Gran Bretagna - Terra di Scozia Una regione incantevole.. tra pioggia, laghi, castelli con fantasmi e magia

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1 L insieme di questa zona frastagliata, dalla configurazione complessa, nella parte più estrema della Gran Bretagna, ha sempre presentato un fascino particolare mi attiravano i suoi paesaggi, selvaggiamente intagliati, increspati da modeste dorsali, con immensi spazi disabitati, costellati di castelli! La Scozia, ricca di un passato romantico, fatto di battaglie, di leggende, di epopee cavalleresche e di eroi scomparsi nel tempo remoto, di molti dubbi fantasmi, spesso creati dalla fervida fantasia locale, e di ben più concreti clan decisamente vivi era un invito troppo allettante per essere lasciato in sordina.

2 Dal verde splendido paesaggio del North Country, insieme ad un gruppo di amici, ho iniziato il mio viaggio di scoperta della regione scozzese e una delle prime vive emozioni è stata l attraversamento di quello che rimaneva del famoso Vallo voluto dall imperatore Adriano nel 120 d.c.

3 La colossale opera si estendeva per 117 km e aveva il preciso compito di segnare il confine tra la Provincia Romana occupata della Britannia, e la Caledonia barbara, ovvero l attuale Scozia, e divideva quindi l isola in due parti. Ormai i muri possenti che dovevano garantire la difesa di quel grande impero erano veramente quasi inconsistenti...

4 ...molti apparivano sgretolati e ridotti ad un ammasso di pietre. Eppure un tempo numerose guarnigioni si erano stanziate in quel luogo lontano e altrettante numerose torri di vedetta, contrafforti militari erano stati disseminati lungo il tracciato da costa a costa. Nonostante l evidente stato di degrado le mura di questo Vallo potevano ancora stupire, un po per la loro forma che ricordava un serpente, un po per l evidente complessità dovuta alla serie di fortini, torri, persino ponti...una meraviglia che solo l impero romano nel periodo di massima potenza poteva fare!

5 Proseguendo il viaggio verso nord, ho salutato l arrivo in Scozia esplorando le Lowland, quelle terre a sud delle Highland, che sono sempre state al centro della storia scozzese, scenario di cruenti conflitti

6 ...siamo così arrivati sotto un velato sole, molto raro in questa regione, al delizioso paesino di Melrose con l intento di visitare la celebre antica abbazia.

7 Ci siamo avvicinati alle rovine nel tardo pomeriggio perché, come ha ben scritto Sir Walter Scott: Se la dolce Melrose al meglio vuoi guardare, con luce di pallida luna la devi visitare!... e ci ha colpito subito la suggestione di quella costruzione che aveva assunto una colorazione quasi rosata.

8 Abbiamo ammirato nel silenzio che ci circondava il profilo dei chiostri, alcuni edifici monastici, la linea slanciata della chiesa, le finestre dall arco gotico e tutte le ricche decorazioni che facevano di quella struttura una vera opera d arte.

9 L abbazia risaliva addirittura al 1136, quando i monaci cistercensi, su richiesta del re David I di Scozia, vollero edificarla.. la sua struttura a forma di croce di San Giovanni, e l architettura gotica, la rendevano maestosa, nonostante l evidente rovina dei muri di sostegno, che sembravano però volersi ancora ergere orgogliosamente verso il cielo.

10 L insieme comunque attestava l antico potere spirituale e politico di cui, un tempo, aveva goduto ed io mi sono persa a guardare la fredda luce di quelle navate che si riversava dall alto come acqua, in quel soffitto che non esisteva più.

11 L abbazia era diventata un museo all aperto circondata da croci, un cimitero di grandi personaggi del passato.. si raccontava, e questa era la prima delle numerose leggende che ho ascoltato qui in Scozia, che anche il cuore imbalsamato di Robert Bruce, riposasse nel terreno antistante l abbazia, dopo essere stato portato indietro dalle crociate inoltre nel 1812 una bara di pietra del filosofo stregone Michel Scott fu trovata in un corridoio dell abbazia.. non si sa come fosse arrivata!

12 Infine su una delle scale.. un po pericolanti dell abbazia si poteva leggere un iscrizione particolare, addirittura di un maestro massone, John Morow che diceva, in modo quasi sibillino: Ricorda, la fine, la tua salvezza!.. espressione che era diventata il motto della cittadina di Melrose.

