STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE APPROFONDIMENTO SISTEMAZIONE MATERIALE DI RISULTA A CRETAZ
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1 Comune di Cogne, Valsavarenche, Aymavilles e Villeneuve IMPIANTO IDROELETTRICO DI CHAVONNE STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE APPROFONDIMENTO SISTEMAZIONE MATERIALE DI RISULTA A CRETAZ I TECNICI DATA Dr. For. Enrico Ceriani Ing. Marco Fiou Settembre 2010 ALLEGATO H0039
2 1 PREMESSA Il presente approfondimento è relativo alla Sistemazione Definitiva del Materiale di risulta del Cantiere di Cretaz. Come esposto nella Relazione generale dello Studio di Impatto Ambientale Allegato H0034 sono state prese in considerazioni due Alternative in merito a tale materiale di risulta, ovvero: Alternativa 3 che prevede il conferimento nell impianto di lavorazione di inerti di Sarre del materiale di risulta degli scavi di Cretaz. Alternativa 2 che prevede la sistemazione definitiva in loco del materiale di risulta degli scavi di Cretaz. In seguito a sopralluoghi e confronti con l Amministrazione Comunale di Cogne e con gli Uffici regionali competenti in materia, è stata concordata la presentazione di due Soluzioni in merito alla sistemazione in loco del materiale di risulta degli scavi, definite Soluzione A e Soluzione B. Entrambe le Soluzioni sono parte dell Alternativa 2, si sottolinea però come la Soluzione A sia stata descritta ed analizzata nella Relazione di SIA Allegato H0034 mentre la Soluzione B è argomento del presente approfondimento. Charvensod, 20/09/2010 Dr. For. Enrico Ceriani 1
3 2 BILANCIO SCAVI RIUTILIZZI MATERIALE DI RISULTA DEL CANTIERE DI CRETAZ La realizzazione dello sbarramento, dell opera di presa invernale, della diga gonfiabile, del dissabbiatore, della galleria by pass, del bacino di accumulo e della pista da fondo comporteranno la movimentazione di ingenti quantitativi di materiale sia di scavo che di rinterro-riporto che di riutilizzo per formazione di cls. Come si evince dalla tabella esposta nella pagina seguente gli scavi in materiale sciolto complessivamente sommano a mc, a cui si aggiungono mc di sbancamenti in materiale lapideo, per un totale di mc. I rinterri comporteranno globalmente l utilizzo di mc, mentre circa mc di materiale inerte selezionato verranno riutilizzati per la produzione in loco di calcestruzzo. Ne consegue che le opere previste a Cretaz determineranno la formazione di circa mc di materiale di risulta in parte costituito da elementi lapidei di svariate dimensioni ed in parte da terra fine, sabbia ed altro materiale sciolto. Considerando un coefficiente di espansione volumetrico mediamente pari ad 1.3, nel complesso gli interventi in esame comporteranno lo stoccaggio di poco più di mc di materiale di risulta. Si tratta certamente di ingenti volumi di materiale il cui smaltimento può risultare sia oneroso che complicato. Come detto in premessa sono state valutate due alternative di destinazione dei volumi di risulta derivanti dal bilancio scavi e riporti delle opere previste a Cretaz, ovvero Alternativa 3 della Relazione di SIA Allegato che prevede il conferimento nell impianto di lavorazione di inerti di Sarre del materiale di risulta degli scavi di Cretaz e l Alternativa 2 che prevede la sistemazione definitiva in loco del materiale di risulta degli scavi di Cretaz; l Alternativa 2 a sua volta si divide in due Soluzioni, ovvero: la Soluzione A che prevede la sistemazione dei mc nella zona attualmente occupata dallo smarino delle miniere che è stata disposto nella formazione di un grosso accumulo allungato lungo la sponda destra del torrente Grand Eyvia per circa 500m e per una larghezza sino a 100metri; la Soluzione B che prevede il deposito definitivo del materiale nell ampia area pascoliva compresa fra il bacino in progetto e la strada regionale a valle di Cretaz. La Soluzione A è stata descritta nel par della Relazione del SIA Allegato H0034 mentre la Soluzione B è alla base del presente approfondimento. 2
