MANUALE SUL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE (ADR 2015)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MANUALE SUL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE (ADR 2015)"

Transcript

1 MANUALE SUL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE (ADR 2015) A cura dell ing. Natale Rapisarda e dell ing. Tiziana Acquaviva Consulenti per la sicurezza nel trasporto su strada di merci pericolose Tel: ; fax: ; cell: ; natale.rapisarda@libero.it Ed.14/CO-CI- R Marzo 2015

2

3 MANUALE SUL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE SU STRADA (ADR 2015) 1. La classificazione delle materie pericolose La classificazione delle materie pericolose ai fini del trasporto discende dall ONU e si applica sia in regime nazionale che in regime internazionale. Le sostanze pericolose sono ripartite dall ADR e dal RID nelle seguenti classi: Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4.1 Classe 4.2 Classe 4.3 Classe 5.1 Classe 5.2 Classe 6.1 Classe 6.2 Classe 7 Classe 8 Classe 9 Materie e oggetti esplosivi Gas Liquidi infiammabili Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati Materie soggette ad accensione spontanea Materie che, a contatto con l acqua, sviluppano gas infiammabili Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Materie infettanti Materiali radioattivi Materie corrosive Materie e oggetti pericolosi diversi. Di seguito sono riportati i modelli di etichette corrispondenti alle classi di pericolo sopra elencate, nonché una tabella riepilogativa delle stesse. Con l ADR 2009, sono stati introdotti dei criteri per la corretta classificazione di un rifiuto, costituito da una miscela la cui composizione non è del tutto conosciuta. Secondo l'adr si può procedere col metodo del pericolo preponderante, sulla base delle conoscenze dello speditore del rifiuto e sulla base di tutti i dati tecnici disponibili richiesti dalle norme. In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato. Se in base alle conoscenze è possibile escludere l'appartenenza al gruppo d'imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di default sotto la rubrica n.a.s. più appropriata del gruppo d'imballaggio II. Questa procedura non può essere impiegata per i rifiuti contenenti materie descritte al , materie della classe 4.3, materie indicate al o materie che non sono ammesse al trasporto conformemente al 2.2.x.2. 2

4 2. Istruzioni da fornire al trasportatore Il trasportatore, quando effettua un trasporto in ADR, deve avere a bordo i seguenti documenti (sezione 8.1.2): Documento di trasporto Istruzioni scritte 2.1. Il documento di trasporto Il documento di trasporto (sezione 5.4.1), da redigere in italiano per i trasporti nazionali e in italiano più una lingua a scelta tra francese, inglese e tedesco per i trasporti internazionali, deve contenere le informazioni descritte di seguito: 3

5 Il numero ONU di identificazione della materia (UN xxxx) Denominazione ufficiale della materia (come riportata sulla tabella nominativa) La quantità totale di merce (volume o massa netta o massa lorda) Numero e denominazione dei colli Nome ed indirizzo del mittente Nome ed indirizzo dei destinatari Il gruppo di imballaggio (se assegnato) Il codice galleria Eventuali disposizioni speciali Dall ADR 2009 si è previsto l inserimento di un ulteriore informazione, e cioè il codice di restrizione in galleria, tale codice non sarà comunque richiesto se il trasporto non transiterà in gallerie alle quali si applicano restrizioni al passaggio. Tutte le indicazioni riportate nel DDT sono sotto la responsabilità del mittente o speditore. UN 1098 Alcol allilico, 6.1 (3), I (C/D) oppure UN 1098 Alcol allilico, 6.1 (3), PG I (C/D) L ADR 2013 prevede (al nuovo paragrafo ) che per le materie classificate PERICOLOSE PER L AMBIENTE (escluso UN3077 e UN3082) il documento di trasporto deve riportare la dicitura supplementare PERICOLOSO PER L AMBIENTE, oppure INQUINANTE MARINO/ PERICOLOSO PER L AMBIENTE. Ad Esempio: UN 1202 Gasolio, 3, III, (D/E) PERICOLOSO PER L AMBIENTE E importante segnalare che, con l ADR 2009, è stato soppresso il paragrafo , che richiedeva la nota dicitura: "Quantità non superiore ai limiti di esenzione prescritti al " che era obbligatoria nei casi di esenzione parziale di cui al paragrafo Si suggerisce, comunque di riportare ugualmente tale dicitura al fine di evitare equivoci con gli organi di controllo. DDT nel trasporto di rifiuti Se il rifiuto pericoloso è specificatamente previsto dall ADR, per esso verrà utilizzata l esatta denominazione prevista, e tutto quanto ne deriva. Spetta al produttore/speditore del rifiuto classificare correttamente la merce mediante il numero ONU, la denominazione, la classe di pericolo ed il gruppo di imballaggio. La parola Rifiuto non deve più precedere la descrizione della materia. In sintesi ecco degli esempi di corretta descrizione della merce da riportare sul documento di trasporto (DDT): UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), II (D/E), o UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), PG II (D/E), o UN 1993 RIFIUTO LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (Toluene e alcol etilico), 3, II (D/E) o UN 1993 RIFIUTO LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (Toluene e alcol etilico), 3, PG II (D/E) UN 3077 RIFIUTO MATERIA PERICOLOSA PER L'AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S. (FILTRI DELL'OLIO), 9, III (E). Se il termine rifiuto fa già parte della denominazione ufficiale di trasporto prevista dall ADR, allora può essere posto anche ad inizio descrizione, come nell esempio che segue: RIFIUTI OSPEDALIERI, NON SPECIFICATI, N.A.S. UN 3291, 6.2, II Si noti che il codice galleria per il numero UN3291 non viene indicato perché per tale merce non è prevista alcuna restrizione in galleria. 4

6 Tale dicitura deve essere riportata su un documento di trasporto apposito, oppure nel documento utilizzato per il trasporto rifiuti, previsto dalla normativa nazionale e cioè nel Formulario Rifiuti. Nel caso si voglia sfruttare tale formulario, la dicitura di cui sopra potrà essere trascritta nella sezione Annotazioni di tale documento e si dovrà barrare la casella che riporta ADR SI. Se invece si fa ricorso ad una assimilazione determinata con analisi od altri sistemi, per tale rifiuto dovrà essere utilizzata una rubrica collettiva, nella quale si può fare rientrare tale rifiuto. Per la classificazione di rifiuti con composizione non esattamente conosciuta ci si può basare: 1) sulle conoscenze dello speditore e sui dati tecnici e di sicurezza disponibili 2) sui dati richiesti dalla legislazione in vigore in materia di sicurezza e ambiente (normativa europea sui rifiuti) In caso di applicazione della nuova disposizione sulla classificazione di un rifiuto costituito da una miscela la cui composizione non è del tutto conosciuta, ovvero in assenza di analisi specifiche, sul D.D.T. va aggiunta la dicitura: Per esempio UN 3264 RIFIUTO LIQUIDO CORROSIVO INORGANICO ACIDO N.A.S., 8, II (E) RIFIUTI CONFORMI AL Non è necessario aggiungere il nome tecnico prescritto al capitolo 3.3 disposizione speciale 274. DDT per imballaggi vuoti non bonificati Il DDT occorre anche per il trasferimento di imballaggi vuoti non bonificati sia che si tratti di imballaggi comuni sia di IBC, in tale caso esso riporta ad esempio: imballaggi vuoti, 3 oppure IBC vuoto, 6.1 RIFIUTI CONFORMI AL NB: Non va trascritta sul DDT l ultima merce contenuta nell imballaggio Un esempio di D.D.T. per tale evenienza è riportato in seguito. 5

7 esempio per liquidi infiammabili DOCUMENTO DI TRASPORTO FORMALE (non fiscale) (ai sensi del ADR) DITTA Conducente (Cognome e nome) Unità di trasporto: Autocarro isolato (motrice) o Trattore per semirimorchio e/o Rimorchio o Semirimorchio - Targa - Targa - Targa Luogo di partenza Destinazione Descrizione merce: Imballaggi vuoti, 3 Data.. Ora di partenza Firma dello speditore o del conducente 6

8 esempio per gas DOCUMENTO DI TRASPORTO FORMALE (non fiscale) (ai sensi del ADR) DITTA Conducente (Cognome e nome) Unità di trasporto: Autocarro isolato (motrice) o Trattore per semirimorchio e/o Rimorchio o Semirimorchio - Targa - Targa - Targa Luogo di partenza Destinazione Descrizione merce: Imballaggi vuoti, 2 Data.. Ora di partenza Firma dello speditore o del conducente 7

9 DDT per restituzione degli imballaggi vuoti. Durante il viaggio di ritorno d imballaggi vuoti non ripuliti allo stesso speditore, si può utilizzare lo stesso documento di trasporto del viaggio di andata, cancellando la quantità ed aggiungendo l'indicazione "Ritorno a vuoto non ripulito" (sez ADR). Si deve ritenere che si tratti degli stessi imballaggi trasportati nel viaggio di andata: pertanto è una eventualità poco ricorrente, anche perché spesso i documenti di trasporto non possono essere modificati, in quanto vanno conservati integri per successivi riscontri. Nuova rubrica UN 3509 per imballaggi dismessi sporchi e vuoti L ADR 2015 contiene una novità per gli imballaggi vuoti non ripuliti, i grandi imballaggi o gli IBC, o parti di essi, trasportati per lo smaltimento, il riciclaggio o il recupero del materiale, ad eccezione di quelli trasportati per il ricondizionamento, la riparazione, la manutenzione ordinaria, la ricostruzione o il riutilizzo codice CER Ad essi può essere assegnato il numero UN 3509 nel caso in cui soddisfino le disposizioni per tale rubrica. Anche se la sottosezione ADR prevede l'esenzione totale per questa tipologia di trasporto (se le materie appartengono alle classi 2, 3, 4.1, 5.1, 6.1, 8 e 9), nella pratica tale esenzione non è utilizzabile in quanto dovrebbero preventivamente essere eliminati tutti i rischi (e l ADR non specifica affatto come fare). il trasporto potrà essere però eseguito in esenzione parziale, quando possibile, secondo le prescrizioni dell'adr alla sottosezione ADR (esenzione parziale per quantità limitata per unità di trasporto), la quale prevede che gli imballaggi vuoti non ripuliti che hanno contenuto merci diverse da quelle comprese nella categoria di trasporto "0", vengono assegnati alla categoria di trasporto "4" e viaggiano in quantità illimitata in esenzione parziale. Per questo numero ONU 3509, gli imballaggi non devono rispettare le prescrizioni relative alla omologazione, ovvero possono anche non essere omologati, anche se devono comunque rispettare determinati requisiti. Per la compilazione del DDT relativo al trasporto di imballaggi dismessi, vuoti, non ripuliti (UN 3509), la designazione ufficiale di trasporto deve essere completata con le parole (CON RESIDUI DI [ ]), seguita dalla(e) classe(i) e rischi(o) sussidiari(o) che corrispondono ai residui, in ordine numerico della classe. Inoltre non è necessario riportare la quantità totale di merce pericolosa trasportata. Per esempio, degli imballaggi dismessi, vuoti, non ripuliti che hanno contenuto merci della classe 4.1 imballati insieme a degli imballaggi dismessi, vuoti, non ripuliti che hanno contenuto merci della classe 3 con un rischio sussidiario della classe 6.1, devono essere indicati nel documento di trasporto come: UN 3509 IMBALLAGGI DISMESSI, VUOTI, NON RIPULITI (CON RESIDUI DI 3, 4.1,6.1), 9 (E). Per il trasporto di UN 3509 alla rinfusa si possono utilizzare solo veicoli coperti (telonati o furgonati) o container per il trasporto alla rinfusa. I veicoli e i container per il trasporto alla rinfusa devono essere stagni e dotati di un rivestimento o di un sacco sigillato stagno e resistenti alle forature, ed essere provvisti di dispositivi che consentono di trattenere ogni liquido liberato suscettibile di fuoriuscire durante il trasporto, come ad esempio un materiale assorbente. Inoltre, gli imballaggi scartati, vuoti, non ripuliti sporchi di residui della classe 5.1 devono essere trasportati in contenitori per il trasporto alla rinfusa costruiti o adattati in modo tale che le merci non possono entrare in contatto con il legno o altro materiale combustibile. 8

10 DDT per cisterne vuote non bonificate Il DDT occorre anche per il trasferimento di cisterne vuote non bonificate; in tale caso esso riporta ad esempio: Veicolo-cisterna vuoto, ultima merce caricata: UN 1202, gasolio, 3, III (D/E) PERICOLOSO PER L AMBIENTE VEICOLO CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1965, IDROCARBURI IN MISCELA LIQUEFATTA N.A.S. (MISCELA C), 2.1, (B/D) Un esempio di D.D.T. per tale evenienza è riportato in seguito. E possibile eventualmente adattare i modelli proposti alle varie casistiche. È possibile, anche per le cisterne vuote non ripulite, utilizzare lo stesso documento di trasporto del viaggio di andata, cancellando la quantità ed aggiungendo l'indicazione "Ritorno a vuoto non ripulito" (sez ADR). Le riserve su tale procedura sono le stesse di quelle relative al trasporto di imballaggi vuoti non ripuliti. 9

11 esempio per benzina e gasolio DOCUMENTO DI TRASPORTO FORMALE (non fiscale) (ai sensi del ADR) DITTA Conducente (Cognome e nome) Unità di trasporto: Autocarro isolato (motrice) o Trattore per semirimorchio e/o Rimorchio o Semirimorchio - Targa - Targa - Targa Luogo di partenza Destinazione Veicolo Trattore (nel caso di autocarro isolato o autotreno) Scomparto n VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1202,GASOLIO, 3, III (D/E) Scomparto n VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1203, BENZINA, 3, II (D/E) Rimorchio (o semirimorchio) Scomparto n VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1202,GASOLIO, 3, III (D/E) Scomparto n VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1203, BENZINA, 3, II (D/E) Data.. Ora di partenza Firma dello speditore o del conducente 10

12 esempio per gpl DOCUMENTO DI TRASPORTO FORMALE (non fiscale) (ai sensi del ADR) DITTA Conducente (Cognome e nome) Unità di trasporto: Autocarro isolato (motrice) o Trattore per semirimorchio e/o Rimorchio o Semirimorchio - Targa - Targa - Targa Luogo di partenza Destinazione Veicolo Trattore (nel caso di autocarro isolato o autotreno) VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1965, IDROCARBURI IN MISCELA LIQUEFATTA N.A.S. (MISCELA C), 2.1 (B/D) Rimorchio (o semirimorchio) VEICOLO - CISTERNA VUOTO, ULTIMA MERCE CARICATA: UN 1965, IDROCARBURI IN MISCELA LIQUEFATTA N.A.S. (MISCELA C), 2.1 (B/D) Data.. Ora di partenza Firma dello speditore o del conducente 11

13 2.2 Le istruzioni scritte per il conducente Già con l ADR 2009 si deve utilizzare un unico modello in quattro pagine valido per tutte le merci pericolose. L obbligo di fornire le istruzioni scritte all equipaggio non ricade più sullo speditore ma sul trasportatore. Le istruzioni scritte devono essere fornite all equipaggio del veicolo nelle lingue che ogni membro possa leggere e comprendere. Nella prima pagina sono indicati i provvedimenti da adottare in situazioni di incidente ed emergenza, quali: - Spegnere il motore - Non fumare - Informare i servizi di emergenza - Indossare l imbracatura fluorescente e sistemare i segnali di avvertimento - Non affrontare gli incendi nella zona di carico.. ecc Nella seconda e terza pagina sono indicate per ogni classe di pericolosità (identificata dall etichetta di pericolo), le caratteristiche di pericolosità e ulteriori istruzioni sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti. Nella quarta pagina sono indicati gli equipaggiamenti di protezione generale e individuale per attuare le misure di ordine generale per gli interventi di emergenza specifici per i diversi pericoli, che devono essere a bordo del veicolo conformemente alla sez dell ADR. In tali schede di sicurezza è specificato che, ogni unità di trasporto deve avere a bordo: 1) Per ogni veicolo, almeno un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del veicolo ed al diametro delle ruote. 2) Due segnali di avvertimento autoportanti. 3) Liquido lavaocchi (non prescritto per i numeri di etichette di pericolo 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2 e 2.3) Inoltre ogni membro dell equipaggio deve avere: 1) Un giubbotto fluorescente. 2) Una lampada portatile. 3) Un paio di guanti di protezione. 4) Un mezzo di protezione per gli occhi (per esempio occhiali protettivi) 5) Una maschera anti gas con idoneo filtro (se si trasportano sostanze aventi etichetta n. 2.3 oppure 6.1). 6) Un badile. 7) Un copri tombino (richiesto per le etichette 3, 4.1, 4.3, 8 e 9). 8) Un contenitore per la raccolta. Istruzioni scritte 2015 Le istruzioni scritte, edizione 2015, sono riportate di seguito. Rispetto alle edizioni precedenti le modifiche più significative sono riportate nella quarta pagina del modello, contenente l'elenco degli equipaggiamenti di protezione generale e individuale e degli equipaggiamenti per gli interventi di emergenza specifici per i diversi pericoli, obbligatori a bordo del veicolo; sono stati eliminati gli esempi con riferimenti determinati quali quelli relativi: al giubbotto fluorescente (nel testo precedente " per esempio come quello descritto nella norma EN 471"); ai mezzi di protezione degli occhi "... per esempio occhiali protettivi". Viene eliminata anche la nota b), contenente il riferimento specifico alla "... maschera d'evacuazione d'emergenza con filtro combinato gas/polveri del tipo A1B1E1K1-P1 O A2B2E2K2-P2 simile a quella descritta nella norma EN 141". In sostanza per gli equipaggiamenti in oggetto non vi alcun obbligo di riferimento a norme specifiche. 12

