COMUNE DI GRAFFIGNANA PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI

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1 COMUNE DI GRAFFIGNANA PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI Allegato alla deliberazione consiliare n. 05 del

2 TITOLO I Immobili soggetti all imposta Articolo 1 Presupposto dell imposta 1. Presupposto dell imposta comunale sugli immobili è il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e terreni agricoli così come definiti nei successivi articoli di questo titolo siti nel territorio del Comune, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali alla cui produzione o scambio è diretta l attività dell impresa. Articolo 2 Definizione di fabbricato 1. Per fabbricato si intende l unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano. 2. Il fabbricato di nuova costruzione è soggetto all imposta a partire dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione ovvero, se antecedente, dalla data in cui è comunque utilizzato. Articolo 3 Definizione di area fabbricabile 1. Per area fabbricabile si intende l area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell indennità di espropriazione per pubblica utilità. L edificabilità dell area non deve necessariamente discendere dai piani urbanistici particolareggiati, essendo sufficiente che tale caratteristica risulti da un piano regolatore generale. 2. Sono tuttavia considerati terreni agricoli ai fini I.C.I. le aree possedute e condotte da coltivatori diretti o imprenditori agricoli iscritti negli appositi elenchi comunali dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni ed appartenenti ai rispettivi nuclei familiari, previsti dall articolo 1 della Legge , n. 9, con obbligo di assicurazioni per invalidità, vecchiaia e malattia, semprechè su di essi persista l utilizzazione agro silvo pastorale mediante l esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura ed all allevamento di animali, e che il lavoro dedicato a tali attività da parte dal soggetto passivo e dei componenti il nucleo familiare fornisca un reddito pari al 100% del reddito imponibile ai fini IRPEF. 2

3 Articolo 4 Definizione di terreno agricolo 1. Per terreno agricolo si intende il terreno adibito all esercizio delle attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura, all allevamento di animali, nonché alla trasformazione o all alienazione dei prodotti agricoli quando rientrano nell esercizio normale dell agricoltura. TITOLO II SOGGETTI DELL IMPOSTA Articolo 5 Soggetti passivi 1. Soggetti passivi dell imposta sono il proprietario di immobili di cui all art. 1, ovvero il titolare del diritto di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi, anche se non residenti nel territorio dello Stato o se non hanno ivi la sede legale o amministrativa o non vi esercitano l attività. 2. Per gli immobili concessi in locazione finanziaria soggetto passivo è il locatario. In caso di fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, il locatario assume la qualità di soggetto passivo a decorrere dal primo gennaio dell anno successivo a quello nel corso del quale è stato stipulato il contratto di locazione finanziaria. 3. L imposta non si applica per gli immobili di cui il Comune è proprietario ovvero titolare dei diritti indicati nel comma 1 del presente articolo, quando la loro superficie insiste interamente o prevalentemente sul suo territorio. Articolo 6 Soggetto attivo 1. L imposta è accertata, liquidata e riscossa dal Comune. TITOLO III BASE IMPONIBILE Articolo 7 Base imponibile 1. La base imponibile dell imposta è il valore degli immobili di cui l articolo 1, come determinato a norma di questo articolo. 3

4 Articolo 8 Base imponibile dei fabbricati iscritti in catasto 1. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello che risulta applicando all ammontare delle rendite risultanti in catasto vigenti al 1 gennaio dell anno di impostazione ed aumentati del 5 per cento o delle diverse percentuali stabilite dalla legge, i seguenti moltiplicatori: - 34 volte, per i fabbricati iscritti in categoria catastale C/1 (negozi e botteghe); - 50 volte, per i fabbricati iscritti in categoria catastale A/10 (uffici e studi privati) ed in categoria catastale D (immobili a destinazione speciale); volte, per tutti i fabbricati iscritti nelle categorie catastali A (immobili a destinazione ordinaria), B (immobili per uso di alloggi collettivi) e C (immobili a destinazione commerciale e varia) diversi dai precedenti. Articolo 9 Base imponibile degli immobili di interesse storico o artistico 1. Per gli immobili di interesse storico o artistico ai sensi dell art. 3 della legge 1 gennaio 1939, n 1089, e successive modificazioni, la base imponibile è costituita dal valore che risulta applicando alla rendita catastale, determinata mediante l applicazione della tariffa d estimo di minore ammontare tra quelle previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è sito il fabbricato, il moltiplicatore di 100 volte. Articolo 10 Base imponibile dei fabbricati classificabili nel gruppo catastale D 1. Per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, fino all anno nel quale i medesimi sono iscritti in catasto con attribuzione di rendita, il valore è determinato, alla data di inizio di ciascun anno solare ovvero, se successiva, alla data di acquisizione, dall ammontare, al lordo delle quote di ammortamento, che risulta dalle scritture contabili, ed applicando, per ciascun anno di formazione dello stesso, i coefficienti annualmente stabiliti con decreto del ministro delle finanze. 2. In caso di locazione finanziaria il locatore o il locatario possono esperire la procedura di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro delle finanze del 19 aprile 1994, n 701, con conseguente determinazione del valore del fabbricato sulla base della rendita proposta, a decorrere dal primo gennaio dell anno successivo a quello nel corso del quale tale rendita è stata annotata negli atti catastali. 4

