Appendice Riferimenti normativi

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2 1. SOMMARIO 1 SOMMARIO pag. 1 2 PREMESSA pag. 2 3 INDIVIDUAZIONE AREE DI INTERVENTO E RICETTORI pag. 3 4 ANALISI DELLA NORMATIVA E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI pag Definizione degli obiettivi pag Concorsualità tra sorgenti pag Indice di priorità con cui dare corso ai piani di risanamento pag METODOLOGIA DI STUDIO pag CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA SONORO ATTUALE pag Rilievi fonometrici pag Normalizzazione dei dati di traffico pag CREAZIONE DELLA CARTOGRAFIA pag MODELLO DI SIMULAZIONE pag Descrizione del modello pag Livelli di pressione sonora attuali confronto modello/misure pag Livelli di pressione sonora previsti pag IMPATTO ACUSTICO DEL CANTIERE pag Descrizione del cantiere pag Indicazioni preliminari sugli interventi di mitigazione pag Conduzione delle attività di costruzione dal punto di vista dell inquinamento da rumore pag Metodologia operativa per il monitoraggio delle attività pag INTERVENTI DI MITIGAZIONE pag MONITORAGGIO IN FASE DI ESERCIZIO pag CONCLUSIONI pag. 64 Appendice Riferimenti normativi ALLEGATI - Rilievi fonometrici - Risultati del modello di simulazione - Tavola di inquadramento - Tavole di studio - Esempi di interventi di mitigazione sonora Pagina 1 di 66

3 2. PREMESSA Nell ambito della progettazione dell adeguamento della S.S. n. 589 nella tratta urbana di Pinerolo, la presente relazione descrive lo studio di impatto ambientale per la componente rumore. Lo studio intende individuare i ricettori sensibili al rumore, valutare lo stato attuale della componente rumore e, sulla base di informazioni tecniche relative alle future caratteristiche delle varianti in progetto, effettuare una previsione quantitativa del livello sonoro per la definitiva fase di esercizio. Il quadro normativo al quale si è fatto riferimento in questo studio, riportato in appendice, è quello in vigore, ed i limiti considerati per la verifica del rispetto dei livelli sonori presso i ricettori, come anche le fasce di pertinenza, sono quelli indicati nella bozza di regolamento predisposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per quanto riguarda i limiti di zona, il Comune di Pinerolo risulta attualmente sprovvisto di Piano di Zonizzazione Acustica: in attesa che si provveda alla zonizzazione del territorio in classi di destinazioni d uso si applicano i limiti previsti nell art. 6 comma 1 del DPCM 1/3/91. Pagina 2 di 66

4 3. INDIVIDUAZIONE AREE DI STUDIO E RICETTORI Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Il sito di indagine oggetto del presente studio di impatto ambientale, componente rumore, evidenziato nella tavola di inquadramento, comprende il tratto urbano di Pinerolo della S.S. 589, dalla nuova rotonda di innesto sulla S.S. 23 nel tratto di tangenziale di Pinerolo a sud, alla rotonda della Porporata a nord, sulla direttrice per Avigliana. Qui di seguito, per chiarezza, viene riportata una parte della tavola generale. Le civili abitazioni si presentano in agglomerati urbani scarsamente densi e con una certa discontinuità lungo l intero tragitto in esame. I ricettori con destinazione d uso civile sono stati numerati ed evidenziati in blu. In grigio sono stati classificati tutti gli edifici con destinazione d uso non civile. Il numero di abitanti teorico stimato all interno del corridoio di indagine (attribuendo 100 m³ di volume abitativo pro capite) è pari a 899, di cui 144 sono inseriti nella fascia di rispetto dell infrastruttura (16 %). A margine di questo studio si è valutato anche l impatto ambientale della nuova strada di accesso al parcheggio intermodale, nella zona dove sarà realizzato l ampliamento del Palaghiaccio di Pinerolo. La strada in progetto presenta un profilo longitudinale per lo più a raso con una variante in trincea nei pressi della rotonda di via Torino ed una variante in viadotto come sovrappasso della ferrovia Torino-Pinerolo. Sotto il profilo acustico la situazione prevalente che si presenta è quella in cui gli interventi di mitigazione sonora, qualora necessari, offrono prestazioni medio alte in quanto l altezza media tra ricettore e piano strada e di 5.4 m, ma quella dei ricettori compresi nella prima fascia di 100 m Pagina 3 di 66

5 è pari a 2 m. Evidentemente, avendo un limite unico per l intero corridoio di indagine, le abitazioni più esposte risulteranno quelle più vicine all infrastruttura (distanza media degli edifici in prima fascia di 51.4 m). La tratta di S.S. 589 in studio collega l asse viario principale in direzione Piossasco della S.S. 589 stessa con la S.S. 23, tangenziale di Pinerolo, bypassando così le strade urbane di accesso a Pinerolo, in particolare la stradale Orbassano. Nel suo tratto terminale, verso la tangenziale di Pinerolo, al confluire della stradale Poirino, la S.S. 589 distribuisce il traffico in ingresso ed in uscita dalla tangenziale verso la zona centrale, nord, est ed in parte sud della città. L area su cui insiste l infrastruttura è pianeggiante: il profilo longitudinale della strada presenta però un andamento altimetrico diverso, vista la presenza di un sovrappasso sulla ferrovia; la SS 589 incrocia infatti la linea ferroviaria Torino-Pinerolo, attualmente in uso per traffico esclusivamente civile, senza passaggio di convogli merci, se non occasionali. In alcuni tratti, analizzati puntualmente in altri studi, la strada attraversa alcuni canali irrigui. Attualmente ai lati della strada vi sono numerosi accessi ai fondi agricoli, e nell arco della giornata si contano diversi passaggi di mezzi agricoli. Il tratto di strada statale 589 in studio, ora di pertinenza della Provincia di Torino, si presenta attualmente a due corsie, una per senso di marcia, con protezioni laterali nelle sole parti in rilevato (Fotografia 1). Fotografia 1: Rampa del sovrappasso sulla ferrovia, linea Torino-Pinerolo. La strada attraversa un area di confine fra la parte urbana di Pinerolo e l aperta campagna: l area risulta interessata in questi anni dall espansione della città. Sono stati recentemente edificati nuovi complessi insediativi di natura residenziale e mista, è stata lottizzata e costruita la nuova area industriale della Porporata a nord-est, è stata realizzata la nuova centrale di Pagina 4 di 66

6 compostaggio dei rifiuti urbani umidi dell ACEA a sud e si prevede la realizzazione di una vasta area commerciale proprio a ridosso della S.S. 589, nel tratto fra la stradale Poirino e lo svincolo di c.so Torino. Sono infatti già state previste eventuali immissioni sulla nuova rotonda della stradale Poirino di nuove vie di accesso e servizio all area commerciale, non oggetto di questo lavoro. Il progetto di adeguamento in studio tiene conto delle evoluzioni in corso dell area, e del mutato traffico ipotizzabile nell arco di alcuni anni. La carreggiata verrà ampliata per ospitare più corsie lungo tutto il tratto urbano. Un primo intervento riguarda la nuova organizzazione della viabilità nel punto di inserimento della S.S. 589 nella S.S. 23 del Sestriere, nel punto in cui attualmente si trova il sovrappasso della stradale Poirino sulla tangenziale di Pinerolo (Fotografia 2). Fotografia 2: Stradale Poirino: cavalcavia verso Buriasco. Il progetto prevede la realizzazione di una rotonda a raso di grande raggio, nella quale convergono la S.S. 589 e la stradale Poirino, e dalla quale partono le rampe di immissione e di uscita della S.S. 23, la quale viene rialzata su un viadotto su pilastri posto sopra la rotonda. In questa area sono presenti alcuni ricettori oggetto di studio, per lo più cascine e case isolate prossime allo svincolo (Fotografia 3). Pagina 5 di 66

7 Fotografia 3: Cascina Losa. Proseguendo verso Avigliana la strada mantiene grosso modo lo stesso tracciato dell attuale, in rilevato di poche decine di centimetri: il progetto prevede l allargamento della sede stradale verso la campagna: questa scelta, da un punto di vista acustico, non compromette ulteriormente la situazione dei due ricettori prossimi alla strada (Fotografia 4), che comunque in altri progetti si prevede di demolire in fase di attuazione della nuova area commerciale. Fotografia 4: Casa rurale. Un altra rotonda a raso è prevista all incrocio fra la S.S. 589 (Fotografia 5) e corso Torino, che è il principale asse viario della città di Pinerolo nella direttrice est-ovest. Pagina 6 di 66

8 Fotografia 5: svincolo fra la S.S. 589 e corso Torino. Il progetto prevede la realizzazione in trincea delle corsie di scorrimento della S.S. 589, affiancate dalle corsie di immissione ed uscita a raso confluenti nella rotonda. Quest area è quella di maggior criticità dal punto di vista acustico, in quanto in prossimità di essa ci sono diversi edifici, sia di uso produttivo-industriale, per cui non problematici, sia residenziali. Le Fotografie 6 e 7 mostrano alcune abitazioni basse di origine rurale. Fotografia 6: Casa a lato della S.S Pagina 7 di 66

9 Fotografia 7: Gruppo di abitazioni a lato della S.S La Fotografia 8 illustra i nuovi insediamenti residenziali multipiano (dai quali è stata scattata la Fotografia 5) che sono stati recentemente realizzati in prossimità dello svincolo. Fotografia 8: Condomini multipiano a lato della S.S All uscita dalla trincea il progetto prevede che la S.S. 589 scorra a raso per pochi metri, per poi alzarsi in rilevato fino alla quota del sovrappasso sulla ferrovia Torino-Pinerolo. I lavori in questo tratto riguarderanno l allargamento della carreggiata e la realizzazione di un nuovo sovrappasso alla ferrovia (Fotografia 9) Pagina 8 di 66

10 Fotografia 9: Sovrappasso sulla ferrovia Torino-Pinerolo.Si vede dietro l area industriale della Porporata. Anche in questa zona sono rilevabili abitazioni rurali in posizione critica (Fotografie 10 e 11). Fotografia 10: Abitazione alla base della rampa del cavalcavia. Pagina 9 di 66

11 Fotografia 11: cascina alla base della rampa del cavalcavia. La parte in rilevato scende verso la rotonda della zona industriale Porporata (Fotografia 12), già realizzata ma oggetto di alcune piccole varianti nell organizzazione delle immissioni dalla zona industriale, dalla Stradale Orbassano e dalla prosecuzione verso Piossasco della S.S. 589 non facente parte di questo studio. Fotografia 12: Rotonda dell area industriale Porporata. In quest area, di insediamento prevalentemente industriale, si evidenzia la presenza di alcuni ricettori in fascia di studio, una cascina ed alcune villette, nella zona a monte della rotonda (Fotografia 13). Pagina 10 di 66

12 Fotografia 13: Cascina in prossimità della rotonda dell area industriale Porporata. Pagina 11 di 66

13 4. ANALISI DELLA NORMATIVA E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI I riferimenti legislativi di base sono costituiti dalla legge quadro sull inquinamento acustico e dai successivi regolamenti e decreti applicativi. Riportiamo qui di seguito i punti salienti delle normative vigenti, limitando l analisi a quanto di competenza di ANAS Ente Nazionale per le Strade S.p.A. ossia del gestore dell infrastruttura stradale di cui al presente studio. I testi integrali delle leggi e dei decreti citati sono riportati in appendice alla presente. Legge 26 ottobre 1995, n.447 Legge quadro sull inquinamento acustico (Gazzetta Ufficiale n. 254 del 30 ottobre 1995) le infrastrutture di trasporto stradali vengono assimilate alle sorgenti sonore fisse (art. 2 comma 1 punto c) e per esse vengono fissati, con apposito decreto attuativo, specifici valori limite di esposizione per gli ambienti abitativi disposti entro le fasce di pertinenza proprie dell infrastruttura stessa (art. 2 comma 2); alle infrastrutture di trasporto non si applica il criterio del limite differenziale (art. 15 comma 1); per i servizi pubblici di trasporto essenziali (ferrovie, autostrade, aeroporti, ecc.) devono essere predisposti piani pluriennali di risanamento al fine di ridurre l emissione di rumore (art.3 comma 1 punto i); i progetti di nuove realizzazioni, modifica o potenziamento di autostrade, strade extraurbane principali e secondarie devono essere redatti in modo da comprendere una relazione tecnica sull impatto acustico; tali attività sono obbligatorie nel caso vi sia la richiesta dei Comuni interessati (art.8 comma 2) oltre che nei casi previsti dalla vigente legge n 349 sulla valutazione dell impatto ambientale; tali progetti dovranno essere strutturati secondo quanto prescritto dai regolamenti di esecuzione emanati dal Ministero dell Ambiente (art.11 comma 1); per la realizzazione degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore, gli enti proprietari o concessionari di infrastrutture autostradali sono obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 5% dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse (art. 10). Il valore del 5% è stato successivamente elevato al 7% dalla legge finanziaria del Pagina 12 di 66

