Rassegna Stampa. Lunedì 17 Febbraio 2014

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1 Rassegna Stampa Lunedì 17 Febbraio 2014

2 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Giornale (il) 17/02/ Contributo di solidarietà sulle pensioni retributive (Verlicchi Laura) Milano Finanza 15/02/ Ora si può aderire al fondo pensione anche attraverso il Caf (Giuro Carlo) Previdenza Sole 24 Ore (Il) 15/02/ Welfare. Carta acquisti con nucleo «ampliato» (Prioschi Matteo) Italia Oggi 15/02/ Messaggio - L'Aspi nel cassetto previdenziale 4 3

3 Estratto da pag. 19 Alessandro Sallusti Lunedì 17/02/2014 La proposta Incontro promosso da Prelios I Contributo di solidarietà sulle pensioni retributive Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Si riaccende il dibattito sulle soluzioni per uscire dall'impasse della previdenza Laura Verlicchi C'èunfuturoinltaliaperinostrinipoti? È su questa domanda che si confronteranno, daposizioni diverse, economisti del calibro di Fitoussi, Luttwak, Tremonti, Passera e Taddei, nell'incontro organizzato da Sergio lasi, amministratore delegato di Prelios, il 20 febbraio prossimo a Roma. Mail«convitatodipietra» cheincombesulladiscussioneèlagenera zionefutura, che rischia di pagare duramente gli errori del presente. Come dimostrano i dati elaborati per Prelios da Alberto Brambilla, coordinatore del comitato tecnico scientifico del centro studi Itinerari previdenziali, già sottosegreta rio al Welfare con delega allaprevidenza, il qualeparteciperà allatavolarotonda e al Giornale anticipa le sue proposte. Cominciando dalla rispostaalladomandachiave: chi paga le tasse in Italia «Su oltre 60 milioni di italiani, nel 2012, i contribuenti erano 41,3 milioni: solo 31,6 milioni hanno versato l'irpef, ma appena 1,4 milioni hanno dichiarato redditi esclusi i 9,7 milioni che hanno un'impostanettapari azero - hanno versato 26,1 miliardi di Irpef, cioè 826 euroatesta. Épensabilecheoltrelametà della popolazione viva con meno di 1 Ornila euro l'anno? Non credo. E chi pagaper loro sanità, sicurezza, scuola e servizi? Sempreglistessi». Lostessovale per le pensioni: «Quelli chehannopagatoicontributi ieri, oggi si ritrovano GESTIONI Sergio lasi, ad di Prelios nuovamente tassati: la legge di stabilità impone la deindicizzazione e il contributo di solidarietà sulle pensioni di 49mila italiani, lo 0,30% del totale. Invece di tagliare la spesa pubblica, si incentiva il lavoro nero». E qui Brambilla rilancia: «Se la politica s'impegnasse davvero a ridurre il debito pubblico per dare un po' di fiato alle giovani generazioni si potrebbe proporre, per 5 anni, l'applicazione di un contributo di solidarierà su tutte le pensioni retributive - quelle, cioè, che hanno importi superiori aquelli chederiverebbero dai contributi effettivamente versati - daaumentareinmodoproporzionale all'entità della prestazione: si potrebbero ottenerecircasmiliardi diriduzione del debito. A esempio, fino a 700 euro lordi al mese un contributo dello 0,5%, cioè 3,5 euro al mese: poi incrementi graduali, per accelerare infine sulle pensioni tipo Banca d'italia, fondi speciali, organi costituzionali e vitalizi dei parlamentari, ma anche di tutti quei colonnelli cheaun annodallapensionediventanogenerali. Enon dimentichiamo iltfs (Trattamento di fine servizio) dei dipendenti pubblici, ancora oggicalcolatosullabasedeh' ultimaretribuzione». Fondi pensione Pag. 1