5 3. In mancanza di rendita proposta, il valore è determinato sulla base delle scritture contabili del locatore, il quale è obbligato a fornire tempestivamente al locatario tutti i dati necessari per il calcolo. Articolo 11 Base imponibile degli altri fabbricati non iscritti in catasto 1. Per i fabbricati, diversi da quelli indicati nell articolo precedente, non iscritti in catasto, nonchè per i fabbricati per i quali sono intervenute variazioni permanenti, anche se dovute ad accorpamento di più unità immobiliari, che influiscono sull ammontare della rendita catastale, il valore è determinato con riferimento alla rendita proposta, se è stata esperita la procedura di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro delle finanze del 19 aprile 1994, n In mancanza di rendita proposta a norma del comma precedente, il valore è determinato sulla base della rendita catastale attribuita ai fabbricati similari già iscritti. Articolo 12 Base imponibile delle aree fabbricabili 1. Per le aree fabbricabili, il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1 gennaio dell anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all indice di edificabilità, alla destinazione d uso consentita agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, nonchè ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche. 2. Il Consiglio Comunale determina periodicamente, per zone territoriali omogenee, il valore venale in comune commercio delle aree fabbricabili, sulla scorta di appropriata e motivata relazione dell Ufficio tecnico comunale. 3. I valori delle aree fabbricabili dichiarati in misura non inferiore a quelli determinati a norma del comma precedente non sono soggetti ad accertamento in rettifica. Articolo 13 Base imponibile delle aree fabbricabili in caso di costruzioni in corso, di demolizioni di fabbricato e di interventi di recupero edilizio 1. In caso di utilizzazione edificatoria dell area, di demolizione di fabbricato, di interventi di recupero a norma dell art. 31, comma 1, lettera c), d) ed e), della legge 5 agosto 1978, n 457, la base imponibile è costituita dall area, la quale è considerata fabbricabile anche in deroga a quanto stabilito nell articolo 3, senza computare il valore del fabbricato in corso d opera, fino alla data di ultimazione 5

6 dei lavori di ricostruzione o ristrutturazione ovvero, se antecedente, fino alla data in cui il fabbricato costruito, ricostruito o ristrutturato è comunque utilizzato. Articolo 14 Base imponibile dei terreni agricoli 1. Per i terreni agricoli, il valore è costituito da quello che risulta applicando all ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1 gennaio dell anno di imposizione ed aumentato del 25 per cento o delle diverse percentuali stabilite dalla legge, un moltiplicatore pari a settantacinque. Articolo 15 Base imponibile dei terreni agricoli condotti da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli a titolo principale 1. I terreni agricoli posseduti e condotti da persone fisiche esercenti l attività di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli a titolo principale, iscritte negli elenchi comunali previsti dall art. 11 della legge 9 gennaio 1963, n 9, e soggette al corrispondente obbligo dell assicurazione per invalidità, vecchiaia e malattia, sono soggetti all imposta limitatamente alla parte di valore eccedente la somma di ,00 e con le seguenti riduzioni: a) del 70 per cento dell imposta gravante sulla parte di valore eccedente i predetti ,00 fino ad ,00; b) del 50 per cento di quella gravante sulla parte di valore eccedente ,00 e fino ad ,00; c) del 25 per cento di quella gravante sulla parte di valore eccedente ,00 e fino ad , Agli effetti di cui al comma 1 si assume il valore complessivo dei terreni condotti dal soggetto passivo, anche se ubicati sul territorio di più comuni; l importo della detrazione e quelli sui quali si applicano le riduzioni, indicati nel comma medesimo, sono ripartiti proporzionalmente ai valori dei singoli terreni e sono rapportati al periodo dell anno durante il quale sussistono le condizioni prescritte ed alle quote di possesso. 6

