IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE VIA STRADA L ADR IL CAMPO DI APPLICAZIONE I SOGGETTI INTERESSATI I PRINCIPALI ADEMPIMENTI
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1 IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE VIA STRADA L ADR IL CAMPO DI APPLICAZIONE I SOGGETTI INTERESSATI I PRINCIPALI ADEMPIMENTI Assolombarda - 6 maggio 2002 G. B. Marini
2 Qualche cenno sull ADR L ADR è la Normativa nazionale e internazionale del trasporto via strada delle materie pericolose E nato prima come norma per il trasporto internazionale tra i paesi europei (anni 50) La CE lo ha adottato come norma per il traffico interno delle merci pericolose nei paesi CEE (Dir. 94/55) Dal è la legge italiana che regola anche il traffico nazionale via strada delle materie pericolose
3 Rischi e classificazione delle materie Le materie vengono considerate pericolose per il trasporto quando possono apportare dei danni: - alle persone - ai beni - all ambiente I rischi che presentano le materie possono essere anche più di uno tra questi si individua il rischio principale A seconda del rischio principale individuato le normative per il trasporto classificano le materie pericolose in 13 (9) classi
4 Gas Le classi di pericolosità più comuni Liquidi infiammabili 4.1. Solidi infiammabili, autoreattivi, esplosivi desensibilizzati 4.2. Materie soggette ad accensione spontanea 4.3. Materie che a contatto con l acqua sviluppano gas infiammabili 5.1. Materie comburenti 6.1. Materie tossiche 6.2. Materie infettanti 8. Materie corrosive 9. Materie e oggetti pericolosi diversi
5 ESEMPI DI MATERIE PERICOLOSE Molti prodotti correntemente impiegati, o prodotti, dalle aziende rientrano nei prodotti classificati ADR Ad esempio: Aerosol, o altri gas: sono della classe 2, gas Vernici, inchiostri, adesivi, solventi, alcoli: sono della classe 3, liquidi infiammabili Derivati dall acqua ossigenata: sono della classe 5.1, comburenti Prodotti di natura acida o basica, come l ipoclorito: sono della classe 8, corrosivi
6 LA NORMATIVA ONU L ADR deriva i suoi principi da una Normativa che vale per tutti i modi di trasporto perciò anche per la ferrovia, il mare, l aereo e che è applicata in tutto il mondo Si tratta della normativa ONU (Libro Arancio) Nella normativa ONU vi sono regole generali uniformi per tutti i modi di trasporto, come; la classificazione delle materie il numero ONU le regole per gli imballi, le etichette, ecc.
7 LA NORMATIVA ONU Dalle normative ONU derivano le normative specifiche dei diversi modi di trasporto LIBRO ARANCIO A D R R I D I M D G CODE I A T A Strada Ferrovia Mare Aereo
8 Normativa ONU e Normativa CE Occorre fare attenzione a non confondere le normative del trasporto con quelle che vengono correntemente chiamate le normative CEE (Dir. 67/548 e sue modifiche) in cui vi sono le schede di sicurezza dei prodotti a 16 punti, le etichette, le frasi di rischio R, frasi S, ecc. Queste Direttive CEE regolano l impiego, la manipolazione, la distribuzione, la commercializzazione di queste sostanze I criteri di classificazione sono alquanto differenti e si riferiscono ai rischi che queste sostanze presentano per: (CEE) il lavoratore, o per chi può entrare in contatto con le sostanze stesse, per l ambiente (ONU) le persone, i beni e l ambiente, in relazione ai rischi che si presentano durante il trasporto
9 L identificazione dei rischi Quando si verifica un incidente durante il trasporto di una materia pericolosa è estremamente importante che chi interviene: Polizia - Vigili del Fuoco - Capitanerie di Porto - ecc. individui subito la materia e la natura della sua pericolosità Alle materie pericolose è attribuito un numero di 4 cifre il numero ONU, riconosciuto in tutti gli stati del mondo Esempio: la benzina è ovunque idendicata come ONU 1203 Numero ONU, denominazione della materia, simboli visivi di pericolo, altre indicazioni che indicano il pericolo sono ripetuti sui documenti di trasporto, sulle etichette sui colli, sui mezzi e permettono di identificare le materie
