Corso di Laurea in Controllo di Qualità

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1 Università degli Studi di Napoli Federico II Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita Facoltà di Farmacia Corso di Laurea in Controllo di Qualità RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Ottobre 2006 (a.a. 2005/06) Gruppo di Autovalutazione: Prof. Elisa Perissutti (Docente), Presidente GAV tel perissut@unina.it Prof. Marialuisa Menna (Docente), membro GAV tel Prof. Rita Santamaria (Docente), membro GAV Dott. Michela Russo (Manager Didattico) membro GAV Sig. Raffaele Oriunto (studente) membro GAV tel tel mirusso@unina.it tel r.oriunto@studenti.unina.it

2 INDICE INTRODUZIONE SIGLE E ACRONIMI pag. ii pag. vi pag. ix A1: SISTEMA DI GESTIONE A1.1 Sono stati identificati i processi tramite i quali si gestisce il CdS? pag. 2 A1.1a - Processi per la gestione del CdS pag. 2 A1.1b - Sequenza e interazioni tra i processi identificati pag. 3 A1.1c - Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS pag. 4 A1.2 Le modalità di gestione della documentazione relativa a tutti i processi identificati sono efficaci? pag. 4 A1.2a - Documentazione utilizzata per la gestione del CdS pag. 4 A1.2b - Modalità di gestione della documentazione e relativa efficacia pag. 4 A1.3 Le modalità di comunicazione con le PI sono efficaci? pag. 5 A1.3a - Modalità di comunicazione con le PI e relativa efficacia pag. 5 A2: STRUTTURA ORGANIZZATIVA A2.1 Le strutture organizzative del CdS e della struttura di appartenenza sono adeguate ai fini di una efficace gestione di tutti i processi identificati? pag. 5 A2.1a -Assegnazione e assunzione delle responsabilità pag. 5 A2.2 Le modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e della struttura di appartenenza sono efficaci? pag. 7 A2.2a - Modalità di coordinamento pag. 7 A3: RIESAME A3.1 Il processo di riesame del sistema di gestione del CdS e della struttura organizzativa è efficace? pag. 7 A3.1a - Modalità di gestione del processo di riesame pag. 7 A3.1b - Informazioni e dati presi in considerazione pag. 8 A3.1c - Esigenze di ridefinizione pag. 8 A3.1d - Azioni intraprese e loro efficacia pag. 8 B1: ESIGENZE DELLE PARTI INTERESSATE B1.1 Sono state individuate le esigenze delle PI, con particolare riferimento a quelle formative? pag. 10 B1.1a - PI individuate pag. 10 B1.1b - Modalità e periodicità dei rapporti con le PI pag. 11 B1.1c - Esigenze delle PI pag. 11 B1.1d - Motivazioni a supporto dell attivazione del CdS pag. 11 B2: OBIETTIVI GENERALI B2.1 Gli obiettivi generali del CdS sono coerenti con le esigenze formative delle PI? pag. 11 B2.2a - Obiettivi generali pag. 11 B2.2b - Coerenza degli obiettivi generali con le esigenze formative pag. 13 B2.2c - Modalità di diffusione degli obiettivi generali pag. 13 B3: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO B3.1 Gli obiettivi di apprendimento del CdS sono coerenti con gli obiettivi generali e con le esigenze di apprendimento evidenziate dalle PI? pag. 13 B3.1a - Obiettivi di apprendimento pag. 13 B3.1b - Coerenza degli obiettivi di apprendimento con gli obiettivi generali pag. 14 B3.1c - Modalità di diffusione degli obiettivi di apprendimento pag. 14 ii

3 B3.1d - Confronto con gli obiettivi di apprendimento di altri CdS stessa tipologia pag. 14 B4: POLITICHE B4.1 Le politiche del CdS e/o della struttura di appartenenza sono coerenti con le esigenze delle PI e adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento? pag. 15 B4.1a - Politiche e relative coerenza con le esigenze delle PI pag. 15 C1: RISORSE UMANE C1.1 Il personale docente disponibile è adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti?. pag. 17 C1.1a - Criteri per la determinazione delle esigenze pag. 18 C1.1b - Disponibilità, competenza e stabilità del personale docente pag. 18 C1.2 Il personale di supporto alla didattica e tecnico - amministrativo disponibile è adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti pag. 19 C1.2a - Criteri per la determinazione delle esigenze pag. 20 C1.2b - Disponibilità e competenza del personale di supporto alla didattica pag. 21 C1.2c - Disponibilità e competenza del personale tecnico-amministrativo pag. 21 C1.3 Le azioni per la formazione, l aggiornamento e la motivazione del personale sono efficaci? pag. 21 C1.3a - Modalità di gestione del processo di formazione pag. 22 C1.3b - Azioni per la formazione del personale docente pag. 22 C1.3c - Azioni per la formazione e l aggiornamento del personale tec- amministrativo pag. 22 C1.3d - Azioni per la sensibilizzazione e il coinvolgimento del personale pag. 22 C2: INFRASTRUTTURE C2.1 Le infrastrutture disponibili, con le relative dotazioni e/o attrezzature, sono adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti? pag. 22 C2.1a - Criteri per la determinazione delle esigenze pag. 22 C2.1b - Disponibilità di aule per lezione ed esercitazione pag. 23 C2.1c - Disponibilità di aule o sale studio pag. 24 C2.1d - Disponibilità di laboratori e relative attrezzature pag. 24 C2.1e - Disponibilità di aule informatiche pag. 25 C2.1f - Disponibilità di biblioteche pag. 25 C3: RISORSE C3.1 Le risorse finanziarie sono adeguate ai fini dell erogazione dell offerta formativa secondo quanto progettato e pianificato? pag. 27 C3.1a - Esigenze di risorse finanziarie pag. 27 C3.1b - Disponibilità di risorse finanziarie pag. 27 C4: RELAZIONI ESTERNE E INTERNAZIONALI C4.1 Le relazioni esterne per lo svolgimento di periodi di formazione all esterno e le relazioni internazionali per la promozione dell internazionalizzazione sono adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e di quelli eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti a questo riguardo? pag. 28 C4.1a - Criteri per la determinazione degli Enti pubblici e/o privati pag. 29 C4.1b - Relazioni operative per lo svolgimento di periodi di formazione pag. 29 C4.1c - Criteri per la determinazione degli Atenei di altri paesi pag. 29 C4.1d - Relazioni operative per la promozione dell internazionalizzazione pag. 30 iii

