LIPPI «A BERLINO SI VINCE COSI»

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1 / GazzettaTv canale 59 martedì 2 giugno 2015 anno numero 128 euro 1, > MERCATO L IDEA DI BERLUSCONI: MILAN A DONADONI SE ANCELOTTI DICE NO Leonardo a GazzettaTv: «Niente Carletto? Meglio tenere Inzaghi» 10 LAUDISA, OLIVERO ALLE PAGINE IL C.T. MONDIALE CREDE NELLA JUVE LIPPI «A BERLINO SI VINCE CASA GAZZETTA 26 ARU E IL GIRO «Non immaginavo di andare tanto forte Merito del gruppo» MARABINI, PASTONESI E SCOGNAMIGLIO ALLE PAGINE Aru con i compagni dell Astana: Cataldo, Rosa e Tiralongo COSI» Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Roberto Donadoni, 51 anni, al Parma dal 2012 INTER-ICARDI RINNOVO DA RE GELATA YAYA SPUNTA NANI Per Maurito contratto da top player. Mancini: «Voglio 8-9 giocatori» BREGA, DALLA VITE ALLE PAGINE IL NAPOLI DA EMERY DE LAURENTIIS OFFRE 3,8 MILIONI L ANNO Viaggio per due a Madrid: il presidente dal tecnico del Siviglia, Benitez dal «suo» Real MALFITANO, G. MONTI A PAGINA TORNA L UOMO RAGNO LA SAMP VA A ZENGA MONTELLA RIMANE? GRIMALDI, SARDELLI A PAGINA 16 L allenatore che ha guidato i bianconeri in 4 finali di Champions spiega perché Allegri può farcela: «Nessuno dispone di tanta compattezza e il Barça concede troppo... E date il Pallone d oro a Buffon» LICARI A PAGINA 2-3 STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 In Serie A utilizzati 17 sistemi di gioco diversi Torna di moda il FROSIO A PAGINA 17 2 Basket, Lavrinovic show Reggio vince a Venezia la semifinale è sull 1-1 DI SCHIAVI ALLE PAGINE 30 3 MotoGP, Rossi-Lorenzo Come è dura gestire una storica rivalità FINALE CHAMPIONS -4 Marcello Lippi e Gigi Buffon nel 2006 a Berlino con la Coppa del Mondo BUSQUETS : «MESSI ALA E IL BARÇA VOLA ANCORA» RICCI A PAGINA 7 EXTRA TIME LACAZETTE, IL RE DI FRANCIA SI RACCONTA 33 ROLAND GARROS Errani ai quarti «Senza doppio sono più forte» Ora c è Serena MARTUCCI A PAGINA 33 IL COMMENTO di Luca Gialanella 21 IL SEGRETO È LA CRESCITA GRADUALE Fabio Aru in Gazzetta, un anno dopo. Nel 2014 l Italia lo aveva scoperto con la vittoria a Plan di Montecampione e il terzo posto sul podio finale di Trieste. Lui, tamburino sardo, era soltanto una promessa alla partenza da Belfast. Adesso, 365 giorni dopo, Aru è un altra persona. L ARTICOLO A PAGINA 21 GALLINARI 31 «Io leader azzurro per Europeo e Olimpiade» CHINELLATO A PAGINA 31 w IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi Una buona notizia nel disastro del Napoli: il pallone del rigore di Higuain non è andato perso, l ha recuperato Samantha Cristoforetti. FALSAPERLA A PAGINA 25

2 2 Champions League R -4 giorni alla finale di Berlino A TU PER TU CON... LIPPI «SOLO LA JUVE SA BATTERE IL BARCELLONA» L ALLENATORE PIÙ VINCENTE DELLA JUVENTUS MODERNA, CAMPIONE DEL MONDO A BERLINO, SPINGE ALLEGRI E SPIEGA PERCHÉ PUÒ FARCELA: «NESSUNO DISPONE DI TANTA COMPATTEZZA» Max, tu pu L INTERVISTA di FABIO LICARI INVIATO A VIAREGGIO (LUCCA) «S cusi, Marcello, posso fare una foto con lei mentre il mio fidanzato è in spiaggia?», dice la bella signora, e potevano esserci scuse peggiori per uno scatto col c.t. campione del mondo. Non è facile fare un intervista a Marcello Lippi sul lungomare di Viareggio: non c è tifoso che non lo fermi, lo saluti, gli chieda una foto. Appena rientrato dalla Cina, dove ha lasciato il Guangzhou nelle mani dell allievo Fabio Cannavaro, Lippi «legge» con noi Juve-Barcellona. E tanto, tanto di più. Lei aveva detto: mi rivedo in Allegri. Profetico. «Ho anche detto che questa Juve stava compiendo lo stesso percorso di crescita della mia: prima in Italia, poi in Europa, magari un giorno arriverà l Intercontinentale (oggi Mondiale, ndr). Ci si arriva in un solo modo: con tre-quattro grandi successi internazionali. Tipo quelli con Borussia e Real». Da grande squadra. «A Dortmund la Juve ha preso possesso del campo, mostrando la consapevolezza della sua forza. Poi in casa con il Real ha segnato più di un gol. A Madrid ha un po sofferto, ma chi non soffre lì, e poteva anche vincere. Dopo tre scudetti, Allegri è stato un valore aggiunto. Non ha tolto nessuna certezza, ha fatto crescere tatticamente la Juve che ora gioca con due moduli senza problemi. In Italia la superiorità è imbarazzante». L hanno ammesso tutti. «Sì, anche Garcia che ha vinto il campionato delle inseguitrici. Potrebbe dominare per anni. Mentre le altre si chiedono chi sarà il prossimo allenatore, la Juve ha fatto due grandi colpi, Dybala e Khedira, ed era quella che ne aveva meno bisogno. Scordatevi che vincere stanchi: ti fa sentire sempre più forte. E gli altri ti temono». E se Allegri facesse meglio di lei? «Magari! Non sono certo invidioso». Gli invidierà l emozione dell entrata a Berlino. «Noo! Quelle sensazioni le ho vissute tutte. E poi a Berlino, non lo sa nessuno, sono tornato, qualche anno dopo la finale. Ero invitato al festival del cinema e una mattina alle 8, tutto solo, ho preso un taxi e sono «IN DIFESA IL BARÇA CONCEDE TANTO: SE SI APPROFITTASSE DI QUESTE GENTILI CONCESSIONI...» andato allo stadio, sono entrato in campo e sono rimasto 20 minuti a guardare». Dalla Francia di Zidane al Barcellona di Messi. «Luis Enrique è straordinario per come ha reinventato il Barça e fatto convivere i tre fenomeni. Sembra abbiano trovato inconsciamente un accordo: Suarez e Neymar riconoscono che Messi è il leader, si mettono al suo servizio, e in cambio ne ricevono assist che prima lui non faceva». Diverso dal Barça di Guardiola. «Quello esercitava una superiorità esagerata e aveva un possesso palla del 75%, quasi noioso. Ora comanda, verticalizza, se perde palla la riconquista subito e in tre secondi va al tiro. Ma non ha mai incontrato squadre come la Juve». In che senso? «Bayern e Real sono forti, ma non hanno la stessa solidità difensiva, e non intendo atteggiamento. Nessuno si protegge così bene né ha tanta qualità in mezzo e davanti. Non penso che quei tre troveranno il gol con la solita facilità. E poi in difesa concedono tanto: se la Juve sfruttasse queste gentili concessioni Deve solo crederci». TI SOLLEVA DAL DOLORE Senza passare dallo stomaco DI SOLLIEVO CON UNA SOLA APPLICAZIONE Ginocchio Gomito Schiena Collo Indicato per il trattamento locale del DOLORE e dell INFIAMMAZIONE di natura traumatica e reumatica di ARTICOLAZIONI, MUSCOLI, TENDINI e LEGAMENTI. Disponibile in farmacia nella confezione da 4e8cerotti. È un medicinale a base di Piroxicam che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 03/04/2014.

3 3 LE SUE 4 FINALI DI CHAMPIONS E QUELLA DI BERLINO Quattro finali di Champions con la Juventus e una finale Mondiale da c.t. dell Italia: la carriera di Marcello Lippi è ricca di serate storiche. 1 Lippi festeggia all Olimpico di Roma il successo nella Champions , dopo aver battuto ai rigori l Ajax 5-3 AP 2 Il gol del provvisorio 2-1 della Juve a Monaco di Baviera, nella finale del persa 3-1 contro il Borussia Dortmund: Del Piero di tacco riapre la sfida nella ripresa, rispondendo alla doppietta di Riedle nel primo tempo; Ricken poco dopo chiude la gara VILLA 3 Seconda notte amara: ad Amsterdam nel 1998, la Juventus perde 1-0 con il Real Madrid, grazie al gol di Mijatovic, che salta anche Peruzzi prima di appoggiare in rete 4 La finale tutta italiana di Manchester nel 2003: Lippi stavolta ai rigori viene beffato dal Milan di Ancelotti (sullo sfondo), dopo lo 0-0 maturato nei tempi supplementari REUTERS 5 La festa a Berlino 2006, ancora ai rigori: Francia battuta 6-4, dopo l 1-1 al 120 AFP CONTENUTO PREMIUM Viareggio e Livorno sono un po rivali «Loro hanno il pesce di scoglio, noi quello di sabbia, un po meno saporito. I livornesi sono simpatici, una fabbrica di barzellette. Walter Chiari e Gino Bramieri venivano qui, nei bar del poncio, nei ristoranti, per imparare le battute». Cosa si dice ai giocatori prima di una finale? «Niente di particolare. Non è un Mondiale: dopo un anno, se sei in finale, sei molto più forte che all inizio. E non c è bisogno di fare come Al Pacino in Ogni maledetta domenica, anzi: a Berlino alcuni azzurri hanno passato la notte della vigilia al Kempinski con sigaretta. Che vuoi dirgli?». Ha parlato con Allegri? «Gli ho telefonato con un amico comune da un baracchino di pesce sul mare. Gli ho detto: Prenditi una giornata di relax, con gli amici, con la famiglia, e rilassati. Credo l abbia fatto». 4 5 Futuro. Perché Pogba dovrebbe lasciare la Juve per andare in club che non è arrivato in finale? «Non so se andrà via, ma se la Juve vuole costruire su di lui non lo lascerà. Però ha ragione Allegri: sia meno gigione. Mi fa impazzire quando fa una finta e in velocità taglia a fette gli avversari, ma certe leziosità le faccia lontano da Buffon». Adesso arriva Dybala. «Geniale. Non ha un grande fisico, ma è forte, resistente, e ha un piede col quale fa tutto. Prima o seconda punta, un grande attaccante». oi Questo Barça è come il Brasile del 1982 contro l Italia? «Certo il suo tridente è il più forte del momento, e il Barcellona, lo dico da tempo, è la miglior squadra di tutti i tempi. Qualità, mentalità, gioco, cantera e, oltre ai successi di club, un Mondiale e due Europei. Nessuno ha fatto meglio». La sua Champions è Ravanelli-Vialli-Del Piero... «Un po rivoluzionario allora. Vialli e Ravanelli facevano pressing alto, il centrocampo accorciava, e c era la qualità di Ale e Baggio. Con Boksic e Padovano abbiamo cambiato: non pressing né possesso, ma verticalizzazioni e velocità». Ora la coppia Morata-Tevez è uno spettacolo. «Prima si diceva che Tevez-Llorente fossero perfetti, poi Morata ha imposto tecnica e velocità». «CONTRO IL MURO BIANCONERO NEYMAR, SUAREZ E MESSI NON TROVERANNO IL GOL CON LA SOLITA FACILITÀ» Con la Champions Tevez sarebbe Pallone d oro? «Come Buffon. Non so quanti siano al vertice da vent anni, sempre i migliori e i più vincenti nel loro ruolo. E di nuovo in finale di Champions dopo 12 anni. La Serie B dopo il Mondiale, la ricostruzione con la sua esperienza e il suo carisma. Ci sono fenomeni come Messi e Ronaldo, ma Buffon meriterebbe un riconoscimento. Come lo meritava Maldini. I trofei sono importanti, ma oggi è riconosciuto quel che si fa fuori campo, la leadership morale: ecco perché nel 2006 è stato premiato Cannavaro, non certo il prototipo di Pallone d oro e World Player. Lo hanno scelto c.t. e capitani e non c è riconoscimento più importante». Pirlo ha conosciuto stagioni migliori. «Certi infortuni muscolari ti impediscono di raggiungere la forma migliore. Ma ovunque va riceve l accoglienza che meritano solo i campioni». A Berlino c era un terzo azzurro: Barzagli. «Il migliore con Bonucci e Chiellini. Dopo il Mondiale aveva avuto una flessione. Non capivo come avesse accettato il Wolfsburg, allora non il top, da campione. Peccato per lui che Allegri abbia scelto la difesa a 4 con la quale ha vinto in Europa. E poi visto il Bayern a tre col Barça? Ha quasi marcato a uomo, ha avuto tanti problemi. Comunque: non si vince in 11 ma in 14». Un po di merito è anche di Conte, no? «Allegri l ha detto: Antonio e la società entreranno nella storia bianconera per quello che hanno fatto. Comunque le ultime cinque finali di coppa della Juve sono con tecnici toscani...». «UN MATTINO ALLE 8 SONO TORNATO ALL OLIMPICO DI BERLINO: SONO ENTRATO IN CAMPO A GUARDARMI INTORNO PER 20» «SE VINCE SABATO, BUFFON MERITA IL PALLONE D ORO: È LEADER DA 20 ANNI, IN CAMPO E FUORI» Tevez-Morata-Dybala come il tridente del Barça? «Può essere, prima devono dimostrare qualcosa. Ma la Juve pensa a 5 grandi attaccanti in rosa. Berardi e Zaza mi piacciono molto, e mi piace la filosofia del blocco italiano. Non è un caso che vinca come il Guangzhou pieno di cinesi. Le squadre con 11 stranieri di 5 continenti non possono avere stessa compattezza morale e psicologica, stesso senso di appartenenza. Scommetto che alcuni neanche sanno dove si gioca domenica. Gli stranieri sono importanti, ma Buffon, Pirlo e gli altri trasmettono valori fondamentali». Se un italiano come Ancelotti tornasse? «Spero. È il migliore al mondo. Nessuno ha la sua esperienza in campo e in panchina. Saggio, preparato, simpatico, dialoga e gestisce campioni come nessuno. Non andrebbe in Champions: ma uno che ne ha vinte così tante può concedersi un progetto legato a un rapporto personale». E Lippi tornerà? «Non torno a fare l allenatore. Ho avuto tante offerte negli ultimi tempi da Inghilterra, Turchia e non solo Ora mi godo l estate poi, da ottobre, se una nazionale media avesse bisogno di me, sarei pronto. Altrimenti sto bene così». La nostra Nazionale com è messa? «Ho parlato con Antonio, è molto motivato. Sa le difficoltà del campionato, i pochi selezionabili, ma tutti rispondono con entusiasmo alla sua chiamata. Certe situazioni possono comprometterne la serenità, ma lui sa com è il gioco». Possibile un doppio incarico con un club? «In Italia no. Sa che Yaki Elkann lo aveva chiesto ad Abete per me? Ma il presidente capì che non era il caso, immagini alla prima convocazione Io comunque sarei stato a disposizione». Che idea s è fatto della situazione alla Fifa? «Che forse le riforme non servirebbero soltanto in Italia ma anche in altre istituzioni mondiali».

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5 Champions League R -4 giorni alla finale di Berlino Morata: «Suarez, ti rubo il mestiere e la Coppa» 1«Studio Luis, mi piace come gioca, ma battere lui e il Barça porterebbe la Juventus nella leggenda». Tevez: «Non è una sfida tra me e Messi» Mirko Graziano TORINO C erto, il tridente del Barcellona è roba da manicomio. Luis Enrique dispone del più grande giocatore del mondo (Messi), dell erede di Pelè (Neymar) e del Pistolero di Salto (Suarez), letale come Tex Willer. Ma occhio a sottovalutare la prima linea della Juventus. Anche Massimiliano Allegri ha in mano «carichi» pesanti: Carlos Tevez è l eroe dei due mondi, ha vinto tutto in Sudamerica e in Europa; Alvaro Morata, poi, è l unico campione d Europa in carica che potrà difendere il suo titolo a Berlino. Il ragazzino di Madrid fu uno dei protagonisti della storica «decima» del Real Madrid, e quest anno, in semifinale, si è preso il lusso di buttare fuori in prima persona i suoi ex compagni: pesantissimo e decisivo il gol al Bernabeu che di fatto ha segato la panchina del mai troppo amato Carletto Ancelotti. Una Coppa che Morata ha nel sangue, due centri nei 180 contro il Borussia Dortmund, un 2015 partito alla grande in generale: dieci reti, distribuite in altrettante partite; scalpi prestigiosi, Milan e Inter in campionato, appunto Borussia e Real in Europa. IDOLO SUAREZ «Sì, lo ammetto, mi chiamano in tanti da Madrid - racconta Alvaro -, mi chiedono di battere il Barcellona (sorride, ndr), ma il mio pensiero è soprattutto la Juve, vincere con la Juve, entrare nella storia del club: se portiamo a casa la Champions siamo nella leggenda». Detto questo, «è evidente che sia uno stimolo in più avere il Barça come avversario, vi direi una bugia sostenendo il contrario, sono cresciuto nel Real...». Di quei tre là davanti ha grande considerazione, «sono eccezionali, ma quello che seguo con maggiore attenzione è Suarez, il più simile alle mie caratteristiche. Lo studio, mi piace come gioca, cerco di rubargli il mestiere». E straordinario è tutto il Barcellona, «la più forte squadra del mondo forse, ma occhio, perché questa Juve ha armi importanti da mettere sul campo. La nostra difesa, per esempio, è parecchio forte. Ce la invidia tutta Europa. Garantisco in prima persona, so bene Carlos Tevez, 31 anni, argentino, e Alvaro Morata, 22, spagnolo, coppia d assi dell attacco della Juventus RAMELLA DA MADRID TANTI MI CHIEDONO DI SUPERARE IL BARCELLONA... ALVARO MORATA ATTACCANTE JUVE LEO FENOMENO, LORO FAVORITI, MA NOI FAREMO UNA GRAN PARTITA CARLOS TEVEZ ATTACCANTE JUVE quanto siano terribili i vari Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Ogbonna, gente che ti rende la vita durissima anche in allenamento». Infine, la dichiarazione d amore: «Non ho parlato di rinnovo con la Juve, di certo io qui sto bene, sono felice e voglio restarci a lungo». CHE BACHECA! Ma il condottiero del popolo bianconero è soprattutto lui, Carlos Tevez, el Jugador del Pueblo, il più amato in Argentina. Più di Messi. Una carriera lunghissima, chilometri e chilometri che lo hanno portato in Brasile prima, in Inghilterra poi e ora in Italia. Ha vinto scudetti ovunque: uno in Argentina con l amato Boca Juniors, uno in Brasile (Corinthians), tre in Inghilterra (2 con il Manchester United e uno con il City), quindi due in bianconero. Ha portato a casa una Copa Libertadores (Boca 2003) e una Champions League (United MERCATO Occhi aperti per Oscar Allegri vuole Berardi subito 1Dopo la finale Marotta si aspetta un sì convinto da Tevez. Anche Zaza è pronto TORINO I n Inghilterra, a Londra per la precisione, non sono passate inosservate all inizio della scorsa settimana le passeggiate di Fabio Paratici e Massimiliano Allegri. Presenze che hanno ispirato voci di mercato sui media locali. Si è letto: «Nel mirino della Juve ci sono Oscar Domenico Berardi, 20 anni GETTY e Aaron Ramsey». Facciamo chiarezza allora: Allegri era in ferie con la compagna, mentre il d.s. bianconero doveva discutere di alcuni giovani per la Primavera. Detto questo, Oscar è un obiettivo reale, anche se ai limiti dell impossibile. «Ramsey no», fanno sapere da corso Galileo Ferraris. Allegri vorrebbe un trequartista puro, Oscar piace molto al tecnico livornese, ma il Chelsea è bottega di lusso e il brasiliano nel 2012 è stato pagato 32 milioni di euro. ATTESA TEVEZ Intanto Marotta attende una risposta definitiva da parte di Tevez. E l argentino 2008), ovvero il massimo al di qua e al di là dell Oceano. Una bacheca ricca di 19 trofei a livello di club, ai quali va aggiunta la medaglia d oro conquistata ad Atene 2004 con la Nazionale olimpica. In bella vista pure tre Palloni d Oro sudamericani, e se sabato sera la Juve supererà il Barcellona, l Apache avrà messo più di una mano anche sul Pallone d Oro europeo, roba mai vista prima. «Carlos è da Pallone d Oro, altro che storie - conclude Morata -, giocargli accanto è una fortuna. Fa la differenza, a prescindere dai gol. E un trascinatore, è contagioso il suo modo di interpretare le gare». L Apache a Mediaset chiarisce subito: «Non è una sfida fra me e Messi, per entrambi conta solo la Champions. La squadra è la cosa più importante. Loro sono favoriti, Leo è un fenomeno, servirà una grandissima partita, e sapremo farla». dovrà darla prima di partire per la Coppa America, non più tardi di domenica mattina insomma. I dirigenti bianconeri non metteranno pressione sul ragazzo, di fatto ogni contatto di mercato è rinviato a dopo la finale di Champions. Dunque in corso Galileo Ferraris sperano che sia proprio l Apache a rompere gli indugi con un «sì» pieno di entusiasmo. ZAZA E BERARDI Settimana prossima la Juve farà definitivamente suoi sia Berardi sia Zaza. Poi, Allegri parlerà in prima persona coi ragazzi per capirne ambizioni e programmi. Zaza si è detto pronto al grande salto, Berardi non è ancora stato chiaro. Max è rimasto parecchio colpito dal talento calabrese e vorrebbe portarlo subito a Torino. mi.gra. «NON SEMPRE SI IMPONE LA SQUADRA PIU FORTE...» ANDREA PIRLO REGISTA DELLA JUVE Chiellini: «Leo, quel gol in A non lo faresti» 1«Messi è il top degli ultimi 30 anni, ma nella Liga si difende peggio che qui» Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO S arà la partita della vita un po per tutti. Per chi non ha mai giocato una finale di Champions (come Vidal e Pogba), per chi non ha mai vinto quel trofeo ed è l unico che manca in bacheca (Buffon), per chi invece ne vorrebbe un altro con una maglia diversa (Tevez, Pirlo, Evra). Juve-Barcellona è Davide contro Golia, una squadra normale contro una guidata da un extraterrestre. Così la Juventus punta tutto sul carattere, sulla voglia di ribaltare il pronostico e perché no, anche sulla fortuna. Paul Pogba lo dice senza vergogna: «In finale serve anche fortuna». I l francese poi nega distrazioni: «Io distratto dal mercato e alla mia ultima partita con la Juve? La gente può credere quello che vuole. Non ho rimpianti, sono molto felice qui. Allegri mi ha dato del gigione? Lo prendo come un consiglio, quello che dice il mister è vero: devo essere concentrato durante tutta la partita. Ma è il mio modo di essere: gioco il mio calcio, con la mia personalità, non cambio». NON SIAMO VITTIME Di sicuro non serve lambiccarsi il cervello su come fermare LEONARDO BONUCCI DIFENSORE JUVE 5 «PER CONQUISTARE LA COPPA CI VOGLIONO UNDICI ANIMALI» Messi e compagnia: meglio giocare in scioltezza. «Una finale crea tanta adrenalina e pochi pensieri - dice Allegri -. Non servono due ore di video o due allenamenti al giorno, basta conoscere le caratteristiche degli avversari. Non dobbiamo andare a Berlino aspettando che ci facciano gol, ci saranno momenti favorevoli a noi e dovremo sfruttarli. C è tanto entusiasmo adesso, lo scetticismo iniziale poteva essere normale visto che era appena andato via un allenatore che aveva fatto benissimo in Italia. La Juve però non ha avuto tanti tecnici che avevano già allenato un grande club prima e io sono uno di questi. Al Milan avevo vinto scudetto e Supercoppa e sempre centrato almeno gli ottavi di Champions». UNDICI ANIMALI Per Buffon la Juve «ha meno del 35% di possibilità di vincere, perché il Barcellona è più forte del Real. Ma non sarà un successo in ogni caso, solo se vinceremo. Altrimenti sarà una delusione. Se poi qualcuno di loro volesse fare come Zidane al Mondiale 2006 e farsi espellere, noi saremmo contenti». Per Pirlo siamo sul 50 a 50: «Nel calcio non sempre vince la squadra più forte. Il futuro? Ora non ci penso». Bonucci è convinto che per batterli servano «undici animali», per Vidal «tutte le volte che la Juve è partita sfavorita ha ribaltato la situazione». Chiellini invece sogna di fermare il Dio del calcio: «Se limitiamo le qualità del Barça potremo avere delle possibilità. Messi è il miglior giocatore degli ultimi 30 anni, contro l Athletic ha fatto un gran gol ma non credo che in Italia sarebbe riuscito a segnarlo. Nella Liga si gioca meglio ma si difende peggio». Stasera la Partita del cuore Del Piero torna allo Stadium Una serata speciale allo Juventus Stadium: si gioca la 24 a Partita del Cuore tra la Nazionale Cantanti e i Campioni per la Ricerca. Non solo. Tra i Campioni scenderanno in campo Massimiliano Allegri, Pavel Nedved, Andrea Agnelli, John Elkann e Alessandro Del Piero, che per la prima volta, dopo l ultima partita contro l Atalanta nel 2012, torna in campo nello stadio bianconero. Nella stessa formazione anche star come Liam Gallagher degli Oasis, Eros Ramazzotti e Gary Dourdan e campioni come Jorge Lorenzo, Dovizioso e Aru. In panchina c è Brio. I cantanti confidano nello zoccolo duro formato da Barbarossa, Ruggeri, Masini, Belli, Fabi, Raoul Bova, Marcorè e delle new entry Il Volo, Boosta dei Subsonica e Lorenzo Fragola. Direttore tecnico Luca Argentero. Si scherza, ma tutti ci tengono a fare bella figura, l arbitro è Roberto Rosetti, diretta su Rai 1 con Bruno Pizzul e su Radio2. L idea del general manager Gianluca Pecchini è di unire il calcio alla musica, aspettatevi uno show che si aprirà con il trasformista Arturo Brachetti. L incasso andrà alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e alla Fondazione Telethon, potete contribuire fino a domani tramite sms al numero 45509, ultimi biglietti su Listicket. Gabriella Mancini

