UNIONE BASSA ROMAGNA PERIODICI Venerdì, 17 aprile 2015

Transcript

1 UNIONE BASSA ROMAGNA PERIODICI Venerdì, 17 aprile 2015

2 17/04/2015 Il PIccolo notizie flash 1 17/04/2015 Il PIccolo La Città dei Lego in mostra 3 17/04/2015 Il PIccolo La struttura della discordia 4 17/04/2015 Il Piccolo MMons. Savioli, l'amico degli artisti 6 17/04/2015 Il Piccolo Fusignano Grazie, don Pino, nonché Pellegrino 8 17/04/2015 Il Piccolo Cotignola omaggia Libera per i suoi 100 anni 9 17/04/2015 Il Piccolo Sant'Agata sul Santerno 10 17/04/2015 Il Piccolo Alfonsine In festa con la Chiesa di Pesaro 11 17/04/2015 Il Piccolo Mostra sull'infanzia del primo Novecento 12 18/04/2015 Il nuovo diario Messaggero Gruppi e numeri della diocesi 13 17/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero «Ora so, non sono padrone della mia esistenza» 14 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Elezioni e assemblee, Scout protagonisti del mese 15 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Voglia di «testimoniare la bel lezza dell'esperienza vissuta» 17 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero A Lugo e San Lorenzo i Punti Acli famiglia 19 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Ritorno al Medio Evo con la Contesa Estense 20 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Una mattinata tutta lughese per il ministro del Lavoro 21 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Giovecca, imbrattato il cippo dei caduti Francesco Babini e Domenico /04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Mente e cuore di Lugo al servizio del Kurdistan 23 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Ricordati gli indiani che liberarono Lugo 24 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Area Naviglio, il Comune prende tempo 25 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Unione/1 Partita la lotta alla zanzara tigre 27 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Unione/2 Nessun insetticida contro le "rughe" 28 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Cotignola Conoscere le termiti 29 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero "Orgoglio pieghevole" Pedalata per Grazielle 30 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Turismo, è tornata la Romagna Visit Card 31 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Finto centro massaggi Denunciati due cinesi 32 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Conselice Aveva in casa tutto quanto serve per lo spaccio 33 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Lugo, il lato umano della rivoluzione egiziana 34 18/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Giovedì /04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Sabato /04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Mercoledì /04/2015 Il nuovo Diario Messaggero Venerdì /04/2015 Il nuovon Diario Messaggero UNIONE BASSA ROMAGNA PERIODICI Venerdì, 17 aprile 2015 Giovanni Errani assolto in appello Prescritti gli altri reati 40 16/04/2015 Ravenna & Dintorni di Fausto Piazza L'emigrazione dei musei 42

3 16/04/2015 Ravenna & Dintorni di Moldenke Dal 2011 a oggi, quante belle speranze 43 16/04/2015 Ravenna & Dintorni LA CONFERENZA DEI SEDICI ALL'EDILPIÙ DI LUGO 44 16/04/2015 Ravenna & Dintorni NEGLI ANNI CINQUANTA UN INGEGNERE DI LUGO REALIZZÒ I GRATTACIELI DI /04/2015 Ravenna & Dintorni Il grattacielo delle larghe intese unisce coop bianche e coop rosse 46 16/04/2015 Ravenna & Dintorni Truffa, assolto il fratello di Vasco Errani 49 16/04/2015 Ravenna & Dintorni LIBERAZIONE DI LUGO: I PRIMI SOLDATI ERANO FANTI INDIANI 50 16/04/2015 Ravenna & Dintorni Dai Beatles per trio d'archi alla rivincita del contrabbasso 51 16/04/2015 Ravenna & Dintorni A FUSIGNANO CON ALESSANDRO SCALA ANCHE FABRIZIO BOSSO 52 16/04/2015 Ravenna & Dintorni LAURA PARIANI A LUGO CON UN LIBRO DEDICATO A DINO CAMPANA 53 16/04/2015 Ravenna & Dintorni Avis: raccolta in calo dell'8 percento nel /04/2015 SetteSere Qui Pagina 2 Comuni 55 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 7 «Oltre il 40% del fabbisogno dell' Area Vasta» 56 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 11 «Sulle tracce della libertà», il trekking della memoria 58 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 12 «Una grande occasione, ora procediamo spediti» 60 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13 SAMUELE STAFFA Dagli scacchi alla Caveja, riparte la Contesa estense 62 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13 Il programma 64 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13 Venerdì 17 apre il luna park 65 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13 Pavan vicepresidente, Lodolini tesoriere 66 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13 Le biciclette Graziella «padrone» della strada 67 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 SAMUELE STAFFA «Dalla piazza a corso Sforza, poi via alle manutenzioni» 68 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 LUGO Il gioco dell' oca al Pavaglione 70 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 LUGO Il monumento alla memoria della Jaipur Infantry 71 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 BASSA ROMAGNA L' Unione schierata contro Matrix 72 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 CONSELICE Tre mesi dedicati ai donatori Avis 73 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 14 Parte la tornata elettorale per le nuove consulte 74 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 15 SAMUELE STAFFA «Fumata nera» sulla variante del supermarket sulla Naviglio 75 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 15 BAGNACAVALLO Due risate per il Sacrario 77 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 18 Accessori ed alimentazione per cani e gatti 78 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 18 Partecipa alla camminata a 6 zampe 79 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 19 MARIANNA CARNOLI Morta in casa, omicidio possibile 80 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 21 Quel cane del psicòlogo del Mio cane /04/2015 SetteSere Qui Pagina 25 «Venti metri quadrati di memoria» 83 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 26 VENERDÌ 17 APRILE 84 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 26 SABATO 18 APRILE 86 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 BONCELLINO La festa del Passatore parte giovedì 23 aprile 89 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 DOMENICA 19 APRILE 90 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 LUNEDÌ 20 APRILE 91

4 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 MARTEDÌ 21 APRILE 92 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 MERCOLEDÌ 22 APRILE 93 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 27 GIOVEDÌ 23 APRILE 94 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 28 TRAVERSARA Esami di romagnolo alla festa della Primavera in Fiore 95 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 31 Bombe americane sugli alleati polacchi 96 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 36 Confesercenti, brilla la nuova sede a Lugo 98 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 38 Conferenza di Crepet «Il coraggio di educare» 99 17/04/2015 SetteSere Qui Pagina 39 IMPRESE Naldoni & Biondi punta al mercato anglosassone 100

