DPGR - CA n. 126 del 24 Settembre 2013

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1 REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato con delibera del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010) DPGR - CA n. 126 del 24 Settembre 2013 OGGETTO: Modalità operative per l'esecuzione di audit regionali siu Servizi Veterinari e di Igiene degli Alimenti e Nutrizione afferenti i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, ai sensi dell'art. 4 par. 6 del Regolamento (CE) 882/2004. Obiettivo SVETI0 Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. del _

2 REGIONE CALABRIA Il Presidente della Giunta regionale (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato con delibera del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010) PREMESSO che: la L. 311/2004 (legge finanziaria per l'anno 2005) al comma 180 dell'articolo unico, come modificato dall'art. 4, D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito in L. 14 maggio 2005, n. 80, prevede in capo alle Regioni in squilibrio economico la necessità di procedere ad una ricognizione delle cause che lo determinano ed alla elaborazione di un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale, di durata non superiore al triennio; - ai sensi della medesima norma i Ministri della salute e dell'economia e delle finanze e la singola regione stipulano apposito accordo che individui gli interventi necessari per il perseguimento dell'equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza e degli adempimenti di cui alla intesa prevista dal successivo comma 173; - l'articolo 22, comma 4, del decreto-legge 1 0 luglio 2009 n. 78, convertito con modificazioni dalla L.3 agosto 2009 n. 102, ha stabilito, attesa la straordinaria necessità ed urgenza di tutelare, ai sensi dell'art. 120 della Costituzione, l'erogazione delle prestazioni sanitarie comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza, e di assicurare il risanamento, il riequilibrio economico-finanziario e la riorganizzazione del sistema sanitario regionale della regione Calabria, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, tenuto conto dei risultati delle verifiche del Comitato e del Tavolo, di cui agli articoli 9 e 12 dell'intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, che la Regione predisponga un Piano di rientro contenente misure di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio sanitario regionale, da sottoscriversi con l'accordo di cui all'art. 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e s.m.i.; - il Piano di rientro è stato approvato con delibera di Giunta Regionale n. 845 del 16 dicembre 2009 ad integrazione e modifica del documento adottato in precedenza dalla medesima regione con delibere n. 585 del 10 settembre 2009 e n. 752 del 18 novembre 2009; VISTA la delibera di Giunta regionale n. 908 del , avente ad oggetto: "Accordo per il piano di rientro del servizio sanitario regionale della Calabria ex art. 1, co. 180, L. 311/2004, sottoscritto tra il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della salute ed il Presidente della regione Calabria i117 dicembre Approvazione", successivamente integrata dalla D.G.R. n. 97 del 12/02/2010; PRESO ATTO che l'art. 7, comma 5, dell'accordo prevede che gli interventi individuati dal Piano e allegati all'accordo "sono vincolanti, ai sensi dell'art. 1, co. 796, lettera b) della L. n. 296/2006, per la Regione Calabria e le determinazioni in esso previste comportano effetti di variazione dei prowedimenti normativi ed amministrativi già adottati dalla medesima Regione Calabria in materia di programmazione sanitaria"; - che l'art. 2, comma 95, della L. n. 191/2009 (legge finanziaria 2010), prevede che "Gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la regione, che è obbligata a rimuovere i prowedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro"; DATO ATTO che, ai sensi dell'art. 3 del sopra citato Accordo in materia di esecuzione del Piano di Rientro, è prevista: la funzione di affiancamento della regione per l'attuazione dello stesso, che è svolta da parte del Ministero della Salute e del Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito del Sistema

3 nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria di cui all'art. 1 comma 288 della L. 23/12/2005 n. 266; - la trasmissione ai Ministeri competenti, ai fini dell'acquisizione di un preventivo parere, dei prowedimenti regionali di spesa e programmazione sanitaria e, comunque, di tutti i prowedimenti di impatto sul servizio sanitario regionale; VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 30 Luglio 2010 con la quale il Presidente pro tempore della Regione Calabria è stato nominato Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario ai sensi dell'art. 4 del D.L. 01/10/2007 n. 159, convertito in legge con modificazioni dall'art. 1 L. 29/11/2007 n. 222; DATO ATTO: - che la citata deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010 dispone la prosecuzione del Piano di rientro attraverso i programmi operativi del Commissario ad acta, diretti a dare attuazione alle linee di intervento già previste dal Piano di rientro, coerentemente con gli obiettivi finanziari programmati, sia nella dimensione finanziaria che nella tempistica di attuazione e tenuto conto delle specifiche prescrizioni e osservazioni già comunicate dal Ministero della salute e dal Ministero dell'economia e delle finanze; - che con la medesima delibera il Commissario è stato incaricato di dare attuazione al piano di rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario Regionale della Calabria ed, in via prioritaria, di prowedere alla realizzazione di specifici interventi, identificati in dodici punti; DATO ATTO, altresì, che con delibera del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2010 il Gen. Dott. Luciano Pezzi e il Dott. Giuseppe Navarria sono stati nominati sub Commissari per l'attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei prowedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010; PRESO ATTO che il Dott. Giuseppe Navarria ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico a far data dal 01/02/2011; VISTA la delibera adottata nella seduta del 31/05/2011 con la quale il Consiglio dei Ministri, nel prendere atto delle dimissioni rassegnate dal dott. Navarria, ha nominato il dott. Luigi D'Elia sub Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria, con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella predisposizione dei prowedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale di cui alla citata deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010; DATO ATTO che dall'analisi del combinato disposto delle norme succedutesi nel tempo in materia di commissariamento delle regioni in PdR (art. 4, comma 2, del DL n. 159/2007, conv. con legge n. 222/2007 e s.m.i., art. 2, comma 83 - nella parte applicabile - e comma 88, ultimo periodo, della L. 191/2009 e s.m.i.) emerge che i compiti ed i poteri attribuiti al Commissario ad acta attengono: a. all'adozione di tutte le misure indicate nel piano di rientro (o nei programmi operativi adottati per la prosecuzione di detti PdR, ai sensi dell'art. 2, comma 88), nonché agli ulteriori atti e prowedimenti normativi, amministrativi, organizzativi e gestionali implicati dal PdR, in quanto presupposti o comunque correlati e necessari alla completa attuazione del piano (ex art. 2, comma 83, terzo periodo); b. alla verifica della piena ed esatta attuazione del piano a tutti i livelli di governo del sistema sanitario regionale (art. 2, comma 83, quarto periodo); c. alla trasmissione al Consiglio regionale dei provvedimenti legislativi regionali rivelatisi d'ostacolo all'attuazione del PdR o dei programmi operativi adottati ex art. 2, comma 88 (art. 2, comma 80, terzo periodo, nella nuova formulazione introdotta, unitamente al periodo quarto e quinto, dall'art.

