CORSO ANNUALE ESAME AVVOCATO febbraio / dicembre 2016

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1 CORSO ANNUALE ESAME AVVOCATO 2016 IX edizione - FOGGIA III edizione - ROMA febbraio / dicembre 2016

2 QUALI SONO GLI ELEMENTI STRUTTURALI DI UN PARERE? 1. INCIPIT 2.QUAESTIO IURIS 3. ANALISI NORMATIVA e DELL ISTITUTO PRINCIPALE 4. ANALISI DEL FATTO 5. ANALISI DELLA GIURISPRUDENZA 6. CONCLUSIONI

3 INCIPIT del parere E necessario dare una risposta breve al quesito esplicito o implicito della traccia. E possibile iniziare il nostro parere così: «Al fine di dare soluzione al caso proposto si ritiene possibile agire in giudizio nell interesse del sig.» OPPURE «Per risolvere la questione oggetto d esame, occorre, in primo luogo, enucleare i rilevanti elementi di fatto» OPPURE «Per risolvere la questione oggetto d esame, è necessario, in via preliminare, riassumere la situazione di fatto»

4 La QUAESTIO IURIS E il punto centrale del parere, ed è la prima questione da risolvere Potremmo scrivere: «La questione giuridica sottesa alla fattispecie in esame concerne la qualificazione della condotta posta in essere dal sig..»

5 L analisi della QUAESTIO IURIS andrà così strutturata: ESPLICITAZIONE DEL QUESITO GIURIDICO 1. ANALISI NORMATIVA DELL ISTITUTO 2. RATIO LEGIS 3. ESEGESI GIURISPRUDENZIALE

6 LA QUAESTIO IURIS DOVRA LEGARSI ALL ANALISI NORMATIVA e ALL ANALISI DELL ISTITUTO PRINCIPALE L errore è quello di riscrivere gli articoli del codice: è necessario illustrare la normativa così da spiegare il tratto disciplinare utile dell istituto proposto E così potremmo scrivere: «Per dare soluzione alla questione proposta bisogna analizzare l istituto.» Oppure «La soluzione della vicenda di specie impone una disanima accurata dei complessi normativi regolanti gli istituti della» Oppure «Preliminarmente, occorre soffermarsi sulla disciplina dell istituto.» Oppure «Al fine di dare una risposta al quesito proposto dal sig..., è bene prendere in esame la disciplina» Oppure

7 ANALISI DEL FATTO NON DOBBIAMO DIMENTICARCI DEI SOGGETTI DEL CASO PROPOSTO! DOPO AVER ANALIZZATO L ISTITUTO BISOGNA TORNARE AL CASO IN ESAME Potremmo scrivere così: «Si tratta ora di verificare in qual modo i principi fin qui affermati trovino applicazione nel caso in esame» OPPURE «Alla luce di quanto detto si dovrà verificare se la condotta del sig. possa essere qualificata come»

8 ANALISI DELLA GIURISPRUDENZA E ancora possibile utilizzare i codici commentati In ogni caso si potrebbero illustrate le esegesi giurisprudenziali senza citare gli estremi delle sentenze Potremmo scrivere ad esempio: «il caso proposto è stato analizzato di recente dalle Sezioni unite della Cassazione le quali hanno ritenuto che..» IMPORTANTE!!!! NON FARE IL SEMPLICE COPIA E INCOLLA MA è NECESSARIA L ESEGESI DELLA MASSIMA O RIPORTARE TRA VIRGOLETTE PARTE DELLA MOTIVAZIONE

9 La CONCLUSIONE È il secondo punto più importante del parere Dobbiamo raccordarla con quanto detto in precedenza. Potremmo scrivere: «Alla luce delle considerazioni formulate e soprattutto tenuto conto dell orientamento giurisprudenziale riferito, può affermarsi che..» OPPURE «In ragione delle esposte argomentazioni si ritiene di poter concludere che il sig potrà agire/resistere in giudizio al fine di dimostrare che.»

