Sommario. Via Nuova Inferiore, 21b Samone (TN) Tel P.IVA C.F.
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- Leonora Flavia Lelli
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2 Sommario 1. GENERALITA... 3 OGGETTO... 3 DATI TECNICI... 3 UBICAZIONE LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO FILOSOFIA PROGETTUALE... 5 CRITERI GENERALI DI PROGETTO DOTAZIONI IMPIANTISTICHE... 5 FORNITURA DELL ENERGIA... 5 RETE DI DISTRIBUZIONE PRINCIPALE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE... 6 GENERALITA... 6 CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA... 6 SORGENTI LUMINOSE... 7 APPARECCHI ILLUMINANTI... 7 GEOMETRIA DEI PUNTI LUCE... 8 SISTEMA DI CONTROLLO E REGOLAZIONE DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE... 9 PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACCORENTI E CORTO CIRCUITI... 9 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI... 9 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI... 9 DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TERRA... 9 CADUTE DI TENSIONE CORRENTE DI CORTO CIRCUITO VERIFICHE, MODALITÀ DEI LAVORI, PRESCRIZIONI E ATTI FINALI: PRESCRIZIONI
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4 1. GENERALITA OGGETTO Scopo della presente relazione tecnica e' definire i criteri progettuali e la fornitura dei dati caratteristici dei materiali e delle tipologie adottate per la realizzazione del seguente impianto elettrico: Committente : COMUNE DI SCURELLE Oggetto : RIFACIMENTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN VIA S.M. NADDALENA E VIA DANTE NEL COMUNE DI SCURELLE (TN) 3 DATI TECNICI tensione nominale di distribuzione BT : 400 V stato del neutro : distribuito modo di collegamento a terra : T-T frequenza : 50 Hz corrente ci corto circuito nel punto di consegna : 16kA F-F; 10 ka F-N UBICAZIONE Il progetto riguarda il rifacimento dell impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Scurelle nei tratti di Via S.M. Maddalena e Via Dante. Si tratta di strade provinciali. Attualmente tali zone sono già provviste di un impianto di illuminazione pubblica che non è in grado però di garantire un sufficiente livello di illuminazione e sicurezza. Per il dimensionamento dell impianto e la scelta dei corpi illuminanti, oltre a tutte le norme e leggi in materia, si sono considerate in particolare: Norme di riferimento per il traffico veicolare Norme di riferimento per il traffico pedonale Leggi relative alla limitazione della dispersione del flusso luminoso Direttive per il rispetto dei vincoli paesaggistici di zona Estratto ortofoto
5 2. LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO La progettazione e l'installazione degli impianti descritti è stata sviluppata nella completa osservanza di tutte le norme tecniche, legislative ed antinfortunistiche vigenti, in particolare : Legge 03/08/07 n.123 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro DLgs 09/04/08 n.81 Attuazione art.1 della legge 03/08/07 n.123 Legge n. 186 del (G.U. n. 77 del ) Riconoscimento giuridico delle norme CEI Legge n. 791 del (G.U. n. 298 del ) Garanzie di sicurezza del materiale elettrico D.Lgs N 615 (S.O. n. 214 G.U. N 286 del ) Attuazione direttiva 89/336/CEE relativa alla compatibilità elettromagnetica Altre direttive comunitarie vigenti e relative marcature CE (ove previste) D.M. n Norme per la sicurezza degli impianti e successivi decreti applicativi D.M. L.L.P.P. 16/10/96 per la progettazione delle strutture (pali e blocchi di fondazione); Norma CEI 34-21, fascicolo n del novembre 1987 Apparecchi di illuminazione parte I; Norma CEI 34-30, fascicolo n. 773 del 1 luglio 1986 Apparecchi di illuminazione parte II: proiettori per illuminazione; Norma CEI 34-33, fascicolo n. 803 del 15 dicembre 1986 Apparecchi di illuminazione parte II: Apparecchi per illuminazione stradale ; Norme CEI 64-7, fascicolo n del luglio 1998 Impianti elettrici di illuminazione pubblica; Norme CEI 64-8/1-8 : Impianti elettrici con tensioni non superiori a 1000V c.a/1500v c.c. Norme CEI 17/13-1 fasc Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri B.T.); Norme CEI fasc. 558 del luglio 1981 Norme per gli impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica, linee in cavo ; Norma UNI-EN 40 Pali per illuminazione. UNI-EN : Illuminazione stradale Parte 1: selezione classi di Illuminazione; UNI-EN : Illuminazione stradale Parte 2: requisiti prestazionali. UNI-EN : Illuminazione stradale Parte 3: calcolo delle prestazioni. UNI-EN : Illuminazione stradale Parte 4: metodi di misura delle prestazioni illuminotecniche degli impianti. Norma UNI Requisiti per la limitazione della dispersione verso l alto del flusso luminoso. LEGGE PROVINCIALE 3 ottobre 2007, n. 16 Risparmio energetico e inquinamento luminoso CEI 81.1:Protezione di strutture contro i fulmini. Altre direttive comunitarie vigenti e relative marcature CE (ove previste) 4
6 3. FILOSOFIA PROGETTUALE CRITERI GENERALI DI PROGETTO Brevemente, la progettazione e stata condotta al fine di ottenere degli impianti caratterizzati da: elevato livello di affidabilità, sia nei riguardi di guasti interni alle apparecchiature, sia nei riguardi di eventi esterni: in definitiva oltreché adottare apparecchiature e componenti con alto grado di sicurezza intrinseca, verrà realizzata un'architettura degli impianti in grado di far fronte a situazioni di emergenza in caso di guasto o di fuori servizio di componenti o di intere sezioni d'impianto, con tempi di ripristino del servizio limitati ai tempi di attuazione di manovre manuali di commutazione, di messa in servizio di apparecchiature, ecc.; manutentabilità: dovrà essere possibile effettuare la manutenzione ordinaria degli impianti in condizioni di sicurezza; continuità del servizio per le varie utilizzazioni; i tempi di individuazione dei guasti o di sostituzione dei componenti avariati, nonché il numero delle parti di scorta debbono essere ridotti al minimo; selettività di impianto: l'architettura prescelta dovrà assicurare che la parte di impianto che viene messa fuori servizio, in caso di guasto, venga ridotta al minimo; sicurezza degli impianti, sia contro i pericoli derivanti a persone o cose dall'utilizzazione delle apparecchiature, sia in termini di protezione nel caso di incendio o altri eventi estranei; elevato grado dì comfort per gli addetti e gli utenti, ottenuto con una scelta opportuna delle tipologie d impianto adottate in funzione dell utilizzo finale e delle esposizioni; 5 4. DOTAZIONI IMPIANTISTICHE FORNITURA DELL ENERGIA L impianto essendo già esistente è già alimentato da una fornitura in B.T. da parte dell Ente Distributore con gruppo di misura di tipo elettronico posizionato in apposito armadio. Sostituendo i sistemi illuminanti esistenti con apparecchi più performanti sia dal punto di visto energetico che illuminotecnico non si necessita di modificare il contratto di potenza in essere. RETE DI DISTRIBUZIONE PRINCIPALE Adiacente al vano contatori è già installato il quadro elettrico di alimentazione dell impianto di illuminazione. I dispositivi di protezione generale sono degli interruttori differenziali accoppiati a interruttori automatici MT dimensionati in base ai carichi elettrici previsti dalla committenza e con caratteristiche idonee per la protezione dalle sovracorrenti, e dai cortocircuiti (norme C.E.I CAP. VI ). I moduli differenziali ad alta sensibilità dovranno essere di classe A selettivi. Il comando per l accensione dell impianto è affidato ad un orologio astronomico accoppiato a contattore di potenza. La distribuzione principale è prevista utilizzando cavidotti in PE, doppia parete, ø 90mm, interrati nello scavo. I cavi utilizzati saranno di tipo non propagante l'incendio e a ridotta emissione di gas tossici e corrosivi tipo: FG7OR 0,6-1 kv a norme CEI III / e 20-38; Ovunque i percorsi dovranno essere dimensionati garantendo un'adeguata riserva di spazio (almeno il 30%); Tutti i conduttori saranno dimensionati a norme CEI per la portata nominale delle apparecchiature, considerando una contemporaneità del carico del 100%. Nell'esecuzione saranno rispettati i seguenti colori distintivi per i vari circuiti: Circuiti di potenza : colore nero, marrone, grigio Conduttori di neutro : colore azzurro Conduttori di protezione : colore giallo-verde Conduttori circ. ausiliari : colore rosso