14 Decreto Ministero Ambiente 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico (Gazzetta Ufficiale n.76 del 1 aprile 1998) Allegato C Metodologia di misura del rumore stradale Per la valutazione dell inquinamento acustico dovuto al traffico stradale, il monitoraggio del rumore deve essere eseguito per un tempo di misura non inferiore ad una settimana, in corrispondenza della facciata più esposta al rumore. I parametri da utilizzare per la descrizione dello stato di inquinamento sono i livelli equivalenti diurni e notturni, sia giornalieri che settimanali. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 marzo 1998 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l esercizio dell attività del tecnico competente in acustica (Gazzetta Ufficiale n.120 del 26 maggio 1998) vengono individuati i criteri per ottenere la qualifica di tecnico competente in acustica, ai fini dell esecuzione corretta di rilievi e piani di risanamento; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore (Gazzetta Ufficiale n.280 del 1 dicembre 1997) per le strade vengono fissati fasce di pertinenza acustica e specifici limiti; per i ricettori posti all interno di tali fasce non valgono i limiti della zonizzazione acustica adottata dai comuni. Al di fuori delle fasce di competenza, il rumore del traffico autostradale deve rispettare i valori di zonizzazione. In ogni caso occorre sempre tener conto di tutte le sorgenti di rumore che possono interessare i ricettori in esame. Decreto Ministero Ambiente 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore (Gazzetta Ufficiale n.285 del 6 dicembre 2000) viene fissato il termine entro cui (febbraio 2004, art. 2 comma 2, punto b2) l ente proprietario o gestore della strada deve predisporre il piano di risanamento acustico della propria infrastruttura; in tale piano devono essere specificati costi, priorità e modalità di intervento (barriere, pavimentazioni, eventuali interventi effettuati sui singoli ricettori, ecc.), nonché tempistiche di attuazione (art. 2, comma 4).Viene altresì fissato il periodo Pagina 13 di 66

15 entro cui devono essere completate le opere di risanamento, ovvero 15 anni dalla data di presentazione del piano a Regioni, Comuni e Ministero dell Ambiente (art. 2, comma 2, punto b3); vengono fissati i criteri in base cui calcolare la priorità degli interventi, prendendo cioè in considerazione il numero di ricettori esposti e la differenza fra livelli attuali di rumore e limiti ammissibili (allegato 1); vengono fissati i criteri di progettazione acustica degli interventi, individuando i requisiti dei modelli previsionali utilizzabili per la simulazione acustica ed il calcolo delle barriere; vengono anche fornite indicazioni sui criteri di progettazione strutturale (allegato 2); vengono riportati i criteri per la qualificazione dei materiali e la conformità dei prodotti, facendo principalmente riferimento alle recenti norme europee sulle barriere antirumore per impieghi stradali, ovvero UNI-EN 1793 e UNI-EN 1794 (allegato 4); vengono riportati i criteri secondo cui valutare la concorsualità di più sorgenti, in modo da garantire ai ricettori esposti il raggiungimento dei valori considerati come ammissibili, anche in presenza di ulteriori fonti di rumore in aggiunta all infrastruttura autostradale (allegato 4). 4.1 Definizione degli obiettivi Come si può notare da quanto sopra riportato, il quadro normativo non è completo, in quanto non è ancora stato emanato il decreto del Ministero dell Ambiente che fissa i valori limite e le fasce di competenza per le infrastrutture stradali. L ultima bozza di tale norma prevede la valutazione dell impatto ambientale dell infrastruttura in un corridoio variabile a seconda della classificazione dell infrastruttura stessa. La tipologia di suddivisione è la seguente (come da DL n. 285 del 30 aprile 1992): A. autostrade; B. strade extraurbane principali C. strade extraurbane secondarie D. strade urbane di scorrimento E. strade urbane di quartiere F. strade locali Nel caso della SS 589 se ne ravvisa la classificazione alla lettera C (strade extraurbane secondarie) ascrivibile come ampliamento fuori sede di un infrastruttura esistente. Per questa Pagina 14 di 66

16 tipologia di classificazione il Decreto in itinere prevede un corridoio di indagine di 500 m a cavallo dell arteria viaria; la larghezza del corridoio può essere estesa fino a 500 m per lato in presenza di scuole, ospedali, case di cura e case di riposo. I limiti per le infrastrutture di tipo C con volume di traffico nell ora di punta superiore a 500 veicoli/ora (come nel nostro caso) sono: 65 db(a) diurni e 55 db(a) notturni 50 db(a) diurni e 40 db(a) notturni per scuole, ospedali, case di cura e di riposo; per le scuole vale i solo limite diurno. Il rispetto dei valori di cui sopra e, al di fuori della fascia di pertinenza, il rispetto dei valori stabiliti nella tabella C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, è verificato con misure sugli interi periodi di riferimento diurno e notturno, in facciata degli edifici ad 1 m dalla stessa ed in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione, ovvero in corrispondenza di altri ricettori. Il conseguimento dei limiti deve essere perseguito con l adozione di opportune opere di mitigazione sulla sorgente, lungo la via di propagazione del rumore e direttamente sul ricettore con l adozione delle migliori tecnologie disponibili. Qualora i livelli massimi di immissione della bozza di Decreto e, al di fuori della fascia di pertinenza, i valori stabiliti nella tabella C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997, non siano tecnicamente conseguibili, ovvero qualora in base a valutazioni tecniche, economiche o di carattere ambientale si evidenzi l opportunità di procedere ad interventi diretti sui ricettori, deve essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti: 35 db(a) Leq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo; 40 db(a) Leq notturno per tutti gli altri ricettori; 45 db(a) Leq diurno per le scuole. Tali valori sono misurati al centro della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto all altezza di 1,5 m dal pavimento. Al di fuori di tali zone si devono tenere in considerazione i limiti previsti dalla zonizzazione acustica predisposta dal Comune. Ricordiamo al proposito che la zonizzazione deve essere effettuata tenendo conto dei seguenti parametri: presenza di ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura); presenza di aree di elevato interesse urbanistico o di particolare destinazione d uso (parchi pubblici, aree per il riposo o lo svago); densità di popolazione; densità di esercizi commerciali; Pagina 15 di 66

17 densità di attività artigianali; densità di attività industriali; tipologia del traffico veicolare predominante; presenza di importanti infrastrutture di trasporto, quali strade di grande comunicazione, linee ferroviarie ed aree portuali. 4.2 Concorsualità tra sorgenti I valori sopra definiti, all interno del corridoio d indagine, sono validi per la sola infrastruttura in esame; l eventuale presenza di altre sorgenti sonore deve essere valutata, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero Ambiente 29 novembre 2000 ( Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore ), utilizzando il principio della concorsualità attraverso il procedimento illustrato nei prossimi paragrafi ( Criterio di valutazione delle percentuali dell attività di risanamento da ascrivere a più sorgenti sonore che immettono rumore in un punto ). In sostanza il gestore dell infrastruttura, in sede di dimensionamento degli interventi di mitigazione, deve tenere conto se, nel suo corridoio di indagine vi siano delle sovrapposizioni con infrastrutture gestite da altri Enti; se ciò si verifica, non solo si deve occupare di predisporre tutti gli strumenti tecnici per rientrare nei limiti imposti per la propria infrastruttura, ma deve analizzare il contributo di quelle in sovrapposizione per verificare se i limiti di progetto siano coerenti con il clima acustico generato dal concorso di tutte queste sorgenti. Nel caso esaminato, considerando il tratto di competenza della Provincia di Torino per conto di ANAS Ente Nazionale per le Strade S.p.A., si ravvisa la variante della SS 589. L ultima bozza del decreto sulle strade suggerisce un corridoio di indagine di 500 m a cavallo dell infrastruttura suddiviso in due fasce per ogni lato: la fascia A che comprende la porzione di territorio compresa nei primi 100 m la fascia B che va da 100 a 250 m Per ognuna di queste fasce dovrebbe essere stabilito un limite a seconda della classificazione dell infrastruttura (Autostrade, strade extra urbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere, strade locali) e del suo stato di esercizio (funzionante, allargamento, nuova). Per le strade urbane di quartiere e locali spetterà alle Amministrazioni comunali fissare fasce e limiti di competenza, mentre per le altre questi saranno fissati per legge. Dalla cartografia che interessa la variante si nota la presenza di 5 sorgenti sonore concorsuali all interno del corridoio d indagine: Pagina 16 di 66

18 N Tipo sorgente concorsuale Gestore 1 Stradale Orbassano Comune di Pinerolo 2 Ferrovia Pinerolo Torino RFI per conto di FS 3 Corso Torino Comune di Pinerolo 4 Circonvallazione di Pinerolo [ex SS 23] Provincia per conto ANAS 5 Stradale per Poirino Provincia per conto ANAS Non sono state considerate in questa fase dello studio le sorgenti concorsuali definite come strade urbane di quartiere e locali (E ed F) in quanto la loro classificazione dipende dalle Amministrazioni locali che in assenza del Decreto Attuativo non hanno ancora potuto provvedere a questo adempimento. Siccome la concorsualità va verificata per i gestori diversi da quello della infrastruttura oggetto di studio (Provincia per conto ANAS), risulta evidente che l unica concorsualità di ha con la Ferrovia. Per il calcolo dei nuovi limiti che l ANAS dovrà porsi come obiettivo di risanamento, occorre applicare quanto previsto dall allegato 4 del DMA 29 novembre 2000 per tener conto del contributo delle altre sorgenti di rumore sui ricettori presi in considerazione. Per la Ferrovia è stato definito un corridoio d indagine, come disposto dal DPR n. 459 del 18 novembre 1998 Regolamento recante norme di esecuzione dell art. 11 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario pari a: 70 db(a) diurni e 60 db(a) notturni all interno della fascia di rispetto (pari a 100 m) 65 db(a) diurni e 55 db(a) notturni fra 100 e 250 metri di distanza dalla ferrovia Di seguito vi è una introduzione di carattere generale per meglio comprendere quanto previsto dalla Legge e trovarne l applicazione al caso in esame. Di fatto tutta la trattazione serve per comprendere le modalità con cui i limiti cui tendere possono variare a seconda del contributo di altre infrastrutture viarie. Pagina 17 di 66

19 In sintesi si devono esaminare delle situazioni come la seguente: Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Sorgente C 8 1 Fascia unica sorg. C Fascia B sorg. A 4 Sorgente B Fascia A sorg. A 2 Fascia B sorg. B 3 Fascia A sorg. B Fascia A sorg. B Sorgente A dove sono state rappresentate: - tre sorgenti di cui una principale (sorgente A) e due secondarie concorsuali (sorgente B e C) con le rispettive fasce - otto edifici di cui sette a destinazione di civile abitazione (rosso) e uno a destinazione urbanistica non abitativa (n 5 in grigio) - sei civili abitazioni con i relativi ricettori (in verde) contenuti nel corridoio di indagine della sorgente A (la principale) e quindi soggetti a valutazione di impatto Di seguito sono richiamate le prescrizioni del DM 29 novembre 2000 sulle quali si basa il lavoro in oggetto. L articolo 5 stabilisce che gli oneri economici del risanamento sono a totale carico delle società e degli enti gestori delle infrastrutture dei trasporti che provvedono alle spese avvalendosi degli accantonamenti previsti in conformità all articolo 10, comma 5, della legge quadro sull inquinamento acustico. Nel caso di più gestori concorrenti al superamento dei limiti previsti nella zona da risanare, i gestori medesimi provvedono congiuntamente all esecuzione delle attività di risanamento addossandosi degli oneri economici degli interventi di risanamento in proporzione derivante dalla percentuale di energia acustica emessa, rispetto a quella totale. Infatti nell allegato quattro del decreto è introdotta la seguente espressione per la percentuale dovuta alla singola sorgente j- esima : Pagina 18 di 66

20 P j = N ( δl j 10) 10 i= 1 10 ( δl 10) i *100 dove: - δl i è il livello decrementale δli = L i L s di ciascuna infrastruttura coinvolta, - L i è il livello di immissione prodotto dalla sorgente i-esima, - L zona è il valore limite assoluto di immissione dell area, - L s è il livello di soglia definito come il livello a cui deve pervenire, a seguito di risanamento, ogni singola sorgente, ovverosia L s = L zona 10 log 10 N, dove N rappresenta il numero delle sorgenti interessate al risanamento. L s rappresenta cioè il livello massimo che compete a ciascuna infrastruttura per ottenere un livello sonoro totale uguale al limite L zona previsto per l area in esame, che rappresenta appunto per ciascuna sorgente la percentuale di energia acustica calcolata rispetto alla totalità di energia sonora prodotta dall insieme di tutte le infrastrutture coinvolte. In alternativa alle modalità appena esposte, nel caso di concorrenza di più sorgenti di rumore, gli oneri economici del risanamento possono essere suddivisi secondo differenti accordi fra i medesimi soggetti, le regioni e le province autonome, i comuni e le province territorialmente competenti. Per i piani relativi alle infrastrutture di interesse nazionale o di più regioni, il Ministro dell Ambiente, di intesa con la Conferenza unificata, approva e provvede, alla ripartizione degli accantonamenti e degli oneri su base regionale, tenuto conto delle priorità stabilite, dei costi dei risanamenti previsti per ogni regione e del costo complessivo a livello nazionale. Il decreto prevede inoltre l obbligo per le società e gli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture di comunicare entro il 31 marzo di ogni anno al Ministero dell Ambiente e alle regioni e ai comuni competenti l entità dei fondi accantonati annualmente e complessivamente a partire dalla data di entrata in vigore della legge quadro e lo stato di avanzamento fisico e finanziario dei singoli interventi previsti, comprensivo anche degli interventi conclusi. Allo Stato ed alle regioni è demandata l attività di controllo sul conseguimento degli obiettivi del risanamento, nell ambito delle competenze assegnate dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n Sotto il profilo meramente tecnico, il Decreto suggerisce nell allegato 4 una procedura semplice nell esposizione ma complessa nell esecuzione con cui addivenire all individuazione del limite massimo di immissione cui compete ciascun ricettore come obiettivo di risanamento. I passi da seguire sono i seguenti: Pagina 19 di 66