4 D1: PROGETTAZIONE D1.1 L offerta formativa è coerente con gli obiettivi di apprendimento e la sua pianificazione è adeguata al loro raggiungimento da parte degli studenti nei tempi previsti? pag. 32 D1.1a - Modalità di gestione del processo di progettazione dell offerta formativa pag. 32 D1.1b - Piano di studio pag. 33 D1.1c - Caratteristiche degli insegnamenti e delle altre attività formative pag. 37 D1.1d - Coerenza dell offerta formativa con gli obiettivi di apprendimento pag. 38 D1-1e - Modalità di diffusione del piano di studio pag. 38 D1.1f - Pianificazione dell erogazione pag. 38 D1.1g - Adeguatezza della pianificazione dell erogazione dell offerta formativa pag. 39 D2: ACCESSO E GESTIONE DEGLI STUDENTI D2.1 I requisiti richiesti per l accesso al CdS sono coerenti con le politiche relative agli studenti e con l offerta formativa? pag. 40 D2.1a - Requisiti richiesti per l accesso al CdS pag. 40 D2.1b - Modalità di verifica del possesso dei requisiti richiest pag. 40 D2.1c - Criteri di ammissione (per i CdS a numero programmato) pag. 41 D2.2 I criteri di gestione della carriera degli studenti sono coerenti con le esigenze di apprendimento da parte degli studenti e con le politiche relative agli studenti? pag. 41 D2.2a - Criteri di gestione della carriera degli studenti pag. 41 D3: EROGAZIONE E APPRENDIMENTO D3.1 L erogazione dell offerta formativa avviene secondo quanto progettato e pianificato e l erogazione dei singoli insegnamenti e delle singole altre attività formative è efficace? pag. 42 D3.1a - Modalità di controllo dell erogazione dell offerta formativa pag. 42 D3.1b - Risultati del controllo dell erogazione dell offerta formativa pag. 44 D3.2 Le prove di verifica dell apprendimento sono adeguate agli OA e il livello di apprendimento degli studenti è valutato correttamente? pag. 46 D3. 2a - Modalità e risultati relativi alla verifica dell adeguatezza agli OA pag. 46 D3.2b - Modalità e risultati relativi alla verifica della correttezza della valutazione pag. 47 D4: SERVIZI DI CONTESTO D4.1 I servizi di segreteria studenti e di segreteria didattica sono adeguati ai fini del conseguimento dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti e sono efficaci? pag. 48 D4.1a - Organizzazione e gestione dei servizi di segreteria studenti e didattica pag. 48 D4.1b - Attività svolte nell ambito dei servizi Pag..49 D4.2 Il servizio orientamento in ingresso è adeguato ai fini del conseguimento dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti ed è efficace? pag. 51 D4. 2a - Organizzazione e gestione del servizio orientamento in ingresso pag. 51 D4.2b - Attività svolte nell ambito del servizio pag. 51 D4.3 Il servizio assistenza e tutorato in itinere è adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti ed è efficace? pag. 53 D4.3a - Organizzazione e gestione del servizio assistenza e tutorato in itinere pag. 53 D4.3b - Attività svolte nell ambito del servizio pag. 53 D4.4 Il servizio relazioni esterne è adeguato ai fini del conseguimento dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti ed è efficace? pag. 54 D4.4a - Organizzazione e gestione del servizio relazioni esterne pag. 54 D4.4b - Attività svolte nell ambito del servizio pag. 54 iv

5 D4.5 Il servizio relazioni internazionali è adeguato ai fini del conseguimento dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti ed è efficace? pag. 57 D4.5a - Organizzazione e gestione del servizio relazioni internazionali pag. 57 D4.5b - Attività svolte nell ambito del servizio pag. 59 D4.6 Il servizio inserimento degli studenti che hanno conseguito il titolo di studio nel mondo del lavoro è adeguato ai fini del conseguimento dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti ed è efficace? pag. 59 D4.6a - Organizzazione e gestione del servizio inserimento studenti pag. 59 D4.6b - Attività svolte nell ambito del servizio pag. 59 E1: RISULTATI DEL PROCESSO FORMATIVO E1.1 I risultati relativi agli studenti in ingresso sono coerenti con gli obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti a questo riguardo? pag. 62 E1.1a - Risultati delle prove di verifica del possesso dei requisiti richiesti per l accesso pag. 62 E1.1b - Risultati relativi a numero e tipologia degli studenti in ingresso pag. 63 E1.2 I risultati del processo formativo sono coerenti con gli obiettivi stabiliti nelle politiche relative agli studenti a questo riguardo e attestano l efficacia complessiva dell erogazione dell offerta formativa e del processo formativo? pag. 64 E1.2a - Risultati relativi a: tassi di abbandono-progressione carriera (e3), livelli di apprendimento raggiunti (e4), tempi di conseguimento del titolo di studio (e5) pag. 64 E1.2b - Risultati del controllo dell erogazione dell offerta formativa pag. 67 E1.2c - Modalità e risultati relativi alla rilevazione delle opinioni degli studenti pag. 68 E1.3 I risultati relativi all inserimento nel mondo del lavoro o alla prosecuzione degli studi in altri CdS degli studenti che hanno conseguito il titolo di studio sono coerenti con gli obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti a questo riguardo e attestano l adeguatezza di OG e OA alle esigenze formative delle PI? pag. 74 E1.3a - Modalità e risultati relativi alla rilevazione delle opinioni degli studenti pag. 74 E2: ANALISI E2.1 L analisi dei risultati del CdS è adeguata ai fini del miglioramento continuo dell efficacia pag. 76 E2.1a - Modalità ed esiti relativi all analisi dei risultati del CdS pag. 76 E3: MIGLIORAMENTO E3.1 Il processo di miglioramento è efficace? pag. 78 E3.1a - Modalità di gestione del processo di miglioramento pag. 78 E3.1b - Informazioni e dati presi in considerazione pag. 78 E3.1c - Azioni di miglioramento intraprese e loro efficacia pag. 78 E3.2 La gestione dei problemi contingenti e le azioni correttive e preventive sono efficaci? pag. 78 E3. 2a - Modalità di gestione dei problemi contingenti pag. 78 E3.2b - Soluzione dei problemi contingenti e relativa efficacia pag. 79 E3.2c - Azioni correttive e preventive e loro efficacia pag. 79 Punti di forza e aree da migliorare pag. 80 v

