In seguito, nel 1911, Dante Vaglieri, allora soprintendente, fece riprendere da un pallone frenato gli scavi in corso ad Ostia antica.

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1 LA FOTOGRAFIA AEREA

2 Il connubio fotografia aerea/archeologia ha in Italia origini che risalgono agli inizi del XX secolo quando entrambe le discipline, trascorsi i primi momenti pionieristici, iniziavano ad evolversi verso una precisa identità professionale. Già dal 1899, grazie all intuizione del Boni che se ne servì in occasione dei suoi scavi nel Foro Romano, questo tipo di fotografia aveva fatto il suo esordio fornendo allo scavatore informazioni di incontrovertibile utilità. Nel 1907 l Aeronautica riprese dall alto la zona di Fiumicino e di Porto trovando chiare tracce dell interrato bacino portuale di Claudio; l anno successivo il Genio Militare compì sul Tevere una serie di fotografie aeree per studiare la navigabilità del fiume. In seguito, nel 1911, Dante Vaglieri, allora soprintendente, fece riprendere da un pallone frenato gli scavi in corso ad Ostia antica. Scavi del Boni, preparativi per l ascensione del pallone.

3 Pallone frenato usato per le riprese fotografiche aeree sul Tevere ancorato ad una zattera nel corso del fiume; 1908 ca. Fotomosaico del fiume Tevere; 1908 ca. Foto del genio Militare

4 Nei primi anni Trenta l importanza della foto aerea in archeologia era ormai tale che i fratelli Nistri, fondatori nel 1921 del primo laboratorio di fotogrammetria italiano, per pubblicizzare la loro macchina aereofotografica scelsero immagini di noti siti archeologici.

5 La foto aerea, comunque, fu usata inizialmente a soli scopi documentativi: ripresa, da un insolito punto di vista, dell esistente e attestazione degli scavi in corso. Solo nel 1938 Giuseppe Lugli, sulla scia di questi risultati e delle innumerevoli e proficue campagne aeree di ricognizione archeologica effettuate in Inghilterra, Medio Oriente e nord Africa, usò questo tipo di fotografia anche per usi interpretativi. Roma, Foto RAF. Ma fu solo con la II guerra mondiale che il rapido sviluppo delle tecnologie e la grande quantità di immagini scattate a fini bellici portarono a determinare i tre momenti dell aerofotografia: 1. l'interpretazione, cioè il riconoscimento della natura e dell importanza delle tracce sul terreno visibili dalla fotografia; 2. l'analisi, cioè la conseguente trascrizione su mappa di tutti gli elementi conoscitivi utili relativi alla ricerca; 3. l'utilizzo delle informazioni. Il loro confronto, quindi, con quanto emerge da una ricognizione o da uno scavo fatti direttamente sulla zona interessata alle riprese.

6 La fotografia aerea è quindi ora mezzo di documentazione e di indagine. Albano Laziale, località La stella. Insediamento abitativo di età romana rinvenuto durante i lavori di costruzione del locale Ufficio delle Entrate ed in esso integrato. Foto di Alfredo Corrao Albano Laziale, località La villetta. Visione d insieme di uno dei cantieri aperti per la realizzazione della tangenziale scattata dall elicottero; sono visibili i resti di una villa romana ritrovati a poche decine di metri dalla via Appia Nuova. Foto di Alfredo Corrao Le apparecchiature tecniche e le metodologie di ripresa variano in conseguenza al risultato voluto e allo stato dei lavori.

7 Albano Laziale (Rm); lavori per la realizzazione della tangenziale. I sondaggi preliminari hanno messo in luce una necropoli ed una cava (visibili nella foto aerea) che, a lavori ultimati, saranno ricoperti dalla nuova strada. La campagna fotografica è stata condotta con lo scopo di documentare, oltre che lo stato dei lavori, quanto destinato a scomparire. Foto di Alfredo Corrao

8 La villa romana di Hechingen-Stein: il sito dopo i restauri del 1985.

9 Nora (CA). Il teatro e le zone adiacenti; edificio sul colle di Tanit; Tempio di Eshmum (Santuario di Esculapio). Foto della Missione Archeologica di Nora.

10 Il teatro romano di Terracina. Foto di A. Corrao

11 La via Appia antica tra Fondi e Terracina. Foto di Alfredo Corrao

12 Ripresa di uno scavo effettuata dall alto della scala di un camion dei pompieri. Foto da

13 1) Fotografia aerea della RAF scattata sui cieli di Lucca il 3 maggio del 44. Si leggono, in basso, le informazioni registrate sul negativo e relative ai dati di volo. 2) Particolare di un immagine aerea con, sul lato destro, il data strip che mostra, dall alto, bolla, orologio, altimetro, dati identificativi della camera e numero del negativo.