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7 Champions League R -4 giorni alla finale di Berlino 7 Parla Busquets: «Messi all ala il nostro segreto» 1«Ormai avevano preso le misure al Barça, che bravo Luis Enrique a riprogrammarci» Filippo Maria Ricci INVIATO A Q uando si parla di Sergio Busquets, Xavi s infastidisce. Perché, come già Pep Guardiola e poi Vicente Del Bosque, lo ritiene un giocatore fondamentale, una delle chiavi principali del successo del Barça e della nazionale e secondo lui non riceve gli elogi che merita.«a me va bene così si schermisce lui. Io sono uno che si fa gli affari suoi e vive lontano dalla pubblicità. Non mi piace apparire, ma vincere con i compagni sì». Gli riesce bene: a 26 anni è già a 18 titoli col Barça più Mondiale ed Europeo con la Spagna. Cerca la sua terza Champions. Sorpreso dalla presenza della Juventus? «Se ci fossimo visti in settembre avrei detto sì. E anche fino a dicembre nel gruppo ha rischiato. Poi col passare del tempo sì che l ho vista bene, preparata per arrivare fino in fondo. Quando ha battuto il Madrid pensavo fosse favorita e quando al ritorno il Madrid non ha sfruttato le sue occasioni non ho avuto dubbi. Con le squadre italiane è sempre così: competitive, sanno ciò che vogliono e come ottenerlo. La Juve non è arrivata in finale con un calcio brillante e segnando tanto, ma merita di esserci ed è una squadra compatta, molto difficile da battere. In una finale conta vincere, non lo stile di gioco». Siete largamente favoriti. Troppa euforia? «No. O almeno, non per noi. Capisco la gente: è normale che sognino dopo che lo scorso anno non abbiamo vinto nulla. Però noi sappiamo quanto è difficile e piacevole vincere, ed è ciò che conta». Lei è l ancora di una squadra a trazione anteriore. Vertigini? «No, quest anno siamo molto più compatti. Abbiamo preso meno gol tanto in situazioni di strategia che su azione. Con Luis Enrique abbiamo lavorato parecchio e siamo migliorati difensivamente: l inserimento di Suarez ci aiuta tantissimo e con Rakitic e Iniesta ci muoviamo bene e restiamo serrati. E poi ottima difesa e due grandi portieri. In generale rispetto a un anno fa la differenza è nel fisico: stiamo molto meglio e si nota, l impatto di Luis Enrique è stato molto positivo. Ha un idea del calcio molto chiara e noi l abbiamo assorbita. Gran parte del lavoro l ha fatto lui». Però si dice che non abbia relazioni idilliache con alcuni giocatori. «Falso. Si è voluta dare un altra dimensione a cose che non ne avevano». Ma potrebbe andar via. «Non voglio che se ne vada, però non dipende da me. Va considerato che ci sono le elezioni che possono cambiare tutto. Io spero che resti». «LA JUVE E ARRIVATA A BERLINO CON UN CALCIO POCO BRILLANTE, MA HA MERITATO LA FINALE» SERGIO BUSQUETS BARCELLONA Lei era al Barça anche nel «triplete» di Guardiola. «La filosofia è molto simile. La differenza è che quest anno abbiamo sfruttato di più il contrattacco. Abbiamo maggiori varianti. E ci ha aiutato tanto il fatto che Leo si sia sistemato sulla fascia. È molto più devastante quando converge verso il centro, può tirare, entrare, combinare. E il fatto di avere in Suarez un punto di riferimento fisso in attacco ci fa bene. Inizialmente avevamo Eto o, poi Pep lo cambiò con Leo e fu speciale perché sorprese tutti. Dopo un paio d anni ci hanno preso le misure, bisognava cambiare ancora e l abbiamo fatto». Come ci siete arrivati? «Parlando. Perché tutti sanno che il nostro uomo più dirompente è Leo, il migliore del mondo. Se sta in mezzo all attacco e gli avversari non lo lasciano giocare perdiamo tanto. A noi interessa che Leo abbia la palla per il maggior tempo possibile. Viste le difficoltà è venuto naturale il ritorno di Leo alle origini, sulla fascia». L apporto di Suarez? «Notevole. È stato complicato: veniva da un Paese e da una squadra dove si gioca in maniera completamente diversa. Ed è stato 4 mesi fermo. Mi ha sorpreso positivamente non solo per i gol ma per come si è adattato: al Liverpool era il numero 1 e tutti giocavano per lui, era la stella. Qui no. Ha preferito segnare meno e lavorare per la squadra. Mi sembra felice». Neymar è passato da 15 a 38 gol stagionali. «Il salto che ha fatto dal Santos al Barça, dal Brasile all Europa è stato molto grande. E poi l anno scorso Leo è stato spesso infortunato e tutto il mondo pensava che Neymar dovesse risolvere ogni cosa: non può e non dev essere così. Ora c è equilibrio». Sei dei titolari, incluso lei, hanno vinto 5 o più Sergio Busquets, 26 anni, a sinistra, festeggia la vittoria nella Coppa del Re con l allenatore Luis Enrique, 45 anni, alla prima stagione, trionfale, con il Barcellona AFP campionati con il Barcellona. «E il trionfo di un sistema, di una filosofia, di un gruppo. Statisticamente è bestiale, anche perché qui c è una squadra come il Madrid che ogni estate spende cifre colossali per prendere i migliori giocatori. Vincere 5 delle ultime 7 Liga, e una l abbiamo lisciata per un solo gol, è incredibile. E non penso che la gente lo stia valutando come dovrebbe: abbiamo fatto qualcosa di straordinario, difficile da ripetere». A proposito di Madrid, è sorpreso dal licenziamento di Ancelotti? «Per un verso sì. Ha fatto un buon lavoro, è un grande allenatore e aveva tutta la squadra con lui, dopo l addio gli hanno mandato grandi messaggi di affetto. Però il Madrid ha un presidente che ha sempre fatto queste cose: in questo senso nessuna sorpresa». Nella Juventus nella sua posizione gioca Pirlo. «Io so quanto si fa fatica a giocare lì e l altro giorno ho visto una statistica di Madrid-Juve: Pirlo è stato uno di quelli che hanno fatto più chilometri. Corsa che si aggiunge alle sue grandi qualità: organizza, usa i due piedi, impone il ritmo che vuole alla gara. È un giocatore super completo». E Morata? «Ha fatto una grande stagione. Era difficile pensare che potesse acquisire tanta importanza in una squadra come la Juve. Veniva dal Madrid dove aveva giocato poco, si è adattato al sistema e in questa fase finale della stagione è stato decisivo. In nazionale è arrivato con grande rispetto, quasi timidezza però sta progredendo con decisione: se continua così con la Juve sarà il nostro 9, una presenza fissa con la nazionale». L'IDENTIKIT SERGIO BUSQUETS NATO A SABADELL (SPAGNA) IL 16 LUGLIO 1988 RUOLO CENTROCAMPISTA ALTEZZA 189 CM PESO 79 KG Suo padre è stato il portiere del Barcellona due decenni fa, lui è la colonna del centrocampo di questo gruppo, plasmato da Guardiola e ora guidato da Luis Enrique. Sergio Busquets non è entrato alla Masia da bambino, come alcuni suo compagni famosi. Il Barcellona lo prende nel 2005, a 17 anni. Ma tre anni dopo debutta nella Liga e inizia la scalata al successo. Nel suo palmares ci sono 5 campionati, 3 Coppe del Re, 4 Supercoppe spagnole, 2 Champions, 2 Supercoppe europee e 2 Mondiali per club. Dal 2009 è anche in nazionale. Nella doppietta della Spagna Mondiale-Europeo 2010 e 2012 è sempre protagonista. Da quest anno ha il numero 5, più consono al suo ruolo ed ereditato da Puyol. Prima aveva il 28. QUI JUVE Barzagli in ansia Verdetto definitivo tra oggi e domani INVIATA A TORINO M eno quattro. La finale di Berlino è sempre più vicina. Domenica i giocatori della Juventus si sono goduti l ultimo giorno di riposo prima dell evento clou della stagione. Ieri la squadra è tornata a lavorare: appuntamento in mattinata allo Stadium, per la seduta aperta ai media (almeno per la prima parte). C erano anche Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Fabio Paratici e Pavel Nedved, che hanno assistito all allenamento a bordo campo. Recuperati tutti i giocatori che erano tornati acciaccati dall ultima di campionato contro il Verona: Marchisio, Bonucci ed Evra sono a posto. Ancora da verificare le condizioni di Barzagli: tra oggi e domani Allegri saprà se avrà a disposizione il difensore (fermo per un infortunio muscolare) per la finale. VENERDÌ LA PARTENZA La settimana procederà regolarmente a Vinovo fino a giovedì, venerdì è previsto invece il decollo per Berlino: Allegri ha voluto seguire le abitudini di Champions, ovvero arrivo nella sede della partita solo il giorno prima, un po per scaramanzia, un po per alleggerire la pressione sulla squadra. Anzi, fosse stato per lui avrebbe fatto anche la rifinitura a Vinovo, come è sua abitudine in Coppa, ma l Uefa obbliga le due finaliste ad allenarsi a Berlino. La Juve partirà in tarda mattinata, per essere in Germania in tempo per l ultimo test all Olympiastadion e per la classica conferenza stampa. Formazione praticamente scontata, con Tevez e Morata in attacco, Vidal trequartista, Pogba Pirlo e Marchisio a centrocampo e linea difensiva composta da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra. f.d.v. QUI BARCELLONA Esami per Iniesta Niente lesioni ma finale in dubbio N el secondo dei due giorni di riposo concessi da Luis Enrique al Barça, Andres Iniesta è andato a farsi vedere dai medici al centro tecnico di San Joan Despì. Gli esami realizzati al polpaccio destro uscito dolorante dalla finale di Coppa del Re sono positivi, anche se la presenza di Iniesta a Berlino è tutt altro che scontata. L ecografia ha escluso una rottura, ma il muscolo del gemello è al limite. Iniesta vuole giocare a tutti i costi e non è preoccupato per un eventuale rottura, l estate non presenta impegni con la nazionale, dallo staff tecnico invitano alla prudenza e vogliono i titolari al 100%. Alla finale con la Juventus mancano ancora quattro giorni pertanto ogni previsione è prematura. DUE CANDIDATI In caso di forfait di Iniesta si giocheranno il posto Xavi e Rafinha. Intanto la moglie di Andres, Anna Ortiz, ha dato alla luce il secondogenito della coppia, chiamato Paolo Andrea. Così, in italiano, magari con ispirazione a Maldini e Pirlo. Oggi a San Joan Despì porte aperte alla stampa per il Media Day, intanto emergono dichiarazioni varie dei giocatori: Messi ha elogiato Xavi, «Il miglior giocatore della storia del calcio spagnolo», e Dani Alves, «Il miglior laterale del mondo, sarà molto difficile trovare un altro come lui» ha detto del brasiliano che salvo miracoli dell ultima ora lascerà il Barça a fine mese. E sul tridente da 120 gol: «Il segreto sta nella nostra relazione: andiamo molto d accordo anche fuori dal campo». La chiusura all ottimismo di Rakitic: «In testa abbiamo una sola idea: quella del trionfo». La Juventus è avvisata. f.m.r.

8 8 Serie A R Manovre nerazzurre Icardi a un passo dal rinnovo La nuova Inter riparte dal suo re 1Dopo una A da capocannoniere (con Toni), Maurito pronto per un contratto da top player: tre milioni più bonus l anno fino al 2019 Matteo Brega Matteo Dalla Vite P rima fa e più guadagna. Mauro Icardi capocannoniere con Toni: questo si sa. Mauro Icardi che dopo due giorni di riposo tornerà a Milano domani: e anche questo, bene o male, si sa. Quel che invece se ne sta dietro alle pieghe di un rinnovo-tormentone è che se Maurito firmerà entro questa settimana ovvero prima di farsi le vacanze lunghe e vere il suo nuovo stipendio pari a 3 milioni di euro partirà fino dal primo luglio. Senza rischiare di trascinare la trattativa al prossimo mese e quindi slittare il nuovo salario. WEEK-END COL BOTTO? Ieri sera, dopo la gara con l Empoli, Maurito è andato a cena con tutta la famiglia e i suoi agenti. In mattinata, invece, aveva parlato con il ds Piero Ausilio e aveva ricevuto rassicurazioni su tutto: noi (Inter) vogliamo che resti qui; io (Mauro) voglio restare all Inter. Ed è andato in campo più sciolto, diventando re dei bomber, un sovrano (coabitante) che ai 22 in Serie A ha aggiunto i 4 in Europa League e un altra rete in Coppa Italia per un totale di 27 stagionali. Numeri che pesano. Ma al momento conta che forse come mai siamo alle ultime battute di un filmone che entro il prossimo weekend potrebbe avere il tanto agognato epilogo. Firma fino al 2019, diritti d immagine 50 e 50 e LA STORIA DEI CANNONIERI NERAZZURRI GIUSEPPE MEAZZA Capocannoniere della Serie A a girone unico per tre volte. Nel con 31 gol, nel con 25 gol, nel con 20 gol. ROBERTO BONINSEGNA L unico nerazzurro capace di vincere la classifica marcatori per due stagioni consecutive: 24 gol nel e 22 nel partenza da 3 milioni più bonus. Cifre da top player, appunto. IL GOL IN PIU E GLI ASSIST Riguardo alla serata contro l Empoli, Maurito ha il rammarico di un gol mangiato: quello su cross (da destra, violento e teso) di Palacio, lui che s impappina all ultimo secondo andandoci di destro e non di sinistro per chiudere verso la porta. Sarebbe stato il sigillo che l avrebbe issato sulla cima solitaria dei bomber, naturalmente senza dimenticare i gol annullati («Quello in rovesciata contro il Cesena, per esempio», dice lui) o i pali e le traverse. Ma nella trasformazione di un giocatore che non è più solo un centravanti attendista c è anche il capitolo assist: ne ha fatti cinque ALDO SERENA È stato il capocannoniere della Serie A nell anno dell Inter dei record di Giovanni Trapattoni: per lui 22 gol nel La maglia celebrativa di Icardi pubblicata su twitter in campionato. Significativo come dato, visto che quando arrivò Roberto Mancini nel novembre scorso sembrava fosse solo un centravanti d area. E monotematico, ovvero interessato solo alla finalizzazione. Il Mancio ci ha lavorato, lo ha reso più disponibile alla squadra, lo ha ammodernato. Come quando si fa il restyling di una vettura. A tratti ha quasi ottenuto il risultato opposto, rendendolo altruista all ennesima potenza. Ma l indole è rimasta quella. Alla fine è cresciuto così tanto da segnare con una regolarità impressionante (7 gol nelle ultime 9 di campionato) mettendo insieme anche assist decisivi (come quello per Palacio di domenica sera). MONDO INTER «Voglio restare qui» ha ribadito il numero 9. Nella testa di Mauro è cresciuta nel corso dei mesi l idea che il mondo Inter possa diventare il suo universo. Ecco perché vivendo giorno per giorno con Javier Zanetti ha capito quanto il nerazzurro sia ormai parte della vita. E come il capitano del Triplete vorrebbe diventare il nuovo simbolo della società di Erick Thohir. L Atletico Madrid lo cerca (ufficiosamente) da mesi, convinto che la camiseta numero 9 di Mario Mandzukic stia meglio sulle spalle di Mauro. Un cambiamento di vocale e lo slittamento di una consonante. Non proprio così semplice se ti accorgi che Icardi a Milano sta davvero bene. La Nord che lo ha aspettato a fine gara domenica sera dopo la doppietta contro l Empoli mentre festeggiava con la moglie Wanda Nara e i quattro figli è stata la fotografia del suo momento. Domani tornerà in città, pronto a firmare il rinnovo prima di volare in vacanza. Quella corposa e meritata. Spera entro la fine della settimana, per potersi godere un mese di «stacco mentale». Il 3 luglio la stagione ricomincia. A pensarci bene, è dopodomani. CHRISTIAN VIERI In carriera ha segnato oltre cento gol con la maglia dell Inter. Nel Bobo diventa capocannoniere segnando 24 reti. Mauro Icardi, 22 anni, ha segnato 27 gol in stagione: 22 in campionato, uno in Coppa Italia e 4 in Europa League LIVERANI ZLATAN IBRAHIMOVIC L ultimo re interista prima di Icardi. Nel realizza 25 gol. L Inter inanella il 4 scudetto di fila (e vincerà pure quello successivo). UN TRONO PER DUE Re del gol ma in coppia Mazzola con Orlando Mazzola, 72 anni, e Orlando, 76 MILANO I cardi con Toni non è la prima volta e chissà se sarà l ultima. Intanto la storia dei capocannonieri registra la nona volta in cui due bomber hanno finito la stagione di Serie A appaiati e sul trono dei capocannonieri. Una corona in due, e all Inter era già successo. I 22 DI ALTAFINI E MILANI Il precedente interista avvenne nella stagione quando Sandro Mazzola fece 17 gol come Alberto Orlando, allora alla Fiorentina. La rassegna dei «due sovrani» iniziò nell annata : con 25 gol, ecco Petrone (Fiorentina) e Schiavio (Bologna). Poi, sette anni dopo e quindi nel campionato , ecco Boffi (Milan) e Puricelli (Bologna) con 19 reti. Per molti anni successivi non ci fu più l accoppiata, e così bisogna passare agli Anni 60, ovvero al quando Altafini (Milan) e Milani (Fiorentina) si spartirono lo scettro con 22 gol. ANCHE UN TRIO A seguire (annata ), Manfredini (Roma) e Nielsen (Bologna) si trovano spalla a spalla a quota 19 reti. Poi è la volta di Mazzola e Orlando, quindi eccoci agli Anni 70 con addirittura un trio di capocannonieri: sono Pulici (Torino), Rivera (Milan) e Savoldi (Bologna) con 17 gol. Poi, si salta direttamente agli Anni 90: Protti (Bari) e Signori (Lazio) raggiungono la vetta insieme con 24 gol. Nel , prima di ieri, è andata in scena l ultima volta di un binomio in testa: è capitato a Hubner (Piacenza) e Trezeguet (Juventus) che si piazzarono in testa con 24 gol. Totale: 9 volte. In attesa dei prossimi coinquilini del gol.

