SOMMARIO PRESENTAZIONE INTRODUZIONE DA VENTIMIGLIA AL COLLE DI NAVA DAL COLLE DI NAVA AL COLLE DI CADIBONA DAL COLLE DI CADIBONA AL PASSO DEL TURCHINO

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1 4 5 SOMMARIO PRESENTAZIONE INTRODUZIONE DA VENTIMIGLIA AL COLLE DI NAVA immagini di PAOLO BOLLA DAL COLLE DI NAVA AL COLLE DI CADIBONA immagini di ROBERTO MALACRIDA DAL COLLE DI CADIBONA AL PASSO DEL TURCHINO immagini di GIANNI CARRARA DAL PASSO DEL TURCHINO ALLA SELLA DELLA GIASSINA immagini di ALESSANDRO FRONZA DALLA SELLA DELLA GIASSINA ALLA COLLA CRAIOLO immagini di GUIDO PALIAGA DALLA COLLA CRAIOLO A CEPARANA immagini di RENATO COTTALASSO

2 6 7 PRESENTAZIONE L Alta Via dei Monti Liguri, ambiente di straordinaria unicità tra due orizzonti tanto differenti, il mare e le Alpi, è già stata illustrata da numerose guide. Questa volta la si vuole raccontare attraverso le immagini di sei fotografi naturalisti, uniti dalla stessa passione. Gli autori del libro, profondi conoscitori ed esperti di questo territorio, hanno deciso di percorrere e descrivere l Alta Via, curando ciascuno un tratto del percorso secondo la propria interpretazione personale. Per questa ragione il libro non è solo un insieme di belle immagini, ma esprime una visione di maggiore respiro: la rappresentazione di ambienti naturali di valore ed interesse scientifico e non solo estetico, come si può dedurre dai brevi testi che accompagnano ogni percorso. Sfogliandolo, si comprende che l Alta Via è un complesso di ecosistemi che si distinguono per la loro specificità e ai quali va assicurata una politica di tutela. Sono luoghi dove è ancora possibile ritrovare un frammento di quella naturalità le cui radici sono sepolte tra le pieghe del nostro quotidiano. Il libro è un invito all esplorazione e all osservazione, proprio per questa ragione, ogni immagine ha un preciso riscontro nella cartina. Un buon libro, quindi, con ottime immagini, testi snelli e precisi, capace di suscitare una semplice ma fondamentale considerazione: l Alta Via va osservata con gli occhi dei sei autori, cioè di chi vuole conoscere e conservare, non come spesso accade, di chi vede nel paesaggio solo una risorsa da sfruttare. Paolo Fioratti editore e direttore di periodici, fotografo e documentarista