10 Le principali responsabilità di chi spedisce materie pericolose Chi spedisce materie pericolose è responsabile: della corretta classificazione delle materie dell utilizzo di imballi appropriati del corretto confezionamento negli imballi della corretta etichettatura e marcatura degli imballi del controllo dei mezzi di trasporto e dei documenti del conducente, della loro attrezzatura e del corretto caricamento degli stessi della corretta compilazione dei documenti di trasporto e delle istruzioni scritte di sicurezza per il conducente della nomina del consulente della sicurezza del trasporto
11 ADR - La classificazione delle materie
12 ADR - La classificazione delle materie Torniamo all ADR L ADR viene aggiornato ogni due anni per tenere conto degli sviluppi legati sia alle materie che al trasporto Siamo adesso in una fase transitoria: è tuttora applicabile l ADR 1999 ma è già in vigore l ADR 2001 che sarà definitivamente obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2003 Il nuovo ADR è stato ristrutturato completamente per renderlo più facilmente leggibile e per uniformarlo come presentazione ai regolamenti del trasporto via mare e via aereo (oltre che via ferrovia) Una delle principali modifiche riguarda la classificazione delle materie
13 I principi della classificazione delle materie Le principali materie pericolose sono individuate dal numero ONU, composto da 4 cifre, da 0001 a 3300 Altre materie vengono classificate nelle rubriche collettive, ognuna individuata da un numero ONU Una rubrica collettiva raccoglie materie con analoghe caratteristiche di pericolosità Le materie pericolose sono elencate con: - Numero ONU - Denominazione chimica - Classe cui la materia è assegnata (rischio principale) - Rischi secondari eventualmente presenti - Gruppo di imballaggio - Particolari prescrizioni per le singole materie
14 Il Gruppo di Imballaggio Agli effetti del trasporto e in particolare dell imballaggio le materie sono classificate in tre gruppi che presentano caratteristiche decrescenti di pericolosità (escluso: 1. Esplosivi 2. Gas Perossidi 7. Radioattivi) I Gruppo di imballaggio: materie molto pericolose II Gruppo di imballaggio: materie mediamente pericolose III Gruppo di imballaggio: materie poco pericolose Le prescrizioni di costruzione degli imballaggi prevedono corrispondentemente tre tipi di imballaggi di decrescente robustezza, adatti ai tre gruppi di materie
15 ADR - La precedente classificazione delle materie La classificazione sinora adottata dall ADR vedeva le materie enumerate per classi di pericolosità e all interno di ogni classe per livelli di pericolosità raggruppando in successivi ordinali quelle con caratteristiche di pericolosità simili Le materie pericolose venivano classificate per: Classe Ordinale (le diverse pericolosità) (gruppi di materie) Lettera: a) o b) o c), (il livello di pericolosità) Numero ONU e Nome chimico
16 ADR - La nuova classificazione delle materie La nuova classificazione ADR continua a distinguere le materie per classi di pericolosità e all interno di ogni classe per livelli di pericolosità espressi però come Gruppo di imballaggio della materia Non vi sono più né ordinali né lettere Le materie pericolose vengano classificate perciò per: Classe Gruppo imballaggio Numero ONU e Nome chimico (le diverse pericolosità) (il livello di pericolosità)
17 ADR Esempi di classificazione Materie molto pericolose UN 1089 ACETALDEIDE, 3, I, ADR (ex UN 1089, acetaldeide, classe 3, 1 a) ADR) Materie mediamente pericolose UN 1402 CARBURO DI CALCIO, 4.3, II, ADR (ex UN 1402, carburo di calcio, 4.3, 17 b) ADR) Materie poco pericolose UN 2821 FENOLO SOLUZIONE, 6.1, III, ADR (ex UN 2821, fenolo soluzione, 6.1, 14 c) ADR)
18 ADR - Gruppi o rubriche collettive Nell elenco ADR vi sono anche le rubriche collettive per le materie non espressamente citate Nella classificazione si deve procedere come segue passando da un caso al successivo solo se non è possibile fare altro: la materia è nell elenco delle materie ADR: OK si impiega una rubrica generica ad esempio: 1263 VERNICI,.. si impiega una rubrica n.s.a. specifica ad esempio: 1987 ALCOL N. A. S.... si impiega una rubrica n.s.a. generica ad esempio: 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE N. A. S.