9 Yaya gela Mancini Motta-Benatia: si può Sondaggio per Nani 1Touré: «Resto al City», ma a giorni è atteso a Milano per l Expo. Il tecnico: «Ne voglio 8-9». Resiste Kondogbia Matteo Brega Matteo Dalla Vite L a secchiata gelida è arrivata. Mittente: Yaya Touré, il sogno XXL di Mancini che ormai assume i contorni del miraggio. «Resterò assolutamente al Manchester City - dice Yaya al Manchester Evening news -. I nostri fans non devono essere preoccupati. Voglio la Champions per i tifosi, farò tutto quello che posso per questo obiettivo». YAYA ALL EXPO? Ma il bello - o il mistero - è che il gigante ivoriano parrebbe atteso a Milano: finita la tournée in Canada, Yaya potrebbe arrivare a metà settimana in visita all Expo. Tutto da riscrivere quindi? Mancini tenterà l ultimo aggancio? Le sue parole (che seguono quelle dell agente e che sono conseguenza dell incontro col presidente del City) fanno intendere che pertugi non ce ne siano. L Inter ha avviato da tempo il Piano-B (Allan) ma che sia possibile un colpo di coda? Chissà. 1. Nani, 28 anni, Sporting ma di proprietà del Manchester United. 2. Thiago Motta, PSG, Mehdi Benatia, Bayern, 28 AFP-LIVERANI 1 MOTTA PIU CONVINTO Intanto - e non è un alternativa a Touré perché sono due giocatori utilizzabili diversamente - ecco che va avanti il discorso legato a Thiago Motta: il suo entourage ha ascoltato prospettive e offerta di rinnovo del Psg ma dall altra parte nel giocatore cresce la curiosità e l apprezzamento per il progetto che Mancini e Thohir vogliono portare avanti. Così, l ex Thiago parrebbe ora molto più sensibile alla avance nerazzurre pur restando vigile su ciò che saprà offrirgli il PSG. Tutto è in divenire e aperto ma va registrato come l oriundo - a differenza di qualche giorno fa - oggi sia più aperto all idea di essere perno 2 3 interista. Quanto a Kondogbia, nulla è perduto: il ragazzo (costo: fra i 30 e i 40 milioni) piace ma il Monaco non vuole privarsene. AUBAMEYANG E CUADRADO Stesso prezzo (quello dei 40) fatto per Aubameyang: il Borussia Dortmund tiene a lui e ha sparato questo prezzo al ds Ausilio che si era avvicinato all idea di avere il ragazzo. La pista non è sparita, così come quella che porta a Cuadrado: tutto sta a Mourinho e al Chelsea, ovvero capire quanto ci tengono a ricusare (o quasi) un grosso investimento. NANI E CARRILLO Ma l ultima RTentativo per Cuadrado, ma solo in prestito. Aubameyang: il Borussia vuole 40 milioni voce riguarda un vecchio pallino: Nani, che quest annata se l è fatta allo Sporting Lisbona e che a giugno rientrerà dal prestito al Manchester United. L Inter ha sondato il giocatore la settimana scorsa. Siamo ai primi approcci: con 10 milioni il giocatore potrebbe muoversi. Dall Argentina: Inter sempre forte sul baby centravanti Carrillo (Estudiantes). BENATIA, AVANTI Chiusura con Mehdi Benatia: nonostante il silenziatore-inter e il muro-bayern, l idea va avanti. I bavaresi ci tengono al francomarocchino ma stanno sondando il mercato dei centrali difensivi. Quindi, chissà... (ha collaborato Luca Pessina) A GAZZETTATV Leonardo chiaro: «Mancini chiede un undici tutto suo» 1Poi, un messaggio al Milan: «Se non arriva Ancelotti, meglio continuare con Pippo Inzaghi» MILANO «Q uando Mancini dice che servono 8-9 nuovi acquisti intende dire che vuole avere una squadra sua, un gruppo di giocatori in cui rivedere la propria identità». Leonardo, ospite ieri sera a «Senza appello» su GazzettaTv, ha spiegato così la dichiarazione del tecnico interista al termine della partita contro l Empoli. «Ma quando ha scelto di tornare in nerazzurro - ha commentato l ex allenatore di Inter e Milan - lo ha fatto consapevolmente. Sapeva quello che avrebbe trovato. Gli interisti hanno trovato un punto di riferimento in lui, un po quello che farebbero i milanisti con Ancelotti se decidesse di tornare sulla panchina rossonera». 9 «O CARLO O PIPPO» Leonardo coglie l occasione per passare in rassegna tutta la stagione delle milanesi. «La stagione del Milan fino a dicembre era anche positiva, poi ci sono stati più bassi che alti. Così come per l Inter, un annata così è anche figlia di scelte societarie». Giusto ripartire da Ancelotti? «Sì, però se Carlo dovesse rinunciare il piano B dovrà cambiare perché questa scelta non ha eguali. Se rifiutasse, io terrei Inzaghi. Facendo però una squadra buona per le sue idee di calcio. E soprattutto concedendo un po di pazienza al suo lavoro. Cosa avrei fatto io se Berlusconi avesse parlato di me come ha fatto di Pippo? Forse me ne sarei andato...». FIFA, MENO POTERE Ma in generale cosa deve fare questo Milan? «Quando non hai più le risorse economiche per stare all avanguardia, devi capire la nuova dimensione e progettare. E prima di tutto, fare chiarezza societaria». Chiusura sullo scandalo-fifa: «La Fifa deve perdere potere». Leonardo, 45 anni BOZZANI

10 10 Serie AR Mercato Idea di Berlusconi: se Ancelotti dice no il Milan a Donadoni 1In attesa della risposta di Carlo emerge una nuova candidatura per il dopo-inzaghi ANCELOTTI AL MILAN? C E IL 50% DELLE POSSIBILITA. CI DARÀ UNA RISPOSTA IL 3 GIUGNO ADRIANO GALLIANI A.D. DEL MILAN Carlo A spettando Carlo Ancelotti il Milan ripensa ad un altro importante rossonero del passato: Roberto Donadoni. Ormai siamo prossimi all appuntamento preso dall a.d. Adriano Galliani con il suo ex allenatore. Entro domani il Milan attende la fatidica risposta, evidentemente legata all esito del consulto in programma a Vancouver sull eventualità di un intervento chirurgico che potrebbe obbligare il tecnico di Reggiolo a un periodo di convalescenza ancora da definire. I SUMMIT Nei quattro incontri madrileni della scorsa settimana Ancelotti è stato sincero con il suo ex dirigente e grande amico. Ha ascoltato con interesse i progetti del club, ma ha anche messo in evidenza l esigenza di staccare per un periodo dopo la stressante esperienza al Real. Per invogliarlo il manager milanista gli ha offerto le opzioni migliori, sia dal punto di vista contrattuale sia tecnico. Ad un triennale da 4 milioni a stagione (più premi) va associato quel budget da circa 120 milioni di euro per una stagione all impronta della riscossa. È evidente che Silvio Berlusconi punta sul ritorno di Carletto per affidargli la guida di un nuovo ciclo ambizioso. Argomenti che hanno lasciato traccia nella testa dell allenatore che, guarda caso, nel salutare il gradito ospite giovedì scorso ha lasciato aperta la porta delle speranze rossonere con una frase emblematica: «Diciamo che ci sono 50 possibilità su 100 che io torni al Milan». Da allora i contatti diretti si sono interrotti. Galliani è consapevole di aver fatto il possibile e sa bene che in questi momenti di riflessione un pressing esagerato potrebbe produrre effetti controproducenti. Inutile cercare scampoli di verità in questi frangenti delicati. Se mai in questi giorni l ex milanista è rimasto in contatto con Ernesto Bronzetti, il suo amico consulente che gli è stato vicino anche nei giorni dell addio al Real. RDomani l ex tecnico del Real dovrebbe comunicare la sua decisione ALTERNATIVE In questa fase di stand-by il Milan è fatalmente inerte sugli altri fronti. Ovviamente per scelta. Un atteggiamento giustificato dalla volontà presidenziale di non considerare (al momento) altre opzioni. Non a caso ieri il neopresidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo a «Un giorno da pecora», ha detto: «Cosa pensa Berlusconi del possibile arrivo di Ancelotti al Milan? Lui è determinato e ottimista». Del resto già nelle scorse settimane Galliani aveva bloccato Unai Emery (ora nel mirino del Napoli), così come si era interessato a Sinisa Mihajlovic (anche lui nell agenda di De Laurentiis), mentre per motivi differenti non sono mai state approfondite le candidature di Antonio Conte (è dura strapparlo alla Figc) e quella di Vincenzo Montella (per non intralciare le scelte dei Della Valle). Sopra Carlo Ancelotti, 55 anni, dopo il Milan ha allenato Chelsea, Psg e Real Madrid. A sinistra Roberto Donadoni, 51 anni, al Parma dal 2012 FORTE-LAPRESSE LA BANDIERA Piuttosto tra Arcore e via Aldo Rossi è più facile che prenda corpo l idea di affidare la squadra a un ex milanista. Detto che Cristian Brocchi cattura le simpatie di Silvio Berlusconi (ha proposto ad Ancelotti di inserirlo nel suo staff), è vero che appare troppo impegnativo affidargli ora una simile responsabilità. Semmai va letta con grande attenzione la posizione di Roberto Donadoni. Anche a Parma in una stagione travagliata ha dimostrato qualità tecniche e morali di prim ordine. A 51 anni l ex commissario tecnico dell Italia ha già alle spalle una carriera importante e il suo nome cattura le simpatie del popolo rossonero. Sarà la volta buona?

11 C è spazio per Menez nella rosa del futuro? PLUSVALENZA? Si dice che il Monaco stia pensando a lui, che qualche altra squadra straniera potrebbe ingolosirlo proponendogli la partecipazione alla Champions o all Europa League. Menez sa, però, che nel Milan è titolare e in una squadra di vertice (italiana o straniera) probabilmente no. Ed è consapevole che anche al Milan, nel caso arrivasse un allenatore che non lo stima quanto Inzaghi, rischierebbe di avere meno spazio. Il club rossonero, tra l altro, potrebbe effettuare una ricca plusvalenza visto che Menez è arrivato a parametro zero. La situazione che tanto sembrava semplice, quindi, è decisamente ingarbugliata. 1Il francese è uno dei grandi dubbi a causa della sua anarchia Pippo Inzaghi, 41 anni, ha inventato Menez falso nove BOZZANI G.B. Olivero MILANO E abbastanza ingiusto che l ultima immagine del campionato di Jeremy Menez sia stato il cartellino rosso che gli ha sventolato in faccia l arbitro Giacomelli nel finale di Milan-Genoa. Una doppia ammonizione, un insulto uscendo dal campo, la squalifica per quattro giornate e poi un dolore al nervo ischiatico che gli ha fatto saltare anche la trasferta di Bergamo che ha chiuso il campionato rossonero. Insomma, Menez è in vacanza dal 29 aprile e dovrebbe essere tra i pochi sicuri del proprio futuro: i 16 gol e alcune ottime prestazioni hanno reso un po meno brutta la stagione del Milan. Però, per l ennesima volta, quando si tratta di Menez il destino è bizzarro e adesso la conferma del francese, sebbe- jeremy Menez, 28 anni, ha un contratto con il Milan fino al 2017 FORTE ne probabile, non è sicura. Molto dipenderà dal nome dell allenatore, ma questo non rende meno strana la situazione: in fondo quale tecnico si metterebbe a discutere il capocannoniere della squadra che va ad allenare? Nessuno, se non si trattasse di Jeremy. Che da sempre divide e da sempre fa discutere. 33 le presenze di Menez, su 38 giornate di campionato: ha saltato solo le ultime cinque partite, 4 per squalifica e una per infortunio LE CIFRE La stagione di Menez, sebbene macchiata dalla lunga squalifica finale e da alcune prove svogliate e negative, resta sicuramente positiva: 33 presenze su 38 (ha saltato, come detto, solo gli ultimi cinque incontri), 31 gare da titolare, 2 ingressi dalla panchina, 20 partite giocate per intero, altre 7 con almeno 80 in campo. Il titolare per eccellenza del Milan di Inzaghi e anche il capocannoniere con i suoi 16 gol: solo una volta (a Roma con la Lazio) i rossoneri hanno perso quando Jeremy ha segnato. Le cose migliori le ha fatte vedere giocando da falso nove, nella posizione che gli ha ritagliato addosso Inzaghi forse anche per ovviare all assoluta anarchia tattica: 19 volte Menez è stato il centravanti della squadra, nelle altre occasioni è partito da sinistra. Sempre con la sua andatura ciondolante, la voglia di fare la differenza da solo, la difficoltà a seguire uno spartito. Jeremy è fatto così: prendere o lasciare. Il Milan ci sta pensando. 11 QUELLI IN SCADENZA Rinviati i colloqui con gli svincolati Le vacanze sono iniziate, i giocatori del Milan sono già partiti o hanno la valigia pronta. Alcuni di loro, però, ossia quelli che hanno il contratto in scadenza, aspettano con ansia la chiamata di Adriano Galliani per capire se c è ancora spazio nel Milan del futuro. La società, però, ha saggiamente deciso di rinviare i colloqui individuali: i giocatori saranno chiamati solo dopo l annuncio del nuovo allenatore. Sarà lui a indicare quali elementi meriteranno il rinnovo e quali, invece, dovranno trovarsi un altra sistemazione. I giocatori con il contratto in scadenza sono Abbiati, Bonera, De Jong, Pazzini, Mexes ed Essien. Non verrà esercitato il diritto di riscatto per Bocchetti e Destro, Van Ginkel torna al Chelsea e poi si vedrà. De Jong, che in passato aveva rifiutato il rinnovo, adesso sarebbe disponibile ma il club è meno propenso. E sullo sfondo c è anche un offerta del Galatasaray. Nigel de Jong, 30 anni LAPRESSE

12 12 Serie AR La Lazio ora è in orbita E se fosse solo l inizio? 1L approdo in Champions come punto di partenza per traguardi ancora più ambiziosi. Lotito: «Se mi fanno fare lo stadio vinco tutto» Luca Bianchin Stefano Cieri ROMA «E adesso si può aprire un ciclo». Nel marasma del dopopartita di Napoli tra le tanti frasi pronunciate dai protagonisti, alcune scontate, altre un po meno, a colpire l immaginario collettivo dei tifosi laziali è stata proprio questa. La straordinaria e inaspettata stagione della Lazio di Pioli sarebbe stata in ogni caso un punto di partenza per futuri, più ambiziosi traguardi. Ma chiuderla senza portare a casa nessun risultato tangibile, dopo aver sognato Coppa Italia e Champions League, avrebbe probabilmente tarpato le ali di un gruppo che proprio ora sta cominciando a volare. Ecco perché quel terzo posto arrivato nella maniera più rocambolesca possibile diventa una sorta di pietra miliare, dalla quale partire per costruire un futuro ancora più importante. Un immagine della notte di festa a Formello dopo la qualificazione in Champions: Pioli abbraccia Biglia LAPRESSE MERCATO LAMPO «Entro duetre anni vogliamo lottare per lo scudetto», annunciò qualche mese fa il d.s. Igli Tare. Sembrava una boutade, oggi invece il sogno appare un progetto praticabile. Magari già dal prossimo anno. Il mercato sarà così improntato a rendere il gruppo ancora più forte e completo, senza pensare al preliminare di Champions da affrontare in agosto. Tre giocatori sono già stati acquistati, tutti a parametro zero: il difensore olandese Hoedt, il centrocampista inglese Morrison e l esterno spagnolo Patric. Tare ieri ha annunciato che c è anche un quarto acquisto che presto sarà svelato. Potrebbe essere l attaccante argentino Bergessio, che si è appena svincolato dalla Samp. A gennaio era stato vicinissimo alla Lazio, aveva già raggiunto l intesa economica con Lotito, FELIPE ANDERSON NON E IN VENDITA. SE NE PUO PARLARE SOLO SE MI OFFRONO CENTO MILIONI DI EURO CLAUDIO LOTITO ma il passaggio saltò perché non fu raggiunta l intesa tra i club. Ora l affare è possibile. Tare, sempre ieri, ha annunciato altri due colpi in arrivo: un attaccante e un centrocampista. Il primo potrebbe essere Borini, in uscita dal Liverpool, mentre per il centrocampo una pista buona è quella che porta a Gashi, albanese del Basilea. C è poi il capitolo rinnovi. A Pioli, vero artefice del miracolo Lazio, il contratto sarà prolungato al 2017 (con ritocco dell ingaggio), poi sarà la volta di Marchetti, anche lui in scadenza LOTITO EUFORICO La qualificazione in Champions consentirà, al netto di offerte irrinunciabili, di trattenere tutti i big della rosa (Klose resta un rebus: a giorni farà sapere se continuerà o meno, i segnali sono però negativi). Per quanto riguarda i nuovi arrivi, invece, la premiata ditta Lotito-Tare continuerà a puntare su giocatori poco conosciuti, ma di prospettiva. Il «modus operandi» non cambierà neppure con la Champions. Anche perché il tesoretto da 40 milioni circa sarà effettivo solo col superamento del preliminare ad agosto (evento per niente facile da realizzare). Però le stelle resteranno. «Anderson? Non lo vendo per meno di 100 milioni», ha detto ieri scherzando (ma non troppo) Lotito a margine dell evento per il premio Ghirelli. Il presidente ha anche fissato la nuova frontiera della sua gestione societaria: costruire uno stadio di proprietà. «Se mi danno le autorizzazioni lo faccio in tre anni. A quel punto posso anche raddoppiare il fatturato. E se ci riesco la mia Lazio vince tutto». E se il progetto va davvero in porto il ciclo aperto domenica sera a Napoli rischia di diventare davvero trionfale. VERSO I PLAYOFF Gli spauracchi sono lo United e il Valencia Una tra Manchester United, Valencia, Bayer Leverkusen, Shakhtar Donetsk e Ajax. Questo riserverà alla Lazio il sorteggio del playoff di Champions League il 7 agosto a Nyon. NON TESTA DI SERIE MA... La squadra biancoceleste, salvo cataclismi, non sarà testa di serie: quindi nel doppio confronto (and agosto, rit ) affronterà una delle 5 squadre che hanno il ranking Uefa più alto tra le 10 che andranno a comporre il tabellone dei playoff delle non campioni. L unica incognita è rappresentata dal fatto che Shakhtar e Ajax devono prima superare un ulteriore turno preliminare. Potrebbe essere una formalità, visto che gli avversari che avranno di fronte saranno più deboli, ma in estate tutto è possibile. Solo se dovessero uscire Shakhtar e Ajax e anche il Cska Mosca (non testa di serie) la Lazio sarebbe testa di serie. Molto difficile. CHE RIVALI Tra i cinque possibili avversari, i primi due (Manchester United e Valencia) sono proibitivi. Un po meglio (ma neanche tanto) sarebbe il Leverkusen. Temibile, ma meno rispetto a qualche anno fa, lo Shakhtar, ridimensionato a causa anche del conflitto in Ucraina. Più abbordabile, invece, l Ajax: forse la migliore delle avversarie possibili. LACRIME DOPO ERRORI E Felipe Anderson: «Il mio grido finale era una liberazione» 1Il brasiliano atteso da due amichevoli con la maglia della Seleçao: «Sfrutterò questa chance» Nicola Berardino ROMA L a gioia è esplosa al fischio finale del San Paolo. E ha invaso lo spogliatoio della Lazio. Ogni gesto cercava abbracci e sorrisi. Così, nel garage dello stadio napoletano, nell attesa per salire sul pullman, Candreva girava con una busta di biscotti al cioccolato da distribuire ai compagni. Il viaggio verso Roma tra canti e cori. Alle 3.30 l arrivo a Formello. Con 10 mila tifosi ad aspettare la squadra di Pioli. Per un nuovo bagno di folla, anzi di entusiasmo. Dopo quello di tre giorni prima con 5 mila cuori biancocelesti all allenamento oppure l abbraccio dell altro ritorno da Napoli, nella notte dell 8 aprile dopo la semifinale di Coppa Italia. Sul pullman scambio di maglie tra i giocatori. Così Cataldi è sceso con quella del suo «maestro» Ledesma e Marchetti ha indossato la numero 19 di Lulic, eroe laziale per il gol alla Roma nella Coppa Italia vinta nel PROTAGONISTI Ha dimenticato le lacrime che lo avevano accompagnato al momento della sostituzione al San Paolo: Felipe Anderson sentiva su di sé il peso di qualche errore di troppo. «Il mio grido a fine gara era di eccitazione e sollievo. Non meritavamo di rimanere fuori dalla Champions, sarebbe stato troppo ingiusto» ha detto il ieri il brasiliano che ora è atteso dalla Seleçao per due amichevoli prima della Coppa America. «Voglio sfruttare questa chance». Non è riuscito a frenare tutta la propria soddisfazione nemmeno Miro Klose, che nella sua carriera ha vinto praticamente tutto. «Una grandissima gioia, i nostri tifosi ci danno una carica enorme». Il tedesco è già proiettato verso i preliminari di Champions. «Siamo felici, ma non siamo ancora lì dove vogliamo perché mancano due partite importanti. Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto». E, proprio per i nuovi appuntamenti in calendario, il ritiro veneto di Auronzo dovrebbe scattare già dal 6 luglio. Felipe Anderson, 22 anni LAPRESSE

