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1 Provincia di Lucca 23 settembre 2010 Il parco agricolo: un nuovo strumento di pioanificazione degli spazi aperti Alberto Magnaghi Il nuovo patto città-campagna per la riqualificazione degli insediamenti 1. LA RETE ECOLOGICA REGIONALE Lo Schema Direttore della Rete Ecologica Polivalente (REP- SD) costituisce uno degli scenari fondamentali di medio periodo assunti come riferimento dalla pianificazione regionale di area vasta. Esso e definito come strumento che governa le relazioni tra gli ecosistemi e gli aspetti collegati di carattere piu specificamente paesaggistico e territoriale. Lo Schema Direttore della REP assume gli elementi essenziali della precedente Rete per la Biodiversita, integrandoli con gli altri contenuti del Piano Paesaggistico-Territoriale in grado di svolgere una funzione ecosistemica significativa. In particolare deriva elementi dal Progetto territoriale 4.2.2: Il Patto citta-campagna (PCC), dal Progetto territoriale : Il sistema infrastrutturale per la mobilita dolce (SIMD), dal Progetto territoriale 4.2.4: La valorizzazione e la riqualificazione integrata dei paesaggi costieri (VPC). 1

2 1. LA RETE ECOLOGICA REGIONALE 1. LA RETE ECOLOGICA REGIONALE 2

3 1. LA RETE ECOLOGICA REGIONALE 2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA A partire dalle criticità delle urbanizzazioni contemporanee e dai processi di degrado dei paesaggi rurali, il Patto Città-Campagna cerca di elevare la qualità dell abitare sia urbana che rurale con un progetto integrato fra politiche insediative e agro-silvo-pastorali, relativo: alla riqualificazione dei paesaggi degradati delle periferie e delle urbanizzazioni diffuse; alla ricostruzione dei margini urbani; alla progettazione di cinture verdi periurbane e di parchi agricoli multifunzionali; a interventi di riforestazione urbana. Gli elementi costitutivi del Patto sono: - La campagna del ristretto: una fascia di territorio agricolo intorno alla città che inviluppa le sue frange periferiche dove si prevede la ricostruzione degli antichi ristretti (ricollocandoli ai limiti delle attuali periferie) I parchi agricoli di valorizzazione: territori che conservano aree agricole di pregio da tutelare e salvaguardare in relazione alle città di prossimità. I parchi agricoli di riqualificazione: territori compromessi e degradati, in particolare nelle periferie metropolitane. - I parchi CO2: aree di riforestazione periurbana a fini di compensazione di zone industriali ad elevato degrado ambientale. 3

4 2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA 2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA 4

5 2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA 5

6 2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA I Parchi Agricoli Multifunzionali I Parchi CO2 di riforestazione urbana 6

7 Processi in atto e trasformazioni prevalenti tra città e campagna. Identificazioni e criticità Le Linee Guida del Patto Città Campagna vogliono offrire l opportunità di attivare strumenti di riqualificazione e ricostruzione di nuovi paesaggi a partire dagli spazi tra la città e la campagna. Questi spazi sono senza qualità, in quanto portatori di una doppia forma di marginalità prodotta dai processi di degrado delle periferie urbane privi di spazi aperti pubblici e aree verdi e la campagna periurbana che viene abbandonata in attesa di processi di valorizzazione immobiliare tipologie improprie artificializzazione della costa consumo di suolo 7

8 Il progetto del paesaggio tra periferie e campagna periurbana Le linee guida in supporto al Patto Città Campagna aiutano ad affrontare il progetto dello spazio più problematico della città contemporanea: il margine tra la periferia e la campagna periurbana mettendo a valore le politiche della rigenerazione urbana delle periferie già attivate dalla Regione Puglia e le nuove politiche della pianificazione dello spazio rurale in chiave multifunzionale bordo margine urbano margine rurale Il progetto del paesaggio tra periferie e campagna periurbana Le linee guida aiutano ad individuare alla scala locale lo spazio di confine tra città e campagna chiamandolo la campagna del ristretto. Tale termine è stato preso in prestito dalla tradizione dei paesaggi agricoli che circondavano in passato alcune città di Puglia ed è stato trasformato in una sorta di standard di nuova generazione. 8

9 Agricoltura Urbana. Un laboratorio per l edilizia sociale La campagna periurbana e l agricoltura sociale: orti urbani per l autoproduzione orti urbani per l agricoltura solidale orti urbani per l agricoltura terapeutica orti urbani per l agricoltura didattica Individuazione delle classi di superfici del ristretto 9