6 Introduzione L offerta formativa della Facoltà di Farmacia dell Ateneo Federico II di Napoli è così articolata: Corsi di Laurea Specialistica (Classe 14S) a ciclo unico: -Farmacia (5 anni) -Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (5 anni) Corsi di Laurea (Classe 24- Scienze e Tecnologie Farmaceutiche): -Controllo di Qualità (3 anni; 6 indirizzi) -Erboristeria (3 anni) -Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici (3 anni) Scuole di Specializzazione: -Farmacia Ospedaliera (3 anni) -Scienza e Tecnica delle Piante Officinali (3 anni) Dottorato di Ricerca: -Scienza del Farmaco (3 anni) Corsi di Perfezionamento: -Piante Medicinali (1 anno) -Alimentazione e Prodotti Nutraceutici (1 anno) Corsi di Alta Formazione: -Dermocosmesi (6 mesi) Il Preside della Facoltà di Farmacia è il prof. Ettore Novellino. Il Corso di Studio (CdS) Controllo di Qualità (CQ) è inserito nel contesto dell ' innovazione didattica come Laurea di primo livello appartenente alla Classe 24-Scienze e Tecnologia Farmaceutiche. A norma del Regolamento Didattico di Ateneo, una Classe di Corsi di studio è automaticamente attivata qualora vengano attivati due o più CdS ad essa afferenti. Pertanto, i Consigli dei CdS afferenti alla Classe, ove preesistenti, all atto dell istituzione del Consiglio Classe di Laurea, vengono sciolti e viene eletto un Coordinatore della Classe che presiede il Consiglio di Classe (CdC) e ne assume la responsabilità. Il Coordinatore della Classe 24 (CodC) è il prof. Giuseppe Caliendo. Ai fini dell'erogazione della didattica inerenti il CdS, il Consiglio di Classe ha funzioni propositive nei confronti del Consiglio di Facoltà. Concorda con le direttive del Consiglio di Facoltà di Farmacia (CdF), ad esempio per la definizione dei periodi didattici, e si avvale delle strutture (aule didattica, aule informatica, laboratori didattici, biblioteca, Segreteria Studenti) della Facoltà di Farmacia. La Facoltà di Farmacia dell Università Federico II di Napoli e il Consiglio della Classe 24 (CdC) che coordina le attività dei CdS in Controllo di Qualità (CQ), Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici (ISFPD) ed Erboristeria (ERB), hanno dichiarato il proprio impegno a guidare e tenere sotto controllo i CdS della Classe 24 in vi

7 materia di Qualità. Nell ottica di un miglioramento continuo, intendono attuare un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) dei CdS, delineando i processi utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati, in accordo con le linee guida proposte dal Modello CRUI. Il CdS in CQ è stato attivato nell a.a. 2001/02 facendo seguito alla riforma dell'ordinamento didattico e trae origine e sostituisce il Diploma Universitario (DU) in Controllo di Qualità nel Settore Industriale Farmaceutico attivato nell' a.a su finanziamenti della Comunità Europea in risposta ad una forte esigenza di una figura professionale specifica richiesta dal mondo del lavoro. La Laurea in Controllo di Qualità si consegue attraverso un corso di studi triennale e si articola nei seguenti cinque indirizzi: 1) industriale-farmaceutico 2) alimentare-nutraceutico 3) cosmetologico 4) farmaceutico-ospedaliero 5) tossicologico ambientale Il laureato in Controllo di Qualità è un professionista dotato delle competenze necessarie ad eseguire analisi di tipo chimico, tecnologico e biologico volte a garantire la qualità [Quality Assurance (AQ)]. Il responsabile del sistema di AQ è tenuto (responsabilità primaria) a coordinare le infrastrutture ed i servizi coinvolti nello sviluppo e nella fabbricazione dei prodotti al fine di assicurare che il sistema stesso sia costantemente efficiente, controllato e documentato. Tali attività si esplicano in diversi ambiti, quali la produzione ed il controllo di qualità dei farmaci, dei prodotti cosmetici, dei prodotti alimentari e nutraceutici, dei prodotti diagnostici e chimico-clinici, il controllo chimico-tossicologico delle acque, dell'aria, del suolo nonché degli ambienti di lavoro a tutela della sicurezza ambientale ed industriale. Con l introduzione del D.M 509/99, riguardante il Regolamento sulle norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, le Università pubbliche italiane sono state sollecitate ad adottare nuove modalità di svolgimento delle azioni accademiche al fine di migliorare le proprie attività in relazione al contesto territoriale di riferimento. In un ottica di miglioramento della Qualità dei CdS, quindi, l Università degli Studi di Napoli Federico II ha partecipato al Progetto Campus Campania. Gli obiettivi del Progetto riguardano: - potenziare le attività di raccordo tra Università e mondo del lavoro; - perseguire il miglioramento qualitativo dei processi, dei profili e degli effetti formativi della laurea triennale; - offrire ai giovani laureati maggiore opportunità di inserimento professionale nei settori considerati come strategicamente prioritari da parte della Regione Campania; - creare professionalità multivalenti, utili per il mercato dell innovazione e rispondenti ai fabbisogni formativi delle imprese e dei servizi. Le attività finanziate dalla Regione Campania nell ambito del Progetto Campus Campania riguardano il rafforzamento delle lauree professionalizzanti di I livello di otto settori strategicamente prioritari. La Facoltà di Farmacia di Napoli ha presentato un progetto riguardante il settore: analisi e monitoraggio del rischio ambientale. Dei 27 progetti presentati dalle diverse Facoltà, solo 7 sono stati approvati e finanziati. La Facoltà di Farmacia ha visto approvato il progetto relativo all istituzione del percorso formativo (indirizzo) afferente al Corso di vii

