Le malattie professionali nell area piemontese e gli obblighi di certificazione e denunce

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1 Le malattie professionali nell area piemontese e gli obblighi di certificazione e denunce Pasquale Malavenda Francesca Filippi Torino 08 Novembre 2016 INAIL Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro è un Ente pubblico non economico erogatore di servizi dotato di una gestione autonoma gestisce l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ma anche: prevenzione e sicurezza cura e riabilitazione reinserimento lavorativo e sociale ricerca Principali riferimenti normativi: DPR 1124/1965 D.L.vo 38/2000 D.L.vo 81/2008 D.L.vo 106/2009 Legge 122/2010 D.L.vo151/2015

2 I LAVORATORI TUTELATI L obbligo assicurativo ricorre per quasi tutte le attività lavorative e per quasi tutte le categorie di lavoratori Nella tutela Inail rientrano, a titolo esemplificativo, i lavoratori dipendenti, i parasubordinati, ed alcune tipologie di lavoratori autonomi, quali ad esempio gli artigiani e coltivatori diretti ( LE AZIENDE E I LAVORATORI ASSICURATI ALL INAIL Industria e servizi anno 2013 Aziende assicurate all Inail Lavoratori assicurati all Inail ITALIA circa 3,9 milioni circa 16 milioni Fonte Banca Dati Inail 4

3 IL RAPPORTO ASSICURATIVO LE PARTI L assicurazione (INAIL) Il datore di lavoro L assicurato L OGGETTO IL RISCHIO di avere un infortunio o di contrarre una malattia professionale Automatismo delle prestazioni (eccetto infortuni domestici e lavoratori autonomi) INAIL: QUANDO? In caso di infortunio: art. 2 del T.U. 1124/65 tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero una inabilità temporanea assoluta che comporti l astensione dal lavoro per più di 3 giorni.

4 INAIL: QUANDO? In caso di malattia professionale: art. 3 del T.U. 1124/65 L assicurazione è altresì obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella allegato n. 4, le quali siano contratte nell esercizio e a causa delle lavorazioni specificate nella tabella [ ] INFORTUNIO / MALATTIA PROFESSIONALE ACCIDENTALITÀ Infortunio evento non prevedibile nel caso concreto (prevedibile in astratto) Malattia Professionale evento prevedibile (non accidentale) CAUSA Violenta: è esterna, agisce sull organismo umano con modalità di azione concentrata nel tempo (turno lavorativo), con intensità lesiva adeguata diluita: l agente causale agisce in maniera lenta, diluita nel tempo (oltre un turno lavorativo) LAVORO Occasione di ogni volta che sia il lavoro a determinare il rischio di cui è conseguenza l infortunio stesso; la finalità è il lavoro Nell esercizio e a causa: rischio connaturato alla lavorazione esposizione ambientale

5 MALATTIA PROFESSIONALE La causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l infermità in modo esclusivo e prevalente Il Testo Unico infatti parla di malattie contratte nell esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose È ammesso, tuttavia, il concorso di cause extraprofessionali purché queste non interrompano il nesso causale in quanto capaci di produrre da sole l infermità. Deve esistere un rapporto causale o concausale diretto tra il rischio professionale e la malattia MALATTIA-INFORTUNIO Malattie infettive causate dall esposizione lavorativa. Causa virulenta = causa violenta (momento infettante unico) In analogia con l infezione carbonchiosa ex art. 2 DPR 1124/1965, sono ammesse in tutela anche altre forme di malattie infettive e parassitarie Tutte le malattie infettive e parassitarie devono essere trattate come infortunio. Solo l anchilostomiasi come MP (Circolare INAIL 74/1995) Esempi: trasmissione per via aerea, parenterale, etc. con penetrazione dei germi responsabili dell infezione nell organismo del lavoratore (epatite, HIV, tubercolosi, legionellosi, spirochetosi, etc.)