4 17 - comma 4 - lett. a) del D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 111/2011); CONSIDERATO che tra gli interventi prioritari cui il sub Commissario Dot1. Luigi D'Elia deve fare riferimento nell'attività di affiancamento del Commissario ad acta è previsto, al punto 8) "adozione dei prowedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti attualmente insufficienti, come emerso nella riunione di verifica del 27 Ottobre 2010"; materia non precedentemente inclusa tra quelle di competenza del Dott. Navarria; CONSIDERATO: che Il Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti, dispone che i compiti correlati ai controlli ufficiali siano eseguiti, in generale, usando metodi e tecniche di controllo appropriati quali monitoraggio, sorveglianza, verifica, audit, ispezione, campionamento e analisi; che l'autorità Competente regionale in materia deve procedere ad audit con la finalità di verificare che le Autorità Competenti locali abbiano raggiunto gli obiettivi fissati dal Regolamento (CE) n. 882/2004 stesso; che alla luce dei risultati ottenuti dalle attività di audit le Autorità Competenti sono tenute a definire e mettere in atto, ove necessario, le misure appropriate per riallineare le attività e i processi posti in essere rispetto alle disposizioni del Regolamento (CE) 882/2004; RITENUTO: che le garanzie e l'affidabilità dei controlli sulla sicurezza alimentare e, più in generale, l'adozione di sistemi di miglioramento della qualità nei Servizi, rappresentano un requisito di base per garantire ai cittadini di disporre di alimenti sicuri prevenendo le malattie trasmesse da alimenti; che, nell'ambito delle attività relative alla sicurezza alimentare nel territorio calabrese, i Servizi Veterinari e di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, afferenti i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, devono essere sottoposti ad audit regionali ai sensi dell'art. 4 paragrafo 6 del Regolamento (CE) 882/2004; che risulta, pertanto, necessario definire il sistema degli audit regionali sui tali Servizi, nonché le loro procedure e le modalità operative di realizzazione; VISTO il DPGR n. 62 del 25 maggio 2013 con il quale è stato recepito l'accordo Stato Regioni e Provincie autonome concernente "Linee guida per il funzionamento e miglioramento dell'attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Provincie autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria" - rep. Atti n. 46/CSR del 07/02/2013" ; PRESO ATTO che, a cura del Settore Area LEA del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e della Task Force Veterinaria, sono già stati realizzati e completati, in collaborazione con il Ministero della Salute e l'istituto Superiore di Sanità, percorsi formativi specifici, secondo quanto previsto dall'accordo Stato Regioni 46/csr del 7/2/2013 )primo percorso, secondo percorso, terzo percorso) di cui al capitolo 2 dell'accordo stesso, per personale del Servizio Sanitario Regionale da utilizzare in qualità di auditor sui Servizi che si occupano di Sicurezza Alimentare nei Dipartimenti di Prevenzione delle AASSPP; RITENUTO che la responsabilità della gestione del programma di audit sull'organizzazione delle Autorità Competenti sulla sicurezza alimentare delle AA.SS.PP. debba essere assegnata alla Task Force Veterinaria ed all'ufficio Igiene degli Alimenti e Bevande, attualmente collocato nel Settore Area LEA del Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie;

5 VISTI gli allegati al presente prowedimento, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale, che riportano l'elenco regionale aggiornato degli auditor idonei a svolgere audit sui Servizi Veterinari e di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Autorità Competenti Locali) da parte dell'autorità Competente Regionale ai sensi del Reg. CE n. 882/2004 art. 4 comma 6, che potrà essere integrato, con atto della Struttura Commissariale, con l'inserimento di ulteriori auditor specificamente formati secondo i prowedimenti vigenti; CONSIDERATO che nei medesimi allegati vengono riportate le modalità di definizione del programma di audit sui Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. regionali, deputati al Controllo Ufficiale in Sicurezza Alimentare, nonché le procedure, i moduli e le relative specificazioni operative; VISTI il DPGR n. 80 del 01/06/2012 e la Deliberazione di Giunta Regionale n. 149 del 27/04/2012 e ritenuto di doverne modificare i contenuti con quanto previsto nel presente prowedimento; PRESO ATTO dell'attività di audit regionale già awiata dall'ufficio Igiene Alimenti e Bevande nel Settore dell'igiene degli Alimenti e della Nutrizione; RITENUTO comunque di dover procedere, con il presente prowedimento, alla riorganizzazione del sistema di audit regionale, attraverso l'adozione di un sistema di audit unico ed integrato, che riguardi l'intero campo della Sicurezza degli alimenti e bevande e della Sanità Veterinaria, con il coinvolgimento delle Aree Veterinarie A, B e C e dell'area SIAN; VISTO il documento allegato al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale e ritenutolo esaustivo ai fini che qui rilevano; CONSIDERATO che nella materia di che trattasi i Ministeri affiancanti avevano formulato osservazioni P; in relazione al DPGR 80/2012 con il parere CALABRIA-DGPROG-08/01/ RITENUTE condivisibili le osservazioni dei Ministeri affiancanti che, per gli effetti, hanno comportato l'emanazione del presente prowedimento; VISTE: la Deliberazione di Giunta Regionale n. 851/2010 la Deliberazione di Giunta Regionale n. 752/2010 e s.m.i. il DPGR 95/2011; il DM 18/10/1998; il Reg. 882/2004; i Reg. 852, 853,854/2004; il D. Lgs. 193/2007; il DPGR 80/2012; il DPGR-CA n. 62 del 23 maggio 2013 SU PROPOSTA della Task Force Veterinaria, di cui al DPGR n.56/2011,di concerto con l'ufficio Igiene Alimenti e Bevande del Settore Area LEA del Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie

6 DECRETA Per le motivazioni di cui in premessa, che qui s'intendono riportate quale parte integrante e sostanziale: DI APPROVARE le Modalità operative e l'annessa modulistica nonché l'elenco regionale aggiornato degli auditor idonei a svolgere audit sui Servizi Veterinari e di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Autorità Competenti Locali) da parte dell'autorità Competente Regionale ai sensi del Reg. CE n. 882/2004 art. 4 comma 6, che potrà essere integrato, con atto della Struttura Commissariale, con l'inserimento di ulteriori auditor specificamente formati secondo i prowedimenti vigenti; DI ANNULLARE le modalità operative, la modulistica e l'elenco di cui al DPGR-CA n. 80/2012 ed alla DGR n. 149/2012; DI DISPORRE che la responsabilità della gestione del programma di audit sull'organizzazione delle Autorità Competenti sulla sicurezza alimentare delle AA.SS.PP. venga assegnata alla Task Force Veterinaria ed all'ufficio Igiene degli Alimenti e Bevande, attualmente collocato nel Settore Area LEA del Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie; DI MANDARE al Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute il presente prowedimento, per la sua esecuzione e per la verifica dell'attuazione delle disposizioni in esso contenute; DI TRASMETTERE il presente decreto, ai sensi dell'art. 3 comma 1 dell'accordo del piano di rientro, ai Ministeri competenti; DI DARE MANDATO alla Struttura Commissariale per la trasmissione del presente decreto, agli interessati, alle Aziende Sanitarie Provinciali, all'anci Calabria, ai Ministeri dell'economia e Finanze e della Salute, nonché per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale e sul sito web istituzionale della Regione Calabria. -LI Dirigente '~ - di Servizio r: pasqu~i-umo ~ z::::=::t<." _. (SCOPELLlTI)

