Zero Un azione di pace nel mondo delle immagini false

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1 Zero Un azione di pace nel mondo delle immagini false Sono molto contento di essere qui con voi stasera perché ci sono un sacco di ragazzi. Mi fa molto piacere perché le cose di cui parleremo questa sera riguardano l immediato futuro, cioè la nostra vita. C entra con l 11 settembre e c entra in una maniera tremenda. Vi dico subito due cose su Megachip. Che cos è Megachip? Megachip è l origine di questo film e di questo libro. E di tante altre cose che sono state cominciate. Mega perché il problema della comunicazione e dell informazione è diventato il problema principale della società moderna senza il quale non c è nessuna democrazia. E siccome l insieme della comunicazione è totalmente privo di democrazia, stiamo perdendo la democrazia. Chip perché siamo entrati nell epoca delle immagini e le immagini sono possibili anche se sono completamente false. Gran parte di quello che vedete e vedrete nella vostra vita sono immagini. E gran parte delle immagini che vedrete saranno false. Non parzialmente. Integralmente false. Voi state guardando un mondo di immagini false. L 11 settembre è il paradigma della bugia. Per questo

2 abbiamo fatto un film sull 11 settembre e non perché siamo contro gli americani. La versione dei fatti dell 11 settembre è falsa. Dimostrabilmente falsa. Perché l 11 settembre è il paradigma della falsità del mondo contemporaneo? Attraverso l 11 settembre noi abbiamo visto un film, un film falso. Ma noi abbiamo creduto di aver visto tutto, perché lo abbiamo visto con i nostri occhi. Ecco il primo inganno. Lo abbiamo visto, noi abbiamo visto crollare le Twin Towers. Miliardi di persone hanno visto questo spettacolo e ci hanno creduto. Ma dal 2001 ad oggi se ne è parlato solo per riferire delle opinioni, mentre i fatti sono stati oscurati completamente. Allora noi nel momento in cui volevamo cercare, cerchiamo e cercheremo di svelare l inganno che è contenuto nel sistema dei media e della comunicazione abbiamo scelto l 11 settembre come paradigma. Uno che capisce questo capisce tutto il resto. In realtà Megachip si propone di battersi per la democrazia nella comunicazione, come recita il suo sottotitolo. Perché democrazia della comunicazione e non dell informazione? Perché se voi guardate bene i programmi televisivi in un giorno qualunque o comprate uno di quei giornali che si occupano della programmazione televisiva vi accorgerete che l informazione all interno del palinsesto televisivo, con tutti i telegiornali della televisione italiana, è meno del 10%, e precisamente intorno all 8%. Il resto che cos è? Domanda puerile. Il resto, cioè quello che 35 milioni di italiani, voi compresi, guardano tutti i giorni in tutti e sette i canali televisivi nazionali, è pubblicità e intrattenimento che è il 90-92% all incirca. Badate bene che le ore dedicate alla pubblicità e all intrattenimento sono le più costose. Per esempio, un programma come Le Iene o Bruno Vespa, che come molti di voi avranno capito non è informazione ma intrattenimento, costano una valanga di soldi. Quindi il potere dove sta? Da dove vengono le idee che hanno formato milioni di persone in Italia, che hanno abbassato il livello morale ed intellettuale del nostro paese negli ultimi trent anni? Dai telegiornali bugiardi? No. Vengono dall intrattenimento e dalla pubblicità. Io non credo alla controinformazione, per quanto io stesso la faccia e lo stiamo facendo anche noi questa sera. Il mio sito lo fa come quello di Megachip. Noi però facciamo tutto questo sapendo che questa non è la risposta giusta al problema. Perché la controinformazione riguarda si e no il 15% di ciò che milioni di persone vedono ogni giorno. Non sto parlando di voi, ma della donna e dell uomo normale che lavorano tutto il giorno e che alla sera si mettono le pantofole e guardano l intrattenimento mescolato con la pubblicità. Sono milioni di persone. Le statistiche dicono che 30 milioni di persone non leggono mai un giornale, non comprano mai un libro, quindi l unica comunicazione tutta intera che ricevono è solo quella che gli deriva dalla televisione. Ma dove

3 sta l inghippo? L inghippo sta nel fatto che abbiamo la controinformazione, ma non abbiamo un controintrattenimento e una contropubblicità. Per cui quando fai controinformazione raggiungi il 10% delle persone e il 90% del messaggio è interamente in mano dei padroni delle nostre vite. E siccome i padroni delle nostre menti sono lontani dalla democrazia come la Terra è lontana dal Sole non ci diranno nulla di vero, cercheranno di ingannarci in tutti i modi possibili, lo fanno tutti i giorni. Allora questa è la nostra scelta. Accettare lo stato delle cose significa finire rimbambiti come quasi tutta la popolazione italiana. Se accettiamo tutto questo, e parlo a quelli un po più anziani, accettiamo che i nostri figli siano rimbambiti da questa televisione. Questo avviene sistematicamente perché le idee di un bambino di dieci anni, in Italia, in questo momento, non sono mica fatte dal papà e dalla mamma, non sono neanche fatte dalla scuola. Le idee vengono dalla televisione. E alla televisione cosa c è? C è la signora De Filippi, cioè la feccia dell incultura, la vergogna del paese che domina intere ore della nostra televisione. E c è l 11 settembre. E quindi o noi affrontiamo questo problema, nel senso che ci difendiamo sistematicamente, cioè investiamo il sistema della comunicazione e lo cambiamo oppure noi non avremo una sola chance di vincere, perché non si può combattere contro l insetto, intendo Bruno Vespa, con un corpo di 200 persone quando lui parlerà comunque con tre milioni di persone. Non c è battaglia. Così si perde. Noi possiamo avere le idee migliori, possiamo essere i più intelligenti, i più capaci. Ma la battaglia la perdiamo perché noi parliamo a 200 e lui a tre milioni. Allora qualcuno dirà: come facciamo con i mezzi che abbiamo? E io dico che siamo più forti di quello che immaginiamo. Non ci abbiamo mai provato. Questo è il problema. Non abbiamo mai provato ad ingaggiare una battaglia su questo terreno. Siamo tutti abituati a pensare che la battaglia si fa con le lotte sindacali, con le lotte politiche, magari votando una volta ogni tanto. Ma non è lì che si svolge la battaglia vera. Non è più lì. Perché anche se tu sei bravissimo ed hai lavorato ad una meravigliosa piattaforma sindacale e hai trovato la strada giusta per dire che cosa vuoi, se non sei trasmesso non esisti. Semplicemente. Esisti solo se sei in televisione. Una delle questioni più importanti per me, e di cui si occupa Megachip, è che noi stiamo entrando nel mondo dell immagine. C è un bellissimo libro in proposito che si chiama Homo videns, dal latino l uomo che vede, scritto da un commentatore politico abbastanza conservatore che si chiama Giovanni Sartori, scrive sul Corriere della Sera, ma ogni tanto scrive delle cose molto, molto interessanti. In questo libro lui dice che noi siamo parte di una mutazione antropologica. Traduco: noi stiamo diventando un altro essere umano. L essere umano homo videns è