14 Schema del calcolo della scala di una foto: la lunghezza focale dell ottica usata, pari alla distanza tra piano negativo e lente dello stesso, divisa per la distanza intercorrente tra quest ultimo ed il terreno, determina la scala della fotografia.

15 Schematizzazione della sequenza di scatti in volo con la loro sovrapposizione (overlap) del 60%.

16 Il piano di volo. I corridoi di volo hanno una distanza tale da generare un sovrapposizione laterale (sidelap) del 15% che si aggiunge al precedente overlap. In questo modo è garantita la totale copertura del luogo e la sovrapponibilità delle foto sotto lo stereoscopio.

17 Le tracce archeologiche e la loro tipologia Nello specifico dell indagine archeologica, quali sono dunque gli elementi in grado di suggerire (ed a volte di svelare del tutto) la presenza di risultanze antiche sul terreno? Il terreno mantiene memoria degli interventi, antropici o naturali, che l hanno - anche se in tempi antichi - modificato. Rivela queste modificazioni attraverso delle tracce che la fotografia aerea può aiutare a riconoscere. Tracce che, beninteso, possono essere lette anche attraverso un attenta ricognizione sul terreno ma con, sicuramente, molta più difficoltà di quante non ne presenti la fotointerpretazione. La villa romana (fine I sec. d.c.) di Hechingen-Stein, Germania; Ad duas lauros, Roma; aeroporto di Centocelle; Froissy (Francia), linee di fondazione di parte di una villa gallo romana.

18 1) Infrarosso ai falsi colori di una villa gallo romana a Warfusée-Abancourt (Somme, nel nord della Francia). 2) Linee di centuriazione in una foto agli infrarossi ai falsi colori. Foto da

19 Tartigny (Oise) Francia. Necropoli; i cereali crescono più rigogliosi al di sopra delle tombe, dei recinti funerari e delle buche dei pali. Foto da Remiencourt (Somme), fondazioni di un piccolo tempio gallo romano. Foto da

20 Le tracce da umidità e quelle sul suolo nudo Tracce d umidità disegnano sul terreno un sito protostorico a Drucat, in Francia Grivesnes; la pianta di una villa romana rivelata nella sua interezza dal più veloce essiccamento del terreno in corrispondenza delle strutture sepolte. Maisnières; i cerchi, riconducibili a fossati protostorici, sono evidenziati per qualche minuto dalla rugiada mattutina sul terreno calcareo. Le arature profonde riportano in superficie le tracce di un insediamento romano a Vermand-Marteville.

21 Tracce sulla brina: cinta neolitica a L Etoile, in Francia. Foto da

22 Le tracce da vegetazione Il verde dell erba disegna sul terreno, in corrispondenza delle fondazioni, una villa gallo romana a Vélennes-Frémontiers. Splendidamente disegnato da un palese contrasto di colore, un antico fossato gallico si staglia sul campo coltivato. Grande cinta neolitica a l Étoile. La presenza della fossa si manifesta in diverse colorazioni a seconda del tipo di coltura impiantata nei campi. Stesso stacco cromatico, ma visto da terra, a La Chaussée-Tirancourt. Il precoce ingiallimento delle piante rivela un fossato romano sepolto nella piana prospiciente il cosiddetto Campo di Cesare.

23 Tracce da microrilievo e da sopravvivenza Roma, teatro di Pompeo. Esempio di persistenza in ambito urbano

24 Pasly. Cormeilles. Persistenze di antiche vie romane il cui tracciato è oggi riconoscibile nei limiti dei campi, nei sentieri e nell allineamento degli alberi.

25 Le anomalie e le false tracce Tra i cereali ormai secchi si intravede un fossato circolare di epoca protostorica circondato da numerose chiazze chiare di origine naturale e dovute all ultima glaciazione. 1) La forma degli alberi ricalca quella della fortezza, probabilmente carolingia, di Colline-Beaumont. 2) Questo boschetto a forma di stella rivela invece l ubicazione di un piccolo bastione difensivo degli inizi del XVII secolo.

26 La fotografia aerea da satellite Il proliferare dei satelliti commerciali ha aperto nuove vie alla fotografia aerea. Ciò anche tecnicamente dato che le frequenze su cui operano tali apparecchi permettono, usando determinate bande o sommandole in modo diverso fra loro, di ottenere risultati profondamente diversi ed esplicativi dello specifico aspetto che si sta indagando. Novi Sad e Belgrado, Foto a falsi colori (2 canali IR)

27 Roma, l Auditorium e la villa romana rinvenuta durante i lavori.

28 Roma, La zona tra il Pantheon e piazza Navona ripresa dal satellite Quickbird in modalità pan-sharpened MS. Foto da

29 Toledo, Spagna. Immagine Quickbird pan-sharpened multi-spectral all infrarosso. Foto da