Ennio Gaudio, sindaco di Palmi, di mestiere faceva il questore. Di fatto, un commissario alla guida del Comune. A tutela della legalità, bene massimo

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1 Ennio Gaudio, sindaco di Palmi, di mestiere faceva il questore. Di fatto, un commissario alla guida del Comune. A tutela della legalità, bene massimo e supremo, ci vuole un altro commissario, il magistrato Salvatore Boemi. Su proposta del Partito democratico.

2 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 02

3 LA COPERTINA REGGIO. UNA STORIA CHE NON RIGUARDA MARIO MONTI La ragazza del pullman «Ora appena scendo dal pullman, girerò per i bar dell città alla ricerca di nuova occupazione». Scende alla prima fermata utile. La perdo di vista. La ritrovo di fronte al bar, contiguo all Università per Stranieri. È più triste di quando era salita sul pullman. PASQUINO CRUPI Martedì mattina, 6 febbraio, a Reggio sul pullman, che di consueto mi porta all Università per Stranieri, ho colto un frammento di dialogo tra una ragazza - venti e più anni?- e un anziano signore, che evidentemente la conosceva. Io avevo il freddo nelle ossa, lei il freddo nell anima, mentre diceva all anziano signore che le domandava del lavoro suo di barista: Non lavoro più. Ho perso il lavoro. Il mio proprietario ha venduto il locale e CAPOLINEA Conosciamo i segni dell antica fiamma. I sazi illustrano la virtù del digiuno. I ricchi indorano la bellezza della povertà. Gente indegna, anche di governo, che non sa che cosa significa mendicare un lavoro. il nuovo proprietario s è portato dietro l intero suo staff. E ora, incalza l anziano signore, che con ogni probabilità di certezza frequentava il bar dove la ragazza serviva caffè e lavava tazzine. Ora - riprese lei con tutta la malinconia di cui è capace chi non ha più lavoro e non ha avuto mai famiglia agiata - Ora, appena scendo, girerò per i bar della Città alla ricerca di nuova occupazione. Scende alla prima fermata utile. La perdo di vista. La ritrovo di fronte al bar, contiguo al portone dell Università per Stranieri. È più triste di quando era salita sul pullman. STORIE Non ci vuole grande intelligenza per capire che ha ricevuto rifiuti. Lei entra, io non ho il coraggio d assistere ad un altro diniego: Mi dispiace, ma siamo al completo. Salgo e raggiungo il mio studio. E penso al professore Monti, che depreca la monotonia del posto fisso. Ma qui a Reggio per tanti giovani, per tante giovani non esiste neanche il posto precario. Sono struggimenti che non afferrano il cuore degli ipocriti fachiri che hanno tanti soldi da non sapersi decidere in quale banca seppellirli per farli risorgere come trofei di disprezzo per chi, come la ragazza del pullman, non sa dove sbattere la testa. Lei era bella, vestita di nero, le spalle coperte da una giacca di nylon, una smorfia alle labbra che per il vecchio signore trasformava in sorriso. I guai erano tutti suoi e non li voleva trasmettere all anziano signore, cliente del bar dove da mane a sera consumava la sua ardente giovinezza. Quel pullman non si chiamava desiderio. Trasportava i suoi desideri. Sali e scendi. E cammina, mentre il vento insolente ti sferza. Risali. Arrivi al capolinea. E sai solo che ritorni a casa senza lavoro. Né fisso né precario, ottimo amico prof Monti. Chissà se la dolente ragazza del pullman cadrà nell indigenza e nella miseria. E in qualcosa di peggio, che non sfugge alla tensione censuratrice dei moralisti. I poveri son fatti così. Offrono sempre materia di sfruttamento. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 03

4 Parlando di... PRIMO PIANO Finisce l era Pignatone Sperando che la classe politica non sia più a rimorchio CORTESE LASCIA ASPETTANDO IL PAPA La forza investigativa che, in un esperienza lunga cinque anni, ha messo alle corde la mafia calabrese lascia. Via Renato Cortese, via Pignatone e via Prestipino. I volti più famosi di questura e procura reggini sgombrano il campo. Cedono il posto per incarichi di prestigio, quelli che in gergo si chiamano promozioni. Raccontare dei loro successi sarebbe lungo. I maggiori latitanti, le cosche più agguerrite hanno pagato pegno finendo nella loro rete. Cortese va a Roma, a dirigere lo SCO, il servizio centrale operativo della polizia, l organismo più importante in seno alla polizia di stato. Il poliziotto rude, silenzioso va via lasciando un segno indelebile nella provincia reggina. Lo sostituirà Gennaro Semeraro, già a Reggio in veste di dirigente della sezione misure di prevenzione, a fargli da vice sarà Rattà, reggente del distretto di Gioia Tauro. Quindi RODERIGO DI CASTIGLIA I magistrati non sono eterni e non sono inamovibili. Come i marescialli dei carabinieri, i preti e i vescovi, sono destinati a mutar di sede. È la regola. C'è da stupirsi quando questa regola non viene rispettata. Ma Reggio Calabria è una città strana, stramba curiosa. O, per essere precisi, strana, stramba, curiosa è la sua classe politica di cui fan parte allo stesso titolo il centro destra e il centrosinistra. Gli esponenti massimi dell'uno e dell'altro schieramento, come la terra all'annunzio della dipartita di Napoleone, sono rimasti percossi, attoniti, muti all annunzio dell ascesa del dr. Pignatone verso Roma. Orfani, addirittura. Senza guida, una volta di più. Poiché qui non c' è una classe dirigente, ma appena un ceto politico a rimorchio della magistratura della quale, più che rispetto, ha paura, essendo riuscita a dissaldare politica e morale. E della quale s' è sempre mostrata accorata ancella non solo nel sostenere tutte le sue inchieste giudiziarie, si trattasse o no di reti a strascico, di ordinanze di custodia in carcere quando, in taluni casi, erano più che sufficienti gli arresti domiciliari, ma anche la visione generale della Calabria e di Reggio, della sua questione sociale trasportata a questione criminale. Per cui, sotto l'era del dr. Pignatone, è maturato un imperialismo culturale che ha visto non pochi magisrati dettare le loro ricette- talune da parafarmacie, in vari campi del sapere: storia e letteratura della mafia, geografia della fame e criminalità. E la classe politica a rimorchio. Per interesse, per calcolo politico. Poiché in questa classe politica c' era chi fiancheggiava, aspettandosi arresti, cioè la via giudiziaria all'abbattimento del partito al potere, e c' era chi fiancheggiava, sperando nell' impunità. In questa fornace ardente la classe politica reggina e calabrese s' è ridotta all' osso. Ha ridotto all'osso l'intera Calabria. La linea giudiziaria del dr. Pignatone ha avuto riflessi anche sulla nostra debole economia, flagellata da confische di aziende e mezzi di produzione. Non ha sconfitto la 'ndrangheta e non ha colpito in alto. Il nodo politica- 'ndrangheta resta irresoluto. Ora se ne va. Con lui a Reggio Calabria era cominciata l'era d' una sorta di repubblica dei togati. Staremo a vedere se questa era finirà con l'arrivo del suo successore. Se finirà l'era della subalternità della classe politica calabrese, l era del dr. Giuseppe Pignatone, riverito e ossequiato oltre ogni umana abitudine alla genuflessione. Se ciò sarà, vorrà dire che politica e morale tentano di tornare insieme e d'accordo. Vorrà dire che politica e ndrangheta allenteranno il loro abbraccio fin qui soffocante. E che Reggio e la Calabria cesseranno il loro stato di territori commissariati. per la parte più prettamente investigativa i giochi sono fatti. Restano da ricoprire i ruoli di vertice della procura, quelli più ambiti e sui quali vi è maggiore incertezza. Prestipino si è guadagnato il posto di procuratore capo a L Aquila. Pignatone, addirittura, reggerà le sorti della Capitale che vive un momento particolarmente grave in tema di criminalità con una catena di morti ammazzati vicina alle cinquanta vittime. Si dimostra ancora una volta quanto sia importante il banco di prova calabrese per la formazione investigativa. Da noi prendono il via carriere brillanti o si spengono stelle luminose. In quattro o cinque anni si accendono luci sfavillanti o si spengono effimere torce. Sui nomi dei sostituti si brancola nel buio. E vero, c è una ridda di voci, ma vale sempre il detto che chi entra papa esce sovente cardinale. Forse nessuno dei papabili alla fine ce la farà, e magari salterà fuori qualche vecchia e gradita sorpresa calabrese o addirittura qualche purosangue al momento azzoppato. Comunque, auguri a chi va, a chi resta, e in bocca al lupo a chi arriva. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 04

5 la Riviera CALABRIA MISSA EST La consacrazione della Calabria al Sacro Cuore di Gesù è un atto di demagogia arcivescovile. Oppure una dimissione camuffata dell impegno a intervenire sui fatti della Calabria MARIA GIOVANNA COGLIANDRO AOrtì, il 7 febbraio, il vento fu gelido e impotente. Entrava nelle ossa, ma non è stato in grado di tenere lontani i fedeli - però, c erano anche i paucciani - dal monastero di San Nicola, testimone eccelso della consacrazione della Calabria al Sacro Cuore di Gesù. Poiché questa è stata la decisione, su proposta delle suore di clausura, della Conferenza episcopale calabrese, presieduta da mons. Mondello, un arcivescovo che sa conciliare i disegni della Divina Provvidenza con i segni dello scopone scientifico. Che allarmava mons. Sorrentino, non si sa perché non menzionato dall illustre presule nella sua intonata sacra orazione, dove il profeta Osea è stato associato a Leonida Repaci: tutt e due celebratori del giorno della Calabria. Mons. Mondello, un arivescovo che sa conciliare i disegni di Dio con i segni dello scopone sscientifico Comunque, è la prima volta che gli uomini di Chiesa danno ascolto alle donne di Chiesa. Ci fu un Papa che alla dolente madre Teresa di Calcutta, implorante la concessione di dir messa alle monache, rispose di no. Facevano bella vista là, sull altare, deposito delle più speranzose lacrime delle nostre madri, tutti i vescovi calabresi: Nunzio Galatino di Cassano dello Jonio, Vincenzo Bertolone di Catanzaro, Salvatore Nunnari di Cosenza-Bisignano, Domenico Graziani di Crotone Santa Severina, Luigi Catanfora di Lamezia Terme, Giuseppe Fiorini Morosini di Locri Gerace, Luigi Renzo di Mileto Nicotera-Tropea, Luciano Bux di Oppido Mamertina-Palmi, Santo Marcianò di vescovo di Rossano- Cariati, Leonardo Bonanno di San Marco Argentano- Scalea. E tutti insieme, con volata sacra tirata dal loro capo, mons. Mondello, raccomandavano e consacravano al Sacro Cuore di Gesù la Calabria intera, quindi, se non bestemmio, anche la ndrangheta che della Calabria è parte. E, per dirla con Giuseppe Giusti, all uopo un po corretto, un cantico latino, lento lento/ per l aer sacro a Dio mosse le penne;/ era preghiera, e mi parea lamento,/d un suono grave, flebile, solenne. Dio ci perdoni. Ma a noi è apparso che la consacrazione della Calabria al Sacro Cuore di Gesù sia un atto di demagogia arcivescovile. Se non proprio una dimissione camuffata dell impegno a intervenire sui fatti della Calabria. Gesù porta ancora la sua croce perché lo si debba caricare di altri pesi. E se, invece, di consacrare la Calabria al Sacro Cuore di Gesù, i vescovi raccomandassero ad ognuno di noi di fare ciò che vuole il cuore di Gesù? DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 05

6 Una tradizione dai contorni sfocati, intrisa di mistero e di magia. La gioia dei bambini che si trasformano nei loro beniamini. Quella dei grandi che per mesi lavorano la cartapesta di carri e maschere. Questo è il Carnevale, ma non solo. È un re, testardo e ubriacone, che irrompe nella quotidianità, portando gioia e colori. Anche la Calabria ha la sua maschera, conosciuta con i nomi di Giangùrgolo, Jugàle oppure Organtino, un rozzo e furbo pastore divenuto padrone. Le giostre carnevalesche, col sacrificio dell animale, erano invece riti propiziatori di purificazione ed espulsione delle forze malefiche. È come se il Carnevale fermasse il tempo; è come se passato e presente si mischiassero e si perdessero nella tradizione pagana. Ma se in questo c è una certa sacralità, profano è invece lo sguardo attirato dalle pasticcerie. Chiacchiere e castagnole, in bella mostra nelle vetrine, sono una vera tentazione! E quanto ridono i bambini, mentre si rincorrono sulla piazza del paese, guerrieri che combattono con stelle filanti e coriandoli. Minni cerca un Topolino con cui scattare la foto ricordo. Il Gormita in braccio al papà scalpita per scendere. Un elegante principessina si azzuffa con Pinocchio perché le ha sporcato il vestito con la schiuma. Neanche i grandi si risparmiano: impeccabili professionisti diventano vampiri, noti latin-lover provano l ebbrezza di tacchi a spillo, calze a rete e minigonne. E ancora carri, musica, sfilate: alla festa del Carnevale non si assiste, si partecipa! È questo il testamento che il Re, condannato a morte per aver mangiato troppa carne di maiale, ci ha lasciato. Piange la moglie Quaresima stringendo in mano la sua collana di peperoni, lei è un assennata vecchina ed osserva l astinenza e il digiuno. Così, mentre il fantoccio di paglia, brucia nelle piazze per condannare questo clima di perdizione e divertimento, continuano le feste. Almeno per qualche altra ora. I NOSTRI CONSIGLI PER ILCARNEVALE PERFETTO Da Bellino Giocattoli, Gotteria mare, via Montezemolo, 8 Marina di Gioiosa, troverete il vestito di carnevale che desiderate; Al Bar L Oasi, Roccella, Via XXV Aprile, troverete fragranti chiacchiere e le castagnole, introvabili altrove; Mascherati a dovere siete pronti per partecipare alle feste. A Roccella Jonica, Piazza San Vittorio, alle ore 19,00 avrà inizio il ballo in maschera a tema Gli anni 50 e La natura ; A Siderno, domenica 19, la Pro-Loco organizza: Carnevale 2012, nel prossimo numero pubblicheremo il luogo e l ora dell evento; Al Centro Commerciale La Gru, Siderno, al primo piano, dalle ore 17,00, La grande sfilata delle mascherine. I GUERRIERI DELL ALLEGRIA Viva i coriandoli di carnevale, bombe di carta che non fanno male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell allegria si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. non servono infermieri perché i feriti guariscono con una caramella. Guida l assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia: tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale. (G. Rodari) DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 06

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8 A proposito di... BORGHEZIO: I MERIDIONALI NON HANNO VOGLIA DI SPALARE E LAVORARE ''La caduta della neve non è un fatto così epocale. Da Roma in giù manca la volontà e la voglia di lavorare'': così l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio al telefono con Klaus Condicio, per il programma in onda su You Tube. Poi aggiunge: "Nei popoli del sud manca senso civico, dovrebbero venire a scuola a nord per impararne un po'. Basta lamentarsi''. ATTUALITÀ Giancarlo Bregantini, la chiesa che ama E la Chiesa che amiamo. Non è stata la porpora vescovile e non sarà il cappello cardinalizio a cambiarlo. Padre Giancarlo resta quello che è, e sempre sarà. Un prete operaio, l utopista che al pulpito preferisce la strada, la strada ardua dell utopia di portare ancora in giro la parola di Dio e incarnare il Verbo di Cristo che si fa gesto più di parola e ultimamente abbraccia vanghe e spala la neve. Così l ha sorpreso la telecamera, registrando un video che spopola su Youtube. Monsignor Bregantini che spala la neve, dando una mano ai suoi fedeli. Un fatto inconsueto solo per chi non lo conosce, per chi non sa dei suoi precedenti. Per noi, che lo vedevamo girare a bordo di una vecchia Golf, senza autista e privo di seguito, è un fatto normale. La sua normalità. Quella del prete operaio di Porto Marghera. Persevera e non si ferma, sempre uguale a se FOTO NOTIZIA LAURA AL CAMPIDOGLIO Luana Polimeni, stilista reggina, è una splendida mora di 25 anni. Vince il Look of the Year e partecipa al Gran Gala Italian Style con la sua collezione Lulù couture è il nome della linea. Abiti ispirati alla sirena mediterranea, dal canto melodioso e sensuale, raffinata ed irresistibile. Luana è stata successivamente ricevuta al Campidoglio ed omaggiata del prestigioso testo La Lupa Capitolina. DA MUSI A D ATTORRE stesso. Anche noi continuiamo a seguirlo e sebbene in Chiesa non ci siamo mai entrati a sentirlo, gli facciamo la posta per le strade d Italia. Anche se non la frequentiamo, la sua è la Chiesa che amiamo, perché è una Chiesa che ama, che aiuta, che opera prima di predicare, che dice e fa. Lo amiamo perché avendo ormai in casa pochi esempi da seguire, ci illudiamo che sia lui a rappresentarci, il calabrese per cooptazione. E non è una critica agli altri, ognuno fa quel che il disegno divino vuole. E il buon Dio si sa, dota di talenti ognuno di noi e Bregantini esagera facendo fruttare al massimo i suoi. Noi siamo un po spreconi e un bel po di bene lo dilapidiamo, ma poiché l invidia non ci appartiene preferiamo sempre tessere le lodi altrui, quando è indubbio che ci siano. Matteo Raschellà IL PD E L ANIMA BELLA Si gira pagina dopo il ritorno a Roma di Musi e l arrivo di D Attorre in Calabria? Questa sembra essere la speranza di tutti, ma bisogna, in ogni caso, tenere conto del fatto che gli storici direttori d orchestra del partito calabrese vorrebbero che tutto restasse come prima. Cioè, le leve di comando nelle loro mani di capitribù. D Attorre dovrebbe mettere ordine, celebrando i congressi con un tesseramento purificato. Non è facile. È vero che si voterà nel 2013, Ma vero è pure che i moribondi di Montecitorio sanno che le candidature s acconciano molto prima, e dipendono dai rapporti di forza in seno al Partito dove sembra che non ci sia più posto per rendite di posizione. D Attore avrà vita dura. A meno che non sia un anima bella. Un anima bianca, come la lana della pecora, e, perciò, disposta a farsi tosare dai deputai uscenti e dai consiglieri regionali. La base non ha mai contato. Se D Attorre farà questo miracolo... Ma da Lamezia dove ha riunito tutti i circoli del Pd per ora non si sono levati canti di gloria. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 08