6 CONSEGUENZE Infortunio malattia professionale Stato di malattia Inabilità temporanea assoluta Art. 68 del D.P.R. del 30 giugno 1965, n (ad esclusione della silicosi ed asbestosi) Art. 68 del D.P.R. del 30 giugno 1965, n.1124 «A decorrere dal quarto giorno successivo a quello in cui è avvenuto l infortunio o si è manifestata la malattia professionale e fino a quando dura l inabilità assoluta, che impedisca totalmente e di fatto all infortunato di attendere al lavoro è corrisposta all infortunato stesso un indennità giornaliera nella misura del sessanta per cento della retribuzione giornaliera calcolata secondo le disposizioni degli articoli da 116 a 120 [ ]». Si è discusso, in dottrina, se l inabilità temporanea assoluta corrisponda ad uno stato di incapacità lavorativa generica o specifica MELE A., OSSICINI A. «Il concetto di I.T.A. Inabilità temporanea assoluta: qual è il reale significato medico-legale in ambito INAIL?» in Rivista Italiana degli Infortuni e delle Malattie professionali, 2014; 1:

7 INABILITÀ TEMPORANEA ASSOLUTA si configura inabilita temporanea assoluta allorché l evento impedisca totalmente e di fatto all infortunato di attendere al lavoro, con ciò intendendosi, naturalmente, l espletamento della specifica attività lavorativa Tale impedimento, che determina temporaneamente l inabilita lavorativa assoluta, si ripresenta anche se vi sono recidive o ricadute per successivi ricoveri o trattamenti di natura riabilitativa o per riacutizzazione del quadro clinico INABILITÀ TEMPORANEA ASSOLUTA Non esiste alcun limite alla durata della inabilità temporanea assoluta da infortunio lavorativo o malattia professionale..dalla durata della malattia, convalescenza ed eventuale riabilitazione una lesione/menomazione può incidere in maniera diversa sull attività lavorativa svolta dal soggetto danneggiato l avvenuta guarigione clinica dipende solo dal riscontro alla visita medica

8 INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA viene erogata una prestazione economica in relazione alla perdita temporanea assoluta dell attitudine lavorativa specifica in relazione all attività lavorativa svolta al momento dell infortunio o del manifestarsi della malattia professionale Di fatto viene presunta una riduzione temporanea di guadagno da parte dell assicurato a seguito dell infortunio o della malattia professionale RECIDIVA Deve intendersi per recidiva il «riprodursi di un effetto patologico già verificatosi per altro evento infortunistico [ ] costituisce, di per sé, un fatto nuovo causato da un momento etiologico non necessariamente simile al precedente [ ] viene avvalorata, quindi, l esistenza di una nuova causa violenta» Si tratta della «ricomparsa di uno stato algosisfunzionale già manifestatosi nel corso di un altro infortunio e già definito, all epoca, con o senza postumi invalidanti», di un «nuovo infortunio, per il quale va istruita pratica a parte» (Ercolani G., Mezzetti A.G., Elementi pratici di procedura operativa in infortunistica sul lavoro, 1989) In caso di malattia professionale, si tratta della «ricomparsa di una nuova noxa patogena» (Gallo M., Goggiamani A., Metodologia Operativa 2.0, 2014).

9 DEFINIZIONE MALATTIA E MALATTIA PROFESSIONALE Malattia Può essere definita in Medicina legale come quella modificazione peggiorativa dello stato anteriore a carattere dinamico, estrinsecantesi in un disordine funzionale apprezzabile (di una parte o dell intero organismo) il quale determina una effettiva limitazione della vita organica e, soprattutto, della vita di relazione e richiede un intervento terapeutico per quanto modesto (C. Gerin, F. Antoniotti, S. Merli) Malattia professionale Qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa (A. Fiori) 17 18

10 LE TABELLE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI strumento giuridico, elaborato su basi scientifiche, per la ripartizione degli oneri probatori a mezzo di presunzioni legali dal 1929 al Malattie Professionali: intossicazioni da piombo, da mercurio, da fosforo, da solfuro di carbonio, da benzolo e anchilostomiasi Malattie Professionali 1958 estensione alla Agricoltura Malattie Professionali Industria 21 Malattie Professionali Agricoltura Malattie Professionali Industria 27 Malattie Professionali Agricoltura Malattie Professionali Industria 24 Malattie Professionali Agricoltura Malattie Lavorazioni Periodo massimo di indennizzabilità