14 Secondo la norma transitoria , le istruzioni scritte non conformi alle nuove prescrizioni, potranno essere ancora utilizzate fino al 30 giugno

15 14

16 15

17 16

18 3. VIOLAZIONI PIU FREQUENTI Sulla base delle segnalazioni della nostra clientela abbiamo rilevato che le violazioni che più frequentemente vengono contestate e sanzionate agli organi di polizia stradale nei controlli su strada riguardano l equipaggiamento di bordo dei veicoli, secondo una casistica che si riporta di seguito, in ordine di rilevanza per quanto riguarda le sanzioni amministrative e quelle accessorie: in vigore dall' (DI ) VIOLAZIONE - MOTIVAZIONE Art.168, comma 9 CDS - Mancanza o non conformità degli estintori previsti (per quantità e capacità vedi il prospetto riportato nelle liste di controllo allegate alla presente) - Mancanza o non conformità del ceppo di dimensioni adeguate alla massa del veicolo e alle dimensioni delle ruote (cosiddetto cuneo di arresto) - Mancanza o non conformità dei due segnali di avvertimento autoportanti (2 triangoli o due coni): le lampade arancio lampeggianti non sono obbligatorie Art.168, comma 9 bis CDS Mancanza o non conformità di: - Istruzioni scritte - liquido lavaocchi con relativo dispositivo erogatore - Occhiali protettivi (1 dispositivo per ogni membro dell equipaggio) - lampada portatile, meglio se di plastica (1 dispositivo per ogni membro dell equipaggio) - maschera di evacuazione d emergenza, qualora prevista, di tipo combinato gas/polveri (1 dispositivo per ogni membro dell equipaggio) Art.168, comma 9 ter CDS Mancanza o non conformità di: - un badile - un copri tombino - un recipiente per la raccolta Inoltre: - trasporto di passeggeri, diversi dai membri dell equipaggio - stivaggio errato dei colli, ad esempio carico di bombole di gas non fissate in modo da impedire cadute o spostamenti. SANZIONI Sanzione pecuniaria (entro 60 gg): 406,00 Sanzione accessoria: - Sospensione della patente di guida: da 2 a 6 mesi - Sospensione della carta di circolazione: da 2 a 6 mesi - Decurtazione di punti della patente: 10 punti (art.126 bis CDS) Sanzione pecuniaria (entro 60 gg): 406,00 Sanzione accessoria: Decurtazione di punti della patente: 2 punti (art.126 bis CDS) Sanzione pecuniaria (entro 60 gg): 163,00 Sanzione accessoria: Nessuna Per tutte le violazioni sopra elencate, le relative sanzioni pecuniarie verranno irrogate, oltre che al conducente, anche al proprietario del veicolo, nonché al committente, qualora il trasporto avviene per suo conto esclusivo. Tali sanzioni prescindono dal principio di solidarietà tra conducente e proprietario del veicolo e vengono contestate con separati e distinti verbali di contestazione, che debbono essere oblati separatamente. 17

19 4. Segnalazione SEGNALAZIONI SEGNALAZIONE DEI COLLI SEGNALAZIONE DEI VEICOLI 4.1 SEGNALAZIONE DEI COLLI Marcatura sugli imballaggi L ADR prescrive che le merci pericolose possano essere trasportate in idobei imballaggi (Fusti, taniche, casse (o scatole), sacchi, imballaggi compositi, contenitori intermedi rigidi o flessibili per rinfusa (GIR o IBC o GRV), grandi imballaggi (LP). A volte più colli vengono raggruppati per facilitare le operazioni di movimentazione, ad esempio le merci palettizzate, non costituiscono un tipo di imballaggio ma una "unità di carico". L ADR ammette anche l impiego dei cosiddetti imballaggi metallici leggeri cioè costruiti in banda stagnata o lamierino di acciaio con spessore inferiore a 0,5 mm di contenuto netto max 40 litri per un peso netto max di 50 Kg. Gli imballaggi sopra descritti, quando la norma prescrive che siano omologati, sono riconoscibili dalla marcatura esterna ONU applicata dal fabbricante, che inizia con le lettere UN ; ad esempio per una scatola di cartone: UN 4G/Y4/S/97/I/R4508. La marcatura ONU è valida per tutte le modalità di trasporto. Per i piccoli recipienti la marcatura ONU è così costituita: UN, che fa riconoscere che l imballaggio corrisponde alla normativa ONU per il trasporto delle merci pericolose Codice alfanumerico dell'imballaggio costituito da: - Codice numerico che indica il tipo di imballaggio - Codice letterale che indica il materiale di costruzione. - Codice numerico che indica le principali caratteristiche tecniche. Codice diviso in due parti: - Prima parte: lettera X oppure Y oppure Z, che indica il "gruppo di imballaggio" della materia pericolosa che l'imballaggio può contenere; X significa che l'imballaggio è adatto a contenere materie del gruppo I, Y significa che l'imballaggio è adatto a contenere materie del gruppo II, Z significa che l'imballaggio è adatto a contenere materie del gruppo III. - Seconda parte: densità del liquido con la quale l'imballaggio ha superato le prove di omologazione, oppure, nel caso di prodotti solidi o ad alta viscosità, indicazione del peso lordo massimo in kg; il valore della densità può essere omesso se non è superiore a 1,2 Kg/litro. Lettera S se l'imballaggio è per prodotti solidi o ad alta viscosità oppure il valore della pressione di prova idraulica in kilopascal (1 kilopascal = 1/100 di atmosfera). Ultime due cifre dell'anno di fabbricazione. Sigla dello Stato dove è avvenuta l'omologazione. 18

20 Numero di registrazione dell'omologazione comprendente un codice per l'identificazione dell'imballaggio e il nome o la sigla del fabbricante o dell'utilizzatore oppure altra marcatura di identificazione specificata dall'autorità competente. Altro esempio di marcatura di imballaggio: 1A1/Y1.4/150/83NL/VL824 (fusto in acciaio con parte superiore amovibile, idoneo per gruppi imballaggi II e III, per liquidi con densità fino a 1.4, pressione di prova 150 kpa, costruito nel 1983 in Olanda dal costruttore identificato con VL824); Nel caso degli IBC si hanno le seguenti variazioni rispetto alla marcatura sopra descritta, per i piccoli recipienti: al codice recante la lettera X oppure Y oppure Z non deve essere aggiunta altra indicazione (quindi rimane soltanto la "prima parte"). scompare il codice recante la S o il valore della pressione idraulica di prova. deve essere aggiunto all'anno il mese di fabbricazione. deve essere aggiunto, dopo il numero di registrazione dell'omologazione, il carico in Kg della prova di impilaggio. deve essere aggiunto, dopo il precedente, il peso lordo massimo ammissibile oppure, per gli IBC flessibili, il carico massimo ammissibile. La scelta dell'idoneo imballaggio per ogni materia pericolosa viene fatta consultando la Tabella A (sezione 3.2.1) ed individuando per la riga di competenza della materia nella colonna (8) i codici alfanumerici di istruzione e nella colonna (9a) i codici delle eventuali disposizioni speciali. Marcatura ed etichettatura dei colli contenenti materie pericolose I colli contenenti materie pericolose devono riportare (oltre alla marcatura ONU di omologazione: Il numero ONU della materia contenuta (o più numeri UN nel caso di più materie); nei GIR i numeri ONU devono essere due per ogni materia, disposti su lati opposti la/e etichetta/e di pericolo. Le etichette di pericolo sono di forma romboidale 100 x 100 mm, di modello diverso (colorazione e simbolo), in relazione al tipo di pericolo che devono rappresentare. Se la materia presenta un solo pericolo, si impiega una sola etichetta; se vi sono pericoli secondari, occorre affiancare alla prima, a destra, le etichette corrispondenti a questi pericoli. Se la materia è anche pericolosa per l ambiente, allora va applicato anche il marchio di inquinante ambientale previsto dalla norma ADR. Nel caso di colli contenenti più materie pericolose si devono ovviamente apporre le etichette afferenti a tutte le materie. Quando ne esistono le motivazioni /colli di piccole dimensioni), sono ammesse dimensioni più piccole oppure l'impiego di cartoncini fissati al collo. Etichettatura dei colli che contengono rifiuti L imballaggio, per il trasporto dei rifiuti pericolosi, deve rispettare la seguente disposizione: sui colli deve essere apposta un etichetta o un marchio inamovibile a fondo giallo aventi le misure di cm 15x15, recante la lettera R di colore nero alta cm 10, larga cm 8, con larghezza del segno di cm 1,5. Le etichette devono resistere adeguatamente all esposizione atmosferica senza subire sostanziali alterazioni; in ogni caso la loro collocazione deve permettere sempre una chiara e immediata lettura. 19

21 Marcatura dei colli Accordo Multilaterale M269 Su tutti colli va eseguita un iscrizione, al fine di identificare la merce, che l imballatore vi ha introdotto. Tale iscrizione è costituita dal numero ONU della materia contenuta nel collo, preceduto dalle lettere UN ; tale numero è lo stesso riportato sul documento di trasporto (per esempio UN 1915, oppure UN 1203). L ADR, ora in vigore, prevede al e , che dal 1 gennaio 2014 i colli riportino la marcatura (numero ONU e lettere UN) nel rispetto delle dimensioni di seguito riportate: 12 mm per i colli aventi capacità maggiore di 30 litri o massa netta maggiore di 30 Kg 12 mm per le bombole aventi capacità in acqua maggiore di 60 lt 6 mm per i colli aventi capacità fino a 30 litri o massa netta fino a 30 Kg 6 mm per le bombole aventi capacità in acqua fino a 60 lt Dimensioni appropriate per i colli aventi capacità fino a 5 litri o massa netta fino a 5 kg. Per le bombole con una capacità in acqua non superiore a 60 litri, la norma entra in vigore al prossimo controllo periodico. L accordo multilaterale M269, sottoscritto anche dall Italia, prevede che le bombole ricaricabili per il trasporto di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) dei numeri ONU 1011, 1075, 1965, 1969 e 1978, devono essere adeguate al più tardi al momento della prossima ispezione periodica, a prescindere dalla loro capacità. L accordo ha validità fino al 30 giugno Inquinanti ambientali - ( ) - nuove marcature Dal 1 Gennaio 2011 per tutte le materie (anche se già classificate come pericolose per altre classi di pericolo) si deve valutare se sono classificate anche pericolose per l ambiente. Qualora la merce sia anche pericolosa per l ambiente si deve applicare sugli imballaggi, sulle cisterne, cassoni contenti merce alla rinfusa, contenitori e contenitori cisterna il marchio seguente, oltre alle normali segnalazioni. L associazione delle compagnie petrolifere europee CONCAWE ha recentemente annunciato di volere provvedere ad una riclassificazione dei prodotti petroliferi secondo i criteri della direttiva CE 67/548 e del Regolamento CLP. Sulla base di tale orientamento alcune tra le merci di più largo consumo, quali la Benzina ed il Gasolio (numeri ONU 1202 e 1203), pur non essendo valutate ai sensi delle pertinenti sezioni della norma ADR, vengono riclassificate come materie pericolose per l ambiente. Analoga riclassificazione è stata effettuata anche per gli Oli Combustibili (numeri ONU 3256, 3257 e 3082). Le compagnie petrolifere italiane si sono allineate con tale posizione e hanno diramato le conseguenti istruzioni ai luoghi di carico. Per tutte le altre merci, diverse da quelle sopra descritte, occorre chiedere le necessarie istruzioni allo speditore/caricatore, al quale può anche essere richiesta la scheda di sicurezza a 16 punti, che il produttore della merce deve avere compilato. Su tale scheda sono riportati i codici che si riferiscono alle materie classificate anche pericolose per l ambente. Tali codici sono: 20

22 Le frasi di rischio R50, R50/53 o R51/53 per le merci valutate ai sensi della direttiva Direttiva 67/548/CEE (per le sostanze) e della Direttiva 1999/45/CEE (per le miscele). Le indicazioni di pericolo H400, H410 o H411 per le merci valutate con i criteri del CLP (Regolamento 1272/2008/CE). Resta ovviamente l obbligo, già in vigore dal 1/7/2009, di utilizzare il marchio in argomento in aggiunta all etichetta nodello 9, e aventi numeri ONU 3077 e Tale marchio non deve essere apposto sugli imballaggi semplici e sugli imballaggi combinati dove tali imballaggi semplici o imballaggi interni di tali imballaggi combinati hanno: - una quantità inferiore o uguale a 5 l per i liquidi; o - una massa netta inferiore o uguale a 5 kg per i solidi. ACCORDO IN DEROGA PER LA RACCOLTA ED IL TRASPORTO DEI RIFIUTI Anche l Italia ha firmato l Accordo multilaterale M222 (appendice 1). L accordo in questione introduce importanti deroghe alla raccolta e al trasporto di rifiuti (con esclusione delle classi 1, 6.2 e 7). Le deroghe interessano sia la classificazione che la scelta e l etichettatura degli imballaggi che la redazione del documento di trasporto. Tra le principali deroghe segnaliamo: Imballaggio: per i rifiuti con gruppo di imballaggio III e alcuni di gruppo di imballaggio II (specificati nell allegato all accordo) è possibile utilizzare imballaggi scaduti, deformati o non provati (a patto di rispettare le condizioni di sicurezza di cui al ADR); Marcatura: non è richiesta l apposizione del marchio di pericolo per l ambiente (albero secco e pesce morto). Documento di trasporto: la quantità di merce riportata sul DDT può essere stimata. Per il trasporto di imballaggi vuoti è possibile indicare genericamente il tipo e numero di colli. Non è necessario riportare l iscrizione supplementare pericoloso per l ambiente, qualora ricorra il caso. Rinfusa: la possibilità di trasportare alla rinfusa i rifiuti costituiti da aerosol (UN1950) ed i rifiuti solidi contenenti liquidi infiammabili (UN3175). Per usufruire della deroga occorre riportare sul DDT (o FIR) la seguente dicitura TRASPORTO CONCORDATO AI SENSI DELL ACCORDO MULTILATERALE M222 L accordo è valido fino al 1 agosto 2015 per trasporti nazionali e internazionali diretti in uno degli altri paesi che hanno sottoscritto l accordo multilaterale M222 (ovvero ad oggi: Austria, Liechtenstein e Repubblica Ceca). Si allega alla presente la circolare ministeriale prot. n.4617 del 9/2/2011 con la quale il Ministero dei Trasporti ha comunicato la sottoscrizione dell accordo M222 e M220. Trasporto batterie (Decreto 24 gennaio 2011, n.20) In applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» ed in particolare, l'articolo 195, comma 2, lettera q), del predetto decreto, è stato emesso il decreto interministeriale 24/01/2011, n.20, il quale detta norme al fine di prevenire l'inquinamento del suolo, del sottosuolo e di evitare danni alla salute e all'ambiente derivanti dalla fuoriuscita di acido dagli accumulatori. Tale decreto stabilisce nell allegato 1, punto 4) che: Tutti gli automezzi adibiti al trasporto delle batterie al piombo, riempite con elettrolito, o di recipienti contenenti acido solforico alle diverse concentrazioni, devono essere dotati di congrue quantità di 21