7 TITOLO IV DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE E DELL IMPOSTA. AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI Articolo 16 Determinazione delle aliquote 1. L aliquota è stabilita dal Consiglio Comunale con deliberazione da adottare entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del Bilancio di Previsione, con effetto dal 1 gennaio dell esercizio finanziario per il quale è approvato il Bilancio. 2. Se la delibera non è adottata entro tale termine, le aliquote si intendono prorogate di anno in anno applicando il valore dell esercizio precedente. 3. La deliberazione è pubblicata per estratto sul sito web del Dipartimento per le Politiche Fiscali, secondo le modalità stabilite da Decreto del Ministero della Finanze. Articolo 17 Diversificazione tariffaria 1. Fermo quanto stabilito dall art. 22, comma 3, del presente regolamento, l aliquota deve essere deliberata in misura non inferiore al 4 per mille, né superiore al 7 per mille e può essere diversificata entro tale limite, con riferimento ai casi di immobili diversi dalle abitazioni, o posseduti in aggiunta all abitazione principale, o di alloggi non locati; l aliquota può essere agevolata in rapporto alle diverse tipologie degli enti senza scopo di lucro. 2. Il Comune può deliberare una aliquota ridotta, comunque non inferiore al 4 per mille, in favore delle persone fisiche soggetti passivi e dei soci di cooperative a proprietà indivisa, residenti nel Comune, per l unità immobiliare indirettamente adibita ad abitazione principale, nonchè per quelle locate con contratto registrate ad un soggetto che le utilizzi come abitazione principale, a condizione che il gettito complessivo previsto sia almeno pari all ultimo gettito annuale realizzato. 3. L aliquota può essere stabilita dai comuni nella misura del 4 mille, per un periodo comunque non superiore a tre anni, relativamente ai fabbricati realizzati per la vendita e non venduti dalle imprese che hanno per oggetto esclusivo o prevalente dell attività la costruzione e l alienazione di immobili. Articolo 18 Determinazione dell imposta 4. L imposta è determinata applicando alla base imponibile le aliquote vigenti nel Comune nel periodo di imposta. 7

8 Articolo 19 Riduzione d imposta per fabbricati inagibili 1. L imposta è ridotta al 50 per cento per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell anno durante il quale sussistono tali condizioni. L inagibilità o inabitabilità deve consistere in un degrado fisico sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente) non superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Il fabbricato può essere costituito da una o più unità immobiliari (unità immobiliari individuate secondo le vigenti procedure di accatastamento), anche con diversa destinazione d uso, ove risulti inagibile o inabitabile l intero fabbricato o le singole unità immobiliari. In quest ultimo caso le riduzioni d imposta dovranno essere applicate alle sole unità immobiliari inagibili o inabitate e non all intero edificio. Si intendono tali i fabbricati o le unità immobiliari con le sotto elencate caratteristiche: Immobili che necessitino di interventi di restauro e risanamento conservativo e/o di ristrutturazione edilizia, ai sensi dell art. 31, comma 1 lett. c) e d) della legge 5 agosto 1978 n. 457 ed ai sensi delle disposizioni contenute nel vigente Regolamento Edilizio Comunale e che, nel contempo, risultino diroccati, pericolanti e fatiscenti. A titolo esemplificativo, si possono, ritenere tali se ricorrono le seguenti condizioni: a) strutture orizzontali (solai e tetto di copertura) con gravi lesioni che possano costituire pericolo a cose o persone, con rischi di crollo; b) strutture verticali (muri perimetrali o di confine) con gravi lesioni che possono costituire pericolo e possano far presagire danni a persone o cose, con rischi di crollo parziale o totale; c) edifici per i quali è stata emessa ordinanza sindacale di demolizione o ripristino atta ad evitare danni a cose o persone; d) edifici che per le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche di fatiscenza non siano compatibili all uso per il quale erano destinati, quali vetustà della costruzione accompagnata dalla mancanza delle parti ornamentali e di finitura del fabbricato (mancanza di infissi, di allaccio alle opere di urbanizzazione primaria, ecc.). L inagibilità o inabitabilità può essere accertata: a) mediante perizia tecnica da parte dell Ufficio tecnico comunale, con spese a carico del proprietario; b) da parte del contribuente con autocertificazione. Il Comune si riserva comunque di verificare la veridicità della dichiarazione presentata dal contribuente ai sensi del successivo comma, mediante l Ufficio 8

