REGIONE SARDEGNA ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI

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1 REGIONE SARDEGNA ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI ENTE AUTONOMO DEL FLUMENDOSA Convegno pubblico di presentazione del Piano Stralcio di Bacino Regionale per l Utilizzo delle Risorse Idriche - Sardegna e del Rapporto Ambientale Intervento della SOGESID s.p.a Cagliari 20 febbraio

2 ORGANIZZAZIONE DI QUESTA PRESENTAZIONE 7 sezioni 1. Quale ruolo svolgono i Piani nel processo di formazione delle decisioni di governo 2. L iter, i riferimenti normativi, le connessioni con il quadro generale della pianificazione nel settore idrico 3. Gli elementi di riferimento a base dei processi decisionali: la domanda, le risorse disponibili, i Deficit potenziali 4. La struttura e i procedimenti logici del Piano 5. VAS Valutazione ambientale strategica 6. Strumenti di gestione 7. Gruppo di lavoro e ringraziamenti 2

3 Quale ruolo per i PIANI IERI Struttura decisionale centralizzata; Utilizzo delle risorse poco spinto, correlazioni lineari fra azioni ed effetti, più semplici e prevedibili; Le scelte in materia di territorio venivano effettuate dal Decisore centrale il con lo strumento del PIANO classico (es. Piano delle acque del 1988) OGGI Decentramento amministrativo, responsabilizzazione del livello locale di governo, sviluppo e diffusione capillare delle informazioni, consapevolezza diffusa della scarsità della risorsa ambientale; Forte intensità di utilizzo delle risorse territoriali, complessità delle relazioni causa/effetto, difficoltà di delimitazione degli effetti; Le scelte che intaccano le risorse ambientali a favore dello sviluppo economico devono scaturire da un processo partecipato (direttiva 2001/42/CE o sulla VAS); in questo caso il PIANO assume la funzione di Regolatore cioè definisce i punti di riferimento generale e i criteri per lo svolgimento del processo 3

4 PIANO DI BACINO PIANO STRALCIO PER L UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE APPROVATO PIANO DIRETTORE ADOTTATO PIANO STRALCIO PIANO STRALCIO PER CONTROLLO BILANCIO IDRICO (art.3 L.36/94) PIANO STRALCIO DI BACINO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO (DL.180/98) PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (D.Lvo 152/99) APPROVATE LE LINEE GUIDA APPROVATO 4

5 FASI DI IMPLEMENTAZIONE PIANO Ordinanza Ministro dell Interno n del : Commissario Governativo per Emergenza Idrica (CGEI) provvede entro ad approvare Piano stralcio di bacino Piano Stralcio Direttore di Bacino Regionale per l Utilizzo delle risorse idriche (EAF- SOGESID s.p.a) Ordinanza CGEI n. 334 del approva Piano Stralcio Direttore di Bacino Regionale per l Utilizzo delle risorse idriche Pubblicizzazione del Piano Stralcio Direttore Analisi e recepimento delle osservazioni Piano Stralcio di Bacino Regionale per l Utilizzo delle risorse idriche (EAF- SOGESID s.p.a) Delibera Giunta Regionale n. 17/6 del : Adozione del Piano Stralcio di Bacino per l Utilizzo delle Risorse Idriche 5

6 PRINCIPALI LINEE FISSATE NEL PIANO DIRETTORE 1. La Regione Sardegna deve dotarsi di uno strumento di programmazione coerente con l attuale quadro normativo in materia di risorse idriche e di programmazione generale (Direttiva 2000/60, Del. CIPE , L. 350/2003,.) 2. Il Piano per l utilizzo delle risorse idriche si inserisce nell ambito della pianificazione regionale di bacino e si collega con gli altri piani stralcio previsti dalle normative 3. La Programmazione Regionale per Progetti organizzati in sette sistemi di intervento costituisce lo strumento per comporre le spinte propositive dei diversi Soggetti con gli obiettivi della programmazione regionale 4. Lo strumento per la selezione degli investimenti è la valutazione della sostenibilità economica, territoriale ed amministrativa (L. 144/99) 5. Azioni di carattere gestionale (riforma sistema tariffario, strumenti per la regolazione della domanda soprattutto in agricoltura, misurazione dei consumi, modello di regolazione pluriennale degli invasi) 6