10 TRACCIA PARERE CIVILE 1 Tizio coniugato con due figli è deceduto ab intestato il lasciando un patrimonio costituito esclusivamente da un appartamento del valore di 90mila euro situato in una località di montagna in cui con la famiglia era solito trascorrere vacanze estive. Poco prima di morire Tizio aveva effettuato due valide donazioni in denaro, la prima di 250mila euro in favore del figlio Caio in data (con dispensa dalla collazione), la seconda di 60 mila euro in favore dell'amico Sempronio in data L'altro figlio Mevio, subito dopo l'apertura della successione si è trasferito nel predetto appartamento avendo trovato lavoro nelle vicinanze. In data si reca da un legale per un consulto ritenendo che i propri diritti siano stati lesi dalle donazioni di cui sopra. Assunte le vesti del legale di Mevio, il candidato illustri le questioni sottese al caso in esame ed individui le iniziative da assumere e gli strumenti di tutela esperibili.

11 INQUADRAMENTO NORMATIVO e DELL ISTITUTO art. 737 cc (soggetti tenuti alla collazione) La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile art. 556 cc ( determinazione porzione disponibile) Per determinare l ammontare della quota di cui il defunto poteva disporre si forma una massa di tutti i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte, detraendone i debiti. Si riuniscono quindi fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione, secondo il loro valore determinato in base alle regole dettate negli articoli 747 a 750, e sull asse così formato si calcola la quota di cui il defunto poteva disporre. art. 555 e segg cc (riduzione delle donazioni). Le donazioni, il cui valore eccede la quota della quale il defunto poteva disporre, sono soggette a riduzione fino alla quota medesima. Le donazioni non si riducono se non dopo esaurito il valore dei beni di cui è stato disposto per testamento.

12 QUALI SONO I TEMI DA TRATTARE? ISTITUTI SOSTANZIALI donazione diretta di denaro; lesione della quota di legittima nella successione senza testamento. ISTITUTI PROCESSUALI azione di divisione dell eredità; azione di riduzione e azione di collazione con riferimento alla dispensa della collazione

13 In particolare il tema principale si articola in Accettazione dell eredità da parte di Mevio con beneficio di inventario: è condizione indispensabile affinchè il legittimario possa chiedere in giudizio la riduzione delle donazioni (art. 564 Condizioni per l'esercizio dell'azione di riduzione ). Dispensa della collazione: l'art. 737 cod. civ. prevede al II comma la possibilità che il disponente dispensi taluno dei coeredi dalla collazione, vale a dire dall'operazione consistente nel conferimento di quanto ricevuto a titolo di liberalità donativa in un'unica massa ai fini della distribuzione dell'attivo tra i coeredi stessi. La dispensa dalla collazione è il negozio giuridico unilaterale per il cui tramite il disponente esonera il donatario dall'obbligo di conferire ai coeredi ciò che ha ricevuto dal defunto per donazione. La dispensa non produce effetto, se non nei limiti della quota disponibile.

14 Il punto centrale e la quaestio iuris Mevio non è pretermesso, in quanto in suo favore si è aperta la successione ab intestato, con attribuzione in suo favore di una quota dell'immobile per un valore di ,00 euro, ai sensi dell'art. 581 c.c.. Si tenga conto anche della posizione del coniuge, anch'esso chiamato nella quota di un terzo ex art 581 c.c.. Quindi: a Caio spetta una quota di eredità pari ad ; a Mevio spetta una quota di eredità pari ad ; - al coniuge spetta una quota di eredità pari ad , in ragione delle regole in tema di successione legittima. Per verificare la lesione della legittima bisogna verificare: Relictum (90.000) - debiti (che nel silenzio della traccia mancano) + donatum ( ) per complessivi

15 Sulla base dell'art 542 comma 2 c.c. le quote di riserva sono le seguenti: a Caio , a Mevio , al coniuge e alla disponibile Tenuto conto che Mevio ha avuto , egli risulta leso per Il fratello Caio dovrà pertanto restituire alla massa ereditaria la differenza tra quanto avuto in donazione (ossia 250 mila) e quanto spettante (ossia ) Il nodo di fondo è costituito dall'incidenza della dispensa dalla collazione sull'eventuale supero del valore della donazione rispetto alla porzione legittima. Se è chiaro che in prima battuta il valore della liberalità donativa andrà in conto di legittima, cosa accadrà quando detto valore ecceda la legittima?