8 laurea in Controllo di Qualità dal titolo: Valutazione del Rischio Ambientale. Nel 2004/2005 il percorso formativo della Laurea in Controllo di Qualità si è arricchito, così, di un altro indirizzo, il sesto: Controllo di Qualità e Valutazione del Rischio Ambientale. Controllo di Qualità-indirizzo Valutazione del Rischio Ambientale, articolato in tre anni, è stato attivato per gli anni accademici , , Le caratteristiche altamente professionalizzanti hanno consentito, prima al Diploma Universitario e poi al CdS, l'accesso a finanziamenti europei [DU in Controllo di Qualità nel Settore Industriale Farmaceutico (a.a ): Progetto Campus One; Corso di Laurea in Controllo di Qualità indirizzo Valutazione del Rischio Ambientale (a.a. 2004/2007): Fondo Sociale Europeo; P.O.R. Campania 2000/ finanziamento regionale per modulo professionalizzante delle lauree triennali sul progetto formativo in settori strategici]. Il CdS CQ ha iniziato nel 2004 una gestione per la qualità, ispirata dal modello CampusOne, compilando il I Rapporto di Autovalutazione (RAV I) secondo il Modello CRUI; il CdS è stato interessato dal processo di prima verifica in loco messo in opera dal Gruppo di Valutazione n 3 della CRUI nel maggio La Facoltà ha nominato come Docente Formatore per l AutoValutazione la prof. Anna Aiello (Verbale CdF n 10 del ). I docenti i proff. Anna Aiello ed Elisa Perissutti (Presidente GAV CQ) hanno partecipato (dicembre-gennaio 2005) ad un corso per Formatori/Autovalutatori, organizzato nell ambito di un WP-Azione di Sistema (responsabile Prof. S.Saiello) [Progetto Campus Campania-Università Federico II di Napoli], sulla Gestione per la Qualità dei CdS secondo il modello CRUI. I proff. Aiello e Perissutti, quindi, hanno riferito dell attività svolta in CdF e CdC e, poi, trasferito le competenze innanzitutto ai componenti impegnati nella stesura dei RAV per i CdS della Classe 24. Attualmente, in accordo con le politiche di Ateneo e della CRUI, la Facoltà ed il CdS sono impegnati nel processo di valutazione della qualità dei CdS della Classe 24 secondo il Modello CRUI che in prima istanza si realizza con la stesura del rapporto di autovalutazione (RAV II*). *Nota: Il presente RAV costituisce una fotografia della situazione attuale del CdS. Esso, infatti, prende in considerazione, ove necessario, dati, azioni ed analisi dei risultati, disponibili a settembre 2006, al fine di evidenziare azioni attivate e risultati ottenuti per il CdS nel complesso. viii

9 SIGLE E ACRONIMI Ateneo Università degli Studi di Napoli Federico II CdA Consiglio di Amministrazione (Ateneo) CdC Consiglio della Classe delle Lauree n 24 CD Commissione Didattica CdF Consiglio di Facoltà CdS (ocdl) Corso di Studio (o di Laurea) CodC Coordinatore della Classe delle Lauree n 24 CFU Crediti Formativi Universitari COINOR Centro di Ateneo per la Comunicazione e l Innovazione Organizzativa CRUI Conferenza dei Rettori delle Università Italiane CI Comitato di Indirizzo COS Centro Orientamento Studenti COT Commissione Orientamento e Tutorato CT Commissione Tirocinio CQ Controllo di Qualità DN Documento Normativo DGP Documento di Gestione Processo DR Documento di Registrazione DM Decreto Ministeriale ERB Erboristeria ES-PI Esigenze delle Parti Interessate Facoltà Facoltà di Farmacia GAV Gruppo di Autovalutazione ISFPD Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici MD Manager Didattico MdS Manifesto degli Studi MIUR Ministero dell Università e della Ricerca ix

10 NAV OA OG Preside PSD PSTV PI Px.x RAV RCEdF RDA RI RCOS ROLdF RPC RSD RQ SA SGQ SS SSD SSS UPDR UPSV Nucleo di Valutazione di Ateneo Obiettivi di apprendimento Obiettivi generali Preside della Facoltà di Facoltà Presidenza - Segreteria Didattica Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita Parti Interessate Processo/sottoprocesso xx Rapporto di AutoValutazione Responsabile calendario esami di Facoltà Referente diversamente abili Responsabile internazionalizzazione Referente Centro Orientamento Studenti Responsabile Orario Lezioni di Facoltà Responsabile problemi contingenti Responsabile aggiornamento Sito web/docente Responsabile elaborazione dati Questionari interni Senato Accademico Sistema Gestione Qualità Segreteria Studenti Settore Scientifico Disciplinare Scuola Secondaria Superiore Ufficio Personale Docente e Ricercatore Ufficio di Pianificazione Strategica e Valutazione x

11 DIMENSIONE A SISTEMA DI GESTIONE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA 1

12 Elemento A1: SISTEMA DI GESTIONE Domanda A1.1: Sono stati identificati i processi tramite i quali si gestisce il CdS? a) Processi per la gestione del CdS Il CdS in Controllo di Qualità afferisce alla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche n 24. La Classe 24 ha un proprio Consiglio (CdC) che provvede in maniera autonoma alla maggior parte degli aspetti di gestione delle attività inerenti alla erogazione dell offerta formativa, pur riferendosi alle direttive della Facoltà di Farmacia, dell Università Federico II di Napoli (Ateneo) e del Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita (PSTV) cui il CdS afferisce. I processi che coinvolgono il CdS possono avere diversi organi di controllo e, pertanto, sono stati suddivisi fra processi sotto il controllo del CdS (Scheda A1.1, in allegato), processi sotto il controllo della Facoltà, processi sotto il Controllo dell Ateneo e processi sotto il controllo del PSTV. I processi e i relativi sottoprocessi individuati per la gestione del CdS sono elencati nella Scheda A1.1 in allegato e per lo più sono corrispondenti alle cinque dimensioni del Modello CRUI. I processi sotto diretto controllo della Facoltà di Farmacia sono: F1. Coordinamento dell offerta formativa complessiva della Facoltà (Collegamenti P4/Scheda A1.1) F2. Coordinamento orientamento in ingresso (Collegamenti P5.1/Scheda A1.1) F3. Assegnazione del carico didattico dei docenti e delle attività di supporto del personale tecnico-amministrativo (Collegamenti P1, P4/Scheda A1.1). Contribuisce alla gestione del CdS la Segreteria Studenti (SS) (immatricolazioni, registrazioni esami, ricostruzione carriera studenti, etc.) e la Presidenza-Segreteria Didattica (PSD) (Commissioni di laurea, Commissioni di esami, registri attività didattica, etc) ubicate presso la Facoltà di Farmacia (Collegamenti P1, P3, P4, P5/Scheda A1.1). I processi sotto diretto controllo dell Ateneo sono: A1. Attività del SOF-Tel per Orientamento (Collegamenti P5.1, P5.2, P5.5/Scheda A1.1) A2. Coordinamento dei rapporti internazionali [mobilità Socrates-Erasmus] (Collegamenti P5.4/Scheda A1.1) A3. Raccolta informazioni e dati su opinioni degli studenti riguardo insegnamenti, altre attività formative e servizi di contesto (Collegamento P6/Scheda A1.1) A4. Raccolta dati relativi al monitoraggio delle carriere degli studenti e al livello di apprendimento degli studenti iscritti al CdS (Collegamenti P6/Scheda A1.1) A5. Definizione di convenzioni in collaborazione con la Facoltà con Aziende ed Enti pubblici e privati e gestione dei tirocini curriculari (Collegamenti P5.3/Scheda A1.1) I processi sotto diretto controllo del PSTV sono: PSTV1. Coordinamento del personale tecnico, amministrativo e ausiliario delle strutture aggregate, compresa la mobilità PSTV2. La manutenzione ordinaria e straordinaria e l organizzazione del patrimonio edilizio 2

