WHAT LAB WORLD HERITAGE APPLICATION TECNOLOGY Aspetti Teoretici e Tecnici della Conservazione Prof. Arch. Enzo Bentivoglio
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1 LEZIONE n /05/2012 Corso di Laurea Magistrale CRVBAA LM-10 INSEGNAMENTO ASPETTI TEORETICI E TECNICI DELLA CONSERVAZIONE CORSO B C.F.U.4 S.S.D.-ICAR 19 WHAT LAB WORLD HERITAGE APPLICATION TECNOLOGY Aspetti Teoretici e Tecnici della Conservazione Prof. Arch. Enzo Bentivoglio La Commissione Nazionale UNESCO: ruolo e competenze Club e Centri UNESCO La procedura per la «Tentative List» La delibera del 06/05/2011 della C.N.I. UNESCO Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano Docente: Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano Anno Accademico 2011/2012 1
2 La Commissione Nazionale Italiana per l'unesco, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. L'esistenza della Commissione discende da un preciso obbligo di carattere internazionale (Convenzione di Londra del 16 novembre 1945);peraltro, analoghe entità sono operative in quasi tutti i 195 Paesi membri dell'unesco. 2
3 La Commissione opera attraverso: L'Assembea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell'unesco nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'italia presso l'unesco; Il Consiglio Direttivo che è l'organo di governo della Commissione, e attua gli orientamenti strategici fissati dall'assemblea. In particolare, la CNI per l UNESCO: Dà pareri e formula raccomandazioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni in relazione all'elaborazione e alla valutazione dei programmi UNESCO; Collabora con gli Organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese in seno alla Conferenza Generale dell'unesco che ha luogo a Parigi ogni due anni per approvare il programma generale dell'organizzazione ed il suo bilancio; Produce documenti concernenti le materie che rientrano nel suo ambito di competenze e contribuisce, anche attraverso una serie di pubblicazioni periodiche, a diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell'unesco.
4 Rende accessibile al pubblico, mediante un servizio di biblioteca - che comprende più di testi costituiti prevalentemente di pubblicazioni e documenti dell'unesco - la più ampia conoscenza delle problematiche trattate dall UNESCO. Diffonde, in particolar modo tra i giovani, gli ideali dell'unesco, sia sostenendo le attività del Sistema delle Scuole Associate, dei Club e dei Centri UNESCO, sia offrendo opportunità di accesso a stages e a borse di studio UNESCO. Organizza e promuove incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza dell'unesco. Si adopera per associare attivamente al lavoro dell'unesco persone ed Enti che svolgono attività nei campi educativi, culturali e scientifici, agevolando, anche presso le istituzioni competenti, la raccolta di dati e di informazioni richieste dall'unesco stesso. Favorisce l'accesso delle istituzioni più qualificate alle attività promozionali che l'unesco svolge attraverso la concessione del Patrocinio; a tal fine conduce indagini preliminari per la concessione del Patrocinio sia dell'unesco sia della Commissione stessa.
5 Esamina e trasmette eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario secondo le modalità previste dei 'Programmi di Partecipazione'. Formula proposte sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale dell'unesco e ad altre riunioni o manifestazioni promosse dall'unesco o ad essa collegate. Esprime pareri e suggerimenti e su richiesta del Ministro degli Affari Esteri, sugli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell'ambito della politica di cooperazione allo sviluppo. La Commissione assolve il compito di tutelare il nome, l'acronimo, l'emblema e i nomi di dominio internet dell'unesco, o dei suoi programmi specifici, ed il suo uso, essendo organo di collegamento tra l'unesco ed il proprio Governo per tutte le questioni che interessano l Organizzazione FINANZIAMENTI Alle spese inerenti il funzionamento amministrativo e la sede della Commissione Nazionale, nonché le attività della stessa connesse all espletamento delle sue funzioni si fa fronte con lo stanziamento iscritto al Cap p.g. 10 dello stato di previsione della spesa del Ministero degli Affari Esteri.