9 MONUMENTI CALABRESI: LA SOPPRESSATA Prodotti tipici calabresi, che spettacolo! L arte di conservare il maiale, e di esportarlo in tutto il mondo, sopravvive al tempo, ed è patrimonio consolidato dei giovani del Sud. Almeno quanto spalare neve sia di quelli del Nord. la Riviera Lo afferma Trenitalia Calabria Treni sporchi? Colpa dei barboni ANTONIO GUERRIERI Trenitalia Calabria mi ha risposto in merito ai miei famosi reclami sull'assenza di controlleria a bordo sulla jonica e su altre problematiche. La risposta è paradossale. Praticamente non è previsto il controllo a bordo da parte del Capotreno in quanto è destinato alla mansione di secondo agente in cabina di guida. Per quanto riguarda l'eccessiva sporcizia di un'aln oggetto di reclamo mi è stato detto che effettivamente si sono resi conto che il treno veniva sistematicamente usato dai barboni come hotel. A questo punto però è doveroso che la Regione prenda posizione perchè continua a pagare un servizio che in realtà l'azienda non è in grado di erogare. O NO? aln = Automotrice Leggera Nafta = littorina GRANDE NORD Ndranghetista veneto minaccia collega calabrese Sarebbe stata una piccola notizia di cronaca, uno dei tanti fatti di nera che giornalmente accadono senza che nessuno li noti. Invece la notizia è stata battuta da tutte le agenzie stampa e ha fatto il giro dei giornali. Forse perché qualcuno, maliziosamente, ci ha visto qualcosa di inconsueto. Così, per essere banali, fa notizia se un uomo morde un cane e non viceversa perché è nell ordine naturale delle cose. Allo stesso modo ha fatto notizia il fatto che un gioielliere di Vicenza di 42 anni sia stato denunciato dai carabinieri con l accusa di avere attuato una serie di minacce telefoniche nei confronti di un collega di Ciro Marina. La vicenda e stata scoperta dopo la denuncia presentata dal gioielliere calabrese. Secondo quanto e emerso dalle indagini, il gioielliere di Vicenza contestava al collega calabrese di avere copiato una linea di preziosi, rivendicandone la paternita. Per una volta un calabrese vittima e un settentrionale colpevole. Che volete che vi diciamo? Parafrasando gli americani dei fumetti chiudiamo anche noi con un that s all folks.(lr) DIAVOLO NERO IL GOVERNATORE E IL PROFESSORE Nelle giornate, volute dall intoccabile Museo della ndrangheta, ci dovrebbero essere analisi, non denunce di tipo giornalistico. Enzo Ciconte, che fa il professore all Università di Roma grazie all esistenza dei sistemi criminali di cui è profondo conoscitore, di questo - almeno da quanto leggo- non è stato capace. E si è limitato a denunciare quello che tutti sanno: che la ndrangheta al suo primo manifestarsi si chiamava camorra, e che due consiglieri regionali del Pdl, Zappalà e Morelli, sono in galera, e che in galera è finito anche un consigliere comunale del Pdl, Plutino. La cosa non è piaciuta al Governatore, che ha chiesto di parlare per alcune puntualizzazzioni. La puntualizzazione che ci interessa è questa: All atto di consegna delle liste, feci una dichiarazione : non votate due candidati nelle liste a me collegati perché non godono della mia stima. Né Zappalà né Morelli erano candidati nelle liste al Governtore collegate. Erano nella lista Pdl, e godevano della sua fiducia. Non è per questo che bisogna impiccarlo. Ma urta questo suo atteggiamento di vestale che allontana il fuoco. E urta questo suo iintventismo tracotante e incontinente che lo sommovuove sempre e dovunque a prendere la parola per rimettere il dibattito sui binari desiderati. Nel silenzio degli intellettuali scesi da Roma e giunti da Cosenza. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 09

10 Primo Piano Il Porto di Gioia Tauro e il suo stato di crisi Un garbato sollecito a Giuseppe Raffa P er averla dimostrata più volte su queste pagine i nostri lettori sanno della stima che portiamo nei confronti del Presidente Raffa. Non sorprenderà perciò nessuno, e ancor più certamente verrà apprezzato dal destinatario, se ci permettiamo di sollecitare il Presidente della nostra provincia a rispettare quel facile impegno da lui liberamente assunto più di un mese fa con tutti noi suoi amministrati. Ci riferiamo al suo Commento apparso su un quotidiano calabrese il 3 gennaio scorso (e pubblicato anche su la Riviera qualche giorno dopo) nel quale affermava essere, quello del Porto di Gioia Tauro un tema che già in questo mese di gennaio 2012 riprenderò con forza istituendo un tavolo per Gioia dove inviterò amministratori, sindacalisti, intellettuali ed esperti in modo da monitorare mensilmente, e nella giusta luce, ciò che accade per invertire questa disastrosa rotta e ciò che interviene per salvare il salvabile.oggi, 12 febbraio, questo tavolo non è stato ancora istituito. In una Calabria, dove tutto ciò che poteva essere già stato fatto viene sempre e indefinitamente rimandato, qualche giorno di ritardo equivale appena al cosiddetto quarto d ora accademico.per cui richiamare con tempestività questo argomento e ricordare l appuntamento potrebbe farci apparire quel watchdog ( cane da guardia, nel significato anglosassone attribuito alla stampa) che ci sforziamo sempre di essere: ma non oggi e non col Presidente Raffa, al quale ci limitiamo a inviare questo semplice promemoria pur sapendo quanto esso sia pleonastico. La nuova legge sulla responsabilità civile dei giudici aspetta il vaglio di palazzo Madama. Nel frattempo cosa fare: diffidare da certa politica o da certa magistratura? Se la prima fosse più affidabile, e la seconda veramente libera Responsabilità civile dei giudici e bene comune MANUELA SORRENTI Chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell esercizio delle sue funzioni, ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale. Per dolo si intende il carattere intenzionale della violazione del diritto. Questo l emendamento introdotto nella nuova legge sulla responsabilità civile dei giudici, votata alla Camera e in attesa del vaglio di palazzo Madama. Che chiunque debba essere chiamato a rispondere dei propri errori è un principio di buon senso, prima ancora che di diritto. Richiamarlo in una legge potrebbe sembrare addirittura banale. Fatto sta che le nuove disposizioni sul tema, affrontato in ossequio a un lontano referendum voluto dai radicali e votato dalla stragrande maggioranza degli italiani, ha sollevato un vespaio di polemiche. Dire chi ha torto e chi ha ragione non serve. Meglio interrogarsi sul perché questioni che attengono al bene comune finiscono sempre per produrre schieramenti contrapposti. Ha ragione la politica a dire che i magistrati costituiscono una casta di intoccabili? Hanno ragione i magistrati a sostenere che la legge da approvare rappresenta una museruola per chiudere la bocca a un sistema giudiziario libero? Forse hanno ragione entrambi, e questo è il dramma. Dobbiamo diffidare di certa politica o di certa magistratura? C è qualcosa che non va in ambedue, bisognerebbe rispondere. Il popolo avrebbe bisogno di una politica affidabile e di una magistratura libera. Invece si vive da decenni nel dubbio, e un po di colpe forse ce le hanno in tanti. Ce le ha, addirittura, lo stesso popolo che si fa trascinare da troppo tempo in guerre di fazioni, dimenticando che il bene supremo di una società può essere garantito solo da istituzioni serene, leali tutte al principio del bene comune. Un giudice dovrebbe stare attento a non sbagliare e il legislatore dovrebbe badare a punire chi sbaglia intenzionalmente. Si potrebbe andare all infinito con esempi del genere, che sempre aria fritta sarebbero. Il pericolo è che se un giudice è disonesto, con la nuova legge farà di tutto per nascondere i propri errori, a danno dei deboli. Se invece disonesto è un potente, utilizzerà le sue risorse per far passare per disonesto anche il migliore dei magistrati. E il vicolo è sempre cieco quando si inseguono interessi di parte e non di tutti e il problema continua ad essere di uomini e non di regole. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 10

11 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 11

12 Parlando di Attualità NORDICI & SUDICI DI GIOACCHINO CRIACO A sinistra il palazzo della provincia. Qui sotto quello della Prefettura State comodi va tutto bene U n'ondata di gelo ha paralizzato la nazione, la disoccupazione ha toccato un nuovo record, così il prezzo del carburante. Da noi l'inps ha sospeso la cassa integrazione, uno sparuto gruppo di camionisti ha ripreso le proteste, la REPOWER si dice certa che la centrale a carbone di Saline si farà. La densità della mafia sta quasi per raggiungere il numero degli occupati in Calabria. Ma è solo qualunquismo. In realtà tutto procede bene. Carnevale arriverà puntuale anche quest'anno. Ci saranno come sempre le maschere, i carri allegorici e soprattutto le chiacchiere fritte che con panna o senza verranno comunque spolverate di zucchero a velo. Nessun allarme quindi, anzi passato il gelo si sa che trascorsa la candelora dall'inverno siamo fora e si annuncia una splendida primavera, anticipata da qualche mandorlo in fiore. Dal governo continuano i messaggi di ottimismo, i progressi sociali potrebbero portare a una svolta storica, l'abolizione dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori. Monti è in pellegrinaggio mediatico e potrebbe anche scendere al sud, Carella freme e non dispera, il premier avrebbe in mente un passaggio televisivo anche da Telemia, una visita a La Riviera di Crupi e un testa a testa con Tassone. La politica nazionale è sempre più reattiva sul piano morale e i duri e puri del PD hanno espulso un senatore sol perché s'era messo in tasca tredici milioni di euro della Margherita, sfilandoli sotto il naso all'in su di Bindi e Rutelli. Anche nel PDL una bella lavata di capo è stata fatta a un parlamentare che ha guadagnato una paccata di soldi con un'innocente speculazione immobiliare. E io comincio a sentirmi inutile, da quando non ho più motivo di sobillarvi con problemi inventati non so più cosa fare. Mi annoio e inizio a capire quelli che vivono di allarmismi. Come si fa a mangiare se il tuo mestiere è prevedere sventure e vivi in un posto da favola? O ti adegui o muori, e io che non voglio morire e tengo bocche da sfamare cambio pelle. E pur stando attento a non essere blasfemo, annuncio buone novelle. E all'occorrenza sono sempre pronto a rimboccarvi, come sapete, le coperte. Comodi sudici, che passata la candelora l'orso dalla tana esce fora. PATACCHE S.U.A.P, il fantasma di Reggio Calabria ERCOLE MACRÌ La Stazione Unica Appaltante Provinciale (Suap) fu, faremmo bene a dire, figlia della SUA (Stazione Unica Appaltante Regionale) di Boemi. Tale madre, tale figlia? Era nata, con buoni propositi in eccesso, nel marzo del 2009, come una centrale delle procedure per quanto attiene gli appalti pubblici, non solo per i lavori pubblici, ma anche per i servizi. Era nata come una forzatura che si proponeva di esorcizzare le infiltrazioni mafiose anche nella costruzione di una rotonda di periferia. Era nata più per ambizione del torero che per l annientamento del toro. Nacque da un idea dell allora prefetto di Reggio Musolino. Francesco Musolino di Capocasale, (Aspromonte impenetrabile) l aveva sperimentata a Crotone. «Un test quello di Crotone - affermò allora, nella gremita sala A della provincia di Reggio Calabriache induce ottimismo. Crotone è una base importante, un modello sufficientemente efficace» Oggi Francesco Musolino lavora a Un eccellenza per l Asp reggina Diabetologia pediatrica: Il pediatra Mammì rappresentante nazionale Il dottore Franco Mammì è stato nominato rappresentante regionale all'interno della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica. Già primario della Pediatria dell'ospedale di Locri e coordinatore della Rete diabetologica pediatrica calabrese, Mammì sarà il volto della Calabria per i prossimi due anni. Si tratta di un riconoscimento di prestigio che premia l'impegno con cui, il Centro di Diabetologia Genova. Negli ultimi mesi ha avuto un ruolo così fondamentale nell inchiesta che legava, nel capoluogo ligure, gli ndraghetisti ad appalti truccati e costruttori accomodanti, che da prefetto é diventato un superprefetto. Voce unanime da Levante a Ponente. Bene, ma soprattutto trasparente. Trasparenza a colazione, pranzo e cena. Trasparenza che da premessa è divenuta slogan. Ritornello: Trasparenza è ricchezza, trasparenza è sviluppo, è occupazione. Trasparenza è padre, figlio, ma è stata finora -aggiungo io- soprattutto spirito santo, svanito come un tormentone in poche note stagionali. Un tormentone, giusto, che però ha esibito, ed è sotto gli occhi di tutti, solo camerieri in frac e posate d argento, ma mai pietanze decenti. La SUA di Boemi è così nitida da essere divenuta, in quel di Catanzaro, un fantasma. Sembra un vecchio casello dismesso delle ferrovie dello Stato, dove il capo casellante vive di ricordi e solitari. La Suap di Musolino invece è affondata nella terra di nessuno. In una sabbia mobile, proprio al centro tra le gare d appalti indette e lavori mai partiti. Tra contrattualizzazioni e cantieri chiusi si è intasata nei ricorsi delle ditte e non ne viene più fuori. Vittime sacrificali i comuni. Tranne quello di Reggio naturalmente (più di 1/3 della popolazione provinciale) che non ha mai aderito alla Stazione Unica Appaltante voluta dalla prefettura e dalla provincia di Reggio. Forse perché Palazzo San Giorgio, sede municipale del capoluogo, è stato così ectoplasma che oggi è amministrato sotto il controllo vigile dell acchiappafantasmi per eccellenza: la commissione d accesso. I comuni della provincia no, quelli hanno assistito inermi alle non realizzazione delle opere previste nella spesa, a volte per incapacità, altre volte per sua maestà la trasparenza. Ed oggi sfatti attendono l ennesimo coup de grâce. C è una pressione, eterea ma efficace, che li spinge ad aderire per la gestione delle proprie acque, alla società Acquereggine. Dopo Sorical, un nuovo carrozzone avanza, blindato da raccomandazione, su sindaci e consigli comunali. Come un caterpillar da Monasterace a Punta Pellaro. Da Levante a Ponente. Fino a quando? pediatrica dell'ospedale di Locri, sta portando avanti la problematica assistenziale del diabete in età pediatrica. Oggi, l'azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, con il suo Centro di Diabetologia pediatrica di Locri, oltre ad essere punto di riferimento per i pazienti di tutto il territorio provinciale, svolge compiti di coordinamento tra i centri di diabetologia pediatrica delle aziende sanitarie provinciali e i centri ospedalieri della Regione. Se oggi la Calabria può far conoscere i dati epidemiologici regionali riguardanti il diabete di tipo 1 (la forma di diabete più frequente in età pediatrica) questo è merito del registro di patologia della Rete diabetologica pediatrica calabrese. Così come è merito di questo modello organizzativo se oggi, in Calabria, viene effettuata la ricerca epidemiologia, clinica e genetica con risultati e riconoscimenti di alto valore scientifico. Il rafforzamento di una società scientifica come la Siedp in ambito regionale, con la nomina di Mammì, sarà di aiuto per far informare i cittadina su una patologia complessa come quella del diabete in età pediatrica. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 12

13 VUOI affermarti nel campo turistico? volare da una parte all altra come hostess o steward? aprire un attività turistico - ricettiva? diventare mediatore linguistico? Se puoi sognarlo, puoi farlo! I T I T T T I T T I T T L' NOI ti aiuteremo a realizzare il tuo sogno L' Istituto Tecnico per il Turismo U. Zanotti Bianco di Marina di Gioiosa Ionica, da sempre fiore all'occhiello dell'intera Costa Ionica e non solo, continua a rappresentare, con la grande professionalità che lo contraddistingue, la sua amata terra, partecipando ad attività di elevato spessore a livello internazionale come la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, la locale Gioiosa Città Mercato, interessante realtà fieristica voluta dal Sindaco avv. Mario Mazza, la novella iniziativa sulla Pignolata di Roccella Ionica, il Torrone più lungo del mondo a Marina di Gioiosa Ionica, ecc Imminenti la collaborazione con il FAI e la partecipazione alla BIT di Milano, garantita anche la presenza a Genova il 21 marzo p.v. per la marcia della pace organizzata da LIBERA e tante altre iniziative già in programma e/o da inserire. Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi... allora buon risveglio all Istituto Tecnico per il Turismo 4 lingue, (inglese, francese, spagnolo e tedesco) informatica, discipline turistico-aziendali ITT non ha mai detto NO a richieste di collaborazioni che continuano ad arrivare copiose all'attenzione del Dirigente Scolastico Prof. Ing. Antonino Morfea che sta letteralmente rivoluzionando con la sua proficua e vigile attività l'istituto stesso, la voglia di far crescere la Scuola è immensa quanto l'amore e l'impegno profuso per essa. E proprio in questi giorni fervono i preparativi per la partecipazione di una rappresentanza della scuola alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, prossimo evento che vede impegnati gli allievi dell'itt a verificare sul campo come si sta modificando ed evolvendo la domanda turistica e le risposte che si apprestano a dare le imprese turistico-ricettive con delle offerte, senza alcun dubbio, sempre meno rigide. L'Istituto Tecnico per il Turismo, impegnato in questi giorni con un nuovo originale orientamento, organizzato e coordinato dal prof. Giovanni Galasso, ha scelto dei testimonial d'eccezione per incentivare le iscrizioni: gli allievi delle classi V. Chi meglio di loro può descrivere le potenzialità dell'istituto, la valenza o meno delle discipline studiate, l'efficienza delle risorse strumentali ed umane, le occasioni offerte per migliorare e migliorarsi?.. Gli allievi, scelti a caso e a rotazione dalle ultime classi, si stanno prestando ad improvvisare un incontro nelle varie scuole medie per essere intervistati dai potenziali fruitori dei servizi offerti dal loro Istituto, si sottolineo LORO perché è così che lo sentono ed a correre in supporto alle attività di orientamento ecco scendere in campo anche un grande personaggio dei fumetti, il caro TEX che per chi non lo sapesse, riferiscono dalla scuola, è diplomato mediatore linguistico guida nei siti storicoarcheologici, ed oltre ad essere Guida Turistica presso il Grand Canyon e le Riserve Sioux è un grande estimatore della Riviera dei Gelsomini. (Disegno di Adolfo Smorti). Gianmaria Dargal DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 13

