VARIANTE N.10 AL P.R.G.C. Art. 17, comma 1, Reg. 086/Pres del Regolamento di attuazione Parte I Urbanistica L.R. 5/2007
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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI SETTORE TECNICO COMUNALE U.O. URBANISTICA EDILIZIA PRIVATA - AMBIENTE Corso Paolino d Aquileia n CIVIDALE DEL FRIULI (Ud) Tel. 0432/ fax 0432/ VARIANTE N.10 AL P.R.G.C. Art. 17, comma 1, Reg. 086/Pres del Regolamento di attuazione Parte I Urbanistica L.R. 5/2007 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.R.G.C. VAR N. 10 D 02 RESPONSABILE U.O. URBANISTICA/EDILIZIA PRIVATA/AMBIENTE E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO geom. Paolo CUDRIG PROGETTISTI COLLABORATORI TECNICI COLLABORATORI arch. Federica FRANZ ing. Sara MASSERA geom. Albano DORLI geom. Alberto NOVELLI geom. Carlo CANDOTTO segr. az. Cosetta DIONISIO Copia n. data: agosto 2012 agg.:
2 INDICE 1. ESTRATTO ART. 48 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.R.G.C. INTEGRATE pag. 3 ART RETI ED IMPIANTI TECNOLOGICI 2
3 1. ESTRATTO ART. 48 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PRGC INTEGRATE Viene di seguito riportato l'estratto delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G.C. vigente con riferimento all'art. 48, soggetto modifica dalla presente variante. In rosso e con carattere barrato sono evidenziate le integrazioni e modifiche normative. (..omissis...) ART RETI ED IMPIANTI TECNOLOGICI La posa di cavi, condotte, manufatti, ecc. necessari per l installazione di impianti tecnologici di pubblica utilità (telefono, gas, energia elettrica, fognatura, acqua ecc.) e la costruzione di cabine ENEL, telefoniche, ecc., sono ammesse nelle diverse zone omogenee con i seguenti limiti e prescrizioni. 1. Zone A, B0,B1/O - linee interrate - cabine interrate o all interno dei manufatti principali,; secondo caratteristiche tipologiche, tecnologiche e parametri urbanistici ed edilizi della zona in cui ricade. - cabine emergenti secondo caratteristiche tipologiche, tecnologiche e parametri urbanistici ed edilizi della zona in cui ricadono. 2. Zone B2, B3, C, H2, D1, D2, D3, D3/H3 - linee interrate; - cabine interrate; - cabine emergenti nel rispetto dei seguenti parametri: DE min: DC min: m da parete cieca m da parete finestrata secondo Codice Civile 3. Zone E: - linee elettriche AT e MT interrate, secondo le prescrizioni di cui al successivo punto 7.2.1; - linee elettriche MT e BT preferibilmente di norma interrate, secondo le prescrizioni di cui al successivo punto 7; - cabine interrate; - cabine emergenti nel rispetto dei seguenti parametri: DE min: DC min: m da parete cieca m da parete finestrata secondo Codice Civile; Le cabine elettriche emergenti nelle zone E dovranno rispettare le prescrizioni formali e di finitura della tradizione storica locale, nel rispetto delle indicazioni dell'abaco di cui al successivo art. 51. Esse dovranno inoltre essere adeguatamente protette visivamente con opere murarie integrate con il sito, o altrimenti mascherate con vegetazione arborea autoctona perimetrale. Il tutto nella salvaguardia della morfologia, della vegetazione, del paesaggio e delle infrastrutture esistenti. 4. Zona S: Secondo le prescrizioni delle zone contigue prevalenti. Nel relativo atto abilitativo edilizio saranno prescritte le opportune modalità esecutive che assicurino la massima integrazione delle suddette opere alle diverse destinazioni di zona. L ammissibilità delle precedenti reti tecnologiche non riguarda uffici o abitazioni, anche se a servizio dei succitati impianti e le opere necessarie alla produzione, deposito e accumulazione, per le quali si renderà eventualmente indispensabile una variante. 3