7 Allegato A " Modalità operative per l'esecuzione di audit regionali sui Servizi Veterinari e di Igiene degli Alimenti e Nutrizione afferenti i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, ai sensi dell'art. 4 par. 6 del Regolamento (CE) 882/2004" PREMESSA L'attività di controllo ufficiale da parte dei Servizi Veterinari aree A, B e C e dei Servizi Igiene degli alimenti e nutrizione afferenti i Dipartimenti di Prevenzione delle AASSPP, sono effettuate sulla base della Programmazione Regionale, formulata in ottemperanza alla normativa di origine comunitaria, nazionale, regionale ed alle relative linee guida approvate. Il Regolamento (CE) n. 882/2004, in particolare dell'art. 4, paragrafo 6, prevede come obbligatorio, da parte delle Autorità competenti (AC), di verificare, mediante la tecnica dell'audit, se i controlli ufficiali condotti dalle Autorità competenti relativi alla normativa in materia di alimenti, siano eseguiti in modo efficace e siano idonei a conseguire gli obiettivi stabiliti dalla normativa pertinente, compresa la conformità ai piani di controllo nazionali e regionali. AI fine di rispondere a tale mandato, ogni Autorità Competente (AC), deve prevedere visite di verifica periodiche per valutare l'efficacia del controllo ufficiale a tutti i livelli. Il 7 febbraio 2013 è stato approvato l'accordo Stato-Regioni 46/csr "Linee guida per il funzionamento e miglioramento dell'attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Provincie autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria" recepito nella Regione Calabria con il DPGR n. 62 del 25 maggio 2013, nel quale, tra l'altro, sono presenti indicazioni per l'effettuazione degli audit di cui trattasi. Si deve, pertanto, partendo dalla regolamentazione regionale preesistente e dalle attività di audit già eseguite, procedere alla riorganizzazione dell'attività regionale cogente in materia, attraverso l'adozione di un sistema di audit unico ed integrato, che riguardi l'intero campo della Sicurezza degli alimenti e bevande e della Sanità Veterinaria, con il coinvolgimento delle Aree Veterinarie A, B e C e dell'area SIAN; Con il presente atto, la Regione Calabria, attraverso il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, ha predisposto le modalità di verifica sui Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali Regionali, coinvolti nel controllo ufficiali sulla sicurezza alimentare, in qualità di Autorità competenti locali (ACL), con l'obiettivo di valutare nel tempo, in termini di standard organizzativi adottati, l'efficacia e l'affidabilità dei controlli ufficiali. Obiettivo finale è rappresentato dal miglioramento del livello della Sicurezza alimentare, attraverso l'applicazione di modelli di Audit sui Servizi di controllo Ufficiale, nonché la verifica del raggiungimento degli standard fissati nella programmazione regionale. Gli audit regionali, per l'anno 2013, rappresenteranno un modello sia per la valutazione dei sistemi organizzativi ed il miglioramento degli standard di efficacia, appropriatezza ed efficienza dell'azione di prevenzione e controllo in materia di sicurezza alimentare, che come strumento di formazione, addestramento ed affiancamento per auditors e auditati, al fine del miglioramento e della valutazione del sistema organizzativo, consentendo anche di individuare, diffondere e promuovere le migliori di pratiche di controllo per la sicurezza alimentare. PROCEDURA E MODULI Con il presente atto si approvano la procedura ed i relativi moduli di seguito elencati e allegati, in revisione 01, che saranno aggiornati di volta in volta a cura del competente Settore del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, anche in relazione ad eventuali indicazioni derivanti da norme o linee guida comunitarie e/o nazionali emanate in data successiva alla approvazione del presente atto: SLPDAU procedura audit SLPDAU programma di audit SLPDAU valutazione degli auditor e degli esperti tecnici SLPDAU monitor aggio Riesame e Miglioramento del programma di audit SLPDAU nomina dei componenti del gruppo di audit SLPDAU piano di audit SLPDAU01.I06 rapporto sull'esame della documentazione SLPDAU01.E01 comunicazione all'organizzazione oggetto di audit per integrazione/ chiarimenti documenti SLPDAU01.E02 questionario pre-audit SLPDAU01.I07 lista di riscontro audit SLPDAU rapporto di audit SLPDAU raccomandazioni SLPDAU piano d'azione e/o d'intervento SLPDAUO 1.110pianificazione strategica Allegato B Elenco auditor regionali

8 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEV ANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina l di 13 DATA FUNZIONE FIRMA Progettato Dario Macchioni Redatto 25/07/2013 Dario Macchioni Verificato 30/07/2013 Pasquale Turno Approvato 31/07/2013 Antonino Orlando In vigore Luigi D'Elia GESTORE: Funzione Copia informativa U Copia controllata U FIRMA: Copia n. _ DATA Le informazioni contenute nel presente documento sono di proprietà del Dipartimento Tutela Salute Regione Calabria Il possessore è responsabile del suo impiego, della riservatezza e della conservazione.

9 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 2 di 13 PER PRESA VISIONE Presa visone della messa in vigore Presa visione del ritiro ~ Dirigente Generale Dipartimento Dirigente Settore AREA LEA Dirigente Servizio Veterinario DGASP 1 DG ASP 2 DGASP3 DGASP4 DG ASP 5 ADDITOR REGIONALE 1 ADDITOR REGIONALE 2 ADDITOR REGIONALE 3 ADDITOR REGIONALE n Fino a n...

10 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 3 di 13 l SCOPO La presente procedura documentata descrive le responsabil ità e le modalità operative con cui l'autorità Competente della Regione procede a audit presso le Aziende Sanitarie Provinciali per verificare che si stiano raggiungendo gli obiettivi definiti nel Regolamento CE 882/2004 e successive rettifiche e modifiche. Alla luce dei risultati emersi nel corso delle attività di audit le Autorità Competenti sopra menzionate prendono le misure appropriate. Gli audit possono essere di sistema o di settore. Gli audit di settore possono essere condotti nell'ambito di un audit generale (di sistema) Tutti gli audit dovrebbero essere soggetti ad un esame indipendente e sono svolti in modo trasparente. Ifini e gli scopi di detti Audit interni sono: Verificare l'effettivo controllo da parte delle AC auditate delle catene di produzione Assicurare da parte della organizzazione, la corrispondenza delle attività di controllo ufficiale allo standard per il funzionamento ed alle procedure generali ed operative ad esso collegate; Contribuire ad accertare l'efficace attuazione delle disposizioni previste e a focalizzare eventuali "criticità" della organizzazione; Contribuire a definire gli ambiti di miglioramento del funzionamento dell'organizzazione; Diffondere la cultura della valutazione indipendente rispetto alla semplice autovalutazione. Verifica della adeguatezza delle disposizioni previste per raggiungere sistematicamente gli obiettivi fissati dal Reg. (CE) 882/2004 e più in generale dalla normativa vigente applicabile. 2 CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica agli audit interni sulle ASP, limitatamente ai Dipartimenti di Prevenzione ed ai seguenti Servizi ad esso afferenti: Servizi Veterinari (SVET) Aree A, B e C ; Servizi d'igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN). 3 RIFERIMENTI '* Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali e s.m.i. Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare e s.m.i.,. Decisione della Commissione N. 677 del 29 settembre 2006 che stabilisce le linee guida che definiscono i cri'"i di =cuzion" degli,udit a nmmado!«galamento(ce)n. 882/2004del P"lamento"",opco" d~