21 1. individuare la sorgente principale per cui si deve procedere alla stesura degli indici di priorità e dei relativi interventi di mitigazione 2. individuare i ricettori che si trovano nella sovrapposizione di fasce di tutte le sorgenti viarie (strade e ferrovie con i criteri delle rispettive classificazioni) che concorrono all immissione sonora sulla facciata più esposta dell edificio rispetto alla sorgente di cui al punto 1 3. Definire il limite di zona (L zona ) che in base all art. 5 del DM è il maggiore fra i valori limite di immissione previsti per le singole infrastrutture che dovrà esser il limite cui tendere con il concorso di tutte le sorgenti viarie interessate 4. Calcolare con idoneo modello numerico il contributo acustico parziale L i (presso i ricettori della facciata più esposta alla sorgente di cui al punto 1) di ogni singola sorgente che concorre individuata secondo i criteri del punto 2 5. Determinare il livello di soglia Ls definito come il livello cui deve pervenire, a seguito di risanamento, ogni singola sorgente, avente rumore egualmente ponderato. dove N rappresenta il numero delle sorgenti interessate al risanamento. Se il livello equivalente di rumore immesso da una sorgente è inferiore di 10 db (A) rispetto al livello della sorgente avente massima immissione ed inferiore al livello di soglia calcolato con il numero di sorgenti diminuito di 1, il contributo della sorgente può essere trascurato. 6. Calcolare gli indici di priorità con i nuovi livelli di soglia Ls e dimensionare in modo parametrico gli interventi di mitigazione che ne consentano il rispetto. Pagina 20 di 66

22 Seguono ora alcuni esempi concreti per far meglio comprendere la complessità esecutiva delle prescrizioni di legge riassunti nei precedenti sei punti, rifacendosi alla figura già riportata in precedenza. Sorgente C 8 1 Fascia unica sorg. C Fascia B sorg. A 4 Sorgente B Fascia A sorg. A 2 Fascia B sorg. B 3 Fascia A sorg. B Fascia A sorg. B Sorgente A 1. Ricettori che appartengono ad edifici non soggetti a concorsualità secondo il criterio della sorgente principale A (edificio 2 in quanto non interessato dalla sovrapposizione di fasce di competenza di infrastrutture diverse da quella principale) 2. Ricettori che appartengono ad edifici soggetti a concorsualità, ossia a potenziale diminuzione di limite di immissione relativamente alla sorgente principale A (edifici 3 e 6 che sono nella sovrapposizione di fascia della sorgente principale e della sorgente B) 3. Ricettori che, per effetto della concorsualità, hanno un innalzamento di limite di immissione relativamente alla sorgente principale A (edifici 1, 4 e 7 che sono rispettivamente interessati alle sovrapposizioni di fascia di A C, A B C, A B) Per semplicità di esposizione si suppone che ogni edificio dell esempio di pagina precedente sia costituito da un solo piano fuori terra. Per effetto di quanto sopra esposto e relativamente all esempio riportato si assumono i seguenti dati di partenza: Pagina 21 di 66

23 1. l infrastruttura principale (nel caso reale la SS 589) è la sorgente A con i seguenti limiti (non correlabili con quelli reali di progetto): 70 giorno e 60 notte in fascia A 65 giorno e 55 notte in fascia B lo stesso, in termine di limiti, vale per la sorgente concorsuale B: 70 giorno e 60 notte in fascia A 65 giorno e 55 notte in fascia B la sorgente concorsuale C ha una unica fascia cui compete il limite 70 giorno e 60 notte in fascia B 2. la definizione dei ricettori interessati alla concorsualità (altre sorgenti rispetto a quella principale) è la seguente: edificio 1 interessato da A e C edificio 2 interessato solo da A edificio 3 interessato da A e B edifico 4 interessato da A, B e C edificio 5 non interessato (destinazione d uso non civile) se non come schermatura naturale alla propagazione del suono edificio 6 interessato da A e B edificio 7 interessato da A e B edificio 8 non interessato (esterno al corridoio di indagine della sorgente principale A) anche se contenuto nella fascia di competenza della sorgente C 3. la definizione del limite di zona (L zona ) di ciascun edificio secondo il criterio del massimo tra i valori limite di immissione (L i ) previsti per le singole infrastrutture è: Limiti di immissione di partenza delle sorgenti "concorrenti" Lzona Sorgente A Sorgente B Sorgente C Edificio Piano giorno notte giorno notte giorno notte giorno notte 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno Come primo effetto si può osservare che i limiti di partenza (L zona ) relativi agli edifici 1 e 7 risultano essere maggiori di quanto previsto nelle valutazioni della Fase 1 di quanto prescritto dal DM 29 novembre 2000 in merito alle soli emissioni della sorgente principale (nel nostro caso reale la SS 589) Pagina 22 di 66

24 4. il contributo acustico parziale L i (presso i ricettori della facciata più esposta alla sorgente principale di cui al punto 1) di ogni singola sorgente che concorre individuata secondo i criteri del punto 2. Nella tabella che segue sono i risultati di un calcolo fittizio che ha come unico scopo quello di illustrare il procedimento (in rosso sono i livelli che superano i limiti di partenza): Limiti di immissione di partenza delle sorgenti "concorrenti" con relativi risultati delle simulazioni L zona Sorgente A Sorgente B Sorgente C Edificio Piano giorno notte giorno notte L i giorno L i notte giorno notte L i giorno L i notte giorno notte L i giorno L i notte 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno la determinazione del livello di soglia Ls si definisce come il livello cui deve pervenire, a seguito di risanamento, ogni singola sorgente, avente rumore egualmente ponderato: dove N rappresenta il numero delle sorgenti interessate al risanamento ed è quel numero che va determinato sulla base di un ragionamento acustico che si basa sulla seguente prescrizione di legge: se il livello equivalente di rumore immesso da una sorgente è inferiore di 10 db (A) rispetto al livello della sorgente avente massima immissione ed inferiore al livello di soglia calcolato con il numero di sorgenti diminuito di 1, il contributo della sorgente può essere trascurato. Nel caso in esame i livelli di soglia per quel che riguarda la nostra sorgente A (principale), secondo quanto descritto, sono variati in 4 casi su 6. Sorgente A L zona Impatto con limiti di partenza Impatto con livello di soglia L s Edificio Piano giorno notte giorno notte L i giorno L i notte giorno notte L i giorno L i notte 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno Per meglio comprendere i calcoli che hanno prodotto il risultato di tabella, è interessante osservare il procedimento che ha portato alla determinazione del livello di soglia degli edifici 1, 3 e 4 sulla base del clima acustico notturno. Pagina 23 di 66

25 Edificio 1 E interessato dalla concorsualità tra sorgente A e C. Il suo limite di partenza sarebbe stato inferiore, ma per effetto del limite maggiore che interessa l infrastruttura C, il limite L zona di partenza è aumentato di 5 db(a). Il livello di soglia L s = L zona 10log 10 N prevede la determinazione di N (numero di sorgenti che concorrono) che in linea teorica vale due, salvo che per effetto della legge, si possono scartare le sorgenti che soddisfano entrambi questi requisiti: il livello equivalente di rumore immesso da una sorgente è inferiore di 10 db(a) rispetto al livello della sorgente avente massima immissione. Nel nostro caso la massima immissione è quella della sorgente C [61.2 db(a)] e la differenza con l immissione della sorgente A [57.3 db(a)] è di soli 3.9 db, quindi il primo requisito non viene rispettato ed è inferiore al livello di soglia calcolato con il numero di sorgenti diminuito di 1. Nel nostro caso l immissione della sorgente A [57.3 db(a)], è inferiore al livello di soglia L s = L zona 10log 10 N [con N diminuito di 1 (quindi 2 sorgenti 1 = 1)] = 60 10log 10 (1) = 60 db(a), quindi il secondo requisito viene rispettato. In questo caso il numero N di sorgenti che concorrono sarà quindi 2, in quanto non se ne possono scartare per effetto della insoddisfazione del primo requisito di cui sopra. Quindi L s = L zona 10log 10 N = 60 10log 10 (2) = 57 db(a) Edificio 3 E interessato dalla concorsualità tra sorgente A e B. Il suo limite di partenza non cambia in quanto corrisponde già al massimo dei limiti che competono alle sorgenti concorsuali. Il livello di soglia L s = L zona 10log 10 N prevede la determinazione di N (numero di sorgenti che concorrono) che in linea teorica vale due, salvo che per effetto della legge, si possono scartare le sorgenti che soddisfano ad entrambi questi requisiti: il livello equivalente di rumore immesso da una sorgente è inferiore di 10 db(a) rispetto al livello della sorgente avente massima immissione. Nel nostro caso la massima immissione è quella della sorgente A [62.5 db(a)] e la differenza con l immissione della sorgente B [52.3 db(a)] è di 10.2 db, quindi il primo requisito viene rispettato ed è inferiore al livello di soglia calcolato con il numero di sorgenti diminuito di 1. Nel nostro caso l immissione della sorgente B [52.3 db(a)], è inferiore al livello di soglia L s = L zona 10log 10 N [con N diminuito di 1 (quindi 2 sorgenti 1 = 1)] = 55 10log 10 (1) = 55 db(a), quindi il secondo requisito viene rispettato. Pagina 24 di 66

26 In questo caso il numero N di sorgenti che concorrono sarà quindi 1, in quanto dal totale 2 se ne può scartare una per effetto della soddisfazione di entrambi i requisiti di cui sopra. Quindi L s = L zona 10log 10 N = 55 10log 10 (1) = 55 db(a) Edificio 4 E interessato dalla concorsualità tra sorgente A, B e C. Il suo limite di partenza non cambia in quanto corrisponde già al massimo dei limiti che competono alle sorgenti concorsuali. Il livello di soglia L s = L zona 10log 10 N prevede la determinazione di N (numero di sorgenti che concorrono) che in linea teorica vale tre, salvo che per effetto della legge, si possono scartare le sorgenti che soddisfano ad entrambi questi requisiti: il livello equivalente di rumore immesso da una sorgente è inferiore di 10 db(a) rispetto al livello della sorgente avente massima immissione. Nel nostro caso la massima immissione è quella della sorgente B [57.4 db(a)] e le differenze con l immissione della sorgente A [53.7 db(a)] e C [51.9 db(a)] è rispettivamente di 3.7 db(a) e di 5.5 db(a), quindi il primo requisito non viene rispettato per entrambe le sorgenti ed è inferiore al livello di soglia calcolato con il numero di sorgenti diminuito di 1. Nel nostro caso l immissione della sorgente A [53.7 db(a)] non è inferiore al livello di soglia L s = L zona 10log 10 N [con N diminuito di 1 (quindi 3 sorgenti 1 = 2)] = 55 10log 10 (2) = 52 db(a), quindi il secondo requisito non viene rispettato. Per la sorgente C [51.9 db(a)] il suo livello di immissione è inferiore a 52 db(a), pertanto per essa il secondo requisito viene soddisfatto. In questo caso il numero N di sorgenti che concorrono sarà quindi 3, in quanto non se ne può scartare alcuna per effetto della insoddisfazione di entrambi i requisiti di cui sopra. Quindi L s = L zona 10log 10 N = 55 10log 10 (3) = 50.2 db(a) = 50 db(a) Il risultato finale di tutti i calcoli sarà, ricettore per ricettore, la riconferma o l assegnazione di un limite che potrà essere sia maggiore che minore rispetto a quello considerato valido nella fase 1 dell indagine preliminare che prevede la considerazione degli impatti delle sole infrastrutture in gestione, trascurando quindi tutte quelle che concorrono. Successivamente alla determinazione dei limiti definitivi (livelli di soglia L s ), ogni gestore dovrà concentrarsi di nuovo esclusivamente sulla propria infrastruttura e per essa effettuare uno studio parametrico di massima degli interventi di mitigazione Pagina 25 di 66