14 Parlando di... SIDERNO: UNA NUOVA SALA PER L' ACCOGLIENZA DEI CITTADINI Il sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, ha creato in questi giorni una sala d attesa, i cui lavori già terminati, sono iniziati lunedì scorso. È bastato aggiungere qualche pannello prefabbricato, nel locale adiacente alla stanza del primo cittadino, per rendere alla collettività un servizio. Un plauso dunque a chi, armato di buona volontà, si dimostra attento alle esigenze della gente. Locride e dintorni BOVALINO La giornata del ricordo ANTONELLA ITALIANO Il 27 settembre 1943 Norma fu arrestata dai partigiani insieme ad altri civili. Quella sera legata nuda ad un tavolo, fu seviziata e stuprata dai suoi carcerieri. Erano 17. Dopo l occupazione tedesca dell Istria, i vigili del fuoco di Pola, ritrovarono il corpo di Norma nella foiba profonda 136 metri: era caduta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri; aveva ambedue i seni pugnalati, un pezzo di legno conficcato nella vagina e altre parti del corpo sfregiate. L 8 febbraio 2005 Carlo Azeglio Ciampi ha insignito Norma Cossetto della Medaglia d oro al merito civile. Don Angelo Tarticchio era un sacerdote ANTONELLA ITALIANO La presente istanza, indirizzata per conoscenza e per le opportune determinazioni, alle autorità politiche ed amministrative sopra elencate, porta la firma di cittadini, associazioni e commercianti residenti ed operanti nel Comune di Antonimia, piccolo centro collinare situato nell entroterra locrideo. Così si apre la lettera inviata, dai cittadini di Antonimina, agli esponenti della Regione Calabria e alla società Telecom Italia. Una forte denuncia sulla mancata realizzazione del regolare servizio Adsl, oggi indispensabile e non più differibile nel tempo. I cittadini vorrebbero essere messi nelle condizioni di usufruire dei nuovi servizi resi dalla tecnologia, al pari di tutti gli altri, siano essi di Milano, di Roma o del più piccolo dei paesi lucani, calabresi o siciliani. E scrivono ancora: Della collocazione territoriale del nostro paese la società Telecom è certamente a conoscenza, non solo perché sede di importanti strutture turistico sanitarie ricettive, ma soprattutto perché tutti i cittadini residenti sono legati da vincoli contrattuali con l ente telefonico e quindi italiano. Il 16 settembre 1943 fu arrestato da partigiani iugoslavi. Malmenato ed ingiuriato insieme ad altri trenta dei suoi parrocchiani, fu quindi seviziato. Sul corpo riesumato trovarono una corona di spine e i genitali tagliati e conficcati nella bocca. Le sorelle Radecchi lavoravano in una fabbrica di Pola, furono arrestate nei giorni immediatamente successivi all 8 settembre 1943: violentate varie volte, poi eliminate. Sul corpo di Albina furono ritrovate ferite da arma da fuoco alla testa, a differenza delle due sorelle minori che invece presentavano unicamente fratture al cranio, il che lascia intendere che le gettarano nella foiba ancora vive. È nostro dovere civile e morale non dimenticare. periodicamente, a corrispettivo del servizio minimo-essenziale garantito, corrispondono quote di abbonamento e somme risultanti dal traffico telefonico generato. Il loro rappresentante, Elso Pelle, spiega al giornale: «Il problema deve essere presto risolto: la popolazione risiede in Italia, ma vive fuori dal mondo che la circonda. Esistono attività economiche importanti, giovani Per questo l Amministrazione Comunale di Bovalino e il Liceo Scientifico Mario La Cava venerdì 10 febbraio hanno tenuto la Giornata del Ricordo. Un modo per commemorare i martiri delle foibe e ricordare l esodo italiano dall Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Hai saluti del sindaco di Bovalino, Tommaso Mittiga, e del professore Lorenzo Spinelli, è seguito l intervento di Giuseppe Fausto Macrì, professore noto, e premiato per la ricerca storica. «Perché gli eccidi devono essere condannati, qualunque sia la fazione politica ad essersene macchiata. Perché i cittadini, e soprattutto le nuove generazioni, devono avere chiara la storia e chiaro il concetto che banali semplificazioni sono da evitare, si parli di foibe o di shoah». Questa la posizione del sindaco Mittiga che precisa ancora: «Perchè negli inghiottitoi carsici persero la vita centinaia di uomini: non solo personalità legate al Partito Nazionale Fascista, ma anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, sacerdoti, parte dell alta dirigenza italiana contraria sia al comunismo sia al fascismo, autonomisti fiumani, sloveni e croati, nazionalisti radicali. Anche solo semplici cittadini. E in molti di questi casi, com è stato possibile documentare, furono infoibate persone vive». Gli studi effettuati recentemente valutano il numero totale delle vittime compreso tra 5 e 11 mila. ANTONIMINA Niente Adsl ai comuni interni unversitari, uffici. Quello che ci si chiede di pagare, in una società sempre più informatizzata, è un prezzo troppo alto». In assenza di adeguati e concreti riscontri i cittadini di Antonimina comunicano la ferma volontà di recedere dal contratto con Telecom. Una vicenda che ha interessato diverse testate giornalistiche, finendo persino sotto le telacamere del tg3. GIOVANNI MAIOLO Nell ultima settimana ho imparato una cosa sul mio paese, e cioè che i cittadini hanno il senso dell umorismo mentre i politici cauloniesi no. E questo rende tutto più divertente, perché prendendosi sempre troppo sul serio non si rendono conto di quanto a volte siano ridicoli. Il riferimento è all articolo pubblicato domenica scorsa, che ha scatenato un ondata di reazioni, da quelle divertite a quelle indignate. Ecco una carrellata di commenti, alcuni detti a voce, altri al telefono, altri scritti su faccialibro: Gloria: Troppo divertente! Luigi 1: Maiolo, il solito burlone paraculo! Domenico: Forse volevi che si parlasse di nuovo politicamente di te a Caulonia, forse volevi tornare alla ribalta, ma parli come un turista snob, sei noioso e ripetitivo e dopo che ti sarai fatto il bagno nel mare pieno di merda di Caulonia, dopo le vacanze tornerai a Milano da bravo emigrante e continuerai a criticare non la maggioranza ma il tuo paese del quale credo non ti importi niente. Vici: Mi è piaciuto, vedo in te la stessa pazzia di quando ero giovane. Luigi 2: Vorrei augurarmi, gggiovani o non gggiovani o gggiovani dentro o eternamente gggiovani, che quei giovani che arrivarono al potere nel 1978 senza più lasciarlo (e i loro affiliati che si sono aggiunti via via) venissero messi definitivamente da parte. Pepè: Complimenti, davvero un bel pezzo. Mio fratello: Tu sei fuori, io non mi candido! Mio cugino Giovanni: Nemmeno io! La mia zita : Tantomeno io. Stefano: Giovanni ha purtroppo dimenticato i tempi in cui era lui quello a voler cambiare le cose... io continuo nella mia iniziativa costruttiva accettando la libertà di stampa dei giornalisti, che però non devono dimenticare la libertà di critica. Angelo: Caro Giovanni, in quanto tuo futuro assessore ti devo ricordare che la lista GIO- VANNI PER CAULONIA è una mia idea, era il caso di comunicarlo ai tuoi fedeli discenti così capiranno che il ruolo che mi riservi sotto-utilizza le mie capacità. Io devo fare il vicesindaco con delega alla cultura (al ramo). Maria Paola: Sono offesa, perché non mi ha considerato tra i gggiovani? Attilio: Ma sono veramente convinti questi inconsci detrattori della politica giovanile, al punto da farci del poco intelligente sarcasmo, che si possa strumentalizzare un movimento così limpido, così reale? Giovani, sappiate che si può cambiare opinione ma non ascoltate quelli che lo fanno solo per ricompensa. Le tappe della polemica Quant è bella gggiovinezza che si fugge tuttavia! Luigi Franco la sera stessa di domenica 5 febbraio ore 2,00 non resiste e scrive su facebook: Il saggio compagno Giovanni Maiolo si spende e si spande sulle pagine della Riviera in un analisi politica su Caulonia, prossima alle elezioni comunali del 6 e 7 maggio, irridendo ai cosiddetti gggiovani. Poi ricorda la sua esperienza Dico questo avendo vissuto sulla mia pelle il dileguarsi di un aggregazione giovanile agli inizi degli anni 90 coagulatasi di-sin-te-res-sa-ta-men-te nell associazione Pro Loco.Dopo un analisi dell articolo conlude vorrei augurarmi, che quei giovani che arrivarono al potere nel 1978 senza più lasciarlo (e i loro affiliati che si sono aggiunti via via) venissero messi definitivamente da parte. Poiché non hanno titolo per curare il corpo incancrenito della politica cauloniese, essendo essi stessi la causa della malattia.. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 14

15 GERACE: E' IN VENDITA L'OSPEDALE Il sindaco Varacalli chiama, Sua Sanità Rosanna Squillacioti risponde. Detto fatto.. L ospedale di Gerace costato 9 milardi di vecchie lire è sul mercato. Servono 9 milioni di euro per rispondere all offerta. Esiste anche una possibilità di locazione dei locali. la Riviera Abballati, Abballati, gggiuvani, schietti e maritati TARANTELLA CAULONIESE Giovanni : La politica gggiovanile è una pessima espressione, e gli inconsci detrattori della politica giovanile non possono essere quelli che animano i movimenti da nord e sud; a Vicenza coi No dal Molin contro l ampliamento della base militare americana; i cortei dei No Tav che difendono la Valle di Susa dalle trivelle del profitto; a Londra con quelli di Occupy London che dormono in tenda per strada anche a Natale e Capodanno davanti a St. Peter s Church, dove tornerò a fine mese per ribadire che il debito di lorsignori noi non lo paghiamo; quelli che vanno nei licei okkupati di Bologna a sostenere le lotte studentesche e dove guarda caso torno tra qualche giorno, e potrei continuare all infinito con la l elenco visto che per dare una spinta alla creazione di una rete di movimenti globale da queste parti ormai ci sto sempre meno e fuori ci sto molto, dove ci sono o sono in embrione davvero dei movimenti sociali che vogliono IN EVIDENZA Pe' conto mio la favola più corta è quella che se chiama Gioventù: perché c'era 'na vorta e adesso non c'è più. (Trilussa) ribaltare questa Italia e questo mondo di servi delle banche e del pensiero unico liberista. E ormai lo sappiamo che il sarcasmo viene considerato intelligente solo quando è a vostro favore. GGGiovani e meno gggiovani, sappiate che si può cambiare opinione, ma non ascoltate quelli che lo fanno solo in vista delle elezioni comunali (dopo avere prima atteso di fare il pieno di voti alle provinciali) per rifarsi una verginità impossibile dopo avere amministrato pienamente negli ultimi cinque anni, ricordandosi solo in campagna elettorale che la propria è stata una pessima amministrazione e decidendo di attribuirne tutta la colpa solo agli altri. (che in linguaggio tartarughesco significa ok, io mi candido ) In conclusione posso dire che, vista l assenza di candidati (a parte la tartaruga), la lista Giovanni per Caulonia non si farà, però almeno in questa settimana mi sono divertito! L EDITORIALE di PASQUINO CRUPI Gli anni belli di Ilario P ensavo che i vecchi e i giovani fossero semplicemente il titolo di un notevole romanzo di Luigi irandello. E, invece, a Caulonia riappaiono in carne e ossa come protagonisti tematici dell ormai avviata campagna elettorale. Soprattutto, i giovani, usciti dalla testa sapienziale di Attilio Tucci, il quale i sassi addenta che non può scagliare. Siccome, questa dei vecchi e dei giovani è una canzonetta. E, siccome, come non è difficile indovinare, della canzonetta il paroliere è il detto Attilio Tucci, che da assessore ha avuto l'inestimabile capacità di non farsi rieleggere, mi terrò lontano dalla disputa. Vogòio, però dire e dico che chi lavora per la frattura tra vecchi e giovani è un barbaro, un primitivo, un incolto, mai potendosi separare ciò che viene prima da ciò che viene dopo. Ce lo ha ricordato più volte Benedetto Croce. Si vede che a Caulonia c' è qualche filosofo ben più profondo. Mi aggiornerò. Bene. Ho conosciuto Ilario Ammendolìa, oggi nella tempesta e che un paio di novatori senza novità vorrebbero, contro ogni speranza, naufrago, negli anni in cui a Caulonia dominava, da dirigente democristiano e da sindaco Giacomo Scicchitano. Egli era di quei giovani animosi - e ricordo anche Nicola Frammartino- che si gettarono senza calcoli, senza prebende, senza rete protettiva nella battaglia democratica per restituire il comune al popolo e il popolo al comune. Fu una battaglia vinta. Il dominio Scicchitano cessò nel In quell'anno Attilio Tucci aveva 23 anni. L'età giusta per combattere. Ma io nella mia lunga maratona oratoria non lo vidi né con noi né attorno a noi. Come vidi, invece, Ilario Ammendolia. Sempre in prima fila, audace nell'azione e nel pensiero. Siamo nel Invecchiamo tutti, tranne Attilio Tucci, che avrà un suo segreto patto con il Diavolo, padre della menzogna e seminatore di zizzania. Invecchieranno anche i giovani di oggi, e se in quel tempo lontano della loro vecchiaia io fossi ancora tra i viventi non li butterei nel cassonetto della spazzatura. Ilario ha 67 anni. E più li guardo e più li vedo belli, Come belli sono gli anni spesi per gli altri, per il riscatto del Mezzogiorno, della Calabria, di Caulonia. Non credo che siano molti quelli che possono dire la stessa cosa. in sintesi da facebook I giovani e la politica Temp era dal principio del mattino Ringrazio Giovanni Maiolo pubblicata da Attilio Tucci il giorno lunedì 6 febbraio 2012 alle ore Io c ero alla riunione di quei giovani che tanta preoccupazione ha destato in alcuni esponenti della politica paesana, al punto da riempire pagine di giornali. Io c ero e forse quelli che scrivono no; perché se fossero venuti si sarebbero resi conto di quanto sia diverso il linguaggio di questi ragazzi dal nostro. Poi continua Non una sola offesa, non un termine fuori luogo ma tante proposte. Ma sono veramente convinti questi inconsci detrattori della politica giovanile, al punto da farci del poco intelligente sarcasmo, che si possa strumentalizzare un movimento così limpido,così reale? Lanciavano un grido di grande unità: Jungimundi. E conclude Dimenticavo, si ho amministrato questo paese e, non rinnego il mio passato di amministratore, se ci riesco cerco di correggere gli errori fatti avendo il coraggio di riconoscerli. Giovani sappiate che si può cambiare opinione. pubblicata da Nicola Frammartino il giorno martedì 7 febbraio 2012 alle ore Anch io c ero. Ero mescolato ad oltre un centinaio di giovani, nei locali dell ex Cinema Alba, quella sera di sabato 28 gennaio. Era un occasione importante per me, che non potevo perdere, più della riunione m interessava il luogo, l ex Cinema Alba (da Albanese, l ideatore). Chi ha visto il bellissimo film Nuovo Cinema Paradiso potrà capire più facilmente cosa ha significato il cinema Alba. Poi continua Ho passato un ora di felicità, pensando non più a me, ma al paese. Mi son detto: il paese è entrato in un altra epoca. C era nella parole di quei ragazzi e ragazze una spontaneità, una freschezza, una dolcezza, un garbo che erano allora a noi sconosciuti. Questo ho sentito quella sera. Sarà sempre così? Non può essere. Concludo ringraziando quei ragazzi che mi hanno fatto vedere per un attimo un paese bellissimo che avevo perduto di vista da molti decenni. pubblicata da Ilario Ammendolia il giorno mercoledì 8 febbraio alle ore Gli uomini non si emarginano perché giovani, né si rottamano perché vecchi. Siamo tutti mattoni di una unica costruzione: l umanità!. E risponde alle accuse: Giovanni Maiolo ha parlato della mia presunta gioventù a proposito delle prossime elezioni a Caulonia. Credetemi, ho molti dubbi a ricandidarmi e non per calcoli elettorali su cui non avrei dubbi. Credo invece che Giovanni nel suo articolo non volesse tanto parlare di me ma del fatto indubbio che Caulonia ha rappresentato, in questi anni così bui dal punto di vista politico ed ideale, una debole e contrastata luce in un firmamento politico con tante luci spente. Capisco e comprendo che molti vorrebbero spegnerla. La luce, anche quando è debole, infastidisce chi è abituato a muoversi nell oscurità. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 15

