ECONOMIA DEI BENI CULTURALI
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- Diana Di Gregorio
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1 Anno Accademico Lezione 9 ECONOMIA DEI BENI CULTURALI Salvatore Lo Giudice 1
2 9. - L UNESCO - I DISTRETTI CULTURALI 2
3 L UNESCO: United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la Scienza e la Cultura è un'istituzione internazionale intergovernativa. Precisamente, si tratta di un agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di educazione e tutela della cultura a livello mondiale. Il suo fine è di contribuire alla pace e alla sicurezza promuovendo la cooperazione tra le nazioni attraverso l educazione, la scienza e la cultura onde garantire il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione. 3
4 Nasce nel 1946 in seguito ad un trattato internazionale sottoscritto a Londra il 16 novembre Attualmente vi aderiscono 195 paesi; l Italia dal Uno dei ruoli che l Unesco si è ritagliata è quello legato alla creazione di una World Heritage List, o Lista del Patrimonio dell Umanità. Date le candidature da parte delle nazioni, l UNESCO sancisce se un determinato monumento possa definirsi come parte di essa, ovvero meritevole di particolare attenzione per la sua qualità culturale (o anche naturale).tale attenzione è da intendersi anche nel senso di porre in essere particolari misure per la sua tutela, compito che però è demandato alle nazioni che ospitano il monumento. 4
5 L Unesco fornisce 2 definizioni che hanno il compito di chiarire quali Beni possano essere posti sotto nella lista, e sono: Patrimonio culturale: l'insieme di complessi monumentali e siti con rilevanza storico- artistica, architettonica escludendo gli oggetti e, di conseguenza, i musei. Patrimonio naturale: luoghi con rilevanza relativa a caratteristiche naturali, geologiche, biologiche, fisiche. 5
6 Di recente introduzione sono i cosiddetti beni immateriali, ovvero quelle tradizioni orali che caratterizzano un popolo. Per quanto riguarda l Italia sono 3: i Pupi siciliani, il canto sardo la dieta mediterranea Altri beni immateriali che fanno parte del patrimonio Unesco sono: il tango argentino, la scrittura cinese e gli scritti di Anna Frank. 6
7 CRITERI PER L INSERIMENTO NELLA LISTA UNESCO: Affinché un sito venga inserito nella lista del patrimonio Unesco è necessario che vengano rispettati alcuni importanti presupposti: universalità unicità insostituibilità (nel caso il bene in oggetto andasse perduto). 7
8 Oltre a tali presupposti è necessario che il bene soddisfi almeno uno dei 10 criteri fissati dal Comitato per il Patrimonio dell'umanità per la relativa selezione: 1. rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; 2. testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico; 3. apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; 4. offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; 8
9 5. essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente; 6. essere direttamente associato ad avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale ( possibilmente in associazione ad altri punti); 7. rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale; 8. essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici; 9
10 9. essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell'evoluzione dell'ecosistema; 10. contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione. 10
11 Iter di inserimento nella lista Unesco: L'iter di inserimento ha inizio con la presentazione di una lista propositiva (tentative list) da parte del singolo Stato, in cui vengono segnalati i beni che si intendono iscrivere nell'arco di 5-10 anni In una fase successiva viene predisposta e presentata, per ogni singolo bene, la documentazione completa che include descrizione particolareggiata e piano di gestione per la tutela e la valorizzazione. Tale documentazione viene esaminata dall Unesco avvalendosi del supporto tecnico. 11
12 Tutto parte solitamente dalle amministrazioni competenti per la gestione del sito. Una prima richiesta di candidatura viene proposta presso il Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC). Il MiBAC valuta le diverse proposte pervenute ai fini della compilazione della nuova lista propositiva. Spetta al MIBAC stesso decidere quali siti debbano essere presentati al Comitato per il Patrimonio Mondiale. 12
13 LE CRITICHE ALLA LISTA UNESCO: 1. processo di selezione delle candidature: l ottenimento di un sito da parte di uno Stato, spesso, non è dato dall importanza storico/artistica del monumento, quanto da fattori economici, istituzionali e politici. l inserimento di un bene nella lista può essere condizionato dalla presenza di altri siti già Patrimonio dell Umanità nelle vicinanze la lista sta esplodendo, troppe candidature approvate fanno diminuire la percezione dell eccezionalità dell etichetta Patrimonio dell Umanità 13
14 2. Il secondo genere di critica riguarda la scarsa capacità sanzionatoria dell Unesco: L Unesco non ha potere, può soltanto consigliare di effettuare delle particolari operazioni di tutela e valorizzazione in conformità al piano di gestione, senza però poter obbligare lo Stato ad eseguirle. L unica cosa che l Unesco può fare in caso di inadempienza è di trasferire un sito dalla Lista Patrimonio alla lista Patrimonio in pericolo. 14
15 DISTRETTI CULTURALI Per distretto culturale si intende un sistema territorialmente definito, coincidente con un'area ad alta densità di risorse culturali, materiali, immateriali e ambientali e caratterizzato da elevati livelli di articolazione, qualità e integrazione dei servizi culturali rivolti all'utenza e da un marcato sviluppo delle filiere produttive collegate. In un distretto culturale, il patrimonio paesaggistico, monumentale e artistico ha un ruolo centrale nello sviluppo di quell'area; esso non presuppone necessariamente l'esistenza di capolavori assoluti, ma piuttosto prevede un mix di valori consolidati e di nuove proposte. 15
16 ll distretto culturale ha un'estensione prevalentemente sovracomunale; la sua delimitazione è legata alla riconoscibilità e all'identificazione del territorio da parte, prima di tutto, dei suoi stessi abitanti e pertanto non sempre coincide con i confini amministrativi. La capacità di un distretto culturale di creare legami localmente (di mettersi in rete ) e soprattutto, di entrare in circuiti tematici di grande respiro costituisce uno dei maggiori indicatori delle potenzialità e della maturità del distretto tesso. 16
17 In un distretto culturale un ruolo strategico è rappresentato dal coinvolgimento delle scuole (di ogni ordine e grado), poiché attraverso i più giovani è possibile coinvolgere anche le loro famiglie; inoltre sono importanti le operazioni di inclusione sociale e di formazione professionale legate alle nuove attività culturali e tecnologiche. Affinché un distretto nasca e si sviluppi, è necessaria un'attiva collaborazione tra i vari soggetti (enti territoriali, soggetti pubblici e privati del territorio) che favoriscano la costituzione di un sistema di offerta integrato tra le risorse culturali e ambientali del territorio, le infrastrutture e i servizi produttivi ad essi connessi e che ne garantiscano il buon funzionamento. 17
18 In particolare,devono essere presenti delle istituzioni erogatrici, dal momento che un intervento di valorizzazione richiede sempre notevoli investimenti. Il distretto in quanto organizzazione che insiste su un territorio dovrà anche essere in grado di esercitare un'attenta azione di monitoraggio del sistema durante la sua evoluzione. Il Distretto Culturale del Sud Est in Sicilia. 18
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