4 5. NORME PARTICOLARI PER LE STRUTTURE DI TELEFONIA MOBILE (...omissis...) 6. NORME PARTICOLARI PER GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA PER CONVERSIONE FOTOVOLTAICA SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE UNICA REGIONALE (...omissis...) 7. NORME PARTICOLARI PER GLI ELETTRODOTTI Le linee elettriche MT devono di norma essere realizzate in cavo interrato con eccezioni a seguito di un oggettiva valutazione della fattibilità, dell'opportunità e della convenienza di tale realizzazione in rapporto ai relativi aspetti tecnici ed economici e alle reali esigenze di salvaguardia paesaggictica ed ambientale, secondo quanto disposto dai criteri di progettazione di cui al successivo punto del presente articolo. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui al presente articolo si assumono le seguenti definizioni: - Elettrodotto: insieme delle linee elettriche (in ogni loro componente: conduttori o cavi, sostegni, isolatori e ogni altro accessorio), delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione; - Alta tensione: tensione superiore a 30 kv; - Media tensione: tensione compresa tra 1 e 30 kv; - Bassa tensione: tensione inferiore a 1 kv. - Fasce di rispetto degli elettrodotti: si intendono i corridoi infrastrutturali di cui alla vigente normativa statale in materia di tutela dall'inquinamento elettromagnetico. Nelle more della definizione, da parte delle Autorità competenti, della metodologia di calcolo dell'ampiezza delle fasce di rispetto, si fa riferimento a quanto stabilito dalle più recenti disposizioni ministeriali. 7.1 OBIETTIVI DI PROGETTO La gestione e lo sviluppo degli elettrodotti è funzionale all'adeguata copertura e all'efficienza del servizio di pubblica utilità sul territorio comunale. La progettazione di nuovi elettrodotti, di modifiche di quelli esistenti, nonchè la dismissione, devono assicurare il rispetto dei limiti di esposizione e degli obiettivi di qualità fissati dalle vigenti normative per i campi magnetici indotti, nonché dei valori estetici paesaggistici. 7.2 ALTRI ELEMENTI NORMATIVI Elettrodotti ad alta tensione Le nuove linee devono essere progettate con il contributo di specifici studi di mitigazione per la gestione ottimale delle ricadute sui valori e le funzioni del contesto ambientale e paesaggistico interessato Elettrodotti a media e bassa tensione I progetti delle linee elettriche aeree a media tensione devono essere accompagnati da specifici studi di mitigazione degli impatti sul paesaggio, prevedendo di norma l'utilizzo di cavo cordato. Non è consentita la realizzazione di linee elettriche a media e bassa tensione aeree all'interno delle seguenti aree di interesse paesaggistico ambientale: - zona A.R.I.A. n. 17 e ambito S.I.C. "Magredi di Firmano" - zone umide; - aree interessate da corridoi biologici; Cabine elettriche Nelle seguenti aree le nuove cabine elettriche, comprese quelle in sostituzione di cabine esistenti, devono essere di altezza contenuta, escludendo la tipologia a torre: - centri abitati; - boschi, grandi complessi boscati; - sistemazioni agrarie storiche; 4
5 - filari alberati. 7.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI Elettrodotti (media tensione). Interramento dei cavi L interramento delle linee elettriche rappresenta una scelta che incontra alcuni limiti tecnici ed economici, è però da privilegiare in corrispondenza di situazioni di elevata sensibilità paesaggistica o particolare criticità ambientale. La scelta di interramento, pertanto, va effettuata tenendo conto: - il prematuro abbattimento di alberi; - la modificazione delle colture agricole lungo la linea; - la modificazione della tessitura agraria; - la modificazione del flusso naturale delle acque e della trama irrigua minuta; - la distruzione di pavimentazioni storiche; - la compromissione di siti archeologici noti e potenziali. - le alterazioni o distruzioni apportate dalle operazioni di scasso e scavo; - la