16 LA GIURISPRUDENZA La collazione è disciplinata dalla legge come una fase della divisione ereditaria, sicché non può formare oggetto di un'azione giudiziale autonoma dalla divisione stessa, neppure a fini di mero accertamento (Cass., n /2015) L'esercizio dell'azione di divisione ereditaria tra eredi legittimari comporta l'applicazione della collazione (art. 737 c.c.), in virtù della quale i beni donati devono essere compresi o conferiti nella massa attiva del patrimonio ereditario, ed essa ha la funzione di conservare tra gli eredi stessi la proporzione stabilita nel testamento o nella legge, permettendo la divisione tra i coeredi in proporzione delle quote a ciascuno spettanti, indipendentemente dall'esperimento dell'azione di riduzione (Cass. n /2004)

17 SCHEMA BREVE DEL PARERE 1. INCIPIT. Per esempio: «Al fine di dare soluzione al caso proposto si ritiene possibile agire in giudizio nell interesse del sig. Mevio.» 2. QUAESTIO IURIS. Per esempio: «Il nodo di fondo è costituito dall'incidenza della dispensa dalla collazione sull'eventuale superamento del valore della donazione rispetto alla porzione di legittima» 3. ANALISI DELL ISTITUTO CENTRALE. Per esempio: «Il puntum dolens della vicenda è verificare se Mevio ha subito una lesione della legittima.

18 4. ANALISI NORMATIVA. Per esempio: «L'art. 737 cod. civ. prevede al II comma la possibilità che il disponente dispensi taluno dei coeredi dalla collazione, vale a dire dall'operazione consistente nel conferimento di quanto ricevuto a titolo di liberalità donativa in un'unica massa ai fini della distribuzione dell'attivo tra i coeredi stessi. La dispensa dalla collazione è il negozio giuridico unilaterale per il cui tramite il disponente esonera il donatario dall'obbligo di conferire ai coeredi ciò che ha ricevuto dal defunto per donazione.» 5.ANALISI DEL FATTO. Ad esempio: «nel caso proposto Mevio non è pretermesso, in quanto si è aperta la successione ab intestato, con attribuzione in suo favore di una quota dell'immobile per un valore di ,00 euro, ai sensi dell'art. 581 c.c.. Anche il coniuge è chiamato nella quota di un terzo ex art 581 c.c.. Quindi: a Caio spetta una quota di eredità pari ad ; a Mevio spetta una quota di eredità pari ad ; al coniuge spetta una quota di eredità pari ad , in ragione delle regole in tema di successione legittima»

19 6. La CONCLUSIONE Mevio, dovrà accettare l eredità con beneficio di inventario, prevista quale condizione di procedibilità dell azione, e potrà vittoriosamente agire in giudizio per chiedere la divisione ereditaria, conseguentemente ad una riduzione delle quote di legittima con collazione per intero della donazione fatta a Sempronio, e con collazione fino alla quota di legittima della donazione in vita fatta dal de cuius al fratello Caio.

20 TRACCIA PARERE CIVILE 2 Tizio di professione commercialista viene contattato da un agente assicurativo della compagnia Alfa che gli propone di stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità professionale contenente fra l'altro la clausola di copertura di tutte le richieste di risarcimento dei danni presentate per la prima volta all'assicurato nel periodo di assicurazione anche per fatti anteriori alla stipula. In epoca successiva alla stipula del contratto, Tizio riceve da Caio una domanda giudiziale di risarcimento dei danni derivanti da un presunto illecito professionale risalente ad epoca anteriore alla stipula stessa. Tizio si costituisce in giudizio e, dopo aver contestato la fondatezza dell'avversa pretesa, chiede ed ottiene l'autorizzazione alla chiamata in causa della compagnia Alfa. Il giudice di primo grado, ritenuta la sussistenza dell'illecito professionale, condanna Tizio al risarcimento del relativo danno e respinge la domanda di garanzia spiegata nei confronti di Alfa, affermando la nullità della clausola sopra richiamata in quanto contrastante con il principio generale secondo cui l'alea coperta dalla garanzia deve riguardare un evento futuro e incerto. Tizio si reca dunque da un legale e, dopo aver esposto i fatti come sopra detti, precisa che al momento della stipula del contratto di assicurazione non era a conoscenza nè del presunto illecito contestatogli e dei relativi effetti dannosi, nè dell'intenzione del danneggiato di richiederne il risarcimento. Il candidato, assunte le vesti di Tizio, rediga parere motivato nel quale, premessi brevi cenni sulle caratteristiche dei contratti aleatori, illustri le questioni sottese al caso in esame.