13 A questo punto la tentazione di perderci tra i vari castelli della zona era forte, ma abbiamo voluto rimandarla per dirigerci verso la favolosa Edimburgo con i suoi quartieri medioevali e georgiani, una città molto particolare e spettacolare, dominata dalla cresta rocciosa che andava da Castle Rock al Palace of Holyrood

14 E proprio la prima immagine che mi ha colpito è stata quella dell imponente castello situato sull enorme rupe basaltica di origine vulcanica, stimata risalire a circa 340 milioni di anni addietro essa si elevava a circa 120 metri sul livello del mare!

15 Quella posizione strategica era stata fondamentale per tutti gli avvenimenti storici che si erano susseguiti di secolo in secolo nella città, la rocca infatti era protetta da falesie scoscese dell altezza di 80 metri e l unico lato accessibile era quello ad est che costituiva l unica e sola via di entrata al maniero! Davanti a tanta maestosa bellezza nessuno dei miei sensi riusciva a rimanere a digiuno, nessuna emozione rimaneva muta, per cui il giorno dopo mi sono concessa una bellissima esplorazione solitaria al castello!

16 A dire il vero parlare di castello era decisamente riduttivo infatti appena ho varcato l ingresso monumentale e severo ho subito notato il portale su cui spiccava la scritta nemo me impune lacessit (nessuno mi aggredisce impunemente), motto delle Guardie Scozzesi e anche della stessa Scozia.

17 Entrando mi sono trovata poi di fronte non solo un palazzo reale, ma altri palazzi, una vera e propria città fortificata con prigioni, sale, guarnigioni, cappelle, persino un sacrario ai caduti..

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19 Quanta storia immaginavo tra quelle mura nel Palace per esempio una costruzione del XV secolo, resa meno severa da una snella torre centrale, Maria Stuarda, la sfortunata regina degli scozzesi, aveva dato alla luce Giacomo VI che sarebbe diventato re d Inghilterra alla morte di Elisabetta I.

20 Ogni angolo mi parlava del passato e mi emozionava.. anche se ho sempre detestato le armi e tutto ciò che mi ricordava la guerra, non sono riuscita a rimanere insensibile di fronte alla Half Moon Battery, il bastione di difesa, prominente rispetto al castello, costruito nel 1570, una vera e propria piattaforma per l artiglieria a difesa dell ala nord-est del castello!

21 E che dire della Great Hall? In quella sala enorme con il suggestivo tetto di travi a vista, una sala carica non solo di armi appese al muro, ma anche di mobili, di ricordi vivi, nel XV secolo Giacomo IV aveva ricevuto le sacre insegne di Scozia, inoltre, fino al 1639, in quella sala si riuniva regolarmente il Parlamento scozzese!

22 Ma il più antico edificio di quel complesso enorme era la St Margaret s Chapel dell XI secolo fatta costruire da re David I e adibita a cappella reale.. ho ammirato le vetrate e soprattutto quella raffigurante la madre santificata del re, alla quale la cappella era stata dedicata.

23 Nella mia curiosa escursione non potevo evitare le buie segrete del castello, le famose Prigioni dei Francesi, dove i poveri derelitti relegati in quei sotterranei durante le guerre contro la Francia intorno al 1780, avevano lasciato come ricordo della loro sofferenza innumerevoli graffiti.. quasi indecifrabili!

24 Sempre nelle segrete del castello era stato relegato anche il celebre Mons Meg, uno tra i più potenti cannoni del castello, usato in varie battaglie di difesa. Mi hanno raccontato, a questo proposito, anche un aneddoto simpatico.. quando nel 1558, dagli spalti, in occasione del matrimonio di Maria Stuarda con il delfino di Francia Francesco II, vennero sparate delle salve, una palla di pietra del peso di 150 Kg, scagliata dal cannone, cadde rovinosamente, creando un vero panico!

25 Dopo aver curiosato in ogni angolo di Castle Hill e gustato, dai bastioni dell Esplanade, lo straordinario panorama sulla città che si estendeva a vista d occhio, sono scesa lungo la Royal Mile, per visitare il cuore della Old Town che a detta delle guide turistiche raggruppava non solo bellissime chiese, ma anche la più elegante architettura georgiana della Gran Bretagna!