7 Sistema 4 Nord Occidentale Sistema 5 - Tirso Sistema 3 - Gallura Sistema 1 Posada Citrino DOMANDA (*) (Mmc/anno) Civile 282 Irrigua 643 Ind.le 40 (*) riferita ai valori potenziali irrigui e al vincolo di riduzione del 50% industriale Domanda attuale per sistema Domanda industriale Domanda irrigua Domanda civile 389,7 Sistema 7 - Sulcis Sistema 6 Sud Sardegna Classi di domanda 211,4 206,3 Mmc/anno Sistema 2 - Cixerri 37,2 39,17 41,04 40,19 1-POSADA CEDRINO 2-CIXERRI 3-GALLURA 4-NORD OCC. 5-TIRSO 6-SUD SARDEGNA 7-SULCIS 7

8 OFFERTA ATTUALE (Mmc/anno) Sistema 4 Nord Occidentale Sistema 3 - Gallura Sistema 1 Posada Citrino Disponibilità 791 Deficit 174 Disponibilità/deficit idrico attuale per sistema Sistema 5 - Tirso Sistema 6 Sud Sardegna Classi di deficit Disponibilità Deficit 314,1 162,0 202,7 Sistema 7 - Sulcis Sistema 2 - Cixerri 35,9 1-POSADA CEDRINO -1,3 16,7 33,1 26,7 2-CIXERRI 3-GALLURA 4-NORD OCC. 5-TIRSO 6-SUD SARDEGNA 7-SULCIS -22,5-7,9-3,5-75,6-13,5-49,4 8

9 FABBISOGNI PREVISTI 1 civile Usi civili La domanda per usi civili è quella definita nel Piano d ambito approvato con Ordinanza n.321 del Si è assunto il valore attuale senza tenere conto della riduzione dei volumi prelevati per effetto dei programmi di eliminazione delle perdite. Domanda per usi civili in milioni di mc 36,76 Fonti di utilizzazione (Mmc/anno) 15,02 85,97 260,4 Residenti Fluttuanti 196,1 sotterranee autonome sotterranee connesse al multisettoriale superficiali Il totale (a meno dei decimali) ammonta a 297 Mmc ed è comprensivo delle perdite di adduzione del 5%. Il valore al netto di queste perdite è pari a 282 Mmc. 9

10 FABBISOGNI PREVISTI 2 irriguo Documenti di riferimento Piano Acque ha idonei ha sup. irrigabile netta volume necessario Mmc/anno, di cui 748 Mmc/anno per superfici attrezzate, per nuove aree da attrezzare Documento base APQ Risorse Idriche 2000 nuove superfici da attrezzare da (Piano Acque) a ha fabbisogno a medio termine 765 Mmc/anno Studio effettuato nell ambito del Piano (elaborazione dati Studio INEA, mediante strumenti GIS) centri di domanda esistenti: ha; volume 643 Mmc/anno centri di domanda futuri: ha ; volume 149 Mmc/anno Si tratta di valori potenziali senza vincoli economici ed ambientali 10

11 FABBISOGNI PREVISTI 2 irriguo La questione della domanda irrigua Condizionamenti dello scenario evolutivo A. Politica tariffaria necessità di affrontare una profonda riforma tenuto conto dei vincoli di copertura dei costi B. Nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) sostegno al produttore anziché al prodotto scelte produttive orientate al mercato C. Vincoli climatico-ambientali rischio desertificazione COSTRUZIONE POSSIBILE SCENARIO EVOLUTIVO DELLA DOMANDA A PARTIRE DAI CONSUMI REALI ATTUALI 11

12 FABBISOGNI PREVISTI 2 irriguo Grado di utilizzazione delle superfici attrezzate (INEA 1998) % Consorzi Bonifica Superficie non utilizzata Superficie utilizzata I consumi attuali: limitati dalla disponibilità (scarsa affidabilità dell offerta) e/o dalla struttura del conto economico dell imprenditore 12

13 FABBISOGNI PREVISTI 2 irriguo Modello econometrico che simula i comportamenti dell imprenditore agricolo in presenza di condizionamenti economici (ragioni di scambio) per la previsione di una possibile domanda nello scenario dei prossimi 10 anni a partire dai consumi attuali. Andamento della domanda irrigua (scenario 1) Mmc volume potenziale anni GRADO DI "SATURAZIONE FINALE 66% 13

14 FABBISOGNI PREVISTI 2 irriguo Andamento della domanda irrigua (scenario 2) Mmc volume potenziale anni GRADO DI "SATURAZIONE FINALE 87% Andamento della domanda irrigua (scenario 3) Mmc volume potenziale GRADO DI "SATURAZIONE FINALE 97% anni 14

