Il teatro nel Rinascimento

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1 Il teatro nel Rinascimento Bozzetto scenografico di Baldassarre Lanci XVI sec.

2 Origini del teatro all italiana Fra 400 e 500 lo spazio dei luoghi deputati (vedi teatro sacro medievale, in particolare Passioni e Misteri) si organizza in spazio del teatro. In Francia dalla prima metà del 500 ci sono teatri a pagamento per le rappresentazioni delle Passioni, con un palco unico e un luogo per gli spettatori che si richiama al teatro romano. A Roma una Passione è allestita all interno del Colosseo (1490) Scena per il San Lorenzo, Colonia, 1581

3 Il nuovo teatro umanistico Accanto al teatro sacro e agli spettacoli di tipo giullaresco (da cui avrebbe avuto origine la commedia dell arte a metà del 500) fra 400 e 500 nacque il teatro umanistico. Riscoperta del teatro latino: studio, traduzione e imitazione dei testi ricerca storica per ricostruire teatri e spettacoli Scena per gli Adelphoi di Terenzio

4 Pianta di teatro greco nell edizione di Vitruvio di fra Giocondo (1513). Così i primi studiosi umanisti vedevano il teatro greco; si noti la pianta rettangolare circondata da un muro

5 1,2,3. Scene per l Andria di Terenzio (1493) Le case dei personaggi sono unite in un unico spazio da colonne: sembrano essere così considerate come parti di un tutto, rappresentante una strada di città. Siamo alla soglia di una nuova età teatrale: basterà sostituire le case con uno sfondo dipinto in prospettiva Scene per l Heautontimoroumenos di Terenzio (1493)

6 Schizzo per la scena di Betìa di Ruzante

7 Il movimento, in origine erudito, si innestò nelle feste di corte e si trasformò in moda culturale: prima le commedie in latino di Plauto e Terenzio, poi quelle originali in italiano (di Ariosto, Bibbiena ecc.) vennero messe in scena a corte. Ultima tappa fu la costituzione di luoghi teatrali veri e propri e di scene: Scena per l Eunuco di Terenzio al recupero del passato si affiancano elementi nuovi, come la scenografia in prospettiva.

8 La scena in prospettiva Sia il teatro antico che quello medievale si erano avvalsi di scene plastiche. Ora si scopre che una reggia, un gruppo di edifici, una strada non c è bisogno di costruirli: grazie alla prospettiva si possono dipingere su una parete piana in modo che diano l apparenza delle tre dimensioni. Per la Cassaria di Ariosto (1508) Pellegrino da Udine propose una scena prospettica dipinta, che colpì un cortigiano ferrarese che ci ha lasciato la sua testimonianza: Baldassarre Lanci Bozzetto scenografico (1568)

9 I testimoni Bernardino Prosperi, cortigiano ferrarese, scrive ad Isabella d Este, duchessa di Mantova: «il meglio [dello spettacolo della Cassaria del 1508] è stato la sena dove se sono representate una contracta et prospectiva de una terra cum case, chiesie, torre, campanili e zardini, che la persona non se può satiare e guardarla per le diverse cose che ge sono, tute de inzegno e bene intese, quale non credo se guasti, ma che la salvarano per usarla dell altre fiate.» Baldassar Castiglione descrive in una lettera la messa in scena della Calandria ad Urbino (1513): «la scena poi era finta una città bellissima con le strade, palazzi, chiese, torri, strade vere, e ogni cosa di rilievo, ma aiutata ancora da bonissima pittura e prospettiva bene intesa.» Gerolamo Genga aveva infatti inserito accanto al fondale dipinto degli elementi architettonici in rilievo.

10 Baldassarre Lanci Bozzetto scenografico, utilizzato per una rappresentazione del 1568 de I Fabii di Lotto del Mazza. Riconoscibili la cupola e il campanile del duomo e il palazzo comunale di Firenze.

11 Teatri di corte e scene La storia del teatro del Rinascimento è il definirsi di una forma, il passaggio dal «luogo degli spettacoli» al teatro, dagli spazi per la rappresentazione allo spazio del teatro, qualificato e significante prima del suo uso. Il primo teatro stabile (distrutto in un incendio un anno dopo) fu allestito a Ferrara nel 1531 per una rappresentazione della Cassaria di Ariosto a corte: sembra che avesse una scena costruita in prospettiva sul genere di quella che realizzerà il Palladio a Vicenza. Fondamentale la pubblicazione nel 1545 del Secondo libro di prospettiva di Sebastiano Serlio, che contiene suggerimenti su come costruire un teatro (si ispira al De architectura di Vitruvio, edito nel 1486) e i modelli delle tre scene: tragica, comica, boschereccia. Serlio, pianta di teatro

12 Scena tragica. Una scena simile venne realizzata da Palladio e Scamozzi nel teatro Olimpico di Vicenza ( ) con «casamenti di grandi personaggi»

13 Casa della ruffiana Scena comica. Doveva rappresentare una via o piazza con più case a fronte.

14 Scena boschereccia: usata per il dramma pastorale, rappresentava alberi, sassi, colli, montagne, erbe, fiori, fontane.

15 Alla scena rappresentante una piazza di città si unì poi un elegante arco di proscenio, ad arco o rettangolare, così che la scena non è più una parte della sala, ma diventa un quadro, separato dalla zona del pubblico. Istituzione di teatri di corte regolari, sviluppo degli intermezzi. Scene mobili e macchine per variare le scene, ad es. Buontalenti realizzò al teatro di corte dei Medici diverse scene mobili (veduta di Firenze, nuvole, grotte, paesaggio marino ecc.) Arco di proscenio, porta regia, teatro Olimpico di Vicenza

16 Attori e pubblico Gli attori del teatro colto rinascimentale erano dilettanti: componenti di allegre brigate di studenti, gentiluomini e letterati di corte, membri di accademie teatrali cittadine. Recitavano solo gli uomini, occasionalmente, perché il mestiere di attore era considerato disonorevole, riservato a persone rozze e ignoranti, a saltimbanchi e girovaghi: coloro che lo esercitavano era scomunicati dalla Chiesa. Tiziano, Ritratto di gentiluomo, 1541

17 Il teatro umanistico fu a lungo uno spettacolo d arte fruito da un pubblico d élite. Quando si ebbero spettacoli con un pubblico numeroso (5000 e più spettatori) si ebbero due livelli di fruizione: 1. il livello dotto, dei cortigiani che comprendevano il significato delle allusioni, dei doppi sensi, delle figurazioni allegoriche; 2. il livello ingenuo, di chi si accontentava di ammirare l apparato scenico, gli effetti spettacolari, i balli, i costumi e le sorprese degli intermezzi. Incisione che raffigura il Ballet Comique de la Reine di Baldassarre Baltazarini da Belgioioso (1581). Museo del Louvre

18 Liceo scientifico «Giacomo Ulivi», a.sc , prof.ssa S. Borsi Fonti varie fra cui Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari-Roma 2005