26 Ho percorso vicoli stretti e stradine acciottolate, scalinate, ho adocchiato qualche sotterraneo e molti cortili nascosti.. era un mondo di scoperta per vivere l atmosfera medioevale della città!

27 La gotica Tollbooth Kirk mi ha impressionato per la sua altissima e imponente guglia, la più alta della città, tanto che io dal basso mi sentivo veramente inconsistente e alzando lo sguardo mi pareva non vederne la fine. In realtà l Highland Tolbooth Kirk era una ex chiesa, diventata in seguito sede dell Hub, il centro informativo del Festival Internazionale.

28 Lungo l High Street che sempre faceva parte del Royal Mile, ho incontrato la famosa cattedrale di Edimburgo, la St. Giles, con l imponente facciata esterna gotica, dominata da una torre del XV secolo una chiesa però abbastanza severa all interno mi hanno spiegato che proprio dal pulpito di St. Giles, John Knox aveva predicato la riforma scozzese, ponendo l importanza sulla preghiera individuale e sull abolizione dell autorità vescovile.

29 Erano numerosi i palazzi, i monumenti, i musei, le chiese che incontravo nel mio percorso e non credo di poterli ricordare tutti. Mi è rimasta impressa per esempio la casa di John Knox, risalente al 1490, una delle più antiche della città, diventata una specie di museo.. lì, ai piani superiori, era morto il grande riformatore.

30 Il giorno dopo, non potevo lasciare la bella Edimburgo senza visitare l Holyrood Palace, il palazzo reale voluto da re David I anche qui le leggende mi intricavano, infatti mi hanno raccontato che il re David, nel 1128, aveva visto una croce rood, tra le corna di un cervo maschio che stava cacciando in quel luogo.. da qui il nome particolare del palazzo.

31 Ma al di là dei vari re che lo avevano abitato Holyrood Palace era famoso per essere stato teatro di varie sanguinose vicende legate alla regina Maria Stuarda quando era tornata in Scozia, da vedova del delfino di Francia, per rivendicare il trono inglese.

32 Palazzo degli intrighi era chiamato.. nella cappella di questo palazzo si era sposata con lord Darnley, gelosissimo, e nelle stanze del suo appartamento reale aveva assistito all uccisione del suo amato segretario italiano David Rizzio, proprio per mano del marito.

33 Congiure, assassinii, tradimenti e passioni mi circondavano.. ora anche la cappella era in rovina e la mia solitaria visita stava proseguendo sotto una triste pioggia.....la povera Stuarda era stata più tardi accusata dell uccisione del marito, ma non rimase nel dolore troppo a lungo perché sposò il conte di Bothwell, forse implicato nell omicidio..

34 Maria visse poco tra queste mura, ora veramente in rovina, perchè cattolica com era, con un temibile avversario come John Knox, che scatenò contro di lei il suo popolo, dovette fuggire in Inghilterra e conosciamo tutti le sue trame e la sua fine ingloriosa.

35 Abbiamo poi lasciato Edimburgo, la sua storia, la sua arte e la sua eleganza per iniziare un tour legato ai vari castelli che parevano crescere infiniti come funghi in quel piccolo e frastagliato territorio. Ci siamo spostati a Stirling Castle uno stupenda costruzione rinascimentale che si innalzava su un dirupo roccioso...

36 ...e approfittando di una rara giornata di sole che sentivo riscaldarmi le membra, abbiamo, in gruppo, iniziato la visita di questo che, a detta della guida, doveva essere uno dei più bei castelli della Scozia, abitato da William Wallace, l eroe scozzese per eccellenza.

37 Attraversato quello che un tempo era un ponte levatoio ho con piacere scoperto che nel prato, lucido e scintillante come solo poteva essere un curato prato all inglese, che circondava le massicce mura del castello, era in corso una specie di ricostruzione storica legata alla vita medioevale.

38 Le donzelle, in costume tradizionale, dedite ai loro lavori manuali, osservavano compiaciute i focosi duellanti armati di spade e scudi. I robusti scozzesi volevano imitare l eroe William Wallace che aveva combattuto molte battaglie contro gli inglesi, e si pavoneggiavano esibendosi, da attori ben consumati, in guerriglie

39 ...le lance e le grosse spade cozzavano tra loro con veemenza dando vita ad un vero e proprio selvaggio spettacolo..

