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Barbara Rosati
6 anni fa
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Club Alpino Italiano Sezione di Ragusa Cavagrande del Cassibile Domenica 18 giugno 2017 Direttori: Giancarlo Parrino 339 4373443 Fabio Sgarioto 328 3377775 e Sergio Trovato 335 8078667 Dalla scala

10 Ragusa-Chiaramonte km 1,2) partenza ore 8,40 Rientro: tardo pomeriggio Durata dell escursione: un giorno Equipaggiamento: zaino, scarpe da trekking, (non saranno ammessi escursionisti con scarpe

(consigliati), almeno 2 litri di acqua a persona, crema solare protettiva, mantella parapioggia, costume da bagno e asciugamano, indumenti e scarpe di ricambio da lasciare in macchina nell

1 Club Alpino Italiano Sezione di Ragusa Cavagrande del Cassibile Domenica 18 giugno 2017 Direttori: Giancarlo Parrino Fabio Sgarioto e Sergio Trovato Dalla scala Bizantina ai Ddieri e a Fosso Calcagno Appuntamento: ore 8,30 foro boario Ragusa (SP.10 Ragusa-Chiaramonte km 1,2) partenza ore 8,40 Rientro: tardo pomeriggio Durata dell escursione: un giorno Equipaggiamento: zaino, scarpe da trekking, (non saranno ammessi escursionisti con scarpe da ginnastica), bastoncini (consigliato l uso di un solo bastoncino per poter avere una mano libera), sconsigliato l uso dei bastoncini per chi fa la visita ai Ddieri, cappello, pantaloni modulari (consigliati), almeno 2 litri di acqua a persona, crema solare protettiva, mantella parapioggia, costume da bagno e asciugamano, indumenti e scarpe di ricambio da lasciare in macchina nell eventualità che si bagnino o da portare con se, secondo necessità Mezzo di trasporto: auto propria Tipologia del percorso e tracciato: ad anello: su sentieri, scalinate, guadi, carrarecce Difficoltà del percorso: EE (escursionisti esperti) Difficoltà del percorso per la visita ai Ddieri: EEA (escursionisti esperti con attrezzatura) Dislivello totale in metri: 456 Altitudine in metri sul livello del mare: da quota 478 a 298 Lunghezza del percorso in chilometri: 10 Tempo di percorrenza in ore: 5 Ripari lungo il percorso: no Guadi da attraversare: 2-3 guadi, con probabilità di bagnarsi fino alle ginocchia Acqua potabile lungo il percorso: una sorgente di acqua nei pressi dell Uruvu Tunnu Pasti: in proprio Numero massimo dei partecipanti: 20 Numero massimo dei partecipanti per l escursione ai Ddieri:6 persone oltre alle due guide Informazioni particolari: L escursione a una parte dei Ddieri è facoltativa e destinata a escursionisti esperti che non soffrono di vertigini su terreni rocciosi molto ripidi e con l ausilio di corde.gli escursionisti si divideranno in due gruppi per poi ricongiungersi successivamente a Fosso Calcagno. Evitare assolutamente di camminare lungo le sponde del fiume senza scarpe o con scarpe da scoglio. All interno di Cavagrande non c è segnale telefonico Quota di partecipazione: contributo volontario 2 I non soci devono partecipare alla presentazione dell escursione e attivare la copertura assicurativa entro giovedì 15 giugno; costo 6 Tel./Fax Posta Elettronica: segreteria@cairagusa.org

