RASSEGNA STAMPA AGENZIE DI STAMPA

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1 RASSEGNA STAMPA AGENZIE DI STAMPA

2 Data: 17 maggio 2012 CRO 17/05/ PROTEZIONE CIVILE: BERTANI, CON DL STATO AZZERA RISARCIMENTI SU DANNI CALAMITA' PROTEZIONE CIVILE: BERTANI, CON DL STATO AZZERA RISARCIMENTI SU DANNI CALAMITA' PRESIDENTE CINEAS, RIFORMA E' SVOLTA EPOCALE Roma, 17 mag. () - ''Lo Stato non risarcira' piu' i cittadini per i danni da calamita' naturali: svolta epocale per l'introduzione anche nel nostro Paese della responsabilita' diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura del rispetto del territorio''. Adolfo Bertani, presidente di Cineas, Consorzio Universitario che si occupa della cultura del rischio, commenta cosi' il decreto-legge n. 59 'Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile'. ''Questo decreto rappresenta una svolta epocale. Si passa da welfare state a welfare community - afferma Bertani- con l'esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti dai fabbricati, infatti, si introduce nel nostro Paese il principio della responsabilita' diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura del rispetto del territorio. Concretamente, il decreto prevede ''estensione della copertura assicurativa del rischio calamita' naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno''''. ''Questo principio -aggiunge il presidente di Cineas- stimolato da incentivazione fiscale, e' senza dubbio una svolta che va nella direzione giusta pur dovendo mantenere l'invarianza del gettito. Convince meno l'aspetto volontaristico della polizza. La situazione attuale, infatti, vede assicurate per incendio solo il 35/40% delle abitazioni civili. Introducendo, invece, una sorta di ''semi obbligatorieta''' legando ad esempio la garanzia calamita' naturali alla polizza incendio -la stipulazione di queste polizze verrebbe accelerata (in un anno le coperture per calamita' naturali sarebbero pari a quelle per incendio)''. (segue) (Sin/Col/) 17-MAG-12 18:35 NNNN

3 Data: 17 maggio 2012 CRO 17/05/ PROTEZIONE CIVILE: BERTANI, CON DL STATO AZZERA RISARCIMENTI SU DANNI CALAMITA' (2) PROTEZIONE CIVILE: BERTANI, CON DL STATO AZZERA RISARCIMENTI SU DANNI CALAMITA' (2) () - ''Viceversa -ragiona Bertani- con un regime su base esclusivamente ''volontaria'', il pericolo e' che le Compagnie Assicurative si prendano i rischi migliori, scegliendo chi assicurare e come, evitando di stipulare polizze nelle aree maggiormente a rischio di calamita' naturali. Il sistema volontaristico non permetterebbe inoltre di centrare l'importante obiettivo dell'invarianza del gettito fiscale''. ''Va detto anche che la cultura non si cambia per decreto - fa notare il presidente di Cineas- ma e' necessario mettere in atto una campagna massiccia di informazione e cultura della prevenzione del rischio. Lo Stato -conclude Bertani- con una tempestiva emanazione di regolamenti di attuazione e chiarificatori, e il cittadino, con un maggior senso di responsabilita' nel tutelare proattivamente i propri beni, possono ognuno per la propria parte contribuire al cambiamento''. (Sin/Col/) 17-MAG-12 19:04 NNNN

4 Data: 17 maggio 2012 ADNK CRO 17/05/ PROTEZIONE CIVILE: DECRETO, STOP A RISARCIMENTI ED ESTESE POLIZZE ASSICURA PROTEZIONE CIVILE: DECRETO, STOP A RISARCIMENTI ED ESTESE POLIZZE ASSICURATIVE/SCHEDA (RIF.: 'PROTEZIONE CIVILE: BERTANI, CON DL STATO AZZERA RISARCIMENTI SU DANNI CALAMITA') Roma, 17 mag. () - Lo Stato non risarcira' piu' i cittadini per i danni provocati dalle calamita' naturali. E' quanto prevede l'art.2 del decreto di riordino del sistema di Protezione civile, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento da' la possibilita' di estendere agli eventi naturali le assicurazioni previste per i beni di proprieta' privata. ''Al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamita' naturali sui fabbricati, a qualunque uso destinati, ed al fine di garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione di beni immobili privati destinati ad uso abitativo, danneggiati o distrutti da calamita' naturali, possono essere estese ai rischi derivanti da calamita' naturali le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprieta' di privati'', recita il comma 1 dell'articolo. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto e' previsto che vengano ''definiti modalita' e termini per l'attuazione del comma 1 senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche sulla base dei seguenti criteri: a) estensione della copertura assicurativa del rischio calamita' naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno; b) esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati; c) incentivazioni di natura fiscale, nel rispetto del principio dell'invarianza di gettito, tramite regimi agevolativi all'imposta sul premio di assicurazione ovvero la deducibilita', anche parziale, del premio dalla base imponibile ai fini IRPEF e IRES dell'assicurato; d) previsione di un regime transitorio, anche a fini sperimentali ovvero di prima applicazione''. (Sin/Zn/) 17-MAG-12 21:14 NNNN