40 ...il tutto si è concluso poi allegramente al suono ritmico di una cornamusa, la bagpipe scozzese. Per un momento abbiamo tutti assistito alla ferocia delle lotte corpo a corpo che, in passato, erano all ordine del giorno, soprattutto per evidenziare la virilità, la forza ed il coraggio dei giovani scozzesi credo che allora la cultura contasse veramente poco!

41 Poi è iniziata la visita del castello dove Maria Stuarda aveva abitato prima di andare sposa al re di Francia..

42 ...la guida ci ha portato nelle varie stanze, tra cui le pittoresche cucine, nei cortili, nella cappella reale.. ci siamo fermati davanti ai possenti cannoni allineati su una specie di terrazzamento, costruiti in epoche successive perché dovevano servire a potenziare la difesa del castello.

43 Ai piedi poi di quella roccaforte, si era sviluppata la bella cittadina di Stirling con la medioevale Church of the Holy Rude, che pareva dominare su tutte le case basse che la circondavano.....in quella chiesa il giovanissimo Giacomo VI era stato incoronato re di Scozia e d Inghilterra, nel 1567 dopo la morte di Elisabetta I avvenuta senza alcun erede al trono. Queste costruzioni in pietra scura e quasi severa, mi trasmettevano una sensazione di fierezza, di maestosità e nello stesso tempo anche di spiritualità.

44 Proprio di fronte alla chiesa se ne stava abbandonata la bella facciata decorata di Mar s Wark che un tempo doveva essere stata un grandioso palazzo. Commissionata dal 1 conte di Mar, l abitazione non fu mai portata veramente a termine.. ed ora la si vedeva mutilata, con la vegetazione che penetrava senza riguardo alcuno nei muri e fuoriusciva dalle finestre sic transit gloria mundi!

45 Dall allegria, un po folcloristica delle ricostruzioni storiche del castello di Stirling ci siamo spostati in un oasi di pace, il Doune Castle, uno splendido maniero trecentesco, immerso nel verde rigoglioso della campagna inglese, sulle rive di un piccolo fiumiciattolo.

46 Il castello, un grande edificio di pietra, abitazione e anche fortezza, residenza del duca d Albany, era rimasto, per lungo tempo, una salda roccaforte degli Stuart.. siamo entrati anche qui nei vari cortili, nelle spartane e fredde stanze, dove ho immaginato di poter attivare, con la fantasia, un caldo fuoco in quegli enormi camini abbandonati..

47 Spostandoci verso ovest abbiamo voluto, a questo punto andare a scoprire la verde zona dei Trossachs, una catena montuosa e una ridente vallata che per la loro bassa altitudine erano addirittura chiamati altopiani in miniatura!

48 La regione mi è apparsa subito veramente pittoresca.. si concentravano vette di betulle, faglie grandiose, torrenti selvaggi e vallette recondite tanto che ho capito perché molti scrittori tra cui Walter Scott vi avevano ambientato molti dei loro romanzi. Percorrendo la strada tra il verde ero sbalordita dalla varietà del paesaggio che spaziava da una zona di bosco dai mille colori, ai monti misteriosi, dai laghetti scintillanti sotto i raggi di un generoso sole scozzese, alle valli solitarie.

49 I Trossachs non erano solo una terra di infinita bellezza naturalistica, ma erano anche ricchi di storia, di leggende legate ai vari clan, a uomini coraggiosi pieni di orgoglio e di passione, come il leggendario Rob Roy McGregor, un brigante realmente vissuto, nato nei pressi del Loch Katrine, un eroe narrato anche da Walter Scott nei suoi romanzi

50 Ci siamo fermati lungo il lago e per un momento io ho dimenticato storia e cultura per assorbire tutta la bellezza del paesaggio, dei pendii boscosi che si specchiavano nelle limpide e fredde acque del lago..

51 ...intorno c era silenzio e pace una vera atmosfera quasi magica che però non poteva durare troppo a lungo in quanto ci aspettava il percorso verso Perth!