15 FABBISOGNI PREVISTI 3 industriale Usi industriali Si conferma l obiettivo già individuato nel piano stralcio direttore: riduzione del 50% del prelievo di risorse, nel medio periodo, in considerazione dell obbligo di adozione di impianti di riciclo e riuso dei reflui prodotti. Fabbisogno complessivo : 40,25 Mmc/anno IDROESIGENZA NETTA (Mmc/anno) 2 - CIXERRI 7 - SULCIS 6% 2 - CIXERRI 1% 3 - GALLURA 4% 3 - GALLURA 4 - NORD OCCIDENTALE 6 - SUD SARDEGNA 40% 5 - TIRSO 6% 4 - NORD OCCIDENTALE 43% 5 - TIRSO 6 - SUD SARDEGNA 7 - SULCIS 15

16 FABBISOGNI PREVISTI 4 Ambientali e idroelettrici Usi ambientali La domanda ambientale deriva dalla necessità di assicurare un rilascio nel sistema naturale per garantire la sopravvivenza e la conservazione degli ecosistemi fluviali e delle acque di transizione. La definizione di questi elementi è specifico tema del Piano di Tutela delle acque. Nelle more di definizione del piano di tutela ci si è riferiti all Atto di indirizzo dell Assessorato LL.PP. del , che individua preliminarmente l entità del rilascio nella percentuale del 5% del deflusso naturale. Di tale vincolo si è tenuto conto prevedendo a valle degli sbarramenti e derivazioni una portata continua rilasciata pari al 50% dell afflusso naturale medio dei mesi di luglio, agosto e settembre. La stima del volume complessivo, così determinato, è pari a 40 Mmc/anno Usi idroelettrici Si subordinano le necessità per produzione idroelettrica a quelle imposte dagli altri usi, con esclusione degli impianti del Taloro. Resta aperta la problematica del sistema Flumendosa, e più in generale quella delle concessioni per uso idroelettrico. 16

17 FABBISOGNI PREVISTI TOTALI Am bientale 3% Industriale Irriguo per centri 3% proposti 13% Irriguo per centri attrezzati 56% Distinzione dei fabbisogni per usi Civile 24% Civile Irriguo per centri attrezzati Irriguo per centri proposti Ambientale Industriale Fabbisogno totale 1154,4 Mmc/anno 17

18 500 FABBISOGNI DI PIANO PER SISTEMA (esclusi usi ambientali) , Mmc/anno ,8 267, ,26 47,13 46,5 40, POSADA CEDRINO 2-CIXERRI 3-GALLURA 4-NORD OCC. 5-TIRSO 6-SUD SARDEGNA 7-SULCIS VOLUME IRRIGUO POTENZIALE CENTRI DOMANDA PROPOSTI VOLUME IRRIGUO POTENZIALE CENTRI DOMANDA ATTREZZATI DOMANDA INDUSTRIALE DOMANDA CIVILE 18

19 FABBISOGNI DI PIANO (esclusi usi ambientali) SISTEMA DOMANDA CIVILE DOMANDA INDUSTRI ALE VOLUME IRRIGUO POTENZIALE CENTRI DOMANDA ATTREZZATI (Mmc/anno) VOLUME IRRIGUO POTENZIALE CENTRI DOMANDA PROPOSTI TOTALE (anche con centri domanda irrigua 1-POSADA CEDRINO 8, ,46 6,06 43,26 2-CIXERRI 6,22 0,25 32,7 7,95 47,13 3-GALLURA 16,66 1,5 22,88 5,46 46,5 4-NORD OCC. 74,76 17,5 119,15 19,38 230,79 5-TIRSO 38,26 2,5 165,5 61,56 267,81 6-SUD SARDEGNA 123, ,62 48,64 438,89 7-SULCIS 13,99 2,5 23,7 0 40,19 TOTALE 282,27 40, , ,57 19

20 RISORSE IDRICHE 1 Sotterranee Il bilancio complessivo aggiornato sarà disponibile con il Piano di Tutela delle acque E stato effettuato un bilancio sommario sulla base dei dati disponibili Per l uso civile è stato approfondito il quadro già disponibile nel Piano d ambito: 111,71 Mmc/anno uso industriale 25% altro 8% uso civile 45% uso irriguo 22% 20

