assessore territorio e lavori pubblici - Piano di governo del territorio Piano

Dettagli

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI NORME SPECIFICHE PER L AMBITO SOTTOPOSTO A TUTELA Le seguenti linee guida sono finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione dell ambito interessato in quanto soggetto a tutela paesaggistica, relativamente

Dettagli

P S C PIANO STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n.20 - art.28)

P S C PIANO STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n.20 - art.28) COMUNE DI SAN POLO D ENZA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) P S C PIANO STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n.20 - art.28) QUADRO CONOSCITIVO: SISTEMA INSEDIATIVO ALL. 2: PATRIMONIO EDILIZIO DI INTERESSE

Dettagli

Art. 1 Disposizioni generali.

Art. 1 Disposizioni generali. ALLEGATO 2 DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) (Testo coordinato dell'allegato 2 alla deliberazione della Giunta provinciale n. 2023

Dettagli

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore INDICE NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore CAPITOLO I - PATRIMONIO EDILIZIO 2 Art. 4 Edificio da

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

SCHEDA RILIEVO EDIFICIO 01/CASCINA Zona omogenea PTC Parco Lombardo della Valle del Ticino Identificazione destinazione d'uso originaria Zona "C2" Casa di abitazione Stalla/Fienile DATI DIMENSIONALI Superficie

Dettagli

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 4 TITOLO II CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI INTERVENTO... 7

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 4 TITOLO II CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI INTERVENTO... 7 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 4 CAPO I ASPETTI GENERALI DEL PIANO... 4 Art. 1 Art. 2 GENERALITÀ... 4 APPLICAZIONE ED ARCO TEMPORALE DI VALIDITÀ DEL PIANO... 4 CAPO II PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI

Dettagli

Disposizioni provinciali in materia di distanze. Art. 1 Disposizioni generali

Disposizioni provinciali in materia di distanze. Art. 1 Disposizioni generali Disposizioni provinciali in materia di distanze Art. 1 Disposizioni generali 1. Questa deliberazione disciplina, ai sensi dell articolo 59, comma 2, della legge provinciale: a) le distanze minime tra edifici

Dettagli

RISOLUZIONE N. 41/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell art. 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato chiesto posto il seguente:

RISOLUZIONE N. 41/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell art. 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato chiesto posto il seguente: RISOLUZIONE N. 41/E Roma, 17 febbraio 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello - Art. 11 Legge 27 luglio 2000, n. 212 - nn. 127-septies e 127 quaterdecies, Tab. A,

Dettagli

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3 Scheda 1/3 LOCALIZZAZIONE OROGRAFICA E TIPOLOGICA DELL INSEDIAMENTO Individuazione dei caratteri geomorfologici e aggregazione sul territorio delle cortine edilizie. Il nucleo storico dell abitato si estende

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: BORGO A BUGGIANO Via: VIA ROMA n.c.20,22,24 Via: n.c. Dati

Dettagli

RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE. Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana

RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE. Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana COMUNE DI BORGO VALSUGANA - PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO CENSIMENTO AI FINI DEL RECUPERO E DELLA VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE Comunità di valle Bassa Valsugana

Dettagli

!!!! OSSERVAZIONI AL PEM Gennaio 2017

!!!! OSSERVAZIONI AL PEM Gennaio 2017 VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PER LA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO ESISTENTE ( Art. 24 bis L.P. n.22/91 e successive modificazioni e integrazioni) OSSERVAZIONI

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: COLLE DI BUGGIANO Via: VIA BUGGIANO-COLLE n.c. Via: n.c.

Dettagli

COMUNE DI GAVORRANO. Provincia di Grosseto

COMUNE DI GAVORRANO. Provincia di Grosseto COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Variante al regolamento urbanistico per la zona D1 di San Giuseppe Variante al piano per insediamenti produttivi "San Giuseppe 2" e contestuale variante al regolamento

Dettagli

RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE. Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana

RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE. Dati censimento agosto novembre 2012, Università degli Studi di Trento e Comune di Borgo Valsugana COMUNE DI BORGO VALSUGANA - PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO CENSIMENTO AI FINI DEL RECUPERO E DELLA VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA RURALE TRADIZIONALE E DEL PAESAGGIO CULTURALE Comunità di valle Bassa Valsugana

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: BORGO A BUGGIANO Via: VIA CESSANA n.c. Via: n.c. Dati catastali

Dettagli

COMUNE DI REGGIO CALABRIA

COMUNE DI REGGIO CALABRIA NormeTecniche di Attuazione Allegato C Dipartimento Programmazione Unità di I Livello Urbanistica E DEL DECORO URBANO Allegato C NTA NTA - Norme Tecniche di Attuazione -- Allegato C -- Dipartimento Programmazione

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

S C H E D A T E C N I C A

S C H E D A T E C N I C A COMUNE DI CALVATONE U F F I C I O T E C N I C O PROVINCIA DI CREMONA ================================================================== S C H E D A T E C N I C A ==================================================================

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA UBICAZIONE DEL FABBRICATO E DESCRIZIONE DELL AREA L edificio è ubicato sulla Strada Provinciale SP15 Ramiseto-Lagastrello nel Comune di Ventasso loc. Ramiseto. L area è in zona in zona pianeggiante. La

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: CAMPIONI Via: VIA CAMPIONI n.c. Via: n.c. Dati catastali

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO

COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO COMUNE DI BUGGIANO (PROVINCIA DI PISTOIA) REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDATURA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NEL COMUNE DI BUGGIANO Località: SERRALTA Via: VIA DELLE GAVINE n.c.4 Via: n.c. Dati catastali

Dettagli

PARAMETRI FUNZIONALI: UNITA DI MISURA stanze DESTINAZIONE RESIDENZIALE DESTINAZIONE DI SERVIZIO DESTINAZIONE RICETTIVA

PARAMETRI FUNZIONALI: UNITA DI MISURA stanze DESTINAZIONE RESIDENZIALE DESTINAZIONE DI SERVIZIO DESTINAZIONE RICETTIVA PRUSST RIVIERA DEL BRENTA VARIANTE URBANISTICA SCHEDA INTERVENTO 102 RIPRISTINO TIPOLOGICO AD USO RESIDENZA D'EPOCA DI VILLA VENIER - VELLUTI COMUNE DOLO PROGETTO PRUSST N 2 NAVIGLIO BRENTA SOTTOPROGETTO

Dettagli

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA COMUNE DI BAGNO DI OMAGNA INDAGINE CONOSCITIVA SUL PATIMONIO EDILIZIO NEL CENTO STOICO DI SAN PIEO SCHEDA DI ANALISI E DISCIPLINA ATTUATIVA L.. n. 20/2000, Art. A-7 Nome: Via: G. Garibaldi, A. Corzani

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli