Pubblicazione mensile dell Ordine e dell Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro

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1 ISSN IL DEL LAVORO Consulente Pubblicazione mensile dell Ordine e dell Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro Numero 6 Novembre-Dicembre 2012 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/ Mensile - Euro 0,10

2 ISSN Pubblicazione mensile dell Ordine e dell Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro Pagina 6 Pagina 4 NUMERO 6 ANNO XIII NOVEMBRE / DICEMBRE 2012 sommario Chiuso in redazione il 31 dicembre 2012 editoriale 2 La sfida per il futuro Marina Calderone congresso straordinario 4 Severino: Consulenti del Lavoro, Persone che vogliono costruire Il discorso del Ministro della Giustizia Enzo Summa 6 8 Fornero: Il ruolo dei Consulenti del Lavoro L intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuseppe Buscema Le prospettive della riforma previdenziale La nuova previdenza di Categoria presentata dal Presidente Visparelli Tommaso Siracusano IL DEL LAVORO Consulente Tutti i modi per leggere Numero 1 Gennaio-Febbraio 2012 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/ Mensile - Euro 0,10 dis DOSSIER PER UN OCCUPAZIONE DI QUALITÀ ASSEMBLEA CPO Parlano i Presidenti rdine PROFESSIONE Il valore sociale e sussidiario dei Consulenti del Lavoro RIVISTA CARTACEA PDF INTERNET

3 congresso straordinario Quale domani per la Categoria e per il Paese? Le idee dei due ex Ministri del Lavoro, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi Paola Cogotti Chi sono oggi i Consulenti del Lavoro L indagine della Fondazione Studi Gli scenari della professione Silvia Bradaschia Direttore Responsabile Marina Calderone Coordinatore Redazionale Rosario De Luca Coordinatore Editoriale Romano Benini Segretaria di redazione Sara Bardeggia Ufficio Stampa Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema, Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora, Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa dossier 15 REGOLAMENTO DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELL ENPACL La versione integrale del regolamento in vigore dal 1 gennaio 2013 Coeditore Teleconsul Editore Spa Via Nazionale delle Puglie, 25/bis Casalnuovo di Napoli (NA) Tel/fax 081/ teleconsul@teleconsul.it congresso straordinario Consulenti attenti ai cambiamenti della società L intervento del Presidente della Fondazione Lavoro, Mauro Capitanio Valentina Paiano Comunicazione-Contenuti: una coppia vincente La vocazione comunicativa della Categoria raccontata dal Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca Sara Bardeggia Largo ai giovani Il laboratorio di idee dei giovani presenti al Congresso Verso il futuro? Le donne ci sono Cosa chiedono le Consulenti del Lavoro Annamaria Ermacora Concessionario della pubblicità Fondazione Studi Via Cristoforo Colombo, Roma Tel: 06/ Fax: 06/ fondazionestudi@consulentidellavoro.it Impaginazione grafica KStone srl Via Copenaghen, Roma info@kstone.it - Stampa ArtiGrafiche Italo Cernia srl Sede Legale: Via Toledo, Napoli Stabilimento: Via Capri, Casoria (Napoli) Registrazione del Tribunale di Roma n.00448/99 del 4/10/1999 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008

4 2 EDITORIALE La sfida per il futuro Il 2012 è stato un anno ricco di eventi, alcuni anche particolarmente complessi. Perché certamente abbiamo dovuto affrontare e gestire la riforma delle professioni, ma anche la fase di attuazione della riforma del lavoro. Riforma del lavoro che, come Categoria, abbiamo anche in alcuni casi dovuto criticare, perché aveva delle caratteristiche intrinseche che potevano e possono ancora creare notevoli criticità rispetto a quelle che sono le esigenze delle imprese e dei lavoratori, che invece sono tutte orientate a una ricerca della ripresa occupazionale. Discutibile, nella Legge 92 del 2012 è l approccio al tema della flessibilità intesa come precarietà oltre che l eccesso di adempimenti formali con relative sanzioni. L unico aspetto a cui guardiamo con positività è il contratto a termine senza causale: come buono auspicio, perché potrebbe essere l unica forma contrattuale che dia impulso all occupazione dei giovani, unitamente all apprendistato. Siamo consapevoli che anche l anno che verrà ci riserverà non pochi problemi. Certamente non di Marina Calderone ci è dato di pensare di essere fuori da un periodo di crisi che ha radicalmente cambiato l assetto del nostro modo di operare, di rapportarci ai nostri problemi del mondo del lavoro. E inoltre dovremo valutare quelli che saranno i risultati della stagione elettorale e i presupposti di una nuova legislatura che si preannuncia non facile, a cui tra gli altri sarà assegnato il compito di riaprire una riflessione complessiva sull organizzazione del mondo del lavoro e della scuola. Credo che siano ormai maturi i tempi per parlare anche di uno dei principali problemi dell Italia, il mondo della scuola e dell università, che sono pienamente scollegati da quelle che sono le realtà occupazionali e le necessità del mondo del lavoro. Il 2012 ha visto la Categoria portare avanti un percorso importante, concretizzato in una serie di altrettanto importanti eventi tra cui la terza edizione del Festival del Lavoro. Credo però che l evento che a tutti noi ha regalato maggiori emozioni sia stato il Congresso Straordinario. Se mi è concesso un gioco di parole, direi che più di un congresso straordinario si è trattato di uno straordinario congresso, in cui oltre le importanti presenze istituzionali dei Ministri Vigilanti Paola