5 Il PIccolo notizie flash Lavori sulcanale Zanelli Partiti i lavori della ciclopedonale al Canale Naviglio Zanelli, grazie a fondi europei ottenuti dal Comune. Le opere in programma contribuiscono a rendere fruibile l'itinerario, che sarà ampliato con la realizzazione di un nuovo tratto di pavimentazione asfaltata dall'attuale conclusione presso Villa Prati fino all'incrocio con via Viazza Nuova. Lungo il percorso saranno poi installati cartelli con informazioni turistiche e storiche e nuovi arredi (panchine e cestini portarifiuti) e la manutenzione straordinaria delle strutture in legno già esistenti (ponticelli, staccionate, pensiline, tabelle e panchine). La manutenzione coinvolge anche bacheche e arredi dei punti sosta del percorso ciclonaturalistico del Lamone. La spesa complessiva dei lavori (si concludono a maggio) è di circa 77mila euro. Festa degli incontri Domenica 19 aprile, dalle alle 17.30, nei locali della Pieve di S.Pietro in Sylvis si svolge la Festa degli Incontri promossa dall'acr diocesana in collaborazione con la parrocchia di S.Michele e S.Pietro. L'invito è esteso a famiglie con figli delle elementari e ragazzi dellemedie. Programma: ore accoglienza; ore 15, attività a giochi per ragazzi; ore 15.30, Giovanni Gardini interviene sul tema: Raccontatelo ai vostri figli. La bellezza della fede nella Pieve di S. Pietro in Sylvis; ore 17,merenda; ore 17.30, preghiera conclusiva. Info: Davide Pro Sacrario deicaduti Sabato 18 aprile, al teatro Goldoni alle ore 21, il gruppo teatrale La Compagine presenta Mo tè hai voglia di ridere. In scena Riccardo Ruffini, Gianni e Paolo Parmiani. L'iniziativa è promossa dalle associazioni aderenti al progetto Il volontariato bagnacavallese adotta il Sacrario dei Caduti. Info, prenotazioni e ritiro biglietti: Pro Loco Cena solidale Sabato 18 aprile alle ore 19.30, alla sala ex Moda Cobar (via Boncellino 42), ragazzi e catechisti invitano a una cena abbinata a lotteria per sostenere il Centro di accoglienza Geppetto a Radauti (Romania). La struttura, gestita da Help for Family, accoglie ragazzi in difficoltà. Adulti, euro 15; ragazzi (fino a 13 anni), euro 8; bambini gratis. Alla cena, preparata da La Gardèla, intervengono la maestra Petriata e suor Felicitas, direttrice del centro. Prenotazioni: coniugi Rossi, ; Bruno Ferlini, ; Aurora Ciancia, aurora.ciancia@libero.it Scambi con Strzyzow Dal 18 al 21 aprile una delegazione di amministratori e imprenditori della città gemella di Strzyzow (Polonia) è a Bagnacavallo per conosceremeglio la nostra realtà produttiva. Traversara 33^ Primavera in Fiore Dal 17 al 19 aprile Festa della Primavera in Fiore, organizzata dall'ass. Primavera in Fiore in collaborazione con la parrocchia. Venerdì 17 aprile: ore 19, apertura stand gastronomico; ore 20, serata latina con il dj Estefano; ore 21, Nil Do Brasil. Sabato 18: ore 14, sfilata cinofila; ore 15, torneo Continua > 1

6 < Segue Il PIccolo di zachegn e passeggiata nei luoghi della battaglia del Senio; ore 19, apertura stand gastronomico; ore 20.30, nella chiesa parrocchiale, concerto giovani interpreti di musica classica Armando Ronconi (offerte pro Ior); ore 21.30, cabaret di Duilio Pizzocchi. Domenica 19: ore 10, fiera dei fiori e mostra mercato; ore 11.15, Messa; ore 11.30, arrivo pedalata Sciame di biciclette; ore 12, pranzo; ore 14.30, giochi per famiglie nel campo sportivo; ore 15, esami di dialetto e passeggiata nei luoghi della Battaglia del Lamone; ore 15.30, si balla con l'orchestra spettacolo di Roberto Polesano; ore 16, concerto a cura della scuola di musica di Bagnacavallo nella chiesa parrocchiale (offerte pro Ior); ore 18, apertura stand gastronomico; ore 21, le stelle a primavera; ore 22, spettacolo pirotecnic 2

7 Il PIccolo La Città dei Lego in mostra na mostra tutta all'insegna dei famosi mattoncini colorati danesi: arriva infatti la 3^ edizione della Città dei Lego. Le realizzazioni dei costruttori in erba (tra i 6 e i 13 anni) sono esposte alla mostra La città dei Lego, allestita sabato 18 e domenica 19 aprile all'ex Convento U gos@unione.labassaromagna.it oppure La mostra è realizzata con il contributo di Sogno del Bambino, Conad Superstore, Bar edicola La Voglia Matta, Impresa edile F.lli Montanari, Gelateria Mambo, Deco Industrie e Bcc Ravennate e Imolese. di S.Francesco, via Cadorna 12, fino alla premiazione fissata per le di domenica. Il vincitore riceverà una scatola di Lego e tutti i partecipanti riceveranno un diploma di partecipazione. La mostra La città dei Lego è un'occasione per ritrovarsi tra treni, case, villette, negozi, mare e tanto altro ancora in circa 80 mq di esposizione. La mostra è realizzata da appassionati (oltre, ovviamente, alle opere dei bambini) e dall'associazione culturale La scatola delle idee di Bologna per la tecnica robotica e include anche un angolo gioco costruzioni libero; sarà visitabile il sabato dalle 10 alle 22 e la domenica dalle 10 alle 17. Inoltre, l'associazione Tutti per la scuola allestisce uno stand gastronomico dove si può mangiare anche il gelato. Ingresso a offerta libera. Info: lon 3