52 A questo punto il benevolo cielo di Scozia aveva deciso che era stato fin troppo benevolo con noi, per cui ci ha donato una fitta pioggerella che però non ci ha impedito di andare a visitare il bellissimo Scone Palace, uno dei luoghi più sacri della Scozia.

53 L antica magione imponente anche sotto la pioggia, enorme e stupenda, adagiata in una parco con tanto di pavoni, era la sede del potere dei re scozzesi e la sua prima costruzione risaliva alla metà del IX secolo.....nel prato antistante si poteva vedere l antica pietra del Destino, chiamata anche Pietra di Scone, sulla quale venivano incoronati i vari sovrani di Scozia. Nessun luogo trasudava, come quello, ricordi e secoli di storia..

54 Le leggende raccontate si fondevano con la realtà.. per esempio sulla Pietra del Destino Giacobbe avrebbe ricevuto una visione.. e addirittura Mosè avrebbe inferto un colpo con il suo bastone, per generarvi una sorgente d acqua!

55 Devo dire che tra i tanti castelli andati in rovina, Scone Palace, con i suoi interni splendidi, le stanze arredate in modo sontuoso, ma accurato, ricche di dipinti e oggetti d arte, tra cui anche riproduzioni di gioielli della corona, mi ha piacevolmente colpito.

56 L imponente residenza, proprietà dei Murray, conti di Mansfield, l elite dell aristocrazia britannica, era dunque abitata e la guida ci ha raccontato che persino la regina Elisabetta II con i suoi familiari vi si era recata per festeggiare i suoi 60 anni!

57 Lasciato lo Scone Palace, sempre con un tempo inclemente, un cielo grigio e una poco piacevole pioggia soprattutto quando cercavamo di visitare i parchi lussureggianti, siamo arrivati al Glamis Castle con il suo profilo fiabesco di affilate guglie, e rotondi torrioni, tanto che ho per un momento creduto di dover visitare uno dei tanti ch âteaux de la Loire.

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59 Nell XI secolo la costruzione era nata come casino di caccia, ma poi dopo le varie ristrutturazioni, era diventata la dimora di Elisabetta, la regina madre dell attuale Elisabetta II.. ed infatti parecchie stanze conservavano ritratti di lei bambina, e poi adolescente..

60 In questo castello ricco di mobili, dipinti, porcellane finissime, ed arazzi, era anche nata la principessa Margaret. Inoltre una stanza particolare ha suscitato il mio interesse, era la Duncan s Hall, la più antica del castello, per il semplice motivo che Shakespeare vi aveva ambientato la morte del re Duncan per mano di Macbeth!

61 Inoltre tra le tante altre storie che rendevano Glamis tanto popolare ne ricordo una un po da.. brivido: il conte Patrick di Strathmore, qualche secolo fa, aveva rinchiuso in una misteriosa stanza segreta un suo figlio malato e deforme. Agli inizi del Novecento un suo discendente decise di trovare la stanza segreta ed organizzò una festa durante la quale gli ospiti dovevano perlustrare tutto il castello appendendo a ciascuna finestra un lenzuolo bianco. Quando ebbero concluso l opera, si ritrovarono in giardino, ma con stupore scoprirono che ben sette finestre erano prive di lenzuolo! Provarono ad individuare quelle stanze misteriose, ma senza alcun risultato e ancora oggi il mistero risultava irrisolto. Ci hanno inoltre raccontato che i corridoi del castello erano divenuti, durante la notte, un deambulatorio perfetto per quel triste fantasma!

62 Anche lo spirito di Lady Campbell, la moglie del sesto conte di Glamis sospettata di aver tentato di avvelenare il re Giacomo V, fu marchiata di accusa di stregoneria e pertanto bruciata sul rogo davanti al castello di Edimburgo. Si dice che la sua anima avesse voluto tornare a Glamis in veste di spettro per disturbare la calma del maniero dondolandosi in una vampa di fuoco proprio sopra l'orologio della torre.

63 Il giorno dopo, lasciato quel castello tra i più infestati di Scozia, eravamo tutti ormai rassegnati a quel paesaggio bellissimo, ma avvolto da una cappa argentea e con l ombrello a portata di mano abbiamo continuato a cercare i nostri castelli, tra cui quello di Edzell, le cui ormai diroccate mura centenarie potevano sussurrarci antiche storie, leggende.. e arcani segreti.