4 diverso dall essere umano homo legens. Tutti quelli che leggono sono, per così dire, razionali. La lettura, non importa che cosa, anche un giornale sportivo, è una lettura razionale. Se voi leggete una cosa e non l avete capita, la leggete di nuovo e la capite. Adesso provate però ad immaginare il mondo delle immagini in movimento. Non ha niente di razionale. Se voi prendete una fotografia e la proiettate sullo schermo che cosa c è che lega il lato destro e il lato sinistro dell immagine? Niente, assolutamente niente. Non c è un collegamento logico. Però per un bambino di sei anni vedere ogni giorno fra le sei e le otto le immagini sullo schermo televisivo, non importa quale canale, significa vedere uno spot pubblicitario, una notizia, un po di intrattenimento, un quiz televisivo. Cosa pensate che il bambino possa ricavarne qualche idea logica? Non c è nessuna logica, non c è nessun collegamento, non c è nulla di razionale. Sono tutte emozioni, sensazioni. E per di più entrano nei vostri occhi e raggiungono la corteccia cerebrale senza nessun controllo razionale da parte vostra. Come possiamo difenderci da questo messaggio che diventerà un messaggio universale? E del resto lo è già. Abbiamo tutti i telefonini, abbiamo tutti il computer, abbiamo tutti i televisori. Dopodomani tutti voi avrete, volenti o nolenti, avrete nella vostra casa lo schermo universale e sarà il vostro computer, il vostro telefono, il vostro televisore, la vostra memoria, la vostra telecamera, la vostra macchina fotografica e ce l avrete in tasca tutti. L immagine sarà dominante. O noi saremo in grado di educare un intera generazione alla lettura dell immagine o noi avremo una popolazione di persone totalmente manipolate dalle immagini false. Bisogna vaccinare le persone in massa. Non dalla difterite o dalla scarlattina, ma dalla televisione e dall immagine. Educare i bambini fin dalla prima infanzia a leggere le immagini e ad interpretarle, a capire il trucco, ad imparare dove sta l inganno. Noi lo stiamo facendo. In decine di scuole in Italia: insegnare la televisione ai bambini delle scuole elementari. Dargli in mano una telecamera e dirgli: vai a casa, fai il tema. Intervista tuo padre e poi torni a scuola e ci spieghi che cosa hai girato e perché e poi facciamo il montaggio. Lo stiamo facendo in decine di comuni italiani. Vengono fuori dei bambini completamente diversi perché ne sanno molto più di tutti gli altri e nel recepimento dell immagine hanno uno strumento in più. Altro che l inglese. Chi sa decodificare la televisione e l immagine diventa una persona di un livello superiore, homo videns razionale. Ecco cosa è Megachip. Per far questo significa rimboccarsi le maniche, cominciare a lavorare in questa direzione, moltiplicare questa esperienza, educare i bambini, educare i genitori, educare gli insegnanti, educare tutti. Questo è un grande lavoro culturale, una straordinaria operazione politica nella

5 quale si può vincere perché gente come l insetto, come questi che invadono la televisione tutti i giorni, la Palombelli, il ciccione su La7, sono forti perché non sono mai stati contestati. Nessuno ha mai provato a dirgli sei un buffone. Bisogna provare a dirglielo e quando raccontano bugie bisogna fargli sentire la nostra riprovazione di massa, bisogna scrivergli mail, bisogna inviargli fax, bisogna contestare la televisione, bisogna manifestare sotto le loro sedi. E quando raccontano bugie bisogna chiedergliene conto. Ecco perché è nata Megachip. Abbiamo bisogno di voi, non posso farlo solo io. Io ho bisogno di teste che ragionano in questo modo, perché da queste teste verranno fuori bambini capaci di ragionare in modo autonomo e capaci di difendersi. Più o meno questo è l obiettivo. Il film Zero verrà presentato alla Festa del cinema di Roma. Contiamo di fare 1000 proiezioni in Italia e di farlo arrivare ad almeno di persone. Questo film è stato finanziato dalla gente, abbiamo circa 400 finanziatori e sono quelli che appariranno alla fine del film, anche quelli che hanno dato 10 euro. Il film è stato fatto perchè loro lo hanno fatto. Inoltre il film è il risultato di un lavoro collettivo, di un gruppo legato a Megachip e, se il film funziona, diventerà una casa di produzione cinematografica permanente e si chiamerà Zero come il film. Abbiamo già un gruppo di persone che ci sta lavorando ed alcuni dei più grandi giornalisti della televisione. Al film Zero seguiranno altri film su cose di cui la televisione non parla. Faremo un vero e proprio programma di film, di programmi televisivi, di intrattenimento televisivo e cominceremo a produrre. E, se le cose ci vanno bene, l idea che io ho è quella di dar vita ad una televisione satellitare. In questo modo ci daremo uno strumento politico di combattimento sul terreno degli altri. Quello che volevo dirvi riguardo all evento di cui parla il film è che ci troviamo di fronte ad un fatto che ha cambiato la storia, siamo entrati in guerra. In guerra ci siamo già da sei anni. Fra poco, ne sono assolutamente certo, comincerà una terza guerra dopo l 11 settembre (Afghanistan e Iraq le prime due). La terza guerra sarà contro l Iran. Gli USA hanno già preparato l attacco, hanno già definito tutti gli obiettivi. Più di 1600 obiettivi saranno bombardati nel corso del prossimo anno. Ieri sera, l ex ambasciatore americano all ONU, Bolton, mi ha detto, durante un programma televisivo, testualmente, non possiamo aspettare un altro anno. Quindi ce lo hanno già detto. Io credo prima dell estate. Bombarderanno l Iran per farlo tornare all età della pietra. Bombarderanno i siti nucleari, le fabbriche, le strade, i ponti, faranno quello che hanno già fatto contro la Serbia. Non metteranno a terra un solo uomo perché sanno benissimo che non possono conquistare