8 Il PIccolo La struttura della discordia fronte delle numerose dichiarazioni pubblicate dai mezzi di informazione locali sull'ipotesi di realizzare una struttura commerciale mediopiccola nell'area produttiva Naviglio, la Giunta comunale ha ritenuto necessario fare alcune precisazioni. I mq, citati in alcune dichiarazioni pubblicate sui giornali, corrispondono alla superficie edificabile massima dell'area produttiva di via Naviglio, già prevista da molti anni e destinata a fini direzionali, alberghieri, commerciali o anche produttivi. Una parte di quest'area (circa 3700 mq) è già stata utilizzata e vi sono già insediate attività produttive. La destinazione di tipo commerciale è limitata, non è corretto affermare che vi sarà realizzato un grande centro commerciale in quanto non sarebbe in linea con gli strumenti urbanistici vigenti comunali e provinciali. La richiesta della quale si parla in questi giorni, invece, riguarda la realizzazione di una struttura alimentare medio piccola di 1500 metri quadrati. Con la variante non ci sarebbe alcun aumento delle aree commerciali e potenzialità edificatorie già previste da molto tempo nell'area Naviglio che rimangono immutate, come indicate nella convenzione con Stepra approvata nel L'unica variazione riguarderebbe la possibilità d'insediare un solo esercizio commerciale alimentare superiore ai 250 mq e fino a un massimo di 1500 metri quadrati. A proposito della richiesta avanzata al Comune di impedire la realizzazione di questa struttura commerciale, come le associazioni di categoria ben sanno le normative europee e nazionali sul commercio hanno di fatto eliminato ogni restrizione all'esercizio delle attività economiche di questo tipo, rendendo impossibile per le amministrazioni impedire o limitare l'insediamento se non per ragioni di ordine pubblico, pubblica sicurezza, sanità pubblica o tutela dell'ambiente. Eventualità escluse dalle valutazioni degli organi competenti. L'adeguamento alle normative è un atto dovuto che riguarda un insediamento previsto nel Le Amministrazioni di Bagnacavallo da decenni puntano sulla riqualificazione del tessuto urbano esistente. La scelta politica di questa Amministrazione è quella di continuare a investire sul centro storico e limitare gli insediamenti, produttivi e non, al di fuori di esso per ridurre il consumo di territorio e valorizzare le potenzialità del nostro centro commerciale naturale. Confcommercio preoccupata Un netto e deciso no alla nuova struttura è prontamente arrivato dai commercianti. Luca Massaccesi e Giancarlo Melandri, responsabili di Confcommercio Ascom e A Confesercenti, accusano il Comune di Bagnacavallo di aver accettato supinamente la delibera provinciale, affrettandosi a sua volta a ratificarla attraverso la convocazione di un Consiglio comunale. Tanta urgenza commentano Massaccesi e Melandri fa sospettare che il Comune, nonostante affermi di essere tenuto a procedere suo malgrado, Continua > 4

9 < Segue Il PIccolo sia invece anch'esso fautore di tale nuovo insediamento commerciale. Forse c'è la precisa volontà di sostenere le sfortunate sorti di Stepra, la società pubblica proprietaria dell'area in questione, ora in stato di liquidazione, per consentirle di fare cassa e alleggerendo non poco la propria posizione debitoria verso il sistema bancario. Faremo di tutto concludono i vertici del commercio locale perché non si arrivi a un esito ingiustificato che determinerebbe un ulteriore colpo alla vita del centro storico di Bagnacavallo, soprattutto in assenza di concomitanti politiche di forte sostegno alle aree centrali della città. Un danno ai supermercati Pollice verso anche da parte di Raffaele Gordini, presidente della Cooperativa Preparazioni e Distribuzioni Alimentari Conad, che a Bagnacavallo ha due punti vendita. Un nuovo punto vendita prevede Gordini porterà esuberi nelle attività già aperte e sofferenza per i piccoli negozi. Per sopravvivere tutti, grande distribuzione e commercianti, dovremmo farci la guerra di continuo e questo non andrà a beneficio dei consumatori: minor qualità e minori servizi. A chi serve tutto questo? Non è dato, al momento, conoscere la risposta. Per ora le certezze riguardanti l'area Naviglio sono queste: circa mq dei 17mila dell'area Apea Stepra sono ancora invenduti; Stepra è in liquidazione; moltissimi soldi sono stati sborsati per lo svincolo autostradale costruito appositamente per favorire un'area scarsamente produttiva che poteva essere, invece, più utile sulla San Vitale; circa 500mila euro sono stati gettati per il progetto del collegamento con la tangenziale sopraelevata di cui non c'é più traccia, che si porta dietro anche la mancata realizzazione del sottopassaggio ferroviario sulla San Vitale che avrebbe snellito notevolmente il traffico.mmichele Tarlazzi 5

10 Il Piccolo MMons. Savioli, l'amico degli artisti 'inaugurazione di una mostra commemorativa legata alla figura di monsignor Antonio Savioli allestita in occasione del centenario della sua nascita, ha riunito nella hall dell'ex ospedale San Rocco di Fusignano un centinaio di addetti ai lavori. Cioè artisti, studiosi, simpatizzanti, politici locali e curiosi, come accade in tali occasioni. È perciò obbligo parlarne, ma forse è opportuno parlare di don Savioli più che della mostra che, chi vuole vederla può recarvisi rintracciando sul portatile: indirizzo, orari e contenuti. Da più parte mi si chiede di parlare dei nostri professori, nostri nel senso di allievi del seminario, delle figure che giganteggiarono nel nostro mondo giovanile: i don Domenico Casadio che ci incantava passando dai miti classici alla musica romantica alle cose d'arte che avremmo dovuto visitare condendo il tutto con arguzia laica perché tali ci sembravano i nostri prof: quasi ci stupivamo che dicessero messa, perché erano tecnici della materia non preti, quasi. Lucchesi, dotto ricercatore collaboratore di riviste internazionali che ci spiegava i classici greci e latini immedesimandosi in essi, e vedevamo Augusto piangere la morte del nipote Marcello manibus date lilia plenis o l'affetto materno dell' incipe parve puer risu conoscere matrem dalla doppia interpretazione se il bambino doveva conoscere la madre dal sorriso di lei o dar segno di averla riconosciuta col proprio sorriso, trovavamo strano che ci confessasse la sua emozione a cantare l'exultet il sabato santo in cattedrale. Savioli era tra questi. Noi di Fusignano sentivamo le indiscrezioni dei paesani: il prete di famiglia socialista che aveva cambiato perfino nome. Suo padre lo aveva chiamato Iavres in onore del ministro francese socialista assassinato a Parigi l'anno prima che nascesse, e così lo conoscevano in paese, pronunciando il suo nome all'italiana e non come faremmo oggi che le notizie le sentiamo dalla televisione con la corretta pronuncia e non le sillabiamo sul giornale come facevano i proletari dell'era giolittiana, educati alla lettura dagli input di Andrea Costa e Nullo Baldini. Immaginate come doveva vivere un bambino a dieci anni nella Fusignano insanguinata dalla violenza fascista, in quegli anni data l'assassinio del sindaco Emaldi e ovviamente quello dell'arciprete della vicina Argenta, a portare un nome così rivelatore: sarebbe stato quasi meglio chiamarsi Ribelle o Lenin. È strano come la memoria sia labile, ma non perché ci si dimentica, ma perché le generazioni passano velocissimamente e quelle nuove incalzano e guardano con occhi sbarrati persone o cose che appena ieri è perciò un dovere da parte di chi le ha conosciute quante volte si ripete: persone così non ce ne sono più: e certo persone come Zini, Lucchesi, Savioli, don Remo Babini anche lui fusignanese e per lungo tempo direttore di questa pubblicazione Certamente tra i tavoli da disegno della scuola di Continua > 6