11 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.001 AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.01 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 4 di 13 Consiglio relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. UNI EN ISO 19011:2012 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione. UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e vocabolario. Accordo Stato Regioni 46/csr del 7 febbario 2013 '* Reg 854/2004 '" DPGR 62 del 25 maggio 2013 "Recepimento accordo Stato Regioni e Provincie autonome su "Linee guida per il funzionamento e miglioramento dell'attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Provincie autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria" - rep. Atti n. 46/CSR del 07/02/2013" '* Decisione della Commissione 2007/363/CE del 21 maggio 2007 che stabilisce orientamenti per aiutare gli Stati membri a elaborare il piano di controllo nazionale pluriennale integrato unico previsto dal regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio;. Decisione della Commissione 2008/654/CE del 24 luglio 2008 che stabilisce orientamenti per aiutare gli Stati membri a elaborare la relazione annuale sul piano di controllo nazionale pluriennale previsto dal regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio; integrato unico. Decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 193 sull' attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore; Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione modificato dall'art. 16 del d.l.vo. 19 ottobre 1999 n. 143; del capo l della legge 15 marzo 1997 n. 59, come. Decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 «riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. l della legge 23 ottobre 1992 n. 421» e successive modifiche ed integrazioni; '* Decreto legislativo n. 286 del 30 luglio 1999 riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'art. Il della legge 15 marzo 1997 n. 59; '* Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 «Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa.»; ". Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 «Codice dell'amministrazione digitale»;. Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 «Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione», che individua la tutela della salute come materia concorrente tra Stato e Regioni;

12 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL'ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 5 di 13 '* Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» e s.m.i '* Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. '* Circolare Ministero della salute prat. DG SAN 13/3/6238/P del 31 maggio le Linee Guida Ministeriali per i controlli ufficiali ai sensi dei Regolamenti. 882/04 e 854/04. Legge n. 189 del 08/11/2012 " Tutte le norme relative al settore della sicurezza degli alimenti, dei mangimi, della salute e del benessere animale. 4 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 4.1 Definizioni Audit un esame sistematico e indipendente per accertare se determinate attività e i risultati Reg. CE 882/2004 correlati siano conformi alle disposizioni previste, se tali disposizioni siano attuate in modo efficace e siano adeguate per raggiungere determinati obiettivi. Criteri dell'audit insieme di politiche, procedure o requisiti [rectius: prescrizioni] utilizzati come riferimento a Decisione CE 677/2006 cui si confrontano le evidenze dell' audit, ossia la norma in base alla quale sono valutate le attività dell' organizzazione oggetto dell'audit. Piano dell'audit descrizione delle attività e delle disposizioni per la conduzione di un audit. Decisione CE 677/2006 Programma di audit insieme di uno o più audit pianificati per un arco di tempo definito e orientati verso uno Decisione CE 677/2006 Gruppo di audit scopo specifico. uno o più auditor che eseguono un audit supportati, se richiesto, da esperti tecnici. Decisione CE 677/2006 Organizzazione oggetto organizzazione sottoposta all'audit. dell'audit Decisione CE 677/2006 Auditor persona che effettua l' audit.

13 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL'ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 6 di 13 UNI EN ISO 19011:2012 Catena di produzione intera catena di produzione comprendente tutte le "fasi della produzione, della Decisione CE 677/2006 trasformazione e della distribuzione" di cui all'art. 3 par. 16 del Reg. (CE) n. 178/2002 Azione correttiva azione per eliminare la causa di una non conformità rilevata o di altre situazioni Decisione CE 677/2006 indesiderabili rilevate. Azione preventiva azione per eliminare la causa di una non conformità potenziale o di altre situazioni Decisione CE 677/2006 indesiderabili potenziali. Osservatore persona che accompagna il gruppo di audit ma non effettua l'audit UNI EN ISO 19011:2012 Esperto tecnico persona che fornisce conoscenze o competenze specifiche al gruppo di audit Decisione CE 677/2006 Campo dell'audit descrizione dei siti, delle unità fisiche, organizzative, UNI EN ISO delle attività e dei processi, del periodo di tempo necessario all'esecuzione dell' audit 19011:2012 Non conformità mancata conformità alla normativa applicabile Re~. CE 882/2004 Rischio Effetto dell'incertezza sugli obiettivi UNI EN ISO 19011:2012 Competenza Dimostrate caratteristiche personali e dimostrata capacità di saper utilizzare conoscenze e UNI EN ISO abilità 19011:2012 Evidenza Oggettiva Registrazioni, dichiarazioni di fatti o altre informazioni che sono pertinenti ai criteri UNI EN ISO dell' audit e verificabili :2012 Risultanza risultati della valutazione delle evidenze dell'audit raccolte rispetto ai criteri UNI EN ISO dell'audit; includono conformità alle norme e non-conformità alle norme 19011:2012 Conclusioni dell'audit Esito di un audit fornito dal gruppo di audit dopo aver preso in esame gli UNI EN ISO obiettivi dell'audit e tutte le risultanze dell'audit :2012 Organismo di audit L'organismo che esegue il processo di audit. Settore area LEA Decisione CE 677/2006 Sistema di audit Coincide con l'organismo di audit e esegue AUDIT SUI Servizi DELLE delle AASSPP Decisione CE 677/2006 che effettuano cu Controlli Ufficiali in tema di a, m, sa e ba PROCESSO DI AUDIT La serie di attività di cui alla sezione 5.1 della decisione ce 677/2006 Decisione CE 677/2006

14 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 7 di Abbreviazioni PD AU DS GdA SL PdA SIAN SVET A SVETB Procedura documentata Audit interni Dirigente Settore Gruppo di Audit Settore Area Lea Programma di Audit Servizio d'igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Servizio Sanità Animale Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale SVETC Servizio Igiene degli Allevamenti e delle produzioni zoo tecniche 5 RESPONSABILITA' Sono descritte nel capitolo "MODALITA' ESECUTIVE" 6 MODALITA' ESECUTIVE 6.1 Pianificazione strategica La pianificazione strategica quinquennale consiste in un programma di audit, con copertura adeguata di tutti i campi di attività ( sanità- benessere- alimentazione- mangimi- sottoprodotti- salute piante- patologie zoonotiche), e di tutte le autorità competenti interessate; catene di produzione, strumenti di controllo, i pericoli associati alle catene di produzione. Il responsabile della pianificazione strategica è rappresentato dal settore area LEA della Regione Calabria, attraverso le specifiche strutture che hanno la competenza in Sicurezza Alimentare (Organismo di Audit) che è parte integrante del sistema di audit nazionale. La pianificazione strategica fissa gli obiettivi, le priorità in funzione dei rischi, l'estensione e le risorse Definizione del programma di audit Il processo di audit, in accordo a quanto previsto dalla Dee. 677/ 2006, si articola nei seguenti elementi: - approccio sistematico, trasparenza, indipendenza, ed esame indipendente del processo di audit. Alla luce della pianificazione strategica, di anno in anno, viene definito il programma annuale di audit. entro il mese di gennaio. Il programma comprende almeno: - un audit di sistema presso i Servizi SIAN ed i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle 5 Aziende Sanitarie Provinciali della Regione;

15 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEV ANDE SLPDAU01.00l AUDIT AI SENSI DELL'ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 8 di 13 - almeno 5 audit di settore; tali audit prevedono l'esecuzione di controlli ufficiali sul campo, ove previsto anche senza preavviso, da parte del soggetto auditato. Il programma di audit si articola in: Individuazione della Autorità per la Individuazione/designazione dell' Autorità per la gestione del programma gestione del programma di audit di audit - Settore Area LEA, Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, Regione Calabria - Servizi VeterinarilUfficio Igiene Alimenti e Bevande Definizione del programma di audit In termini di: -obiettivi ed estensione -responsabilità -risorse -procedure - rischi associati al programma di auidt Attuazione del programma di audit - valutazione degli auditor -programmazione degli audit -costituzione dei gruppi di audit -direttive per l'attività di audit -conservazione delle registrazioni Competenza e valutazione degli auditor - vedi paragrafo "Competenza e valutazione degli auditor" - conservazione delle registrazioni (per il dettaglio in merito allo Attività di audit svolgimento delle attività di audit si rimanda al paragrafo "Esecuzione di un singolo audit) Monitoraggio e riesame del programma -monitoraggio e riesame di audit -identificazione delle esigenze di azioni correttive e preventive -identificazione delle opportunità di miglioramento Miglioramento del programma di audit - attività conseguente al riesame del programma di audit (inclusa la pubblicazione del resoconto in merito all'attività di audit svolta) Audit anno 2013 In considerazione del fatto che un congruo numero di auditor regionali ha completato la formazione prevista solo nel luglio gli audit regional, pe' l'anno 2013, sa.-anno effettuati in affiancamento con un docente-facilitatore Tale,