6 l Iran, ma vogliono distruggerlo. Il che significa, come sempre, mi permetto di citare Mao Tze Tung, che i reazionari hanno la capacità di sollevare le grandi masse per poi farsele ricadere sui piedi. Loro pensano di attaccare l Iran e di demolirlo. E invece l Iran reagirà perché è un grande paese che ha il suo orgoglio e anche le sue armi, e saranno guai per tutti, anche per noi perché anche noi europei saremo trascinati in guerra. Quindi l 11 settembre, questa riflessione sulla menzogna che ci hanno raccontato non è uno sfizio, è una forma di lotta per la sopravvivenza, una sorta di difesa. Più gente guarderà questo film, più difficile sarà per il governo italiano accettare l attacco contro l Iran, più difficile sarà per gli americani scatenare il bombardamento. Questo film e questo libro non sono nient altro che un azione di pace. E un film diverso da quelli che girano su internet, abbiamo potuto utilizzare materiali che nessun altro ha, li abbiamo costruiti noi. Nel film c è un signore che si chiama Brian Clarke e il suo ufficio, nella torre sud, stava cinque piani sopra il punto in cui ha impattato l aereo. Questo signore ne è uscito vivo e ci ha raccontato come mai. E sceso giù, è passato attraverso l incendio, ha salvato un altra persona, è sceso e si è salvato anche lui. Perché lo abbiamo utilizzato il signor Clarke? Perché questa è la dimostrazione che non è vero che le torri sono crollate perché le strutture di acciaio si sono indebolite a causa dell esplosione e del kerosene che bruciava. Niente affatto, tanto è vero che il signor Clarke ha attraversato l incendio e se ci fosse stato l acciaio che bruciava non ci sarebbe mai riuscito. Poi abbiamo una foto inedita di una donna che si affaccia dal buco in cui è entrato l aereo perché dopo 20 minuti non c era più nessun incendio. La tesi secondo cui i grattacieli sono venuti giù perché l acciaio è stato fuso dal kerosene è totalmente sbagliata. Il film dimostra punto per punto che la versione ufficiale dell accaduto è falsa. ( ) Una delle cose che non sono state analizzate in questi anni è chi ha giocato in borsa con le compagnie assicuratrici del World Trade Center. C è un abbondante documentazione sul fatto che c è stato chi ha giocato in borsa prima dell 11 settembre acquistando e vendendo le options, cioè le azioni, con un meccanismo finanziario che consente di comprare le azioni a basso prezzo e rivenderle ad alto prezzo e viceversa. Sono stati fatti calcoli ufficiali su questo e si è stabilito che siano circolati circa 3 miliardi di dollari in questo modo, che non è poco. Naturalmente questi 3 miliardi non sono mai stati pagati perché dopo l 11 settembre l FBI ha bloccato le transazioni. Chi ha fatto questo gioco non è stato pagato, ma qualcuno l ha fatto e quindi era informato su quello che stava per accadere e lo ha utilizzato. Non risulta che la commissione ufficiale d inchiesta abbia affrontato questo problema.

7 Noi siamo stati un po diseducati da questo discorso sulla par condicio in Italia, per cui qualunque opinione si equivale. Le cose vengono sempre presentate come se fossero uguali, per cui c è sempre uno che dice una cosa, poi ce n è un altro che ne dice un altra contraria e nessuno si preoccupa di verificare la fondatezza dell una o dell altra. Perciò la gente riceve sempre due pillole che si annullano reciprocamente. Noi, lo abbiamo spiegato anche nel libro, non abbiamo una spiegazione per ciò che è avvenuto l 11 settembre. Io non lo so cosa è realmente accaduto. Non è scritto né nel libro, né è detto nel film. Noi non possiamo raccontare la verità sull 11 settembre, ma possiamo dire dove ci hanno raccontato delle bugie. Lo scopo è chiarissimo. Non è quello di far sentire delle opinioni diverse su questo avvenimento. Sono sei anni che sentiamo sempre una sola opinione, quella ufficiale. Quella ufficiale, raccolta in 573 pagine, è già scritta. Non ho bisogno di fare un film per far sentire l opinione delle persone che ha scritto questo rapporto. Io l ho letto, come tutto il gruppo. L abbiamo verificato insieme a decine e decine di ricercatori angloamericani. Ma quando si fa un inchiesta non si fa la par condicio, si va a cercare tutta la verità che si può trovare. Si ascoltano naturalmente tutte le opinioni che si possono ascoltare, ma, ripeto, tutto il libro e tutto il film non sono nient altro che l analisi delle versioni ufficiali per dimostrare dove esse sono false. Non vedo perché io dopo sei anni che vengo preso in giro da tutta la stampa italiana, dal Corriere della Sera a Repubblica, devo ancora chiedere a loro di esprimere il loro parere. Io già lo so il loro parere ed io esprimo il mio parere anche perché io non ho la televisione per raccontare tutte le palle che sono state raccontate in questi anni. Io non ce l ho. E in questa televisione non ho mai potuto discutere di queste questioni. E quando l ho fatto, come a Matrix, mi si mette sempre vicino uno come Taradash che appena io apro bocca mi dice: Sei un antiamericano, sei un antisemita, sei un negazionista. Questa sarebbe la par condicio. Del resto io non ho alcuna remora. Faccio giornalismo da 30 anni e so come si fa il giornalismo quindi Si usa la paura per spaventare la gente? Ma non l ho mica inventata io questa cosa! Basta leggersi tre righe di Noam Chomsky che è un luminare mondiale della comunicazione per sapere che la paura è stata sempre un elemento determinante della politica. Soprattutto per chi vuole fare la guerra. Avete mai visto qualcuno che vuol fare la guerra spiegando pacatamente le ragioni di questa guerra? Non è mai esistito. La guerra, per definizione, si fa spaventando la gente e raccontando bugie di ogni tipo. Questa è proprio una di quelle cose che non c è bisogno di scoprire. In quanto alla strumentalizzazione delle vittime io ricordo

8 soltanto due cose. Noi chiudiamo questo film chiedendo l apertura di una commissione di indagine. E siccome la commissione ufficiale d indagine è stata bugiarda e chi ci ha raccontato le bugie non è stato Bin Laden, chiediamo all amministrazione americana che ci dia una spiegazione più convincente di quella che ci hanno dato. Quanto all accusa di strumentalizzazione delle vittime, noi a Roma avremo, alla presentazione del film, la rappresentanza delle famiglie delle vittime dell 11 settembre che verranno a vedere il fim invitati da noi. Il film si conclude con l appello di un papà che ha avuto il figlio morto alle Twin Towers che dice esattamente le cose che diciamo noi: io fino alla fine dei miei giorni non sarò tranquillo, fino a quando la verità sull 11 settembre non sarà stata detta. Altro che antiamericanismo o strumentalizzazione delle vittime. Alla fine di agosto, uno dei più importanti istituti di indagine negli USA ha fatto una ricerca su circa 4000 persone chiedendo agli americani cosa pensassero sull 11 settembre. Il 50,7% degli intervistati, quindi la maggioranza assoluta della popolazione, ha dichiarato di essere non convinta delle conclusioni della commissione d inchiesta e di essere favorevole alla richiesta di una nuova commissione d inchiesta. Quindi se qualcuno pensa che quello che stiamo facendo noi sia antiamericanismo io rispondo che sto con la maggioranza degli americani. Aggiungo che la stessa indagine fatta alla fine di agosto di quest anno dice che un terzo della popolazione americana, quindi circa 100 milioni di persone, ritiene queste due cose probabili: a) che l amministrazione americana abbia partecipato all operazione dell 11 settembre in modo attivo, b) che se non vi ha preso parte lo sapeva ed ha lasciato fare. Quindi un terzo degli americani, a sei anni di distanza, nonostante il martellamento micidiale a cui sono stati sottoposti, non crede alla versione ufficiale. Allora, se qualcuno dice che noi abbiamo fatto dell antiamericanismo, vuol dire che anche una buona parte degli americani sono antiamericani. Il ragionamento è molto semplice. Quanto al libro, che è uscito all inizio di settembre, e si trova ai primi posti nelle classifiche di vendita, io sono molto contento perché servirà a finanziare tutto questo. Finora non è uscito un solo articolo sulla stampa italiana che contesti le affermazioni che facciamo. Tutti gli articoli attaccano me personalmente ( vuol fare i soldi, vuol farsi propoaganda, vuol essere rieletto ), il che non ha nulla a che vedere con il contenuto del libro. Può anche darsi che io sia un farabutto, ma io ho fatto un libro e vorrei che qualcuno dicesse se è d accordo, se non è d accordo con quello che è scritto, non ipotizzare quello che io voglio fare. Tutti più o meno parlano di antiamericanismo e antisemitismo. Quel cretino, scusate la mia crudezza, ma lo