11 < Segue Il Piccolo Avveduti, gli altarini con cui il piccolo Iavres voleva giocare anche con le bambine del vicinato e l'entrata nel seminario di Francesco Lanzoni, ma anche del suo quasi compaesano Vincenzo Monti, maturò la scelta di chiamarsi Antonio nome di due santi popolari e veneratissimi anche da noi. Ma sempre, pur negli studi classici e/o teologici che tanto l'appassionavano, spuntava quella sua incredibile mano dotata per il disegno e l'inventiva, come emerge solo sfogliando la Gazzetta della Villa. E poi fu il sacerdote impegnato al servizio della comunità: epica l'avventura di portare con una carriola la carcassa di un maiale da Faenza a Fusignano, un paese che viveva, sotto il Fronte, la penuria di ogni cosa. Il momento magico arrivò con il seminario nuovo e la cattedra di Disegno e Storia dell'arte che gli consentivano di dedicarsi corpo e anima ai suoi grandi interessi storici, artistici e poi, il fiorire delle pubblicazioni, delle collaborazioni. Fino alla sua azione da protagonista nella nostra Fabbrica del Duomo, con l'idea del vescovo Battaglia di fare la facciata in ceramica che avrebbe dato agli artisti faentini un'incredibile vetrina sulla scia di ciò che era avvenuto appena settanta anni prima per gli artigiani del marmo nell'ottocento postunitario, col duomo di Milano o con Santa Maria del Fiore di Firenze. E se non si poté fare le porte della nostra cattedrale, operazione possibile coi soldi di mons. Cantagalli, il Marcincus di Fognano, almeno una rivisitazione scientifica dell'opera voluta nell'ultimo scorcio del 400 dai Manfredi e un suo restauro completo lo trovarono felice realizzatore. Fu don Antonio non solo il fiore all'occhiello del presbiterio faentino, non solo l'animatore di tanti animi avviati agli studi critici storici, ma un vero ponte tra la fede e gli artisti spesso laici, si pensi per tutti a Verlicchi e a Biancini, e fu di Fusignano un vero innamorato: ultima prova, la sua volontà di venirvi a riposare per sempre, lui che poteva essere sepolto, come prevosto, nella sua cattedrale. Antonio Valgimigli 7

12 Il Piccolo Fusignano Grazie, don Pino, nonché Pellegrino. Il più bel sigillo del suo essere stato tra noi ce lo ha lasciato il 5 aprile, proprio il giorno di Pasqua: il suo ricordo della Teresa, della nostra Teresona, e proprio nel giorno che lei, la Teresa, si è trasferita, qualche anno fa, in ALTO LOCO. Nel foglio domenicale abbiamo, stupiti, letto che c'era la messa per Teresa Minardi il giorno di Pasqua: ma chi sarà stato a prenotarle la messa? io no, tu no e tu... no. Il venerdì santo la scoperta: il colpevole don Pino! Teresa che non amava farsi fotografare, Teresa della Caritas, di Casa Giovanni, della chiesina di via Viola, della gardela del Gruppo Solidarietà (ora Teresa), del lindore della nostra chiesa, grande amica e aiutante di tutti... Teresa ha donato tanto, tanto ha fatto e questo di don Pino è stato il grazie più grande che lei abbia ricevuto. Silvia Peri Valgimigli 8

13 Il Piccolo Cotignola omaggia Libera per i suoi 100 anni enerdì 3 aprile la casa protetta Tarlazzi Zarabbini di Cotignola ha fatto festa per i cento anni di una delle sue ospiti, la signora Libera Mazzotti. A festeggiare l'importante traguardo raggiunto c'erano i due figli della signora, i quattro nipoti e i quattro pronipoti, assieme al sindaco di Cotignola Luca Piovaccari, al presidente del consorzio Sol.co Antonio Buzzi e al personale della struttura. Nata a Cotignola il 3 aprile 1915, terza di sei figli, Libera frequenta la scuola fino alla seconda elementare per poi dedicarsi al lavoro nei campi insieme ai genitori, entrambi contadini. Dal matrimonio con Romeo Capelli, che ha sposato all'età di 25 anni, nascono due figli, Romana e Sergio. Rimasta vedova a soli 35 anni, si trasferisce a Solarolo dove si dedica a piccoli lavori di servizio in campagna e soprattutto alla crescita dei suoi due figli. Ritornata a Cotignola verso la metà degli anni 60, rimane vedova una seconda volta dopo 18 anni dal secondo matrimonio. Lavora dapprima alla fornace e poi, per molti anni, nella lavanderia della casa di riposo Tarlazzi Zarabbini, all'epoca gestita da una comunità di suore. Carattere sempre molto determinato ma anche generoso, è tutt'oggi descritta come una persona tenace e altruista. 9

14 Il Piccolo Sant'Agata sul Santerno 70 della Liberazione Mercoledì 15 aprile, al centro sociale Ca di Cuntadèn, si è svolta una serata per celebrare il 70 anniversario della Liberazione di Sant'Agata (avvenuta il 12 aprile 1945). Presenti il sindaco Enea Emiliani e il vice Lilia Borghi, la serata è stata coordinata da Claudio Carta, presidente del Comitato per la difesa delle istituzioni democratiche. Nel corso della serata è stata inaugurata la mostra 1938: lo Stato italiano emana le leggi razziali, a cura dell'anpi; il professor Mauro Remondini ne ha illustrato il contenuto. Quindi è stato proiettato il documentario dedicato alla liberazione di Sant'Agata e intitolato 12 aprile 1945, con testimonianze sui tre giorni di bombardamenti, con intermezzi musicali a tema di Michele Carnevali e la sua ocarina. Alunni premiati Non è la prima volta che gli alunni della Scuola Media G. Pascoli di S. Agata, Istituto Comprensivo F. d'este di Massa Lombarda, guidati dai loro insegnanti, si distinguono partecipando ad un concorso nazionale. In questo caso 15 alunni della classe II A si sono piazzati in finale, fra 771 partecipanti di 8 regioni, ad un prestigioso concorso promosso dall'associazione Diesse di Firenze Toscana. Il tema, interdisciplinare, è stato illustrato nel Convegno Le vie d'europa. Sui passi di un autore il 27 marzo 2015, presso il teatro Aurora di Scandicci (Fi) a cui è seguita la premiazione dell'omonimo concorso dal titolo in lingua inglese Mary Shelley. Wo was i? Whence did i come? Wat was my destination? Si comprende che l'autore, o meglio, l'autrice da conoscere era Mary Shelley. Il testo prescelto su cui lavorare era il suo noto romanzo : Frankestein. Dunque, attraverso la lettura e la riflessione sull'opera della celebre scrittrice inglese, i nostri alunni hanno partecipato con i loro elaborati a tre delle quattro sezioni previste dal programma: Italiano, racconto, inglese e arte. Sono risultate finaliste nella sezione di italiano, con il racconto Il piccolo mostro l'alunna Alice Ponci e, nella sezione di inglese con il racconto The floating bottle, Sofia Dalle Vacche e Lucia Margotti; ma si sono distinti anche nella sezione arte, guidati dalle insegnanti Marilisa Ficara (Italiano) Elisabetta Marsigli (Inglese) e Laura Camanzi (Arte). Armanda Capucci 10