4 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 27 Ora si può aderire al fondo pensione anche attraverso il Caf di Carlo Giuro Li Covip ha fornito un nuovo tassello nterpretativo sui soggetti abilitati a raccogliere le adesioni delle forme pensionistiche complementari. L'autorità di vigilanza ha fornito risposta a specifico quesito posto da un fondo pensione negoziale sulla possibilità di patronati e centri di assistenza fiscale da fungere da soggetti collocatori. La Commissione ha previsto che i fondi pensione negoziali e i soggetti istitutori dei fondi pensione aperti e dei pip debbano operare in modo che i soggetti che svolgono l'attività di raccolta delle adesioni osservino una serie di disposizioni ritenute adeguate ad assicurare, in linea generale, che in tale sede sia fornita ai potenziali aderenti un'informativa idonea a consentire agli stessi di effettuare scelte consapevoli e rispondenti alle proprie esigenze. In particolare, chi effettua la raccolta delle adesioni è tenuto a fornire informazioni ai potenziali aderenti in una forma di agevole comprensione, richiamandone l'attenzione sulle informazioni contenute nella Nota informativa. Particolari informazioni devono essere fornite anche con riguardo ai contenuti del progetto esemplificativo standardizzato e sulla possibilità di effettuare simulazioni personalizzate mediante un motore di calcolo messo a disposizione sul sito web del fondo pensione. Nel caso, poi, in cui a un soggetto rientrante nell'area dei destinatari di una forma pensionistica di natura collettiva sia proposta l'adesione ad altra forma pensionistica, è stato ritenuto altresì necessario che sia richiamata l'attenzione del potenziale aderente circa il suo diritto di beneficiare anche dei contributi del datore di lavoro nel caso in cui aderisca alla predetta forma collettiva. Cosi, definite le regole di comportamento da osservare nel collocamento di tutte le forme pensionistiche complementari, è stato altresì precisato che, per quanto attiene alle adesioni a fondi pensione aperti e pip, il collocamento debba avvenire nel rispetto anche delle disposizioni previste per il collocamento dei prodotti finanziari, per quanto attiene ai fondi pensione aperti istituiti da banche, sgr e sim, e dei prodotti assicurativi, nel caso di fondi pensione aperti e pip istituiti da imprese di assicurazione. Con specifico riferimento alle adesioni collettive ai fondi pensione aperti, in chiave di omogeneità con quanto previsto per le adesioni ai fondi pensione negoziali, è consentito che la raccolta delle adesioni possa avvenire anche nei luoghi, da parte dei soggetti e nel rispetto delle medesime regole di comportamento previste, per l'appunto, per la raccolta delle adesioni ai fondi pensione negoziali. Pierluigi Magnaschi Tale previsione può favorire lo sviluppo anche di tale modalità di realizzazione di forme pensionistiche collettive nel quadro di un raccordo operativo tra le società istitutrici di fondi pensione aperti e le realtà, tipicamente aziendali, in cui vengono posti in essere accordi collettivi per l'adesione a tali fondi. Il regolamento fornisce, inoltre, specifici chiarimenti arcagli adempimenti daporre in essere con riguardo alle adesioni che conseguono al conferimento tacito del Tfr, individuando le informazioni aggiuntive che devono essere fornite all'aderente, al fine di consentirgli di acquisire la piena conoscenza dei meccanismi di funzionamento del fondo pensione e dei diritti ed obblighi connessi all'adesione. Con riferimento poi ai fondi pensione negoziali, vi è anche la individuazione dei luoghi dove è possibile raccogliere le adesioni e i soggetti a ciò abilitati. In base a detta previsione la raccolta delle adesioni ai fondi pensione negoziali può essere svolta anche nelle sedi dei patronati a ciò incaricati dal fondo, da parte di loro dipendenti e/o addetti nonché negli spazi che ospitano momenti istituzionali di attività dei soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive e dei patronati ovvero attività promozionali del fondo pensione, (riproduzione riservata) Sabato 15/02/2014 Fondi pensione Pag. 2