4 Tabella 1: Bilancio scavi riporti riutilizzi - materiale di risulta Cantiere di Cretaz Opere Cretaz - Valle di Cogne Opera Materiale sciolto Materiale lapideo Reinterri Inerte per cls Diga 0, ,00 300, , ,00 1, ,00 Opera di presa invernale 2.800, , , , ,00 1, ,00 Dissabbiatore , , , , ,00 1, ,20 Diga gonfiabile 1.800,00 0,00 0, ,00 540,00 1,30 702,00 Galleria by-pass 0, ,00 0, , ,00 1, ,00 Sbocco della galleria by-pass 0,00 100,00 0,00 60,00 40,00 1,30 52,00 Galleria di derivazione estiva 0, ,00 0, , ,00 1, ,00 Impermeabilizzazione sponda destra , ,00 600,00 0, ,00 1, ,00 Realizzazione pista di fondo 0, , , , ,00 1, ,00 Totale Scavi Riutilizzo , , , , , ,00 Bilancio Materiale risulta ,00 Coefficiente di aumento volumetrico Totale materiale di risulta stoccabile 1, ,20 3
5 3 DESCRIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO La zona individuata per il deposito definitivo del materiale di risulta degli scavi nella presente Soluzione B è l area prativa a valle di Cretaz, compresa fra il villaggio, la Cabina di distribuzione Deval, la strada regionale per Cogne e la sponda destra del Torrente Grand Eyvia. Tale area di estensione complessiva pari a 4,0 ha è in parte stata individuata come zona di stoccaggio temporaneo del materiale in attesa di riutilizzo in fase di cantiere. Attualmente la superficie in esame viene utilizzata per la produzione di foraggio, ha una morfologia molto dolce, infatti tende a digradare lievemente dalla strada regionale alla scarpata sulla sponda destra del torrente Grand Eyvia. L intera area è dotata di un impianto di irrigazione a pioggia a scomparsa ed è priva di individui arborei ed arbustivi, infatti lo sfalcio ed il pascolo garantiscono il persistere della sola copertura erbacea costituita da un popolamento piuttosto omogeneo e poco diversificato dal punto di vista floristico, con abbondanza di ombrellifere di grande taglia (Heracleum sphondylium), insieme a entità vegetali caratteristiche di prati pingui su suoli fertili, relativamente profondi e freschi. Tale banalizzazione del corteggio floristico, con prevalenza di specie nitrofile, è attribuibile ad un eccessiva fertilizzazione, che dovrebbe mantenersi bassa, per garantire una buona diversificazione floristica di tali fitocenosi (vedi par dell Allegato H0034). 4 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO IN PROGETTO In quest area semipianeggiante con lieve pendenza verso l alveo, nella presente Soluzione B si prevede il riporto dei mc di materiale di risulta che determinerebbe un elevazione in media di un 1,50m e massima di 3,15m del piano di campagna. L ipotesi progettuale consiste nel riporto di uno strato di materiale a partire dal margine in prossimità della strada regionale che andrà a digradare dolcemente verso il torrente Grand Eyvia ed ai lati, ovvero verso la Cabina di distribuzione Deval e verso il villaggio di Cretaz. Si andrebbe quindi a mantenere l attuale morfologia semipianeggiante del prato caratterizzata da una leggera pendenza dalla strada regionale verso l alveo. I lavori dovranno essere svolti per piccoli lotti e non coinvolgeranno globalmente i 4.0 ha in esame. L operazione preliminare indispensabile a salvaguardare il buon esito dell intervento, che ha come fine sia il deposito del materiale di risulta che il ripristino dell area prativa, è lo scotico attraverso cui accantonare lo strato superficiale vegetale per un riutilizzo a lavori ultimati. Anche questa operazione non dovrà essere eseguita in un unica fase ma per lotti funzionali tenendo in 4