15 Il Piccolo Alfonsine In festa con la Chiesa di Pesaro a messa serale di domenica scorsa, nel duomo di Pesaro, è stata occasione di festa comune per i fedeli locali e un folto gruppo di romagnoli, alfonsinesi in testa. Questi erano guidati dal parroco don Davide Ferrini, giunto in compagnia di don Mirco Santandrea. L'arcivescovo mons. Piero Coccia ha presieduto la celebrazione con ordinazione diaconale per Andrea Marescotti, che sta completando i suoi studi teologici nel Seminario regionale di Ancona. Proprio il rettore ha introdotto la presentazione di Andrea all'assemblea dei fedeli ricordando l'inizio della sua storia pesarese nel contesto dell'oratorio Omg, con un congruo tempo speso anche in missione in Perù. Poi, il ritorno e la decisione di chiedere l'ingresso in Seminario insieme a Fabio. Un faentino ordinato diacono qualche mese fa e la cui ordinazione sacerdotale è stata messa in calendario per sabato 27 giugno. Parenti, amici e conoscenti di Merlaschio sono già pronti alla nuova trasferta. Tornando a domenica, al momento della vestizione, don Giovanni L Andrea è diacono Marconi, sacerdote di Perugia, ha messo la stola all'amico, mentre Lucia e Matteo, i coniugi che negli anni del Seminario hanno ospitato Andrea nella loro casa nei fine settimana, lo hanno rivestito con una dalmatica bianca. È scattato quindi l'applauso, con gioia grande, a partire dalla mamma di Andrea. Il vescovo Piero, dalle letture ha richiamato il mandato diaconale come servizio e tappa verso il sacerdozio, ma ha chiesto ai fedeli di pregare perché il Signore mandi altri operai nella sua vigna. E al termine ha avuto parole di ringraziamento, dall'oratorio, alle parrocchie al Seminario, per il prezioso lavoro di formazione dei candidati al sacerdozio. Conclusa la celebrazione si è quindi svolta una festa nella parrocchia dove Andrea sta prestando servizio. 11

16 Il Piccolo Mostra sull'infanzia del primo Novecento enerdì 10 aprile, nella galleria del Museo della battaglia del Senio, in piazza della Resistenza, si è inaugurata la mostra documentaria Educati alla guerra. Nazionalizzazione e militarizzazione dell'infanzia nella prima metà del Novecento. Presentata in anteprima nazionale, la mostra al Museo della battaglia del Senio è un viaggio nell'infanzia del primo Novecento per capire come la guerra, la morte eroica, il virilismo, l'esaltazione della divisa e delle armi divennero pane quotidiano per l'infanzia italiana. Come si stava in classe durante la guerra di conquista della Libia? Cosa si leggeva sui giornalini durante la Grande Guerra? Come riuscì il fascismo a mettere in divisa la gioventù italiana? Come venne spiegata a scuola e in piazza la Guerra d'etiopia? Quando la cultura militare divenne materia scolastica? In Italia tale percorso di nazionalizzazione e di militarizzazione dell'infanzia fu sicuramente il più continuo e intenso di tutta Europa: in questo contesto anche l'infanzia è stata precipitata sul campo di battaglia. L'esposizione è curata da Gianluca Gabrielli, dottore di ricerca in History of education all'università di Macerata. Con questa mostra il Museo del Senio intende, ancora una volta, ribadire la necessità di raccontare la guerra per educare alla pace, ha sottolineato il vicesindaco con delega alla Cultura Roberta Contoli. L'inaugurazione è stata anticipata da un'anteprima per le scolaresche, nel pomeriggio di giovedì 9 aprile. La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 7 maggio prossimo, il lunedì ore 9 12 e il martedì e giovedì È possibile per le scolaresche prenotare visite in qualsiasi giornata chiamando il numero L'esposizione è distribuita da Pro Forma Memoria ( 12

17 18 aprile 2015 Il nuovo diario Messaggero Gruppi e numeri della diocesi GRUPPO SCOUT IMOLA 1 (Osservanza) 205 iscritti in totale, di cui 25 capi scout. GRUPPO SCOUT IMOLA 2 (Zolino) 185 iscritti in totale, di cui 25 capi scout. GRUPPO SCOUT IMOLA 3 (Cappuccini) 173 iscritti in totale, di cui 19 capi scout. GRUPPO SCOUT IMOLA 4 (Pedagna) 180 iscritti in totale, di cui 21 capi scout. GRUPPO SCOUT RIOLO TERME 110 iscritti in totale, di cui 22 capi scout. GRUPPO SCOUT CASOLA VALSENIO 68 iscritti in totale, di cui 12 capi scout. GRUPPO SCOUT LUGO 128 iscritti in totale, di cui 20 capi scout. GRUPPO SCOUT MASSA LOMBARDA 80 iscritti, di cui 16 capi scout. 13

18 Il nuovo Diario Messaggero «Ora so, non sono padrone della mia esistenza» Festa domenica 12 aprile nella nostra parrocchia della Collegiata di Lugo per quanti hanno ricevuto il sacramento della confermazione per mano del vescovo, monsignor Tommaso Ghirelli. Oltre a 38 giovanissimi c'era tra loro anche un adulto, Mario Romeo (foto), che ha spiegato le ragioni di questa scelta in chiesa leggendo la sua significativa testimonianza che riportiamo di seguito. Mi chiamo Mario, non ho mai ricevuto i sacramenti perché fin da piccolo non ho mai ritenuto Dio importante per la mia vita. Mi sono accontentato delle cose che lui ha fatto, facendo diventare Dio le cose che usavo, dalle donne ai soldi al potere, e cosi mi sentivo io il Dio della mia vita con la conseguenza che la vita era diventata un inferno per me e per chi mi incontrava. È li che ho scoperto che Dio mi cercava, ma io non lo vedevo perchè non lo cercavo. Mi sono sentito tradito da tutti perché io avevo tradito tutto, usando male le cose e le persone. Lì qualcuno mi ha guardato non per il mio male ma per il semplice fatto che c'ero, il mio valore non era nel fare ma nell'esserci. Mi sono sentito come il ladrone sulla croce, io non sapevo che era Cristo ma l'ho imparato nella fedeltà. Da qui nasce il desiderio di conoscerlo sempre di più, Dio viene a noi sempre attraverso dei volti e dei fatti concreti e per questo ora mi è evidente lo scopo della mia vita: lasciarmi amare da lui e amare lui. Non dico che non sbaglierò più o che non soffrirò più ma oggi mi è chiaro che attraverso l'esperienza del dolore ho compreso che non sono il padrone della mia esistenza, ma Dio, che oggi sento padre misericordioso. La cresima è il confermare che vale la pena vivere per lui e con lui nella comunità cristiana. 14