5 ANSA Data: 17 maggio 2012 CRO:PROTEZIONE CIVILE :15 ZCZC7757/SXB XCI62161 R CRO S0B QBXB PROTEZIONE CIVILE: CINEAS, ASSICURAZIONE CALAMITA' E' SVOLTA (V. PROTEZIONE CIVILE: STATO NON RISARCIRA'... DELLE 18.54) (ANSA) - ROMA, 17 MAG - L'introduzione dell'assicurazione volontaria per i danni da calamità naturali, prevista dal decreto legge n. 59 oggi in Gazzetta Ufficiale, è "una svolta epocale per l'introduzione anche in Italia della responsabilità diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura di rispetto del territorio". Lo afferma Adolfo Bertani, presidente di Cineas, Consorzio universitario specializzato nella cultura del rischio. "Si passa - afferma Bertani - da welfare state a welfare community. Con l'esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti dai fabbricati, infatti, si introduce nel nostro Paese il principio della responsabilità diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura del rispetto del territorio". Concretamente, il decreto prevede la "estensione della copertura assicurativa del rischio calamità naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno. Questo principio, stimolato da incentivazione fiscale, è senza dubbio una svolta che va nella direzione giusta pur dovendo mantenere l'invarianza del gettito". Secondo il presidente di Cineas, invece, "convince meno l'aspetto volontaristico della polizza. La situazione attuale, infatti, vede assicurate per incendio solo il 35/40% delle abitazioni civili". Se si introducesse una sorta di "semi obbligatorieta", legando ad esempio la garanzia calamità naturali alla polizza incendio, "la stipulazione di queste polizze verrebbe accelerata. Viceversa, con un regime su base esclusivamente 'volontaria', il pericolo è che le Compagnie Assicurative si prendano i rischi migliori, scegliendo chi assicurare e come, evitando di stipulare polizze nelle aree maggiormente a rischio di calamità naturali". Ad avviso di Bertani, inoltre, "il sistema volontaristico non permetterebbe di centrare l'importante obiettivo dell'invarianza del gettito fiscale".(ansa). SV-GUI 17-MAG-12 19:15 NNNN

6 Data: 21 maggio 2012 CRO 21/05/ TERREMOTO: BERTANI (CINEAS), STATO DEVE RISARCIRE DANNI CAUSATI DA CALAMITA' TERREMOTO: BERTANI (CINEAS), STATO DEVE RISARCIRE DANNI CAUSATI DA CALAMITA' MANCA REGOLAMENTO ATTUATIVO A DECRETO CHE RIFORMA PROTEZIONE CIVILE Roma, 21 mag. () - ''Non c'e' ancora il regolamento di attuazione, che deve essere emanato entro 90 giorni dal decteto, e dunque per il terremoto che ha colpito l'emilia lo Stato dovrebbe comportarsi come in passato, risarcendo i danni causati dal sisma''. Lo dice all' Adolfo Bertani, presidente di Cineas, Consorzio universitario che si occupa della cultura del rischio, commentando quanto prevede l'art.2 del decreto di riordino del sistema di Protezione civile, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in base al quale lo Stato non risarcira' piu' i cittadini per i danni provocati dalle calamita' naturali. ''In quel testo -spiega l'esperto- si fa capire che lo Stato non ha piu' i soldi per pagare i danni causati da calamita' naturali. E' cambiato un sistema -fa notare Bertani- perche' si passa da una cultura assistenzialista a una responsabilizzazione del cittadino che deve tutelare in modo proattivo, cioe' prendendo l'iniziativa, i propri beni assicurandosi rispetto ai danni provocati da calamita' naturali''. ''Tale principio -rimarca il presidente di Cineaspresuppone un cambiamento culturale del cittadino, che pero' non si fa per decreto: occorre un programma di comunicazione che spieghi al cittadino il perche' dei cambiamenti e mostri i vantaggi di queste modifiche''. Ma non solo. Per Bertani, infatti, ''in quel decreto lo Stato non presuppone di essere l'assicuratore di ultima istanza. Mentre in tutti gli altri Paesi europei esiste un limite di ritenzione, ovvero un tetto massimo di copertura assicurativa, in Italia il decreto non prevede ci sia un intervento che ponga lo Stato come assicuratore di ultima istanza''. (segue) (Sin/Col/) 21-MAG-12 18:58 NNNN