9 ripeterei anche in sua presenza, quel cretino che ha scritto la recensione del libro per il Corriere della Sera, ha detto che il libro gli fa venire in mente il negazionismo della Shoah. Ma dove diavolo l ha presa questa stronzata? Vedete cos è la par condicio? Lui può scrivere sul Corriere della Sera una stronzata del genere sapendo che in quel libro non c è nominata nemmeno una volta né la Shoah, né il negazionismo, né Israele. Non se ne parla, si parla d altro, si parla dell 11 settembre. Lui può scrivere sul Corriere della Sera di essere un negazionista storico ed io come posso replicare? Scrivo una lettera al Corriere della Sera? L ho già scritta. E Pierluigi Battista mi ha risposto che io, Franco Cardini e tutti gli altri siamo degli antisemiti. Questa sarebbe la par condicio? Ce ne fosse uno che mi dice che lì, in quel punto ho scritto una stronzata, un errore, che ho sbagliato, non ho tirato fuori la cifra giusta. Nessuno. Accusano, insultano, mettono in discussione la personalità, gli interessi, i calcoli. Io invece voglio aprire una spiegazione di merito. Se qualcuno mi dimostra che la spiegazione sull 11 settembre è chiara come il sole io sono pronto a prenderne atto, ne sarò contento, prenderò il libro e lo butterò nel cesso. Ma mi devono dimostrare quello che dicono perché finchè questo non accade io resto diffidente. E poi colgo l occasione per dire una cosa. Come mai l FBI non ritiene Osama Bin Laden responsabile dell 11 settembre se lui stesso ha ammesso di esserne l autore? Fantastico! Perché c è qualcuno che ritiene che le immagini di Osama Bin Laden che vediamo in televisione siano delle immagini vere? Posso capire, anche se nell ultima hanno un po esagerato con la tintura nera. Voi pensate che sto scherzando? Non sto scherzando per niente. Le immagini di Osama Bin Laden che avete visto sono state tutte manipolate. Si può dimostrare a partire dalla prima cassetta scoperta non si sa dove, in una casupola afghana dai soldati americani, che fu diffusa da tutte le stazioni televisive. Quelle immagini basta guardarle con attenzione per dieci minuti, e noi l abbiamo fatto almeno 50 volte studiando tutto e rifacendo tutte le analisi che avevano già fatto i servizi segreti americani, e quell uomo che ci è stato presentato come Osama Bin Laden semplicemente non è Osama Bin Laden. Perché ha un altro naso, ha un altra bocca, non sappiamo che cosa ha detto veramente perché il testo non ci è stato dato. E questo che mi spaventa. Quindi per credere alla versione ufficiale ci vuole davvero un coraggio sovrumano. Io come membro di una sottocommisisone del parlamento europeo ho avuto occasione, l anno scorso di essere invitato alla presentazione di un power point che rappresentava molto bene un esercitazione militare basata sull ipotesi che la sede di Bruxelles fosse sottoposta ad un

10 attacco nucleare. Questo filmato è stato realizzato dal Centro Studi Strategici di Washington e l abbiamo guardato tutti con molta attenzione. Questo filmato è stato realizzato per analizzare la capacità di risposta dei governi europei e internazionali nel caso di un attacco nucleare che colpisca il centro di Bruxelles, con morti al primo colpo e centinaia di migliaia di persone irradiate. Hanno fatto un lavoro splendido, un vero e proprio film dettagliatissimo in cui ci raccontano tutto quello che potrebbe accadere in una eventualità del genere. E ad un certo punto, sorpresa, compare Osama Bin Laden, il quale fa un discorso per dire sono stato io a lanciare la bomba nucleare. L ho fatto per punirvi perché siete degli infedeli, ecc. ecc.. Poi si accendono le luci e si comincia a discutere. Si alza un deputato tedesco e dice: Scusate, io sono sbalordito perché oggi ci avete dimostrato che siete in grado di manipolare l immagine di Osama Bin Laden a vostro piacimento. Tanto è vero che Osama Bin Laden si dichiara colpevole di un attentato terroristico che non è mai esistito. Io questo filmato l ho preso integralmente e l ho messo nel film. Così tutti vedranno come si può manipolare meravigliosamente in uno studio cinematografico l immagine di Osama Bin Laden. Un ultima cosa a proposito della par condicio. Ma quando il direttore de La Repubblica si vede arrivare sul suo tavolo la fotografia di Osama Bin Laden da non si sa da dove con su scritto: Osama Bin Laden oggi dichiara che, se fosse un giornalista come si deve, la prima cosa che dovrebbe fare è chiedersi ma chi me l ha mandata? Da dove viene? Verifichiamo un po come è fatta, che cosa dice Osama Bin Laden. Poi, dopo aver fatto tutte queste verifiche con una squadra di giornalisti, dovrebbe dire secondo quello che ci giunge dalla CIA risulterebbe che Osama Bin laden o chi per lui dice che. Quindi il titolo dovrebbe essere impostato in modo tale che i lettori del giornale sappiano che tutte queste cose non sono sicure. Poi mi dovrebbe dare la notizia e dirmi dove è sicuro e dove non lo è. E invece no. Tutti i giornali titolano tranquillamente: Osama Bin Laden riappare un altra volta e dice che. Nessuno mette un punto interrogativo, nessuno dice niente, nessuno ha dubbi. Ma è giornalismo questo? Questo si chiama propaganda per impaurire la gente. Perché Osama Bin Laden compare guarda caso tutte le volte che serve agli scopi che vengono enunciati. Io non so se Bin Laden sia morto o vivo, perché stia zitto o no. Se esistesse davvero dovrebbe alzarsi e dire, ma che cavolo mi avete fatto dire?. Per cui suppongo che Osama Bin Laden non sia più vivo, ma se è vivo è complice. Come è sempre stato complice degli Stati Uniti perché era un agente degli USA nel quando si combattevano i russi in Afghanistan e poi è stato di nuovo complice degli USA nel perché, guarda un po che sorpresa, la