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17 Gerace c/da Merici,10 Cell Terzo tempo del Wedding time! Semplici Emozioni, di Luana Panetta, è un negozio giovane ma già rinomato per l ottima qualità dei prodotti e per la specializzazione del confezionamento. Pone particolare attenzione al settore matrimonio con una vasta scelta di bomboniere delle migliori marche, oltre trenta gusti di confetti e praline, e tante idee originali per la lista nozze. Solitamente sono le donne a curare questi dettagli, ma non è un buon motivo, cari aspiranti mariti, per defilarvi. Perché un giorno, dopo molti anni dal Si, vi ritroverete a guardare la vostra piccola bomboniera. Dite la verità: l avevate proprio dimenticata! E noterete che il tempo l ha resa più bella, ricorderete il momento in cui stanchissimi l avevate consegnata ad amici e parenti e, pensando a quanto si era disperata vostra moglie nel chiedervi consigli, non potrete fare a meno di sorridere. Quell oggetto è la vostra storia. TENDENZE E REGOLE Passano le mode, cambiano le tradizioni, ma una cosa è certa: non c è matrimonio senza bomboniera! E un modo semplice e fondamentale per ringraziare i vostri invitati. Scatta quindi la caccia a tutto ciò che c è sul mercato di insolito, di bello e soprattutto di nuovo. Quindi, una volta scelto lo stile del matrimonio, lasciatevi trascinare dal piacere di regalare qualcosa che vi piaccia, che colpisca, che innamori. Ecco alcune semplici regole: 1) Utilità: La bomboniera utile è il must del momento, potrebbe essere un utensile o i componenti singoli di un servizio. Abbinate dunque bellezza e praticità: sarete originali ed efficaci. Il mercato, negli ultimi anni, è stato segnato dal declino dei soprammobili, spostandosi di fatto verso gli oggetti funzionali. 2) Discrezione: Evitare di invadere le case degli invitati con il nostro personalissimo gusto è segno di saggezza, e scongiureremo il pericolo che, la nostra bomboniera, passi il resto dei suoi anni in bella mostra in cantine e ripostigli, nella migliore delle ipotesi. Scegliamo qualcosa che non sia troppo vistoso e ingombrante, ma semplice ed equilibrato. 3) Estetica: Anche l occhio vuole la sua parte! Quindi molta cura si deve riporre nell abbinare i vari componenti, affidatevi per questo ai consigli dello staff di Semplici Emozioni, e scegliete con attenzione il vostro oggetto. Un concetto del bello che sia godibile da tutti, magari in tema con lo stile del matrimonio. 4) Originalità: Evitate di copiare parenti o amici per andare sul sicuro. Osate rischiare, per essere originali serve sempre un po di coraggio. Tenendo presenti i consigli di sopra si può fare la scelta giusta, e raccontare con la bomboniera un po di voi stessi! 6) Fruibilità: A differenza di ciò che si pensava in passato per numero, colore, disposizione dei confetti, oggi gli orizzonti si sono allargati. Basta con i luoghi comuni, e via libera a tutto ciò che si consuma. Un semplice vasetto ermetico da marmellata in stile retrò riempito di confetti o scatoline con gustose praline ripiene sono le idee giovani del momento. Spazio dunque alla fantasia, e per i vostri ospiti sarà davvero un piacevole e gustoso momento! Fermo restando che, nella scelta, dovrete metterci il cuore, trovate un argomento che possa coinvolgere anche i vostri uomini. Spiegate con calma e con dolcezza che servizi da tavola, vasi, suppellettili sono importanti al pari di televisioni ad alta risoluzione e play station. Siate invece ferme e minacciose nell escludere dalla liste nozze il pacchetto sky premium per lo sport. Alla fine, si sa, i vostri uomini vi ascolteranno. Quando vogliono sanno essere romantici e disarmanti, per questo li sposiamo. Vero? E non perdetevi il prossimo Wedding time. Appuntamento tra sette giorni su la Riviera per visitare insieme le location più suggestive della Calabria. Il momento giusto ha bisogno del posto giusto! L elenco dei desideri deve essere compilato secondo criteri di qualità, ma anche di utilità e funzionalità. È un occasione bellissima, da giocarsi bene. Lo sappiamo che sono le spose a sognare questo momento, gironzolare per negozi scegliendo qua e là cosa si vorrebbe ricevere, ma è bene portare anche il futuro sposo, sarebbe bello condividere questo momento con lui, giusto per evitare di sentirsi dire dopo qualche tempo: - Ma cosa hai scelto!? Questo è quella che si chiama Lista Nozze. Badate sempre allo stile della vostra casa, in questo modo non sbaglierete mai! Una lista ben fatta (per genere e per fascia di prezzo) aiuterà i vostri invitati a fare una scelta tranquilla. Una cosa da non fare assolutamente è inserire il biglietto da visita del negozio dentro l invito di nozze. Gli invitati sapranno a chi rivolgersi per sapere se avete fatto una lista nozze! Ricordate sempre che le bomboniere non sono meri oggetti raccogli polvere da dare agli invitati obbligatoriamente! Bensì, dovranno essere degli oggetti che evochino quello che siete e ciò che volete trasmettere, dovrà essere un modo per ringraziare i vostri invitati per aver condiviso con voi la vostra gioia. Se non sapete da dove cominciare, pensate allo stile del vostro matrimonio, ai colori ed eventuali forme. Qualcosa di utile, ultimamente è sempre gradito! DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 17

18 FENOMENO LOCRIDE Arturo Pratticò porta il pomodoro in Europa Davide alla conquista di Golia L azienda di Africo, attiva dagli anni Cinquanta, trasforma il prodotto fresco in un prodotto industriale...e batte la concorrenza. Come? I pomodori, se colti a giusta maturazione, vengono trasformati entro le prime sei ore dalla raccolta in pelati e salse, permettendo di non ricorrere a conservanti o antiossidanti. Oggi, quella di Pratticò, è l'unica azienda a lavorare pomodoro con solo lo 0,05% di sale. PASQUINO CRUPI - ANTONELLA ITALIANO Èuna mattina fredda di febbraio quando bussiamo all azienda di Arturo Pratticò. Il suo ufficio, a ridosso della statale 106 ad Africo, è vivace ed accogliente. Sugli scaffali in legno svettano passate di pomodoro, pelati, conserve di peperoncini, e frullati di bergamotto: anticolesterolo, quest ultimi. Vogliamo sapere tutto su questo oro dell agricoltura calabrese, che apre l epoca storica del viaggio verso la catena industriale di altri territori. Voi ci date la materia prima e noi la trasformiamo, questa era la filosofia nordista. E ci si consolava: come natura crea, Cirio conserva. Agricoltori per sempre, insomma. Arturo Pratticò, gioviale, sorridente, sicuro di sé e non timido verso l avvenire, ci dice che i tempi dei canonici di legno sono finiti. Ma davvero? "Noi Pratticò, mi riferisco a mio padre e a mio zio, abbiamo messo piede ad Africo negli anni Cinquanta del Novecento. Acquistammo, prima che il paese sorgesse, i terreni dalla principessa di Caraffa. Negli anni Sessanta impiantammo le prime le serre di pomodori, che ebbero sbocco positivo al nord Italia. Gli occhi di Arturo Pratticò si illuminano. Vede ancora i rossi pomodori che imporporarono il Nord. Vede i i pomodori rossi impallidirsi. Sui mercati irrompevano i pomodori del NordAfrica, a prezzi stracciati. Rischiammo di chiudere. Era il Arturo guarda il figlio Filippo, il futuro dell Azienda, e, ora, fuor di pelago alla riva, dice: Decidemmo di romperci le gambe. Decidemmo, cioè, di passare dal commercio del pomodoro fresco al commercio del pomodoro in vetro per via artigianale: passata di pomodoro, pelati, salse. E fu la nostra fortuna. Basata sui prezzi in meno rispetto alla Cirio e alla Mutti?. Arturo Pratticò, con il disciplinato e intelligente figlio a fianco, ci sorprende: Troppo facile e anche troppo rischioso puntare su prezzi concorrenziali. La gente vuole prodotti di qualità. E noi abbiamo affrontato le case madri del pomodoro sul terreno della qualità, offrendo i loro stessi prezzi. Con l unica variante che noi mettiamo sul mercato i nostri prodotti in vetro e non in lattine. Le quali aumentano la capacità acidula del pomodoro. Non c è che dire. La caparbietà al servizio di un idea giusta, forte della consapevolezza che la qualità del prodotto non avrebbe avuto concorrenza. Come? I pomodori, colti a giusta maturazione, selezionati e puliti a mano, trasformati entro le prime sei ore dalla raccolta in pelati e salse, senza DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 18

19 Le analisi dell Unical confermano la presenza di elementi autoctoni. Un patrimonio genetico che il terreno, l acqua salmastra e il sole hanno impresso indelebile sulle produzioni. ricorrere a conservanti o antiossidanti, sfruttando i principi attivi della natura stessa. Significa? Significa che siamo l unica azienda in Italia, in Europa, in Asia a lavorare il pomodoro con solo lo 0,05% di sale. Praticamente senza sale, che è il demonio della salute. Avventurosi, avventurieri, chiediamo, pensando il passato della Calabria che vide sepolta l esperienza della Locretta e del sapone Scala? Intanto, l azienda offre lavoro a più di trenta dipendenti stagionali. I primi passi sono stati non facili. Ma dopo le prime fiere nel 2005, la nostra azienda si è aperta ai mercati di Torino, Bologna, Milano, Bolzano, imponendosi nei supermercati tedeschi e nei ristoranti di Australia, Belgio, Olanda. E scientificamente? L Unical di Cosenza ha voluto studiare il prodotto, e le analisi in laboratorio hanno confermato la presenza di microelementi autoctoni. Un patrimonio genetico che il terreno sul mare, il contatto con l acqua salmastra e il sole hanno impresso indelebile sulle produzioni. Pomodori San Marzano, ottimi anche nel prezzo, perché privi di spese di viaggio. Noi non vogliamo essere discepoli di San Tommaso. Siamo ad Africo, terra di lavoro. Basta la parola. Arturo Pratticò insiste. Apriamo un barattolo di pomodori, sentiamo l odore, assaggiamo. Ricordi di una nonna e di una mamma alle prese con la preparazione di bottiglie e pelati riemergono. Poi la pioggia, e un vento gelido ci riportano nell Azienda. Appena in tempo, perché al giornale ci attendono, per ascoltare la richiesta di Arturo Pratticò: Dovete scrivere il servizio dopo avere assaggiato pelati e passata. Il figlio Filippo, saggio più di quanto i suoi anni consentano, si mette le mani ai capelli per questo padre, che mescola Galileo tra i pomodori profumati. Che, insomma, domanda il metodo sperimentale. Di cui non hanno avuto bisogno i mercati che hanno accolto pienamente i prodotti dell Azienda Pratticò. Bravo don Arturo, anche per lui Africo s affaccia in Italia e in Europa con il volto civile di paese laborioso. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 19

20 La gerenza Tel 0964/ la Riviera Registrazione Tribunale di Locri (RC) n. 1 del 19/06/1998 R.O.C. n del 02/11/98 Questo periodico è associato all Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri Direttore responsabile PASQUINO CRUPI Editor Director ERCOLE MACRÌ In redazione: MARIA ELENA FILIPPONE, MATTEO RASCHELLÀ, DOMENICO MACRÌ, ANTONIO TASSONE, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO, ANTONELLA ITALIANO Editorialista: GIOACCHINO CRIACO Art Director: PAOLA D ORSA Impaginazione: EUGENIO FIMOGNARI COLLABORATORI Anna Laura Tringali, Mara Rechichi, Ruggero Brizzi, Benjamin Boson, Nik Spatari, Angelo Letizia, Marilene Bonavita, Francesca Rappoccio, Mario Labate, Franco Crinò, Marco Andronaco, Isabella Galimi,Maria Teresa D Agostino, Giovanna Mangano, Lettere, note e schermaglie MARIA BOETI Il commento ripreso da un blog news, che vi riportiamo, ci ha fatto davvero vibrare. A noi, che di melodie distorte ne abbiamo sentite tante. La nota voleva svillaneggiare, ma questo anonimo che si atteggia ad eroe della penna, non ha grande esperienza e desidera un paradiso in terra per i politici a lui vicini, che purtroppo per il momento devono stare a guardare. Se personalmente fossi la portavoce di un personaggio politico, la prima cosa che gli suggerirei sarebbe proprio quella di praticare una visione ascetica della politica. Il commento dell anonimo parla di onnipotenza, di ricchezza e di ascesi. Ha fatto un autogol da applauso senza pari! Se voleva offendere ha sbagliato completamente visione. E MEGALOMANIA ASCESI E POLITICA Anonimo attacca su un blog Maria Boeti. La nota giornalista di Polistena risponde alle accuse, invitando il franco tiratore ad uscire allo scoperto e consigliandogli di ripetere la grammatica italiana. POLISTENA palese che fin ora si è seguita la strada della ragione. E, come fan tutti, l attaccamento alla linea razionale ha avuto la meglio. Per sua natura la politica impone un comportamento duro, tenace, esigente, sistematico, logico, rigoroso e funzionale. Anche quella strada politica che porta con sé i semi della spiritualità, pretende anch essa di procedere con lo stesso rigore, fors anche di più... Se errore c è stato e c è (in qualunque politico) sta proprio nel farsi possedere dalla mente: <io ho dato la parola, gli elettori il mandato e anche se ci sono problemi insormontabili, causati da altri, ci debbo stare>. Sta qui il dramma! Ma capire <il potere di adesso> è la soluzione, questo l ulteriore passo avanti che non conoscerà sconfitta. C è una cosa al mondo che non puoi descrivere, è il sentimento vero! Non puoi descrivere una gioia intensissima quando duemila o tremila o quattromila persone ti votano con fiducia profonda. Ecco perché ci si butta nella politica, con impegno, con mente acuta e si ottengono ottimi risultati, eccellentissimi, direi! Il nostro anonimo ha una visione nebulosa delle cose. Ed infine, non direi che si atteggia a politologo/opinionista, sogna addirittura di fare il filosofo. Mai dire mai, ci può anche arrivare, ma prima deve imparare la grammatica e sapere che (un altro) <A Polistena ne abbiamo trovato un altro!!!> non si apostrofa. Riportato dal blog Anonimo ha detto... La Megalomania deriva da due parole greche: megas (grande) e mania (ossessione) ed è uno stato psicopatologico caratterizzato dalle fantasie di ricchezza, di fama e di onnipotenza. Il megalomane non teme di essere deluso da qualunque delle sue mire: ne ha in serbo sempre delle altre. Il Megalomane ha bisogno di essere sempre al centro dell attenzione e soffre quando non si parla di lui. La megalomania è sempre accompagnata quindi dal senso di onnipotenza. Il Megalomane si afferma strumentalizzando tutto quello che incontra. Egli non considera nemmeno i suoi beni per quello che sono; al contrario, tende a trasformarli a suo piacimento in strumenti di autoaffermazione, in armi di offesa da brandire senza pietà. C è qualcosa di religioso in questo distacco, quasi una parvenza di ascesi; ma in realtà è una forma di cinismo spregiudicato. Abbiamo già conosciuto un personaggio che possiede queste caratteristiche e il suo nome è Silvio Berlusconi. A Polistena ne abbiamo trovato un altro!!! 04 febbraio : 50 Risposta al commento sul blog Carissimo anonimo, la sottoscritta per una scelta lucida e razionale non ha mai inteso fare politica, e quindi il commento vuole essere al di sopra di ogni sospetto e questo sarà il primo e l ultimo sul blog. Ma una considerazione va fatta. Deve sapere una cosa, che il <centro> attira, da chiunque è occupato. Poi ci sono i movimenti, dai movimenti si passa alle istituzioni e da questi fors anche al dominio. Poi c è la strada che allontana e quella che conduce alla democrazia, (e possiamo essere anche d accordo) ci sono dei movimenti collettivi che aggregano altri che disordinano. E che ne dice dei sentimenti di fratellanza, di solidarietà spontanea, di sacrificio, di dedizione e di lotta? Lei ha mai fatto politica? Caro anonimo, addirittura Lei parla di ascesi, ma lo sa cos è il mutamento interiore? Mi dispiace deluderla ma io personalmente l illuminazione e la rinascita spirituale non li vedo ancora nella persona del soggetto che lei ha attaccato, magari in futuro chissà. Oggi, a voler fare seriamente un commento su una ascetica visione della politica non me la sento perché non la percepisco. Io vedo una politica razionale con dei principi base a cui indispensabilmente tutti, dico, tutti i politici si allineano. E la prossima volta si firmi se ne ha il coraggio. maria boeti ILOSOFIA REGGINA Vincere la depressione con un like Ricordo bene la sera che, girando su Facebook, ho conosciuto la pagina della Filosofia Reggina. Ho iniziato a ridere da sola: c erano scorci della mia amata Reggio, incorniciati come dipinti su tela dalle tinte brillanti che esaltavano l amore per la città. Si! perché era amore quello che leggevo. A quei tempi vivevo nella Capitale ormai da nove anni, eccezion fatta per un paio passati al Nord che mi avevano profondamente segnato. Da mesi avevo deciso di sopravvivere, facevo lo stretto necessario per mantenermi sul Pianeta. Poi quella sera, un lampo d allegria. Leggevo e, parola dopo parola, uno spiraglio di luce si faceva strada dentro di me. Tecnicamente si chiama depressione. Per me è un mostriciattolo che, ad un certo punto della tua vita adotti e non riesci ad abbandonare. Come un burattinaio, tiene le fila della tua anima. Decide lei ogni tua azione. Decide l itinerario e nella maggior parte dei casi sono viaggi al buio, dai quali torni solo se sei fortunato. Ma quando stavo in pagina sentivo il mostriciattolo tremare. Per qualche settimana mi sono limitata a leggere, non riuscendo a trovare il coraggio d intervenire. Avevo individuato un paio di personaggi, i più assidui, e dopo qualche tempo ero in grado di distinguerne lo stile. Col passare dei giorni mi sembrava di conoscerli davvero. Quella pagina mi regalava sensazioni che avevo rimosso, mi faceva ridere e ricordare la mia vita passata; ogni lettura era un tuffo dentro Reggio, tra le abitudini dei miei concittadini. Percepivo persino i profumi della cucina calabrese, con la sua bontà e abbondanza e mi rendevo conto di quanto mi mancasse tutto questo. In particolar modo: l ospitalità della mia Terra. Per tutte queste ragioni, un po intimidita, lo confesso, una sera riuscì a scrivere un commento e a premere invio. Dopo pochi istanti, i mi piace iniziarono ad apparire numerosi. Ecco, ero entrata in quel vortice! L allegra famiglia della Filosofia mi stava aprendo la porta di casa e mi chiedeva di accomodarmi su quel grande divano, dove si trattavano temi di ogni tipo, con in sottofondo il leit motiv tipicamente reggino. E mentre accadeva ciò, la mia vecchia indole di ragazza spigliata e solare di un tempo si faceva largo a spintoni! Un commento tirava l altro e di colpo mi sono ritrovata ad essere una Filosofina con annessi e connessi del ruolo. A sua insaputa, ogni iscritto alla pagina mi donava qualcosa, ognuno di loro mi stava porgendo un attrezzo per smontare il Teatrino, e un arma per far fuori il burattinaio. Non ero più una marionetta e nemmeno una passeggera diretta all oblìo. Ci si rivolge agli specialisti per uscire dalla depressione, ci si imbottisce di farmaci, a volte non se ne esce in nessun modo. Io ce l ho fatta grazie ad una pagina su Facebook. A tagliare i fili e ad interrompere il viaggio è stata Reggio Calabria, che anche da lontano, come una buona mamma del Sud, mi è stata vicina con Filosofia! SE UNA NOTTE UN VIAGGIATORE E LA CALABRIA? MARIA CLARA PEZZANO Qualcuno mi ha chiesto come sia la Calabria, ho risposto quanto per me sia bella. Come si può non restare incantati di fronte al verde delle nostre montagne, ai cui piedi si scatena il mare, e il nostro sole, la nostra allegria, come possono non fare innamorare. Questi piccoli posti, un concentrato di particolarità e abitudini tutte nostre, poco dispersivi, dove non ci si perde mai, dove i bambini possono giocare per strada fino a tarda sera. Abbiamo magia qui giù, sarà la naturalezza, la saggezza, che ci portiamo dietro ovunque andiamo. E l amicizia, qui non crolla mai, quella vera qui giù da la vita pur di non tradire. Terroni si, con tutto il cuore, nati dalla terra, non certo dal cemento. Siamo ricchi di entusiasmo e fantasia, sarà che cresciamo carichi di forza e voglia di fare, ma sarà anche che non possiamo fare altrimenti. La Calabria è bella, si, ma non è per niente facile, così ho risposto a chi me l ha chiesto. La nostra è una madre severa, ci cresce forti e ricchi di valori per poi abbandonarci al resto del mondo. Qualcuno mi ha chiesto se avrei mai voluto trascorrere il mio futuro in Calabria, ho risposto di si. Non cambierei questo calore per nulla al mondo, il modo in cui la gente si sorride, gli insegnamenti dei nonni, che in dialetto rendono concetti fantastici, la famiglia, che così come la intendiamo noi è più unica che rara, i caffè offerti al bar, che quando torni in Calabria la prima cosa che ti va di fare è offrire un caffè. Vivrei qui, con tutto il cuore, nessun giovane se ne andrebbe se potesse rimanere. Ma non c è lavoro, l università non funziona come dovrebbe e c è chi non ti permette di intraprendere una qualsiasi attività indipendente. Ho studiato storia, ho notato come i più potenti tra gli uomini, anche se corrotti, continuavano tuttavia a difendere la propria terra, ad elevarla rispetto alle altre. Sembra che ci sia una qualche maledizione sopra questa Calabria, perché chi arriva la sfrutta e la abbandona, quasi come se avesse paura di vederla crescere più del lecito. Ho studiato che il popolo fa la propria terra, mi chiedo come possa allora un popolo così speciale dar vita ad un degrado così evidente. Ho continuato dicendo a quel tale che io i miei figli li farei crescere in Calabria, anche se poi dovranno scappare, io so come si cresce qui, ricchi di umanità, e da questo punto di vista non potrei augurar loro di meglio. Da ragazza inesperta quale sono mi viene da pormi un ultima domanda. Mi chiedo per quale assurda ragione io debba soffrire, come tanta altra gente, per l ingordigia di pochi. Mi chiedo perché mai io già a sedici anni non potevo far altro che preoccuparmi per il mio futuro. Mi chiedo se i loro sfarzi valgano la fame di molti. Avranno pure una coscienza, infondo, questi uomini ingordi. Mi chiedo perché io ancora, come tanti, dovrei continuare a tacere. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 20