23 sostanza assorbente e neutralizzante per l'emergenza originata da eventuali sinistri sul percorso stradale o sversamenti accidentali durante le operazioni di carico e scarico. Il quantitativo prescritto di sostanza estinguente da tenere a bordo di tali automezzi non deve essere inferiore a quello occorrente per neutralizzare il dieci per cento della soluzione acida trasportata. Viene peraltro fissato un quantitativo massimo di sostanza prescritta, corrispondente alla neutralizzazione di 50 litri di elettrolito. I mezzi deputati ad intervenire in caso di incidenti debbono parimenti essere provvisti di una dotazione necessaria a neutralizzare almeno 50 litri di elettrolito. Il suddetto decreto è entrato in vigore dal 29 marzo Etichettatura Imballaggi vuoti Gli imballaggi vuoti (compresi gli IBC) se non bonificati devono mantenere le etichette come quando sono pieni, e devono essere tenuti chiusi, per evitare la fuoriuscita dei residui. 4.2 SEGNALAZIONE DEI VEICOLI E DEI CONTAINER Trasporto di colli Le unità di trasporto, contenenti merce pericolosa ADR in colli, vengono munite dei seguenti pannelli di segnalazione arancio: Due pannelli di segnalazione arancio di tipo generico, ovvero senza numeri, (1 anteriore ed 1 posteriore) I veicoli che trasportano rifiuti pericolosi oltre alle segnalazioni ADR devono essere corredati da un targa quadrata (40x40cm) a fondo giallo con una lettera R nera, posteriormente al veicolo; Trasporto alla rinfusa Se l unità di trasporto, contiene merce pericolosa ADR alla rinfusa (ad esempio un autocarro con cassone ribaltabile), viene munita di pannelli di segnalazione arancio con i numeri della merce trasportata e di placche (grandi etichette di dimensioni di 25 cm di lato), come di seguito descritto: Due pannelli di segnalazione arancio con numeri d'identificazione (1 anteriore ed 1 posteriore) 3 placche (2 laterali e 1 posteriore): se la merce presenta pericoli secondari, occorre affiancare alla prima, a destra, le placche corrispondenti a questi pericoli. Se la materia è anche pericolosa per l ambiente, allora viene applicato anche il marchio di inquinante ambientale previsto dalla norma ADR (2 laterali e 1 posteriore). I veicoli che trasportano rifiuti pericolosi oltre alle segnalazioni ADR sono corredati di un targa quadrata (40x40cm) a fondo giallo con una lettera R nera, posteriormente al veicolo; 22

24 3 placche (2 laterali e 1 dietro) Oppure, in alternativa: Un pannello di segnalazione arancio anteriore ed uno posteriore generici, più due pannelli di segnalazione arancio laterali riportanti i numeri relativi alla materia trasportata. 3 placche (2 laterali e 1 posteriore); se la merce presenta pericoli secondari, occorre affiancare alla prima, a destra, le placche corrispondenti a questi pericoli. Se la materia è anche pericolosa per l ambiente, allora viene applicato anche il marchio di inquinante ambientale previsto dalla norma ADR (2 laterali e 1 posteriore). I veicoli che trasportano rifiuti pericolosi oltre alle segnalazioni ADR sono corredati di un targa quadrata (40x40cm) a fondo giallo con una lettera R nera, posteriormente al veicolo; 3 placche (2 laterali e 1 dietro) SEGNALAZIONE SUI CONTAINER PER COLLI (CONTAINER) Un container carico di colli contenenti merci pericolose ADR deve essere segnalato nel modo seguente: Il container deve essere segnalato solamente con placche (grandi etichette di dimensioni minime di 25 cm di lato), conformi alle etichette di pericolo di tutti i colli trasportati, applicate sui 4 lati del container Il container non deve esporre pannelli di segnalazione arancio, in quanto essi vanno posti sul veicolo; Se, ad esempio contiene solo colli della classe 6.1: 4 placche (1 per ogni lato) 23

25 CONTAINER CASSE MOBILI E SCARRABILI PER TRASPORTO ALLA RINFUSA Un container, uno scarrabile o una cassa mobile per trasporto alla rinfusa, viene essere segnalato con: Con 2 pannelli di segnalazione arancio laterali con numeri di identificazione della materia; 1 placca (grande etichetta di dimensioni minime di 25 cm di lato), conformi alle etichetta della classe trasportata, applicata sui 4 lati del container, cassa mobile o scarrabile; se la merce presenta pericoli secondari, occorre affiancare alla prima, a destra, le placche corrispondenti a questi pericoli. Se la materia è anche pericolosa per l ambiente, allora viene applicato anche il marchio di inquinante ambientale previsto dalla norma ADR (a marchi, 1 per ogni lato). I veicoli che trasportano rifiuti pericolosi oltre alle segnalazioni ADR sono corredati di un targa quadrata (40x40cm) a fondo giallo con una lettera R nera, posteriormente al veicolo Pannelli di pericolo I pannelli di pericolo (40x30 cm. o 30x12 cm. se di dimensioni ridotte), in grado di resistere per 15 minuti ad un incendio, che vengono messi anteriormente e posteriormente ai veicoli servono per rendere noto agli addetti che si stanno trasportando merci pericolose ed ai non addetti che vi sono potenziali pericoli, agli organi di emergenza forniscono identificazioni molto precise. I pannelli numerati riportano due numeri posti su due campi separati da una riga nera. Parte superiore del pannello Il numero riportato sulla parte superiore del pannello indica il pericolo e si chiama numero KEMLER: riporta minimo 2, e al massimo 3 cifre che identificano: La prima cifra il pericolo principale; La seconda e la terza (qualora vi sia), i pericoli secondari. Talvolta compare la lettera X prima dei numeri e sta ad indicare che in caso di incendio non si deve usare acqua, se non da parte di esperti. Il raddoppio di una cifra rafforza il pericolo indicato dalla precedente. Lo zero in seconda posizione conferma l assenza di ulteriori pericoli. Parte inferiore del pannello Il numero riportato sulla parte inferiore del pannello, costituito da 4 cifre, identifica univocamente la materia trasportata (1203 = benzina, 1202 = gasolio) o la rubrica collettiva (miscela o gruppi di materie non altrimenti specificate n.a.s.) e si chiama numero ONU. 24

26 I numeri ONU trovano riscontro sui documenti di accompagnamento della merce e sui colli. Segnalazione dei veicoli per il trasporto di rifiuti I veicoli che trasportano rifiuti pericolosi oltre alle segnalazioni ADR devono essere corredati da un pannello (40x40cm) a fondo giallo con una grossa R di colore nero che deve essere sistemato sulla parte posteriore, in alto a destra. SEGNALAZIONE DEI VEICOLI CISTERNA E DEI CONTAINER-CISTERNA REGOLA GENERALE La regola generale è che le unità di trasporto con cisterna sono sempre segnalate con pannelli di segnalazione arancio numerati. Se un veicolo cisterna presenta un pannello di segnalazione arancio numerato anteriore o posteriore, allora non avrà pannelli di nessun tipo ai lati. Se invece una unità di trasporto con cisterna presenta anteriormente o posteriormente un pannello di segnalazione arancio generico, allora sui due lati vi devono essere tanti pannelli di segnalazione arancio numerati, quanti sono gli scomparti della cisterna. Esempi: Una cisterna monoscomparto deve avere: se autoveicolo: 1 pannello di segnalazione arancio anteriore + 1 posteriore con numeri di identificazione oppure 1 pannello di segnalazione arancio anteriore + 1 posteriore senza numeri + 1 pannello di segnalazione arancio per lato con i numeri se autoarticolato: 1 pannello di segnalazione arancio anteriore sul trattore ed 1 posteriore sul semirimorchio con i numeri oppure 1 pannello di segnalazione arancio anteriore sul trattore + 1 posteriore sul semirimorchio senza numeri ed 1 per lato con i numeri sul semirimorchio se autotreno e sia la motrice che il rimorchio hanno la stessa materia A, si devono mettere 1 pannello di segnalazione arancio anteriore nella motrice ed 1 posteriore nel rimorchio con i numeri della materia A (in totale 2 pannelli di segnalazione arancio); oppure 1 pannello di segnalazione arancio anteriore nella motrice ed 1 posteriore nel rimorchio generici, mentre sui lati della motrice e del rimorchio i pannelli di segnalazione arancio con i numeri delle materia A (in totale 6 pannelli di segnalazione arancio) se autotreno, però la motrice ha la materia A, mentre il rimorchio la materia B, allora si devono mettere 1 pannello di segnalazione arancio anteriore nella motrice ed 1 posteriore nel rimorchio generici, mentre sui lati della motrice e del rimorchio i pannelli di segnalazione arancio con i numeri delle relative materie A e B (in totale 6 pannelli di segnalazione arancio, 2 senza numeri e 4 con numeri). Cisterna pluriscomparti: occorrono pannelli di segnalazione arancio anteriore e posteriore neutri, laterali con numeri in corrispondenza degli scomparti (per merci diverse); se una cisterna trasporta carburanti, aventi numeri ONU 1202, 1203 e 1223 (ovvero si tratta di gasolio, benzina e cherosene) allora, e solo in questo caso, il pericolo può essere segnalato con pannelli di segnalazione arancio anteriore e posteriore riportanti il numero della materia più pericolosa (33/1203), e di conseguenza senza pannelli di segnalazione arancio laterali. 25

27 Container cisterna: tanti pannelli di segnalazione arancio con numeri sui due lati quanti sono gli scomparti. Container cisterna monoscomparto caricato su: autoveicoli, occorrono 1 anteriore + 1 posteriore generico e 1 per lato con i numeri sul container su rimorchi, occorrono 1 posteriore generico + 1 per lato con i numeri sul container su autoarticolato occorrono 1 anteriore sul trattore e 1 posteriore sul semirimorchio generici e 1 per lato con i numeri sul container. TRASPORTO IN CISTERNA 3 placche (2 laterali e 1 dietro) OPPURE 3 placche (2 laterali e 1 dietro) TRASPORTO IN VEICOLI BATTERIA 6 placche (4 laterali e 2 dietro) OPPURE 26

28 6 placche (4 laterali e 2 dietro) PLACCHE SU CISTERNE E CONTAINER CISTERNA (dimensioni minime 250x250 mm) Cisterna monoscomparto: 1 placca posteriore + 1 per lato se la materia presenta un solo pericolo; 2 placche posteriori + due per lato se presenta 2 pericoli. Container - cisterna: 1 placca per lato sul container + quelle richieste per il veicolo nel caso non siano visibili quelle del container. 1 placca sui 4 lati TERMOMETRO (marchio triangolare per materie calde) Questo marchio si usa per segnalare le cisterne, i container cisterna, i veicoli speciali e container specialmente equipaggiati, che trasportano merci pericolose a temperatura elevata. Tali materie possono essere sia liquide che solide. Se liquide a temperatura superiore o uguale a 100 C Se solide a temperatura superiore o uguale a 240 C Il segnale di fig.54 va posto: Sui veicoli cisterna, n.3 marchi: 1 posteriormente e sui due lati del serbatoio di un veicolo cisterna (oltre alle normali segnalazioni) Sul serbatoio di un container-cisterna: sui due lati, nonché anteriormente e posteriormente (4 marchi in tutto) Tale marchio ha lati di almeno 25 cm. 27

29 5. Disposizioni speciali applicabili ai colli e ai veicoli e container contenenti materie che presentano un rischio d asfissia quando vengono utilizzate per scopi di refrigerazione o condizionamento (sez ADR) I colli contenenti un agente refrigerante o di condizionamento devono essere trasportati in veicoli e container ben ventilati. I colli contenenti merci pericolose utilizzate per la refrigerazione o il condizionamento, devono recare un marchio con il nome tecnico, seguito dalla menzione AGENTE REFRIGERANTE o AGENTE DI CONDIZIONAMENTO, secondo il caso, in una lingua ufficiale del paese d origine ed inoltre, se questa lingua non è l inglese, il francese o i tedesco, in inglese, francese o tedesco, a meno che accordi conclusi tra i paesi interessati al trasporto non dispongano altrimenti. I marchi devono essere durevoli, leggibili e collocati in una posizione e di una dimensione tale, con riferimento all imballaggio, da essere facilmente visibili. Se viene utilizzato ghiaccio secco non imballato, esso non deve entrare in contatto diretto con la struttura metallica di un veicolo o container per evitare la fragilizzazione del metallo. Deve essere garantito un buon isolamento tra il ghiaccio secco ed il veicolo o container mantenendo una separazione di almeno 30 mm. (per esempio utilizzando dei materiali a bassa conduttività di calore come assi di legno, pallet). Quando il ghiaccio secco viene posizionato intorno ai colli, devono essere prese delle misure per garantire che i colli rimangano nella loro posizione iniziale durante il trasporto, una volta che il ghiaccio secco si sia disperso. Un segnale di attenzione conforme al e di seguito riportato, deve essere collocato su ogni punto d accesso dei veicoli e container contenenti merci pericolose utilizzate per la refrigerazione o il condizionamento, in una posizione dove sarà facilmente visto dalle persone che aprono o che entrano nel veicolo o container. Questo segnale deve rimanere apposto sul veicolo o container fino a quando non siano state soddisfatte le seguenti disposizioni: Il veicolo o container sia stato ventilato per eliminare le concentrazioni nocive dell agente refrigerante o di condizionamento; e Le merci refrigerate o condizionate siano stati scaricate. Il segnale di attenzione deve essere rettangolare e misurare almeno 150 mm di larghezza e almeno 250 mm di altezza. Esso deve contenere le seguenti indicazioni: La parola ATTENZIONE scritta in rosso o in bianco in lettere di almeno 25 mm di altezza in una in una lingua ufficiale del paese d origine ed inoltre, se questa lingua non è l inglese, il francese o il tedesco, in inglese, francese o tedesco, a meno che accordi conclusi tra i paesi interessati al trasporto non dispongano altrimenti; e il nome tecnico della sostanza seguito dalla menzione AGENTE REFRIGERANTE o AGENTE DI CONDIZIONAMENTO, secondo il caso, sotto il simbolo, in lettere nere su fondo bianco di almeno 25 mm di altezza in una lingua ufficiale del paese d origine ed inoltre, se questa lingua non è l inglese, il francese o il tedesco, in inglese, francese o tedesco, a meno che accordi conclusi tra i paesi interessati al trasporto non dispongano altrimenti. Per esempio: DIOSSIDO DI CARBONIO SOLIDO, AGENTE REFRIGERANTE La marcatura dei veicoli e dei container deve essere effettuata solo se esiste un rischio effettivo di asfissia: Gli speditori sono temuti a valutare tale rischio, tenuto conto delle quantità delle materie da trasportare, della durata del trasporto e del sistema di contenimento da utilizzare. 28

30 6. Dotazioni dei veicoli (Sezioni e 8.1.5) Ogni unità di trasporto deve essere munita di almeno un estintore portatile adatto alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità minima di 2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente), adeguato a combattere un incendio del motore o della cabina dell'unità di trasporto; Sono richiesti apparecchi supplementari in modo da raggiungere il totale minimo di massa estinguente come riportato nella seguente tabella: MASSA unità di trasporto a pieno carico (autocarro, autotreno o autoarticolato) capacità minima totale degli estintori Numero minimo di estintori fino a 3,5 ton 4 Kg 2 da 3,5 ton a 7,5 ton 8 Kg 2 superiore a 7,5 ton 12 Kg 2 ESEMPI PRATICI 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 6 Kg 1 da 6 Kg + 1 da 6 Kg 1 da 2 kg + 1 da 12 kg Gli estintori possono essere installati ambedue all interno o all esterno della cabina di guida, oppure uno all interno ed uno all esterno. In caso di autotreno o autoarticolato possono essere 29