16 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 9 di 13 attività sarà considerata sia quale primo passaggio per la valutazione dei sistemi organizzativi ed il miglioramento degli standard di efficacia, appropriatezza ed efficienza dell' azione di prevenzione e controllo in materia di sicurezza alimentare, che come strumento di formazione, addestramento ed affiancamento per auditors e auditati, al fine del miglioramento e della valutazione del sistema organizzativo, consentendo anche di individuare, diffondere e promuovere le migliori di pratiche di controllo per la sicurezza alimentare. Nel Gruppo di Audit potranno essere presenti anche auditor in addestramento, in qualità di osservatori. Per gli audit dell'anno 2013 non si applicano i requisiti previsti ai punti e relativamente alla voce "Esperienza di audit". 6.2 Esecuzione di un singolo audit Il processo relativo alla esecuzione di un singolo audit si articola in: Avvio dell'audit - definizione degli obiettivi, del campo e dei criteri dell'audit - nomina del responsabile del gruppo di audit - costituzione del gruppo di audit - presa di contatto iniziale con l'organizzazione oggetto dell'audit - determinazione della fattibilità dell'audit Conduzione del riesame della Invio di questionario pre-audit in merito alla documentazione, procedure e documentazione modulistica esistenti presso il soggetto auditato Riesame dei documenti pertinenti del sistema di gestione e determinazione della loro adeguatezza con riferimento ai criteri dell'audit. Preparazione delle attività di audit sul posto - preparazione del piano dell'audit - preavviso di audit da inviare almeno 20 giorni prima (composizione del team, durata audit, obiettivi e criteri sono indicati nel piano di audit allegato al preavviso); il preavviso contiene due clausole inerenti il silenzio-assenzo e l'obbligo di notifica al Responsabile del GdA di eventuali modifiche al sistema di gestione. Svolgimento delle attività di -assegnazione -preparazione -svolgimento dei compiti al GdA dei documenti di lavoro della riunione di apertura audit sul posto -comunicazione durante l'audit

17 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.001 AUDIT AI SENSI DELL'ARTICOLO 4, Rev.01 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina lo di 13 -ruoli e responsabilità delle guide e degli osservatori -raccolta e verifica delle informazioni - confronto delle evidenze con i criteri -elaborazione -formulazione delle risultanze dell'audit delle raccomandazioni -preparazione delle conclusioni dell'audit -svolgimento della riunione di chiusura Preparazione, approvazione e -preparazione del rapporto di audit in bozza distribuzione del rapporto di - invio del rapporto in bozza al soggetto auditato (preferibilmente entro 30 gg e audit comunque entro massimo 90 giorni) Chiusura dell'audit - invio di eventuali controdeduzioni da parte del soggetto auditato (preferibilmente entro 30 gg dal ricevimento del rapporto in bozza e comunque non oltre i 45 giorni) - valutazione e decisione in merito alle controdeduzioni preferibilmente entro 15 gg con approvazione e distribuzione del rapporto di audit ma comunque non oltre i 45 giorni - Divulgazione dei documenti riguardanti l'audit (in particolare: rapporto di audit) Attuazione successive dell'audit delle azioni alla chiusura - Definizione del Piano di azione (in caso di raccomandazioni) - Verifica da parte del GdA della congruità e tempistica del Piano d'azione e successiva approvazione - Comunicazione all'auditato della decisione (in caso di valutazione negativa, riformulazione del PdA) -Verifica del completamento delle azioni correttive - Verifica dell'efficacia delle azioni correttive 6.3 Competenza e valutazione degli auditor Gli audit di sistema e di settore possono essere svolti solo da auditor in possesso della adeguata competenza. La valutazione della competenza avviene mediante esame di un Curriculum vitae dettagliato in cui devono essere specificate: istruzione, esperienza di lavoro, formazione ed addestramento come auditor ed esperienza di audit nel settore della sicurezza alimentare.

18 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina Il di Istruzione, esperienza di lavoro, formazione ed addestramento come auditor ed esperienza di audit necessari per la designazione del responsabile del gruppo di audit. Esperienza di lavoro Almeno 5 anni nel campo della sicurezza alimentare Esperienza di lavoro in Almeno un anno dei cinque di cui sopra in qualità di responsabile di campo gestionale struttura/servizio/ufficio o in un ruolo di responsabilità nel campo della sicurezza alimentare Formazione ed Documentata attività di formazione come discente e/o docente e/o responsabile addestramento come formazione in tema di audit secondo quanto previsto dall'accordo Stato Regioni 46/csr auditor del 7/2/2013 primo percorso, secondo percorso, terzo percorso, di cui al capitolo 2 dell' Accordo Esperienza di audit Qualifica in qualità di responsabile di gruppi di audit rilasciata da un organismo preposto alla certificazione del personale o, in alternativa, due audit completi per un totale di almeno 4 giorni di esperienza di audit nel primo triennio di vigenza dell' Accordo Stato Regioni 46/csr del 7/2/2013, successivamente almeno 2 audit nel triennio Istruzione, esperienza di lavoro, formazione ed addestramento come auditor ed esperienza di audit necessari per la designazione degli auditor. Esperienza di lavoro Almeno 1 anno di attività svolta nel campo della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Formazione ed Documentata attività di formazione come discente e/o docente e/o responsabile addestramento come formazione in tema di audit secondo quanto previsto dall' Accordo Stato Regioni 46/csr auditor del 7/2/2013 primo percorso, secondo percorso, terzo percorso, di cui al capitolo 2 dell' Accordo Esperienza di audit Un audit effettuato come auditor (o auditor in addestramento sotto la direzione e la guida di un responsabile di gruppo di audit) nel primo triennio di vigenza dell' Accordo Stato Regioni 46/csr del 7/2/2013,

19 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 12 di Istruzione, esperienza di lavoro, formazione ed addestramento come auditor ed esperienza di audit necessari per la designazione dell'esperto tecnico Esperienza di lavoro Almeno 3 anni nel campo della sicurezza alimentare (inclusi salute e benessere animale) Esperienza di lavoro in Non richiesta campo gestionale Formazione ed addestramento Documentata attività di formazione come discente e/o docente in tema di audit secondo come auditor quanto previsto dall' Accordo Stato Regioni 46/csr del 7/2/2013 primo percorso di cui al capitolo 2 dell'accordo Esperienza di audit Non richiesta Composizione dei gruppi di audit Audit di sistema presso i Dipartimenti di Prevenzione (e/o singoli Servizi) delle Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Il gruppo di audit è composta almeno da: - un responsabile del gruppo di audit con i requisiti di cui al punto due auditor con i requisiti di cui al punto un docente- facilitatore/guida (audit anno 2013 e, ove necessario, successivi) Audit di settore (con esecuzione di controlli ufficiali sul campo da parte del soggetto auditato) Il gruppo di audit è composta almeno da: - un responsabile del gruppo di audit con i requisiti di cui al punto un auditor con i requisiti di cui al punto un docente- facilitatore (audit anno 2013 e, ove necessario, successivi) Altri componenti del Gruppo di audit Possono di volta in volta essere inoltre chiamati a far parte del Gruppo di audit di cui ai punti e : - un esperto tecnico con i requisiti di cui al punto scelto se ritenuto necessario per la peculiarità dell'audit e per le specifiche competenze tecniche non presenti nel Gruppo; - il responsabile del Settore Area LEA o suo delegato (solo per le attività che non ricadono sotto la loro diretta responsabilità); - uno o più osservatori.