13 13 fil GIOIELLO DELLA LAZIO CATALDI Danilo dice hallelujah «Il rigore di Higuain: c è stato un Dio anche lì» 1Il centrocampista ringrazia il tecnico Pioli: «Dopo gli infortuni mi ha dato fiducia. All Olimpico voglio affrontare Iniesta e Modric» L'IDENTIKIT DANILO CATALDI NATO A ROMA IL 6 AGOSTO 1994 RUOLO CENTROCAMPISTA DELLA LAZIO E DELL UNDER 21 Cresciuto nell Ottavia, è acquistato dalla Lazio nel Dopo la trafila nelle minori biancocelesti, nel 2011 fa parte prima degli Allievi Nazionali e poi della Primavera vicecampione d Italia. Nel 2013 vince il premio «Piermario Morosini», poi passa alla prima squadra. Nel 2013 va in prestito al Crotone, poi, dopo 38 presenze e 4 gol, fa ritorno alla Lazio. Il 10 gennaio 2014 è convocato per la prima volta dal c.t. dell Under 21 Gigi Di Biagio. Esordisce con gli azzurrini il 5 marzo, in agosto segna il primo gol nell amichevole persa contro la Romania. L esordio in A arriva il 18 gennaio 2015 e a marzo indossa già la fascia di capitano dopo l uscita di Mauri. Luca ROMA I Cataldi, insieme, hanno due ore di sonno. Danilo domenica sera ha dormito pochino: è tornato da Napoli con la squadra e ieri mattina era convocato per le al Foro Italico: niente Federer, solo la presentazione dei convocati per il ritiro dell Under 21. Papà Francesco invece ha chiuso a zero. Ha visto la partita, ha guidato fino a Formello dove la squadra è arrivata alle 3, poi è andato a lavorare. Succede ogni mattina: se Danilo è un eroe per i tifosi della Lazio, papà è un working class hero, un simbolo dell Italia occupata. Consegna bibite ai ristoranti e (per ora) ha deciso di non smettere, anche se il figlio potrebbe mantenere tutti per qualche anno. Non si sa come calci con il destro, ma la maglia dell Italia, come da foto sul profilo Instagram di Danilo, gli sta più che bene. LA MAGLIA DI LEDESMA Cataldi parla spesso dei genitori. Anche ieri, ragionando di Nazionale: «Sono sensazioni bellissime, vengo da una famiglia molto umile». La stanza dove ha dormito quelle due ore è la solita, in un mini appartamento a Roma, assieme a mamma e papà: Danilo è un 94 e solo a settembre prenderà una casa per sé. A proposito, altre cose che si possono fare da solo nei primi ventun anni di vita: vincere una finale Primavera da miglior giocatore, giocare 16 partite in Serie A, trovare la fidanzata finita per 24 ore sui siti laziali. Anche per questo, Danilo non è il calciatore giovane dell immaginario collettivo: di sicuro è più forte, probabilmente meno presuntuoso. Alla festa di fine stagione è arrivato con la maglia di Ledesma, che in teoria sarebbe un rivale nel ruolo, e ieri scherzava con Viviani, che per la solita teoria è la soluzione preferita da Di Biagio per il centrocampo dell Under. Rivalità zero: amiconi. Danilo Cataldi, 20 anni, quest anno 16 presenze in Serie A FORTE R«Giusto che Roma abbia due squadre in Champions, pure se ci toccano subito le big» OLD TRAFFORD Higuain, però, probabilmente ha cambiato la vita anche a lui: «Quando ho visto il rigore per il Napoli ho pensato che magari poteva mandarla fuori ha detto Danilo. Non poteva andare così, infatti c è stato un Dio anche ieri». Lotito poco dopo ha guardato nella stessa direzione: «Il rigore? Ho pensato che nostro Signore Gesù avrebbe provveduto». Ecco. Danilo, più prosaicamente, ha ringraziato Pioli: «Mi ha dato subito fiducia, anche dopo gli infortuni». Anche a gennaio, quando sembrava che Cataldi potesse andare all Empoli. Ad agosto, invece, c è il caso che vadano tutti a Old Trafford: «È giusto che Roma abbia due squadre in Champions. So che nel preliminare rischiamo di trovare United e Valencia ma è così, dobbiamo affrontare le grandi». TIRA! Danilo tutto sommato preferirebbe i grandi. Il suo mito è Federer e nel calcio ha gli stessi gusti: classe-potenza 3-0. «Non ho uno stadio preferito, ho sempre sognato solo l Olimpico, però mi piacerebbe giocare contro Iniesta e pure Modric è uno spettacolo. Non perde una palla in 90 minuti». Di Biagio non lo ha sentito ma si vede che lo conosce: lo vorrebbe un po meno di costruzione e un po più... Lampard. «Danilo, dobbiamo cominciare a tirare in porta», gli ha detto davanti a tutti. E poi: «Cataldi non ha fatto ancora gol, non è normale. Io e Pioli ne abbiamo parlato, sappiamo quanti margini ha, anche se nessuno se ne rende conto». Gol o non gol, Cataldi in Under troverà spazio, nel centrocampo a due (bene) o da mezzala nel (perfetto). Ieri ha detto che tutte le nazionali partono allo stesso livello ma poi ha scelto le più pericolose: «La Serbia e la Germania». Sono le più solide, le più aggressive. Come l auto: ad aprile ha fatto un incidente e ha sostituito la 500 con una 500 Abarth. Più aggressiva, come lui se solo tirasse in porta. EURO UNDER 21 Di Biagio vuole il massimo, ma adesso deve scegliere 1La lista va consegnata entro domenica: sono a rischio Izzo, Murru, Dezi e Verre ROMA T avecchio lo dice in modo soft ma lo dice: «Le Olimpiadi sono il massimo dell espressione sportiva di un Paese. Saremmo in difficoltà se non ci arrivassimo». Il c. t. non è una brutta professione ma ha picchi di stress da Himalaya: Di Biagio ha conquistato l Europeo Under 21 contro pronostico e ora il presidente della Figc gli fa notare che insomma, sarebbe bene arrivare tra le prime quattro. Di Biagio ci proverà con i suoi ragazzi perché nella lista dei convocati per il ritiro non ci sono El Shaarawy e De Sciglio. Si sapeva, ma ieri è arrivata la conferma: a meno di cataclismi, non raggiungeranno l Under nemmeno dopo Gigi Di Biagio, 43, c.t. azzurro GETTY la stage con Conte. Niente convocazione anche per Cragno, lificazioni, sa lottare e sta bene gi: il gruppo è quello delle qua- Goldaniga, Molina, Fossati e insieme. Fedato, che un po speravano. Potenziali problemi: sulla sinistra, in difesa, un giocatore in cena insieme è stasera, ad Ap- I QUATTRO TAGLIATI La prima più avrebbe fatto comodo e i piano Gentile. Da domani allenamenti per tutti tranne Stura- trequartisti sono forti ma non abbondanti. Possibili vantagro, Battocchio e Trotta, che de- vono finire la stagione con Juve, Entella e Avellino. Saranno giorni di esperimenti. Di Biagio proverà il 4-3-3, l alternativa al , verificherà la forma e probabilmente proverà Romagnoli da terzino sinistro. Può essere una soluzione in più. Sabato sera, mal di testa: l Uefa pretende la lista dei 23 convocati entro domenica e ci sono da tagliare 4 giocatori. Izzo, Murru, Dezi e Verre sono i soliti sospetti ma il finale del film è aperto. Dezi, ad esempio, potrebbe rimontare su Crisetig, Baselli o Benassi, nel caso in cui Di Biagio voglia un giocatore offensivo in più. «Non firmerei per arrivare alle Olimpiadi come quarto ha detto ieri il c.t.. Abbiamo tutte le possibilità per raggiungere il massimo obiettivo». Forse lo pensa anche Rui Jorge, il c.t. del Portogallo avversario dell Italia che ieri ha dato la sua lista. Ci sono Ruben Neves, 18 anni e 9 partite in Champions col Porto, William Carvalho, diga multimilionaria dello Sporting, Bruno Fernandes dell Udinese e quasi tutti i giocatori chiave delle qualificazioni. Non sarà facile, ma neanche per loro. l.b. I 27 AZZURRINI CONVOCATI PORTIERI Bardi (Chievo), Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta). DIFENSORI Barba (Empoli), Bianchetti (Spezia), Biraghi (Chievo), Izzo (Genoa), Murru (Cagliari), Romagnoli (Sampdoria), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zappacosta (Atalanta). CENTROCAMPISTI Baselli (Atalanta), Battocchio (Entella), Benassi (Torino), Cataldi (Lazio), Crisetig (Cagliari), Dezi (Crotone), Sturaro (Juventus), Verre (Perugia), Viviani (Latina). ATTACCANTI Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Longo (Cagliari), Trotta (Avellino), Verdi (Empoli). IL PRESIDENTE FIGC Tavecchio: «L Italia giocherà all Heysel E ritiro la maglia 39» 1«Un amichevole in Belgio a novembre. A Berlino tifo Juve. Conto di risolvere i problemi con Agnelli» R itiro della maglia azzurra 39 in ricordo della strage dell Heysel. Un amichevole con il Belgio da giocare proprio in quello stadio. E un viaggio a Berlino da «tifoso» bianconero, sperando che con Andrea Agnelli si risolva presto il contenzioso. Il presidente Figc Carlo Tavecchio parla a Radio 24 con vista sulla finale Juve-Barça. RITIRO MAGLIA «Proporrò al Consiglio federale il ritiro della maglia 39 della Nazionale italiana come gesto simbolico che dà il senso di un ricordo storico», ha detto Tavecchio ricordando la petizione lanciata dall Associazione familiari delle vittime. AMICHEVOLE La Figc sta lavorando a un amichevole contro il Belgio a novembre, nell ex Heysel: «Stiamo trattando con la federazione belga. Mi auguro che avvenga, per dare un segnale alle giovani generazioni». L Heysel sia d insegnamento: «Sento molto il problema della sicurezza degli stadi e l ho sempre portato all ordine del giorno per gli impianti piccoli della Lega Dilettanti. Deve essere un monito per le generazioni a cambiare atteggiamento, anche se non credo siamo ancora a buon punto». FORZA JUVE Tavecchio sarà a Berlino: «Andrò a tifare Juve». L occasione per rivedere Andrea Agnelli con il quale prosegue il dialogo su tanti temi, comprese le sentenze di Calciopoli: «Gli ho parlato il giorno della finale di Coppa Italia e abbiamo trovato un intesa su parecchi problemi. Credo che prima dell inizio del campionato risolveremo anche l annosa questione della denuncia. Accordo? No, tratteremo la questione». Poi Tavecchio ha confermato quanto rivelato dalla Gazzetta, che Conte gli ha chiesto di prolungare di due anni il contratto: «Il processo? In Italia e nel mondo quante persone hanno situazioni da chiarire con la giustizia? Non vedo cosa c entri con la preparazione e con il lavoro che sta facendo. Nessuno gli fa problemi». Carlo Tavecchio GETTY FINAL EIGHT PRIMAVERA Quarti di fuoco con Lazio-Inter e Torino-Milan Sarà Roma-Spezia la gara inaugurale delle Final Eight Primavera. Ieri a Savona (una delle città che ospiterà la fase finale insieme a Genova e Chiavari, dal 9 al 16 giugno) è stato effettuato il sorteggio per il tabellone: possibile derby romano in semifinale, mentre la stracittadina di Milano può esserci solo in finale. Il nuovo regolamento ha reso ancor più equilibrati gli accoppiamenti: Fiorentina, Inter, Roma e Torino (teste di serie) non potevano infatti incrociarsi con squadre affrontate nel girone durante la stagione regolare. Così ai quarti troviamo già due sfide durissime, come Lazio-Inter e Torino-Milan. In Liguria ci saranno molti ragazzi che hanno debuttato in Serie A in questa stagione: dai romanisti Verde a Pellegrini, ai milanisti Felicioli, Mastalli, Calabria e Di Molfetta. L Inter avrà Gnoukouri, forse Bonazzoli ma non Puscas, che sarà impegnato con l Under 21 della Romania per le qualificazioni all Europeo Occhio alla sorpresa Spezia, che davanti può contare sul capocannoniere del torneo, Umar Sadiq, autore di 26 reti in 26 partite. IL PROGRAMMA QUARTI 9/6: Roma-Spezia (Genova, ore 16.30), Lazio- Inter (Savona, ore 21); 19/6: Torino-Milan (Genova, ore 16.30), Bari-Fiorentina (Chiavari, ore 21); SEMIFINALI 12/6 a Savona (18); 13/6 a Chiavari (21) FINALE martedì 16 a Chiavari (ore 18).

14 14 Ora la Roma detta le regole a Garcia Ma Rudi ci starà? 1Dopo le frizioni, giovedì a Londra si parlerà di staff e budget: al francese sarà chiesta più collaborazione IL SUMMIT GIALLOROSSO JAMES PALLOTTA Serie AR ALEX ZECCA PRESIDENTE CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE ITALO ZANZI GLOBAL CEO Massimo Cecchini ROMA C i sono graffi che si curano con un sorriso, altri invece che si infettano per averli sottovalutati. La conferenza di sabato di Garcia, in fondo, è il classico esempio di come l apparente serenità del dopo partita domenicale, nasconda DIRETTORE GENERALE ALLENATORE MAURO BALDISSONI DIRETTORE SPORTIVO RUDI GARCIA WALTER SABATINI GDS tensioni che forse solo il presidente Pallotta, nel vertice di giovedì a Londra, riuscirà a placare. Intanto il calendario delle partenze è deciso: oggi si muoverà il d.g. Baldissoni e domani toccherà al d.s. Sabatini. Come dire, prima dell arrivo di Garcia da Parigi, ci sarà una riunione solo tra vertici societari. SABATINI SEVERO Da Trigoria in molti fanno sapere che l allenatore, rivelandolo a sorpresa ai media (anche questa cosa non gradita), si sia autoinvitato a un incontro in realtà solo dirigenziale. Due giorni fa comunque è stato proprio Sabatini a parlare chiaro: «Garcia ha sbagliato la recita di fine anno, le sue opinioni non sono state molto gradite». E a poco è valsa la difesa del francese: «Volevo proteggere la società». Il club ha mugugnato non poco, anche per la precisazione: «Se non avessi parlato di scudetto dopo la partita con la Juve, non saremmo arrivati neppure in Europa League». In realtà alla Roma sono convinti di avere messo a disposizione di Gracia una buona squadra, forse un po sopravvalutata, ma in grado senz altro di fare più strada in Coppa Italia ed Europa League. Se il mercato tutte le parti dicono sia stato concordato, di certo il tecnico ha scelto il preparatore, Paolo Rongoni, che non ha trovato lo giusto feeling con lo staff medico (e viceversa). IL BUDGET In un annata con diverse malinconie, l unica vera Il presidente James Pallotta, 57 anni, e il tecnico Rudi Garcia, 51: il matrimonio va avanti da 2 stagioni ANSA autocritica pubblica è stata quella del d.s. Sabatini dopo il mercato di gennaio. Ecco, adesso Pallotta pretenderà chiarimenti prima di decidere quale budget licenziare per la prossima stagione. Un anno fa fu di circa 15 milioni, adesso non è detto che si possa ripetere visto la tagliola del fair play finanziario che imporrebbe di spendere quanto si introita. Per fortuna ci sono i 50 milioni circa della Champions, però fare un budget è più complicato di quanto si creda visto che viene fatto tenendo conto degli ingaggi e delle rateizzazioni nei pagamenti, quelle passate e quelle future. Morale: meglio non aspettarsi enormi iniezioni di denaro, ma una nuova ridefinizione delle priorità. Ovvero: a decidere è il club su tutti gli aspetti, a cominciare dalla preparazione per finire con la comunicazione. RSabatini sicuro: «Resterà». Ma il tecnico francese precisa: «I soldi siano spesi bene» GARCIA RIFLETTE Non è un caso che il nuovo preparatore, il canadese Darcy Norman, sia già a Roma (dove ha già trovato casa e iscritto i figli a scuola), mentre come supervisore medico si fa il nome dello statunitense Brain Mc Keon. Intendiamoci, nessuno vuole esonerare Garcia che ha un contratto in essere fino al 2018 tant è che ieri Sabatini ha detto «Resterà di sicuro», ma di certo gli si chiederà se sia soddisfatto di restare in un club che ha certe regole e certi parametri da rispettare anche a livello di espressione del pensiero. Per il francese, in fondo, contano due cose, che riportiamo affidandoci alle sue parole: 1) «L importante è che i soldi siano spesi bene»; 2) «L importante è che non si illudano i tifosi». Al momento siamo convinti che il punto d incontro si possa trovare, ma ormai a Roma nessuno si sorprenderebbe davvero se Garcia, dopo Londra, decidesse di salutare con un inchino. La voglia di crescere, però, resta tutta. E anche ieri, in una iniziativa ai Musei Capitolini promossa dalla fondazione benefica «Roma Cares» l arte spiegata ai bambini da uomini del calcio ieri Sabatini ha detto: «Se la Roma riuscisse a competere per lo scudetto, iniziative del genere avrebbero un altro peso». Proprio vero. IL CASO Yanga-Mbiwa aggredito: «Erano tifosi della Lazio» La ricostruzione della tentata aggressione a Yanga-Mbiwa: il francese viene riconosciuto da due uomini, gli animi si scaldano, poi l intervento di una pattuglia della polizia mette in fuga i due aggressori RINALDI 1Il francese inseguito all alba in pieno centro. Polizia cauta sul «movente derby» Sabatini: «È un episodio che ci rattrista» Davide Stoppini ROMA C he il suo nome fosse Mapou, per dirla con una canzone che è diventata un tormentone via radio e sui social, lo sapevano bene i due ragazzi che all alba di lunedì mattina hanno provato ad aggredire Yanga-Mbiwa in pieno centro a Roma, a due passi da Palazzo Chigi. È andata così, almeno secondo la ricostruzione fornita dal francese alla polizia: ore 4.30, il difensore era appena uscito in compagnia di due amici da un famoso locale, il Gilda, quando è stato avvicinato da due uomini che lo hanno riconosciuto, al punto che gli avrebbero urlato «romanista di m...». Ecco perché Yanga- Mbiwa si è detto sicuro di fronte agli agenti che gli aggressori fossero tifosi della Lazio, circostanza sulla quale la polizia resta cauta. Il francese e i suoi due amici si sono spaventati: il tono della voce si è alzato parecchio, i due aggressori avrebbero portato anche le mani all altezza della vita, come per mimare l utilizzo delle cinture. Cinture che però non sarebbero mai state impugnate. Non c è stata una colluttazione tra i due gruppi: quando Yanga- Mbiwa è arrivato scappando sotto i portici della Galleria Alberto Sordi, la pattuglia di polizia in servizio proprio nella piazza di fronte si è accorta del «movimento», richiamata dalle urla. Gli aggressori, nel frattempo, si erano già dileguati nelle vie limitrofe, in direzione piazza Venezia. Una tentata aggressione in piena regola, che Yanga-Mbiwa ha poi raccontato al telefono ai dirigenti della Roma in mattinata, prima di prendere un volo per Parigi nel primo pomeriggio. Con l animo decisamente più disteso, racconta chi l ha incrociato nello scalo di Fiumicino, al punto di concedersi alle foto di diversi tifosi. TELECAMERE Non ci sarebbe stata premeditazione, secondo la ricostruzione della polizia: i due aggressori avrebbero incrociato per caso Yanga-Mbiwa in centro. Sembrerebbe da escludere pure il movente della rapina, che difficilmente sarebbe stata messa in piedi in una zona così controllata dalle forze dell ordine. In ogni caso il francese ha deciso di non sporgere denuncia per l accaduto. Ma la polizia sta comunque cercando attraverso le numerose telecamere di zona di identificare i due aggressori. «È un episodio che ci rattrista molto ha commentato il d.s. giallorosso Walter Sabatini. Stiamo parlando di un ragazzo straordinariamente educato e in gamba e per questo siamo rammaricati. Lui l ha presa con molto spirito, quello che lo contraddistingue. È un ragazzo Il colpo di testa con cui Mapou Yanga-Mbiwa, 26 anni, ha steso la Lazio PEGASO sereno e non ha voluto drammatizzare perché non è proprio nelle sue abitudini. Anzi, a noi ha detto che non ha avuto nemmeno troppa paura». CHE SETTIMANA Ma certo non si è divertito, al termine di una settimana vissuta sopra le rigue. Merito o colpa, a seconda del punto di vista di una rete decisiva nel derby contro la Lazio di lunedì scorso, che ha fatto diventare Yanga- Mbiwa in poche ore re dei social network, protagonista dell etere romano, persino personaggio involontario di una specie di Carnevale-sfottò messo su da tifosi della Roma domenica pomeriggio a Ponte Milvio, prima della partita con il Palermo. La settimana perfetta, in un mondo perfetto. Da queste parti è finita diversamente.