7 Data: 21 maggio 2012 CRO 21/05/ TERREMOTO: BERTANI (CINEAS), STATO DEVE RISARCIRE DANNI CAUSATI DA CALAMITA' (2) TERREMOTO: BERTANI (CINEAS), STATO DEVE RISARCIRE DANNI CAUSATI DA CALAMITA' (2) SERVE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE CHIARA AL CITTADINO PER ASSICURAZIONE () - Percio', e' il ragionamento del presidente di Cineas- ''il decreto prevede che si instauri un sistema di assicurazione volontaria e si dia il tempo di stipulare le assicurazioni. Dall'entrata in vigore del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio scorso, non c'e' stato neanche il tempo fisico per il cittadino di assicurarsi''. Ora, rimarca l'esperto, ''andando oltre l'emotivita' degli eventi e della cronaca, serve un programma di comunicazione ai cittadini'', perche' ''il governo non ha trattato il problema in modo globale, limitandosi a dire che lo Stato non paghera' piu' i danni''. ''Questo non e' tuttavia sufficiente -ribadisce Bertani- per regolamentare l'intero problema, soprattutto nella definizione dell'agevolazione fiscale prevista dal decreto''. Lo Stato, e' il giudizio di Bertani, ''deve cominciare una campagna di comunicazione chiara e precisa nei regolamenti di attuazione. Un messaggio mirato che dica: da questa data in poi lo Stato non e' piu' in grado di pagare i danni e dunque, come avviene nel resto d'europa, e' il cittadino che si deve assicurare''. Non a caso, ricorda l'esperto, ''un anno fa abbiamo fatto un'indagine sui cittadini colpiti da calamita' naturali, ponendo una serie di domande. Il 70% degli interpellati -conclude Bertani- ha risposto che non e' soddisfatto dallo Stato che paga i danni, anche perche' c'e' una dispersione di denaro nei risarcimenti''. (Sin/Col/) 21-MAG-12 19:01 NNNN

8 ANSA Data: 22 maggio 2012 CRO 22/05/ SISMA EMILIA: CINEAS, MIGLIORARE DL ASSICURAZIONE VOLONTARIA SISMA EMILIA: CINEAS, MIGLIORARE DL ASSICURAZIONE VOLONTARIA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il terremoto dell'emilia Romagna e' venuto a pochi giorni dall'entrata in vigore del Decreto Legge 59, che introduce l'assicurazione volontaria da parte del cittadino per i danni da calamita' naturali, stabilendo che lo stato non interverra' piu': un decreto ''coraggioso'', ma rispetto al quale ''sono necessarie alcune modifiche''. Lo afferma Adolfo Bertani, presidente di Cineas, Consorzio universitario specializzato nella cultura del rischio. ''Il decreto - sottolinea Bertani - cerca di dare un nuovo indirizzo alla cultura assistenzialista, nutrita da una politica statale pluridecennale, che oggi non e' piu' sostenibile, chiedendo al cittadino di farsi parte proattiva nella tutela dei propri beni, anche con un'assicurazione volontaria supportata da incentivi. Una cultura cosi' radicata non si cambia per decreto, ma con una campagna di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini''. Cio' premesso, ''senz'altro questo decreto potra' essere migliorato. A nostro avviso quello su cui bisognera' lavorare - afferma il presidente di Cineas - e' il nodo cruciale dell'assicuratore 'di ultima istanza', che di necessita' deve essere lo Stato, in quanto le compagnie assicuratrici hanno una massima ritenzione assicurativa oltre la quale non riescono ad andare: recentemente e' stata stimata intorno ai 7 miliardi di euro, e quindi potrebbe essere sufficiente ad esempio a coprire i danni dell'emilia Romagna, ma assolutamente insufficiente a riparare a un evento sismico come quello dell'aquila''. Tra gli aspetti che devono essere chiariti, secondo Bertani, c'e' dunque ''quello dello Stato come assicuratore di ultima istanza'', ma anche ''tutto cio' che e' connesso al sistema volontaristico per le assicurazioni da calamita' naturali, compresa l'entita' degli incentivi, che devono produrre un forte vantaggio fiscale''. Inoltre, ''per evitare che le Compagnie assicurative si prendano i rischi migliori

9 non stipulando polizze nelle aree piu' a rischio, sarebbe auspicabile che la copertura calamita' naturali fosse necessariamente vincolata alla polizza incendio dell'abitazione - che ad oggi copre il 35%-40% delle case dei privati cittadini - come gia' avviene in altri Stati europei''. (ANSA). COM-SV 22-MAG-12 16:18 NNN