7 5. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE GENERALITA La definizione degli impianti di illuminazione, la scelta delle sorgenti luminose e dei corpi illuminanti, sono stati definiti nel rispetto dei seguenti criteri: ottimizzazione dei costi degli impianti; rispetto dei livelli di illuminamento e dei parametri ergonomici; utilizzazione di sorgenti luminose ad alto rendimento energetico e lunga durata; contenimento del numero di punti luce; massimo comfort visivo. 6 CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA I riferimenti da seguire per il dimensionamento sono relativi al traffico veicolare e pedonale. Per quanto riguarda il traffico veicolare si considera una classe ME4b: Per quanto riguarda il traffico pedonale si considera una classe CE4: Con tali parametri si è dimensionato l impianto, si sono scelte le sorgenti luminose, altezza e disposizione degli apparecchi. Si considera il compito visivo classificato come ME4b con un area di 1.150m² e come CE4 con un area di 1.600m²
8 SORGENTI LUMINOSE Tutti gli apparecchi utilizzeranno sorgente luminosa con LED di potenza monocromatici, nel colore warm white K, pot. 55W per Via S.M. Maddalena e pot. 72W per Via Dante. In particolare la sorgente scelta per l illuminazione ha le seguenti caratteristiche: TIPO TENSIONE (V) POTENZA (W) FLUSSO LUMINOSO (lm) EFFICIENZA (lm/w) TEMPERATURA COLORE ( K) RESA CROMATICA (Ra) LED LED APPARECCHI ILLUMINANTI Gli apparecchi illuminanti dovranno essere di classe A, ossia possedere una fotometrica che ha un intensità luminosa inferiore a 0,49 cd/klumen per angoli superiori all orizzontale. Per l'illuminazione dell'area in oggetto si utilizzeranno: - apparecchi artistici installati su palo o a parete con sbraccio pastorale; Gli apparecchi previsti nel progetto esecutivo hanno le seguenti caratteristiche: - Corpo illuminante dalla forma di lampara; - Vano ottico realizzato in pressofusione di alluminio, sottoposto a fosfocromatazione, doppia mano i fondo, passivazione a 120 C, verniciatura liquida grigio antracite; - Vetro di chiusura sodico-calcico siliconato alla cornice; - Ottica stradale a luce diretta; - Sorgente luminosa con led di potenza monocromatici nel colore Warm White (3.000 K) pot. 55W flusso luminoso emesso 4.664lm e pot. 72W flusso luminoso emesso 6.216lm; - Driver con sistema automatico di controllo della temperatura interna; - Driver con riconoscimento della mezzanotte con durata del periodo di dimmerazione di 6h/8h; - Alimentatore elettronico selv Vac 50-60Hz; - Classe di isolamento II; - Grado di protezione IP65; - Sbraccio pastorale in acciaio zincato a caldo, doppia mano di fondo, verniciatura grigio antracite; - Palo rastremato realizzato in acciaio zincato a caldo 70 micron, come da normativa UNI EN ISO 1461 (EN 40-5), con successivo trattamento superficiale di verniciatura a polvere, diametro 114/89 mm, spessore 4 mm e altezza fuori terra 7000/8000 mm; - Vetro di chiusura piano temperato trasparente montato su telaio di spessore 4 mm; - Viterie esterne e componentistica metallica in acciaio inox AISI304; Tipologia di apparecchio illuminante
9 GEOMETRIA DEI PUNTI LUCE Gli apparecchi illuminanti saranno installati ad un altezza di 6,2 metri ad interasse medio di 22 metri in Via S.M. Maddalena e ad un altezza di 7,2 metri ad interasse di 22 metri in Via Dante. Con tale configurazione, considerando un coefficiente di deprezzamento pari a 0,90, che tiene conto del decadimento del flusso luminoso della sorgente luminosa e dell imbrattamento del corpo illuminante, si sono ottenuti parametri illuminotecnici adeguati agli obiettivi. SISTEMA DI CONTROLLO E REGOLAZIONE Gli apparecchi illuminanti saranno dotati di alimentatore elettronico dimmerabile con driver per riconoscimento della mezzanotte ed autoregolazione con durata del periodo di dimmerazione di 6h/8h. Con tale sistema si otterrà una riduzione di consumi di circa il 30%. 8