21 HANNO COLLABORATO Francesco Laddarina, Ian Zimirri, Giuseppe Patamia, Alessandra Bevilacqua,Bruno Gemelli, Carmelo Carabetta, Valentina Elia, Antonio Cormaci, Mario Labate, Antonio Tassone, Giulio Romeo, Ilario Ammendolia, Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, Daniele Mangiola, Sara Caccamo. Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di la Riviera Editore per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili. PUBBLICITÀ Per richieste di pubblicità rivolgersi a: Pi Greco Comunication srl info GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari. STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA) DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J. EDITORE - La Riviera S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, Siderno (RC) ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane la Riviera RISPONDE il direttore SIDERNO C è da ridere o c è da piangere? C è da ridere o c è da piangere? Ci sarebbe da piangere! Ma è meglio farsi una robusta risata sulle dichiarazioni fatte e pubblicate sulla Riviera del 5 febbraio da parte dell ex sindaco di Locri architetto Francesco Macrì. Condividiamo l assunto che in Calabria le opere pubbliche non vengono eseguite come dovrebbero, ma prendere ad esempio il rifacimento dei marciapiedi di Siderno è veramente risibile. A meno chè..., a meno chè le dichiarazioni del architetto Macrì non avessero lo scopo campanilistico di disprezzare la nostra Città per quel complesso di inferiorità di cui ha sempre sofferto e manifestato in diverse occasioni durante il suo passato di Sindaco di Locri nei confronti dei sidernesi. Dovremmo adesso per tutta risposta elencare tutte le carenze urbanistiche e non della sua (parte seconda) LOQUI E SPROLOQUI di Filomena Cataldo LO STRILLONE Non c è più privacy! Straordinario! Potremo mettere la nostra memoria su un chip e conoscere quanto custodito nel cervello. Ultime ricerche lo confermano (University of California) Ops... allo stato attuale mi preoccuperebbe soltanto che fosse di dominio pubblico quanto realmente alberga nella mente degli stolti. Che sono tanti e per ora vivono di relatività. Ossia... per alcuni lo sono, per altri no. Immaginate che strazio sapere con certezza che molti di coloro che ci stanno intorno sono tra questi. O addirittura molti di coloro che ci governano. Stolti in camicia, ma anche in camice; stolti in gonnella, ma anche in mutande; stolti di fortuna, ma anche fortunati; stolti quotidiani, ma anche eccezionali. Sinceramente preferirei che su questo argomento la scienza riflettesse ed avesse pietà dell umanità intera. Lasciandoci nel dubbio, vivremmo tutti più felici. Deus ex machina. Siamo senz altro alla frutta se per una nevicata, per quanto notevole, si istituisce una commissione d inchiesta. Accade a Roma ed a causa di previsioni meteorologiche errate. Presumibilmente. Diatribe istituzionali e calcolatori matti sacrificano la protezione civile sull altare della spesa. Al di là dei morti sono i conti che bisogna far quadrare. E quando si tratta di conti, spunta, inevitabilmente,monti. A colloquio d emergenza con Gabrielli per fare il punto della situazione. E sarà Monti a togliere la neve dalle abitazioni degli Italiani, velocemente come ha fatto con i loro risparmi. Deus ex machina. Tecnoman. Mario Monti è in assoluto il miglior presidente del consiglio dal 1948 ad oggi!fa amaramente riflettere il fatto che non sia un politico. Locri, il dissesto finanziario che ha lasciato in quel Comune? del quale è notorio siamo creditori per circa euro oltre interessi, anticipati dal Comune di Siderno per la gestione dell impianto di depurazione durante la sua amministrazione. No, perchè abbiamo anzitutto rispetto e stima per i cittadini con noi confinanti con i quali, singolarmente,intratteniamo rapporti di amicizia ed anche perchè riteniamo che sia di massima importanza la collaborazione di tutti i paesi, per risolvere i tanti problemi di cui tutta la comunità soffre, e ciò con spirito unitario e senza distinguo di gonfaloni, ma sopratutto senza complessi di inferiorità. Comprendiamo che certi concetti sono insiti in quei cittadini che hanno vissuto la realtà locale e,forse, non possono essere capiti da chi ha trascorso altrove parte della propria vita. Vogliamo ricordare all egregio architetto Macrì una favola di Esopo, La volpe e l uva ed un aneddoto dei tempi antichi raccontato dai nostri vecchi a noi fanciulli C erano due pastori che pascolavano le loro pecore alle due estremità del ponte sul Novito, passò il buon Dio e domandò ad uno di loro di chiedergli una grazia, quello Gli rispose, mio Dio raddoppiami le pecore e fu esaudito, poi Dio fece la stessa domanda all altro pastore e questo Gli chiese, mio Dio fa che le pecore del mio collega muioano tutte. Forse l architetto Macrì la pensa come il secondo pastore? Non ce lo auguriamo perchè questo è il momento della condivisione e della concretezza e non del pennacchio. Per correttezza d informazione rammentiamo che il rifacimento dei marciapiedi del corso principale di Siderno è stato finanziato con fondi regionali ed il progetto è stato redatto da una equipe di valenti architetti e comunque i lavori sono ancora in fase iniziale per poter essere opportunamente valutati. Per tanto esprimere un giudizio in fase di esecuzione a nostro avviso sembra quanto mai avventato. Enzo Brullo (responsabile locale UDC) Mimmo Catalano (ass. Urbanistica comune di Siderno) Ritratti * di Diego Cataldo ANTONELLO AGLIOTI Scenografo Nato a Gerace inizia la sua carriera di pittore con mostre importanti, debutta come scenografo in teatro e aiuto regista di Memè Perlini in Otello per la Biennale di Venezia del 1974, tanti sono i suoi lavori nei teatri più importanti d Italia anche come regista. Sempre come regista, questa volta televisivo,per la RAI, Aglioti propone film-interviste e documentari. Per RAI 2 ricordiamo un programma di enorme successo Magazine sul 2. IL BRIZZOLATO di Ruggero Brizzi LE TV NAZIONALI INDAGANO: SENZATETTO A CASA PER IL GELO!. Dopo aver pensato di fare la spalla del politico a Ballarò (i soggetti che danno indicazioni di nascosto dietro ai politici e applaudono vigorosamente solo gli interventi del loro leader), e dopo aver trovato lavoro come spacciatore abusivo di numerini alla posta (li vendo a un euro all entrata dell ufficio), ho capito finalmente quale sarà il mio prossimo lavoro non monotono: farò l inviato dei tg che fa domande stupide nei posti dove accadono calamità naturali. In questi giorni di neve ci sono stati giovani Pulitzer che mi hanno stupito per le inchieste, gli approfondimenti fatti e i consigli dati. Parto dal TG1, dove l inviato, dopo aver sorvolato in elicottero la Val Brembana, atterra nei pressi di un casolare, sollevando una montagna di neve e chiede a un ottantenne, immerso nel bianco, una domanda che forse risolverà le cause di un evento atmosferico così anormale: Quanta neve ha spalato finora?. Una domanda forte! Studio Aperto, invece, abituato a rallegrarci con i topless ad Avetrana, suggerisce: Con queste condizioni meteo chi può è invitato a restare a casa (illuminante osservazione) soprattutto anziani, bambini e SENZATETTO (e questo è un capolavoro dell informazione, ammettiamolo). Su Schettino e sulla nave Concordia si è sentito e visto di tutto, con Vespa in elicottero che la sorvola si è toccato l apice. Ma è sulle vincite alle lotterie che si tocca la vetta della banalità. In queste occasioni viene fuori la spinta investigativa di un buon giornalista. Allora, ci dica - rivolgendosi al titolare della ricevitoria con aria inquisitiva - E Felice??? Si conosce il vincitore?? Abbiamo dei sospetti?? Si. Ho deciso. Farò il giornalista di domande banali. Papà e Mamma tutto bene? KAPPADUE di RUGGERO CALVANO Confesso, sono anch io vegetariano Dunque se volete fare un favore a un albero uccidetemi, questo il tono di una battuta che circola in questi giorni sulla rete. Io non ho un piano, semplicemente sono un pazzo. Cerco ogni settimana di inimicarmi qualcuno, mi piace sentirmi un martire. Tocco questi o quelli, mai un singolo che sarebbe troppo poco. Vado per categorie, sette, gruppi organizzati o uniti da comuni nemici o fobie. Stavolta sparo grosso. Tocco la comunità più grande al mondo, i carnivori, quelli che da che l'uomo sta sulla terra continuano a privilegiare l'istinto alla ragione. Non voglio certo criminalizzarli. Ognuno si comporti come vuole e mantenga le abitudini che crede. Non ironizzi però su quelle altrui. Discettare sulla scelta vegetariana ci porterebbe su un terreno scivoloso e talmente vasto da non poter essere affrontato in una rubrichetta settimanale come questa. Voglio raccontarvi come sono diventato vegetariano. Mi hanno regalato un cane, col quale vivo ogni mio giorno da anni. Senza rendermene conto, pian piano ho eliminato la carne dalla mia dieta. Forse, mi dico, perché era stupido vivere con un animale, dargli e ricevere affetto e portare in tavola un altro animale. E' che sono certo che il mio cane abbia un'anima. Mettere sotto i denti l'anima mi causava turbamento. Ho smesso, non faccio ad altri colpe ma non sopporto che altri le facciano a me. E penso che anche le piante un'anima debbano averla, anche questo mi turba. Vorrei vivere solo d'aria e cercherò di farlo. Sono un pazzo e saranno fatti miei. Se qualcuno pensa che deridermi sia bello lo faccia. Attenti però che anche il mio cane è strano. Anche lui va avanti a latte e fagioli, però è un mastino fonnese ed è convinto che io sia un bene supremo da custodire e se proprio mi volete ammazzare fatelo con prudenza. I suoi istinti potrebbero svegliarsi, e voi che fate battute senz'anima non costituireste uno strappo alla sua dieta. Se proprio volete fare un regalo a un albero mangiatene i frutti, sono alla fine di un ciclo vitale ma un po' di vita ve la potrebbero trasmettere, attenuandovi l'istinto e sviluppando la ragione. Annuncio Affittasi a Siderno appartamento arredato indipendente più cortile info Affittasi a Siderno villetta indipendente di costruzione recente, su due livelli più giardino, info Affarone Vendesi a Siderno villetta indipendente di costruzione recente, su tre livelli più giardino, e posto auto info DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 21

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23 la Riviera Sport INTERVISTA ESCLUSIVA CON IL FAMOSO COMMENTATORE RAI Bacconi «è una Juve entusiasmante» Per noi de La Riviera è stato un grande onore poter riuscire ad intervistare il grande Adriano Bacconi. Ogni domenica lo vediamo rispondere sulle reti Rai con grande competenza e disinvoltura alle difficili domande che a turno i vari Iacopo Volpi, Zibi Boniek, Fulvio Collovati, Paola Ferrari e Gene Gnocchi gli formulano e per questa ragione ci siamo ingelositi ed abbiamo meditato in sordina il grande colpaccio giornalistico che alla fine siamo riusciuti ad ottenere sperando di ricevere qualche piccolo apprezzamento da parte dei nostri lettori. Giova ricordare che dal settembre 2011 Adriano Bacconi ha lanciato il proprio blog dedicato all'analisi del calcio giocato e ad approfondimenti sul mondo del pallone e dello sport in generale. Laureato in Scienze Dello Sport all'università di Digione in Francia e preparatore atletico nel Pisa di Romeo Anconetani e nel Brescia di Luigi Corioni ha fondato nel 1994 la Digital Soccer Project, azienda che si occupa di rilevazione statistiche e di analisi degli aspetti tecnico-tattici del calcio. Ha anche un'esperienza su una panchina di Serie A, nel Brescia. Nel 2000 ha conseguito il Diploma di allenatore professionista al corso di Coverciano insieme a Roberto Mancini e Walter Zenga. Dal 2002 è commentatore tecnico della Rai. Durante i Mondiali di calcio 2006 ha partecipato alla spedizione azzurra in Germania con lo staff di Marcello Lippi, preparando le lezioni tattiche della Nazionale italiana. Dal 2010 è consulente del Settore Tecnico della FIGC e collabora a stretto contatto col Presidente Roberto Baggio su un importante progetto che prevede la riforma del sistema di formazione nelle Scuole Calcio italiane. Bacconi, secondo lei, a parte Messi, chi è attualmente il più bravo calciatore al mondo? Penso che queste siano valutazioni che lasciano il tempo che trovano. Se si parla di qualità strettamente individuali forse Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic sono addirittura superiori a Messi. Ma se si prendono in considerazioni altri aspetti come saper migliorare la mentalità e il gioco della propria squadra, garantire un rendimento costante nel tempo o essere in grado di sopportare le pressioni esterne, allora Messi è sicuramente un simbolo come, a mio avviso, lo è Pirlo. Andrea l'ho visto crescere a Brescia quando facevo il preparatore atletico e poi l'ho ritrovato in Nazionale nel 2006 e vi posso assicurare che ha una personalità e un'intellingenza tattica unici. E quello italiano? Detto di Pirlo, mi piace puntare sul valore prospettico di alcuni giovani come Marrone della Juventus, Viviani della Roma, El Shaarawy che il Milan dovrebbe far giocare con più continuità. A giugno ci saranno i campionati europei, pensa che l'italia di Prandelli possa arrivare sino in fondo? Difficile oggi fare pronostici. Troppe le incognite. Prandelli ha puntato molto sul possesso palla costruendo un centrocampo tecnico. Ma è riuscito a imporlo solo a tratti. Dovrà inoltre lavorare ancora molto sulla sicurezza difensiva per evitare che la squadra davanti alle prime difficoltà, in una competizione per noi tradizionalmente ostica, perda fiducia in se stessa. Mourinho e Guardiola sono unanimemente considerati come i migliori allenatori al mondo. Ma fino a pochi anni fa non erano gli italiani i migliori al mondo? La scuola allenatori sta vivendo una profonda crisi. Ulivieri sta cercando di portare dei cambiamenti, così come il Presidente del Settore Tecnico Roberto Baggio, ma gli ostracismi e le contrapposizioni all'interno della federazione bloccano spesso queste iniziative. In Germania, Francia, Spagna è stato fatto molto di più e i risultati si vedono. Chi fa il più bel calcio del nostro campionato? Per spirito di squadra, rabbia agonistica, intensità di gioco, automatismi offensivi e capacità di entusiasmare i tifosi, sicuramente la Juventus. Per costruzione del gioco, qualità tecnica nel palleggio, fantasia nelle soluzioni in attacco la Roma. Le altre si affidano prevalentemente ai singoli. Nessuna per ora, delle grandi, mi ha colpito per l'organizzazione difensiva. Quali sono, secondo lei, i risvolti negativi prodotti dall'invasione degli stranieri nel nostro calcio, passati dai quarantasei del 1989 ai milletrecento del 2011? Siamo la nazione in Europa che investe meno nei vivai e che porta meno giovani nel massimo campionato. Nessuno investe più nella formazione dei tecnici che lavorano nei Settori Giovanili, per non parlare delle strutture. Il risultato è un depauperamento progressivo della cultura sportiva oltre che un grave danno economico e di competitività. Nessuna squadra italiana è più arrivata a disputare una finale di Europa League, come mai? Perchè le "grandi" che fanno la Champions indebitandosi riescono ancora a fare qualche exploit, ma mediamente l'espressione del nostro calcio dal punto di vista tecnico ed emozionale è inferiore a quello dei nostri competitor. L'esperienza in Rai con la presenza in tante trasmissioni sportive come la sta vivendo? Sono contento di aver vinto una mia piccola battaglia personale iniziata nei primi anni 90 quando intrapresi un percorso innovativo dal punto di vista concettuale, metodologico e tecnologico, introducendo un nuovo linguaggio e nuovi strumenti per leggere la partita di calcio. Ne nacque anche un originale progetto di comunicazione sportiva. Grazie alla fiducia che mi ha dato in questi anni il direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli sono riuscito a veicolare sul grande pubblico generalista frammenti di analisi tecnico-tattica della partita avvicinando, in questo modo, gli allenatori (e allontanando gli arbitri) al pubblico sportivo. Cosa pensa della Calabria e del calcio calabrese in generale? Conosco pochissimo la vostra realtà a parte il bellissimo centro sportivo Sant'Agata che ho conosciuto per aver collaborato un pò di anni fa con la Reggina. Penso comunque che anche al Sud più che le risorse manchino le idee e le competenze per progettare un calcio diverso. Grazie per la disponibilità e soprattutto per noi de La Riviera è stato un grandissimo piacere aver potuto realizzare questa intervista con lei. Vi prego di far conoscere il mio blog dove poter rivedere le mie analisi fatte in tv e dialogare col sottoscritto. Antonio Tassone DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 23