64 Siamo così arrivati al Blair Castle, nel cuore delle Highlands, un castello ricostruito, caratteristico per la sua elegante architettura color bianco, ma non per questo meno suggestivo, sede antica dei conti e duchi di Atholl, costruito nel XIII secolo, si trovava immerso in una campagna di selvaggia bellezza, un parco che con un po di sole si sarebbe potuto visitare

65 Non ci siamo però scoraggiati e ci siamo diretti verso un altra dimora interessante, il Cawdor Castle, residenza dei nobili Thanes of Cawdor.. Per rimanere in tema di mistero, Cawdor era il titolo che le streghe di Shakespeare avevano dato a Macbeth. I conti di Cawdor costruirono il castello e vi abitarono a partire dal XIV sec. per cui la casa racchiudeva tutti i tesori storici della famiglia.

66 Una leggenda, perché anche qui aleggiava una tra le tante leggende, voleva che il conte di Cawdor avesse fatto un sogno premonitore: avrebbe dovuto far uscire un asino carico d'oro ed edificare il castello proprio nel luogo in cui la bestia si sarebbe fermata. L'asino si sdraiò sotto un biancospino, ancora oggi visibile tra i bellissimi fiori del giardino e così nacque il castello! La cosa strana era che, in base alla datazione fatta con il carbonio 14, l'arbusto in questione risaliva veramente al 1372!

67 Ho attraversato il ponte levatoio e sono entrata in questa romantica e nello stesso tempo maestosa residenza delle Highlands, mentre un pallido sole, ancora un po timido, stava facendo capolino

68 ...e proprio per questo sono riuscita ad apprezzare non solo l interno con le varie scale e stanze, ma soprattutto i giardini con i suggestivi percorsi naturalistici, spettacolarmente fioriti che davano una allegra nota di colore al paesaggio.

69 Ci siamo poi spostati a pochi km da Inverness, capitale delle Highlands, per visitare una delle più belle opere di fortificazione militare, Fort George. Dietro le mura spesse e fortificate, colpite da un forte vento, le pietre si allargavano su una piazza enorme, divisa dal verde di un prato curatissimo tutto mi è apparso imponente e squadrato.. tipico di una struttura militare.

70 La fortezza era nata in quella posizione strategica, per imporre alle Highlands la presenza militare britannica e sedare così nuove possibili rivolte che però non vennero mai

71 Il desiderio di spostarci ancora più a nord ci ha spinto fino ad Ullapool, una romantica cittadina, un borgo di pescatori fondato nel 1788 sulla riva orientale del Loch Broom, dove il tempo pareva trascorrere secondo un ritmo dimenticato

72 ...il porto, al centro della città, serviva soprattutto per i traghetti che dovevano portare alle isole Ebridi.

73 Ci siamo fermati in questo luogo romantico e poi il giorno dopo abbiamo ripreso il percorso attraverso quel paesaggio montano delle Highlands, decisamente coinvolgente non tanto per i rilievi in sé, ma per gli innumerevoli laghi dalle gelide acque che dormivano in fondo all intrico delle dorsali, per i golfi che lungo tutto il litorale facevano da ghirlanda al piede dei morbidi pendii coperti di muschi e licheni.

74 Sopra ogni panorama splendeva poi la gelida luce, a volte quasi spettrale del cielo, una luminosità che cambiava di giorno in giorno, che si tingeva di momentanee tracce di azzurro, ma che sparivano presto sommerse da cupe e fosche nuvole che molto spesso si liberavano con scrosci di pioggia. Stavamo attraversando una regione fatta di grandezza e di grande solitudine con poche strade, con scarsa popolazione ed un clima aspro!

75 Era tutto talmente bello che, nonostante il freddo ed il vento, abbagliava non solo gli occhi, ma anche l animo. Siamo così arrivati a Drumnadrochit una graziosa cittadina sul Loch Ness, noto in tutto il mondo per le sette apparizioni di Nessie, il leggendario mostro che sognatori, scienziati e sonar.. stavano da tempo cercando di inseguire!