31 installati entrambi sull unità motrice, ovvero sull autocarro o sul trattore stradale (vedi sez ADR). Se nel libretto della cisterna MC813 sono riportati quantitativi maggiori, essi non sono più validi, in quanto sono stati superati dalla norma ADR. Nel caso di trasporto di materie infettive non è previsto l estintore supplementare, quindi si deve avere a bordo solo l estintore da 2 kg (disposizione speciale S3 ADR). Le unità di trasporto trasportanti merci pericolose conformemente al (quantità limitate per unità di trasporto) devono essere equipaggiate di un estintore portatile adatto alle classi d infiammabilità A, B e C, con una capacità minima di 2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente). Gli estintori portatili, conformi alle prescrizioni del precedente o devono essere muniti di un sigillo che permetta di verificare che non sono stati utilizzati. Gli estintori devono essere periodicamente oggetto di una ispezione in accordo con le norme nazionali, al fine di garantire un funzionamento in tutta sicurezza. Inoltre, devono avere un marchio di conformità ad una norma riconosciuta dall autorità competente ed una marcatura che indichi la data (mese, anno) della prossima ispezione periodica o la data limite di utilizzo ( ADR). Durante il trasporto, la data prescritta non deve essere stata superata ( ADR). Gli estintori devono essere installati a bordo dell unità di trasporto in modo che siano facilmente accessibili per l equipaggio. La loro installazione deve essere protetta dagli effetti climatici in modo che non siano alterate le loro capacità operative. Divieto di fumo sigarette elettroniche Durante la movimentazione, è vietato fumare nelle vicinanze dei veicoli e all interno dei veicoli. Questo divieto si applica anche alle sigarette elettroniche e dispositivi simili (8.3.5). 7. Recipienti a pressione di soccorso L ADR 2013 prevede al capitolo una nuova tipologia di imballaggio di soccorso detto IMBALLAGGIO A PRESSIONE DI SOCCORSO. In caso di recipienti a pressione danneggiati, difettosi, che perdono o che non sono conformi, possono essere utilizzati dei recipienti a pressione di soccorso omologati ADR. I recipienti a pressione devono essere collocati in recipienti a pressione di soccorso di dimensione adeguata. Più recipienti a pressione possono essere collocati nel medesimo recipiente a pressione di soccorso solo se il loro contenuto è conosciuto e se non reagiscono pericolosamente tra di loro. Devono essere prese misure appropriate per impedire il movimento dei recipienti a pressione all interno dei recipienti a pressione di soccorso, per esempio utilizzando dei separatori, dell imbottitura o bloccandoli. Sugli imballaggi a pressione di soccorso vanno apposti: La designazione ufficiale di trasporto, il numero ONU preceduto dalle lettere UN e le etichette di pericolo relative alla merce contenuta. I recipienti a pressione di soccorso devono essere puliti, degassificati e ispezionati visivamente all interno ed all esterno dopo ogni utilizzo. Devono sottostare a dei controlli e prove periodici conformemente al almeno una volta ogni cinque anni. 30

32 8. STIVAGGIO DEI COLLI La norma ADR prevede al per il trasporto di colli contenenti merci pericolose e oggetti pericolosi quanto segue: Movimentazione e stivaggio Se opportuno, il veicolo o il container deve essere munito di dispositivi atti a facilitare lo stivaggio e la movimentazione delle merci pericolose. I colli contenenti merci pericolose e oggetti pericolosi non imballati devono essere stivati con mezzi capaci di trattenere le merci (come cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili) nel veicolo o nel container in modo da impedire, durante il trasporto, ogni movimento suscettibile di modificare l orientamento dei colli o di danneggiarli. Quando le merci pericolose sono trasportate insieme ad altre merci (per esempio, grosse macchine o gabbie), tutte le merci devono essere solidamente sistemate o inzeppate all interno dei veicoli o dei container per impedire che le merci pericolose si spandano. Si può ugualmente impedire il movimento dei colli riempiendo i vuoti mediante dispositivi di inzeppatura o di bloccaggio e di tiraggio. Quando sono utilizzati dispositivi di stivaggio come nastri di cerchiatura o cinghie, questi non devono essere troppo serrati al punto di danneggiare o deformare i colli. Le disposizioni del presente paragrafo si intendono soddisfatte se il carico è fissato in conformità alla norma EN del 15/12/2010. La puntuale applicazione della citata norma EN non sembra essere obbligatoria, ma lasciata alla responsabilità del caricatore. Tale responsabilità, come previsto dal c) ADR, pur essendo dello stesso caricatore, spesso viene scaricata sul vettore, al quale viene chiesto di fornire, oltre le cinghie di fissaggio, anche la predisposizione del protocollo di carico da esibire anche agli organi di controllo sulla strada. Di conseguenza, si invitano i vettori a volere preventivamente verificare la necessità di un supporto da parte nostra per i calcoli e per la compilazione del suddetto protocollo di carico. Tale supporto potrà esservi dato qualora la richiesta ci perverrà con sufficiente anticipo sulla data della spedizione. 9. Trasporto marittimo tra porti nazionali Con il DD n.303 si sono in parte modificate le procedure legate all imbarco e allo sbarco in porti italiani delle merci pericolose. Il nuovo decreto è entrato in vigore il 6 giugno Il nuovo decreto abroga il precedente Decreto n.1105/2005 e 278/2006 e introduce alcune interessanti novità, tra cui evidenziamo: Al punto 5: come documento attestante la rispondenza al punto 5 della Risoluzione IMO A. 581(14), ovvero i cosiddetti ganci di rizzaggio, sarà possibile produrre una dichiarazione rilasciata dal costruttore del veicolo. Al punto 6: bisogna fornire al comandante della nave, a cura dello spedizioniere o del raccomandatario marittimo, dei numeri di emergenza dello speditore. Purtroppo non è indicato come tale richiesta debba essere soddisfatta, e neanche viene indicato nella Circolare esplicativa. Al punto 7: in questo paragrafo troviamo informazioni relative alla documentazione integrativa da fornire nel caso di determinate tipologie di merci pericolose quali materiali radioattivi, esplosivi e rifiuti. Per questi ultimi sono stati aggiornati i riferimenti normativi applicabili (D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152): viene stabilito che tra i documenti da presentare la scheda SISTRI, oltre il Formulario del rifiuto (fino al 31/12/2014). Al punto 10: in questo punto vengono modificate le norme fissate per la navigazione nazionale (partenza da un porto italiano con approdo a un porto italiano) precedentemente regolate dal DD n del 18 novembre Vengono fissati i limiti temporali di durata del 31

33 viaggio al di sotto dei quali è possibile l applicazione parziale del codice IMDG Code alle condizioni fissate al punto e successivi: o 2 ore e trenta minuti in caso di trasporto in colli posti su veicoli, container ecc.; o 2 ore e trenta minuti in caso di trasporto alla rinfusa; o 2 ore in caso di trasporto in cisterna. Le condizioni sono: il viaggio deve essere effettuato solo in condizioni meteomarine favorevoli; deve essere riportata la marcatura MARINE POLLUTANT, se applicabile, in conformità al codice IMDG; dovrà essere rispettata la normativa prevista dal codice IMDG relativa alle disposizioni riguardanti le merci pericolose ammissibili al trasporto (che dovranno essere esclusivamente quelle elencate nel codice IMDG nonché quelle espressamente autorizzate dall'amministrazione) e alle disposizioni di cui alla parte 7 (disposizioni concernenti le operazioni di trasporto), fatto salvo lo stivaggio e la segregazione dei colli su veicoli stradali, autopropulsi o rimorchiabili, e su carri ferroviari, ovvero dei contenitori caricati sugli stessi che può essere conforme all'adr/rid. Per quanto riguarda il documento di trasporto richiesto, il documento Multimodale può essere sostituito dal documento di trasporto conforme ad ADR/RID; Dovranno comunque essere comunicate le informazioni sulle emergenze indicate al punto Per quanto riguarda le spedizioni di merci pericolose in quantità limitate ed esenti, esse potranno essere spedite senza la presentazione dell istanza di cui all annesso 3 e alla documentazione richiesta per fronteggiare le emergenze (6.14); dovrà però essere presentata all'autorità marittima del porto d'imbarco, a cura dell'interessato, una comunicazione scritta che il trasporto è effettuato in regime di merci pericolose imballate in quantità limitate e/o imballate in quantità esenti conformemente alle esenzioni previste ai Capitoli 3.4 e 3.5 dall'adr e dal RID. Tale comunicazione deve altresì riportare la tipologia della merce pericolosa (UN Number e proper shipping name), l'ubicazione a bordo del veicolo che trasporta merci pericolose, il numero totale delle persone a bordo e l'orario stimato di partenza. L'autorità marittima, dopo aver verificato che la documentazione presentata sia completa in ogni sua parte e che le merci pericolose siano ammesse al trasporto, restituirà al richiedente una copia vistata della stessa che deve accompagnare le merci pericolose durante il trasporto ed essere esibita, su richiesta, all'autorità marittima del porto di sbarco. 10. GANCI DI RIZZAGGIO Si evidenzia che, comunque, i ganci di rizzaggio sui veicoli da imbarcare, anche nei viaggi tra porti italiani, sono sempre obbligatori, tranne alcuni casi di esenzione stabiliti dall autorità marittima per piccole tratte di navigazione e a discrezione del comandante della nave (esempio stretto di Messina in condizioni meteomarine favorevoli). Il decreto dirigenziale n. 303 del 7 aprile 2014 (e la circolare applicativa n.29/2014), già inviati dagli scriventi in allegato alla nostra circolare del 3/6/2014, ha aggiornato la norma che prevede che i veicoli stradali trasportanti merci pericolose per potere essere imbarcati, in caso di navigazione nazionale di durata superiore alle 2 ore e 30 minuti (2 ore nel caso di trasporto in cisterna), devono essere muniti di ganci di rizzaggio conformi al punto 5 della Risoluzione IMO A.581(14. Tale prescrizione, in passato spesso disattesa dalle autorità marittime, viene periodicamente rispolverata quando si verifica un incidente a bordo di una nave, quale quello verificatosi recentemente a bordo della nave Norman Atlantic. 32

34 Per ultima la Capitaneria di Porto di Milazzo ha emesso l ordinanza n del 24/12/2014, con la quale comunica alle società di navigazione di trasmettere insieme alla richiesta di imbarco la prescritta documentazione (ovvero la carta di circolazione riportante l avvenuta installazione dei suddetti ganci nel rispetto della norma). 11. Regime delle esenzioni L ADR prevede principalmente due tipi d esenzioni: TOTALE ESENZIONI PARZIALE QUANTITA ESENTI 11.1 Esenzione totale (QUANTITA LIMITATE PER SINGOLO COLLO 3.4 ADR) Con l ADR 2013 resta sempre in vigore l esenzione per quantità limitate per singolo collo, già prevista dalle precedenti edizioni ADR, nel capitolo 3.4. Ad eccezione del trasporto aereo, i colli contenenti merci pericolose in quantità limitate devono recare la marcatura mostrata qui di seguito: La marcatura deve essere facilmente visibile, leggibile e capace di resistere all esposizione alle intemperie senza una sostanziale riduzione della sua efficacia. Le parti superiore ed inferiore ed il bordo devono essere neri. L area centrale deve essere bianca o di un colore adeguatamente contrastante. Le dimensioni minime devono essere 100x100 mm e la larghezza minima della linea che forma il quadrato posato sul vertice (losanga) deve essere di 2 mm. Se la dimensione del collo lo richiede, le dimensioni possono essere ridotte fino a 50x50 mm a condizione che la marcatura rimanga chiaramente visibile. Tale marchio (ma di dimensioni minime 250x250 mm) deve essere applicato anche, sul fronte e sul retro, delle unità di trasporto di massa massima superiore a 12 t, che trasportano colli contenenti merci pericolose in quantità limitate ad eccezione di quando rechino già una segnalazione con pannelli arancio conformemente al ADR, e sui quattro lati dei container trasportanti colli contenenti merci pericolose in quantità limitate, su unità di trasporto di massa massima superiore a 12 t, salvo se rechino già placche conformemente al

35 Tale marchio non è obbligatorio se la massa lorda totale dei colli contenenti merci pericolose imballate in quantità limitate non supera 8 t per unità di trasporto. Il marchio precedentemente in vigore, può essere utilizzato fino al 30 dicembre Marchio precedente: I colli contenenti merci pericolose preparate per il trasporto aereo in conformità con le disposizioni del capitolo 4 della parte 3 delle Istruzioni Tecniche per la sicurezza del trasporto aereo delle merci pericolose dell ICAO devono recare la marcatura mostrata qui di seguito. Si ricorda che nel caso di esenzione totale non occorre alcun documento o autorizzazione e le materie possono essere trasportate come se non fossero pericolose. Il veicolo può essere anche a pieno carico. Quindi non occorre munire il veicolo di estintori, né avere a bordo le istruzioni scritte, né il CFP ADR del conducente, ed i colli possono essere sprovvisti delle etichette di pericolo (devono riportare solo il marchio sopradescritto). Tale possibilità è riservata a piccole confezioni (per esempio 5 litri per collo) poste in un imballaggio esterno (cosiddetti imballaggi combinati), oppure sistemati in vassoi fasciati con involucro di tipo termoretrattile o estensibile. Altro esempio: piccole confezioni in vetro all interno di una scatola di cartone Quantità esenti (3.5 ADR) - campioni L ADR 2009 introduce l esenzione per "quantità esentate" E, che soddisfano le condizioni 3.5 di ADR. Si tratta di piccole quantità di merci pericolose (da 1 a 30 g per imballaggio interno e da 300 a 1000 g per imballaggio esterno), che devono essere contenute in un triplo imballaggio. Gli imballaggi sono individuati con un marchio di dimensioni minime 10 x 10 cm, riportante la lettera E in rosso o nero, il modello dell etichetta relativa alla merce contenuta nell imballaggio interno, il nome dello speditore e del destinatario, quando non compaiono altrove sul collo. Si riporta di seguito il marchio in argomento. 34

36 11.3 Esenzione parziale (ESENZIONE PER QUANTITÀ TRASPORTATE PER UNITÀ DI TRASPORTO) Nella Sezione dell ADR è inserita una tabella, che si allega di seguito, la quale prevede che se si trasportano complessivamente nella stessa unità di trasporto, quantità non superiori a quelle elencate nella tabella stessa (e comunque indicativamente entro i 1000 Kg o i litri), allora il trasporto si può considerare in esenzione parziale. In tal caso il trasporto può avvenire rispettando: ESTINTORI - L unità di trasporto deve avere a bordo solo 1 estintore da 2 Kg a polvere. LAMPADA TASCABILE Ogni membro dell equipaggio deve avere una lampada tascabile. Tutte le altre prescrizioni ADR non devono essere rispettate, tra cui, il Possesso del C.F.P. ADR (patentino ADR), la Sorveglianza veicoli, l Equipaggiamento dei veicoli, il Trasporto delle persone, le Consegne di sicurezza (o istruzioni scritte), etc. Sul documento di trasporto deve essere riportata la quantità della merce per ogni categoria di trasporto, di cui alla tabella sotto riportata Ovviamente l esenzione, sia totale che parziale, riguarda solo il trasporto in colli e non il trasporto in cisterne, né il trasporto alla rinfusa. 35

37 Quando merci pericolose appartenenti a categorie di trasporto differenti sono trasportate nella stessa unità di trasporto, la somma della: - quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 1 moltiplicata per "50", - quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 1 citati nella nota a della tabella dell moltiplicata per "20", - quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 2 moltiplicata per "3", e - quantità di materie e oggetti della categoria di trasporto 3, non deve superare

38 12. Gallerie stradali (cap. 1.9 ADR) Già con l ADR 2007, sono state introdotte delle restrizioni al traffico di merci pericolose. Le gallerie stradali sono classificate in 5 categorie. L assegnazione di una galleria ad una categoria può variare per giorni ed ore diversi, sulla base delle sue caratteristiche, di un analisi di rischio (disponibilità di adeguati itinerari e modi di trasporto alternativi) e su considerazioni di gestione del traffico. Categoria A: NESSUNA RESTRIZIONE Categoria B: DIVIETO per alcuni esplosivi e perossidi organici, e, se in cisterna, 4.2, 4.3, 5.1, ecc. Categoria C: DIVIETO, se in cisterna, per gas tossici, per materie tossiche per inalazione, ecc. Categoria D: DIVIETO per gas infiammabili e tossici, ecc. Categoria E: DIVIETO per quasi tutte le merci pericolose (salvo alcune infettanti e radioattivi) A titolo di esempio: - il GPL (n ONU 1075, classe 2, codice di classificazione 2F) trasportato in cisterna può transitare solo nelle gallerie di Categoria A (non può transitare nelle gallerie di Categoria B, C, D ed E); in bombole può transitare nelle gallerie di Categoria A, B e C (non può transitare nelle gallerie di Categoria D ed E); - la benzina (n ONU 1203, classe 3, gruppo di imballaggio II, codice di classificazione F1) trasportata in cisterna può transitare solo nelle gallerie di Categoria A, B e C (non può transitare nelle gallerie di Categoria D ed E). Fino a quando l Italia non provvederà a codificare le gallerie, le stesse si possono considerare tutte appartenenti alla categoria A (nessuna restrizione). 13. Circolazione Cisterne non conformi all ADR Sulla Gazzetta Ufficiale del è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del relativo all'autorizzazione alla circolazione Nazionale di veicoli e cisterne adibiti al trasporto su strada di merci pericolose, costruiti anteriormente al 1 Gennaio Tale ultimo decreto autorizza la circolazione in deroga dall'applicazione dell'adr, per tipologia di veicoli e di merci pericolose trasportate, secondo uno scadenzario che gli scriventi hanno sintetizzato nella tabella di seguito riportata. 37