possibilità di ripristino del soprassuolo; - sostenibilità dei costi in rapporto alle ricadute ambientali; Definizioni del tracciato e criteri di posizionamento Nella progettazione delle linee a Media Tensione dovranno essere osservati i seguenti princìpi generali: il tracciato delle linee dovrà seguire l andamento degli elementi morfologici del paesaggio naturale ed antropizzato (paesaggio agrario, urbano e periurbano); Il disegno dei sostegni e la loro colorazione dovrà conformarsi al contesto, secondo le caratteristiche e i colori predominanti dei paesaggi attraversati. Con riferimento ai singoli contesti: zone boschive (in assenza di localizzazioni alternative): - l attraversamento delle zone boschive deve avvenire laddove la fascia di bosco è più stretta seguendo, se esistenti, il tracciato delle piste forestali; - nel caso in cui gli alberi siano di piccola-media grandezza, occorre sorvolare le aree con sostegni elevati al fine di preservare la compattezza della copertura boschiva; - nel caso in cui l'imboschimento è di alte dimensioni realizzare una trincea con andamento preferibilmente non rettilineo ma angolato, per ridurre al minimo l'impatto visivo; zone collinari: - il tracciato degli elettrodotti dovrà seguire il più possibile gli andamenti naturali del terreno; - dovranno evitarsi installazioni in posizioni elevate; - si devono evitare, in presenza di strade panoramiche, centri abitati, zone verdi, impatti bruschi; - piloni di grandi dimensioni non devono essere collocati in vicinanza di elementi isolati di particolare spicco (alberi secolari, chiese, cappelle, dimore rurali ecc.); zone di pianura: - in caso di attraversamento di un panorama aperto la linea elettrica dovrà seguire le grandi linee del paesaggio; in caso di paesaggio caratterizzato da componenti di piccole dimensioni i piloni si adatteranno cromaticamente al contesto; laddove sia possibile è opportuno seguire le linee ferroviarie e le strade già esistenti; - in presenza di corsi d acqua si dovranno evitare condutture che seguano il tracciato naturale delle rive a breve distanza dalle stesse, privilegiando l'attraversamento perpendicolare. Disegno dei sostegni: forma e colori Il disegno dei sostegni, compatibilmente con i vincoli di natura tecnico-impiantistica e di sicurezza, dovrà privilegiare: struttura semplice, leggera e riconoscibile; diversificazione morfologica e cromatica dei sostegni in relazione alle 5
6 diverse situazioni paesaggistiche; controllo dei rapporti dimensionali e di scala con l intorno. In generale è bene tenere presente che : - in zone non urbane, in particolare se collinari e/o boscate, la soluzione tradizionale a traliccio permette un agevole inserimento nel contesto; - il corretto uso del colore garantisce un migliore inserimento nel paesaggio; 5.2 Elettrodotti a bassa tensione Definizioni del tracciato e criteri di posizionamento Nella costruzione di nuove linee e nel riordino delle linee esistenti è in genere da privilegiare il totale interramento. La soluzione aerea è da preferire in presenza di boschi e foreste, zone archeologiche, biotopi, geotopi e riserve naturali, pavimentazioni storiche, al fine di non compromettere il manto vegetale, il sottosuolo o il suolo. La realizzazione di nuove linee aeree a bassa tensione deve seguire i seguenti criteri: - posizionamento dei sostegni secondo l andamento degli elementi morfologici del paesaggio naturale ed antropizzato; - in area urbana, andrà il più possibile limitato l'utilizzo dei cavi aerei; Per le linee aeree si raccomanda : - riordino delle linee esistenti; - utilizzo di cavo cordato con palificazioni snelle e tracciati flessibili; 6
VARIANTE N.10 AL P.R.G.C. Art. 17, comma 1, Reg. 086/Pres del Regolamento di attuazione Parte I Urbanistica L.R. 5/2007
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