76 Il lago divenuto uno scrigno di mistero, evocatore di leggende mi è apparso sorprendentemente dolce, avvolto da un limpido silenzio, un paesaggio che, illuminato da un tenue raggio di luminosità, non aveva nulla di minaccioso nessun mostro all orizzonte!

77 Appollaiato su un piccolo sperone roccioso e riflesso nelle acque del loch, ho ammirato da lontano i ruderi dell Urquhart Castle, del XVI secolo, che fu in seguito distrutto dai sostenitori del governo nel 1692 per evitare che finisse in mano dei giacobiti (i sostenitori di Giacomo II d Inghilterra deposto poi dalla gloriosa rivoluzione che voleva impedire il ritorno degli Stuart al trono!).

78 Ciascun castello o rudere che sia, qui in Scozia era stato testimone di qualche turbolento fatto di storia, ed io intrufolandomi tra pietre e muri diroccati cercavo di rivivere quel mondo fatto di orgoglio e nostalgia legato ai clan di nobili famiglie guerriere, un mondo capace di evocare una multiforme carica di emozioni.

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80 Purtroppo il cielo così mutevole della Scozia era cambiato e quando siamo arrivati all Eilean Donan Castle pioveva in modo poco piacevole. Il castello era legato alla terraferma da un ponte.. strategicamente situato nel nodo di tre lochs in comunicazione col mare.. presentava alla vista un panorama suggestivo..

81 ...nonostante il cielo plumbeo potevo vedere le cime delle Five Sisters che si riflettevano nell estremità nord del Loch Cluanie.. Il castello divenuto una fortezza giacobita, fu distrutto nel 1719 da una nave inglese, ma venne ricostruito nel XIX secolo ed era diventato una specie di museo di cimeli legati alla causa giacobita.

82 A questo punto del viaggio non si poteva rinunciare all esplorazione dell isola di Skye, che in gaelico significava Isola delle Nuvole, la più estesa delle Ebridi interne, al largo delle frastagliate coste occidentali della Scozia, raggiungibile attraverso un lungo spettacolare ponte che collegava Kileakin a Kile of Lochals.

83 L isola aspra e selvaggia, battuta dal vento, ci ha donato una serie di paesaggi, uno più bello dell altro, vari e impressionanti. Era una delle più suggestive in quell arcipelago grazie al tormentato spettacolo offerto dalle Cullin Hills, spesso coperte da una gelida e poco invitante foschia, ricca di loch di mare (erosi dai ghiacciai), di pianure dove vedevamo abbondare pecore e montoni in una solitudine unica e pittoresca e una natura da primo giorno della creazione!

84 Ci siamo fermati a Portree con la sua cornice a mezza luna sul mare, un anfiteatro di case colorate, una cittadina avvolta nella poesia di una baia favolosa, dove un mondo immaginario pareva costituire l essenza della vita quotidiana della popolazione.

85 E allora il mistero di tanta desolazione, nel cuore stesso di tanta bellezza si permeava di un soffuso romanticismo.. Portree era bella e ci stava trasportando col suo ritmo incantatore nel suo mondo meraviglioso, antitesi totale di quello che eravamo abituati a vivere! Il suo nome, Porto del Re, era stato dato in onore della visita di re Giacomo V nel 1540 e da allora non l aveva più cambiato.

86 Anche qui sull isola di Skye abbondavano i castelli, ricchezza storica dei vari clan scozzesi, il Dunvegan Castle, per esempio, residenza dei clan MacLeod sin dall XI secolo, conservava ancora il leggendario stendardo in seta fatata, il famoso Fairy Flag, custodito a protezione proprio del clan.

87 Il drappo, ormai un po lacero e consumato dal tempo era stato donato dalla regina delle fate al signore del clan ed aveva avuto il potere particolare di salvargli la vita in battaglia, per ben tre volte!

88 Il castello era veramente pittoresco, posto sul roccioso altipiano che dominava il Loch Dunvegan.. i giardini poi che circondavano il castello, per svariati ettari erano belli, ma il tempo inclemente ci ha impedito di visitarli..

89 Lasciata l isola di Skye abbiamo ripreso il viaggio di ritorno verso sud costeggiando i bellissimi e spettacolari fiordi. Ci siamo fermati nel paesino di Fort William, dominato dall imponente panorama del vicino monte Ben Nevis ed abbiamo visitato la chiesa di St Andrew, la prima chiesa episcopale, conosciuta come la Regina delle chiese Highlands.

