San Ponzo. Storia di un santo, anzi no. Due. Facciata della Pieve

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Nicolina Gattini
6 anni fa
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1 San Ponzo Storia di un santo, anzi no. Due. Facciata della Pieve Elaborato a cura degli alunni delle classi quinta e prima Scuola primaria di Ponte Nizza Progetto Arte, storia e sacralità a.s

LA STORIA DI SAN PONZO Ponzo era nato a Roma agli inizi del 300 d.c. da una famiglia di patrizi; suo padre era un senatore romano e sua mamma si chiamava Giulia.

2 LA STORIA DI SAN PONZO Ponzo era nato a Roma agli inizi del 300 d.c. da una famiglia di patrizi; suo padre era un senatore romano e sua mamma si chiamava Giulia. Anche se i Romani erano pagani e credevano in tante divinità, Ponzo venne educato secondo la religione cristiana. Infatti fu Papa Ponziano a dargli il nome di Ponzo, ma la sua famiglia, che era pagana, lo obbligò a diventare legionario, cioè un soldato dell esercito. San Ponzo legionario

3 Scudo dei legionari, particolare Ponzo però voleva praticare la fede cristiana e allora fuggì da Roma. Il viaggio fu molto lungo e, quando fu stanco per proseguire la fuga, si fermò in una località che a quel tempo si chiamava Le cascine. Poi questo paese prese il nome da lui, San Ponzo, al quale è stato aggiunto il nome Semola perché vicino al paesello scorre un torrente che si chiama così. Il paesello

4 Le grotte di San Ponzo San Ponzo viveva nella grotta che si trova qualche chilometro fuori dal borgo, verso il monte.

Quando pioveva, dalla grotta scendevano gocce d acqua miracolosa; chi si bagnava con quest acqua guariva

5 Viveva con la sua gallina che ogni giorno gli dava un ovetto da bere ma sicuramente gli abitanti del borgo lo aiutavano portandogli cibo e acqua. Quando pioveva, dalla grotta scendevano gocce d acqua miracolosa; chi si bagnava con quest acqua guariva da tutte le malattie. Ma la cosa speciale è che l acqua faceva bene soprattutto alle mamme che allattavano i bambini e ai neonati. Per questo tutti gli erano molto grati.

predicava il cristianesimo, temevano di perdere il loro potere.

6 Ma venne il 14 maggio di un anno che non sappiamo e arrivarono in paese i soldati romani. Essi cercavano tutti i cristiani che a quel tempo erano perseguitati dagli imperatori che, spaventati da ciò che predicava il cristianesimo, temevano di perdere il loro potere. I soldati trovarono San Ponzo, lo catturarono tra Le Cascine e Cecima e lì lo uccisero. Il gladium, la spada degli antichi Romani San Ponzo viene festeggiato proprio il 14 maggio. Elmo di un legionario

7 La pianta della Pieve di San Ponzo, elementi di architettura La pianta a croce latina ha la forma del corpo disteso di Gesù. Dove il sole sorge, vi è il capo di Gesù, dove tramonta ci sono i suoi piedi. Tutte le chiese sono orientate in questo modo.

non essere raggiunto dai soldati dell esercito romano per il quale era un legionario disertore.

8 UN ALTRA STORIA DI SAN PONZO Ponzo era nato a Roma e, da grande, era diventato un legionario. Lo scudo dei legionari romani Un giorno si stancò di combattere, fuggì da Roma e raggiunse l Oltrepò pavese, sperando di non essere raggiunto dai soldati dell esercito romano per il quale era un legionario disertore. Dopo un lunghissimo e faticoso cammino, un giorno giunse sulle alture di Fortunago quando per strada vide due buoi molto affaticati che tiravano un aratro. I campi vicino a Fortunago

9 Allora Ponzo, che aveva un animo molto sensibile e soffriva per il dolore di tutti, anche degli animali, sfiorò la terra di quel campo con le dita. Poco dopo uscì dal terreno l acqua fresca di una sorgente che dissetò le due creature. Il miracolo della sorgente Visse per lungo tempo a Fortunago ma poi, forse per paura di essere raggiunto dai soldati romani, se ne andò e raggiunse le grotte di San Ponzo dove decise di abitare. Qui visse a lungo finchè un giorno arrivarono i soldati Romani che gli tagliarono la testa.

Tanti anni dopo un sacerdote di Montalto Pavese trovò la testa di San Ponzo e voleva portarla nella sua chiesa, per riporla insieme alle ossa del corpo.

10 Tanti anni dopo un sacerdote di Montalto Pavese trovò la testa di San Ponzo e voleva portarla nella sua chiesa, per riporla insieme alle ossa del corpo. - Prenderò un carro, vi poserò la testa di San Ponzo e la porterò finalmente dove deve riposare per sempre. Il sacerdote così fece. Quando arrivò a Fortunago, caricò la testa su un carro e si mise in viaggio verso il paese dove riposavano le spoglie del Santo. Il carro tainato da un asinello in un primo momento si mosse speditamente verso verso valle, ma, piano piano, rallentava la sua corsa, come se trasportasse un grande carico di erba o di legname. Infatti quella testa diventò pesante, pesante, ma così pesante che non si poteva più trasportare! Era come se quella testa non volesse lasciare il paese, voleva stare lì! Così la testa di San Ponzo rimase a Fortunago mentre il corpo è conservato in un urna nella navata destra della chiesa di San Ponzo Semola, all estremità del transetto. Questo San ponzo è festeggiato il 2 settembre.

11 Conclusioni Dalle nostre ricerche è emerso il dubbio che in realtà i San Ponzo nella storia siano stati due; due vite differenti e due luoghi diversi,che a noi che abbiamo oggi una percezione delle distanze che è molto cambiata rispetto al passato, sembrano vicini.tante altre sono le cose in comune, come l elemento Acqua. L acqua nella vita di ogni creatura è fondamentale, lo è per i buoi abbeverati dalle acque miracolose scaturite dalla sorgente a Fortunago e per le mamme e i bambini che fortificano il corpo e lo spirito con quella che, scende dal cielo, accarezza la roccia delle grotte di San Ponzo prima di finire nei secchi custoditi accanto al focolare. In ogni caso è acqua fonte di vita. Gli autori Classe prima Fiumara Raffaele Gallotti Riccardo Moglia Maddalena Scognamiglio Maryjane Classe quinta Arancio Alessia Cremonesi Chiara Gennerino Davide Guidi Francesco Micheli Marco Moglia Alessia Pedemonte Samuel Pernigotti Martina Piccioni Riccardo Anno scolastico

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