11 Da tabella MP nell industria D.M. 9 aprile 2008 M. P. TABELLATA M.P. NON TABELLATA Presunzione legale dell origine professionale DM 9 aprile 2008 Sentenze C.C.179 e 206/ 1988: sono considerate malattie professionali anche quelle non comprese nelle tabelle delle quali il lavoratore dimostri l origine professionale Sistema misto Onere della prova a carico del lavoratore

12 La tabella può essere modificata o integrata con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, di concerto con il Ministro per la Sanità, sentite le organizzazioni sindacali nazionali di categoria maggiormente rappresentative ART.10 comma 4 D.L.vo n.38 del Fermo restando che sono considerate malattie professionali anche quelle non comprese nelle tabelle di cui al comma 3 delle quali il lavoratore dimostri l'origine professionale,... l'elenco delle malattie di cui all'articolo 139 del testo unico conterrà anche liste di malattie di probabile e di possibile origine lavorativa, da tenere sotto osservazione ai fini della revisione delle tabelle delle malattie professionali di cui agli articoli 3 e 211 del testo unico [ ]

13 Art. 10 D.L.vo 38/2000 comma 1 e 2 è istituita una COMMISSIONE MINISTERIALE SCIENTIFICA per l elaborazione e la revisione periodica elenco malattie di cui all articolo 139 e delle tabelle di cui Art. 3 e 211 T.U. Ministero del Lavoro e della previdenza sociale Ministero della Sanità Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ISS, CNR, ISPESL Istituto Italiano di Medicina Sociale INPS, INAIL, IPSEMA ASL (designazione Conferenza permanente per i rapporti dello Stato..) Per l'espletamento della sua attività la commissione si può collaborazione di Istituti ed Enti di ricerca. avvalere della ART.10 comma 4 D.L.vo n.38 del l'elenco delle malattie di cui all'articolo 139 del testo unico conterrà anche liste di malattie di probabile e di possibile origine lavorativa, da tenere sotto osservazione ai fini della revisione delle tabelle delle malattie professionali di cui agli articoli 3 e 211 del testo unico [ ]

14 LA DIAGNOSI DI MALATTIA PROFESSIONALE TABELLATA E NON TABELLATA Deriva dalla associazione di più condizioni: I rischi lavorativi (uno o più) I tempi e le modalità di esposizione La compatibilità della malattia nei suoi connotati clinici con lo specifico tipo di rischio 27 INAIL: DIAGNOSI DI MALATTIA PROFESSIONALE Accertamento dell Esistenza della Malattia Anche tramite mezzi clinico - laboratoristici e strumentali Individuazione dell Agente Patogeno a cui ascrivere la malattia Accertamento Esposizione (adeguata) intensità e durata dell agente patogeno Accertamento dell Adeguata Latenza conforme ai dati di letteratura

15 COSA FA L INAIL VALUTAZIONE DEL RISCHIO Anamnesi Lavorativa, libretti di lavoro Esame della Documentazione inerente al rischio Datore di lavoro: denuncia documento di valutazione del rischio Servizi Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, Informazioni provenienti dai CorReNam e CorTunS Indagini ispettive e pareri della Contarp sul rischio tecnopatico nelle aziende e nei settori produttivi di riferimento ecc. DIAGNOSI DI MALATTIA Anamnesi fisiologica e patologica Visita Medica Analisi documentazione sanitaria inerente la patologia denunciata accertamenti sanitari preventivi e periodici eventuali attestazioni di invalidità riconosciuti in altri ambiti giuridici ulteriori accertamenti secondo linee guida ecc. DIAGNOSI Medico-Legale e valutazione medico- legale del danno biologico NESSO CAUSALE Nesso che intercorre tra due fenomeni che assumono l uno la qualità di causa e l altro la qualità di effetto RAPPORTO DIRETTO ED EFFICENTE