2 Programma dettagliato dell escursione; Da Ragusa raggiungeremo la zona di Cavagrande passando per Giarratana, contrada Poi, Palazzolo, ss.287 Mare-Monti, Sp. 4. L escursione inizia dall ingresso di contrada Carrubbella che dista un paio di chilometri dal sentiero principale detto Scala a Cruci, tutt ora chiuso e impraticabile a causa del vasto incendio del 25 giugno L escursione si snoda su un insolito percorso ad anello, percorrendo un lungo tratto del fondo valle di Cavagrande del Cassibile, da est verso ovest, con un itinerario veramente affascinante, fuori dai sentieri più battuti dei classici laghetti di Avola, lontano dagli schiamazzi e dalla presenza spesso eccessiva di turisti ed escursionisti occasionali. Dalla Carrubbella inizieremo la discesa percorrendo un sentiero che ci farà raggiungere abbastanza agevolmente l antica scala Bizantina, che si fa largo a zigzag tra massi ciclopici, all ombra dei lecci, lungo la piccola cava laterale di Fosso Calcagno, sino a incrociare il panoramico sentiero di Mezzacosta. Quest ultimo si snoda lungo tutto il fianco sud della valle, mantenendosi ad una quota pressoché costante. (Chi va a visitare i Ddieri prosegue sul sentiero per qualche centinaio di metri ancora). Dopo aver percorso pochi metri del sentiero di Mezzacosta, inizia la discesa dal sentiero che conduce ai laghetti di Fosso Calcagno Si tratta della parte più impegnativa del percorso in quanto il sentiero è veramente impervio, ripido e stretto, con tratti sterrati scivolosi. Arrivati nel fondo valle (con ogni probabilità saremo i soli escursionisti presenti) ci troveremo immersi in un scenario fatto di cascate e laghetti color smeraldo. Qui faremo una sosta per il bagno che potrà fare anche chi non sa nuotare in quanto c è una zona dove l acqua del fiume non è profonda. Quando i due gruppi saranno di nuovo uniti riprenderemo il cammino percorrendo un sentiero seminascosto che costeggia il Cassibile. E un continuo susseguirsi di cascate, laghetti, urvi, radure alternate a tratti di vegetazione più fitta e a volte invadente. E questa la parte più selvaggia dell escursione. Costeggeremo sempre il lato sud del fiume sino ad arrivare al Bosco Segreto dove faremo la pausa pranzo. Si riparte affrontando un paio di facili guadi per poi lasciare il fondovalle attraverso un sentiero, in salita che si inerpica su una caruta di acqua, appena visibile e con tratti impervi, fino a ritornare sul sentiero di Mezzacosta. Poi ammireremo dall alto l Uruvu Tunnu, un grande spiazzo sgombro da vegetazione dove al centro insiste un laghetto molto profondo. Essendo l unico laghetto attualmente ufficialmente fruibile, se sarà invaso da turisti eviteremo di sostare mantenendoci invece sul sentiero di Mezzacosta immerso nella lecceta che ci condurrà alla cosiddetta Presa Enel. E una piccola diga di proprietà dell Enel che con un sistema di chiuse prendeva l acqua e la incanalava in una tunnel di forma ovale scavato nella roccia per 9 chilometri (da cui il nome Presa ), che per mezzo di una condotta forzata, con un salto di oltre 300 metri, alimenta tutt ora la centrale idroelettrica di Avola. Infine risalendo A scala a Prisa usciremo dalla cava per fare ritorno al punto di partenza.

3 Evidenze più importanti e cenni storici; Cavagrande del Cassibile è la più grande cava degli Iblei. Si estenda per circa 14 km, ha una larghezza massima di 1200 metri e una profondità che supera i 300 metri. E compresa nei comuni di Avola, Noto e Siracusa. La Riserva naturale orientata è stata istituita nel 1990 ed è gestita dall'azienda Foreste Demaniali. I primi abitanti della cava furono i siculi, tra il 1000 e l 800 a.c. La scelsero perché difesa da inaccessibili pareti a strapiombo e per l abbondanza di acqua. Vi costruirono una necropoli, successivamente utilizzata come abitazioni in epoca bizantina, i Ddieri, ancora oggi molto difficili da raggiungere, occupano il versante sud di Cava Grande è presentano un sistema di grotte e cunicoli che si sviluppa per circa un chilometro su diversi livelli paralleli per un totale di 140 ambienti. Sono ipogei sepolcrali databili al periodo siculo; furono anch'essi riutilizzati come abitazioni in epoca bizantina. Il sentiero di Mezzacosta è stato realizzato nel 1912 dagli operai che hanno costruito A prisa una condotta sotterranea lunga 9 km che costeggia in orizzontale tutta la cava (la pendenza è dello 0,15%). Sono ancora visibili le finestre di ispezione e manutenzione della condotta. A prisa termina in un bacino artificiale a servizio di una condotta forzata, che con un salto d acqua di oltre 300 metri alimenta le turbine della centrale idroelettrica di Avola, recentemente restaurata e quindi funzionante. MAPPA E PROFILO ALTIMETRICO

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