5 3 Severino e Elsa Fornero e degli ex ministri del lavoro Sacconi e Damiano, abbiamo registrato una grandissima partecipazione dei nostri iscritti e soprattutto dei giovani Colleghi, che sono stati i veri protagonisti del momento congressuale. è stato emozionante vivere il loro entusiasmo, toccare con mano la loro passione e sentire che dalle loro parole traspariva l amore che hanno per la professione. Per tutti noi, sono stati momenti in cui abbiamo riscoperto il valore della nostra famiglia professionale, di quella comunità di persone e valori che fa di ognuno un Consulente del Lavoro. Il destino di una persona è racchiuso anche nel nome che porta; quello dei Consulenti del Lavoro, parla di impegno civile, di sensibilità per le persone, di lavoro e responsabilità. E allora, come non guardare con aspettativa e fiducia al Nuovo Anno? Tante nuove sfide, tante opportunità ci attendono. Su tutte, vi è l imperativo di non deludere le aspettative di quelli che hanno riposto in noi la loro fiducia, stimolandoci così a non cullarci con i risultati ottenuti e spingendoci ad osare, a guardare oltre, senza avere paura di cambiare e di osare. Come professionisti dovremo ancora una volta assumere il ruolo dei grilli parlanti nei confronti della politica, delle istituzioni, e cercare veramente di essere efficaci anche nella nostra richiesta di essere ascoltati, per suggerire quelle che sono poi riforme strutturali importanti per il nostro Paese. Per il Consiglio Nazionale, si aprirà un percorso di ricerca di nuovi traguardi professionali, di nuove attribuzioni, ma soprattutto di nuove attività nel campo del contenzioso del lavoro. Un periodo di riaffermazione delle nostre funzioni, dei nostri obiettivi e valori, anche nei confronti dei rapporti che intessiamo, non solo con le imprese e i lavoratori, ma con i nostri interlocutori politico-istituzionali, gli istituti previdenziali e assistenziali, che devono comprendere una volta per tutte che oggi la sfida dell innovazione e dell efficienza dei processi passa attraverso la valorizzazione del ruolo dei partners professionali, come i Consulenti del Lavoro. A tutti Voi, alle Vostre famiglie ed ai collaboratori, i migliori Auguri per le prossime festività. PREMIO AIDDA 2012 ALLA PRESIDENTE CALDERONE Un riconoscimento alla donna che ha fatto della professione una ragione di vita. Questo il commento del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, durante la consegna del Premio AIDDA 2012 alla Presidente Calderone per il suo essere protagonista indiscussa del mondo del lavoro professionale e d impresa. La Presidente ha ribadito l importanza di collaborare con le Istituzioni per migliorare il Paese, perché con sacrificio e impegno collettivo si possono raggiungere risultati importanti. La flessibilità, inoltre, potrebbe essere la chance per superare le difficoltà di accesso nel mondo del lavoro. Se non riusciremo a creare nuova occupazione - ha sottolineato la Presidente Calderone- avremo un problema per i giovani: se i padri rimangono al lavoro 10 anni in più, i figli non riusciranno a entrare. Ecco che la flessibilità potrebbe consentire a chi è prossimo alla pensione di poter insegnare il lavoro a un giovane purché non gli pregiudichi la pensione

6 CONGRESSO STRAORDINARIO 4 Severino CONSULENTI DEL LAVORO PERSONE CHE VOGLIONO COSTRUIRE L intervento del Ministro della Giustizia, Paola Severino, al Congresso Straordinario Le parole del Guardasigilli sul futuro della professione di Consulente del Lavoro e sul futuro del nostro Paese. di Enzo Summa Vorrei innanzitutto ringraziare il Presidente Marina Calderone per avermi invitato. E stato un anno di lavoro intenso e voglio cogliere questa occasione per ringraziare tutti voi - e la Presidente - per lo spessore e la lungimiranza con la quale avete condotto il dialogo istituzionale che ha accompagnato la costruzione dell architettura della riforma delle professioni. Ho apprezzato la vostra capacità di ascoltare, il garbo e l intelligenza nel porre le osservazioni critiche perché credo che anche le critiche siano necessarie se dirette a costruire, anziché a distruggere incondizionatamente la sensibilità nell individuare ed affrontare gli snodi essenziali delle questioni. Partecipo, quindi, con grande piacere a questa bellissima occasione di incontro per discutere insieme di Futuro: Futuro della professione di consulente del lavoro ed anche Futuro del nostro Paese. Credo che quella odierna sia anche un occasione di forte incoraggiamento a giovani che hanno compiuto al meglio una parte importante della loro formazione e che si accingono ad iniziare il loro percorso professionale, attesi da nuove prove e nuove sfide. Il nostro Paese ha un disperato bisogno di rinnovamento. La via del rinnovamento deve essere percorsa con equilibrio, equilibrio tra il nostro passato ed il nostro futuro e passa per il lavoro e la tenacia di quanti saranno in grado di offrire competenza, serietà, capacità di cogliere bisogni. Credo, quindi, di trovarmi al posto giusto per parlare di rinnovamento; mi rivolgo, infatti, oggi ad un pubblico di professionisti che impiegano le proprie conoscenze, il talento, le energie nel fornire assistenza qualificata ad imprenditori, liberi professionisti, lavoratori, supportandoli nella gestione delle risorse umane e nello sviluppo dei processi economici aziendali. Il consulente del lavoro svolge un ruolo-chiave nell attuale contesto economico e sociale. Le sue competenze sono eterogenee, riguardano innumerevoli aspetti, contabili, fiscali, economici, giuridici, assicurativi, previdenziali e sociali connessi ai rapporti di lavoro: dalla conoscenza delle tecniche di analisi dei costi d impresa, alle relazioni e ai rapporti aziendali. Il consulente del lavoro è chiamato ad orientare lavoratori ed imprese verso scelte convenienti e responsabili, li assiste nella fisiologia come nella patologia

7 dei loro rapporti professionali, ne sostiene i percorsi di innovazione. L eterogeneità di queste responsabilità richiede una preparazione attenta alle profonde e complesse interazioni tra profili giuridici ed economici del nostro sistema in rapida e continua evoluzione. In virtù del suo ruolo dinamico e centrale, il consulente del lavoro rappresenta un punto di riferimento per i cittadini, per le imprese ed anche per la pubblica amministrazione, che sempre più spesso vi si affida per lo svolgimento di compiti delicati e complessi, anche per prevenire e comporre controversie, con le Commissioni di certificazione istituite presso i Consigli Provinciali dell Ordine dei Consulenti del Lavoro. La centralità del ruolo svolto da questa categoria professionale è testimoniata anche dalle nuove, importanti forme di collaborazione con gli enti pubblici, dirette a favorire lo scambio di informazioni, ma anche a promuovere e tutelare i posti di lavoro. Il valore sociale, oltre che economico, del consulente del lavoro è quindi innegabile. Per svolgere questo importante ruolo, è indispensabile una preparazione attenta ed un costante aggiornamento. Il consulente del lavoro è e deve essere sempre al passo con le esigenze degli operatori economici, deve essere in grado di recepire le istanze di cambiamento dei mercati e delle aziende e deve addirittura orientare il cambiamento. Da qui la vostra consapevolezza e del Presidente Calderone della importanza della formazione e della specializzazione per questa categoria professionale, affinché possa farsi parte attiva del processo di modernizzazione che insieme alle professioni deve riguardare l intero Paese. Consapevolezza del ruolo moderno dei consulenti del lavoro e, allo stesso tempo, consapevolezza di dover superare una concezione tradizionale di professionista, a favore di un ruolo ancor più moderno e dinamico. E importante che i professionisti partecipino in modo attivo al processo di modernizzazione e di crescita cui è chiamato l intero Paese, perché la competitività delle realtà economiche si misura anche dalla qualità ed efficienza dei CONGRESSO STRAORDINARIO 5 servizi offerti. Il DPR sulle professioni tocca molti punti qualificanti di tale processo: la formazione, il tirocinio, la funzione disciplinare, l assicurazione, la pubblicità. A questa importante riforma si è arrivati percorrendo la via del confronto con gli Ordini professionali, della discussione delle proposte presentate da chi svolge sul campo, ogni giorno, le professioni intellettuali interessate, al fine di individuare soluzioni il più possibile efficaci e condivise. Nell ambito di questo dialogo, di questo confronto, i consulenti del lavoro sono stati un interlocutore istituzionale molto importante, di cui non posso che sottolineare ancora una volta l atteggiamento di grande responsabilità e di fattiva collaborazione. Grazie ai contributi propositivi dei professionisti, siamo riusciti a portare avanti un progetto in grado di migliorare davvero il futuro delle professioni. L obiettivo perseguito è stato quello di favorire la liberalizzazione del settore delle professioni intellettuali in nome del principio della libera concorrenza, garantendo la presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, la differenziazione e la pluralità di offerta in maniera tale da allargare l informazione ai clienti sui servizi offerti. Sono convinta che siano questi i temi sui quali si gioca il futuro delle professioni intellettuali e quello di tanti giovani che aspirano a realizzarsi sotto il profilo professionale. Un cenno al tema del decreto ministeriale che ha definito i parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi. Per quanto riguarda i consulenti del lavoro, l adozione del regolamento che definisce i parametri rientra nelle competenze del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è il Ministero vigilante su tale professione. Vorrei solo riferire che gli uffici del Ministero della Giustizia hanno espresso parere favorevole al testo da ultimo presentato, ora all esame del Consiglio di Stato, per il relativo parere. Mi soffermerò, brevemente, anche sul tema della mediazione, che è stato interessato dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale, che sappiamo avere dichiarato l illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n.28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione. Non conosciamo le motivazioni della decisione della Corte e credo, quindi, per rispetto istituzionale, di dover soprassedere dal valutare interventi, di qualunque natura e contenuto. Ritengo, però, che la declaratoria di illegittimità costituzionale della norma rappresenti un occasione importante per riflettere sull ambito oggettivo della disciplina, per valutare possibili miglioramenti, ad esempio rivisitando le materie in cui la mediazione è più efficace ed opportuna, ma anche per individuare incentivi idonei a favorirla quando è utile. Credo sia giunto il momento di porre fine alla schizofrenia che troppo spesso ha caratterizzato gli interventi del legislatore in materia di Giustizia, in cui a misure annunciate con grande clamore sono seguiti repentini dietro front dettati da scelte opportunistiche più che da un esame ragionato ed integrato del sistema e dei suoi problemi. La scelta di fondo sottesa alla previsione dell obbligo del preventivo esperimento di un tentativo di mediazione o di conciliazione per alcune tipologie di controversie consiste nella volontà di diffondere la cultura della composizione stragiudiziale delle liti, di alleggerire il contenzioso giudiziario, in particolare per le controversie che riguardano la prestazione di servizi ad ampia diffusione. Mi pare si tratti di scelte di fondo ragionevoli e che meritano, quindi, di essere mantenute anche in futuro. Futuro, dunque. E torniamo da dove eravamo partiti. Futuro delle professioni, futuro del nostro Paese. Per riprendere il cammino di crescita e di sviluppo, ora più che mai, dobbiamo poter contare su professionisti seri, affidabili, in grado di affrontare le sfide della modernità e di sostenere i processi di innovazione delle imprese e della pubblica amministrazione. Sono certa che i consulenti del lavoro sapranno, ancora una volta, rispondere in modo adeguato alle richieste del Paese. E con questo spirito che auguro a tutti i partecipanti un proficuo e costruttivo lavoro.

8 CONGRESSO STRAORDINARIO 6 Fornero IL RUOLO DEI CONSULENTI DEL LAVORO Il Ministro Elsa Fornero ha spiegato la ragioni di una riforma imperfetta, perché scritta in tempi brevi, con dei buoni punti da attuare con la collaborazione di tutti di Giuseppe Buscema So che certe cose della riforma del lavoro non vi sono piaciute, anche se in essa vi sono molte cose buone, ma poiché credo fortemente che il mercato del lavoro sia così delicato e complesso da richiedere grande professionalità e non degli aggiustamenti automatici, posso dirvi che ci sono alcune cose su cui nei restanti mesi del mio ministero intendo lavorare tantissimo ed una di queste è proprio l apprendistato, per il quale cerco la vostra collaborazione. L apprendistato è un modo per aumentare la produttività e la via d ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il nostro piano sull apprendistato è composto da 5 elementi: comunicazione sui giovani, che non devono pensare che l apprendistato è una roba vecchia, ma un valore aggiunto; comunicazione con le imprese; lavoro con i cdl; lavoro con le regioni e lavoro con la Germania. Chiedo il vostro aiuto per valorizzare questo strumento, perché voi siete a 360 sul mercato del lavoro. La riforma è stata avviata sui binari di dialogo sociale, ma in tempi strettissimi. Sarebbe piaciuto anche a me scrivere un testo unico più semplice dell incastro fatto tra la nostra riscrittura di norme e quelle precedenti, ma se avessimo fatto questo, dove sarebbe oggi la riforma? So che non è perfetta, ma ha dei punti buoni che bisogna monitorare, mentre quelli non buoni si cambiano. Le norme, infatti, possono diventare buone quando, traslate nella società, i giovani, i cdl e le regioni le fanno funzionare. Il nostro sforzo è riportare il lavoro su un sentiero di migliore qualità, maggiore produttività e migliori risultati per imprese e lavoratori. Dobbiamo proporci di recuperare chi ha perso il lavoro, eliminando l idea del sostegno al reddito ed è qui che voi siete fondamentali. Se non si cambia mentalità, il mercato del lavoro non funziona. Dobbiamo, quindi, essere professionisti e favorire

9 CONGRESSO STRAORDINARIO 7 l incontro tra domanda e offerta di lavoro per ottenere un mercato più inclusivo e dinamico. Un mercato che non escluda i giovani e le donne, che riduca i tempi di transizione scuola-lavoro e consenta a chi ha perso un lavoro di trovarne subito un altro. Se la logica è quella del cooperare, questo obiettivo possiamo raggiungerlo. I cdl mettono le proprie energie, il proprio entusiasmo, e in questo la Presidente Calderone ne è esempio, al servizio non so del proprio ruolo, ma del Paese. Avete un compito molto importante, perché avete in mano una cosa bellissima ed estremamente delicata come il mercato del lavoro. La vostra deve essere una sfida, una dimostrazione di talento, una rivendicazione di ruolo. Allora miglioriamo, lavoriamo e andiamo avanti insieme. Per questo chiedo il vostro contributo. Il Ministro si è, poi, impegnato a ragionare sulla questione INPS, che ha emanato un provvedimento per qualificare una professione non ancora regolamentata, in modo da verificare l esistenza di un illegittimità in questa funzione esercitata dal suo organo vigilato e a definire in modo più serio e selettivo la possibilità di aprire patronati, attraverso criteri di selezione rispondenti all obiettivo di vero servizio alle persone. IL RICORSO DEL CONSIGLIO NAZIONALE: PROTOCOLLO INPS-TRIBUTARISTI Il rispetto delle leggi e del sistema giuridico italiano pongono alcuni principi a tutela della collettività dei cittadini e dei loro interessi. Questo il motivo per cui i Consulenti del Lavoro hanno deciso di adire le vie giudiziarie per contestare il protocollo d intesa sottoscritto tra Inps e Lapet sulla gestione del Libro Unico, in quanto contenente previsioni che violano le disposizioni della Legge 12/79 istitutiva dell Ordine dei Consulenti del Lavoro. Ma perché il protocollo d intesa Inps- Tributaristi, su cui il Presidente Calderone ha chiesto una riflessione del Ministro Fornero, è illegittimo? L accordo prevede alcune attività che sono riferibili alla tenuta del Libro unico del lavoro, appositamente regolamentata. I dati previdenziali e il loro invio rappresentano infatti una chiarissimo sviluppo degli adempimenti collegati alla gestione e tenuta del Lul. Il protocollo d intesa è viziato da una evidente lesione e violazione del principio di legalità, atteso che la gestione dei rapporti di parasubordinazione appartiene alla competenza esclusiva prevista dall art. 1 della Legge 12/79, secondo cui «tutti gli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori dipendenti... non possono essere assunti se non da coloro che siano iscritti nell albo dei Consulenti del Lavoro». In buona sostanza, soltanto coloro che possono avere delega, ai sensi dell art. 1 della legge 12/79, dal datore di lavoro per lo svolgimento degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale, hanno titolo per inviare e ricevere informazioni e/o documentazione dagli enti previdenziali, i quali sono tenuti a mantenere totale riservatezza su ogni aspetto del rapporto previdenziale. Si deduce che l accordo stipulato risulta del tutto illegittimo per l incompetenza, l eccesso di potere e la violazione di legge, vizi espressamente individuati come cause d annullamento dell atto amministrativo nell art. 21 octies, primo comma introdotto dalla legge n. 241 del 1990: ma si potrebbero anche configurare profili di responsabilità civilistica rispetto agli effetti causati dall accordo.

10 CONGRESSO STRAORDINARIO 8 GLI ALTRI INTERVENTI DI SALUTO Le prospettive della riforma previdenziale La nuova previdenza di Categoria presentata dal Presidente Visparelli di Tommaso Siracusano Oggi è una giornata importante, un appuntamento verso il futuro e l Ente non poteva mancare. Il migliore modo di guardare al futuro e quello di presentarvi la nuova previdenza che garantirà la sostenibilità della cassa per i prossimi 50 anni. Il Presidente dell Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro, Alessandro Visparelli, ha presentato così la nuova previdenza che accompagnerà i Consulenti del Lavoro nella sfida verso il cambiamento della professio- ne: un lavoro difficile, ma affrontato in maniera unitaria e condiviso da tutti, che ha permesso di fare il salto verso il sistema contributivo. Un sistema equo, fondato su un patto tra le generazioni tra i Colleghi di oggi e quelli di domani. Il Presidente dell Enpacl ha precisato che il compito di tutti noi è e sarà quello di favorire l entrata di nuove forze, e di nuova linfa, perché il nostro patrimonio primario restano gli iscritti, e le casse oggi sono in buone mani: infatti garantiranno la sostenibilità per 50 anni. Il sistema dell Ente di Previdenza è un sistema che ha bisogno dello sviluppo della Categoria: per questo l Ente sarà molto presente nel finanziare progetti e attuare economie di scala per poter vincere questa sfida. Favoriremo l aggregazione tra i giovani per garantire il nostro volume d affari e faciliteremo l incontro tra i colleghi che escono ed i giovani che vorranno entrare nel nostro ordine : questo l obiettivo dell impegno dell Enpacl.

11 LONGOBARDI: SINDACATO A FIANCO DEL CONSIGLIO NAZIONALE Il Presidente dell Ancl Su, Francesco Longobardi, nel corso del suo intervento ha evidenziato l importanza del momento storico determinato dall introduzione del decreto di riforma delle professioni che ha visto per la prima volta la categoria unita in sessione straordinaria. Il Sindacato condivide le posizioni assunte dall Ordine nazionale: una condivisione che vedrà il Sindacato al fianco del Consiglio Nazionale per il sostegno alle ragioni e alle logiche a fondamento delle nostre posizioni di contrasto e di proposta. Tra i punti critici messi in evidenza dal Presidente dell Ancl, la durata troppo breve del praticantato, l eliminazione dei riferimenti tariffari e le società tra professionisti. Importante anche la campagna pubblicitaria lanciata da poco dal Sindacato unitario, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i datori di lavoro e gli imprenditori ad affidarsi a un Consulente del Lavoro : 40 anni dall istituzione dell ENPACL La lettera aperta del Presidente Visparelli Il 23 novembre 1971 veniva promulgata la legge n.1100 che ha istituito, con decorrenza 8 gennaio 1972, la previdenza dei Consulenti del Lavoro. Nasceva l Enpacl e veniva raggiunto un traguardo fortemente voluto dalla Categoria, affinché all allora giovane professione fossero garantiti i diritti previdenziali previsti dalla Costituzione. Da quel lontano 1972 sono passati 40 anni e molta strada è stata percorsa. I iscritti di allora sono diventati , vengono erogate oltre pensioni e l Ente può oggi vantare un patrimonio netto di 640 milioni di euro. L Ente, trasformato per volontà della Categoria in Associazione di diritto privato nell anno 1995, ha oggi autonomia gestionale, organizzativa e contabile, tali da consentire ampi spazi di intervento in favore dei propri Associati. Proprio tali ambiti di autonomia hanno consentito di dotare l Enpacl di un sistema previdenziale sostenibile nel tempo, che garantisce equità di trattamento fra generazioni e pensioni adeguate. La raggiunta autonomia costituisce dunque un traguardo importante, da presidiare, ampliare e difendere, in collaborazione con tutti gli organismi della Categoria. Salutiamo il quarantennale dell Enpacl con l augurio, condiviso da tutti gli iscritti, di un futuro luminoso per la previdenza dei Consulenti del Lavoro. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito, sin dall inizio dell iter parlamentare della legge 1100/1971, alla nascita della nostra previdenza, ai Colleghi che hanno amministrato l Enpacl in tutti questi anni nonché al personale dipendente.

12 CONGRESSO STRAORDINARIO 10 Quale domani per la Categoria e per il Paese? Cesare Damiano e Maurizio Sacconi Chi è Cesare Damiano La sua carriera politica inizia nel 2001 con l ingresso nei Democratici di Sinistra con l incarico di responsabile del Dipartimento Lavoro e Professioni, dopo la lunga esperienza come segretario della FIOM- CGIL di Torino. Dal 2006 al 2008 è Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale con il secondo governo Prodi. Nel 2009 diviene Responsabile del Lavoro del PD, di cui oggi è componente della Direzione nazionale e del Coordinamento. A lui si deve la riforma della previdenza complementare e il ddl lavoro sulle commissioni di certificazione. Quando ho fatto il Ministro ho cercato subito di interloquire con voi, perché credo siate consulenti del lavoro, non dell impresa. Quelli che vogliono far sì che l impresa si sviluppi, rispettando le leggi e il lavoro e cercando le soluzioni più convenienti. Siete l anello di congiunzione fra le ragioni dell impresa e quelle del lavoro. La concertazione, come quella fatta da Ministro in passato, oggi non è più possibile in Europa, perché si basa su un modello vecchio stampo. Per questo il governo deve decidere e non aspettare che tutti si mettano d accordo. Voi dovete far parte della nuova concertazione, perché ogni giorno avete in mano i problemi e per questo potete risolverli. Dovete essere ascoltati ed intervenire. A mio avviso c è un errore di progetto nelle riforme sociali che sono state fatte, perché si rischia nel tempo di avere persone senza pensione, lavoro e tutela sociale, con possibili traumi per l occupazione e l impresa. Un conto, infatti, è l aula universitaria, un conto è il Paese reale! Per questo gli errori nella riforma del lavoro e delle pensioni vanno corretti solo dopo avervi ascoltato, dopo essersi confrontati con chi, come voi, può spiegare perché è stato fatto uno sbaglio. Per esempio, al posto dell ASPI, non era meglio porsi il problema della cassa integrazione? La cassa ordinaria e straordinaria è una cassa mutua, pagata dalle imprese e dai lavoratori. Dato che non ci sono i finanziamenti per gli accordi di solidarietà del 2013 e visto che a questo si aggiungeranno gli esodati senza reddito, che faranno disoccupazione, temo che ci sarà un impatto sociale molto forte sul terreno dell occupazione. Mi piacerebbe, quindi, che le risorse che si risparmiano, si concentrassero su questo punto, che per me è essenziale, perché credo che nel prossimo anno potremo avere un ulteriore crescita dei fattori di disoccupazione e senza risorse non so come potremo far fronte a questa situazione e ai problemi che scaturiranno.

13 CONGRESSO STRAORDINARIO 11 Le idee dei due ex Ministri del Lavoro, di Paola Cogotti Rendo merito al lavoro svolto dalla vostra categoria nel corso degli anni in cui ho rappresentato il Ministero che faceva da loro interlocutore. Attraverso l ascolto ho potuto fruire della vostra esperienza, ritenendo che prima di proporre una norma in parlamento bisogna verificarla con coloro che sono preposti ad applicarla, vi sono grato per essere stati disponibili attraverso la Fondazione Studi e il CNO a svolgere questa funzione di sondaggio e monitoraggio preventivo rispetto all adozione delle norme. Il Libro Unico ne è stato un esempio, portandoci ottimi risultati. Per il futuro della categoria, bisogna riconoscere il ruolo delle professioni ordinistiche e consolidare la loro funzione, che appartiene alla nostra cultu- Chi è Maurizio Sacconi Docente di economia del lavoro presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dal 1979 al 1994 è stato Deputato per quattro legislature nelle commissioni industria e bilancio. Dal 2006 al 2008 è stato Senatore e Capogruppo in commissione lavoro per il partito di Forza Italia. Nei vari governi che si sono susseguiti è stato Sottosegretario al Ministero del Tesoro, Ministero della Funzione Pubblica e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finché non ne ha assunto la guida nel biennio Oggi è Presidente dell Associazione Amici di Marco Biagi. ra e alla nostra tradizione, nonostante le teorie mercatiste abbiano cercato di rompere il sistema fondato sull ancoraggio deontologico della funzione professionale, che permette alle professioni ordinistiche di avere carattere sussidiario. Marina Calderone è stata un efficacissima Presidente del CUP in una stagione difficile e ha saputo rivendicare le professioni e consolidarle. La legge sulle professioni, che ho contestato, può creare disorientamento nell utente e mi auguro che la Camera voglia riflettere sul termine professione per evitare confusione tra quelle ordinistiche e le non regolamentate, in quanto le prime sono un patrimonio da qualificare e salvaguardare. I consulenti del lavoro hanno sviluppato una consulenza più complessa, quella di comunità, perché intendono le imprese comunità di valori oltre che di produttività. E possono farlo attraverso alcuni strumenti come l art. 8, che dà forza alla contrattazione aziendale, la detassazione dei salari di produttività e l arbitrato, con cui ci si affida a loro per risolvere un contenzioso. Un impresa competitiva è quella in cui ci si riconosce e si condividono fatiche e risultati, salari e protezioni sociali integrative. Io vedo sempre più consulenti all opera per favorire il passaggio dalla dimensione ideologica delle relazioni sindacali a una dimensione di condivisione e, molto spesso, lo fanno meglio delle burocrazie sindacali e datoriali.

14 CONGRESSO STRAORDINARIO 12 Chi sono oggi i Consulenti del Lavoro Presentata al Congresso l indagine sui Consulenti del Lavoro, Gli scenari della professione, realizzata dalla Fondazione Studi di Silvia Bradaschia INDAGINE SUGLI SCENARI DELLA PROFESSIONE DI CONSULENTE DEL LAVORO (tendenza) ultimi 3 anni andamento clienti soddisfatti del lavoro Quali sono i limiti e quali i punti di forza da cui partire per creare le condizioni per un futuro possibile? Queste le domande di fondo dell indagine della Fondazione Studi sulla Categoria, analizzata dal Professore Stefano Mustica, Docenta di Teoria dei Nuovi Media alla Link Campus University. Lo studio cercava di entrare nei dettagli della valorizzazione personale del lavoro svolto: la professione di Consulente del Lavoro è una professione difficile e articolata, che in futuro diventerà sempre più complessa, poiché da un grande valore aggiunto all utenza finale. I dati risultanti dall indagine sono stati elaborati non secondo una semplice analisti statistica, ma attraverso un incrocio di informazioni e di variabili con un elemento centrale: le classi di età. Ovvero approfondendo come in base a differenti classi di età si modificano determinati comportamenti e determinate previsioni. Ad esempio un risultato molto positivo è quello che ha evidenziato come i giovani al di sotto dei 30 anni vedano, nonostante la crisi economica, un futuro particolarmente roseo per la professione. Il mercato di riferimento dei Consulenti del La- voro sta cambiando: le imprese di medie e grandi dimensioni si stanno riducendo e le piccole o micro imprese, che sono il tessuto connettivo della realtà economica italiana stanno scomparendo, con il numero dei dipendenti che si assottiglia ogni giorno di più: si tratta di una serie di fenomeni di carattere economico e sociale che impattano in modo significativo sulla libera professione. Ma il problema non è rappresentato tanto dal cambiamento, ma dalla direzione che esso assume: e dall indagine emerge chiaramente che la Categoria non solo è giovane, ma è dinamica. I Consulenti del Lavoro sanno e possono assecondare i cambiamenti socio-economici del Paese con una volontà trasversale a tutte le fasce di età: una caratteristica non scontata, e del tutto assente in altri settori del mercato. I giovani sono afflitti da ciò che nell indagine è stato chiamato Vorrei ma non posso, ma dimostrano grande volontà di partecipazione, nonostante l enorme proliferazione legislativa che rende il lavoro negli studi sempre più legato ad elementi burocratici. E il mercato stesso che sta indicando la direzione del cambiamento: i Consulenti del Lavoro si lacune o no!!! settori %

15 possono rendere conto prima degli imprenditori delle novità, e con una serie di azioni e relazioni possono riuscire a far capire loro quali sono i loro nuovi bisogni, e come soddisfarli grazie alle proprie competenze. Un altro fenomeno che emerge con forza dallo studio è che il Consulente del Lavoro è fortemente cosciente di aver bisogno di essere sempre più aggiornato e formato, e di avere la necessità di allargare i servizi da dare ai propri clienti, aumentando le competenze o aprendo la compagine dello studio ad altre professionalità. E sulla società tra professionisti molti Consulenti del Lavoro hanno dichiarato particolare predisposizione: Il 54% degli intervistati ha dichiarato che negli ultimi 3 anni ha aperto a nuove collaborazioni, cambiando ambiti di riferimento lavorativo e allargando la propria sfera operativa. È importante assurgere il lavoro del Consulente del Lavoro a una professione molto più strategica per l impresa, di qualunque dimensione essa sia: l Ordine si occupa del capitale fondamentale delle aziende, ovvero il capitale umano. I Consulenti del Lavoro se ne occupano non solo dal punto di vista amministrativo, ma sempre di più da un punto di vista strategico e della gestione delle risorse umane, dei climi organizzativi, della formazione interna e della psicologia organizzativa. La professione potrebbe diventare il vero anello di congiunzione tra l esperto giuridico e l esperto gestionaleaziendale, in un ambito specifico che è quello del capitale umano. E il messaggio di fondo che emerge dall indagine è proprio la volontà di disegnare un futuro della professione pieno di speranze e di grandi successi. CONGRESSO STRAORDINARIO 13 lacune per età società tra professionisti relazioni con altri professionisti (negli ultimi anni) PEC, bocciata la Pubblica Amministrazione Le cause del mancato utilizzo Per il 61% la PEC non viene utilizzata massivamente perché anche la Pubblica amministrazione non ne fa uso. Il 21% dei consulenti che ritiene che la causa risieda nella scarsa pubblicità dello strumento. La Pec diventa obbligatoria per tutti, ma la P.A. è pronta? No. Il dato emerge da una recentissima ricerca della Fondazione Studi che ha svolto un indagine per conoscere, a tre anni dall entrata in vigore della PEC obbligatoria per professionisti e società, quale sia l uso dello strumento alla luce della loro esperienza quotidiana. La stragrande maggioranza ritiene infatti che la PEC sia uno strumento utile in quanto consente risparmi di costi e tempo in alternativa alle notificazioni tradizionali: a pensarla così il 54% del campione. Addirittura un ulteriore 22% aggiunge che andrebbe reso obbligatorio quale unico strumento per le notificazioni, mentre solo un quarto ritiene invece si tratti di uno strumento che crea ulteriore burocrazia. Il 91% invece pensa che siano i professionisti coloro che utilizzano di più la PEC, mentre solo il 7% ritengono che ad usarla di più siano invece imprese e pubblica amministrazione. La PEC inviata alla pubblica amministrazione secondo la metà dei consulenti del lavoro, infatti, non ha avuto risposta. E solo per il 4% di loro la risposta è giunta lo stesso giorno. Sull uso della PEC da parte dei professionisti, la conferma giunge dal fatto che il 94% dei consulenti del lavoro ha dichiarato di averne fatto uso nell ultimo anno ed oltre la metà di averla utilizzata oltre dieci volte. A preoccupare invece il giudizio del 52% del campione secondo il quale le imprese hanno attivato la PEC solo perché obbligatoria ma non la usano. Dati su cui riflettere soprattutto alla luce dell estensione generalizzata della PEC prevista dal DL. 17/2012. Dal 20 ottobre, a seguito dell entrata in vigore del provvedimento, infatti, anche le imprese individuali hanno l obbligo di comunicare al Registro delle Imprese, in sede di prima iscrizione, un indirizzo di posta elettronica certificata. L obbligo riguarda anche le imprese individuali, già iscritte e attive alla data del 18 ottobre, che tuttavia dovranno comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) al Registro delle Imprese entro il 31/12/2013. Con tale estensione si completa quindi l obbligo di utilizzo della PEC per le comunicazioni di imprese, professionisti e pubblica amministrazione.

16 Festeggia con noi i 3 anni di Leggi di lavoro La rivista giuridica bimestrale dei consulenti del lavoro LEGGI DI LAVORO quest anno festeggia i suoi primi tre anni di attività, lanciando un imperdibile offerta! Dal 15 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013 chi si abbonerà alla rivista, scegliendo il formato cartaceo a 40 o quello digitale a 25, godrà dello stesso sconto per iscriversi ai corsi della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi e potrà scaricare gratuitamente 2 e-book a scelta tra quelli presenti sul sito di categoria. Tutte le modalità di sottoscrizione sono disponibili su Lo strumento indispensabile per i professionisti del diritto del lavoro adesso diventa ancora più accattivante!

17 Dossier REGOLAMENTO DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELL ENPACL In vigore dal 1 gennaio 2013 Deliberato dall Assemblea dei Delegati dell ENPACL il 27 settembre 2012 Approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze con nota direttoriale del 9 novembre 2012

18 Dossier TITOLO I - DELLE PRESTAZIONI Articolo 1 - Prestazioni 1. L Ente nazionale di previdenza e assistenza per i Consulenti del Lavoro, di seguito Ente, riconosce a favore degli iscritti le seguenti prestazioni: a) vecchiaia b) vecchiaia anticipata c) inabilità d) invalidità e) reversibilità e indirette f) indennità di maternità g) provvidenze straordinarie L Ente inoltre provvede ad erogare trattamenti pensionistici ai sensi della normativa vigente in materia di totalizzazione. 2. Tutte le prestazioni sono corrisposte su domanda degli aventi diritto. I trattamenti pensionistici di invalidità e inabilità salvo quanto previsto dal successivo art. 8, comma 3 - decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuta la presentazione della domanda. 3. Le pensioni di vecchiaia, vecchiaia anticipata, inabilità ed invalidità non sono cumulabili tra loro. 4. Le pensioni sono compatibili con i trattamenti pensionistici erogati da altri istituti previdenziali. Articolo 2 - Presentazione della domanda La domanda diretta al riconoscimento del diritto alla pensione deve essere sottoscritta dal richiedente e corredata da copia del documento di identità. Deve essere trasmessa a mezzo posta elettronica certificata (PEC) o altri strumenti telematici messi a disposizione dall Ente stesso. Può altresì essere consegnata a mano presso la sede dell Ente direttamente dall interessato, oppure inviata per raccomandata e, in tal caso, si intende presentata nel giorno risultante dal timbro a data apposto dall ufficio postale di partenza. Articolo 3 - Ritardo nella presentazione della domanda In caso di ritardo nella presentazione della domanda di pensione di vecchiaia, reversibilità e indiretta, gli arretrati di pensione spettano per un massimo di due annualità, senza interessi. Articolo 4 - Ricorso avverso i provvedimenti dell Ente Contro i provvedimenti dell Ente gli interessati possono presentare ricorso al Consiglio di Amministrazione entro trenta giorni dalla ricezione della relativa comunicazione. La decisione amministrativa del Consiglio di Amministrazione è pronunciata entro i novanta giorni successivi alla presentazione del ricorso medesimo. Articolo 5 - Pensione di vecchiaia 1. A decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, la pensione di vecchiaia è corrisposta a coloro che abbiano compiuto sessantasei anni di età e abbiano maturato almeno cinque anni di iscrizione e contribuzione all Ente, sempreché la misura della pensione spettante non sia inferiore a cinque volte l importo del contributo soggettivo minimo a carico degli iscritti nell anno di maturazione del diritto, come determinato ai sensi dell articolo 37 del presente Regolamento. La misura minima della pensione non è richiesta per coloro che abbiano compiuto il settantesimo anno di età. La pensione di vecchiaia decorre dal mese successivo a quello di maturazione dei requisiti. 2. A decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, il requisito anagrafico di cui al comma 1 è aumentato di un anno ogni tre solari, fino al raggiungimento del settantesimo anno di età. 3. Con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, la quota di pensione annua corrispondente a tali anzianità è calcolata secondo il sistema contributivo, moltiplicando il montante individuale dei contributi soggettivi versati, nonché delle somme corrisposte a titolo di riscatto, di ricongiunzione e contribuzione volontaria, per il coefficiente di trasformazione di cui alla tabella A della legge 8 agosto 1995 n.335 e successive modificazioni e integrazioni, relativo all età dell iscritto al momento del pensionamento. Per tener conto delle frazioni di anno rispetto all età dell iscritto al momento del pensionamento, il coefficiente di trasformazione viene adeguato con un incremento pari al prodotto tra un dodicesimo della differenza tra il coefficiente di trasformazione dell età immediatamente superiore e il coefficiente dell età inferiore a quella dell iscritto ed il numero dei mesi. 4. Per gli iscritti che possono far valere periodi di contribuzione antecedenti l entrata in vigore del presente Regolamento, la pensione calcolata con il metodo contributivo è maggiorata di tanti trentesimi, quanti sono gli anni di anzianità contributiva fino al 31 dicembre 2009 e dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre dell anno precedente quello di entrata in vigore del presente Regolamento, delle pensioni base in misura fissa, come stabilite per ciascun periodo dalla previgente normativa, e precisamente: a) per gli anni di iscrizione maturati fino al 31 dicembre 2009 euro 8.773,00; b) per gli anni dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre dell anno precedente quello di entrata in vigore del presente Regolamento euro 9.000,00. Detti importi sono soggetti a rivalutazione sulla base del tasso annuo di inflazione monetaria rilevato dall Istat nell anno precedente quello da rivalutare, fino all anno di pensionamento. 5. La misura della pensione, come determinata in base ai commi 3 e 4, è aumentata in funzione dei versamenti per contribuzione integrativa nella misura così stabilita: a) di una quota pari al 7,5 per cento dell ammontare fino al 31 dicembre 1991 dei contributi per marche Russo Spena ; b) di una quota pari al 10 per cento dei contributi integrativi versati sino al 31 dicembre 2002; c) di una quota pari all 8 per cento dei contributi integrativi versati dal 1 gennaio 2003 al 31 dicembre dell anno precedente quello di entrata in vigore del presente Regolamento; d) di una quota calcolata con i criteri di cui al precedente comma 3, prendendo a base il contributo integrativo tempo per tempo versato a decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, con esclusione, a partire dall anno successivo a quello di entrata in vigore del presente regolamento, dell importo relativo ad un quarto di tale contributo, ovvero, ove superiore, dell importo minimo di cui al punto 4 del successivo articolo 38, come annualmente determinato. 6. Il tasso annuo di capitalizzazione dei contributi è pari al 90 per cento della media quinquennale del tasso di rendimento netto del patrimonio investito dall Ente con riferimento al quinquennio precedente l anno da rivalutare. E comunque garantito un tasso minimo annuo di capitalizzazione pari all 1,5 per cento. Qualora il tasso di capitalizzazione risulti superiore a quello derivante dall applicazione della variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) di cui all articolo 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995 n.335, si applica quest ultimo. 7. Il tasso annuo di capitalizzazione è stabilito con delibera del Consiglio di Amministrazione, da sottoporre ad approvazione dei Ministeri vigilanti. Articolo 6 - Pensione di vecchiaia anticipata 1. A decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, la pensione di vecchiaia anticipata è riconosciuta a coloro i quali siano in possesso del requisito anagrafico dei sessanta anni di età e abbiano maturato almeno trentasei annualità di iscrizione e contribuzione, compresa l anzianità derivante da ricongiunzione o riscatto. 2. A decorrere dall entrata in vigore del presente Regolamento, fermo restando il requisito anagrafico di cui al comma 1, quello di iscrizione e contribuzione è aumentato di un anno ogni due solari, fino a quaranta anni. 3.Il riconoscimento della pensione di vecchiaia anticipata è subordinato alla cancellazione dall Albo dei Consulenti del Lavoro, unicamente per coloro che abbiano maturato un anzianità contributiva e di iscrizione inferiore a quaranta anni. In detti casi la pensione decorre dal