19 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Elezioni e assemblee, Scout protagonisti del mese È un mese denso di appuntamenti quello che stanno vivendo gli scout della Diocesi di Imola. Aprile infatti si è aperto con molti ragazzi impegnati nei campi e nelle route di spiritualità della Settimana Santa. Adesso invece sono i capi scout ad essere protagonisti. In questa settimana si è svolta un'importante serata di formazione cha ha visto la presenza di un centinaio di capi, occasione utile anche per convocare l'assemblea straordinaria ed eleggere il nuovo responsabile maschile della Zona di Imola. Il nuovo incaricato è Luca Salvadori. Si è così completato il Comitato di Zona, anche questo abbondantemente rinnovato nell'ultimo anno. Ma non finisce qui, perché domenica 19 aprile si svolgerà l'assemblea regionale per delegati al Seminario di Montericco dove sono attese circa 300 persone. È la terza volta (da quando esiste la Zona di Imola) che l'agesci Emilia Romagna sceglie Imola per un'assemblea regionale e questo non può che far piacere e riempiere di orgoglio gli scout imolesi, che naturalmente parteciperanno ai lavori assembleari portando sia il contributo dei più giovani, sia quello dei più adulti. opo qualche mese di attesa, lunedì scorso l'agesci Zona di Imola ha completato i suoi organigrammi con l'elezione del responsabile di Zona maschile. Il momento assembleare straordinario e le relative elezioni sono state abbinate alla serata formativa annuale, tradizionale appuntamento che riunisce tutti i capi scout della Zona, che si è svolta nell'oratorio della parrocchia imolese di Nostra Signora di Fatima. Luca Salvadori, 35 anni e dipendente di banca, è stato eletto con 83 preferenze su 94 votanti. Andrà quindi ad affiancare la responsabile femminile Elisa Mascanzoni (capo scout di Lugo) e l'assistente diocesano don Euterio Spoglianti (parroco di Casola Valsenio). «Mi fa piacere prima di tutto poter dare una mano alla Zona di Imola con questo incarico dice Luca, aretino di origine e imolese di adozione era davvero un peccato che Imola avesse un solo re D sponsabile, anche perché la squadra, ovvero il Comitato di Zona è composta da giovani capi molto bravi e con i quali abbiamo messo le basi per svolgere un bel servizio a tutta l'associazione. Voglio ancora una volta ringraziare il lavoro svolto da Antonio Becca (ex responsabile) in questi primi anni in cui si è di fatto costruita la Zona, ovvero si è avviato un percorso di maggiore presenza e valorizzazione del nostro ruolo come associazione sia verso le istituzioni religiose e civili, sia verso altre realtà associative imolesi. Spero di portare avanti questo lavoro con lo stesso impegno». La serata è stata utile anche per presentare la candidatura di Remo Baroncini (capo scout di Riolo Terme) alla carica di consigliere generale, un'elezione di competenza della prossima assemblea regionale e che vede ogni Zona dell'emilia Continua > 15

20 18 aprile 2015 < Segue Il nuovo Diario Messaggero Romagna portare un capo per il posto assegnato (nella foto al centro gli scout della diocesi sul sagrato di San Cassiano). Invitati speciali della serata i responsabili regionali Andrea Provini e Betty Tanzariello, che hanno avuto parole di incoraggiamento per la Zona di Imola in questi mesi, non facendo mai mancare il loro supporto e la loro presenza quando si è reso necessario. «È stata una bella serata, utile e formativa allo stesso tempo hanno detto in coro l'agesci sia a livello regionale che nella diocesi di Imola è una splendida realtà, con mol tissimi iscritti e capi che svolgono un ottimo servizio. Confidiamo che il periodo di difficoltà che avete avuto a Imola nell'individuare il nuovo responsabile sia utile a far maturare una nuova coscienza di Zona e avvicinare altri capi al ruolo di quadro. Torneremo volentieri tra qualche giorno con tutti delegati della regione (circa 300 persone) per la seconda assemblea regionale annuale e siamo sicuri di trovare nuovamente una bella accoglienza dai ragazzi di Imola». Molto interessante, infine, l'intervento di Giovanni Lughi, relatore della serata e capo scout di Cesena (attualmente ricopre il ruolo di responsabile di Zona nella sua città) che, grazie anche alla sua storia personale, ha invitato i presenti a non aver paura a «buttarsi» nel servizio e a fare scelte consapevoli. «Da esploratore, a 14 anni, ne combinavo di tutti i colori ha ricordato Lughi poi in Clan ho addirittura passato due anni più lontano che vicino agli scout. La chiamata al servizio è arrivata dopo e adesso da capo più adulto posso dire che proprio il servizio mi ha migliorato come persona, mi ha dato la forza determinante per fare quelle scelte di testimonianza e coerenza nella vita di tutti i giorni, anche senza uniforme perché ha sottolineato il relatore voglio essere un esempio per i ragazzi». 16

21 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Voglia di «testimoniare la bel lezza dell'esperienza vissuta» «Dare testimonianza della bellezza trovata nei valori cristiani e vissuti nell'esperienza scout»: Denis Dal Fiume e Valentina Zandonella (foto Isolapress) hanno storie molto diverse alle spalle, ma entrambi concordano sulle motivazioni che li spingono a impegnarsi nell'agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani). Denis Dal Fiume, classe 1958, è entrato negli scout otto anni fa: «Trovandomi ad accompagnare uno dei miei figli nel gruppo Massa Lombarda 1 iniziai a seguirne le attività». Dal Fiume abita a Bagnara, ma lavora a Imola, è sposato e ha quattro figli. Gli impegni così si infittiscono, ma l'entusiasmo è tale che decide di intraprendere il cammino di formazione per i capi scout. «Per quattro anni ho fatto servizio con i lupetti» prosegue Dal Fiume, che poi ha seguito i più grandi per tre anni nella branca rover/scolte (r/s) in cui rientrano i ragazzi dai 17 ai 21 anni. Successivamente gli viene chiesto di entrare nella Consulta diocesana dei laici, dove oggi è impegnato, svolgendo contemporaneamente anche il servizio di capogruppo: «Ogni settimana partecipo agli incontri settimanali della Co.ca, la comunità capi, in cui si programmano le attività poi ci sono altri incontri occasionali». Valentina Zandonella si è appena laureata in Scienze dell'educazione, lavora in una scuola media e in un doposcuola ed è entrata negli scout a otto anni «seguendo alcuni amici». Ha fatto tutto il percorso: «Quattro anni nei lupetti, altri quattro nel reparto, poi il noviziato e il clan dentro al gruppo r/s». Finito questo percorso c'è la cosiddetta partenza: si sceglie se prestare servizio dentro i gruppi scout come guide o se impegnarsi in altre attività esterne. Per Valentina la scelta di restare negli scout è venuta naturale e oggi è capo scout del gruppo Imola 4 che fa riferimento alle parrocchie di San Francesco e di Nostra Signora di Fatima: «Seguo i più grandi del gruppo r/s e questo vuol dire che sono impegnata una volta alla settimana negli incontri con i ragazzi, un altro incontro settimanale è quello che si fa nella comunità capi poi ci sono le uscite mensili e le route». Entrambi sono nati a Imola e non nascondono le difficoltà nel conciliare gli impegni familiari e lavorativi con l'attività scout: «La difficoltà è nel dedicare del tempo a preparare gli incontri e non solo sottolinea Zandonella ritagliarsi del tempo». Ma la volontà di offrire la propria testimonianza agli altri è più forte di ogni difficoltà. «Anche prima di entrare negli scout facevo un po' di servizio in parrocchia» ma non con la costanza testimoniata ora negli scout, dice Dal Fiume: «Qui ho acquisito più senso civico e la consapevolezza dell'importanza di impegnarsi in qualcosa. È Continua > 17