9 Tecnico Comunale, ovvero mediante tecnici liberi professionisti all uopo incaricati. Il comune può altresì stabilire aliquote agevolate, anche inferiori al 4 per mille, in favore dei proprietari che eseguano interventi volti al recupero di unità immobiliari inagibili o inabitabili, o interventi finalizzati al recupero di immobili di interesse artistico o architettonico localizzati nel centro storico, ovvero colti alla realizzazione di autorimesse o posti auto anche pertinenziali oppure all utilizzazione di sottotetti; l agevolazione è applicata limitatamente alle unità immobiliari oggetto di detti interventi e per la durata di tre anni dall inizio dei lavori. Articolo 20 Nozione di abitazione principale 1. Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, e i suoi familiari dimorano abitualmente, in conformità alle risultanze anagrafiche. Articolo 21 Unità immobiliare equiparate all abitazione principale 1. Sono equiparate alle abitazioni principali: a) le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari; b) gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari; c) le unità immobiliari possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizioni che non risultino locate; d) le unità immobiliari possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a condizioni che non risultino locate; e) le unità immobiliari abitate a titolo di abitazione principale dai parenti di 1 grado dei titolari. Articolo 22 Detrazione per l abitazione principale 1. Dalla imposta dovuta per l unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, 104,00 rapportati al periodo dell anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. 9

10 2. Con la deliberazione di cui all articolo 17 del presente regolamento, la detrazione di cui al comma precedente può essere elevata fino ad 250,00, nel rispetto degli equilibri di bilancio. 3. L importo della detrazione può essere elevato anche oltre 250,00 e fino a concorrenza dell intera imposta dovuta per l unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo. In tal caso, tuttavia, l aliquota per le unità immobiliari tenute a disposizione del contribuente non può essere deliberata in misura superiore a quella ordinaria. 4. La facoltà di aumentare le detrazioni a norma dei precedenti commi 2 e 3 può essere esercitata anche limitatamente a determinate categorie di soggetti in situazioni di particolare disagio economico sociale, individuate con deliberazione del consiglio comunale. Articolo 23 Esenzioni 1. Per le esenzioni si applicano le disposizioni previste dall art. 7 del D. Lgs , n 504. TITOLO VI COMUNICAZIONI, ACCERTAMENTO, CONTROLLI Articolo 24 Comunicazioni e denunce 1. E fatto obbligo di presentare le dichiarazioni e le denunce di variazione, di cui all art. 10, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, relative agli acquisti, alle cessazioni od alle modificazioni di soggettività passiva, intervenuti nel corso dell anno, entro il 31 ottobre dell anno successivo, fatto salvo quanto stabilito da normative statali. Alla mancata o tardiva trasmissione delle predette dichiarazioni si applica la sanzione amministrativa del 50% del valore accertato per ciascuna unità immobiliare, con un importo minimo di 103,29 ed un importo massimo di 516,46. La Giunta, tenuto conto delle capacità operative dell ufficio tributi, individua per ciascun anno d imposta sulla base di criteri selettivi informati a principi di equità ed efficienza, i gruppi omogenei di contribuenti o di immobili da sottoporre a controllo. Il funzionario responsabile ICI in sintonia con le scelte operate dalla Giunta, verifica servendosi di ogni elemento e dato utile anche mediante collegamento con i sistemi informativi immobiliari del ministero delle finanze o altre banche dati rilevanti per la lotta all evasione, ivi comprese le comunicazioni la situazione di possesso del contribuente. Determina quindi la complessiva imposta dovuta ed emette nel caso di versamento omesso in tutto o in parte un 10