6 considerazione l evolversi del cantiere al fine di movimentare il meno possibile la parte vegetale e per non lasciare per troppo tempo il terreno da modellare senza l orizzonte organico. Al fine di recuperare un maggior quantitativo di terra fine da ridistribuire superficialmente per la formazione del letto di semina, in caso di necessità potrebbe essere effettuato uno scavo sino ad un metro di profondità con vagliatura del materiale, in moda da separare lo scheletro dal materiale terroso. Di seguito dovrà essere depositato il materiale di risulta a settori realizzando una livelletta simile allo stato attuale e di spessore intorno ad un metro. Terminata l operazione di livellamento del materiale superficiale si dovrà procedere al ripristino dell orizzonte organico recuperato con lo scotico, seguita dalla preparazione del letto di semina con successiva semina accompagnata da un adeguata concimazione. La scelta della miscela di semina dovrà essere effettuata con un consulente agronomo esperto in materia sulla base dei risultati delle analisi chimico-fisiche del nuovo substrato che si verrà a creare. A tal proposito si sottolinea come il materiale di risulta che andrà a depositarsi in loco sarà costituito principalmente da terra mista ad elementi lapidei, per cui non si andrà a creare un substrato sterile e molto permeabile che potrebbe rappresentare un problema per il ripristino di un buon prato-pascolo. Ne consegue che il riporto del materiale sciolto di risulta degli scavi con successiva sistemazione dello strato organico superficiale derivante dallo scotico nel complesso sarà simile agli interventi di bonifica agraria frequentemente realizzati sul territorio regionale. Il ritorno alla composizione floristica attuale non sarà immediato in quanto la miscela di semina iniziale sarà costituita da poche specie, per lo più graminee e leguminose, alle quali solo in seguito alla maturazione della cenosi erbacea si mescoleranno le ombrellifere e le altre dicotiledoni. Si sottolinea infine che l impianto di irrigazione a pioggia esistente verrà dismesso e completamente ripristinato sempre con irrigatori a scomparsa. Al fine di raccogliere le acque reflue dell irrigazione verranno realizzate due canalette di gronda ai lati dell area di intervento, una costeggerà la pista di accesso parallela al muro di cinta della Cabina Deval e l altra il confine verso il villaggio di Cretaz; entrambe si allungheranno dalla strada regionale sino al bacino di accumulo in progetto che delimiterà il lato di valle dell area prativa. 5
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8 5 DESCRIZIONE DEGLI IMPATTI In questa fase si verificano le interferenze tra l ambiente e l Alternativa 2 Soluzione B - consistente nella realizzazione dell impianto idroelettrico con la sistemazione nell area prativa a valle di Cretaz del materiale di risulta degli scavi del cantiere di Cretaz. 5.1 FASE DI COSTRUZIONE Impatti sulla vegetazione coltivata e sull ecosistema agrario 1) Interferenza: scavi, riporti, opere di sistemazione del materiale di risulta degli scavi Impatto: eliminazione di specie di particolare interesse floristico Gli interventi in oggetto andranno ad interessare aree prative di ridotto interesse floristico; non si hanno essenze di peculiare pregio o rare, per cui l impatto in tal senso è da ritenersi assente. 2) Interferenza: scavi, riporti, opere di sistemazione del materiale di risulta degli scavi Impatto: contrazione delle aree prative e pascolive Gli interventi in oggetto comporteranno temporaneamente l eliminazione della copertura erbacea che verrà poi ripristinata mediante la stesura superficiale della terra fine recuperata attraverso lo scotico, con eventuali apporti di terreno vegetale da altri cantieri nel caso risultasse necessario per restituire all area lo stesso orizzonte organico attualmente presente. La dimensioni delle aree di cantiere è pari a 4.0ha, ma sarà suddivisa in più lotti funzionali di circa mq, per cui si ritiene che l impatto sulla componente vegetazionale erbacea e sulle superficie prative sia da ritenersi di media entità, temporaneo e completamente reversibile in breve tempo ad ultimazione lavori. 3) Interferenza: sversamenti di sostanze inquinanti e produzione di polveri Impatto: danni alla vegetazione presente Come esposto precedentemente in merito agli altri cantieri, l impatto determinato dalla produzione di polveri può essere considerato trascurabile, mentre per quanto concerne lo sversameto di sostanze inquinanti i danni alla vegetazione presente sono completamente evitabili e di natura del tutto accidentale. 7