27 sonora. Tutto ciò potrebbe modificare eventuali ipotesi di bonifica effettuate in assenza della considerazione delle sorgenti concorsuali. Seguendo l esempio di cui sopra, infatti gli obiettivi sono mutati a parità di impatto acustico sul ricettore. Sorgente A Impatto con limiti iniziali e attenuazioni minime per risanare Impatto con livello di soglia L s e attenuazioni minime per risanare Edificio Piano giorno notte L i giorno L i notte IL giorno IL notte giorno notte L i giorno L i notte IL giorno IL notte 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno A livello macroscopico si evince che successivamente alla concorsualità l edificio 4 supererà il livello di soglia notturno, mentre il ricettore 7 scenderà al di sotto del livello di soglia diurno. Quattro edifici su sei sono interessati ad una variazione dei requisiti prestazionali degli interventi di mitigazione (1, 4, 6 e 7) ed in particolar modo le prestazioni degli interventi da porre in opera dovranno garantire un efficacia di 3 db(a) in più rispetto ai limiti della prima fase con un conseguente incremento di costi realizzativi. D altro canto vi potrebbero essere casi in cui è richiesta una prestazione minore degli interventi e quindi una riduzione dei costi. Risulta evidente come in genere raggiungendo gli IL (Insertion loss) per le ore notturne, automaticamente vengono raggiunti gli obiettivi di risanamento anche per le ore diurne. 6. il calcolo degli indici di priorità con i nuovi livelli di soglia Ls ed il dimensionamento parametrico degli interventi di mitigazione che ne consentano il rispetto, merita una trattazione più ampia che si rimanda al prossimo paragrafo. 4.3 Indice di priorità con cui dare corso ai piani di risanamento Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il DM del 29 novembre 2000 introduce il criterio di valutazione della priorità di intervento dei piani di risanamento acustico basato sull introduzione di un valore numerico, denominato indice di priorità, per il quale è fornita anche la procedura di calcolo. Tale procedura è illustrata nell allegato 1 del Decreto. In tale allegato, che fornisce anche una definizione di ricettore, che amplia quella di ambiente abitativo riportata nella legge quadro, in quanto comprende anche le attività lavorative, le aree naturalistiche ed adibite a svago e ricreazione, i parchi pubblici ed i luoghi ove si svolge vita sociale della collettività, è prevista la Pagina 26 di 66

28 suddivisione di un area A complessa da risanare in sotto-aree A i omogenee per quanto riguarda il relativo limite di immissione indicato con L* i. A tali valori limite L* i vengono attribuiti i valori limite di immissione L* i,zona stabiliti dalla zonizzazione comunale, se la generica area Ai è collocata all esterno delle fasce di pertinenza o delle aree di rispetto dell infrastruttura di riferimento, mentre vengono imposti i valori L* i,fascia del limite di immissione per quell infrastruttura previsto dal decreto ad essa relativo, se l area Ai è collocata all interno della fascia di pertinenza o dell area di rispetto di una singola infrastruttura. Per le altre infrastrutture eventualmente concorrenti che contribuiscono al di fuori della propria fascia di pertinenza o area di rispetto, il valore di L* i viene assunto essere L* i,zona, limite di immissione stabilito dalla zonizzazione. Nel caso estremo in cui l area A i sia collocata in una zona di sovrapposizione di due o più fasce di pertinenza o aree di rispetto, L* i risulta essere L* i,fascia maggiore fra i valori limite di immissione previsti per le singole infrastrutture. Noti l estensione A ì di ciascuna areola, il relativo valore limite L* i ed il livello equivalente di pressione sonora L i effettivo misurato/calcolato, l indice di priorità risulta definito come: in cui: P = n i= 1 R i * ( L L i ) i R i stima il numero di abitanti i-esimo coinvolti per ogni area unitaria L i ed L i * valutano rispettivamente l esposizione al rumore dei ricettori presenti (L i ) in ogni area unitaria con un criterio di tipo parametrico sulla base di una ipotesi di flusso di traffico con modello di pianificazione ed il limite di rumore ad essi associato (L i * ) R i varia a seconda della destinazione d uso dell area A i : - per gli ospedali, le case di cura e di riposo, rappresenta la totalità dei posti letto moltiplicato per il coefficiente 4, - per le scuole, è la totalità degli alunni moltiplicato per 3, - per gli altri ricettori R i è dato dal prodotto della superficie dell area A i per l indice demografico statistico più aggiornato. In base a criteri urbanistici si è ipotizzata una densità abitativa di un abitante ogni 100 m³ di unità immobiliare; in base all area degli edifici in planimetria e alla conoscenza della loro altezza, eventualmente espressa in numero di piani, è possibile calcolare il numero di abitanti teorici per ogni unità immobiliare. Pagina 27 di 66

29 A parità di indice di priorità P, viene privilegiato l intervento che consegue il valore * maggiore della somma dei differenziali ( L i L i ). Per valori negativi della differenza ( * L ) i L i (non si riscontra superamento del limite per l aera Ai) il relativo addendo viene ignorato. Per quanto concerne il livello continuo equivalente di pressione sonora Li nel periodo di riferimento, il decreto stabilisce che questo sia, il valore approssimato all unità, prodotto dalle infrastrutture nell area Ai, attribuendo per ogni singolo edificio il valore valutato nel punto di maggiore criticità della facciata più esposta. La variabilità del livello Li, all interno di Ai deve essere non superiore a 3dB(A). Il valore Li da attribuire a ciascuna area Ai da considerare è il valore centrale dell intervallo di variabilità dei singoli livelli misurati in facciata. Per le infrastrutture di interesse nazionale o di più regioni saranno stabiliti ordini di priorità anche a livello regionale sulla base delle determinazioni della Conferenza unificata. Le regioni d intesa con i comuni interessati possono stabilire un ordine di priorità degli interventi che prescinda dall indice di priorità introdotto dal decreto. Per quanto riguarda la progettazione degli interventi di risanamento il decreto prevede la possibilità di utilizzare modelli matematici in grado di consentire la descrizione dell ambiente di propagazione del rumore, la morfologia del terreno, la presenza di edifici ed infrastrutture, con la possibilità di attribuire valori dei coefficienti di assorbimento o indici di isolamento per le superfici, almeno per bande di ottava. Nell elaborazione del progetto attraverso l uso di tali modelli di calcolo, deve essere realizzato l archivio dei dati relativi alla potenza sonora delle sorgenti desunti mediante rilievi strumentali e l archivio dei dati relativi alle caratteristiche acustiche di isolamento e di assorbimento dei materiali usati in edilizia e per la realizzazione degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore. Il calcolo previsionale dovrà inoltre tenere conto dei principali fenomeni caratterizzanti la propagazione del rumore dalla sorgente al ricettore, come le riflessioni del primo ordine e quelle secondarie, le diffrazioni semplici e multiple, l attenuazione per divergenza e quella per assorbimento. In materia di elaborazione del progetto del piano di risanamento acustico il Decreto impone che si debba prevedere l individuazione delle vie di propagazione del rumore dalla sorgente all ambiente ricevente, le misure e/o le stime del livello massimo di rumore esterno agli edifici in db(a) con caratterizzazione dello spettro medio del rumore, il dimensionamento delle pareti delle facciate sulla base dell indice dell isolamento acustico standardizzato di facciata di cui al D.P.C.M. del 5 dicembre 1997 e sulla base dei dati di progetto, per gli edifici in costruzione, la verifica della condizione che l indice dell isolamento acustico standardizzato di facciata sia maggiore o eguale a quello stabilito nel D.P.C.M. del 5 dicembre 1997, per gli edifici esistenti. Ritornando all esempio esplicativo dei paragrafi precedenti è interessante osservare come si modifichi la priorità di intervento in un area di modesta estensione quando vengono considerati i limiti di immissione ed i livelli di soglia Ls. Pagina 28 di 66

30 E evidente osservare l incremento di circa 6 % dell indice di priorità calcolato nei due casi a seconda dei limiti considerati e relativamente a 6 edifici. Questo per spiegare come gli effetti della concorsualità possano apportare modifiche anche sostanziali a classifiche di priorità stilate durante eventuali fasi intermedie. Di seguito è una tabella esplicativa basata sui dati dell esempio trattato nella pagine precedenti. Impatto con limiti iniziali e attenuazioni minime per risanare Edificio Piano Abitanti [R i ] giorno notte L i giorno L i notte δl=l i -L* i R i (Li-L*i) priorità 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno Impatto con livello di soglia L s e attenuazioni minime per risanare Edificio Piano Abitanti [R i ] giorno notte L i giorno L i notte δl=l i -L* i R i (Li-L*i) priorità 1 terreno terreno terreno terreno terreno terreno Pagina 29 di 66

31 5. METODOLOGIA DI STUDIO Vengono di seguito elencati i passi più salienti in cui il presente studio si è articolato. Essi rispecchiano una procedura standard per una obiettiva valutazione dell impatto acustico di un infrastruttura viaria di trasporto e conducono ad un corretto dimensionamento degli interventi di mitigazione sonora, qualora se ne ravvisi la necessità. 1. Individuazione dell area e dei relativi ricettori sensibili 2. Determinazione del corridoio di indagine 3. Rilievi fonometrici di breve e lunga durata 4. Confronto delle misure con i dati di traffico stradale 5. Scelta del modello di simulazione acustica più idoneo 6. Valutazione dell impatto acustico attuale 7. Progettazione degli interventi di bonifica acustica quando necessari 8. Valutazione del rumore residuo successivamente la posa in opera degli interventi di cui al punto precedente 9. Calcolo degli indici di priorità degli interventi La valutazione dell impatto ambientale è l anello più critico di tutto lo studio in quanto devono essere individuati dei parametri oggettivi per permettere la corretta caratterizzazione della sorgente. Infatti, il traffico veicolare su gomma ha come caratteristica quella di non essere costante nell arco della giornata e di subire fluttuazioni anche sensibili nell arco delle diverse stagioni, sia in termini di numero di veicoli che in termini di composizione tipologica degli stessi. Una non corretta caratterizzazione del clima acustico può condurre a sovra stimare o sotto stimare gli impatti con conseguenti inadempienze dei limiti di legge oppure al sovra dimensionamento delle opere di bonifica. Gli interventi di mitigazione sonora sono normalmente di natura passiva, poiché sono posti sull infrastruttura viaria; le loro prestazioni acustiche dipendono principalmente dalla corografia del sito e dall ubicazione dei ricettori esposti. Fissate queste variabili, la prestazione dell intervento non cambia in modo sensibile con la variazione della composizione del traffico; per questo motivo, noti i limiti massimi di rumorosità ammessi sul territorio, occorrerà abbattere la differenza in decibel tra questo valore e quello realmente esistente nell area prima della bonifica. Da queste brevi note si è reso alquanto evidente come una non corretta caratterizzazione del clima ante operam, possa condurre a delle soluzioni progettuali non coerenti. Pagina 30 di 66

32 6. CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA SONORO ATTUALE I rilievi fonometrici della rumorosità in situ sono stati effettuati nel corso del mese di maggio Le note seguenti sono un richiamo ed un commento delle misure eseguite. 6.1 Rilievi fonometrici La natura della sorgente di rumore (veicoli transitanti sull arteria viaria) è tale da generare una emissione sonora di tipo variabile. Il livello di pressione sonora generato è infatti legato a vari parametri, tra i quali i principali sono: carico di traffico e sua composizione; velocità di transito; tipologia di manto stradale e sua usura Il manto stradale esercita un influenza costante, nell arco della giornata, nella determinazione del livello di pressione sonora, in quanto influenza in modo sensibile la componente acustica generata dal contatto ruota pavimentazione (rumore di rotolamento) in modo particolare alle alte velocità. I parametri che tuttavia concorrono in modo principale alla determinazione del fenomeno acustico sono il carico di veicoli e la loro velocità di transito. Gli elaborati relativi ai rilievi fonometrici sono riportati a parte, mentre di seguito per necessità di sintesi vengono richiamati i risultati più significativi della campagna di misure condotta e le fotografie di localizzazione delle varie misure. La durata minima delle misure è stata di 15. Al fine di poter meglio commentare i risultati dell indagine fonometrica condotta, sono state sintetizzate le informazioni più salienti nella tabella seguente Par. acustici [db(a)] P.to Inizio Data T Annotazioni Leq L 10 L 50 L 90 P1 11:13 23/05/ Via Orbassano, P2 13:57 23/05/ Strada Vecchia di Piscina P3 14:40 23/05/ Corso Torino, P4 15:16 23/05/ Corso Torino, P5 15:45 23/05/ Stradale Poirino, In prima analisi emerge una situazione che presenta un impatto acustico compatibile se confrontato con i livelli equivalenti previsti dal Decreto in itinere per la fascia di rispetto dell infrastruttura stradale. Infatti, con un limite di 65 db(a) diurni, si evince dalla tabella di cui Pagina 31 di 66

33 sopra che tutti i punti sarebbero al di sotto dei limiti. Va ricordato tuttavia che il limite cui il Decreto si riferisce è rappresentato dal livello equivalente dell intero periodo diurno [06:00 22:00], mentre i rilievi fonometrici hanno avuto una durata complessiva di solo 15. Fotografia 14: Punto di misura P1, cascina sita in via Orbassano 57. Fotografia 15: Punto di misura P2, casa sita in via Strada Vecchia di Piscina. Pagina 32 di 66

34 Fotografia 16: Punto di misura P3, cascina sita in c.so Torino 187. Fotografia 17: Punto di misura P4, casa sita in c.so Torino 165. Fotografia 18: Punto di misura P5, cascina sita in via Poirino 104. Pagina 33 di 66