19 REGOLAMENTO DI PREVIDENZA E ASSISTENZA mese successivo a quello di cancellazione. 4. La misura della pensione di vecchiaia anticipata è determinata con le disposizioni di cui all articolo In caso di reiscrizione all Albo dei Consulenti del Lavoro la corresponsione della pensione è interrotta con effetto da tale momento ed è ripristinata dal giorno successivo alla nuova cancellazione. Articolo 7 - Supplemento pensionistico per il trattamento di vecchiaia e vecchiaia anticipata. 1. Coloro che dopo il conseguimento della pensione di vecchiaia o vecchiaia anticipata continuano l esercizio della professione, hanno diritto ad un supplemento della pensione stessa, da erogare al compimento di ogni triennio in base ai contributi soggettivi ed integrativi versati nel periodo, calcolato a partire dal 1 gennaio dell anno successivo a quello di decorrenza del trattamento pensionistico. 2. La misura del supplemento è determinata con le modalità di cui all articolo Per le annualità di contribuzione antecedenti l entrata in vigore del presente Regolamento, la misura del supplemento è determinata in base alla previgente normativa. 4. Il supplemento si applica, con le modalità richiamate, anche ai trattamenti erogati in regime di totalizzazione. 5. La contribuzione versata dalla decorrenza della pensione alla data del 31 dicembre dello stesso anno, è utile per la rideterminazione della pensione, calcolata con le modalità di cui all articolo 5. Articolo 8 - Pensione di inabilità 1. La pensione di inabilità è riconosciuta all iscritto che, a causa di malattia o infortunio, abbia subito, successivamente all iscrizione all Ente, la perdita totale e permanente della capacità all esercizio della professione, sempreché sussistano i seguenti altri requisiti: a) l iscritto abbia compiuto e versato almeno cinque anni di iscrizione e di contribuzione. Si prescinde da tali requisiti ove l inabilità sia causata da infortunio; b) la totale e permanente inabilità si sia verificata dopo l iscrizione all Ente, anche se la patologia responsabile sia precedente all iscrizione; c) sia presentata domanda in costanza di iscrizione all Ente. 2. Per il calcolo della pensione di inabilità si applicano le disposizioni di cui all articolo 5. La misura della pensione non può essere inferiore a cinque volte l importo del contributo soggettivo minimo a carico dell iscritto nell anno della presentazione della domanda. 3. Il riconoscimento della pensione di inabilità è subordinato alla cancellazione dall Albo dei Consulenti del Lavoro. L iscritto che non vi abbia già provveduto è tenuto, a pena di decadenza, alla cancellazione dall Albo entro 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento di riconoscimento del diritto a pensione. 4. La pensione di inabilità è corrisposta con decorrenza dal mese successivo a quello di cancellazione dall Albo dei Consulenti del Lavoro. 5. Qualora in sede di visita medica sia accertato che non sussistono le condizioni di perdita totale e permanente della capacità all esercizio della professione bensì quelle per il riconoscimento della pensione di invalidità, quest ultima può essere concessa in subordine alla pensione di inabilità. 6. La pensione di inabilità è revocata in caso di nuova iscrizione. 7. Entro i dieci anni successivi alla concessione della pensione di inabilità, l Ente può in qualsiasi momento assoggettare a revisione la permanenza delle condizioni di inabilità, purché il pensionato non abbia compiuto i settantacinque anni di età. L erogazione della pensione è sospesa nei confronti del pensionato che non si presti alla revisione. Trascorsi sei mesi dalla data di sospensione, se il pensionato senza giustificazione non si sia sottoposto a revisione, la pensione è revocata d ufficio dalla data della sospensione. La visita medica è effettuata con le stesse modalità indicate al successivo articolo In caso di infortunio, l Ente è tenuto ad esercitare il diritto di surroga nei confronti dell eventuale terzo responsabile. Articolo 9 - Documentazione per la pensione di inabilità 1. La domanda di pensione di inabilità deve documentare nelle forme dell autodichiarazione: a) l esistenza delle condizioni previste per la concessione del trattamento pensionistico; b) nel caso di infortunio: tutti gli elementi necessari per l esercizio del diritto di surroga dell Ente nei confronti del responsabile del danno o dell eventuale assicuratore. 2. Alla domanda deve essere allegata: a) documentazione sanitaria dalla quale risulti l indicazione della causa e l epoca dell insorgere dell evento inabilitante; b) nell ipotesi di infortunio: documentazione comprovante l eventuale azione giudiziaria promossa contro il responsabile e i suoi aventi causa ovvero la prova dell ammontare dell indennizzo ricevuto dall istituto assicuratore o dal responsabile del danno, escluso, in ogni caso, il risarcimento derivante da assicurazione per infortuni stipulata dall iscritto. Articolo 10 - Commissione medica e modalità di accertamento L accertamento dello stato di inabilità totale e permanente all esercizio della professione è effettuato entro novanta giorni dalla data di ricezione da parte dell Ente della domanda, completa della documentazione di cui al precedente articolo 9. Ad esso provvede un apposita Commissione composta da tre sanitari di fiducia dell Ente che, effettuata la visita medica in Roma, redige un verbale in merito alle condizioni di salute del richiedente, esprimendo motivato parere circa l esistenza o meno dello stato di inabilità all esercizio della professione. Nel caso in cui il Consulente del Lavoro, per oggettivi motivi di salute, sia impossibilitato a sottoporsi a visita medica in Roma, può, su presentazione di idonea certificazione sanitaria, chiedere che la visita medica sia effettuata presso il proprio domicilio da uno dei sanitari designato dalla Commissione. In detta ipotesi il termine di cui al primo comma è ulteriormente prorogato compatibilmente con i tempi necessari ad organizzare la visita domiciliare. In tal caso il sanitario redige apposito verbale, il quale è esaminato dalla Commissione medica, che stabilisce collegialmente l esistenza o meno dell inabilità, nei modi indicati nel successivo articolo 12. Articolo 11 - Accertamento di speciali stati inabilitanti In caso di malattia palese ed irreversibile, che risulti in modo inequivocabile da documentazione certa allegata alla domanda e come tale riconosciuta all unanimità dai componenti della Commissione medica, l Ente può provvedere senza che si proceda a visita medica. Qualora si verifichi il decesso del richiedente prima che abbiano avuto luogo i prescritti accertamenti clinici, ma l inabilità totale e permanente all esercizio della professione possa essere accertata inequivocabilmente attraverso adeguata documentazione medica, il provvedimento di riconoscimento del diritto a pensione può essere ugualmente adottato, anche ai fini della reversibilità della pensione stessa a favore dei superstiti aventi diritto. Articolo 12 Compiti della Commissione medica La Commissione medica invia agli uffici dell Ente la relazione contenente: a) l indicazione e la descrizione della infermità riscontrata; b) la valutazione motivata della esistenza o meno della totale e permanente incapacità dell iscritto all esercizio della professione con l indicazione dell epoca di insorgenza dello stato di inabilità; c) il parere sulla revisionabilità delle condizioni di inabilità. La Commissione medica correda la propria relazione con tutti i documenti prodotti dal richiedente, nonché con gli originali di quelli relativi agli ulteriori, eventuali accertamenti eseguiti. Articolo 13 - Reiezione e ricorso Il provvedimento di reiezione della domanda di pensione di inabilità è notificato all interessato con l indicazione della motivazione e con

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