39 Autorizzazione alla circolazione Nazionale di veicoli e cisterne adibiti al trasporto su strada di merci pericolose, prevista dal Decreto Ministeriale Tipo Numeri ONU trasportati Caratteristiche Disposizioni autoveicoli-cisterna comma 1- articolo 1 rimorchi-cisterna o semirimorchicisterna comma 1- articolo 1 Veicoli (che non sono ricompresi fra quelli indicati ai punti precedenti) comma 2- articolo 1 Cisterne comma 1- articolo 2 Cisterne (che non sono ricomprese fra quelle indicate al punto precedente) comma 2- articolo 2 Cisterne per trasporto di gas liquefatti refrigerati Comma 3 - articolo Gasolio 1965 GPL 1965 GPL 1136 Distillati del catrame del carbon fossile 1267 Petrolio greggio 1999 Catrami liquidi 3256 Liquido trasp. a caldo, NAS; PI sup a Liquido trasp. a caldo, NAS; a temp sup a 100 e inf al suo PI Gasolio 1136 Distillati del catrame del carbon fossile 1267 Petrolio greggio 1999 Catrami liquidi 3256 Liquido trasp. a caldo, NAS; PI sup a Liquido trasp. a caldo, NAS; a temp sup a 100 e inf al suo PI. o materie della classe 2 (gas) Tutti i numeri ONU autorizzati per tali cisterne costruiti anteriormente al 1 gennaio 1997 e non conformi alle disposizioni di cui alla direttiva 2008/68/CE, come recepita dal decreto legislativo n. 35 del 2010 (ADR 2009) costruiti anteriormente al 1 gennaio 1997 e non conformi alle disposizioni di cui alla direttiva 2008/68/CE, come recepita dal decreto legislativo n. 35 del 2010 (ADR 2009) costruite anteriormente al 1 gennaio 1997 e non conformi alle disposizioni di cui alla direttiva 2008/68/CE, come recepita dal decreto legislativo n. 35 del 2010 (ADR 2009) costruite anteriormente al 1 gennaio 1997 e non conformi alle disposizioni di cui alla direttiva 2008/68/CE, come recepita dal decreto legislativo n. 35 del 2010 (ADR 2009) Qualunque sia la data di costruzione possono continuare ad essere utilizzati sul territorio nazionale per il trasporto di merci pericolose su strada, per non oltre venticinque anni dalla data della prima immatricolazione, limitatamente alle materie elencate nella seconda colonna possono continuare ad essere utilizzati sul territorio nazionale per il trasporto di merci pericolose su strada, per non oltre ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni del presente decreto cioè fino a MARZO 2012 possono continuare ad essere utilizzate sul territorio nazionale per il trasporto di merci pericolose su strada, per non oltre venticinque anni dalla data della prima immissione in servizio, limitatamente alle materie elencate nella seconda colonna possono continuare ad essere utilizzate sul territorio nazionale su strada per non oltre ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni del presente decreto cioè fino a MARZO 2012 Possono essere utilizzate per il trasporto nazionale senza limitazione temporale. 38

40 In applicazione del citato decreto 18 febbraio 2010, Il Ministero dei Trasporti ha emanato la circolare, applicativa dello stesso, prot. n DIV3-E del 19 aprile 2010, con la quale viene stabilito che i veicoli cisterna costruiti anteriormente al 1 gennaio 1997, non conformi all ADR, e destinati al trasporto delle merci pericolose elencate nel d.m. 18/02/2010, potranno ottenere l annotazione della deroga dall ADR 2009, solo per i trasporti nazionali, in occasione della prima revisione annuale. Tale aggiornamento verrà effettuato dalla motorizzazione su specifica istanza, con la seguente annotazione: Veicolo ammesso al trasporto nazionale di merci pericolose su strada sino al... ai sensi del comma... articolo... del DM 18 febbraio 2010 Analoga procedura vale anche per i trattori stradali ed i veicoli portacontainer-cisterna. Nella stessa circolare, inoltre, viene chiarito che l'aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli ricadenti nel campo di applicazione del DM 18 febbraio 2010 dovrà avvenire entro un anno dalla data dell'ultima revisione. Fino alla data di tale aggiornamento, la circolazione dei predetti veicoli avverrà con le previgenti modalità nei limiti stabiliti dal DM 18 febbraio 2010, così come esplicitati dalla stessa circolare. 14. DISPOSITIVI DI FRENATURA ANTIBLOCCAGGIO E RALLENTATORE 14.1 VEICOLI PER TRASPORTO IN CISTERNA Gli autoveicoli per trasporto in cisterna di massa superiore a 16 ton ed i rimorchi cisterna di massa superiore a 10 ton per essere conformi all ADR devono essere muniti di antibloccaggio freni e di rallentatore conforme al dell ADR. Analogo requisito esiste per i veicoli a motore autorizzati a trainare rimorchi con una massa massima che supera 10 t (ad esempio i trattori per semirimorchio). Se tali veicoli non sono muniti di tali dispositivi, ricadono senza alcun dubbio nella casistica prevista dal D.M. 18/02/2010 (ovvero sono stati costruiti in data anteriore al 1/1/1997) e quindi possono circolare solo in Italia secondo lo scadenzario riportato nella tabella di cui al precedente paragrafo 7. Diverso è il caso dei veicoli cisterna di massa complessiva inferiore ai limiti sopraindicati, costruiti ed immatricolati sia prima che dopo il 1/1/1997, i quali sono certamente conformi alla direttiva CE 71/320 sulla frenatura in vigore alla data della loro immatricolazione (se sono stati immatricolati in Italia o in ambito comunitario); essi quindi sono muniti di ABS se questo era richiesto a quella data. Di conseguenza possono continuare ad essere utilizzati a prescindere dalla presenza del sistema antibloccaggio. Tali veicoli cisterna potranno ugualmente ottenere il barrato rosa se rispondono però a tutti gli altri requisiti richiesti per la classificazione quali veicoli FL, AT, OX previo eventuale adeguamento dei dispositivi richiesti, quali l impianto elettrico canalizzato, staccabatteria, ecc VEICOLI PER TRASPORTO IN COLLI O ALLA RINFUSA Per questi veicoli nessun requisito relativo all ABS ed al dispositivo rallentatore è previsto dall ADR, se non la semplice rispondenza alla direttiva sulla frenatura CE 71/320 e successive modifiche. I veicoli immatricolati in ambito comunitario sono tutti rispondenti a tale direttiva alla data della loro immatricolazione; quindi hanno l ABS se esso era obbligatorio alla data di immatricolazione e rispondono sicuramente alla prescrizioni sul rallentatore. Le voci diffuse da più parti sulla obbligatorietà della installazione di rallentatore idraulico o similare è del tutto priva di fondamento. 39

41 Di conseguenza si ritiene che nessuna prescrizione particolare debba essere esaminata, tranne il caso di veicoli importati da paesi extracomunitari, i quali potrebbero essere non conformi alle direttive comunitarie sulla frenatura Tale interpretazione della norma viene data dallo scrivente a parziale modifica di quanto comunicato in precedenza e sulla base di chiarimenti avuti in sede ministeriale. 15. CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI CISTERNA Per la circolazione dei veicoli cisterna la norma ora in vigore prevede le seguenti possibilità: a) Veicoli cisterna muniti del libretto cisterna MC813 o MC452 che possono ottenere il barrato rosa: il veicolo è classificato FL o AT, e circola con il libretto cisterna (MC813 o MC452) + barrato rosa; b) Veicoli cisterna non muniti del libretto cisterna MC813 o MC452, ora abolito, e che possono ottenere il barrato rosa: il veicolo è classificato FL o AT, e circola con il certificato di verifica periodica (triennale o sestennale) + barrato rosa; c) Veicolo cisterna non classificabile FL o AT, costruito anteriormente al 1 gennaio 1997: il veicolo circola solo in Italia con il libretto cisterna MC813 o MC452, entro i limiti temporali (25 anni dalla data di prima immatricolazione o 2 anni dalla data dell entrata in vigore del decreto 18/02/2010), mediante l aggiornamento della carta di circolazione previsto al precedente punto 13. Anche i trattori stradali trainanti semirimorchi cisterna sono obbligati a richiedere il rilascio del barrato rosa. Per i trattori di massa complessiva superiore a 16 ton, e non conformi all ADR in vigore la circolazione è cessata dal marzo CERTIFICATO DTT 306 (BARRATO ROSA) Per ottenere il DTT 306 (barrato rosa) occorre preliminarmente verificare che il veicolo base, sia esso: a) autotelaio cabinato per autocarro; b) telaio per rimorchio o per semirimorchio; c) rimorchio o semirimorchio - cisterna autoportante; d) telaio portacontainer; e) trattore per semirimorchi; sia classificato almeno AT FL, controllando l apposita annotazione sulla carta di circolazione. Nel caso in cui tale classificazione FL AT non fosse presente è possibile, in alcuni casi, ottenerla presentando una apposita istanza ed allegando una idonea relazione tecnica alla Motorizzazione Civile. Su vostra richiesta esamineremo le carte di circolazione dei veicoli in vostro possesso o che avete intenzione di acquistare, al fine di verificare la possibilità di ottenere il riconoscimento FL AT dei veicoli con la suddetta procedura e vi forniremo la relazione necessaria e la relativa assistenza presso la motorizzazione civile fino all ottenimento del barrato rosa; ciò eviterà la messa fuori servizio di autoveicoli e rimorchi cisterna ancora validi ed in buone condizioni. Invitiamo, inoltre, tutti a consultarci prima dell acquisto di veicoli cisterna usati o di trattori stradali, fornendoci le copie delle carte di circolazione e dei libretti delle cisterne. Quanto precede al solo fine di evitare acquisti di veicoli e cisterne che potrebbero risultare utilizzabili solo per pochi mesi, a causa delle prossime scadenze imposte dall ADR. 40

42 17. CODIFICA DELLE CISTERNE IN ESERCIZIO A partire dal 1 gennaio 2009, tutte le cisterne ADR dovranno essere dotate di un apposita codifica consistente nell attribuzione di un CODICE CISTERNA che ha le seguenti caratteristiche: è composto da 4 parti (caratteri alfanumerici) consente di individuare le caratteristiche essenziali della cisterna e la verifica dell idoneità a trasportare determinate merci pericolose permette la gestione delle merci trasportabili mediante una gerarchia delle cisterne. Le 4 parti che compongono il codice cisterna hanno il seguente significato: 18. GERARCHIA DELLE CISTERNE La Gerarchia consente la gestione della scelta di utilizzare cisterne con codici cisterna differenti da quelli indicati nella colonna (12) della tab.a dell ADR. Possono essere utilizzate cisterne con codice cisterna diverso purchè di caratteristiche non inferiori, cioè: qualsiasi elemento (numero o lettera) delle parti 1, 2, 3 e 4, dello stesso codice corrisponda a un livello di sicurezza almeno equivalente a quello dello stesso elemento del codice cisterna minimo richiesto. 41

43 19. ALTRE INDICAZIONI RICHIESTE SUL VEICOLO CISTERNA 1) Nome del proprietario 2) Massa a vuoto 3) Massa massima autorizzata Queste indicazioni possono essere riportate anche su una targa o un pannello applicato sul veicolo cisterna. 20. ALTRE INDICAZIONI RICHIESTE SUL CONTENITORE CISTERNA 1) Nome del proprietario 2) Massa massima autorizzata 3) Capacità del serbatoio 4) Tara 5) Codice cisterna 6) Designazione ufficiale di trasporto delle merci pericolose ammesse al trasporto 7) Codici alfanumerici di tutte le disposizioni speciali TC, TE e TA 21. MARCATURA E CONTROLLI PERIODICI DELLE CISTERNE Tra le novità introdotte dall ADR 2009 si ha che la marcatura della targa metallica della cisterna o del container cisterna ( ADR) deve essere integrata con: Simbolo S apposto dopo la capacità dei serbatoi o compartimenti quando questi sono suddivisi in sezioni di capacità massima di litri mediante diaframmi aperti. Simbolo P (prova idraulica) oppure L (prova di tenuta) apposta dopo la data della prova effettuata sulla cisterna. 22. LIMITATORE DI VELOCITÀ Il limitatore di velocità è obbligatorio su tutti i veicoli a motore con: massa massima superiore a 12 t, immatricolati per la prima volta dopo il 31 dicembre 1987 massa massima superiore a 3,5 t ma inferiore o uguale a 12 t immatricolati per la prima volta dopo il 31 dicembre ALTRE INFORMAZIONI UTILI 23. CONTRATTO DI TRASPORTO O DOCUMENTO SOSTITUTIVO Il decreto legislativo n.286 del 21/11/2005 ha stabilito che gli speditori devono affidare gli incarichi di trasporto di merci in conto terzi a ditte preventivamente accreditate, mediante un contratto di trasporto, che è preferibile sia nella forma scritta. Lo stesso decreto ha stabilito che tutti i soggetti della filiera del trasporto, a vario titolo, possono essere ritenuti responsabili delle irregolarità commesse dal conducente per le violazioni al codice della strada, quali: a) articolo 61 (sagoma limite); b) articolo 62 (massa limite); c) articolo 142 (limiti di velocita); d) articolo 164 (sistemazione del carico sui veicoli); e) articolo 167 (trasporto di cose su veicoli a motore e sui rimorchi), anche nei casi diversi da quello di cui al comma 9 dello stesso articolo; f) articolo 174 (durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone e cose). 42

44 Di conseguenza si consiglia agli speditori ed ai vettori di stipulare un idoneo contratto, secondo gli schemi proposti dai decreti dirigenziali allegati alla circolare del Ministero dell Interno n. 300/A/1/52609/108/13/7 del 14/07/2006. Il contratto di trasporto può essere sostituito dalle istruzioni scritte per l esecuzione del trasporto fornite dal committente o caricatore. Quando dalle suddette istruzioni si evince il rispetto delle norme del CDS, il committente è escluso per le eventuali violazioni commesse dal conducente su strada. Le istruzioni possono essere contenute nel documento di trasporto o allegate allo stesso. Se le istruzioni: 1. non sono a bordo del veicolo; 2. oppure sono incompatibili con il rispetto delle norme relative alla velocità o a quelle concernenti i tempi di guida o di riposo; si applicano al vettore e al committente le sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni contestate al conducente. SCHEDA DI TRASPORTO (ABOLITA) La legge di Stabilità, e precisamente con l art.247 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (GU n. 300 del 29/12/ Suppl. Ordinario n. 99) ha abolito la scheda di trasporto dal 1/1/2015. Il 31 dicembre 2014, il ministero degli interni ha diffuso una circolare con le prime disposizioni operative, e che abbiamo già diramato con nostra circolare n Resta comunque l obbligo di avere a bordo le istruzioni scritte per l esecuzione del viaggio, qualora queste non fossero riportate nel contratto di trasporto. ISTRUZIONI SCRITTE PER IL TRASPORTO Si riporta di seguito un modello di ISTRUZIONI SCRITTE da potere utilizzare: 43

45 ISTRUZIONI SCRITTE CONTRATTO DI TRASPORTO NON STIPULATO IN FORMA SCRITTA La ditta..con sede a...in Via... quale committente IMPARTISCE Le seguenti istruzioni (redatte ai sensi dell art. 7/4 c. del D.Lgs. 286/2005) all impresa Autotrasporti.... con sede a. Via con numero di iscrizione all Albo Nazionale degli Autotrasportatori.. quale vettore del trasporto di merci eseguito per conto terzi, e in merito alle specifiche prestazioni ripetitive e programmate di trasporto e per tutti i servizi a Lui affidati: il Vettore nell effettuazione dei servizi di trasporto di merci su strada deve attenersi al rispetto scrupoloso delle disposizioni legislative e regolamentari poste a tutela della sicurezza della circolazione stradale e della sicurezza sociale con particolare riferimento ai seguenti articoli del Codice della Strada: - Art. 61 Sagoma limite - Art. 62 Massa limite - Art. 142 Limiti di velocità - Art. 164 Sistemazione del carico sui veicoli - Art. 167 Trasporto di cose su veicoli a motore e su rimorchi - Art. 174 Durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di cose In riferimento agli articoli 142 e 174 CdS: non sono disposte particolari prescrizioni, relative ai tempi di consegna delle merci, tali da pregiudicare l osservanza delle predette disposizioni normative. Il vettore è tenuto a verificare personalmente che la merce venga caricata in condizioni tali da offrire a se stesso ed agli altri la massima sicurezza durante il trasporto; inoltre la stessa non deve determinare eccedenze di peso, relative al complesso veicolare, nonché dei limiti di sagoma. Inoltre il vettore è tenuto a formare ed informare eventuali propri dipendenti autisti/lavoratori delle presenti Istruzioni Scritte. Il committente declina ogni responsabilità per eventuali inosservanze poste in essere rispetto a quanto impartito. Lì,. Il Committente Il Vettore 44

