LA GESTIONE DEL RISCHIO
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- Marisa Righi
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1 LA GESTIONE DEL RISCHIO NELLA NUOVA PAC: LO STRUMENTO PER LA STABILIZZAZIONE DEL REDDITO ROBERTO D AURIA TRENTO, 28/03/2014
2 REGOLAMENTO (UE) N.1305/ SR La Commissione Europea trasla la gestione del rischio dal primo al secondo pilastro della PAC e descrive una misura di riskmanagement con 3 strumenti operativi: 1. contributi finanziari alle polizze assicurative per avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali(art. 37); 2. contributi finanziari ai fondi mutualistici per le avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, emergenze ambientali (art. 38); 3. contributi finanziari ai fondi mutualistici per le perdite di reddito(ist art.39). 2
3 ASSICURAZIONI - ART. 37 Strumentogiàinusoeprevistoall art.70delreg.(ce)n.73/2009 Soglia di danno pari ad almeno il 30% della produzione media annua dell agricoltore Riconoscimento formale degli eventi negativi da parte dell autorità competente(criteri fissati da ciascun SM) Contributo del 65% al premio assicurativo 3
4 FONDI MUTUALISTICI - ART. 38 Riprende quanto già previsto all art.71 del Reg. (CE) n. 73/2009 (eventi climatici avversi, epizoozie, fitopatie, incidenti ambientali) Soglia di danno pari ad almeno il 30% della produzione media annua dell agricoltore Contributo del 65% dei costi ammissibili: Costi amministrativi di costituzione Compensazioni pagate agli agricoltori Interessi su prestiti per il pagamento delle compensazioni agli agricoltori 4
5 INCOME STABILIZATION TOOL ART. 39 L IST protegge il reddito della singola impresa agricola per contrazioni superiori al 30% del reddito medio annuo Copertura indipendente dall evento negativo che genera la contrazione del reddito Compensazione massima entro il 70% della perdita di reddito ammissibile Capitale del fondo costituito esclusivamente dai versamenti degli aderenti(o di altri soggetti privati) Contributo pubblico: 65% dei costi ammissibili costi amministrativi di costituzione del fondo; compensazioni finanziarie pagate dal fondo agli agricoltori; interessi sui mutui commerciali contratti per il pagamento delle compensazioni agli agricoltori. 5
6 INCOME STABILIZATION TOOL Soggetti destinatari dello strumento sono i fondi di mutualità costituiti dagli agricoltori I fondi devono essere riconosciuti dall Autorità competente in conformità all ordinamento nazionale Assicurare trasparenza dei movimenti finanziari e norme chiare per l attribuzione della responsabilità debitoria (requisiti minimi dei fondi) I fondi possono avere funzioni ulteriori rispetto a quella specifica di risk-management, es: erogazione credito agli aderenti. In questo caso, il capitale dedicato alla gestione del rischio deve essere chiaramente distinto(account separati) 6
7 INCOME STABILIZATION TOOL Reddito: «somma dei ricavi che l agricoltore riceve dal mercato, inclusa ogni forma di sostegno pubblico e dedotti gli input costs». La Commissione precisa che per la determinazione del reddito, l accordo in ambito WTO fa riferimento al «reddito derivato dall attività agricola» e non ai ricavi La definizione di reddito per l IST è basata sulla variabile Gross Farm Income dell Eurostat. 7
8 CRITICITÀ IST Strumento innovativo e complesso principalmente per l assenza di esperienze mutualistiche e per il rispetto delle regole del II Pilastro, nella fase di avvio di difficile attuazione e gestione a livello locale Massa critica a livello di singolo fondo(regionale o sub regionale, settoriale) difficilmente in grado di assicurare la stabilità finanziaria dello strumento nel caso di eventi sistemici Difficoltà oggettive nella rilevazione del reddito delle imprese agricole per l assenza di obblighi contabili per la maggioranza di esse. 8
9 MISURA NAZIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO L operatività dell IST nell ambito di una misura nazionale per la gestione del rischio allevia le regioni dagli oneri programmatori e gestionali dello strumento La gestione centralizzata della misura dovrebbe consentire un migliore coordinamento delle azioni dei tre strumenti di riskmanagement anche nell ottica di evitare sovra-compensazioni Linee guida nazionali per la rilevazione del reddito delle imprese agricole aderenti, potrebbero essere la soluzione al problema informativo sulla redditività aziendale. 9