24 A proposito di... SIDERNO - GARA INTERREGIONALE DI TIRO CON L'ARCO Presso il Centro Polifunzionale Koala di Siderno si svolgerà, come da calendario Fitarco, una gara indoor sulla distanza dei 18 mt. Consueto appuntamento a Siderno con l' a.s.d. Millennium Arco Club che da quest'anno ha raddoppiato gli appuntamenti quello del 22 gennaio e questo del 12 Febbraio. Gli arcieri, provenienti da tutta la regione, saranno suddivisi in cinque diverse categorie (maschili e femminili) nei tre diversi tipi di arco: nudo, olimpico e compound. Il 1 turno è alle ore 9,00; il 2 turno alle ore 13,00. Sport Il ritorno di Pippo La Face: "Tutta Siderno mi è stata vicino" Passata la paura, è il momento di tornare in panchina. Da qualche settimana, Pippo La Face ha ripreso ad allenare il suo Siderno, e vuole condurlo alla salvezza nel campionato di Eccellenza. La partita più importante però, il tecnico reggino l'ha comunque vinta dopo una dura lotta in ospedale, a seguito del terribile incidente, nel quale ha perso la vita il preparatore atletico degli jonici, Nunzio Siviglia. Pensieri ed emozioni, ai microfoni di Reggionelpallone.it. LENTO RECUPERO- "Direi che sto lievemente meglio, anche se persistono certi dolori. Ho dei problemi nell effettuare alcuni movimenti, viste le fratture scomposte che ho riportato. Sono sulla via del recupero, ma dopo un incidente così grave ci vuole tempo, come è normale che sia. GRAZIE A TUTTI- "Alleno dei ragazzi che definirei fantastici, così come tutto l ambiente di Siderno. Tifosi, squadta, società e staff tecnico: tutti mi sono stati vicino, e ci siamo rivisti con immenso piacere. Dispiace solo che il mio ritorno in panchina sia coinciso con l interruzione della serie di risultati positivi della squadra, ma l'importante è riuscire a mantenere la categoria. Contro la capolista Montalto, pur perdendo 1-0 in casa, abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela ad armi pari con tutti, ci siamo ripresi andando a vincere sul campo sul campo della Gioiese e pareggiando domenica scorsa contro la Rossanese.Oggi saremo impegnati sul difficile campo di Isola Capo Rizzuto in uno scontro diretto per evitare i ECCELLENZA play-out e per giunta con tanti giocatori squalificati e senza che io possa dare il mio apporto dalla panchina ma ci sarà Guglielmo Telli che saprà come farsi sentire. TUTTI INSIEME VERSO LA SALVEZ- ZA- "La risposta più bella i ragazzi l hanno già data sul campo, qualche giorno dopo l incidente, riuscendo ad invertire la tendenza poco felice che c era stata. Siderno è una piazza importante, e come detto prima mi auguro che alla fine centreremo questa salvezza. Lo merita la squadra per il suo blasone, lo merità la città intera. Per riuscirci, oltre al contributo dei giocatori, servirà tutto l aiuto dei tifosi e della dirigenza, con quest ultima che, ad onor del vero, ha già profuso un impegno massimale. r.n.p.- a.t. OGGI CI SARÀ IL MATCH CLOU ROCCELLA-N.GIOIESE Roccella J._ Oggi pomeriggio al Comunale di Viale degli Ulivi partita avvincente tra i locali di mister Figliomeni e la N.Gioiese di Dal Torrione. Gli amaranto in serie utile da 6 turni affrontano una diretta antagonista per la disputa dei play-off. Nella partitella del giovedì che ha visto il Roccella opposto al Caulonia, formazione che milita nel campionato di Prima Categoria, il risultato finale è stato di 8-0 per gli uomini di mister Figliomeni nel primo tempo ha mandato in campo il seguente undici: Pergolizzi in porta, in difesa Albanese e Sainato sulle fasce, coppia centrale formata da Seminara e Sorgiovanni, a centrocampo Lombardo, Ienco e Calabrese, e tridente offensivo formato da Carrà, Di Maggio e Panaja.Dovrebbe essere questo salvo improvvise defaillance la formazione iniziale del Roccella che vuole centrare l obiettivo spareggi promozione. l.rl Hinterreggio, Sciarrone: "Lega Pro? Non ancora..." L'ambizione ha superato di netto la fantasia, si è messa definitivamente al passo con la realtà. L'inclinazione frenetica al miglioramento costante, passo per passo - perché con un pallone si possono far convergere in maniera sublime oggetto e soggetto - ha spinto Alessandro Sciarrone sempre più nel posto riservato ai titolari. Inamovibile under dello scacchiere di mister Di Maria, il terzino classe 1993 si racconta: "Già in Lega Pro? No, assolutamente. Stiamo lavorando benissimo, ma sappiamo che ancora manca tantissimo. Una sconfitta può mandarti giù, e le concorrenti non aspettano altro che questo. Noi ci impegneremo come sempre, perché tutto è possibile. Se manteniamo questi ritmi, saremo agevolati di sicuro. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione". Eseola - "Il gol di Eseola con la Rappresentativa? Me lo aspettavo, è fortissimo. Il primo giorno che si allenò con noi all'hinterreggio Village, mi diede subito impressioni molto positive. E' forte sia fisicamente che tecnicamente, un giocatore completo che potrebbe far bene anche nei professionisti. Se continua così, arriverà a traguardi che magari neanche lui immagina". "E' il mio primo anno tra i titolari, e devo dire che questo è un campionato piuttosto equilibrato. Non sarà facile per nessuno dare continuità ai propri risultati, perché ci sono molte squadre valide. Noi, per esempio, dovremo affrontare Messina e Cosenza, che non sono i più facili avversari. Tocca a tutti dare il massimo perché, come ho detto prima, i giochi non sono ancora chiusi". Francesco Mansueto - Reggionelpallone.it Campionato riaperto? La logica dice no Sono tutti stanchi? Forse il problema è solo fisico, ma a questo punto della stagione non è troppo presto? Se non hai fiato forse ti mancano anche le idee. Domenica il Montalto era irriconoscibile. La diciottesima giornata del campionato di Eccellenza ha forse riacceso qualche speranza nei cuori dei tifosi di Roccella e Guardavalle, dopo il pari ottenuto dal Roccella in quel di Rende nell'anticipo del Sabato e la vittoria del Guardavalle in quel di Palmi. I Biancoazzurri, del Montalto, hanno accusato un fisiologico calo fisico, regalando un paio di gol in poco più di 10 minuti, allo Scalea di Leone e compagni. Al Montalto è mancata la giusta reazione che tutti si aspettavano. Non sappiamo se ha "pagato" alcune scelte tecniche, oppure un calo fisico ma domenica nel derby con la Rossanese vedremo se sarà così. Dal canto loro Roccella e Guardavalle, sembrano aver risolto alcuni problemi che le attanagliavano. Gli amaranto del patron Giannitti dopo la sosta sembrano aver trovato gli equilibri giusti con l'innesto del giovane Mattia Ienco. I Giallorossi del Presidente Carè,vittoriosi 1-0 a Palmi, hanno trovato nel nuovo modulo adottato da Mister Aita (il 4-4-2) un buon gioco anche se c'è stato qualche risultato non atteso. Il rientro di Sanso e Insana fuori per infortunio, il cammino da qui alla fine del campionato possiamo azzardare che sarà meno complicato. La compagine giallorossa del Sersale di Mister Rosati invece, è la più bella realtà dell'eccellenza. Delle inseguitrici, è stata la squadra più continua, senza accusare fino ad ora nè calo fisico, nè calo di concentrazione, ma soprattutto mantenendo stabile il posto in classifica anche se, con i tre punti persi a tavolino contro la Rossanese, ora c'è da mordersi le mani. La Rossanese dopo un inizio di stagione che faceva presagire solo disastri,(partita con il Rende in casa) ha trovato continuità nei risultati, che esaltano le caratteristiche di tutti i giovani presenti in rosa. Il Rende di Mister Cipparone è la squadra che gioca meglio ma spreca tanto, vedremo alla fine chi fra tutte queste la spunterà. Ma questi ritorni di fiamma saranno sufficienti per riaprire il discorso-campionato? Il campo, al momento, dice di sì se non altro per le quattro posizioni che definiranno la griglia Play Off. Io credo, a mio modesto avviso, anche per il primo posto.perchè se il Sersale continuerà nei risultati ad avere ragione, ed il Montalto continuerà a lasciare punti per strada, il gioco è fatto. Il Montalto che si è visto a Guardavalle e Siderno non ha entusiasmato; il valore tecnico dei giocatori non si discute, il gioco si. Ma tutti dicono che è il risultato quello che conta e perciò non possiamo che dire bravi. Ma, analizzando altre questioni è perciò lecito avere delle perplessità sulle possibilità di insidiare a lungo termine la corazzata del Montalto. Il Roccella, è riuscito a conquistare continuità nei risultati, (di meno nella prima fase di campionato), ma ha palesato gravi lacune dal punto di vista difensivo, lo dimostrano le tre reti subite contro il Rende. Battaglia, Parisi, e Seminara possono garantire da qui alla fine la giusta linea difensiva, le fasce, sia destra che sinistra, sono quelle da migliorare per dare il giusto apporto a Di Maggio e compagni affinché si arrivi al gol con più facilità che tanto piace ai tifosi del Roccella e non solo. Il Guardavalle, con i giovani Lizzi, in grande ascesa dall'inizio del campionato e Barilaro come sempre un grande tra i grandi, danno le garanzie per quanto riguarda la spinta offensiva ma faticano ogni tanto nella marcatura dell'uomo. Ciò si eviterà, già da oggi contro il Castrovillari quando torneranno gli infortunati, i due big di centrocampo. E soprattutto, la squadra, anche con due attaccanti, riuscirà a supportate ed al contempo eventualmente ancora a rinunciare a Sanso o Isana fuori fino ad ora? I due infatti, visto il loro rendimento, difficilmente potranno essere trascurati da qui in avanti, il compito a Mister Aita per trovare la quadra giusta fìno alla fine del campionato. Discorso diverso nei contenuti, ma analogo nelle conclusioni, per il Rende. Finché la squadra rimarrà in carreggiata, anche se più volte criticata, le cose non potranno che migliorare. Ma come la si metterà quando le energie verranno meno? Cipparone sarà in grado di far "sopportare" ancora il peso alla squadra? I Biancorossi, inoltre, anche se hanno dato esempio ancora una volta di possedere attualmente immense qualità tecniche, non riescono ad essere continui per un intero match, vedi sabato con il Roccella. Caratteristiche che non collimano con l'attuale posizione in campionato. Speriamo di smentirci per il divertimento di tutti, ma nonostante il campo dica "quasi" Montalto, la logica, al momento dice "solo" campionato bello. Antonio Chiera DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 24