90 Costruita in granito con un tetto in ardesia, pur risalendo al 1800 era stata più volte modificata, ed ora presentava una struttura severa ma nello stesso tempo molto piacevole.

91 Era stagliata in un cielo frastagliato di nuvole che minacciavano forti piogge tanto che veniva il desiderio di toccarle.. anche la vegetazione di un verde intenso che la circondava, il piccolo cimitero con le lapidi un po consumate, davano al paesaggio un tono di solitudine mistica.

92 Abbiamo anche visitato l interno, forse per trovare riparo dalla pioggerellina che a tratti arrivava, ed abbiamo scoperto con stupore un ambiente curato e molti angoli caratteristici.. per esempio le porte di rovere intagliato e varie lavorazioni in legno, una serie di belle vetrate e preziosi mosaici.

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94 Ripreso il nostro peregrinare non potevamo non fermarci ad Inveraray Castle, il favoloso castello, attuale residenza del duca di Argyll, capo del clan Campbell.

95 Costruito nel 1745 sulle rovine di un preesistente castello del 1400, quel turrito palazzo pseudo gotico, era visibile anche da lontano proprio per le sue coreografiche torri coniche aggiunte più tardi dopo un brutto incendio.

96 Anche gli interni mi sono apparsi ricchi, specialmente la sala delle armi, l Armoury Hall, dove i Campbell avevano radunato tutte le armi usate per combattere i nemici giacobiti!

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98 Devo dire che in molti luoghi, così selvaggi, se non fosse comparsa ogni tanto la massiccia sagoma di un castello, eretta o ai bordi di un lago, o in cima ad un dirupo, o in una zona pianeggiante tra verdi pascoli, il luogo non avrebbe offerto che una gradevole immagine un po sonnolenta di uno stagno disabitato, di una collina boscosa, di una piatta pianura il castello vivificava e suscitava sentimenti di curiosità, di emozione di bellezza!

99 Instancabili e mai sazi della ricerca di castelli, abbiamo ripreso il percorso, diretti verso Dumbarton Castle.

100 Non sempre il rapporto tra natura ed architettura è risolto in modo felice, spesso si può notare un eccesso di decorazioni, un sovraccarico di merlature, di dettagli inutili...quando invece siamo arrivati, sempre al seguito di una pioggia scozzese al castello di Dumbarton abbiamo notato il delicato equilibrio proprio tra natura ed architettura...immerso nel verde tra fasci di alberi e dossi erbosi.. mi è piaciuto per la sua sobrietà anche se un po in disarmo.

101 Una delle ultime tappe del nostro percorso è stata al Craignethan Castle, un castello fortezza, un tesoro nascosto tra le dolci colline di Clydesdale, l ultima grande roccaforte privata costruita in Scozia.. risaliva infatti al 1530!

102 La parte più antica era la casa torre costruita da Sir Hamilton di Finnart.. ma anche le difese del castello erano imponenti.. c era un hangar, una bella volta in pietra grigia e una camera d artiglieria che, ci hanno detto, fosse abbastanza rara in Gran Bretagna.

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104 Rosamunde Pilcher aveva scritto che in Scozia L aria era limpida e dolce come il vino e il cielo sembrava dipinto.. ci eravamo invece trovati con un tempo uggioso ed un cielo per lo più grigio, nuvoloso ed inclemente eppure negli ultimi giorni, pur continuando a piovere, non siamo rimasti delusi.. la bellezza del paesaggio che ci circondava, quei possenti o romantici castelli, quelle architetture nel verde intenso di una natura ancora incontaminata interpretavano la bellezza della Scozia e tutto acquisiva un aria di magia che ci faceva dimenticare anche la pioggia. Con quelle silenziose armonie, lontano dalle città, abbiamo concluso il nostro tour soddisfatti.. era stato un viaggio che aveva ispirato spesso i miei sogni anche se non mi aveva portato in terre lontane. Ho avuto un contatto diretto con natura e storia, un viaggio in cui tutti i miei sensi erano stati sollecitati, perché ogni sensazione o immagine potessero diventare, come sempre, emozione prima che un bel ricordo!