21 RISORSE IDRICHE 2 Superficiali Le risorse superficiali sono state stimate a partire dai dati idrologici aggiornati, pur con delle ipotesi semplificative, ai più recenti eventi siccitosi riferiti all ultimo ventennio Il dimensionamento della disponibilità di risorsa è stato condotto attraverso la ricerca della erogabilità del sistema complessivo, o dei diversi sistemi di intervento adottati allo stato attuale di infrastrutturazione e nelle diverse ipotesi di intervento con riferimento alla domanda potenziale Allo scopo è stato utilizzato un modello di simulazione dedicato, denominato WARGI-SIM, elaborato dal CRIFOR (Università di Cagliari), applicato al sistema idrico complessivo e ai 7 sistemi di intervento nelle diverse ipotesi esaminate Il sistema attraverso la simulazione del bilancio idrico domanda-offerta verifica il livello di deficit e dimensiona il livello di risorsa necessario al soddisfacimento integrale della domanda potenziale nei diversi assetti proposti per ognuno dei sette sistemi di intervento Di seguito si riporta per ognuno dei sette sistemi di intervento di Piano il livello di risorsa erogabile nella configurazione attuale e nella configurazione di massima infrastrutturazione evidenziando la quota di risorsa in surplus rispetto alla domanda del sistema di intervento disponibile verso altri sistemi 21

22 RISORSE IDRICHE 2 Superficiali Erogazione da risorse superficiali Mmc/anno attuale interna al sistema attuale esterna al sistema interna al sistema max infrastrutturazione esterna al sistema max infrastrutturazione Sistema 1 Sistema 3 Sistema 4 Sistema 5 Sistemi 2/6/7 22

23 RISORSE IDRICHE 3 - Non convenzionali Acque di eduzione dalle miniere : 10 Mmc/anno Acque reflue di origine civile o industriale : 72 Mmc/anno (lordo potenziale). Nel piano si considerano 20 Mmc/anno (Is Arenas) + 18 Mmc/anno(minori) Acque prodotte mediante processi di dissalazione: Cagliari, Portovesme (proposte progettuali considerate nel Piano). Scelta di piano: ubicazione delle installazioni per la gestione delle emergenze (Porto Torres, Olbia, Oristano, Tortolì, Cagliari, Portovesme: 50 l/ab*gg). 23

24 STRUTTURA LOGICA DEL PIANO Pianificazione per progetti Definizione obiettivi generali I fase Pianificazione Raccolta e analisi proposte progettuali Definizione del set di alternative II fase Analisi Multicriteri Valutazione Definizione delle soluzioni 24

25 I FASE PIANIFICAZIONE Proposte progettuali (sistemi di intervento) MODELLO SIMULAZIONE Idrologia Infrastrutture esistenti Risorse sotterranee Domanda idrica Definizione set alternative coerenti Dimensionamento opere Individuazione effetti fisici (benefici) Costi investimento/esercizio Implicazioni ambientali Volume reso disponibile nel sistema di riferimento Volume reso disponibile per trasferimento vs. altri sistemi 25

26 ELENCO DELLE PROPOSTE PROGETTUALI CONSIDERATE SISTEMA 1 POSADA CEDRINO Diga Abba Lucente Interconnessione comprensori Posada e Cedrino SISTEMA 2 CIXERRI Raddoppio collegamento centrale Murtas Diga Gennarta Collegamento Flumendosa Cixerri Diga Monte Exi SISTEMA 3 GALLURA Derivazione da diga di M. di Deu e traversa rio Limbara Adeguamento canale Liscia Traversa rio Palasole e collegamento Liscia Diga S. Simone Traversa sul basso Liscia e collegamento impianto e serbatoio Liscia Diga Rio Vignola SISTEMA 4 NORD OCCIDENTALE Condotta sul rio Sette Ortas Collegamento Coghinas I rete irrigua Campanedda Recupero reflui Sassari Diga Badu Crabolu Sollevamento da Muzzone a piana di Chilivani Recupero reflui Alghero Ripristino e adeguamento acquedotto Coghinas Derivazione medio Temo Schema Buttule e Calambru 26