10 3. IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA DOLCE 3. IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA DOLCE 10

11 3. IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA DOLCE 3. IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA DOLCE 11

12 3. IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE PER LA MOBILITA DOLCE 4. PROGETTO TERRITORIALE PER LA VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA DEI PAESAGGI COSTIERI DELLA PUGLIA SEI OBIETTIVI SPECIFICI PER LA COSTA NON PERDERE IL RITMO: SALVAGUARDARE L ALTERNANZA STORICA DI SPAZI INEDIFICATI ED EDIFICATI LUNGO LA COSTA Contenere il consumo di suolo. Salvaguardare e valorizzare le aree costiere di maggior pregio naturalistico e i paesaggi rurali storici presenti lungo la costa, prevedendo ove necessario interventi di riqualificazione e rinaturazione al fine di: i) creare una cintura costiera di spazi ad alto grado di naturalità finalizzata a potenziare la resilienza ecologica dell ecotono costiero (ripristino i dei sistemi i naturali di difesa dall erosione e dall intrusione salina e dei meccanismi naturali di ripascimento degli arenili); ii) potenziare la connessione e la connettività ecologica tra costa ed entroterra; iii) contrastare il processo di formazione di fronti costieri lineari continui. IL MARE COME GRANDE PARCO PUBBLICO DELLA COSTA Destinare alla fruizione pubblica le aree costiere di più alto valore paesaggistico ed ambientale, garantendone l accessibilità con modalità di spostamento sostenibili e nel rispetto dei valori paesaggistici presenti. SALVAGUARDARE LA DIVERSITÀ E VARIETÀ DEI PAESAGGI COSTIERI STORICI Tutelare e valorizzare le specificità e i caratteri identitari dei centri storici e dei paesaggi storici costieri al fine di valorizzare le differenze locali e contrastare la banalizzazione ed omologazione dell immagine costiera pugliese. RIQUALIFICARE ECOLOGICAMENTE GLI INSEDIAMENTI TURISTICI COSTIERI Riqualificare gli insediamenti costieri a prevalente specializzazione turistico-balneare, migliorandone la qualità ecologica, paesaggistica, urbana e architettonica al fine di incrementare qualitativamente l offerta ricettiva e la dotazione di spazi e servizi per il turismo e per il tempo libero. DARE PROFONDITA ALLA COSTA, CREANDO SINERGIE CON L ENTROTERRA Valorizzare sinergicamente il patrimonio edilizio della costa e quello dell entroterra e potenziare i collegamenti costa-interno al fine di integrare il turismo balneare con gli altri segmenti turistici, decomprimere il sistema ambientale costiero, destagionalizzare i flussi turistici, incrementare l offerta ricettiva anche a servizio della costa senza ulteriore aggravio di cubature. DECOMPRIMERE LA COSTA ATTRAVERSO PROGETTI DI DELOCALIZZAZIONE Riduzione della pressione insediativa sugli ecosistemi costieri attraverso progetti di sottrazione dei detrattori di qualità paesaggistica, interventi di bonifica ambientale e riqualificazione/rinaturazione dei paesaggi costieri degradati. 12

13 4. PROGETTO TERRITORIALE PER LA VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA DEI PAESAGGI COSTIERI DELLA PUGLIA 4. PROGETTO TERRITORIALE PER LA VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA DEI PAESAGGI COSTIERI DELLA PUGLIA 13

14 5. I SISTEMI TERRITORIALI PER LA FRUIZIONE DEI BENI PATRIMONIALI La metodologia di costruzione della Carta dei beni culturali prevede un percorso multiscalare di territorializzazione dei singoli beni: dall unità topografica (bene areale, puntuale o lineare), alla definizione del sito comprensivo di singoli beni, alla definizione del contesto topografico stratificato (CTS) come insieme di siti, fino alla definizione del Comprensorio come insieme territoriale di CTS di cui si definiscono le relazioni coevolutive. Questa metodologia permette di superare una visione dei Beni culturali e paesaggistici come punti isolati, interpretandoli e normandone l uso in quanto sistemi territoriali complessi. Nella tavola sono rappresentati: - I CTS (Contesti Topografici Stratificati) fino ad ora individuati dalla Carta dei Beni culturali; -Gli areali che presentano una particolare densità di beni culturali tematici (masserie, trulli, ville, oliveti monumentali, ecc.) individuati dallo studio della Sovrintendenza (Cazzato) SCENARIO DI SINTESI DEI PROGETTI TERRITORIALI PER IL PAESAGGIO REGIONALE L obiettivo della tavola dello Scenario di Sintesi dei Progetti Territoriali per il Paesaggio Regionale è quello di mostrare la interferenza (coeranze ma anche potenziali conflitti) dei Cinque Progetti per la Puglia che costituiscono uno dei punti fondamentali del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale (PPTR). Dal confronto tra ciascuno dei cinque progetti, si è cercato di cogliere, selezionandoli, gli aspetti di reciproca interrelazione tra i diversi progetti territoriali. 14