9 Impatti sul paesaggio Gli interventi in oggetto interesseranno certamente un area visibile da entrambi i versanti, dalla strada regionale e da parte del villaggio di Cretaz. L attivitià di cantiere e la presenza di aree denudate comporterà indubbiamente una detrazione paesaggistica che potrà comunque essere contenuta intervenendo per piccoli lotti di dimensioni inferiori ad un Ha, che verranno seminati ad ultimazione lavori. L impatto in tal senso è da ritenersi di media entità ma comunque temporaneo e mitigabile. Impatti sulla qualità dell aria e sul rumore Gli interventi in oggetto comporteranno temporaneamente la presenza di macchine operatrici e e l attività di cantiere nei prati limitrofi al villaggio di Cretaz, con conseguente disturbo acustico e visivo e produzione di polveri. Si tratta di elementi che andranno a riflettersi negativamente sia sulla qualità dell aria che sul rumore, ma si tratta di un interfernza temporanea legata al periodo di svolgimento dei lavori che interesseranno solamente alcuni mesi degli ultimi due anni di lavorazione. L impatto è da ritenersi negativo di media entità ma temporaneo e mitigabile. Impatti sull ambiente urbano e sull economia locale La presenza delle macchine operatrici e dell attività di cantiere generando runmore e polveri si rifletterà negativamente anche sull ambiente urbano e sull economia locale, che nel caso in esame sono il villaggio di Cretaz e gli alberghi presenti. Sotto questo punto di vista l impatto è innegabilmente negativo, ma sarà limitato ad un breve perodo di tempo, corrispondente a pochi mesi negli ultimi due anni. Il periodo di svolgimento di questi lavori potrebbe essere concordato con gli albergatori locali al fine di ridurre al minimo l interfernza evitando quindi i mesi di massima affluenza turistica e concentrando gli interventi fra Settembre e Novembre degli ultimi due anni di cantiere. L impatto è da ritenersi quindi negativo di lieve entità ma temporaneo e mitigabile. 5.2 FASE DI ESERCIZIO In fase di esrcizio delle opere in progetto non si prevedono impatti legati alla sistemazione defintiva del materiale di risulta degli scavi nei prati a valle di Cretaz. 8
10 6 MITIGAZIONE E COMPENSAZIONI 6.1 VEGETAZIONE COLTIVATA - ECOSISTEMA AGRARIO In fase di costruzione delle opere le misure mitigative previste per ridurre gli impatti negativi sulla componente ambientale considerata sono: f f f un accorta operazione di scotico nelle aree interessate dagli interventi finalizzata al recupero dello strato superficiale organico che dovrà essere riutilizzato per il ripristino a verde ad ultimazione lavori una lavorazione superficiale del letto di semina costituito principalmente dal materiale derivante dallo scotico la concimazione del letto di semina ed il successivo inerbimento per mezzo di una miscela di semina il più simile possibile alla composizione naturale del cotico erboso. lo svolgimento delle operazioni di semina dovrà compiersi appena terminati i lavori di movimento terra e comunque nell'anno in cui tali lavori si svolgono Per quanto concerne la fase di esercizio delle opere gli impatti sulla vegetazione coltivata e sull ecosistema agrario saranno assenti e non si prevedono misure mitigative. 