20 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.OOl AUDIT AI SENSI DELL' ARTICOLO 4, Rev.Ol PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/ Pagina 13 di Mantenimento della Competenza Svolgimento di almeno due audit e partecipazione ad un evento di formazione come discente e/o docente e/o responsabile formazione, in tema di audit nel triennio successivo al primo triennio di vigenza dell' Accordo 7 ALLEGA TI ALLA PROCEDURA 1. Modulo "Programma di audit" - SAPDAUOl.IOl 2. Modulo "Valutazione degli auditor e degli esperti tecnici"- SAPDAUOl.I02 3. Modulo "Monitoraggio, Riesame e Miglioramento del programma di audit" SAPDAUOl.I03 4. Modulo "Nomina dei componenti del gruppo di audit" - SAPDAUOl.I04 5. Modulo "Piano di Audit" - SAPDAUOl.I05 6. Modulo "Rapporto sull'esame della documentazione" - SAPDAUOl.I06 7. Modulo "Comunicazioni all'organizzazione oggetto di audit IntegrazionilChiarimenti" SAPDAU01.EOl 8. Modulo "questionario pre-audit" SLPDAUOl.E02 9. Modulo "Lista di riscontro Audit" - SAPDAUOl.I Modulo "Rapporto di Audit" - SAPDAUOl.I Modulo "Raccomandazioni" - SAPDAUOl.I Modulo "Piano d'azione e/o d'intervento" - SAPDAUO 1.1lO" 13. Modulo "Pianificazione strategica" - SAPDAUOl.Ill" 8 COLLOCAZIONE DELLA PROCEDURA La procedura è collocata nella Stanza n. 8 (2/\ piano) presso l'ufficio Igiene degli Alimenti e Bevande - Settore Area LEA - Via Buccarelli, 30, Catanzaro, nell'armadio a vetri, all'interno del faldone "documenti - procedure" sotto cartella "audit - formazione".

21 REGIONE CALABRIA SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.IOl PROGRAMMA DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina l di 2 REGOLAMENTO CE 882/2004 ANNO DI COMPETENZA: AUTORITA PER LA GESTIONE DEL PROGRAMMA DI AUOIT: OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI AUOIT ESTENSIONE DEL PROGRAMMA DI AUDIT RESPONSABILITA Committente Responsabile del Programma Responsabile del Gruppo di Audit Auditor Esperto Amministrativi RISORSE

22 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUO 1.10 l PROGRAMMA DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina 2 di 2 ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA Redazione: Funzione: _ Firma: _ Data:_/_/_ Approvazione Funzione: _ Firma: _ Data:_/_/_ Redazione: Funzione: Firma: ~_ Data:_/_/_ Approvazione Funzione: _ Firma: Data: _/_/_

23 o == -<

24 - t'l t'l :; o - - ;;. M q,j r-: «l cc:: O.n.~ = M «l l:l.. t'l O-

25 l"'l l"'l :o ~ -= M,; M Q,l r.: ~ I:l:: =.5 Ili M ~... O- :.a ::l <:ti O-C li) E <:ti 16 c. E o u.;;.~ :o oo t: li) C. <fj.;:: :.a -' ::l "il "1:l o c. - E <:ti U E-o "il Q "1:l ;;;;J o -< ~ c. - <fj Q.;:: -< ~ '5. E ~ -li).ii) ~ "1:l I.:l o O t: li) I:l:: ~ c. <fj.;::... ~.8 iù Q :.a c ""' ::l o ~ <:ti '" N '[::3 N :E... li).:; -< "5h <;; li) li) '" rn ::l... "1:l O/} C. ~ li) '" N "1:l :.a ~ I::< (Il... li) '-"... Q) li).8 E c.... o '" '" o :.a '" u i:i2 c u - <:ti

26 1.1 li) li) I: I: o o._.- N N I: I: ::l & '""

27 REGIONE CALABRIA SETTORE AREA LEA SERVIZI VETERINARIlUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I04 NOMINA DEI COMPONENTI DEL GRUPPO DI Rev.l AUDIT PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina l di l A: <NOME> <RUOLO> <COGNOME> p.c. <NOME> <RUOLO> <COGNOME> Oggetto: Le SS.LL. sono incaricate di effettuare l'audit dell'unità organizzativa di cui all'oggetto, previsto per la data... Il Responsabile del Programma di audit Data:_/_/_ FIRME PER ACCETTAZIONE Nominativo: Funzione: Firma: Data: _/_/- Nominativo: Funzione: Firma: Data: _/_/- Nominativo: Funzione: Firma: Data: _/_/- Nominativo: Funzione: Firma: Data: _/_/- Nominativo: Funzione: Firma: Data: _/_/-

28 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAU01.I05 PIANO DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina l di 2 PROGRAMMA DI AUDIT SERVIZIO OGGETTO DELL' AUDIT DATA DI INIZIO E FINE DELL' AUDIT OBIETTIVI DELL' AUDIT CAMPO DELL'AUDIT Localizzazioni fisiche e Unità Organizzative Attività e processi -Macroprocesso del CU -Processi trasversali/orizzontali CRITERI PER SVOLGIMENTO DELL' AUDIT Politica: Procedure: Requisiti: ESTENSIONE DELL' AUDIT Autorità competenti: Strumenti controllo: Aree di intervento: Catene di produzione: Pericoli: DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Politica: Procedure: Requisiti: RESPONSABILE DEL GRUPPO DI AUDIT NOMINATIVO DEGLI AUDITORS NOMINATIVO DEL/I ESPERTO/I TECNICO/l NOMINATIVO DEGLI OSSERVATORI NOMINATIVO DEGLI AUDITORS IN ADDESTRAMENTO NOMINATIVI DEI DIRIGENTI DEL SERVIZIO OGGETTO DI AUDIT ALTRO PERSONALE DI CUI È RICHIESTA LA PRESENZA

29 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEV ANDE SLPDAUOl.I05 PIANO DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina 2 di 2 ARTICOLAZIONE DELL' AUDIT Attività Auditors/esperti Personale coinvolto Data Durata Redazione: Funzione: Firma: Data: _/_/_ Approvazione Funzione: _ Firma: Data: _/_/_

30 REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLmCHE SANITARIE SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I06 RAPPORTO SULL'ESAME DELLA Rev.l DOCUMENTAZIONE PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina 1 di 1 AI Responsabile deì Servizio ASP Via FAX: D Nessuna osservazione sulla documentazione ricevuta D D Si richiedono chiarimenti in merito alle osservazioni riportate in elenco IL Responsabile del Gruppo di Audit