21 QUALI SONO I QUESITI GIURIDICI SOTTESI ALLA TRACCIA? 1. Qual è il contenuto delle clausole claims made? 2. Sono valide le clausole claims made?

22 INQUADRAMENTO NORMATIVO E DELL ISTITUTO Art Le clausole che derogano in senso meno favorevole all'assicurato sono sostituite di diritto dalle corrispondenti disposizioni di legge. Art Art. 1341

23 SCHEMA BREVE DEL PARERE 1. INCIPIT. Per esempio: «Il sig. Tizio potrà impugnare la sentenza di primo grado in quanto il contratto assicurativo stipulato non è affetto da nullità.» 2. QUAESTIO IURIS. Per esempio: «La quaestio iuris sottesa al caso proposto concerne l'efficacia della clausola claims made quando la copertura assicurativa è estesa ai comportamenti anteriori alla stipulazione del contratto. Il punto di partenza dell analisi del quesito in parola è il concetto di alea contrattuale» 3. ANALISI DELLA NORMATIVA E DELL ISTITUTO CENTRALE. Per esempio: «L istituto principale relativo alla fattispecie prospettata riguarda i contratti aleatori e in particolare la clausola claims made. Il contratto si definisce aleatorio quando l'esistenza della prestazione è collegata ad un elemento non sicuro, e nel quale il rischio contrattuale è più ampio ed assume rilevanza causale.»

24 4. ANALISI DEL FATTO. Ad esempio: «Il caso in esame si caratterizza dalla richiesta di risarcimento per errore professionale che non era conosciuta dal sig. Tizio.» 5. ANALISI GIURISPRUDENZIALE. Per esempio: «Sul punto la giurisprudenza ha ritenuto che la clausola cosiddetta a richiesta fatta (claims made) inserita in un contratto di assicurazione della responsabilità civile è valida ed efficace, salvo il compito del giudicante valutare, caso per caso se quella clausola sia vessatoria ex art c.c. (Cass. n. 2872/2015). In particolare nei contratti di assicurazione professionale la Suprema Corte ha stabilito la validità della clausola in parola, qualora sia inserita in un contratto di assicurazione della responsabilità civile, a condizione che la richiesta di risarcimento da parte del danneggiato sia pervenuta durante il periodo di validità del contratto (Cass. 7273/2013)»

25 SCHEMA BREVE DEL PARERE 6. LA CONCLUSIONE Potrebbe scrivere ad esempio: «In favore del sig. Tizio potrà invocarsi in giudizio la posizione da ultimo assunta dalla Cassazione secondo cui la clausola della quale si discute non rientra nella fattispecie tipica prevista dall'art cod. civ., ma costituisce un contratto atipico, generalmente lecito ex art cod. civ..» «Il sig. Tizio, in conclusione, potrà pertanto impugnare la sentenza di condanna di primo grado al fine di accertare nel giudizio di appello la validità del contratto di assicurazione stipulato con la compagnia Alfa e far valere gli effetti sostanziale e processuale di tale contratto, con la conseguente chiamata in garanzia della compagnia assicurativa»

26 TRACCIA ATTO GIUDIZIARIO IN CIVILE La banca Alfa, avente sede legale a Milano, con ricorso depositato presso il tribunale di Milano, ha in sintesi esposto: di essere creditrice della società beta della somma di euro a titolo di saldo debitore relativo ad un rapporto di apertura di credito regolato in conto corrente, cessato alla scadenza del termine stabilito dalle parti; che l'adempimento delle obbligazioni da parte di Beta era stato garantito da Tizio, il quale si era impegnato a pagare ad alfa "a semplice richiesta scritta e senza eccezioni" tutto quanto dovuto dalla società debitrice a titolo di capitale e interessi moratori al tasso convenzionalmente stabilito; di aver dunque interesse ad ottenere l'emissione di un decreto ingiuntivo di tale importo nei confronti del predetto garante. Con atto di citazione validamente notificato, Tizio ha proposto opposizione eccependo: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso da un giudice privo di competenza territoriale (pertanto, questa al tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia), la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell'usura. Assunte le vesti del legale della banca Alfa, rediga il candidato l'atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa della propria assistita.