16 CRITERI DI CAUSALITÀ Qualitativo (la sostanza deve essere dotata di potere lesivo) Quantitativo (valutazione in ordine alla effettiva) Topografico (la sede della malattia deve corrispondere a quella elettiva per la sostanza in causa Organo Bersaglio ) Cronologico (congruità del periodo di latenza) Esclusione di altre cause CONCRETA E SPECIFICA DIMOSTRAZIONE NEL SINGOLO CASO NESSO CAUSALE CORTE DI CASSAZIONE La prova del nesso causale tra una condizione ed un evento NON può essere tratta da una mera possibilità astratta o da valutazioni di semplice verosimiglianza, ma deve fondarsi su un ragionevole e serio criterio di probabilità, sorretto da dati oggettivi sul piano logico e scientifico (3/7/1981 n. 4326; 12/6/1987 n. 5189)

17 NESSO CAUSALE Principali problemi pratici nella valutazione del nesso causale: Difficoltà della raccolta anamnestica Difficoltà a reperire la documentazione (fallimenti, cessazioni, lavori interinali, ecc.) da parte delle aziende Difficoltà a reperire dati sull esposizione lavorativa NESSO CAUSALE La causalità può essere: Certa Altamente probabile Probabile Possibile Improbabile Impossibile

18 LE MALATTIE PROFESSIONALI IN PIEMONTE PERIODO Fonte Open Data INAIL 35 Le M.P. denunciate e riconosciute in Piemonte e % di riconoscimento periodo % riconoscimento

19 Casi denunciati Anno di protocollazione Settore ICD Alcune malattie infettive e parassitarie (A00-B99) Tumori (C00-D48) Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitario (D50-D89) Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (E00-E90) Disturbi psichici e comportamentali (F00-F99) Malattie del sistema nervoso (G00-G99) Malattie dell'occhio e degli annessi oculari (H00-H59) Malattie dell'orecchio e dell'apofisi mastoide (H60-H95) Malattie del sistema circolatorio (I00-I99) Malattie del sistema respiratorio (J00-J99) Malattie dell'apparato digerente (K00-K93) Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo (L00-L99) Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99) Malattie dell'apparato genitourinario (N00-N99) Traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne (S00-T98) Non Determinato Totale Focus: tumori denunciati Anno di protocollazione Categoria ICD Tumori maligni del labbro, della cavità orale e della faringe (C00-C14) Tumori maligni degli organi dell'apparato digerente (C15-C26) Tumori maligni dell'apparato respiratorio e degli organi intratoracici (C30-C39) Tumori maligni di osso e cartilagine articolare (C40- C41) Melanoma ed altri tumori maligni della cute (C43-C44) Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (C45-C49) Tumore maligno della mammella (C50) Tumori maligni degli organi genitali femminili (C51- C58) Tumori maligni degli organi genitali maschili (C60-C63) Tumori maligni dell'apparato urinario (C64-C68) Tumori maligni dell'occhio, dell'encefalo e di altre parti del sistema nervoso centrale (C69-C72) Tumore maligno della tiroide e delle altre ghiandole endocrine (C73-C75) Tumori maligni di sedi mal definite, tumori secondari e di sedi non specificate (C76-C80) Tumore maligno del tessuto linfatico, ematopoietico e tessuti correlati (C81-C96) Tumori maligni di sedi indipendenti (PRIMITIVE) MULTIPLE (C97) Tumori in situ (D00-D09) Tumori benigni (D10-D36) Totale

20 Focus: mesoteliomi denunciati Anno di protocollazione ICD Mesotelioma Mesotelioma della pleura Mesotelioma del peritoneo Mesotelioma del pericardio Mesotelioma di altre sedi Totale Focus: tumori dell apparato urinario denunciati Anno di protocollazione ICD Tumore maligno del rene, ad eccezione della pelvi renale Tumore maligno della pelvi renale Tumore maligno dell'uretere Tumore maligno della vescica Totale