11 brigata islamica che ha combattuto in Bosnia contro i serbi era stata organizzata da Osama Bin Laden. Osama Bin Laden ed il suo braccio destro Al Zawahiri hanno lavorato dal 1997 al 1999 in Bosnia. Osama Bin Laden aveva il passaporto diplomatico bosniaco. Chi è che ha formato la brigata islamica? Chi è che ha combattuto in Kossovo? Lo sappiamo noi perché abbiamo i documenti per dirlo. La brigata islamica in Kossovo e l UCK sono stati armati dall MPRI, cioè Military Personel Recherche Incorporated, che è un impresa americana molto simile a Blackwater in Iraq, ed è interamente finanziata dalla CIA. Quindi è chiaro perché tre giorni dopo l 11 settembre ci hanno dato l elenco dei terroristi. Perché risulta dalle nostre analisi che sette dei presunti terroristi erano membri della brigata islamica in Bosnia. Tutto questo lo vedrete nel film ed è già nel libro. Quindi, riassumendo, abbiamo fatto un lavoro di ricerca e abbiamo scoperto un sacco di cose che non sono mai state scritte da nessuno e le abbiamo dette. E chiediamo che ci sia data giustizia e che ci si dica la verità. Cosa ci sia di strumentalizzazione in tutto questo francamente non riesco a capirlo. ( ) Voi sapete che gli aerei coinvolti nell 11 settembre erano quattro. Noi parliamo solo di tre aerei, perché sul quarto aereo, quello precipitato in Pennsylvania, non abbiamo raccolto alcuna prova che sia stata raccontata una bugia. Noi abbiamo lavorato in tutti questi mesi con un pool di persone che ogni volta che ci si presentava un punto interrogativo, un dubbio lo verificava. Abbiamo tolto tutti i punti su cui avevamo dei dubbi. Bastava che alcuni di noi non fossero certi di una cosa e la questione veniva accantonata. C era materiale non per un film, ma per cinque film, per cui abbiamo deciso di non rischiare perché sapevamo che avrebbero cercato di farci a pezzi, come hanno già cominciato con il libro. Quindi parliamo solo dei tre aerei. Soprattutto il terzo aereo è molto importante perché è la cosa più clamorosa. La storia non sta in piedi sotto nessun punto di vista perché è impossibile che un aereo di quattro tonnellate viaggi a quattro metri d altezza dal suolo per svariati chilometri senza precipitare a terra. Tutti i piloti che abbiamo interpellato dicono che questa cosa è impossibile. Non si viaggia a quattro metri d altezza a 650 chilometri all ora con un peso di quattro tonnellate senza precipitare. Poi sono andato personalmente a verificare a Washington al Pentagono e mi sono accorto che sulla linea di caduta dell aereo, a circa 45 c è un cavalcavia alto metri. Siccome l aereo ha colpito il Pentagono a quattro metri d altezza, dobbiamo immaginare che un aereo di cento tonnellate che viaggia, e questo risulta dal rapporto ufficiale della commissione d inchiesta, a 650 chilometri orari, riesca a fare una manovra per cui a 600 metri dal bersaglio sale e riscende verso il Pentagono. Ma oltre a questo c è un altra

12 cosa ancora più clamorosa che rende la versione ufficiale completamente falsa ed è la questione del sistema di difesa del Pentagono e della Casa Bianca. Sono a distanza di circa tre chilometri l uno dall altro e il loro sistema di difesa è praticamente unito ed è composto da tre cerchi concentrici di difesa aerea e missilistica. Il primo cerchio è circa a 30 miglia dall obiettivo e se un oggetto volante non identificato entra in questo raggio immediatamente e automaticamente si alzano in volo i caccia intercettatori con il compito di abbatterlo. Questi sono i regolamenti e ci sono stati esposti dai militari che se ne occupano. Non stiamo parlando di opinioni o di analisi. Nel primo cerchio di trenta miglia l 11 settembre 2001 non si è alzato in volo nessun aereo intercettatore. C è poi un secondo cerchio di circa 15 miglia e lì entrano in campo gli intercettatori automatici terra-aria. E se l aereo non identificato sorpassa anche questa zona, i missili non hanno bisogno di nessun comando ed i missili partono automaticamente e abbattono l aereo. Cosa vuol dire oggetto volante non identificato? Vuol dire che, come dicono gli esperti, gli aerei che riescono ad entrare in queste zone ultra vigilate devono avere un segnale che trasmette automaticamente se si tratta di un aereo amico o nemico. Questo segnale ce l hanno solamente gli aerei militari. Un aereo civile come quello non poteva avere questo segnale. Quindi, riassumendo, un aereo che non ha il segnale di riconoscimento entra in uno spazio aereo ultradifeso, sorpassa il primo cerchio, il secondo cerchio, il terzo cerchio e si abbatte sul Pentagono senza che sia partito nemmeno un missile di difesa. Non sta in piedi. Oppure qualcuno ha sabotato i sistemi di difesa, cosa molto probabile. Ma allora chi è? Osama Bin Laden? Ma Osama Bin Laden stava in una grotta afghana. E allora chi è? Un terrorista fanatico? Ma allora bisogna pensare che questa persona sieda al Ministero della Difesa o al Pentagono come minimo. E chiaro che questa storia non sta in piedi. Questa è la tesi del film. Un mio detrattore dice che però sono state fatte tutte le autopsie dei viaggiatori presenti sull aereo che ha colpito il Pentagono. Allora io sono andato a vedere il suo sito e risulta che qualche medico americano ha ricavato il Dna dei passeggeri dell aereo. Ma la versione ufficiale ci dice che questo aereo si è praticamente vaporizzato. Questo aereo sfonda 45 pilastri di cemento armato, arriva fino al terzo cortile, sparisce tutto, si vede solo un buco in uscita ed uno un po più piccolo in entrata. Eppure alcuni medici hanno ricostruito il Dna di tutti i passeggeri. Dove l hanno preso il Dna? Se si è volatilizzato l aereo come si può pensare che si possa individuare il Dna dei passeggeri? E una palla clamorosa questa qua! Quindi hanno semplicemente falsificato il Dna. Lo hanno ricostruito a posteriori. Gruppi di medici sono stati pagati per fare questa operazione. Poi è

13 ovvio che in una operazione del genere qualcuno commette qualche errore, anche perché vi hanno partecipato svariate centinaia di persone. Ma in tutte queste operazioni orchestrate dai servizi segreti ci sono sempre delle talpe. Ci sono i capri espiatori che muoiono e magari sono i terroristi islamici. Ma poi ci sono le talpe che vengono piazzate ai vari livelli delle gerarchie dello Stato, per esempio, nella polizia, nell FBI, nella CIA, nel governo, nel dipartimento di stato, ecc. il cui compito è quello di fermare o deviare le indagini e di parare i colpi. E questo è il caso del Dna dei passeggeri dell aereo. E noi lo sappiamo bene, in un paese come il nostro in cui ci sono stati eventi come l omicidio Moro o la strage di Piazza Fontana su cui dopo quarant anni ancora non sappiamo la verità. Come anche la strage della stazione di Bologna nel Questa è la prova dell esistenza delle talpe che hanno proprio la funzione di dirottare le indagini. Vi ricordate, durante il rapimento di Aldo Moro, quando si scoprì che il covo in cui fu detenuto era un palazzo di via Gradoli a Roma in cui c erano 5 o 6 appartamenti di proprietà dei servizi segreti? Le Brigate Rosse che affittano un appartamento in un palazzo pieno di appartamenti dei servizi segreti, ma ve lo immaginate? Questa è roba dei servizi segreti, del Sisde, sicuramente. Quindi quando si dice che non ci sono i complotti noi dovremmo ricordare che in Italia per quarant anni c è stata la strategia della tensione che è stata un vero e proprio complotto e noi non abbiamo ancora scoperto niente. Un altra obiezione che mi viene fatta è che se è vero che a questa operazione hanno partecipato svariate centinaia di persone, qualcuno avrebbe dovuto parlare. Allora abbiamo messo in appendice al libro l elenco dei funzionari dello stato americano, ministri, ex dirigenti della CIA, dell FBI, giornalisti, decine di persone, che non credono nella versione ufficiale. E come mai in Italia non lo sappiamo? Chiedetelo al direttore di Repubblica, a quelli della Stampa, del Corriere, ecc.. Come mai gli americani queste cose le sanno e noi invece per saperlo dobbiamo andare su internet? Questo elenco è la prova provata di quello che affermiamo. Ce lo dice lo stesso capo della CIA che sono state utilizzate le tecniche classiche usate nell informazione. C è un senatore, Bob Graham, che dice che i dirottatori hanno usato una rete di appoggio negli Stati Uniti costituita da agenti dell Arabia Saudita e che l amministrazione Bush e l FBI hanno bloccato un indagine in merito a questa informazione. Poi mi dicono che sono antiamericano! Allora anche gli americani sono antiamericani se non credono alla versione ufficiale. Avremo ragione o no a chiedere che la commissione d indagine ci racconti la verità?