13 PSTV3. PSTV4. PSTV5. La stipula dei contratti intesi all acquisizione di attrezzature e di servizi L iniziativa, al pari degli altri organi a ciò abilitati dallo Statuto, per l istituzione di master e dottorati Il Polo provvede al riparto tra le strutture afferenti delle risorse finanziarie assegnate dall Ateneo al Polo medesimo e delle altre risorse comunque acquisite In generale, per gestire le sue attività, il CdS si dota di apposite commissioni i cui lavori sono poi discussi nell'ambito del CdC. Le Commissioni esistenti e le relative attività svolte nella gestione dei processi sono descritte nella sezione A2 del presente rapporto. b) Sequenza e interazioni tra i processi identificati Sequenza e interazioni tra i processi identificati nella Scheda A1.1 (in allegato) sono riportate in modo sintetico nella Figura A1.1. Indicazioni più dettagliate sono riportate direttamente nei punti specifici del presente RAV. RAV. P1. Definizione delle esigenze delle PI P2. Definizione degli obiettivi generali, degli obiettivi di apprendimento e delle politiche del CdS P3. Definizione delle risorse P5. Organizzazione e gestione dei servizi di contesto P4. Progettazione ed erogazione dell offerta formativa P6. Risultati, analisi e miglioramento P7. Riesame Figura A1.1 PROCESSI PRIMARI: SEQUENZA ED INTERAZIONI 3

14 c) Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS È riportato nella Scheda A1.2 Scheda A1.2 Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS Con l introduzione del D.M 509/99, riguardante il Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, le Università pubbliche italiane sono state sollecitate ad adottare nuove modalità di svolgimento delle azioni accademiche al fine di migliorare le proprie attività in relazione al contesto territoriale di riferimento. Il Consiglio della Facoltà di Farmacia (CdF) e il Consiglio della Classe 24 (CdC), che gestisce i CdS in Controllo di Qualità (CQ)/Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici (ISFPD)/Erboristeria (ERB), hanno dichiarano il proprio impegno a guidare e tenere sotto controllo i CdS della Classe 24 in materia di Qualità (Verbale del CdF del ). Nell ottica di un miglioramento continuo, si intende attuare un sistema di Gestione della Qualità delineando i processi utili al raggiungimento degli obiettivi secondo le linee guida proposte dal modello CRUI. Il documento (consultabile sul sito traccia le strategie per la gestione delle attività raccogliendo in modo ordinato e sistematico processi e procedure per un efficace monitoraggio di tutte le attività del CdS in Controllo di Qualità. Domanda A1.2: Le modalità di gestione della documentazione relativa a tutti i processi identificati sono efficaci? a) Documentazione utilizzata per la gestione del CdS Nella Scheda A1.3 (in allegato) sono elencati i documenti utilizzati per la gestione del CdS, suddivisi tra: documenti normativi (DN); documenti per la gestione dei processi (DGP); documenti di registrazione (DR). b) Modalità di gestione della documentazione e relativa efficacia Le modalità di gestione relativamente a compilazione ed aggiornamento, approvazione e riapprovazione nonché distribuzione, reperibilità e conservazione dei documenti sono riassunte nella scheda A1.3 (in allegato). La gestione della documentazione, così come è documentata nella Scheda A1.3 risulta efficace e soddisfacente. L evidenza dell efficacia è testimoniata dalla conoscenza dei documenti che gli interessati mostrano di avere nelle diverse interrelazioni e riunioni. I documenti aggiornati di gestione del CdS sono reperibili presso la PSD, le Commissioni, e la Segreteria Studenti (SS). Alcuni di essi sono pubblicati nei siti web del Ministero dell Università e della Ricerca ( di Ateneo ( di Polo ( e di Facoltà ( Relativamente ai verbali di esame, la raccolta è demandata alla Segreteria Studenti che cura il servizio di messa a disposizione ed aggiornamento dei dati di avanzamento carriera e votazioni conseguite negli esami di profitto. Il Coordinatore della Classe cui afferisce il CdS in CQ, inoltre, cura che alcune informazioni chiave (calendario degli esami, programmi dei corsi, ricevimento studenti, commissioni d esame e modalità di verifica, etc.) vengano inserite nel sito web della Facoltà da parte dei docenti nei tempi stabiliti; si avvale della collaborazione del docente Responsabile dell aggiornamento del sito docente (RSD) nominato dal CdC e richiama gli inadempienti. 4