22 18 aprile 2015 < Segue Il nuovo Diario Messaggero un'esperienza che mi ha segnato. E soprattutto ora che si parla molto di come trasmettere la fede, anche a seguito del convegno ecclesiale diocesano, penso che il metodo degli scout che punta su responsabilizzazione e testimonianza sia una via valida». E la testimonianza per Zandonella e Dal Fiume si gioca nelle relazioni tra capi, con i ragazzi ma anche con i loro genitori. Per Zandonella inizialmente è stato difficile essere capo del gruppo di r/s anche se «avendo a che fare quasi con miei coetanei penso che aver appena vissuto le stesse esperienze che stanno affrontando mi aiuti nel rapportarmi con loro. Cerco di offrire loro la mia testimonianza in maniera molto semplice, condividendo nuove esperienze insieme a loro». Per Dal Fiume inizialmente è stato più difficile organizzare i giochi per i più piccoli «ma poi c'è la collaborazione che permette di affrontare qualsiasi situazione. D'altra parte per me è sempre stato facile relazionarmi con i genitori, e dato il mio percorso di vita posso offrire ai ragazzi una testimonianza e spendere una parola se ad esempio si trattano i temi dell'affettività». Zandonella dice di sentirsi «una privilegiata per la bellezza del mio percorso e sono contenta di poterlo testimoniare. Non ho mai sentito come una rinuncia gli impegni» anche quando le uscite con gli scout accorciavano i giorni di vacanza dalla scuola o dall'università. Anche perché «l'essere scout è parte di me». E chi diventa scout, concordano Dal Fiume e Zandonella «lo è a vita». Laura Dall'Olio 18

23 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero A Lugo e San Lorenzo i Punti Acli famiglia Laura Dall'Olio n parte è un riconoscimento all'attività svolta in parte è un'occasione per far conoscere sempre più i servizi offerti: anche in diocesi nascono i Punti famiglia delle Acli, per la precisione a Lugo e a San Lorenzo (foto Massimo Fiorentini). Il "Punto Acli famiglia" è un progetto promosso dalle Acli su tutto il territorio nazionale per offrire dentro le sedi Acli servizi e occasioni di ritrovo alle famiglie. Arrigo Antonellini per il circolo Acli Lugo (via Codazzi 4) non parla di inaugurazioni quanto di «un riconoscimento all'attività svolta. In particolare abbiamo da circa sei anni il servizio di incontro tra domanda e offerta per chi ha bisogno di persone che assistano anziani e da alcuni anni abbiamo avviato lo stesso servizio, sempre gratuitamente, per chi ha bisogno di trovare personale per i lavori domestici. E per chi lo richiede le Acli seguono anche la parte amministrativa per la regolarizzazione del personale». Servizio che ha riscontrato un notevole interesse dato che i contatti «si contano nell'ordine delle centinaia» dice Antonellini. I L'iniziativa di carattere nazionale, per i due circoli del lughese, è un riconoscimento all'attività svolta A Lugo e San Lorenzo i Punti Acli famiglia Anche Giuliano Babini, presidente del circolo Acli di San Lorenzo (via Dei Bartolotti 9/2) parla del Punto famiglia come un modo per valorizzare quanto già viene fatto dai quasi venti volontari impegnati con continuità: «Abbiamo sperimentato per un anno un servizio informativo per stranieri e anziani. Un volontario per un paio di pomeriggi a settimana dava indicazioni e indirizzava chi aveva bisogno di aiuto, sia che fosse per la dichiarazione dei redditi o per offrire un passaggio in città quando era possibile. Il servizio ha riscosso interesse e vorremo portarlo avanti anche se dovremmo trovare un'altra persona dato che chi lo ha seguito in passato ora non riesce più». Tra le iniziative che l'acli porta avanti c'è l'organizzazione dell'annuale sagra di San Lorenzo, gare sportive, ma non solo: «Sabato e domenica ad esempio abbiamo raccolto il ferro vecchio che poi diamo in cambio di un'offerta per le attività della scuola materna parrocchiale». Tra le idee sul tavolo, conclude Babini, c'è quella di «installare e rendere disponibile un computer con il collegamento internet... Però siamo una realtà piccola e dobbiamo fare i conti con le forze che abbiamo». Il punto Acli Famiglia «è una risposta creativa per valorizzare la famiglia quale autentica risorsa sociale. Un'opportunità dicono dalle Acli provinciali di Ravenna per far fronte alla solitudine delle famiglie e al dilagante individualismo. Le attività del Punto famiglia si sviluppano tanto sul versante materiale, quanto sul versante relazionale mettendo in campo iniziative di solidarietà e di mutuo aiuto. Questi spazi sono luoghi di speranza e di servizi capaci di emanare effetti positivi sull'intera comunità e sul quartiere 19