15 Serie A R Le panchine 15 UN VIAGGIO PER DUE IN SPAGNA Rotta Benitez FRANCIA Rotta De Laurentiis MADRID Rafael BENÍTEZ Mar Mediterraneo Firenze ITALIA Orario arrivo Barcellona ROMA Orario partenza SPAGNA Valencia Aurelio DE LAURENTIIS Napoli GDS IL FUTURO De Laurentiis stringe i tempi Blitz da Emery e super offerta 1Il presidente vola a Madrid: al tecnico del Siviglia proposti 3,8 milioni a stagione Mihajlovic alternativa Klopp ha deciso: «Dopo sette anni uno di pausa» Qualche spiffero da parte del suo entourage aveva fatto intuire la sosta, ieri Jürgen Klopp, che un paio di stagioni fa venne cercato anche dal Napoli, ha fatto sapere ufficialmente di volersi fermare, togliendosi dal mercato, soprattutto quello inglese: «Mi prenderò una pausa fino a nuovo avviso. Dopo 7 anni intensi ed emozionanti con il Borussia Dortmund, voglio lasciare che i ricordi si assestino prima di iniziare una nuova sfida ricaricato e motivato», ha detto Klopp all agenzia Sid. Come lui fece Guardiola: poi andò al Bayern, indirizzo gradito anche a Klopp se il catalano andrà in Inghilterra. Mimmo Malfitano NAPOLI S tessa destinazione, Madrid, ma voli diversi, seppur privati. Aurelio De Laurentiis è arrivato a Capodichino ieri mattina ed è partito 5 minuti dopo Rafa Benitez. E il suo piano segreto è stato subito svelato dai cronisti presenti in aeroporto, per provare a strappare le ultime battute napoletane al prossimo allenatore del Real Madrid. La piccola bugia, «vado a Roma», dichiarata per motivi di opportunità, non ha convinto nessuno. Il presidente del Napoli s è avviato all uscita riservata ai voli privati e sul tabellone delle partenze è comparso il suo volo delle ore 10.15, con destinazione Madrid. Un viaggio programmato nelle ore antecedenti la sfida con la Lazio, concordato con l amministratore unico del club, Andrea Chiavelli, che l ha seguito nella capitale spagnola per convincere Unai Emery ad accettare la panchina del Napoli, con Sinisa Mihajlovic che resta sempre sullo sfondo. Una missione che potrebbe avere risvolti positivi già a partire dalle prossime ore, perché De Laurentiis è convinto di avere gli argomenti giusti per convincerlo e perché è disposto a pagare la clausola di 1,5 milioni. A MADRID Le parti si sono date appuntamento in un albergo del centro, la delegazione napoletana ha atteso il ritorno di Emery dal viaggio in Marocco, dove il Siviglia ha giocato un amichevole ad Agadir. Nel frattempo c è stato un nuovo incontro con il procuratore del tecnico basco, col quale sono state discusse le modalità dell eventuale accordo che verrebbe subito sottoscritto se Emery dovesse dire sì alla proposta napoletana. De Laurentiis ha presentato un offerta di 3,8 milioni a stagione per i prossimi tre anni, a fronte degli 1,5 che lo stesso allenatore percepisce dal Siviglia. Una cifra importante, che potrebbe coprire lautamente la mancata partecipazione alla prossima Champions, ottenuta dopo aver conquistato l Europa League, battendo in finale proprio il Dnipro che aveva, a sua volta, eliminato il Napoli, in semifinale. TENTAZIONE Nei progetti futuri di Unai Emery è prevista anche un esperienza in Serie A. A questo punto si tratterebbe soltanto di anticipare di un anno o due le sue intenzioni. Lui vorrebbe restare a Siviglia, così come fece nella passata stagione, respingendo le offerte del Milan. Ma teme che un nuovo no al calcio italiano potrebbe impedirgli di veder realizzato il suo programma. Resta da capire che cosa gli proporrà De Laurentiis sul piano tecnico, al di là della questione economica, molto vantaggiosa. Il progetto legato a Benitez è fallito, e per buona parte bisognerà rifondare. Insomma, ci vorranno argomenti molto convincenti più che le chiacchiere: fallire un altra volta sarebbe imperdonabile. DOPO IL FLOP Rafa già Real a peso d oro E su Higuain c è la Premier 1Benitez domani verrà presentato ai Blancos: 3 anni di contratto, pronti oltre 15 milioni Rafael Benitez, 55 anni, spagnolo, ha allenato per due stagioni il Napoli ACTION NAPOLI È andato via di buon ora, lasciando l albergo che l ha ospitato nei due anni di Napoli, dirigendosi verso l aeroporto. A Capodichino, c era ad attenderlo un volo privato, messogli a disposizione da Florentino Perez, il presidente del Real Madrid. Due ore di volo e Rafa Benitez s è trovato subito proiettato nella nuova dimensione. All appuntamento col dirigente madrilista è stato accompagnato dal suo procuratore, Quillon: c erano da definire gli ultimi dettagli dell accordo che lo legherà al club per i prossimi tre anni, con uno stipendio di 5,2 milioni di euro netti a stagione. «Sono felice, emozionato e motivato, comincia il sogno», ha detto prima d imbarcarsi, per poi congedarsi con un «Forza Napoli, sempre». Una magra consolazione per gli addetti allo scalo, arrabbiati e delusi per come è finita questa stagione. PRESENTAZIONE La presentazione ufficiale avverrà domani al Santiago Bernabeu dopodiché, l avventura napoletana se la lascerà definitivamente alle spalle, compresa la delusione per il fallimento di questa stagione. Il quinto posto finale è stato l epilogo inimmaginabile, è servito a scatenare la contestazione della gente. Contro la Lazio, per la prima volta, tutto lo stadio ha insultato e fischiato Aurelio De Laurentiis, l artefice numero uno del fallimento, insieme con l allenatore spagnolo. Il quale ha chiesto a Fabio Pecchia, il suo secondo, di seguirlo a Madrid. Ma l ex centrocampista di Napoli e Juve vorrebbe una panchina tutta per sé. ADDIO COL SORRISO Ha lasciato Napoli col sorriso, Rafa Benitez. Gli è bastato una notte per metabolizzare la sconfitta di domenica e le conseguenze che, adesso, dovrà sopportare il suo sostituto. Probabilmente, le immagini di questi due anni le cancellerà con un colpo di spugna, rapito come è già stato dal fascino dei blancos. Lascerà al suo erede un ambiente disastrato, provato dalle delusioni di quest anno, a partire dall eliminazione dal preliminare di Champions, dalla finale di coppa Italia mancata; dalla semifinale di Europa League persa nel doppio confronto con il Dnipro, avversario non certo irresistibile, fino all amarezza provata domenica sera. HIGUAIN VIA Il futuro del Pipita caratterizzerà la prossima estate, che si preannuncia calda, perché ci sono pochissime probabilità che resti. Sa bene, Aurelio De Laurentiis, che solo la partecipazione alla Champions l avrebbe potuto convincere a rispettare il contratto, in scadenza nel Su Higuain s è lanciato il Manchester United, mentre dirigenti dell Arsenal hanno incontrato Fernando, il fratello-procuratore. La Premier League gli è molto gradita, mentre Callejon potrebbe trasferirsi, con un anno di ritardo, all Atletico Madrid. m.mal. DENTRO LA CRISI Napoli, tutti i numeri di una stagione da dimenticare 1Fase difensiva inesistente: 126 reti subite in due anni, 93 solo in campionato. Mercato sbagliato e strutture da rifare Gianluca Monti NAPOLI I l fallimento del Napoli, quinto in campionato dopo il terzo posto dello scorso anno, è nei fatti ma anche, se non soprattutto, nei numeri. Di certo, per il nuovo allenatore riuscire a fare meglio di Benitez non sarà un impresa impossibile. Rafa ieri ha salutato mettendo in valigia due stagioni deludenti nelle quali non ha mai regalato ai tifosi azzurri i gironi di Champions, a differenza di quanto aveva fatto Mazzarri. Le sue colpe sono sotto gli occhi di tutti. La squadra è apparsa sempre poco equilibrata: 54 gol subiti in campionato (addirittura 73 in stagione) sono un enormità. Se ci aggiungiamo quelli presi lo scorso anno (39 in campionato, 53 totali) si arriva a 126 reti subite in due stagioni. MENO QUINDICI Il problema fondamentale è che il Napoli ha La delusione di Gonzalo Higuain, 27 e (destra) Josè Callejon, 28 INSIDE chiuso l annata con quindici punti in meno rispetto a dodici mesi fa (e senza giocare la Champions) e per questo la società non è immune da responsabilità per i mancati investimenti sul mercato. La spaccatura tra i napoletani e De Laurentiis non è mai stata così evidente. Al vetriolo gli striscioni di domenica perché il club non ha una sede in città, spende meno delle altre di A per il vivaio, non ha un centro sportivo e così finisce che il ritiro pre partita si svolge nello stesso albergo dove domenica a pranzo si festeggiavano due comunioni con canti e balli. Non il massimo per preparare la sfida decisiva per il terzo posto. STATISTICHE Nessun alibi, però, può essere fornito ai giocatori che sono mancati nei momenti topici della stagione. Non è bastato essere la prima squadra in assoluto per tiri totali, nello specchio ed occasioni create perché troppa è stata l imprecisione sotto porta nonostante il Napoli disponga di grandi attaccanti. Se in stagione fallisci cinque rigori su nove (4 errori di Higuain e uno di Insigne) vuol dire che emotivamente ci sono dei problemi e se prendi un gol ogni 7,09 tiri degli avversari (peggio solo il Parma) è palese che davanti ai portieri si sono spalancate praterie. Anche così si spiega il flop azzurro.

16 Serie A R Le panchine 16 Zenga, il ritorno dell Uomo Ragno Riparte dalla Samp 1Ieri incontro a Roma con Ferrero, oggi vede il d.s. Osti. Per Mihajlovic lettera d addio. Bergessio risolve Walter Zenga, 55 anni, è tornato a San Siro il 3 maggio per essere premiato prima di Inter-Chievo IPP COSI NEL ATALANTA REJA CARPI CASTORI CHIEVO MARAN EMPOLI SARRI? FIORENTINA MONTELLA? FROSINONE STELLONE GENOA GASPERINI INTER MANCINI JUVENTUS ALLEGRI LAZIO PIOLI MILAN? NAPOLI? PALERMO IACHINI ROMA GARCIA SAMPDORIA ZENGA? SASSUOLO DI FRANCESCO TORINO VENTURA UDINESE COLANTUONO VERONA MANDORLINI Manca la vincitrice dei playoff di B, in nero i nuovi allenatori Filippo Grimaldi GENOVA E tornato l Uomo Ragno. Fumata (quasi) bianca dopo l incontro romano di ieri pomeriggio in via Bocca di Leone, a Palazzo Torlonia, fra Massimo Ferrero, il suo consigliere Antonio Romei e Walter Zenga, ormai a un passo dalla panchina della Sampdoria per la prossima stagione. Dopo i contatti dei giorni scorsi fra il presidente blucerchiato e l ex portiere con un passato alla Samp una ventina di anni fa, ieri c è stato l atteso incontro fra le parti due ore circa di colloquio, fra le e le che ha dato di fatto esito positivo. OSTI IN CAMPO Prima di formalizzare l accordo (un anno senza opzioni a 700mila euro più bonus legati ai traguardi) che permetterà a Zenga di tornare nel calcio GENOA Preziosi a cena con Mr Lee: il futuro passa da Taiwan 1Il socio del presidente rossoblù nella Giochi Preziosi è pronto a investire. Domani il verdetto per il ricorso sulla licenza Uefa L imprenditore di Taiwan, Michael Lee, ed Enrico Preziosi allo stadio IPP Massimo Ferrero, 63 anni ANSA Alessio Da Ronch GENOVA O ggi il Genoa nominerà l arbitro incaricato di sostenere i rossoblù nel ricorso presentato al Collegio di garanzia del Coni. Domani la società ligure affronterà il verdetto, con poche speranze di successo, anzi conscia che le stesse sono vicinissime allo zero, ma potrà farlo comunque con il sorriso. italiano cinque anni e mezzo dopo la sua ultima esperienza a Palermo, l Uomo Ragno dovrà incontrare Carlo Osti, il direttore ds del club di Corte Lambruschini, a l quale spetterà un ruolo decisivo in questa trattativa. Sarà infatti lui ad esporgli le strategie della società in vista del prossimo mercato. Il finlandese Moisander, prelevato dall Ajax, è il primo acquisto già ufficializzato da tempo, ma è probabile che lo stesso Osti dovrà lavorare anche in uscita, ma già ieri l uomo-mercato Samp è riuscito a trovare l accordo per la risoluzione del contratto di Bergessio. Ma partirà anche Okaka, mentre per Ferrero «rimarrà Soriano». Dubbi anche sul futuro genovese di Eto o. Soltanto dopo che Zenga avrà valutato e accettato i piani della società (il presidente non ha abbandonato il sogno Balotelli), si penserà davvero alla firma di un impegno che, presumibilmente, sarà di durata annuale con opzione sino al 30 giugno ALTERNATIVA In manca dell ufficialità, rimane dunque ancora valida almeno sulla carta l altra vera candidatura del tecnico empolese Sarri, mentre si può definire ormai definitivamente tramontata l ipotesi-paulo Sousa, ancora legato al Basilea e giudicato comunque troppo simile a Mihajlovic anche a livello comportamentale per proseguire sulla medesima strada intrapresa con il serbo. Anche in questo senso, la linea di condotta è chiara. Serve un nome nuovo, di caratura ed esperienza internazionale (in vista di un probabilissimo ritorno in Europa League: domattina sapremo), ma al tempo stesso un tecnico capace di sfruttare il suo carisma, possibilmente con un approccio più soft. L anno appena concluso è stato infatti estremamente logorante per il gruppo anche sul piano psicologico. ADDIO Ieri s è consumato anche l ultimo atto dell addio scritto da tempo di Mihajlovic, che domenica sera era sceso rapidamente negli spogliatoi, evitando la passerella finale sul prato del Ferraris insieme alla sua squadra ed al presidente, sotto gli occhi di una tifoseria che prima della gara gli aveva riservato anche qualche fischio. Il principale motivo dell addio addotto dall allenatore serbo (che secondo Ferrero si prenderà ora un anno sabbatico)è racchiuso in un aforisma del solito JFK: «Dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona». Il senso è chiaro: dopo avere salvato la Samp da una possibile caduta, un anno fa, l ha riportata nei quartieri nobili del calcio italiano. E, a questo punto, può considerare chiusa la sua missione e saldato, per usare le sue parole, un antico debito di riconoscenza con la piazza blucerchiata. BILANCIO Tempo di addii, ma pure di bilanci. Così, poche ore dopo il suo ormai ex allenatore, anche il presidente Ferrero ha voluto salutare (e ringraziare) tutti i protagonisti, in campo e fuori, di una stagione memorabile. Che lui definisce semplicemente così: «La grande bellezza blucerchiata». CENA CINESE Il futuro in casa Genoa conta molto più del presente e l eventuale delusione per la bocciatura Uefa potrà essere cancellata guardando lontano. Talmente lontano da arrivare fino in Cina. A Reggio Emilia in molti sono rimasti stupiti dal coinvolgimento dimostrato da Michael Lee, il socio cinese della Giochi Preziosi. La sua presenza, la seconda in assoluto ad assistere ad una partita del Genoa, la prima in trasferta, le sue parole: «E possibile che io investa nel Genoa», e i suoi salti, seguendo il ritmo dei cori sotto la curva occupata dai tifosi rossoblù hanno scatenato i sogni di tutti coloro che amano il Grifone. La cena serale con Preziosi a Forte dei Marmi ha portato certezze in più. Lee, cinese di Taiwan, è pronto ad investire anche nel Genoa attraverso la sua Ocean Gold Global (che opera in particolare nel settore delle pietre preziose e dei giocattoli), resta solo da stabilire con quali quote. La maggioranza rimarrà a Preziosi, ma l intervento di Lee sarà sostanzioso e, soprattutto, dovrebbe essere veloce. FIORENTINA Affetto a valanga E se Montella volesse restare? 1Dalla famiglia ai cori del Franchi: per Vincenzo si aprono spiragli di permanenza Giovanni Sardelli FIRENZE S cenari aperti. Ed è già un vittoria. La Fiorentina prepara il futuro organizzando il presente. Il nodo da sciogliere, questione ovviamente primaria, riguarda il tecnico che siederà sulla panchina viola nella stagione L allenatore ci sarebbe, visto che il contratto di Vincenzo Montella scadrà tra due anni. Ma solo motivazioni massimali ed entusiasmo a mille saranno accettati dalla proprietà gigliata. Un morale depotenziato influirebbe negativamente su squadra e risultati. Intorno a questo si discute a Firenze. Anzi, solo di questo. Montella sì, Montella no. Il toto Aeroplanino impazza. INCONTRI Tanto è successo nell ultimo mese. Con l allenatore che, giorno dopo giorno, ha maturato una convinzione. Il suo gruppo ha fatto oltre il massimo, per migliorare (o anche solo confermarsi) serve moltissimo. Inteso come giocatori e investimenti. Dubbi che ha manifestato alla società oltre che a mezzo stampa. Per questo fino a 72 ore fa l ipotesi di un Montella vestito di viola per il quarto anno consecutivo era per lo meno azzardata. Sabato, prima della sfida con il Chievo, il tecnico ha parlato con il patron Andrea Della Valle, il presidente esecutivo Cognigni, il direttore generale Rogg ed il ds Pradè. Che hanno aperto le prime crepe sulle ferme convinzioni del tecnico. Vincenzo Montella, 40 anni ANSA AFFETTO DA STADIO Il dopo partita di domenica ha fatto il resto. La squadra che lo omaggia, lo stadio che applaude. Lui e il suo gruppo di lavoro in mezzo alla festa. Una città che ha ritrovato compattezza e gioia nello stare insieme. «Questo Franchi mi ha fatto venire qualche dubbio in più», il commento del diretto interessato a caldo. Retromarcia clamorosa? Ancora no. Ma certo è che gli spiragli si sono ingigantiti. SUMMIT Montella ha preso tempo: domani, o più probabilmente giovedì, darà una risposta alla Fiorentina. Il tecnico ieri mattina ha incontrato nuovamente il ds Pradè prima di soffermarsi con il dg Rogg. Stati d animo e prime indicazioni di mercato il menù della chiacchierata. E l impressione che l Aeroplanino fosse particolarmente attento a quanto prospettato e non lontano con testa e cuore. Anche la famiglia di Montella potrebbe accettare più che volentieri una permanenza in riva all Arno. Come finirà? Impossibile saperlo. L ipotesi di un addio è sempre, assolutamente, presente, e la Fiorentina pensa comunque a eventuali sostituti: ma l addio non è più l unica strada. Giorni caldi a Firenze. Decisioni importanti in arrivo. E scenari inaspettatamente aperti. TEMPISTICA Xi Jinping, il presidente della repubblica popolare cinese, è un grande amante del calcio ed ha invitato gli investitori cinesi ad aiutare la Cina nel far evolvere questo sport. Non saranno posti ostacoli, insomma, per coloro che vorranno investire capitali all estero puntando a fare affari con il calcio. Michale Lee, al momento, sta preparando il suo piano d azione. Ha già preso visione dei conti del Genoa ed è animato da grande entusiasmo. Il suo intervento, insomma, sarebbe imminente, tanto da poter incidere anche sulla pianificazione della prossima stagione da parte della società. Per questo per il Genoa partecipare o meno all Europa league non sarà fondamentale, l aiuto cinese per Enrico Preziosi, che ha superato la crisi finanziaria degli ultimi anni e ha già sistemato il bilancio, farebbe cambiare prospettiva a tutto il mercato rossoblù. GIOIELLI Non ci sarà uno stravolgimento, la partenza di Bertolacci, attualmente in comproprietà tra Genoa e Roma, appare comunque inevitabile, ma la società potrebbe affrontare le ulteriori trattative, quelle che chiamerebbero in causa Perotti e Iago Falque in particolare, con un ottica diversa: non più con la necessità di vendere, ma con la possibilità di cedere i propri talenti solo di fronte a offerte irrinunciabili. Il Grifone, insomma, dovrà probabilmente accontentarsi di giocare in Italia, ma lì potrebbe presentarsi con tutti i suoi gioielli.