10 IPOTESI DI FUNZIONAMENTO Fondo mutualistico nazionale Fondi mutualistici territoriali/settoriali Sistema misto: doppio livello di mutualità 10
11 FONDO MUTUALISTICO NAZIONALE Punti di forza: - l adesione in un unico fondo di aziende operative in aree e settori diversi favorirebbe il raggiungimento della massa critica; - attuazione uniforme dell intervento sul tutto il territorio nazionale; - semplificazione della governance e contenimento dei costi di gestione. Punti di debolezza: - minori possibilità di «controllo» tra gli aderenti potrebbero favorire comportamenti opportunistici (disincentivo alla partecipazione); - maggiori difficoltà di acquisizione e verifica del reddito aziendale a livello centrale. 11
12 FONDI MUTUALISTICI TERRITORIALI/SETTORIALI Possibilità di creare molteplici fondi mutualistici ad azione territoriale, settoriale o congiunta; I fondi potrebbero anche configurarsi come «capitale di scopo» nell ambito di strutture già esistenti; Requisiti minimi dei Fondi definiti dall Autorità competente ai fini dell accreditamento. 12
13 IPOTESI STRUTTURA ORGANIZZATIVA FONDI MUTUALISTICI TERRITORIALI/SETTORIALI Punti di forza: - possibilità di creare più fondi con carattere territoriale e /o settoriale limitando i problemi legati alle asimmetrie informative; - capitale versato (al netto dei costi di gestione) interamente nella disponibilità degli aderenti per la copertura del rischio. Punti di debolezza: - sostenibilità a rischio in presenza di eventi sistemici (valutare la possibilità di ricorrere a coperture integrative: credito, riassicurazione); - possibile limitazione nell attivazione dello strumento nelle aree con scarsa esperienza nella gestione del rischio. 13
14 IPOTESI STRUTTURA ORGANIZZATIVA SISTEMA MISTO: DOPPIO LIVELLO MUTUALITÀ Struttura: - 1 livello: fondi territoriali/settoriali costituiti dagli agricoltori - 2 livello: fondo nazionale costituito da una piccola quota dei versamenti ai territoriali/settoriali(risorse private) I fondi territoriali/settoriali operano in autonomia sulla base di regole condivise e uniche per tutti i fondi aderenti all IST (rilevazione del reddito, modello rischio, ecc.). La mutualità locale è il maggiore disincentivo ai comportamenti opportunisti individuali. Il fondo centrale fornisce e verifica il rispetto delle norme comuni e interviene, mediante compensazioni finanziarie, in caso di difficoltà dei fondi territoriali/settoriali(mutualità tra territori e settori) 14
15 INCOME STABILIZATION TOOL SCHEMA OPERATIVO 15
16 IPOTESI STRUTTURA ORGANIZZATIVA DOPPIO LIVELLO MUTUALITÀ Punti di forza: - possibilità di creare più fondi con carattere territoriale e /o settoriale limitando i problemi legati alle asimmetrie informative(1 livello); - maggiore sostenibilità del sistema in caso di eventi sistemici mediante la solidarietà tra fondi(2 livello); - fondo nazionale garantisce uniformità di procedure e porsicomeriferimentoperadgeop. Punti di debolezza: - il ruolo del 2 livello sarebbe estremamente limitato in presenza di pochi fondi scarsamente capitalizzati; - il secondo livello ridurrebbe, in condizioni normali, la capacità di rimborso dei fondi di 1 livello. 16
17 OPPORTUNITÀ IST L IST rappresenta l unico strumento in grado di proteggere le imprese agricole dai sempre più rilevanti rischi di mercato La forma mutualistica assicura un migliore contenimento dei problemi connessi alle asimmetrie informative (moral hazard in particolare) L IST potrebbe favorire l adozione di strumenti di riskmanagement anche in quelle aree del Paese che oggi non trovano convenienza nella sottoscrizione di contratti assicurativi Azione sinergica e complementare con gli strumenti assicurativi e riassicurativi(evitare sovra compensazioni) 17
18 INCOME STABILIZATION TOOL ELEMENTI CHIAVE Modello per la determinazione del rischio reddito: è stato elaborato un primo modello statistico/econometrico basato sulla redditività storica della singola impresa, localizzazione, piano colturale, andamenti di mercato, ecc. Determinazione del reddito: sono state predisposte delle linee guida per la rilevazione delle variabili economiche di interesse (ricavi, costi materie prime e generali, premi, variazione magazzino) Struttura e norme dei fondi: sono state predisposte delle regole generali per la costituzione e l operatività dei fondi mutualistici nell ambito dell IST Sinergie tra gli strumenti del toolkit: sono in fase di studio schemi operativi per integrare al meglio l azione degli strumenti 18
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