11 avviso di accertamento con l indicazione dell imposta ancora da corrispondere e dei relativi interessi. Su questo ammontare di imposta non versata o resa tempestiva mediante il perfezionamento del ravvedimento operoso ai sensi dell art. 13 del D. Lgs. n. 472 del e successive modificazioni è applicata la sanzione amministrativa del 30% e non è applicabile la definizione agevolata prevista dagli articoli 16 comma 3, e 17 comma 2 del D. Lgs. n. 472/1997, nè quella prevista dall art. 14 comma 4 del D. Lgs. n. 504/1992. L avviso emesso dal funzionario responsabile ICI deve essere notificato anche a mezzo posta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere eseguiti, ai sensi dell art. 1 comma 161 della L. 296/2007. Articolo 25 Versamenti 1. In presenza di contitolarità del diritto reale l'imposta deve essere distintamente versata da ciascun titolare in proporzione alla propria percentuale di possesso. 2. La disposizione di cui al comma precedente ha effetto anche per i pagamenti eseguiti anteriormente l entrata in vigore del presente regolamento. 3. Non sono consentite le compensazioni tra le somme a debito e a credito dovute per l ICI e per altri tributi locali al medesimo Ente impositore. 4. I versamenti d imposta devono essere effettuati mediante versamento diretto al concessionario della riscossione nella cui circoscrizione è compreso il Comune, ovvero su apposito conto corrente postale intestato al predetto concessionario. 5. Il versamento dell imposta non è dovuto fino a concorrenza dell importo di 5,16. Articolo 26 Differimento dei termini per i versamenti 1. Con la deliberazione della Giunta Comunale i termini ordinari di versamento dell imposta possono essere sospesi e differiti per tutti o per categorie di soggetti passivi interessate da: a) gravi calamità naturali; 11

12 b) particolari situazioni di disagio economico, individuate con criteri fissati nella medesima deliberazione; c) decesso dei soggetti indicati all art. 5. Articolo 27 Accertamenti 1. Per quanto concerne gli accertamenti si applicano le disposizioni stabilite con il precedente art. 24 del presente regolamento. 2. Si applica, in quanto compatibile, l istituto dell accertamento con adesione, sulla base dei criteri stabiliti dal D. Lgs n. 218 e dal presente regolamento. Articolo 28 Rimborsi 1. Ai sensi dell art. 1 comma 164 della L. 296/2007, il contribuente può richiedere al Comune il rimborso delle somme versate e non dovute entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento ovvero da quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. Si intende come giorno in cui è stato accertato il diritto alla restituzione quello in cui su procedimento di contenzioso è intervenuta decisione definitiva. 2. E comunque riconosciuto il diritto al rimborso, anche oltre il citato termine triennale e fino a prescrizione decennale, nel caso in cui l imposta sia erroneamente stata versata a questo Comune per immobili ubicati in Comune diverso; devono in tal caso essere possibili le azioni di accertamento e recupero da parte del Comune soggetto attivo del tributo. 3. A norma del medesimo art. 1 comma 164 della L. 296/2007 il Comune è tenuto al rimborso del tributo entro centottanta giorni dalla data di presentazione della domanda da parte del contribuente. Articolo 29 Interessi 1. La misura annua degli interessi, da applicare sia per l omesso e ritardato versamento sia per le somme da rimborsare ai contribuenti, è pari al tasso di interesse legale attualmente in vigore, secondo quanto stabilito dall art c.c. e dall art. 1 comma 165 della L. 296/ Gli interessi di cui al comma 1 del presente articolo vengono calcolati con maturazione giorno per giorno, con decorrenza dal giorno in cui divengono esigibili. 12

13 3. A norma dell art. 1 comma 171 della L. 296/2007 la misura degli interessi determinata al comma 1 del presente articolo trova applicazione altresì ai rapporti pendenti al 1 gennaio 2007, e pertanto è applicabile ai recuperi ed ai rimborsi del tributo relativi ad annualità d imposta antecedenti il Articolo 30 Contenzioso 1. Contro l avviso di accertamento e liquidazione, il ruolo, la cartella di pagamento, l avviso di mora, il provvedimento di irrogazione di sanzioni, il diniego di rimborso, può essere proposto ricorso alla Commissione Tributaria competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di notificazione dell atto impugnato, secondo le disposizioni del D. Lgs , n 546. TITOLO VI DISPOSIZIONI FINALI Articolo 31 Norma di rinvio 1. Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 504 e successive modificazioni, ed ogni altra normativa vigente applicabile al tributo. Articolo 32 Entrata in vigore 1. Il presente regolamento entra in vigore il

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