17 Calcio R La tendenza TATTICA E NOVITÀ I seguaci di Zeman tattica è costata allo spagnolo più critiche che elogi. Quelli non sono mancati invece a Maurizio Sarri, dogmatico nella scelta del suo , impianto base oliatissimo nei movimenti non solo offensivi ma anche difensivi (la linea empolese si muove con sincronie sconosciute a gran parte delle altre squadre del campionato). Davanti, un trequartista «vero» prima Verdi, poi ancora meglio Saponara come quasi tutte le squadre, e sono state tante (14, per un totale di 141 formazioni schierate con il , più le 22 volte che si è visto il doppio trequartista nel ), che hanno puntato sul «dieci»: uomini, finalmente, di fantasia e inventiva (Pereyra e lo stesso Tevez, Shaqiri Rafa Benitez, 55 anni GETTY e Hernanes, Honda, Eder...), non centrocampisti adattati. LA DIFESA A TRE NON È PIÙ LEGGE VIRATA SUL L ANALISI di ALEX Ci sono i due fedelissimi, Benitez e Sarri, e il trasformista Stramaccioni. C è, soprattutto, il sistema guida della Serie A: è il l impianto di gioco scelto in maggioranza durante questa stagione dagli allenatori della massima serie, almeno come formazione di partenza rileggendo i tabellini di trentotto giornate di campionato. Il seminato da Antonio Conte, che aveva attecchito in maniera imponente sulle lavagne tattiche dei nostri tecnici, si attesta appena dietro: del resto è stato soppiantato proprio alla radice juventina, visto che Massimiliano Allegri lo ha riproposto ma alternandolo in modo equivalente con il (i due sistemi sono stati utilizzati 17 volte dai campioni d Italia, che hanno aggiunto per tre volte il e una volta il 4-3-3). IL TRIDENTE La Juve ha vinto così ma a dispetto del dominio non rappresenta il volto tattico della Serie A. I cui contorni hanno una linea a quattro dietro e il tridente davanti: il si è visto in ben 217 formazioni schierate ed è stato utilizzato almeno una volta da 14 squadre (Roma in testa, 33, poi Sassuolo con 32). Il ritorno di Zdenek Zeman, profeta del 4-3-3, non è stato fortunatissimo, ma incarna perfettamente la voglia rinnovata di un calcio attraente, magari interpretato con quell equilibrio che non è mai stato il punto forte degli insegnamenti del boemo. Il tridente allarga il fronte d attacco, movimenti offensivi, varietà di situazioni, anche copertura se i due esterni si sacrificano in fase di copertura (nella variante che si è vista 10 volte). Ed è forse proprio questa ricerca di equilibrio due mezzali a tutto campo più un centrocampista davanti alla difesa che differenzia l Italia dal resto d Europa, dove il modulo-guida è quasi ovunque il , che di fatto prevede un centrocampista in meno e un fantasista in più. I DOGMI Pian piano forse ci stiamo arrivando anche noi: il si è visto in tutto 79 volte, lo hanno utilizzato 12 squadre. In testa, quasi ovviamente e forse non a caso considerando l europeismo in questione, la squadra guidata da uno straniero, Rafa Benitez, uno dei due fedelissimi del campionato. Rafa non ha mai tradito il credo del , proposto 38 volte su 38. L Italia del trasformismo non l ha presa benissimo: l ortodossia IL 4-3-3: ROMA TOROSIDIS KEITA FLORENZI Rudi Garcia, 51 anni. La sua Roma in questo campionato ha utilizzato il per 3 volte, più di tutti REUTERS DE SANCTIS SI DIRADA LA «TRE» Per tornare al discorso di partenza su Conte e i suoi eredi, il è solo il terzo sistema più utilizzato (113 volte, da 13 squadre, il Torino in testa con 28). La difesa a quattro doppia nettamente quella a tre (o a cinque): 546 a 214. Con menzione speciale per Gasperini, profeta del 3-4-3, in qualche caso alternato al Va notato invece come il 4-4-2, l impianto più ortodosso partendo dal quartetto di retroguardia, sia quasi superato. Soltanto 48 volte gli allenatori sono ricorsi a questo sistema, con cui Maran il più assiduo ha dato continuità ai risultati-salvezza del Chievo. MANOLAS YANGA-MBIWA HOLEBAS DE ROSSI TOTTI NAIGGOLAN GERVINHO I TRASFORMISTI L Italia comunque si conferma patria della tattica (e magari per questo ha vinto la Juve capace di cambiar pelle). Sono stati complessivamente 17 i sistemi di gioco di partenza visti in Serie A in questa stagione. Dieci li ha utilizzati Andrea Stramaccioni con l Udinese: è lui il re dei trasformisti. Strama ha girato e rigirato i suoi con frequenza quasi settimanale, passando dal al , dal al , fino a un insolito o al che si è visto altrove soltanto a Parma, dove Donadoni, costretto forse dalla diaspora cui ha assistito a stagione in corso, ha alternato 9 sistemi. In realtà, come l Udinese ha cambiato tanto anche l Inter. Ma qui entra in gioco il cambio netto di direzione: dal (e varianti) di Mazzarri alla quasi imprescindibile difesa a quattro di Mancini, comunque declinata in tanti modi diversi. Da questo punto di vista, almeno sull altra sponda milanese Pippo Inzaghi ha cercato la linea della continuità. Tante formazioni diverse, è vero, ma declinate quasi sempre allo stesso modo: qualche tentativo con il (quattro volte) e il , soprattutto Almeno su questo, in linea con il campionato. 17 CONTENUTO PREMIUM È CONFERMATO, SIAMO LA PATRIA DELLA TATTICA: IN SERIE A SI SONO VISTI 17 SISTEMI DIVERSI. E CON DIFESA A QUATTRO E LE TRE PUNTE CI DISTINGUIAMO DALL EUROPA DEL GDS IL : NAPOLI ANDUJAR MAGGIO ALBIOL KOULIBALY GHOULAM DAVID LOPEZ CALLEJON HAMSIK HIGUAIN INLER MERTENS IL 3-5-2: TORINO PADELLI MAKSIMOVIC GLIK MORETTI BENASSI EL KADDOURI GDS Giampiero Ventura, 67 anni ANSA PERES GAZZI DARMIAN QUAGLIARELLA MARTINEZ GDS

18 Magic +3 R Campionato 18 L ANNO CHE VERRÀ IL VIA IL 2 AGOSTO CON LA COPPA ITALIA LA SERIE A TORNA NEL WEEK-END I VERDETTI LA PROSSIMA SERIE A GLI APPUNTAMENTI IN ITALIA CAMPIONE D'ITALIA Juventus IN CHAMPIONS LEAGUE Juventus e Roma AL PLAYOFF DI CHAMPIONS Lazio IN EUROPA LEAGUE Fiorentina e Napoli, Sampdoria al 3 preliminare Cagliari, big per la panca: idea Ventura sprint Sarri 1Giulini vuole il ritorno del granata Per l empolese pronto un triennale 38 a GIORNATA Francesco Velluzzi INVIATO A CAGLIARI I l pensiero è stupendo. Ed è un chiodo fisso. Tommaso Giulini ieri ha lasciato Cagliari con una sola idea in testa: riportare subito la squadra in Serie A. Per questo motivo sta riflettendo attentamente sulla scelta del prossimo allenatore. Ha avuto un incontro ieri e ne avrà un altro. E vuole un nome importante, un tecnico di peso, «con la cazzimma», al quale garantire un contratto importante, ma con le basi solide per dominare la B. Ha pensato a tecnici eccellenti, Ventura (il sogno), Guidolin (ancora incerto su cosa fare), ma ha altre idee che lo affascinano. Una è Maurizio Sarri, al quale il Cagliari proporrebbe un triennale alto. Poi c è un altro big: Gian Piero Gasperini, legatissimo al nuovo d.s. Stefano Capozucca. Se dovesse rompere col Genoa potrebbe aprirsi uno spiraglio. L altro capitolo riguarda Andrea Stramaccioni, desideroso di rifarsi dopo la bruciatura di Udine e abile nel lavoro con i giovani sui quali il Cagliari punterà forte. Più defilati Marino, Bisoli, lo stesso Festa che, pure ha fatto 13 punti in 7 partite e ha nel vice Suazo un punto di riferimento per i calciatori. FUTURO Giulini vorrebbe chiudere per l allenatore entro giovedì, ma la situazione ingarbugliata di tante panchine fa pensare che il nuovo tecnico firmerà la prossima settimana. Intanto si lavora per i giocatori. «Non voglio smantellare la squadra e qui c è gente con contratti importanti che deve aiutarci a risalire», spiega il presidente. Che terrà Sau (che può avere richieste ed è allettato dalla A, Udine? Torino?), Cragno, Ceppitelli, Capuano, Balzano, Crisetig (il prestito dall Inter è biennale), Joao Pedro, Barella, forse Murru. E farà subito una proposta a Diakitè. Poi parlerà con l Udinese per riavere Brkic che è felice, ma non vuol perdere la Nazionale. Dei portieri andrà via Colombi. Il Carpi potrebbe averlo con un prestito biennale. Ieri in sede è passato Andrea Cossu, ma il suo ciclo col Cagliari sembra finito. Per un fatto tecnico e anagrafico. Il terzino Pisano può andare all estero mentre verrà fatto un estremo tentativo per tenere Donsah ormai in orbita Juve. Diverse le posizioni di Ekdal e Rossettini: il forte centrocampista svedese (contratto fino al giugno 2016) piace in Premier RETROCESSE Cagliari, Cesena, Parma CAPOCANNONIERI Icardi (Inter) e Toni (Verona) 22 gol Atalanta Carpi Chievo Empoli Fiorentina Frosinone Genoa Inter Juventus Lazio Milan Napoli Palermo Roma Sampdoria Sassuolo Torino Udinese Tommaso Giulini, 37 anni, ha acquistato il Cagliari l 11 giugno 2014 LAPRESSE (Tottenham? Watford?) e alla Lazio. È destinato a partire. Se l offerta sarà consistente andrà via anche il centrale difensivo. Arrivi? L unico nome di cui si parla è la punta Ardemagni. PROGETTI Intanto la società lavora ai nuovi progetti. Il ritiro? L idea è di farlo in Sardegna. «Ma aspettiamo il tecnico». A fine luglio verrà inaugurato lo store di piazza Yenne dove si faranno tutti gli eventi. In attesa, verrà ampliato l altro. Gli abbonamenti per la B (ancora al S. Elia) avranno prezzi più bassi: ridotti e curve sotto i 100 euro. Sui giovani Beretta già lavora, ora la Primavera di Canzi andrà a Zagabria per un importante torneo internazionale. Il futuro è già cominciato. CHI RESTA, CHI VA Donsah in orbita Juve Ekdal ha ammiratori in Premier League RESTANO AVELAR, BALZANO, BARELLA, CAPUANO, CEPPITELLI, CRAGNO, CRISETIG, DESSENA, FARIAS, MURRU, JOAO PEDRO, SAU VANNO VIA DONSAH, CAIO RANGEL, COLOMBI, CONTI, COP, COSSU, EKDAL, GONZALEZ, LONGO, MPOKU, PISANO IN DUBBIO BRKIC, DIAKITE, ROSSETTINI Verona, La vincitrice dei playoff di Serie B TACCUINO 2 agosto Primo turno eliminatorio Coppa Italia 8 agosto Finale Supercoppa Juventus-Lazio a Shanghai* 9 agosto Secondo turno eliminatorio Coppa Italia 15 agosto Terzo turno eliminatorio Coppa Italia 22 agosto Prima giornata di Serie B agosto Prima giornata di Serie A 29 agosto Seconda giornata di Serie B agosto Seconda giornata di Serie A *Se la Juve vince la Champions, sarà impegnata l'11 agosto nella Supercoppa europea e la Supercoppa Italiana sarà posticipata DOPO UN SOLO ANNO Strama-Udinese: firma per l addio Ecco Colantuono 1Ieri a Londra la risoluzione: pronto il tecnico che si è svincolato dall Atalanta Stefano Martorano UDINE H anno già voltato pagina Andrea Stramaccioni e l Udinese. Ieri, infatti, il tecnico romano ha risolto il suo contratto con la società bianconera, che ha deciso di non far valere l opzione con la quale Stramaccioni avrebbe potuto sedersi ancora per un anno sulla panchina bianconera. L incontro si è tenuto a Londra, nel quartier generale di Gino Pozzo, sempre più «englishman», legato alla capitale britannica per affari, ma soprattutto per seguire da vicino il «suo» Watford, fresco di promozione in Premier League. Un affare anche quello, certo, con 120 milioni di euro appena entrati nelle casse degli Hornets. Londra ha quindi fatto da sfondo alla risoluzione del contratto, con tanto di buonuscita per uno Stramaccioni che in settimana non aveva certo avuto bisogno dei servizi segreti britannici per capire che la sua avventura a Udine era al capolinea. C È COLANTUONO Troppe, infatti, le indiscrezioni arrivategli sul telefonino come un fiume mediatico in piena, con tanto di nome del suo successore, quel Colantuono che proprio ieri si è ufficialmente liberato dell Atalanta. Dopo la risoluzione trattata la scorsa settimana col d.g. bergamasco Pierpaolo Marino, e relativa buonuscita di 800 mila euro intascata dal «Cola», ieri l Atalanta ha formalizzato il tutto depositando in Lega la rescissione. Un ulteriore indizio per accostare il nome del tecnico romano a quello della famiglia Pozzo. E questo Stramaccioni lo sapeva già, anche se domenica a Cagliari aveva lasciato aperta la porta annunciando un incontro a breve con Gino e Gianpaolo Pozzo, che un anno fa lo vollero fortemente alla conduzione tecnica, scommettendo sul rilancio bianconero nell anno zero post Guidolin. A dirla tutta Strama a Cagliari aveva comunque lasciato presagire la chiusura, con una frase sibillina («Chi verrà a Udine dovrà sposare in toto il progetto della società»), che riassume le divergenze tecniche avute ultimamente con i Pozzo, con la gestione dei senatori Di Natale, Pinzi e Domizzi come pomo della discordia. Insomma, una rottura che il tecnico sembra avere avuto anche col capitano bianconero che, a proposito di annunci, a breve farà sapere a tutti di avere scelto ancora l Udinese, almeno fino al Andrea Stramaccioni, 39 ANSA GIUDICE SPORTIVO In Serie A 14 squalificati Sono 14 i giocatori di Serie A fermati, tutti per un turno, dal giudice sportivo dopo le partite dell ultima giornata: Cofie e Dainelli (Chievo), Ghoulam (Napoli), Izzo, Pavoletti, Rincon e Roncaglia (Genoa), Parolo e Lulic (Lazio), Pepe (Juventus), Iturbe (Roma), Magnanelli (Sassuolo), Terzi (Palermo), Wague (Udinese). Per quello che riguarda i club, ammende di 30 mila euro alla Roma, di 20 mila al Milan, di 10 mila all Atalanta e all Inter e di 5 mila al Napoli. PREMIO GHIRELLI Tra i vincitori Turco e Cucci Premiati i vincitori della quarta edizione del Premio letterario Antonio Ghirelli. Per la categoria «saggistica» scelto Fabrizio Turco, collaboratore Gazzetta, autore con Vincenzo Savasta di «Il calcio dimenticato». Gli altri premiati sono Italo Cucci (narrativa, «Il capanno sul porto»), Antonio Felici (favole del calcio, «Stella d Africa»), Giuseppe Melone (fotografia), Agostino Tibaudi e Matteo Basile (tecnica e studi specializzati, «La preparazione fisica per ruoli») e Fabio Benaglia (menzione speciale Marco Ansaldo, «Mio figlio è un fenomeno»). ERRATA CORRIGE Tre ammonizioni da aggiungere In questa ultima giornata di Serie A nei tabellini pubblicati ieri da Gazzetta mancano le ammonizioni di Hernanes (Inter), Volta (Cesena) e Terzi (Palermo). Ai fini del gioco Magic, i cartellini sono stati comunque conteggiati. Ci scusiamo per l inconveniente.