14 Un altra cosa che non torna è il tempo di caduta delle due torri, circa 12 secondi. Non è possibile. O meglio, non sarebbe stato possibile se tutti i piani sotto non fossero stati lesionati in modo da farle cadere verticalmente. E chiaramente un azione combinata sia dall alto che dal basso. Come hanno fatto? Con la termite, come affermano anche gli scienziati che hanno analizzato la cosa. E come ce lo hanno messo? Lo hanno fatto nelle settimane precedenti quando, stranamente, più volte le due torri rimasero senza corrente. Delle squadre devono essere entrate e devono aver fatto questo lavoro che per non essere registrato dalle telecamere, doveva appunto essere fatto in un momento in cui la corrente non c era. E non si spiega nemmeno perché le due torri si siano polverizzate. Come è possibile che tutte quelle strutture di acciaio si siano polverizzate? Poi c è un ultima prova importante a favore della tesi della demolizione controllata delle due torri. Per alcune settimane sono rimaste sotto le torri alcune pozze di metallo fuso molto grandi che impedivano alle scavatrici di scavare sotto le macerie. Il crollo di un edificio di cemento armato non produce quelle pozze di metallo fuso. Le pozze di metallo fuso ci sono se hai preventivamente fuso il metallo con un esplosione. Infine nel libro e nel film ci sono le testimonianze del fisico Steven Jones e di un ricercatore italiano che affermano di aver trovato nei resti delle due torri un altissima quantità di zolfo. Lo zolfo non esiste nell acciaio in natura. Quindi questo zolfo deve esserci stato messo ed è appunto una delle componenti della termite. Ma soprattutto c è un altra cosa che Steven Jones e altri ricercatori americani hanno scoperto. Infatti hanno recuperato alcuni resti all interno delle case vicine investite dall esplosione, dal fumo, dai detriti. In queste tende ed appartamenti sono stati ritrovati resti di metallo fuso. E anche questo è strano. Oltretutto si tratta di metalli fusi anche piuttosto rari. Quindi tutto questo ci dice che non è possibile che l evento dell 11 settembre si sia svolto come ci hanno raccontato le fonti ufficiali. Noi non abbiamo la prova definitiva di quello che diciamo, ma la teoria delle demolizione controllata spiega quasi tutto di quell evento a livello scientifico. ( ) Passando alle cose italiane, in questo momento a sinistra di Paperino c è una grande confusione, troppa incertezza, troppe voci discordi, ma soprattutto non c è la visione di quello che sta per accadere. Preferisco non usare nemmeno il termine sinistra perché sinistra è un termine screditato. In tutti questi anni purtroppo la sinistra istituzionale, non la chiamo radicale, si è confusa con i poteri, con la destra, con il centro, hanno fatto pasticci, inciuci, confusione. Io preferisco parlare di un grande schieramento democratico. E per questo che io

15 mi sto battendo e ad un certo punto raccoglieremo le forze. Io cercherò di metterci dentro tutto il possibile, anche perché in questo schieramento voglio che ci vengano anche persone che non hanno mai votato a sinistra, che non si sentono di sinistra, ma che sono d accordo con me sulle questioni principali del futuro dell umanità. Lo dico perché qui Beppe Grillo stasera non l ha nominato nessuno, ma nella sua piazza tre quarti erano di sinistra, ma un quarto non lo era affatto. Io giro l Italia ed incontro pubblici che non sono di sinistra per la semplice ragione che due-tre milioni di giovani in questo paese non hanno mai incontrato la sinistra in vita loro, non sono mai stati iscritti di un partito, non li hanno mai visti, non li hanno mai sentiti. Come possiamo pensare che siano di sinistra? Come posso pretendere io che agitando la bandiera della sinistra io gli vado incontro e mi faccio capire da loro? Ma quando io vado a parlare con la gente scopro che ci sono un sacco di persone che sono d accordo con quello che dico, la pace, la guerra, l informazione. E allora dove li mettiamo? Io questi li voglio con me. Perché sono sicuro che se queste persone vengono con me noi non saremo minoranza, ma maggioranza in questo paese. Non è vero quello che dice D Alema in continuazione che questo è un paese reazionario, è falso. Questo è un paese disinformato, diviso, ma non reazionario. Lo dimostra il referendum dell anno scorso sulla Costituzione che abbiamo vinto. C era un referendum che ci voleva portare via la Costituzione e non un solo partito si è battuto per questo, non un solo giornale. La gente è andata a votare in grande maggioranza e ha vinto. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che questo paese è pieno di spiriti positivi, di capacità di resistenza, quindi è questo lo schieramento se vogliamo vincere. Se vogliamo perdere è un altro discorso. Ma io voglio cambiare questo paese, vorrei che fosse chiaro, e vorrei sopravvivere nei pochi anni che mi restano. Perché noi siamo alla vigilia di una crisi si proporzioni assolutamente drammatiche. Queste cose le ho scritte e ne sono convinto perché so come stanno le cose. Stiamo arrivando al capolinea. Lo sviluppo indefinito del sistema in cui viviamo, lasciamo perdere come lo vogliamo chiamare, capitalista o altro, è in crisi. Siamo arrivati ai limiti dello sviluppo. Oltre questo c è la decrescita, ma non la decrescita perché lo decide questo o quel governo, la decrescita perché noi non potremo più crescere, le curve si stanno dirigendo verso il basso. Perché l energia costerà sempre di più, quando e se ci sarà, perché stiamo riscaldando il clima e se continuiamo a svilupparci a questo ritmo noi distruggeremo l ambiente naturale in cui viviamo. Perché i ghiacciai si stanno sciogliendo e se si sciolgono i ghiacciai sarà un disastro per tutti e non solo perché aumenterà il livello del mare, ma perché cambierà il clima di intere zone della Terra. Secondo