21 Focus: malattie del sistema nervoso denunciate Anno di protocollazione ICD Disturbi del plesso brachiale Disturbi del plesso lombosacrale Disturbi delle radici cervicali non classificati altrove Altri disturbi dei plessi e delle radici nervose Compressioni delle radici nervose e dei plessi in disturbi dei dischi intervertebrali (m50-m51+) Compressioni delle radici nervose e dei plessi in spondilosi (m47.+) Mononeuropatie dell'arto superiore Sindrome del tunnel carpale Altre lesioni del nervo mediano Lesione del nervo ulnare Sindrome del tunnel tarsale Totale Malattie professionali riconosciute Anno di protocollazione Settore ICD Alcune malattie infettive e parassitarie (A00-B99) Tumori (C00-D48) Disturbi psichici e comportamentali (F00- F99) Malattie del sistema nervoso (G00-G99) Malattie dell'occhio e degli annessi oculari (H00-H59) Malattie dell'orecchio e dell'apofisi mastoide (H60-H95) Malattie del sistema circolatorio (I00-I99) Malattie del sistema respiratorio (J00- J99) Malattie dell'apparato digerente (K00- K93) Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo (L00-L99) Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99) Non Determinato Totale

22 Focus: tumori professionali riconosciuti Anno di protocollazione Classe ICD Tumori maligni del labbro, della cavità orale e della faringe (C00-C14) Tumori maligni degli organi dell'apparato digerente (C15-C26) Tumori maligni dell'apparato respiratorio e degli organi intratoracici (C30-C39) Melanoma ed altri tumori maligni della cute (C43-C44) Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (C45-C49) Tumori maligni degli organi genitali femminili (C51-C58) Tumori maligni dell'apparato urinario (C64-C68) Tumori maligni di sedi mal definite, tumori secondari e di sedi non specificate (C76-C80) Tumore maligno del tessuto linfatico, ematopoietico e tessuti correlati (C C96) Tumori maligni di sedi indipendenti (PRIMITIVE) MULTIPLE (C97) Tumori in situ (D00-D09) Totale Focus: mesoteliomi riconosciuti Anno di protocollazione ICD Mesotelioma Mesotelioma della pleura Mesotelioma del peritoneo Mesotelioma del pericardio Mesotelioma di altre sedi Totale

23 Focus: tumori maligni dell apparato urinario riconosciuti Anno di protocollazione ICD Tumore maligno della vescica Totale Focus: casi di sindrome del tunnel carpale riconosciuti Anno di protocollazione ICD Compressioni delle radici nervose e dei plessi in spondilosi (m47.+) Mononeuropatie dell'arto superiore Sindrome del tunnel carpale Altre lesioni del nervo mediano Lesione del nervo ulnare Totale

24 Focus: tumori professionali dell apparato respiratorio riconosciuti Anno di protocollazione ICD Tumore maligno di cavità nasale e dell'orecchio medio Tumore maligno dei seni paranasali Tumore maligno della laringe Tumore maligno dei bronchi e del polmone Totale LE MALATTIE PROFESSIONALI IN PIEMONTE PERIODO Percentuale di riconoscimento: Mesotelioma 81% Tumore della vescica 22,50% Sindrome del tunnel carpale 42% 48

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26 OBBLIGHI DI CERTIFICAZIONE E DENUNCE 51 ADEMPIMENTI ed OBBLIGHI del medico in tema di MP IL CERTIFICATO MEDICO (all INAIL ai sensi dell art.52 e 53 del T.U. DPR 1124/65) Diversi per: Oggetto Finalità Destinatari LA SEGNALAZIONE di MALATTIA PROFESSIONALE (all INAIL ai sensi art. 139 del T.U. D.P.R.1124/65 e art.10 del D.L.vo 38/2000) IL REFERTO (all Autorità Giudiziaria ai sensi dell art. 365 C.P.)

27 IL CERTIFICATO MEDICO attestazione scritta di un fatto di natura tecnica destinato a provare la verità. Obbligatori Facoltativi In ottemperanza a norme cogenti Per esercitare un diritto Non normati Cod. Deontologico 2014 Titolo III Rapporti con la persona assistita articolo 24 - certificazione Il medico è tenuto a rilasciare alla persona assistita certificazioni relative allo stato di salute che attestino in modo puntuale e diligente i dati anamnestici raccolti e/o i rilievi clinici direttamente constatati o oggettivamente documentati. IL CERTIFICATO MEDICO di malattia professionale L oggetto Le malattie professionali incluse nelle tabelle e le malattie di cui il lavoratore possa provare l origine professionale