46 Al fine di evitare contestazioni nei controlli su strada, si consiglia comunque di riportare su qualsiasi documento di trasporto utilizzato: CMR DAA (documento accise) DAS (documento accise semplificato) DAU (documento doganale) DOCO (prodotti vitivinicoli) XAB (vinacce e fecce) CABO (documento cabotaggio) FIR (formulario rifiuti) ADR1 E ADR2 MACELLO ANIMALI VIVI LATTE RISONE ORIGINE ANIMALE sempre il nome del vettore utilizzato (soprattutto nel caso di utilizzo di sub-vettori) ed il relativo numero di iscrizione all Albo degli Autotrasportatori. 24. RIFIUTI - NUOVO REGOLAMENTO UE E RELATIVA DECISONE UE Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 365 del 19 dicembre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. Con questo Regolamento sono modificati i codici H (i nuovi codici sono identificati con le lettere HP) che definiscono le caratteristiche di pericolo dei rifiuti per allineare i criteri di classificazione a quelli contenuti nel Regolamento (CE) n. 1272/2008. Dal momento che il Regolamento 1375/2014 è entrato in vigore l 8 gennaio 2015 e che la sua applicazione sarà obbligatoria a decorrere dal 1 giugno 2015, si ritiene utile mettere a confronto i vecchi codici H e i nuovi codici HP. Nella tabella seguente è riportato un confronto tra i vecchi codici H e i nuovi HP. 45

47 46

48 47

49 25. DIVIETI DI CIRCOLAZIONE ANNO 2015 Il Decreto Ministeriale relativo al calendario dei divieti di circolazione 2015 dei mezzi pesanti di massa superiore a 7,5 ton, ha confermato la precisazione riguardante il trasporto di carburante e combustibile. Infatti il decreto, all art.3 lettera g) testualmente recita: - rientrano nella deroga i veicoli adibiti al trasporto di carburante o combustibile destinato alla distribuzione e consumo sia pubblico che privato. 26. PATENTINO ADR IN FORMATO CARD CON FOTO Dal 09/01/2014 a coloro i quali conseguono certificato di formazione professionale ADR, (cosiddetto PATENTINO ADR), verrà rilasciato il nuovo modello in materiale plastico, in formato "CARD" e munito di foto. Tutti coloro ai quali è stato rilasciato il vecchio modello cartaceo potranno continuare ad utilizzarlo, fino al termine della loro validità di cinque anni, senza obbligo alcuno di provvedere a richiederne il duplicato. (vedi ADR). 27. OBBLIGHI DEGLI OPERATORI Si ritiene utile riportare di seguito un estratto della norma ADR sugli obblighi di sicurezza di alcuni operatori nel trasporto di merci pericolose ADR 48

50 Estratto da Norma ADR Obblighi dello speditore Speditore Lo speditore di merci pericolose ha l obbligo di presentare al trasporto una spedizione conforme alle disposizioni dell ADR. Nell ambito del deve in particolare: (a) assicurarsi che le merci pericolose siano classificate e autorizzate al trasporto conformemente all ADR; (b) fornire al trasportatore informazioni e dati, e, se necessario, i documenti di trasporto e i documenti di accompagnamento richiesti (autorizzazioni, approvazioni, notifiche, certificati, ecc.), con particolare riguardo alle disposizioni del capitolo 5.4 e delle tabelle della parte 3; (c) utilizzare soltanto imballaggi, grandi imballaggi, contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC) e cisterne (veicoli-cisterna, cisterne smontabili, veicoli-batteria, cisterne mobili, containercisterna e CGEM) approvati e adatti al trasporto delle materie in questione e recanti i marchi prescritti dall ADR; (d) osservare le disposizioni sul modo di inoltro e sulle restrizioni di spedizione; (e) assicurare che anche le cisterne vuote non ripulite e non degassificate (veicoli-cisterna, cisterne smontabili, veicoli-batteria, CGEM, cisterne mobili e container-cisterna), o i veicoli, grandi container e piccoli container per il trasporto alla rinfusa vuoti, non ripuliti, siano marcati e placcati in maniera conforme e che le cisterne vuote, non ripulite, siano chiuse e presentino le stesse garanzie di tenuta di quando erano piene. Obblighi del caricatore Caricatore Nell ambito del 1.4.1, il caricatore ha in particolare i seguenti obblighi: (a) deve consegnare al trasportatore merci pericolose solo se queste sono autorizzate al trasporto conformemente all ADR; (b) deve verificare, durante la consegna al trasporto di merci pericolose imballate o di imballaggi vuoti non ripuliti, se l imballaggio è danneggiato. Egli non deve presentare al trasporto un collo il cui imballaggio è danneggiato, in particolare se non è più a tenuta, e se c è perdita o possibilità di perdita della materia pericolosa, se non quando il danno è stato riparato; ciò vale anche per gli imballaggi vuoti non ripuliti; (c) deve, quando carica merci pericolose in un veicolo, in un grande container o in un piccolo container, osservare le prescrizioni concernenti il carico e alla movimentazione; (d) deve, dopo aver caricato merci pericolose in un container, osservare le prescrizioni concernenti le segnalazioni di pericolo conformemente al capitolo 5.3; (e) deve, quando carica i colli, osservare i divieti di carico in comune, tenendo conto delle merci pericolose già presenti nel veicolo o nel grande container, come pure le prescrizioni concernenti la separazione delle derrate alimentari, di altri oggetti di consumo o di alimenti per animali. Obblighi del trasportatore Trasportatore Nell ambito del 1.4.1, se il caso, il trasportatore, deve in particolare: (a) verificare che le merci pericolose da trasportare siano autorizzate al trasporto conformemente all ADR; (b) assicurarsi che tutte le informazioni prescritte nell ADR relative alle merci pericolose che devono essere trasportate siano state fornite dallo speditore prima del trasporto, che la documentazione prescritta si trovi a bordo dell unità di trasporto o se il trattamento elettronico dei dati (EDP) o lo scambio di dati informatizzati (EDI) sono utilizzate al posto della documentazione cartacea, che i dati 49

51 siano disponibili durante il trasporto in una maniera almeno equivalente a quella della documentazione cartacea; (c) assicurarsi visivamente che i veicoli e il carico non presentino difetti manifesti, perdite o fessure, mancanze di equipaggiamenti, ecc.; (d) assicurarsi che la data della prossima prova per i veicoli cisterna, veicoli-batteria, cisterne smontabili, CGEM, cisterne mobili e container-cisterna non sia stata superata; NOTA: Le cisterne, i veicoli-batteria e i CGEM possono comunque essere trasportati dopo la scadenza di questa data nelle condizioni del (nel caso di veicoli-batteria e di CGEM contenenti recipienti a pressione come elementi), , , , o (e) verificare che i veicoli non siano sovraccaricati; (f) assicurarsi che siano apposte le placche e le marcature prescritte per i veicoli; (g) assicurarsi che gli equipaggiamenti prescritti nelle istruzioni scritte per il conducente si trovino a bordo del veicolo. Tutto questo deve essere fatto, se il caso, sulla base dei documenti di trasporto e dei documenti d accompagnamento, mediante un esame visivo del veicolo o dei container e, se il caso, del carico Il trasportatore può tuttavia, nel caso del (a), (b), (e) e (f), confidare sulle informazioni e sui dati che gli sono stati messi a disposizione dagli altri operatori Se il trasportatore constata, secondo , un infrazione alle disposizioni dell ADR non deve inoltrare la spedizione fino alla sua messa in conformità Se durante il trasporto è constatata un infrazione che potrebbe compromettere la sicurezza del trasporto, la spedizione deve essere fermata il più presto possibile, tenuto conto dei requisiti di sicurezza legati alla circolazione e all arresto della spedizione, come pure alla sicurezza della popolazione. 50

52 Appendice 1 51

53 ACCORDO MULTILATERALE M222, in accordo alla sezione ADR Sul trasporto di alcuni rifiuti contenenti merci pericolose Traduzione non ufficiale 1. Introduzione 1.1 L accordo è applicabile esclusivamente alla raccolta e trasporto di rifiuti effettuati in conformità alla legislazione applicabile ai rifiuti 1.2 In deroga alle disposizioni dell ADR, il trasporto di rifiuti costituiti da merci pericolose o che contengono merci pericolose è ammesso alle condizioni di cui alle sottostanti sezioni da 2 a Questo accordo non si applica al trasporto di rifiuti appartenenti alle classi 1, 6.2, e 7 2. Classificazione 2.1 Assegnazione semplificata L assegnazione in accordo al ADR può anche essere applicata a a) UN 1950 rifiuti di aerosol e b) La classificazione come sostanza liquida, se non può essere escluso lo sviluppo di una fase liquida 2.2 Errata miscelazione con altri materiali Nel caso in cui rifiuti, che in conformità all ADR sono assegnati ad un numero ONU o non sono soggetti alle disposizioni dell ADR, sono coinvolti in una miscelazione accidentale di materie di rifiuto aventi diversa classificazione, questa non deve essere considerata se non si verificano reazioni pericolose e ciò non determina impatti sostanziali sul grado di pericolo dell intero carico 2.3 Medicinali La disposizione speciale 601 del capitolo 3.3. ADR si applica ai rifiuti di medicinali anche se questi non sono più confezionati negli imballi previsti per la distribuzione o la vendita al dettaglio 3. Imballaggi 3.1 Devono essere impiegati gli imballaggi specificati per i numeri ONU pertinenti nella Tabella A del capitolo Per i rifiuti seguenti, possono anche essere utilizzati imballaggi scaduti o che non sono stati sottoposti a prove: a) Rifiuti pericolosi del gruppo di imballaggio III b) Rifiuti pericolosi del gruppo di imballaggio II, che corrispondono ai rifiuti definiti nella tabella dell allegato al presente accordo per numeri ONU e descrizioni Gli imballaggi possono avere piegature o ammaccature. Le loro condizioni ed il contenuto così come le modalità di trasporto non devono pregiudicare la conformità alle disposizioni di protezione della sezione dell ADR 4 Trasporto alla rinfusa Per il trasporto alla rinfusa si applicano le seguenti deroghe: 4.1 UN 1950 rifiuti di aerosol, esclusi quelli non a tenuta o severamente danneggiati, possono essere trasportati in veicoli chiusi o telonati, container chiusi o grandi contenitori per il trasporto alla rinfusa telonati. Non devono essere protetti contro fuoriuscite accidentali se sono attuate misure per prevenire lo sviluppo di pressioni pericolose o la formazione di atmosfere pericolose. Deve essere assicurato, attraverso misure costruttive o diverse (come l impiego di materiali assorbenti o bacini di contenimento) che non ci saranno perdite di liquidi dai compartimenti di carico dei veicoli o dai container durante il trasporto. Prima del carico, i compartimenti di carico dei veicoli o i container, inclusi i relativi equipaggiamenti, devono essere ispezionati per accertarne l idoneità. Veicoli o 52

54 container con compartimenti di carico danneggiati non devono essere caricati. I compartimenti di carico dei veicoli o dei containers non devono essere caricati al di sopra il livello delle pareti laterali. 4.2 Rifiuti del n. ONU 3175 possono essere trasportati alla rinfusa in veicoli chiusi e container chiusi dotati di ventilazione adeguata. 5. Marcatura degli imballaggi Le disposizioni del capitolo 5.2 dell ADR sulla marcatura degli imballaggi possono essere applicate con le deroghe seguenti: 5.1 Le etichette possono essere attaccate all imballaggio come prescritto al ADR, ultima frase, anche in quei casi in cui i requisiti ivi specificati non sono soddisfatti. 5.2 Il marchio sostanza pericolosa per l ambiente non è richiesto. 6. Informazioni nel documento di trasporto Le disposizioni della sezione dell ADR sulle informazioni che devono figurare nel documento di trasporto si applicano con le seguenti deroghe: 6.1 La quantità della merce pericolosa in accordo al (f) ADR può essere stimata 6.2 Per mezzi di contenimento vuoti in accordo al ADR, può essere indicata una descrizione generale efficace del carico pericoloso o di una parte di esso, invece delle specifiche del (e) ADR, senza indicare il numero di articoli. 6.3 Non è richiesta l indicazione supplementare pericoloso per l ambiente prevista al ADR 6.4 Nel documento di trasporto occorrerà aggiungere la seguente dicitura addizionale Trasporto in conformità alle disposizioni del ADR (M222) 7. Altre misure Si applicano tutte le altre prescrizioni dell ADR 8. Campo di applicazione Questo accordo si applica dal agosto 2010 al 1 agosto 2015 al trasporto tra i paesi aderenti all ADR che hanno firmato questo accordo a meno che sia revocato prima della scadenza da almeno uno dei firmatari, nel quale caso rimane applicabile solo per i trasporti tra i paesi aderenti all ADR che hanno firmato, ma non revocato questo accordo, sul loro territorio, fino a quella data. Fatto in Vienna il 19 Luglio

55 54

56 LISTA DI CONTROLLO Borsone ADR per trasporto di materie aventi una delle seguenti etichette: UN CEPPO DI DIMENSIONI ADEGUATE AL VEICOLO EQUIPAGGIAMENTI SI NO DUE SEGNALI DI AVVERTIMENTO AUTOPORTANTI (2 coni o 2 triangoli. Non sono necessarie le lampade lampeggianti) UN GIUBBOTTO FLUORESCENTE (per ogni membro dell equipaggio) UNA LAMPADA PORTATILE IN PLASTICA (per ogni membro dell equipaggio) UN PAIO DI GUANTI DI PROTEZIONE (per ogni membro dell equipaggio) UN MEZZO DI PROTEZIONE PER GLI OCCHI (occhiali in plastica a mascherina per ogni membro dell equipaggio) LIQUIDO LAVAOCCHI (si consiglia soluzione fisiologica sigillata e dispositivo erogatore) UN BADILE (pala non è richiesto che sia in plastica) UN COPRITOMBINO (foglio di plastica di dimensioni 1m x 1m circa) UN RECIPIENTE PER LA RACCOLTA ISTRUZIONI SCRITTE previste dall ADR ESTINTORI MASSA unità di trasporto a pieno carico (autocarro, autotreno o autoarticolato) capacità minima totale degli estintori Numero minimo di estintori fino a 3,5 ton 4 Kg 2 da 3,5 ton a 7,5 ton 8 Kg 2 superiore a 7,5 ton 12 Kg 2 ESEMPI PRATICI 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 6 Kg 1 da 6 Kg + 1 da 6 Kg 1 da 2 kg + 1 da 12 kg segnare quale ricorre Gli estintori possono essere installati ambedue all interno o all esterno della cabina di guida, oppure uno all interno ed uno all esterno. In caso di autotreno o autoarticolato possono essere installati entrambi sull unità motrice, ovvero sull autocarro o sul trattore stradale (vedi sez ADR). Se nel libretto della cisterna MC813 sono riportati quantitativi maggiori, essi non sono più validi, in quanto sono stati superati dalla norma ADR. Luogo e data L ADDETTO AL CARICO L AUTISTA 55

57 LISTA DI CONTROLLO Borsone ADR per trasporto di gas che hanno una delle seguenti etichette: UN CEPPO DI DIMENSIONI ADEGUATE AL VEICOLO EQUIPAGGIAMENTI SI NO DUE SEGNALI DI AVVERTIMENTO AUTOPORTANTI (2 coni o 2 triangoli. Non sono necessarie le lampade lampeggianti) UN GIUBBOTTO FLUORESCENTE (per ogni membro dell equipaggio) UNA LAMPADA PORTATILE IN PLASTICA (per ogni membro dell equipaggio) UN PAIO DI GUANTI DI PROTEZIONE (per ogni membro dell equipaggio) UN MEZZO DI PROTEZIONE PER GLI OCCHI (Occhiali in plastica a mascherina - per ogni membro dell equipaggio) ISTRUZIONI SCRITTE previste dall ADR ESTINTORI MASSA unità di trasporto a pieno carico (autocarro, autotreno o autoarticolato) capacità minima totale degli estintori Numero minimo di estintori fino a 3,5 ton 4 Kg 2 da 3,5 ton a 7,5 ton 8 Kg 2 superiore a 7,5 ton 12 Kg 2 ESEMPI PRATICI 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 2 Kg 1 da 6 Kg 1 da 6 Kg + 1 da 6 Kg 1 da 2 kg + 1 da 12 kg segnare quale ricorre Gli estintori possono essere installati ambedue all interno o all esterno della cabina di guida, oppure uno all interno ed uno all esterno. In caso di autotreno o autoarticolato possono essere installati entrambi sull unità motrice, ovvero sull autocarro o sul trattore stradale (vedi sez ADR). Se nel libretto della cisterna MC813 sono riportati quantitativi maggiori, essi non sono più validi, in quanto sono stati superati dalla norma ADR. Luogo e data L ADDETTO AL CARICO L AUTISTA 56