27 ELENCO DELLE PROPOSTE PROGETTUALI CONSIDERATE SISTEMA 5 TIRSO Intervento di risanamento sul canale adduttore nell impianto irriguo della media valle del Tirso Utilizzazione deflussi del Flumineddu e collegamento Tirso Flumineddu Riconversione diga rio Mogoro Diga sul Flumineddu a S Allusia e comparto irriguo alta Marmilla Schema Montiferru Riassetto funzionale canale adduttore sinistra Tirso Schema Contra Ruja SISTEMA 6 SUD SARDEGNA Diga sul rio Foddeddu, Traversa sul rio Pramaera e collegamento utenza Derivazione dalla diga di Monti Nieddu e comparto irriguo Pula Dissalatore area di Cagliari Ripristino canale principale adduttore Telecontrollo integrato Interconnessione basso Cixerri schema M. Nieddu Diga sul basso Flumendosa Traversa rio Quirra e collegamento sul basso Flumendosa Recupero reflui civili CASIC Interconnessione Cixerri - Sulcis Irrigazione Nurri Orroli Interconnessione Leni - Campidano Schema Ollastu (*) SISTEMA 7 SULCIS Recupero reflui S. G. Suergiu Dissalatore area di Portovesme Interconnessione Cixerri - Sulcis 27

28 RISULTATI I FASE PIANIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEGLI INTERVENTI interventi che concorrono alla costruzione delle alternative base:adeguamento canale Liscia,Recupero reflui Sassari,Recupero reflui Alghero,Derivazione dalla diga di Monti Nieddu,Opere per recupero reflui Monastir,Recupero reflui civili CASIC,Recupero reflui S. G. Suergiu interventi che rimuovono con effetto diretto fattori limitanti nell utilizzo delle risorse disponibili interventi che servono a rendere efficiente l uso della risorsa potenziale disponibile nel sistema interventi funzionali alla realizzazione di nuovi attrezzamenti irrigui interventi funzionali Sardegna Meridionale al ripianamento del deficit nella 28

29 ESEMPIO SET DI ALTERNATIVE 29 29

30 II FASE - ANALISI A MOLTI CRITERI ALTERNATIVA (insieme di opere) EFFETTI FISICI EFFETTI ECONOMICI Volume disponibile per il trasferimento verso altri sistemi (indice di performance fisica) Effetti ambientali rappresentati mediante indicatori Monetizzabili (benefici derivanti dal soddisfacimento della domanda locale) Monetizzabili (investimenti, esercizio, ) Analisi degli impatti ambientali e selezione degli indicatori rappresentativi Indicatore di performance economica (VAN) VETTORE DELL ALTERNATIVA (Normalizzazione/omogeneizza zione degli indicatori) 30

31 II FASE - ANALISI A MOLTI CRITERI VETTORE ALTERNATIVA VETTORE ALTERNATIVA 1 VETTORE ALTERNATIVA 2 VETTORE ALTERNATIVA BASE Indice economico VAN() Indice economico VAN() n Indice economico VAN() Volume trasferibile (Mmc) Volume trasferibile (Mmc) Indice economico VAN() Volume trasferibile (Mmc) Indicatori ambientali: Indicatori ambientali: Volume trasferibile (Mmc) Indicatori ambientali:..;..; Indicatori ambientali:..;..;..;..;..;..;..;..;..;..; SCHEMA MATRICIALE PER IL CONFRONTO DELLE ALTERNATIVE 31

32 VAS VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA UNA DEFINIZIONE La VAS è una procedura per l incorporazione degli aspetti ambientali nei processi di pianificazione e programmazione, al fine di identificare, descrivere e valutare i possibili effetti di piani o programmi sull ambiente Riferimenti normativi: Direttiva europea 2001/42/CE Recente strumento di recepimento: D.L. recante norme in materia ambientale (parte ІІ titolo ІІ) 32

33 VAS VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA AZIONI Elaborazione del Piano o programma Stesura del Rapporto ambientale Organizzazione della consultazione pubblica Rielaborazione del nuovo piano alla luce dei risultati della consultazione pubblica 33

34 IL RAPPORTO AMBIENTALE Il Rapporto Ambientale è il documento in cui sono individuati, descritti e valutati gli effetti significativi dell attuazione del Piano sull ambiente alla luce degli obiettivi del Piano e delle caratteristiche dell ambito territoriale coinvolto Il Rapporto Ambientale è uno strumento di lavoro piuttosto che un documento da approvare: - stesura iniziale - consultazione pubblica - stesura finale 34

35 IL RAPPORTO AMBIENTALE CONTENUTI 1. Descrizione dello stato del territorio (a scala di Piano - macroscala) 1. Individuazione delle politiche e degli strumenti di tutela ambientale già esistenti (a scala di Piano - macroscala) 2. Descrizione del Piano elaborato 3. Descrizione tipologica dei potenziali impatti 4. Valutazione degli effetti sull ambiente e descrizione delle misure di mitigazione 5. Monitoraggio degli effetti del Piano ed ambientali 35