19 ADR - Gruppi o rubriche collettive Attenzione: Quando nella classificazione si adoperano le rubriche collettive, possono scattare le prescrizioni speciali 274 e/o 640 (ADR 2001) 274: si devono anche citare, tra parentesi e in lettere minuscole, la denominazione della sostanza, o delle prime due sostanze, che determinano la pericolosità 640: se la rubrica collettiva prevede uno stesso gruppo di imballaggio per prodotti con diverse caratteristiche fisiche, anche queste caratteristiche fisiche devono essere riportate nella denominazione completa della materia (dopo la N. A. S. e in lettere minuscole)
20 ADR Un esempio di classificazione nelle rubriche collettive Alcool non citato negli elenchi ADR, con un punto di infiammabilità inferiore a 23 C, non tossico e non corrosivo con una pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa: UN 1987 ALCOL N. S. A., con una pressione di vapore a 50 C fino a a 110 kpa (contiene..), 3, II, ADR Liquido non citato negli elenchi ADR, con un punto di infiammabilità inferiore a 23 C, non tossico e non corrosivo, con pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa: UN 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE N. S. A., con una pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa (contiene.,..), 3, II, ADR
21 ADR Il trasporto degli imballi vuoti non bonificati Gli imballaggi vuoti non bonificati, quali fusti, taniche cisterne, container cisterna, devono essere trasportati con le medesime precauzioni e con le stesse etichette e segnalazioni degli imballaggi pieni La designazione nel documento di trasporto non dovrà riportare né numero ONU né Gruppo di imballaggio ma solo la classe del prodotto precedentemente trasportato Nel caso delle cisterne anche il numero ONU e il nome dell ultimo prodotto trasportato Esempi: IMBALLO VUOTO, 3, ADR VEICOLO CISTERNA VUOTO, 3, ULTIMO PRODOTTO TRASPORTATO 1170 ETANOLO, ADR
22 Gli imballi per il trasporto delle merci pericolose
23 Gli imballi per il trasporto delle merci pericolose Quali imballi? Si devono adoperare gli imballaggi omologati ONU Come si riconoscono? Perché riportano esternamente la marcatura ONU Esempio di marcatura: U N 4G / Y 145 / S / 98 / I / LS233
24 Gli imballi ONU Perché si chiamano imballi ONU? Perché vengono omologati secondo le prescrizioni ONU (recepite nell ADR) Servono solo per il trasporto via strada? No, servono anche per il trasporto via mare, via ferrovia, via aerea Spesso infatti si adoperano successivamente vari modi di trasporto diversi per esempio nel traffico combinato via terra vi sono successivamente: la strada - la ferrovia - la strada
25 Le responsabilità Quali sono le responsabilità nell utilizzo degli imballi? Chi spedisce è responsabile della scelta dell imballo del confezionamento del prodotto nello stesso della corretta chiusura della corretta etichettatura Il costruttore dell imballo garantisce che il materiale di costruzione e le modalità di costruzione degli imballi siano sempre le stesse con le quali si sono preparati i campioni che sono stati omologati
26 ADR - La classificazione delle materie Si è visto che L ADR enumera le materie per classi di pericolosità e all interno di ogni classe per livelli decrescenti di pericolosità, indicati dal Gruppo di imballaggio Gli imballaggi sono corrispondentemente divisi in tre tipi: X) adatti per le materie molto pericolose perciò per le materie del gruppo di imballaggio I Y) adatti per le materie mediamente pericolose perciò per le materie del gruppo di imballaggio II Z) adatti per le materie poco pericolose perciò per le materie del gruppo di imballaggio III
27 La classificazione degli imballaggi Gli imballaggi per le materie pericolose sono perciò divisi in tre tipi contraddistinti dalle lettere X, o Y, o Z caratterizzati da decrescenti caratteristiche di robustezza Nota: questo non vale per la classe 1, esplosivi, la 2, gas, la 5.2, perossidi, la 6.2, infettivi, la 7), radioattivi Nella marcatura alfanumerica degli imballi troviamo tra le altre proprio le lettere X, o Y, o Z, che si riferiscono appunto alle loro caratteristiche di robustezza Ad esempio: U N 4G / Y 145 / S / 98 / I / LS233
28 Quali sono gli imballaggi ONU? Gli imballi previsti dall ONU possono arrivare sino a una capacità di 450 litri, o a un peso di 400 kg Possono essere fusti, taniche, sacchi, bombole per i gas, ecc. Ogni tipo di imballo ha una sigla che compare all inizio della marcatura Ad esempio: scatole di cartone, 4G Fusti di acciaio ad apertura parziale, 1A1 Fusti di acciaio ad apertura totale, 1A2
29 Etichettature e marcature Ogni imballo omologato, preparato per il trasporto, deve riportare: La marcatura ONU, apposta dal costruttore dell imballo stesso L etichetta di pericolo corrispondente alla classe di pericolo del prodotto contenuto nell imballo Il numero ONU del prodotto trasportato Notare che anche il trasporto di imballi vuoti non bonificati è un trasporto soggetto alle norme ADR
30 Gli altri imballaggi ONU Oltre agli imballi sinora considerati si possono adoperare: i grandi recipienti per infuse GIR, o IBC, o GRV fino a 3000 litri di capacità gli imballaggi metallici leggeri, solo ADR e RID fino a 50 litri i grandi imballaggi adatti al contenimento di colli, fino a 3000 litri (novità ADR 2001) le cisterne portatili ONU, da 450 litri in su (novità ADR 2001) Si passa poi al trasporto in autobotti,tank container, ecc.