35 Solamente un monitoraggio acustico di lunga durata (una settimana, come suggerito dalle prescrizioni di Legge) è in grado di fornire in dettaglio l evolvere temporale della rumorosità presente nell area e consentirebbe altresì di valutare giorni ed ore di maggiore intensità. Tuttavia, in assenza di una misura di questa natura è comunque possibile stimare il disturbo, con un limitato margine di errore, attraverso rilievi fonometrici di breve durata, ma ripetuti più volte nell arco della giornata in diverse fasce orarie. L approccio seguito in questo studio è stato quello di seguire entrambe le strade: monitoraggio e misure di breve durata. Il monitoraggio consente di avere la fotografia acustica di dettaglio in un luogo ben preciso, mentre le misure campione consentono di avere un idea della propagazione del fenomeno acustico. La disponibilità dei dati di traffico consente, con un margine di errore contenuto, di estrapolare i valori rilevati con misure di breve durata per ricavare il livello equivalente diurno e notturno nel punto indagato. Dal momento che risulta quasi impraticabile il censimento acustico di ciascun disturbato, si è preferito demandare ad un modello di simulazione numerica la proiezione dei livelli di pressione sonora sul territorio sulla base dei rilievi fonometrici di taratura e di dati di traffico rilevati in situ. Di seguito vengono fornite le definizioni dei parametri utilizzati per la valutazione dell inquinamento acustico: Leq (T) espresso in db(a): livello equivalente di pressione sonora misurato su un intervallo di tempo di riferimento con costante di acquisizione fast e filtro di ponderazione A ; è il livello risultante dalla media logaritmica della successione di livelli di pressione sonora acquisiti nell intervallo di riferimento. E il valore energeticamente equivalente alla successione dei livelli istantanei ed è pertanto rappresentativo dell inquinamento acustico nel punto di misura. L 10 espresso in db(a): livello percentile rappresentante il livello di pressione sonora superato dal 10% dei campioni acquisiti nell intervallo di tempo di riferimento. L andamento di questo indicatore consente di individuare fenomeni acustici di breve durata. L 50 espresso in db(a): livello percentile rappresentante il livello di pressione sonora superato dal 50% dei campioni acquisiti nell intervallo di tempo di riferimento. L andamento di questo indicatore consente di individuare il fenomeno acustico corrispondente alla media della fluttuazione dei livelli. Pagina 34 di 66

36 L 90 espresso in db(a): livello percentile rappresentante il livello di pressione sonora superato dal 90% dei campioni acquisiti nell intervallo di tempo di riferimento. L andamento di questo indicatore descrive il rumore di fondo nel punto di misura. Un analisi basata solamente su rilievi fonometrici di breve durata, comunque non fornisce in questo caso informazioni esaustive sui dati di partenza per impostare la progettazione di un intervento di mitigazione sonora. Come illustrato di seguito, sono stati eseguiti anche un rilievo fonometrico (Fotografia 19) di lunga durata ed una correlazione con i dati di traffico. Fotografia 19: Punto di misura a lungo termine C1, 4 piano palazzo sito in c.so Torino 157. Pagina 35 di 66

37 L evoluzione temporale del segnale acquisito (Leq di un ora ciascuno), è il seguente: Punto C1 - Evoluzione temporale del segnale rilevato dal 7 Maggio al 16 Maggio Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Attivazione impianto di allarme 80 Livello equivalente [db(a)] Leq [db(a)] 40 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 00:00 04:00 08:00 12:00 16:00 20:00 Tempo [ore] E evidente un oscillazione del segnale di circa 20 db(a) tra i massimi ed i minimi, mentre è altrettanto evidente che le ore di minima emissione sonora sono sempre intorno alle 01:00 03:00 del mattino. In genere si rilevano sempre un paio di picchi nelle ore diurne corrispondenti ai massimi flussi veicolari dell ingresso e dell uscita dai luoghi di lavoro che in genere compaiono intorno alle 08:00 e le 17:00. Evoluzioni di segnale diverse in genere si evidenziano durante il sabato e la domenica. E sempre raccomandabile in un monitoraggio includere almeno un fine settimana per avere una fotografia oggettiva del clima acustico di un area. La sintesi del grafico di pagina precedente la si ha nella tabella seguente che riporta giorno per giorno, secondo le prescrizioni di legge, i livelli equivalenti ora per ora e diurno e notturno. data 07/05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ D N giorno Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Pagina 36 di 66

38 La sintesi settimanale della misura, ha fornito il seguente risultato: 59.0 db(a) come Leq del periodo diurno 53.9 db(a) come Leq del periodo notturno Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Anche in questo caso si evincerebbe la compatibilità del risultato strumentale con i limiti di progetto, ma va ricordato che il monitoraggio è stato eseguito presso un ricettore posto alla distanza di 112 m dal ciglio strada, mentre vi sono altri ricettori più vicini all infrastruttura. Per questo motivo si è demandato lo studio del clima acustico ad un modello di simulazione numerica, ed utilizzando i dati del monitoraggio come taratura dei risultati del medesimo. 6.2 Normalizzazione dei dati di traffico Per normalizzare i dati occorre definire un volume di traffico di riferimento orario medio calcolato nell arco delle ore notturne e diurne. In questa sede il calcolo vero e proprio della normalizzazione dei dati non si è potuto fare in quanto non è stato possibile accedere ai flussi giornalieri, ora per ora. In ogni caso sono stati messi a disposizione sia i dati mensili che la sintesi annuale suddivisa per categorie, come da esempio di seguito riportato. In base ai dati di traffico ricevuti dalla committenza, con particolare riferimento a scenari di medio lungo termine [anno 2007], la suddivisione dei carichi veicolari utilizzati per il modello di calcolo è stata la seguente: SS 589 Direzione Nord Direzione Sud Auto Leggeri Pesanti Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Stradale per Poirino Direzione Pinerolo Direzione Buriasco Auto Leggeri Pesanti Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Rotatoria su SS 23 Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Pagina 37 di 66

39 Rampe su SS 23 verso e da rotatoria Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Rotatoria Riva Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Rampe su SS 589 verso e da rotatoria Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Rotatoria Porporata Auto Leggeri Pesanti DAY NIGHT Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Queste tabelle sono state utilizzate per il calcolo dei dati di traffico al modello di simulazione numerica, utilizzato per la proiezione dei livelli equivalenti di pressione sonora sull intero corridoio di indagine, di cui si parlerà nei prossimi paragrafi. Pagina 38 di 66

40 7. CREAZIONE DELLA CARTOGRAFIA Il primo passo da compiere per l utilizzo di un modello di calcolo è la realizzazione di una cartografia vettorializzata, compatibile con le necessità acustiche del modello stesso. A questo proposito, la prima fase è quella di reperire la posizione in pianta ed i prospetti altimetrici dell infrastruttura e di quanto la circonda (terreno, edifici, ostacoli, ). Per il raggiungimento di questa finalità, si può utilizzare la carta tecnica regionale, oppure i risultati di sorvoli con laser scan o altre tecniche di tele fotogrammetria. La più semplice è quella di una digitalizzazione da zero partendo dal supporto cartografico, come quello di seguito raffigurato, sul quale vengono tracciate le polilinee in tre dimensioni della strada, del terreno, delle case e così via. Survey Planning Survey Flight Post Processing misura della distanza dal terreno con una densità GPS fino a 7000 impulsi laser per secondo con una risoluzione e una precisione che può raggiungere anche alcuni centimetri Ground Reference St at ion Con opportuni programmi di traduzione, è possibile effettuare lo stesso lavoro con supporto di base derivato da scansioni laser effettuate da mezzo aereo o sistemi analoghi, come raffigurato nello schema a lato che consente la misura della distanza dal terreno con una densità fino a 7000 impulsi laser per secondo con una risoluzione e una precisione che può raggiungere anche alcuni centimetri. La post elaborazione delle orto foto con le misure puntuali, consente di discernere dalla nube di punti, gli elementi fondamentali per l utilizzo tipico con modello di propagazione acustica. Pagina 39 di 66

41 Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Dopo aver ultimato la digitalizzazione degli elementi base, si procede all attribuzione dei primi parametri acustici per l elaborazione cartografica dei ricettori, ossia il corridoio di indagine, la fascia di rispetto ed eventuali sotto divisioni della fascia rimanente. Occorre anche attribuire il limite di legge pertinente che si vuole venga assegnato ai singoli ricettori. A questo punto una routine di programma procede ad allestire la cartografia di base composta da infrastruttura, edifici (vengono automaticamente creati con criteri diversi quelli a destinazione d uso abitativa e quelli adibiti ad attività Pagina 40 di 66

42 produttive). Il passo successivo è quello dell attribuzione dei singoli ricettori virtuali (punti di ascolto) ad ogni piano fuori terra degli edifici ad uso residenziale, con il criterio della facciata più esposta. Questo processo complesso viene gestito automaticamente da un software di elaborazione che procede ad intersecare dei cerchi generati dal centro di ogni facciata con l infrastruttura più vicina. Il raggio minimo di tali cerchi fornisce la facciata più esposta ed il programma procede ad inserire una colonna di ricettori ad 1 m dalla medesima (uno per ogni piano fuori terra ad 1.5 m dal piano di calpestio di ciascuno di essi). Il disegno è ora pronto per l inserimento dei parametri acustici relativi alle sorgenti (composizione del traffico e velocità), dal momento che tutte le informazioni necessarie alla propagazione del segnale sonoro sono state fornite al modello. A questo punto è possibile impiegare un modello di pianificazione che non tiene conto di riflessioni e di parametri acustici quali fonoisolamento e fonoassorbimento delle superfici, ma solamente delle diffrazioni multiple secondo gli algoritmi di Maekawa. Per lo scopo del presente studio, tali elementi non erano sufficienti in quanto è stato utilizzato un modello di dettaglio che richiede la geomorfologia del terreno e di tutti i parametri acustici delle superfici, così come riportato nel paragrafo successivo Pagina 41 di 66

43 8. MODELLO DI SIMULAZIONE Di seguito sono riportate alcune viste 3D della tratta che è stata digitalizzata. Il modello impiegato è in grado di propagare il livello di pressione sonora in ambienti anche morfologicamente complessi. Detti ambienti, normalmente influiscono sulla propagazione del suono sfruttando il fenomeno della riflessione e della diffrazione. Per potere stimare correttamente le alterazioni cui il segnale acustico è sottoposto nel suo cammino tra sorgente e ricettore, occorre digitalizzare la corografia del terreno in tre dimensioni. La cartografia viene digitalizzata partendo dalle curve di livello; il passo successivo è quello della loro unione con elementi grafici riconoscibili dal modello di calcolo. La parte più complessa è quella dell estrusione delle abitazioni partendo dal filo di gronda ottenuto con sistemi di puntamento al laser a partire dal piano strada. Tutto questo materiale cartografico tridimensionale deve successivamente essere impiegato dal modello di simulazione numerica, qui di seguito descritto. 8.1 Descrizione del modello Considerato il tipo di sorgente si è ritenuto idoneo utilizzare un modello di simulazione numerica basato sulla tecnica del tracciamento di fasci di energia dalle sorgenti ai ricevitori. Detto modello è in grado di valutare la propagazione dell onda sonora in modo da prendere in Pagina 42 di 66

44 considerazione tutte le possibili riflessioni sulle superfici che questa incontra lungo il tragitto sorgente-ricettore. La propagazione del suono in un ambiente non confinato è il risultato dalla sovrapposizione di molti fenomeni: la divergenza geometrica, le riflessioni sul terreno e/o sulle facciate di edifici/ostacoli (riflessioni multiple), la diffrazione sui bordi liberi di facciate e di altri ostacoli (naturali o artificiali). Qualche importanza assume anche l assorbimento dell aria, per ricevitori collocati ad una certa distanza dalle sorgenti, mentre in ambiente fortemente urbanizzato risulta di secondaria importanza l influenza del vento. E necessario considerare che i fenomeni di propagazione di cui sopra danno luogo ad attenuazione variabile con la frequenza, per cui il calcolo va eseguito per bande d ottava. Infine si deve considerare che l emissione delle sorgenti sonore (siano esse lineari, come le sorgenti di rumore da traffico stradale o ferroviario, oppure concentrate come le sorgenti fisse) è spesso caratterizzata da direttività non uniforme, anch essa variabile con la frequenza. Nel caso infine vengano realizzate opere di bonifica passiva, può non essere trascurabile la quota di energia che fluisce attraverso le pannellature, specie nei casi di chiusura quasi totale delle sorgenti sonore o di schermatura dei ricevitori. Non tutti i tipi di software disponibili consentono di tenere conto adeguatamente di tutti gli effetti di cui sopra. Solitamente il calcolo viene eseguito soltanto in db(a): si tiene conto della diffrazione sui bordi liberi limitatamente agli effetti del primo ordine, non si considera la direttività della sorgente se non in termini molto semplificati, viene completamente trascurata la quota di energia che attraversa le strutture; a ciò va aggiunto che l introduzione dei dati geometrici è spesso complessa, e che manca qualsiasi tipo di interfaccia ai sistemi di cartografia digitalizzata spesso già disponibili presso gli enti territoriali. Il modello utilizzato è stato sviluppato nell ambito di un progetto di ricerca nazionale ed è basato su sull algoritmo di Pyramid Tracing, già implementato nel software commerciale Ramsete (utilizzato in ambienti confinati). L algoritmo è stato inserito in un nuovo programma di calcolo, che consente di gestire sorgenti sonore lineari dotate di direttività non uniforme, e tiene conto anche di fenomeni di diffrazione del secondo ordine. Il nuovo programma di calcolo, denominato Disiapyr consente di effettuare mappature delle grandezze acustiche non solo in pianta, ma anche su piani verticali scelti dall utente. In questo modo Disiapyr risulta di grande utilità per la propagazione di un segnale generato da sorgenti note e per la verifica dei benefici ottenibili attraverso l inserimento di interventi di bonifica acustica. Inoltre le peculiari caratteristiche del modello di calcolo consentono anche di valutare la rumorosità che verrà a stabilirsi entro locali chiusi per effetto delle emissioni sonore all esterno degli stessi, oppure la rumorosità emessa verso l esterno da edifici al cui interno siano installate sorgenti sonore, tenendo conto sia del potere fonoisolante delle pareti, sia dei fenomeni di riverberazione all interno dei locali. Questa peculiarità risulta particolarmente utile nel caso in cui sia necessario l impiego di finestre antirumore. Pagina 43 di 66