16 le previsioni noi ci stiamo già mangiando metà del pesce di tutti gli oceani. L industria della pesca mondiale è in crisi totale perché non ci sono più pesci da pescare. Vogliamo fare l elenco dei problemi da affrontare? L elenco non finisce più. Non ci sarà acqua per tutti nei prossimi anni. Se i cinesi continuano a svilupparsi al ritmo dell 11% l anno, 11,3% solo quest anno, fra cinque anni consumeranno tre volte il petrolio che consumano attualmente e non ce ne sarà più per tutti. Si arriverà ad un momento molto semplice in cui ci saranno quelli che avranno il riscaldamento e quelli che non ce l avranno. E quelli che non ce l avranno faranno partire i bombardieri contro quelli che ce l avranno. Cosa credete che sia servito l 11 settembre? Quelli che hanno organizzato l 11 settembre sapevano che si sta andando verso una colossale lotta per la sopravvivenza mondiale. E non avverrà fra vent anni. Tutto quello che vi sto descrivendo avverrà nei prossimi dieci anni, cioè nel corso della nostra vita e sicuramente di quella dei nostri figli. Queste sono previsioni agghiaccianti che però bisogna che la gente sappia. Non le sa nessuno perché non ce le dice nessuno. Perché il sistema mediatico tace su questo e sono tutti interessati a non dirci la verità. Ma questo quadro è assolutamente realistico, è quello che accadrà. E quello che sta già accadendo sotto i nostri occhi perché noi come europei facciamo la conferenza mondiale con gli altri paesi per discutere su che cosa fare del clima e abbiamo posto l obiettivo di mantenere l aumento della temperatura del pianeta entro i due gradi centigradi. Ma gli scienziati che sono venuti a Bruxelles a spiegarci queste cose ci hanno detto: bene, fate benissimo, cerchiamo di contenere l aumento della temperatura entro i due gradi, il che vuol dire produrre meno anidride carbonica, andare meno in automobile, andare meno in aereo, consumare meno energia in tutte le direzioni. Ma anche se riusciremo a contenere l aumento della temperatura terrestre entro i due gradi, noi avremo catastrofi colossali nel mondo, anche dentro i due gradi. Figuriamoci cosa succederà se non ce la facciamo. E chi è che va a convincere i cinesi, che sono un miliardo e trecento milioni, a non emettere anidride carbonica nell atmosfera? Chi è che glielo va a dire ad un miliardo di indiani noi ci siamo sviluppati e ora voi non avete diritto di farlo e vi dovete fermare? Chi è che ci va? I bombardieri ci vanno, ci vanno i bombardieri americani. Chi altro è che ce li ha? Ce li hanno gli USA, la Cina e la Russia. Questi sono i tre giganti che si combatteranno. E noi faremo la fine dei sorci bruciati vivi perché non abbiamo capito dove stiamo andando. Allora che si fa? Bisogna che ci rendiamo conto tutti, sinistra, destra, tutti quelli che hanno la testa sul collo, che bisogna cominciare a dire la verità alla gente perché si prepari. E in fretta, perché non abbiamo molto

17 tempo. Le mie proposte sulla cultura, sul cercare di far capire a leggere l immagine alla gente sono lunghe, più lunghe di quello che accadrà. Però la mia teoria personale è che neanche se avessimo il migliore dei governi possibili, fatto di dieci persone che si rendono conto di tutto questo, voi pensate che sarebbero in grado di prendere le decisioni che io vi sto qui delineando? No. Non c è nessun governo saggio che possa prendere queste decisioni. Per esempio, chiudere tutti i centri urbani alle automobili, subito, domani. Ci sarebbe una rivolta. Oppure non fare la Tav in Val di Susa che è una scemata totale che costerà 20 miliardi di euro per uno sviluppo che non ci sarà, perché prevedere che fra dieci anni ci sarà un aumento di duecento tonnellate di merci su quella tratta è una cretinata, è impossibile. Si farà la Tav per merci che non ci saranno mai più perché lo sviluppo si fermerà, scenderà. Siccome un governo di saggi non è sufficiente, noi dobbiamo sapere che è necessario invertire il procedimento. In un certo senso Grillo ci ha dato un suggerimento, dobbiamo partire dal basso e dire a milioni di persone che devono cambiare modo di vivere, di consumare, di educare i loro figli, ecc. ecc.. Si può uscirne? Certo che lo si può fare. Per far capire a milioni di persone che il loro modo di vita non può più essere sostenuto abbiamo bisogno di un sistema dell informazione che funzioni alla rovescia. Fino ad ora ci hanno insegnato ad essere dei consumatori compulsivi, comprare, comprare. I nostri figli guardano la televisione, diventano dei consumatori e ci spingono a comprare sempre di più, e noi compriamo, compriamo cose che non servono a niente, compriamo automobili che vanno a 350 chilometri orari per non poterle usare mai. C è qualcosa di più scemo di tutto questo? Allora abbiamo bisogno di un sistema dell informazione che lavori alla rovescia e dobbiamo averlo presto. E una delle prime cose che dobbiamo fare. Dobbiamo cambiare completamente la funzione della televisione. Bisogna avere il coraggio di dire che tutta la televisione deve essere cambiata. Via i partiti dalla televisione, via il consiglio di vigilanza della RAI, creiamo un gruppo di persone che sappia cosa dire alla gente e non solo sui temi dell informazione, ma anche in termini di fiction. Bisogna che cominciamo a vedere film che ci raccontino questa realtà, bisogna che cominciamo ad abolire una parte della pubblicità. La pubblicità deve essere ridotta della metà, e poi di un terzo, e poi deve essere tolta dalle palle perché la pubblicità sta rovinando milioni di persone e ci sta trascinando al disastro. Ecco cosa bisogna fare e in fretta perché se 50 milioni di italiani non lo capiscono, ci ammazzeremo nelle strade. Mi dispiace, io dico delle cose tremende. L altro giorno ero a Bruxelles con i componenti della commissione sul clima che sono spaventati perchè le cifre che abbiamo davanti sono

18 spaventose. Ho fatto un discorso simile a questo e una deputata ungherese mi ha detto, in un grande silenzio: caro collega, lei ha fatto un discorso che se fosse fatto fuori da queste mura terrorizzerebbe la popolazione e noi non possiamo farlo. Io le ho risposto: Noi dobbiamo terrorizzare la popolazione. L unico modo possibile per convincerli che quello che sta accadendo può essere evitato è che devono saperlo, altrimenti dovranno affrontare una situazione per la quale saranno impreparati e indifesi e quindi il livello di sofferenza sarà molto più alto di quello che possiamo in qualche misura fronteggiare. Se riusciamo a mettere insieme le forze per fare questa televisione, questa televisione dirà queste cose tutte le sere, tutti i giorni. Lo spiegheremo con i fatti e con le cifre. Però su questa battaglia bisogna essere in tanti. Io sono pronto ad assumermi le mie responsabilità, ma ognuno di noi dovrà assumersi le sue. La chiave della soluzione sta dentro ciascuno di noi. Non ce n è una migliore. Auguri. a cura di Marcello Cella Il film ZERO Inchiesta sull'11 settembre Un film documentario di Giulietto Chiesa e Franco Fracassi Il libro Zero. Perchè la versione ufficiale sull'11/9 è un falso a cura di Giulietto Chiesa e Roberto Vignoli Piemme, 2007 In questi anni, è stato possibile accumulare una tale massa di dati, di immagini, di analisi da poter affermare senza ombra di dubbio che la versione ufficiale è un falso. Abbiamo sfidato il tabù, spinti dalla necessità di ricercare la verità, ben sapendo che essa non è celata in un posto solo. Meno che mai in qualche grotta afgana. Lo abbiamo fatto perché sappiamo che la verità sull'11 settembre è importante, anzi essenziale: per sopravvivere. L'11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi.