6 PROCEDURA CONCORDATA PER L INVIO DI CANDIDATURE NELLE LISTE E NEI NETWORK DELL UNESCO Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO: Visto il Decreto n del 24 maggio 2007 che disciplina la composizione, i compiti e le funzioni della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO; Viste la Legge 6 aprile 1977, n. 184 Ratifica della Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale, culturale, naturale dell umanità ; la Legge 27 settembre 2007, n. 167 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ; la Legge 19 febbraio 2008, n. 19 Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali ; Legge 23 ottobre 2009, n. 157, Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo ; Vista l importanza di valorizzare maggiormente ai livelli nazionale e internazionale il patrimonio culturale e ambientale nazionale; Costatata l esigenza di definire una procedura uniforme ed univoca per la candidatura di siti, elementi, tradizioni, riserve ed altro nelle Liste, nei Registri e nei Network istituiti da Convenzioni e Programmi UNESCO; Costatata la necessità di qualificare in termini di efficienza e di efficacia le procedure di presentazione delle candidature nel rispetto delle prerogative e competenze dei diversi Dicasteri implicati;
7 Verificata la necessità di individuare una modalità organica per la valutazione e la valorizzazione di beni ed elementi italiani in ambito UNESCO, anche al fine di integrare le azioni volte a promuovere e preservare la diversità culturale con quelle per la diversità biologica così come richiesto dall UNESCO, dalla Convenzione ONU sulla Diversità Biologica e dalla FAO; Costatata la disponibilità della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO a proseguire nelle funzioni di informazione, coordinamento e verifica delle attività nazionali in ambito UNESCO così come previsto, da ultimo, dal Decreto Interministeriale n del 24 maggio 2007; Acquisito il consenso delle Amministrazioni interessate, ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE: Articolo 1 (Procedura per la presentazione di candidature nazionali) 1. Le proposte per candidare a) Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale culturale e naturale dell UNESCO, b) elementi nella Lista del Patrimonio Immateriale dell Umanità, c) riserve di biosfera nel Network delle Riserve di Biosfera MAB, d) parchi nazionali o regionali o naturali nella lista dei geo-parchi UNESCO, e) altri elementi o beni nelle altre Liste definite o da definire attraverso Programmi o Convenzioni UNESCO sono promosse e trasmesse alla Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO da chiunque ne abbia interesse (istituzioni, enti, amministrazioni pubbliche, associazioni e altri soggetti).
8 2. La Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO, valutato l ambito della proposta di cui al comma 1, assegna la stessa al Ministero o ai Ministeri ritenuti competenti per materia che avviano l attività istruttoria. 3. L Amministrazione assegnataria della candidatura procede a contattare il proponente anche al fine di acquisire gli indispensabili elementi informativi e tecnici necessari per la presentazione della stessa. 4. Entro il termine di 180 giorni dalla ricezione della proposta, l Amministrazione competente completa l istruttoria relativa alla candidatura presentata, richiedendo, eventualmente, alla Commissione Nazionale italiana per l UNESCO ulteriore tempo per completare l acquisizione della documentazione necessaria. 5. Conclusa l attività istruttoria, l Amministrazione che l ha condotta - in piena autonomia e discrezionalità decisionale - presenta alla Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO gli esiti del lavoro svolto, proponendo la presentazione immediata della candidatura all UNESCO ovvero la sospensione della decisione per una successiva considerazione ovvero il rinvio della stessa, motivando in ogni caso la decisione assunta. L Amministrazione competente in piena autonomia e discrezionalità decisionale può riproporre in ogni momento alla Commissione le candidature temporaneamente sospese per i successivi seguiti. 6. La Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO, tenuto conto dell attività istruttoria svolta, della proposta formulata dall Amministrazione competente, esprime in modo non vincolante il proprio parere, acquisisce - in sede di Consiglio Direttivo - il parere non ostativo da parte delle altre Amministrazioni centrali e lo trasmette al Ministero degli Affari Esteri.
9 7. Il Ministero degli Affari Esteri adotta le proprie determinazioni e trasmette alla Rappresentanza Permanente d Italia presso l UNESCO le relative decisioni assunte. 8. La Rappresentanza Permanente d Italia presso l UNESCO trasmette a sua volta i dossier di candidatura al Segretariato UNESCO competente. 9. Le candidature trasmesse alla Rappresentanza Permanente d Italia presso l UNESCO ovvero direttamente ai Segretariati delle Convenzioni e dei Programmi UNESCO senza l osservanza della procedura di cui ai punti 4, 5, 6, 7 sono da considerarsi nulle e devono essere ritirate. Articolo 2 (Tentative List Nazionale) 1. Le Amministrazioni interessate e la Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO possono definire, di comune intesa le modalità e le eventuali procedure per l iscrizione delle proposte di candidatura nella pertinente Tentative List Nazionale. Si prevede l eventuale introduzione di un limite massimo annuale di candidature da presentare nelle diverse liste e programmi dell UNESCO Approvato all unanimità nella seduta del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO il
10 IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE La Convenzione La Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale è stata approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell UNESCO ed è stata ratificata dall Italia il 29 settembre Tra i suoi principali obiettivi, la Convenzione intende salvaguardare gli elementi e le espressioni del patrimonio culturale immateriale, promuovere (a livello locale, nazionale e internazionale) la consapevolezza del loro valore in quanto componenti vitali delle culture tradizionali, assicurare che tale valore sia reciprocamente apprezzato dalle diverse comunità, gruppi e individui interessati e incoraggiare le relative attività di cooperazione e sostegno su scala internazionale. Definizione e ambiti del Patrimonio Immateriale Ai fini della Convenzione, il patrimonio immateriale è descritto come le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale (art. 2). Inoltre, questo patrimonio immateriale deve essere trasmesso di generazione in generazione, venire costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia, e dare loro un senso d identità e di continuità.