15 Domanda A1.3: Le modalità di comunicazione con le PI sono efficaci? a) Modalità di comunicazione con le PI e relativa efficacia Le modalità di comunicazione con le PI sono documentate nella Scheda A1.4 e nella Scheda B1.2 (in allegato), ove è riportata anche la periodicità della consultazione (cfr.b1). Il Coordinatore del CdS è responsabile della verifica che le comunicazioni vengano ricevute dai destinatari. Il coordinatore stabilisce anche i criteri di tale verifica ed attualmente si preoccupa di verificare l efficacia sia durante le relazioni inter-personali con esponenti delle diverse PI sia durante le riunioni ufficiali. L efficacia delle modalità di comunicazione è confermata dalla conoscenza dei documenti che le PI dimostrano di avere. Quando nuovi soggetti entrano a far parte delle PI (docenti supplenti, nuovi ricercatori, nuove rappresentanze, etc) il CodC verifica che i responsabili (PSD, RSD, etc) amplino tempestivamente l elenco dei destinatari delle comunicazioni. Elemento A2: STRUTTURA ORGANIZZATIVA Domanda A2.1: Le strutture organizzative del CdS e della struttura di appartenenza sono adeguate ai fini di una efficace gestione di tutti i processi identificati? a) Assegnazione e assunzione delle responsabilità per tutti i processi identificati e definizione dei legami di relazione e di dipendenza fra le diverse posizioni di responsabilità Le posizioni di responsabilità per la gestione dei processi identificati (cfr. A1.1a) e la documentazione relativa all assunzione delle responsabilità per soggetti interni al CdS sono documentate nella Scheda A2.1a (in allegato), mentre nella Scheda A2.1.b (in allegato) sono riportate le posizioni di responsabilità per soggetti esterni al CdS. I legami di relazione e di dipendenza tra le diverse posizioni di responsabilità sono rappresentati nell organigramma riportato in Scheda A2.2, con riferimento a tutte le posizioni di responsabilità identificate, e nella matrice delle responsabilità di cui alla Scheda A2.3 (in allegato), con riferimento a tutti i processi e relativi sottoprocessi per la gestione del CdS identificati (cfr. A1.1). 5

16 ATENEO FRIDERICIANO SOF-Tel NAV POLO DELLE SCIENZE E TECNOLOGIA DELLA VITA FACOLTÀ DI FARMACIA Biblioteca Dipartimenti Segreteria Studenti Preside Coordinatore della Classe 24 Consiglio della Classe 24 Manager Didattico Referente Centro Orientamento Studenti Consiglio di Facoltà Presidenza - Segreteria Didattica CdS Erboristeria Segretario Responsabile calendario esami CdS Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici Docenti CdS Controllo di Qualità Commissione Orientamento e Tutorato Responsabile orario lezioni Referente diversamente abili Commissione Didattica Responsabile sito web/docenti Responsabile elaborazione dati questionari interni Commissione Tirocini Comitato di Indirizzo Responsabile internazionalizzazione Responsabile problemi contingenti Gruppo di Autovalutazione Delegati Socrates/Erasmus Scheda A2. 2 Organigramma del CdS e inter-relazioni con gli altri organi 6

17 Domanda A2.2: Le modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e della struttura di appartenenza sono efficaci? a) Modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e della struttura di appartenenza e relativa efficacia Le modalità sono riportate nella Scheda A2.4 Scheda A2.4 Modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e delle struttura di appartenenza Il coordinamento tra i processi decisionali del CdS e la struttura di appartenenza è affidata al CodC e si realizza attualmente mediante colloqui e/o riunioni tra il CodC ed il Preside di Facoltà. In ottemperanza agli obblighi istituzionali, i processi decisionali del CdS che necessitano dell approvazione del CdF sono ad essa inoltrati in modalità ufficiale (documentazione cartacea per approvazione CdF, Senato Accademico, MIUR, Regione Campania, etc) in accordo con quanto dettato dalla normativa accademica vigente (Statuto di Ateneo, Regolamento Didattico di Ateneo, Regolamento didattico del CdS, Statuto del Polo, Regolamento del Polo, etc) e sono documentate in modo canonico. Elemento A3: RIESAME Domanda A3.1: Il processo di riesame del sistema di gestione del CdS e della struttura organizzativa è efficace? a) Modalità di gestione del processo di riesame La modalità è riportata nella Scheda A3.1. Scheda A3.1 Modalità di gestione del processo di riesame Riesame da parte del CdS Il processo di Riesame ha come principale obiettivo quello di assicurare la continua idoneità, adeguatezza ed efficacia del sistema di gestione del CdS e della struttura organizzativa. Il processo di Riesame (P7) prende in considerazione in modo contestuale, tutti i processi identificati relativi quindi a tutte le dimensioni: SISTEMA DI GESTIONE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ESIGENZE ED OBIETTIVI, RISORSE, PROCESSO FORMATIVO, RISULTATI ANALISI E MIGLIORAMENTO. Per il processo di Riesame sono attese: variazioni e modifiche al sistema di gestione al fine di rendere il servizio offerto alle parti interessate più idoneo, adeguato ed efficace, anche attraverso la definizione di nuove o diverse posizioni di responsabilità, riorganizzazione di servizi, adozione di nuove procedure, definizione di nuove risorse e sviluppo di nuove professionalità (ad esempio quelle ottenute con qualifiche regionali associate ai Moduli Professionalizzanti regionali). La responsabilità del riesame compete al CodC ed investe successivamente il Consiglio di Classe. Il processo di Riesame è stato attuato, negli anni precedenti, in modo non strutturato, non documentato e limitato al processo formativo. L attività di Riesame, a 7

18 partire dal 2007 (verbale CdC del ) sarà realizzata in maniera strutturata e documentata e avrà una periodicità annuale (entro maggio). Per l anno 2005/2006 il CdC ha approvato, su proposta del CodC, un avvio delle azioni di Riesame a cominciare dalla Dimensione D (Processo Formativo) e di attuare il processo complessivo nel b) Informazioni e dati da prendere in considerazione Le informazioni e i dati sono: modifiche a leggi e norme nazionali compreso Statuto e Regolamento di Ateneo e Facoltà; risultati relativi alla capacità di attrazione, all efficacia interna, all efficacia dei servizi di contesto, all efficacia esterna; esiti dell analisi dei risultati; esiti delle azioni di miglioramento; esiti delle azioni preventive; esiti dei rapporti con le parti interessate; esiti delle attività delle Commissioni; esiti delle attività di autovalutazione e di valutazione esterna. c) Esigenze di ridefinizione o di revisione dei processi per la gestione del CdS e della struttura organizzativa e opportunità di miglioramento individuate Il Riesame condotto a partire dai risultati della prima valutazione esterna CRUI (maggio 2004), pur eseguito in modo non canonico ha visto coinvolti il CodC, i docenti, e le altre PI. Ha portato a numerose azioni atte principalmente ad una ridefinizione del sistema di gestione. Inoltre, è stata attuata una riprogettazione del percorso formativo a seguito dell attivazione del modulo professionalizzante (Campus Campania). d) Azioni intraprese e loro efficacia Le azioni intraprese e la loro efficacia sono riportate nella Scheda A3.2 (in allegato). Le azioni intraprese dalla Commissione Didattica, dalle Commissioni Orientamento e Tutorato e Tirocinio, la riformulazione del GAV nonché l ampliamento del Comitato di Indirizzo e le individuazioni di nuove responsabilità hanno portato ad una riorganizzazione del sistema di gestione interno. Il Riesame, comprendente anche la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, porterà ad una riorganizzazione del sistema di gestione interno nella direzione della semplificazione e ai fini del miglioramento dell'efficacia. Il CodC porterà i risultati in condivisione con gli altri CdS della Facoltà nell'ambito del CdF e, il Preside, che rappresenta la Facoltà nel Senato Accademico, porterà, al livello più alto dell'ateneo, le opportunità di riorganizzazione nate dall'esperienza di gestione del CdS in CQ. 8