28 IL CERTIFICATO MEDICO di malattia professionale Fonti dell obbligazione. Codice di deontologia medica ( ) Art. 24 Certificazione Il medico è tenuto a rilasciare alla persona assistita certificazioni relative allo stato di salute che attestino in modo puntuale e diligente i dati anamnestici raccolti e/o i rilievi clinici direttamente constatati od oggettivamente documentati. Art.21 D. Lgs 151/2015 D. L.vo 151 del 14 Settembre 2015 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione dele procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità in attuazione della legge 10 Dicembre 2014 n.183 entrata in vigore il Art. 21. Semplificazioni in materia di adempimenti formali concernenti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali

29 NUOVO CERTIFICATO DI MP DECRETO LEGISLATIVO 14 SETTEMBRE 2015 N. 151 (G.U. n. 221 del 23 settembre 2015 S.O. n. 53) Ogni certificato di infortunio sul lavoro o di malattia professionale deve essere trasmesso esclusivamente per via telematica all Istituto assicuratore, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio, contestualmente alla sua compilazione. I certificati di infortunio vanno trasmessi per via telematica dai medici in possesso del profilo medico-esterno (codice fornitore fornito dalla struttura territoriale INAIL competente) attraverso la sezione «Accedi ai servizi on-line» del portale INAIL, che richiede le credenziali di accesso.

30 (3 COPIE ) Certificato copia per l assicurato e INAIL dati anagrafici dell'assicurato del medico certificatore. diagnosi e informazioni sull'attività lavorativa e sull'agente / esposizione / rischio che presumibilmente hanno causato la malattia certificata 60

31 Certificato copia per l assicurato e INAIL dati riferiti allo stato di salute del soggetto Certificato copia per l assicurato e INAIL dati identificativi del datore di lavoro, anamnesi lavorativa richiesta di accesso alle prestazioni connesse al riconoscimento della malattia professionale. la compilazione della pagina 3 è a cura dell'assicurato e deve essere resa al medico ai fini della compilazione delle pagine 1 e 2.

32 Copia C per il Datore di Lavoro composta da due pagine contenenti: la pag. 1: dati anagrafici dell'assicurato, dati anagrafici del medico certificatore diagnosi e informazioni sull'agente / esposizione che presumibilmente hanno causato la malattia certificata dal medico la pag. 2 : dati identificativi del datore di lavoro, anamnesi lavorativa e richiesta di accesso alle prestazioni connesse al riconoscimento della malattia professionale, forniti dall'assicurato LA DENUNCIA /SEGNALAZIONE È l atto con il quale vengono comunicati alle autorità competenti fatti di cui si è venuti a conoscenza e che alle autorità stesse interessa conoscere Art. 139 TU 1124/1965 È obbligatoria per ogni medico, che ne riconosca la esistenza, la denuncia delle malattie professionali di cui all elenco contenuto nel decreto D.M (revisione dei precedenti D.M e )

33 Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia D.M ) Gruppo 1 Malattie da agenti chimici 2) Gruppo 2 Malattie da agenti fisici 3) Gruppo 3 Malattie da agenti biologici 4) Gruppo 4 Malattie dell apparato respiratorio 5) Gruppo 5 Malattie della pelle 6) Gruppo 6 Tumori professionali 7) Gruppo 7 Malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell organizzazione del lavoro ELENCO DELLE MALATTIE PER LE QUALI È OBBLIGATORIA LA DENUNICA - Lista I Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità che costituiranno la base per la revisione delle tabelle ex artt. 3 e 211 del T.U. - Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfondite perché siano incluse nel primo gruppo - Lista III Malattie la cui origine lavorativa si può ritenere possibile e per le quali non è definibile il grado di probabilità per le sporadiche ed ancora non precisabili evidenze scientifiche.

34 MOD. 92 bis Modulo denuncia/ SEGNALAZIONE ex art. 139 Codice identificativo I L23 E indipendente dalla volontà del lavoratore RACCORDO TRA PREVENZIONE, EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DM 27 aprile 2004 modificato da DM 14 gennaio 2008 DM 11 Dicembre 2009 DM 10 giugno 2014 DM 9 aprile 2008 (GU n. 169 del 21/07/2008) Decorrenza 22/07/2008

35 GRAZIE PER L ATTENZIONE