11 Gli ambiti del patrimonio immateriale sono i seguenti: a) Tradizioni ed espressioni orali (compreso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale); b) Arti dello spettacolo; c) Consuetudini sociali, eventi rituali e festivi; d) Cognizioni e prassi relative alla natura e all universo; e) Saperi e pratiche legati all artigianato tradizionale. La Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale L UNESCO ha dato origine alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell Umanità, formata da quelle pratiche ed espressioni culturali che testimoniano nel miglior modo la diversità del patrimonio culturale immateriale nel mondo e che favoriscono la presa di coscienza della sua importanza. I criteri per l iscrizione alla Lista Rappresentativa sono cinque e devono essere tutti soddisfatti perché uno Stato membro possa proporre la candidatura di un elemento culturale: 1. L elemento candidato si costituisce come patrimonio culturale immateriale, come indicato nell art. 2 della Convenzione; 2. L iscrizione dell elemento contribuirà a garantire visibilità e consapevolezza del significato di patrimonio culturale immateriale e a favorire il confronto, riflettendo perciò la diversità culturale e la creatività dell umanità;
12 3. Le misure di salvaguardia sono elaborate in modo da poter tutelare e promuovere l elemento; 4. L elemento è stato candidato sulla base del più ampio riscontro di partecipazione da parte di comunità, gruppi o, eventualmente, persone singole coinvolte con il loro libero, preventivo e informato consenso; 5. L elemento è inserito in un archivio sul patrimonio culturale immateriale presente nel territorio\i degli Stati membri, come indicato negli art. 11 e 12 della Convenzione. Al 2010 sono 213 gli elementi mondiali iscritti alla Lista (90 nel 2008, 76 nel 2009 e 47 nel 2010). Tra questi, quelli italiani sono Il Canto a tenore sardo (2008), l Opera dei Pupi siciliani (2008) e La Dieta Mediterranea (candidatura proposta congiuntamente da Italia, Spagna, Grecia e Marocco nel 2010).
13 Obiettivi dei Club e Centri Unesco I Club e centri UNESCO sono associazioni cui aderiscono giovani e adulti, appartenenti a tutti i campi di studio, di lavoro e di specializzazione professionale, che condividono gli ideali di azione dell'unesco, cercando di realizzarli attraverso iniziative concrete ispirate al concetto espresso nell'atto Costitutivo dell'unesco: "Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere innalzate le difese della pace". In un mondo in cui la cooperazione fra individui e popoli si rivela ogni giorno più essenziale, i Centri e Club UNESCO si propongono di offrire a tutti la possibilità di conoscere popoli e civiltà diverse. Ciò allo scopo di sentirsi parte integrante e pienamente attiva di un mondo complesso, nel quale, il sempre crescente ritmo di mutamento e l'irreversibile processo di evoluzione sociale, devono tuttavia tutelare le diverse tradizioni culturali di cui ogni essere umano è tributario.
14 I Centri e Club UNESCO, favoriscono l'incontro di persone desiderose di impegnarsi insieme in attività diverse, in un clima di fiducia e tolleranza reciproca, senza alcuna discriminazione, così da portare alla comunità mondiale il contributo di un'azione impegnata, stimolante, su basi volontaristiche. In questa linea ideale di azione, i Centri e Club UNESCO si propongono di: promuovere la comprensione internazionale, la cooperazione e la pace, attraverso una migliore conoscenza delle diverse civiltà, dei problemi passati e presenti, così del proprio Paese come di altri, in un'ottica mondiale, e di tutto ciò che costituisce il patrimonio culturale dell'umanità promuovere la comprensione degli ideali d'azione dell'unesco ed adoperarsi per il successo dei programmi proposti contribuire alla formazione civica e democratica dei cittadini e particolarmente dei giovani, attraversi studi ed attività connessi con la problematica proposta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo stimolare l'interesse alla ricerca delle verità, attraverso lo studio dei maggiori problemi locali, nazionali ed internazionali contribuire allo sviluppo sociale ed economico inteso come raggiungimento delle condizioni ottimali per il completo sviluppo della personalità umana prendere iniziative nei Paesi tecnologicamente avanzati, con lo scopo di aiutare i Paesi in via di sviluppo, sensibilizzando l'opinione pubblica
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