24 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Ritorno al Medio Evo con la Contesa Estense Paolo Ballanti rioni lughesi scaldano i motori. Il 24 aprile partirà la 47esima edizione della Contesa Estense. La tradizionale kermesse medievale chiuderà i battenti il 17 maggio con il Palio della Caveja. L'edizione 2015 arriva in un momento importante per l'associazione Contesa Estense Città di Lugo. Recentemente sono state rinnovate le cariche sociali: presidente è stato eletto Luca Martini, vicepresidente Felice Pavan, tesoriere è invece Elisabetta Lodolini, segretario Franco Martelli. I consiglieri sono: Alessandra Bertuzzi, Augusto Pagani (che riveste anche la carica di Podestà) e Marco Remondini. L'associazione nella sua veste rinnovata, ha presentato l'11 aprile in Rocca il programma della Contesa 2015, contestualmente alla cerimonia del giuramento. Si comincia venerdì 24 aprile alle 21 con il concerto di corali Coro nitida stella, organizzato dal maestro Denis Zardi nella chiesa di San Francesco di Paola. Domenica 26 aprile andrà in scena il VI Palio di San Franceschino con giochi medievali. Sabato 2 maggio la Contesa visiterà le case di riposo di Lugo. Il 9 maggio alle 19 apriranno le tradizionali osterie rionali ai quattro angoli del Pavaglione. Alle spazio agli sbandieratori prima con gli under 15 e a seguire con la specialità Grande Squadra. In caso di maltempo, la Contesa si trasferirà al PalaBanca di Romagna. Il 15 maggio, giorno di Sant'Ilaro patrono della città, alle in piazza Trisi l'elezione della Soave Creatura. A seguire i fuochi artificiali in piazza dei Martiri. Sempre in piazza dei Martiri il 16 maggio alle 21 partita a scacchi vivente a cura di Associazione Scacchi di Lugo. Appuntamento finale il 17 maggio nel piazzale interno del Pavaglione con il Palio della Caveja dove si decreterà il vincitore della Contesa. Come si diceva poco fa, in occasione della presentazione del pro I gramma 2015 hanno prestato giuramento il podestà Augusto Pagani, i consiglieri anziani, i maestri di sfilata e di campo. Presente anche il sindaco Davide Ranalli, che si è detto «orgoglioso della celebrazione di questo evento». «Lavoriamo perché la Contesa vada avanti. È uno sforzo difficile ha continuato il sindaco ma che ci sentiamo di sostenere. Voglio ringraziare ha concluso tutti coloro che lavorano affinché questa manifestazione possa proseguire nel migliore dei modi anno dopo anno». 20

25 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Una mattinata tutta lughese per il ministro del Lavoro Dopo l'inaugurazione della sede Poletti a Lugo Next Lab Sabato 11 aprile si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Confartigianato posta in piazza XIII giugno a Lugo. La Confesercenti di Lugo potrà ora contare su un edificio moderno, funzionale di quasi mille metri quadri, con 3 sale attrezzate per la formazione e 25 uffici. «Stiamo costruendo un pezzo dell'italia ha dichiarato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, intervenuto alla cerimonia. Organizzazioni come la Confesercenti che si prendono un rischio dimostrano di credere nel futuro». Il ministro ha anche rassicurato i commercianti che il governo non attuerà aumenti Iva. Dopo l'inaugurazione Poletti è intervenuto al convegno "Investire nell'economia della speranza", organizzato da Lugo Next Lab, dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo e StarsUp. «Dobbiamo ricostruire una cultura della speranza ha dichiarato il sindaco Ranalli intervenendo al convegno. Serve una approfondito e costruttivo dibattito su questi importanti temi. Proprio perché le risorse vengono meno abbiamo la necessità di un nuovo modello sociale: più sobrio solidale e sostenibile. È evidente che serve uno scatto in avanti, una diversa e innovativa capacità di comprendere la complessità e l'ampiezza dei problemi attuali». 21

26 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Giovecca, imbrattato il cippo dei caduti Francesco Babini e Domenico Caranti Un nuovo atto vandalico è stato perpetrato ai danni di un cippo in memoria ai caduti per la liberazione dal nazifascismo. Questa volta a essere stata presa di mira è la lapide sita a Giovecca e dedicata ai partigiani Francesco Babini e Domenico Caranti. La scoperta è avvenuta nella mattinata di mercoledì 8 aprile, in occasione dell'ordinaria manutenzione in vista delle celebrazioni per il 70 anniversario della Liberazione. Il volontario Primo Cucchi ha scoperto che il cippo era stato imbrattato con una svastica. «Condanno fermamente questo vile atto vandalico che offende la dignità di tutti i membri della nostra comunità» ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli. Quest'ultimo nello stesso giorno si è recato al cippo situato lungo la via Bastia a Giovecca. Insieme al sindaco erano presenti gli assessori Silvia Golfera, Anna Giulia Gallegati e Fabrizio Casamento, e Daniele Ferrieri, presidente della Consulta di Giovecca, Frascata, Passogatto. 22

27 18 aprile 2015 Il nuovo Diario Messaggero Mente e cuore di Lugo al servizio del Kurdistan ome spesso accade, da un incontro più o meno casuale possono nascere idee, progetti, opere. Così è stato anche per il Centro per il trattamento, cura e assistenza alla talassemia sorto nel Kurdistan iracheno, ad opera di Ipb Italia (International Peace Bureau) l'ufficio regionale autonomo dell'ipb di Ginevra con sede nell'ufficio del sindaco di Lugo. «La talassemia è una malattia del sangue causata da un'alterazione genetica del midollo osseo: esso non può più produrre emoglobina C Grazie al progetto di Ipb Italia realizzato un centro di talassemia normale. Per sopravvivere gli ammalati necessitano di periodiche trasfusioni di sangue a vita» spiega Giovanni Palazzi, medico del reparto di ematologia pediatrica del policlinico di Modena che ha attivamente collaborato al progetto. Poi aggiunge: «I medici in Kurdistan hanno una preparazione ottima per far fronte a questa malattia, che ha un'altissima diffusione a causa della consuetudine di sposarsi tra cugini, ma mancava un centro specializzato in grado di tenere sotto controllo l'elevato rischio di infezione che può verificarsi durante la cura e il trattamento. Esso è di circa 230 metri quadrati e può trattare fino a 300 pazienti al mese». L'incontro che ha fatto partire questo progetto è stato quello tra i volontari dell'ipb Italia e Fatma, bimba affetta da talassemia major conosciuta durante le celebrazioni in ricordo del genocidio del 1988 perpetrato con gas letali ad opera del regime di Saddam Hussein, in cui morirono circa curdi. Da lì nacque il progetto Salviamo Fatma che nel 2011 coinvolse la cittadinanza di Lugo e dintorni, facendo sì che Fatma potesse essere curata nel reparto di ematologia pediatrica del policlinico di Modena, proprio dal dottor Palazzi. «Salvare una bambina malata di talassemia era già cosa lodevole, ma l'ipb Italia ha voluto osare di più commenta la presidente Fulgida Burattoni decidendo di offrire assistenza anche a quei bambini curdi affetti da talassemia che non avevano avuto la stessa fortuna di Fatma. Così, lo studio tecnico dell'ingegnere Claudia Cani di Lugo ha ideato la progettazione architettonica, mentre Palazzi ha fornito le dotazioni medico sanitarie. L'Ipb ha rinunciato ai diritti sull'opera che sono stati ceduti alla Task Force Iraq, la quale ha finanziato la realizzazione della struttura da parte dell'unhcr (Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, ndr). Il centro è stato costruito proprio nella città di Hamdanyia, recentemente liberata dai Peshmerga curdi, forze armate non organizzate che combattono l'avanzata dell'isis nel paese». «Ho lasciato il mio paese durante il genocidio di Saddam Hussein racconta Khoshnaw Arevan ringrazio Lugo e l'italia per questo centro a nome del popolo curdo con una nostra espressione: "Non dimentichiamo mai i nostri buoni fratelli"» 23