19 DIMENSIONE B ESIGENZE E OBIETTIVI 9

20 Elemento B1: ESIGENZE DELLE PARTI INTERESSATE Domanda B1.1: Sono state individuate le esigenze delle PI, con particolare riferimento a quelle formative? a) PI individuate Le principali PI individuate dal CdS in Controllo di Qualità sono riassunte nella Tabella B1.1 (Verb. CdF del , Verb. CD del ). Tabella B1.1- Parti interessate individuate dal CdS PI.1 Studenti del 5 anno degli Istituti d istruzione Secondaria Superiore (SSS) PI.2 PI.3 PI.4 PI.5 PI.6 PI.7 PI.8 PI.9 PI.10 Studenti iscritti ed inseriti nel percorso formativo del CdS Personale docente e personale di supporto alla didattica del CdS Personale tecnico ed amministrativo afferente alla Facoltà Regione Campania Ordine professionale dei Chimici Organizzazioni economiche ed imprenditoriali pubbliche e private del territorio dei settori di riferimento del CdS Ateneo (Università degli Studi di Napoli Federico II, compresa la Facoltà di Farmacia con gli altri suoi CdS). Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita MIUR I criteri in base ai quali vengono individuate le PI del mondo della produzione, dei servizi e della professione (PI.6 e PI.7) con le quali mantenere rapporti ai fini della determinazione delle loro esigenze sono documentati nella Scheda B1.1. Scheda B1.1 Criteri in base ai quali vengono individuate le PI del mondo della produzione, dei servizi e della professione PI.6 Questa PI è stata individuata in considerazione del fatto che, a norma del DPR n.328, il laureato in Controllo di Qualità, ha la possibilità di sostenere l esame di stato per l iscrizione alla sezione B dell Albo Professionale dei Chimici, che gli consente di svolgere tutte le attività di tipo chimico che implicano l uso di metodologie standardizzate. PI.7 Le organizzazioni del mondo della produzione e dei servizi, che rappresentano la PI.7, sono state individuate tenendo conto dei settori che, coerentemente con i profili professionali degli indirizzi proposti dal CdS, richiedono, nelle fasi di produzione ed analisi, l assicurazione di qualità. 10

21 b) Modalità e periodicità dei rapporti con le PI c) Esigenze delle PI Le PI individuate in relazione alle modalità e la periodicità dei rapporti del CdS con esse, nonché le loro esigenze individuate (Verb. CD del ), sono riportate nella Scheda B1.2 (in allegato). d) Motivazioni a supporto dell attivazione del CdS. Sono documentate nella Scheda B1.3. Scheda B1.3 Motivazioni a supporto dell attivazione del CdS Il controllo e l'assicurazione della qualità sono da anni entrati a far parte del sistema di produzione industriale, fornendo regole base per la sicurezza della produzione, del prodotto e del personale coinvolto nel processo industriale. Facendo seguito alla riforma dell'ordinamento didattico, il CdS in Controllo di Qualità è stato istituito (a.a. 2001/2002) sulla base del preesistente Diploma Universitario in Controllo di Qualità nel settore Industriale Farmaceutico attivato nell Università di Napoli Federico II nell a.a. 1995/1996. Facendo proprie le attese della società e del mercato (documentate anche attraverso una raccolta delle leggi vigenti in materia di controllo di qualità, Verb. CdF del ), il CdS risponde a precise esigenze di controllo chimico-tecnologico, biologico e tossicologiche, avanzate dal mondo produttivo, dagli organi di controllo e dalle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Tali attività si esplicano in diversi ambiti, quali la produzione ed il controllo di qualità dei farmaci, dei prodotti cosmetici, dei prodotti alimentari e nutraceutici, dei prodotti diagnostici e chimico-clinici, il controllo chimico-tossicologico delle acque, dell'aria, del suolo nonché degli ambienti di lavoro (Legge 626/94) a tutela degli operatori e della sicurezza ambientale ed industriale L attivazione del CdS è stata supportata dalla disponibilità di adeguate risorse di personale docente e di supporto (tecnico-amministrativo) nonché da sufficienti infrastrutture (aule, laboratori, biblioteca, ecc.) Elemento B2: OBIETTIVI GENERALI Gli Obiettivi Generali (OG) in termini di prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio, sono stati oggetto di ampia discussione all'atto dell'istituzione del CdS, in accordo con le esigenze delle PI consultate. Domanda B2.1: Gli obiettivi generali del CdS sono coerenti con le esigenze formative delle PI? a) Obiettivi generali in termini di prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio Gli obiettivi generali, identificati sia in riferimento alle esigenze delle PI che ai ruoli e agli sbocchi professionali individuati per i laureati del CdS, sono riportati nella Scheda B2.1 (in allegato). In riferimento all OG.1, sono stati definiti i ruoli per i quali il CdS intende preparare il proprio laureato. Esso deve possedere una solida preparazione, teorica e pratica, che gli consenta di: - svolgere il monitoraggio delle varie fasi di produzione di farmaci, medicamenti, diagnostici, cosmetici, dietetici ed, in generale, di prodotti sottoposti ad autorizzazione da parte del Ministero della Sanità; 11