31 DIPARTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLmCHE SANITARIE SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.EOl COMUNICAZIONI ALL'ORGANIZZAZIONE Rev.l OGGETTO DI AUDIT INTEGRAZIONI/CHIARIMENTI PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 1 di 1 REGOLAMENTO CE 882/2004 Da via TeI. Fax. A Responsabile dell'organizzazione oggetto di audit Data: / / Si richiedono le seguenti integrazioni/chiarimenti da comunicare/trasmettere al mittente: D Elenco dei documenti da trasmettere D Elenco dei Documenti da revisionare D Altro Funzione: IL RESPONSABILE del G.di A. Firma: _ Data_/_/_

32 DIPARTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLmCHE SANITARIE SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE -- SLPDAUOl.E02 QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE Rev.O ELEMENTI DI NATURA SISTEMATICA PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 1 di 2 REGOLAMENTO CE 882/ Da via TeI. Fax. A Responsabile dell'organizzazione oggetto di audit Data: / / Attività!Processo Elementi di autovalutazione Organizzazione della AC (Regolamento CE 882/2004, art. 8 par. 1 e allo II capo II punto 1) Anagrafe degli OSA registrati e dei riconosciuti e delle anagrafi zootecniche (Regolamento CE 882/2004, art. 31 allo II capo II punto Il) Modalità di categorizzazione del rischio (Regolamento CE 882/2004, art. 3 par. 1, ali. II capo II punto Il) per gli OSA registrati e i riconosciuti Pianificazione e programmazione dei controlli (Regolamento CE 882/2004, art. 8 par. 1 e ali. II capo II punto 3, art. 3 par. 2, art. 3 par. 3) Esecuzione dei controlli (Regolamento CE 882/2004, art. lo paro 1 e 2 e ali. II capo II punto 5, art. 3. par. 4, art. 3 par. 6) Gestione delle conseguenze dei controlli (Regolamento CE 882/2004, art. 30, art. 54, art. 55 e ali. II capo II punto 8) Monitoraggio/ controllo dello svolgimento dei controlli ufficiali (supervisione) (Regolamento CE 882/2004, art. 4 punto 4, DPGR 62/2013 capitolo 1 punto 3.2.3)

33 ---_._-_._..._- REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLmCHE SANITARIE SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE -- SLPDAUOl.E02 QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE Rev.O ELEMENTI DI NATURA SISTEMATICA PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina:2 di Attività/Processo Elementi di autovalutazione --- Rendicontazione (scadenzata, flussi informativi) (Regolamento CE 882/2004, art. 44 e ali. II capo II punto 8, D.lvo 165/2001 e s.m.i.) Verifica dell'efficacia e della appropriatezza e azioni correttive In caso di inefficia/inappropiatezza (Regolamento CE 882/2004, art. 4 par. 2 art. 8 par. 3) Capacità di laboratorio (Regolamento CE 882/2004, art. 4 par. 2 letto C; DPGR 98 del 9 luglio 2013, art. Il, art. 12) Piani di emergenza e crisi (Regolamento CE 882/2004, art. 4 par. 3 letto F, art. 13; Reg. CE 178/2002 art ; Decisione 2004/478/CE; Intesa 6/CSR del 24 gennaio 2008 Gestione della documentazione (procedure, modulistica, registrazioni) (Regolamento CE 882/2004, art. 8 par. 3 e ali. II capo II punto Il art. 9) Gestione strumentazione e attrezzature (Regolamento CE 882/2004, art. 4 par. 2 letto D) Coordinamento e cooperazione (Regolamento -- CE 882/2004, art. 4 par. 5; ali. II capo II punto 9, art. 6 lett. c) Formazione, addestramento, aggiornamento (Regolamento CE 882/2004, art. 6 letto a e b; e ali. II capo II punto Il Trasparenza e riservatezza (Regolamento CE 882/2004, art. 7 par. 1 e 2; ali. II capo II punto 11) -- Istruzioni per la compilazione: Per ogni attività/processo indicare la presenza di procedure documentate e la modulistica predisposta, Funzione: IL RESPONSABILE del Gruppo di Audit Firma: _ Data

34 -c. ti> =-Si n s= N o =ti> O ~ s= = ~. s= N o =ti> O IJCI IJCI la. S- e: >c c. ::.- z ('j O O O = - :: - :: "tl -3 t"'l Z O -3 > -3 Z t"'l -<: -<: -Z - O -3 l::' t"'l l::' t"" t"'l t"" t"" > ~ ~ l::' " - ~ -3 "tl "tl O l::' -> ~ l::' -3 "~ O t"" O m a:ii m ~ z C m l::' DI." N (,II > ~. O f ::I >..., DI -- ~ N Q CL. W W

35 A A A 1\ A A A A A A A A A A A A A A A A A A :::o :::o :::o ~ :::o :::o :::o ~ :::o :::o :::o»... CD CD CD CD CD CD CD CD CD ~.Q -Cl.Q.Q -Cl.Q ~ ~.Q.Q -Cl cè s:::: s:::: s:::: s:::: s:::: s:::: O s:::: s:::: s:::: O Z (n' (no (n' O (no (n' (no (no :3 (n' (no 3 O S S S :3 S S S - CD S S fc CD CD ~ :::s ;:, 3: " I\.).... ::s ~ I\).... ~ I\.) > 8' o v v v o --3 v v v v v v N V V V..a.... ::s V V <::... V V V V " ~ r- ", O» C O O > Z >t"' O C"l C"l trl O =trl t"' t"' > <:: > t"' ~ --3 > Ṇ... O Ztrl <:: = O > t"' ("'} ~ ~ --3 3: > trl Ṇ... Z O --3 Z > trl t"' trl = > "'Cl > "--3 trl =trl t"' C"l "~ "'Cl "'Cl > ~ O = "'Cl 00 trl ~ --3 t"' ("'} <:: > O 3: "'Cl O c.sl = ~ N _. ~ O ~ i3 ti> = =» C O ~ O a ~» m»", ~ n ~ N O r- 3: < m O m Z ~ -t m ;:", d ;ll:i -t ~~ r- Z C» -t ti') n ;ll:i m ~~ ~ ~~ ~ Cm ;ll:i."c m O.,,~ O ti') O~ m ;!JO r- O Q\~ n;ll:l ~ Z Or- ~.. m m m'" n O» r-0 ~ n O...;ll:I»» ;ll:i» r- Z mc ti') m C ;» r- -t» ti')s Zr- m O" ~ mm ;ll:i r-0 m '"»»»0 ",» r- 3:'" O m 3: r- Z m -t Z d ;:i n n ::t m m m co ~ CO '" m» ~ Z... ~ ~ Z O ~ O O ;ll:i ~ m m ", ~ ~. U'I = (:) I» ~ " ~ ~ ~ O CL. -. W W

36 o ~

37 REGIONE CALABRIA SETTORE AREA LEA SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE --- SLPDAUOl.I08 RAPPORTO DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina l d; 3 REGOLAMENTO CE 882/ ORGANIZZAZIONE OGGETTO DELL' AUDIT: ---~ DATA DELL'AUDIT: -- OBIETTIVO DELL' AUDIT: CAMPO DELL' AUDIT: -~ RAPPRESENTANTI DELL'ORGANIZZAZIONE PARTECIPANTI ALL'AUDIT: ORGANIZZAZIONE RESPONSABILE DELLA CONDUZIONE DELL' AUDIT :._--~-