45 Ovviamente a tale versatilità e completezza dei risultati fa da contraltare la necessità di introdurre una notevole mole di dati, spesso di non facile reperibilità. Se per le sorgenti sonore lineari di rumore da traffico stradale e ferroviario questo problema non si pone, grazie al data base di emissione che è stato realizzato, viceversa per le sorgenti sonore fisse è necessaria una caratterizzazione delle emissioni molto più dettagliata di quanto normalmente si trova già disponibile. A questo scopo è stato individuato un sistema semplificato di misurazione delle caratteristiche di emissione delle sorgenti concentrate. Restano poi da introdurre, ad ogni frequenza, i dati relativi ai coefficienti di assorbimento acustico di tutte le superfici, nonché i valori del potere fonoisolante degli ostacoli che sono frapposti fra una sorgente sonora ed un ascoltatore e di cui, in generale, non sia trascurabile la quota di energia emessa per attraversamento. Anche il dettaglio con cui si descrive la geometria del sito deve essere notevole al fine di gestire correttamente la propagazione. Poiché il programma considera riflessioni e diffrazioni multiple, è opportuno che vengano rappresentati tutti gli ostacoli presenti nonché la natura del terreno nell area da mappare. Ciò è fattibile agevolmente se si dispone di una base cartografica tridimensionale o la si costruisce con un CAD idoneo. Il modello Disiapyr è interfacciato con AutoCad per la gestione dei dati cartografici. L output del modello è il livello equivalente in db(a) calcolato su una griglia di punti equidistanti. I livelli possono essere successivamente interpolati per il tracciamento di curve isofoniche con il modulo interpolatore del software stesso. I dati di ingresso del modello evisionale acustico Disiapyr sono costituiti dalla geometria del sito, dai coefficienti di assorbimento acustico e di isolamento acustico dei materiali presenti e dalle sorgenti sonore. Il primo passo nell utilizzo del modello è costituito dalla digitalizzazione della carta della zona. L output di questo processo è un file di disegno tridimensionale costituito da superfici appartenenti ad un layer il cui nome identifica il materiale di cui la superficie è composta; il numero fa riferimento ad una banca dati dove sono elencati una serie di materiali con le relative proprietà acustiche. Il passo successivo è costituito dall inserimento dei dati delle sorgenti, ed infine si procede al calcolo dei livelli (in bande e totali) nei diversi punti di ricezione. Nel caso in oggetto sono stati simulati solamente le emissioni provenienti dall infrastruttura oggetto di potenziamento e sono quindi trascurati tutti gli effetti acustici provenienti da altre infrastrutture esistenti e rumori prodotti da attività produttive e sociali. Il livello di confidenza che va attribuito ai valori desunti da un modello di simulazione numerica è comunque dell ordine di ± 2 db(a). Pagina 44 di 66

46 8.2 Livelli di pressione sonora attuali confronto modello/misure Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo La procedura per un corretto dimensionamento degli interventi di mitigazione sonora prevede innanzitutto la taratura del modello, realizzata attraverso il confronto tra dati rilevati in situ e dati calcolati dal modello nelle stesse postazioni. Come già precedentemente espresso, le simulazioni consentono di calcolare puntualmente sulla base dei dati di traffico forniti (ovvero il TGM dell anno 2007), il livello equivalente di pressione sonora, L Aeq, nel periodo diurno e notturno, ad ogni piano abitativo degli edifici esposti (ad 1 m di distanza dalla mezzeria della facciata più esposta all infrastruttura viaria). Per una più facile lettura il modello assegna una numerazione ad ogni ricettore ed attribuisce il numero di piano esaminato (1 = pian terreno e così via). I ricettori fittizi sono impostati ad 1.5 m dal piano di calpestio di ciascun piano abitabile dell edificio. Come elementi conoscitivi accessori, utili per il calcolo degli indici di priorità, vengono anche forniti i seguenti parametri: volume del piano considerato; il numero teorico degli abitanti esposti; la distanza in pianta del punto simulato dal ciglio più vicino dell infrastruttura l altezza relativa dal piano strada (positiva se la postazione sovrasta l autostrada, altrimenti negativa).. La tabella seguente riporta la sintesi dei livelli rilevati e i corrispondenti livelli calcolati dal modello. Punto Ora di Descrizione Leq [db(a)] Leq [db(a)] inizio Misurato Calcolato [day/night] [day/night] C1 - Complesso le Torri torre A 4 piano 59.0 / / 53.8 Dai dati dianzi esposti è evidente come la differenza tra il livello calcolato ed il livello misurato, sia contenuta nell ambito di incertezza del modello [dell ordine di ± 2 db(a)]. In ogni caso occorre però considerare le misure si riferiscono al 2003, mentre il modello è stato utilizzati sulla base dei dati di traffico attualizzati al 2007; la misura tiene anche conto del traffico su corso Torino e di tutte le altre emissioni provenienti dalle sorgenti che eventualmente concorrono alla determinazione del fenomeno acustico nell area. Pagina 45 di 66

47 Al fine di illustrare anche il fenomeno della propagazione sonora, elemento fondamentale per il corretto dimensionamento di interventi di mitigazione, lungo una sezioni tipologica sono state tracciate delle curve isofoniche rappresentative delle propagazione del clima acustico. In appendice sono anche riportate sotto forma tabellare i risultati delle simulazioni effettuate puntualmente ad ogni piano delle civili abitazioni. 8.3 Livelli di pressione sonora previsti In considerazione delle argomentazioni sopra riportate, nella valutazione dello stato di inquinamento al 2006 e nel successivo dimensionamento delle opere di insonorizzazione, si sono ritenuti validi senza alcuna correzione di taratura i valori di inquinamento forniti dal modello previsionale: infatti tali dati, oltre che essere cautelativi (nel caso in esame il modello tende a sovrastimare il dato di inquinamento), costituiscono l unico mezzo obiettivo di confronto nel caso di proiezioni di esercizio di medio termine, relative a condizioni staticamente rappresentative dell inquinamento medio (ovvero non quanto riscontrabile in periodi particolari dell anno). Al fine di illustrare anche in modo visivo il fenomeno della propagazione sonora è stata individuata una sezione tipologica di attraversamento rispetto a cui si è eseguita una simulazione numerica. La sezioni di attraversamento di cui sopra, rappresenta sotto il profilo geo morfologico il sito. Vengono prese come esempio le situazioni relative alle ore notturne che vengono di seguito evidenziate. Pagina 46 di 66

48 [m] Clima acustico notturno Clima acustico notturno 340 [m] [m] Sezione 1 Stato di fatto [m] Clima acustico notturno Clima acustico notturno 340 [m] [m] Sezione 1 Stato con interventi di mitigazione Come si può osservare la differenza nei confronti dell edificio civile impattato varia da 5 a 10 db(a) a seconda se ci riferisce al 1 piano o al piano terreno. L obiettivo di risanamento è stato quello di riportare tutti gli edifici civili che presentano superamenti dei limiti a valori compatibili con i limiti di progetto. I risultati relativi ai calcoli eseguiti con il modello sono riportati in appendice. Per ciascun piano abitativo dei ricettori considerati è stato calcolato il L eq day e night corrispondente ai dati di traffico inseriti come input. Pagina 47 di 66

49 9. IMPATTO ACUSTICO DEL CANTIERE Per poter effettuare una previsione accurata delle emissioni sonore delle attività di cantiere occorre riferirsi al programma delle attività, alla tipologia ed al numero dei macchinari impiegati ed alla collocazione di eventuali impianti fissi sul territorio. In più occorre valutare attentamente il rumore generato dalle arterie di traffico eventualmente spostate o modificate temporaneamente in funzione dei lavori, sia che rappresentino oggetto diretto di intervento sia che siano prossime alle aree interessate dal cantiere, con le eventuali differenze di velocità di scorrimento date dalla presenza di strettoie o semafori. Allo stato attuale, tuttavia, questo insieme di informazioni non è ancora completamente disponibile. Si fa riferimento quindi al programma di massima delle attività di cantiere, indicando soluzioni generali atte a contenere il disturbo acustico presso i ricettori più prossimi alle aree interessate dall attività. Il Comune di Pinerolo risulta attualmente privo di zonizzazione acustica: le aree interessate dagli interventi oggetto di studio sono eterogenee, comprendendo aree industriali, agricole, e miste nella breve estensione della strada in progetto. Un calcolo previsionale dell emissione del rumore del cantiere durante le varie fasi di sviluppo delle attività, comprensive delle differenti aree di installazione dei macchinari fissi e dei vari punti di intervento, con relativi percorsi dei mezzi di movimentazione e trasporto terra, non risulta attualmente fattibile vista la complessità e la diversità di mezzi ed attrezzature che verranno impiegati nelle varie lavorazioni, dei quali non si conosce attualmente la tipologia e la relativa rumorosità. Lo studio previsionale dipende dalla precisione con cui vengono caratterizzate le emissioni sonore dei differenti macchinari e dalla definizione precisa della cronologia delle attività. Non sono ancora note le specifiche ed il numero delle macchine da cantiere che opereranno nell area di interesse, e, considerando che la variabilità dei dati di livello sonoro misurati durante il funzionamento di macchine operatrici dello stesso tipo si aggira attorno ai 5-6 db a seconda del modello, della casa costruttrice e del grado di usura del macchinario stesso, risulterebbe altamente aleatorio, e quindi poco attendibile, il dato previsionale di disturbo causato dal cantiere nelle sue varie fasi presso i ricettori. C è poi da considerare che una parte degli interventi saranno attuati per mezzo di macchine, come ad esempio i battipali, i quali generano rumori di natura impulsiva, o con componenti tonali difficilmente prevedibili: questa caratteristica delle varie operazioni da attuare in fase di realizzazione dell adeguamento della SS 589 rendono qualsiasi previsione inattuabile con margini di tolleranza accettabili. Al di là di queste osservazioni, risulta impossibile vista la mancanza di un Piano di Zonizzazione Acustica comunale, definire i limiti di rumore diurni e notturni da non superare in aree di complessa attribuzione di uso del suolo, quali sono quelle di questa zona di Pinerolo, dove accanto alla prevista espansione industriale si hanno preesistenze di edifici rurali o residenziali. Pagina 48 di 66

50 In ogni caso le emissioni sonore previste dall attività di cantiere dovranno essere normate con decreto del Sindaco che dovrà stabilire intervalli temporali e limiti in deroga che il cantiere dovrà garantire al perimetro del medesimo in quanto al suo interno valgono le disposizioni del D.L. 277 del 1991 e successive integrazioni della legge 626 e 494 sulla sicurezza. Al fine di poter garantire in tutti i casi, al di là delle problematiche evidenziate in precedenza, il regolare svolgimento delle attività di costruzione nel rispetto dell ambiente, senza eccessivo disturbo presso i ricettori, sarà possibile attivare un monitoraggio delle immissioni sonore dovute alle attività di costruzione stesse e richiedere eventuali deroghe ai limiti massimi per quei periodi di tempo durante i quali è necessario eseguire attività particolarmente rumorose o realizzare opere in prossimità di ricettori particolarmente critici. Pagina 49 di 66

51 INA ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO SOVRAPPASSO SS 23 SCATOLARE CANALE DI BURIASCO SCATOLARE CANALE DI BURIASCO SCATOLARE CANALE DI BURIASCO CANALE DI IRRIGAZIONE DEL COMUNE DI BURIASCO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo 9.1 Descrizione del cantiere La fase di costruzione prevede la presenza di aree di cantiere fisse in varie aree prossime al tracciato della SS 589 e presso i tre siti dove esiste o dove verranno realizzate le rotatorie in diverse fasi di progressione dei lavori. La contemporaneità delle attività di cantiere e del normale flusso di traffico presente sulle arterie oggetto di intervento comportano lo studio dei vari step di lavoro, con relative scelte di posizionamento dei cantieri fissi e delle piste di cantiere, abbinati alle varianti alla circolazione stradale. Nelle aree di cantiere fisso è ipotizzabile la realizzazione delle strutture di supporto al cantiere, quali servizi igienici e baracche di vario uso (spogliatoi, uffici della Direzione Lavori, mensa, ), deposito di materiali da costruzione e di mezzi d opera, deposito di materiale di risulta di escavazioni, lavorazioni speciali e manutenzione degli utensili e dei mezzi, Le seguenti figure indicano le aree previste per la realizzazione di aree di cantiere fisse durante i vari step di lavorazione, intorno alle quali si articoleranno le diverse piste di cantiere per l accesso ai vari settori e le modifiche provvisorie alla viabilità: C.na Ciabot D'Spezia CANALE DI IRRIGAZIONE COMUNALE DI BURIASCO Circonvallazione di Pinerolo C.na LOSA Strada Statale n 23 LEGENDA Stradale per Poirino VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE Figura 1: Area di cantiere presso la rotonda di innesto della S.S. 589 sulla S.S. 23 del Sestriere. Pagina 50 di 66