19 19 ATTACCANTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP- GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM 801 AGUIRRE (UDI) 8,5 6, ,38 0 0/2 803 AMAURI (TOR) 0 5, ,82 0 0/4 805 BABACAR (FIO) 0 7, ,17 1 0/2 807 BARRETO P. (TOR) /0 810 BELOTTI (PAL) 8,5 6, ,97 1 0/3 912 BENTIVEGNA (PAL) /0 812 BERARDI (SAS) 10 7, ,33 5 1/ BERGESSIO (SAM) 5,5 5, ,5 1 5,71 0 0/0 813 BERNARDESCHI (FIO) 9 6, ,5 1 5,86 1 0/2 907 BIANCHI (ATA) 0 5, ,55 0 0/1 814 BOAKYE (ATA) 0 5, ,47 0 1/2 919 BONAZZOLI (INT) 0 5, ,83 0 0/1 815 BORRIELLO (GEN) 0 6, ,08 2 0/1 816 BOTTA (CHI) 5 5, ,88 0 1/4 817 CALLEJON (NAP) 6,5 6, ,5 11 5,83 3 0/1 916 CAPPELLUZZO (VER) /0 819 CERCI (MIL) 0 5, ,46 3 0/0 917 CODA M. (PAR) 0 6, ,21 1 0/2 928 COP (CAG) 5 6, ,65 0 0/1 938 DAL MONTE (CES) 0 5, ,67 0 0/0 823 DEFREL (CES) 4,5 6, ,99 2 0/7 824 DENIS (ATA) 5 6, ,58 0 0/4 825 DESTRO (MIL) 0 6, ,77 0 0/5 826 DI NATALE (UDI) 0 7, ,32 4 0/4 827 DJORDJEVIC (LAZ) ,5 8 5,96 1 0/2 922 DJORDJEVIC L. (SAM) 0 5, ,5 0 0/0 828 DJURIC (CES) 5 5, ,59 1 0/2 935 DOUMBIA (ROM) 4,5 5, ,5 2 5,06 0 0/0 829 DYBALA (PAL) 0 7, ,47 7 0/3 830 EDER (SAM) 0 7, ,27 2 0/4 923 EL HAMDAOUI (FIO) 0 7, /1 831 EL SHAARAWY (MIL) 6 6, ,12 3 0/3 932 ETO'O (SAM) 5 6, ,97 2 0/1 915 FARES (VER) /0 908 FARIAS (CAG) 0 6, ,72 1 0/7 929 FERNANDINHO (VER) 0 5, /1 833 FLOCCARI (SAS) ,7 0 0/1 834 FLORO FLORES (SAS) 0 6, ,86 0 0/4 835 GABBIADINI (NAP) 6 7, ,24 3 0/5 925 GEIJO (UDI) 6 6, ,67 0 0/0 837 GERVINHO (ROM) 0 6, ,98 3 0/1 838 GHEZZAL (PAR) 5 5, ,67 0 0/0 931 GILARDINO (FIO) 6 7, ,96 2 0/0 841 GOMEZ M. (FIO) 0 5, ,55 0 0/3 842 GOMEZ T. (VER) 10 6, ,5 6 6,12 3 0/7 934 HARASLIN (PAR) 0 5, ,75 0 0/0 844 HIGUAIN (NAP) 9 7, ,03 5 0/5 846 IBARBO (ROM) 0 6, ,95 3 1/5 847 ICARDI (INT) 14,5 7, ,5 22 6,09 5 0/4 848 INSIGNE (NAP) 5 6, ,88 3 0/0 849 ITURBE (ROM) 5 6, ,5 2 5,86 1 0/4 924 JOAO SILVA (PAL) ,5 0 0/1 850 KEITA B. (LAZ) ,93 0 0/3 851 KLOSE (LAZ) 10 7, ,08 4 0/5 853 LJAJIC (ROM) 5,5 6, , /2 854 LLORENTE (JUV) 10 6, ,76 0 0/0 855 LONGO (CAG) 5 5, ,53 0 0/4 856 MACCARONE (EMP) 0 7, ,16 6 0/4 914 MAKIENOK (PAL) /0 857 MARILUNGO (CES) 0 6, ,25 0 0/0 858 MARTINEZ (TOR) 10, ,5 3 5,54 0 0/0 859 MATRI (JUV) 0 6, ,93 3 0/2 860 MAXI LOPEZ (TOR) 14 6, ,95 1 0/3 861 MCHEDLIDZE (EMP) 13 6, ,86 0 0/3 862 MEGGIORINI (CHI) 0 6, ,09 4 0/8 863 MICHU (NAP) 0 5, ,67 0 0/1 911 MONCINI (CES) /0 864 MORATA (JUV) 0 7, ,27 1 1/6 865 MURIEL (SAM) 4,5 6, ,5 4 5,88 4 0/3 867 NIANG (GEN) 0 7, ,28 1 0/3 868 NICO LOPEZ (VER) 0 6, ,9 2 0/3 869 OKAKA (SAM) 0 6, /6 870 PALACIO (INT) 10 6, ,91 5 0/3 871 PALLADINO (PAR) 9,5 6, ,5 4 5,62 1 0/1 872 PALOSCHI (CHI) 5 6, ,93 3 0/2 918 PANICO (GEN) /0 874 PAVOLETTI (GEN) 9 7, ,5 7 6,17 0 0/4 875 PAZZINI (MIL) 9,5 6, ,5 4 5,5 0 0/2 876 PELLISSIER (CHI) 6,5 7, ,5 7 6,21 1 0/0 877 PEREA (LAZ) 0 5, ,75 0 0/1 936 PERICA (UDI) 5 5, ,25 0 0/2 878 PINILLA (ATA) 0 6, ,02 2 1/8 927 PODOLSKI (INT) 0 5, ,5 1 0/2 880 POZZI (CHI) 0 5, ,5 0 0/0 933 PUSCAS (INT) 0 5, ,5 0 0/0 881 QUAGLIARELLA (TOR) 0 7, ,28 2 0/3 886 RODRIGUEZ (CES) 0 6, ,78 0 0/3 910 ROSSETI (ATA) /0 887 ROSSI (FIO) /0 890 SANABRIA (ROM) /0 892 SANSONE N. (SAS) 6 6, ,5 5 5,94 3 1/3 893 SAU (CAG) 11 6, ,93 2 0/3 921 SAVIOLA (VER) 0 6, ,86 1 0/1 920 SERENI (SAS) /0 895 SUCCI (CES) 0 6, ,64 0 0/2 896 TAVANO (EMP) 0 5, ,61 1 0/1 897 TEVEZ (JUV) 2 8, ,5 20 6,61 3 0/6 898 THEREAU (UDI) 9 6, ,96 0 0/3 899 TONI (VER) 10 7, ,36 2 0/3 900 TOTTI (ROM) ,94 5 0/5 901 TOUNKARA (LAZ) /0 930 VERDE (ROM) 0 6, ,1 2 0/0 903 ZAPATA D. (NAP) 0 7, ,07 1 0/2 904 ZAZA (SAS) 10,5 6, ,5 11 5,87 2 0/11 CLASSIFICA SETTIMANALE POS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI 1 SPETTOLI SEBASTIANO BO MAGIC SEBA 103,5 2 DE MILATO UMBERTO VA MATTEO&PAPA' 103,0 3 ZANNONI MARTIN RA WILDPUSSY 101,5 4 GIUFFRIDA SALVATORE CT REAL SPARTACUS 101,5 5 BARELLI DARIO TO GRANATORI 101,5 6 TO TULIPANI 8 100,0 7 CAVIGIOLI MARCO NO BRACCIO58 99,5 8 LABBADIA ERMETE LT FOLLIE D'INVERNO 99,5 9 GATTO LEONARDO BG LO GATTO TEAM 99,0 10 GIAMPAOLO SAVERIA CN ATRAZIONE-INFERNALE 99,0 11 MARCONE EMANUELE TA ANTOFRASABY 8 99,0 12 CUTRUPI ANTONIO TA LIDOREAL 99,0 13 BRAMBILLA LUCIANO LC FANTAFICCHIA 78 99,0 14 VARALDO VALERIO SV VES 5 98,5 15 GUBELLO VINCENZO LE ULTIMA 98,5 16 CIMA GIANNI CARLO MI GRANATA 98,0 17 DE FANTIS MARCO ANTONIO PU IL DEFA 97,5 18 DAMIANI GIORGIO RI SIRIOEGIORGIO1 97,5 19 STASI MICHELE BA DESHAMPS 97,5 20 DAVINO RAFFAELE NA NONNA CIRA AMA GIOVANNI E MARIACIRA G9 97,5 CLASSIFICA GENERALE POS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI 1 BIANCOFIORE DONATELLO BA SEREDONA LAF ,5 2 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI S1 2851,5 3 RUSSO FRANCESCO NA I PEZZETTONI ,0 4 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI U 2842,5 5 CINQUE ROBERTO NO FAIV ,0 6 PAOLO ACQUAROLI WALTER SVANOSIO SO MARE&MONTI ,0 7 MILO LUCA NA LUIGI O' CAPITAN ,0 8 RUSSO SALVATORE CE BOB8 2837,5 9 FAVALLI ROBERTO CR R.A BIANCOBLU ,0 10 RECCHI STEFANO PG STEFCIN ,0 11 VALLELONGA DAVIDE RC BIS ,0 12 CINQUE ROBERTO NO FAIV ,5 13 DELAIDINI DUILIO BS DODO'S REVENGE 2833,5 14 TRAVAGLINI ANDREA BO TEROLDEGO ,0 15 OGGIANO RAFFAELE SS RAFFOGG ,0 16 TONELLO CLAUDIO CN LGASM ,0 17 CINQUE ROBERTO NO FAIV ,0 18 OGGIANO RAFFAELE SS RAFFOGG ,5 19 OGGIANO RAFFAELE SS RAFF8 2831,5 20 RUSSO GIUSEPPE CL TEX DEL LAF GEN ,0 38 a GIORNATA PORTIERI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP- GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM 101 ABBIATI (MIL) 5,5 5, ,5-8 6,1 0 0/0 102 AGAZZI (MIL) /0 103 AGLIARDI (CES) 0 4, ,15 0 0/0 104 ANDUJAR (NAP) 0,5 4, ,7 0 0/1 105 AVRAMOV (ATA) /0 175 BAJZA (PAR) /0 106 BARDI (CHI) 0 5, ,15 2 0/0 107 BASSI (EMP) 1,5 3, ,5-17 5,86 0 0/0 109 BENUSSI (VER) 0 4, ,06 0 0/1 110 BERISHA (LAZ) 0 5, ,15 1 0/0 111 BERNI (INT) /0 112 BIGGERI (EMP) /0 113 BIZZARRI (CHI) 2,5 5, ,5-24 6,29 0 0/1 114 BRESSAN (CES) 0,5 0, ,5-5 5,5 0 0/0 115 BRKIC (CAG) 3 4, ,17 0 0/0 116 BUFFON (JUV) 3,5 5, ,5-20 6,35 2 0/0 117 CARBONI (CAG) /0 118 CARRIZO (INT) /0 171 CASTELLAZZI (TOR) /0 119 COLOMBI (CAG) 0 2, ,5 0 0/1 120 COLOMBO (NAP) /0 121 CONSIGLI (SAS) 0 4, ,21 1 1/2 122 CRAGNO (CAG) 0 3, ,68 0 0/0 124 DE SANCTIS (ROM) 0 5, ,14 0 0/1 168 DIEGO LOPEZ (MIL) 0 4, ,3 2 1/2 126 FREZZOLINI (ATA) 0 5, ,5 0 0/0 176 FRISON (SAM) /0 127 FULIGNATI (PAL) /0 130 GOLLINI (VER) 0 4, ,5 0 0/0 131 HANDANOVIC (INT) 2,5 5, ,5-47 6,24 4 0/2 132 IACOBUCCI (PAR) 5 4, ,5 0 0/0 177 ICHAZO (TOR) /0 166 KARNEZIS (UDI) 0 5, ,33 1 0/2 134 LAMANNA (GEN) 6 6, ,31 3 0/0 135 LEALI (CES) 0 4, ,84 2 1/1 136 LOBONT (ROM) /0 137 LUPATELLI (FIO) /0 138 MARCHETTI (LAZ) 4 5, ,13 0 2/5 165 MASSOLO (SAM) /0 170 MERET (UDI) /0 140 MIRANTE (PAR) 5 4, ,17 1 1/4 141 NETO (FIO) 0 4, ,24 0 0/4 143 PADELLI (TOR) 0 4, ,96 1 0/3 144 PEGOLO (SAS) /0 145 PERIN (GEN) 0 5, ,52 1 1/0 146 POLITO (SAS) /0 147 POMINI (SAS) 6 5, ,62 0 0/0 148 PUGGIONI (CHI) /0 174 PUGLIESI (EMP) /0 149 RAFAEL C.B. (NAP) 0 4, ,87 0 0/0 150 RAFAEL D.A. (VER) 8 4, ,12 3 1/1 172 ROMERO S. (SAM) 0 5, ,35 1 0/1 151 ROSATI (FIO) /0 152 RUBINHO (JUV) /0 153 SCUFFET (UDI) 1,5 4, , /0 154 SECULIN (CHI) /0 155 SEPE (EMP) 0 4, ,1 0 0/0 156 SKORUPSKI (ROM) 4 4, ,83 0 0/0 173 SOMMARIVA (GEN) /0 157 SORRENTINO (PAL) 5 4, ,17 0 0/1 158 SPORTIELLO (ATA) 3 4, ,38 2 0/4 160 STORARI (JUV) 0 5, ,3 0 0/0 161 STRAKOSHA (LAZ) /0 162 TATARUSANU (FIO) 6 4, ,17 0 0/0 164 UJKANI (PAL) 0 4, ,83 0 0/0 167 VIVIANO (SAM) 4 5, ,2 0 0/3 DIFENSORI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP- GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM 201 ABATE (MIL) 0 5, ,8 3 0/5 202 ACERBI (SAS) 6,5 6, , /7 203 AGOSTINI (VER) 6 5, ,61 1 0/4 204 ALBERTAZZI (MIL) /0 205 ALBIOL (NAP) 5 5, ,6 1 0/ ALEX (MIL) 0 5, ,78 0 0/3 207 ALONSO (FIO) 0 5, ,57 2 0/4 208 ANDELKOVIC (PAL) 0 5, ,64 1 1/5 209 ANDREOLLI (INT) 0 5, ,83 0 0/0 210 ANTEI (SAS) 0 5, ,93 0 0/2 211 ANTONINI (GEN) 0 6, ,92 0 0/1 212 ARIAUDO (GEN) ,75 0 0/1 213 ASTORI (ROM) 4 5, ,5 1 5,83 0 0/ AVELAR (CAG) 5,5 5, ,63 3 1/ BAGADUR (FIO) /0 215 BALZANO (CAG) 6,5 5, ,5 0 5,7 1 0/6 216 BALZARETTI (ROM) /0 217 BARBA (EMP) 4 6, ,5 2 6,06 0 0/2 218 BARZAGLI (JUV) 0 6, ,28 0 0/2 219 BASANTA (FIO) 0 5, ,7 0 0/3 220 BASTA (LAZ) 7 6, ,15 2 0/5 221 BELLINI (ATA) 0 5, ,73 0 1/2 223 BENALOUANE (ATA) 5 5, ,72 0 1/ BIANCO (SAS) 0 4, ,25 0 0/2 228 BIAVA (ATA) 0 6, ,08 0 1/4 229 BIRAGHI (CHI) 5,5 5, ,5 0 5,56 0 0/3 429 BOCCHETTI (MIL) 5,5 5, ,5 0 5,5 0 0/1 410 BOCHNIEWICZ (UDI) /0 230 BONERA (MIL) 0 5, ,71 0 2/2 231 BONUCCI (JUV) 6 6, ,15 0 0/8 232 BOVO (TOR) 0 5, ,04 0 0/4 398 BRAAFHEID (LAZ) 0 5, ,8 1 0/1 233 BRITOS (NAP) 0 5, ,47 0 1/7 234 BRIVIO (VER) 0 5, ,65 0 0/1 235 BUBNJIC (UDI) 0 5, ,7 0 0/1 236 BURDISSO (GEN) 0 5, ,87 0 1/8 237 CACCIATORE (SAM) 0 5, ,85 0 1/0 238 CACERES (JUV) 0 6, ,2 0 0/1 239 CAMPAGNARO (INT) 0 5, ,5 0 0/3 241 CANA (LAZ) 0 5, ,59 0 1/6 243 CANNAVARO (SAS) 6,5 5, ,5 0 5,83 0 1/8 244 CAPELLI (CES) 0 5, ,57 0 0/ CAPUANO (CAG) 0 5, ,88 0 0/2 245 CASSANI (PAR) 6 5, ,53 0 0/1 246 CASTAN (ROM) 0 5, ,5 0 0/0 247 CAVANDA (LAZ) ,07 2 1/4 248 CEPPITELLI (CAG) 0 5, ,54 0 0/7 249 CESAR (CHI) 0 5, ,89 0 0/8 250 CHERUBIN (ATA) 5,5 5, ,5 0 5,58 0 0/0 251 CHIELLINI (JUV) 0 5, ,04 1 0/7 253 CIANI (LAZ) 0 5, ,82 0 0/1 254 CODA (SAM) /1 255 COLE (ROM) 0 5, ,59 0 0/2 258 COSTA (PAR) 0 5, ,82 0 0/4 259 DAINELLI (CHI) 5,5 5, ,03 0 0/8 260 D'AMBROSIO (INT) 0 5, ,64 2 0/8 261 DANILO (UDI) 4,5 6, /7 262 DAPRELA' (PAL) 0 5, ,66 0 0/3 263 DARMIAN (TOR) 7,5 6, ,5 2 6,12 1 0/2 264 DE CEGLIE (JUV) 0 6, ,58 0 0/3 265 DE MAIO (GEN) 4,5 5, ,5 1 5,94 1 0/9 266 DE SCIGLIO (MIL) 5,5 4, ,5 0 5,21 0 2/2 267 DE SILVESTRI (SAM) 9,5 6, ,5 4 5,94 3 0/8 268 DE VRIJ (LAZ) 6 5, ,07 0 1/3 403 DEL GROSSO (ATA) 6 5, ,79 1 0/0 433 DIAKITE (CAG) 6 5, ,67 0 1/1 271 DODO' (INT) 0 5, ,61 2 0/3 272 DOMIZZI (UDI) 0 5, ,86 0 2/1 405 DONKOR (INT) ,5 0 1/0 274 DRAME' (ATA) 0 5, ,55 2 0/7 275 EDENILSON (GEN) 5,5 6, ,5 0 6,03 4 0/3 278 EMANUELSON (ATA) 0 6, /1 414 EMERSON (PAL) 5,5 5, ,5 0 5,6 0 0/0 279 EVRA (JUV) 6 6, ,98 1 0/4 281 FEDDAL (PAR) 6,5 5, ,5 0 5,53 0 0/4 282 FELIPE (INT) 6 5, ,46 0 2/2 437 FONTANESI (SAS) 0 6, ,17 0 0/0 285 FREY (CHI) 5,5 5, ,5 0 5,82 1 0/6 286 GABRIEL SILVA (UDI) 0 5, ,4 0 0/0 287 GAMBERINI (CHI) 0 5, ,79 0 0/2 289 GASTON SILVA (TOR) 0 5, /2 290 GAZZOLA (SAS) 0 5, ,61 0 0/4 411 GENTILETTI (LAZ) 6 6, ,2 0 0/1 291 GHOULAM (NAP) 3,5 5, ,5 0 5,62 2 1/6 292 GLIK (TOR) 7,5 6, ,5 7 6,33 0 0/8 293 GOBBI (PAR) 6,5 5, ,5 0 5,72 1 0/ GONZALEZ ALE. (CAG) 6 5, ,46 0 0/3 417 GONZALEZ G. (PAL) 6,5 6, ,5 1 6,09 0 0/6 296 HENRIQUE (NAP) 0 5, ,39 1 1/2 297 HEURTAUX (UDI) 5,5 5, ,5 1 5,75 1 1/4 419 HOLEBAS (ROM) 0 5, ,59 1 0/5 298 HYSAJ (EMP) 5,5 5, ,5 0 5,81 1 0/4 300 IZZO (GEN) 4 6, ,07 0 1/2 301 JANSSON (TOR) 0 5, ,71 0 1/1 302 JONATHAN (INT) 0 6, ,25 0 0/0 303 JUAN JESUS (INT) 5,5 5, ,5 0 5,69 0 0/ KONKO (LAZ) /0 305 KOULIBALY (NAP) 4 5, ,81 0 1/8 306 KRAJNC (CES) 4,5 5, ,5 0 5,48 0 0/3 307 LAURINI (EMP) 6 5, ,73 0 0/1 308 LAZAAR (PAL) 6 6, ,86 3 0/2 309 LICHTSTEINER (JUV) 6 6, ,97 3 1/8 310 LONGHI (SAS) 0 5, ,74 0 0/2 311 LUCARELLI (PAR) 6,5 5, ,5 1 5,57 1 1/ LUCCHINI (CES) 0 5, ,66 0 0/ MAGGIO (NAP) 6 5, ,67 1 1/7 314 MAGNUSSON (CES) 5 5, ,5 0 0/1 315 MAICON (ROM) 0 6, ,92 1 0/3 316 MAKSIMOVIC (TOR) 6,5 5, ,5 0 5,78 3 0/4 413 MANOLAS (ROM) 0 5, ,07 0 2/5 319 MARCHESE (GEN) 0 6, /2 320 MARIO RUI (EMP) 6 5, ,92 4 0/8 321 MARQUES (VER) 0 5, ,67 0 0/2 399 MARQUEZ (VER) 6 5, ,5 0 5,56 1 3/4 322 MARTIC (VER) 0 5, ,61 0 0/3 324 MASIELLO (TOR) /0 426 MASIELLO A. (ATA) 4,5 5, ,65 0 0/3 428 MAURICIO (LAZ) 5,5 5, ,6 0 1/7 326 MESBAH (SAM) 0 5, ,53 0 0/2 327 MESTO (NAP) 0 5, ,38 0 0/1 328 MEXES (MIL) 6 5, ,76 0 1/9 329 MILANOVIC MILAN (PAL) /0 330 MOLINARO (TOR) 0 5, ,77 1 1/1 406 MONTELEONE (PAL) /0 331 MORAS (VER) 6 5, ,79 0 0/4 332 MORETTI (TOR) 10,5 6, ,5 2 6,06 1 0/ MORGANELLA (PAL) 0 5, ,95 1 0/7 335 MUNOZ (SAM) 0 6, ,06 0 0/3 336 MURRU (CAG) 5,5 5, ,5 0 5,36 0 1/2 338 NAGATOMO (INT) 6 5, ,62 0 1/1 436 NATALI (SAS) /0 340 NICA (CES) 5 4, ,33 0 0/2 341 NOVARETTI (LAZ) 0 5, ,5 0 1/1 342 OGBONNA (JUV) 5,5 5, ,5 0 5,96 0 0/4 430 ORTIZ (PAL) /0 343 PALETTA (MIL) 5,5 5, ,5 0 5,71 0 0/6 404 PARENTE (GEN) /0 345 PASQUAL (FIO) 0 6, ,11 1 0/2 346 PASQUALE (UDI) 6,5 5, ,5 0 5,63 1 0/6 347 PEDRO MENDES (PAR) 0 5, ,8 0 0/6 348 PELUSO (SAS) 7,5 5, ,5 0 5,61 1 2/5 420 PERES (TOR) 6,5 6, ,5 3 6,02 2 0/8 349 PERICO (CES) 0 5, ,61 0 0/7 400 PIRIS (UDI) 6 5, ,82 0 0/7 352 PISANO E. (VER) 0 5, ,55 0 0/3 351 PISANO F. (CAG) 0 5, ,42 0 0/1 354 RADU (LAZ) 0 5, ,85 0 0/6 355 RAIMONDI (ATA) 0 6, ,25 2 0/1 356 RAMI (MIL) 0 5, ,65 1 0/5 357 RANOCCHIA (INT) 5 5, ,85 0 0/9 358 REGINI (SAM) 6 5, ,63 0 1/5 359 RENZETTI (CES) 0 5, ,91 0 0/3 421 RICHARDS (FIO) 0 5, ,67 0 0/1 360 RISPOLI (PAL) 0 5, ,71 2 0/5 362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6 6, ,97 0 1/9 363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 0 5, ,62 0 0/4 364 ROMAGNOLI (SAM) 9,5 5, ,5 2 5,9 1 0/9 365 RONCAGLIA (GEN) 3,5 5, ,78 1 2/ ROSI (FIO) 0 5, ,71 0 0/1 367 ROSSETTINI (CAG) 6 5, ,77 2 0/ RUGANI (EMP) 5 6, ,12 0 0/0 371 SANTACROCE (PAR) 0 5, ,53 1 0/6 432 SANTON (INT) 6 6, ,11 0 0/0 372 SARDO (CHI) 6 5, ,75 0 0/1 373 SAVIC (FIO) 5,5 5, ,5 2 5,83 0 1/4 374 SCALONI (ATA) 6 5, ,83 0 0/0 375 SILVESTRE (SAM) 7 5, ,07 1 0/7 418 SOMMA (EMP) 0 5, ,75 0 0/1 376 SORENSEN (VER) 0 5, ,56 0 0/3 434 SPOLLI (ROM) 5,5 5, ,5 0 5,5 0 0/0 377 STENDARDO (ATA) 0 5, ,83 0 0/5 427 STRINIC (NAP) 0 5, ,67 2 0/1 431 TAMBE (GEN) 5,5 5, ,5 0 5,67 0 0/0 380 TERRANOVA (SAS) 0 5, ,67 0 0/0 381 TERZI (PAL) 6 5, ,5 0 5,7 0 0/4 382 TOMOVIC (FIO) 6 5, ,67 1 0/4 383 TONELLI (EMP) 5,5 6, ,5 5 5,96 0 2/3 384 TOROSIDIS (ROM) 0 5, ,72 0 1/8 435 UVINI (NAP) /0 386 VIDIC (INT) 0 5, ,67 0 1/6 388 VITIELLO (PAL) 5, ,5 1 5,92 0 0/3 389 VOLTA (CES) 4,5 5, ,59 1 1/7 390 VRSALJKO (SAS) 6 6, ,12 3 1/5 391 WAGUE (UDI) 4,5 6, ,75 0 0/4 422 YANGA MBIWA (ROM) 0 5, ,7 1 0/6 392 ZACCARDO (MIL) 0 6, ,83 1 1/0 394 ZAPATA C. (MIL) 0 5, ,83 1 1/1 395 ZAPPACOSTA (ATA) 6,5 6, ,5 3 5,95 1 0/4 396 ZUKANOVIC (CHI) 5,5 5, ,5 2 5,9 2 0/7 397 ZUNIGA (NAP) 0 5, ,42 2 0/0 CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP- GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM 501 ACQUAH (SAM) 5 5, ,67 0 2/9 504 ALLAN (UDI) 0 6, ,09 4 0/8 506 ANTONELLI (MIL) 0 6, ,02 1 0/6 507 AQUILANI (FIO) 0 5, ,81 0 0/5 509 ASAMOAH (JUV) 0 5, /2 743 BADELJ (FIO) 8,5 5, ,53 0 0/3 510 BADU (UDI) 5 5, ,8 1 1/4 725 BARELLA (CAG) 7 6, ,33 0 0/1 512 BARRETO E. (PAL) 0 6, ,19 3 2/2 513 BASELLI (ATA) 9,5 6, ,5 2 5,95 2 0/6 514 BASHA (TOR) 0 6, ,9 0 1/1 517 BENASSI (TOR) 10 6, ,87 1 0/8 763 BERGDICH (GEN) 0 5, ,68 0 0/0 519 BERTOLACCI (GEN) 5 6, ,5 6 6,29 2 0/ BIGLIA (LAZ) 0 6, ,31 1 0/6 522 BIONDINI (SAS) 6,5 5, ,5 0 5,9 0 0/3 523 BIRSA (CHI) 5,5 5, ,5 0 5,91 1 0/4 524 BOLZONI (PAL) 0 5, ,83 0 0/3 525 BONAVENTURA (MIL) 13 6, ,1 1 1/3 526 BORJA VALERO (FIO) 6 6, ,94 2 0/7 527 BRIENZA (CES) 5 6, ,1 3 0/2 528 BRIGHI (SAS) 0 5, ,72 0 0/4 529 BRILLANTE (EMP) 0 5, ,5 0 0/0 759 BROZOVIC (INT) 9,5 5, ,5 1 5,89 0 0/7 532 CAIO RANGEL (CAG) 0 5, ,88 0 0/0 736 CAMPANHARO (VER) 0 5, ,88 0 0/4 534 CANDREVA (LAZ) 10 7, ,5 10 6,44 8 0/6 738 CARBONERO (CES) 0 5, ,58 2 0/7 536 CARMONA (ATA) 0 5, ,81 0 1/ CASCIONE (CES) 0 5, ,81 1 0/8 538 CATALDI (LAZ) 7 5, /3 539 CAZZOLA (CES) /0 540 CHIBSAH (SAS) 0 5, ,88 0 0/0 541 CHOCHEV (PAL) 6 6, ,94 0 0/4 755 CHRISTIANSEN (CHI) 0 5, ,5 0 0/0 542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 0 6, /3 543 CIGARINI (ATA) 5,5 5, ,98 2 1/ COFIE (CHI) 4 5, ,75 0 1/1 545 COMAN (JUV) 0 6, ,14 2 0/0 546 CONTI (CAG) 0 5, ,58 0 1/ CORREA (SAM) 6 5, ,7 0 0/0 548 COSSU (CAG) 0 5, ,8 1 1/4 749 COSTA T. (GEN) 0 6, ,2 0 0/3 549 CRISETIG (CAG) 6 5, ,77 0 0/8 551 CROCE (EMP) 6,5 6, ,5 1 6,24 1 0/5 553 D'ALESSANDRO (ATA) 0 5, ,82 1 0/6 740 DAVID LOPEZ (NAP) 5 5, ,81 1 0/4 554 DE FEUDIS (CES) 5 5, ,71 0 0/6 731 DE GUZMAN (NAP) 0 6, ,66 1 0/1 555 DE JONG (MIL) 5,5 5, ,5 3 5,86 0 0/ DE ROSSI (ROM) 5,5 5, ,5 2 5,88 0 1/ DE VITIS (SAM) /0 558 DELLA ROCCA (PAL) 5,5 5, ,5 0 5,8 0 0/1 559 DESSENA (CAG) 0 5, ,86 2 0/4 754 DIAMANTI (FIO) 0 5, ,86 0 0/4 563 DONSAH (CAG) 0 6, ,22 1 0/1 564 DUNCAN (SAM) 6,5 6, ,5 1 5,91 2 0/3 566 EDERSON (LAZ) ,75 0 0/1 567 EKDAL (CAG) 0 6, ,11 1 0/7 568 EL KADDOURI (TOR) 0 6, ,97 4 1/8 571 ESSIEN (MIL) 0 5, ,35 0 1/1 572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6, ,83 0 0/1 737 EVANGELISTA (UDI) 0 5, ,25 0 0/0 573 FARNERUD (TOR) 0 6, ,97 5 0/2 574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 4,5 7, ,5 10 6,38 6 0/5 575 FERNANDES (UDI) 7,5 6, ,75 2 0/5 576 FERNANDEZ M. (FIO) 5,5 6, ,5 2 6,21 4 0/1 577 FETFATZIDIS (CHI) 0 6, ,06 0 0/0 578 FLORENZI (ROM) 6 6, ,16 4 0/9 580 GALLOPPA (PAR) 0 5, ,59 1 1/5 581 GARGANO (NAP) 0 5, ,98 1 0/6 583 GAZZI (TOR) 6,5 5, ,5 0 6,07 0 0/ GIORGI (CES) 0 5, ,78 0 0/8 767 GNOUKOURI (INT) 0 6, ,5 0 0/1 745 GOMEZ (ATA) 6 6, ,09 2 1/0 585 GONZALEZ ALV. (TOR) 0 5, ,71 0 0/2 586 GRASSI (ATA) /0 587 GRECO (VER) 5,5 5, ,5 0 5,81 1 0/8 590 GUARENTE (EMP) /0 591 GUARIN (INT) 0 6, ,02 6 0/5 592 GUILHERME (UDI) 0 5, ,62 2 1/4 722 HALLBERG (UDI) 0 5, ,5 0 0/1 593 HALLFREDSSON (VER) 7,5 6, ,5 1 5,96 8 1/7 594 HAMSIK (NAP) 6 6, ,83 7 0/1 595 HERNANES (INT) 6,5 6, ,12 2 0/6 596 HETEMAJ (CHI) 0 5, ,03 0 0/ HONDA (MIL) 5,5 6, ,5 6 5,67 4 0/3 753 HUSBAUER (CAG) /0 715 IAGO (GEN) 5 7, ,24 2 0/6 598 ILICIC (FIO) 10 7, ,08 2 0/6 600 INLER (NAP) 5 5, ,55 0 0/4 601 IONITA (VER) 0 6, ,03 0 0/4 712 IZCO (CHI) 6 6, ,98 1 0/3 603 JADSON (UDI) /0 760 JAJALO (PAL) 5, ,9 1 0/5 605 JANKOVIC B. (VER) 6 5, ,79 2 0/4 744 JOAO PEDRO (CAG) 9,5 6, ,5 5 5,7 2 0/5 606 JOAQUIN (FIO) 0 6, ,24 3 0/1 607 JORGINHO (NAP) 0 5, ,55 0 0/5 608 JORQUERA (PAR) 6 6, ,5 1 5,97 1 0/5 609 KEITA S. (ROM) 0 6, ,21 0 1/2 723 KONE (UDI) 0 5, ,7 3 1/8 610 KOVACIC (INT) 8 6, ,84 2 1/3 613 KUCKA (GEN) 6 6, ,03 0 0/5 615 KURTIC (FIO) 0 5, ,47 1 1/3 616 KUZMANOVIC (INT) 0 5, ,71 1 0/0 618 LAXALT (GEN) 6 5, ,82 0 0/3 619 LAZAREVIC (SAS) 0 6, ,81 1 0/2 620 LAZZARI (FIO) /0 621 LEDESMA (LAZ) 7 5, ,55 2 0/3 741 LESTIENNE (GEN) 5 5, ,72 2 0/2 750 LILA (PAR) 6 6, ,91 0 0/5 734 LODI (PAR) 0 5, ,55 1 0/3 622 LULIC (LAZ) 6,5 6, ,12 4 0/9 623 MAGNANELLI (SAS) 5,5 5, ,91 1 0/ MANDRAGORA (GEN) 0 6, ,25 0 0/0 626 MARCHIONNI (SAM) 0 5, ,5 0 0/0 627 MARCHISIO (JUV) 6 6, ,4 4 0/9 628 MARESCA (PAL) 6,5 5, ,5 0 5,94 0 0/2 746 MARIGA (PAR) 0 5, ,64 0 0/2 629 MARRONE (JUV) /0 632 MASTOUR (MIL) /0 748 MATTIELLO (CHI) 0 6, ,33 0 0/0 634 MAURI J. (PAR) 7 6, ,14 1 0/6 633 MAURI S. (LAZ) 0 7, ,13 1 0/5 720 MEDEL (INT) 6 5, ,94 0 1/ MENEZ (MIL) 0 7, ,85 2 1/3 636 MERTENS (NAP) 7 6, ,95 5 1/4 637 MIGLIACCIO (ATA) 0 5, ,91 0 0/8 639 MISSIROLI (SAS) 7,5 6, ,5 4 5,98 4 1/4 642 MONTOLIVO (MIL) 0 5, ,33 0 0/1 643 MORALEZ (ATA) 7,5 6, ,5 5 6,12 4 0/3 761 MPOKU (CAG) 9,5 6, ,5 3 6,03 0 0/4 765 MUDINGAYI (CES) 6 5, /5 646 MUNTARI (MIL) 0 5, ,38 0 0/5 724 MURONI (CAG) /0 649 NAINGGOLAN (ROM) 7,5 6, ,5 5 6,41 2 0/ NOCERINO (PAR) 6 6, ,82 0 0/2 653 OBBADI (VER) 6 6, /6 654 OBI (INT) 0 5, ,67 0 0/1 655 OBIANG (SAM) 5,5 6, , / OCTAVIO (FIO) /0 657 ONAZI (LAZ) 10 5, ,79 0 0/4 658 PADOIN (JUV) 7 5, ,75 2 1/2 659 PALOMBO (SAM) 0 5, ,96 1 0/7 660 PAREDES (ROM) 5,5 5, ,5 1 5,57 0 0/2 661 PAROLO (LAZ) 7,5 6, ,5 10 6,22 0 1/9 766 PELLEGRINI (ROM) /0 662 PEPE (JUV) 4 5, ,5 0 1/0 663 PEREIRINHA (LAZ) 0 5, ,25 0 0/0 664 PEREYRA (JUV) 10,5 6, ,5 4 6,17 2 0/2 666 PEROTTI (GEN) 0 6, ,41 5 0/5 667 PINZI (UDI) 0 5, ,87 0 0/ PIRLO (JUV) 6,5 6, ,5 4 6,08 4 0/0 670 PIZARRO (FIO) 6 6, ,1 2 0/4 671 PJANIC (ROM) 6,5 6, ,5 5 6,08 5 0/9 672 POGBA (JUV) 5,5 7, ,5 8 6,46 2 0/4 673 POLI (MIL) 6,5 6, ,5 1 6,03 0 0/5 674 PUCCIARELLI (EMP) 10,5 6, , /2 733 PULZETTI (CES) 0 6, ,88 0 0/1 675 QUAISON (PAL) 6,5 6, ,5 2 6,15 1 0/2 677 RADOVANOVIC (CHI) 0 5, ,98 0 1/7 681 RIGONI (PAL) 0 6, ,16 0 0/ RINCON (GEN) 5,5 6, ,16 1 0/8 682 RIZZO (SAM) 0 6, ,96 0 0/2 683 ROMULO (JUV) 0 6, ,17 0 0/0 684 SALA (VER) 6 6, ,23 1 2/2 762 SALAH (FIO) 7,5 7, ,5 6 6,34 1 0/0 686 SAPONARA (EMP) 5 7, ,44 2 1/2 688 SCHELOTTO (CHI) 5,5 5, ,5 0 5,81 0 0/4 752 SHAQIRI (INT) 0 6, ,93 1 0/3 690 SIGNORELLI (EMP) 0 6, ,72 0 0/0 691 SORIANO (SAM) 5 6, ,98 2 0/ STROOTMAN (ROM) ,7 2 0/1 694 STURARO (JUV) 6 5, /6 756 SUSO (MIL) 0 5, ,7 1 1/0 695 TABANELLI (CES) 5,5 5, ,5 0 5,17 0 0/0 696 TACHTSIDIS (VER) 5,5 5, ,87 1 0/ TAIDER (SAS) 0 6, ,93 3 0/6 698 UCAN (ROM) 5,5 5, ,5 0 5,75 0 0/1 764 VAJUSHI (CHI) /0 699 VALDIFIORI (EMP) 5,5 6, ,35 7 1/6 700 VALOTI (VER) 6 6, ,1 1 0/4 726 VALZANIA (CES) 0 5, ,5 0 0/1 742 VAN GINKEL (MIL) 5,5 5, ,5 1 5,53 1 0/3 758 VARELA (PAR) 9,5 6, ,5 3 6,13 1 0/3 701 VARGAS J. (FIO) 6,5 6, ,5 1 5,92 1 0/2 702 VAZQUEZ (PAL) 11 7, ,28 7 0/7 703 VECINO (EMP) 6,5 6, ,5 2 6,08 2 0/6 704 VERDI (EMP) 7,5 6, ,5 1 5,98 1 0/4 705 VIDAL (JUV) 0 6, ,1 2 0/7 768 VITALE (JUV) /0 706 VIVES (TOR) 8 5, ,85 3 0/8 707 WIDMER (UDI) 0 6, ,87 5 0/5 709 WSZOLEK (SAM) 0 5, ,5 1 0/1 727 YABRE (CES) /0 713 ZAPATA A. (UDI) /0 710 ZE' EDUARDO (CES) 0 5, ,29 1 1/2 711 ZIELINSKI (EMP) 0 5, /3 Magic +3R Campionato