27 QUALI SONO GLI ELEMENTI STRUTTURALI DI UN ATTO GIUDIZIARIO? 1. CAPELLO INTRODUTTIVO 5. MANDATO ALLE LITI 2. IL FATTO 4. CONCLUSIONI 3. I MOTIVI DI DIRITTO

28 ANALISI DELL ATTO 1. Il presente giudizio si incentra sull opposizione al decreto di ingiunzione emesso dal Tribunale di Milano relativamente all escussione della garanzia fideiussoria sottoscritta dal sig. Tizio. 2. Il tema principale del presente giudizio è il contratto di fideiussione sottoscritto dal sig. Tizio, che assume i crismi giuridici della fideiussione omnibus

29 INQUADRAMENTO NORMATIVO Art Art

30 Art. 166 cpc (Costituzione del convenuto) Art. 167 cpc (Comparsa di risposta)

31 1. IL CAPPELLO INTRODUTTIVO TRIBUNALE DI MILANO SEZ. GIUDICE DR. R. G. N. COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA IN OPPOSIZIONE A DECRETO INGIUNTIVO Per, nato a, il, residente in, via, (C. F. ) in qualità di legale rappresentante pro tempore della Banca ALFA elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv., del foro di, C.F., alla Via, n, n. di fax, indirizzo di posta elettronica certificata dal quale è rappresentato e difeso giusta procura in calce al presente atto, Contro - CONVENUTO/ OPPOSTO- Tizio, nato a, il, C. F., residente in, alla via, n. rappresentato e difeso dall'avv. - ATTORE / OPPONENTE-

32 2.IL FATTO Il fatto deve essere ripreso in sintesi - dalla traccia. Attenzione a non ricopiare la traccia. Nel nostro caso (siamo attori in opposizione al decreto ingiuntivo) per cui partiamo dalle richieste viste articolate nella tracce per risalire sinteticamente al fatto Esempio: «Con decreto del emesso dal Tribunale di Milano e notificato il l'odierno convenuto opposto ingiungeva al resistente il pagamento della somma di euro ,00 oltre interessi, spese ed accessori quale garante della società beta.». «Detta società è debitrice della Banca Alfa in ragione ad un rapporto di apertura di credito regolato in conto corrente, cessato alla scadenza del termine stabilito dalle parti. Il sig. Tizio si era impegnato contrattualmente a pagare ad alfa "a semplice richiesta scritta e senza eccezioni" tutto quanto dovuto dalla società debitrice a titolo di capitale e interessi moratori al tasso convenzionalmente stabilito. Con atto di citazione ritualmente notificato in data, Tizio proponeva opposizione al suddetto decreto ingiuntivo, eccependo.»

33 3. I MOTIVI IN DIRITTO Dobbiamo fare un parere in piccolo evidenziando tutte le questioni giuridiche sottese alla traccia. Nel nostro caso dobbiamo capire la strategia processuale degli attori al fine di contestare la richiesta risarcitoria Dobbiamo smontare la tesi avversaria che afferma: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso da un giudice privo di competenza territoriale in realtà competente, a suo dire, il tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia, la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell'usura

34 1. La fideiussione omnibus è il contratto di garanzia attraverso il quale il garante assume l obbligo di pagare tutto il debito del garantito 2. È molto simile al cd CONTRATTO AUTONOMO DI GARANZIA il quale rientra nei contratti di garanzia ma si caratterizza per l assenza assoluta e totale di accessorietà rispetto al rapporto garantito 3. Il discrimen tra le due fattispecie negoziali è assottigliato quando la garanzia fideiussoria o autonoma è collegata ad una clausola a prima richiesta e senza eccezioni Il fideiussore, obbligatosi al pagamento della somma garantita "a prima richiesta" e "senza eccezioni", non può far valere in giudizio vizi inerenti al rapporto principale, ivi compresa l'invalidità del contratto da cui tale rapporto deriva, salvo che nell'ipotesi dell'esecuzione fraudolenta o abusiva, a fronte della quale può sempre opporre "l'exceptio doli". 4. Tale configurazione della fideiussione omnibus esclude che il garante possa opporre la sussistenza in capo al debitore principale di eccezioni relative alla validità del contratto principale Per chiarire la distinzione tra le due fattispecie contrattuali la giurisprudenza afferma che non è decisivo l'impiego o meno di espressioni quali "a prima richiesta" o "a semplice richiesta scritta", ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre l'obbligazione principale e quella di garanzia (Cass., n. 5044/2009)