15 SCENARIO DI SINTESI DEI PROGETTI TERRITORIALI PER IL PAESAGGIO REGIONALE SCENARIO DI SINTESI DEI PROGETTI TERRITORIALI PER IL PAESAGGIO REGIONALE 15

16 SCENARIO DI SINTESI DEI PROGETTI TERRITORIALI PER IL PAESAGGIO REGIONALE I progetti territoriali costituiscono scenari integrati che si attuano interpretando il Coordinamento della pianificazione paesaggistica con altri strumenti di pianificazione art 145, comma 2: I piani paesaggistici possono prevedere misure di coordinamento con gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore, nonché con i piani, programmi e progetti nazionali e regionali di sviluppo economico come processi di copianificazione non solo verticale (Regione, Province, comuni) ma soprattutto orizzontale fra settori e assessorati della Regione: -Ecologia: Rete Ecologica Regionale; applicazione del piano energetico (Pear) nelle sue implicazioni paesaggistiche e territoriali; il recupero cave; lo sviluppo di progetti integrati di paesaggio sperimentali come la rete ecologica multifunzionale del torrente Cervaro; -Agricoltura: territorializzazione del Programma di sviluppo rurale (PSR) nei suoi aspetti paesaggistici, ambientali, di riqualificazione periurbana, in particolare nella realizzazione del progetto del Patto Città-Campagna del PPTR; -Trasporti e vie di comunicazione, apporti del Piano dei trasporti alla realizzazione delle infrastrutture del Progetto della mobilità dolce del PPTR, in particolare per quanto riguarda la riqualificazione del sistema ferroviario e marittimo; -Trasparenza e cittadinanza attiva, per quanto riguarda la produzione sociale del Piano, in particolare con progetti di comunicazione e di sostegno ai processi partecipativi nel territorio. -Turismo e industria alberghiera, in particolare con il progetto ospitalità diffusa e il progetto di guida turistica paesaggistica; -Attività produttive, in particolare per il settore energetico e nell orientare gli investimenti per le localizzazioni produttive e energetiche verso le aree produttive paesisticamente ecologicamente e attrezzate; -Beni culturali, per quanto riguarda le forme di coordinamento con l Osservatorio regionale del paesaggio. 16

17 Progetto bioregione policentrica Un patto città-campagna per la Toscana centrale 17

18 La dinamica urbana - CLC La nébulosa urbana 18

19 Zone urbanizzate Seminativi Zone agricole eterogenee Colture permanenti Aree boscate Zone umide Scenario di previsione dell espansione delle zone urbanizzate secondo le previsioni di crescita al 2055 specificate dnel modello MOSUS dell Unione Europea: Il patrimonio territoriale 19

20 Alberto Magnaghi Qui si concentra oltre il 60% della popolazione regionale; Qui si situano le due principali aree metropolitane della regione; Si verifica un intenso fenomeno di sub urbanizzazione che configura Crescita demografica del 3% incremento della occupazione di suolo residenziale del 9%; Si rafforza l immagine di un ellisse urbano fatto di una rete di centri medio piccoli relativamente polarizzata Il patrimonio ambientale: connettere la rete ecologica 20