25 Biblioteca meridionalista Mio fratello Gesumino WALTER PEDULLÀ In occasione del centesimo anniversario della morte di Gesumino Pedullà pubblichiamo una parte del lungo ritratto che ne fa il fratello Walter nel libro Giro di vita ( Manni 2011). I nostri lettori potranno trovare e leggere con diletto e struggimento le intere pagine di Walter Pedullà su «la Riviera online». Abbracciò il comunismo, che fu la sua utopia. Fu una scoperta intellettuale, che spingeva all azione. E, per avverarlo, nonostante la sua afflitta base biologica, combatté da partigiano. [ ] Quando [ Gesumino] andò via da Siderno, non fu per propria scelta: fu invece per coazione politica, quando fu trasferito perché antifascista in un liceo del Lazio. Poteva sembrare una marcia di avvicinamento a Roma ma non era quello il momento giusto e sperato. La questione privat a era diventata una questione pubblica. Era scoppiata la seconda guerra mondiale e a Gesumino parve che fosse in gioco il futuro di tutti e che toccasse darsi da fare col pensiero e con l azione politica. L antifascismo era un dovere e Gesumino - un fisico troppo gracile per essere richiamato alle armi - non si tirò indietro. Nel 1942 la battaglia contro il fascismo l avrebbe proseguita ad Alatri, anche con più accanimento e costanza. In quei primissimi anni di guerra non si poteva stare in silenzio, specialmente se uno parla ogni giorno da educatore con dei giovani. A suo modo ebbe una doppia vita questo professore dall esistenza limpida: in una prima maniera, quando pose da una parte il lavoro per campare se stesso con la famiglia e dall altra la ricerca sui libri per vivere in attesa di un avvenire migliore; in una seconda maniera, quando si impegnò nella lotta politica, esplicitamente nell ambito ristretto dei colleghi e amici e nella forma più discreta nel rapporto con gli allievi. Ora c era ben altro da fare che non raccontare barzellette contro il Duce. C era poco da ridere e bisognava comunque farla finita con la farsa [...]. Ricordo come se fosse oggi - avevo dieci, undici anni - i suoi discorsi a tavola alla presenza di tutta la famiglia. Irrideva un regime che riempiva di slogan demenziali le bocche che non sapeva nutrire, e disprezzava una dittatura che copriva la miseria della collettività vestendo tutti con divise paramilitari graduate per una guerra da operetta pronta a diventare tragedia. [...]. Troppi italiani avrebbero perso la vita in una grottesca guerra per lo spazio vitale. Purtroppo dalla seconda guerra mondiale non sarebbe uscito vivo nemmeno Gesumino. Intanto continuava a lavorare per moltissime ore al giorno, come aveva visto fare al padre e alla madre. Questa era la vita quotidiana di Gesumino: la mattina a scuola, il pomeriggio in casa a fare lezioni private con cui arrotondare le entrate familiari, la sera e buona parte della notte a studiare. Una vita quasi ascetica, una ammirevole solidità dentro un corpo alto e snello, una dolcezza svagata dentro un esistenza che di fatto deludeva le sue più profonde aspirazioni. Dove trovava le energie quel giovane smilzo che, quando finiva di fare lezioni private, si rintanava per leggere e scrivere? Nel torrido caldo estivo calabrese fare lezioni per dodici ore quotidiane era attività asfissiante. Mai però un lamento, che potesse suonare rimprovero ai congiunti. Faceva solo il suo dovere? Era sempre gentile, era spesso distratto. Evidentemente pensava ad altro. Non è dato sapere a cosa pensasse. Come il padre sarto, non esternava i pensieri più personali, non dichiarava i desideri, non rendeva espliciti i suoi bisogni. In quanto al camminare di Gesumino, per dirla con Savinio, ci avresti visto più il passo leggero dei greci che non quello grave che il fratello di De Chirico registrava nei calabresi della metà di questo secolo. L accelerazione della marcia manifestava la voglia di essere presto altrove. Gesumino diceva col linguaggio del corpo molte cose che era proibito o che si proibiva di rendere esplicite. Difficile dire qual era il suo segreto. I calabresi non disdegnano la metafisica, a cominciare dal problema dell essere. [...]. Forse hanno appreso dall invasione della cultura a comportarsi come Don Chisciotte piuttosto che come Sancio Panza. Quale strada storica o politica o sociale guida verso la societa migliore m assoluto? Non la si realizza ma se la visione è giusta si può credere che prima o poi lo sarà. Non si muore come Gesumino morì per malattia allora letale contratta nella.lotta partigiana, se non si crede di combattere per il paradiso in terra. Basta indovinare però la direzione. Chiamiamolo il realismo dei visionari. Perché Gesumino tormentava la sua guancia con le dita a tenaglia? Non poteva dire cosa pensava e non poteva confessare cosa più intimamente desiderava. Era un gesto inconscio ma così l inconscio di Gesumino manifestava insieme delusione per la propria esistenza non più florida di quella della collettività. Era il gesto di un prigioniero costretto a fingere di essere felice e libero. Allora, dinanzi alle onde e non sulle ali della fantasia correva - attraverso il mare che a Siderno si chiama Jonio ma è Mediterraneo - verso epoche remote che erano state lo splendido passato della Calabria e del Sud, Magna Grecia e ogni Grecia, di cui Gesumino parlava la lingua con la scioltezza di un intellettuale dell antica Atene. Se non era nostalgia, era utopia. Poteva essere Sparta ma più propriamente si trattava del sogno campanelliano della comunista Città del Sole: che non esiste in nessun luogo reale ma che concretamente Savinio durante un viaggio in Calabria vide collocata a Stilo, pochi chilometri a nord di Siderno. Spesso si va nel passato non per fermarsi. Gesumino, che non si fermava mai a lungo in un posto, retrocedeva nel passato remoto - Stilo o Sparta che fosse - per prendere energie intellettuali che sarebbero state utili nel futuro prossimo. Sempre controcorrente, in politica (il socialismo invece del fascismo dominante), in letteratura (la classicità non strumentalizzata per gli scopi del regime), nella scuola (la conversazione, il dialogo e la tolleranza invece del credere, obbedire e combattere ). Andando nel verso opposto agli altri, incontrò il comunismo e ne diventò fervidissimo seguace. Dopo 1 8 settembre 1943, bisognò passare all azione ed entrare nella Resistenza, in cui Gesumino ebbe il ruolo attivo e dirigente nel C.L.N. Quell intellettuale che pareva fisicamente così fragile mostrò doti insospettate di promotore, una solidità sorprendente di realizzatore, un irriducibile coraggio nel difendere le proprie idee in territori tradizionalmente ostili a radicali progetti di trasformazione sociale. Gesumino non ha detto a nessuno quello che aveva fatto durante la Resistenza nel Lazio. Qualcosa ha raccontato per averlo visto di persona la sorella che in quegli anni era con lui, ma Gesumino glissava sui fatti con la solita ironia di chi la commedia latina aveva abituato a ridere del rniles gloriosus. Il fatto è però che, a conferma del comportamento tenuto da lui prima e dopo la liberazione del Lazio, quando ad Alatri appresero la notizia della morte di Gesumino, i comunisti gli intitolarono la sezione del paese dove aveva formato alla Resistenza una generazione di studenti liceali. Qualcuno di essi, che divenne deputato o senatore, lo ricorda guida lucida, tranquilla e autoironica. Gesumino era il primo nome della lista di resistenti e partigiani consegnata dai fascisti ai tedeschi. Ci fu la retata, furono portati in campagna e lasciati in un casolare a sbucciare patate per i nazisti in attesa d essere trasferiti in un campo di concentramento. Gesumino riuscì nella notte a scappare insieme con un amico. I due furono braccati dai nazifascisti ma furono protetti, oltre che dai domenicani del vicino convento, dai contadini che Gesumino conosceva perché contattati sia ai fini della SIDERNO 15 FEBBRAIO 2012 IL P R O G R A M M A DEL CONVEGNO Ore 9.00 Scopertura del busto di Gesumino Pedullà, Presso la sede della Scuola in via Reggio Ore 9,30 Sala Convegni I.T.C. Marconi,Saluti di benvenuto Tommaso Mittiga Dirigente Scolastico, Riccardo Ritorto Sindaco di Siderno, Veneranda Legato Docente di Lettere Ore Concerto della Piccola Orchestradel Corso ad indirizzo Musicale della Scuola Ore 10,15 Proiezione del filmato Luoghi e memorie Ore 10,30 La figura di Pedullà studioso, professoree combattente della Resistenza Moderatore Filippo Todaro Interverranno: Pasquino Crupi Direttore de La Riviera, Domenico Romeo, Deputazione di Storia Patria per la Calabria Tarcisio Tarquini Scrittore, giornalista, editore, Walter Pedullà, Professore Emerito dell Università di Roma La Sapienza Mostra dedicata a Gesumino Pedullà Deposizione di una corona d alloro sulla tomba digesumino Pedullà Presso il Cimitero di Siderno Superiore Resistenza sia a quelli dell organizzazione del Pci. Che gli fu affidata a Roma in una delle numerose occasioni in cui vi si recò per stabilire legami politici in vista della ripresa democratica del dopoguerra. Nei momenti di maggior pericolo si rifugiava sugli alberi di più folta chioma, dai quali, passati i rastrellatori nazifascisti, scendeva per incontrare i partigiani della zona e concordare azioni di disturbo. Anche in questo caso si adattò a una situazione che andava oltre le sue possibilità fisiche. Chi lo ha conosciuto fatica a credere che quel professorino potesse costringersi a un esistenza selvatica, ma questo richiedeva il momento e questo fece. Così lo vide un giorno mia sorella Olga, salita in montagna per portargli l indispensabile alla sopravvivenza: dimagrito ma felice, la vittoria era prossima. Comunque in montagna gli tornò utile la sua antica abitudine a camminare. E tuttavia fu lì che contrasse il tifo che lo avrebbe ucciso. Arrivarono gli inglesi, cioè i soldati plurinazionali dell esercito di Montgomery. C erano scozzesi, polacchi, indiani. Bisognava parlare con due ufficiali in gonnellino. Gesumino non parlava bene l inglese, gli scozzesi non parlavano per niente l italiano. Finché Gesumino non provò con il sanscrito, che aveva studiato con Tucci. Fu così che avvenne il dialogo tra Gesumino e gli indiani dell esercito inglese che liberò Alatri. Il passato più remoto che va a incontrare il futuro più prossimo. Sembra Il preludio di una stagione straordinaria e invece per Gesumino era già alle spalle l inizio della sua fine [...]. Si fermò qualche mese per rafforzare il partito cui aveva fatto metter radici durante la Resistenza e come professore, ma si ammalò e fu inevitabile la partenza verso casa, dove si sarebbe curato prima di rimettersi in moto verso un nuovo impegno. Siamo nell agosto del 1944, Gesumino prese la strada di casa, in Calabria, a Siderno. Dove non arriverà. Era contento, anche se febbricitante, quando dovette fermarsi a Lagonegro, dove viveva la sorella Lina. Il noleggio dell auto da Alatri era costato l intero stipendio del mese ma i soldi non bastavano per arrivare fino a Siderno. Era giunto al capolinea della sua vita Gesumino: aveva finito le risorse fisiche restavano solo gli spiccioli di un esistenza dissipata nell interesse.degh altri. La.febbre fu sempre più alta e fu diagnosticato il tifo. La malattia era grave ma a Napoli circolavano i primi antibiotici. Essi però non arrivarono mai al letto di Gesumino, perché quelli venduti come tali dai napoletani erano solo acqua. E parve una più assurda condanna a morte. Qual era il libro che sul letto di morte Gesumino lesse sino alla fine? La tragedia, nonché l epica, frequentano la morte. Qual era il mito greco che gli era toccato interpretare? La parte di Filottete, l eroe cui fu negato dagli dei di portare a termme la guerra nella quale si conquista la vittoria decisivaper il prorrio tempo e da allora memorabile in ogni tempo. Non sappiamo se stava leggendo Eschilo, Sofocle o Euripide: di sicuro sappiamo che era una tragedia nell edizione tedesca.era finita ogni illusione: era troncato ogni legame col futuro. Capì che la propria vita era iscritta nel genere letterario che si conclude con la morte del protagonista. La febbre lo faceva delirare. Chiamava compagni il fratello e la sorella. Gesumino a lungo non capì che stava morendo. Si mise a cantare, o solo a intonare, con voce sempre più flebile, quell Internazionale che auspica l avvento della futura umanità degli eguali. Si spense Lagonegro, in Lucania, il 16.settembre del I suoi resti furono traslati nel cimitero di Siderno Superiore, poco distante dal luogo dove era nato trentadue anni prima. Alcuni anni dopo il Comune ha deciso di intitolargli la Scuola media di Siderno. Mi piace pensare che Gesumino sarebbe felice di aver dato il proprio nome a un luogo dove si studia per capire chi siamo e cosa vogliamo dalla vita. S era posto anche questo problema: come deve essere la scuola che forma cittadini nella società in cui la democrazia è affidata alle masse? Ignoriamo la sua risposta, ma sappiamo che quando non sapeva darsi una risposta, allora si accaniva con la mano sulla guancia spremendola e avvitandola.

26 Se parti, Ti sposo L'avevate immaginato così. Un grande camino, l'ambiente accogliente ed elegante di una camera d'albergo e fuori la neve che imbianca tutto. Ecco l'occasione giusta per stringere o rinnovare la promessa amore. Un weekend in Sila. Magari dal 24 al 26 febbraio a soli 225,00 Euro a persona, comprensivi di viaggio, soggiorno in pensione completa in ottimo hotel 4 stelle, escursioni... Per evadere dalla quotidianità e rifugiarsi nella natura. La Diano Viaggi Siderno, via dei Salici, 4 info: Se son rose, profumeranno Ne hai regalate di rose in questi anni. Rose rosse, come la passione che unisce due cuori ed a stelo lungo come la vita che si prospetta assieme. Ma adesso la prenderai per il naso. Anche stavolta, rinnova l'amore e dillo con i fiori della Yankee Candle. Quando scoprirà che essi hanno un'anima profumata rimarrà entusiasta perché il vostro amore non sfiorirà mai. Giglio Home Fashion Siderno, c.so Giacomo Matteotti, 61 info: Per sentirsi più vicini La tua ragazza parlerebbe ore ed ore al telefono. Con te, con la mamma, l'amica, la zia, la collega, fino ad addormentarsi con il cellulare sotto il cuscino per poter essere svegliata all'indomani da squillo e messaggino a colazione. Il suo imperativo è seguire e amare la moda, ed anche la tecnologia si deve vestire di glamour e ricercatezza. Regalale Ngm Vanity. Un elegante scrigno, tempestato di swarovsky, per racchiudere tanti segreti e messaggi d'amore, cosi piccolo e versatile, ti risponderà sempre al volo. Ngm Vanity limited edition Euro 199,00 Arancia Elettronica Siderno, via Enrico Fermi, 68 info: DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 26

27 L'amore è una cosa meravigliosa! Non ha stagioni, rende più felici e, diciamocelo francamente, ci mette in pace con il mondo attorno. E allora, via la depressione, un calcio alle insicurezze, fuoco al peluche scaccia paure, e ci si abbandona all'idillio dei sensi. Lei è la donna che hai sempre cercato, voluto, desiderato. Lui è il compagno ideale con cui condividere tutto, anche i boxer e la camicia extralarge con il suo profumo imprigionato nelle trame fini della tessitura. Assieme le ore volano felici, i giorni scorrono serenamente che, SAN VALENTINO, è già arrivato. Lui guarda trepido lei. Lei si specchia nel suo Lui ed entrambi confessano: Ma che ti regalo?. Proviamo ad immaginare quello che frulla nella testa degli innamoratini nella ricerca del regalo ideale che stupisca e conquisti! Cari lettori non fatevi travolgere dall'ansia missione regalo e prendetene spunto, forse, notte del 14 febbraio, ci ringrazierete! Loredana Alvaro Poche gocce per sedurre E poi finisce sempre che si regala un profumo! Ma questa volta stupiscila. Lei dice sempre che per gli uomini una fragranza vale l'altra. Quella d'autore no. È inimitabile ed inconfondibile come la propria donna d'altronde. Scegli l'ultimo esemplare Royal Oud fragranza misteriosa ed irresistibile capace di evocare terre lontane. Poche gocce sul suo collo basteranno per effondere una scia di seduzione. Intrigante e seducente come il profumo Creed. Fidati dei 250 anni di esperienza della Maison. Fragranze D autore Siderno, c.so della Repubblica,74 info: Golosi Si, Gelosi No! Scrivete il vostro Amore con ciuffi di panna. Incorniciatelo su montagne di meringhe e addolcitelo con zucchero e cannella. Adesso è pronto per infornarlo nel vostro cuore. Lasciatelo lievitare lentamente e servitelo a chi vi Ama. La ricetta giusta per assaporare Dolcemente un pensiero goloso. Per una cena romantica doc non può mica mancare il dolce! Dolcemente Siderno, via Amendola, 115 info: Io, tu, coccole e TV Donne. Ecco un modo per averlo in casa felice e contento. Con il digitale terrestre Humax DTT3600 potrà soddisfare tutta la sua voglia di calcio, sport e quant'altro spendendo veramente poco. Addio, tempi infelici quando la Pavone cantava Perché, perché... la domenica mi lasci sempre sola! Inoltre, quando fuori fa freddo, cosa c'è di più bello di accoccolarsi sul divano e guardare la tv assieme? Sfatiamo il luogo comune che uomini e donne abbiano gusti differenti. Assieme davanti allo schermo per piangere, ridere ed emozionarsi. Humax DTT3600 Euro 59,00 Arancia Elettronica Siderno, via Enrico Fermi, 68 info: DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 27

28 Parlando di... Presentato a Reggio Calabria Non è un paese per donne La presentazione di un libro che induce a riflettere su quanto male vogliamo alla nostra terra e alla salute, preferendo seppellire la coscienza, magari osteggiando chi combatte per la verità? "Voglio andare a mare! Portatemi al mare! Gabriella è nella sua cameretta [...] La sola cosa a cui riesce a pensare, con le pochissime energie che le restano, è l'azzurro de suo mare, il mare di Paola. [...] Ha voglia di camminare a piedi nudi sul pietrisco umido, chiudendo gli occhi e lasciando che i tantissimi ricordi felici, che proprio lì ha costruito nei suoi trentanove anni di vita, la pervadano, si impadroniscano di lei... Brava Manuela Iati. Cultura e società IL RICORDO Ciao Lino Hai solcato le onde più impervie, onde figlie di quel mare che ti ha fatto girare il mondo, vivere varie avventure e affrontare le difficoltà più disparate ma a te non faceva paura, tu lo sapevi domare Amavi far rivivere la tua vita da grande, saggio e vero Marinaio qual eri, raccontandola a noi ad episodi, quasi come fosse un film di avventura: ed è così che a noi quel mondo così lontano di cui ci parlavi così tanto ormai sembra di conoscerlo Eri forte e saggio ma anche uomo fragile e tenero nei tuoi sentimenti. Rifiutavi la morte perché avevi tanta voglia di vivere.. ma più passavano gli anni più il tempo disegnava il tuo volto, più dentro di te sentivi quel peso di quelle lancette che scorrevano inesorabilmente, i tuoi amici di sempre non c'erano più, quel mare che tanto avevi amato ultimamente ti dava solo brutti pensieri, tanto da non volerlo più vedere ti ricordava che eri rimasto solo tu, che del domani ormai non c'era più certezza Ed è così che è successo tutto troppo in fretta, tanto da non sembrare vero Pensavamo che non dovesse mai succedere o che comunque sarebbe avvenuto molto più in la, ma la verità è che quando si ama qualcuno si ha paura di pensare ed è sempre presto per lasciarlo andare La tua mancanza/assenza si respira in ogni angolo della casa. Manca il tuo sguardo dolce e felice nel vederci arrivare, le tue premure, quella Tv accesa che tanto ti piaceva guardare seduto tranquillo sul divano del salotto, il tuo saluto della buonanotte Manca il vivere insieme a te quotidianamente nelle espressioni e negli atteggiamenti normalissimi e comuni che oggi creano un vuoto dentro di noi Ora ci guardi da lassù, al di sopra del tuo mare, dove il tempo non fa più paura E alzando gli occhi al cielo sapremo con certezza che avremo un'altra stella da ammirare, un altro angelo custode Ciao Nonno Tua Olga Per San Valentino siate banali L asciatevi andare, niente polemiche, stop ai discorsi seri. Mollate la politica. Lasciate perdere la ndrangheta. Accantonate la crisi. Solo banalità per San Valentino. Fate l amore. Comprate chili di baci perugina, scartateli e leggetevi le frasi più sdolcinate che troverete. Uomini e uomini, donne e donne, donne e uomini. Fatelo come meglio vi aggrada, ma fatelo. Fate l amore. Non quello materiale dei corpi. Amatevi nell anima, ditevi cose che normalmente vi sembrano stupide, che vi fanno arrossire al solo pensiero. Siate infantili e comportatevi da adolescenti. Si, siate stupidi e passate dai fiorai a ordinare fasci di rose. Dedicate a qualcuno un pensiero d amore e accettatelo con gioia se qualcuno lo dedica a voi. Smettete il muso d ordinanza che per un giorno non andrà a detrimento del vostro decoro. Cosa vi costa? Un giorno, ventiquattro ore, 1440 minuti, non è un sacrificio enorme e a mezzanotte del quindici potrete tornare i cuori di tenebra di sempre. Fate l amore per San Valentino, potreste prenderci gusto e farlo tutto l anno. Anche se i problemi non spariranno dalla vostra vita, potreste affrontarli meglio con qualcuno al vostro fianco. Prima mostra felina amatoriale organizzata da O.L.A. A la Gru il gatto con gli stivali Altra splendida iniziativa dell'associazione di volontariato animalista O.L.A. Oltre l'arcobaleno di Siderno. Dopo il successo della mostra Cinofila Amatoriale, tenutasi a Locri il 18 dicembre a Palazzo Nieddu del Rio, il 17 febbraio, nella giornata mondiale del felino, con il patrocinio del Comune di Siderno ed all'interno dell'evento Il carnevale della Proloco, al secondo piano del Centro Commerciale La Gru di Siderno Marina, si terrà la Prima mostra felina amatoriale. Risaputo il loro amore per gli animali, non potevano che presentare l'evento Marilene Bonavita, presidente dell'associazione e Maria Teresa D'Agostino, anche lei giornalista. Chiunque nella serata potrà portare dei cuccioli da far adottare che, naturalmente saranno dati DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 28