36 LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI SULL AMBIENTE І Fase: di orientamento per la definizione delle scelte di Piano (contenuta nel Piano) ІІ Fase: di valutazione degli impatti e individuazione delle misure mitigatrici (contenuta nel Rapporto Ambientale) 36

37 COMPONENTI AMBIENTALI Atmosfera e clima Ambiente idrico Aspetti naturalistici e paesaggio Salute pubblica / socio-economica Suolo e sottosuolo 37

38 IL MONITORAGGIO Il Piano di Monitoraggio permette di: poter controllare tempestivamente gli effetti negativi individuare le misure correttive più opportune 38

39 UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE: VERSO L EQUILIBRIO ECONOMICO Ex.-art. 9 Direttiva Comunitaria 2000/60/CE: gli Stati membri provvedono entro il 2010 :.a un adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego dell acqua, suddivisi almeno in industria, famiglie e agricoltura, Art.63 c.7 lett. c) Testo Unico Ambientale: Il piano di bacino distrettuale comprende..un analisi economica dell utilizzo idrico Principi base dell analisi economica recupero dei costi dei servizi idrici, chi inquina paga, copertura dei costi ambientali costo per il mancato utilizzo alternativo 39

40 OPERAZIONE VERITA :COSTO DI PRODUZIONE DELLA RISORSA Costi manutenzion e ordinaria Individuazione capitale infrastrutturale esistente (Dighe n.47, Traverse n.21, Vasche/partit. n.87, Sollevamenti n.37, Opere adduz. 957,78 km) Costi manutenzione straordinaria (valore a nuovo.x coeff. manut.) Costo di consumo del capitale (valore a nuovo/anni vita utile) Valutazione volumi prodotti (erogati netti 815 Mmc/anno) Costi produzione (energetici, gestione mezzi, generali) Modello organizzativo (445 unità) Oneri personale Costi totali /anno Mantenimento del capitale 40% Personale 16% Materiali e manutenzioni ordinarie 11% Energia elettrica 17% COSTO UNITARIO PRODUZIONE 0,137 /mc Manutenzione straordinaria 15% Spese generali 1% Parco auto/mezzi 0,3% 40

41 REALIZZAZIONE DEL SIT A conclusione del Piano è stato elaborato un apposito SIT (Sistema Informativo Territoriale) dedicato, contenente i dati di base e i risultati delle elaborazioni contenute nel Piano. I dati di base contenuti nel SIT riguardano: dati geografici territoriali dati nei centri di domanda dati sulle infrastrutture esistenti e proposte dati sulle risorse idriche dati sui bilanci domanda-offerta nelle diverse configurazioni di Piano Il SIT consente di archiviare i dati di tipo grafico e alfanumerico, tra loro collegati, e di procedere ad interrogazioni ed elaborazioni di qualsiasi tipo, configurandosi come sistema di gestione delle informazioni in progress. Tale strumento sarà di primaria importanza nelle fasi di gestione del Piano,potendo costituire anche elemento operativo-gestionale per le elaborazioni del Piano di Gestione come previsto dalla direttiva 2000/60/CE. 41

42 COORDINAMENTO Ente Autonomo Flumendosa GRUPPO DI LAVORO SOGESID Direttore di progetto: Coordinamento tecnico: Idrologia e analisi dei sistemi: Geologia e Idrogeologia: Qualità delle acque e dell'ambiente: Agronomia: Economia agraria e dell irrigazione: Ing. Giovanni Pizzo Ing. Nicola Pautasso Prof. Giovanni M. Sechi Ing. Maria Antonietta Loi Ing. Andrea Abis Dott. Carlo Alberto Artizzu Dott. Enrico Chiavini Prof. Nicola Sechi Dott.ssa Germana Manca Prof. Michele Gutierrez Prof. Antonello Paba 42

43 GRUPPO DI LAVORO SOGESID Analisi costi/benefici: Ambiente e analisi a molti criteri: Comunicazione/publicizzazione: Supporto tecnico: Gruppo di lavoro del SIT: Ing. Giovanni Cannata Ing. Giovanni Bonaiuti Ing. Giuseppe Marfoli Ing. Giorgio Cardinali Ing. Stefano Saffioti Prof. Benedetto Meloni Dott. Stefano Carboni Dott.ssa Silvia Argiolas Ing. Daniela Deidda Ing. Davide Musinu Ing. Roberta Scintu Ing. Mauro Spano Ing. Ugo Falchi Dott. Piero Piasotti Ing. Roberta Scintu 43

44 Grazie per l attenzione! 44

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