21 Il green core della città policentrica della Toscana centrale 21

22 Le patrimoine environnemental: la connexion du green core avec le parc du fleuve Arno 22

23 23

24 24

25 Centri monucleari Figure insediative urbane Formazioni lineari espansione compatta attorno al nucleo Formazione lineare continua indifferenziata o policentrica Formazione lineare discontinua Formazione lineare con Sviluppo per addizioni parallele Formazioni a maglia (o reticolari) Formazione lineare indifferenziata o policentrica con sviluppo per addizioni perpendicolari Formazione per piastre su infrastruttura Formazioni a maglia sovralocale continua indifferenziata o policentrica Formazioni a maglia discontinua indifferenziata o policentrica Sistemi a maglia: 1. Sistema a maglia indifferenziata e continua della piana lucchese 2. Sistema a maglia policentrica della corona pisana; 3. Sistema lineare in raddoppio di Fucecchio e S.Croce 4. Sistema a maglia continua ed indifferenziata della piana fiorentina; 5. Sistema a maglia indifferenziata di Pistoia; 6. Urbanizzazione diffusa di Capannori e Pescia (serre e vivai) Sistemi Polinucleari 7. Sistema bi nucleare di Montecatini e Monsummano; 8. Sistema polinucleare composto di Empoli con frangia densa e margine frastagliato; 9.Sistema mononucleare Pratese, con frangia porosa, margine frastagliato e spazi interclusi; Sistemi lineari: 10. Sistema lineare policentrico continuo pisa-pontedera-bientina 11. Sistemi lineari pedecollinari; 12.Sistema lineare autostradale delle piastre produttive ; 13.Sistema lineare indifferenziato della via pistoiese; 14.Sistema lineare a pettine in via di saldatura del Montalbano occidentale 25

26 Sistema a maglia indifferenziata e continua della piana lucchese Rapporto prevalente spazio costruito/spazio aperto: interclusione (isole e semi-isole) 26

27 Nucleo con frangia rada (porosa), margine frastagliato e spazi aperti interclusi Sistema mononucleare Pratese, con frangia porosa, margine frastagliato e spazi interclusi 27

28 Nucleo con frangia densa, margine frastagliato e spazi aperti interclusi; Abitare la regione urbana 28

29 Esempio: Iolo S. Pietro Nucleo con frangia densa, margine frastagliato e spazi aperti interclusi; Caso studio: frazione di Iolo San Pietro, Prato 29

30 Struttura insediativa storica Espansione urbana dagli anni '50 ad oggi 30

31 Sistema mononucleare Pratese, con frangia porosa, margine frastagliato e spazi interclusi Nucleo con frangia densa, margine frastagliato e spazi aperti interclusi; 31

32 Abitare la regione urbana Esempio: Iolo S. Pietro Nucleo con frangia densa, margine frastagliato e spazi aperti interclusi; 32

33 Caso studio: frazione di Iolo San Pietro, Prato Struttura insediativa storica 33

34 Espansione urbana dagli anni '50 ad oggi Permanenze della trama agraria storica 34

35 Interconnessione: penetranti e cunei Permeabilità visiva e percettiva: cunei ottici Interclusione: isole, spazi aperti interclusi Separazione: greenbelt Rapporto fra spazio costruito e spazio aperto L'area urbana attuale: caratteristiche del margine 35

36 Il margine urbano: stato attuale, vista prospettica 36

37 La ricostruzione del margine urbano: linee progettuali 37

38 Pianificazione Fronti rur-urbani Patto città - campagna Scenario Tendenze attuali Agricoltura multifunzionale Agricoltura intensiva Pianificazione non integrata Sviluppo urbano Non pianificato L'impiego degli automi cellulari per la costruzione di scenari di cambiamento dell'uso del suolo Iacopo Bernetti e Nicola Marinelli Dimensioni scenari Prima dimensione: pianificazione urbanistica - Sviluppo città compatta, fronti urbani biopermeabili con diminuzione dell artificializzazione effettiva per il 10% dell urbanizzato Sviluppo urbano su margini e linee di comunicazione Seconda dimensione: pianificazione rurale con interventi per il recupero delle aree estensivizzate o abbandonate nel periodo Agricoltura multifunzionale Interventi ti agroambientali, miglioramento rete ecologica Sviluppo agricoltura periurbana Colture energetiche legnose (SRF) in aree collinari o in formazioni lineari multifunzionali (siepi da legno) - Agricoltura industriale Colture energetiche annuali in pieno campo 38

39 Scenario Traiettoria in atto Sistemi di Paesaggio, Scenario Traiettoria in atto Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate 39

40 Scenario Patto Città - Campagna Sistemi di Paesaggio, Scenario Patto Città - Campagna Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate 40

41 Sistemi di Paesaggio, Scenario Patto Città - Campagna Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate 41

2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA

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