19 Ne è seguita un'offensiva che ha già prodotto due guerre e ha modificato non solo la geopolitica di intere aree del pianeta, ma tutti i rapporti di forza consolidati nei decenni precedenti. I responsabili dell'attacco sono stati additati al mondo con singolare rapidità, e un solo, presunto responsabile è stato giudicato da un regolare tribunale e condannato all'ergastolo. Ma un'analisi attenta evidenzia che la versione ufficiale non è solo lacunosa in decine di punti essenziali, ma in altre decine di punti dimostrabilmente falsa. Salvo rarissime eccezioni, i media hanno rispettato il tabù, e negli anni hanno applicato quella legge del giornalismo contemporaneo secondo cui per dirla con Gore Vidal «ciò che non dovrebbe essere vero, non lo è». Noi non accettiamo questo criterio. L'eccezionale rilevanza dell'evento appare del tutto incompatibile con una tale massa di omissioni, distrazioni, dimenticanze, silenzi. La tesi dell'inefficienza, delle incompetenze, non regge alla più elementare delle analisi. Gli Stati Uniti spendono circa 892 miliardi di dollari l anno per difendere i propri cittadini e il proprio territorio. Sono il paese meglio difeso del mondo ha affermato il presidente Bush. Eppure, l 11 settembre, è stato assaltato dal cielo il cuore dell America e 3000 cittadini americani inermi sono stati uccisi nelle loro città. Secondo la versione ufficiale, la tragedia è stata il risultato di un operazione condotta con successo da diciannove dilettanti di origine araba, comandati da un uomo che vive in una caverna afgana. Di chi, in America, la responsabilità della mancata difesa del territorio? Secondo la versione ufficiale, frutto di una frettolosa e lacunosa inchiesta, la catena di comando civile e militare è stata vittima incolpevole di una serie imprevedibile di casualità e coincidenze. E una spiegazione non credibile. Gli statistici hanno calcolato che la probabilità di un tale concorso di coincidenze negative è di una su sessantadue milioni. Restano perciò due tesi, due e non più di due possibili spiegazioni: o l inefficienza e la negligenza, o la complicità. Quando gli Stati Uniti furono proditoriamente attaccati a Pearl Harbor, dove persero la vita 2341 militari e 68 civili, sulla base di ben otto inchieste furono puniti e rimossi per la negligenza il generale Walter Short, comandante dell esercito della difesa delle Hawaii, e l ammiraglio Husband Kimmel, comandante in capo della Flotta del Pacifico. Dopo la catastrofe dell 11 settembre, nessuno né il ministro della Difesa Rumsfeld, né i responsabili del controllo civile e della difesa aerea - è stato punito né rimosso. Quindi nella catena di comando, secondo la tesi ufficiale, non c è stata inefficienza né negligenza. E allora, per la catastrofe avvenuta nel paese meglio difeso del mondo, non resta che una ragionevole spiegazione: l 11 settembre, la catena di comando della difesa era stata disattivata. E la seconda tesi, la tesi della complicità, l unica tesi ragionevolmente in campo. A distanza di oltre cinque anni, però, non esistono ancora prove di come si siano svolti veramente i fatti e su chi abbia veramente ideato gli attentati. Tutto il mondo sa che a progettare gli attacchi è stato Osama Bin Laden e 19 membri di Al Qaeda, che si sono immolati guidando quattro aerei verso la loro missione suicida. C'è stata una mancata investigazione e un'insufficiente condivisione di informazioni. Molte domande sono emerse, troppi buchi neri senza una risposta. Sono stati fatti degli errori e troppe vite sono andate perdute. È stato scritto autorevolmente che la verità sull'11 settembre non la saprà questa generazione. Noi non possiamo pretendere di sostituirci agli investigatori che hanno svolto la

20 loro opera a partire dai dati primari raccolti sui luoghi. Ma i materiali che hanno prodotto rivelano falsità ed errori che possono essere dimostrati. Per questo abbiamo raccolto un'enorme mole di dati, fatti, analisi, immagini e li abbiamo posti sotto il vaglio rigoroso di verifiche che hanno coinvolto un gran numero di specialisti di provata competenza nei diversi campi dell'indagine. Sono quelle verifiche a confermare i sospetti, a suggerire ipotesi ben più realistiche e a darci un'assoluta certezza: non è, proprio non può essere andata come ci hanno raccontato. La nostra indagine sull'11 settembre comincia qui: si parte da ZERO per ricostruire i fatti. Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero. Gli autori del libro GIULIETTO CHIESA - È uno dei più noti giornalisti italiani. Esperto di politica internazionale, fondatore di Megachip - Associazione per la democrazia nell'informazione e parlamentare europeo, ha pubblicato tra l'altro La guerra infinita, La guerra come menzogna e Le carceri segrete della Cia in Europa. GORE VIDAL - Scrittore, saggista, caustico commentatore della società americana contemporanea, è considerato uno dei più rilevanti intellettuali del nostro tempo. FRANCO CARDINI - È il più noto medievalista italiano. Studioso delle relazioni tra musulmani e cristiani, il suo ultimo saggio è Europa e Islam: storia di un malinteso. GIANNI VATTIMO - Filosofo, saggista, esponente politico, insegna Estetica all'università di Torino ed è visiting professor in importanti atenei americani. LIDIA RAVERA - Scrittrice, giornalista e saggista, collabora con L'Unità e Micromega. ANDREAS VON BÜLOW - Già ministro della Ricerca nell'amministrazione Schmidt ed esponente di spicco della SPD tedesca, ha scritto saggi e articoli sui servizi segreti europei ed USA. STEVEN JONES - Fisico, già professore all'università dello Utah, è membro fondatore di Scholars of 9/11 Truth. CLAUDIO FRACASSI - Giornalista, saggista, ex corrispondente e poi direttore di Paese Sera, ha fondato e diretto la rivista Avvenimenti. JURGEN ELSAESSER - Giornalista, ha scritto rilevanti saggi sulla Bosnia e sul terrorismo di matrice musulmana in Europa. WEBSTER G. TARPLEY - Storico, saggista, si è occupato dei rapporti tra Brigate Rosse e loggia P2. Ha pubblicato recentemente 9/11 Synthetic Terror. THIERRY MEYSSAN - Giornalista, il suo libro L'incredibile menzogna è stato un bestseller internazionale tradotto in ventisette lingue. ENZO MODUGNO - Economista e giornalista, è noto per i suoi articoli sui principi keynesiani e la loro rilevanza sul modello economico militare-industriale. DAVID RAY GRIFFIN - Filosofo, teologo e saggista, è autore di The 9/11 Commission Report: Omissions and Distorsions. BARRY ZWICKER - Giornalista, documentarista e attivista politico, ha realizzato il documentario 9/11, The Great Conspiracy. MICHEL CHOSSUDOVSKY - Professore di economia all'università di Ottawa, si è occupato della guerra in Jugoslavia ed è autore di America's War on Terrorism. Megachip - Democrazia nella Comunicazione

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