35 4.LE CONCLUSIONI Particolare attenzione alle conclusioni che devono essere Chiare e precise In sintonia con quanto affermato nella parte in diritto

36 ESEMPIO DI CONCLUSIONI Per quanto sopra i convenuti chiedono accogliersi le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'on.le Tribunale adito, disattesa ogni contraria richiesta, provvedere come segue: 1) in via preliminare accertare e dichiarare la propria competenza sempre in via preliminare ai sensi dell'art. 648 c.p.c., disporre la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo n... emesso dal Tribunale di Milano, in data, non essendo l'opposizione fondata su prova scritta e/o di pronta soluzione 2)Nel merito, rigettare l'opposizione proposta nella domanda attorea, in quanto infondata in fatto e diritto, e per l'effetto confermare il decreto ingiuntivo opposto; Per l'effetto, condannare l'opponente Tizio con vittoria di spese e compensi di avvocato, della fase monitoria e del presente giudizio, il tutto oltre accessori come per legge.

37 5. LA PROCURA ALLE LITI Art 83 cpc Quando la parte sta in giudizio col ministero di un difensore, questi deve essere munito di procura. La procura alle liti può essere generale o speciale, e deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata. La procura speciale può essere anche apposta in calce o a margine della citazione, del ricorso, del controricorso, della comparsa di risposta o d'intervento, del precetto o della domanda d'intervento nell'esecuzione, ovvero della memoria di nomina del nuovo difensore, in aggiunta o in sostituzione del difensore originariamente designato. In tali casi l'autografia della sottoscrizione della parte deve essere certificata dal difensore L'art. 4 del D.L. 29 dicembre 2009, n. 193 ha introdotto l'obbligo per il difensore di specificare, negli atti introduttivi del processo (atto di citazione, ricorso, comparsa di risposta, controricorso) e il precetto, anche il proprio codice fiscale. Similmente, l'atto di citazione deve specificare il codice fiscale di ciascuna parte (nonché della persona che eventualmente rappresenta o assiste la parte stessa), mentre la comparsa di risposta deve indicare in dettaglio le generalità e il codice fiscale del convenuto.

38 MODELLO DI PROCURA ALLE LITI PROCURA ALLE LITI Io sottoscritto, sig. Caio, ed io sottoscritto sig. in qualità di legale rappresentante pro tempore della ALFA assicurazioni, informati ai sensi dell'art. 4, comma 3, del D.Lgs n. 28/2010 circa la possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei relativi benefici fiscali, e della necessità di ricorrere alla negoziazione assistita conferiamo il potere di rappresentanza e difesa, in ogni fase, stato e grado del giudizio ed atti inerenti, conseguenti e successivi, ivi compresa l eventuale fase esecutiva ed il giudizio di opposizione, all avv., ivi compreso il potere di proporre domande riconvenzionali, chiedere provvedimenti cautelari, chiamare terzi in causa, farsi sostituire, transigere, conciliare, abbandonare il giudizio e rilasciare quietanze. Autorizziamo l avv., ai sensi dell art. 13 D.L. 196/03, ad utilizzare i dati personali per la difesa dei diritti e per il perseguimento delle finalità di cui al mandato, nonché a comunicare ai Colleghi i dati con l obbligo di rispettare il segreto professionale e di diffonderli esclusivamente nei limiti strettamente pertinenti all incarico conferito. Ratifichiamo sin d ora il Suo operato e quello di eventuali Suoi sostituti. Eleggiamo domicilio presso il Suo studio in, via n.., (firme) La firma è autentica ed è stata apposta in mia presenza Avv. (firma)

39 PAUSA

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