52 SSA ASSE 1 ASSE 2 CANALE MOTTA GROSSA ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO SOTTOPASSO STRADA VECCHIA DI PISCINA ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO STRADA VECCHIA DI PISCINA CANALE FERROVIA E SCATOLARE SOTTOPASSO FERROVIA F.S. PINEROLO - TORINO Stradale Orbassano Strada Statale n 589 SCATOLARE ASSE 1 ASSE 2 Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo EDIFICIO IN PROGETTO edificio 3A in progetto LOTTO 3 edificio 3B in progetto ATOLARE E DI RIVA ASSE 1 ASSE 2 ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO SOTTOPASSO SS 589 SOTTOPASSO SS 589 ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE CANALE DI IRRIGAZIONE LEGENDA VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE Figura 2: Area di cantiere presso il sottopasso della S.S. 589 nei pressi di c.so Torino. Strada Vecchia Piscina CANALE MOTTA GROSSA S.P. 196 LEGENDA Strada Vecchia Piscina VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE Figura 3: Area di cantiere presso il sovrappasso della S.S. 589 sulla ferrovia Torino-Pinerolo. Pagina 51 di 66

53 ASSE 1 ASSE 2 Via Galilei Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo LEGENDA VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE Figura 4: Area di cantiere presso la rotatoria della S.S. 589 in zona industriale Porporata. La Figura 1 mostra l area prevista per il cantiere fisso di servizio alla costruzione del viadotto della S.S. 23 sulla nuova rotatoria di innesto della S.S. 589 sulla S.S. 23. Si evidenzia una possibile criticità del rumore presso le abitazioni prossime al cantiere, che già normalmente sono interessate dal rumore dei veicoli in transito sulle varie arterie. La Figura 2 riporta l area di cantiere ipotizzata per il sottopasso della S.S. 589 nei pressi di c.so Torino: si segnala la presenza di una sola costruzione adibita ad abitazione molto vicina al cantiere, essendo gli altri edifici adibiti ad usi produttivi. La Figura 3 rappresenta l area di cantiere presso il sovrappasso della S.S. 589 sulla ferrovia Torino-Pinerolo. Si individuano due abitazioni abbastanza prossime all area di cantiere, normalmente interessate dal rumore generato dalla S.S. 589, in quel tratto in rilevato, e dalla ferrovia Torino-Pinerolo; le altre costruzioni presenti nelle vicinanze sono di uso industriale (zona industriale della Porporata ); c è poi una cascina, che però presenta il lato esposto al disturbo adibito a ricovero mezzi completamente chiuso e senza finestre verso l esterno, cosa che garantisce alla parte adibita a civile abitazione una notevole schermatura dal rumore. La Figura 4 mostra l area di cantiere presso la rotatoria della S.S. 589 in zona industriale Porporata. In questo caso non si sottolinea la presenza di ricettori critici nelle immediate vicinanze del cantiere. Le attività di cantiere vengono ad inserirsi in un ambiente già interessato attualmente dal rumore generato dal traffico: l incremento di livello sonoro durante le attività in rari momenti, da Pagina 52 di 66

54 individuare e studiare in fase di cantiere, può risultare preponderante nella determinazione del clima acustico. Al fine di ottimizzare la compatibilità delle lavorazioni, e relativo rumore, con l ambiente antropico e naturale più prossimo alle sorgenti sonore disturbanti, lo studio suggerisce di predisporre alcuni accorgimenti in accordo con le imprese esecutrici dei lavori: Collocazione delle baracche di cantiere e degli eventuali prefabbricati di servizio a formare una barriera tra il sito del cantiere stesso ed i ricettori sensibili più vicini. In tal modo, le strutture stesse del cantiere concorrono efficacemente alla mitigazione del rumore verso l esterno. Utilizzo di pannelli fonoassorbenti e di parte del materiale di risulta degli sbancamenti per formare temporanee barriere atte a costituire uno schermo per i gruppi elettrogeni e per il sito ove si utilizzano utensili rumorosi (banchi di lavoro, taglio delle pietre, piegatura ferri, etc ) ed ogni altro dispositivo fisso. Adozione di un cronoprogramma (anche all interno di ogni giornata) in modo tale da evitare la contemporaneità di più attività che comportino l utilizzo di mezzi od utensili rumorosi. Sarà inoltre richiesta alle imprese la completa documentazione tecnica dei macchinari impiegati a testimonianza del rispetto dei limiti di omologazione e dell avvenuta manutenzione di tutti i dispositivi impiegati anche alla luce della recente normativa (D.L. n 262 del 4 settembre 2002 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all aperto ) Indicazioni preliminari sugli interventi di mitigazione Sulla base dei dati analizzati e discussi nel precedente punto, si evidenzia la necessità di operare con tutti gli accorgimenti possibili per ridurre il disturbo ai ricettori prossimi al cantiere, sia dal punto di vista dell organizzazione del cantiere stesso, sia dal punto di vista della predisposizione di eventuali schermature e/o barriere temporanee come già richiamato al precedente paragrafo. In particolare si può prevedere che nei tratti di cantiere prossimi ai ricettori sensibili vengano collocate barriere antirumore a schermatura delle emissioni verso le abitazioni durante lo svolgimento delle attività di costruzione. A tale fine è possibile utilizzare sia le tipologie di pannellature normalmente impiegate per le barriere stradali sia eventuale materiale di risulta degli scavi a costituire temporanee dune in terra di adeguata altezza laddove ve ne fosse lo spazio. Le caratteristiche degli edifici interessati, di altezza massima pari a circa 8-9 metri dal piano di campagna, permettono infatti una efficace riduzione del rumore proveniente dal cantiere con strutture di mitigazione (barriere o dune) di altezza pari a circa 4m. A seconda Pagina 53 di 66

55 E Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo dell organizzazione del cantiere è possibile l eventuale rilocazione di parte delle pannellature al fine di mitigare le emissioni sonore delle attività ove esse di volta in volta si svolgono. Nelle seguenti figure si ipotizza un eventuale disposizione di barriere acustiche finalizzate al contenimento del rumore in prossimità dei ricettori: Spezia CANALE DI IRRIGAZIONE DEL COMUNE DI BURIASCO Circonvallazione di Pinerolo EMINA SCATOLARE CANALE DI BURIASCO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO SOVRAPPASSO SS 23 SCATOLARE CANALE DI BURIASCO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO C.na LOSA SCATOLARE CANALE DI BURIASCO Strada Statale n 23 LEGENDA Stradale per Poirino VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE BARRIERE ACUSTICHE Figura 5: Area di cantiere presso la rotonda di innesto della S.S. 589 sulla S.S. 23 del Sestriere: barriere acustiche ai bordi del sito in prossimità dei ricettori. EDIFICIO IN PROGETTO edificio 3A in progetto LOTTO 3 edificio 3B in progetto ATOLARE E DI RIVA ASSE 1 ASSE 2 LEGENDA ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO CANALE DI IRRIGAZIONE SOTTOPASSO SS 589 SOTTOPASSO SS 589 ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE VIABILITA' IN PROGETTO AREA DI CANTIERE BARRIERE ACUSTICHE Pagina 54 di 66

56 Strada Statale n 589 Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Figura 6: Area di cantiere presso il sottopasso della S.S. 589 nei pressi di c.so Torino: barriere acustiche ai bordi del sito. ASSE 1 ASSE 2 ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO CANALE MOTTA GROSSA SCATOLARE SOTTOPASSO STRADA VECCHIA DI PISCINA ATTRAVERSAMENTO CON SIFONE FOSSO IRRIGUO SCATOLARE SOTTOPASSO FERROVIA CANALE MOTTA GROSSA STRADA VECCHIA DI PISCINA CANALE F.S. PINEROLO - TORINO LEGENDA FERROVIA S.P. 196 VIABILITA' IN PROGETTO Strada Vecchia Piscina AREA DI CANTIERE BARRIERE ACUSTICHE Figura 7: Area di cantiere presso il sovrappasso della S.S. 589 sulla ferrovia Torino-Pinerolo: barriere verso le abitazioni. Sulla base di precedenti esperienze, la collocazione di barriere come indicato nelle figure permette di stimare un attenuazione del rumore pari a circa 5 db presso l edificio più vicino all area di cantiere e di ridurre quindi il livello di emissione sonora. Al fine di ridurre ulteriormente le emissioni durante i periodi di maggiore operatività del cantiere e per giungere ad una ottimizzazione delle attività dal punto di vista delle emissioni sonore è possibile operare in modo da attuare un cronoprogramma con minore contemporaneità di uso dei mezzi operativi. La garanzia del rispetto da parte delle imprese del recente decreto sulle emissioni sonore delle macchine destinate a funzionare all aperto (D.L. n 262 del 4 settembre 2002) permetterà di contenere ulteriormente le emissioni sonore medesime. Dal punto di vista dell impatto ambientale, risulta ovvio che i limiti di potenza sonora indicati dal decreto possono determinare o meno superamenti dei limiti di emissione presso i ricettori a seconda dei luoghi ove vengono impiegati i macchinari, a seconda del numero di essi e della tipologia di attività svolta (un macchinario che funziona a vuoto ha emissioni diverse rispetto a quando è sotto sforzo). Pagina 55 di 66

57 Sulla base di queste considerazioni si evince come, per procedere con le attività medesime, sia opportuno, oltre al richiedere alle imprese il rispetto del citato decreto n 262, predisporre un monitoraggio acustico presso i ricettori sensibili concordando con le amministrazioni locali un cronoprogramma di attività associato a deroghe ai limiti vigenti. Si specifica infine, che le nuove opere e l adeguamento delle esistenti non modificano il clima acustico presso ricettori di particolare sensibilità quali ospedali, case di cura o di riposo, scuole, etc Pagina 56 di 66

58 9.2 Conduzione delle attività di costruzione dal punto di vista dell inquinamento da rumore Allo stato attuale, come già detto in precedenza, le informazioni sulle sequenze delle operazioni di cantiere e sui mezzi operativi che verranno impiegati per le attività di costruzione (escavatori, camion, utensili, etc ) non permettono di individuare con sufficiente sicurezza le tipologie di lavorazioni e di conoscere le emissioni sonore relative ad ogni singolo mezzo o strumento impiegato. Al fine di poter garantire il regolare svolgimento delle attività di costruzione nel miglior rispetto possibile dell ambiente, è possibile attivare un monitoraggio delle immissioni sonore dovute alle attività di costruzione stesse e richiedere eventuali deroghe ai limiti massimi per quei periodi di tempo durante i quali è necessario eseguire attività particolarmente rumorose o realizzare opere in prossimità di ricettori sensibili Metodologia operativa per il monitoraggio delle attività Il monitoraggio delle attività potrà essere eseguito secondo la seguente metodologia operativa: 1) Si individuano le postazioni per la collocazione dello strumento di misura in occasione dello svolgimento delle differenti attività di cantiere 2) Si predispone una centralina per la misura del rumore a lungo termine composta secondo le seguenti specifiche tecniche: Strumentazione fonometrica di classe I ai sensi dell Art. 2 decreto 16/03/1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. Capacità di immagazzinare in una memoria di acquisizione interna allo strumento campioni di livello sonoro equivalente con cadenza temporale di 10 minuti o inferiore. Possibilità di connessione remota ad un centro di controllo del monitoraggio che scarica periodicamente le informazioni acquisite dallo strumento e compila un report analitico comprendente le indicazioni sulle attività di costruzione svolte durante il periodo in oggetto. Possibilità di ricollocare la centralina di monitoraggio in differenti punti presso ricettori sensibili a seconda delle attività da monitorarsi. 3) Sulla base del programma delle attività si stabilisce un calendario di rilocazioni della postazione di misura in modo da acquisire dati sulle attività maggiormente rumorose. Pagina 57 di 66

59 4) Nel caso si riscontrino dei superamenti significativi dei limiti di emissione od immissione sonora si procederà ad individuare dal diario delle attività di cantiere quali siano le eventuali cause di tali superamenti (ricordando che possono anche presentarsi casi in cui sorgenti estranee alle attività in oggetto siano temporaneamente presenti sul territorio e contribuiscano quindi alla composizione del livello sonoro). 5) Una volta individuate le attività maggiormente critiche, si provvederà affinché le emissioni sonore vengano ridotte mediante modifiche al cronoprogramma e/o installazione di dispositivi adatti alla mitigazione del rumore. Pagina 58 di 66