10 6. DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACCORENTI E CORTO CIRCUITI Gli impianti elettrici sono divisi in più circuiti in modo da facilitare l esercizio e limitare il disservizio causato da interventi di guasto o manutenzione. Tutti i circuiti sono protetti contro le sovracorrenti con dispositivi idonei anche al selezionamento. Gli interruttori devono essere conformi alla Norma CEI 23-3 o Il loro dimensionamento rispetta la seguente condizione: I B I N I Z [1] I B 1.45 x IZ [2] dove: I B è la corrente di impiego della conduttura, I z è la portata della conduttura I N è la corrente nominale di intervento del dispositivo di protezione. mentre per i cortocircuiti vale la seguente relazione: (I 2 x t) K 2 x S 2 dove: (I 2 x t) è l integrale di joule per la durata del corto (A 2 s); K è un coefficiente definito dalla relazione: K 2 = c/αρ 0 ln [(1+αθ f )/(1+αθ 0 )] indicando con ρ 0 la resistività a 0 C, con a il relativo coefficiente di variazione con la temperatura e θ 0 θ f rispettivamente la temperatura iniziale e finale del conduttore quando si verifica il cortocircuito S è la sezione dei conduttori (in mm²) Al punto di consegna si presume una corrente di cortocircuito di 10 ka. Gli interruttori al quadro generale hanno pertanto un uguale potere di interruzione. Gli interruttori ai quadri derivanti hanno potere d interruzione maggiore della corrente di corto circuito a fondo linea. 9 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Per la protezione contro i contatti diretti si attuano le misure di protezione totale, ovvero mediante isolamento delle parti attive, rimovibile sola con la distribuzione o isolante e protezione con involucri e barriere (IP20) per quei componenti dell impianto suscettibili di ispezioni e manutenzioni. Si attua inoltre la protezione addizionale contro i contatti diretti utilizzando interruttori differenziali con corrente nominale d intervento non superiore a 0,3A. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Il sistema di alimentazione è di tipo TT, si prevede che l intero impianto sia a doppio isolamento, quindi che non necessiti di collegamento all impianto di dispersione a terra. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TERRA L impianto sarà costruito interamente in classe di isolamento II, non necessita quindi del collegamento all impianto di dispersione a terra.
11 CADUTE DI TENSIONE Per il calcolo della caduta di tensione a fondo linea sono state utilizzate le seguenti relazioni: Linee monofasi: U=2 x I x L x (R cosϕ + X senϕ) Linee trifasi : U= 3 x I x L x (R cosϕ + X senϕ) dove: I è la corrente nominale d utilizzo della linea in A L è la lunghezza della linea in km ϕ è l angolo di sfasamento tra tensione e corrente R è la resistenza della linea in Ω/m X è la reattanza della linea in Ω/m per la caduta di tensione percentuale è stata usata la relazione: U%= U*100/U 10 CORRENTE DI CORTO CIRCUITO Per determinare il valore di Icc è stata utilizzata la relazione: Icc (ka) = V/( 3 x (Rt2 + Xt2)) dove: Icc (ka) è il valore della corrente di corto-circuito espressa in ka Rt2 è la somma delle resistenze situate a monte del punto scelto espresse in mω Xt2 è la somma delle reattanze situate a monte del punto scelto espresse in mω V è il valore della tensione nominale a vuoto tra le fasi. 7. VERIFICHE, MODALITÀ DEI LAVORI, PRESCRIZIONI E ATTI FINALI: L installatore è tenuto ad eseguire al termine dei lavori le verifiche previste delle Norme CEI 64-8 e soprattutto le seguenti: esame a vista di tutto l impianto elettrico; prove di funzionamento; protezione mediante interruzione automatica dell alimentazione; prove di polarità misura della resistenza di isolamento fra le fasi e delle fasi verso terra; caduta di tensione; prove di funzionamento degli interruttori differenziali a Idn; PRESCRIZIONI Tutto il materiale impiegato dovrà essere conforme alle prescrizioni delle norme CEI ed alle tabelle CEI- UNEL ad esso relative. Tutto il materiale impiegato dovrà essere provvisto del marchio IMQ (od estero equiparato) in tutti i casi in cui ne sia previsto il regime di ammissione.
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