31 Il trasporto dei rifiuti pericolosi
32 Il trasporto dei rifiuti pericolosi - L ADR Oltre a tutte le prescrizioni per il trasporto dei rifiuti (Legge Ronchi) se gli stessi sono anche classificati pericolosi ai sensi dell ADR occorre che siano applicate integralmente anche tutte le prescrizioni dell ADR, ad esempio quelle relative ai mezzi impiegati per il trasporto gli imballi, le etichettature, la documentazione le istruzioni scritte di sicurezza
33 Il trasporto dei rifiuti pericolosi - L ADR In particolare la classificazione deve essere fatta come indicato dall ADR per i preparati (o miscele o soluzioni) visto che raramente i rifiuti sono prodotti puri e la classificazione deve essere riportata nel documento di trasporto (ad es. nelle annotazioni ) Esempio: 1170 RIFIUTO CONTENENTE METANOLO, 3, II, ADR (ex Rifiuto contenente metanolo, Cl. 3, 17 b) ADR)
34 IL CONSULENTE DELLA SICUREZZA DEI TRASPORTI DI MERCI PERICOLOSE D. L. 4 febbraio 2000, n 40
35 L obbligo del consulente I casi di esenzione Obbligo della nomina del consulente Le imprese che effettuano il carico, il trasporto lo scarico di merci pericolose hanno l obbligo di nominare un consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose Casi di esenzione dall obbligo della nomina del consulente Trasporto materie in Quantità limitate Trasporto in quantità (ridotte) per unità di trasporto (ex trasporto in esenzione parziale, m ) Imprese che si limitano a scaricare merci pericolose alla loro destinazione finale
36 L obbligo del consulente I casi di esenzione Altri casi di esenzione dall obbligo del consulente Imprese che effettuano trasporti in colli o alla rinfusa di merci che sono della categoria di trasporto 3 della tabella (ex 10011), nei limiti di 24 operazioni all anno, 3 al mese, fino a 180 t all anno Come sopra e con gli stessi limiti nel caso della spedizione di rifiuti di lavorazione
37 Compiti del consulente: la relazione annuale Verificare che nell impresa vengano osservate tutte le norme relative al carico, allo scarico e al trasporto delle materie pericolose Verificare che tutte le relative attività vengano svolte in condizioni ottimali di sicurezza Di conseguenza il consulente redige, con frequenza annuale, una relazione nella quale espone i risultati della verifica e indica le eventuali modifiche procedurali o strutturali necessarie per ovviare ad eventuali carenze Detta relazione è indirizzata al responsabile dell impresa (che la conserva per 5 anni)
38 Compiti del consulente: la relazione in caso di incidente Nel caso in cui si verifichi un incidente durante il carico lo scarico, il trasporto delle merci pericolose il consulente deve preparare una relazione di incidente La definizione di incidente è la seguente: Decesso di una o più persone Ferite o danni a persone con prognosi > di sette giorni Danni a cose o all ambiente di importo > Perdita di materie pericolose in quantità > rispetto a quella ammessa della tabella (ex 10011) Eventi per cui l autorità ha preso rilevanti provvedimenti precauzionali
39 Il consulente Il consulente deve essere in possesso di un certificate CE di formazione per i consulenti per la sicurezza del trasporto delle merci pericolose ottenibile dopo superamento di apposito esame presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti -Dipartimento Trasporti terrestri Il responsabile dell impresa deve comunicare all Ente di cui sopra la nomina del consulente entro 60 giorni dalla nomina stessa
40 Le mansioni del consulente Il consulente deve verificare le seguenti prassi e procedure La corretta identificazione e classificazione delle materie La comunicazione ai fornitori di trasporto delle caratteristiche di pericolosità delle materie e delle relative esigenze di sicurezza Analogamente per quanto riguarda altri subfornitori La verifica del materiale utilizzato per le varie operazioni L avvenuta formazione del personale dell impresa La sensibilizzazione del personale in relazione ai rischi connessi alle operazioni
41 Le mansioni del consulente Il consulente anche deve verificare Le procedure di emergenza in caso di incidente Le procedure che regolano tutte le operazioni Le procedure per garantire la preparazione e la consegna della documentazione di viaggio Le procedure per il controllo delle attrezzature che devono essere a bordo dei mezzi di trasporto Verificare che tutte le procedure siano di regola applicate Analizzare eventuali incidenti, con la eventuale relazione di incidente, l attuazione di misure per evitarne la ripetizione
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