Scheda Rifiuto UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III AGGIORNAMENTO: 10/8/2016 ADR 2015

Scheda Rifiuto UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III AGGIORNAMENTO: 10/8/2016 ADR 2015 Possibili codici CER : 12.01.14, 12.01.18, 15.02.02, 16.03.03, 16.03.05, 19.08.06 Classificazione ADR UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III Nome tecnico del rifiuto (da riportare

Dettagli

Il trasporto merci pericolose

Il trasporto merci pericolose Il trasporto merci pericolose Relatore: P.I. Bettella Franco Ambiente Sistemi di Gestione Sicurezza Lavoro Agreement for Dangerous Materials Transported Road 1 l A.D.R. Cosa è l A.D.R. È un Accordo Europeo,

Dettagli

RID 2017 nuove informazioni

RID 2017 nuove informazioni RID 2017 nuove informazioni TRASPORTO SECONDO LA DISPOSIZIONE SPECIALE 310 TRASPORTO SECONDO 4.3.2.3.7 CLASSIFICATO CONFORMEMENTE AL 2.1.2.8 TRASPORTO SECONDO LA DISPOSIZIONE SPECIALE 363 FINE DEL TEMPO

Dettagli

CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI

CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI 5.5.1 (Soppresso) CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI 5.5.2 Disposizioni speciali applicabili alle unità di trasporto merci sottoposte a fumigazione 5.5.2.1 Generalità 5.5.2.1.1 Le unità di trasporto merci

Dettagli

GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2015

GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2015 PONCHINI SANDRO www.consulentemercipericolose.com Consulente per la sicurezza dei trasporti e-mail ponchini.adr@alice.it GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2015 Come avviene ogni due anni la normativa ADR

Dettagli

IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE: LE NOVITA DELL ADR 2015 APPROFONDIMENTO RIFIUTI

IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE: LE NOVITA DELL ADR 2015 APPROFONDIMENTO RIFIUTI IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE: LE NOVITA DELL ADR 2015 APPROFONDIMENTO RIFIUTI Seminario Udine 30 marzo 2015 Relatori: dott. ing. Maurizio Tonutti dott. ing. Tiziana Zanetti ACCORDO A.D.R.

Dettagli

Circolare informativa: AA SPETTABILE AZIENDA. Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017

Circolare informativa: AA SPETTABILE AZIENDA. Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017 Sicurezza Ambiente Antincendio Qualità H.A.C.C.P. A.D.R. Circolare informativa: 2017-03 AA SPETTABILE AZIENDA Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017 Di seguito

Dettagli

Estratto ADR. Documento trasporto ADR la corretta dicitura ADR Certifico S.r.l. - IT

Estratto ADR. Documento trasporto ADR la corretta dicitura ADR Certifico S.r.l. - IT Estratto ADR Documento trasporto ADR la corretta dicitura ADR 2017 Certifico S.r.l. - IT A. Materia ADR La dicitura nel ddt è del tipo: Num. ONU [col. 1] Denom. ufficiale [col. 2] Etichette [Col. 5] Gruppo

Dettagli

Etichettaggio e segnalazione dei pericoli sul materiale di trasporto per colli

Etichettaggio e segnalazione dei pericoli sul materiale di trasporto per colli 4501 Come devono essere segnalati i colli di merci pericolose ADR? 1) Con l'etichetta o le etichette prescritte per la materia contenuta nell'imballaggio 2) Con etichetta/e a forma di rombo di 100 mm di

Dettagli

OBBLIGHI DELLO SPEDITORE

OBBLIGHI DELLO SPEDITORE ESENZIONI (CAP. 1.1.3) È stata ampliata la parte relativa alle esenzioni dell A.D.R., con una nuova sottosezione inerente le esenzioni relative alle merci pericolose utilizzate come agenti di raffreddamento

Dettagli

Manuale ADR 2013 Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada

Manuale ADR 2013 Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada GIANLUCA MORGANTI Manuale ADR 2013 Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada Base - Cisterne - Esplosivi 4 Edizione 1 Questo è il Manuale del Conducente di unità

Dettagli

TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE ETICHETTATURA DEI COLLI CON TUTTE LE CLASSI IPOTESI DI CONTESTAZIONE ART. 168 CDS di Franco MEDRI *

TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE ETICHETTATURA DEI COLLI CON TUTTE LE CLASSI IPOTESI DI CONTESTAZIONE ART. 168 CDS di Franco MEDRI * TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE ETICHETTATURA DEI COLLI CON TUTTE LE CLASSI IPOTESI DI CONTESTAZIONE ART. 168 CDS di Franco MEDRI * Il trasporto in colli di merci pericolose in regime ADR è soggetto ad etichettatura

Dettagli

AGGIORNAMENTO ADR Non esiste ad oggi una traduzione ufficiale dell ADR da parte del ministero dei trasporti.

AGGIORNAMENTO ADR Non esiste ad oggi una traduzione ufficiale dell ADR da parte del ministero dei trasporti. AGGIORNAMENTO ADR 2017 Non esiste ad oggi una traduzione ufficiale dell ADR da parte del ministero dei trasporti. L ADR 2017 entra in vigore il 1 Gennaio 2017, con periodo finestra di 6 mesi. Diventa cogente

Dettagli

SCHEDA PER IL TRASPORTO STRADALE DI MERCI PERICOLOSE ADR. MATERIA: UN 1203 BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR

SCHEDA PER IL TRASPORTO STRADALE DI MERCI PERICOLOSE ADR. MATERIA: UN 1203 BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR MATERIA: BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR, BENZINA, MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, 3, II, (D/E) DENOMINAZIONE UFFICIALE DI TRASPORTO (ITA.) BENZINA DENOMINAZIONE UFFICIALE

Dettagli

CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE

CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE 3.2.1 Tabella A: Lista delle merci pericolose Spiegazioni In generale ogni riga della Tabella A del presente capitolo concerne la o le materie, il o gli oggetti

Dettagli

P.0 TRASPORTO SU STRADA DI MATERIE PERICOLOSE ADR INFORMAZIONI PRELIMINARI INFORMAZIONI MATERIA ADR MATERIA MODALITA DI TRASPORTO ETICHETTE

P.0 TRASPORTO SU STRADA DI MATERIE PERICOLOSE ADR INFORMAZIONI PRELIMINARI INFORMAZIONI MATERIA ADR MATERIA MODALITA DI TRASPORTO ETICHETTE Rif. 19 maggio 2013 INFORMAZIONI MATERIA ADR P.0 MATERIA TRASPORTO SU STRADA DI MATERIE PERICOLOSE ADR INFORMAZIONI PRELIMINARI Liquido organico tossico, corrosivo, n.a.s. Nome tecnico Nome tecnico Classe

Dettagli

Accordi specifici (accordi multilaterali)

Accordi specifici (accordi multilaterali) Accordi specifici (accordi multilaterali) Gli accordi multilaterali sono espressamente previsti dall ADR. Nel quadro di questi accordi - di validità limitata - le autorità competenti delle Parti contraenti

Dettagli

Divieto di carico in comune

Divieto di carico in comune Divieto di carico in comune Colli I colli muniti di etichette di pericolo differenti non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo o container, salvo se il carico in comune sia autorizzato

Dettagli

Stato fisico Colorazione Odore

Stato fisico Colorazione Odore P.0 TRASPORTO SU STRADA DI MATERIE PERICOLOSE ADR INFORMAZIONI PRELIMINARI INFORMAZIONI MATERIA ADR MATERIA PILE AL LITIO IONICO CONTENUTE IN UN EQUIPAGGIAMENTO O PILE AL LITIO IONICO IMBALLATE CON UN

Dettagli

ADR edizione Premessa

ADR edizione Premessa Macerata, 15 Novembre 2012 ADR edizione 2013 Premessa Dal 1 Gennaio 2013 potrà essere applicata la versione 2013 dell ADR, dal 1 Luglio 2013 dovrà essere applicata la versione 2013 dell ADR. Di seguito

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CLASSIFICAZIONE E TRASPORTO MERCI PERICOLOSE - ADR Ultimo aggiornamento: Novembre 2010 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera 1. PREMESSA I

Dettagli

OBBLIGHI ADR per Imprese edili

OBBLIGHI ADR per Imprese edili OBBLIGHI ADR per Imprese edili Francesca Belinghieri Federchimica Milano, 13 dicembre 2011 Struttura ADR/RID Parti Titolo Destinatari PARTE 1 Disposizioni generali Tutti PARTE 2 Classificazione Produttori/Speditori

Dettagli

DISPOSIZIONI PER IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE 1.4C

DISPOSIZIONI PER IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE 1.4C DISPOSIZIONI PER IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE 1.4C AGGIORNAMENTO ADR 2013 Il trasporto merci pericolose è regolamentato da: Accordo Europeo Relativo al Trasporto Internazionale delle Merci

Dettagli

Sesto S. Giovanni, lì 18 Novembre Oggetto: ADR 2017 Principali Novità

Sesto S. Giovanni, lì 18 Novembre Oggetto: ADR 2017 Principali Novità Circolare prot. n. 04/2016/ADR Sesto S. Giovanni, lì 18 Novembre 2016 Oggetto: ADR 2017 Principali Novità con la presente siamo a segnalarle l entrata in vigore dell ADR 2017 per i trasporti internazionali

Dettagli

Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU

Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU 2 013 Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU I S B N 978-88-89260-43-2 1 a edizione: ottobre 2012 Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche

Dettagli

La check-list per una corretta gestione della logistica chimica

La check-list per una corretta gestione della logistica chimica La check-list per una corretta gestione della logistica chimica Francesca Belinghieri Responsabile Area Logistica Federchimica Formulation Day 26 marzo 2013 La catena di fornitura del trasporto su strada

Dettagli

Pannelli di segnalazione

Pannelli di segnalazione Pannelli di segnalazione Posizionamento di etichettatura e segnalazioni Se una cisterna a più scomparti trasporta sostanze con i numeri ONU1202 (gasolio), 1203 (benzina) e 1223 (cherosene), oppure 1268

Dettagli

Direttiva sul trasporto di merci pericolose

Direttiva sul trasporto di merci pericolose Direttiva sul trasporto di merci pericolose Merci pericolose a destinazione con la massima sicurezza. Valida dallo 01.01.2016 Indice 1. Premessa 2. Campo di applicazione della direttiva e condizioni 3.

Dettagli

CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI

CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI 9.1.1 Campo di applicazione e definizioni 9.1.1.1 Campo di applicazione 9.1.1.2 Definizioni Le disposizioni

Dettagli

La disciplina normativa e omologativa delle unità di confezionamento

La disciplina normativa e omologativa delle unità di confezionamento 6 Workshop della Logistica Chimica: La disciplina normativa e omologativa delle unità di confezionamento Francesca Belinghieri Milano, 24 novembre 2015 Indice Analisi dei riferimenti omologativi Valenza

Dettagli

IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE VIA STRADA L ADR IL CAMPO DI APPLICAZIONE I SOGGETTI INTERESSATI I PRINCIPALI ADEMPIMENTI

IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE VIA STRADA L ADR IL CAMPO DI APPLICAZIONE I SOGGETTI INTERESSATI I PRINCIPALI ADEMPIMENTI IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE VIA STRADA L ADR IL CAMPO DI APPLICAZIONE I SOGGETTI INTERESSATI I PRINCIPALI ADEMPIMENTI Assolombarda - 6 maggio 2002 G. B. Marini Qualche cenno sull ADR L ADR è la

Dettagli

Stato fisico Colorazione Odore Liquido Marroncino Pungente. AA - Materia pericolosa per. AA - Materia. pericolosa per

Stato fisico Colorazione Odore Liquido Marroncino Pungente. AA - Materia pericolosa per. AA - Materia. pericolosa per P.0 TRASPORTO SU STRADA DI MATERIE PERICOLOSE ADR INFORMAZIONI PRELIMINARI INFORMAZIONI MATERIA ADR MATERIA Materia l'ambiente, liquida n.a.s. Nome Tecnico Policloruro bifenili Classe 9 ONU 3082 G.I. III

Dettagli

PILE AL LITIO IONICO O METALLICO GESTIONE SPEDIZIONI

PILE AL LITIO IONICO O METALLICO GESTIONE SPEDIZIONI Circolare N. 02-2017/A.D.R Data 05/01/2017 PILE AL LITIO IONICO O METALLICO GESTIONE SPEDIZIONI L ADR 2017 introduce la nuova etichetta di pericolo 9A per l identificazione delle pile al litio e il nuovo

Dettagli

Cisterne. Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni. Davide Italia Air Liquide Italia Service srl

Cisterne. Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni. Davide Italia Air Liquide Italia Service srl Cisterne Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni Davide Italia Air Liquide Italia Service srl Cisterne Cisterna: serbatoio munito dei suoi equipaggiamento di servizio e strutturali. Il termine cisterna,

Dettagli

riguardante: TRASPORTI - Sicurezza stradale - Trasporto di merci pericolose SOMMARIO NOTE TESTO Art. 1. - - NOTE

riguardante: TRASPORTI - Sicurezza stradale - Trasporto di merci pericolose SOMMARIO NOTE TESTO Art. 1. - - NOTE Pagina 1 di 11 Decreto Ministeriale del 23/09/2005 Pubblicazione della traduzione in lingua italiana del testo consolidato della versione 2005 delle disposizioni degli allegati A e B dell'accordo europeo

Dettagli

Sostanze Pericolose. Il trasporto delle. sostanze pericolose

Sostanze Pericolose. Il trasporto delle. sostanze pericolose PROTEZIONE CIVILE Educational www.casaleinforma.it/pcivile Il trasporto delle Sostanze Pericolose P.G.Dalzero Il trasporto delle sostanze pericolose Scopo della esposizione odierna è l esame delle regole

Dettagli

Sostanze Pericolose. Il trasporto delle. sostanze pericolose. Un punto importante 3/6/2002

Sostanze Pericolose. Il trasporto delle. sostanze pericolose. Un punto importante 3/6/2002 PROTEZIONE CIVILE Educational www.casaleinforma.it/pcivile Il trasporto delle Sostanze Pericolose P.G.Dalzero Il trasporto delle sostanze pericolose Scopo della esposizione odierna è l esame delle regole

Dettagli

IL TUO LOGO. ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore

IL TUO LOGO. ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore ADR: le Procedure per la gestione delle merci pericolose Incidenti e Near misses: quali sono le procedure ADR rilevanti? Ø Identificazione

Dettagli

(La numerazione dei capitoli in questo articolo segue quella originale dell'adr) Dossier a cura di Enrico Cappella. Capitolo

(La numerazione dei capitoli in questo articolo segue quella originale dell'adr) Dossier a cura di Enrico Cappella. Capitolo Il 5 ottobre 2010, il Segretario ONU ha annunciato l'approvazione degli emendamenti all'adr 2009 preparati dal gruppo di lavoro WP15 UNECE. Forniamo la sintesi delle modifiche che caratterizzano l'adr

Dettagli

Compiti e responsabilità degli Operatori ADR. Dott. Loris Cucchi Chimico

Compiti e responsabilità degli Operatori ADR. Dott. Loris Cucchi Chimico Compiti e responsabilità degli Operatori ADR Operatori coinvolti Operatori ADR OPERATORI PRINCIPALI Speditore Trasportatore Destinatario OPERATORI SECONDARI Caricatore Imballatore Riempitore Gestore di

Dettagli

CAPITOLO 5.3 ETICHETTATURA E SEGNALAZIONE ARANCIO DEI CONTAINERS, CGEM, MEMU, CONTAINERS CISTERNA, CISTERNE MOBILI E VEICOLI

CAPITOLO 5.3 ETICHETTATURA E SEGNALAZIONE ARANCIO DEI CONTAINERS, CGEM, MEMU, CONTAINERS CISTERNA, CISTERNE MOBILI E VEICOLI CAPITOLO 5.3 ETICHETTATURA E SEGNALAZIONE ARANCIO DEI CONTAINERS, CGEM, MEMU, CONTAINERS CISTERNA, CISTERNE MOBILI E VEICOLI 5.3.1 Etichettatura NOTA: Per la segnalazione e l'etichettatura dei containers,

Dettagli

Associazione Farmaceutici Ticinese. ADR: i solventi come merci pericolose per il trasporto. Responsabilità degli speditori. Classificazione.