3 da Ventimiglia al Colle di Nava immagini di Paolo Bolla

4 16 17 Il percorso si snoda dal mare fino al monte Saccarello (2200 m), culmine dell intera Alta Via, e poi fino al Colle di Nava, antica via di comunicazione tra la Riviera di Ponente ed il Piemonte. Grande è la varietà dei paesaggi attraversati, dalle zone abitate della costa fino ai monti più aspri dell entroterra ligure: le colline alle spalle di Ventimiglia salgono molto rapidamente a quote elevate, trasformandosi nella catena montuosa delle Alpi Liguri che hanno visto la recente istituzione dell omonimo parco naturale regionale. L Alta Via, in questo tratto, attraversa anche tre delle sette ZPS (zone di protezione speciale) presenti in Liguria: in queste aree, contraddistinte da ambienti di grande pregio, nidificano rapaci quali il biancone, l aquila reale, il falco pellegrino, il falco pecchiaiolo, il gheppio e la poiana, e galliformi, quali il fagiano di monte e la coturnice. Sono inoltre presenti il picchio nero, la tottavilla ed il gracchio corallino. Il paesaggio è inizialmente caratterizzato dalla presenza dell uomo e dalla vegetazione tipica delle zone prossime al mare: vigneti, uliveti ed essenze mediterranee si alternano alla vista lungo lo spartiacque tra la val Nervia e la val Roja. La progressiva salita verso le quote maggiori porta ad un rapido cambiamento della vegetazione: dalle specie mediterranee si passa alle conifere e quindi alle rupi rocciose. In uno spazio molto breve il rapido aumento della quota permette di trovare ambienti di tipo alpino e di tipo mediterraneo gli uni vicini agli altri. Questa contiguità rende l area delle Alpi Liguri uno dei luoghi più interessanti e particolari del Mediterraneo: qui si trovano specie vegetali di tipo alpino, tra cui la sassifraga dalle foglie opposte e l astro delle Alpi, insieme a specie appartenenti alla macchia mediterranea come il timo e la lavanda. Numerosi sono gli endemismi presenti. L Alta Via, nella parte mediana di questa tratta, corre lungo il confine tra l Italia e la Francia, a breve distanza dal Parco Nazionale del Mercantour, gemellato con il vicino Parco Regionale delle Alpi Marittime. L elevata densità ed estensione di aree protette testimonia le molteplici valenze presenti: ambienti, animali, vegetazione e paesaggio. Le rocce che compongono i monti attraversati dall Alta Via, nella parte mediana di questo percorso, sono di tipo carbonatico e conferiscono ai rilievi un aspetto severo ed aspro che ha valso loro l appellativo di piccole dolomiti del Ponente. L ambiente è di tipo carsico: pareti verticali, grotte e cavità sono il motivo principale del paesaggio. Anche la vegetazione subisce l influsso determinato dalla presenza di queste rocce e dunque risultano privilegiate le specie di tipo basofilo. Numerosi sono i geositi presenti: dalle forme di tipo carsico alle deformazioni (pieghe) presenti nelle rocce per citare solo alcuni esempi. Questi particolari ambienti rappresentano l habitat per molte specie animali: lungo le pendici dei rilievi non è difficile imbattersi in camosci e marmotte ed osservare il corvo imperiale ed il gracchio corallino, ma avvistare l aquila reale o il gallo forcello richiede più attenzione ed un po di fortuna. In prossimità del monte Toraggio l Alta Via percorre in parte il sentiero degli alpini, un percorso militare realizzato negli anni trenta e parzialmente scavato nella roccia; la maestosità degli scenari offerti da un percorso in buona parte aereo, trova il suo culmine in autunno, quando i boschi sottostanti le cime si tingono di sfumature dal giallo al rosso ed il cielo terso permette di scorgere la Corsica in lontananza. In prossimità del monte Saccarello, e fino al termine di questo tratto, le rocce assumono una composizione argillitica e determinano la variazione della conformazione dei rilievi: le pareti verticali non sono più le forme dominanti. Una deviazione dal percorso, presso la vetta del monte Saccarello, permette di vistare un altra opera militare degli anni trenta: il Balcone di Marta, forte sotterraneo che domina la Val Roja. La conformazione dei rilievi e la vicinanza con il mare determinano importanti conseguenze sul clima: alla calda estate si contrappone un inverno che può essere anche molto rigido, con abbonanti nevicate, mentre la quota elevata fa sì che il ghiaccio domini i mesi freddi con la sua presenza. Le masse d aria che risalgono rapidamente i pendii, dal mare verso i monti, portano precipitazioni che possono essere abbondanti ed, al tempo stesso, regalano panorami suggestivi: dai rilievi è frequente ammirare il sole al tramonto tuffarsi in un mare di nubi che in breve tempo assumono colori dal rosso acceso all indaco, per poi spegnersi nel violetto. La neve ricopre le cime per almeno quattro mesi all anno, talvolta in maniera discontinua: la vicinanza con il mare può farsi sentire causando lo scioglimento della poca neve caduta in periodi secchi. Altre annate invece presentano un innevamento continuo a partire dai 1500 m. La parte terminale di questo tragitto discende verso le quote più basse del Col di Nava ma l ambiente rimane quello montano di tipo alpino: la vista continua a spaziare verso i più elevati rilievi del vicino Piemonte e le fioriture primaverili permettono di vivere uno spettacolo indimenticabile di colori e profumi. Nella pagina precedente 1. Il mare dall Alta Via E,N (m): ,

5 Cascatella presso Pian dei Corsi Est, Nord (m): , L Alta Via presso Pian dei Corsi Est, Nord (m): ,

6 Panorama verso levante dai pressi di Pra Riondo Est, Nord (m): , Tramonto invernale su Capo Noli Est, Nord (m): ,

7 Abetaia oscura Est, Nord (m): , Amanite muscaria presso la foce di Cavagna Est, Nord (m): ,