29 IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER DANILO COLUCCIO Danilo Coluccio, un giovane sidernese che da anni si porta appresso la passione per la fotografia è stato inserito nello stretto novero dei fotografi professionisti specializzati nella documentazione di matrimoni dalla Wedding Photojournalist Association (WPJA), organizzazione internazionale su base associativa, che rappresenta, appunto, i fotografi professionisti specializzati nella documentazione di matrimoni ed eventi in uno stile spontaneo e riservato. la Riviera TORNA IL CORSO DI SOMMELIER AIS Tutti i segreti per imparare a degustare il vino e a valutarne le qualità L Associazione Italiana Sommeliers presenterà il prossimo lunedì 13 febbraio alle ore 20,00 presso L Enoteca Micuicola di Marina di Gioiosa Ionica il nuovo percorso formativo per Sommelier giunto oramai alla quinta edizione. Il programma didattico si articola in tre livelli e permette di conoscere al meglio e di apprezzare in pieno l affascinante mondo del vino. I partecipanti possono affinare le proprie capacità di degustazione esercitandosi su quasi 150 tipologie di vino di tutta Italia e di tutto il mondo, ed imparare ad abbinare il vino ai diversi cibi. Il I livello approfondisce gli argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, oltre alla conoscenza delle birre e dei distillati: durante il percorso formativo si imparano i trucchi del mestiere del sommelier a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini, passando dall organizzazione e gestione della cantina, fino all approfondimento della degustazione dei vini prodotti in Italia e del mondo. Nel II dopo debita compilazione del modulo di pre ed adozione dell'associazione. All'interno dell'evento ci sarà l'esposizione dello scultore Joey Gulloni e tutti i bimbi vestiti in maschera potranno fare le foto assieme al gatto che preferiscono grazie alla presenza del fotografo dello Studio Primo Piano di Siderno, grazie all'allestimento scenografico curato da Anna Arpaia di Emporio Arpaia. Tra gli ospiti, la professoressa e poetessa Daniela Ferraro, Roberta Papa accompagnata dal maestro Peppe Platani e la rivelazione dell'anno, il trio musicale Mattamusa. Presenti naturalmente, oltre al veterinario responsabile, il dr. Siciliano, la protezione civile Italia domani gruppo Ardore, i Rangers di Bianco e Leocos ambulanze di Locri. Il coordinamento alle riprese sarà cura di Enzo Lacopo (Promovideo TV digitale terrestre), Teleradio Sud e Telemia. Il significato della caccia al Cinghiale Molta la partecipazione dei cacciatori al convegno che si è tenuto ad Ardore Marina presso la biblioteca comunale sabato 4 febbraio. A confermare che sono tante le squadre di cinghialisti sul nostro territorio e che molti di loro hanno interesse a conoscere i metodi di gestione ed organizzativi di altre regioni. Nella fattispecie, il dr. Lopresti, originario della locride, ma ormai da tempo residente a Firenze, ha illustrato e fatto vedere attraverso video il significato della caccia al cinghiale in Toscana. Da sempre in Toscana la caccia grossa e molto sentita e regala a chi la pratica fantastici momenti di aggregazione. La serata si è poi conclusa con assaggi di vini tipici della locride, come il passito ed il vino bianco di greco, offerti dalla prestigiosa Azienda vitivinicola Lucà di Bianco. livello si perfeziona la tecnica della degustazione del vino, strumento essenziale per poterne apprezzare ogni sfumatura sensoriale ed, in particolare, per poterne esprimere un giudizio sulla qualità. Il III ed ultimo livello affronta la tecnica della degustazione del cibo, e soprattutto dell abbinamento cibo-vino, attraverso l utilizzo di una scheda grafica e di prove pratiche di assaggio di cibi con vini di diverse tipologie. Dal 5 marzo 2012 per 14 lunedì consecutivi quindi, gli appassionati del vino e dell enogastronomia potranno impegnarsi a diventare provetti Sommelier. Al corso può accedere chiunque abbia superato i 16 anni di età, siano essi professionisti del settore (chef, camerieri, ristoratori, etc) che semplici appassionati o curiosi del vino. I partecipanti saranno muniti di strumenti didattici e di degustazione fra i migliori: bicchieri da degustazione ISO, riviste e guide specializzate sul vino, libri di testo appositamente realizzati dall Associazione Italiana Sommelier. La regia organizzativa è a cura della delegazione territoriale dell AIS nella Locride operante dal 2006 e guidata da Pierfrancesco Multari che può contare oramai su circa 100 associati. Non ci resta, pertanto, che aspettare le novità che arriveranno dal mondo del vino e dei Sommeliers della Locride e brindare, nel frattempo, all avvio del nuovo corso di Sommelier, convinti che sarà proficuo e ricco di soddisfazioni per tutti i partecipanti. LE NOTE di MARA RECHICHI Lasciatemi cantare Quello spot pubblicitario che ha: un coppia; una donna seduta su una scala a chiocciola che si avvolge in un plaid; una ragazza che chiude gli occhi mentre il vento soffia tra i suoi capelli; un navigatore che compila una schedina (senza inchinarsi, magari); una ballerina raggomitolata su una sedia; tutti in coro intonano: Lasciatemi cantare, con la schedina in mano. C è poi un uomo in cravatta, in autobus che canta: vorrei una vigna per produrci il vino. E una donna, mentre ritira il bucato dal terrazzo: io sogno un parco per il mio bambino. Un aspirante cineasta: di un grande film sarò il produttore. Un altra donna in una schiumosissima vasca da bagno: voglio champagne ghiacciato a tutte le ore. Una mamma che guarda i figli giocare liberi in spiaggia: darò ai miei figli un futuro splendente. Un ragazzo che gioca a pallone in piazza: della mia squadra farò il presidente. Un giovane mentre beve in un pub con gli amici: con un sistema in ricevitoria si sistema la mia compagnia. I pensionati girovaghi in camper pensando ai nipoti: un milione a Giulio, un milione a Maria. Un giovane gommista: voglio fondare la mia scuderia. Il fidanzato alla fidanzata in un abbraccio con sullo sfondo una pista d aeroporto e un aereo che decolla sopra le loro teste: faccio una follia, ti prendo e ti porto via E tutti quanti insieme, con tutto il paese: lasciatemi sognare, con la schedina in mano, lasciatemi sognare, sono un italiano! Cosa??? E diventata questa la certificazione di italianità? Ci si deve affidare al Super-enalotto anche per poter avere i propri diritti: il parco per i bambini, un lavoro, viaggiare, costruirsi il futuro? Milioni di giovani ogni giorno studiano, si impegnano in qualche progetto lavorativo o di vita personale, cercano lavoro, si spendono nel sociale, sognando il futuro. Milioni di donne e uomini credono nella vincita più bella, quella derivante dal modello CUD. E tutti sognano di intonare: lasciatemi cantare, perché ne sono fiero, sono un italiano, un italiano vero! Facebook Quando un musicista incontra il suo mito Ho aspettato secoli questo momento: signore e signori, my friend Peter Gabriel! Qui Londra ed è tuttapposto! P.S. sarò immortale? Roy Paci DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 29

30 Parlando di L angolo di Parrello FESTIVAL DI SANREMO... Un uomo felice: Adriano Celentano. E così siamo giunti al Festival di Sanremo. Cantanti famosi e non, si esibiranno sul palcoscenico più famoso d'europa. Per la sua partecipazione Celentano avrà un compenso di settecentocinquantamila euro. Nessun rimorso per quei milioni di pensionati che vivono con quattrocento euro al mese; il rimorso arriverà tardi, e il corrispettivo verrà, così sottolineano tv e giornali, dato in beneficenza. La sera davanti al televisore: chi dorme prima, chi dopo. Quasi in tutti un solo desiderio: che finisca al più presto possibile. (Franco Parrello) Cinema& musica OROSCOPO ARIETE dal 21 marzo al 20 aprile Il fine settimana non è esattamente lineare; forse il partner sarà più scontroso del previsto. Attenti! TORO dal 21 aprile al 20 maggio Rilassante sarà il week-end. Prendete la vostra amata e godevi una domenica diversa dal solito! GEMELLI dal 21 maggio al 21 giugno I Gemelli nati il 9 e il 10 Giugno evitino, nel weekend, la compagnia di persone in odore di inflessibilità. CANCRO dal 22 giugno al 22 luglio Domenica sarebbe la giornata di tregua, se non fosse per quella Venere in quadratura sbagliata. LEONE dal 23 luglio al 23 agosto Interessante la configurazione lunare, che accompagnerà tutto il week-end, sarà molto piacevole! VERGINE dal 24 agosto al 22 settembre Da sabato con la Luna nel segno, vi riaprirete al mondo, con una attenzione rivolta all'entourage affettivo. BILANCIA Profili Vite ai confini Prima di rispondergli, lo guardò negli occhi e sentì di nuovo quella ostinata fitta al cuore, un misto di amore e dolore, che solo lui le faceva provare. E mentì anche a se stessa. SCORPIONE Ma per quanto sentimento e trasporto, per quanta poesia e weekend clandestini ci potessero mettere restava sempre quel triste dettaglio: era una storia di corna. Lui il capo, lei l assistente. Lui era sposato con figli, lei single e innamorata. SAGITTARIO CAPRICORNO SARA Odiava il cielo grigio di quegli ultimi giorni, odiava di VIOLA COSENTINO quelle nuvole cariche di umidità e di pioggia che, oltre l umore, le rovinavano anche la piega dei capelli. Maledetto inverno, che alternava giorni di freddo gelido ad altri battuti da un vento di scirocco che, risalendo dal mare, sembrava volerti asciugare anche l anima. Ma per Sara quello non era un inverno come gli altri. Era un inverno orribile. E tutto a causa di un uomo, che la stava consumando. Più ci pensava, più si rendeva conto che si era cacciata in una di quelle situazioni assurde e banali al tempo stesso. Una storia vecchia come il mondo. Una storia che se anni prima le avessero detto sarebbe capitata proprio a lei, avrebbe riso come una pazza. Invece eccola là, bella, giovane e abbastanza in gamba, ad incarnare il più scontato dei cliché: l amante del capo. A sua discolpa, c era anche da dire che Giorgio non era il solito capo, era un uomo straordinario, di un intelligenza feroce oltre che bello come il sole. E la loro relazione, nata, vissuta e combattuta nell arco di quegli anni era, nonostante tutto, la cosa più bella capitata ad entrambi. Almeno cosi diceva anche lui. Ma per quanto sentimento e trasporto, per quanta poesia e weekend clandestini, ci potessero mettere restava sempre quel piccolo triste dettaglio, quello scomodo dato di fatto: era una storia di corna. Lui era il suo capo, lei la sua assistente. Lui era sposato con figli, lei single e innamorata. Tutto il resto, un disastro. Il bip di un sms appena arrivato sul telefonino la distrasse dal noioso programma tv del venerdì sera che stava guardando con la madre. Sono riuscito a liberarmi, tesoro mio. Ho bisogno di scappare via da qui. Ti prego, sto impazzendo. Devo vederti, ora. Rieccolo. Ogni volta che litigavano, ogni volta che lei lo implorava di farla finita, perché quella storia la stava facendo a pezzi, lui si rifaceva vivo in quel modo. Giorgio ci teneva a lei, diceva di amarla e lei lo sentiva sincero. Non poteva mentire in quel modo. A volte era come ossessionato da lei. E questa cosa, questo potere che ancora aveva su di lui la faceva sentire bene. A volte la faceva sentire potente come una dea. Almeno fino al mattino dopo. Dove vai, esci? Si, mamma. Ma sta piovendo. Sua madre biascicava sempre stranezze, quando era ipnotizzata davanti alla tv. Non ti preoccupare, non farò tardi. Andò a cambiarsi, ma ci ripensò. Non era dell umore adatto per prepararsi per lui, sarebbe uscita cosi come era. E poi quella tuta aderente, le stava bene. Sapeva che lui l avrebbe trovata bellissima comunque. Indossò sciarpa e giubbotto e uscì. Lui era già sotto casa. Tutte le promesse a se stessa, tutti i buoni propositi di resistergli durarono il tempo di fare le scale. Appena incrociò gli occhi grigi di Giorgio e sentì il profumo della sua pelle, si perse ancora in quel pezzo di mondo a parte. In quella realtà fatta di loro due, dove tutto era concesso e niente era peccato. Non possiamo andare avanti cosi, Giorgio. Non ce la faccio più. Vuoi lasciarmi? Lasciarlo, era l unica cosa sensata da fare. In un attimo Sara, vide nella sua mente tutto quello che sarebbe successo. Avrebbe continuato ad amarlo per chissà quanto nonostante tutto, sarebbe rimasta ancora in disparte, a guardare dal di fuori la vita che avrebbe voluto vivere. Avrebbe continuato ad odiare quella moglie incolpevole e ignara di tutto e a provare tenerezza per quei figli che avrebbe voluto partorire lei. Avrebbe toccato il fondo, come da cliché. Fino a quando, un bel giorno non troppo lontano, qualcuno o qualcosa fosse intervenuto a rompere quel circolo vizioso. E tutto sarebbe tornato a posto. Niente più nuvole, niente più grigio, niente più inverni del cuore. Ma fino ad allora, era una guerra persa. Prima di rispondergli, lo guardò negli occhi e sentì di nuovo quella ostinata fitta al cuore, un misto di amore e dolore, che solo lui le faceva provare. E mentì anche a se stessa. Ma come posso lasciarti? Io non ti lascerò mai. ACQUARIO PESCI dal 23 settembre al 22 ottobre dal 23 ottobre al 22 novembre dal 23 novembre al 21 dicembre dal 22 dicmbre al 20 gennaio dal 21 gennaio al 19 febbraio dal 20 febbraio al 20 marzo Il fine settimana sarà molto in linea con la vostra sempiterna ricerca della bellezza: molto bene. Potreste dedicare il week-end a iniziative culturali o assistenziali. Sarà estremamente piacevole! Il week-end sarà stimolante dal punto di vista intellettuale: vedete gente, vi farà molto bene. L'ingresso di Venere in Ariete potrebbe inficiare il fine settimana con atteggiamenti troppo rigidi. Nel fine settimana, respirerete a pieni polmoni un'aria carica di novità e di socialità aperta. Il week-end riporterà in auge un gran desiderio di tutto ciò che c'è di bello, ma non scontato. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 30

31 CINEMA NUOVO Siderno,info:0964/ Benvenuti al Nord/ Mission Impossible 4 /22.00 CINEMA GOLDEN Roccela J,info:333/ La Talpa/ CINEMA VITTORIA Locri,info:339/ Benvenuti al Nord / CINEMA GARIBALDI Polistena,info:0966/ Benvenuti al Nord/ CINEMA POLITEAMA Gioia T.,info:0966/ Benvenuti al Nord/ CINEMA ODEON Reggio C.,info:0965/ Benvenuti al Nord/ CINEMA AURORA Reggio C.,info:0965/ Achab/ NUOVA PERGOLA Reggio C.,info:0965/ Carati/ MULTISALA LUMIERE Reggio C.,info:0965/ Sala de Curtis Tre uomini e una pecora/ Sala Sordi Stars Wars(3D) Sala de Sica Mission Impossible Sala mastroianni Alvin superstar 3/ I Muppet/ Millennium/ AL CINEMA la Riviera Blob of the week Piccolo Yeti A Canolo Abbalati, abballati, giuvani schietti e maritati... hai rimesso al proprio posto i piccoli pezzi della mia esistenza, ricomponendoli, dando loro una coerenza. Auguri amore mio per il tuo secondo anno di vita ti amo follemente, la tua mamma. Nino ingrati e Mario Lopez di Nip/Tuck Mimmo e le frittole i gagliu Mimmo Cavallaro e il suo team hanno lanciato la volata, lasciando il vuoto dietro di loro Quando l artista, di per se stessa, è un opera d arte. Nadia Martelli Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare. Bravissimo Mario Quelli che... la protezione civile a Roccela Jonica La verità dell Iride di Benjamin Bowson A San Valentino me la godo Metto da parte le chiacchiere d'ordinanza, archivio pene e rancori. Per San Valentino me la godo. Ho tirato a lucido il mio veliero, l'insomniac brilla a un sole splendido. Ho fatto rotta sulle Baleari e ho preso a bordo Oihane. Non fate finta di non ricordarvene. La basca dalla voce roca. Oihane Urruela, la donna che ha scosso la mia vecchia vita e le ha dato un senso. Ho deciso di strafare per la festa degli innamorati, sulla barca, oltre la mia dama, ho caricato ogni ben di Dio, facendo fuori una mazzetta di dollari alta due dita. Ho spiegato le vele al Mistral e preso la via del sud. Caraibi, cari miei. La pelle già ha iniziato a scottarsi e mentre voi sgombrate i vialetti dalla neve io sono steso a prua, con la mia musa al fianco e un cameriere che va avanti e indietro a portare mojito e rum. E non volevo dirvelo, ma voglio infierire. Ascolto la mia musica, quella che preferisco il progressive rock degli anni settanta. Ah D. continua a essere magico al basso e certo non è ai livelli del buon vecchio Pastorius, ma ha accettato di buon grado e per soli duecentomila dollari si è imbarcato sul mio veliero. D. B. non ha la nobiltà di Jaco buonanima che i soldi me li ha ridati indietro, lui i suoi li ha voluti direttamente sul conto. Ma anche lui è un drago al basso, e il prezzo ci sta tutto. Non fate finta di non capire, ho un cantante in carne e ossa e non uno stupido cd. Si il vantaggio di essere stato un grande criminale è questo, hai sempre un posto da dove tirar fuori un gruzzolo e toglierti qualche sfizio. Il resto dell'anno ci sto a fare i mea culpa, a cospargermi il capo di cenere. Per San Valentino torno lupo e godo di antiche razzie. Immagino che parecchi di voi venderebbero l'anima per un'esperienza come la mia. E in effetti solo il diavolo vi potrebbe concedere qualcosa che le vostre capacità vi precludono. Faccio o potrei fare quello che voi ipocriti vorreste fare non avendo gli attributi per farlo. Ho tanta di quella forza da rinunciare al paradiso in terra. Ma tanto fesso non sono e per San Valentino pecco, ed è così dolce il mio peccare che potrei restarmene per sempre nell'inferno caraibico, e non so quanti di voi resisterebbero se vedessero gli occhi di Oihane o sentissero i suoi sussulti. Per un giorno, fessi, rosicate. DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA RIVIERA 31

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