38 ----~ SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE ~~--- SLPDAUOl.I08 RAPPORTO DI AUDIT Rev.l COMPONENTI IL GRUPPO DI AUDIT : PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDI T ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 2 di 3 REGOLAMENTO CE 882/2004 CRITERI DELL' AUDIT: MODALIT A DI CONDUZIONE DELL' AUDIT: -- SERVIZI, PROCESSI, ATTIVITA, PERSONALE, LUOGHI E AMBIENTI DI LAVORO, DOCUMENTAZIONE E REGISTRAZIONI ESAMINA TI: RISUL T ANZE: ~~- ~~- CONCLUSIONI: EVENTUALI RACCOMANDAZIONI: --

39 -- SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEV ANDE ~-~-- SLPDAUOl.I08 RAPPORTO DI AUDIT Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDI T ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 3 di!. REGOLAMENTO CE 882/ FIRME DEI COMPONENTI IL GRUPPO DI AUDIT E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL RESPONSABILE DEL GRUPPO AUDIT DELL'ORGANIZZAZIONE OGGETTO DI AliDIT Nome Cognome Nome Cognome Firma Firma Nome Cognome Firma Nome Firma Cognome FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGRAMMA DI AUDIT: -J, L_E_C_O_N_C_L_U_S_IO_N_I_D_E_L_L_' A_U_D_I_T_S_O_N_O_D_A_M_E_T_TE_R_E_IN_R_E_L_A_Z_I_O_N_E_E_SC_L_U_S_I_V_A_C_O_N_Q_U EFFETTIVAMENTE ESAMINATO

40 SERVIZI VETERINARI/UFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I09 RACCOMANDAZIONI Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 1 di 1 REGOLAMENTO CE 882/2004 ~- AUDIT PRESSO: ASPdi DATA: RACCOMANDAZIONE N DI Rif. Norma: Descrizione: Auditor che formula la Responsabile Gruppo di Audit (RGA) Responsabile Organizzazione oggetto di raccomandazione Audit Nominativo: Nominativo: Nominativo: ~- Firma: Firma: Firma: - Data: / / Data: / / Data: / /

41 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I10 PIANO D'AZIONE E/O D'INTERVENTO Rev.l PROCEDURA SLPDAUOl.OOl AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 Pagina 1 di 1 IAUDIT PRESSO, ASP. SERVIZIO. [DATA RACCOMANDAZIONE W... DI... Rif. Norma: Descrizione: _ I Causa della carenza di conformità e/o Osservazione alla base della Raccomandazione (a cura dell'organizzazione oggetto di audit): Azione preventiva e/o correttiva proposta (a cura dell'organizzazione oggetto di audit): Data proposta AC/AP:.../..../..../ I AC/AP da attuare entro:(indicare una data) Responsabile AC/AP: Funzione Firma: Il Responsabile dell'organizzazione oggetto di Audit: Funzione: Firma: Valutazione della AC/AP (a cura dell'auditor che ha formulato la raccomandazione): Da verificare entro il... Sigla Auditor IData I I ISigla RGA IData I I Esito: AC/AP attuata LI Data attuazione _1_1 AC/AP non attuata LI Motivazioni: Data valutazione: I I Il Responsabile

42 SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I11 PIANIFICAZIONE STRATEGICA AUDIT Rev.O ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 PROCEDURA SLPDAU AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 1 di 2 REGOLAMENTO CE 882/2004 QUINQUENNIO DI RIFERIMENTO: AUTORITA PER LA GESTIONE DEL PIANO STRATEGICO: OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO IDENTIFICAZIONE DELLE PRIORITA' IN FUNZIONE DEI RISCHI ESTENSIONE DEL PIANO STRATEGICO RESPONSABILITÀ Committente Responsabile del Programma Amministrativi

43 DIPARTIMENTO REGIONE CALABRIA TUTELA DELLA SALUTE E POLITICHE SANITARIE SERVIZI VETERINARIIUFFICIO IGIENE ALIMENTI E BEVANDE SLPDAUOl.I11 PIANIFICAZIONE STRATEGICA AUDIT Rev.O ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 PROCEDURA SLPDAU AUDIT ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 DEL Pagina 2 di 2 REGOLAMENTO CE 882/2004 RISORSE Redazione: Funzione: Firma: Data:_/_/_ Approvazione Funzione: _ Firma: Data:_/_/_

44 ALLEGATO B - ELENCO AUDITOR REGIONALI (AGG ) COGNOME NOME Titolo di studio ALOISIO SALVATORE Laurea Veterinaria ALVARO ANTONIO Laurea Veterinaria AMELIO VITTORIO Laurea Veterinaria ANASTASIO MAURIZIO Laurea Veterinaria ARIGONI FABIO Laurea Veterinaria BATIAGLIA LUCIANA Laurea Veterinaria BORRUTO SALVATORE Laurea Veterinaria CAPARELLO GIUSEPPE Laurea Veterinaria CAPUTO PASQUALI NO Laurea Tec. Prev: CARLOMAGNO CATERINA Laurea Veterinaria CAVALCANTI UGO Laurea Veterinaria CHIARELLI DOMENICO Laurea Veterinaria COCCIOLO DOMENICO Laurea Veterinaria COSCO ILARIA Laurea Veterinaria D'AMBROSIO ANTONIO Laurea Tec. Prev: DE MARCO MARIALUISA Laurea Veterinaria DE SETA CARMELA Laurea Veterinaria DENI SILVIO Laurea Veterinaria DIGNITOSO FRANCESCO Laurea Medicina FERRARA ETTORE Laurea Veterinaria FERRARO SAVERIO Laurea Veterinaria FILIANOTI GIUSEPPINA Laurea Veterinaria FILICE WALTER Laurea Veterinaria FRATTO ANTONIO Laurea Veterinaria GARCEA DONATO Laurea Veterinaria GENOVESE CINZIA Laurea Veterinaria GRANDINETTI GIANLUCA Laurea Veterinaria GURNARI MASSIMO Laurea Veterinaria GURNARI MASSIMO Laurea Veterinaria KRUKLlDIS GIORGIO Laurea Veterinaria LA TESSA DOMENICO Laurea Veterinaria LAGANA' FRANCESCO Laurea Veterinaria L1CCIARDI GIUSEPPE Laurea Veterinaria LUPIA NICOLA Laurea Tec. Prev: MACCHIONI DARIO Laurea Farmacia MALACARIA EDUARDO Laurea Tec. Prev: MAMONE DANIELA Laurea Medicina MANCINI GIANCARLO Laurea Veterinaria MANFREDI SALVATORE Laurea Veterinaria MARANDO FERDINANDO Laurea Veterinaria MARCHESE DOMENICO Laurea Veterinaria MASOTTI FRANCESCO Laurea Medicina MARINO ANTONIO Laurea Veterinaria MOLINARa ANTONIO Laurea Veterinaria MORACE PAOLA Laurea Veterinaria MURATORE ANNALISA Laurea Veterinaria NANIA DOMENICO Laurea Veterinaria NERI GIOVANNA VALERIA Laurea Veterinaria PAGLIUSO MARIA TERESA Laurea Medicina RACCO ROCCO SALVATORE Laurea Veterinaria RICCOBENE FRANCESCO Laurea Veterinaria RIZZO L1L1ANA Laurea Medicina ROCCHINO VITTORIA Laurea Medicina SALERNO PIETRO Laurea Veterinaria SCALI SE LUIGI Laurea Veterinaria SCARPINO RICCARDO Laurea Tec. Prev: SCORDAMAGLIA ANTONIO Laurea Tec. Prev: SCRIVANO ANTONIO Laurea Veterinaria

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