22 - predisporre i protocolli operativi per l'attuazione delle norme di buona prassi di laboratorio di qualità (GOLP) e di buona pratica di produzione (GMP); - preparare medicamenti anche in dose unitaria e altri prodotti farmaceutici e diagnostici presso i laboratori galenici delle farmacie ospedaliere, delle officine galeniche autorizzate e dei laboratori di produzione in ambito industriale; - effettuare i controlli di qualità sulle materie prime e sui prodotti finiti per l'allestimento di terapie riconducibili alla produzione galenica clinica (nutrizione artificiale, terapie antiblastiche ed antalgiche personalizzate); - effettuare i controlli merceologici sui materiali sanitari e dispositivi medici utilizzati per la somministrazione dei farmaci galenici clinici; - gestire le specifiche attività di laboratorio per l'applicazione delle metodiche di controllo chimico e tecnologico, biologico, tossicologico e microbiologico previste dalle normative vigenti a livello nazionale, comunitario e, più in generale, a livello internazionale; - eseguire analisi chimiche e biologiche secondo gli standard di certificazione e di qualità; - predisporre protocolli di monitoraggio di sostanze inquinanti presenti nell'ambiente (acqua, aria, suolo) e di contaminanti negli alimenti; - pianificare interventi di prevenzione ed educazione per la salute della popolazione in relazione agli aspetti tossicologici derivanti dall'inquinamento chimico e biologico dell'ambiente; - svolgere ruoli tecnici o professionali definiti nei diversi ambiti di applicazione della tossicologia dell'ambiente, utilizzando anche strumenti informatici e statistici. Inoltre, il laureato in CQ ha la possibilità, a norma del D.P.R n. 328, di sostenere l esame di stato per l iscrizione alla sezione B dell Albo professionale dei Chimici, che gli consente di svolgere le seguenti attività: - analisi chimiche di ogni specie eseguite secondo procedure standardizzate (metodi ufficiali o standard riconosciuti e pubblicati); - direzione di laboratori chimici la cui attività consiste nelle analisi chimiche di cui sopra; - consulenze e pareri in materia di chimica pura ed applicata; interventi sulla produzione di attività industriali chimiche e merceologiche; - inventari e consegne di impianti industriali per gli aspetti chimici, impianti pilota, laboratori chimici, prodotti lavorati, prodotti semilavorati e merci in genere; - consulenze per l implementazione o il miglioramento di sistemi di qualità aziendali per gli aspetti chimici; - assunzione della responsabilità tecnica di impianti di produzione, di depurazione, di smaltimento rifiuti, utilizzo di gas tossici, ecc.; - consulenze in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, relativamente agli aspetti chimici; misure ed analisi di rumore ed inquinamento elettromagnetico; - indagini ed analisi chimiche relative alla conservazione dei beni culturali ed ambientali. La preparazione fornita, ad elevato contenuto professionalizzante, conseguita sia intramoenia che extra-moenia, consentirà ai laureati l inserimento presso strutture pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale, quali, ad esempio: - le industrie farmaceutiche, cosmetiche, alimentari-nutraceutiche e dei prodotti diagnostici; - le strutture del Servizio Sanitario Nazionale; - i centri di studio e rilevazione tossicologica e ambientale; - gli enti preposti alla elaborazione di normative tecniche o alla certificazione di qualità; - l'università ed altri enti di ricerca pubblici e privati. Gli obiettivi generali, insieme ai ruoli individuati per il laureato del CdS, sono riportati nel Manifesto degli Studi del CdS e nell Offerta Formativa e reperibili anche sul sito web di facoltà http// 12

23 b) Coerenza degli obiettivi generali con le esigenze formative delle PI E riportata nella Scheda B2.2 (in allegato). c) Modalità di diffusione degli obiettivi generali tra le PI e relativa efficacia. Sono riportate nella Scheda B2.3. Scheda B2.3 Modalità di diffusione degli obiettivi generali tra le PI Le modalità di interazione fra le PI sono quelle indicate nella Scheda B1.2 e la diffusione degli obiettivi generali avviene secondo le modalità ivi descritte. In particolare, gli OG che riguardano o hanno ricadute sulla didattica sono discussi all interno della CD del CdS e durante i CdC e CdF; attraverso tali riunioni tutto il personale docente (PI.3) viene informato e interviene in merito a tali obiettivi. L efficacia di tale comunicazione è testimoniata dal grado di partecipazione alle riunioni; eventuali assenti vengono contattati dalla PSD per verificare che la comunicazione sia stata efficace. È affidata alla responsabilità dei docenti la diffusione degli OG al personale di supporto alla didattica (dottorandi, borsisti, assegnisti di ricerca, specializzandi, tecnici di laboratorio e informatici), in considerazione del rapporto di stretta collaborazione che spesso esiste tra il docente ed il personale di supporto assegnatogli. La diffusione degli OG nei confronti delle PI esterne PI.5, PI.6 e PI.7 avviene, oltre che secondo le modalità riportate nella Scheda B1.2, anche grazie al fatto che alcuni esponenti del mondo del lavoro sono coinvolti direttamente nelle attività formative intra-moenia ed extra-moenia offerte dal CdS. Infatti, Un ulteriore occasione per divulgare gli OG del CdS è fornita delle attività di tirocinio e dal progressivo inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. La diffusione degli obiettivi generali e dell offerta formativa del CdS viene inoltre promossa attraverso i seguenti strumenti: - sito web dell Ateneo: http// - sito web della Facolta : http// Ai fini dell'efficacia è molto importante il coinvolgimento ed il decentramento delle responsabilità, attuato attraverso l istituzione di Commissioni e nomina di responsabili che si inseriscono fortemente nella struttura di gestione garantendo contatti frequenti con tutte le PI. Per la verifica dell efficacia della diffusione degli obiettivi generali tra le PI, non sono stati ancora individuati degli indicatori. Tuttavia, sono evidenti dei fattori che testimoniano l efficacia della comunicazione, che sono: il numero di immatricolazioni, il coinvolgimento di un cospicuo numero di Aziende ed Enti convenzionati per lo svolgimento delle attività di tirocinio previste dal CdS, l iscrizione dei laureati all Albo dei Chimici, il finanziamento dell indirizzo Valutazione del rischio ambientale da parte della Regione Campania. Elemento B3: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Domanda B3.1: Gli obiettivi di apprendimento del CdS sono coerenti con gli obiettivi generali e con le esigenze di apprendimento evidenziate dalle PI? a) Obiettivi di apprendimento (OA) in termini di conoscenze, capacità e comportamenti Per soddisfare le esigenze delle PI identificate e favorire il raggiungimento degli OG, il CdS, nel rispetto dei vincoli imposti dall appartenenza alla Classe 24-Scienze e Tecnologie Farmaceutiche, si propone di formare laureati con le conoscenze, le capacità e gli aspetti 13

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