20 Siamo in onda!r 20 MATTINA 7.05 Campioni a confronto 7.30 Campioni a confronto 8.05 Perfection: momenti di gloria 8.30 Perfection: momenti di gloria 9 Gazzetta News 9.30 Giro d Italia 2015 Best of The Speedgang-La banda dei motori Perfection: momenti di gloria Campioni a confronto Sport Science 13 Gazzetta News Speciale Giro d Italia 2015 Fabio Aru 14 Gazzetta News POMERIGGIO Le nuove forze del calcio Simona Atzori si racconta Gazzetta News 15 The Speedgang-La banda dei motori Sfide senza limiti Giro d Italia - Best of Fabio Aru Bomber 18 Perfection: momenti di gloria Fantanews 19 Calcio Market Calcio Market SERA Gazzetta News 20 Gazzetta News Gazzetta News Perfection: momenti di gloria Pazzi per i derby Condò Confidential 23 Gazzetta News Gazzetta News Rebus panchine: è tempo di Calciomarket 1Su GazzettaTv si parla di Serie A col sondaggio sugli allenatori. E c è l intervista alla ballerina Simona Atzori Gabriella Mancini È finita la Serie A e parte il valzer delle panchine: di questo si parlerà alle 19 su GazzettaTv, canale 59 del digitale terrestre, all interno di Calciomarket, con gli aggiornamenti sul mercato e la lente d ingrandimento sul Milan. In studio Federica Migliavacca, il nostro esperto Carlo Laudisa e Letterio Pino, agente Fifa legato a Mauro Icardi e a Xherdan Shaqiri. Preparatevi per il sondaggio, puntato sulle panchine di Fiorentina, Napoli e Milan. Chi scegliereste tra Donadoni, Montella, Sarri e Spalletti per la Viola? Al posto di Benitez chi vorreste tra Emery, Mihajlovic, Montella e Spalletti? Enigma- Milan: chi sarà il successore di Pippo Inzaghi? Dite la vostra tra Ancelotti e ancora loro, Emery, Mihajlovic e Montella. Scatenatevi. L appuntamento sarà replicato a mezzanotte. ANCORA GIRO Due gli appuntamenti dedicati al Giro d Italia appena concluso: alle 9 e mezza rivivremo i momenti più significativi delle tappe, alle avremo in studio i protagonisti del Team Astana, a cominciare dal festeggiato Fabio Aru, secondo dietro a sua maestà Alberto Contador. Dalla Gazzetta si trasferirà a Torino, dove questa sera anche lui parteciperà alla Partita del Cuore. Con il giovane sardo saranno nostri ospiti Fabio Cataldo, Paolo Tiralongo, Diego Rosa e il direttore sportivo Giuseppe Martinelli. I due programmi saranno replicati nel pomeriggio, alle UNDER 21 A due settimane dal via degli Europei Under 21 in Repubblica Ceca, Le nuove forze del calcio si concentra sui ragazzi di Gigi Di Biagio che il 18 giugno saranno impegnati contro la Svezia. Un punto sui gironi e le squadre top per seguire al meglio le partite. L appunta- Unay Emery, 43 anni, fa festa dopo la vittoria dell Europa League: il tecnico del Siviglia piace tantissimo in Serie A EPA mento è per le Poco dopo andrà in onda Simona Atzori si racconta, l intervista di Claudio Arrigoni a Simona Atzori in cui la ballerina senza braccia parlerà della danza, della pittura, dei libri scritti, della sua esemplare forza d animo e del suo spettacolo, Una stanza viola, che andrà in scena il 6 giugno al teatro comunale di Limbiate. Repliche domani alle e sabato alle FANTACALCIO Verso sera appuntamento con +3 Fantanews, l ultimo appuntamento con la rubrica dedicata al Fantacalcio. In primo piano i top e i flop dell ultima giornata e un primo piano dell attaccante argentino del Napoli Gonzalo Higuain che ha chiuso con diciotto reti, ma ha sbagliato il rigore nella partita-spareggio contro la Lazio per un posto in Champions. In primo piano anche i vincitori dei +3 Awards: miglior giocatore di Fantacalcio della settimana, Magic bidone dell anno, e miglior colpo all asta. Il programma si conclude con un passaggio sui top e flop della stagione e uno sui vincitori di Magic Gazzetta. clic COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

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