Associazione Farmaceutici Ticinese. ADR: i solventi come merci pericolose per il trasporto. Responsabilità degli speditori. Classificazione. Associazione Farmaceutici Ticinese ADR: i solventi come merci pericolose per il trasporto. Responsabilità degli speditori. Classificazione. 558 944 incidenti registrati 259 080 merci classe 3 66 622 sono

Dettagli

CAPITOLO 1.9 RESTRIZIONI AL TRASPORTO EMANATE DALLE AUTORITÀ COMPETENTI

CAPITOLO 1.9 RESTRIZIONI AL TRASPORTO EMANATE DALLE AUTORITÀ COMPETENTI CAPITOLO 1.9 RESTRIZIONI AL TRASPORTO EMANATE DALLE AUTORITÀ COMPETENTI 1.9.1 In applicazione dell'articolo 4, paragrafo 1 dell'adr, le autorità competenti delle Parti contraenti possono vietare, oppure

Dettagli

LA NORMATIVA ADR: CLASSIFICAZIONE E TRASPORTO DEI RIFIUTI SPECIALI. Caltanissetta, 17 Dicembre 2011

LA NORMATIVA ADR: CLASSIFICAZIONE E TRASPORTO DEI RIFIUTI SPECIALI. Caltanissetta, 17 Dicembre 2011 LA NORMATIVA ADR: CLASSIFICAZIONE E TRASPORTO DEI RIFIUTI SPECIALI Caltanissetta, 17 Dicembre 2011 DOTT. ING. LUIGI VITTORIO CAPONCELLO Gruppo Rifiuti & Bonifiche AIAT STR Sicilia Consulente ADR/RID luigicaponcello@hotmail.it

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 11 COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 11 COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO Scopo e campo di applicazione La seguente istruzione

Dettagli

Rifiuti e ADR: la normativa ADR

Rifiuti e ADR: la normativa ADR Rifiuti e ADR: la normativa ADR ADR 2.1.3 Classificazione di materie, comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non nominativamente menzionate Classificazione di materie, comprese le

Dettagli

EZIO BASSANI Comandante Polizia Municipale Serravalle Scrivia (AL ) Il rilievo di incidenti stradali con veicoli per trasporto merci pericolose

EZIO BASSANI Comandante Polizia Municipale Serravalle Scrivia (AL ) Il rilievo di incidenti stradali con veicoli per trasporto merci pericolose EZIO BASSANI Comandante Polizia Municipale Serravalle Scrivia (AL ) Il rilievo di incidenti stradali con veicoli per trasporto merci pericolose La normativa ADR Cosa è l'adr ADR è l acronimo di Accord

Dettagli

Cosa fare in caso di incidente

Cosa fare in caso di incidente CODICE "KEMLER" Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada - Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti

Dettagli

CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA

CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA 7.3.1 Disposizioni generali 7.3.1.1 Una merce può essere trasportata alla rinfusa in contenitori per trasporto alla rinfusa, containers o veicoli

Dettagli

TRASPORTO PESANTE E METANO: DAL GNL AL DUAL FUEL

TRASPORTO PESANTE E METANO: DAL GNL AL DUAL FUEL TRASPORTO PESANTE E METANO: DAL GNL AL DUAL FUEL GNL e DUAL FUEL: La normativa sui veicoli e sui trasporti Dott. Ing. Alfonso SIMONI Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per

Dettagli

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco) Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

CODICE KEMLER. Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957

CODICE KEMLER. Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 CODICE KEMLER Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti

Dettagli

Ordinanza concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune

Ordinanza concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune Ordinanza concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune (RSD) del 31 ottobre 2012 (Stato 1 gennaio 2013) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO Le presenti linee guida vogliono essere un supporto a titolo informativo a chi deve compilare il formulario di identificazione rifiuti e ha necessità di un

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

Introduzione. concerning the international carriage of Dangerous. proprietà e l ambiente. NAZIONALE. La normativa che regola il trasporto di merce

Introduzione. concerning the international carriage of Dangerous. proprietà e l ambiente. NAZIONALE. La normativa che regola il trasporto di merce Merci pericolose Introduzione Definizione Le Merci pericolose sono articoli o sostanze che possono rappresentare un rischio per la salute, la proprietà e l ambiente. Normativa La normativa che regola il

Dettagli

A cura di Super Pippo. Pagina 1 di 8

A cura di Super Pippo. Pagina 1 di 8 A cura di Super Pippo Pagina 1 di 8 Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze

Dettagli

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza Modulo 6: La segnaletica di sicurezza La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un giusto segnale trasmette immediatamente un messaggio che da indicazioni in merito a divieti,

Dettagli

CODICE KEMLER. Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa*

CODICE KEMLER. Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa* 1 di 7 09-Feb-12 02:23 PM POMPIERI VOLONTARI FVG pagine tecniche CODICE KEMLER Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa* Scarica Programma per l'individuazione della sostanza pericolosa*

Dettagli

CAPITOLO 8.5 DISPOSIZIONI SUPPLEMENTARI RELATIVE A CLASSI O A MATERIE PARTICOLARI

CAPITOLO 8.5 DISPOSIZIONI SUPPLEMENTARI RELATIVE A CLASSI O A MATERIE PARTICOLARI CAPITOLO 8.5 DISPOSIZIONI SUPPLEMENTARI RELATIVE A CLASSI O A MATERIE PARTICOLARI Oltre quanto prescritto nei capitoli da 8.1 a 8.4, le seguenti disposizioni si applicano al trasporto delle materie od

Dettagli

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza.

Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza. Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza. INTRODUZIONE La segnaletica di sicurezza impiegata nel mondo del lavoro comprende tutti quei pittogrammi informativi per la protezione e la salvaguardia

Dettagli

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella LAVORARE SICURI! Formazione e informazione dei lavoratori per l igiene e la sicurezza sul

Dettagli

CAPITOLO 5.2 MARCATURA ED ETICHETTATURA

CAPITOLO 5.2 MARCATURA ED ETICHETTATURA 5.2.1 Marcatura dei colli CAPITOLO 5.2 MARCATURA ED ETICHETTATURA NOTA: Vedere nella Parte 6 le marcature concernenti la costruzione, le prove e l approvazione degli imballaggi, dei grandi imballaggi,

Dettagli

Manuale Operativo ADR

Manuale Operativo ADR Certifico Srl 0 Indice 0 Indice ----------------------------------------------------------------------------------------- 0 1 Introduzione alla normativa ADR ------------------------------------------------------------

Dettagli

ALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n.

ALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n. Decreto Ministeriale 1 aprile 1998, n. 145 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera

Dettagli

ADR COME GESTIRE I RIFIUTI PERICOLOSI? Breve illustrazione della norma e studio di casi pratici

ADR COME GESTIRE I RIFIUTI PERICOLOSI? Breve illustrazione della norma e studio di casi pratici ADR COME GESTIRE I RIFIUTI PERICOLOSI? Breve illustrazione della norma e studio di casi pratici BOLOGNA - Centro Congressi dell'area della Ricerca (CNR) 24 GIUGNO 2016 Dr. Francesco Gregorini TUTTOCHIMICA

Dettagli

NUOVI CER - CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL 1 GIUGNO 2015

NUOVI CER - CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL 1 GIUGNO 2015 NUOVI CER - CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL 1 GIUGNO 2015 Entrano in vigore dal 1 giugno 2015 le modifiche al Catalogo Europeo dei Rifiuti secondo la Decisione della Commissione 2014/955/UE del 18 dicembre

Dettagli

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Comando Prov.l Vigili del Fuoco MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Dott. Ing. Salvatore RIZZO MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI ESTINTORI NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Dettagli

1.6.3 Cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e veicoli-batteria

1.6.3 Cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e veicoli-batteria ADR 2011 Indice dei Contenuti PARTE 1 CAPITOLO 1.1 CAMPO D APPLICAZIONE E APPLICABILITA 1.1.1 Struttura 1.1.2 Campo di applicazione 1.1.3 Esenzioni 1.1.4 Applicabilità di altre regolamentazioni CAPITOLO

Dettagli

NOVITA DELL ADR giugno 2017 Accor Novotel - Venezia Mestre. Marco Ottaviani Consulente per la Sicurezza dei Trasporti di Merci Pericolose

NOVITA DELL ADR giugno 2017 Accor Novotel - Venezia Mestre. Marco Ottaviani Consulente per la Sicurezza dei Trasporti di Merci Pericolose NOVITA DELL ADR 2017 15 giugno 2017 Accor Novotel - Venezia Mestre Marco Ottaviani Consulente per la Sicurezza dei Trasporti di Merci Pericolose A.D.R. Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali

Dettagli

Le Caratteristiche di Pericolo dei Rifiuti e la Classificazione ADR. Dott. Loris Cucchi Chimico

Le Caratteristiche di Pericolo dei Rifiuti e la Classificazione ADR. Dott. Loris Cucchi Chimico Le Caratteristiche di Pericolo dei Rifiuti e la Classificazione ADR D.Lgs. 152/2006 - ADR Con il termine classificazione s intende attribuire ad una materia una proprietà convenzionale in base alla quale

Dettagli

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano Sostanze pericolose Nozioni base Vigili del fuoco Milano MERCI PERICOLOSE SONO SOSTANZE CHE PER LA LORO PARTICOLARE NATURA FISICO CHIMICA SONO IN GRADO DI PRODURRE DANNI A PERSONE A COSE ALL AMBIENTE solido

Dettagli

Iscrizione N: VE00281 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: VE00281 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: VE00281 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS

3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS 3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS 3.1. Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoi e simili, in cui debbano entrare lavoratori per operazioni

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE IN MATERIA DI SICUREZZA DEI TRASPORTI - ANNO 2013 (art. 11, comma 5, D.Lgs. n. 35/2010)

RELAZIONE ANNUALE IN MATERIA DI SICUREZZA DEI TRASPORTI - ANNO 2013 (art. 11, comma 5, D.Lgs. n. 35/2010) Casoni Fabbricazione Liquori S.r.l. Via Venezia, 5/a Finale Emilia (MO) RELAZIONE ANNUALE IN MATERIA DI SICUREZZA DEI TRASPORTI - ANNO 2013 (art. 11, comma 5, D.Lgs. n. 35/2010) 14 febbraio 2014 Documento

Dettagli

Iscrizione N: VE22866 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: VE22866 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: VE22866 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

Iscrizione N: BO00737 Il Presidente della Sezione regionale Emilia Romagna dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: BO00737 Il Presidente della Sezione regionale Emilia Romagna dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: BO00737 Il Presidente della Sezione regionale Emilia Romagna dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE 5.2.1 Marcatura dei colli CAPITOLO 5.2 MARCATURA ED ETICHETTATURA NOTA: Vedere nella Parte 6 i marchi concernenti la costruzione, le prove e l approvazione degli imballaggi, dei grandi imballaggi, dei

Dettagli

Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC. Corso OPEM

Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC. Corso OPEM Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC Antincendio e sostanze pericolose Chimica e fisica del Fuoco La combustione è la reazione chimica tra due

Dettagli

UNI Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari

UNI Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari UNI 1443.05 Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari 1 I RIFERIMENTI Le novità introdotte dalla norma europea UNI EN 1443 Giugno 05 Edizione europea marzo 2003 2 REQUISITI

Dettagli

SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima

SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima L esperienza del porto di Marina di Carrara in materia di merci pericolose è piuttosto limitata. I quantitativi di merci pericolose movimentate

Dettagli

(il testo del decreto è aggiornato secondo le indicazioni della direttiva Ministero dell Ambiente del 9 aprile 2002)

(il testo del decreto è aggiornato secondo le indicazioni della direttiva Ministero dell Ambiente del 9 aprile 2002) Ministero dell'ambiente Decreto 1 aprile 1998, n. 145 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma

Dettagli

QUIZ PER IL CONSEGUIMENTO O RINNOVO DEL CERTIFICATO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI CONSULENTE ALLA SICUREZZA PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE

QUIZ PER IL CONSEGUIMENTO O RINNOVO DEL CERTIFICATO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI CONSULENTE ALLA SICUREZZA PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE QUIZ PER IL CONSEGUIMENTO O RINNOO DEL CERTIICATO DI ORMAZIONE PROESSIONALE DI CONSULENTE ALLA SICUREZZA PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE ERRATA CORRIGE AI QUIZ ADR/RID 2009 PUBBLICATI SUL SITO: (Seconda

Dettagli

Certifico Gestione ADR Consulente/Operatori

Certifico Gestione ADR Consulente/Operatori Certifico Gestione ADR Consulente/Operatori ADR 2015 Il Prodotto illustra una modalità di gestione degli obblighi ADR per gli operatori, con una presentazione formativa per gli operatori interessati agli

Dettagli

DA TENERE A BORDO. consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE. trasporto su strada

DA TENERE A BORDO. consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE. trasporto su strada DA TENERE A BORDO consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE trasporto su strada 99 3257 PERCHÈ LEGGERE E CONSERVARE QUESTO PIEGHEVOLE In questi ultimi anni molte sono state le campagne di sensibilizzazione

Dettagli

Iscrizione N: FI07290 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: FI07290 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: FI07290 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni

Dettagli

SICUREZZA (SECURITY) (Capitolo 1.10 ADR 2005)

SICUREZZA (SECURITY) (Capitolo 1.10 ADR 2005) Comitato Promotore per l istituzione della Fondazione ORANGE PROJECT Trasporto e gestione delle merci pericolose Seminario di studi ADR 2005 - OBIETTIVO SICUREZZA SICUREZZA (SECURITY) (Capitolo 1.10 ADR

Dettagli

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol (Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl) del 5 ottobre 2010 (Stato

Dettagli

Motori a combustione interna e veicoli alimentati a gas, a pila combustibile ed a batteria: nuove disposizioni per il trasporto stradale secondo l ADR 2017 Il 1 gennaio 2017 entrerà in vigore l ultima

Dettagli

IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA NOVITÀ ADR 2015

IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA NOVITÀ ADR 2015 IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA NOVITÀ ADR 2015 Maria Cristina Dalla Vecchia Vicenza, 2 marzo 2015 1 ADR- Accordo europeo per il trasporto di merci pericolose su strada Con la sigla A.D.R.

Dettagli

Convenzione dell 8 novembre 1968 sulla segnaletica stradale

Convenzione dell 8 novembre 1968 sulla segnaletica stradale Convenzione dell 8 novembre 1968 sulla segnaletica stradale RS 0.741.20; RU 1993 498 Emendamenti alla Convenzione Entrati in vigore il 28 marzo 2006 A. Emendamenti al testo principale della Convenzione

Dettagli

Iscrizione N: PA00458 Il Presidente della Sezione regionale della Sicilia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: PA00458 Il Presidente della Sezione regionale della Sicilia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: PA00458 Il Presidente della Sezione regionale della Sicilia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO

CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO 8.2. Prescrizioni generali relative alla formazione dei conducenti 8.2.. I conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose

Dettagli

Segnaletica di sicurezza (Scheda)

Segnaletica di sicurezza (Scheda) SEGNALETICA DI SICUREZZA Norme di riferimento: o Norma UNI 7543-1 Colori e segnali di sicurezza - Prescrizioni generali ; o Norma UNI 7543-2 Colori e segnali di sicurezza - Proprietà colorimetriche e fotometriche

Dettagli

Iscrizione N: FI00708 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: FI00708 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: FI00708 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

Ministero. Roma, Prot. n. 4502_MOT2/E. Al MINISTERO DELL INTERNO Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari ROMA

Ministero. Roma, Prot. n. 4502_MOT2/E. Al MINISTERO DELL INTERNO Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari ROMA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI E PER I SISTEMI INFORMATICI E STATISTICI Direzione Generale della Motorizzazione e della Sicurezza del Trasporto Terrestre

Dettagli

Iscrizione N: VE01141 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: VE01141 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: VE01141 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

Linee Guida per la formazione e l addestramento del personale coinvolto nel trasporto di merci pericolose su strada (ADR 2015)

Linee Guida per la formazione e l addestramento del personale coinvolto nel trasporto di merci pericolose su strada (ADR 2015) Linee Guida per la formazione e l addestramento del personale coinvolto nel trasporto di merci pericolose su strada (ADR 2015) A cura del Comitato Trasporti di Assogastecnici Edizione luglio 2015 ASSOGASTECNICI

Dettagli