5 Estratto da pag. 20 Roberto Napoletano Sabato 15/02/2014 Welfare. Definita anche la suddivisione dei fondi per l'estensione della sperimentazione alle regioni del Sud Carta acquisti con nucleo «ampliato» Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) MatteoPrioschi Quasi in contemporanea con la distribuzione delle prime tessere, si è completato il quadro regolamentare per la sperimentazione della nuova social card. Ieri, infatti, è entrato in vigore il decreto interministeriale 24 dicembre 2013 che introduce modifiche operative a quanto già stabilito dal decreto del io gennaio In particolare l'ultimo Dm, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio, interviene su quattro punti: i requisiti economici necessari per beneficiare della carta acquisti; la definizione del nucleo familiare; le modalità con cui i richiedenti possono chiedere di correggere i risultati delle verifiche dei requisiti; tempi e modalità del monitoraggio dei progetti personalizzati di presa in carico al fine di superare la condizione di povertà. Le nuove disposizioni, precisano dal ministero del Lavoro, non impattano sul processo già in atto, in quanto sono già state adottate dal punto di vista pratico. Infatti il nuovo Dm nasce per recepire le considerazioni svolte dai Comuni coinvolti (dodici grandi città) e dall'esperienza fatta in questa I PROVVEDIMENTI Perla misura del bonus contano tutte le persone a carico Irpef conviventi II vecchio assegno esteso agli stranieri prima fase della sperimentazione ed è stato messo a punto mesi fa. Il fatto che la pubblicazione, al termine del percorso formale previsto, sia avvenuta solo l'altroieri non influenzerà la distribuzione delle social card che, secondo le previsioni più recenti, dovrebbe avvenire entro la fine del mese. Per quanto riguarda i requisiti economici, con il nuovo decreto interministeriale viene precisato come calcolare il rispetto della soglia dei 600 euro mensili a fronte di eventuali altri trattamenti economici di cui beneficia il nucleo familiare destinatario della social card. In particolare vengono disciplinate le erogazioni una tantum, molto diffuse ma non oggetto del Dm io gennaio Inoltre viene disposto che l'importo di 600 euro segua la perequazione automatica delle pensioni dei lavoratori dipendenti. Il computo dei componenti il nucleo familiare beneficiario, ora esclude le persone a carico ai fini Irpef non conviventi diverse dal coniuge e dai figli, mentre prima si escludevano tutte le persone a carico Irpef eccetto coniuge e figli. Ipotizzando una famiglia composta da marito, moglie, un figlio e un altro soggetto a carico Irpef convivente, con le "vecchie" regole il nucleo sarebbe stato composto da tre persone (con conseguente erogazione di 281 euro al mese), mentre ora diventano quattro (e l'importo sale a 331 euro). Inoltre in caso l'inps riscontri difformità tra le informazioni autodichiarate dal cittadino e quelle verificate, i Comuni possono prendere in considerazione richieste di riesame da parte del richiedente supportate da documentazione da parte dei cittadini e quindi aggiornare la lista definitiva dei beneficiari. Sempre sul fronte della carta acquisti sperimentale, ieri è stato firmato il decreto interministeriale che suddivide i 167 milioni di euro a copertura dell'estensione della social card alle regioni del Sud che dovrebbe essere attuata nella seconda parte dell'anno (per il riparto si veda la tabella a fianco). Infine è pronto il decreto direttoriale che recepisce l'estensione della carta acquisti ordinaria ai cittadini stranieri in base a quanto previsto dal comma 216 dell'articolo i della legge 147/2013. L'estensione decorre dallo scorso mese di gennaio e per il primo bimestre dell'anno sarà concessa a chi ne farà richiesta entro il prossimo 30 aprile. II riparto Suddivisione delle risorse per l'estensione della carta acquisti. Importi in euro I Fonte: ministero del Lavoro Previdenza Pag. 3

6 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 28 Pierluigi Magnaschi MESSAGGIO L'Aspi nel cassetto previdenziale Prestazioni a sostegno del reddito più trasparenti. I cittadini che ne usufruiscono, infatti, possono ora consultare i dati di dettaglio dei pagamenti di indennità di disoccupazione Aspi e mini-aspi, indennità di disoccupazione agricola, di mobilità, di disoccupazione ordinaria ecc., attraverso una nuova funzionalità del Cassetto previdenziale del cittadino. Lo rende noto l'inps nel messaggio n. 2436/2014. A tale nuova funzionalità potranno accedere sia i cittadini, gli operatori dell'istituto. I primi, in particolare, si collegheranno al sito istituzionale it e, previa identificazione tramite Fin, potranno accedere al proprio Cassetto previdenziale; dal Cassetto occorre poi selezionare, sul menù a sinistra, la voce Prestazioni e poi la sottovoce Pagamenti. Sabato 15/02/2014 Previdenza Pag. 4

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