6.2 PAESAGGIO In fase di realizzazione delle opere la principale misura mitigativa finalizzata a ridurre l impatto sul paesaggio sarà la predisposizione di una barriera visiva costituita da alberi ad alto fusto. Il verde nasce quindi dalla volontà di ridurre l impatto ambientale derivante dalla presenza del cantiere diventando un fattore di riqualificazione ambientale dell intorno. Quindi porta non solo alla riduzione degli aspetti negativi conseguenti l intervento di mitigazione acustica, ma apporta anche benefici positivi e qualificanti degli spazi contigui. La barriera vegetale è composta esclusivamente da specie arboree e/o arbustive appositamente organizzate in piantagioni lineari come siepi, fasce boscate o filari. Le specie vegetative adottate in questo progetto saranno scelte dal ricco patrimonio botanico locale e di tipologia sempreverdi, ad alta densità fogliare, con totale assenza di agenti patogeni e rapida crescita, con queste caratteristiche nell area in esame è presente esclusivamente l abete rosso, ma tale specie potrebbe avere difficoltà di attecchimento. In alternativa potrebbe essere disposta una 9
11 barriera di Thuja Occidentalis molto utilizzate per le barriere visive e per le siepi, ma tale specie non è nostrana e quindi potrebbe determinare l inserimento di elemento estraneo all interno del contesto paesaggistico che si vuole tutelare. Si rimanda quindi la scelta della specie ad una successiva da prendere di concerto con il Comune, la Stazione Forestale ed al Servizio Tutela del Paesaggio. Per quanto concerne la fase di esercizio delle opere gli impatti sulla componente saranno assenti e non si prevedono misure mitigative. 6.3 QUALITA DELL ARIA E RUMORE In fase di costruzione delle opere al fine di ridurre questo tipo di impatti si farà uso di macchine operatrici silenziate ed a norma per quanto riguarda le emissioni sia dei gas di scarico che del rumore. Inoltre saranno definite le procedure comportamentali del personale operante in situ per rendere minima l emissione in atmosfera degli inquinanti da parte dei mezzi di trasporto e di movimento terra, razionalizzando la movimentazione dei materiali e individuando percorsi agevoli. Saranno opportune anche frequenti opere di bagnatura per limitare il sollevamento delle polveri. Si sottolinea inoltre come potrà essere concordata con le Amministrazioni Comunali Cogne il periodo di svolgimento dei lavori da concentrare nei mesi di minor affluenza turistica. Si segnala infine come la predisposizione di una barriera temporanea costituita da sempreverdi costituita da individui di altezza pari ad almeno 3-4 metri. potrà svolgere una funzione di contenimento sia dell inquinamento acustico che delle polveri prodtte dagli scavi ed ancora delle emissioni dei gas di scarico rilasciati dalle macchine operatrici. Per quanto concerne la fase di esercizio delle opere gli impatti sulla componente saranno assenti e non si prevedono misure mitigative. 6.4 IMPATTI SULL AMBIENTE URBANO E SULL ECONOMIA LOCALE Le misure mitigative sul paesaggio, sulla qualità dell aria e sul rumore si rifletteranno positivamente anche sull ambiente urbano e sull economia locale, andando quindi a salvaguardare e tutelare il più possibile queste componenti, riducendone gli effetti potenziali negativi derivanti dalla sistemazione del materiale di risulta nei prati a valle di Cretaz. 10
12 7 SOMMARIO 1 PREMESSA BILANCIO SCAVI RIUTILIZZI MATERIALE DI RISULTA DEL CANTIERE DI CRETAZ DESCRIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO IN PROGETTO DESCRIZIONE DEGLI IMPATTI FASE DI COSTRUZIONE... 7 Impatti sulla vegetazione coltivata e sull ecosistema agrario... 7 Impatti sul paesaggio... 8 Impatti sulla qualità dell aria e sul rumore... 8 Impatti sull ambiente urbano e sull economia locale FASE DI ESERCIZIO MITIGAZIONE E COMPENSAZIONI VEGETAZIONE COLTIVATA - ECOSISTEMA AGRARIO PAESAGGIO QUALITA DELL ARIA E RUMORE IMPATTI SULL AMBIENTE URBANO E SULL ECONOMIA LOCALE SOMMARIO
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