60 10. INTERVENTI DI MITIGAZIONE PREVISTI Alla luce degli elementi emersi dal presente studio si evince che, nell area di studio in oggetto, i livelli massimi di emissione dell infrastruttura viaria rientreranno per tutti gli edifici abitativi esposti sia per la fascia oraria diurna [06:00 22:00] che per quella notturna [22:00 06:00], nei limiti di progetto. Nel corso del presente studio è stata verificata la presenza di ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura o di riposo) in una fascia di 500 m per parte rispetto all infrastruttura SS n.589. Detta verifica ha dato esito negativo. Il complesso scolastico comprendente il Liceo Scientifico M. Curie, l Istituto tecnico G. Buniva, l Istituto Alberghiero, risulta al di fuori della fascia di attenzione. L analisi dei dati e la successiva modellazione numerica hanno portato all individuazione di alcune aree critiche per le quali si renderà opportuno provvedere all inserimento nel progetto di opere di mitigazione del rumore. La cartografia specifica allegata riporta puntualmente il posizionamento degli interventi ed il loro dimensionamento. Il dimensionamento delle opere di mitigazione è stato effettuato con l obiettivo di ricondurre i livelli di pressione sonora rilevati o calcolati presso ciascun ricettore, entro i limiti predefiniti. Come suggerito dal decreto sui piani di risanamento, si possono utilizzare interventi sulla sorgente (pavimentazioni fonoassorbenti), lungo le vie di propagazione (barriere antirumore) e nel caso di edifici singoli, o per i piani più alti di alcune abitazioni, anche interventi diretti sul ricettore (finestre antirumore). I dettagli descrittivi delle tipologie e degli interventi studiati, indicati a parte con numero progressivo sulle tavole di studio allegate, sono riportati nella tabella seguente. Comune PINEROLO ID intervento Lunghezza [m] Altezza [m] Superficie [m 2 ] Tipo Costo unitario [ /m 2 ] Costo [ ] Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Pavimentazione antirumore tradizionale I costi unitari sono stati ricavati dalla tabella 1 "Caratterizzazione e indice dei costi di interventi di bonifica acustica" - allegato 3 del Decreto Ministero dell'ambiente del 29 novembre Di seguito vengono sinteticamente illustrate le varie tecniche di insonorizzazione proposte in questo studio per il nostro caso. Pagina 59 di 66

61 Pavimentazioni drenanti L impiego di tale tipologia di pavimentazione in ambito autostradale costituisce oramai una consolidata metodologia per il controllo sia del rumore da traffico che dei fenomeni di acquaplaning in caso di pioggia; i principi su cui si basa l effetto di tale pavimentazione sono essenzialmente legati alla riduzione del rumore di rotolamento a causa di: Riduzione dei fenomeni di air-pumpig fra scanalature dei pneumatici e superficie stradale, a causa dei vuoti presenti nella superficie stessa; Riduzione dei fenomeni di amplificazione dovuti all effetto corno fra superficie stradale e battistrada, a causa delle proprietà fonoassorbenti della pavimentazione. In generale, nel caso di impiego su autostrade e strade extraurbane dove risulta predominante il rumore di rotolamento, i benefici derivanti dall adozione di tali pavimentazioni speciali sono stimabili in -1.5, -3.0 db(a) in confronto con gli asfalti tradizionali. Recentemente si è sviluppato l uso di tali pavimentazioni fonoassorbenti anche in ambiente urbano (circonvallazioni, tangenziali, strade di attraversamento veloce), mediante la messa a punto di sistemi in grado di assorbire e dissipare le componenti di rumore attribuibili al motopropulsore, allo scarico, al ventilatore, ecc. Con tale tecnologia si riesce ad ottenere una sensibile riduzione di rumorosità anche per i veicoli fermi, con motore acceso, od in transito a bassa velocità, ovvero le condizioni più frequenti nelle normali condizioni di traffico urbano: secondo le più accreditate sperimentazioni i benefici sono stimabili in db(a), in confronto con le normali pavimentazioni. Schermi anti rumore Per quanto riguarda infrastrutture viarie quali autostrade, tangenziali, strade extraurbane di scorrimento veloce si tratta di una soluzione ampiamente sperimentata, e di cui si conoscono a sufficienza limiti e pregi. Tali barriere sono generalmente costituite di materiali che impediscono la trasmissione del rumore (materiali fonoisolanti, quali acciaio, alluminio,legno, calcestruzzo, ecc.), abbinati a materiali che dissipano l energia sonora su di essi incidente, riducendo l effetto di riflessioni indesiderate (materiali fonoassorbenti, quali argilla espansa, fibre plastiche o minerali, sistemi a risuonatore, ecc.). L attenuazione globale che può essere ottenuta con tali mezzi è generalmente compresa fra 4 e 11 db(a), in riferimento al livello equivalente valutato in facciata degli edifici: ovviamente tali valori si riferiscono alle zone di ombra acustica definite dallo schermo, la cui estensione è funzione dell altezza, lunghezza e posizione della barriera stessa. Valori di perdita di inserzione superiori a 11 db(a) sono tecnicamente raggiungibili, ma solo mediante interventi più complessi, Pagina 60 di 66

62 quali ad esempio barriere con speciali aggetti che aumentano l attenuazione per diffrazione, coperture parziali delle sorgenti, del tipo a cielo aperto mediante baffles o totalmente fonoisolanti mediante pannelli tradizionali; viceversa valori di attenuazione inferiori a 4 db(a) rendono discutibile l adozione di barriere. Le caratteristiche acustiche che dovranno avere le pannellature costituenti gli schermi anti rumore, saranno di avere un potere fonoisolante (tale a garantire le prestazioni in termini di insertion loss) minimo R w pari a 25 db, mentre tutte le altre caratteriste prestazionali devono essere compatibili con il Disciplinare Tecnico dell ANAS Ente Nazionale per le Strade s.p.a. Per quanto riguarda le caratteristiche non acustiche, di stabilità, sicurezza e durabilità si rimanda a quanto previsto dalle norma UNI-EN , e precisamente: Parte 1 : requisiti meccanici e strutturali Allegato A : Carico dinamico e carico del vento Allegato B : Peso proprio Allegato C : Impatto di pietre Allegato D : Sicurezza in caso di collisione dei veicoli Allegato E : Carico dinamico della neve Parte 2 : requisiti di sicurezza e compatibilità ambientale Allegato A : Resistenza al fuoco Allegato B : Pericolo di caduta di frammenti di barriera Allegato C : Compatibilità ecologica Allegato D : Uscite di sicurezza Allegato E : Riflessione della luce Allegato F : Trasparenza. Pagina 61 di 66

63 11. MONITORAGGIO IN FASE DI ESERCIZIO Adeguamento della S.S. N. 589 nel comune di Pinerolo Al fine di acquisire informazioni relative alle immissioni sonore in concomitanza della messa in esercizio della strada con le relative modifiche, si propone di attivare un monitoraggio acustico presso postazioni di misura da concordarsi con gli enti di gestione del territorio e gli enti di supporto tecnico (Comuni, Provincia di Torino, ARPA). Tali informazioni permetteranno di quantificare il reale impatto da rumore presso i ricettori maggiormente critici, verificare i dati di progetto ed eventualmente ottimizzare gli interventi di mitigazione. Una possibile modalità operativa per l attivazione di tale monitoraggio prevede la predisposizione di una postazione fonometrica per rilievi a lungo termine da programmare per periodi di tempo di una settimana ai sensi della normativa vigente. Lo strumento dovrà essere collocato presso una postazione di rilevamento su uno dei ricettori sensibili maggiormente esposti da scegliersi in modo tale che eventuali sorgenti estranee alla viabilità oggetto di studio risultino ininfluenti. Lo strumento, dotato di memoria di acquisizione interna per i dati, dovrà essere programmato per: a) Acquisizione del livello sonoro equivalente e dei livelli percentili L1, L10, L50, L90, L95, L99 su base temporale oraria, diurna, notturna e giornaliera. b) Acquisizione del profilo temporale del livello sonoro su base temporale di 1s al fine di individuare la presenza di eventi sonori spuri (ad esempio l abbaiare dei cani piuttosto che il transito di un elicottero) o di eventuali sorgenti sonore attive per periodi limitati di tempo. Le informazioni acquisite dal monitoraggio saranno ulteriormente integrate da misurazioni da eseguirsi in presenza dei tecnici operatori (ad esempio in concomitanza con l installazione od il ritiro della strumentazione per il monitoraggio in continuo) relative a: 1) Acquisizione di dati spettrali del rumore presente presso la postazione di misura a lungo termine su base temporale di almeno 10 minuti. 2) Caratterizzazione delle emissioni sonore delle sorgenti fisse eventualmente presenti presso la postazione di monitoraggio ed aventi una possibile influenza sulla composizione del livello sonoro (ad esempio attività artigianali o agricole). La caratterizzazione di eventuali sorgenti fisse deve essere effettuata applicando la norma ISO3746 Determination of sound power levels of noise sources Survey method. L applicazione di questa norma permette di escludere al più possibile l effetto indotto dalla presenza delle emissioni di ulteriori eventuali sorgenti presenti sul territorio. Pagina 62 di 66

64 I dati di emissione sonora caratteristici di ogni sorgente dovranno infine essere utilizzati per valutare i dati scaturiti dal monitoraggio a lungo termine: qualora infatti presso la postazione di misura risultassero influenti una o più sorgenti sonore estranee alla nuova viabilità, il contributo delle stesse dovrà essere ovviamente escluso per una corretta valutazione della sola sorgente stradale. I parametri di cui al punto a) a seguito della loro validazione andranno a formare un report di sintesi relativo all intera settimana di indagini così da poter essere agevolmente consultati e/o archiviati all interno di una banca dati. Pagina 63 di 66

65 12. CONCLUSIONI Gli elementi emersi nel presente studio hanno evidenziato che nell area in oggetto, i livelli massimi di emissione della SS 589 rientreranno nei limiti di progetto per tutti gli edifici abitativi esposti, sia per la fascia oraria diurna [06:00 22:00] che per quella notturna [22:00 06:00]. Nel corso del presente studio è stata anche verificata l assenza di ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura o di riposo) in una fascia di 500 m per parte dall infrastruttura SS n.589. Gli interventi specifici previsti in questo studio al fine del contenimento del rumore presso alcuni ricettori critici sono tratti di strada da realizzare con asfalto drenante e barriere acustiche di varie altezze. La tabella seguente riassume gli interventi ipotizzati, rimandando alla cartografia per la corretta localizzazione dei medesimi: Comune PINEROLO ID intervento Lunghezza [m] Altezza [m] Superficie [m 2 ] Tipo Costo unitario [ /m 2 ] Costo [ ] Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Barriera antirumore artificiale Pavimentazione antirumore tradizionale I costi unitari sono stati ricavati dalla tabella 1 "Caratterizzazione e indice dei costi di interventi di bonifica acustica" - allegato 3 del Decreto Ministero dell'ambiente del 29 novembre In alternativa ad un intervento di bonifica finalizzato alla mitigazione del rumore nell ambiente circostante l infrastruttura, è possibile prevedere un intervento diretto sui ricettori sensibili. Al fine di conseguire maggiori benefici almeno in termini di comfort degli ambienti abitativi se non dell intera area oggetto di studio, è possibile prefigurare l installazione di serramenti ad alto potere fonoisolante presso le abitazioni che si affacciano sulla infrastruttura. Per quanto riguarda il disturbo acustico durante la fase di cantiere, non ci sono allo stato attuale sufficienti e precise informazioni sui tempi e sui mezzi impiegati per le varie operazioni di costruzione, per cui si sono date indicazioni generali, applicate alle situazioni di cantiere già previste, per la conduzione dei lavori. Lo studio indica la predisposizione di accorgimenti utili per la migliore gestione delle attività dal punto di vista delle emissioni sonore quali: Collocazione delle baracche di cantiere e degli eventuali prefabbricati di servizio a formare una barriera tra il sito del cantiere stesso ed i ricettori sensibili più vicini. Utilizzo di pannelli fonoassorbenti e di parte del materiale di risulta degli sbancamenti per formare temporanee barriere atte a costituire uno schermo tra l area di cantiere ed i ricettori. Pagina 64 di 66

66 Adozione di un cronoprogramma (anche all interno di ogni giornata) in modo tale da evitare la contemporaneità di più attività che comportino l utilizzo di mezzi od utensili rumorosi. Impiego di macchinari rispondenti alle recenti direttive europee relative ai limiti di omologazione relativamente alla emissione sonora (D.L. n 262 del 4 settembre 2002 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all aperto ) In occasione dello svolgimento delle attività maggiormente critiche dal punto di vista delle emissioni sonore, è opportuno procedere secondo tempi e modi da concordare con l amministrazione comunale richiedendo una deroga temporanea ai sensi della normativa vigente. Unitamente sarà opportuno attivare un monitoraggio acustico per giungere ad una ottimizzazione dell organizzazione delle attività. Pagina 65 di 66

67 Studio di Impatto Ambientale Componente Rumore: misurazioni fonometriche, studio della componente rumore, redazione della relazione eseguita da: arch. Michele Darò, abilitato all Attività di tecnico competente in acustica ambientale con determinazione dirigenziale n. 449 del 5/11/2002 Regione Piemonte, ai sensi della Legge 26/10/1995 n dott. Germano Dealessandri, abilitato all Attività di tecnico competente in acustica ambientale con determinazione dirigenziale n. 63 del 23/03/1998 Regione Piemonte, ai sensi della Legge 26/10/1995 n ing. Marco Garbolino, abilitato all Attività di tecnico competente in acustica ambientale con determinazione dirigenziale n del 03/03/1997 Regione Piemonte, ai sensi della Legge 26/10/1995 n timbri e firme Pagina 66 di 66

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